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Il centro formazione di Investing.com è stato creato per offrire una guida ai trader
alle prime armi e spiega loro tutti gli aspetti essenziali del mercato dei cambi di
valute, in maniera semplice e divertente.
1. Concetti generali
Presupposti di base..................................................................................................... 04
La necessità dell’analisi tecnica................................................................................... 05
Accessibilità................................................................................................................. 05
5. Fibonacci
Ritracciamenti di Fibonacci illustrati.............................................................................. 35
Estensioni di Fibonacci................................................................................................ 40
Obiettivi di prezzo delle estensioni di Fibonacci............................................................ 41
6. Medie mobili
Media mobile semplice (SMA)...................................................................................... 45
Media mobile esponenziale (EMA)................................................................................ 47
7. Indicatori grafici
Bande di Bollinger....................................................................................................... 49
Il rimbalzo di Bollinger.................................................................................................. 50
La convergenza di Bollinger......................................................................................... 53
Convergenza/Divergenza della media mobile (MACD).................................................. 55
Incrocio del MACD...................................................................................................... 57
SAR parabolico........................................................................................................... 58
Uso del SAR parabolico............................................................................................... 59
Stocastico................................................................................................................... 59
Indice di forza relativa (RSI).......................................................................................... 61
Usare l’indice RSI........................................................................................................ 62
9. Punti di Pivot
Trading con violazione (breakout) del Pivot................................................................... 72
Concetti generali
Il principale obiettivo di questa guida è fornirti le conoscenze necessarie per
analizzare gli andamenti del mercato del Forex e farti conoscere gli strumenti tecnici
di trading più popolari che possono aiutarti a migliorare le decisioni di investimento
sulle valute. L’analisi tecnica utilizza i dati economici del passato per ipotizzare i
livelli di prezzo futuri. Prima di fare trading sui mercati è essenziale che tutti i trader
del Forex si dotino di questa conoscenza.
• Fondamentale
• Tecnica
Analisi fondamentale
Ipotizza i livelli di prezzo sui mercati monetari analizzando i dati e gli scenari economici e
politici per cercare di prevedere quale valuta potrebbe rafforzarsi o indebolirsi nei confronti
di un’altra nel tempo.
Analisi tecnica
Ipotizza l’andamento dei mercati in genere con le analisi dei grafici per anticipare le
oscillazioni dei prezzi sui vari mercati monetari.
Questa guida prende in esame i principi delle analisi tecniche ed alcuni degli strumenti
che vengono utilizzati per effettuarla.
Presupposti di base
L’analisi tecnica si basa su tre principali presupposti:
• L’analisi tecnica può essere molto soggettiva in quanto è difficile trovare un vero
accordo sul riconoscimento dei modelli, il conteggio delle onde, lo stato di iper
comprato o iper venduto degli indicatori e persino sulle linee di andamento. Questi
strumenti devono essere utilizzati come guida, o solo uno strumento tra tanti, per
aiutare il trader a prendere le proprie decisioni di trading.
Accessibilità
Tutti i broker Forex online dovrebbero fornire l’accesso ad un’ampia gamma di grafici per
poter eseguire l’analisi tecnica. Ci sono sia software gratuiti semplici, sia altri maggiormente
complessi a pagamento, con sottoscrizione mensile, che permettono di creare grafici
professionali. Questi grafici sono aggiornati in tempo reale e forniscono varie opzioni che
consentono all’utente di visualizzare i movimenti di prezzo ed i vari modelli che possono
formare.
Il tuo broker potrebbe mettere a disposizione questi grafici sul suo sito o includere grafici
scaricabili all’interno del software di trading che ti fornisce.
Prima di avventurarsi nel trading Forex in tempo reale, sarebbe bene prendere
dimestichezza con le tendenze dei mercati analizzando per un po’ le variazioni e i livelli di
prezzo tramite i grafici. Dovresti cercare di prendere nota delle loro oscillazioni e vedere se
noti la formazione di qualche modello. Puoi farlo tramite gli account demo che vengono di
solito offerti dai broker ai trader inesperti per operare senza denaro reale.
Grafici a linea
I grafici a linea offrono un quadro generale dell’oscillazione del prezzo in un particolare
periodo di tempo. Sebbene non evidenzino i dettagli mostrati su un grafico a barre o a
candele, la loro semplicità li rende facili da leggere per individuare l’andamento. Sono
rappresentati da una semplice linea che connette un prezzo di chiusura dei mercati a
quello successivo.
Di seguito un esempio di un semplice grafico a linea in cui si può vedere il prezzo sull’asse
Y ed il tempo sull’asse X:
Grafico a barre
Il grafico a barre offre più dettagli rispetto al semplice grafico a linea. La lunghezza della
barra indica l’intervallo di movimento del prezzo in un dato periodo di tempo. Se c’è
una grossa differenza tra il prezzo massimo e minimo entro quel periodo di tempo, sarà
indicata da una barra lunga. Il prezzo di apertura di questo periodo di tempo viene indicato
nella parte sinistra della barra, mentre quello di chiusura è indicato nella parte destra. In
questo modo si può immediatamente vedere la direzione del movimento di prezzo (in su
o in giù) nonché quanto il prezzo è cambiato nel periodo di tempo considerato. Questi
grafici mostrano il prezzo di apertura, il massimo e minimo, quello di chiusura di una certa
valuta e vengono spesso indicati con la sigla OHLC.
MASSIMO
CHIUSURA
APERTURA
MINIMO
La figura seguente riporta un esempio di grafico a barre in cui si può vedere il prezzo
sull’asse Y ed il tempo sull’asse X:
Grafico a candela
I grafici a candela sono un’invenzione giapponese utilizzata per valutare i contratti del riso.
Questi grafici somigliano per molti aspetti a quelli a barre dal momento che anche qui
vengono mostrati il prezzo di apertura, il massimo e minimo e quello di chiusura per un
dato periodo. In confronto, sono più semplici da leggere rispetto a quelli a barre poiché
formano un’ampia figura (corpo) tra il prezzo di apertura e chiusura in un periodo di tempo
che può essere colorata per mostrare un movimento di prezzo rialzista o ribassista in quel
periodo.
Nell’esempio che segue, il corpo della candela è stato colorato di nero, il prezzo di apertura
viene mostrato nella parte superiore del corpo mentre quello di chiusura è indicato nella
parte inferiore. Ciò indica che durante quel periodo di tempo il prezzo ha perso valore. Se
il corpo fosse invece stato bianco, avrebbe indicato che il prezzo di chiusura è superiore
rispetto a quello di apertura e di conseguenza che c’è stato un aumento del valore.
MASSIMO MASSIMO
CHIUSURA APERTURA
Corpo Corpo
reale reale
APERTURA CHIUSURA
MINIMO MINIMO
Potresti aver sentito parlare anche del termine “stoppino”, che prende ovviamente il nome
da una candela qualsiasi, di quelle che si mettono sulle torte di compleanno. Lo stoppino
indica il range di prezzo all’interno del quale si è mosso l’asset durante un periodo di
tempo ma non quello a cui ha aperto o chiuso (il corpo).
Corpo
Stoppino
Ecco qualche esempio dei più popolari, il loro nome di fantasia e come vengono
comunemente utilizzati.
Engulfing
Questo pattern mostra chiaramente che i venditori (mostrati in nero) hanno il controllo nel
periodo di tempo a sinistra ma non sono in grado di fare mosse decisive (ecco perché
la candela piccola), quindi nel periodo successivo si ha una formazione più grande in
cui una candela rialzista (mostrata in bianco) “inghiotte” completamente la candela nera
con tutto il corpo. Indica che i rialzisti hanno ora il controllo e che è quindi probabile una
pressione rialzista sui prezzi. Questo pattern ovviamente funziona anche al contrario, con
una candela ribassista che inghiotte una rialzista più piccola.
Harami
Il pattern harami è molto simile a quello engulfing ma mentre il pattern engulfing mostra
un chiaro vincitore tra compratori e venditori con slancio a favore, il pattern harami mostra
che lo slancio è stato perso e che non c’è un chiaro vincitore tra le due parti. Quando
si nota questo pattern, la direzione del prezzo può oscillare oppure si può avere un
consolidamento prima che avvenga un’altra mossa decisiva. In questa situazione bisogna
essere cauti.
Doji
Probabilmente il pattern più famoso, perché è facile da individuare. Il pattern doji mostra
chiaramente una battaglia tra compratori e venditori che chiudono quasi allo stesso livello
di apertura con ampi range individuabili nella parte superiore e inferiore. Questo pattern è
ottimo nel segnalare un’inversione e può essere visto ai massimi e ai minimi dei mercati.
Assicurati però, se ne vedi uno, che non sia dovuto all’inattività dei mercati (volatilità
bassa) e che gli stoppini abbiano una certa lunghezza su uno dei lati.
Inversioni di tendenza
Le inversioni di tendenza indicano semplicemente che l’andamento dei prezzi del mercato
sta cambiando direzione, o che la “tendenza di trading” si è dissolta, visto che in rialzo i
prezzi non sono riusciti a segnare nuovi massimi e stanno ora superando (o attraversando)
quello che prima era un livello di supporto. Questo fallimento mostra chiaramente che
qualcosa è cambiato e che dovrà esserci una rivalutazione.
Durante questo processo avvengono una serie di formazioni grafiche comuni con nomi
come “doppio massimo” (o doppio minimo), o addirittura “triplo massimo” (o triplo minimo).
Immagina il doppio massimo come una grande lettera “M”, un doppio minimo come una
“W” (nota i due massimi e minimi), ed un triplo massimo/minimo come l’aggiunta di un
altro vertice o fondo.
Trading di intervallo
Il trading range o di intervallo, si riferisce essenzialmente ad un modello grafico a sviluppo
laterale, quando i prezzi si consolidano e non fanno movimenti rialzisti o ribassisti di rilievo
per un lungo periodo di tempo. Di solito viene usato per indicare il periodo latente prima
dell’inizio di un nuovo trend, conosciuto come “costruzione delle basi” o consolidamento.
Comprendere il trend è molto importante per gli investitori, non solo per le analisi ma
perché molti altri trader stanno osservando le stesse formazioni su cui stanno basando
anche loro le proprie decisioni. Ciò fa aggiungere una consapevolezza del comportamento
della massa degli operatori nel trading che puoi osservare nei tuoi grafici e spiega perché
comprendere le formazioni grafiche ed individuare i modelli grafici è tanto importante, per
capire dove i prezzi potrebbero o non potrebbero dirigersi in futuro.
• Triangoli simmetrici
• Triangoli ascendenti
• Triangoli discendenti
• Doppio massimo
• Doppio minimo
• Testa e spalle
• Testa e spalle inverso
Triangoli simmetrici
Questi triangoli sono formazioni grafiche in cui la pendenza del massimo e del minimo
del prezzo convergono in un punto e lo fanno sembrare un triangolo, come mostrato nel
grafico sotto.
Massimi minori
Minimi maggiori
Durante il periodo di questa formazione, il mercato registrerà “massimi” più bassi e “minimi”
più alti. Fondamentalmente ciò implica che né i compratori né i venditori stanno generando
abbastanza slancio da spingere il prezzo verso una nuova tendenza. Considerandola
una battaglia tra compratori e venditori, ci troviamo di fronte ad uno stallo momentaneo.
Viene anche chiamato pattern di consolidamento.
Con riferimento al grafico sopra (GBP/USD- aprile 2009), sia i compratori che i venditori
non stanno spingendo il prezzo verso alcuna direzione precisa. In questa situazione,
il mercato registrerà “massimi” più bassi e “minimi” più alti. Quando queste pendenze
convergono, è imminente una violazione o “breakout”. Anche se non sappiamo se il
mercato vedrà un breakout nella parte bassa o in quella alta, sappiamo però che
succederà e che probabilmente aumenterà la volatilità portando a un deciso movimento
in una delle direzioni.
Per trarne vantaggio, possiamo piazzare un ordine oltre il punto di massimo inferiore (Buy
Stop per entrare in una posizione) o sotto il punto di minimo” inferiore (Sell Stop per entrare
in una posizione). Dal momento che il breakout è imminente, possiamo capitalizzare su
questa informazione a prescindere dalla direzione del movimento del prezzo.
Triangoli ascendenti
Queste formazioni avvengono quando c’è una pendenza di minimi più alti ed un livello di
resistenza (di solito di tipo orizzontale). È dovuto al fatto che c’è un livello di prezzo che i
compratori sembrano non riuscire a superare. Ciononostante, continuano gradualmente
a spingere su il prezzo come mostrato dai minimi più alti.
Triangoli discendenti
Come lascia intendere il nome, questi triangoli sono l’opposto di quelli ascendenti. In
questo caso c’è una successione di massimi più bassi che costituiscono la linea superiore.
La linea inferiore rappresenta il livello di supporto che il prezzo ha difficoltà a superare.
Nel grafico sopra, riferito alla coppia EUR/USD - dic. 2008, si può osservare come il
prezzo stia lentamente raggiungendo massimi sempre più bassi. Questo indica che i
venditori stanno guadagnando slancio nei confronti dei compratori. Anche qui, parlando
in generale, questa formazione suggerisce che la linea di supporto alla fine verrà superata
e che il calo del prezzo proseguirà, tuttavia i trader prudenti devono essere pronti nel caso
non dovesse succedere.
Doppio massimo
È un pattern di inversione che avviene dopo un movimento rialzista prolungato. I picchi
sono massimi di prezzo ottenuti quando il prezzo raggiunge un certo livello che non si
può superare. Non appena raggiunto tale livello, il prezzo si stacca lievemente per poi
risalire nel tentativo di “testarlo” di nuovo. Se il prezzo si stacca ancora una volta, si avrà
la formazione a doppio massimo.
Nel grafico della coppia GBP/USD - ott. 2008 si possono notare i due picchi dopo una
decisa impennata. Si può anche vedere che il secondo picco non riesce a raggiungere
il massimo del picco precedente. È un chiaro segnale che sta per avvenire un’inversione
dal momento che la pressione di acquisto sta svanendo.
Quello che possiamo fare in questo caso è piazzare l’ordine di entrata poco sotto la
neckline, in previsione di un ribasso.
Con riferimento al grafico sopra, il prezzo ha superato la neckline ed è crollato. Ricorda che
le formazioni a doppio massimo indicano un’inversione di trend. È bene farci attenzione in
particolare dopo una forte impennata.
Doppio Minimo
Anche queste sono formazioni di inversione di tendenza. Tuttavia, invece di scegliere
una posizione corta qui ne terremo una lunga. Avvengono dopo un ribasso prolungato e
quando si formano “due minimi”.
Nel grafico della coppia EUR/USD - ott. 2008, si sono formati due “minimi” quando
il prezzo non è riuscito a scendere sotto un certo livello. Se osservi con attenzione, il
secondo minimo non riesce a raggiungere il livello del primo. Ciò indica una riduzione della
pressione alla vendita. In questo caso, l’ordine di entrata va piazzato sopra la neckline.
Come per i doppi massimi, anche le formazioni di doppi minimi sono indicatori di inversione
della tendenza.
NOTA: Esistono anche “tripli” massimi e minimi. Sono cugini dei doppi massimi (o minimi)
e sono molto simili tranne per il fatto di avere un terzo massimo o minimo che si aggiunge
alla formazione.
Testa e spalle
Un’altra formazione di inversione della tendenza è il modello testa e spalle. È caratterizzato
da un picco (spalla) seguito da un altro picco più alto (testa) e da un altro picco più basso
(altra spalla). I punti più bassi dei due minimi del prezzo sono connessi da un ipotetico
segmento che definisce la “neckline”. La pendenza di questa particolare linea può essere
in salita o in discesa ma di solito se la pendenza è in discesa il segnale è più affidabile.
La figura sopra mostra molto chiaramente il modello testa e spalle. La testa è il picco in
mezzo ed è il più alto della formazione. Gli altri due picchi sono le spalle e non superano
l’altezza della testa. Per quanto riguarda questa formazione, gli ordini di entrata sono
piazzati sotto la neckline. È inoltre possibile calcolare un obiettivo misurando la distanza
tra il punto massimo della testa e la neckline. Questo indicherà più o meno quanto il
prezzo scenderà dopo aver violato al ribasso la neckline.
È possibile vederlo nel grafico sotto, con il prezzo che supera la neckline; il calo è più o
meno pari alla distanza tra la testa e la neckline.
Dalla figura sotto, si può distinguere un altro modello testa e spalle ma a testa in giù.
Questa formazione richiede di provare posizioni lunghe sopra la neckline. Si potrà calcolare
quanto il prezzo salirà approssimativamente dopo aver superato la neckline, misurando la
distanza tra la testa e la neckline. Tale distanza corrisponde più o meno a quanto il prezzo
salirà dopo aver superato la neckline.
Dal grafico sopra si può vedere che il prezzo è salito dopo aver superato la neckline.
Triangoli ascendenti
Triangoli discendenti
Doppio massimo
Double Bottom
Testa e spalle
Fonte: it.investing.com/technical/schema-grafico»
Fibonacci
Leonardo Fibonacci, il famoso matematico italiano, ha scoperto una serie di numeri
all’apparenza semplice ma che in realtà ricrea il rapporto che è possibile trovare nella
natura. Dall’arco di una conchiglia ai rami di un albero e persino la formazione del
sistema solare: tutti questi elementi contengono quello che Fibonacci ha scoperto
con le sue intuizioni e che possiamo usare anche nell’analisi grafica oggi. L’analisi
del trading di Fibonacci è una materia ampia ma ai fini di questa introduzione ci
concentreremo solo sui metodi più utilizzati.
Noterai che ogni numero si ottiene dalla somma dei due precedenti. Per esempio
(1+1 = 2), (1+2 =3), (2+3= 5), o ancora (55+89=144), e così via all’infinito.
Una volta ottenuti questi numeri, potrai calcolarne altri e scoprire il famoso rapporto: 0,382
e 0,618 dividendo un numero e quello che lo precede (89/144 = 0,618) o (55/89=0,618),
e così via.
Puoi anche calcolare il rapporto fra numeri alterni, ottenendo 0,382. Ad esempio:
Questi rapporti vengono anche chiamati “sezione aurea” e di seguito riportiamo una lista
dei principali da riconoscere:
Non ti viene chiesto di calcolare tutti questi numeri, sarà il software di trading che utilizzi a
farlo per te. I livelli di ritracciamento di Fibonacci vengono utilizzati come i livelli di supporto
e resistenza per i trader. Dal momento che sono molti gli operatori di mercato a basarsi su
questi livelli come guida per le decisioni sulle transazioni, i livelli di supporto e resistenza a
volte diventano profezie auto avveranti.
I livelli di estensione di Fibonacci vengono utilizzati dai trader come livelli di presa di profitto.
Anche in questo caso, ci troviamo davanti a profezie auto avveranti.
In generale, per applicare i livelli di Fibonacci a qualsiasi grafico, bisogna identificare due
punti, ossia i punti swing high e swing low su un’azione di prezzo. Quindi, per cominciare,
puoi cercare i massimi e minimi del grafico per trarre le tue conclusioni. Una volta
individuati, pensa al range dal massimo al minimo come un valore di 1 (o del 100%). Se
adesso guardi i ritracciamenti di Fibonacci, ti accorgerai che sono davvero solo 0,382
(o il 38,2%) o 0,618 (il 61,8%) dall’apice o dal fondo del range massimo/minimo che hai
individuato.
In parole povere, una volta individuato un picco, i prezzi possono SCENDERE ad un livello
di Fibonacci (diciamo in calo del 38,2% o del 61,8%) dandoti la possibilità di entrare con
una posizione lunga (compra) in qualsiasi momento. Al contrario, se il mercato è già al
ribasso e hai individuato un fondo significativo, puoi vedere se il prezzo SALE (diciamo
del 38,2% o del 61,8%) per avere la possibilità di entrare con una posizione corta (vendi).
Semplice!
Vediamo ora come possiamo utilizzare i livelli di ritracciamento di Fibonacci in uno scenario
ribassista. Il grafico sotto mostra il mercato della coppia EUR/USD su base oraria. Lo
swing high il 13/04/09 è a 1,3391, mentre lo swing low il 13/04/09 è a 1,3146. I livelli di
ritracciamento sono a:
• 1,32974 (0,618)
• 1,32685 (0,500)
• 1,32396 (0,382)
Puoi vedere sotto che il mercato cerca di staccarsi dal minimo di 1,31460 ma non riesce
a sostenere altra forza al livello 0,5000 (50%) di 1,32685. Quando il prezzo tocca questo
livello, puoi vedere che il cambio si inverte velocemente e si muove di nuovo al ribasso. Se
hai tenuto una posizione corta al livello 0,500, avrai accumulato dei bei profitti dato che
da quel momento in poi il prezzo prosegue al ribasso.
• 1,27406 (0,618)
• 1,27158 (0,500)
• 1,26910 (0,382)
Con riferimento al grafico sopra, si può vedere che il mercato ha superato il livello di
ritracciamento del 50% alcune volte e si è avvicinato al livello del 61,8% prima di scendere
di nuovo, dando al trader qualche possibilità di vendere e fare soldi. La domanda è: “se
vedrai ricomparire questo livello, venderai questa volta?”
Se lo avessi fatto avresti subìto delle perdite, ma esaminiamo cosa è successo e vediamo
se possiamo imparare qualcosa.
Da quello che possiamo notare potrebbero esserci state delle perdite, ma il trading non
consiste nell’avere ragione, cosa che molti non capiscono quando iniziano a farlo. Il
trading consiste nell’usare gli strumenti che hai per fare soldi e tenerteli. In questo caso,
anche se fossimo stati nel torto, avremmo potuto piazzare l’ordine Stop Loss al numero
di Fibonacci successivo di 0,618 (o al prezzo di 1,27406), in modo tale che la perdita
di capitale ribassista sarebbe rimasta limitata e non avresti dovuto fare i conti con una
perdita fino al livello di 1,28575 e oltre.
Noterai inoltre da questi esempi e dai grafici che guarderai da solo, che il mercato di solito
trova un appoggio temporaneo ai livelli di ritacciamento di Fibonacci. Ricordati di utilizzarli
a tuo vantaggio quando piazzi gli ordini di entrata e uscita.
Estensioni di Fibonacci
Un altro uso delle proporzioni di Fibonacci è quello di individuare possibili punti di profitto.
Le proporzioni di Fibonacci vengono utilizzate soprattutto per trovare possibili livelli
di supporto e resistenza, ma i trader le utilizzano anche per capire dove questi prezzi
potrebbero spostarsi. Gli stessi rapporti di Fibonacci sono applicabili per trovare gli obiettivi
(o estensioni) di Fibonacci ed il metodo per utilizzarli è simile a quello dei ritracciamenti.
Con riferimento al diagramma sopra, i punti swing si ottengono dall’apice inverso del
punto A e dal culmine del punto B. In breve, i punti swing sono individuati ai minimi a
forma di “V” del grafico lineare. Una volta stabilito il punto C, avremo i tre punti swing
necessari.
Fonte: it.investing.com/tools/fibonacci-calculator»
Medie mobili
Le medie mobili sono un metodo semplice per arrotondare le fluttuazioni di prezzo
tracciate sul grafico. Come tutti gli indicatori tecnici, le medie mobili svolgono la
stessa funzione di base, ossia aiutarci a prevedere i movimenti del prezzo in futuro.
Osservando i movimenti e le pendenze della media mobile, abbiamo un altro
strumento di previsione per determinare qual è il trend attuale e dove potrebbero
dirigersi i prezzi. Sotto puoi vedere una media mobile di base rappresentata in blu.
Per esempio, se vuoi calcolare una SMA per un periodo di 5 su un grafico di un’ora,
dovrai sommare i prezzi di chiusura delle ultime 5 ore e dividere il totale per 5. Questi
calcoli vengono effettuati dal software di grafici che stai utilizzando. Tutto quello che devi
fare è capire come vengono calcolate queste SMA.
Di seguito un esempio di come vengono visualizzate le SMA.
Nella figura precedente, si possono vedere 3 diverse SMA. Come puoi notare, la quantità
di ritardo del prezzo dipende dalla scala temporale della SMA. La SMA 100 è più lontana
da quella tracciata rispetto alla SMA 5 ed alla SMA 25. Questo perché la SMA 100 è
calcolata su un periodo di 100.
Più lungo è il periodo, più la curva della SMA è poco profonda. Le SMA nell’immagine
sopra danno una panoramica del sentimento attuale dei mercati in uno specifico punto
del tempo. Le SMA ci consentono di avere un quadro più ampio del mercato rispetto al
prezzo attuale, quindi possiamo avere una previsione generale del prezzo futuro.
• Giorno 1: 1,3345
• Giorno 2: 1,3350
• Giorno 3: 1,3360
• Giorno 4: 1,3365
• Giorno 5: 1,3370
(1,3345+1,3350+1,3360+1,3365+1,3370)
------------------------------------------------------- = 1,3358
5
Fonte: it.investing.com/technical/indicatore-media-mobile»
Indicatori grafici
C’è una vasta gamma di indicatori tecnici, letteralmente centinaia, tuttavia alcuni
sono molto popolari e possono essere utili per cercare di identificare variazioni di
slancio, mercati in iper comprato o iper venduto, inversioni o semplicemente per
aiutarti a determinare i parametri di rischio e i piazzamenti di ordini.
Bisogna anche ricordare che i vari metodi per interpretare gli indicatori sono
numerosi quanto gli indicatori stessi. Di seguito riportiamo i metodi più comuni;
ovviamente ti invitiamo a documentarti per capire come i trader li utilizzano a loro
vantaggio.
Bande di Bollinger
Le bande di Bollinger di solito presentano una media mobile semplice a 20 giorni (spesso
nascosta) circondata da 2 linee (o bande) che costituiscono una deviazione standard di 1
(+1 e -1) dal prezzo della media mobile. Queste bande tendono a catturare al loro interno
la maggior parte dei movimenti di prezzo e mostrano chiaramente quando i prezzi sono
in situazioni estreme o quando toccano o si estendono lungo una delle linee.
NOTA: se vuoi sapere come calcolare le Bande di Bollinger, puoi visitare il sito
bollingerbands.it per avere maggiori informazioni.
Il rimbalzo di Bollinger
Il concetto alla base del rimbalzo di Bollinger è che i prezzi tendono a ritirarsi verso il
centro tra le bande (regressione al centro). Guardando il grafico sotto, puoi notare come
il prezzo tenderà a muoversi al ribasso verso la sezione centrale delle bande. Il trucco è
capire quando.
Hai appena assistito ad un tipico rimbalzo di Bollinger. Ciò è dovuto al fatto che le
bande di Bollinger funzionano come mini livelli di supporto e resistenza. La forza delle
bande dipende dalla scala temporale usata. Più ampia è, più forti sono le bande. Questo
indicatore tecnico è idealmente adatto ai mercati che si muovono in un range e non
presentano un trend chiaro.
La convergenza di Bollinger
Come indica il nome, la convergenza di Bollinger si riferisce ad una situazione in cui le
bande si “restringono”, come abbiamo detto in momenti di volatilità bassa. Normalmente,
ciò indica che presto si avrà una violazione. In questi periodi, se il prezzo supera la banda
superiore, tendenzialmente continuerà a muoversi al rialzo. Al contrario, se il prezzo inizia
a superare la banda inferiore, probabilmente continuerà a scendere.
Guardando i prezzi successivi, vediamo che effettivamente hanno continuato a salire. Ecco
come funziona la convergenza di Bollinger. Il fine delle bande è consentirti di individuare
un possibile movimento il più velocemente possibile in modo da individuare i relativi punti
di entrata e di uscita.
La linea MACD (mostrata sotto in blu) corrisponde alla differenza tra la media mobile veloce
(a 12) e la media mobile lenta (a 26). La linea di segnale (mostrata in rosso) corrisponde
alla media mobile (a 9) della linea MACD. Quindi, quando la linea MACD inizia sotto la
linea di segnale e la interseca in modo da essere al di sopra della linea di segnale, si avrà
uno slancio di prezzo che continua al rialzo. Di conseguenza, se la linea MACD si trova al
di sopra della linea di segnale e la interseca sotto, si avrà il segnale opposto.
Di solito vedrai nei grafici anche la media mobile lenta (a 26 in nero) e quella veloce (a 12
in viola) che possono essere utilizzate per dare segnali con lo stesso metodo di incrocio.
Invece, l’istogramma mostra la differenza tra la linea MACD e la linea di segnale (per
esempio, se le 2 linee si staccano (divergenza) l’istogramma si espande, se si uniscono
(convergenza) si contrae al livello naturale.
Dall’immagine sopra, puoi notare che la linea verde (linea veloce) ha incrociato quella viola
(linea lenta) sotto, il che indica chiaramente che si è formato un nuovo trend ribassista.
Nel punto di incrocio, l’istogramma sparisce. Questo perché la differenza tra le due linee
è zero: convergono. Quando le due linee iniziano a divergere, l’istogramma al contrario si
espanderà. Ciò è indicativo di un forte trend.
Quando si usa l’indicatore MACD bisogna ricordare che è una media di ALTRE medie e
di conseguenza viene calcolata su vecchi dati arrotondati che sono in ritardo rispetto al
mercato attuale, quindi non è molto valido per trovare punti di entrata, ma può essere utile
per confermare il trend.
SAR parabolico
Finora ci siamo concentrati sugli indicatori tecnici per isolare nuovi trend o confermare quelli
già stabiliti. Per quanto sia importante, lo è altrettanto essere in grado di capire quando un
trend stia finendo. In breve, sapere quando uscire dal mercato è tanto importante quanto
sapere quando entrare.
Un indicatore tecnico utilizzato per predire i trend di chiusura è il SAR parabolico (Stop
And Reversal). Il SAR parabolico consiste in punti o pallini su un grafico che mostrano i
potenziali punti di inversione del trend. Con riferimento all’immagine sopra, i punti passano
dall’essere sotto le candele durante un trend rialzista a sopra le candele durante un trend
ribassista.
NOTA: Non devi utilizzare questo strumento quando il mercato è volatile e le fluttuazioni di
prezzo si muovono lateralmente (in un intervallo), dal momento che darebbe molti segnali
errati.
Stocastico
Un altro indicatore tecnico utilizzato per determinare la fine dei trend è l’oscillatore
stocastico. Esso evidenzia le condizioni di iper comprato e iper venduto del mercato. È
simile al MACD perché anche questo indicatore ha due linee, una più veloce dell’altra.
E qui vediamo che effettivamente il mercato è andato verso un ribasso dopo essere stato
in iper comprato per così tanto tempo.
NOTA: Nessun indicatore tecnico è perfetto. Per questo motivo, vengono utilizzati in
maniera combinata per compensare le eventuali mancanze di ognuno di essi.
Fonte: it.investing.com/technical/indicatori»
Secondo Elliott i movimenti verso l’alto e verso il basso del sentimento degli
operatori riflettevano sempre lo stesso ciclo ripetitivo da lui identificato come
“onde”. Dunque, la sua teoria è detta “Teoria delle onde di Elliot”.
Sebbene questa teoria sia nata per il mercato dei titoli azionari, la teoria delle onde
è diventata molto popolare anche tra i trader swing del mercato Forex.
Onda 1
Questa onda rappresenta il movimento iniziale del mercato verso l’alto. Questo di solito si
verifica quando diverse persone si affrettano ad acquistare un asset (indipendentemente
dal motivo che le spinge) poiché sono convinte che il titolo conviene ed è il momento
giusto per comprarlo.
Onda 2
A questo punto si verificano delle prese di profitto poiché coloro che hanno inizialmente
acquistato l’asset lo considerano sopravvalutato. Il risultato è che il titolo scende. Tuttavia,
il titolo non raggiungerà il minimo precedente poiché sarà considerato come una buona
opportunità d’acquisto.
Onda 3
In genere, si tratta dell’onda con maggiore slancio e la maggiore durata. Una volta
che l’asset ha ottenuto l’attenzione desiderata il prezzo inizia a salire sempre di più e
solitamente riesce a superare il picco della prima onda.
Onda 4
A questo punto scatta nuovamente la presa di profitto poiché l’asset viene considerato
costoso. Tuttavia, la forza di quest’onda sarà debole poiché molti resteranno rialzisti.
Stanno solo aspettando di acquistare al minimo.
Onda 5
Durante questa onda c’è il maggiore numero di acquirenti. Lo slancio è determinato
principalmente da una sorta di isterismo. L’acquisto solitamente inizia a generare motivi
assurdi per continuare ad acquistare l’asset. Durante questo periodo l’asset è iper
comprato e alcuni buyer continuano a far salire il prezzo ulteriormente.
Correzione ABC
Queste tre onde rappresentano la correzione inversa alle prime 5 onde iniziali. Invece che
per numeri, queste onde sono divise per lettere.
La teoria delle onde di Elliott va bene non solo per i mercati rialzisti ma anche per quelli
ribassisti. La figura potrebbe sembrare anche quella riportata di seguito.
Se prendiamo in esame la figura sopra, vedremo che l’onda 1 comprende altre 5 onde
d’impulso minori. L’onda 2 è invece composta da 3 onde minori di correzione. Ogni onda
effettivamente è composta da altri pattern 5-3.
Utilizzando il grafico sopra riportato che mostra l’andamento giornaliero del cambio
EUR/USD dal 07/2007al 27/2008, potrete osservare il pattern 5-3. Sebbene non sia
molto semplice utilizzarli, una volta che avrai acquisito più esperienza sarà molto semplice
decifrare questo genere di grafico.
La cosa principale da capire è come decifrare il pattern correttamente per trovare il punto
giusto da cui partire. Una volta che sarai riuscito a individuare e identificare correttamente
queste onde potrai capire la loro applicazione pratica in ogni aspetto del trading forex.
Questi pattern possono dimostrarsi molto utili per decidere quando entrare o uscire dal
mercato.
Punti di Pivot
Uno degli strumenti più utili presente nell’arsenale di un trader Forex è il calcolatore
di punti di Pivot. Questo strumento si utilizza molto spesso per creare una strategia
di trading.
In breve, i punti di Pivot sono i punti in cui è prevista un’inversione del mercato. Se
il mercato è al ribasso, il punto di Pivot è la giunzione o il valore in cui il mercato
inverte la rotta e inizia a risalire Analogamente, se il mercato è al rialzo, il punto di
Pivot è la giunzione o il valore in cui il mercato inverte la rotta e inizia a scendere. La
capacità di prevedere i principali punti di inversione in un mercato è un’importante
fattore nella decisione riguardante il punto di entrata o di uscita di un mercato.
I punti di Pivot sono una tecnica comune per l’attuazione di una strategia di
trading. Inizialmente la tecnica è stata utilizzata dai trader del mercato azionario per
determinare la direzione futura del mercato con qualche informazione e qualche
calcolo. Utilizzando il massimo, minimo, apertura e chiusura del giorno precedente
è possibile calcolare un punto in cui il mercato cambierà direzione. Il dato è utile
anche per capire dove andrà il mercato e utilizzato insieme ai livelli di supporto e di
resistenza si potrebbe stimare anche la durata del trend.
Ci sono molti modi per determinare un punto di Pivot giornaliero, tuttavia il modo più
semplice è quello di utilizzare la media del massimo giornaliero del giorno precedente, del
minimo giornaliero, della chiusura e poi dividere per 3.
Punto Pivot
(Massimo del giorno precedente + Minimo del giorno precedente +
Chiusura del giorno precedente)/3
Resistenza
(2 X Pivot) - Minimo
Supporto
(2 X Pivot) – Massimo
NOTA: Un’apertura sopra il punto di Pivot implica una strategia di trading sul lungo
termine (compra), mentre un’apertura sotto il punto di Pivot implica una strategia sul
breve termine (vendi).
Fonte: it.investing.com/tools/pivot-point-calculator»
Grafici temporali
Con gli archi temporali del grafico inferiori a 1 minuto o 5 minuti, fino a 1, 2 o 4
ore e oltre, fino ai grafici settimanali e mensili, il trader ha numerose possibilità tra
cui scegliere. Selezionare la più adatta a te è essenziale per essere a tuo agio nel
costruire il tuo programma di trading. Quindi iniziamo ad analizzare nel dettaglio i
vari archi temporali e vediamo cosa offrono.
Vantaggi
Svantaggi
• Richiedono stop maggiori o capitali di rischio molto alti per sostenere potenziali grossi
contro-movimenti.
• Richiede molta pazienza poiché le operazioni vantaggiose arrivano solo qualche volta
l’anno.
• Ci sono molte più opportunità di trading rispetto agli archi temporali più lunghi.
• Adatto alla maggior parte dei trader in quanto è un buon compromesso tra il trading
a lungo termine, in cui si può essere “disconnessi” dai movimenti di mercato, e quello
a breve termine, in cui si può essere “ossessionati” dai movimenti di mercato.
Svantaggi
• I costi di transazione sono maggiori rispetto a quelli del trading a lungo termine.
• In questo arco di tempo, anche il rischio di operazioni mantenute aperte durante la
notte diventa un fattore da considerare
Vantaggi
• Ci sono molte opportunità di trading
• Non ci sono rischi di posizioni notturne aperte
Svantaggi
• Alti costi di transazione poiché ci sono molti più scambi rispetto agli altri archi
temporali.
• Mentalmente impegnativo e stressante per via degli archi temporali molto ristretti.
NOTA: Nello scegliere quale arco temporale sia il più adatto a te, devi anche considerare
la quantità di capitale di rischio che hai a disposizione dal momento che gli archi temporali
più lunghi richiedono un capitale di rischio maggiore rispetto a quelli più corti.
Se osservi le coppie di valute in intervalli temporali diversi, vedrai che i mercati sono in
grado di oscillare in direzioni differenti nello stesso momento. Per esempio, le medie
mobili su un grafico settimanale possono essere in salita creando un segnale “compra”,
ma allo stesso tempo possono essere in discesa su un grafico giornaliero, creando un
segnale “vendi”. Inoltre, un trader potrebbe tenere una posizione lunga sulla coppia
EUR/USD in base al grafico giornaliero, ma tu potresti tenerne una corta in base al grafico
orario. Entrambi potreste avere ragione!
Con questo non intendiamo confonderti, ma solo dimostrarti che suddividere qualcosa in
modi diversi può cambiare la percezione che ne hai. Può anche essere un OTTIMO modo
per prendere una decisione se non ti accorgi di un trend prevalente più ampio (intervallo
temporale più lungo) che potrebbe influenzare le tue decisioni.
Come possiamo vedere, tutti i grafici mostrano lo stesso scenario ma con intervalli
temporali diversi e segnali persino discordanti. Vogliamo solo dimostrarti ancora una volta
l’importanza degli intervalli temporali e che un buon trader dovrebbe sempre considerare
almeno l’intervallo temporale significativo successivo maggiore (più a lungo termine) prima
di prendere una decisione.
Grafici con
Tipo di trader Grafici normali utilizzati panoramica più
ampia
Intraday / Trader giornaliero Da 1 minuto a 1 ora Da 2 a 4 ore
Breve termine / Trader Swing Da 1 a 4 ore Giornaliero
Da settimanale a
Lungo termine / Trader di posizione Da 4 ore a giornaliero
mensile