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1.1
Villaggio di capanne in
paglia e fango lungo il Nilo,
Egitto.
ITINERARIO
NELLA CITTÀ 1
Verso i primi
villaggi agricoli È solo in epoca neolitica che l’uomo di-
venta stabilmente agricoltore e alleva-
Nel Vicino Oriente si hanno resti di vil-
laggi agricoli risalenti addirittura all’VIII-VII
tore. Ed è proprio questa sua nuova condi- millennio a.C. In Occidente, invece, stante il
zione che lo induce a realizzare quelli che gli relativo ritardo con il quale si giunge alla con-
archeologi chiamano i primi modelli inse- quista della sedentarietà, il primo sviluppo
diativi nucleati. Nasce così il villaggio, inteso abitativo avviene solo in epoca più recente.
appunto come nucleo nel quale si concentra- In conseguenza a ciò l’organizzazione e le
no uomini, risorse e interessi che necessita- tipologie insediative varieranno, anche note-
no di essere coordinati in modo funzionale e volmente, sia per dimensioni (da poche cen-
armonico. Le esigenze legate a una prima di- tinaia di abitanti a qualche migliaio) sia per
visione del lavoro e all’organizzazione della tipo di costruzioni adottate che, a seconda dei
vita sociale, del resto, determinano anche un luoghi e delle necessità, potranno essere in-
crescente fabbisogno di spazi specializzati da differentemente capanne (in paglia, legno o
dedicare alle varie attività. Ecco allora che il mattoni crudi) [Fig. 1.1], palafitte o terramare.
villaggio non può ridursi a una semplice ag- Pur non essendo possibile ricostruire re-
gregazione di abitazioni, ma deve configu- gole né schemi fissi (occorre non dimenticare
rarsi come un organismo più complesso, in che i resti di questi primi villaggi sono spesso
grado di integrare al proprio interno anche lignei, dunque di difficilissima conservazione
strutture produttive (stalle, depositi per gli e di scarsa decifrabilità), siamo comunque in
attrezzi, magazzini per le provviste, cisterne grado di rilevare come la disposizione delle
per l’acqua) e luoghi adibiti a funzioni co- costruzioni tenda sempre a seguire una logi-
munque fondamentali per la vita associata, ca di tipo funzionale. Questo significa che, di
quali, ad esempio, le riunioni rituali o le ce- fatto, è già nata l’urbanistica ❚, cioè la volontà
rimonie di sepoltura. (precisa, anche se non ancora consapevole)
Il villaggio neolitico presenta, almeno al- che debbano esservi adeguati rapporti spa-
l’inizio, una struttura molto semplice. Esso, ziali e gerarchici ❚ tra le varie zone del villag-
infatti, consiste in un certo numero di co- gio e tra esse e il territorio circostante.
struzioni disposte all’interno di uno spazio Merimda Beni Salama Ciò è particolar-
prestabilito, solitamente circondato da un mente evidente nei resti dell’insediamento
fossato, da un vallo ❚ o, comunque, da un neolitico di Merimda Beni Salama, lungo
qualche tipo di recinzione, in quanto anche la riva occidentale del delta del Nilo, poco
nelle società primitive la sicurezza del sin- più di cinquanta kilometri a Nord-Ovest
golo è sempre stata sentita come un proble- del Cairo. In questo villaggio, uno dei più
ma dell’intera collettività. antichi del Basso Egitto (VI-V millennio
❚
Vallo Urbanistica Gerarchico
Dal latino vàllum, protezione, trincea. Dal latino ùrbs, città. Attività inerente Dal greco ierarchikòs, principale. Qui
In senso proprio palizzata che gli an- allo studio, alla creazione e alla siste- inteso come collocazione di alcuni
tichi Romani costruivano a rinforzo di mazione degli abitati urbani. spazi o strutture in luoghi più o meno
una fortificazione. Qui inteso generi- privilegiati a seconda delle funzioni
camente come recinto difensivo. che sono chiamati a svolgere.
ITINERARIO NELLA CITTÀ Verso i primi villaggi agricoli 3
1.2 1.3
Ipotesi di ricostruzione Schema ricostruttivo d’insieme
delle capanne del villaggio del villaggio neolitico di
neolitico di Merimda Merimda Beni Salama.
Beni Salama, sulla riva 1.4
occidentale del delta del Schema ricostruttivo del villaggio
Nilo, ca VI-V millennio dell’età del ferro di Hallstatt,
a.C. in Alta Austria, ca VII-V
secolo a.C.