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questo è fatto che si ritroverà in tutti i problemi di carico che avvengano su superfici di aree nulle.

I puristi
per evidenziare ciò quando fanno il diedro ci mettono un cerchietto al vertice per dire che il vertice è un
punto singolare che va escluso dalla soluzione (lì non so cosa accade).

Risolviamo il problema della linea di carico diretto lungo x; la risoluzione è identica a quella proposta da
Mitchell. La soluzione è relativamente diversa perché è vero che anche in questo caso la σ t e la τrt sono
uguali a zero, ma senφ è una funzione dispari; questo vuol dire che avremo una zona compressa e una zona
tesa.

Studiato i due casi precedenti è possibile anche considerare il caso di carico diretto lungo una direzione β
qualsiasi, che avrà una componente (q cosβ) lungo z e una componente (q sinβ) lungo x, applicando il
principio di sovrapposizione dei effetti ci possiamo calcolare lo stato tensionale che insorge nel diedro.

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