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Il Regno Boscoso di Nyl-Namie.

Qui è dove sono nato e sono cresciuto: tra giganteschi alberi


secolari nel profondo di una foresta elfica di cui le altre razze san poco e nulla. La capitale, Nyl-
Namie per l'appunto, è (tra i suoi tanti pregi) invero conosciuta come Centro Nevralgico di tutta la
Magia elfica con la sua opulenta torre, la “Cuspide Azzurra”: Accademia delle Arti, della Magia, del
Bene e di tante altre cose belle tra cui la più grande e maestosa Biblioteca dei regni conosciuti,
talmente antica che alcuni anziani la fanno risalire addirittura a prima che gli eventi dell'Invasione
avessero luogo. Ivi studiano e completano il loro addestramento le menti più brillanti del regno, o
più avide di sapere a giudicare al loro attaccamento ai libri e dalla loro poca predisposizione a
vedere la luce del Sole. Qualche elfo malevolo, addirittura afferma che dalla Cuspide più che Illustri
Maestri elfici, escano dei gracili Drow.
Maldicenze, di sicuro! Il suo rettore, o rettrice in questo caso, la Magnificente Arcimaga Astrym,
nonché regina di questo Regno dirige diligentemente sia la torre che il regno come nessun regnante
ha mai fatto prima. Le arti magiche abbondano e pure un povero carpentiere sa lanciare le sue
fatture o creare i suoi intrugli. Magnifico!
Certo, Grande Regno comporta Grandi Nemici: Orchi, Dozzine di Orchi, Centinai di Orchi, Miriadi
di Orchi, si affacciano al nostro regno da Nord, avidi di saccheggiare le nostre fertili terre e fare di
noi che dei meri schiavi (se tutto va male) o delle nostre teste dei meri trofei da portare assieme alle
loro scorribande (se tutto va bene).
Per non parlare poi degli Umani a Sud. Deficitari di qualsiasi forma di Civiltà o Arte, Retrogradi nei
loro pensieri, Triviali nelle loro azioni. Tuttavia Ambiziosi, immensamente ambiziosi. Rapidamente
da piccole comunità, si sono espansi fino a diventare un discreto Regno, “Palmirra”. Diviso si, tra
mille e inutili fazioni congiuranti, tuttavia compatti nel loro unico Obbiettivo: La conquista.
Noi Elfi abbiam perso da tempo quest'ambizione, questo Respiro Innato e siamo come una serpe
d'inverno: Rinchiusi nella nostra tana a sputar veleno.
Anch'io Daruin, umile apprendista mago, mi son perso giorni interi a guardare il volo di una farfalla
tra la Merlature della torre. O a domandarmi in quali luoghi remoti si dirigessero le rondini all'inizio
della stagione fredda per poi tornare al primo sbocciar dei fiori. Ho letto estasiato sui metodi di
caccia delle più terrificanti belve che solchino questo mondo e mi son rincuorato nelle gelide notti
bisbigliando sottovoce poesie d'amore ad un'amata che non c'era.
“Non Idoneo a proseguire gli studi”
Classismo, ecco cos'è.
Alzarsi in aula nei tavoli e affermare che la conoscenza fine a se stessa è sterile: E' come aprire le
ali per la prima volta; E' come liberarsi delle Catene invisibili che ci soffocano; E' come divenire
Visionari in un mondo di ciechi.
L'unica Inidoneità che vedò è l'Incapacità. La Cuspide Azzurra, ritrovo dei più Grandi. Così alta
quanto Immobile nelle radici che la ancorano in una foresta fatata di un regno conosciuto se non per
leggende.
Nelle mie sessioni di studio ho letto di Regni Arabeschi, di letali Draghi a guardia di immensi
tesori. Di Manticore, Troll, Elfi Barbari e Gnomi eccelsi nelle arti Magiche più della stessa Astrym.
E anche adesso, col vento che fischia nelle mie orecchie e un tempo che prevede l'infuriare di una
bufera un solo desiderio anima la mia mente già patita dalle intemperie. Armato che del misero
bastone dell'Accademia e del mio inseparabile libro, essa sarà mia. E al termine di questa oscura
notte, vedrò il sorgere dell'Avvenir.
Vittoria!

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