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LE FUNZIONI

Lo studio di funzione comprende i seguenti punti:

1. Tipologia
2. Calcolo del dominio o campo di esistenza (C.E.)
3. Studio del segno
4. Intersezioni con gli assi cartesiani
5. Simmetrie
6. Limiti e asintoti
7. Derivate
8. Ricerca dei massimi e minimi
9. Grafico

1.TIPOLOGIA
Una funzione può essere ALGEBRICA o TRASCENDENTE (noi affronteremo solo lo
studio delle funzioni algebriche).

Le funzioni algebriche possono essere RAZIONALI INTERE o FRATTE; IRRAZIONALI


INTERE o FRATTE (PARI O DISPARI)

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DOMINIO

Le funzioni razionali intere sono quelle in cui la relazione tra la variabile x e la


variabile y è di tipo polinomiale, cioè dato un valore di x, per ricavare y occorrerà
eseguire operazioni di somma, sottrazione, moltiplicazione ed elevamento a
potenza che sono operazioni che si possono sempre eseguire.

ESEMPI
y  x 2  3x  1
1 5
y x x
3
y  4 x 4  25 x 2  1

Il dominio di una funzione razionale intera è R


Nel piano cartesiano non ci saranno limitazioni e la funzione spazierà da -∞ a +∞

2
Le funzioni razionali fratte sono quelle in cui vi è anche l’operazione di divisione e la
x compare a denominatore.

Il dominio di una funzione algebrica razionale fratta si calcola ponendo il


denominatore della frazione ≠0

ESEMPI
2
1) y
x4
dominio x4  0 x4

x5
2) y
x2  4

dominio x2  4  0 x  2

3
Nel piano cartesiano andranno tracciate delle rette parallele all’asse y, in
corrispondenza di quei valori di x che annullano il denominatore

Le funzioni irrazionali sono quelle in cui compaiono delle radici con all’interno la x.
Possono essere pari o dispari, a seconda dell’indice della radice (quando l’indice è 2,
cioè radice quadrata, è sottinteso) e possono essere intere o fratte.

Ildominio di una funzione irrazionale intera dispari è R in quanto l’estrazione di


radice è sempre possibile
ESEMPIO

1) y  3 x  2 domino è R

Il dominio di una funzione irrazionale intera pari si calcola ponendo ilradicando≥0


in quanto l’estrazione di radice è possibile in R solo se si ha un numero positivo o al
limite zero.
ESEMPIO
2) y  x2  4

dominio x 2  4  0
x 2  4  0 x   4  2

x  2  x  2

Nel piano cartesiano il dominio si rappresenta tratteggiando gli intervalli dove non esisterà la funzione

4
Il dominio di una funzione irrazionale fratta dispari si calcola ponendo il
denominatore ≠0

x3
ESEMPIO y 3 dominio x 2  25  0 , x  5
x 2  25

Il dominio di una funzione irrazionale fratta pari si calcola ponendo il radicando≥0


e quindi si andrà a porre N≥0 e D>0 e nello schema dei segni si guarderà solo la
positività.

ESEMPIO

x2
y
x3

dominio

x2
0
x 3
x2  0  x  2
x  3  0  x  3 x  3  x  2

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SEGNO
Studiare il segno di una funzione vuol dire andare a vedere dove la funzione è
positiva (+) cioè si trova nel semipiano delle ordinate positive (sopra l’asse delle x) o
negativa (-) cioè si trova nel semipiano delle ordinate negative (sotto l’asse x) .
Il segno di una funzione si calcola ponendo la funzione>0, studiando la
disequazione f(x)>0e andando poi ad eliminare con un tratteggio nel piano
cartesiano le parti di piano positive dove la funzione risulta negativa e viceversa le
parti negative dove la funzione risulta positiva.

N.B. Le funzioni irrazionali pari, sia intere che fratte, invece, sono sempre positive e
quindi si andrà a cancellare nel piano cartesiano il semipiano delle ordinate
negative.

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INTERSEZIONI CON GLI ASSI CARTESIANI
Servono per determinare gli eventuali punti di contatto di una funzione con l’asse x
(zeri di una funzione) o con l’asse y. Per calcolarli, occorre risolvere due sistemi:

Asse x
 y  f ( x)

y  0
Il sistema andrà risolto con il metodo di sostituzione. Si sostituirà alla y il valore 0 e
si andrà poi a risolvere l’equazione f(x)=0

Asse y
 y  f ( x)

x  0
Il sistema andrà risolto con il metodo di sostituzione. Si sostituirà alla x il valore 0 e si
andrà a ricavare l’eventuale valore di y.

Una funzione può avere uno o più punti di intersezione con l’asse x o anche nessun
punto.
Una funzione può avere, proprio per definizione di funzione, nessun punto di
intersezione con l’asse y o al massimo un punto.
ESEMPIO
x2
Determiniamo i punti d’intersezione della funzione y  con gli assi cartesiani
3 x
Intersezione con l’asse y:

 x2  2
y  y 
 3 x  3

x  0 
x  0

Intersezioni con l’asse x:

 x2  x2
y  0  0  x  2  x  2
 3 x  3 x RICORDATEVI DI PORRE SOLO IL NUMERATORE =0  
 y  0  y  0 y  0 y  0

 2
La funzione intersecherà l’asse y nel punto A 0;  e l’asse x nel punto B(-2; 0)
 3

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SIMMETRIE
Una funzione può essere simmetrica rispetto all’asse y se f(x) = f(-x) ossia se
sostituendo x con –x la funzione rimane invariata.
In questo caso la funzione si dice PARI

Una funzione può essere simmetrica rispetto all’origine se f(x) = - f(x) ossia se
sostituendo x con –x la funzione diventa l’opposto di quella data.
In questo caso la funzione si dice DISPARI

Una funzione non è né pari né dispari se sostituendo x con –x si ottiene una funzione
diversa da quella data

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