1. Callimaco e Apollonio: principi estetici e poetici comuni, pochi lettori colti; rinnovatore tradizione (meno scoperto e radicale), revi sione Omero. Doctrina (Omero; la tragedia > drammatizzazione, strutturazione in quattro libri = tetralogia agoni drammatici [cf. Ari stotele Poetica 1459 b 8 ss.]; erudizione antiquaria, mitologica, geografica, etnografica); innovazione tematica, personaggi, strutture, tecniche narrative. L’ispirazione: cf. 4.4 2. Precedenti mitologici e cultura letteraria delle Argonautiche 0. “Iperepicità”: gli Argonauti sono i padri degli eroi omerici; Sensibilità ellenistica, Medea già fortuna letteraria: occasione di innovazione. 1. Ripresa episodi: a) Catalogo eroi < Iliade II; b) Giasone/Issipile < Odisseo/Circe; c) Giasone/Fìneo < Odisseo/Tiresia; ecc. 2. La trasformazione nel significato. Il néostov: nell’Odissea positività totale, l’eroe profonde in ogni sua energia; qui il viaggio è circolare, l’obiettivo finale coincide con la situazione iniziale, la valenza eroica è indebolita, non c’è la crescita con la com posizione ad anello. > la struttura esclude le A. da qualsiasi rapporto ciclico con opere sullo stesso tema. 3. La ripresa di Omero verso per verso: a) il proemio; b) IV, 1-2: contaminazione degli inizi di Il. e Od.: “Ora tu stessa, divina Musa, figlia di Zeus, narrami la pena e i pensieri della fanciulla di Colchide” 4. Ostentazione di competenze di filologia omerica mascherate nell’allusione dotta: la fine (IV, 1781) ricalca Od. XXIII,296, verso in cui alcuni filologi individuavano la fine dell’Od. 5. Progetto di omnicomprensività del sapere: erudizione tramite digressioni (a"itia: versioni rare, menzionate di scorcio pure quelle scartate o combinazioni di varianti) 3. Struttura e modi della narrazione 1. Narrazione episodica e digressiva vs. carmen continuum. Autonomia, “epilli”. Gli a"itia contaminano la vicenda con la con temporaneità storica > piani multipli integrati (cfr. I, 721-768, il manto di Giàsone, "ekfrasiv; IV, 1694-1730, Anafe; p.131) 2. Distonia del tempo del racconto rispetto al tempo della storia (ritmo lento e digressivo nel viaggio d’andata; linearità nell’approfondimento psicologico del rapp. Giasone- Medea; incalzante nella fuga) 3. Rilievo alla preparazione di un’azione, all’analisi psicologica più che all’azione in sé < drammatizzazione 4. Variatio: a) la scena tipica è narrata solo la prima volta, poi tagliata; b) di una scena tipica in rilievo motivi non tradizionali; c) femminili diventano le scene tipicamente maschili: l’assemblea a Lemno (I, 653) e la vestizione di Medea (III, 828) 5. L’intervento in prima persona dell’autore (“tagliamo la digressione”: I, 648; “censuro”, cf. Pindaro/Callimaco: I, 919 o IV, 249); 6.la “focalizzazione ristretta” in Medea vs omniescenza (primo incontro, III 451-62); l’uso del monologo (diretto unicamente alla persona che lo pronuncia; capacità rappresentativa risp. contenuti psicologici e affettivi (non posso informarmi o descri vermi): schema compositivo bipartito: 1) momento osservativo-descrittivo prp sit psichica, 2) decisionale modifico il reale (ti pica l’interrogazione > scissione io; vs lamento statico tradizionale, esclamative). I 3 monologhi: spirali progressive, 1) autocoscienza psicologica (dalla domanda smarrita 1° all’analisi dettagliata 3°); 2) decisionale (dal puro desiderio inconscio alla preparazione dell’azione) 7. La relativa brevità dei 4 libri 4. I temi 1. Al centro l’amore, non più taciuto. 2. Medea risolve l’esito della spedizione vs. marginalità donna nel mondo epico. Giasone è inadeguato eroicamente: né motivi ideali né passione per l’azione (I, 295: il suo primo discorso), amhcanéia (conquista del vello d’oro affidata a donna barbara, con magie e inganno; l’aristia rovesciata: Cizico, la fiducia nella retorica e nell’arte della mediazione, I, 184 sgg; la parola inu tile davanti alla violenza del potere: I,367) incapacità di agire e decidere (cf. dubbi Enea) 3. Medea evolve psicologicamente vs eroi omerici (<Euripide) 4. Intervento << divinità: spettatori (inizio III), borghesi, pettegoli; causalità logico- scientifica. Il Proemio: il divino “spezzato” Apollo, Muse; le Muse in posizione subordinata, |upoféhtorev 5. La téuch offusca la lucidità umana, pessimismo; progetto vs. realizzazione. 5. La lingua Omerica. Ma: 1. variazioni morfologia, lessico, sintassi, molto + diversa rispetto imitatori precedenti; 2. variazioni lessicali; 3. periodo più complesso, più ipotassi; 4. variatio dei versi formulari > formularità; 4. variatio degli epiteti, uso di sinonimi al po sto del nome. 5. la similitudine molto densa e contestualizzata (Omero un solo punto di contatto, funzione esplicativa; qui molti punti di contatto, valore icastico cf. I, 876 donne e api; III, 656-664: Medea e la sposa), spesso collegamento similitudi ne paesaggio-stato d’animo.
Le Argonautiche libro per libro
I) 1. catalogo Argonauti, Giasone eletto comandante, salpano. 2. Lemno: Giasone si unisce alla regina Issìpile. 3. Cizico: aiutano i Dolìoni nella lotta vs Giganti. 4. in Misia: Ila rapito da ninfa, Polifemo ed Eracle abb la sped x cercarlo. II) 1. Dai Bebrìci: re Àmico pugilato uccide, Pollùce lo vince. 2. Tinia, profeta Fìneo come attraversare Simplègadi. 3. Isola di Ares, figli di Frisso, aiuto > giungono da Eèta. III) 1. Per concedere vello condizioni durissime: a. aggiogare 2 tori feroci, b. arare enorme campo, sminare denti di serpente e uccidere uomini armati che ne nascevano. Medea filtro magico > G supera prove. 2. Preso vello, M fugge con G per sposarlo, i Colchi li inseguono, G uccide Apsirto fratello Medea che lo attira. IV) 1. Tirreno, Eea: Circe purifica G e M. 2. Feaci: si sposano. 3. Tempesta in Libia, arena, portata a spalla nel deserto x 12 gg. 4. Creta ucide gig bronzo Talos. 4. G supplica Apollo che concede ritorno.