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Corso di Competenze Digitali

Prof. Giorgio Verdiani

Il passaggio da Autodesk Autocad a un applicativo Draw e


da Autodesk Autocad ad un formato bitmap

Scopo di questa dispensa è quello di presentare in modo pratico i principali metodi di


passaggio da un’applicazione CAD (in questo caso sarà preso ad esempio Autodesk
Autocad) verso strumenti software spiccatamente grafici (saranno qui impiegati Co-
reldraw e Adobe Photoshop).
Negli esempi presentati, si utilizzeranno la versione 2000 (15) in lingua Inglese di
Autocad, la versione 9 in lingua Italiana di Coreldraw, e la versione 6.01 in lingua
Inglese di Photoshop. Quanto presentato è da considerarsi perfettamente valido (a
meno della struttura di alcuni menù) anche per la versione 14 e 2002 di Autocad, per
le versioni 7, 8, e 10 di Coreldraw 1 e per Photoshop 4, 5 e 7.

La situazione che si prenderà in considerazione è molto frequente: si è completato un


disegno in ambiente Autocad e lo si vuole trasporre verso un altro programma grafico
per poterlo elaborare ulteriormente o per comporlo assieme ad altri elementi grafici.
Si deve tenere innanzi tutto conto di un elemento importantissimo: nel caso del pas-
saggio verso Coreldraw (come pure verso altri programmi analoghi quali Macromedia
Freehand o Adobe Illustrator) si passa un elaborato grafico da un programma di disegno
vettoriale ad un altro programma di disegno vettoriale, questo non comporta quindi
significative trasformazioni nella natura stessa del disegno; mentre, nel passaggio
verso Photoshop (o verso Corel Photopaint, GIMP, Micrografx Picture Publisher, Jasc
Paint Shop Pro, eccetera...) si deve convertire il disegno vettoriale in un’immagine
bitmap, con conseguente completa trasposizione della natura del file.
Si prenderanno quindi in considerazioni le soluzioni maggiormente efficaci per il man-
tenimento delle caratteristiche originali del file, il che significa che gli esempi proposti
non sono l’unica soluzione, ma semplicemente la più efficace.
Come base per l’elaborazio-
ne si prenderà in considera-
zione un semplice esempio
di disegno 2D composto da
tre layer, contenti una serie
di polilinee e rappresentante
la vista laterale del progetto
di una sedia.
Per prima cosa ci occupere-
mo del passaggio di questa
verso CORELDRAW, il che
ci richiede di fare da subito
una scelta, ovvero i metodi
di esportazione possibili sono
due, uno permette di man-
tenere la stessa struttura di
layer del disegno originale, il
secondo permette di ottene-
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re con maggiore immediatezza un disegno in scala e di preservare gli spessori delle
penne stabiliti per la stampa da Autocad. I metodi sono: 1) esportazione in formato
DXF, 2) produzione di una stampa su file in formato Postscript (EPS, PS).

Per semplicità, di seguito, si riporta una tabella vantaggi/svantaggi/particolarità delle


due soluzioni:
Andiamo adesso a vedere in dettaglio la procedura applicata all’esportazione in for-
mato DXF.

DXF Stampa su file EPS

Mantenimento degli spessori assegnati in


Mantenimento della struttura originale dei layer.
Vantaggi fase di stampa.
Mantenimento quasi completo della geometria
Importazione alle esatte dimensioni impo-
degli elementi grafici.
state in fase di stampa da autocad.

Possibili difficoltà nell’importazione delle spline e


delle ellissi. Conversione di tutti gli elementi grafici in
Svantaggi
Necessità di dover rimettere in scala il disegno. linee con spezzate anche molto fitte.
Il passaggio verso Coreldraw non funziona con Rimozione della struttura per layer.
file con dati 3D.

Tutte le linee importate avranno uno spes-


Gli spessori delle linee dovranno essere riasse- sore dipendente dalla scala di rappresen-
Note gnati. Il formato del DXF dovrà essere al massi- tazione. (Se si aumenta la dimensione del
mo in versione 13. disegno gli spessori aumentano proporzio-
nalmente)

Per prima cosa si tenga presente che Coreldraw importerà esclusivamente un DXF in
formato 13, ovvero non verrà correttamente importato un DXF salvato secondo gli
standard 14 e 2000, in secondo luogo si presti attenzione alla presenza nel disegno
di elementi grafici spline e di ellissi, che potrebbero risultare non correttamente rap-
presentate in Coreldraw, se si pone quest’ultima condizione si suggerisce di ricorrere
all’esportazione di un DXF in formato 12, in questa maniera le spline e le ellissi ver-
ranno convertite in polilinee 2D, in genere senza un’avvertibile compromissione della
qualità del disegno.
Premesso ciò si prosegua come segue:
Si apra il file contente il disegno che si vuole esportare in Coreldraw.
Si vada con il puntatore alla
voce FILE e si selezioni la
voce SAVE AS (SALVA CON
NOME nella versione italia-
na di Autocad). Apparirà il
menù SAVE DRAWING AS nel
quale possiamo distinguere
le voci corrispondenti alla
scelta del nome del file e del
“SAVE AS” (“SALVA COME”).
Si clicchi su quest’ultimo
menù a tendina e si scelga la
voce Autocad R13/LT95 DXF

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(*.dxf), in modo da imporre
il salvataggio del file secondo
questo standard.
Si ricorda che il pulsante
OPTIONS permette di set-
tare alcune particolarità del
formato, ma questo risulterà
perfettamente impostato già
con le opzioni di default di
Autocad.
Si scelga quindi una nome di
file e una locazione del file
soddisfacenti per le proprie
esigenze di archiviazione e si
prema il tasto SAVE (SALVA).
In questo modo si sarà sal-
vato un documento piena-
mente compatibile con lo standard DXF 13 e questo esaurisce le operazioni da com-
piersi all’interno di Autocad.
Si passi quindi a chiudere la sessione di lavoro in Autocad e si avvii Coreldraw.
In Coreldraw si crei un nuovo documento oppure si apra il documento in cui si vuole
collocare il nuovo contributo grafico, si ricorda che potrebbe comunque risultare molto
più comodo l’utilizzo di un nuovo documento per evitare di rendere eccessivamente
complesse le operazioni che vedremo di seguito.
Si vada alla voce FILE e da qui si selezioni il comando IMPORTA.
Apparirà il menù di dialogo per la selezione del file da importare, ci si porti nella car-
tella in cui si trova il DXF esportato da Autocad e lo si selezioni.
A questo punto si dovrà aver cura di attivare l’opzione “MANTIENI LIVELLI E PAGI-

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NE” affinché l’operazione
di importazione preservi i
layer stabiliti in AUTOCAD.
A questo punto attenzione:
i layer settati come FREEZE
(CONGELATI) oppure vuoti
non verranno importati.
Altro fattore a cui presta-
re particolare attenzione è
il successivo inserimento,
infatti, Coreldraw propor-
rà un cursore a forma di
squadra per dimensionare a
discrezione dell’operatore il
disegno. NON SI RICORRA A
QUESTA FUNZIONE (avreb-
be effetto solamente sul lay-
er corrente e produrrebbe un
documento scarsamente utilizzabile, per aggirare il problema sarà sufficiente premere
il tasto INVIO da tastiera, l’intero disegno verrà inserito ridimensionato alla pagina
con tutti i layer in una stessa scala.

Gli elementi si presenteranno secondo i colori settati in Autocad, sarà inoltre possibile
controllare tutti gli elementi del disegno e modificarne velocemente i vari spessori
attivando il pannello di controllo GESTORE OGGETTI di Coreldraw.
Per farlo si vada alla voce STRUMENTI della barra dei comandi e si selezioni, per l’ap-
punto, GESTORE OGGETTI. Da questo pannello sarà possibile spegnere i vari layer

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(cliccando sull’icona raffigurante un occhio), per poter selezionare agevolmente gli
insiemi di linee a cui si vorranno cambiare le caratteristiche di spessore e colore.
Appare quindi evidente che per agevolare questo passaggio risulterà particolarmente
comodo avere suddiviso a priori il disegno secondo una struttura di layer strutturata

secondo la serie di spessori che si vogliono ottenere nel disegno.


Si tenga inoltre presente che se in Coreldraw si utilizzerà il comando RAGGRUPPA tutti
gli elementi raggruppati verranno spostati in un unico livello.
L’operazione di messa in scala del disegno risulterà comunque la parte più macchinosa
del procedimento. Per ottenere velocemente un buon risultato si proceda come segue:
in Autocad si abbia cura di
predisporre un apposito la-
yer contente un elemento di
misura nota (per esempio un
riquadro di lato una unità).
Si esporti il DXF e lo si im-
porti in Coreldraw secondo la
procedura appena illustrata.
Quindi si selezioni il riqua-
dro e ci si porti con il mouse
nella casella delle proprie-
tà là dove sono indicate
le dimensioni dell’oggetto
selezionato. Si abbia cura
di controllare che il simbolo
del lucchetto posto a fianco
alle percentuali di scalatura
risulti chiuso in modo da
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garantire la proporzionalità tra larghezza ed altezza dell’oggetto. A questo punto si
scriva il valore corrispondente alla misura dell’oggetto selezionato nella scala di rap-
presentazione desiderata.
NON SI PREMA ALCUN PUL-
SANTE, NE’ SI CLICCHI
IN ALCUNA PARTE DELLO
SCHERMO, ma si sposti sem-
plicemente il cursore e si
vada a cliccare nella casella
che mostra la percentuale
di scalatura dell’oggetto se-
lezionato.
Questa mostrerà il passag-
gio di scala tra la dimensione
dell’oggetto importato e la
scala richiesta. Si selezioni
il testo relativo alla percen-
tuale e lo si copi premendo
da tastiera la combinazione
di tasti CTRL+C.
Si prema quindi il tasto IN-
VIO da tastiera oppure si
clicchi con il mouse sul foglio
di lavoro.
L’oggetto selezionato passe-
rà nella dimensione (e quindi
nella scala desiderata). A
questo punto passare nella
stessa scala tutto il resto del
disegno sarà immediato, si
vada alla voce MODIFICA
della barra dei comandi e
si utilizzi il comando SELE-
ZIONA TUTTO, ci si porti in
una delle due caselle che
mostrano la percentuale di
scalatura della selezione e
si incolli il valore preceden-
temente acquisito utilizza-
no la combinazione di tasti
CTRL+V, in maniera tale da
sostituire con questo valore
il valore 100% corrente. Si
prema INVIO da tastiera
oppure si clicchi sul foglio
di lavoro. La scalatura verrà
applicata a tutti gli oggetti
selezionati che quindi sa-
ranno riportati nella giusta
scala.
Il passaggio a Coreldraw
passando per il file di stampa
EPS richiede una preimpo-
stazione di Autocad molto
più consistente che non il
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DXF, tuttavia i settaggi che ora verranno esposti richiedono un’applicazione unica,
ovvero una volta settata la stampante su file EPS questa sarà definitivamente dispo-
nibile per quell’installazione di Autocad.
La generazione di un file di stampa EPS comporta la
produzione di una sorta di matrice di stampa in linguag-
gio Postscript ed è applicabile sia a file Autocad 2D che
3D, ovviamente la stampa da una vista 3D produrrà un
file EPS 2D, ma questo sarà perfettamente utilizzabile
ai fini della composizione della tavola.
Si proceda come segue: Si avvii Autocad, si vada alla
voce FILE della barra dei comandi e si selezioni PLOT-
TER MANAGER. Da questo pannello è possibile imposta-
re, rimuovere ed aggiungere stampanti per l’ambiente
Autocad (non per tutto il sistema operativo), si farà
quindi doppio click sull’icona ADD A PLOTTER WIZARD,

in modo da avviare la procedura di installazione guidata di una nuova stampante (la


stampante su file EPS che ci serve per l’esportazione).
Il menù successivo chiederà di specificare il tipo di stampante che si vuole installare,
per le nostre necessità la
voce corretta risulta essere
MY COMPUTER (QUESTO
COMPUTER nella versione in
lingua Italiana).
Si cliccherà quindi sul pul-
sante NEXT> (AVANTI>) per
passare al pannello succes-
sivo.
In questo pannello si posso-
no selezionare vari modelli di
stampanti divise tra il pan-
nello di sinistra MANUFAC-
TURERS (PRODUTTORI), e il
pannello di destra MODELS
(MODELLI).
La stampante che si deve
scegliere appartiene al grup-
po ADOBE e tra queste si
deve selezionare la POST-
SCRIPT LEVEL 1 (hanno ca-
ratteristiche simili anche la
Level 1 plus e la Level 2, ma
per l’uso proposto è più che
sufficiente la prima).
Il menù successivo non è
particolarmente significativo
per l’utilizzo che ci interessa,
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e per questo lo possiamo
superare velocemente pre-
mendo ancora una volta il
pulsante NEXT> (AVANTI>).
Risulta invece fondamen-
tale settare, nel pannello
seguente la destinazione di
stampa prevista per la nuo-
va stampante, questa, ne-
cessariamente dovrà essere
PLOT TO FILE e non un’altra
delle tre opzioni disponibili,
pena la mancata produzione
del file EPS e il rischio di pro-
durre una stampa erronea
sulla propria stampante (se
presente).
Selezionando la voce PLOT
TO FILE i dati elaborati per
la stampa saranno inviati in
un documento strutturato
secondo le specifiche della
stampante appena installa-
ta e, in questo caso, verrà
prodotto il file in linguaggio
Postscript adatto all’impor-
tazione da parte di altre
applicazioni.
Una volta selezionata l’op-
zione si proceda cliccando
su NEXT> (AVANTI>).
Nel menù successivo verrà
richiesto di fornire un nome
per la nuova stampante,
ovviamente la scelta è a di-
screzione dell’utente, si con-
siglia di utilizzare un nome
facilmente riconoscibile.
Dopo aver cliccato nuova-
mente sul pulsante NEXT>
(AVANTI>) ci si trova all’ul-
timo dei pannelli di questa
configurazione, a questo
punto è conveniente set-
tare subito i parametri di
lavoro fondamentali per la
stampa Postscript cliccando
sul pulsante EDIT PLOTTER
CONFIGURATION.
A questo punto si tenga pre-
sente che tutte le opzioni qui
settate possono sempre es-
sere variate come opzioni di
stampa ogni qual volta che
si vorrà, in seguito, ricorrere
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a questa particolare forma di
esportazione.
Le impostazioni di maggior
rilievo si trovano concentra-
te nella voce GRAPHICS del
pannello di controllo della
stampante Autocad.
Essenzialmente si suggerisce
di settare il tipo di COLOR
DEPTH (PROFONDITÀ CO-
LORE) della stampante in
modo che questa corrispon-
da alle necessità prevalenti
dell’utente. Gli altri para-
metri meritano una certa
sperimentazione in modo da
essere configurati in maniera
da dare il miglior risultato
per le esigenze specifiche.
Una volta settati i parametri
si potrà confermare l’im-
postazione con un click sul
pulsante OK e un succes-
sivo click sul pulsante END
(FINE) del menù precedente
(che nel frattempo è rimasto
attivo in secondo piano).
La parte di impostazione di
Autocad per la creazione di
file di stampa EPS termina
qui. Per utilizzare questa funzione si proceda ad aprire il file che si vuole esportare,
e si passi al menù di stampa, da qui si selezioni come periferica di stampa la stam-
pante Postscript su file che abbiamo appena configurato. Si proceda quindi a settare
impostazioni di stampa, formato della carta, scalatura del disegno e pennini come
se si trattasse di una vera e propria stampa su carta, a differenza del fatto che, in
questo caso si controllerà la posizione in cui il file EPS verrà salvato (sul desktop, per
esempio).
Al tempo stesso, se si tratta
di un disegno con elemen-
ti 3D, si potranno settare
l’opzione HIDE OBJECTS
(NASCONDI OGGETTI) per
ottenere la rimozione delle
linee nascoste dal disegno.
In sostanza la qualità del
file che si andrà a creare di-
penderà dalla stessa qualità
ottenibile da quello stesso
disegno in fase di stampa.
Impostati tutti i parametri,
ed eventualmente dopo ave-
re controllato una preview
della stampa, si proceda alla
creazione del file con un click
sul pulsante OK.
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Ad operazione di stampa
completata nella cartella
scelta per ricevere il file EPS
si troverà un documento con
nome definito dall’utente ed
estensione EPS, importabile
da CORELDRAW.
A questo punto si potrà pas-
sare a lavorare in Coreldraw
per eseguire l’importazione
dell’EPS.
Si seguirà una procedura di
importazione simile a quella
vista poco fa per il formato
DXF, se non che si dovrà ov-
viare ad un classico inghippo
operativo di Coreldraw.
Quest’ultimo infatti rico-
noscerà il file EPS come
ENCAPSULED POSTSCRIPT, fatto anche lecito, ma deludente dal punto di vista della
visualizzazione a monitor (ma perfetto in stampa su una periferica compatibile con il
linguaggio Postscript) e della possibilità di modifica e perfezionamento del file.
Quindi, per evitare il problema, si dovrà avere cura di attivare il menù a tendina corri-
spondente alla voce FILE DI TIPO e lì selezionare la voce PS, PRN, EPS - POSTSCRIPT
INTERPRETED, si forza quindi l’importazione di un file secondo l’interpretazione del
contenuto Postscript (e non delegando questa fase alla stampante).
Grazie a questa impostazione si otterrà un’eccellente importazione del documento che
risulterà editabile in Coreldraw.
A questo punto si tenga presente che nel momento dell’importazione, similmente a

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quanto visto per il DXF, verrà richiesto di specificare le dimensioni del documento im-
portato, anche in questo caso è conveniente premere il tasto INVIO per preservare le
dimensioni impostate dalla stampa in Autocad. Quanto importato avrà esattamente
quelle dimensioni e quindi se stampato in scala 1:10, per esempio, sarà importato
esattamente in scala 1:10. Al tempo stesso si tenga presente che le linee di questo
disegno sono dipendenti dalla scalatura del disegno stesso il che significa che se si
raddoppia o si dimezza la dimensione del contributo grafico, anche gli spessori delle
linee si dimezzano o si raddoppiano.

Se si desidera sbloccare
quest’impostazione, in modo
che gli spessori rimanga-
no costanti al variare della
dimensione del disegno,
si proceda come segue: si
selezioni la voce MODIFICA
dalla barra dei comandi e
quindi TROVA E SOSTITUI-
SCI e ancora SOSTITUISCI
OGGETTI...
Nel menù successivo si se-
lezioni la voce SOSTITUISCI
PROPRIETÀ PENNA CON-
TORNO e si clicchi sul pul-
sante AVANTI>. Nel menù
successivo si selezioni la
voce SCALA CONTORNO
CON IMMAGINE del pannello
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TROVA e lo si imposti su ATTIVATO, quindi si selezioni la voce SCALA CONTORNO CON
IMMAGINE del pannello SOSTITUISCI e lo si imposti su DISATTIVATO.
Si confermi quindi con un click sul tasto TERMINA, a questo punto apparirà un menù
galleggiante con alcuni pulsanti, si clicchi sul pulsante SOSTITUISCI TUTTO per com-
pletare l’operazione (che nel caso di disegni molto complessi potrebbe richiedere anche
parecchi minuti).

Il formato EPS appena de-


scritto può essere impiegato
anche per portare l’elaborato
in Photoshop e quindi con-
vertirlo in formato bitmap.
L’operazione di produzione del file EPS è la medesima descritta per il passaggio verso
Coreldraw.
Una volta creato il file EPS si avvii Photoshop, si vada alla voce FILE e si usi il comando
OPEN (Apri nella versione in lingua Italiana), e si selezioni il file EPS appena creato,
si confermi quindi con un click sul pulsante OK.
A questo punto verrà richiesto di indicare la qualità da applicare alla conversione,
questa dovrà essere impostata in maniere consona alle esigenze di qualità/prestazioni
richieste dall’utente.
Infatti un valore in DPI troppo elevato potrebbe generare un file molto pesante e difficile
da gestire. Si valutino quindi i parametri da settare sulla base delle proprie esigenze .
Si raccomanda comunque l’attivazione dell’opzione ANTI-ALIASED se si desidera che
i tratti appaiano morbidi e non scalettati.
Il documento importato verrà presentato con un fondo trasparente, in questo modo
sarà molto semplice eseguire operazioni di sovrapposizione del disegno a immagini
esistenti o a sfondi particolari.
Se si desiderasse passare
direttamente ad un docu-
mento con un fondo bianco,
sarà sufficiente portarsi alla
voce LAYER (LIVELLI) della
barra dei comandi e selezio-
nare la voce FLATTEN IMAGE
(UNISCI TUTTI I LIVELLI).
Questa soluzione permette
di importare alla massima
qualità un documento Au-
tocad in Photoshop, per-
mettendone il successivo
salvataggio in un qualunque
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formato BITMAP (PSD, TIFF, JPEG, PNG...).
E’ comunque possibile produrre in maniera analoga delle immagini bitmap diretta-
mente da Autocad.
La qualità sarà sostanzialmente inferiore, ma per molte applicazioni potrebbe risultare
ugualmente efficace.

La procedura passa anche in questo caso dall’installazione di una nuova stampante


in ambiente Autocad. Si vada quindi ancora una volta alla voce FILE e da li si attivi il
PLOTTER MANAGER e da qui il WIZARD per l’aggiunta di un nuovo plotter. A questo
punto si selezioni MY COMPUTER e nel menù successivo si scelga RASTER FILE FOR-
MATS per la voce MANUFACTURERS e dalla lista MODELS si selezioni un formato Bit-
map particolarmente versatile, come ad esempio TIFF VERSION 6 (UNCOMPRESSED).
Si proceda attraverso i vari
pannelli similmente a quanto
già visto per la stampante
Postscript e arrivati all’ul-
timo pannello si configuri
la stampante di file Bitmap
in maniera che produca
file della dimensione desi-
derata (8000x8000 pixel
al massimo in Autocad 14,
1600x1200 pixel in tutti gli
Autocad successivi) e si se-
lezioni la profondità colore
desiderata (colore o bianco
e nero).
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Conclusi i settaggi e creata
la nuova stampante si sarà
da subito in grado di “stam-
pare” dei file in formato bit-
map dei propri disegni.
Il limite principale di questa
procedura sta nel fatto che
gli spessori dei pennini non
saranno presenti e quindi va
presa in considerazione solo
per quei casi dove questo
fattore non è richiesto per
la definizione dell’aspetto
grafico del prodotto.
Si ricorda da ultimo che
tra i formati bitmap per la
stampa è disponibile anche
il formato JPEG, ma se ne
sconsiglia l’utilizzo per via
degli effetti di compressio-
ne talvolta non gradevoli in
questo genere di immagini,
si preferisca se necessario
una successiva conversione
in questo formato attraverso
un programma di fotoritoc-
co.

Note:
1- Nella versione 10 di Coreldraw le funzioni di scalatura di un file DXF possono risultare sensi-
bilmente più complesse rispetto alle indicazioni della presente dispensa, in quanto il programma
considera il fattore di scalatura relativo all’oggetto (creato o importato).

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