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Gruppo Malacologico Salentino

Gabriele Macrì

LA FAMIGLIA CERITHIOPSIDAE
IN MEDITERRANEO
CHIAVE DI DETERMINAZIONE

Febbraio 2014

INTRODUZIONE

Una chiave di determinazione non è niente di più di ciò che è. Con questo volendo significare che un gruppo
sistematico “difficile” non diventa di colpo “facile” nel momento in cui ne viene fornita una chiave.
E la famiglia Cerithiopsidae non fa eccezione. La elevata variabilità di certe specie, la labilità delle protoconche, e la
comparsa di alcuni caratteri diagnostici solo al raggiungimento della maturità sono tutti fattori che giocano contro una
facile determinazione specifica. Né bisogna dimenticare che nessuna chiave dicotomica potrà mai sostituirsi alla
letteratura, la cui consultazione resta comunque indispensabile per una corretta determinazione del materiale.
Nell’ultimo decennio l’esame dei tipi e le osservazioni con ausilio di microscopia elettronica a scansione hanno
permesso di dirimere annose questioni e di descrivere nuove entità tassonomiche, mentre lo sviluppo di nuove tecniche
di analisi molecolare del genoma promette ulteriori certezze in futuro. Tuttavia si tratta di mezzi costosi e certamente
non a disposizione di chiunque voglia semplicemente dare un nome al proprio materiale in collezione. Ricordiamo
inoltre che gran parte della sistematica si basa sulle caratteristiche della conchiglia, quindi solo di una parte
dell’organismo, con tutte le limitazioni che ciò implica.
Nella chiave che si propone, e che è anch’essa basata sulla sola morfologia conchiliare, non è stato possibile
prescindere dall’attribuire grande importanza ai caratteri della protoconca, riflettendo in ciò l’orientamento corrente in
ambito tassonomico; ma l’osservazione di questo particolare con strumenti ottici non è sempre agevole, sia per le
condizioni in cui si trova il nicchio, che per i limiti insiti nello strumento stesso, riducendosi in qualche caso a una
semplice interpretazione. Di ciò, innanzitutto, occorrerà rendersi conto.
La sistematica qui proposta è ispirata a criteri di consolidata ortodossia: in attesa di una revisione completa della
famiglia Cerithiopsidae, si è preferito includere la maggior parte delle specie nel genere Cerithiopsis s. l., in ciò
obbedendo alla risoluzione dell’ICZN che scoraggia la creazione di sistematiche basate esclusivamente sui caratteri
embrionali (nel nostro caso, le protoconche). Se qualcuno ci accuserà di eccessiva prudenza, ebbene, non potremo
fargliene torto.
Per oltre un decennio la chiave di determinazione di Campani (1999) ha costituito un caposaldo per la
determinazione dei Cerithiopsidi mediterranei; solo le nuove attribuzioni specifiche e le revisioni sistematiche del
gruppo hanno suggerito l’opportunità di proporne un’altra. Non ci possiamo certamente aspettare né la longevità né la
condivisione che quella ha ottenuto. Ma se uno – uno solo – dei fruitori troverà in questa un piccolo aiuto per la
determinazione dei propri esemplari, allora ci riterremo del tutto soddisfatti.
E, tutto sommato, il nostro lavoro avrà avuto un senso.

Preparazione e osservazione del materiale


Non insisteremo ancora sul ruolo di una corretta identificazione delle caratteristiche della protoconca. Ma per ottenere
ciò occorre tenere presente alcune (poche) regole per preparare e osservare questo particolare.
Innanzitutto resistiamo alla tentazione di oliare la conchiglia: l’olio – che si tratti di volgare vaselina o sosfisticato olio
dermatologico – ha l’indesiderata dote di nascondere o rendere confusa la scultura superficiale. E’ invece di estrema
importanza lavare l’esemplare facendo uso di una vaschetta ad ultrasuoni riempita di acqua in cui si sia versata
qualche goccia di olio detergente per neonati; ogni esemplare andrà posto in un sacchetto di tulle a maglia fitta, a sua
volta immerso nella vaschetta. Meglio evitare di porre più esemplari nello stesso sacchetto, dato che sotto l’azione degli
ultrasuoni le conchiglie tendono a ruotare, urtandosi e danneggiandosi.
Attenzione, la pulizia a ultrasuoni non è scevra da rischi: in caso di microfratturazioni del nicchio, il processo può
accelerare la rottura con conseguente perdita dell’esemplare.
L’osservazione al binoculare richiede un accurato posizionamento della sorgente luminosa: caso per caso occorre
trovare la giusta angolazione dell’illuminatore (o degli illuminatori, anche se non sempre “di più è meglio”). In linea del
tutto generale, buoni risultati li dà l’osservazione a luce radente, specie se proveniente dalla direzione dell’apice.
Quando la protoconca è piuttosto traslucida, vale la pena di provare ad osservarla anche a luce trasmessa.

Note su alcune specie


Cerithiopsis contigua Monterosato, 1878.
Il Monterosato lo definisce simile a C. tubercularis, da questo differenziandolo per la base concava e priva di cordoni
basali, ed una “linea subsuturale punteggiata” visibile ad elevato ingrandimento sui giri della protoconca. Nonostante
l’accuratezza della descrizione (almeno, per gli standard dell’autore), questa si presta a diverse interpretazioni; di
conseguenza, fino a quando non verrà ritrovato ed esaminato il tipo, preferiamo non includere questa specie nella
checklist mediterranea.

Cerithiopsis corona Monterosato 1875 ex Watson ms.


L’autore attribuisce la specie a Watson senza aggiungere alcuna descrizione, ma lo stesso Watson la cita in
letteratura per la prima volta solo nel 1885 quale sinonimo di C. fayalensis. Nel 1991 Gaglini fornisce una dettagliata
descrizione del presunto tipo, reputandolo differente da C. barleei. WoRMS e CLEMAM lo considerano sinonimo di C.
scalaris, mentre la checklist SIBM lo riporta come sinonimo di C. barleei. Stanti così le cose, anche per questa specie
attendiamo ulteriori certezze prima di inserirla tra le specie viventi nel Mediterraneo.

Cerithiopsis perlata Monterosato, 1889.


Lo stesso Autore riporta che è una specie ben difficile da descrivere rispetto alle congeneri, pur lasciando intendere
che il suo aspetto è molto caratteristico per le “sue perle ben evidenti e ben separate, la colorazione uniformemente
chiara, dorata, la forma cilindrica, etc.”. C. perlata appare oggi come una tra le tante forme enigmatiche della
malacofauna mediterranea, anche se Peñas et Al. (2006) hanno raffigurato un esemplare che risponde
soddisfacentemente alla descrizione del Monterosato. Purtroppo né questo né gli altri esemplari ritrovati conservano la
protoconca, quindi per ora l’eventuale determinazione sarebbe legata esclusivamente ai caratteri della teleoconca.

Cerithiella metula (Lovén 1846 : Cerithium).


Questa specie, pur presente in mediterraneo, non è inclusa né nella chiave né nell’elenco sistematico proposto:
consultando le più autorevoli checklist, risulta evidente che i punti di vista sulla posizione sistematica del genere
Cerithiella sono ancora lontani tra di loro: CLEMAM, PESI, e MSIP la inseriscono in Cerithiopsidae, ITIS in Cerithiidae,
WORMS ed EOL in Newtonellidae. Fino ad un definitivo posizionamento del genere, abbiamo ritenuto opportuno non
includerla nel lavoro.
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Ringraziamenti
Ringraziamo sentitamente Ermanno Quaggiotto, Walter Renda, Lionello Tringali e Angelo Vannozzi per il materiale
bibliografico gentilmente procurato. Profonda riconoscenza la dobbiamo a Enzo Campani per gli incoraggiamenti, la
pazienza, e la generosità con cui ci ha elargito consigli e warning durante la stesura del manoscritto.

SISTEMATICA

Genus Cerithiopsis Forbes & Hanley, 1851

Cerithiopsis annae Cecalupo & Buzzurro, 2005


Cerithiopsis atalaya Watson, 1885
Cerithiopsis barleei Jeffreys, 1867
Cerithiopsis buzzurroi Cecalupo & Robba, 2010
Cerithiopsis denticulata Cecalupo & Robba, 2010
Cerithiopsis diadema Monterosato, 1874 ex Watson ms.
Cerithiopsis fayalensis Watson, 1880
Cerithiopsis greppii Buzzurro & Cecalupo, 2005
Cerithiopsis horrida Monterosato 1874 ex Jeffreys ms.
Cerithiopsis iudithae Reitano & Buzzurro, 2006
Cerithiopsis jeffreysi Watson, 1885
Cerithiopsis ladae Prkic & Buzzurro, 2007
Cerithiopsis micalii (Cecalupo & Villari, 1997: Dizoniopsis)
Cerithiopsis minima (Brusina, 1865: Cerithium)
Cerithiopsis nana (Jeffreys, 1867: Cerithiopsis)
Cerithiopsis nofronii Amati, 1987
Cerithiopsis oculisfictis Prkic & Mariottini, 2010
Cerithiopsis perlata Monterosato, 1889
Cerithiopsis petanii Prkic & Mariottini, 2010
Cerithiopsis pulvis (Issel, 1869: Cerithium)
Cerithiopsis pulchresculpta Cachia, Mifsud & Sammut, 2004
Cerithiopsis scalaris Locard, 1892
Cerithiopsis tarruellasi Peñas & Rolán, 2006
Cerithiopsis tenthrenois (Melvill, 1896: Bittium)
Cerithiopsis tubercularis (Montagu, 1803: Murex)

Genus Dizoniopsis Sacco in Bellardi & Sacco, 1895


Dizoniopsis abylensis Bouchet, Gofas & Warén, 2010
Dizoniopsis aspicienda Bouchet, Gofas & Warén, 2010
Dizoniopsis concatenata (Conti, 1864: Cerithium)
Dizoniopsis coppolae (Aradas, 1870: Cerithium)

Genus Krachia Baluk, 1975


Krachia cylindrata (Jeffreys, 1885: Cerithium)
Krachia tiara (Monterosato, 1874 ex Watson ms.: Cerithiopsis)

Genus Krachiopsis Smriglio & Mariottini, 1999


Krachiopsis giannuzzii Smriglio & Mariottini, 1999 in Giannuzzi-Savelli et Al., 1999

Genus Onchodia Dall, 1924


Onchodia valeriae (Giusti, 1987: Cerithiopsis)

Genus Seila Adams A., 1861


Seila trilineata (Philippi, 1836: Cerithium)

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CHIAVE DI DETERMINAZIONE CERITHIOPSIDAE (*)

1a Conchiglia con due cordoni spirali su ogni giro della teleoconca………………………….……………………….....…...2


1b Conchiglia con tre cordoni spirali su ogni giro della teleoconca ..…………………….…………………………………...6

2a Protoconca priva di scultura spirale, dotata solo di costoline assiali …….………………….…….Dizoniopsis coppolae
2b Protoconca dotata di 1 o 2 carene spirali…………………………….…………….………….……….…………………….3

3a Protoconca con 1 carena spirale………………………………………….……….…………………….………………….…4


3b Protoconca con 2 carene spirali………………………………………….………………………..……………………….….5

4a Ultimo giro della teleoconca con cordone addizionale periferico granuloso;


protoconca priva di costoline assiali……………..…………..………………………..……....….…Dizoniopsis aspicienda
4b Ultimo giro della teleoconca con cordone addizionale periferico liscio;
protoconca dotata di costoline assiali…………………………….………….….….…………...………..Onchodia valeriae

5a Ultimo giro della teleoconca con un cordone periferico liscio……………….……..…..……..……Dizoniopsis abylensis


5b Ultimo giro della teleoconca con un cordone periferico granulato…………………….…..……Dizoniopsis concatenata

6a Teleoconca del tutto priva di costolatura assiale: cordoni spirali lisci….………..…..…………….…..…..Seila trilineata
6b Teleoconca dotata di cordoni spirali intersecati da coste assiali il cui
incontro determina la formazione di noduli o perline………………………………..……..…..……………………..……..7

7a Conchiglia molto allungata, di colore bianco o dorato, ornata, fin dal secondo giro, da
perline prominenti e ben marcate; base concava priva di cordoni basali………………..…….…….Cerithiopsis perlata
7b Conchiglia non come sopra……………………………………………………………………………………………….……8

8a Protoconca liscia o con scultura non apprezzabile con strumenti ottici…………………..….……………………………9


8b Protoconca con scultura comunque rilevabile almeno su parte di essa,
anche limitatamente alla sola sutura……………………………………...…………….……….……………………….….16

9a Protoconca mamilliforme costituita da poco più di 1 giro…………………………………..…...…..…Cerithiopsis greppii


9b Protoconca conica o cilindrica composta da almeno 3 giri………………………………………………………..…..…..10

10a Protoconca di color bianco latte..………………………………………………………………………………………..….11


10b Protoconca di colore diverso…………………………………………………………………………………………….….13

11a Teleoconca a profilo cirtoconoide; base priva di cingolo basale………….………………..…………Cerithiopsis annae


11b Teleoconca di aspetto più o meno pupoide; base provvista
di cingolo basale (5°)………………………………………………………………….…………………………………….…12

12a Protoconca cilindrica composta da circa 3 giri…………………………………….…..….…….………Cerithiopsis ladae


12b Protoconca conica composta da circa 4 giri…………………………………………..….…….……..Cerithiopsis minima

13a Conchiglia a profilo pupoide……………………… ………………………….…….……...…….…Cerithiopsis tenthrenois


13b Conchiglia a profilo cilindroconico o cirtoconoide…………………………………………...…………………………….14

14a Teleoconca con cingoli spirali e coste assiali che determinano


un’ornamentazione reticolata con noduli nei punti d’incrocio……………………………….....……Cerithiopsis jeffreysi
14b Teleoconca ornata di 3 file di cordoncini perlinati………………………..…………….………..…………………….…..15

15a Protoconca un po’ più cilindrica; giri della teleoconca più numerosi
a parità di altezza………………………………………………………………..…………......Cerithiopsis tubercularis ( ** )
15b Protoconca un po’ più conica; giri della teleoconca meno numerosi
a parità di altezza………………………………………………………….………..……..…….Cerithiopsis oculisfictis ( ** )
15c Dimensioni della conchiglia mediamente maggiori………………………………..…………….Cerithiopsis petanii ( ** )

16a Protoconca priva di scultura assiale e dotata solo di 1 carena spirale…….…………..….…….….Cerithiopsis nofronii
16b Protoconca comunque dotata di scultura assiale, sia pur
limitata alla zona della sutura……………………………………………………..…………..…………………..……..…..17

17a Protoconca dotata di sola scultura assiale………………………………………..………………………………..…..….18


17b Protoconca dotata di scultura sia spirale che assiale……………………………..………………..…………..……..….26

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18a Scultura della protoconca costituita da costoline continue su tutto
il giro, da sutura a sutura………………………………………………………………...…………........................……….19
18b Scultura della protoconca costituita da costoline o microscopici dentelli
che occupano solo la porzione adapicale o abapicale dei giri…………………………...…….……………………...…23

19a Protoconca conica con fitte costoline che occupano almeno 4 giri…….………………......……Cerithiopsis fayalensis
19b Protoconca conica, cilindrica o mamilliforme con costoline che
occupano meno di 4 giri………………………………………………………………………..….………………………….20

20a Teleoconca a profilo spiccatamente pupoide…………………….…………………………..…………Cerithiopsis micalii


20b Teleoconca a profilo cilindroconico o cirtoconoide……………………………………………..…………………..……..21

21a Protoconca bianca, con primo giro grande, mamilliforme; teleoconca con il cordone
spirale adapicale molto meno rilevato degli altri due, talora appena percettibile.….……….......Krachiopsis giannuzzii
21b Protoconca cilindrica o conica di colore più scuro; teleoconca con tutti e tre
i cordoni spirali più o meno ugualmente rilevati ……………………………………........………...……………….…….22

22a Protoconca dotata di costoline opistocline su 1 giro……………………………………..….…..…..….Krachia cylindrata


22b Protoconca dotata di costoline opistocline su 2 giri……………………………..…..……….…….…....……Krachia tiara

23a Protoconca con costoline prosocline abapicali che giungono


fino a metà giro o poco più……………………………………………………….……………….………..………….……..24
23b Protoconca con brevissime costoline o dentelli adapicali……………………………….……………..…………….….25

24a Protoconca con circa 20 costoline per giro; teleoconca a profilo


cirtoconoide con giri scalati..…………………………………………………………...…..………..….Cerithiopsis scalaris
24b Protoconca con circa 30 costoline per giro; teleoconca a profilo conico…………..………..….…..Cerithiopsis barleei

25a Teleoconca a profilo pupoide di piccole dimensioni.………..……………..…..……..……......……….Cerithiopsis nana


25b Teleoconca a profilo cilindroconico o cirtoconoide………………………….…………...……… Cerithiopsis denticulata

26a Protoconca dotata solo di piccolissimi dentelli subsuturali


e di 1 cingolo soprasuturale……………………………………………...………………….…….…. Cerithiopsis buzzurroi
26b Protoconca dotata di costoline e di 1 o più carene o cingoli spirali…….……………….………………………..……..27

27a Protoconca dotata di circa 30 costoline abapicali intersecate da 4 o 5 fini cordoncini


spirali; teleoconca con cingolo adapicale e base di colore più scuro…….……………………....Cerithiopsis tarruellasi
27b Conchiglia non come sopra…………………………………………………………………..……………………………...28

28a Protoconca dotata di costoline assiali e di 1 sola carena spirale


su 3 giri…………………………………………………………………………………….……...………Cerithiopsis diadema
28b Protoconca ornata da coste assiali ed almeno 2 carene o
cingoli spirali…………………………………………………………………………………..….…………………………....29

29a Teleoconca a profilo alquanto pupoide……………………………………………………….………………………..…..30


29b Teleoconca a profilo decisamente conico o cilindroconico………….…………………..….…………………………....31

30a Teleoconca allungata provvista di 2 cordoni basali…….………………………..………....…....….Cerithiopsis iudithae


30b Teleoconca tozza provvista di 1 solo cordone basale…….………..…………………….....Cerithiopsis pulchresculpta

31a Protoconca con 2 cingoli spirali; teleoconca a profilo subcilindrico


con sutura profonda, canalicolata; base priva di cordoni basali……………………….….........…..Cerithiopsis atalaya
31b Protoconca con 3 cingoli spirali; teleoconca a profilo conico, dotata di 1
cordone basale e scultura quasi spinosa.………………………………………………..………..…..Cerithiopsis horrida

(*) = Nella chiave non è compresa la specie lessepsiana Cerithiopsis pulvis (ISSEL, 1869). Tuttavia, le caratteristiche
morfologiche e cromatiche di questa specie sono talmente peculiari da renderla inconfondibile all’occhio del malacologo
mediterraneista.

(**) = Specie difficilmente separabili sulla sola analisi delle caratteristiche conchiliari: è pressocchè indispensabile l’esame della
colorazione e dell’anatomia delle parti molli.

5
Cerithiopsis annae Cerithiopsis atalaya
3,5-4 mm 4-6 mm

Cerithiopsis barleei Cerithiopsis buzzurroi


4-8 mm 4 mm

Cerithiopsis denticulata Cerithiopsis diadema


5-7 mm 5-7 mm

6
Cerithiopsis fayalensis Cerithiopsis greppii
5-7 mm 1,5-2 mm

Cerithiopsis horrida Cerithiopsis iudithae


5-8 mm 3,5-4 mm

Cerithiopsis jeffreysi Cerithiopsis ladae


4-7 mm 1,5-2,5 mm

7
Cerithiopsis micalii Cerithiopsis minima
2,5-3,5 mm 2–3,5 mm

Cerithiopsis nana Cerithiopsis nofronii


3-4 mm 2,5-3,5 mm

Cerithiopsis pulchresculpta Cerithiopsis scalaris


2,5-4,5 mm 8-12 mm

8
Cerithiopsis tarruellasi Cerithiopsis tenthrenois
4-5 mm 2 mm

Cerithiopsis tubercularis / oculisfictis / petanii Dizoniopsis abylensis


3-8 mm 3-4 mm

Dizoniopsis aspicienda Dizoniopsis concatenata


4-5 mm 4-5,5 mm

9
Dizoniopsis coppolae Krachia cylindrata
4-5,5 mm 3-4,5 mm

Krachia tiara Krachiopsis giannuzzii


3-4 mm 3-4,5 mm

Onchodia valeriae Seila trilineata


3-4 mm 6-9 mm

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

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