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BASILICATA COAST TO COAST

1. Sono nato in Basilicata!

“Io sono nato in Basilicata. Sì, la Basilicata esiste. Esiste! E’ un po’ come il concetto di Dio: ci credi o non ci credi. Io
credo nella Basilicata. L’ho vista. Era notte, diciamo che l’ho intravista: una grande Basilicata!
Una regione che, sotto l’aspetto della depressione e della disoccupazione giovanile, non ha niente da invidiare a Puglia,
Sicilia, Campania e Calabria. E’ solo che non c’è la mafia; ma dateci la nostra fetta di mafia!”

1.1 Leggi i due articoli, rispondi alle domande e collega le espressioni ai loro significati:

La mafia esiste, anche in Basilicata


Fonte: http://www.corriereuniv.it/cms/2008/06/la-mafia-esiste-anche-in-basilicata/

Di ‘ndrangheta e camorra si sente parlare sempre molto, della mafia lucana invece, poco si sa. Lo scrittore Marcello
Cozzi, all’interno di Quando la mafia esiste ha cercato di colmare questo vuoto, e di spiegare i caratteri salienti del
fenomeno. La presentazione del libro è stata curata da Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, ed ha
avuto luogo presso la Sala degli Affreschi di Cesv, il Centro Servizi per il Volontariato con sede a Roma, nella serata
dell’11 giugno.
“La Basilicata – ha spiegato l’autore – non è quell’isola felice che tutti dicono, di sicuro è meno tradizionalista e
sonnacchiosa di quanto appare. Nella visione che ne è stata data e se ne continua a dare, una parte della
responsabilità è da addossare sicuramente alla stampa, più grave però, è che a sottovalutare la mala sia stata la
magistratura”. Non è un caso che di fronte ad un disinteressamento generale, ancora molto forte negli anni Sessanta
e Settanta, la presenza dei mafiosi esca allo scoperto proprio in seguito al disastroso terremoto del 1980. Da quel
momento in poi, infatti, la regione sarà meta di numerosi finanziamenti da parte dello Stato”.
La Basilicata come una pentola a pressione. Alla fine è questo il ritratto che viene tracciato. La mafia insomma,
aspettava solo di uscire allo scoperto.
“La Basilicata – ha poi continuato Cozzi - non è stata capace di ‘produrre’ una propria mafia. Nonostante il sistema
mafia, all’interno della regione, sia presente nella sua rete di silenzi, connivenze e protezioni, è più giusto che se ne
parli come raccordo fra mafie esterne, anche in virtù della posizione geografica che la Basilicata occupa”. Punto di
unione dunque, fra ’ndrangheta, camorra e sacra corona unita.

1.1.1 Vero o falso?

Marcello Cozzi ha scritto un libro in cui dichiara che la mafia in Basilicata potrebbe esistere V F
Secondo Cozzi, la gente ha un'idea sbagliata della Basilicata per colpa della stampa V F
I mafiosi della Basilicata sono stati attivi fino al 1980, dopo di che è intervenuto lo Stato V F
Per Cozzi la Basilicata non ha una propria mafia, ma il suo territorio viene sfruttato dalle mafie di altre regioni V F

1.1.2 Cosa significa?

caratteri salienti collaborazioni tra due o più soggetti in un atto illegale


tradizionalista e sonnacchiosa farsi vedere
uscire allo scoperto caratteristiche principali
essere pentola a pressione essere sul punto di esplodere \ avere una grande carica
connivenze legata al passato e quasi addormentata
In Basilicata la Mafia non esiste
Fonte: http://fandorin.wordpress.com/2008/05/07/in-basilicata-la-mafia-non-esiste/

In Basilicata la Mafia non esiste. E la tesi non è discutibile. Secondo la prima definizione che appare nel dizionario
Garzanti, infatti, questa e’ una “organizzazione criminale siciliana”. Un assunto evidente come il fatto che la Camorra è
campana, la ‘Ndrangheta è calabrese e la Sacra Corona Unita è pugliese. Ma basta sostituire la “M” di Mafia da
maiuscola a minuscola per cambiare totalmente il concetto che, sempre secondo il Garzanti, diventa “gruppo di potere
che opera illecitamente”. Tornando al principio, la Mafia non esiste in Basilicata, questione chiusa. Ma allora, in
Basilicata c’è la mafia? Nel linguaggio parlato le maiuscole non appaiono. Quindi, nei discorsi, nei comizi e nelle
chiacchiere da bar ogni risposta è lecita. Ma in quello scritto no. Per questo sarebbe utile dare uno sguardo all’ultima
“fatica” letteraria del presidente regionale della Basilicata di “Libera”, don Marcello Cozzi (“Quando la mafia non esiste,
malaffare e affari della mala in Basilicata”, Gea editore, euro 14).
Se sia o meno un buon libro, spetterà a ogni singolo lettore dare, e darsi, un giudizio proprio e autonomo. Ma,
quantomeno, è sicuramente un libro estremamente valido e utile. Per due ragioni. La prima è di aver evitato nel testo
tesi filosofiche, analisi sociologiche spicciole o giri copernicani di parole. Non è sicuramente il saggio di un intellettuale
dei salotti romani. E’ scritto con un linguaggio semplice e piacevole, adatto a chiunque. E poi, nel volume, ci sono i
fatti. O meglio, tanti fatti. Raccolti attraverso le intercettazioni, le inchieste dei giornali e quelle dei magistrati.
Dall’omicidio dei coniugi Gianfredi (a Potenza, nel 1997) alla scomparsa di Elisa Claps (il 12 settembre 1993) fino al
lavoro dei pm di Catanzaro, De Magistris, e Potenza, Woodcock, passando per i casi di usura, dei piccoli e grandi fatti
di sangue, e di alcune vicende apparentemente lontane della Basilicata come l’uccisione della giornalista della Rai,
Ilaria Alpi.
Non tutto potrebbe essere legato da un filo. Non tutti i nomi citati potrebbero essere collegati o collegabili. E’ pur vero
che, al giorno d’oggi, si è diffuso l’uso del verbo, “travisare” aggiunto alla parola “fatti”, per inculcare all’italiano medio il
concetto secondo cui qualsiasi situazione, anche se evidente, può essere è “altro” perché ricostruita in un certo modo,
specie quando per qualcuno risulta “scomoda”. In alcuni casi è vero. Ma non può essere la giustificazione a tutto.
La seconda ragione è che, dopo le vicende degli ultimi anni, la Basilicata aveva bisogno di un riassunto quanto più
chiaro possibile. Perché nessuno, in questa regione, può più permettersi di non avere un’opinione in merito. Il libro è
ancora sulla scrivania, fresco di stampa. Servirà qualche giorno per arrivare a pagina 458. Ma al termine della lettura,
ed è questo il maggiore pregio di questo lavoro, non avere un’opinione, qualunque essa sia, non sarà più possibile. Ed
è già un successo. Ma, è opportuno ribadirlo, in Basilicata la Mafia non esiste.

1.1.3 Vero o falso?

Secondo l'articolo, è un dato di fatto in Basilicata non esiste la Mafia, ma esiste la mafia V F
L'autore dell'articolo ritiene che il saggio di Cozzi sia un buon libro V F
Il libro di Cozzi è un'inchiesta che raccoglie una serie di avvenimenti e li commenta V F
L'autore dell'articolo sostiene che tutti i personaggi citati nel libro possano essere messi in relazione tra loro V F
L'autore dell'articolo ritiene che il problema della mafia riguardi solo alcune persone, non tutti V F

1.1.4 Cosa significa?

assunto interpretare male


illecitamente appena stampato
dare uno sguardo leggere velocemente
analisi sociologiche spicciole frasi molto lunghe e piene di parole difficili
giri copernicani di parole illegalmente
travisare interpretazioni non scientifiche
risultare scomodo dichiarazione
fresco di stampa dare fastidio

1.2 Dopo aver letto i due brani, pensi ancora che in Basilicata la mafia non esista? Che differenza c'è tra
la malavita in Basilicata e quella, più celebre, del resto del Sud Italia? E perché non se ne parla?
2. La vita è un viaggio troppo corto, se non lo si allunga

2.1 Guarda la scena. Dove si trovano i protagonisti? Cosa stanno facendo? Chi sono le persone sedute in
platea?

2.1 Riguardando la scena, metti in ordine le varie parti e inserisci la punteggiatura

con la superstrada per andare da Maratea a Scanzano Jonico ci vuole un'ora e mezza
alla via così
e questo è il nostro comunicato stampa
la prima considerazione è che abbiamo tempo da perdere o meglio da regalarci
siamo qui per presentare un nostro progetto che si chiama Basilicata coast to coast
dunque motivo di questo viaggio è farci un regalo
e durante il percorso proveremo le canzoni che poi faremo al festival di Scanzano
invece a piedi percorrendo strade alternative abbiamo calcolato di metterci circa dieci giorni
la vita è un viaggio troppo corto se non lo si allunga
il senso è vedere se siamo in grado di meritarcelo
partiremo dopodomani mattina dalla piazzetta di Maratea

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2.2 “La vita è un viaggio troppo corto, se non lo si allunga” è una frase pronunciata dal protagonista del
film, Nicola. Secondo te cosa vuol dire?

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