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Anno XLIII
11.03.2021
Numero
749
Ricariche telefoniche
Daniele Franco entra nel governo Draghi con un ruolo di primissimo piano
La foto di copertina
(M.M.) Non ho fatto molta strada per avere l’immagine di questa copertina, giusto due passi nel giardino di casa
per cogliere l’istantanea di questi bei fiori, indicatori dell’avvicinarsi di fine inverno e del prossimo arrivo della
primavera, stagione del risveglio e della rinascita. Due prospettive che di questi tempi agogniamo più di sempre e
che, forse, mi hanno condizionato nel pensare alla possibile copertina di questo numero. Di seguito alcune
informazioni su questo semplice, ma grazioso fiore, molto comune nei nostri prati.
La pratolina comune (nome scientifico: Bellis perennis L., 1753) nota come margheritina comune o
pratolina, è una specie appartenente alla famiglia delle Asteraceae molto comune in Europa. Per i fiori
così comuni come questo, l'etimologia del nome è sempre un problema in quanto si deve risalire
parecchio indietro nel tempo. Alcuni dicono che il nome derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli
figlie (chiamate Danaidi) di Dànao, re di Argo; altri lo fanno derivare dal latino bellum (= guerra) in
riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. Più facilmente, secondo i filologi moderni, il
suo nome deriva dall'aggettivo (sempre latino) bellus (= bello, grazioso) con riferimento alla delicata
freschezza di questo fiorellino. Mentre l'epiteto specifico (perennis) fa riferimento al ciclo biologico di
questa specie (perenne).
Il binomio scientifico attualmente accettato (Bellis perennis) è stato proposto da Carl von Linné (1707 –
1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli
organismi viventi, nella pubblicazione ”Species Plantarum” del 1753.
Il nome inglese, daisy, deriverebbe da day's eye, occhio del giorno, per la peculiarità del suo riaprirsi
ogni giorno al sorgere del sole. Tratto da Wikipedia
Gli estratti di Bellis sono costituiti da acido ascorbico, malico, fumarico, tartarico, caffeico, acetico e
ossalico, resine, olio essenziale, oli grassi, zuccheri e tannini. Sono inoltre presenti inulina, mucillagini e
saponine. Attualmente non ci sono studi clinici specifici, ma per le sue proprietà antinfiammatorie alcuni
autori riportano un utilizzo anche in casi di reumatismi e di gotta. Le si attribuiscono poteri battericidi,
antinfiammatori e capacità di riassorbire le ecchimosi, azione questa molto importante per lenire i
dolori di contusioni e distorsioni.
Bellis perennis è un rimedio traumatologico. Deve, probabilmente, la sua azione antitraumatica a dei
derivati poliacetilenici, le poliine, presenti in molte specie della famiglia delle Composite a cui
appartengono, oltre che Bellis perennis, anche altre specie aventi grande applicazione nei traumi
(Arnica, Calendula). Tratto da http://www.fitobios.it/bellis-perennis/
ASTERISCO
60 anni
di matrimonio
per
Maria e Pierluigi!
Il giorno 13 febbraio 2021 gli sposi Maria Dall'Acqua e Pier Luigi Licini
hanno festeggiato il bellissimo traguardo dei 60 anni di matrimonio!
Un anno di covid
Riflessioni del dr. Renzo Scaggiante
Direttore Malattie Infettive
Ricordo molto bene quel venerdì 21 feb-
braio 2020, era il mio turno di lavoro dalle
9.00 alle 21.00 presso la Divisione di Ma-
lattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di
Padova, sembrava un giorno di lavoro
come tanti altri ma all’improvviso nel po-
meriggio una telefonata, è in arrivo dal vicino ospedale di Schiavonia il
primo paziente con diagnosi accertata di Covid, era un anziano di Vo’
che di li a poco sarebbe stata la prima vittima italiana della pandemia.
Durante la notte e nei giorni successivi le ambulanze si susseguirono fi-
no a riempire in poco tempo tutti i posti letto del reparto, era iniziata la
pandemia, quello che fino al quel momento vedevamo solo nei notiziari
era arrivato.
Molti sono stati i momenti di sconforto, all’inizio nessuno sapeva quale
fosse il migliore approccio terapeutico, gli stessi organi internazionali di-
ramavano indicazioni in continuo cambiamento e poi la impossibilità per i
familiari, quasi sempre in isolamento domiciliare, nel poter assistere o
per lo meno vedere i propri cari, una situazione di impotenza davanti ad
una cosa che nessuno immaginava potesse succedere.
Con il tempo e le iniziali terapie efficaci ci sono state le prime dimissioni di persone guarite, persone che arriva-
vano gravi in terapia intensiva e che ne uscivano migliorate, fino a poter riabbracciare i propri cari, momenti di
sconforto per chi non riusciva a farcela e momenti di gioia per chi poteva finalmente ritornare a casa, l’ottimismo
della scorsa estate quando quasi tutti i reparti covid sono stati chiusi ed il risveglio autunnale con l’inizio di una
nuova fase epidemica.
Dobbiamo imparare, ma forse bastava guardare la storia (la peste a Venezia nel 1630, la spagnola del 1915),
che le epidemie e le pandemie sono sempre esistite e ciclicamente si ripresentano.
Belluno, 23 febbraio 2021
Un anno di covid
Intervista a Stefano Calabro
direttore della Pneumologia di Feltre
Quali considerazioni a distanza di un anno dai primi casi di COVID-19 in Veneto.
È stato un anno impegnativo. Il COVID-19 ha determinato rilevanti problemi sanitari, che hanno coinvolto, anche
dolorosamente, molte persone. Successiva-
mente si sono aggiunte le importanti conse-
guenze economiche, che a tutt’oggi perman-
gono e non dimentichiamo i rilevanti secon-
dari impatti psicologici, che hanno coinvolto
soprattutto, ma non solo, i giovani.
Il problema purtroppo permane ed ora dob-
biamo anche affrontare le varianti del virus,
ma con responsabilità, resilienza ed impe-
gno collettivo ritengo ne potremo senz’altro
uscire.
Certo occorre che tutti facciano la propria
parte; mi riferisco al mantenimento del di-
stanziamento fisico, quando necessario,
all’utilizzo delle mascherine e ovviamente
all’adesione alla vaccinazione anti-SARS-
CoV-2/COVID-19.
Il sistema sanitario in questa fase, rispetto
9 ATTUALITÀ
all’inizio della pandemia, è ben strutturato ed operativo; anche questo è un elemento importante che ci fa essere
cautamente ottimisti.
La prima fase della pandemia è stata difficile e molto impegnativa. E’ stato subito organizzato un percorso per il
paziente COVID-19, che partendo dal Pronto Soccorso si articolava fino alla Terapia Intensiva. In breve tempo
abbiamo convertito la nostra Unità operativa di Pneumologia a Centro per l’assistenza ai pazienti con COVID-19,
come da indirizzo regionale.
In seguito nell’Ospedale di Feltre si sono identificate aree di degenza diversificate in base alla gravità clinica dei
pazienti con COVID-19. Molti medici ed infermieri dell’area medica e anche chirurgica dell’ospedale hanno colla-
borato per rendere possibile un’assistenza diversificata per questi pazienti. Noi, come pneumologi, abbiamo as-
sistito i casi gravi che richiedevano anche ventilazione meccanica non invasiva.
Devo ringraziare i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari della Pneumologia per il costante impegno
assistenziale, che continuano a garantire con professionalità e umanità.
Quale è stata la soddisfazione più grande?
Come direttore la soddisfazione più grande è stata verificare la capacità di risposta positiva della mia azienda
socio-sanitaria e della mia struttura ad un improvviso stato emergenziale. Altra soddisfazione è l’aver constatato
la vicinanza della popolazione.
Sapevamo che fuori l’ospedale eravamo sostenuti; questo è stato importante nella prima fase, che è stata difficile
e impegnativa. Sostegno che si è anche concretizzato con donazioni di apparecchi medicali.
La popolazione ha espresso in questo periodo un chiaro sostegno a chi opera nel sistema sanitario sia ospeda-
liero, sia territoriale. È un segnale che ci ha aiutato molto.
Per me, che credo fortemente nel ruolo della assistenza sanitaria pubblica e del suo necessario legame con il
territorio, questo è un aspetto molto importante.
Cosa abbiamo imparato in questo anno
Il sistema socio-sanitario veneto è efficiente, questo lo sappiamo. Lo era anche prima del COVID-19.
È un sistema territorialmente diffuso, forte di professionalità e dotazioni strumentali; questo ha agevolato la
capacità di gestione dell’emergenza, anche nelle situazioni critiche, che si sono comunque manifestate in alcune
aree della regione.
L’attuale pandemia ha portato molti a riflettere su come sviluppare in futuro una innovazione migliorativa del
sistema socio-sanitario. A livello ospedaliero si è confermata la necessità di avere una diffusa e qualificata rete
assistenziale.
Come specialisti pneumologi abbiamo da anni sostenuto la necessità di mantenere la rete pneumologica regio-
nale e in questo la Regione del Veneto ci ha nel tempo sostenuto.
Nell’emergenza COVID-19 tale organizzazione è risultata utile e la presenza diffusa delle pneumologie nella re-
gione ha fortemente contribuito all’assistenza dei pazienti con insufficienza respiratoria. Questo è stato possibile
grazie alla flessibilità organizzativa delle strutture pneumologiche ed è stata sostenuta da una consolidata espe-
rienza medico-infermieristica nel trattamento nel paziente critico respiratorio.
In questo periodo emergenziale la maggior parte delle pneumologie ospedaliere, l'80-90% nel Nord Italia, si sono
trasformate in reparti di subintensiva respiratoria.
Un altro punto di riflessione emerso nel corso della pandemia è il rapporto tra territorio e rete ospedaliera.
Ho constatato con piacere che nel nostro territorio questo non è stato un aspetto di criticità. I consolidati rapporti
locali tra ospedale e territorio hanno permesso di sviluppare una stretta sinergia assistenziale.
Nella prima fase il Distretto ha anche contribuito fortemente a mantenere in equilibrio il sistema, raccordando
l’attività dell’Ospedale con quella degli Ospedali di Comunità.
È un’ulteriore evidenza di come occorra sviluppare con maggior incisività il raccordo di continuità funzionale tra
ospedale e territorio.
La Sanità post COVID dovrà rinnovarsi.
Per quanto riguarda specificatamente il futuro della mia specialità ritengo che due dovranno essere le direttrici:
da una parte la gestione diagnostico-terapeutica dei pazienti respiratori critici, dall'altra lo stretto rapporto con il
territorio per creare una sanità di prossimità, come componenti di un sistema più complesso. Entrambi gli aspetti
hanno bisogno di organizzazione e innovazione.
Ora siamo impegnati nella prevenzione e nell’assistenza delle persone con COVID-19, stiamo però già pro-
grammando il dopo COVID.
Dobbiamo tutti impegnarci, comportandoci consapevolmente, per poi ripartire su basi diverse ed auspico che
questo brutto periodo possa diventare l’occasione per migliorare.
Feltre, 23 febbraio 2021
10 CRONACA
Alano, pavimentazione
…by Peppon & Kobe
(s.for.) Nelle due foto a fianco, i cartelli esplicativi ora visibili sul Doc e in
Piazza Martiri, posizionati recentemente dal Comune di Alano. La pavi-
mentazione alla base dei pannelli in questione, molto bella, è stata ideata
ed eseguita dai dipendenti comunali Stefano Dal Canton “Peppon” e
Antonio Simioni “Kobe”: bravi!
Notizie in breve
a cura di Sandro Curto e Andrea Tolaini
DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI DIANA Nel marzo 2011, dopo lunga malattia,
moriva, a poco più di cinquant’anni, Diana Pellizzari in Drusian (nella foto a sinistra,
con Dino Meneghin), attiva collaboratrice della Pro Loco di Fener e della Protezione
Civile di Alano. La ricordiamo con simpatia.
CHIUSO IL BAR “FLY” DI QUERO Domenica 14 febbraio ha chiuso i battenti il bar
tabacchino “Fly” in via Nazionale nel comune di Quero Vas gestito, in questi ultimi
nove anni, da Stefania Fiabane con la collaborazione dei genitori Emilia ed Ezio.
Anche se i tempi non sono dei migliori, la proprietà spera in una prossima riapertura.
UN ANNO DI CAFFE’ SPERANZA Visto il periodo, non ci sono stati particolari fe-
steggiamenti per il primo compleanno della nuova gestione del Caffè Speranza in
Piazza Martiri ad Alano. La pandemia che ha costretto ad oltre tre mesi di chiusura e
a una forte riduzione dell’orario di apertura non ha fiaccato l’entusiasmo di Debora
Cordella e della sua collaboratrice Consuelo Dal Canton. Brave!
FIOCCO AZZURRO AL TEGORZO Lo scorso 30 dicembre è nato Tommaso Gerlin, figlio di Alessia e Daniele. Il
lieto evento ha avuto luogo a Livigno dove, da qualche anno, vive e lavora Daniele che in quella località è anche
il responsabile di una sezione staccata dell’Inter Club Fener. Ai neogenitori e ai nonni Cesarina e Silvano le no-
stre felicitazioni.
INTER CLUB FENER Col 28 febbraio si è ufficialmente chiuso il tesseramento dell’Inter Club
“Massimo Moratti” di Fener per la stagione 2020/2021 che ha fatto registrare 339 soci ponendo il
club al primo posto nel Veneto; un traguardo inaspettato vista la situazione pandemica. Un ringra-
ziamento a soci e collaboratori con la speranza di festeggiare presto il venticinquesimo di attività.
11 COME ERAVAMO
COME ERAVAMO
Galleria Querese
di Marcello geom. Meneghin – Quarta puntata
(M.M.) Proponiamo la quarta puntata di ritratti in bianco e nero di Marcello Meneghin, con i quali riandare a pezzi
di storia del paese di Quero. Altri quattro ritratti arricchiscono questa bella galleria proposta dal nostro letto-
re/collaboratore e ci auguriamo ancora una volta che questi sappiano suscitare il ricordo di questi nostri paesani,
descritti sinteticamente (per ragioni di spazio) dalle semplici didascalie. Saremo felici, come sicuramente l’autore,
se con questa pubblicazione avremo aiutato a riportare a galla ricordi sopiti del nostro vissuto, per ricostruire, at-
traverso la memoria, percorsi affettivi che ci possano essere d’aiuto e guida per il nostro futuro.
Bruno Dal Canton: titolare di rivendita alimentari ed Gildo Schievenin: gestore dell’edicola/cartoleria in
osteria con annesso gioco delle bocce, frequentato da centro, riferimento per generazioni di scolari.
tutto il paese. Angelo Dalla Favera: Imprenditore edile Bruno Bagatella: agricoltore appassionato del suo la-
e amministratore comunale. voro e titolare del mitico locale “Al Torcio”.
14 LETTERE AL TORNADO
E’ arrivato il “Salvatore”
di Angelo Ceccotto
Ci siamo lasciati prima di Natale con il detto di Renzi: “Non è mia intenzione far cadere il governo, a meno che
non si voglia prendere atto di un cambiamento di rotta”. Essendo venuto meno il governo a tale cambiamento, il
guastatore Renzi, come promesso, ha proseguito nei suoi intenti politici ritirando le due ministre dal governo, la-
sciando la patata bollente al premier Conte per la soluzione del caso. L’Avv. Conte, pur con buone intenzioni e
sicuro di sé, ha sfidato la sorte tanto che le fu fatale, non riuscendo a racimolare i senatori per formare un nuovo
governo e, di conseguenza, rassegnando le dimissioni. Nel frattempo prevalevano gratuiti insulti di ogni genere
all’ingombrante senatore, affibbiandogli d’essere inaffidabile e poco serio, cercando di isolarlo se non di eliminar-
lo dalla scena politica. Tanto odio si spargeva su di lui, con una viscerale rabbia sfociata in tutti i partiti, additan-
dolo d’aver portato alla rovina l’Italia, promettendogli “via Renzi, mai più con Italia Viva”, affermazioni queste fatte
anche dal premier Conte in Parlamento. Affermazioni e termini pesanti d’inadempienza al rispetto parlamentare
oltre che di mancanza di serietà di chi le ha affermate. Imperterrito, il diabolico Renzi tirava dritto proseguendo
nei suoi intenti, consapevole che in politica non esistono eterni legami ma solo compromessi che portano alla so-
luzione dei problemi sociali e nazionali. Ora, nel far sintesi del travagliato periodo della caduta del governo Con-
te, il risultato finale è che ai primi di febbraio si sono poste le basi per un nuovo governo guidato dall’osannato e
benemerito professore Mario Draghi. Personaggio di grande stima e capacità, di profonda speranza elevata nei
suoi confronti da ogni parte, come estrema soluzione dei problemi italiani. Così si realizzava il progetto renziano
con la guida di Draghi, da lui più volte menzionato anteprima la crisi di governo, mettendo in evidenza le finalità
della sua strategia politica. Egli non è uno sprovveduto, vista la sua carriera politica con i suoi molteplici incarichi
istituzionali, e questo prevale sull’inesperienza di chi voleva aprire il Parlamento come una scatola di sardine e
quantomeno asfaltare “Italia Viva”. Ora miracolosamente tutti redenti e vogliamoci tanto bene innanzi alla man-
giatoia con tanta biada dentro, pronti a inchinarsi al capezzale del neopremier con promesse di eterna solidarietà
e solenne fiducia in Parlamento, pur di aver un posto nel governo. Questo dimostra la meschina faccia di questi
soggetti voltagabbana, qualificandosi come profittatori, ignorando il vero valore della politica. Ma che politici sono
questi, ma che popolo siamo, se non si considera che questo marasma va a intaccare l’immagine internazionale
del neopremier Draghi e del popolo italiano? E’ pur vero che l’ignoranza politica acceca la realtà, poiché tradotta
in personale tifoseria con la finalità di arraffare cospicui interessi che al fine vanno a danneggiare la collettività. E’
pur vero che siamo un popolo litigioso, volubile e poco affidabile, ma per una volta cerchiamo di essere seri, spe-
cialmente in questo momento, consapevoli di una situazione preoccupante, cercando unitamente di collaborare
per quella che sembra l’inizio di una nuova era di speranza per il bene di tutti noi.
Il “miracolo” Giulio
Il “miracolo” Giulio: così il Mattino di
Padova ha titolato l’articolo (a fianco)
uscito sabato 30 gennaio 2021 e rela-
tivo ad una nascita insperata, dopo
due gravidanze interrotte alla ventot-
tesima settimana a causa di
un’ipertensione gravidica. I protagoni-
sti - oltre ovviamente a Giulio, che è
nato con un mese e mezzo di anticipo
e dal peso di un chilo e mezzo - sono
la mamma Claudia Mion e il papà
Alessio Grillo, figlio della nostra ab-
bonata Mirella Collavo e nipote
dell’altra nostra abbonata Maria Biz,
che a Giulio e ai genitori ha dedicato
la seguente, e commovente, poesia:
“Nella serata dell’anno 2021, / dopo
una lunga attesa / di CLAUDIA e
ALESSIO, / il loro sogno si è avvera-
to. / Mamma CLAUDIA / nel grembo
materno / cresceva una vita umana, / immenso desiderio / a diventare mamma. / Tanto sacrificio, / ansie e dolori,
un grazie è poco / ai cari dottori, / che con amore / l'hanno assistita / a portare alla luce / una nuova vita. / Sotto
un velo bianco, / sonnecchia un bimbo, / papà e mamma / sono sempre al suo fianco. / Quei giorni oscuri / sono
finiti, / davanti a loro / i prati sono fioriti. / Nel mezzo sta crescendo / un giglio bianco, / è il loro figlioletto / GIULIO
/ desiderato tanto”.
Maria Biz
15 ATTUALITÀ
prirà nei prossimi mesi e questa nuova ripartenza la viviamo come segno di rinascita. Voglio ringraziare tutte le
associazioni, i volontari e i privati che hanno sostenuto con i loro voti e con il loro contributo economico il nostro
luogo del cuore. Il lavoro continua, consapevoli che questo risultato ci dà quell’entusiasmo e quella certezza che
la strada intrapresa è quella giusta per rendere orgogliosi i nostri donatori attuali ed onorare la memoria di quelli
che ci hanno lasciato. Grazie davvero di cuore“.
Per la raccolta fondi su base volontaria da parte di tutte le federate FIDAS che possono contribuire alla ristrut-
turazione del Tempio attraverso una donazione da inviare a mezzo bonifico bancario al seguente IBAN:
Intestazione: ODV TEMPIO INTERNAZIONALE DEL DONATORE
IT96 Z030 6962 1561 0000 0006851
Causale: Contributo lavori di ripristino conservativo del Tempio Internazionale del Donatore
ASTERISCO
Riepilogo vaccinazioni
I prossimi appuntamenti per le vaccinazioni anti covid nei Centri di Vaccinazione Pubblici in modalità drive-in
sono:
• ANZIANI
Vaccino: Pfizer/Moderna
Convocazione: tramite lettera
Modalità: drive-in nei Centri di Vaccinazione Pubblici. È quindi necessario presentarsi in auto, con abbigliamento
comodo per scoprire la parte alta del braccio. è possibile richiedere la vaccinazione a domicilio
• Classe 1941
• 27 e 28 Febbraio BELLUNO (ospedale San Martino)
Giornate di recupero territoriale da richiedere alla mail vaccinazioni.covid@aulss1.veneto.it:
o 15 marzo TAI di Cadore (piazzale Dolomiti)
o 16 marzo AGORDO (piazzale Tamonich)
o 17 marzo FELTRE (ex Marangoni Peschiera)
• Classe 1940
• 14 marzo BELLUNO(ospedale San Martino) e FELTRE (ex Marangoni Peschiera)
• 15 marzo TAI di Cadore (piazzale Dolomiti)
• 16 marzo AGORDO (piazzale Tamonich)
o Classe 1939
• 26 marzo FELTRE (ex Marangoni Peschiera)
• 29 marzo Feltre e Tai di Cadore (piazzale Dolomiti)
• 30 marzo AGORDO (piazzale Tamonich)
• 31 marzo - 1 aprile BELLUNO (ospedale San Martino)
o Classe 1938
• 6 aprile AGORDO (piazzale Tamonich)
• 7 e 8 aprile BELLUNO (ospedale San Martino)
• 9 aprile TAI di Cadore (piazzale Dolomiti) e FELTRE (ex Marangoni Peschiera)
• 10 aprile FELTRE (ex Marangoni Peschiera)
Le persone che non possono recarsi per “immobilità” o altre condizioni importanti al drive in vaccinale di
convocazione potranno richiedere, dopo il ricevimento della lettera invito, la vaccinazione a domicilio, inviando
una mail a vaccinazioni.covid@aulss1.veneto.it
• Persone fragili (persone con terapia oncologica immunosoppressiva in corso, trapiantati o in attesa di
trapianto)
Vaccino: Pfizer/Moderna
Convocazione: tramite servizi specialistici ospedalieri
Modalità:drive-in Belluno; grandi spazi Feltre
periodo: 2-6 marzo
19 ATTUALITÀ
Mascherina Covid
Ghe né chi l'à met
chi che fa de manco
Immagine tratta dal sito del Comune di Buccinasco (MI)
Ol ciapa la multa
o va a finir all'ospedal
comunque l'è sempre mal.
Ma se tuti là meton
pi prest se starie benon.
Dpc.
21 COME ERAVAMO
Nella Quaresima, stiamo più attenti a «dire parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che con-
solano, che stimolano, invece di parole che umiliano, che rattristano, che irritano, che disprezzano» (Enc. Fratelli
tutti [FT], 223). A volte, per dare speranza, basta essere «una persona gentile, che mette da parte le sue preoc-
cupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire una parola di stimolo, per
rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza» (ibid., 224).
Nel raccoglimento e nella preghiera silenziosa, la speranza ci viene donata come ispirazione e luce interiore, che
illumina sfide e scelte della nostra missione: ecco perché è fondamentale raccogliersi per pregare (cfr Mt 6,6) e
incontrare, nel segreto, il Padre della tenerezza.
Vivere una Quaresima con speranza vuol dire sentire di essere, in Gesù Cristo, testimoni del tempo nuovo, in cui
Dio “fa nuove tutte le cose” (cfr Ap 21,1-6). Significa ricevere la speranza di Cristo che dà la sua vita sulla croce e
che Dio risuscita il terzo giorno, «pronti sempre a rispondere a chiunque [ci] domandi ragione della speranza che
è in [noi]» (1Pt 3,15).
3. La carità, vissuta sulle orme di Cristo, nell’attenzione e nella compassione verso ciascuno, è la più alta
espressione della nostra fede e della nostra speranza
La carità si rallegra nel veder crescere l’altro. Ecco perché soffre quando l’altro si
trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel bisogno… La carità è
lo slancio del cuore che ci fa uscire da noi stessi e che genera il vincolo della condi-
visione e della comunione.
«A partire dall’amore sociale è possibile progredire verso una civiltà dell’amore alla
quale tutti possiamo sentirci chiamati. La carità, col suo dinamismo universale, può
costruire un mondo nuovo, perché non è un sentimento sterile, bensì il modo migliore
di raggiungere strade efficaci di sviluppo per tutti» (FT, 183).
La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa
nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello. Il poco, se con- divi-
so con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità. Così avvenne per la farina e l’olio
della vedova di Sarepta, che offre la focaccia al profeta Elia (cfr 1 Re 17,7-16); e per i pani che Gesù benedice,
spezza e dà ai discepoli da distribuire alla folla (cfr Mc 6,30-44). Così avviene per la nostra elemosina, piccola o
grande che sia, offerta con gioia e semplicità.
Vivere una Quaresima di carità vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o
angoscia a causa della pandemia di Covid-19. Nel contesto di grande incertezza sul domani, ricordandoci della
parola rivolta da Dio al suo Servo: «Non temere, perché ti ho riscattato» (Is 43,1), offriamo con la nostra carità
una parola di fiducia, e facciamo sentire all’altro che Dio lo ama come un figlio.
«Solo con uno sguardo il cui orizzonte sia trasformato dalla carità, che lo porta a cogliere la dignità dell’altro, i
poveri sono riconosciuti e apprezzati nella loro immensa dignità, rispettati nel loro stile proprio e nella loro cultura,
e pertanto veramente integrati nella società» (FT, 187).
Cari fratelli e sorelle, ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare. Questo appello a vivere la
Quaresima come percorso di conversione, preghiera e condivisione dei nostri beni, ci aiuti a rivisitare, nella no-
stra memoria comunitaria e personale, la fede che viene da Cristo vivo, la speranza animata dal soffio dello Spiri-
to e l’amore la cui fonte inesauribile è il cuore misericordioso del Padre.
Maria, Madre del Salvatore, fedele ai piedi della croce e nel cuore della Chiesa, ci sostenga con la sua premuro-
sa presenza, e la benedizione del Risorto ci accompagni nel cammino verso la luce pasquale.
Roma, San Giovanni in Laterano, 11 novembre 2020, memoria di San Martino di Tours
tratto da: https://quaresimadifraternita.it/itinerario-spirituale-2021 12 Febbraio 2021
Il Mercoledì delle Ceneri segna, nella tradizione cristiana, l'inizio della Quaresima, il tempo di preparazione alla
Pasqua. Nella seguente tabella è indicata la data del Mercoledì delle Ceneri 2021 e delle successive Domeniche
di Quaresima fino al Giovedì Santo (ultimo giorno di Quaresima).
Ricorrenza Data Evento
Mercoledi delle Ceneri 17/02/2021 Inizio della Quaresima (*)
I Domenica di Quaresima 21/02/2021 Invocavit
II Domenica di Quaresima 28/02/2021 Reminiscere
III Domenica di Quaresima 07/03/2021 Oculi
IV Domenica di Quaresima 14/03/2021 Laetare
V Domenica di Quaresima 21/03/2021 Judica
Domenica delle Palme 28/03/2021 Palmarum
Giovedì Santo 01/04/2021 Fine della Quaresima
(*) Il rito ambrosiano, osservato nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle dioce-
si vicine, fa iniziare la Quaresima con la prima domenica di Quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è pertanto il
sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina per chi osserva il rito romano.
Le domeniche di quaresima sono indicate anche da un nome latino, derivato dall'introito del giorno, a sua volta
tratto dall'Antico Testamento.
24 CRONACA
Le suore della Beata Vergine Maria di Loreto oggi sono le eredi dell’opera di evangelizzazione, ma soprattutto
dell’entusiasmo, di don Massimo Astrua e don Angelo Albani, i fondatori della casa editrice Mimep-Docete, dove
le suore lavorano dal 1980 e che oggi sta vivendo una seconda giovinezza.
Come racconta suor Teresilla, l’avventura della Mimep comincia nel 1965. Le suore loretane si dividono tra
preghiera e lavoro, occupandosi a tutto tondo della casa editrice e dell’attività tipografica: progettano,
impaginano, stampano e rilegano i libri. Ora, da poco più di un anno, una nuova pattuglia di volontari si è
affiancata alle sorelle in “scarpe da tennis”, condividendone lo slancio missionario e la passione per la
comunicazione. Si tratta di un gruppo di giornalisti, grafici, correttori di bozze, esperti in internet, tecnici della
comunicazione che mettono a disposizione le loro professionalità per qualche consiglio: sono gli amici della
Mimep. Ma, tecnologia a parte, quello che colpisce è la vita quotidiana delle suore: lavorano con passione
instancabile fino alle 17.00 in punto, quando si ritrovano tutte in cappella ed è preghiera e silenzio. Si capisce
allora da dove scaturisce quel sorriso così aperto, cosi vero. Stampare è solo uno strumento per comunicare la
bellezza della Verità che hanno incontrato. Informazioni estrapolate da: https://www.mimep.it/
27 ATTUALITÀ
ASTERISCO
ASTERISCO
gioia.gelato.fener
VIVAIO - PIANT E
di Mondin Duilio
di Piasentin Bernardino enologo
Realizzazione e Manutenzione Giardini
di Piasentin Bernardino enologo
di Piasentin Bernardino enologo
Prati - Irrigazione - Potature
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO
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