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GIULIO ROMANO

e il manierismo a Mantova
Roma, 1499 - Mantova, 1546
Ritratto di Giulio Romano, Mantova
Sommario
• Il committente Federico II Gonzaga

• Palazzo Te architettura

• Palazzo Te affreschi
Giulio Romano nacque nel 1499 a Roma, e morì a Mantova
nel 1546, fu l’allievo più dotato nella bottega di Raffaello
Sanzio. Collaborò con il maestro nelle grandi imprese
pittoriche. Nel 1521 fu inviato come artista di corte a Mantova
da Federico II Gonzaga.
All’artista fu affidato il compito di realizzare le scuderie dei
Gonzaga che divennero un grandioso edificio denominato
Palazzo Te (1524-1534).
Mantova
Federico II Gonzaga, (1500-1540)
Stemma della famiglia Gonzaga
Il committente del palazzo, Federico II
Gonzaga, figlio di Francesco II e Isabella
d’Este, governò Mantova come marchese dal
1519 al 1530.

Venne elevato a duca dall’imperatore Carlo V,


condottiero mediocre, si ritirò dalle armi per
dedicarsi al governo del suo piccolo stato e agli
interessi personali, tra cui le arti e la
collezione di opere antiche. Con l’aiuto di
Palazzo Te
1) Camera di Ovidio
2) Camera delle Imprese
3) Camera del Sole
4) Loggia delle Muse
5) Sala dei Cavalli
6) Sala della Psiche
7) Camera dei Venti
8) Camera delle Aquile
9) Loggia di Davide
10) Sala degli Stucchi
11) Sala di Cesare
12) Sala dei Giganti
13) Camerini a Grottesche
14) Camere dell'ala meridionale
15) Appartamento della Grotta

Pianta palazzo Te
Camera di Ovidio Sala dei Cavalli Camera di Appartamento del Giardino
Amore e Psiche Segreto

Atrio Esedra

Cortile
d’Onore

Camera dei Giganti Giardino


Facciata sud

Facciata est

Facciata ovest

Facciata nord

Prospetto facciate
Palazzo Te, Giulio Romano, 1525-1534, Mantova
Facciata nord Facciata ovest

Facciata est Facciata sud


Palazzo Te visto dall’alto
Cortile d’Onore
Esedra di Palazzo Te
SUD
OVEST

4 2
1
EST

5
NORD

Veduta aerea 1 CORTILE D’ONORE


2 PESCHIERE
3 FRUTTIERA
4 ESEDRA
5 GIARDINO SEGRETO
Palazzo Te è ispirato alla villa antica romana, residenza
signorile di campagna. Fu progettato a pianta quadrata con
un ampio cortile al centro, e il piano nobile un poco elevato
rispetto al terreno circostante, per preservarlo dalle piene del
fiume Mincio.
Gli ambienti della servitù sono collocati al piano superiore.
La composizione delle facciate rispecchia la scelta
architettonica dell’artista; al pianoterreno ampie finestre, al
primo piano, luogo riservato alla servitù, aperture di
dimensioni ridotte.
Nonostante l’aspetto unitario e omogeneo, le facciate
mostrano differenze formali e asimmetrie anche nelle
decorazioni.
Facciata nord
Facciata ovest
Facciata est
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Facciata est
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Facciata est
.

Portico est
Volta del portico della
Facciata est

.
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Vista dall’interno del portico della facciata est


Facciata sud
Giardino segreto
Loggia del giardino segreto
Grotta esterno
Grotta interno

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