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Verifichiamo se tale scelta sia giusta.

La prima cosa da fare è verificare che quella funzione sia biarmonica; in coordinate cilindriche il laplaciano
secondo è pari alla (2); facendo poi il laplaciano secondo della (2) si ottiene effettivamente che la funzione è
biarmonica. Quindi la funzione usata da Mitchell può essere una scelta ammissibile perché soddisfa le
equazioni di congruenza e se il sistema è piano sappiamo che deve soddisfare anche le equazioni di
equilibrio.

Quello da verificare è se la (1) soddisfa le condizioni al contorno, e poiché esse sono espresse in termini di
sollecitazione debbo andarmi a calcolare le sollecitazioni; allora dalla Φ si ottiene la σ r (4), mentre invece
quando vado a calcolare la σt e la τrt vedo che sono identicamente nulle, quindi sicuramente soddisfano le
condizioni al contorno le quali richiedevano che la σt e la τrt fossero nulle sul contorno (queste sono nulle
dovunque).

Il segno meno nella (4) vuol dire che un qualsiasi elementino comunque disposto all’interno del diedro e
soggetto esclusivamente a sforzi σr di compressione tra (-α, α); perché cosφ è una funzione pari quindi o φ è
negativo o φ è positivo la funzione è positiva quindi la σr è sistematicamente di compressione.

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