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INTRODUZIONE ALL’ANALISI TECNICA

A cura di Matthew Carstens

WWW.INVESTING.COM FOREX TRADING GUIDE 1


INDICE

Il centro formazione di Investing.com è stato creato per offrire una guida ai trader
alle prime armi e spiega loro tutti gli aspetti essenziali del mercato dei cambi di
valute, in maniera semplice e divertente.

1. Concetti generali
Presupposti di base..................................................................................................... 04
La necessità dell’analisi tecnica................................................................................... 05
Accessibilità................................................................................................................. 05

2. Tipi di grafici comuni


Grafici a linea............................................................................................................... 07
Grafico a barre............................................................................................................. 08
Grafico a candela........................................................................................................ 09
Modelli dei grafici a candela......................................................................................... 12

3. Le tendenze e gli intervalli


Tendenze del trading................................................................................................... 15
Inversioni di tendenza.................................................................................................. 16
Trading di intervallo ..................................................................................................... 17

4. Formazione sui grafici e modelli


Triangoli simmetrici...................................................................................................... 18
Triangoli ascendenti..................................................................................................... 20
Triangoli discendenti.................................................................................................... 22
Doppio massimo......................................................................................................... 24
Doppio Minimo............................................................................................................ 26
Testa e spalle............................................................................................................... 28
Testa e spalle inverso................................................................................................... 30
Punti salienti delle formazioni grafiche.......................................................................... 31

5. Fibonacci
Ritracciamenti di Fibonacci illustrati.............................................................................. 35

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Estensioni di Fibonacci................................................................................................ 40
Obiettivi di prezzo delle estensioni di Fibonacci............................................................ 41

6. Medie mobili
Media mobile semplice (SMA)...................................................................................... 45
Media mobile esponenziale (EMA)................................................................................ 47

7. Indicatori grafici
Bande di Bollinger....................................................................................................... 49
Il rimbalzo di Bollinger.................................................................................................. 50
La convergenza di Bollinger......................................................................................... 53
Convergenza/Divergenza della media mobile (MACD).................................................. 55
Incrocio del MACD...................................................................................................... 57
SAR parabolico........................................................................................................... 58
Uso del SAR parabolico............................................................................................... 59
Stocastico................................................................................................................... 59
Indice di forza relativa (RSI).......................................................................................... 61
Usare l’indice RSI........................................................................................................ 62

8. Teoria delle onde di Elliott


Il pattern 5-3 delle onde............................................................................................... 65
Onde nelle onde.......................................................................................................... 68

9. Punti di Pivot
Trading con violazione (breakout) del Pivot................................................................... 72

10. Grafici temporali


Lungo termine / Trader di posizione............................................................................. 74
Breve termine / Trader Swing....................................................................................... 74
Intraday / Trader giornaliero......................................................................................... 75
Esempi di grafici con intervalli temporali....................................................................... 75

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Concetti generali

Concetti generali
Il principale obiettivo di questa guida è fornirti le conoscenze necessarie per
analizzare gli andamenti del mercato del Forex e farti conoscere gli strumenti tecnici
di trading più popolari che possono aiutarti a migliorare le decisioni di investimento
sulle valute. L’analisi tecnica utilizza i dati economici del passato per ipotizzare i
livelli di prezzo futuri. Prima di fare trading sui mercati è essenziale che tutti i trader
del Forex si dotino di questa conoscenza.

L’analisi FOREX può essere classificate in due categorie:

• Fondamentale
• Tecnica

Analisi fondamentale
Ipotizza i livelli di prezzo sui mercati monetari analizzando i dati e gli scenari economici e
politici per cercare di prevedere quale valuta potrebbe rafforzarsi o indebolirsi nei confronti
di un’altra nel tempo.

Analisi tecnica
Ipotizza l’andamento dei mercati in genere con le analisi dei grafici per anticipare le
oscillazioni dei prezzi sui vari mercati monetari.

Questa guida prende in esame i principi delle analisi tecniche ed alcuni degli strumenti
che vengono utilizzati per effettuarla.

Presupposti di base
L’analisi tecnica si basa su tre principali presupposti:

• Nell’analisi tecnica non ci si concentra necessariamente sulle ragioni di un’eventuale


instabilità politica o sulle ragioni di una crisi economica, ma piuttosto si osserva come
variano i livelli di prezzo in base agli eventi economici o politici, e come reagisce il
prezzo in relazione ai livelli di prezzo del passato. I principali cambi di valute hanno
dimostrato di formare modelli ripetitivi nel tempo. L’analisi tecnica tenta di prevedere
la formazione di questi modelli per poter stabilire dei parametri di rischio o trovare
delle opportunità di profitto per il trader.

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Concetti generali

• L’analisi tecnica può essere molto soggettiva in quanto è difficile trovare un vero
accordo sul riconoscimento dei modelli, il conteggio delle onde, lo stato di iper
comprato o iper venduto degli indicatori e persino sulle linee di andamento. Questi
strumenti devono essere utilizzati come guida, o solo uno strumento tra tanti, per
aiutare il trader a prendere le proprie decisioni di trading.

La necessità dell’analisi tecnica


La maggior parte dei trader del FOREX ora fa affidamento principalmente sull’analisi
tecnica e su quella fondamentale per formulare le strategie di trading. Il principale vantaggio
dell’analisi tecnica rispetto a quella fondamentale è che può essere utilizzata per diversi
settori dei mercati e valute, simultaneamente. Al contrario, l’analisi fondamentale di solito
richiede dettagli completi ed esaurienti sullo scenario politico ed economico di un dato
paese e di conseguenza i trader trovano difficile informarsi su più di un paio di paesi
contemporaneamente.
I trader alle prime armi potrebbero inizialmente sentirsi scoraggiati dalla complessità
dell’analisi tecnica. Tuttavia, qualsiasi trader a lungo termine di successo capisce la
necessità di una strategia di trading e le analisi tecniche da anni dimostrano di essere uno
strumento affidabile per ipotizzare i movimenti di prezzo sul Forex e quindi per formulare
strategie di trading, anche a lungo termine. Ciononostante, non vanno considerate corrette
al 100% dal momento che ci sono molti fattori che possono influire sui prezzi delle valute.
È per questa ragione che molti trader utilizzano un mix tra analisi fondamentale e tecnica
per cercare di formulare le proprie strategie di trading.

Accessibilità
Tutti i broker Forex online dovrebbero fornire l’accesso ad un’ampia gamma di grafici per
poter eseguire l’analisi tecnica. Ci sono sia software gratuiti semplici, sia altri maggiormente
complessi a pagamento, con sottoscrizione mensile, che permettono di creare grafici
professionali. Questi grafici sono aggiornati in tempo reale e forniscono varie opzioni che
consentono all’utente di visualizzare i movimenti di prezzo ed i vari modelli che possono
formare.
Il tuo broker potrebbe mettere a disposizione questi grafici sul suo sito o includere grafici
scaricabili all’interno del software di trading che ti fornisce.

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Concetti generali

Prima di avventurarsi nel trading Forex in tempo reale, sarebbe bene prendere
dimestichezza con le tendenze dei mercati analizzando per un po’ le variazioni e i livelli di
prezzo tramite i grafici. Dovresti cercare di prendere nota delle loro oscillazioni e vedere se
noti la formazione di qualche modello. Puoi farlo tramite gli account demo che vengono di
solito offerti dai broker ai trader inesperti per operare senza denaro reale.

Utilizzando questi account, potrai:

• conoscere i grafici Forex e l’andamento dei mercati;


• familiarizzare con i software di trading utilizzati dal broker.

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Tipi di grafici comuni

Tipi di grafici comuni


I grafici forniscono dettagli sulle oscillazioni di prezzo FOREX lungo un dato periodo
di tempo. Il periodo di tempo specificato può andare da un minuto ad alcuni anni. I
prezzi e le loro fluttuazioni possono essere rappresentati sul grafico da una semplice
linea oppure da barre o da candele.

Grafici a linea
I grafici a linea offrono un quadro generale dell’oscillazione del prezzo in un particolare
periodo di tempo. Sebbene non evidenzino i dettagli mostrati su un grafico a barre o a
candele, la loro semplicità li rende facili da leggere per individuare l’andamento. Sono
rappresentati da una semplice linea che connette un prezzo di chiusura dei mercati a
quello successivo.

Di seguito un esempio di un semplice grafico a linea in cui si può vedere il prezzo sull’asse
Y ed il tempo sull’asse X:

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Tipi di grafici comuni

Grafico a barre
Il grafico a barre offre più dettagli rispetto al semplice grafico a linea. La lunghezza della
barra indica l’intervallo di movimento del prezzo in un dato periodo di tempo. Se c’è
una grossa differenza tra il prezzo massimo e minimo entro quel periodo di tempo, sarà
indicata da una barra lunga. Il prezzo di apertura di questo periodo di tempo viene indicato
nella parte sinistra della barra, mentre quello di chiusura è indicato nella parte destra. In
questo modo si può immediatamente vedere la direzione del movimento di prezzo (in su
o in giù) nonché quanto il prezzo è cambiato nel periodo di tempo considerato. Questi
grafici mostrano il prezzo di apertura, il massimo e minimo, quello di chiusura di una certa
valuta e vengono spesso indicati con la sigla OHLC.

Un esempio di grafico a barre per i prezzi viene mostrato di seguito:

MASSIMO

CHIUSURA

APERTURA

MINIMO

La figura seguente riporta un esempio di grafico a barre in cui si può vedere il prezzo
sull’asse Y ed il tempo sull’asse X:

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Tipi di grafici comuni

Grafico a candela
I grafici a candela sono un’invenzione giapponese utilizzata per valutare i contratti del riso.
Questi grafici somigliano per molti aspetti a quelli a barre dal momento che anche qui
vengono mostrati il prezzo di apertura, il massimo e minimo e quello di chiusura per un
dato periodo. In confronto, sono più semplici da leggere rispetto a quelli a barre poiché
formano un’ampia figura (corpo) tra il prezzo di apertura e chiusura in un periodo di tempo
che può essere colorata per mostrare un movimento di prezzo rialzista o ribassista in quel
periodo.

• Le candele verdi o bianche indicano un aumento del prezzo.


• Le candele rosse o nere indicano un calo del prezzo.

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Tipi di grafici comuni

Nell’esempio che segue, il corpo della candela è stato colorato di nero, il prezzo di apertura
viene mostrato nella parte superiore del corpo mentre quello di chiusura è indicato nella
parte inferiore. Ciò indica che durante quel periodo di tempo il prezzo ha perso valore. Se
il corpo fosse invece stato bianco, avrebbe indicato che il prezzo di chiusura è superiore
rispetto a quello di apertura e di conseguenza che c’è stato un aumento del valore.

Ombra superiore Ombra superiore

MASSIMO MASSIMO

CHIUSURA APERTURA

Corpo Corpo
reale reale

APERTURA CHIUSURA

MINIMO MINIMO

Ombra inferiore Ombra inferiore

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Tipi di grafici comuni

Potresti aver sentito parlare anche del termine “stoppino”, che prende ovviamente il nome
da una candela qualsiasi, di quelle che si mettono sulle torte di compleanno. Lo stoppino
indica il range di prezzo all’interno del quale si è mosso l’asset durante un periodo di
tempo ma non quello a cui ha aperto o chiuso (il corpo).

Indica le aree in cui si sono scontrati compratori e venditori.

Corpo

Stoppino

Un esempio di grafico a candela viene riportato di seguito. Qui il “bianco” è rappresentato


dal colore verde, mentre il “nero” è rappresentato dal rosso.

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Tipi di grafici comuni

Un esempio di grafico a candela viene riportato di seguito. Qui il “bianco” è rappresentato


dal colore verde, mentre il “nero” è rappresentato dal rosso.

Modelli dei grafici a candela


Le candele confrontate con quelle adiacenti possono fornire un’indicazione delle eventuali
variazioni sui mercati che possono rivelarsi utili nell’analisi del grafico. Esiste un’intera
scuola di pensiero sul riconoscimento e sull’utilizzo di tali variazioni, benché possano
anche fornire dettagli su pattern continuativi e inversioni dei mercati su un determinato
asset.
Come abbiamo detto, la forma delle candele è determinata dai prezzi di apertura,
massimo, minimo e chiusura di un dato asset in un certo arco di tempo. Quindi all’interno
di questo intervallo temporale è possibile assistere alla battaglia tra compratori e venditori
che può fornire indizi sul movimento di prezzo che potrebbe avvenire successivamente.

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Tipi di grafici comuni

Ecco qualche esempio dei più popolari, il loro nome di fantasia e come vengono
comunemente utilizzati.

Engulfing Martello Harami Piercing

Engulfing
Questo pattern mostra chiaramente che i venditori (mostrati in nero) hanno il controllo nel
periodo di tempo a sinistra ma non sono in grado di fare mosse decisive (ecco perché
la candela piccola), quindi nel periodo successivo si ha una formazione più grande in
cui una candela rialzista (mostrata in bianco) “inghiotte” completamente la candela nera
con tutto il corpo. Indica che i rialzisti hanno ora il controllo e che è quindi probabile una
pressione rialzista sui prezzi. Questo pattern ovviamente funziona anche al contrario, con
una candela ribassista che inghiotte una rialzista più piccola.

Martello o stella cadente


Questo pattern mostra che il compratore ha aperto in questo arco di tempo vicino al
massimo della candela e per qualche ragione ha perso terreno quando i prezzi sono scesi
poco dopo. È interessante notare, tuttavia, che nello stesso periodo di tempo i compratori
hanno contrattaccato chiudendo ad un prezzo più alto rispetto a quando hanno iniziato.
È un chiaro segnale che qualsiasi peso i venditori avessero è stato esaurito dal momento
che i rialzisti hanno chiaramente il controllo. Questo pattern funziona anche al contrario,
con il corpo al minimo (vincono i venditori) e la linea (chiamata anche “stoppino”) al di
sopra di esso.

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Tipi di grafici comuni

Harami
Il pattern harami è molto simile a quello engulfing ma mentre il pattern engulfing mostra
un chiaro vincitore tra compratori e venditori con slancio a favore, il pattern harami mostra
che lo slancio è stato perso e che non c’è un chiaro vincitore tra le due parti. Quando
si nota questo pattern, la direzione del prezzo può oscillare oppure si può avere un
consolidamento prima che avvenga un’altra mossa decisiva. In questa situazione bisogna
essere cauti.

Piercing o Dark Cloud Cover


Questo pattern mostra come il sentimento dei mercati possa variare rapidamente in
soli due archi temporali. La candela a sinistra mostra chiaramente che gli orsi sono al
comando e con parecchio slancio, mentre nella candela successiva avviene esattamente
l’opposto, con i tori in grado di difendersi pur avendo aperto ad un prezzo inferiore rispetto
alla chiusura dei giorni precedenti ed aver chiuso quasi al massimo giornaliero superando
il minimo dei periodi di tempo precedenti con rinnovato slancio rialzista. Il pattern dark
cloud cover viene mostrato quando avviene l’esatto contrario (i tori hanno lo slancio,
ma gli orsi aprono la giornata superando i massimi dei periodi precedenti e chiudendo a
molto meno)

Doji
Probabilmente il pattern più famoso, perché è facile da individuare. Il pattern doji mostra
chiaramente una battaglia tra compratori e venditori che chiudono quasi allo stesso livello
di apertura con ampi range individuabili nella parte superiore e inferiore. Questo pattern è
ottimo nel segnalare un’inversione e può essere visto ai massimi e ai minimi dei mercati.
Assicurati però, se ne vedi uno, che non sia dovuto all’inattività dei mercati (volatilità
bassa) e che gli stoppini abbiano una certa lunghezza su uno dei lati.

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Le tendenze e gli intervalli

Le tendenze e gli intervalli


Una volta deciso di operare sul Forex, dovrai imparare un po’ della terminologia
che viene utilizzata nel trading Forex. È importante perché dovrai capire cosa stai
facendo prima di poter iniziare a fare scambi sul Forex. Il significato dei termini
utilizzati e le loro implicazioni sono fondamentali per comprendere pienamente
il mercato Forex. Devi conoscere le tendenze (i trend) e gli intervalli (i range) del
trading prima di poter formulare una strategia. Questo mercato richiede conoscenze
tecniche e non devi mai dare per scontato di poter operare senza prima conoscere
concetti importanti. Se scegli di utilizzare questo approccio, alla fine ti ritroverai con
le tasche vuote e tanta frustrazione. Il modo corretto per avventurarsi in questo
mercato è assicurarsi di avere una chiara comprensione di quello che succede sul
mercato. L’unico modo per farlo è studiare. Non ci sono scorciatoie.

Tendenze del trading


Una tendenza (trend) del trading si instaura quando i prezzi sul mercato del Forex si
muovono in modo costante in una determinata direzione. Viene considerata rialzista
quando i prezzi salgono e la fiducia degli investitori è in aumento. La tendenza è ribassista
quando le fluttuazioni sono orientate al ribasso. Quando individuiamo un trend, ricorda
che anche i massimi e i minimi dei prezzi si muovono con lo stesso “passo”.
Da questo, è possibile disegnare linee di supporto sotto una tendenza rialzista o di
resistenza sopra una ribassista. Una volta superate queste linee, si presume che una
tendenza abbia completato il suo ciclo e che potrebbe iniziare un’inversione. Ricorda,
queste linee di tendenza sono soggettive ma forniscono una buona indicazione sui livelli
di prezzo generali per le decisioni di entrata o di stop. Di seguito, un esempio di un
diagramma con tendenza rialzista e ribassista con le linee di supporto e resistenza già
disegnate.

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Le tendenze e gli intervalli

Inversioni di tendenza
Le inversioni di tendenza indicano semplicemente che l’andamento dei prezzi del mercato
sta cambiando direzione, o che la “tendenza di trading” si è dissolta, visto che in rialzo i
prezzi non sono riusciti a segnare nuovi massimi e stanno ora superando (o attraversando)
quello che prima era un livello di supporto. Questo fallimento mostra chiaramente che
qualcosa è cambiato e che dovrà esserci una rivalutazione.

Durante questo processo avvengono una serie di formazioni grafiche comuni con nomi
come “doppio massimo” (o doppio minimo), o addirittura “triplo massimo” (o triplo minimo).
Immagina il doppio massimo come una grande lettera “M”, un doppio minimo come una
“W” (nota i due massimi e minimi), ed un triplo massimo/minimo come l’aggiunta di un
altro vertice o fondo.

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Le tendenze e gli intervalli

Trading di intervallo
Il trading range o di intervallo, si riferisce essenzialmente ad un modello grafico a sviluppo
laterale, quando i prezzi si consolidano e non fanno movimenti rialzisti o ribassisti di rilievo
per un lungo periodo di tempo. Di solito viene usato per indicare il periodo latente prima
dell’inizio di un nuovo trend, conosciuto come “costruzione delle basi” o consolidamento.

Comprendere il trend è molto importante per gli investitori, non solo per le analisi ma
perché molti altri trader stanno osservando le stesse formazioni su cui stanno basando
anche loro le proprie decisioni. Ciò fa aggiungere una consapevolezza del comportamento
della massa degli operatori nel trading che puoi osservare nei tuoi grafici e spiega perché
comprendere le formazioni grafiche ed individuare i modelli grafici è tanto importante, per
capire dove i prezzi potrebbero o non potrebbero dirigersi in futuro.

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Formazione sui grafici e modelli

Formazione sui grafici e modelli


I modelli grafici sono utili per individuare i punti di violazione prima che esse
avvengano e possono aiutarti non solo a comprendere i futuri trend dei mercati
ma anche a capire quali siano i prezzi target specifici per le posizioni di entrata ed
uscita.

I modelli inclusi in questa guida sono:

• Triangoli simmetrici
• Triangoli ascendenti
• Triangoli discendenti
• Doppio massimo
• Doppio minimo
• Testa e spalle
• Testa e spalle inverso

Triangoli simmetrici
Questi triangoli sono formazioni grafiche in cui la pendenza del massimo e del minimo
del prezzo convergono in un punto e lo fanno sembrare un triangolo, come mostrato nel
grafico sotto.

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Formazione sui grafici e modelli

Massimi minori

Minimi maggiori

Durante il periodo di questa formazione, il mercato registrerà “massimi” più bassi e “minimi”
più alti. Fondamentalmente ciò implica che né i compratori né i venditori stanno generando
abbastanza slancio da spingere il prezzo verso una nuova tendenza. Considerandola
una battaglia tra compratori e venditori, ci troviamo di fronte ad uno stallo momentaneo.
Viene anche chiamato pattern di consolidamento.

Con riferimento al grafico sopra (GBP/USD- aprile 2009), sia i compratori che i venditori
non stanno spingendo il prezzo verso alcuna direzione precisa. In questa situazione,
il mercato registrerà “massimi” più bassi e “minimi” più alti. Quando queste pendenze
convergono, è imminente una violazione o “breakout”. Anche se non sappiamo se il
mercato vedrà un breakout nella parte bassa o in quella alta, sappiamo però che
succederà e che probabilmente aumenterà la volatilità portando a un deciso movimento
in una delle direzioni.

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Formazione sui grafici e modelli

Per trarne vantaggio, possiamo piazzare un ordine oltre il punto di massimo inferiore (Buy
Stop per entrare in una posizione) o sotto il punto di minimo” inferiore (Sell Stop per entrare
in una posizione). Dal momento che il breakout è imminente, possiamo capitalizzare su
questa informazione a prescindere dalla direzione del movimento del prezzo.

Triangoli ascendenti
Queste formazioni avvengono quando c’è una pendenza di minimi più alti ed un livello di
resistenza (di solito di tipo orizzontale). È dovuto al fatto che c’è un livello di prezzo che i
compratori sembrano non riuscire a superare. Ciononostante, continuano gradualmente
a spingere su il prezzo come mostrato dai minimi più alti.

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Formazione sui grafici e modelli

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Formazione sui grafici e modelli

Nell’esempio sopra, il livello di resistenza è in realtà stato superato ed il prezzo è schizzato


in salita.

Triangoli discendenti
Come lascia intendere il nome, questi triangoli sono l’opposto di quelli ascendenti. In
questo caso c’è una successione di massimi più bassi che costituiscono la linea superiore.
La linea inferiore rappresenta il livello di supporto che il prezzo ha difficoltà a superare.

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Formazione sui grafici e modelli

Nel grafico sopra, riferito alla coppia EUR/USD - dic. 2008, si può osservare come il
prezzo stia lentamente raggiungendo massimi sempre più bassi. Questo indica che i
venditori stanno guadagnando slancio nei confronti dei compratori. Anche qui, parlando
in generale, questa formazione suggerisce che la linea di supporto alla fine verrà superata
e che il calo del prezzo proseguirà, tuttavia i trader prudenti devono essere pronti nel caso
non dovesse succedere.

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Formazione sui grafici e modelli

Nell’esempio, il prezzo è riuscito a violare la linea di supporto ed è sceso molto velocemente.

Doppio massimo
È un pattern di inversione che avviene dopo un movimento rialzista prolungato. I picchi
sono massimi di prezzo ottenuti quando il prezzo raggiunge un certo livello che non si
può superare. Non appena raggiunto tale livello, il prezzo si stacca lievemente per poi
risalire nel tentativo di “testarlo” di nuovo. Se il prezzo si stacca ancora una volta, si avrà
la formazione a doppio massimo.

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Formazione sui grafici e modelli

Nel grafico della coppia GBP/USD - ott. 2008 si possono notare i due picchi dopo una
decisa impennata. Si può anche vedere che il secondo picco non riesce a raggiungere
il massimo del picco precedente. È un chiaro segnale che sta per avvenire un’inversione
dal momento che la pressione di acquisto sta svanendo.
Quello che possiamo fare in questo caso è piazzare l’ordine di entrata poco sotto la
neckline, in previsione di un ribasso.

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Formazione sui grafici e modelli

Con riferimento al grafico sopra, il prezzo ha superato la neckline ed è crollato. Ricorda che
le formazioni a doppio massimo indicano un’inversione di trend. È bene farci attenzione in
particolare dopo una forte impennata.

Doppio Minimo
Anche queste sono formazioni di inversione di tendenza. Tuttavia, invece di scegliere
una posizione corta qui ne terremo una lunga. Avvengono dopo un ribasso prolungato e
quando si formano “due minimi”.

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Formazione sui grafici e modelli

Nel grafico della coppia EUR/USD - ott. 2008, si sono formati due “minimi” quando
il prezzo non è riuscito a scendere sotto un certo livello. Se osservi con attenzione, il
secondo minimo non riesce a raggiungere il livello del primo. Ciò indica una riduzione della
pressione alla vendita. In questo caso, l’ordine di entrata va piazzato sopra la neckline.

Come per i doppi massimi, anche le formazioni di doppi minimi sono indicatori di inversione
della tendenza.

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Formazione sui grafici e modelli

NOTA: Esistono anche “tripli” massimi e minimi. Sono cugini dei doppi massimi (o minimi)
e sono molto simili tranne per il fatto di avere un terzo massimo o minimo che si aggiunge
alla formazione.

Testa e spalle
Un’altra formazione di inversione della tendenza è il modello testa e spalle. È caratterizzato
da un picco (spalla) seguito da un altro picco più alto (testa) e da un altro picco più basso
(altra spalla). I punti più bassi dei due minimi del prezzo sono connessi da un ipotetico
segmento che definisce la “neckline”. La pendenza di questa particolare linea può essere
in salita o in discesa ma di solito se la pendenza è in discesa il segnale è più affidabile.

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Formazione sui grafici e modelli

La figura sopra mostra molto chiaramente il modello testa e spalle. La testa è il picco in
mezzo ed è il più alto della formazione. Gli altri due picchi sono le spalle e non superano
l’altezza della testa. Per quanto riguarda questa formazione, gli ordini di entrata sono
piazzati sotto la neckline. È inoltre possibile calcolare un obiettivo misurando la distanza
tra il punto massimo della testa e la neckline. Questo indicherà più o meno quanto il
prezzo scenderà dopo aver violato al ribasso la neckline.

È possibile vederlo nel grafico sotto, con il prezzo che supera la neckline; il calo è più o
meno pari alla distanza tra la testa e la neckline.

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Formazione sui grafici e modelli

Testa e spalle inverso


Come suggerisce il nome, è una formazione testa e spalle, ma inversa. Anziché i picchi,
abbiamo degli avvallamenti di prezzo. Un avvallamento (spalla) viene seguito da uno
ancora più basso (testa) e poi da un altro avvallamento più alto (spalla).

Dalla figura sotto, si può distinguere un altro modello testa e spalle ma a testa in giù.
Questa formazione richiede di provare posizioni lunghe sopra la neckline. Si potrà calcolare
quanto il prezzo salirà approssimativamente dopo aver superato la neckline, misurando la
distanza tra la testa e la neckline. Tale distanza corrisponde più o meno a quanto il prezzo
salirà dopo aver superato la neckline.

Dal grafico sopra si può vedere che il prezzo è salito dopo aver superato la neckline.

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Formazione sui grafici e modelli

Punti salienti delle formazioni grafiche


Triangoli simmetrici

• Costituiti da “minimi” più alti e “massimi” più bassi.


• Gli ordini di entrata devono essere piazzati sopra la pendenza dei massimi più bassi
e sotto la pendenza dei minimi più alti.

Triangoli ascendenti

• Comprendono una linea di resistenza e “minimi” più alti.


• Indicano che il prezzo potrebbe superare la linea di resistenza e proseguire salendo
ancora.
• Gli ordini di entrata devono essere piazzati sopra la linea di resistenza e sotto i “minimi”
più alti nel caso che la linea di resistenza sia troppo forte.

Triangoli discendenti

• Sono formati da una linea di supporto e “massimi” più bassi.


• Indicano che il prezzo potrebbe superare la linea di supporto e proseguire scendendo
ancora.
• Gli ordini di entrata devono essere piazzati sotto la linea di supporto e sotto i “massimi”
più bassi nel caso in cui la linea di supporto sia troppo forte.

Doppio massimo

• Avviene dopo un trend rialzista prolungato


• Caratterizzato da 2 picchi che non riescono a superare un livello di resistenza.
• Gli ordini di entrata devono essere piazzati sotto la “neckline” del fondo dei due
picchi.

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Formazione sui grafici e modelli

Double Bottom

• Avviene dopo un trend ribassista prolungato.


• Caratterizzato da 2 avvallamenti che non riescono a superare un livello di supporto.
• Gli ordini di entrata devono essere piazzati sopra la “neckline” dell’apice dei due
avvallamenti.

Testa e spalle

• Avviene dopo un trend rialzista prolungato.


• Caratterizzato da un picco, un altro picco più alto ed un altro picco più basso. La
“neckline” si ottiene unendo i minimi dei due avvallamenti.
• Gli ordini di entrata devono essere piazzati sotto la neckline.
• L’obiettivo del prezzo si ottiene misurando la distanza dall’apice della testa alla
neckline. Tale distanza indicherà più o meno quanto il prezzo si muoverà dopo aver
sforato la neckline.

Testa e spalle inverso

• Avviene dopo un trend ribassista prolungato.


• Caratterizzato da un avvallamento, un avvallamento più basso ed un altro più alto. La
“neckline” si ottiene unendo gli apici dei due picchi.
• Gli ordini di entrata devono essere piazzati sopra la neckline.
• L’obiettivo del prezzo si ottiene misurando la distanza dal fondo della testa alla
neckline. Tale distanza indicherà più o meno quanto il prezzo si muoverà dopo aver
sforato la neckline.

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Formazione sui grafici e modelli

Fonte: it.investing.com/technical/schema-grafico»

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Fibonacci

Fibonacci
Leonardo Fibonacci, il famoso matematico italiano, ha scoperto una serie di numeri
all’apparenza semplice ma che in realtà ricrea il rapporto che è possibile trovare nella
natura. Dall’arco di una conchiglia ai rami di un albero e persino la formazione del
sistema solare: tutti questi elementi contengono quello che Fibonacci ha scoperto
con le sue intuizioni e che possiamo usare anche nell’analisi grafica oggi. L’analisi
del trading di Fibonacci è una materia ampia ma ai fini di questa introduzione ci
concentreremo solo sui metodi più utilizzati.

Iniziamo ad osservare la serie di Fibonacci riportata di seguito:


1, 1,2, 3, 5, 8, 13, 21,34, 55, 89, 144 ...

Noterai che ogni numero si ottiene dalla somma dei due precedenti. Per esempio
(1+1 = 2), (1+2 =3), (2+3= 5), o ancora (55+89=144), e così via all’infinito.

Una volta ottenuti questi numeri, potrai calcolarne altri e scoprire il famoso rapporto: 0,382
e 0,618 dividendo un numero e quello che lo precede (89/144 = 0,618) o (55/89=0,618),
e così via.

Puoi anche calcolare il rapporto fra numeri alterni, ottenendo 0,382. Ad esempio:

Esempio: 8 diviso 21 = 0,3809 che si avvicina a 0,382, cifra a cui si


avvicinano man mano tutti, se proviamo anche con numeri più grandi.

Questi rapporti vengono anche chiamati “sezione aurea” e di seguito riportiamo una lista
dei principali da riconoscere:

Principali livelli di ritracciamento di Fibonacci:


0,236; 0,382; 0,500; 0,618; 0,786
Principali livelli di estensione di Fibonacci:
1,382; 1,618

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Fibonacci

Non ti viene chiesto di calcolare tutti questi numeri, sarà il software di trading che utilizzi a
farlo per te. I livelli di ritracciamento di Fibonacci vengono utilizzati come i livelli di supporto
e resistenza per i trader. Dal momento che sono molti gli operatori di mercato a basarsi su
questi livelli come guida per le decisioni sulle transazioni, i livelli di supporto e resistenza a
volte diventano profezie auto avveranti.

I livelli di estensione di Fibonacci vengono utilizzati dai trader come livelli di presa di profitto.
Anche in questo caso, ci troviamo davanti a profezie auto avveranti.
In generale, per applicare i livelli di Fibonacci a qualsiasi grafico, bisogna identificare due
punti, ossia i punti swing high e swing low su un’azione di prezzo. Quindi, per cominciare,
puoi cercare i massimi e minimi del grafico per trarre le tue conclusioni. Una volta
individuati, pensa al range dal massimo al minimo come un valore di 1 (o del 100%). Se
adesso guardi i ritracciamenti di Fibonacci, ti accorgerai che sono davvero solo 0,382
(o il 38,2%) o 0,618 (il 61,8%) dall’apice o dal fondo del range massimo/minimo che hai
individuato.
In parole povere, una volta individuato un picco, i prezzi possono SCENDERE ad un livello
di Fibonacci (diciamo in calo del 38,2% o del 61,8%) dandoti la possibilità di entrare con
una posizione lunga (compra) in qualsiasi momento. Al contrario, se il mercato è già al
ribasso e hai individuato un fondo significativo, puoi vedere se il prezzo SALE (diciamo
del 38,2% o del 61,8%) per avere la possibilità di entrare con una posizione corta (vendi).
Semplice!

Ritracciamenti di Fibonacci illustrati


Nota sotto dove vengono determinati un massimo e un minimo e le proporzioni di
Fibonacci vengono mostrate sul grafico. Puoi vedere qui che il massimo della coppia
EUR/USD ha l’entrata al prezzo di 1,35160 e il minimo al prezzo di 1,31650 e ci sono,
tra gli altri, i numeri di Fibonacci 38,2 e 61,8. Esaminando cosa è successo quando il
mercato è crollato dal massimo, puoi vedere che è sceso dal punto 0,236 superando il
livello di 0,382 (senza chiudere al di sotto di questo livello) per poi velocemente risalire,
lasciando al trader una grossa opportunità di acquisto col senno di poi.

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Fibonacci

Vediamo ora come possiamo utilizzare i livelli di ritracciamento di Fibonacci in uno scenario
ribassista. Il grafico sotto mostra il mercato della coppia EUR/USD su base oraria. Lo
swing high il 13/04/09 è a 1,3391, mentre lo swing low il 13/04/09 è a 1,3146. I livelli di
ritracciamento sono a:

• 1,32974 (0,618)
• 1,32685 (0,500)
• 1,32396 (0,382)

Puoi vedere sotto che il mercato cerca di staccarsi dal minimo di 1,31460 ma non riesce
a sostenere altra forza al livello 0,5000 (50%) di 1,32685. Quando il prezzo tocca questo
livello, puoi vedere che il cambio si inverte velocemente e si muove di nuovo al ribasso. Se
hai tenuto una posizione corta al livello 0,500, avrai accumulato dei bei profitti dato che
da quel momento in poi il prezzo prosegue al ribasso.

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Fibonacci

Ora facciamo un altro esempio. Il grafico seguente mostra un segmento di 30 minuti


del mercato EUR/USD. Lo swing high il 10/03/09 è a 1,28210. Lo swing low, più tardi
sempre il 10/03/09, è a 1,26106. Quindi i livelli di ritracciamento sono a:

• 1,27406 (0,618)
• 1,27158 (0,500)
• 1,26910 (0,382)

Con riferimento al grafico sopra, si può vedere che il mercato ha superato il livello di
ritracciamento del 50% alcune volte e si è avvicinato al livello del 61,8% prima di scendere
di nuovo, dando al trader qualche possibilità di vendere e fare soldi. La domanda è: “se
vedrai ricomparire questo livello, venderai questa volta?”

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Fibonacci

Se lo avessi fatto avresti subìto delle perdite, ma esaminiamo cosa è successo e vediamo
se possiamo imparare qualcosa.

38 INTRODUZIONE ALL’ANALISI TECNICA IT.INVESTING.COM


Fibonacci

Da quello che possiamo notare potrebbero esserci state delle perdite, ma il trading non
consiste nell’avere ragione, cosa che molti non capiscono quando iniziano a farlo. Il
trading consiste nell’usare gli strumenti che hai per fare soldi e tenerteli. In questo caso,
anche se fossimo stati nel torto, avremmo potuto piazzare l’ordine Stop Loss al numero
di Fibonacci successivo di 0,618 (o al prezzo di 1,27406), in modo tale che la perdita
di capitale ribassista sarebbe rimasta limitata e non avresti dovuto fare i conti con una
perdita fino al livello di 1,28575 e oltre.

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Fibonacci

Noterai inoltre da questi esempi e dai grafici che guarderai da solo, che il mercato di solito
trova un appoggio temporaneo ai livelli di ritacciamento di Fibonacci. Ricordati di utilizzarli
a tuo vantaggio quando piazzi gli ordini di entrata e uscita.

Estensioni di Fibonacci
Un altro uso delle proporzioni di Fibonacci è quello di individuare possibili punti di profitto.
Le proporzioni di Fibonacci vengono utilizzate soprattutto per trovare possibili livelli
di supporto e resistenza, ma i trader le utilizzano anche per capire dove questi prezzi
potrebbero spostarsi. Gli stessi rapporti di Fibonacci sono applicabili per trovare gli obiettivi
(o estensioni) di Fibonacci ed il metodo per utilizzarli è simile a quello dei ritracciamenti.

Disegnare gli obiettivi delle estensioni di Fibonacci


Per tracciare gli obiettivi delle estensioni di Fibonacci abbiamo bisogno di 3 punti swing.
L’immagine seguente mostra come appaiono gli obiettivi delle estensioni:

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Fibonacci

Con riferimento al diagramma sopra, i punti swing si ottengono dall’apice inverso del
punto A e dal culmine del punto B. In breve, i punti swing sono individuati ai minimi a
forma di “V” del grafico lineare. Una volta stabilito il punto C, avremo i tre punti swing
necessari.

Obiettivi di prezzo delle estensioni di Fibonacci


Iniziando dal punto C:

• L’obiettivo di prezzo iniziale dalla figura a sinistra è 0,618. L’obiettivo corrisponde al


61,8% della distanza tra i punti A e B, a partire dal punto C (che sarebbe un ri-testare
i massimi precedenti).
• L’obiettivo di prezzo successivo è 1,000. Questo obiettivo è in realtà la stessa distanza
tra i punti A e B, a partire dal punto C.
• Il terzo obiettivo di prezzo è 1,618. Questo obiettivo corrisponde alla stessa distanza
tra i punti A e B, a partire dal punto B.

È quindi ovvio che i prezzi continueranno a spostarsi oltre i punti A, B e C. Ciononostante,


se vuoi usare le estensioni di Fibonacci per isolare gli obiettivi di prezzo, per chiudere la
tua posizione (o entrare in una nuova), è così che vengono effettuati i calcoli. Potrebbe
sembrare difficile all’inizio, ma è facile quando inizi ad individuare sempre gli stessi numeri
di Fibonacci e ti abitui ai semplici passaggi necessari per fissarli adeguatamente (il che di
solito viene fatto automaticamente dal software di trading del tuo broker).

Esempi di trading con gli obiettivi delle estensioni di Fibonacci


Ecco una serie di veri esempi di trading per capire come appare nel trading in tempo
reale. Sono mostrati i punti A, B e C e le estensioni di Fibonacci.

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Fibonacci

Grafico 4 ore EURUSD

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Fibonacci

Grafico 4 ore USDCHF

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Fibonacci

Fonte: it.investing.com/tools/fibonacci-calculator»

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Medie mobili

Medie mobili
Le medie mobili sono un metodo semplice per arrotondare le fluttuazioni di prezzo
tracciate sul grafico. Come tutti gli indicatori tecnici, le medie mobili svolgono la
stessa funzione di base, ossia aiutarci a prevedere i movimenti del prezzo in futuro.
Osservando i movimenti e le pendenze della media mobile, abbiamo un altro
strumento di previsione per determinare qual è il trend attuale e dove potrebbero
dirigersi i prezzi. Sotto puoi vedere una media mobile di base rappresentata in blu.

Media mobile semplice (SMA)


Nel contesto dell’analisi tecnica, la media mobile semplice (SMA) è la meno complessa
delle medie mobili. Una SMA si ottiene semplicemente sommando “X” prezzi di chiusura
giornalieri e dividendo il totale per il numero “X”.

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Medie mobili

Per esempio, se vuoi calcolare una SMA per un periodo di 5 su un grafico di un’ora,
dovrai sommare i prezzi di chiusura delle ultime 5 ore e dividere il totale per 5. Questi
calcoli vengono effettuati dal software di grafici che stai utilizzando. Tutto quello che devi
fare è capire come vengono calcolate queste SMA.
Di seguito un esempio di come vengono visualizzate le SMA.

Nella figura precedente, si possono vedere 3 diverse SMA. Come puoi notare, la quantità
di ritardo del prezzo dipende dalla scala temporale della SMA. La SMA 100 è più lontana
da quella tracciata rispetto alla SMA 5 ed alla SMA 25. Questo perché la SMA 100 è
calcolata su un periodo di 100.
Più lungo è il periodo, più la curva della SMA è poco profonda. Le SMA nell’immagine
sopra danno una panoramica del sentimento attuale dei mercati in uno specifico punto
del tempo. Le SMA ci consentono di avere un quadro più ampio del mercato rispetto al
prezzo attuale, quindi possiamo avere una previsione generale del prezzo futuro.

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Medie mobili

Media mobile esponenziale (EMA)


Per quanto la SMA sia uno strumento utile per predire il sentimento generale dei mercati,
presenta un grosso difetto. Le SMA sono soggette ad anomalie dei picchi. Per esempio,
quando calcoliamo una SMA su 5 periodi per il grafico giornaliero EUR/USD con i prezzi
di chiusura riportati di seguito:

• Giorno 1: 1,3345
• Giorno 2: 1,3350
• Giorno 3: 1,3360
• Giorno 4: 1,3365
• Giorno 5: 1,3370

La media mobile semplice sarà:

(1,3345+1,3350+1,3360+1,3365+1,3370)
------------------------------------------------------- = 1,3358
5

Se il prezzo del giorno 2 fosse invece 1,3300, la media scenderebbe significativamente,


dando l’idea che il prezzo sia al ribasso. In realtà, potrebbe trattarsi di un evento
straordinario, magari dovuto al calo dei tassi di interesse. A volte, le SMA sono troppo
dirette e non tengono conto delle anomalie.
È possibile filtrare queste anomalie dei picchi con l’uso della media mobile esponenziale
(EMA) per avere un quadro più realistico del trend generale del mercato. Le EMA danno
più importanza agli ultimi periodi. Con riferimento all’esempio sopra, ciò significa che viene
data maggiore importanza ai giorni da 3 a 5. Quindi l’impennata del prezzo registrata
il giorno 2 avrà molto meno influenza sulla media mobile. In breve, le EMA danno più
importanza a quello che gli operatori dei mercati stanno facendo ORA. I movimenti storici
saranno pure importanti per l’analisi ma è lo molto di più sapere come il mercato sta
reagendo ora rispetto a quello che è successo la scorsa settimana o il mese prima.

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Medie mobili

Fonte: it.investing.com/technical/indicatore-media-mobile»

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Indicatori grafici

Indicatori grafici
C’è una vasta gamma di indicatori tecnici, letteralmente centinaia, tuttavia alcuni
sono molto popolari e possono essere utili per cercare di identificare variazioni di
slancio, mercati in iper comprato o iper venduto, inversioni o semplicemente per
aiutarti a determinare i parametri di rischio e i piazzamenti di ordini.

Bisogna anche ricordare che i vari metodi per interpretare gli indicatori sono
numerosi quanto gli indicatori stessi. Di seguito riportiamo i metodi più comuni;
ovviamente ti invitiamo a documentarti per capire come i trader li utilizzano a loro
vantaggio.

Bande di Bollinger
Le bande di Bollinger di solito presentano una media mobile semplice a 20 giorni (spesso
nascosta) circondata da 2 linee (o bande) che costituiscono una deviazione standard di 1
(+1 e -1) dal prezzo della media mobile. Queste bande tendono a catturare al loro interno
la maggior parte dei movimenti di prezzo e mostrano chiaramente quando i prezzi sono
in situazioni estreme o quando toccano o si estendono lungo una delle linee.

Le bande di Bollinger vengono utilizzate per misurare la volatilità sul mercato.


Essenzialmente, queste bande indicano se il mercato è stabile o volatile. Si contraggono
quando il mercato è stabile e si espandono quando è volatile. Con riferimento alla figura
sotto, puoi notare che le bande sono vicine l’una all’altra quando ci sono meno fluttuazioni
di prezzo (volatilità bassa), mentre si espandono quando i prezzi diventano più volatili.

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Indicatori grafici

NOTA: se vuoi sapere come calcolare le Bande di Bollinger, puoi visitare il sito
bollingerbands.it per avere maggiori informazioni.

Il rimbalzo di Bollinger
Il concetto alla base del rimbalzo di Bollinger è che i prezzi tendono a ritirarsi verso il
centro tra le bande (regressione al centro). Guardando il grafico sotto, puoi notare come
il prezzo tenderà a muoversi al ribasso verso la sezione centrale delle bande. Il trucco è
capire quando.

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Indicatori grafici

Con riferimento al grafico sotto, i prezzi si sono davvero mossi al ribasso.

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Indicatori grafici

Hai appena assistito ad un tipico rimbalzo di Bollinger. Ciò è dovuto al fatto che le
bande di Bollinger funzionano come mini livelli di supporto e resistenza. La forza delle
bande dipende dalla scala temporale usata. Più ampia è, più forti sono le bande. Questo
indicatore tecnico è idealmente adatto ai mercati che si muovono in un range e non
presentano un trend chiaro.

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Indicatori grafici

La convergenza di Bollinger
Come indica il nome, la convergenza di Bollinger si riferisce ad una situazione in cui le
bande si “restringono”, come abbiamo detto in momenti di volatilità bassa. Normalmente,
ciò indica che presto si avrà una violazione. In questi periodi, se il prezzo supera la banda
superiore, tendenzialmente continuerà a muoversi al rialzo. Al contrario, se il prezzo inizia
a superare la banda inferiore, probabilmente continuerà a scendere.

Nell’immagine sopra, puoi notare che le bande si stringono in un punto. Il prezzo ha


iniziato anche a superare la banda superiore. In base a questa analisi, è probabile che il
prezzo salga per un po’ e “rimbalzi” giù subito dopo.

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Indicatori grafici

Guardando i prezzi successivi, vediamo che effettivamente hanno continuato a salire. Ecco
come funziona la convergenza di Bollinger. Il fine delle bande è consentirti di individuare
un possibile movimento il più velocemente possibile in modo da individuare i relativi punti
di entrata e di uscita.

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Indicatori grafici

Convergenza/Divergenza della media mobile (MACD)


La MACD mostra lo slancio di un asset ed è di solito composta da medie mobili su scale
temporali diverse (per esempio, una media mobile da 12 ed una da 26) e una linea di
segnale (per esempio, una media mobile a 9).

La linea MACD (mostrata sotto in blu) corrisponde alla differenza tra la media mobile veloce
(a 12) e la media mobile lenta (a 26). La linea di segnale (mostrata in rosso) corrisponde
alla media mobile (a 9) della linea MACD. Quindi, quando la linea MACD inizia sotto la
linea di segnale e la interseca in modo da essere al di sopra della linea di segnale, si avrà
uno slancio di prezzo che continua al rialzo. Di conseguenza, se la linea MACD si trova al
di sopra della linea di segnale e la interseca sotto, si avrà il segnale opposto.

Di solito vedrai nei grafici anche la media mobile lenta (a 26 in nero) e quella veloce (a 12
in viola) che possono essere utilizzate per dare segnali con lo stesso metodo di incrocio.
Invece, l’istogramma mostra la differenza tra la linea MACD e la linea di segnale (per
esempio, se le 2 linee si staccano (divergenza) l’istogramma si espande, se si uniscono
(convergenza) si contrae al livello naturale.

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Indicatori grafici

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Indicatori grafici

Incrocio del MACD


Dal momento che abbiamo due medie mobili con slanci diversi, ovviamente la media
mobile più veloce reagirà più tempestivamente alle fluttuazioni di prezzo rispetto a quella
più lenta. Queste linee sono importanti poiché vengono utilizzate per determinare se si è
presentato un nuovo trend. Quando la linea più veloce interseca quella più lenta (incrocio
A), inizierà a divergere dalla linea lenta. Quando succede, si può dire che si è sviluppato
un nuovo trend.

Dall’immagine sopra, puoi notare che la linea verde (linea veloce) ha incrociato quella viola
(linea lenta) sotto, il che indica chiaramente che si è formato un nuovo trend ribassista.
Nel punto di incrocio, l’istogramma sparisce. Questo perché la differenza tra le due linee
è zero: convergono. Quando le due linee iniziano a divergere, l’istogramma al contrario si
espanderà. Ciò è indicativo di un forte trend.

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Indicatori grafici

Quando si usa l’indicatore MACD bisogna ricordare che è una media di ALTRE medie e
di conseguenza viene calcolata su vecchi dati arrotondati che sono in ritardo rispetto al
mercato attuale, quindi non è molto valido per trovare punti di entrata, ma può essere utile
per confermare il trend.

SAR parabolico
Finora ci siamo concentrati sugli indicatori tecnici per isolare nuovi trend o confermare quelli
già stabiliti. Per quanto sia importante, lo è altrettanto essere in grado di capire quando un
trend stia finendo. In breve, sapere quando uscire dal mercato è tanto importante quanto
sapere quando entrare.

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Indicatori grafici

Un indicatore tecnico utilizzato per predire i trend di chiusura è il SAR parabolico (Stop
And Reversal). Il SAR parabolico consiste in punti o pallini su un grafico che mostrano i
potenziali punti di inversione del trend. Con riferimento all’immagine sopra, i punti passano
dall’essere sotto le candele durante un trend rialzista a sopra le candele durante un trend
ribassista.

Uso del SAR parabolico


Il vantaggio del SAR parabolico è quello di essere uno strumento estremamente facile
da usare. In sostanza, quando i punti sono sotto le candele, indica che è avvenuto un
segnale “compra”, mentre al contrario quando i punti sono sopra le candele si è registrato
un segnale “vendi”. Poiché questo indicatore ha solo due esiti, cioè comprare (rialzista) o
vendere (ribassista), è uno degli strumenti tecnici più semplici da utilizzare per individuare
le inversioni di trend.

NOTA: Non devi utilizzare questo strumento quando il mercato è volatile e le fluttuazioni di
prezzo si muovono lateralmente (in un intervallo), dal momento che darebbe molti segnali
errati.

Stocastico
Un altro indicatore tecnico utilizzato per determinare la fine dei trend è l’oscillatore
stocastico. Esso evidenzia le condizioni di iper comprato e iper venduto del mercato. È
simile al MACD perché anche questo indicatore ha due linee, una più veloce dell’altra.

L’indicatore ha una scala da 0 a 100. Se le linee raggiungono valori da 70 a 80 o più,


indica che il mercato è in iper comprato. Al contrario, se le linee sono comprese nei valori
fra 30 e 20 o meno, è un segnale di mercato in iper comprato.

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Indicatori grafici

Con riferimento al grafico sopra, l’indicatore stocastico ha indicato una condizione di


iper comprato sul mercato, per un periodo di tempo significativo. In base a questa
osservazione, possiamo ragionevolmente presumere che la direzione del mercato sarà
presto orientata al ribasso.

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Indicatori grafici

E qui vediamo che effettivamente il mercato è andato verso un ribasso dopo essere stato
in iper comprato per così tanto tempo.

Indice di forza relativa (RSI)


È un oscillatore sviluppato da J. Welles Wilder. La funzione dell’indice di forza relativa (RSI)
è quella di confrontare prezzi rialzisti e prezzi ribassisti in un determinato periodo. È utile
anche per isolare condizioni di mercato in iper comprato e iper venduto. Su una scala da
0 a 100, una lettura inferiore al range da 20 a 30 indica una condizione di iper venduto,
mentre una lettura superiore all’intervallo fra 70 e 80 indica iper comprato.

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Indicatori grafici

Usare l’indice RSI


L’indice RSI può essere utilizzato in vari modi, anche se molti lo utilizzano solo per le
letture di iper comprato e iper venduto, ed è utile anche per rafforzare una lettura del trend
se incrocia la linea della metà (una lettura di 50 come puoi vedere sotto). Per esempio,
si può vedere se un asset è andato troppo su o giù, ma puoi anche notare se un asset è
stato nell’intervallo inferiore (sotto il livello di 50) per un certo periodo per poi superare il
range superiore (sopra il 50), ulteriore conferma che è stato registrato un intervallo rialzista
(e viceversa).

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Indicatori grafici

NOTA: Nessun indicatore tecnico è perfetto. Per questo motivo, vengono utilizzati in
maniera combinata per compensare le eventuali mancanze di ognuno di essi.

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Indicatori grafici

Fonte: it.investing.com/technical/indicatori»

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Teoria delle onde di Elliott

Teoria delle onde di Elliott


Tra il 1920 ed il 1930 Ralph Nelson Elliott scoprì che i mercati azionari si muovevano
in maniera ciclica, nonostante un comportamento in apparenza causale.

I mercati si muovevano in maniera ciclica riflettendo gli umori di trader e investitori


influenzati dall’esterno. Queste influenze possono derivare da notizie esterne o
dalla psicologia predominante degli operatori in quel dato periodo di tempo.

Secondo Elliott i movimenti verso l’alto e verso il basso del sentimento degli
operatori riflettevano sempre lo stesso ciclo ripetitivo da lui identificato come
“onde”. Dunque, la sua teoria è detta “Teoria delle onde di Elliot”.

Sebbene questa teoria sia nata per il mercato dei titoli azionari, la teoria delle onde
è diventata molto popolare anche tra i trader swing del mercato Forex.

Il pattern 5-3 delle onde


La Teoria delle onde di Elliot spiega che il mercato si muove seguendo il modello 5-3 delle
onde. Le prime 5 onde sono dette “onde impulsive”, mentre le ultime tre sono dette “onde
correttive”.

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Teoria delle onde di Elliott

In riferimento al grafico sopra riportato:

Onda 1
Questa onda rappresenta il movimento iniziale del mercato verso l’alto. Questo di solito si
verifica quando diverse persone si affrettano ad acquistare un asset (indipendentemente
dal motivo che le spinge) poiché sono convinte che il titolo conviene ed è il momento
giusto per comprarlo.

Onda 2
A questo punto si verificano delle prese di profitto poiché coloro che hanno inizialmente
acquistato l’asset lo considerano sopravvalutato. Il risultato è che il titolo scende. Tuttavia,
il titolo non raggiungerà il minimo precedente poiché sarà considerato come una buona
opportunità d’acquisto.

Onda 3
In genere, si tratta dell’onda con maggiore slancio e la maggiore durata. Una volta
che l’asset ha ottenuto l’attenzione desiderata il prezzo inizia a salire sempre di più e
solitamente riesce a superare il picco della prima onda.

Onda 4
A questo punto scatta nuovamente la presa di profitto poiché l’asset viene considerato
costoso. Tuttavia, la forza di quest’onda sarà debole poiché molti resteranno rialzisti.
Stanno solo aspettando di acquistare al minimo.

Onda 5
Durante questa onda c’è il maggiore numero di acquirenti. Lo slancio è determinato
principalmente da una sorta di isterismo. L’acquisto solitamente inizia a generare motivi
assurdi per continuare ad acquistare l’asset. Durante questo periodo l’asset è iper
comprato e alcuni buyer continuano a far salire il prezzo ulteriormente.

Correzione ABC
Queste tre onde rappresentano la correzione inversa alle prime 5 onde iniziali. Invece che
per numeri, queste onde sono divise per lettere.

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Teoria delle onde di Elliott

La teoria delle onde di Elliott va bene non solo per i mercati rialzisti ma anche per quelli
ribassisti. La figura potrebbe sembrare anche quella riportata di seguito.

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Teoria delle onde di Elliott

Onde nelle onde


Un altro concetto importante sulla teoria delle onde di Elliott è quello delle “sotto onde”.

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Teoria delle onde di Elliott

Se prendiamo in esame la figura sopra, vedremo che l’onda 1 comprende altre 5 onde
d’impulso minori. L’onda 2 è invece composta da 3 onde minori di correzione. Ogni onda
effettivamente è composta da altri pattern 5-3.

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Teoria delle onde di Elliott

Utilizzando il grafico sopra riportato che mostra l’andamento giornaliero del cambio
EUR/USD dal 07/2007al 27/2008, potrete osservare il pattern 5-3. Sebbene non sia
molto semplice utilizzarli, una volta che avrai acquisito più esperienza sarà molto semplice
decifrare questo genere di grafico.
La cosa principale da capire è come decifrare il pattern correttamente per trovare il punto
giusto da cui partire. Una volta che sarai riuscito a individuare e identificare correttamente
queste onde potrai capire la loro applicazione pratica in ogni aspetto del trading forex.
Questi pattern possono dimostrarsi molto utili per decidere quando entrare o uscire dal
mercato.

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Punti di Pivot

Punti di Pivot
Uno degli strumenti più utili presente nell’arsenale di un trader Forex è il calcolatore
di punti di Pivot. Questo strumento si utilizza molto spesso per creare una strategia
di trading.
In breve, i punti di Pivot sono i punti in cui è prevista un’inversione del mercato. Se
il mercato è al ribasso, il punto di Pivot è la giunzione o il valore in cui il mercato
inverte la rotta e inizia a risalire Analogamente, se il mercato è al rialzo, il punto di
Pivot è la giunzione o il valore in cui il mercato inverte la rotta e inizia a scendere. La
capacità di prevedere i principali punti di inversione in un mercato è un’importante
fattore nella decisione riguardante il punto di entrata o di uscita di un mercato.
I punti di Pivot sono una tecnica comune per l’attuazione di una strategia di
trading. Inizialmente la tecnica è stata utilizzata dai trader del mercato azionario per
determinare la direzione futura del mercato con qualche informazione e qualche
calcolo. Utilizzando il massimo, minimo, apertura e chiusura del giorno precedente
è possibile calcolare un punto in cui il mercato cambierà direzione. Il dato è utile
anche per capire dove andrà il mercato e utilizzato insieme ai livelli di supporto e di
resistenza si potrebbe stimare anche la durata del trend.

Ci sono molti modi per determinare un punto di Pivot giornaliero, tuttavia il modo più
semplice è quello di utilizzare la media del massimo giornaliero del giorno precedente, del
minimo giornaliero, della chiusura e poi dividere per 3.

Punto Pivot
(Massimo del giorno precedente + Minimo del giorno precedente +
Chiusura del giorno precedente)/3
Resistenza
(2 X Pivot) - Minimo
Supporto
(2 X Pivot) – Massimo

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Punti di Pivot

Esempio: se i prezzi del cambio USD/EUR il 3 feb. 2006 sono:


Chiusura 0,8357 Massimo: 0,8418 Minimo: 0,8316
Allora i valori dei punti di Pivot per il 4 feb. 2006 sono:
Pivot = 0,8364 Resistenza = 0,8412 supporto = 0,8310

NOTA: Un’apertura sopra il punto di Pivot implica una strategia di trading sul lungo
termine (compra), mentre un’apertura sotto il punto di Pivot implica una strategia sul
breve termine (vendi).

Trading con violazione (breakout) del Pivot


Avendo calcolato i punti di Pivot e i livelli di supporto e resistenza del giorno precedente,
i trader potrebbero effettuare degli ordini sia verso il livello di supporto che di resistenza in
tempo in caso di una violazione.

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Punti di Pivot

Fonte: it.investing.com/tools/pivot-point-calculator»

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Grafici temporali

Grafici temporali
Con gli archi temporali del grafico inferiori a 1 minuto o 5 minuti, fino a 1, 2 o 4
ore e oltre, fino ai grafici settimanali e mensili, il trader ha numerose possibilità tra
cui scegliere. Selezionare la più adatta a te è essenziale per essere a tuo agio nel
costruire il tuo programma di trading. Quindi iniziamo ad analizzare nel dettaglio i
vari archi temporali e vediamo cosa offrono.

Lungo termine / Trader di posizione


In questo caso, i trader di solito utilizzano grafici giornalieri e settimanali. I grafici settimanali
consentono di verificare le prospettive più a lungo termine ed il trend generale, mentre
i grafici giornalieri sono utili per piazzare ordini di entrata specifici. Gli scambi di questi
grafici vanno di solito da settimane a mesi e a volte, anni.

Vantaggi

• Non necessità di monitorare costantemente i mercati.


• Minori costi di transazione dal momento che si effettuano meno operazioni.

Svantaggi

• Richiedono stop maggiori o capitali di rischio molto alti per sostenere potenziali grossi
contro-movimenti.
• Richiede molta pazienza poiché le operazioni vantaggiose arrivano solo qualche volta
l’anno.

Breve termine / Trader Swing


Questi trader usano gli archi temporali orari e operano per un periodo che va da molte ore
a qualche settimana. Vantaggi

• Ci sono molte più opportunità di trading rispetto agli archi temporali più lunghi.
• Adatto alla maggior parte dei trader in quanto è un buon compromesso tra il trading
a lungo termine, in cui si può essere “disconnessi” dai movimenti di mercato, e quello
a breve termine, in cui si può essere “ossessionati” dai movimenti di mercato.

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Grafici temporali

Svantaggi

• I costi di transazione sono maggiori rispetto a quelli del trading a lungo termine.
• In questo arco di tempo, anche il rischio di operazioni mantenute aperte durante la
notte diventa un fattore da considerare

Intraday / Trader giornaliero


Questi trader operano in archi temporali molto piccoli e utilizzano grafici che vanno da
minuti ad ore. Di solito operano per tutta la giornata di scambi ed escono dal mercato
prima della chiusura.

Vantaggi
• Ci sono molte opportunità di trading
• Non ci sono rischi di posizioni notturne aperte

Svantaggi
• Alti costi di transazione poiché ci sono molti più scambi rispetto agli altri archi
temporali.
• Mentalmente impegnativo e stressante per via degli archi temporali molto ristretti.

NOTA: Nello scegliere quale arco temporale sia il più adatto a te, devi anche considerare
la quantità di capitale di rischio che hai a disposizione dal momento che gli archi temporali
più lunghi richiedono un capitale di rischio maggiore rispetto a quelli più corti.

Esempi di grafici con intervalli temporali


Qui potrai vedere come appaiono i diversi movimenti di prezzo in base all’intervallo
temporale con il quale li visualizzi.

Se osservi le coppie di valute in intervalli temporali diversi, vedrai che i mercati sono in
grado di oscillare in direzioni differenti nello stesso momento. Per esempio, le medie
mobili su un grafico settimanale possono essere in salita creando un segnale “compra”,
ma allo stesso tempo possono essere in discesa su un grafico giornaliero, creando un
segnale “vendi”. Inoltre, un trader potrebbe tenere una posizione lunga sulla coppia
EUR/USD in base al grafico giornaliero, ma tu potresti tenerne una corta in base al grafico
orario. Entrambi potreste avere ragione!

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Grafici temporali

Con questo non intendiamo confonderti, ma solo dimostrarti che suddividere qualcosa in
modi diversi può cambiare la percezione che ne hai. Può anche essere un OTTIMO modo
per prendere una decisione se non ti accorgi di un trend prevalente più ampio (intervallo
temporale più lungo) che potrebbe influenzare le tue decisioni.

Esempio grafico a 5 minuti:


Con riferimento al grafico a 5 minuti sulla coppia EUR/USD riportato sopra, la coppia è
scambiata sopra la SMA 100, segnale di un mercato rialzista.

Esempio grafico a 60 minuti:


Guardando la stessa coppia EUR/USD mostrata nel grafico a 5 minuti, puoi notare che
il trend a lungo termine era in realtà ribassista e che i prezzi hanno continuato ad andare
in sell off.

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Grafici temporali

Esempio grafico a 4 ore:


Osservando sempre la coppia EUR/USD su grafici più a lungo termine, possiamo vedere
che in realtà c’è un movimento rialzista in corso e che potremmo semplicemente trovarci
di fronte ad breve ritracciamento.

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Grafici temporali

Esempio grafico giornaliero:


Infine, consideriamo un arco temporale ancora più lungo e notiamo che ci siamo
nuovamente sbagliati: si tratta in realtà di un movimento ribassista di lungo termine ed il
prezzo continua a scendere.

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Grafici temporali

Come possiamo vedere, tutti i grafici mostrano lo stesso scenario ma con intervalli
temporali diversi e segnali persino discordanti. Vogliamo solo dimostrarti ancora una volta
l’importanza degli intervalli temporali e che un buon trader dovrebbe sempre considerare
almeno l’intervallo temporale significativo successivo maggiore (più a lungo termine) prima
di prendere una decisione.

Qui troverai una guida per aiutarti con i grafici temporali

Grafici con
Tipo di trader Grafici normali utilizzati panoramica più
ampia
Intraday / Trader giornaliero Da 1 minuto a 1 ora Da 2 a 4 ore
Breve termine / Trader Swing Da 1 a 4 ore Giornaliero
Da settimanale a
Lungo termine / Trader di posizione Da 4 ore a giornaliero
mensile

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