ISSN (pubblicazione online): 2531-615X
MASCHERINE
PER LA TUA SICUREZZA
albapremium.it
Mercoledì 13 maggio 2020 € 1,50
Anno LV - Numero 131
Retata di mafiosi e di usurai
Guadagnano solo i criminali
Da Palermo a Milano la Guardia di Finanza ha arrestato 91 tra boss ed estorsori: volevano
sfruttare la crisi per mettere le mani sulle aziende, che aspettano invano aiuti dal governo
Gli strozzini sono scatenati: prestano mille e pretendono 3mila
Stato contro se stesso
La legge vieta
di pagare
ogni riscatto
VITTORIO FELTRI
I sequestri di persona
hanno segnato molti an-
ni della recente storia ita-
liana. Cominciarono nel
Settanta e proseguirono
per vario tempo seminan-
do angoscia in parecchie
famiglie, costrette a sbor-
sare riscatti folli allo sco-
po di poter riabbracciare
i loro cari rapiti. Chi ha la
mia età ricorderà vicen-
de dolorose e addirittura
tragiche.
Rammento il caso atro-
ce di Cristina Mazzotti,
studentessa diciottenne
di Erba, strappata dalla
sua casa il 30 giugno
1975, tenuta per mesi se-
gregata in una sorta di
tomba e infine uccisa dal-
la banda che l’aveva im-
prigionata. Una vicenda
che scosse l’opinione
pubblica e che è simile a
quella di Cesare Casella,
finito nelle mani di una
cosca calabrese e rinchiu-
so in un cunicolo
sull’Aspromonte per ol-
tre due anni in catene. Il
ragazzo resistette a ogni
tortura e si salvò grazie al-
la madre, (...)
segue ➔ a pagina 5
Folli regole per l’estate. Le Regioni: il turismo muore
I bagnini potranno salvarci
ma non guardarci in faccia
SALVATORE DAMA
La follia, una delle tante, è che in
autobus, cioè al chiuso, devi rispet-
tare la distanza di un metro dagli
altri. Al mare, invece, diventano
cinque. Tra gli ombrelloni. Per-
ché? Bisognerebbe chiederlo ai
cervelloni dell’Inail, che insieme
OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Cesare Casella racconta il suo sequestro
«Sepolto vivo per due anni»
AZZURRA BARBUTO ➔ a pagina 5
Il gruppo che rapì la ragazza ringrazia: useremo i soldi per la jihad
I milioni versati per Silvia servono ai terroristi
ANDREA MORIGI
Gli Al Shabaab sono in cima a tutte le liste
nere del terrorismo internazionale dal 12
aprile 2010. Negoziare anche soltanto la
vendita di uno spillo con quel gruppo di
terroristi islamici somali è vietato tanto alle
imprese private quanto agli enti pubblici.
agli esperti del Comitato tecnico
scientifico, hanno preparato il pro-
tocollo cui si devono attenere gli
stabilimenti balneari, se vogliono
aprire per la stagione 2020. Ma
molti già si stanno tirando indie-
tro. Ci sono delle spiagge, in Italia,
dove è praticamente (...)
segue ➔ a pagina 10
albapremium.it
DIRETTORE VITTORIO FELTRI
www.liberoquotidiano.it
e-mail:direzione@liberoquotidiano.it
RENATO FARINA
La notizia dell’arresto da parte della Guardia di Finanza di
91 (presunti) mafiosi e usurai ci rallegra. Vuol dire che le
nostre fiamme gialle e i baschi verdi d’eccellenza hanno
mantenuto l’occhio desto. Non si sono accontentate di con-
trollare se qualche prete diceva messa e qualche scemetto
osava un barbecue. Hanno compreso, e con essi alcuni
procuratori, che in Italia qualcuno invece di serrarsi in ca-
sa, ha lavorato di brutto. La mafia, nelle sue varie denomi-
nazioni, non ha avuto la manina corta. Come il pio pellica-
no si è tolta dal becco pane e companatico per la gente
abbandonata dallo Stato e costretta ai domiciliari. La mafia
ha bussato, come una specie di esercito (...)
segue ➔ a pagina 6
ANTONIO CASTRO-FILIPPO FACCI ➔ alle pagine 6-7
Occhio al Btp Italia Da Radio Popolare in sù
Se Conte chiede Quei comunisti
i nostri risparmi che vogliono
dica che ne fa cambiare Libero
GIULIANO ZULIN PIETRO SENALDI
Da lunedì i risparmiatori I cruscotti delle automobili
potranno acquistare l’en- hanno poco da invidiare al-
nesimo Btp Italia. Di che la plancia di comando di
cosa si tratta? Semplice, lo un’astronave. Sono dotati
Stato chiede soldi al merca- di luci, rotelle, telefoni, bot-
to, in particolare agli italia- toni parlanti. Così, per sba-
ni, in cambio di un interes- glio, ho toccato un pulsan-
se (cedola o dividendo) ver- te sul volante e sono plana-
sato ogni sei mesi. Motivo? to dal cantante Tommaso
Il governo fa un appello ai Paradiso a Radio Popola-
Per l’esportazione di beni duali e beni uti- suoi cittadini, che nei conti re, storica emittente mila-
lizzabili per trattamenti inumani si rischia- correnti hanno fermi più o nese più terzomondista
no anche sei anni di carcere. meno 1400 miliardi, allo della Boldrini, più comuni-
Ne sono perfettamente consapevoli le scopo di ottenere denari li- sta di Bertinotti, più retori-
istituzioni statali che hanno (...) quidi per far fronte ca di Saviano e più nemica
segue ➔ a pagina 2 all’emergenza Coronavi- dei lavoratori di Landini.
rus. I soldi che saranno raci- Parlava di Libero e sono ri-
LORENZO MOTTOLA ➔ a pagina 3 molati (...) masto a sentire. (...)
segue ➔ a pagina 9 segue ➔ a pagina 9
Il tedesco ha deluso, il Cavallino punta su Leclerc
La Ferrari lascia a piedi Vettel
e risparmia 40 milioni l’anno
NINO SUNSERI notto, gran capo della scuderia,
nè il pilota che tuttavia potrebbe
Marilyn Monroe ripeteva che se tenere in serbo la vera sorpresa.
finisce un amore e nessuno dei Un futuro in Mercedes: «Vettel li-
due partner soffre vuol dire che bero è una novità di cui tenere
l’amore non è mai esistito. La rot- conto» afferma sibillino Toto Wol-
tura fra Sebastian Vettel e la Ferra- ff, gran capo delle Freecce d’Ar-
ri sembra confermarlo. Nessuno gento in pista. Tatticismo (...)
ha sofferto: non certo Mattia Bi- segue ➔ a pagina 22
Prezzo all’estero: CH - Fr3.70/MC & F - € 2.50
2 mercoledì
13 maggio
2020
DOVE VA IL RISCATTO
I terroristi fanno festa e ridono:
«Coi vostri soldi faremo il jihad»
Il portavoce del gruppo Al Shabaab gongola: compreremo armi e addestreremo la nostra
polizia religiosa. «Noi le donne le trattiamo bene, specie la Romano: un ostaggio prezioso»
segue dalla prima
ANDREA MORIGI
(...) contribuito a inserire l’organiz-
zazione nell’elenco dei soggetti
sottoposti a restrizioni dall’Unio-
ne Europea con lo scopo principa-
le di congelare i loro beni e le loro
attività militari. Se, invece di taglia-
re i fondi a chi uccide innocenti, li
si finanzia, oltre a incorrere in san-
zioni di legge, si alimenta anche la
guerra santa.
Se ne rallegra pubblicamente,
in un’intervista di ieri a La Repub-
blica, il loro portavoce, Ali Dehere,
disposto perfino dall’entusiasmo
a fornire alla Ragioneria dello Sta-
to una sommaria rendicontazione
di come sarà spesa la somma rice-
vuta in cambio della liberazione di
Silvia Romano. Dice che quei sol-
di «in parte serviranno ad acquista-
re armi di cui abbiamo sempre
più bisogno per portare avanti la
jihad, la nostra guerra santa». Con
quanto rimane, intendono «gesti-
re il Paese», cioè «pagare le scuo-
le», «comprare il cibo e le medici-
ne che distribuiamo al nostro po-
polo», quindi «formare i poliziotti
che mantengono l’ordine e fanno
rispettare le leggi del Corano».
È esattamente quello che voglio-
no evitare le sanzioni della comu-
nità internazionale, che in diverse
risoluzioni delle Nazioni Unite da
dieci anni a questa parte semmai
accusa la filiale di Al Qaeda nel
Corno d’Africa di ostacolare la con-
segna di materiale umanitario alle
comunità locali ed è impegnata
nel frattempo a sostenere la mis-
sione militare Amison dell’Unio-
ne Africana in Somalia e il gover-
no di Mogadiscio.
LE SANZIONI
Ovviamente l’ipotesi di aprire
un’indagine sulle autorità itlaiane
per aver autorizzato l’apertura di
un canale di trattativa con gli Al
Shabaab non passa nemmeno per
la testa dei magistrati delle procu-
re che indagano per terrorismo.
Ufficialmente, nessuno ammette-
rebbe mai la corresponsione di un
riscatto e, in ogni caso, se davvero
sono stati consegnati all’estero fon-
di riservati della Repubblica italia-
na, a riceverli pare che sia stata
una struttura statale di un Paese
con cui condividiamo l’apparte-
nenza all’Alleanza Atlantica, co-
me la Turchia. Forse nessuno 007
italiano è stato direttamente a con-
tatto con persone sottoposte a em-
bargo dall’Unione Europea o loro
emissari. Anche se l’Alto Rappre-
sentante dell’Ue per gli Affari Este-
ri Josep Borrell, ieri, ha definito
«un problema» il presunto paga-
mento, formalmente la triangola-
zione sembra perfetta e al di sopra
di ogni possibile contestazione giu-
ridica. E poi con quell’operazione
è stata salvata una vita umana, il
bene supremo di fronte al quale
tutti gli altri sono subordinati.
In realtà, i terroristi stessi affer-
mano che non avrebbero mai fat-
PRIMO PIANO
PAROLA DI TAGLIAGOLE
«I soldi del riscatto in parte
serviranno ad acquistare
armi di cui abbiamo
sempre più bisogno per
portare avanti la guerra
santa. Con quanto rimane,
vogliamo pagare le scuole,
comprare il cibo e le
medicine che distribuiamo
al nostro popolo, formare i
poliziotti che mantengono
l’ordine e fanno rispettare
le leggi del Corano»
to del male alla ragazza sequestra-
ta. Quanto alle condizioni di pri-
gionia «non mi risulta che sia sem-
pre stata segregata», risponde De-
here a La Repubblica. e «abbiamo
fatto di tutto per non farla soffrire
anche perché Silvia Romano era
un ostaggio, non una prigioniera
di guerra». In ogni caso, «perché
mai avremmo dovuto maltrattar-
la? Silvia Romano - dice, senza usa-
re il nome da musulmana, Aisha -
rappresentava per noi una prezio-
sa merce di scambio. E poi è una
donna, e noi di Al Shabaab nutria-
mo un grande rispetto per le don-
La famiglia e i commenti su internet
Neppure la madre crede alla conversione
La signora Francesca: «Chiunque sarebbe diventato islamico in quelle condizioni». Aperta indagine sulle minacce
LORENZO GOTTARDO
■ Immagini della ragazza accom-
pagnate dalla frase «Impiccatela» e
poi post pubblicati sui social net-
work in cui si spiega che la sua «non
è una conversione religiosa, ma un
attacco politico». Sono questi solo al-
cuni degli episodi che, nella giorna-
ta di ieri, hanno spinto la procura di
Milano ad aprire un fascicolo d’inda-
gine, al momento a carico d’ignoti,
per le minacce aggravate rivolte a
Silvia Romano sul web. Il sostituto
procuratore Alberto Nobili, a capo
dell’antiterrorismo milanese, ha va-
lutato come rilevanti gli elementi
raccolti inizialmente sulla vicenda
dai carabinieri del Ros di Milano.
Il ritorno della cooperante 24en-
ne, ma soprattutto la notizia della
sua conversione all’islam avvenuta
nel corso dei 18 mesi di prigionia,
oltre a migliaia di testimonianze di
sostegno, su internet ha raccolto an-
che un numero considerevole di cri-
tiche. L’episodio più clamoroso è
quello di un consigliere comunale
di Asolo, in provincia di Treviso, che
è arrivato a pubblicare su Facebook
la foto di Silvia Romano con la dida-
scalia «Impiccatela» ricevendo deci-
ne». Soprattutto perché «ogni tente alleato di Al Qaeda. pensa di chiamare in causa la Ci- Sopra, a
ostaggio è un bene prezioso, quin- Comunque, avevano fra le ma- na per la diffusione colposa o dolo- sinistra, un
di appena c’era il minimo rischio ni un investimento milionario da sa del Covid-19 nell’intero pianeta reparto di Al
che la zona dove tenevamo nasco- far fruttare. Ora che hanno massi- a causa della distrazione di un tec- Shabaab.
sta Silvia Romano era diventata mizzato il profitto, lo impiegheran- nico o del malfunzionamento del- A destra, Silvia
un possibile bersaglio per i nostri no per compiere eccidi di massa le strumentazioni di un laborato- Romano a
nemici, sceglievamo un altro na- di loro connazionali somali e di rio, perché non intraprendere Ciampino tra il
scondiglio». In più, ormai era una soldati di altre nazioni. E saranno un’azione legale nei confronti di Presidente del
sorella nella fede benché «rispetto le prossime vittime ad avere il dirit- chi, infrangendo ogni possibile ac- Consiglio
alla conversione all’islam, anche to di chiedere un risarcimento cordo fra Stati, ha fornito denaro a Giuseppe Conte
se non direttamente costretta, Sil- all’Italia, chiamandola magari a chi lo ha poi utilizzato per uccide- e il Ministro
via ha finito con l’essere plagiata giustificare il proprio operato di re esseri umani? Le vittime delle degli Esteri
dall’ambiente dei rapitori«, spiega fronte a una corte internazionale. azioni di distruzione di massa de- Luigi Di Maio
all’Agi il giornalista somalo Harun Si ritiene responsabile l’Olanda gli Al Shabaab grideranno vendet- (LaPresse e
Maruf, autore di Dentro Al Sha- per non avere protetto la popola- ta contro la reputazione dell’Italia. Fotogramma)
baab: la storia segreta del più po- zione di Srebrenica nel 1995, si © RIPRODUZIONE RISERVATA
ne di condivisioni e messaggi a soste- scia sfuggire all’uscita di casa. ma, nella giornata di ieri, hanno co-
gno. Brevi frasi di commento che «Chiunque dopo due anni di prigio- minciato a circolare convincenti fa-
bollavano la ragazza come «traditri- nia tornerebbe convertito. Usate il ke news su come il denaro sarebbe
ce», la accusavano di «aver deruba- cervello». Quasi ci fosse qualcosa a stato trovato attingendo direttamen-
to gli italiani», o parlavano di una legare la vicenda della conversione te dai fondi per le casse integrazioni
«finta conversione», frutto di accor- con la liberazione della ragazza. e causando, così, anche uno slitta-
di sotterranei. Voci che, però, quasi Sul web quello dei soldi per il ri- mento dei pagamenti durante
paiono essere avvallorate dalle po- scatto che il nostro governo avrebbe l’emergenza sanitaria.
che parole che Francesca Fumagal- pagato ai terroristi islamici è stato Una storia priva di fondamento,
li, la madre di Silvia Romano, si la- un altro tema tirato in ballo. Sul te- ma capace di generare, in poche
ore, vasta attenzione sul web. Centi-
naia di commenti e, tra questi, an-
che diverse minacce rivolte alla Ro-
Borrell non è contento mano con utenti che si ripromette-
vano di «andare a farle visita». La
ragazza non viene ritenuta dalle au-
Perfino l’Ue critica Conte & c.: torità a rischio di pericoli imminenti
e, al momento, non sono necessarie
pagare Al Qaeda? Un problema particolari misure di sicurezza. Moti-
vo per cui, da ieri, è stato anche tolto
■ Il pagamento di un riscatto da parte delle autorità italiane per il presidio fisso di fronte alla palazzi-
liberare Silvia Romano, la giovane volontaria rapita in Kenya e liberata na dove Silvia Romano abita.
dopo essere stata tenuta prigioniera in Somalia per quasi due anni, L’unico timore delle autorità in
potrebbe essere «un problema». È questo il parere dell’Alto Rappresen- merito è che questo clima d’odio su
tante dell’Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell, rispondendo, in video- internet possa tradursi in qualche
conferenza a Bruxelles, alla domanda se il pagamento di un riscatto forma di atto dimostrativo sotto ca-
costituisca un problema, visto che il portavoce di al Shabaab, Ali Dehe- sa della 24enne nel quartiere Caso-
re, ha dichiarato a Repubblica che una parte di quei soldi serviranno retto di Milano. Non amici di fami-
per comprare armi. «Sì, sicuramente deve essere un problema - ha glia e giornalisti questa volta, ma
risposto il successore di Federica Mogherini - ma francamente non una manifestazione di protesta ma-
abbiamo ulteriori informazioni da darvi. Sono spiacente». gari organizzata proprio sul web.
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FERMATE QUELLE MISSIONI
A fregare Silvia è stata la Ong
che ancora recluta sul web
L’associazione delle Onlus ammette: viaggio in Kenya senza nessuna sicurezza
dopo un contatto su Facebook. Ma tanti ragazzi ora si offrono per partire
LORENZO MOTTOLA
■ Una ragazza bianca lascia-
ta sola, in uno sperduto villag-
gio del Kenya, a dormire in
una capanna di lamiera senza
alcun tipo di protezione. La
Procura di Roma ha delle otti-
me ragioni per riaprire le inda-
gini su “Africa Milele”, la Ong
che ha arruolato Silvia Roma-
no per spedirla in Africa con
compiti non meglio precisati.
La no-profit di Fano fa parte
della galassia di 4000 associa-
zioni italiane che lavorano sul-
la “cooperazione internaziona-
le”, cioè aspirando a intercetta-
re qualche briciola dei miliardi
di euro (circa cinque lo scorso
anno) che il nostro governo de-
stina ogni anno ai Paesi in via
di sviluppo. Tra queste realtà
troviamo giganti come la Cari-
tas, ma anche tantissime socie-
tà improvvisate. E a dirlo sono
gli stessi operatori del settore,
come Silvia Stilli, portavoce
dell’Associazione Ong Italiana,
che in un’intervista a Redatto-
re Sociale ha lanciato una lun-
ga serie di accuse: «Le persone
non vanno mandate allo sbara-
glio, serve professionalità, altri-
menti ci rimettiamo tutti».
VOLONTARI
E invece la professionalità in
questo ambito è merce rara, co-
me si deduce leggendo i dati
La scheda
INESPERTI
■ Per ogni 4 impiegati nel-
le Onlus che operano nel ter-
zo mondo ci sono 100 volon-
tari.
TANTE SIGLE
■ Sono le 4000 associazio-
ni italiane che operano nella
cooperazione internaziona-
le.
dell’Istat. Per ogni 4 impiegati
nelle Onlus che operano nel
terzo mondo ci sono ben 100
volontari coinvolti. Poca prepa-
razione, molta incoscienza.
Per rendersene conto basta un
fatto: la stessa Stilli ha racconta-
to che dal giorno del rapimen-
to di “Aisha” Romano le richie-
ste per partire per il Continen-
te nero sono addirittura au-
mentate. «Alcuni ragazzi li ab-
biamo dovuti rimpatriare a
causa del Covid 19, hanno so-
speso il loro programma ma vo-
gliono tornare appena sarà pos-
sibile. Il consiglio ai ragazzi è
sempre di verificare bene l’or-
ganizzazione con cui si parte».
Non tutti, però, hanno la matu-
rità per distinguere tra cialtroni
e offerte serie. D’altra parte nor-
malmente le Ong più grosse
non arruolano ragazzi senza
esperienza. Così tanti giovani
si accontentano di quel che tro-
vano. La Romano, per esem-
pio, ha contattato su Facebook
la Africa Milele, su una pagina
che secondo i gestori ora è pre-
sa d’assalto da ragazzi che vor-
rebbero seguire le orme della
giovane milanese. Voglia di
martirio?
IL PROGETTO
Quella di Silvia tra le tante
organizzazioni non è certo una
di quelle più rinomate. Non è
iscritta a uno dei “cartelli” che
raccolgono le principali sigle e
che danno garanzie di traspa-
renza e organizzazione. È stata
fondata da Lilian Sora, 42 anni,
marchigiana di Fano. La signo-
ra ha visitato il Kenya per la pri-
ma volta circa 20 anni fa, in va-
canza con l’ex marito italiano.
E lì è iniziato tutto: ha aperto
un orfanotrofio e iniziato a rac-
cogliere cibo e di medicinali.
Oltre ad aver attivato progetti
di sostegno a distanza e cose
simili. In seguito Sora ha sposa-
to un Masai, che peraltro era il
responsabile della missione a
Chakama, il paesino dove è sta-
ta catturata Silvia. Le volonta-
rie venivano usate come posti-
ne: le facevano partire dall’Ita-
lia con borse piene di medici-
nali e latte in polvere. Poi rima-
nevano in campagna per un
po’, il tutto senza neanche
PRIMO PIANO
un’assicurazione contro le ma-
lattie e gli infortuni. «Ora sia-
mo noi per primi a chiederci se
è stato fatto tutto secondo la
norma», dice la Stilli, «se la ra-
gazza avesse un referente per
la sicurezza in loco o se sia sta-
ta lasciata sola in una zona a
rischio, senza una scorta». La
Sora però continua a respinge-
re ogni accusa: «Era un villag-
gio tranquillo, non ci saremmo
mai aspettati quello che è suc-
cesso». E ancora: «Era la vera
Africa, un’Africa rurale non an-
cora rovinata dal turismo».
Un’Africa dove, però, si rischia
la pelle. E le due guardie del
corpo che la Ong aveva spedi-
to a Chakama pare non fossero
sul posto il giorno del rapimen-
to a causa di un “disguido”.
Nella stanza di fianco a Silvia
dormivano sei terroristi. Così,
dopo aver sentito i racconti del-
la ragazza, la procura di roma
pare intenzionata ad approfon-
dire la vicenda.
Le polemiche non sono fini-
te qui: nell’organizzazione del-
la Milele è indirettamente coin-
volto anche un deputato
M5S,Roberto Rossini. «Mia mo-
glie», ha spiegato ieri «è sempli-
cemente un membro del diret-
tivo di questa onlus dal 2014
che è stata fondata e opera dal
2012. Di conseguenza non pos-
so che confermare la mia tota-
le estraneità».
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Dopo lo show con “Aisha”
Il governo pensi piuttosto
a riportare Chico in Italia
GABRIELLA GIAMMANCO*
■ Silvia Romano è a casa e
non si può che esserne felici.
Eppure, Silvia non è una ra-
gazza tornata in Patria dopo
una disavventura. La sua sto-
ria e il modo in cui è avvenuto
il suo rientro sono carichi di
significati simbolici. Silvia è
una giovane italiana, rapita
da un gruppo di terroristi isla-
mici, Al-Shabaab, cellula so-
mala legata ad Al-Qaeda. Li-
berata dopo 18 mesi è tornata
nel nostro Paese con dinami-
che che, probabilmente, non
conosceremo mai. Sotto l’as-
sedio di fotografi e camera-
men, è scesa da un volo di Sta-
to coperta da un abito islami-
co e ha annunciato la sua con-
versione, il suo nuovo nome,
che ha spazzato via quello ita-
liano, e che nulla di male le è
stato fatto. Bingo! Per i fonda-
mentalisti islamici mai ci fu
spot migliore. Senza entrare
nel merito di una scelta così
intima come la conversione,
credo che l’aspetto mediatico
della stessa sia stato l’elemen-
to più potente di questa sto-
ria, che andava maneggiato
con più cura. Lasciare che la
nuova Silvia si presentasse in
abiti islamici è stato un mes-
saggio di una forza incredibi-
le. Un’enorme cassa di riso-
nanza per i terroristi e per la
loro propaganda. La sua vi-
cenda non è un racconto pri-
vato, è una questione che ri-
guarda il Paese.
In Italia esiste tendenzial-
mente una regola non scritta:
pagare i riscatti degli ostaggi.
Condivisibile o meno, questa
è la realtà. È una tradizione
consolidata, di cui il Lodo Mo-
ro è un celebre esempio.
RITORNO DI IMMAGINE
In questo caso, è emerso
che lo Stato avrebbe versato
un riscatto di 4 milioni di eu-
ro. In un’intervista il portavo-
ce degli Al Shabaab ha am-
messo che quei soldi saranno
usati per la Jihad. Il Governo
sull’indiscrezione ha nicchia-
to. Ciò di cui si è preoccupato
è stato essenzialmente il ritor-
no d’immagine. E così Conte
e Di Maio si sono precipitati a
fare la foto opportunity fianco
a fianco con la ragazza. C’è di
più. Pare che Il Ministro ab-
bia accusato il Premier di aver-
gli fatto lo sgambetto e che in
aeroporto avrebbe preferito
essere il protagonista assolu-
to. Insomma, i due hanno fat-
to a gara per accogliere Sil-
via-Aisha e si sono prestati a
uno show mediatico per ali-
mentare i loro sogni di gloria.
Un profilo più basso, una
maggiore sobrietà, sarebbero
stati più apprezzati. Far circo-
lare notizie su pagamenti di
riscatto è un pericoloso boo-
merang per il nostro Paese e
per la sicurezza dei nostri con-
nazionali all’Estero. Si rischia
di mettere una taglia sulla te-
sta di altri cooperanti presenti
in Africa. L’idea che pagando
il riscatto si vadano a finanzia-
mercoledì
3
13 maggio
2020
re nuove missioni sanguina-
rie è insopportabile. La cattu-
ra dei terroristi, responsabili
del sequestro, sarebbe stato
semmai il successo da sban-
dierare.
Poco chiaro, poi, è stato il
ruolo dei servizi segreti tur-
chi. Abbiamo perso così tanto
terreno in Somalia e siamo co-
stretti ad affidarci all’intelli-
gence di altri Paesi? Paghere-
mo in energia il loro aiuto?
Per troppo tempo non si è da-
to il giusto peso alla nostra po-
litica estera, anche per le mo-
deste competenze di chi l’ha
gestita negli ultimi lustri. So-
no lontani i tempi di Pratica
di Mare, quando l’Italia era
un player determinante e ri-
spettato nel mondo.
CHICO FORTI
E dispiace che oggi si discu-
ta del presunto pagamento di
un riscatto a organizzazioni
terroristiche, azione che por-
ta con sè interrogativi etici e
tensioni internazionali, ma il
Governo si disinteressi della
sorte di altri nostri connazio-
nali all’Estero che da anni vi-
vono storie dolorose. La vicen-
da di Chico Forti ne è un
esempio: detenuto ingiusta-
mente da 20 anni negli Stati
Uniti, condannato all’ergasto-
lo alla fine di un processo che
ancora oggi desta numerosi
dubbi. Diverse circostanze
della sua storia, su cui non mi
soffermerò, evidenziano la
sua probabile innocenza, ep-
pure quest’uomo è destinato
a restare in un carcere ameri-
cano fino alla fine dei suoi
giorni. Da Sud a Nord del Pae-
se è cresciuta un’onda popola-
re a sostegno di Chico e della
revisione del processo. Di Ma-
io ha annunciato che si sareb-
be interessato, che avrebbe la-
vorato per far tornare Chico
in Italia. Un annuncio a cui
non è stato dato seguito. Ep-
pure non servono milioni, for-
se non serve l’intelligence, si-
curamente non serve scende-
re a patti coi terroristi. Baste-
rebbe l’impegno del Gover-
no, una politica estera degna
di questo nome, la diploma-
zia. Con quel Trump che chia-
ma il nostro Presidente del
Consiglio “Giuseppi” il quale,
quindi, non avrebbe difficol-
tà, con un po’ di impegno, ad
avviare sull’argomento una
trattativa con Donald. Si ap-
prossimano le elezioni presi-
denziali e Trump ha tutto l’in-
teresse a conquistare il voto
degli italiani in America e a
riconquistare le simpatie del
nostro Paese. Un recente son-
daggio mostra che la popolari-
tà degli Stati Uniti tra gli italia-
ni è in discesa, solo il 17% li
considera un Paese amico a
fronte del 52% che, nonostan-
te il virus, considera amica la
Cina. Si metta in moto la mac-
china della Farnesina anche
per Chico e con altrettanto im-
pegno si lavori per assicuragli
la giustizia che merita.
* senatore Forza Italia
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4 mercoledì 13 maggio 2020

CESARE CASELLA RACCONTA
«Ecco che vuol dire esser sepolti vivi per 2 anni»
Nel 1988, a 18 anni fu vittima di uno dei più lunghi sequestri mai avvenuti in Italia: «A Silvia dico di guardare avanti e trasformare
il male in bene. Umanità dei banditi? In quelle condizioni pure chi ti tiene in catene sembra buono perché ti dà un pezzo di pane»
Cesare Casella, con il padre e un carabiniere il giorno della liberazione, e oggi, imprenditore 50enne, felice padre di due figli: «A Silvia dico di lasciarsi tutto alle spalle e guardare avanti»
AZZURRA BARBUTO
■ Durò 743 interminabili giorni, os-
sia oltre 2 anni, dal 18 gennaio 1988 al
30 gennaio del 1990, il sequestro di
Cesare Casella, che costituisce uno
dei più lunghi rapimenti a scopo di
estorsione mai avvenuto in Italia, i cui
mandanti non sono mai stati indivi-
duati. Cesare, allora diciottenne, men-
tre rincasava dopo una serata trascor-
sa con gli amici fu bloccato da un com-
mando di uomini armati ed incappuc-
ciati, costretto a scendere dalla sua vet-
tura e caricato su un’altra automobile,
dove trascorse le due settimane se-
guenti chiuso in un box in compagnia
di alcuni banditi. In seguito, fu trasferi-
to a bordo di un camion negli impene-
trabili boschi dell’Aspromonte, in cui
passò il resto della sua prigionia sepol-
to, con caviglie e collo incatenati sen-
za tregua, in un tana di 2-3 metri qua-
drati da cui intravedeva a stento le al-
be dorate, i tramonti rossi e le penom-
bre turchine delle sere in montagna.
In estate e in inverno. In un tempo
dilatato all’infinito che è il tempo dei
sequestrati. Per il rilascio di Casella fu
pagato un riscatto di un miliardo di
lire, tuttavia la banda lo cedette ad al-
tri farabutti che rimisero in vendita il
ragazzo come fosse nient’altro che
una merce di scambio.
Oggi Casella fa l’imprenditore e abi-
ta a Milano. Da poche settimane, con
la nascita di Marcus, è diventato pa-
dre per la seconda volta. «Ho comple-
tato la famiglia. Ora la mia piccola
Chloe, che ha compiuto 9 anni, ha un
fratellino. Non potrei essere più feli-
ce», ci confida Cesare. I ricordi legati
alla sua detenzione sono ormai lonta-
ni, da subito Casella ha voluto lasciar-
seli alle spalle per ricominciare a vive-
re una esistenza che gli è stata in parte
rubata da perfetti sconosciuti. Tutta-
via, i segni restano, poiché il seque-
stro di persona è «un atto bestiale, il
reato più vile e più crudele che si pos-
sa commettere». Chi lo subisce è una
sorta di reduce di guerra, un indivi-
duo che ha attraversato gli inferi, visto
in faccia il male, tornando indietro
ammaccato e salvo. Non si è più gli
stessi dopo. Non si può più essere
quelli di prima.
«Sono contento per il rientro in Ita-
PRIMO PIANO mercoledì
5
13 maggio
2020
Commento
La legge vieta
di pagare
ogni riscatto
segue dalla prima
VITTORIO FELTRI
(...) mai doma nel tentativo di ria-
verlo vivo. Due episodi emble-
matici.
Dato che questo tipo di reato
all’epoca era diffuso, volendolo
contrastare, il Parlamento appro-
vò una legge crudele ma indi-
spensabile: bloccare gli averi dei
genitori e dei parenti delle vitti-
me al fine di scoraggiare i delin-
quenti adusi a questo genere
odioso di delitto. Seguirono pro-
teste, polemiche e perfino ribel-
da mangiare e da bere, quando non lioni, eppure lo Stato fu irremovi-
ne ignora i bisogni elementari. «I car- bile: vietato pagare per «scarcera-
La storia cerieri con cui entravo in contatto, i
quali non avevano ruolo di comando,
re» cittadini rapiti. Il provvedi-
mento, discutibile senza dub-
mi dimostravano umanità nelle occa- bio, si rivelò tuttavia efficace, nel
LA CATTURA E LA PRIGIONIA sioni in cui, ad esempio, mi portava- senso che i sequestri cessarono
■ Cesare Casella fu rapito, all’età di 18 anni, il 18 gennaio 1988 alle porte di no il giornale, che per me valeva oro e poiché non rendevano più alle
Pavia, città dove abitava e dove suo padre aveva un concessionario di automobi- rappresentava una specie di dono. mafie.
li. Mentre tornava a casa da una serata con gli amici, i banditi bloccarono la sua Ogni cosa extra che mi veniva conces- Quella legge è ancora in vigo-
auto, lo prelevarono e lo portarono prima in un garage alle porte di Milano e dopo sa si trasformava dal mio punto di vi- re, ma chissà per quale arcano
un paio di settimane in Aspromonte dove restò fino alla liberazione oltre due anni sta in una dimostrazione di grande motivo oggi viene regolarmente
dopo. umanità», racconta Cesare. Ecco allo- violata con un pretesto: se il cri-
ra che può avvenire che oppressori ed mine è commesso nel nostro
IL RISCATTO E «MAMMA CORAGGIO» oppresso giochino a carte insieme, ri- Paese, si applica la norma del
■ Inizialmente i rapinatori chiesero 8 miliardi di riscatto. Ad agosto, la famiglia dano, discutano di calcio, proprio co- congelamento dei conti corren-
pagò un miliardo, ma i banditi vendettero il ragazzo a un’altra banda. Nel giugno me è accaduto tra Casella ed i suoi ti, se invece si consuma all’este-
1989, la mamma di Cesare, Angiolina andò in Calabria per chiedere nelle piazze rapitori. «Provavamo ad attutire l’as- ro ricompensare con quattrini i
dei paesi e alle madri calabresi la liberazione del figlio. Che avvenne il 30 surdità di quella condizione con la malfattori è lecito. Lo stesso go-
gennaio 1990. I mandanti non sono mai stati individuati normalità, se non addirittura la banali- verno autorizza versamenti di
tà, delle conversazioni», specifica l’im- denaro pubblico finalizzati a
lia di Silvia Romano, ma sono estra- oppure autentica», spiega l’imprendi- prenditore. «Avvertivo altresì un certo chiudere la partita con i terrori-
neo alle polemiche sulla vicenda. Che tore, che aggiunge: «Certo, se non fos- imbarazzo, una sorta di remora nel sti.
si sia convertita sono fatti suoi. Del re- se stata sequestrata, sarebbe rientrata fare trapelare quella umanità, che re- Due pesi e due misure, una
sto, quando ti confronti con la morte in patria con pantaloncini e rossetto. stava in alcuni seppellita. Altri, invece, pratica intollerabile, iniqua. Epi-
faccia a faccia, non puoi prevedere le Però spetta a lei maturare la sua veri- non ce l’avevano proprio. Rammento sodi che confermano la veridici-
tue reazioni. Silvia ha abbracciato la tà». che qualcuno mi strappò le catenine tà di quanto sto scrivendo sono
religione dei suoi sequestratori? Non d’oro, mi sentii deprivato di qualcosa numerosi. Eccone due: le famo-
possiamo giudicare la sua scelta, ci VITTIMA E CARNEFICE di intimo che mi legava alla mia fami- se Simone, due amiche che si
tocca soltanto comprenderla», osser- glia», continua Cesare. erano recate in Iraq, la giornali-
va Cesare, il quale condanna la legge- Ha stupito un po’ tutti il fatto che Ma come si supera una esperienza sta Giuliana Sgrena del Manife-
rezza con cui alcune associazioni in- Silvia abbia narrato che i suoi rapitori, tanto drammatica? Il tempo lenisce sto. Gente strappata ai «gentiluo-
viano in teatri tanto rischiosi giovani soggetti dalla elevata caratura crimina- ogni dolore, eppure non basta. Occor- mini» islamici a suon di palan-
senza esperienza, che probabilmente le, l’abbiano «trattata con grande uma- re il sostegno di familiari ed amici. «E che. Giustamente nessuno prote-
sottovalutano i pericoli a cui vanno in- nità». Domandiamo a Cesare quale ti- soprattutto bisogna guardare avanti, stò, davanti ad esistenze salvate
contro. po di rapporto si instauri tra detenuto sforzandosi di trarre qualcosa di positi- c’è poco da alzare la voce. Ma la
e detentore, tra vittima e carnefice. vo da quello che ci appare essere un circostanza che una norma del-
«SERVE TEMPO PER CAPIRE» Egli non appare affatto meravigliato furto di vita che nessuno potrà resti- lo Stato sia rispettata in patria, e
dalla testimonianza di Romano. In- tuirci mai più. Adesso non ho più la dal medesimo Stato sia trasgredi-
A proposito della sindrome di Stoc- somma, pure per Casella un delin- sensazione che mi sia stato sottratto ta fuori dai nostri confini, grida
colma, meccanismo dell’inconscio quente che ti tiene incatenato in una qualcosa. Mi considero arricchito da vendetta.
che induce i sequestrati a familiarizza- fossa scavata in maniera rudimentale quello che ho vissuto, anzi persino pri- Ciò detto non abbiamo nulla
re con i propri aguzzini nel tentativo nel terreno, tra topi e scarafaggi ed ani- vilegiato. Difronte a qualsiasi difficol- da eccepire a riguardo della libe-
di umanizzarli al fine di sedare panico mali selvatici che nella notte fanno ir- tà, mi ripeto che non c’è ostacolo che razione onerosa di Silvia Roma-
e angoscia, Casella esclude di averla ruzione nel tuo lurido giaciglio, può non possa valicare. E cerco di trasmet- no, siamo felici che abbia riporta-
sviluppata, però ritiene che la mente essere capace di gesti di magnanimi- tere questa fiducia nelle proprie risor- to la sua pelle a Milano. Però
di Silvia, mossa dall’istinto di sopravvi- tà. Ci sembra di capire che, allorché i se anche a mia figlia», confessa Cesa- qualche spiegazione l’esecutivo
venza, abbia potuto ricalcare gli usi e sequestrati parlano di umanità a pro- re. «A Silvia consiglio di scovare la ma- dovrebbe darcela. Esigere chia-
sposare il credo dei suoi carcerieri per posito dei loro rapitori, non intenda- niera di volgere in bene ciò che di mal- rezza non significa seminare
esorcizzare tutte quelle paure che no riferirsi a quel concetto dominante vagio le è stato fatto. È il nostro modo odio come stoltamente afferma
braccano il rapito: paura di essere tru- di umanitarismo che alberga nella te- di vincere. Sono ancora convinto che il presidente nazionale dei gior-
cidato, di ammalarsi, di non rivedere sta della collettività. Per chi non ha l’amore trionfi sul male. Ed è ciò che nalisti, tale Verna. La libertà di
mai più i suoi cari. «Tra un po’ di tem- riportato certi traumi, è umano chi mi ha insegnato mia madre, che si re- pensiero e quella di stampa val-
po la fanciulla analizzerà la situazione perdona, chi aiuta il prossimo, chi fa cò in Calabria per sensibilizzare le al- gono forse meno della libertà di
che ha vissuto e valuterà la decisione la carità, chi si batte per gli ultimi, chi tre donne sulla sorte di suo figlio di Silvia? Se è così abbiate il corag-
della conversione. Solo in quella fase si dedica agli altri rinunciando a se cui non aveva più notizie. Questa sua gio di ammetterlo. Dite almeno
ella capirà se tale risoluzione è stata stesso. Per il sequestrato, invece, il tenacia contribuì alla mia liberazio- che dei principi costituzionali
momentanea nonché dettata dal ter- suo sequestratore è umano quando ne», conclude Casella. non ve ne frega un bel niente.
rore di ciò che avrebbe potuto patire non lo uccide, quando gli garantisce © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
6 mercoledì PRIMO PIANO
13 maggio
2020

segue dalla prima

RENATO FARINA
(...) della salvezza, consegnando dena-
ro e buoni pasto, mentre fuori lo Stato
si faceva presente con un esercito di
guardie pronte a multare quattro scia-
gurati senza mascherina. Mentre le
scuole sono chiuse da noi, a differen-
za di tutti i Paesi del Mondo, i boss
hanno investito sul fattore umano, ha
educato papà e bambini, inviando
picciotti carichi di doni come i Re Ma-
gi. Il reticolo criminale si è disteso co-
me un manto provvidenziale approfit-
tando del Covid, e dell’inettitudine
dello Stato che non è stato capace di
soccorrere il proprio popolo, come sa-
rebbe stato suo dovere.
CAMPO LIBERO ALLE COSCHE
Nella fase 2 ci guadagnano i criminali
Mentre le imprese aspettano invano gli aiuti promessi dal governo, i clan si danno da fare
Novantuno arresti da Palermo a Mi-
lano e Monza. Rappresentano soltan-
to una pattuglia, sfigata per essersi fat-
ta beccare, di una armata che in que-
sti mesi ha consolidato il proprio do-
minio, mimetizzandosi come un’ope-
ra pia. La miseria della gente, il pani-
co che costringere a star svegli perché
uno fa i conti, e sa che è in malora, è
stato un rivitalizzante per la Piovra tra-
vestita da Fata, con cento tentacoli ca-
ritatevoli. Essa ha provveduto, specie
al Sud, ma anche nelle Regioni del
Nord, alla cassa integrazione e agli
ammortizzatori sociali, con più effi-
cienza e sollecitudine degli apparati
che dovrebbe essere preposti a que-
sto per contratto sociale. Come in Co-
lombia, e in particolare a Medellín,
Pablo Escobar negli anni 80 provvede-
va a surrogare un welfare inesistente
distribuendo risorse e case ai poveri,
così da noi ci sta provando la mafia in
tempo di Coronavirus.
Questa offensiva umanitaria era sta-
ta prevista dal procuratore più intelli-
gente e capace che ci sia in circolazio-
ne, Nicola Gratteri. Costui da Catanza-
ro aveva spedito un allarme preciso a
Roma. Dove tu governo blocchi la cir-
colazione del sangue economico, e
non provvedi a trasfusioni rapide con
sacche di liquidità, questo spazio so-
ciale viene dominato dai circuiti crimi-
nali, i quali pompano prestiti, distri-
buiscono a credito merci, sfamano i

ROMA

Commercianti
in piazza:
«Aiutateci»
■ «Senza aiuti non possia-
mo riaprire». È questo il gri-
do d’allarme che ieri hanno
lanciato i commercianti di
Roma. Cornice della prote-
sta piazza di Spagna la cui
scalinata - Trinità dei Monti
- è stata tappezzata di volan-
tini. «I commercianti stanno
cercando di mostrare a tutti
che il governo non è abba-
stanza vicino. Parliamo del-
la spina produttiva della cit-
tà, persone e imprenditori
che investono milioni e mi-
lioni di euro e soprattutto
tempo ed energie per co-
struire una capitale sempre
migliore ed è giusto che
l’esecutivo faccia un passo Cartelli affissi sulle vetrine dei negozi del centro di Roma dai commercianti, in crisi di liquitidtà
verso di loro», ha dichiarato
Raffaele Rubin, fondatore

della Josas Immobiliare che
si è fatto portavoce dei disa-
gi della categoria dei com-
mercianti.
Lo scenario, per tutti, è ne-
ro. Si va dai soldi della cassa
integrazione, che i lavorato-
ri ancora non hanno visto,
ai contributi insufficienti, se
non inesistenti, per pagare
gli affitti, fino al mancato
stop nei pagamenti dei con-
tributi. «Per non parlare del-
la grande difficoltà di ottene-
re i prestiti garantiti dallo
Stato», che accomuna quan-
ti si trovano in difficoltà in
tutta Italia. Insomma, chio-
sa Rubin, portavoce per ne-
cessità, «con questi presup-
posti e senza garanzie di so-
stegno il 18 maggio molti
commercianti non apriran-
no le serrande delle loro atti-
vità».
G.G.
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SENZA SCRUPOLI
La crisi è affare da strozzini
Danno 1.000, ne ridai 3.000
Operazione ad Asti: sei arresti, sequestrati conti, strutture e orologi di pregio
Sos Impresa: oltre 200mila ditte in mano agli usurai per più di 24 miliardi
ANTONIO CASTRO
■ Gli strozzini non conoscono
lockdown. Tantomeno in tempi di
crisi economica, quando il credito
legale diventa più difficile, burocra-
tizzato, inarrivabile. Il lavoro scar-
seggia e gli imprenditori affogati
nei debiti e nei pagamenti finisco-
no per andare a bussare agli unici
banchi aperti: quelli degli usurai.
Giusto ieri nella ricca provincia pie-
montese, nel cuore dell’astigiano,
le Fiamme Gialle hanno arrestato
cinque italiani e un albanese, più
comunicato due misure interditti-
ve. Il blitz degli uomini della Squa-
dra Mobile e della Guardia di Fi-
nanza di Asti ha smantellato un va-
sto giro proprio di usura ed estor-
sioni. Accompagnato dal seque-
stro preventivo di mobili e immobi-
li per oltre 269mila euro, tra conti
bancari e orologi di lusso.
Gli investigatori - che avevano ac-
ceso i riflettori già nel 2018 - hanno
individuato una decina di soggetti -
tra cui esponenti di spicco della cri-
minalità astigiana collegati ad asso-
ciazioni malavitose - ma anche al-
banesi e soggetti di etnia sinti. Per-
quisizioni e sequestri sono andate
avanti in tutta la provincia. Com-
mercianti e cittadini erano finiti nel
giro dei prestiti a strozzo dando in
pegno anche aziende, un centro
sportivo e abitazioni. Ma anche as-
segni, auto, e altri beni di proprietà.
I tassi applicati erano inarrivabili:
oltre 200% secondo le prime stime.
Come dire: prestavano mille euro e
ne rivolevano indietro 3.000. Con il
consueto contorno di minacce e
gravi intimidazioni.
EMERGENZA PANDEMIA
L’inchiesta piemontese - ai tem-
pi del Covid19 - riporta l’attenzio-
ne sulla malavita che sta facendo
affari d’oro approfittando dello sta-
to di necessità generalizzata. Non a
caso da tempo il Viminale invita
prefetti e sindaci a tenere alta la
guardia: l’emergenza economica
potrebbe tradursi in un’emergenza
sociale. E ovviamente chi ha quat-
trini in abbondanza - e adopera
metodi spicci come quelli propri
delle associazioni malavitose - non
resta certa alla finestra. Secondo
l’osservatorio di Confesercenti
“Sos impresa” «dal 2011 a fine 2016
l’usura è cresciuta al ritmo di circa
2,2 milioni al giorno. Il debito me-
dio contratto dagli usurati è passa-
to da 90mila a 125mila. Negli anni
trascorsi la crisi economica ha asse-
stato un colpo mortale. Il mercato
illegale, che nel 2011 aveva raggiun-
to un giro d’affari di 20 miliardi e
coinvolgeva 200mila tra professio-
nisti, commercianti e imprenditori,
cinque anni dopo è schizzato a 24
miliardi».
Se gli affari di mafia, camorra,
’ndrangheta e altre associazioni di
“galantuomini” già andavano a
gonfie vele prima, c’è solo da imma-
ginare che cosa succederà con cen-
tinaia di migliaia di piccole e medie
imprese costrette al blocco di attivi-
tà per mesi. Schermi societari for-
midabili per giustificare “lavande-
rie” di facciata di capitali illeciti.
Perdipiù strappando interessi stel-
lari a gente disperata che non trova
altra strada per mettere insieme il
pranzo con la cena e tentare di sal-
vare l’attività che magari è il frutto
del lavoro di una vita.
COLLOCAMENTO MAFIA SPA
Le restrizioni nella concessione
del credito hanno soltanto moltipli-
cato negli ultimi mesi l’effetto deva-
stante grazie al blocco economico
generalizzato. Le piccole attività en-
trano così nel mirino dei “picciot-
ti”. Come se non bastasse la disoc-
cupazione dilagante favorisce un vi-
vaio di manodopera inatteso per le
associazioni malavitose.
Sempre secondo il XII Rapporto
Sos impresa, il pericolo maggiore
deriva dalla disoccupazione diffu-
sa. Licenziamenti, cassa integrazio-
ne, disoccupazione improvvisa, dif-
ficoltà economiche inattese «po-
trebbero avvicinare molti giovani
ad attività illecite». Precipitando co-
sì normali cittadini in un contesto
criminale.
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 PRIMO PIANO mercoledì
7
13 maggio
2020

più poveri, senza esigere documenti
scritti, senza farti ipotecare la casa: il
pegno è la tua vita, è il baciamano
eterno al padrino.
E così, sin dai primi di gennaio in
Italia le mafie hanno lavorato a pieno
regime. A differenza di Palazzo Chigi
e degli esperti che pendevano dalle
labbra dell’Organizzazione mondiale
della Sanità (Oms) al guinzaglio della
Cina, la triade (in ordine di importan-
za Cosa nostra, ‘Ndrangheta e Camor-
ra) era informata dalla mafia cinese, e
aveva lei sì un piano di emergenza
per trasformare il Covid in cuccagna.
Il 7 marzo – da quando in Italia è vieta-
to lavorare – loro ci hanno dato den-
tro come stakanovisti nelle acciaierie
sugli Urali. L’Italia è stata trasformata
dall’insipienza dei governanti in una
prateria perfetta per le razzie dei pic-
ciotti. Perché il nostro Paese si è tra-
sformato più di quanto già non fosse,
nel loro Bengodì?
In tutti gli altri posti del mondo si è
cercato di regolare la materia virus,
tenendo conto della doppia esigenza
di curare la salute (1) e di non soccom-
bere a una catastrofe economica (2).
Mica è facile, ma ci si può provare.
Non abbiamo visto in circolazione ge-
ni tra i leader dei cinque continenti.
Ma i più, andando a tentoni, erano
consapevoli che i corni del drago era-
no due, e hanno provato a contenerli
entrambi. Da noi ci si è appuntati solo
al corno numero 1. Lavoro? Mah, in-
tanto tutto chiuso. Non è vero che è il
modello cinese. È quello pechinese
da esportazione. Dentro la Grande
Muraglia hanno praticato il blocco to-
tale solo nello Stato di Hubei (Wu-
han) dove risiede meno di un ventesi-
mo dei sudditi di Xi Jinping. Altrove si
è scaglionato, differenziato, iniziato a
produrre materiale sanitario da ven-
dere a chi aveva creduto alle loro pan-
zane. Nel resto del mondo, sbaglian-
do e correggendosi, si sono graduati i
provvedimenti, tenendo conto di tutti
i fattori in gioco. Soprattutto però, e
vale per l’Europa, il soggetto che è sta-
to costretto a bloccare le proprie attivi-
tà dalle decisioni del governo (Svizze-
ra, Germania, Francia, Austria ecc.)
ha compilato un modulo, e si è ritrova-
to sul suo conto corrente di imprendi-
tore, ristoratore, negoziante e dipen-
dente, il denaro utile per ripartire se
non in quarta, almeno accelerando
pian piano, con la benzina di scorta
nel serbatoio. Quegli Stati hanno mo-
strato che non si è obbligati alla dispe-
razione e all’incertezza più nera, ma
si può dormire di notte, sicuri di rialza-
re le clère senza soccombere al morso
dei debiti e delle tasse.
In Italia zero. E nello zero, se man-
ca denaro, lo prendi da chi te lo dà,
almeno per non morire subito. E que-
sta è la mafia. Com’è arcinoto a chiun-
que viva tra le Alpi e Capo Passero, i
finanziamenti promessi con i decreti
Conte-Gualtieri alle ditte, gli assegni
della cassa integrazione per gli ope-
rai, i prestiti garantiti dallo Stato e da
distribuire da parte delle banche ai ba-
risti e ai parrucchieri, sono puro in-
chiostro congelato nel mondo di Cap-
puccetto Rosso. L’unico che è saltato
fuori dalla favola dei Fratelli Grimm
per sbranare i disperati è stato il lupo,
cioè l’Organizzazione mondiale
dell’Usura, saldamente in mano agli
Amici degli Amici.
Qui non sindachiamo il perché
non si sia passati dalle dichiarazioni
in tivù alle cose tangibili. Finora, risul-
ta a tutti gli organi di stampa, e nessu-
no ha potuto smentire, gli unici ad
aver ricevuto il bonifico per ricomin-
ciare con le loro attività di apostolato
sono i cannibali Al Shabab. In Italia
devono aver dato la delega alla mafia.
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diziaria, in fondo fa solo crona-

ca: «Il blocco delle attività di
tanti esercizi commerciali o di
piccole e medie imprese ha ca-
gionato una crisi di liquidità dif-
ficilmente reversibile per nu-
merose realtà produttive, in re-
lazione alle quali un interessa-
to sostegno potrebbe manife-
starsi nelle azioni tipiche
dell’organizzazione crimina-
le». Che sono appunto l'usura,
il riciclaggio, l’intestazione fitti-
zia di beni, le estorsioni, la pro-
gressiva sottrazione di aziende
ai titolari. Alla criminalità orga-
nizzata i soldi non mancano.
Ma sarebbero guai anche per i
semplici lavoratori, questo «al-
terando la libera concorrenza
tra operatori economici e inde-
bolendo i meccanismi di prote-
zione dei dipendenti».
Prima si parlava di storiche
famiglie siciliane, ma i fratelli
I militari della Guardia di Finanza portano in carcere uno degli indagati, tutti e tre regolarmente provvisti di mascherina anti-contagio Angelo, Giovanni e Gaetano
Fontana vivono a Milano da
un sacco di tempo. Hanno spo-

LE MANI SULL’ITALIA
stato gli affari e riciclano dena-
ro legato alle peggio cose. Una
vera e propria delocalizzazio-
ne della famiglia, ma anche di
attività commerciali, produzio-

FILIPPO FACCI Il virus risana soltanto la mafia ne e commercio per esempio

■ Ecco la fase 2. Le lentezze
di un governo che fabbrica cri-
si stende una passatoia su cui
la mafia cammina tranquilla, e
sporca pure, lasciando tracce
non di stivali, ma di mocassini.
Noi intanto ci barcameniamo
nel timore che una larga parte
del Paese torni disperatamen-
te ad aver bisogno di loro, sem-
pre di loro, del loro aiuto, il lo-
ro soccorso, persino il loro ci-
bo, il loro anti-Stato fatto di
qualche occupazione nell’eco-
nomia sommersa. Alla fase 2,
la mafia, è passata da almeno
venticinque anni: ha chiuso in
una bara «Cosa nostra» (o al 41
bis) che era la vecchia mafia
corleonese con le sue struttura
gerarchico-militari, le cupole, i
killer, i picciotti e le bombe. An-
che gli orfani dell'antimafia so-
no archeologia giudiziaria, or-
mai, e persino gli sceneggiatori
e i saviani faticano a star dietro
agli aggiornamenti.
Se l’hanno chiamata «opera-
zione mani in pasta» va chiari-
to che la pasta siamo noi, Pae-
se di agnelli zoppicanti e mala-
ticci su cui i lupi hanno già infi-
lato i denti o si preparavano a
farlo. Poi vai a capire se la Dda
di Palermo (guidata da France-
che si divora le aziende in crisi
Una novantina di arresti fra Sicilia e Milano, sequestrati beni per 15 milioni
Il gip: contesto favorevole per il rilancio dei piani dell’associazione criminale
sco Lo Voi) abbia lavorato di
fino o abbia usato il rastrello:
sta di fatto che si è mossa in 9
regioni con 91 arresti. Comun-
que si chiama «criminalità or-
ganizzata» (da un pezzo) o me-
glio ancora «organizzazioni cri-
minali» che per eredità cultura-
le nascono al Sud ma per voca-
zione naturale seguono il dena-
ro, quindi – in Italia – eccole al
Nord. Chiamarli ancora «clan»
fa un po’ ridere (come chiama-
re «fabbrica» la Apple) ma il
gip ha comunque colpito i clan
dell’Acquasanta e dell’Arenel-
la (storiche famiglie mafiose
palermitane, i Ferrante, i Fonta-
na) e ha autorizzato gli arresti e
i provvedimenti scrivendo che
«con il lockdown ci sono forme
di soccorso mafioso prodromi-
che al reclutamento di nuovi
adepti, carenza di liquidità del-
le aziende sono occasione per
usura, per riciclaggio ed estor-
sione». Gli affari ovviamente so-
no delocalizzati soprattutto a
Milano. Perché a Milano, tra il
volgo, non ci sono più nean-
che i soldi per comprarsi la co-
caina: meglio puntare su turi-
smo e ristorazione, su aziende
pulite da taglieggiare e «aiuta-
re» con comodi interessi chia-
mati usura. I soldi del governo,
già pochi, non arrivano, non ar-
rivano mai, mentre lo strozzi-
no è lì che aspetta. Le aziende
sull’orlo della crisi sono vera-
mente tante: così si insinuano
e ipotizzano reati di associazio-
ne mafiosa, estorsione, intesta-
zione fittizia di beni, ricettazio-
ne, riciclaggio, traffico di dro-
ga, frode sportiva, truffa, tutto
il campionario. Dalla droga
agli appalti, dagli orologi ai ca-
valli, attività ortofrutticole,
scommesse online e delle
slot-machine, poi vabbeh, un
po’ di tradizione con smercio
di cocaina. La lista delle attività
sottoposte pizzo fa paura: l'ope-
razione ha portato a sequestri
di beni per 15 milioni di euro
in Sicilia, Lombardia, Piemon-
te, Liguria, Veneto, Emilia Ro-
magna, Toscana, Marche e
Campania. Si sono mossi alme-
no 500 uomini delle Fiamme
Gialle, anche con un aereo e i
cani. È come descrivere
un’operazione di guerra: c’è
poco da minuziare sulle carte.
RIPRESA STENTATA
«Forme di soccorso mafioso
prodromiche a reclutamento
adepti» è stata l’espressione
del giudice per le indagini preli-
minari Piergiorgio Morosini.
Quindi non solo aiutare: ma in-
truppare, cooptare nell’orga-
nizzazione criminale. Lo scena-
rio lo conosciamo, il gip l’ha
chiamato «contesto assai favo-
revole per il rilancio dei piani
dell’associazione criminale sul
territorio d’origine e non solo».
Non solo, no. «Il distanziamen-
to sociale e il lockdown, impo-
sti dai provvedimenti governa-
tivi per il contenimento
dell’epidemia, hanno portato
alla totale interruzione di mol-
tissime attività produttive, de-
stinate, tra qualche tempo, a
scontare una modalità di ripre-
sa del lavoro comunque stenta-
ta e faticosa, se non altro» si leg-
ge «per le molteplici precauzio-
ni sanitarie da adottare nei luo-
ghi di produzione». Senza con-
tare che i ritardi nei pagamenti
della cassa integrazione ha
consegnato un sacco di gente
ai clan, anche se ci sono regio-
ni – la stessa Lombardia – che
apposta hanno anticipato i sol-
di: se aspetti il governo campa
cavallo e campa mafia. Il gip
Morosini non fa sociologia giu-
di caffè. Ormai si ricicla in tutti
i modi: persino comprando ca-
valli di razza e puledri, o truc-
cando gare agli ippodromi di
Milano, Torino, Villanova d’Al-
benga, Siracusa e Modena. Tra
i sequestri infatti risultano per-
sino 12 cavalli. I sub-appalti
erano praticamente su tutto,
«una odiosa forma di sfrutta-
mento parassitario delle altrui
iniziative economiche… che
consente di controllare ogni at-
tività sul territorio (panifici,
bar, agenzie di gioco, mercato
ortofrutticolo) e che mantiene
le famiglie dei mafiosi quando
questi sono in carcere». Un det-
taglio: la gente non denuncia. I
Fontana restano una famiglia
storica di Cosa nostra a Paler-
mo (ne parlò già Tommaso Bu-
scetta) e al vertice ora dovreb-
be esserci Gaetano Fontana,
scarcerato per decorrenza dei
termini nel 2013. Poi ci sono i
Ferrante, Domenico Passarel-
lo, ed è spuntato persino un ex
concorrente del Grande Fratel-
lo, Daniele Santoianni, uno
che ha partecipato alla decima
edizione e ora è ai domiciliari
con l’accusa di essere un pre-
stanome di una ditta di caffè.
Qualche appassionato di stam-
pa rosa magari andrà a interes-
sarsi di cose mafiose, ora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
8 mercoledì
13 maggio
2020
Un parto complicato
A furia di rilanciarlo
si è perso il decreto
per aiutare le aziende
Mentre le imprese aspettano, la maggioranza si accapiglia
sulla regolarizzazione dei clandestini e rinvia ancora il consiglio
dei ministri per approvare le misure di sostegno all’economia
SANDRO IACOMETTI
■ Non è facile comprendere co-
sa stia succedendo a Palazzo Chi-
gi. Capire di cosa diavolo abbiano
parlato ministri e tecnici per oltre
dieci ore (tanto è durata la riunio-
ne del preconsiglio di ieri). Le im-
prese sono alla canna del gas, le
previsioni economiche e i primi
dati reali su marzo sono catastrofi-
ci, decine di categorie sono infuria-
te per la scarsa attenzione che il
governo sta loro dedicando, dagli
armatori (ieri Assarmatori ha ac-
cusato il governo di pensare solo
al trasporto aereo dimenticandosi-
del mare) alle Pmi del settore edi-
le (tagliate completamente fuori
dai bonus per le ristrutturazioni)
fino agli operatori del turismo
(che si dovranno accontentare del
rimborsino offerto ai villeggianti
mento abbienti). E l’esecutivo che
fa? Passa tre giorni a litigare sulla
sanatoria per 500mila migranti,
che rischia di fare la gioia pure di
caporali e sfruttatori. L’accordo
c’è, non c’è, forse. È da domenica
che assistiamo al surreale battibec-
co tra i Cinquestelle e l’asse
Pd-Renzi su un capitolo tutt’altro
che vitale per il rilancio del Paese
(Coldiretti ha già spiegato che se si
vuole di manovalanza ce n’è in ab-
bondanza, creando dei corridoi
speciali per gli stagionali stranieri
che ogni anno vengono assunti
dalle aziende agricole), ma che la
sinistra (con la sponda di Giusep-
pe Conte) non vuole stralciare per
questioni di principio.
VETI INCROCIATI
Ma non è tutto. Fino a lunedì
sera si discuteva pure di Irap, fin-
ché il ministro dell’Economia Ro-
berto Gualtieri non ha deciso di
mollare la presa e concedere ai
renziani quello che chiedevano. E
ieri nel corso della riunione fiume
sono emersi pure problemi di co-
pertura, sollevati dalla Ragioneria
dello Stato, in merito agli stanzia-
ITALIA
Vero, Conte?
guerriglie di posizione.
Tra i privilegi dei politici
c’è anche quello di avere
Il risultato è un ritardo incredibi-
le del provvedimento e i conti che
non tornano più. Tanto che è
spuntata pure l’ipotesi di introdur-
il barbiere a disposizione
re clausole di salvaguardia per sfo-
rare i 55 miliardi di deficit autoriz-
zati dal Parlamento.
Dopo il lunghissimo preconsi-
glio, finito in serata, il varo definiti-
NICOLA APOLLONIO
■ Ieri mattina, guardandomi allo spec-
chio, mi sono chiesto come riesca il pre-
vo del decreto è ancora in forse. Il
ministro della Salute, Roberto Spe-
mier “Giuseppi” Conte ad avere sempre
la capigliatura in ordine, nemmeno un
ranza, intervenendo a diMartedi capello fuori posto. Se non quel ciuffetto
su La7 ha assicurato che tutti «i spruzzato di gel che gli cade vezzosamen-
nodi sono sciolti» e che molto pro- te sulla fronte. Sembra quasi che debba
babilmente ci sarà un Consiglio partecipare a una ripresa di “Centovetri-
menti per prolungare la cassa inte- dei ministri nella notte. Potrebbe ne”. Da attore protagonista, naturalmen-
grazione e tappare il buco di quel- essere la volta buona, anche se il te. Ma come fa Conte, chiedevo allo spec-
La legge la vecchia (servono 2,8 miliardi in
più oltre ai 5 miliardi già messi sul
suo collega Gualtieri lunedì sera
aveva detto esattamente la stessa
chio insolente, a bloccare la crescita dei
capelli se da quasi tre mesi i parrucchieri
tavolo col Cura Italia). cosa. Anche se il governo si decide- sono chiusi per sua stessa decisione?
IL TERZO DECRETO Dinamiche viste mille volte du- rà a licenziare il provvedimento, Ah… saperlo!, diceva il professor Pazza-
■ Il decreto rilancio è il terzo rante la definizione delle manovre in ogni caso, il tempo è scaduto da glia in una fortunata trasmissione televisi-
decreto con provvedimenti mirati finanziarie e dei provvedimenti un pezzo. Tenendo conto della va di Renzo Arbore.
a contrastare le ricadute econo- economici, dove tutti vogliono conversione, che non sarà agevo- No, non sto fantasticando: vi assicuro
miche dell’epidemia. Originaria- portare a casa qualcosa fregando- le visti i presupposti, le misure po- che fra un po’ la mia chioma (ma anche
mente doveva essere approvato sene dell’impianto complessivo. tranno essere operative a luglio. la vostra, quella di tutti gli italiani rinchiu-
ad aprile, ma è stato continua- Ma, soprattutto considerata la si- Un’eternità per chi ha finito la ben- si in casa per sfuggire al pericoloso coro-
mente rinviato. tuazione, era necessario perdere zina giù da due mesi e non riesce navirus) somiglierà sicuramente a quella
tutto questo tempo? più a muovere un passo. Ma Spe- dei ragazzi degli anni Sessanta. Ve li ricor-
55 MILIARDI La realtà è che il governo ha pas- ranza la sua bandierina l’ha mes- date i Beatles, i Pooh prima maniera, i
■ Il decreto vale 55 miliardi di sato un mese a fare annunci e pro- sa: «Investiremo 3,25 miliardi sul- Nomadi, l’Equipe 84? Be’, noi stiamo di-
euro. Tra i nodi più difficili da scio- clami e ha evidentemente, altri- la sanità pubblica in un unico pas- ventando come loro. Per colpa del presi-
gliere c’è la possibile sanatoria menti non si spiega, iniziato solo saggio, con l'assunzione di 9.600 dente del Consiglio che ci ha consigliato
dei braccianti agricoli immigrati, da qualche giorno ad entrare nel infermieri». È questo quello che di lavarci le mani molto spesso, che ci ha
misura alla quale i Cinquestelle si merito del decreto, scatenando il conta. ordinato di indossare la famosa mascheri-
oppongono. solito putiferio di veti incrociati e © RIPRODUZIONE RISERVATA na che non si trova da nessuna parte, ma
che poi ci ha praticamente impedito di
tagliarci i capelli per evitare che trovino
buon rifugio – non si sa mai – i nuovi
pidocchi.
La verità, cari lettori, è che il mondo di
lorsignori è un mondo tutto ovattato,
dov’è praticamente consentito ciò che a
noi comuni mortali viene negato. Con
l’emergenza del Covid-19, senza ascolta-
re né il governo né il parere del Parlamen-
to, il premier ha emesso cinque decreti
personali per dettare alla popolazione le
regole da seguire nella difficile battaglia
contro il coronavirus. Fra queste, c’è ap-
punto la chiusura delle barberie. Non per
lorsignori, non sia mai: soltanto per noi,
gregge da far rimanere senza tosatura.
Già, perché il premier, i suoi ministri, i
deputati e i senatori, maschi e femmine,
hanno sempre a disposizione i parruc-
chieri del Palazzo. Ecco perché li vedia-
mo agli incontri televisivi con le chiome
sempre in ordine e il trucco fatto da mani
esperte. Sempre perfetti. Dall’inizio della
quarantena. Qualcuno pure con l’even-
tuale tinta inclusa (ogni riferimento al
premier Conte è puramente casuale).
E NOI DIVENTEREMO CAPELLONI
Così, con i parrucchieri inattivi, sembra
che tagliare i capelli non sia più una ne-
cessità. Almeno, per noi. D’altronde, co-
me si fa se bisogna rispettare le distanze?
Il sindaco di Divignano (Novara) Gianluca Bacchetta saluta col gomito il premier Giuseppe Conte Aprono le cartolerie per inviare una carto-
lina illustrata al parente che abita in Au-
stralia, ma restano abbassate le saracine-
In bici da Novara a Roma per incontrare il capo del governo sche dei barbieri per chi abbia voglia di
darsi una ripulita.
Il sindaco ristoratore restituisce i 600 euro Chissà cosa avrà pensato il povero pre-
sidente della Repubblica Sergio Mattarel-
■ Dopo aver percorso 645 chilometri in bicicletta, lo faranno per mesi», ha detto Bacchetta. Il premier la quando il cameraman della Rai scher-
Gianluca Bacchetta, il sindaco di Divignano, nel No- ha telefonato al presidente dell’Inps, Pasquale Tridi- zava sul suo ciuffo ribelle in occasione
varese, ha incontrato ieri a Roma il presidente del co, e al presidente dell’Istituto superiore di sanità, del suo discorso alla Nazione per spiega-
Consiglio Giuseppe Conte, per restituirgli i 600 euro Silvio Brusaferro, per dare esecuzione alla volontà re il contenimento agli italiani. «Nean-
ricevuti in quanto titolare di una birreria costretta a del sindaco, che ha voluto donare alla Croce rossa i ch’io – disse il capo dello Stato – vado dal
chiudere a causa dell’epidemia da coronavirus. 600 euro, ai quali Conte ha aggiunto altri 600 euro di barbiere». Invece, Conte non ha mai un
«Un’elemosina», la aveva definita Bacchetta. Conte tasca sua. capello fuori posto. Che sia merito di Pi-
l’ha ricevuto a Palazzo Chigi, salutandolo col gomito Bacchetta in questi giorni ha viaggiato munito di no, come raccontano le cronache, arriva-
e intrattendendosi con lui per circa un’ora, il sindaco autodichiarazione in cui attestava che lo spostamen- to appositamente da Volturara Appula
con una polo a maniche corte, le infradito ai piedi e to era dovuto a «comprovate necessità lavorative», in per occuparsi della capigliatura di Giu-
la fascia tricolore, il premier nella consueta veste isti- quanto doveva consegnare una birra media, traspor- seppe Conte? Può darsi. Certo è che io e
tuzionale, entrambi con mascherina d’ordinanza. tata nello zaino avvolto dalla bandiera italiana, a un voi, se il premier non decide di riattivare
«Sono andato dal premier, guardandolo dritto ne- suo cliente di Roma. «Anche 3,50 euro in un momen- quanto prima i parrucchieri, finiremo
gli occhi, per dirgli che non si può contrastare il disa- to così difficile per il settore sono importanti», avreb- per diventare i nuovi capelloni. Capirai
gio di tanti piccoli imprenditori con una tantum, so- be spiegato a chi l’avesse fermato. che bellezza!
no tante le persone che ancora non lavorano e non © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

Occhio al Btp Italia
Conte ci chiede i nostri risparmi per sprecarli
Da lunedì il governo si rivolge agli italiani per raccogliere miliardi per l’emergenza. Ma come verranno usati? Mistero...
segue dalla prima
GIULIANO ZULIN
(...) serviranno per la sanità, la cas-
sa integrazione, gli aiuti alle impre-
se... L’idea di Conte è quella di far
“fruttare” i risparmi degli italiani
per “salvare” l’Italia, onde evitare
di chiedere aiuto alla Ue. A Bruxel-
les hanno stabilito che possono pre-
starci fino a 37 miliardi, a interessi
zero, quattrini per investimenti
ospedalieri. Ma dentro la maggio-
ranza c’è la componente grillina
che preferirebbe farci morire tutti
di fame piuttosto che accettare un
euro dall’Europa.
Per convincere gli italiani, il mini-
stero del Tesoro ha studiato incenti-
vi allettanti per un risparmiatore,
che ha dovuto subire un crollo di
Borsa in queste settimane. Per cui
l’interesse che Gualtieri pagherà sa-
rà probabilmente - secondo i recen-
ti calcoli di Milano Finanza - intor-
no al 2,3% annuo. Non male, per
carità. A patto che il cittadino che
comprerà debito tricolore si tenga
il Btp per cinque anni, solo in quel
caso scatterebbe un “premio fedel-
tà” quantificabile intorno allo 0,8%.
Si potrà acquistare l’obbligazione
italiana anche via Internet, non oc-
correrà passare dallo sportello. In-
somma, Palazzo Chigi le prova tut-
te per convincere gli italiani ad apri-
re il portafogli e prestare denari al
governo.
Ecco, è proprio questo il dilem-
ma che dovrebbe far riflettere il po-
tenziale investitore. Quello che ci
chiedono Conte e Gualtieri è crea-
re nuovo debito. Mario Draghi e
Christine Lagarde hanno detto che
serve appunto debito per far riparti-
re l’economia. Certo, non c’è alter-
nativa. Ma a cosa servirà questo de-
bito? Qui casca l’asino.
Il nostro Paese, da quando c’è
l’euro, ha visto esplodere il proprio
disavanzo. Parallelamente sono
crollati gli investimenti, sono esplo-
si i tagli in particolare alla sanità,
sono cresciute in maniera incon-
trollabili le indennità assistenziali
(dall’invalidità al reddito di cittadi-
nanza). I Comuni hanno subito ri-
segue dalla prima
PIETRO SENALDI
(...) Ho scoperto che ogni mattina va
in onda una rassegna stampa ironica
per la quale i compagni ci dovrebbe-
ro pagare i diritti d’autore. Il nostro
giornale è il pezzo forte del program-
ma. Qualsiasi cosa accada nel mon-
do, viene collegata a Libero per parlar-
ne male.
Tutta pubblicità, per una volta va
ricambiata. Il conduttore commenta-
va un titolo a lui sgradito. «Eravamo
convinti che con la pandemia sarem-
mo diventati tutti migliori» motteggia-
va, «invece no, Libero purtroppo non
cambia mai, sentite qui…». Come
ogni persona non ideologizzata che
viene attaccata, la mia prima reazio-
ne è stata cercare di capire le ragioni
di chi mi criticava. Il conduttore ci sa
fare. Se lo segui, rischi di perderti nel-
la sua logica senza renderti conto che
ti sta plagiando. Stavo per chiedermi
come sarei potuto cambiare in me-
glio quando mi sono venute in soccor-
duzioni di trasferimenti e il risulta-
to si nota: servizi sempre più sca-
denti e costi sempre più alti. Non
parliamo delle Asl: quasi un cittadi-
no su due punta a servirsi della sa-
nità privata in quanto le code che
deve sopportare nel pubblico sono
nauseanti. La scuola? Al di là del
cronico valzer delle cattedre ogni
anno, c’è un problema edilizio gra-
ve. Le forze dell’ordine poi si la-
mentano tradizionalmente di esse-
re sottopagate. Negli uffici pubbli-
ci, in compenso, non regna l’effi-
cienza. Basta vedere la lunghezza
biblica della cause civili. Grandi
opere? Ecco, ogni mese c’è un poli-
tico che millanta di avere pronti
130 miliardi di soldi già stanziati
per i cantieri, eppure non vedono
mai la luce.
Noi risparmiatori dunque do-
vremmo finanziare lo spreco conti-
nuo? Se ci fossero progetti seri, pre-
cisi, che un governo avrebbe potu-
to prevedere in questi mesi “stan-
do a casa”, magari si poteva pensa-
re di credere ancora nello Stato.
Ma visto che l’esecutivo fatica non
solo a stanziare aiuti, ma anche a
varare un decreto, per quale moti-
vo dobbiamo mantenere un siste-
ma sprecone perdente?
L’unica cosa che cresce in Italia è
il gettito fiscale, è aumentato anche
nel primo trimestre nonostante un
mese di isolamento completo del
Paese, e il debito pubblico. Non è
possibile... Se un risparmiatore vo-
lesse guadagnare può aspettare la
fine dell’epidemia e comprarsi uno
dei principali titoli quotati a Piazza
Affari. A questi prezzi, le cedole pa-
gate saranno proporzionalmente
superiori a quelle offerte dal mini-
stero dell’Economia. E poi, nel ca-
so in cui la società non rispettasse
le promesse, l’amministratore dele-
gato sarebbe cambiato perché
l’azionista va sempre premiato il
più possibile. Mentre nella politica
il contribuente va solo spremuto e
magari preso in giro: è vero, in Ita-
lia il governante di turno cambia,
ma il metodo è sempre lo stesso:
dammi i soldi, che poi spreco io.
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Sempre sotto assedio
La sinistra che vuol cambiare Libero
RadioPopolare ci dà la colpa di ogni male. E c’è chi insulta le nostre giornaliste
so le parole di un vecchio direttore di
Radio Popolare.
Su per giù vent’anni fa, l’emittente
comunista provò a rompere gli sche-
mi e assumere un giornalista, Ivan
Berni, glorioso caporedattore di Re-
pubblica. Il poveretto, dal pedigree di
sinistra al 100%, sapeva del mestiere.
Di conseguenza resistette solo sei me-
si e se ne andò descrivendo la sua re-
dazione come «l’ultimo esempio di
struttura organizzativa gotico lenini-
sta rimasto al mondo». È ricordando
le amare parole di Berni che mi sono
riavuto e mi sono detto: ma da che
pulpito? Perché dovrei cambiare io?
Cambiate voi, che siete gli sconfitti
della storia, fermi a una realtà antece-
dente al Muro di Berlino e siete co-
stretti a sostituire le masse operaie
con quelle degli immigrati. Solo che
LE CARATTERISTICHE
DEL BTP ITALIA
GIORNI DI EMISSIONE
dal 18 al 21 maggio
DURATA
5 anni
Tasso reale annuo
MINIMO GARANTITO
TAGLIO MINIMO
1.000 euro e multipli
CEDOLE
pagate ogni 6 mesi,
sul capitale rivalutato
secondo l’inflazione
RECUPERO DELL'INFLAZIONE
grazie alla rivalutazione
del capitale corrisposta
ogni sei mesi
Capitale nominale sottoscritto
e interessi maturati garantiti
a scadenza, anche in caso
di deflazione
“PREMIO FEDELTÀ”
dell'8 per mille lordo
per la clientela retail
che detenga il titolo
fino a scadenza (26 maggio 2025)
TASSAZIONE AGEVOLATA
sui rendimenti al 12,50%
e nessuna commissione
le prime vi filavano e i secondi no,
perché vengono qui per fuggire dalla
miseria che proponete loro. Siete nati
più a sinistra di Berlinguer, morite
slinguazzando Conte.
PROVA DI TOLLERANZA
Radio Popolare è 45 anni che non
cambia. Ha solo sostituito Berlusconi
con Salvini come nemico pubblico
numero uno. Da quando sono crolla-
ti tutti i miti in cui credeva - la sinistra,
il comunismo, l’islam buono, i sinda-
cati, le primavere arabe, il mullah
Omar, la gauche francese, l’indipen-
dentismo basco, il pm Ingroia, i no
global, Greta Thunberg, Asia Argento
e il #metoo -, non avendo più argo-
menti propri non fa che demolire
quelli altrui. La capziosità è il piatto
ITALIA
Premier fuori controllo
Giuseppe pensa di aver il potere
di decidere se «coinvolgere» l’Aula
IURI MARIA PRADO
■ Specie dopo l’exploit di pro-
mozione del centoventiquattre-
simo decreto a suon di «Non
consentiamo» e «Noi permettia-
mo», come se fosse lui e non la
legge, lui e non lo Stato, a stabili-
re divieti e garantire diritti, non
c’era bisogno di riprove ulteriori
a dimostrazione della profonda
incultura istituzionale del presi-
dente del Consiglio e della sua
fortissima propensione alla ma-
niera autoritaria. Ma con un’in-
tervista dell’altro giorno al Cor-
riere della Sera l’avvocato del po-
polo è andato anche oltre, spie-
gando che «in questa fase avre-
mo maggiore agio di coinvolge-
re il Parlamento». In pratica vuol
dire che ora, nell’attenuazione
delle ragioni d’urgenza che han-
no esautorato il potere delle as-
semblee legislative in favore di
quello esercitato via social sotto
la regia di Rocco Casalino, il Par-
lamento avrà diritto di essere
«coinvolto» in questa sciocchez-
zuola che è la gestione del Pae-
se.
Inutile dire che gli intervistato-
ri del Corriere si sono ciucciati
quello sproposito senza fare una
piega, e non era necessario atten-
dere i quotidiani del giorno do-
po per sapere che la cosa sareb-
be andata via liscia, una delle
tante di cui ormai nemmeno ci
si accorge nel bel clima di svac-
co costituzionale imperante nel-
la Repubblica di Casaleggio-
land. Sfugge, evidentemente,
che l’attività del Parlamento
non è nelle mani del capo del
governo, e che a stabilirne i pote-
ri e le facoltà di intervento non
sono i capricci dell’avvocato del
più genuino della casa.
Ho raccontato questa storia per
esortare me stesso e i lettori a resiste-
re, resistere, resistere contro gli attac-
chi mediatici e gli insulti che la sini-
stra ci vomita ogni giorno contro solo
perché la pensiamo diversamente. La
prosopopea, la convinzione di essere
nel giusto e talvolta anche l’aggressivi-
tà con la quale ci bombardano ci sot-
topone a una prova quotidiana di tol-
leranza, democraticità e bontà. Quali-
tà che i signorini non hanno. Liberi
loro ma Libero anche noi. Non cam-
bieremo per piacervi, perché non pia-
ceremmo più a noi stessi. E poi, non
ne varrebbe la pena. Per quanto alla
sinistra sembri impossibile, c’è un
mondo che non è fermo al 1975. Un
mondo più laborioso, aperto, pratico,
anticonformista e moderno di quello
mercoledì
9
13 maggio
2020
popolo ma la Costituzione. Nel
nostro sistema, anche se il presi-
dente del Consiglio fa mostra di
non saperlo, il governo non
«coinvolge» il Parlamento, e il
fatto che con tanta naturalezza il
professor Giuseppe Conte se ne
esca con quella pericolosa fesse-
ria denuncia in modo grave la
concezione perversa che il presi-
dente del Consiglio ha del pro-
prio ruolo e degli equilibri istitu-
zionali.
Si tratta dell’idea - anzi della
pratica - per cui il governo si
prende il Paese con tutto quel
che c’è dentro e poi lo organizza
secondo un protocollo per cui i
cittadini, le imprese, le articola-
zioni dello Stato costituiscono al-
trettanti strumenti di manovra
di una linea esecutiva che occu-
pa tutto assolvendosi da tutto: i
cittadini, una massa da richiude-
re e su cui scaricare ogni colpa
se le cose non funzionano; le im-
prese, realtà rinnegate da chiu-
dere e aprire non per salvaguar-
darne le capacità produttive ma
in vista dell’esigenza di tassarle;
e infine, appunto, le assemblee
elettive, che non sono più l’inelu-
dibile interfaccia fiduciaria del
potere esecutivo e diventano
piuttosto una specie di protetto-
rato consultivo che il governo si
compiace di «coinvolgere».
Come si ripete, non c’era biso-
gno di questa dimostrazione ul-
teriore per capire quanto sia
maldestro e preoccupante il por-
tamento istituzionale del presi-
dente del Consiglio. Quel che al-
larma è che possa consentirselo
mentre mille parlamentari inu-
tilmente eletti stanno a guarda-
re.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
che si riconosce in Radio Popolare.
Preferiamo rivolgerci a esso.
Ultimo pensiero a Lia Celi, ex redat-
trice del settimanale satirico Cuore,
che vedrei benissimo a Radio Popola-
re, ma temo non si accontenterebbe
della paga base dei compagni radiofo-
nici. La signora ieri ha scritto che
«non condanna le donne che conti-
nuano a lavorare a Libero, perché
quando ci si trova in balia di una ban-
da di spietati fanatici si finisce per ac-
cettare il loro credo pur di sopravvive-
re». Alludeva a Silvia Romano. Mi
spiacerebbe molto rinunciare anche
a solo una delle nostre redattrici. Pe-
rò, se la femminista illuminata ritiene
che esse vivano una condizione para-
gonabile a quella delle schiave
dell’islam, provi a offrire quattro mi-
lioni cadauna per riscattarle. Se non
intende farlo, le lasci in pace. O, quan-
do sono di Libero, è lecito fare battute
umilianti anche sulle donne? E sem-
pre a patto che a farle sia una donna
di sinistra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10 mercoledì ITALIA
13 maggio
2020

L’Inail prova a uccidere il turismo

Folli regole per l’estate:

i bagnini ci salveranno
senza guardarci in faccia
Il soccorritore valuterà il respiro di chi è in pericolo osservando
il torace. Tra due ombrelloni dovranno esserci cinque metri
di distanza. Il sindaco di Rimini: meglio chiudere le spiagge Prove di distanziamento tra gli ombrelloni a Porto Cesareo in Puglia

segue dalla prima lizzo di sistemi di pagamen- opportuno - proseguono gli re inibito l’utilizzo di pisci- sposizione in punti facil-
SALVATORE DAMA to veloci con carte contac- “esperti” - anche privilegia- ne eventualmente presenti mente accessibili di apposi-

(...) impossibile creare que-

sto distanziamento sociale.
Finirebbero per piantare
giusto qualche ombrellone.
E, allora, tanto vale rimane-
re chiusi.
Ma non è finita. Perché il
documento prevede tutta
un’altra serie di disposizio-
ni. Ad esempio, il divieto di
attività ludiche di gruppo e
di “promiscuità” tra i bambi-
ni. E poi ce n’è pure per i
bagnini. Se salvano un tizio
che stava affogando, poi
non si possono avvicinare
alla bocca per vedere se re-
spira o se è stecchito ma de-
vono guardare il torace. Infi-
ne c’è la pratica delle sanzio-
ni. Perché in caso di conta-
gi, i rischi giudiziari sono a
carico dei gestori. Che, oltre
a perderci tanti soldi, si ac-
collano anche la possibilità
di una denuncia.
ENTRATA E USCITA
«Per consentire un acces-
so contingentato agli stabili-
menti balneari e alle spiag-
ge attrezzate», si legge sul
documento dell’Inail, «vie-
ne suggerita la prenotazio-
ne obbligatoria, anche per
fasce orarie. Si raccoman-
da, inoltre, di favorire l’uti-
tless o attraverso porta-
li/app web». E questo, obiet-
tivamente, è il meno. Poi
vanno differenziati, ove pos-
sibile, i percorsi di entrata e
uscita, prevedendo una se-
gnaletica chiara. Quindi si
arriva alla parte dolente:
«Per garantire il corretto di-
stanziamento sociale in
spiaggia, la distanza mini-
ma consigliata tra le file de-
gli ombrelloni è pari a cin-
que metri e quella tra gli om-
brelloni della stessa fila a
quattro metri e mezzo». È
re «l’assegnazione dello
stesso ombrellone ai mede-
simi occupanti che soggior-
nano per più giorni». In
ogni caso è necessaria
«l’igienizzazione delle su-
perfici prima dell’assegna-
zione della stessa attrezzatu-
ra a un altro utente, anche
nel corso della stessa giorna-
ta». È da evitare, inoltre, «la
pratica di attività ludi-
co-sportive che possono
dar luogo ad assembramen-
ti e giochi di gruppo e, per
lo stesso motivo, deve esse-
I punti
NIENTE GIOCHI
■ Tra le raccomandazioni
contenute nel documento
Inail-Iss per andare al mare
in sicurezza c’è la distanza
di 5 metri tra gli ombrelloni e
il divieto di giochi di gruppo.
PRENOTAZIONI
■ Le nuove regole prevedo-
no anche le prenotazioni ob-
bligatorie divise per diverse
fasce orarie.
all’interno dello stabilimen-
to».
Bagnini e personale devo-
no osservare una corretta
profilassi. E questi, oltre al
segno della canotta, si ritro-
veranno anche l’orma della
mascherina sulla faccia. Co-
sa che, per fortuna, non ri-
guarderà i villeggianti. I qua-
li sono esentati dall’uso dei
dpi quando prendono il so-
le. «Viene infine ribadita la
necessità di una corretta e
frequente igiene delle ma-
ni, attraverso la messa a di-
ti dispenser con soluzione
idroalcolica».
I LETTINI
Per lettini e sdraio non po-
sizionati sotto l’ombrellone
dovrà essere garantita la di-
stanza di almeno due metri.
Nel documento si ricorda
anche che bisogna nel com-
plesso «evitare promiscuità
nell’uso di qualsiasi attrez-
zatura da spiaggia, possibil-
mente procedendo all’iden-
tificazione univoca di ogni
attrezzatura». Già. E la doc-
cia, gli spogliatoi?
La regola dei burocrati fa
sussultare la politica e gli
operatori del settore.
«Con gli ombrelloni a cin-
que metri di distanza qui in
Liguria ci saranno spiagge
dove qualcuno si ritroverà
da solo», ironizza il governa-
tore Giovanni Toti. Questo,
sentenza il sindaco di Rimi-
ni Andrea Gnassi, è «il col-
po di grazia per il turismo
balneare». Ma perché
«dall’inizio dell’emergenza
sentiamo parlare di distan-
za cautelativa di un metro»,
si domanda Maurizio Ga-
sparri, «e invece l’Inail vuo-
le uccidere il turismo con
questo studio delirante?».
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TOBIA DE STEFANO è ancora indecisa sulla possibilità di

■ Va bene fissare le regole per il
distanziamento e l’igienizzazione
delle spiagge, ma se poi i
vacanziari non possono
spostarsi da una Regione Solo dall’1 giugno le persone potranno uscire dai “confini”, al Nord più tardi
all’altra, come fa a riparti-
re il turismo?
L’interrogativo sta para-
dossalmente prendendo
E sugli spostamenti tra Regioni si inizierà dal Sud
piede dopo che governo e governa-
tori hanno finalmente sbloccato un
braccio di ferro durato mesi sulle
competenze e dopo che l’Inail ha fis-
sato i criteri in base ai quali uno sta-
bilimento balneare potrà affittare
ombrelloni, lettini e sdraio, il bagni-
no potrà salvare chi affoga e una per-
sone potrà farsi il bagno, senza ma-
scherina ma tenendo almeno un
metro di distanza dall’altro nuotato-
re.
La data tanto attesa è lunedì 18
maggio, quando i presidenti delle
Regioni avranno facoltà di anticipa-
re l’apertura di diverse attività com-
merciali: dai bar fino ad arrivare ai
ristoranti, ai parrucchieri e agli esteti-
sti. Più autonomia, più libertà, certo,
ma se poi le persone non potranno
andare da una regione all’altra, non
Da sinistra il governatore della Puglia, Michele Emiliano, quello campano, Vincenzo De Luca, e il presidente del Veneto, Luca Zaia
si rischia di vanificare l’effetto vola-
no per l’economia del provvedimen-
to? Perché è vero che ci sono alcune
regioni, Lombardia in primis, ma an-
che Emilia Romagna e Piemonte,
dove la situazione contagio non è an-
cora sotto controllo, ma è altrettanto
vero che in altre siamo da settimane
a tassi di trasmissione del virus mol-
to bassi e allora perché vietare an-
che gli spostamenti tra queste ulti-
me?
PIÙ AUTONOMIA
In molti casi si tratta di Regioni a
fortissima vocazione turistica, pen-
siamo alla Valle d’Aosta, alla Cala-
bria e alla Basilicata che registrano
peraltro anche l’indice dei contagi, il
famoso R0 (erre con zero), più bas-
so. Se davvero siamo passati alla fa-
se dell’autonomia e della responsa-
bilizzazione delle Regioni perché
non pensare di affidare ai singoli pre-
sidenti - magari dopo un’attenta va-
lutazione con il governo - anche la
decisione sull’apertura dei propri
territori?
Conte come quasi sempre gli capi-
ta tentenna. Da lunedì, infatti, sarà
possibile andare al lago o al mare,
ma solo se il mare, il lago o la monta-
gna si trovano nella propria regione
di residenza. Per dire, chi risiede in
Lombardia potrà andare al lago di
Como, i veneti si riposeranno sul
Garda e i romani al Circeo, ma nien-
te capatina nelle altre regioni, com-
prese quelle limitrofe. La situazione
resterà questa almeno per tutto il
mese di maggio. A giugno si vedrà.
Ma inutile farsi troppe illusioni, al
massimo si potrà arrivare - come
conferma il ministro Boccia - «a un
meccanismo che consenta ai cittadi-
ni di due regioni a basso rischio e
limitrofe di spostarsi da un terriorio
all’altro». Morale della favola: si par-
tirà dal Sud dove la situazione è me-
no critica.
IN ORDINE SPARSO
Sta di fatto che per lunedì il Paese
potrebbe davvero somigliare e una
grossa macchia di leopardo con go-
vernatori che resteranno più cauti,
come Fontana o lo stesso sceriffo De
Luca. E altri che invece premeranno
sull’acceleratore delle aperture. La
Lombardia, che è di gran lunga la
Regione più colpita dalla pandemia,
dare il via libera a bar, negozi, risto-
ranti, estetisti e parrucchieri. In Ligu-
ria e Veneto, invece, Giovanni Toti e
Luca Zaia sono intenzio-
nati ad aprire praticamen-
te tutto, comprese spiag-
ge, stabilimenti balneari,
palestre, centri sportivi e
piscine. E se il Piemonte
aspetta il confronto con il
ministero della Salute prima di pren-
dere qualsiasi decisione, la Valle
d’Aosta si porta avanti consentendo
da oggi gli sport da montagna ma
anche quelli individuali come tiro
con l’arco o tennis.
E non finisce qui. Perché il Friuli
Venezia Giulia si è ormai convinto a
rimuovere i limiti di incontro, men-
tre la Toscana, che in un’ordinanza
è arrivata a vietare ai residenti di an-
dare con le famiglie nelle seconde
case, resta prudente e parla di «ria-
perture graduali e solo dopo attente
valutazioni». Il tutto, ovviamente,
sotto lo sguardo vigile del governo
che ha promesso di tenere sotto
stretta osservazione il famoso R0 (er-
re con zero), lì dove dovesse risalire
ripartirebbero le chiusure.
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 ITALIA mercoledì
11
13 maggio
2020

Il Commissario del governo ne inanella una al giorno

L’ultima di Arcuri: «A scuola con la mascherina»
E sulle protezioni introvabili fa infuriare i farmacisti: «Non tocca a me rifornirli, saranno in vendita anche dai tabaccai»
BRUNELLA BOLLOLI
■ Pesante il ruolo di super
commissario, specie se il prefis-
so non ce l’hai. Domenico Arcu-
ri è stato nominato dal governo
per risolvere l’emergenza Dpi,
cioè i dispositivi di protezione in-
dividuale come mascherine,
guanti e tutto ciò che serve per
non prendersi il Coronavirus,
ma finora ha brillato più per ritar-
di, gaffe e polemiche che altro.
Insomma: bocciato. Chiedono
le sue dimissioni non soltano
quelli del centrodestra, da Fratel-
li d’Italia, a Fi alla Lega, ma pure
Carlo Calenda di Azione «(è ora
di gestire l’emergenza in modo
serio») e perfino Italia Viva che è
in maggioranza (il deputato Li-
brandi: «Conte accompagni Ar-
curi alla porta»). Critico anche il
sindaco Pd di Bergamo, Giorgio
Gori: «Tre mesi dopo l’inizio
dell’emergenza Covid il commis-
sario Arcuri avvia una gara per
l’acquisto di reagenti da aziende
nazionali e internazionali. Quin-
di è vero: i 5 milioni di tamponi
che il governo si accingeva a spe-
dire alle Regioni erano solo ba-
stoncini», e il riferimento è al
bando di gara per i kit per la dia-
gnosi della malattia.
Le mascherine sono sempre
carenti, i guanti in lattice addirit-
tura introvabili (come l’alcol),
mentre si avvicina la data del 18
maggio che segna la riapertura
di moltissime attività dal sud al
nord del Paese. E per la scuola?
L’ultima sparata del commissa-
rio Arcuri riguarda proprio il ri-
torno in classe, che ad oggi non
si sa quando potrà avvenire, se a
settembre o più in là, con quali
modalità e ora anche con il vin-
colo della “maschera” per ogni
alunno sopra i 6 anni di età, per i
prof e per il personale scolastico Chi non scherza affatto sono i
bidelli compresi. La domanda farmacisti, perché le scorte sono
sorge spontanea: per l’educazio- finite e non riescono a soddisfa-
ne fisica come si fa? E durante le re le richieste della gente che pre-
interrogazioni gli studenti la to- tende la mascherina chirurgica
glieranno o no? Senza contare il al prezzo calmierato di 50 cente-
caos nelle gite scolastiche. simi (61 con l’Iva). Da qui è nato
Il capitolo mascherine è in as- uno scontro tra Federfarma e lo
soluto il più travagliato. Devono stesso Arcuri, il quale dopo lo sci-
avere bocca e naso coperti i ca- volone sui «liberisti da divano
merieri, i baristi, i ristoratori, gli con cocktail in mano», in una
impiegati, i commessi dei nego- delle sue spumeggianti conferen-
zi e dei supermercati, gli autisti ze, ha cercato di auto-assolversi.
dei mezzi: per farla breve tutti. «Non è il commissario a dover
Altrimenti non si riparte. Trema- rifornire le farmacie». Tuttavia,
no, al riguardo, gli attori che so- ha aggiunto, «a breve saranno di-
no pronti alle barricate perché sponibili in tabaccheria, in pac-
«come si fa a recitare Amleto a chi da 20 come le sigarette». Si
teatro con la mascherina?», dice lavora ad un accordo con cartole-
Maurizio Mattioli, «diventa una rie e ferramenta. Quindi la perla:
comica». «A ’sto punto mi metto «Qualche volta faccio errori, per
la maschera di Arlecchino, di i quali mi aspetto reprimende,
Pulcinella», ironizza Enrico Mon- ma solo dai cittadini». Cioè, in
tesano, «oppure una greca, ro- fondo, da tutti gli italiani.
mana. Non è meglio?». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Domenico Arcuri, 56 anni,

Il pericolo di rendere l’emergenza un’abitudine nato a Melito di Porto Salvo
(Reggio Calabria): dal 2007

L’università ridotta a tele-lezione è amministratore delegato

di Invitalia, ma soprattutto
attualmente è il commissario
straordinario per il potenziamento
è la morte di sapere e conoscenza delle infrastrutture ospedaliere
legato all’emergenza Covid-19

PAOLO BECCHI
■ È meglio fare lezioni ed esami in
un’aula o davanti a un computer sul
divano di casa? Devo ammettere che
da docente universitario, ormai da
qualche decennio, non avrei mai pen-
sato di pormi una domanda del gene-
re. Perché?
Vi spiego come faccio (o meglio: fa-
cevo) lezione e stando alle valutazioni
degli studenti, che sono pubbliche,
con un ottimo risultato. Entravo in au-
la, accendevo computer e proiettore
per le slide: cominciavo a spiegarle e
formulavo qualche domanda per sol-
lecitare l’attenzione degli studenti. Mi
avvicinavo a loro col microfono in ma-
no e cercavo di far sì che loro stessi
scoprissero passo dopo passo il senso
di un pensiero di Aristotele, di Hob-
bes, di Kant, di Hegel e di altri classici.
Il punto essenziale è sempre stato
questo: capire il giusto modo di porre
le domande, per far sì che le risposte -
che io avevo in mente - potessero len-
tamente venire fuori dagli studenti.
Qualche volta venivano fuori risposte
inaspettate e intelligenti, a cui neppu-
re io avevo pensato. Il mio impegno
era totale, non c’era solo la mia men-
te, c’era il mio corpo che si agitava se
non sentivo una partecipazione ade-
guata, oppure i miei occhi che brilla-
vano quando uno studente dimostra-
va di aver colto il punto. Contatti e
sguardi reciproci. La lezione non era
solo un fatto mentale ma fisico, di cor-
pi che vivevano insieme una esperien-
za irripetibile. Alla fine grondavo di
sudore come se avessi zappato per
delle ore. Ma felice di aver preparato
il terreno per la semina.
IL LUOGO DEL DIALOGO
Prossimità e presenza per me era-
no indispensabili e credo lo fossero
anche per i miei studenti, che se pote-
vano non perdevano neppure una le-
zione. La lezione era un luogo di dialo-
go, a volte anche di conflitto, perché e studente: lo studente segue la lezio- versitario. Di più, se il professore si mani l’alluvione, dopodomani l’inqui-
no. Il “prof” ha le sue idee e lo studen- ne dalla sua cameretta felice e tran- ostina a voler andare all’università co- namento e così via. Insomma, l’emer-
te ha diritto ad avere le sue. Non tra- quillo, e il docente lo è altrettanto a stringiamolo persino all’“obbligo di genza sarà permanente, lo stato di ec-
smettevo solo conoscenze, verità da casa nel suo studio. Verrà a mancare registrazione”: quando entra, quando cezione il nostro destino? Forse più
accettare come dogmi, ma idee, ap- il “corpo” insegnanti, perché tutti sa- esce, e perché no, anche con chi ha semplicemente il “ritorno alla norma-
punto, e gli studenti potevano avere ranno isolati nelle loro discipline sen- parlato e cosa ha fatto. E la cosa scon- lità” sarà l’anormale accettato come
idee diverse. Alla fine per me la cosa za più una visione d’insieme, tutto de- certante è che la maggior parte dei normale.
più importante era che gli studenti ciso da pochi, come a Genova dove il colleghi ritenga tale obbligo come
maturassero un proprio punto di vi- prossimo Rettore verrà scelto a Set- una cosa normale, per la comune si- LA SVOLTA ANTROPOLOGICA
sta e che riuscissero a farlo valere nel- tembre con una votazione “da casa”, curezza.
la discussione. In questo consisteva il probabilmente senza un adeguato di- Restiamo a questo punto tutti nella Beninteso, non sto invocando il lud-
mio metodo di insegnamento. Ha battito pubblico tra i papabili. Verran- sfera privata della propria casa, e per dismo, anche se nell’emergenza l’uso
una lunga tradizione, in fondo è il me- no a mancare gli studenti organizzati sempre, l’emergenza diventi la nor- di un “software” libero al posto di una
todo socratico. Gli esami nel collo- in gruppi collettivi, che con le loro pro- malità, l’eccezione la regola, non ren- piattaforma di Google o di Microsoft
quio orale mi consentivano poi di veri- teste partecipano alla vita pubblica. dendoci neppur conto del fatto che sarebbe stato meglio. Ma sono preoc-
ficare se ero stato efficace o meno e questo significa la morte dell’universi- cupato della tecnoscienza, della
dove era opportuno modificare o mi- L’ANORMALE NORMALE tà pubblica. Fa quasi sorridere rilegge- “scientocrazia” e della “svolta antro-
gliorare qualcosa. Se lo studente non re oggi Antonio Gramsci quando sot- pologica” a cui si mira grazie all’uso
passava l’esame in fondo era anche Verrà a mancare quella relazione tolineava che uno dei motivi del per- estremo delle tecnologie digitali: il no-
un po’ per colpa mia. profonda che si instaura tra il maestro ché le università italiane «non eserci- stro Comitato Tecnico Scientifico ha
L’emergenza epidemiologica ha co- e il discepolo e che consente, per dirla tano nel paese quell’influsso di regola- deciso di fare in Italia questo esperi-
stretto ad usare altri strumenti: le vi- con George Steiner, la «trasmissione» trici della vita culturale che esercitano mento sociale, vale a dire di far lavora-
deolezioni e persino gli esami sono a del pensiero. In questo modo perdia- in altri paesi» fosse da ricercarsi nel re la scuola anche in futuro, almeno
distanza. Beninteso, meglio questo mo il senso umano del contatto socia- mancato «contatto tra insegnanti e in parte a distanza, e le università pre-
del niente. Ma dovremmo non dimen- le - e questo proprio a partire dalle studenti». Che cosa potrebbe pensare feribilmente sempre a distanza. Lo si
ticare che si tratta solo di un surroga- giovani generazioni - e viene snatura- oggi? Un’emergenza epidemiologica è fatto e “funziona”. Perché non conti-
to, e per un tempo limitato. E invece to il senso della professione dell’inse- sta trasformando il “corpo” insegnan- nuare così?
ora pare che la didattica a distanza sia gnante, la sua etica professionale e la te in “macchine” intelligenti, intelli- No, ripeto, il luddismo non c’entra,
quasi meglio del contatto tra docente dimensione pubblica del lavoro uni- genze artificiali che riproducono a di- in classe uso tutti i supporti tecnologi-
stanza formulazioni fisse, standardiz- ci che possano essere di aiuto per fare
zate e studenti che passivamente co- una buona lezione, ma se eliminiamo
L’ALLARME DI FEDERLINGUE me imbuti le ingoiano. «La lezione il contatto tra studente e professore,
nell’epoca della sua riproducibilità nella scuola come nell’università, eli-
tecnica», verrebbe da dire adattando miniamo tutto. Poi non lamentiamo-
Atenei e istituti privati: «Così chiudiamo tutti» all’occasione il titolo di una celebre ci, però, se dal prossimo anno accade-
opera di Walter Benjamin. Certo, ci mico ci sarà un forte calo delle imma-
■ È allarme rosso per le scuole di lingue, istituti e atenei privati: «A sarà risparmio sulle strutture, sui costi tricolazioni. Poi non lamentiamoci,
questo punto siamo a rischio chiusura», denunciano. L’appello al di gestione, di trasporti, su pulizia e se l’università pubblica verrà ridotta
governo a intervenire al più presto arriva da Elena Cordani, presiden- manutenzione. A questo punto i Pa- ad un’università telematica tra le al-
te Federlingue e consigliere Confcommercio, portavoce della coalizio- lazzi universitari potrebbe persino tre. Poi non lamentiamoci, se nasce-
ne costituita insieme ad Asils, Aisli, Eduitalia, Filins e AIdSM, associa- chiudere. Anche il personale ammini- ranno università e scuole private, solo
zioni che rappresentano, nel nostro Paese, una grande fetta del mon- strativo lavora infatti “da remoto”. rigorosamente in presenza, ad alto co-
do della formazione. Oltre alle scuole di lingua, gli istituti e le universi- Si dirà, è solo una situazione di sto e per studenti privilegiati, ospitati
tà private, le società di formazione di ogni genere e grado e le scuole emergenza. Ma allora perché si an- in collegi residenziali, che potranno
di musica, rappresentano anche il settore delle scuole di italiano per nuncia già sin d’ora che gli esami a avere un’università come Dio coman-
stranieri, fondamentali per una reale integrazione. «Dopo due mesi di luglio si faranno ancora in modalità da, mentre tutti gli altri resteranno
interruzione delle attività formative in sede, ad oggi», spiega Elena telematica e l’attività didattica a di- confinati a casa davanti ad un video.
Cordani «nessuno parla ancora di riapertura. Senza aiuti dal governo stanza sarà prolungata anche per il Prima la televisione come svago in
i costi di gestione ci costringeranno presto a chiudere ed a lasciare a prossimo semestre autunnale. Dia- certe ore del giorno, oggi il computer
casa i nostri collaboratori». mo per scontato che ci sarà questa o come lavoro notte e giorno.
un’altra emergenza? Oggi il virus, do- © RIPRODUZIONE RISERVATA
12 mercoledì 13 maggio 2020

La miaquarantena
ENNIO CIACCIA
■ E chi l’avrebbe mai pensa-
to cinque anni fa, quando ho
smesso la mia attività di chirur-
go che avrei dovuto indossare
ancora mascherina e guanti
non per avvicinarmi al tavolo
operatorio come allora, ma per
camminare per strada, per an-
dare a far la spesa o per far al-
tro, ligio alle regole imposte dal
governo in questo periodo di
quarantena legata a quel virus
dal nome così altamente aristo-
cratico, il coronavirus? Ma di
maniere aristocratiche e raffi-
nate il virus non ne ha perché,
come tutti i nemici che colpi-
scono di nascosto, è piuttosto
infame e senza scrupoli. Ma
non è di questo che voglio rela-
zionarvi perché penso che
ognuno di noi sia sulla stessa
linea di pensiero.
Volevo invece ritornare
sull’argomento “mascherina”
tanto dibattuto in questo perio-
do di quarantena. E ciò mi por-
ta lontano nel tempo. Come
non ricordare quando da giova-
ne assistente chirurgo mi pre-
paravo ad indossare la masche-
rina! Certamente un fatto co-
mune ed usuale direte voi, sì,
ovvio, ma non di facile esecu-
zione per noi giovani medici
che iniziavamo a frequentare
la sala operatoria, un luogo per
noi misterioso ed affascinante
che incuteva timore e rispetto
e dove il silenzio era rotto solo
dal rumore elettrico del battito
cardiaco del paziente. Dopo il
lavaggio delle mani, sotto lo
sguardo indagatore del prima-
rio che controllava il tempo
scandito da una clessidra po-
sta sul lavello, iniziava la vesti-
zione, un momento solenne,
da compiere con la massima
sterilità! Dopo di ciò si passava
all’ultimo atto: indossare la ma-
scherina (allora era in tela).
MOMENTO TEMUTO
Questo era il momento più
atteso e temuto. E perché? Per-
ché nel porgere le fettucce per
fissarla al volto si rischiava di
toccare con i guanti sterili le
mani dell’infermiera. E se ciò
accadeva subito una voce: «Va-
da a lavarsi di nuovo». Era il
primario che aveva visto tutto!
E così altro camice, altri guanti,
primario, aiuto ed anestesista
insofferenti. «Ma insomma dot-
tore stia più attento», mi sussur-
rava l’infermiera di sala. E
quando ero nuovamente pron-
to a farmi allacciare la masche-
rina sentivo il cuore che sussul-
tava. Pregavo che tutto andas-
se bene.
Di anni ne sono passati tan-
ti, 42 al tavolo operatorio, ed i
ricordi dei primi approcci in sa-
la operatoria, le mie paure, le
mie ansie ora mi fanno sorride-
re. Mi viene naturale il confron-
to tra quel tempo e la realtà
odierna. Sì, perché oggi, quan-
do cammino per la strada, mi
sembra di essere in una gran-
de sala operatoria dove le rego-
le per indossare la mascherina
sono spesso, o forse no, voluta-
13
mercoledì
13 maggio
2020
Purtroppo in molti la indossano male
TI CONOSCO MASCHERINA lesse raffigurare un clown o il
Joker del mitico Jach Nichol-
son. Di certo era molto spasso-
Sono un chirurgo e ho smesso di usarla cinque anni fa quando sono sa. Ma al di là delle tante fattez-
ze, mi accorgo, uscendo di ca-
andato in pensione. Ora l’Italia sembra un’immensa sala operatoria sa, di osservare inevitabilmen-
te come indossano le mascheri-
ne! Forse ognuno avrà una sua
LA SOVRANA SPAGNOLA SCENDE IN CAMPO PER AIUTARE I PIÙ DEBOLI motivazione ma, quanta im-
provvisazione!
La regina Letizia IMPROVVISAZIONE
fa volontariato Chi le pone a coprire il men-
to lasciando scoperti naso e
per Croce Rossa bocca (e questi sono principal-
mente i fumatori che nemme-
no in queste circostanze sanno
■ Sulla pagina Instagram della ca- rinunciare al loro vizio), chi
sa reale di Spagna sono state pubbli- procede con la mascherina ap-
cate le fotografie della Regina Letizia pesa al padiglione auricolare,
impegnata come volontaria per la segno questo che il portatore
Croce Rossa, per far fronte alle tante ormai si è spazientito e non ne
richieste d’aiuto per l’emergenza Co- può più, ha bisogno di respira-
ronavirus nel suo Paese. Letizia Or- re più aria. E non la toglie defi-
tez, smessi i tacchi e gli abiti eleganti, nitivamente per sentirsi meno
ha indossato l’uniforme dei volonta- in colpa riguardo agli altri pas-
ri della Croce Rossa spagnola, di cui santi. Ma c’è chi addirittura
è presidentessa onoraria per parteci- non la mette adducendo nu-
pare a una riunione, rispondere al merose scuse e ciò spesso sca-
telefono e vedere di persona come tena tra i passanti: «E la ma-
vengono consegnati i beni di prima scherina»? Domanda questa al-
necessità alle famiglie in difficoltà. Si la quale spesso qualcuno ri-
tratta della prima uscita della regina sponde con un «si faccia gli af-
dopo il lockdown durante il quale, fari suoi»! Ma son anche affari
comuque, ha svolto i suoi impegni nostri, perbacco! E chi la tiene
istituzionali in smart working. in mano come per dire: «io
non la metto, ma la porto con
me». Che bella scusante! «La
metto quando incontro altre
mente stravolte o legate all’im- ne anche la mascherina sì, per- gli occhiali e non riesco a far la giano, insieme alle bandiere persone o per far le spese, quel-
provvisazione delle singole per- ché oltre alle cose comuni che spesa». esposte sui balconi delle case, le permesse dai decreti».
sone che mai ne avevano in- ci si porta dietro, oggi bisogna E la fantasia italica le ha tra- all’unità della Nazione nella lot- Per fortuna! In alcuni le ho
dossata una. E temo che Il mio pensare anche a questo sussi- sformate anche in oggetti deco- ta contro questo nemico, la cui viste sul taschino della giacca a
vecchio primario ne rimarreb- dio sanitario che solo la paura rativi spesso fatti a mano con immagine elettronica, diciamo- mo’ di pochette, altri le tengo-
be rabbrividito. di ammalarsi ci fa tollerare. scelta di stoffa e colori da into- ci la verità, è anche piacevole e no in tasca e spesso cadono
Sorrido, osservo, mi meravi- Guai dimenticarla! Ha assun- narsi alle mise di donne che fantasiosa. Ma al di là di questo per terra nell’intento di prende-
glio ma nel contempo mi pre- to il valore di un lasciapassare mai rinuncerebbero ad un to- significato patriottico, alcuni in- re il telefonino per fare o ri-
occupo. Bisogna capirle que- per poter uscir di casa. E così no di eleganza ricercata. Non è vece osano sminuire con deli- spondere ad una chiamata. E
ste persone che si trovano di sono assurte a simbolo di que- frivolezza la loro, ma è piacevo- ziosa ilarità quel valore intrin- non le raccolgono, le lasciano
fronte ad una nuova realtà. sto triste periodo di pandemia. lissimo istinto femminile. Sa- seco che in esse si racchiude per terra. Ho visto un ragazzo
Non hanno avuto maestri loro, Si presentano sotto forme di- ranno anche fastidiose da por- trasformandole in mascherine che indossava una mascherina
nessun insegnamento, sono so- verse e chi le indossa ha una tare, ma vi accorgete che le dal puro sapore carnevalesco. rigida posizionata sulla fronte:
lo guidati dalla spontaneità di ben precisa giustificazione per donne hanno assunto un’aria Ne ho visto una con il disegno sembrava uno speleologo alla
un atto inconsueto. C’è poco aver scelto quella o l’altra per- più misteriosa, direi anche più di una grande bocca rossa a ri- ricerca del virus invisibile. E
da dire, dobbiamo aggiungere ché «quella mi fa respirare me- affascinante? E poi ci sono le me labiali rivolte verso gli oc- chi va in bicicletta spesso le po-
alle nostre abitudini quotidia- glio, mentre l’altra mi appanna mascherine tricolori che inneg- chi: non so se il disegnatore vo- siziona attorno al campanello
a mo’ di bandierina ma non è
da meno una ragazza che tene-
va due mascherine appese allo
Isserei la bandiera dei pirati specchietto della macchina.
Ed era curioso notare come si
muovessero in modo sincrono
Sono una marinaia Inviateci i racconti della vostra vita in quarantena,
pubblicheremo i migliori. Scriveteci all’indirizzo:
con un rosario a grossi grani
anch’esso appeso allo spec-
lamiaquarantena@liberoquotidiano.it
su un galeone con Zaia chietto retrovisore. Scaraman-
zia? Comodità? Va’ a capire co-
sa passa nella mente alla gen-
■ FRANCESCA CARLUCCI co che dopotutto la mia bandiera prefe- to. te.
rita era il jolly roger, il teschio su due Ma sono cristiana e mi manca la Ma anche i piccoli arbusti
■ Siamo in porto. No: siamo fermi sciabole incrociate … Zaia ed io su un Messa, la Comunione. Nel silenzio che dei giardini di casa non si sot-
punto e basta. Questo non è un porto, galeone. Tutti i serventi ai pezzi e all’ar- c’è intorno sento anche quello di Dio traggono ad essere intaccati
è una località convenzionale o, peggio, rembaggio. ed è l’inquietudine peggiore. Sono an- dalla creatività della gente. Ap-
una località fantasma. Mi invento che, Ma qui mi fermo. Potrò raccontare data a far la spesa nel supermercato pese ai ramoscelli in pieno sole
invece che no, in Marina ci sono entra- ai miei nipotini, per farli ridere, di que- più vicino, meno deserto di quanto mi e all’aria aperta le mascherine
ta e, ormai, ho il giro di bitta i due bina- sta nonna ammiraglio del cactus e poi, aspettassi. Non porto la mascherina, si purificano e prendono vigo-
ri la greca e le tre stelle di ammiraglio magari, narrargli le più belle storie del- anche se sarebbe opportuno persino re. Sono pronte ad essere in-
di squadra. Pertanto, isso con l’imma- la marineria? Li vedrò crescere, Gior- senza coronavirus. L’addetto alla sicu- dossate nuovamente. Così al-
ginazione ormai corrosa dall’infode- gia e Leonardo, o comincerò a tossire rezza sulla porta ha l’aria di sentirsi fuo- meno si possono recuperare
mia, la bandiera a scacchi neri e gialli, anch’io e febbricitare? Bah! ri posto e risponde mestamente al mio perché credetemi, potrebbero
la lettera L, Lima, delle segnalazioni Divento puerile e mi sorprendo a os- saluto. Sugli scaffali, a parte l’amuchi- scomparire da un momento
nautiche, ovvero quarantena, sulla na- servarmi sul palmo della mano sini- na in tutte le possibili confezioni, c’è all’altro. Non lo so quanto an-
ve della mia vita che mai avrei pensato stra la smisurata “linea della vita” e a tutto. Manca OfMajo promoter al ban- dremo avanti con questa pan-
dovesse trovarsi a vederla sventolare al notare come le mie orecchie siano dav- chetto dei tarallucci&vino. demia ma una cosa è certa: le
soffio del respiro trafelato di Conte. vero grandi, pallide conchiglie che do- Però non riesco nemmeno a muo- mascherine hanno avuto in
Poi, visto che in quest’inerzia forzata vrebbero indicare una caparbia longe- verni al sorriso e anche questo è un questa triste commedia il ruo-
e ormai quasi planetaria, non resta dav- vità. E per fortuna che sono enigmista, sintomo cattivo. Il coronavirus, in qual- lo principale. Non le dimenti-
vero che l’immaginazione e tanto si fa lettrice accanita e cinefila. E la solitudi- che modo, ci ha infettato tutti. cheremo molto facilmente.
affinché non dipinga lazzaretti, mi di- ne non è mai stata un contenitore vuo- © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
14 mercoledì ATTUALITÀ
13 maggio
2020
Mille euro di indennizzo per diffamazione
Insulta la maestra nel tema
Genitori condannati a risarcirla
«Impazzita» e «sclerata»: così un bimbo di 5^ elementare ha descritto l’insegnante
La docente porta mamma e papà in tribunale: «La responsabilità educativa è loro»
CATERINA MANIACI
■ Insultata, nero su bianco, in un
tema scritto in classe. E dopo le sue
rimostranze, accusata per contro di
«atteggiamenti persecutori» nei con-
fronti dell’alunno dalla penna fero-
ce. Neppure scuse decenti da parte
dei genitori. No, non è possibile ingo-
iare anche questa provocazione. Co-
sì una maestra ha pensato di difen-
dersi, e di difendere la propria digni-
tà, rivolgendosi alla legge. Ora è arri-
vata la sentenza: i genitori del bambi-
no sono stati condannati a pagare
mille euro di risarcimento danni mo-
rali, più le spese legali.
La vicenda, l’ennesima in cui un
insegnante viene preso di mira, e
raccontata dal Gazzettino, si svolge
a Conegliano, in provincia di Trevi-
so, proprio nel cuore di quella zona
straordinaria riconosciuta patrimo-
nio Unesco, ovvero le colline del pro-
secco. In una scuola elementare, il 9
marzo 2017, la maestra detta il tema
alla classe dal titolo “Lettera a un
amico”. Quando esamina i compiti
per correggerli, rimane senza paro-
le: uno dei suoi alunni ha preso a
pretesto il tema per lasciarsi andare
ad un vero e proprio sfogo contro
l’insegnante. La definisce «sclerata»,
«fuori di testa», e racconta di essere
stato preso in giro da lei, per via del
suo peso. «Mentre stavo scendendo
La ricerca migliora la vita.
Ci puoi mettere la firma.
Dona il tuo 5xmille all’IRCCS San Raffaele Pisana.
Nella ricerca, l’importante non è partecipare. Aiutaci a vincere.
le scale, mi ha detto che era meglio
che rotolassi». Episodio non confer-
mato da alcuna testimonianza, così
come le accuse di attacchi e derisio-
ni proprio da parte della maestra. I
genitori, chiamati a dare spiegazio-
ni, non si sono resi disponibili ad un
confronto con la scuola. Un solo, la-
conico biglietto, alla fine dell’anno
scolastico, presentato dal ragazzino,
un biglietto prestampato con la fra-
se: «Mi scuso per quello che ho scrit-
to nel tema».
Non poteva bastare. L’insegnante
è andata avanti, dopo aver segnala-
to il tema alla preside, si è rivolta ad
un avvocato, ha sporto denuncia, e
la cosa è finita davanti al Giudice di
pace. La richiesta era di 5mila euro
per la propria onorabilità lesa. A
quel punto i genitori si sono difesi
accusando a loro volta la maestra di
aver innescato quella reazione spro-
positata del loro figliolo avendolo
messo a disagio per via del suo so-
vrappeso.
Ma la sentenza, emessa il 4 mag-
gio scorso, pur non avendo accolto
del tutto la richiesta pecuniaria, rico-
nosce il danno arrecato all’insegnan-
te e «la responsabilità dei genitori
per la condotta offensiva e denigrato-
ria del figlio minore», come si legge
nel testo. Esultano anche i rappre-
sentanti sindacali della categoria dei
docenti - in Italia poco rispettata e
RICERCA SKUOLA.NET E UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Un minore su 4 sempre in rete
sottopagata - come la Gilda degli in-
segnanti di Treviso. La sua coordina-
trice, Michela Gallina, spiega che
questa sentenza dovrebbe essere let-
ta come «un segnale che spinga alcu-
ne famiglie a modificare gli atteggia-
menti svalutativi». Il rammarico, sot-
tolinea Gallina, «è che per ristabilire
il rispetto dei ruoli e dell’autorità si
sia dovuti ricorrere al giudice».
Maestri insultati, professori pic-
chiati dai genitori e a volte dagli stes-
si studenti, impossibilitati persino
ad esprimere, com’è loro dovere e
diritto, un giudizio sui loro allievi: il
quadro della professione più delica-
ta e cruciale presenta sempre più
ombre. E il periodo della cosiddetta
Dad, didattica a distanza, imposta a
causa dalla pandemia in corso, non
sembra migliorare la situazione. Co-
me il verificarsi di nuove forme di
cyber-bullismo, sempre nei confron-
ti dei docenti, che spesso si vedono
aggrediti in diretta, per così dire, da
intrusi nelle video lezioni, che ap- ■ Chiusi in casa, costretti ad incontri e lezioni virtuali, la vita
punto intervengono con la complici- degli adolescenti è cambiata e così il loro rapporto con la rete.
tà degli alunni della classe collegata. Da una ricerca effettuata da skuola.net e università di Firenze
Senza dimenticare i costi notevoli per Generazioni connesse (con il coordinamento del ministero
che questa didattica impone, a co- dell’Iatruzione) emerge che l’80% dei ragazzi resta connesso
minciare dall’uso di computer, ta- almeno cinque ore al giorno. Il resto, invece, per tutto il giorno.
blet, smartphone, stampanti. Come A scandire la giornata di tre ragazzi su cinque è però la noia,
se fosse scontato che ogni insegnan- stando alle risposte ai questionari proposti ai 5.300 giovani di
te a casa propria ne sia ovviamente età compresa tra i 14 e i 20 anni. Un senso di “vuoto” difficile da
dotato. riempire in queste giornate di quarantena.
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C.F. 10636891003

LiberoEconomia
Borsa Milano-FTSE Mib
17.559,32
Indici
+1,02%
Suggerimenti
La liquidità sarà inutile
senza detrazioni fiscali
per aiutare la domanda
BRUNO VILLOIS
■ Se non fosse che il nostro sistema econo-
mico è complemento in panne ed è devastan-
te per un numero sempre più elevato di perso-
ne e famiglie, dovremmo rassegnarci alla ma-
la sorte di essere governati da un esecutivo
che si crogiola negli annunci, rincorre l’esposi-
zione mediatica. E invece di assumere decisio-
ni le delega ad una ormai miriade di advisor
scientifici , culturali, economici tutti con il ver-
bo in tasca e nessuna idea Paese.
L’ennesima riprova è il nuovo portentoso
decreto ai nastri di partenza da ben due setti-
mane. Le indiscrezioni sui contenuti raggiun-
gono il farsesco e intanto meno del 20% degli
aventi diritto della Cig in deroga l’ha ottenuta,
il tozzo di pane dei 600 euro ha raggiunto no-
nostante gli oltre 40 giorni passati, poco oltre i
2/3 dei beneficiari, per non parlare della bar-
zelletta mascherine, di cui responsabile, il ma-
nager Arcuri, continua a dire a destra e a man-
ca, ma del prodotto non c’è traccia.
Ammettendo che il Decreto Miracolo, co-
me professato dagli esponenti di maggioran-
za, veda la luce, la strada per renderlo attuati-
vo non potrà che avvenire prima di metà lu-
glio e di qui ad allora si sarà riaperto tutto, o
meglio si tenterà di riaprire tutto, sempre che
ci siano ancora abbastanza imprese, di ogni
genere ma soprattutto commerciali, che di-
spongono delle condizioni finanziarie per po-
terlo fare e che i consumatori che, oltre ad
avere le tasche vuote, si diano coraggio e deci-
dano di rivivere e quindi consumare nono-
stante il virus killer.
INIEZIONE DI FIDUCIA
Per stimolare la propensione ai consumi,
nonostante la doppia incertezza salute-econo-
mia non resta che agire sui portafogli attraver-
so la detrazione dalle tasse di ogni tipo di be-
ne acquistato o servizio usufruito, compreso
ristoranti, affini. Una molla che abbatta la
pressione fiscale utilizzando i consumi, azze-
ra anche l’evasione, e consente di ridare fiato
sia alle produzioni che alle vendite entro confi-
ne, tenendo anche conto che mancheranno
le spese turistiche delle presenze estere, che
incidevano sul Pil per poco meno del 10%.
L’operazione detrazione integrale dovrebbe
perdurare per l’intero anno e defluire progres-
sivamente entro i successivi sei mesi per evita-
re che alla fine non scateni un crollo dei consu-
mi. Se l’operazione incentivi parte contempo-
raneamente alle riaperture si riuscirà a ridur-
re il rischio consumi zero e quindi Pil a meno
20/25 punti. Serve liquidità ma quella può sva-
nire in un batter d’occhio. Se non c’è doman-
da o è troppo risicata si distruggerebbero le
attività commerciali e quindi produttive, con
enormi rischi per l’occupazione e per la tenu-
ta sociale. Il peso delle detrazioni sulle entrate
verrebbe compensato dal giro di affari, tutto
alla luce del sole, dalle tassazioni alla fonte dei
lavoratori dipendenti, ma anche dal calo della
cassa integrazione. La formula detraibilità fi-
scale, occupazione, emersione giro di affari,
versamenti contributi tributari e contributivi
dei lavoratori dipendenti può rappresentare
l’unico antidoto per non sprofondare nella de-
pressione socio-economica.
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15
mercoledì
13 maggio
2020
Petrolio - al barile Titolo Domanda Offerta Periodo (11/05) 360 diff. assoluta Quote $ x Oz €x Gr
25,97 $
e monete
Dollaro USA 1,0858 1,0824 1 Mese -0.446 0.005 ORO 1702,7 50,46
Euribor
Yen 116,5600 116,1600 3 Mesi -0.258 -0.012 ARGENTO 15,48 0,46
Cambi
+6,92%
Oro
Franco Svizzero 1,0520 1,0519 6 Mesi -0.147 -0.002 PLATINO 764,22 23,01
Sterlina 0,8777 0,8788 12 Mesi -0.085 -0.01 PALLADIO 1858,5 55,27
La seconda vita del Biscione
Adesso anche i fondi scommettono
sul polo tv europeo targato Mediaset
Dopo la scalata della famiglia Berlusconi (arrivata al 29,4%) anche il colosso americano Kkr
si avventa sulla tedesca Prosiebensat, con il 5,2%. Segno che il progetto Mfe inizia a fare gola
BENEDETTA VITETTA cato vedano ProSieben come un in- tenzioni del fondo Usa occorrerà at- la sua posizione visto l’interesse
vestimento interessante, anche in tendere le prossime settimane. Al- nel comparto media. Una delle ipo-
■ Arriva dagli Usa quello che po- un momento di crisi», spiegava cuni rumors ipotizzano che già pri- tesi è che il private stia valutando la
trebbe rivelarsi l’asso nella manica una nota diffusa ieri dal quartier ge- ma dell’assemblea del broadcaster creazione di un big nazionale tra
di Mediaset per far definitivamente nerale dell’emittente tedesca. tedesco prevista per inizio giugno Springer e ProsiebenSat.1, anche
decollare il progetto di creare un Per capire quali siano le reali in- Kkr possa ulteriormente rafforzare se non è affatto da escludere l’altra
polo di tivù europeo, il Mfe, acroni- e forse molto più succulenta opzio-
mo di MediaforEurope. Parliamo ne per gli americani. Ossia l’avvio
del fondo di private equity Kkr, già COVEA CI RIPENSA, SALTA L’OPERAZIONE di un dialogo con Mediaset per far
azionista col 50% del capitale del uscire allo scoperto Pier Silvio Ber-
Exor non vende più PartnerRe
colosso editoriale tedesco Axel lusconi provando così a dare il via a
Springer - che nelle scorse ore è en- una grande operazione di scala Ue.
trata (forse sarebbe meglio dire
rientrata visto che già anni fa il LA SFIDA DI COLOGNO
gruppo deteneva quote nel broad-
caster tedesco assieme a Permira) Da parte sua Mediaset, che oggi
nel capitale di Prosiebensat.1 acqui- diffonde la trimestrale, è sempre
sendone il 5,2% tra quote dirette e più convinta di dar vita a Mfe, new-
strumenti finanziari. co realizzata per incorporare le atti-
Con questa mossa il fondo diven- vità spagnole e italiane del Biscio-
ta il terzo azionista della tv parteci- ne in un’unica holding con sede in
pata da Mediaset (24,9% del capita- Olanda in cui far confluire anche i
le) e dall’imprenditore ceco Daniel tedeschi di Prosiebensat.1. Un pro-
Kretinsky che possiede il 10% trami- getto cui Mediaset lavora da un an-
te la Czech Media Invest (Cmi). no e che darebbe il via a un grande
«Abbiamo deciso di reinvestire risiko delle tv europee. Progetto
in ProSiebenSat.1 sulla base della che ha avuto da subito la forte ostili-
convinzione che i mercati stiano at- tà di Vivendi, azionista Mediaset
tualmente sottovalutando la socie- col 29,9% del capitale, di cui il
tà», ha spiegato ieri alla Reuters un 19,9% è sempre congelato in un tru-
portavoce di Kkr, «lo vediamo co- st per volere di Agcom a causa del-
me un investimento finanziario». la contemporanea posizione domi-
nante dei francesi in Tim e Media-
SI SCALDA IL RISIKO UE set. E proprio il durissimo scontro
■ I francesi di Covéa non andranno avanti con l'acquisizione tra le società potrebbe chiudersi il
E, sull’onda della notizia, ieri Pro- di PartnerRe, società di riassicurazione interamente di proprietà 28 maggio quando a Milano ci sarà
siebensat.1 a Francoforte ha festeg- di Exor, per 9 miliardi di dollari. La holding del gruppo Agnelli l’udienza per il ricorso francese
giato guadagnando sino al 17% (ha presieduta da John Elkann fa sapere di essere stata avvisata che contro l’ok alla fusione della hol-
poi archiviato la seduta a 11,05 eu- Covéa non onorerà i termini dell’intesa siglata lo scorso 3 marzo ding di Cologno con la controllata
ro +13,3%). «Consideriamo un se- pur non avendo mai suggerito «l’esistenza di un cambiamento spagnola e l’avvio di Mfe. Ora più
gnale positivo il fatto che, oltre a sfavorevole sostanziale incluso il rischio legato alla pandemia». vicino grazie al fondo Usa.
Mediaset e Cmi, altri attori del mer- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le imprese che ripartono Investimento da 150 milioni
Decollano i surgelati a domicilio Internet veloce con una antenna
Bofrost a caccia di 300 venditori Eolo collega i comuni dimenticati
■ Bofrost Italia, la più importante azienda italiana della vendita ■ Eolo, principale operatore in Italia nel Fixed Wireless Access ul-
a domicilio di specialità alimentari surgelate e fresche, è a caccia tra-broadband (la banda larga attraverso l’antenna invece che con il
di 300 persone per ampliare il proprio organico. L’azienda preve- cavo) per i segmenti business e residenziale, annuncia un piano di ulte-
de di inserire due tipi di figure: venditori, che a bordo dei mezzi riori investimenti da 150 milioni di euro, «per azzerare il Digital Divide
refrigerati visiteranno a domicilio i propri clienti fidelizzati e nuo- nelle ultime aree in Italia ancora non coperte da connessione ultravelo-
vi, per poterli assistere nella scelta dei loro prodotti preferiti; e ce». Lo comunica la società che intende estendere la rete a banda ultra
promoter commerciali, che avranno il compito di occuparsi della larga ad altri 1.500 comuni. Il progetto punta ad accelerare ulteriormen-
promozione dei prodotti e dei servizi Bofrost. Requisiti per en- te lo sviluppo della rete FWA su frequenze a 28 GHz - in grado di assicu-
trambe le posizioni: buona capacità di relazione e predisposizio- rare connessioni fino a 100 Megabit ed in futuro espandibili fino a 1
ne a lavorare per obiettivi. La ricerca riguarda tutte le filiali italiane Gigabit - e vuole dare un contributo rapido e adeguato alle nuove esigen-
di Bofrost, protagonista negli ultimi anni di una crescita costante, ze di connettività del Paese, ancor più urgenti dopo la pandemia di
che con i suoi prodotti serve nel nostro Paese 1,2 milioni di fami- Covid-19. La rete FWA di Eeolo copre, già oggi, il 78% delle unità abitati-
glie. Questo numero nell’ultimo periodo è cresciuto grazie alla ve che ricadono nelle aree bianche del Paese e fornisce connettività
crescita della domanda della spesa a domicilio (+160% per il setto- ultraveloce a 1,2 milioni di persone che risiedono in oltre 6.000 comuni.
re nel solo mese di aprile secondo il rapporto Ismea): una tenden- Inoltre, l’azienda connette circa 70 mila unità tra imprese ed enti della
za, questa, che Bofrost prevede si consoliderà anche nella stagio- pubblica amministrazione ed impiega circa 10 mila persone tra dipen-
ne estiva. denti, installatori, partner commerciali e collaboratori.
16 mercoledì ECONOMIA
13 maggio
2020

IN BREVE Affari in piazza MERCATINO

L’Antitrust punta i fari su Ubi-Intesa

MILLE APPARECCHI TIM AI SORDI L’UTILE A2A BALZA DELL’8%

■ Tim sostiene i pazienti sordi in isola- ■ I ricavi di A2a nel primo trimestre
mento per Covid 19 presso circa 75 ospe- sono calati del 19% a 2,11 miliardi, il mar-
dali in 11 regioni. In particolare, su oltre ■ L'Antitrust accende un fa- zo polo dopo la stessa Intesa dere un pacchetto di 400-500 gine operativo lordo è rimasto sostanzial-
1.000 device (tablet e cellulari) è stato ro sull'offerta pubblica di e Unicredit. Il procedimen- sportelli in Lombardia. La va- mente stabile a 331 milioni (da 328 milio-
configurato il servizio di interpretariato scambio lanciata da Intesa tom dell’Antitrust dovrà con- lutazione dell'Antitrust verrà ni nel primo trimestre 2019) e l’utile net-
Lis (Lingua dei segni italiana). su Ubi. L'operazione in caso cludersi entro fine luglio. So- però fatta includendo le filiali to è salito dell’8% a 112 milioni. Cresco-
di successo cambierebbe ra- lo allora la Consob potrà da- destinate alla dismissione no gli investimenti a 123 milioni (+13%)
ASSARMATORI CONTRO IL GOVERNO dicalmente il panorama ban- re disco verde al prospetto «in ragione delle significative
cario italiano. Scomparireb- con l’offerta su cui esprimer- e determinanti incertezze» WEBUILD FA IL PIENO DI ORDINI
■ Il governo «ha deciso di salvare il tra- be il quarto polo nazionale si formalmente il cda di Ubi. sul perimetro delle cessioni a
sporto aereo e affondare quello maritti- consolidando il primato do- L’Antitrust deve accertarsi Bper. ■ Per Webuild (Salini Impregilo) il tota-
mo». Lo sostiene Assarmatori, associa- mestico della banca guidata che la nuova aggregazione In attesa degli sviluppi Inte- le dei nuovi ordini nel primo trimestre è
zione che raggruppa realta' imprendito- da Carlo Messina. Soprattut- non rappresenti una minac- sa prosegue la sua attività. Ie- di circa 1,5 miliardi . Inoltre è il miglior
riali del settore marittimo, dopo la pub- to l’operazione avrebbe effet- cia alla concorrenza . Al ri- ri ha stipulato un protocollo offerente nelle gare per altri 200 milioni.
blicazione di bozze dell'ultima versione ti disgreganti sul mercato im- guardo occorre ricordare che con Federalberghi a soste- La pipeline complessiva del gruppo è su-
del Decreto Rilancio. pedendo a Ubi di crescere in Intesa ha già stretto un accor- gno del settore. periore a 39 miliardi .
autonomia diventando il ter- do con Bper e Unipol per ce- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mercato Azionario
AZIONI PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. AZIONI PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. AZIONI PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. AZIONI PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. AZIONI PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. AZIONI PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF.
CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/19 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/19 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/19 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/19 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/19 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/19
A Bmw 51,02 -0,35 51,0072 -30,13 Essilorluxottica 114 0,18 113,713 -15,74 Leonardo 5,9 -0,17 5,9208 -43,54 S Warr Aquafil 0,16 - 0,16 -62,35
Acea 16,41 3,34 16,4195 -11,01 Bnp Paribas 27,94 -0,18 28,0155 -47,09 Eukedos 0,85 6,25 0,82 -16,67 L’Oreal 253,2 -1,09 255,9085 -4,16 Sabaf 10,15 - 10,0471 -24,25 Warr Arterra 2028 1,29 - 1,29 12,17
Acotel Group 2,55 1,19 2,5451 -10,84 Borgosesia 0,39 - 0,3938 -16,31 Eurotech 6,38 6,42 6,2424 -24,32 Luve 10,55 0,48 10,654 -17,58 Saes Getters 20,45 -1,45 20,6631 -32,62 Warr Askoll Eva 2018-21 0,244 -21,26 0,3023 258,82
Acsm-Agam 2,04 0,49 2,0858 2 Borgosesia Rsp 0,9 -1,1 0,9006 -34,31 Evonik Industries AG 18,4 - 18,4333 -31,67 Lventure Group 0,568 4,03 0,5583 -8,97 Saes Getters Rsp 15,1 1,68 15,0065 -21,15 Warr Caleffi 20 0,3 - 0,3 36,36
Adidas ag 203,3 -0,59 204,552 -30,08 Bper Banca 2,1 -0,66 2,1181 -53,16 Exor 47,3 -0,46 47,3184 -31,53 LVMH 348,05 0,13 347,8384 -16,09 Safilo Group 0,7095 3,28 0,7075 -36,31 Warr Cellularline 0,125 -3,85 0,1241 -47,12
Adv Micro Devices 51,77 1,29 51,5327 27,5 Brembo 7,1 -2,14 7,1862 -35,8 Exprivia 0,68 -4,23 0,6838 -18,17 M Safran 77,92 - 77,8576 -43,25 Warr Cfm 2019-2021 0,144 - 0,144 44
Aedes 0,842 -1,98 0,8451 -22,4 Brioschi 0,069 -1,71 0,0697 -21,59 F Maire Tecnimont 1,47 -1,54 1,4852 -40,58 Saint-Gobain 24,78 -1,2 24,78 -32,37 Warr Cft 0,1577 -1,31 0,1462 -24,9
Aeffe 1,042 3,17 1,038 -47,74 Brunello Cucinelli 26,8 0,6 26,8597 -15,08 Facebook 197,42 -0,01 196,7787 7,64 Marr 12,22 4,62 12,1742 -39,95 Saipem 2,256 -1,78 2,2795 -48,21 Warr Clabo 2018-21 0,1 - 0,1 -
Aegon 2,274 3,93 2,2388 -44,46 Buzzi Unicem 16,5 -3,59 16,7727 -26,5 Falck Renewables 4,16 -1,19 4,1854 -12,61 Massimo Zanetti Beverage 3,56 0,85 3,5552 -39,25 Saipem Rcv 43 - 43 2,38 Warr Clabo 2021 0,022 - 0,022 -54,17
Aeroporto Marconi Bo. 7,88 -1,75 7,9545 -34,98 Buzzi Unicem Rsp 9,06 -3 9,0727 -34,54 Ferrari 146,15 -1,02 147,0572 -1,18 Mediaset 1,809 0,61 1,8173 -31,99 Salini Impregilo 1,298 -1,59 1,3126 -19,13 Warr CleanBnB 19-22 0,11 - 0,1004 -42,53
Ageas 32,02 -1,17 32,0199 -39,7 C Fiat Chrysler 7,592 -0,54 7,5981 -42,46 Mediobanca 5,284 -1,6 5,3017 -46,16 Salini Impregilo Rsp 5,45 -4,39 5,5793 -11,38 Warr Comer Ind 2019-21 2,429 - 2,4434 34,94
Ahold Del 23,79 4,48 23,685 4,57 Cairo Communication 1,51 -2,83 1,5235 -44,38 Fidia 3,18 -0,31 3,1962 -16,32 Merck KGaA 107,35 1,56 107,3802 2,73 Salvatore Ferragamo 10,8 - 10,8414 -42,4 Warr Copernico 19/22 0,95 -4,97 0,9997 -29,62
Air France Klm 4,03 -1,52 4,0489 -59,29 Caleffi 0,795 - 0,7592 -34,84 Fiera Milano 3,11 0,32 3,1542 -43,25 Micron Technology 42,925 -2,17 43,4543 -9,71 Sanlorenzo 12,174 1,47 12,0033 -23,79 Warr Culti Milano 2017-2020 0,03 - 0,03 -82,35
Air Liquide 116,25 -0,68 116,25 -7,74 Caltagirone 2,22 -0,89 2,2152 -23,45 Fila 7,86 -1,75 7,8566 -45,26 Microsoft 171,58 0,05 172,0511 21,88 Sanofi 90,93 2,86 90,5461 1,24 Warr Cyberoo 2019-2023 0,5764 9,79 0,525 -42,93
Airbus 52,04 -3,45 52,2208 -60,1 Caltagirone Editore 0,846 0,71 0,8282 -23,09 Fincantieri 0,684 -0,73 0,6808 -25,73 Mittel 1,56 - 1,56 -4,88 Sap 106,88 0,38 106,9918 -10,95 Warr D’Amico 2017-2022 0,0115 -22,82 0,0112 -22,82
Alerion 4,82 0,21 4,845 56,49 Campari 7,336 1,8 7,3026 -9,88 FinecoBank 10,5 5,11 10,2958 -1,78 Mittel Opa - - - - Saras 0,781 -0,95 0,7893 -45,54 Warr Dba Group 2017-2021 0,06 - 0,06 -25
Algowatt 0,365 -1,35 0,3656 -8,98 Carel Industries 12,7 -3,5 12,8689 -8,37 Fnm 0,429 -0,23 0,4328 -38,45 Molmed 0,485 -0,1 0,4851 31,44 Schneider Electric 81,66 1,64 81,576 -11,87 Warr Digital Magics 2017-2022 1,029 - 1,029 -24,89
Alkemy 5,18 0,78 5,1167 -41,14 Carraro 1,432 0,14 1,4386 -35,5 Fresenius M Care AG 72,68 0,58 73,1772 8,15 Moncler 32,77 1,49 32,9428 -18,22 Seri Industrial 3,08 0,98 3,0842 87,8 Warr Dominion Hosting Hold 21 0,48 - 0,48 -11,11
Allianz 152,2 -2,44 152,2573 -30,5 Carrefour 13,29 - 13,3119 -12,65 Fresenius SE & Co. KGaA 40,96 0,79 40,7841 -17,21 Mondadori 1,15 -4,33 1,1724 -44,17 Servizi Italia 2,73 -3,19 2,7662 -8,7
3,5 -18,41 Warr Doxee 2019-22 0,16 - 0,1623 -1,17
Alphabet cl A 1.293,6 0,261.294,8485 8,16 Cattolica Assicurazioni 4,726 -1,46 4,7701 -34,99 Fullsix 0,57 -2,4 0,594 -18,1 Mondo TV 1,95 1,9608 Sesa 46,95 -0,11 47,0118 -1,47
-3,93 -28,8 Warr Ediliziacrobatica 2018-21 2,2 -12 2,1814 -15,38
Alphabet Classe C 1.279 - 1.288,021 6,87 Cellularline 5,1 0,79 5,0819 -27,14 G Monrif 0,11 0,1129 Siemens 87,86 -0,16 88,0157 -24,78
Gabetti 0,316 -1,25 0,3196 9,34 Munich RE 190,4 0,42 190,4 -28,34 Sit 4,31 - 4,3041 -39,3 Warr Eles 2019-24 0,76 - 0,7571 -40,63
Amazon 2.215 -0,492.216,0338 34,39 Cembre 14,7 -2,65 14,8916 -38,75 Warr Elettra Inv 21 0,829 - 0,7003 -20,29
Ambienthesis 0,564 3,68 0,5549 19,24 Cementir Holding 5,4 1,12 5,3666 -19,69 Garofalo Health Care 4,62 -2,94 4,6751 -19,79 Mutuionline 16,02 -2,08 16,2681 -20,1 Snam 4,119 2,28 4,107 -12,1
Gas Plus 1,79 0,85 1,8227 -26,03 N Societe Generale 12,64 -2,32 12,7257 -59,24 Warr Energica M 21 0,36 - 0,4585 -63,19
Amgen 224,4 4,44 223,3385 4,3 Centrale del Latte d’Italia 2,46 -1,6 2,5044 1,65 Warr Enertronica 2018-20 0,1429 - 0,1158 11,29
Amplifon 23,39 2,32 23,3164 -8,78 Cerved Group 6,13 0,16 6,1502 -29,5 Gedi Gruppo Editoriale 0,46 - 0,46 0,66 Nb Aurora 10,604 - 8,33 -11,35 Sogefi 0,836 -0,36 0,8357 -47,68
Gefran 5,35 0,94 5,2899 -21,55 Netflix 405,8 -1,02 405,6833 39,79 Sol 9,66 0,63 9,8372 -8 Warr Fervi 2018-2021 0,8399 - 0,7393 19,99
Anheuser-Busch 39 -1,23 39,3225 -47,24 Chl 0,0046 - 0,0045 - Warr Fine Foods Pharma Ntm 1,8898 -3,09 1,95 -
Anima Holding 3,38 -2,37 3,425 -26,55 Cia 0,099 0,2 0,0988 -17,5 Generali 12,805 -0,43 12,8182 -30,39 Netweek 0,0926 -1,7 0,0914 -42,13 Starbucks 70,18 -0,65 69,9558 -11,32
Geox 0,727 0,97 0,7209 -38,49 Newlat Food 5,18 - 5,2369 -14,24 Stefanel 0,11 - 0,1103 - Warr Finlogic 2017-2020 0,1836 - 0,1836 14,75
Apple 293 1,42 291,8682 13,72 Cir 0,4 - 0,3997 -27,01 - 0,0404 71,82
Aquafil 3,3 1,54 3,2785 -47,62 Class Editori 0,117 4,46 0,1161 -34,27 Gequity 0,0284 -0,7 0,0282 -4,7 Nexi 14,56 4,41 14,3725 17,61 Stefanel Rsp 72,5 - 72,5 - Warr FLCM 11.22 0,05
Giglio group 3,27 -0,61 3,2791 15,55 Nokia Corporation 3,298 -0,05 3,309 -0,12 STMicroelectronics 23,7 3,58 23,5948 -1,13 Warr FOS 2019-2022 0,9799 - 0,9799 -
Ascopiave 3,37 2,74 3,3526 -11,66 Cnh Industrial 5,374 4,27 5,3445 -45,11 - 0,0469 56,33
ASML Holding 278,85 0,16 280,5358 5,47 Coima Res 6,3 -2,17 6,305 -28,57 Gilead Sciences 73,32 -0,38 73,8183 23,94 Nova Re 2,65 -2,21 2,6731 -25,35 T Warr Gel 2017-2021 0,0469
Gpi 7,22 0,28 7,1268 -10,86 Nvidia 298,8 0,5 298,3921 43,69 Tamburi 5,77 0,35 5,7633 -15,4 Warr Gismondi 1754 19-22 0,4 - 0,4 -
Astaldi 0,54 3,05 0,5488 -3,49 Commerzbank 3,22 1,13 3,2212 -41,56 - 0,2517 -27,56
Astm 17,31 -1,82 17,0789 -35,79 Conafi 0,32 -0,62 0,3227 4,92 Guala Closures 6,31 0,16 6,3119 -13,32 O Tas 1,62 -1,22 1,6327 -19,4 Warr Gpi 21 0,326
H Olidata 0,154 - 0,1552 - Techedge 4,03 - 4,0175 -18,91 Warr Guala Closures 0,4399 25,69 0,4399 119,95
Atlantia 13,9 -0,68 13,8529 -33,14 Continental AG 78,12 -1,64 78,08 -32,07
Heidelberger Cement AG 41,5 -1,07 41,7566 -36,13 Openjobmetis 5,1 -1,54 5,0696 -41,38 Technogym 7,235 0,49 7,3963 -37,58 Warr Icf Group 0,1539 - 0,1539 -
Autogrill 4,2 -2,01 4,2348 -54,98 Cose Belle D’Italia 0,188 - 0,1838 -45,98
Henkel KGaA Vz 77,64 - 77,6839 -15,79 Orange 10,635 0,28 10,7273 -19,13 Telecom Italia 0,3683 5,77 0,3626 -33,81 Warr il Fatto 19-21 0,0084 15,07 0,007 -12,5
Autos Meridionali 20,6 - 20,6272 -32,24 Covivio 51,6 -2,09 51,4046 -50 0,82 4,8824 -23,35
Hera 3,286 1,05 3,2709 -15,74 Orsero 4,89 Telecom Italia Rsp 0,369 3,83 0,3652 -32,39 Warr Illa 20 0,032 - 0,032 -65,22
Avio 14 -2,78 14,0973 1,01 Cr Valtellinese 0,0433 -0,46 0,0437 -39,19 -2,69 0,7884 -61,19
-0,39 15,9461 -37,03
I Ovs 0,7785 Telefonica 4,274 2,49 4,2555 -32,51 Warr Innovatec 2018-21 0,0556 1,09 0,0555 12,32
Axa 15,868 Credem 4,325 1,53 4,3237 -16,67 -1,83 -42,53
I Grandi Viaggi 0,75 0,7913 P Tenaris 6,01 -1,77 6,0426 -40,2 Warr Life Care Capital - - - -
Azimut 15,04 -1,7 15,1695 -29,32 Credit Agricole 6,884 -2,08 6,989 -46,84 -0,59 -5,16 -0,33 -40,38
Iberdrola 8,822 8,822 PanariaGroup 0,917 0,9156 Terna 5,742 1,48 5,7164 -3,56 Warr Maps 2024 0,9602 -3,98 1,0143 -28,33
A2a 1,2545 4,19 1,2409 -24,97 Csp International 0,385 3,49 0,3782 -36,26 -3,93 -46,77 -2,46 -40,06
B D
Igd 3,3 3,3681 Peugeot 12,9 13,1161 Tesla 774,1 2,42 762,106 109,07 Warr Matica Fint 2022 0,0659 - 0,0539 -34,1
Il Sole 24 Ore 0,448 0,11 0,4502 -32,53 Philips 39,4 - 39,35 -9,7 Tesmec 0,212 - 0,2137 -46,6 Warr Neodecortech 2018-21 0,068 - 0,0679 -43,29
B Carige 0,0015 - 0,0015 - Daimler 30,78 -0,76 30,9145 -37,91 2,94 -38,3 -2,41 -27,77
- -
Illimity Bank 6,3 6,3163 Piaggio 1,985 2,0069 Thyssenkrupp AG 4,136 -15,59 4,2705 -66,26 Warr Neosperience 2019-21 2,822 0,79 2,7664 -25,74
B Carige Rsp 50,5 49,3065 D’Amico 0,1048 - 0,104 -24,28 -6,95 -6,01 -0,29 -1,16
Ima 60,25 59,7231 Pierrel 0,171 0,1722 Tinexta 11,02 -0,9 11,1087 -5 Warr Net Ins. 2019-23 0,9598 - 0,9598 -34,09
B Desio Bria Rnc 2,2 - 2,1399 0,92 Danieli & C 11,36 -0,53 11,5129 -30,65 0,29 -37,72 -1,43 -36,58
Immsi 0,35 0,3486 Pininfarina 1,035 1,0585 Tiscali 0,0108 -0,92 0,0108 -0,92 Warr Officina Stellare 2019-22 1,3898 - 1,3898 -27,61
B Desio e Brianza 2,54 2,83 2,4769 - Danieli & C Rsp 6,4 -1,84 6,4915 -36,63 -1,18 -41,94 -2,77 -34,13
Indel B 12,6 12,7981 Piovan 3,86 3,9846 Titanmet 0,07 -1,13 0,069 34,1 Warr Prismi 2018-2020 0,1208 -7,01 0,1185 -69,42
B Ifis 8,36 -1,36 8,5086 -40,29 Danone 63,08 -1,41 62,8494 -15,12 - -25,88 2,14 -42,11
Inditex 23,26 23,35 Piquadro 1,43 1,4089 Tod’s 25,72 -1,08 26,0009 -37,6 Warr Radici 19-2022 0,23 - 0,23 7,53
B Intermobiliare 0,094 -2,08 0,0962 -19,66 Datalogic 11,18 0,09 11,2842 -33,73 1,99 -10,64 1,05 -29,09
Infineon Technologies AG 18,05 17,856 Pirelli & C 3,645 3,6437 Toscana Aeroporti 13,1 0,38 13,2243 -24,71 Warr Relatech 2019-22 1,0756 5,18 1,0843 378,68
B M.Paschi Siena 1,103 0,27 1,1068 -21,1 Dea Capital 1,29 0,16 1,2986 -11,64 Ing Groep 5,122 4,39 5,0063 -52,37 Piteco 6,2 0,98 6,1956 -2,36 Total 32,33 -0,17 32,3622 -34,56
B P di Sondrio 1,381 -1,36 1,3966 -34,49 De’Longhi 17 2,04 17,0092 -9,81 Warr Restart 2015-20 0,0038 -19,15 0,0032 -28,3
Intek Group 0,212 6,8 0,2086 -31,06 Plc 1,23 - 1,2263 -16,33 Trevi 0,01 - 0,0099 -32,89 Warr Salcef Group 1,29 -7,83 1,3 31,47
B Profilo 0,1512 1,2 0,151 -32,5 Deutsche Bank 6,526 3,23 6,4934 -5,56 Intek Group Rsp 0,443 2,55 0,4414 -1,56 Poligrafica S.Faustino 5,8 -1,69 5,7789 -18,88 Triboo 1,345 3,46 1,3164 -11,8
B Sardegna Rsp 8,7 0,46 8,6442 -8,42 Deutsche Borse AG 147,5 - 147,5 6,27 Warr Salcef 2023 0,75 - 0,75 38,89
Intel 55,28 -1,06 55,3094 3,77 Poligrafici Editoriale 0,1305 - 0,1324 -30,73 Tripadvisor 15,754 -0,71 15,754 -40,09
B Sistema 1,252 -1,11 1,2639 -32,25 Deutsche Lufthansa AG 7,584 -0,81 7,6629 -54,01 Warr Sciuker Frames 2018-21 0,1285 28,5 0,1227 -
Interpump 26,3 -4,08 26,9783 -6,87 Poste Italiane 7,756 2,13 7,7335 -23,36 Txt e-solutions 7,65 2,96 7,5378 -20,81
Banca Farmafactoring 4,75 -1,25 4,7655 -11,05 Deutsche Post AG 27,9 4,38 27,9534 -18,81 Warr Sg Company 2025 0,3 - 0,2971 -
Intesa Sanpaolo 1,4208 0,81 1,4222 -39,5 Powersoft Wt 10.21 0,9 - 0,9 16,88 U
Banca Generali 23,26 3,29 23,1664 -19,68 Deutsche Telekom 13,73 1,74 13,675 -6,64 0,15 -20,61 Warr Sicit Group 1,25 0,16 1,2311 -
Inwit 9,57 0,68 9,6246 16,44 Prima Industrie 13,02 12,9907 Ubi Banca 2,553 1,31 2,557 -12,33
Banco Bpm 1,1535 -0,52 1,1628 -43,12 Diasorin 160,5 -1,23 159,5219 39,08 15,84 -20,41 Warr Sit 0,248 - 0,248 -17,33
Irce 1,53 0,99 1,5319 -14,29 ProSiebenSat.1 Media SE 11,095 11,0137 Unicredit 6,656 0,62 6,6659 -48,88
Banco Santander 1,9476 0,39 1,9489 -48,06 Digital Bros 15,04 -1,31 15,279 20,51 4,49 -12,19 Warr SITI-B&T 21 4,9 - 4,9 -
Iren 2,14 0,85 2,1617 -22,52 Prysmian 18,87 18,6463 Unieuro 7,62 -3,05 7,7953 -43,13
Basf 45,325 0,13 45,3288 -34,29 doValue 5,92 -4,21 6,0175 -51,87 Isagro 0,9 -2,6 0,9117 -27,71 Puma 58,34 - 59,1133 -14,52 Unilever 45,7 0,22 45,6567 -12,12 Warr SosTravel.com 07.21 0,1 - 0,0721 -57,26
Basicnet 3,59 1,13 3,613 -30,96 E Isagro Azioni Sviluppo 0,636 3,92 0,6283 -31,17 R Unipol 3,13 0,06 3,1237 -38,77 Warr Spactiv - - - -
Bastogi 0,86 0,23 0,8468 -20,74 Edison Rsp 0,89 0,68 0,8928 -13,59 It Way 1,035 -2,82 1,0628 66,94 Rai Way 5,11 -3,95 5,2336 -16,64 UnipolSai 2,19 - 2,1968 -15,44 Warr The Spac - - - -
Bayer 58,48 1,37 58,2567 -18,37 Eems 0,0884 -0,67 0,0899 52,94 Italgas 4,932 -0,2 4,9586 -9,4 Ratti 4,01 -2,43 4,0367 -22,29 V Warr TIP 20 0,3075 4,24 0,3075 -74,84
BB Biotech 62,4 4,7 61,0423 2,3 El En 18,82 -1,05 19,0462 -43,04 Italian Exhibition 2,9 -3,33 2,8351 -30,95 Rcs Mediagroup 0,658 1,23 0,6576 -34,72 Valsoia 9,92 -0,4 9,7794 -17,33 Warr Tps 2017-2020 0,0303 -84,77 0,0303 -83,17
BBVA 2,666 0,68 2,6656 -47,1 Elica 3,04 6,48 3,0264 -0,65 Italiaonline Rsp - - - - Recordati 43,12 -2 43,648 14,77 Vianini 1,01 - 1,0106 -10,62 Warr Trevi 2020-2025 1,35 50,17 1,1484 -
B&C Speakers 8,5 0,47 8,495 -39,5 Emak 0,606 1 0,6044 -33,55 Italmobiliare 25,5 -2,49 25,5926 10,56 Recordati opa - - - - Vinci SA 75,72 3,3 75,72 -23,64 Warr UCapital24 2022 0,18 -24,69 0,18 -
Bca Finnat 0,215 1,42 0,2145 -24,03 Enav 3,87 -0,26 3,8908 -27,26 Ivs Group 6,1 1,67 6,1186 -29,89 Renault 17,2 -3,25 17,3665 -59,7 Vivendi 19,8 - 19,8026 -23,7 Warr Unidata 2020-2022 0,3303 - 0,3303 -
Bca Mediolanum 5,595 4,29 5,4984 -36,82 Enel 6,145 1,07 6,1441 -13,11 J Reno De Medici 0,64 -0,93 0,6452 -22,24 Volkswagen AG Vz. 127,3 0,03 126,9639 -26,59 Warr Uno Seri 2017-2022 0,0265 -8,3 0,0268 77,85
Be 1,082 1,69 1,0606 -14,13 Enervit 3,23 0,94 3,1865 -5,28 Juventus FC 0,98 - 0,9975 -21,41 Reply 66 0,46 65,67 -4,97 Vonovia SE 44,31 - 44,31 -7,53 Warr Vetrya 2016-21 0,788 - 0,6511 -11,46
Beghelli 0,1735 -2,8 0,1774 -19,68 Engie 9,3 -3,87 9,3584 -36,24 K Repsol 8,378 -1,44 8,378 -40,85 W Warr Websolute 11.22 0,078 - 0,0607 -39,53
Beiersdorf AG 95,8 - 95,8 -10,22 Eni 8,714 0,96 8,7242 -37,06 Kering 436,05 -0,76 436,5447 -25,59 Restart 0,47 -1,98 0,4688 -25,16 Warr ABTG 2017-2022 0,1899 10,99 0,1711 78,31 Warrant Grifal 2018-2021 0,58 - 0,499 -48,66
B.F. 3,79 1,88 3,6821 -2,57 E.On 9,498 4,83 9,3256 -0,23 K+S AG 5,39 0,94 5,3101 -51,88 Retelit 1,538 0,13 1,545 -3,27 Warr Aedes 2018-20 0,0017 - 0,0007 -10,53 Wfd Unibail-Rodamco 47,13 -3,38 47,3691 -66,34
Bialetti Industrie 0,128 1,19 0,1278 -34,86 Eprice 0,3335 1,52 0,3337 -33,57 L Risanamento 0,0672 -3,31 0,0692 80,65 Warr Agatos 2018-2023 0,0184 10,84 0,0178 32,37 Wiit 111,5 -1,76 113,1748 21,46
Biancamano 0,239 -2,05 0,2421 2,14 Equita Group 2,36 1,72 2,3163 -17,19 La Doria 10,3 - 10,3039 10,4 Roma A.S. 0,398 0,51 0,4026 -41,47 Warr Ambromobiliare 2017-2020 0,543 - 0,4805 -35,34 Z
Biesse 7,92 2,06 7,9595 -46,67 Erg 17,12 2,51 17,1815 -10,93 Landi Renzo 0,53 16,23 0,5053 -41,31 Rosss 0,535 -2,73 0,535 -10,08 Warr Amm 11.22 0,749 - 0,749 -46,49 Zignago Vetro 11,22 -1,92 11,3042 -11,65
Bioera 0,598 - 0,5909 -9,93 Esprinet 4,1 -3,07 4,1365 -20,85 Lazio S.S. 1,32 2,8 1,3177 -12,93 Rwe 27,26 1,15 27,1901 0,15 Warr Antares Vision 1 - 1 0,3 Zucchi 1,34 -2,77 1,3402 -28,32

Aim Italia Pr. Chiusura Euro Var. Num. Contr. Pr. Chiusura Euro Var. Num. Contr. Pr. Chiusura Euro Var. Num. Contr.
Azioni Attuale Prec. Var.% Anno% VWap Apert. Min Max Cont. Quant. Tot.Euro Azioni Attuale Prec. Var.% Anno% VWap Apert. Min Max Cont. Quant. Tot.Euro Azioni Attuale Prec. Var.% Anno% VWap Apert. Min Max Cont. Quant. Tot.Euro
Abitare In 39,900 38,200 4,45 -9,32 39,352 38,200 38,200 40,500 29 2 77 Fine Foods Pharma Ntm 10,500 10,600 -0,94 -12,50 10,345 10,500 10,150 10,500 43 8 83 Neosperience 6,710 6,610 1,51 -15,49 6,701 6,710 6,710 6,710 22 1 3
Agatos 0,147 0,140 4,64 30,80 0,150 0,153 0,140 0,154 261 3.132 468 Finlogic 6,400 6,300 1,59 1,59 6,273 6,300 6,300 6,400 7 0 2 Net Insurance 4,240 4,300 -1,40 -19,24 4,283 4,300 4,240 4,300 4 2 8
Alfio Bardolla 1,305 1,300 0,38 -24,13 1,313 1,310 1,305 1,360 19 3 4 First Capital 11,200 11,200 - -7,44 11,200 11,100 11,100 11,200 4 1 12 Neurosoft 0,855 0,855 - -14,50 0,855 0,855 0,855 0,855 8 1 1
Ambromobiliare 3,520 3,520 - -8,33 3,388 - - - - - - Fope 7,100 7,500 -5,33 -21,11 7,128 7,100 7,000 7,350 21 15 103 Notorius Pictures 1,800 1,830 -1,64 -27,42 1,796 1,800 1,770 1,800 4 3 5
Amm 1,790 1,795 -0,28 -42,81 1,809 1,795 1,790 1,795 17 2 4 FOS 3,140 3,185 -1,41 -1,57 3,189 3,125 3,110 3,140 13 5 16 Nvp 2,400 2,370 1,27 -34,78 2,415 2,420 2,340 2,550 28 19 47
Antares V 10,500 10,600 -0,94 -3,55 10,428 10,500 10,300 10,500 16 6 65 Frendy Energy 0,274 0,272 0,74 -8,67 0,270 0,274 0,274 0,274 20 1 - Officina Stellare 7,460 7,180 3,90 -9,02 7,287 7,460 7,460 7,460 7 1 4
Arterra Bioscience 3,320 3,320 - -12,40 3,320 3,320 3,320 3,320 14 1 2 Friulchem 1,350 1,355 -0,37 -15,09 1,338 1,350 1,350 1,350 16 2 3 Pattern 3,890 3,820 1,83 -12,58 3,805 3,980 3,680 4,050 23 13 50
Askoll Eva 2,540 2,630 -3,42 47,67 2,572 2,630 2,490 2,640 142 153 393 Gambero Rosso 0,442 0,442 - -32,00 0,442 - - - - - -
Assiteca 2,350 2,360 -0,42 -4,47 2,334 2,390 2,320 2,390 3 3 7 Pharmanutra 24,900 25,000 -0,40 6,41 24,439 25,000 24,000 25,000 79 6 143
Gel 0,960 0,990 -3,03 6,08 1,008 0,970 0,955 0,990 218 11 10 Poligrafici Printing 0,480 0,470 2,13 -17,24 0,477 0,464 0,462 0,480 1 44 21
Axelero 1,330 1,330 - - 1,338 - - - - - - Gibus 5,400 5,000 8,00 -11,48 4,971 5,200 5,200 5,650 10 14 73
Blue Financial Comm 1,400 1,400 - 21,74 1,405 - - - - - - Portale Sardegna 2,300 2,300 - -18,44 2,300 - - - - - -
Giorgio Fedon 5,500 5,500 - -18,52 5,500 - - - - - -
Caleido group 0,390 0,390 - -58,06 0,395 0,390 0,390 0,390 9 14 5 Portobello 9,800 9,400 4,26 8,89 9,876 10,000 9,400 10,300 137 55 539
Gismondi 1754 2,270 2,295 -1,09 -32,84 2,234 2,270 2,270 2,270 9 0 1
Cap for Progress S I 7,000 7,000 - -7,89 7,000 - - - - - - Go Internet 0,833 0,835 -0,24 -27,25 0,830 0,826 0,822 0,838 21 23 19 Powersoft 4,060 4,120 -1,46 -17,81 4,120 4,020 3,940 4,060 3 7 26
Casta Diva Group 0,359 0,356 0,84 -45,93 0,343 0,356 0,349 0,359 77 25 9 Grifal 2,530 2,590 -2,32 -32,35 2,555 2,590 2,510 2,650 13 18 46 Prismi 1,135 1,150 -1,30 -47,21 1,124 1,125 1,100 1,140 9 10 11
Cdr Advance Capital 0,001 0,001 - - 0,536 - - - - - - Gruppo Green Power 3,760 3,760 - -26,27 3,752 3,760 3,760 3,760 1 1 2 Radici 1,580 1,580 - -33,33 1,591 - - - - - -
Cft 2,350 2,470 -4,86 -36,83 2,345 2,470 2,300 2,470 50 46 109 Health Italia 2,650 2,630 0,76 -33,58 2,595 2,660 2,530 2,660 69 28 72 Relatech 5,420 5,480 -1,09 136,17 5,364 5,460 5,260 5,460 35 30 161
Circle 2,770 2,820 -1,77 -9,48 2,820 2,810 2,770 2,810 1 2 6 H-Farm 0,294 0,286 2,80 -13,78 0,294 0,294 0,286 0,294 5 33 10 Renergetica 4,010 3,960 1,26 25,31 4,097 3,990 3,950 4,270 40 23 92
Clabo 0,850 0,916 -7,21 -32,54 0,862 0,886 0,830 0,890 15 16 13 Icf Group 5,400 5,540 -2,53 -15,63 5,401 5,460 5,240 5,460 31 4 21 Rosetti Marino 39,600 40,200 -1,49 -1,00 40,600 39,600 39,600 39,600 2 0 4
CleanBnB 1,040 1,050 -0,95 -43,63 1,071 1,070 1,040 1,070 1 10 11 Iervolino Ent 3,995 3,880 2,96 -34,08 3,895 3,830 3,740 4,075 54 74 294 Salcef Group 10,300 10,450 -1,44 -0,48 10,457 10,500 10,200 10,500 8 9 88
Comer Ind 10,600 10,500 0,95 -12,25 10,340 10,500 10,500 10,600 9 1 11 Il Fatto 0,490 0,500 -2,00 -16,38 0,500 0,510 0,490 0,510 9 16 8 Sciuker Frames 1,180 1,034 14,12 9,77 1,154 1,180 1,060 1,220 312 735 848
Confinvest 4,250 4,260 -0,23 28,79 4,232 4,185 4,180 4,250 25 7 29 Illa 0,650 0,658 -1,22 -5,80 0,634 0,664 0,594 0,664 13 30 19 SG Company 1,250 1,250 - -3,85 1,250 - - - - - -
Copernico 6,700 6,550 2,29 -1,47 6,550 6,700 6,700 6,700 2 0 2
Ilpra 2,140 2,140 - 1,42 2,140 2,060 2,060 2,140 2 1 3 Shedir Pharma 4,120 4,120 - -41,14 4,128 4,120 4,070 4,120 17 2 7
Costamp Group 1,860 1,920 -3,13 -13,89 1,920 1,860 1,860 1,860 11 1 1
Cover 50 8,000 8,000 - -17,53 8,057 - - - - - - Imvest 0,192 0,194 -1,03 16,36 0,190 0,198 0,189 0,198 34 283 55 Sicit grp 9,920 10,000 -0,80 -2,27 9,995 9,920 9,920 9,920 26 4 37
CrowdFundMe 5,600 5,350 4,67 -14,37 5,450 5,450 5,450 5,600 10 4 20 Iniziative Bresciane 14,700 14,600 0,68 -10,91 14,600 14,700 14,300 14,700 3 0 2 Sirio 8,250 8,550 -3,51 -26,34 8,575 8,200 8,150 8,250 3 2 18
Culti Milano 3,580 3,580 - -14,76 3,543 - - - - - - Innovatec 0,145 0,145 -0,28 60,75 0,146 0,144 0,144 0,150 137 672 99 Siti - B&T 1,520 1,540 -1,30 -50,97 1,528 1,520 1,520 1,520 9 1 2
Cyberoo 3,820 3,870 -1,29 -2,55 3,887 3,950 3,820 3,960 15 10 39 Intred 8,500 8,400 1,19 51,79 8,461 8,460 8,320 8,660 32 10 85 Softec 1,310 1,310 - -26,82 1,310 - - - - - -
Dba Group 1,045 1,070 -2,34 -42,58 1,064 1,065 1,010 1,075 24 22 23 Italia Independent 1,825 1,800 1,39 16,24 1,800 1,760 1,760 1,825 16 1 1 Solutions Cap Manag 4,980 4,980 - 25,76 4,858 - - - - - -
Digital Magics 4,140 4,000 3,50 -30,77 4,060 4,160 4,060 4,260 4 5 21 Italian Wine Brands 13,500 13,500 - 5,88 13,301 13,450 13,250 13,500 6 2 23 Somec 18,800 18,800 - -25,40 18,560 18,900 18,500 20,400 81 3 64
Digital Value 20,300 20,700 -1,93 14,04 20,672 20,200 20,200 20,400 20 1 23 Ki Group 0,428 0,440 -2,73 -33,13 0,440 0,440 0,428 0,440 8 9 4 SosTravel.com 0,758 0,756 0,26 -61,42 0,758 0,750 0,750 0,758 27 1 1
Digital360 0,835 0,835 - -7,22 0,835 - - - - - - Kolinpharma 8,900 8,940 -0,45 -6,32 9,037 8,960 8,900 8,960 26 6 57 Spactiv 8,200 8,300 -1,20 -16,33 8,300 8,350 8,200 8,350 17 1 5
Digitouch 1,135 1,135 - -13,69 1,119 1,130 1,110 1,135 20 39 43 Leone Film Group 3,140 3,120 0,64 -28,64 3,120 3,140 3,140 3,140 3 0 1 Telesia 3,380 3,380 - -26,20 3,375 - - - - - -
Dominion Host Hldg 7,200 7,000 2,86 -12,73 7,000 7,200 7,200 7,200 7 0 1 Life Care Capital 9,750 9,750 - -0,51 9,750 9,750 9,750 9,750 1 52 506
TheSpac 9,750 9,750 - 0,52 9,730 9,750 9,750 9,750 4 3 29
Doxee 3,380 3,230 4,64 -10,57 3,188 3,300 3,300 3,380 8 2 5 Longino & Cardenal 3,100 3,120 -0,64 -24,02 3,120 3,200 3,100 3,200 13 2 5
Lucisano Media Group 1,270 1,220 4,10 -12,41 1,231 1,240 1,240 1,280 7 3 4 Tps 3,720 3,840 -3,13 -25,30 3,875 3,880 3,720 3,880 8 2 8
Ecosuntek 5,600 5,600 - -18,84 5,600 - - - - - - Trawell Co 21,100 21,900 -3,65 -49,64 21,704 21,200 21,000 22,900 26 1 24
EdiliziAcrobatica 6,300 6,300 - -10,00 6,440 6,400 5,920 6,980 667 176 1.134 MailUp 4,530 4,390 3,19 -4,23 4,487 4,400 4,370 4,530 42 13 60
Maps 2,700 2,630 2,66 -13,74 2,658 2,620 2,610 2,720 43 13 35 UCapital24 1,980 1,980 - -46,20 1,959 - - - - - -
Eles 3,050 2,930 4,10 -33,25 2,966 3,000 2,950 3,070 27 21 63
Elettra Investimenti 6,950 6,650 4,51 -17,75 6,839 6,650 6,650 6,950 6 2 12 Marzocchi Pompe 3,840 3,840 - -19,16 3,820 3,860 - - - - - Unidata 17,300 17,300 - - 16,891 17,300 17,300 17,300 10 0 3
Energica Motor Co 1,975 2,000 -1,25 -17,71 1,995 2,000 1,960 2,000 39 6 11 Masi Agricola 2,430 2,300 5,65 -22,61 2,457 2,290 2,290 2,500 138 67 165 Vetrya 4,440 4,500 -1,33 -3,48 4,529 4,460 4,440 4,460 3 1 4
Enertronica 1,060 0,950 11,58 -16,86 0,943 1,045 0,930 1,080 12 65 65 Matica Fintec 1,584 1,598 -0,88 -14,19 1,617 1,598 1,570 1,602 53 16 26 Vimi Fasteners 1,340 1,360 -1,47 -39,09 1,352 1,360 1,320 1,370 12 11 15
Esautomotion 1,800 1,770 1,69 -32,58 1,773 1,790 1,785 1,810 7 8 13 Mondo Tv France 0,045 0,043 3,72 -15,85 0,043 0,043 0,043 0,046 194 4.732 211 Visibilia Editore 0,216 0,220 -1,82 -37,21 0,214 0,210 0,210 0,225 3 22 5
Expert System 2,860 2,875 -0,52 -6,54 2,879 2,880 2,850 2,900 67 47 136 Mondo Tv Suisse 1,120 1,095 2,28 -27,04 1,096 1,120 1,120 1,120 14 3 3 Websolute 1,640 1,600 2,50 -23,72 1,601 1,630 1,630 1,640 22 6 10
Farmae 8,100 8,340 -2,88 -5,32 8,191 8,160 8,100 8,180 60 2 17 Monnalisa 3,000 2,980 0,67 -50,00 2,903 2,920 2,820 3,120 26 9 27 Wm Capital 0,357 0,386 -7,51 2,59 0,368 0,387 0,352 0,399 344 1.596 588
Fervi 9,900 10,000 -1,00 -11,61 9,992 10,000 9,900 10,000 28 1 6 Neodecortech 3,000 3,040 -1,32 -13,79 3,033 3,020 2,940 3,180 13 11 33 4Aim Sicaf 364,000 364,000 - -9,00 356,800 - - - - - -
 17

leLettere
mercoledì 13 maggio 2020

lettere@liberoquotidiano.it
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L.Majno 42-20129 Milano, via fax al n.02.999.66.264
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi. segui la rubrica anche su

POSTA PRIORITARIA FAUSTO CARIOTI

Se lo Stato è il primo OGGI

a non pagare le fatture

Caro Carioti, abbiamo letto le bozze del
decreto legge “Rilancio Italia” e temiamo
che su alcuni fronti sarà di affossamento
e non di rilancio per l’economia. Infatti
esso reintroduce il blocco dei pignora-
menti contro le Asl, che già dieci anni fa
fece fallire tanti imprenditori che lavora-
vano con la Sanità pubblica. Senza la cer-
tezza di poter ottenere i pagamenti delle
fatture, chi vorrà più continuare a vende-
re alle Asl le mascherine, i guanti o le tute
protettive? O i servizi di mensa, lavande-
ria e pulizia? E come si farà a garantire ai
cittadini la qualità e la sicurezza delle cu- ■ ■ ■
re, se le Asl non potranno garantire nep-
pure la sicurezza dei propri dipendenti, i Non mi farei illusioni sul ripensamen-
medici? Potremmo indignarci qualora to di Conte, caro Mazzucchiello.
scoprissimo che qualche imprenditore L’ideologia che muove il governo è
preferisce esportare i ventilatori polmo- quella statalista, che mette tutto in ma-
nari piuttosto che fornirli alle Asl, le quali no allo Stato centrale: agli individui e
potrebbero ritardare i pagamenti senza alle loro imprese restano i pochi spazi
rischiare il decreto ingiuntivo? Certo, il residuali. Ricetta fallimentare, oltre
blocco dovrebbe durare fino a dicembre, che liberticida: nel caso che denuncia
ma dissero così anche i governi Berlusco- lei, l’inevitabile risultato sarebbe la fu-
ni e Monti: durò invece tre anni. È così ga degli imprenditori, come già succes-
che il governo pensa di far ripartire l’Ita- so col prezzo calmierato delle masche-
lia? Eliminando ogni certezza di incasso rine. E poi c’è l’aspetto etico della vi-
per gli imprenditori? Speriamo che l’«av- cenda: chi governa deve dare l’esem-
vocato degli italiani» non approvi una pio, e invece questi si prendono la li-
norma che danneggerebbe medici, pa- bertà di non onorare gli impegni senza
zienti ed imprenditori. subire alcuna conseguenza. È la banca-
Giuseppe Mazzucchiello
rotta morale che precede quella econo- DOMANI
Presidente associazione Valore Uomo
mica.

AIUTO CONCRETO raccolto dei fondi per acqui- SILVIA ROMANO

stare ulteriori generi alimenta- Estrazione del 12/05/2020
Il bel gesto dei carabinieri ri, occupandosi direttamente Troppa pubblicità Bari 31 27 40 4 54
dell’acquisto e della consegna Cagliari 3 21 9 83 31
coi poveri di Caravaggio degli alimenti. ai terroristi islamici Firenze 18 45 23 31 68
Nelle scorse settimane, i carabi- In questo modo hanno potu- Al-Shabab cerca rispettabilità, Genova 12 63 73 14 35
nieri di Caravaggio, risponden- to raggiungere e dare aiuto a cosa c’è di meglio della storia Milano 3 44 46 85 27
do all’appello di una catena di quelle famiglie che erano ri- romantica della prigioniera ter- Napoli 18 7 35 40 45
supermercati, si sono resi di- rorizzata che capisce di essere Palermo 71 89 86 65 18
maste escluse.
sponibili a individuare possibi- al sicuro e trova la fede e l’amo- R
Roma 86 82 65 47 26
Flavio Rozza T
Torino 56 64 13 32 16
li situazioni di bisogno econo- Caravaggio (BG) re? Siamo o non siamo il paese
V
Venezia 62 61 37 78 6
mico per poi provvedere a di- di Sandokan? Tanti auguri a Sil-
Nazionale 79 70 16 8 4
stribuire pacchi con generi ali- COVID-19 via/Aisha, tanto il conto ce lo
mentari messi a disposizione presenteranno la Turchia e il 3 7 9 12 18 21 27 31 40 44
dai promotori dell’iniziativa. Anche in Toscana si fa Qatar. 45 56 61 62 63 64 71 82 86 89
Ne è scaturita un’attenta valu- Mario Angelo Pace
tazione in collaborazione coi la terapia del plasma email Numero
31
Oro
servizi sociali comunali per in- In questi giorni si sente molto
dividuare i nuclei più bisogno- parlare della terapia con il pla- IGNORANZA AL POTERE
si ed avviare poi la consegna. sma che ha dimostrato una Numero
Purtroppo le famiglie in stato buona efficacia nei malati sui Per le Sardine, Moro 85 21 65 Jolly 66 Abbonamenti nazionali
di necessità sono risultate esse- quali è stata testata. In partico- • 12 mesi: 7 giorni ...............................................................................................€ 330

re molte di più dei pacchi di-
sponibili.
A questo punto i militari
dell’Arma avrebbero potuto
tranquillamente disinteressar-
si della questione.
Invece, gli uomini della Stazio-
ne dei carabinieri di Caravag-
lare lo studio toscano diventa fu ucciso dalla mafia 55 60 38 Numero
Superstar 71
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capofila della sperimentazio- Ora scopriamo dalle Sardine QUOTE SUPERENALOTTO • 12 mesi: 6 giorni ...............................................................................................€ 290
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ne nazionale per la cura di Co- Punti 6 -
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to Superiore di Sanità hanno no la storia? Se non fossero Punti 3 32,7 Il versamento dovrà essere intestato a: Editoriale Libero S.r.l.
Punti 2 6,03
deciso di proporre la speri- aspiranti leader verrebbe da ri- QUOTE SUPERSTAR
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LiberoPensiero
mercoledì
13 maggio
2020
Murakami diventa dj per un giorno
■ Lo scrittore giapponese Haruki Murakami, autore di romanzi di culto, torna alla sua prima
passione, la musica, e per un giorno della prossima settimana metterà i panni da dj facendo
ascoltare le sue canzoni preferite. Murakami ha promosso uno speciale programma radiofonico,
che si terrà venerdì 22 maggio per sollevare gli spiriti dei connazionali durante il lockdown.
GERARD MANLEY HOPKINS
Il poeta della primavera bella e impossibile
I versi del gesuita inglese raccontano questa strana stagione che insieme alla natura risveglia pure la nostra malinconia
ANTONIO SOCCI
■ I poeti hanno rappresentato
splendidamente le epoche storiche, i
sentimenti, la natura. La poesia goz-
zaniana ha reso liriche perfino le pic-
cole “cose di pessimo gusto”. Addirit-
tura il pomodoro ha trovato un gran-
de cantore, Pablo Neruda. Così le sta-
gioni della terra e le stagioni della vi-
ta.
Ma viene da chiedersi quale poeta
potrebbe raccontare “questa” prima-
vera strana, su cui grava l’alone di
morte della pandemia, questi alberi
in fiore nello scenario spettrale delle
nostre belle città deserte.
Chi potrebbe cantare questa male-
detta primavera, così anomala da pri-
varci, stavolta, della sua consueta “jo-
ie de vivre” e da ossessionarci con
ansie di morte?
C’è un poeta che ha colto la bellez-
za e la segreta tristezza che è da sem-
pre presente nella primavera, che poi
è la malinconia della giovinezza: Ge-
rard Manley Hopkins.
Più di tutti egli ha visto la ferita che
la bellezza - con la vita – porta sem-
pre in sé (oggi più che mai): la sua
finitudine, la sua mortalità.
«Come salvare la bellezza dallo sva-
nire lontano?». È la domanda con cui
inizia una sua splendida lirica intitola-
ta L’eco di piombo e l’eco d’oro.
La prima voce è quella di un “coro”
disperante, perché «non c’è mezzo di
spianare queste allineate rughe, ru-
ghe profonde… di scrollar via questi
luttuosissimi messaggeri», «né a lun-
go puoi esser chiamata, come ora,
bella».
Così «è saggezza presto disperare/
tu dunque comincia: poiché no, nien-
te può farsi/ per tenere a bada/ l’età, i
mali dell’età, canuti capelli/… e il
mancare e il morire». Questo triste
coro si conclude ripetendo tante vol-
te – come fosse l’eco - «dispera, dispe-
ra, dispera…».
Ma poi irrompe il coro d’oro e ribal-
ta tutto e incita – con il verbo “to spa-
re”, che significa salvaguardare, ma
qui può essere tradotto anche spera-
re – a guardare “altrove”, perché c’è
un “luogo beato” dove «tutto quanto
di noi ha pregio e passa, tutto quanto
di noi è fresco e presto fugge/… il vol-
to modulato come tremule ac-
que…/il fiore, il vello della bellezza,
oh, troppo pronti a fuggire…/ non
più s’invola, avvinto alla più tenera
verità».
ETERNA GIOVINEZZA
In quell’altrove infatti «vedete, non
un capello, né un ciglio, non il mini-
mo ciglio è perduto; ogni capello/
ogni capello del capo è contato».
Ma dove? «Lassù, quanto in alto!
Noi seguiamo, ora seguiamo/Lassù,
Ritratto del gesuita e poeta inglese Gerard Manley Hopkins (1844-1889)
sì lassù». E la poesia sembra indicare
la terra dell’eterna primavera e
dell’eterna giovinezza: «Venite dun-
que con i vostri modi e arie e sguardi,
ricci e monili di fanciulla…/ venite e
tutto rassegnate… sigillate, inviate…/
con alti sospiri tutto congedate…/
ora, assai prima che la morte/… ren-
da la bellezza a Dio, della bellezza
l’essenza e il donatore».
Hopkins è un grande e stravagante
poeta dalla biografia straordinaria e
anomala. La famiglia benestante di
Gerard faceva parte dell’establish-
ment anglicano, storicamente anti-
cattolico (con tutto il dramma in cor-
so dell’Irlanda cattolica) e per i geni-
tori fu un vero choc quando lui, a 22
anni, nel 1866, diventò cattolico, sot-
to la guida del grande John Henry
Newman: «impeditegli» scrive il pa-
dre «di gettare una vita pura e una
mente rara nel freddo limbo a cui Ro-
ma destina i convertiti inglesi».
Ma la rottura traumatica avviene
due anni dopo quando, questo genia-
le rampollo della buona borghesia,
decide addirittura di farsi gesuita, l’or-
dine che dai tempi Elisabetta, nel
1600, era il più odiato e combattuto
oltremanica (il terrore elisabettiano
stritolò, fra tanti cattolici, straordina-
rie figure di gesuiti che subirono mar-
tiri orrendi).
«Tutte le porte si chiusero per lui»,
scrive Viola Papetti. Infatti Gerard vis-
se poi come straniero in patria. «Gior-
Addio Savelli, editore della Strage di Stato
■ Addio a Giulio Savelli, l’editore più rappresentativo della «nuova sinistra» negli anni Sessan-
ta e Settanta: tra i 1.200 titoli pubblicati dalla sua casa editrice restano nella memoria collettiva
«La strage di Stato» (1970), controinchiesta sulla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, e
«Porci con le ali» (1976). È scomparso a Roma all’età di 78 anni.
no e notte compiango/la mia gente e
la mia nazione/la mia naufragante ge-
nerazione». Ma solo apparentemen-
te sarà straniero in patria. Come ha
notato Von Balthasar, la sua poesia
esprime genialmente la percezione
della realtà della più grande e più an-
tica tradizione cattolica dell’isola, a
cominciare da Duns Scoto, «l’unico
uomo che più m’inclina l’animo alla
pace;/ del reale il decifratore di più
rara vena; senza/ pari un intuito…/
colui che incendiò la Francia per Ma-
ria senza macchia».
LA SORPRESA DEI SENSI
Proprio questa percezione della
realtà creata caratterizza la poesia di
Hopkins e - per così dire - il suo tipico
connotato primaverile.
Tutto per lui comincia dalla “sor-
presa dei sensi”, dallo stupore davan-
ti ai castagni in fiore carezzati dal ven-
to, dai boschi, dai campi di grano, «se-
guo le corse delle rondini», «il mondo
intero passa, io guardo». Dovunque
avverte «una bellezza sepolta se gli
uomini avessero occhi per vederla».
Per designare questa imprevedibi-
le «unicità di una cosa osservata, di
un evento», conia il termine “insca-
pe”. E dice: «tutto il mondo è pieno di
inscape e il caso lasciato libero di agi-
re trova un ordine e uno scopo». Così
“instress” è da lui definita «la forza e
l’energia che sostiene l’inscape» ovve-
ro – spiega Von Balthasar – «l’atto pro-
fondo, irripetibile che fonda, tiene in-
sieme e tende le cose».
Si direbbe il Logos. E infatti per Ho-
pkins ogni scintilla di bellezza riman-
da al Logos incarnato, a Cristo che è
la Bellezza e la Ragione dell’universo.
«Penso che la banalità della vita sia
sconfitta dall’incarnazione», scrive
nell’anno della sua conversione.
È Cristo che permette ad ogni fram-
mento di bellezza di non morire (se
non viene catturato e posseduto). In-
fatti a cosa tende «tutta questa bellez-
za sbocciante», «tutta questa freschez-
za fumante, questo rigoglio di godi-
mento giovane?»
A cosa serve? «Vedi, fa così: tiene
calda/l’intelligenza dell’uomo alle co-
se che sono./Basta che l’incontri, rico-
nosci,/ in cuore tuo, del cielo il dolce
dono, poi parti, abbandonalo./ Sì, au-
gura, a tutti augura, di Dio la più gra-
ziosa bellezza, la grazia».
Un grande poeta tutto da scoprire,
il poeta della primavera del mondo e
della primavera eterna. Che ha rivolu-
zionato il linguaggio.
«La modernità della sua poesia»
scrive Antonio Spadaro «ha suscitato
nel Novecento un interesse straordi-
nario della critica letteraria» e notevo-
le è stato «anche l’impatto di Hop-
kins sui poeti contemporanei».
Un poeta per la primavera 2020.
www.antoniosocci.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il libro di Datati
Pier delle Vigne,
un giallo che dura
da oltre 700 anni
■ Pier delle Vigne è una
delle figure più celebri della
Divina Commedia: Dante lo
incontra tramutato in albero
nel XIII Canto dell’Inferno,
tra i suicidi. In vita fu l’uomo
più potente alla corte dell’im-
peratore Federico II, venne
condannato per tradimento,
accecato e cacciato. Si spen-
se a Pisa, nella primavera del
1249, quando decise di fra-
cassarsi la testa contro la fac-
ciata della chiesa di San Pao-
lo a Ripa d’Arno. Ce lo rac-
conta Boccaccio. Ma né lui,
né Dante sanno spiegare il
perché di quel gesto atroce.
In fondo gli era stata fatta sal-
va la vita e aveva una casa e
una famiglia a cui tornare.
Da cosa scappava, dunque?
Se lo chiede Dario Arata,
giovane dantista dell’Univer-
sità La Sapienza di Roma,
nel romanzo storico e giallo
letterario di Gabriele Datati
Nella pietra e nel sangue
(Baldini + Castoldi, 340 pagi-
ne, 19 euro). La sua ricerca lo
porterà a risolvere dopo otto
secoli un vero e proprio
“cold case”, scoprendo quali
furono le dinamiche di
quell'incredibile tradimen-
to, ma soprattutto riportan-
do alla luce una verità scon-
volgente. Perché quel gesto
disperato di Pier delle Vigne
non è che l'inizio di una sto-
ria atroce che ci riguarda tut-
ti. La ricerca di Dario, come
ha spiegato l’autore Gabriele
Datati, «diventa infatti da su-
bito un viaggio nel cuore
oscuro dell’identità occiden-
tale, al termine del quale sa-
rà costretto a scoprire che
c’è un incredibile rimosso
nella nostra coscienza di eu-
ropei e cristiani». Una storia
vera, dunque, in cui passato
e presente si intrecciano fino
al gran finale. Ma è anche
una storia d’amore dei nostri
tempi. Quella tra Dario e Lu-
cia, che sanno starsi accanto
di fronte agli orrori della sto-
ria.
SUSANNA BARBERINI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 CULTURA mercoledì
19
13 maggio
2020

■ Da orfana poverissima nella No-
Il libro di Maria Teresa Cometto vara di metà Ottocento ad animatri-
ce dei salotti milanesi; da corrispon-
Marchesa Colombi, dente di Giosuè Carducci a sposa del
futuro direttore del Corriere della Se-
ra Eugenio Torelli Viollier; da prima
da orfana a signora «columnist» di costume del quotidia-
no milanese a scrittrice di fama inter-
i suoi romanzi sarebbero stati amati
da Natalia Ginzburg e Italo Calvino.
Scrittrice, giornalista, femminista an-
te litteram, scandalosa donna separa-
ta, madre mancata, aspirante suici-
da... difficile rinchiudere in un’unica
definizione una figura così avanti ri-
spetto al suo tempo. La storia di Ma-
del Corriere della Sera (Solferino, 192 pagg,
16 euro). «Come aveva fatto Maria Antonietta
a lasciare la provincia e fare fortuna a Milano?
Come era riuscita a sopravvivere da giornali-
sta freelance - impresa tutt’oggi proibitiva - in
un ambiente dominato dagli uomini? Quanto
era dilaniata dal conflitto fra la sua voglia di
indipendenza e la sua passione per lo scrivere

dei salotti milanesi nazionale con il bestseller Un matri- La copertina

monio in provincia, la Marchesa Co-
ria Antonietta Torriani è raccontata
dalla penna brillante di Maria Tere-
lombi (così si firmava Maria Antonietta Torria- sa Cometto nel libro che s’intitola appuno
da una parte, e dall’altra di avere una famiglia
“normale”?» Con queste domande, Maria Te-
resa Cometto apre il sipario sulla Milano otto-
ni) conquistò un successo talmente solido che Marchesa Colombi, la prima giornalista centesca e su una vita senza tempo.

COSA SPINGE A CAMBIARE FEDE

Nel quadro dell’affaire Silvia Ro-
mano-Aisha, un tema importan-
te è la conversione. Che in que-
ste epoche si estende alle cultu-
re e alle fedi da oriente a occi-
dente. Nel mio romanzo
«L’eroe» (Nave di Teseo) il te-
ma ricorre in un contesto parti-
colare. È la storia di Franco Fer-
rari, un sociologo affermato ma
in crisi esistenziale. La relazio-
ne con una donna tunisina e
l’incontro con un dignitario sau-
dita gli fanno scoprire la mag-
giore “vitalità” dell’Islam. Subi-
sce la certezza granitica dei mu-
sulmani che non hanno dubbi
sulla loro fede, e sono capaci di
sacrificarle la vita. Decide dun-
que di difendersi e difendere la
cultura e il residuo di fede del
suo mondo, attraverso un gesto
estremo da compiere in un mo-
schea. La pagina ri-
porta un capitolo
del romanzo dove
Ferrari incontra, a
un convegno a Ku-
wait City, Medhi
Samour «naziona-
Il mistero delle conversioni religiose
lità saudita, una
laurea a Oxford,
Ne «L’Eroe» di Farinotti la storia di un uomo che, fidanzato con una tunisina, scopre
parentele regali,
una fra le maggiori
l’Islam ed è colpito dall’assenza di dubbi dei musulmani. Ma alla fine non abiura, anzi
ricchezze del mondo». Samour
ha ascoltato l’intervento di Fer-
rari e lo ha invitato in un hotel,
7 stelle, di sua proprietà.
PINO FARINOTTI
■ Medhi Samour: «Professor Ferra-
ri, lei è un uomo con una vocazione.
L’ho intuito dalle sue parole di que-
sta mattina. E coglie nella vostra cul-
tura, specialmente la cultura euro-
pea, la voragine che si è aperta in
questa fase. Lei ha voglia di valori e
di sentimenti, ha voglia di fede, di
applicazione. Cose che in Occidente
non si trovano più. Troppe insicurez-
ze, tutto piatto, tutto falsamente ac-
quisito. L’Islam attrae il Cristianesi-
mo. Liberalismo, capitalismo, indivi-
dualismo sono concetti stanchi, vuo-
ti, portatori di debolezza e di sconcer-
to. Tocca alla nostra civiltà affascinar-
vi con la forza della tradizione e della
devozione, con i suoi riti eterni e rico-
nosciuti. Mentre molti di voi ora si
stanno convincendo che credere in
qualcosa sia meglio che credere in
niente. Dunque, perché non acco-
gliere la religione musulmana?».
Ammetto che lo sconcerto ci fu.
Sconcerto davanti a quell’uomo,
non davanti a una qualche trascen-
denza, dell’Est o dell’Ovest. Mi tocca-
va una risposta difficile. Ma avrei do-
vuto essere qualificato. Se non io,
chi? Decisi per un profilo garbato ma
non basso.
«Signor Samour, per me è stato un
privilegio ascoltare le sue parole. Le
confermo che il vuoto c’è. E c’è disor-
dine, ma io continuo a ritenerlo natu-
rale, anche se, forse è vero, siamo
Particolare del «Battesimo di Cristo» di Andrea del Verrocchio, (1475-1478) conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze
molto vicini al punto di rottura. Ma
lei calza un paio di scarpe che fanno
a Firenze, e il suo orologio è prodotto
in Svizzera. E credo che il suo doppio
petto venga da Londra, città che ben
conosce. E la medicina per quel suo
impercettibile salto di respiro è certa-
mente europea».
LA CERTEZZA DI DIO
Lo guardai stando bene attento a
mostrare un sorriso misurato, non di
sfida e vidi che qualcosa attraversava
le iridi di quell’uomo disabituato al
contraddittorio. Esitò qualche istan-
te, concentrato. Sentivo lo spessore
dell’aria. Scoprì il polso. «Cinquanta
modelli su cento di questo orologio
sono venduti in Medio Oriente, so-
prattutto nel Dubai. La mia flotta è
composta da aerei francesi. E gli eli-
cotteri sono italiani. Le strutture per i
miei pozzi sono europee, e sono eu-
ropei anche molti dei tecnici che ci
lavorano. Dimenticavo che lei è un
sociologo che viene dalla medicina,
ed è un buon medico, vedo. Sì, quat-
tro volte al giorno devo aiutare il mio
cuore, e la medicina che assumo è
tedesca. Tutte cose molto comode.
Come vede siamo bravi a usarvi. Co-
me il nostro profeta, che è partito dal-
la base del vostro e l’ha perfezionata,
l’ha resa più umana e più praticabi-
le. Infatti è più praticata».
«È vero» dissi, «ed è qualcosa che
vi appartiene. Noi non ce ne lamen-
tiamo».
«Credo, professor Ferrari, che lei
alluda a una certa ingerenza da par-
te nostra. Voi ci lasciate in pace, se-
condo lei, e noi dovremmo fare al-
trettanto. Voi venite da noi e siete co-
stretti ad accettare le nostre regole,
mentre i musulmani hanno tutte le
loro libertà anche da voi. Se un mu-
sulmano entra in una vostra scuola e
toglie il crocefisso dalla parete, qual-
cuno di voi protesta, solo qualcuno.
Da noi, un cristiano che facesse una
cosa del genere sarebbe lapidato.
Questo accade perché noi abbiamo
la certezza di Dio. L’Islam non ha bi-
sogno della fede per credere in Dio.
Ecco il nodo, la fede c’è e non c’è, ed
è discutibile, mentre la nostra certez-
za non è in discussione. Perciò i cri-
stiani sono stupiti dall’impossibilità
di convertire un musulmano. Per
noi il concetto di “infedele” è qualco-
sa di molto serio. E questo vi fa arrab-
biare. Parlate di reciprocità. Solo chi
non ha capito l’Islam rivendica una
reciprocità che non può esserci fra
chi è nel giusto e chi non lo è, fra chi
sa e chi non sa. Lei, professore, accet-
terebbe il principio di reciprocità nei
rapporti con i suoi studenti?».
Non potevo mentire. «Non cre-
do», risposi. Eh, sì, perdevo. Di fron-
te a me c’era “la certezza”. Lo sceicco
stava avendo la meglio. Avrei potuto
opporre qualche argomento per con-
trastarlo, ma avevo armi spuntate.
Medhi Samour mi favorì continuan-
do.
«Prima ho detto che il nostro profe-
ta ha usato il vostro. È un fatto di
anagrafe. Nel VI secolo, quando lui è
arrivato, Cristo apparteneva già al
passato. Noi abbiamo ottimizzato e
vi abbiamo sorpassato. E poi il no-
stro profeta aveva un vantaggio non
da poco, era un guerriero, portava la
spada e sapeva usarla. E ha detto
“usatela, se è il caso”».
Aveva toccato il “mio” profeta, un
amico che frequentavo poco, ma cui
ero affezionato. Ero stato educato in
quel modo: ignori, magari maltratti
un tuo amico, ma se lo fa un estra-
neo ti risenti. Ancora una volta lo
sceicco non mise il punto, proseguì.
«Eppure la storia dovrebbe inse-
gnarvi qualcosa, la vostra storia.
All’inizio i romani erano infinitamen-
te più forti dei cristiani. Al loro con-
fronto era come se possedessero il
nucleare. Ma questi avevano ener-
gia, fede, e non avevano paura di mo-
rire, anzi cercavano il martirio. Non
le dice niente? In principio era cristia-
na una parte del popolo, poi ci fu un
tribuno cristiano, poi un console, poi
l’imperatore. E i cristiani vinsero.
Questa storia dovreste rileggerla».
Ancora una volta non reagii. Ero
circondato da una forza lucida che
mi rendeva inerte. Vidi me, il profes-
sore, “ribaltato”. Affrontavo una com-
missione severa a testa china, in una
specie di aula magna per niente rassi-
curante. E la spirale non aveva finito
di salire. «E poi siete distratti, divisi,
vi odiate perfino. Ricorda la storia di
quell’Imam, da voi? Un terrorista,
senza dubbio. Un giudice lo aveva
neutralizzato, ma un altro giudice lo
ha difeso, e alla fine lo ha lasciato
libero. Noi lo avremmo distrutto sen-
za esitazione». Riprese dopo una
pausa: «Da quel settembre a New
York avete paura perché qualcosa è
cambiato davvero, e siete troppo pi-
gri per affrontare la nuova situazio-
ne. Preferite non provocare, fingere
di dialogare. Avete perso la certezza
della vostra superiorità, non avete
più ragioni per crederci. State atten-
tissimi a non manifestarlo, a non di-
chiararlo, perché se lo dichiaraste do-
vreste scontrarvi con noi, ma nell’in-
timo sapete che in un corpo a corpo
spirituale e morale, e anche fisico a
questo punto, perdereste. Come sta
perdendo lei adesso. Schiacciato,
messo all’angolo».
INFORMAZIONI DA ELABORARE
Di colpo mi rasserenai. Come suc-
cede a chi accetta una lezione. Ci so-
no rivelazioni importanti, altroché
se ci sono. Un intero mondo che non
conoscevi e che all’improvviso ti si
apre. Sono sempre stato incantato
dall’imparare. La presi così. Poi dissi:
«Samour, lei, un uomo come lei, si è
dedicato a me con pazienza. Lo ap-
prezzo, anzi ne sono lusingato. Co-
me insegnante sono sempre felice di
apprendere. Non di-
menticherò questa
giornata, e non dimen-
ticherò lei. Credo che
ne nascerà qualcosa.
Mi ha trasmesso infor-
mazioni importanti,
adesso ho il dovere di
elaborarle».
Lo sceicco fece un
cenno con il capo. «Mi
creda, professore, è stata solo l’occa-
sione, niente di premeditato. Lei mi
è sembrato un interlocutore stimo-
lante».
«Ma ha parlato anche con passio-
ne. Come se ci tenesse molto». An-
nuì. «Tengo a lei».
Non potevo non sorridere. «A me?
Per quale ragione? Vuole portarmi
sulla via della conversione?»
«Lei c’è già su quella via».
«No, Medhi, non ci sono. Mi cre-
da».
«Allora mettiamola così. Chi è più
sicuro della propria cultura, io o lei?»
«Non posso negare che lei sia
sull’argomento più di me». Fu l’ulti-
ma battuta della nostra conversazio-
ne. E fu mia. Chissà perché c’era sta-
to quell’incontro. In aereo, tornando
in Occidente, avevo di che pensare.
E pensai.
Ma gli argomenti potenti, la sicu-
rezza mistica di Samour, non fanno
breccia nella coscienza di Ferrari. A
questo punto non posso non rivelare
lo sviluppo della storia. Ferrari ha
deciso di entrare in una moschea e
farsi saltare in aria. Organizza tutto.
Arriva a Vienna. Intende dare un se-
gnale: l’11 settembre del 1683 l’eserci-
to di Maometto IV fu fermato dalla
coalizione cristiana mentre era sul
punto di dilagare in Europa. Franco
è all’interno della moschea, è pron-
to, ma ecco l’imprevisto. Un fedele si
sente male, un infarto. In pochi se-
condi il Ferrari, che è anche medico,
deve decidere se dare un segnale al
mondo o salvare una vita. Prevale il
medico, soprattutto prevale il cristia-
no. Salva la vita dell’islamico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20 mercoledì SPETTACOLI
13 maggio
2020

Complimenti
per la trasmissione SE GLI TOCCHI I SOLDI...
FRANCESCO SPECCHIA

Tra le stelle di “Hollywood” Pure gli artisti diventano razzisti

niente è come appare
■ Per ogni appassionato di
cinema che abbia letto Holly-
wood Babilonia (1959) di
Kenneth Anger, la storia infa-
me della grande mecca dei so-
gni, era già «tutto scritto e ca-
talogato, ogni segreto ogni
peccato», canterebbe Edoar-
do Bennato.
Per chi sia stato cresciuto a
ritmo di swing tra i grandi
film dell’epoca d’oro del cine-
ma non è affatto inedita l’idea
di Vivien Leight, la Rossella di
Via col vento fuori di testa e
ninfomane; di Rock Hudson
non sciupafemmine ma gay
perso per uno sceneggiatore
nero che si prostituiva nel
tempo libero, ancorché ricat-
tato dal suo agente Henry Wil-
son; di scrittori come Noel Co-
ward che si tuffavano in orgie
omosex mentre ai bordi della
piscina girellavano maschi vi-
rili e femmine sexy rigorosa-
mente nudi e gaudenti. Sic-
ché se si guarda Hollywood la
serie Netflix che indaga il lato
oscuro della fabbrica delle
star tra gli anni 30 e 40; be’
non vi si scorgeranno né lo
scintillio della novità né le
passarelle di grandi talenti
che dovrebbero interpretare
talenti ancora più grandi.
Eppure, Hollywood è un
delizioso falò delle vanità. È il
racconto corale di una gene-
razione che, dopo aver fatto
la guerra - nelle retrovie o nel-
le trincee di Anzio come Jack
Castello, uno dei protagonisti
- si scopre inadeguata e non
trova di meglio che affidare il
proprio futuro a un set e a
una cinepresa.
C’è il titolare di una pompa
di benzina che cela un’attivi-
tà di prosseneta dietro la paro-
la d’ordine «Dreamland»; e
nel suo giro di bei ragazzotti
gigolò infila veterani di guer-
ra, giocatori di football, scrit-
tori di colore che vorrebbero
mettere in scena la vera storia
di Peg Entwistle che si suici-
dò nel 1932 buttandosi dall’H
della scritta Hollywoodland.
Ci sono gli aspiranti divi che
si smutandano davanti a pro-
duttori sovreccitati (solo uno
di loro si rivelerà di morale
saldissima, gli altri finiscono
tutti a letto fra loro). Ci sono
formidabili dive asiatiche co-
strette per razzismo al ruolo
di cattiva - Anna May Wong -
e registi leggendari impediti
dal perbenismo nel loro co-
ming out - George Cukor -. Ci
sono coppie vecchie che si tra-
discono e coppie miste e si ri-
spettano. Il tutto scorre come
il peccato, tra scene molto ar-
dite e molto gay (forse trop-
po) e una trama che s’intrec-
cia magicamente come quel-
le, appunto dei grandi sceneg-
giatori hollywoodiani. Nulla è
ciò che davvero appare. Ma
proprio qui sta il bello...
Bryan Adams: «Colpa dei mangia-pipistrelli cinesi». Anche i “paladini del bene” sono stufi
GIANLUCA VENEZIANI
■ Dov’è finito il cantante che
ha ricevuto fiori fior di premi,
come l’Allan Slaight Humani-
tarian Spirit Award, per il suo
impegno umanitario? Dove si
è cacciato l’artista che ha parte-
cipato al Live Aid in sostegno
dell’Africa, ai concerti di bene-
ficienza del Pavarotti &
Friends e poi a eventi in Paki-
stan e Medioriente in nome
della pace e della lotta alle di-
scriminazioni? Che fine ha fat-
to il campione di solidarietà
che ha messo all’asta una chi-
tarra di valore, raccogliendo 1
milione e 600mila dollari in fa-
vore dei diseredati dell’Asia?
Forse ha deciso di togliersi
la maschera o, più probabil-
mente, si è incattivito in que-
sto periodo di cattività forzata.
E così l’altro ieri Bryan Adams,
il celebre cantante canadese,
si è lasciato andare sui social a
uno sfogo molto politicamen-
te scorretto, anzi a un vero e
proprio attacco ad alzo zero,
degno di un qualsiasi leone da
tastiera.
RECORD DI INSULTI
Evidentemente imbestialito
per i concerti annullati (si sa-
rebbe dovuto esibire in questi
giorni alla Royal Albert Hall di
Londra), Adams ha riversato
su Instagram e Twitter il suo
Il cantante canadese Bryan Adams (60 anni) si è scagliato contro i cinesi
livore contro i cinesi, a causa
dei quali «l’intero mondo ora è
sospeso», apostrofandoli con i
peggiori epiteti. «Fottuti man-
giapipistrelli», «ingordi bastar-
di fabbrica-virus», «venditori
di animali nei mercati umidi»,
li definisce l’artista, accusando-
li di essere la ragione per cui
«migliaia di persone hanno sof-
ferto o sono morte per il virus»
e invitandoli infine a diventare
vegani. I fan non l’hanno pre-
sa benissimo: «Pensa piuttosto
a fare volontariato», gli scrive
uno, «Dopo queste stupidità
sono contento che i tuoi con-
certi siano stati annullati», rin-
cara la dose un altro. Cosicché
alla fine Adams ha preferito ri-
muovere il tweet e disattivare i
commenti su Instagram. Sul
merito, cioè sul fatto che, per
colpa delle scellerate abitudini
di qualcuno, tutto il mondo
stia pagando conseguenze tra-
giche, non possiamo non esse-
re d’accordo. Il problema è
semmai nel linguaggio usato
che un artista come lui dovreb-
be cercare di dosare, sapendo
bene di vivere di parole (e mu-
sica) e conoscendo l’influenza
che i termini adottati da una
star possono avere su un co-
mune mortale. In tal caso è co-
me se si fosse rovesciato il rap-
porto tra vip e individui comu-
ni: di solito sono i primi a esse-
re destinatari dell’odio dei se-
condi. Stavolta è stato un per-
sonaggio noto a insultare gli al-
tri, sparando nel mucchio.
DOPPIA FACCIA
Ma il post di Adams ci per-
mette di fare anche un’altra
considerazione. E cioè: siamo
tutti bravi a portare avanti ini-
ziative benefiche, ad atteggiar-
ci a paladini di cause umanita-
rie e buoni sentimenti, e a pre-
dicare Pace e Amore finché si
vive in condizioni normali e la
diversità altrui ci tocca per il
tempo di un concerto. Quan-
do però quelle differenze cultu-
rali incidono nelle nostre vite
allora tiriamo fuori il nostro
malanimo, riscopriamo l’indo-
le intollerante e ci dimentichia-
mo le belle parole e i buoni
sentimenti. Anzi, diventiamo
spietatamente crudi e brutal-
mente veri. È quello che ha fat-
to Adams. Mettendosi a nudo,
ha svelato anche l’ipocrisia di
tutti quelli che «dopo questa
quarantena diventeremo mi-
gliori». Lasciate stare, non è ve-
ro manco per un cazzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Condotto da Valentina e lo Sport, della Repubblica Infor- Barbara Palombelli 13.05 Sport Mediaset fato” con Tom Wopat Condotto da
Bisti e Roberto Poletti Vincenzo Spadafora mativa del Ministro 13.00 TG5 - Meteo.it 13.40 I Simpson 9.05 Everwood Andrea Pancani
10.30 Storie Italiane. 12.25 2a Parte I Fatti Vostri per le Politiche Giova- 13.40 Speciale New 15.00 I Griffin “Cuori in fermento” 11.00 L’aria che tira.
Condotto da 13.00 TG2 Giorno nili e lo Sport, Vin- Amsterdam - Thrre 15.25 The Big Bang Theory con Treat Williams Condotto da
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12.20 Linea Verde Best of e Società 13.00 Quante Storie . #togetherstartshere celibato” “L’accelera- ghi” con Ettore Bassi 13.30 TG La7
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15.40 Il paradiso delle si- 15.00 Question Time (Dir.) TG Regione Meteo Amsterdam - Thrre Christopher Master- “Un segreto 16.40 Tagadà Doc
gnore - Daily “Se- 15.50 Il nostro amico Kalle 14.20 TG3 - Meteo 3 will be #betterdays son, Robby Benson, pericoloso” 18.00 Drop Dead Diva
conda stagione, 11a “La scomparsa 14.50 TGR Leonardo #togetherstartshere Harry Van Gorkum. 14.00 Lo sportello di Forum. “Una disputa d’altri
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dro Tersigni (Repl.) 16.35 Diario di casa 15.10 TG3 L.I.S 17.10 Pomeriggio Cinque. 17.45 La vita secondo Jim Barbara Palombelli d’innocenza” con
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21.25 Dal Museo 20.30 TG2 - 20.30 Salvo Sottile Condotto da Belen con Felicity Jones, 1996) con Jason Fernando Meirelles.
Egizio di Torino 21.00 TG2 Post 20.45 Un posto al sole (R) Rodriguez, Alessio Diego Luna, Ben Patric, Brad Pitt, 0.50 TG La7
Stanotte al Museo 21.20 Sister Act - Una svitata 21.20 Chi l’ha visto? Sakara e Martin Ca- Mendelsohn. Regia Billy Crudup. Regia 1.00 Otto e mezzo.
Egizio “Tra gli ospiti in abito da suora “Il caso di Mirella strogiovanni (Repl.) di Gareth Edwards. di Barry Levinson. Condotto da
Alessio Boni” (Repl.) (Commedia, 1992) Gregori con intercetta- 1.00 TG5 Notte - Meteo.it 23.55 Mission to Mars 0.25 Confessione Reporter. Lilli Gruber (Repl.)
23.50 Porta a Porta. con Whoopi Goldberg, zioni inedite”. 1.35 Striscia la Notizia - (Fantascienza, 2000) Condotto da 1.40 L’aria che tira.
Condotto da Harvey Keitel, Condotto da La voce della resi- con Gary Sinise, Stella Pende Condotto da
Bruno Vespa Maggie Smith. Regia Federica Sciarelli lienza. Condotto Tim Robbins, Don 1.30 Mia Martini Myrta Merlino
1.25 RaiNews24 - di Emile Ardolino. 0.00 TG3 Linea notte da Gerry Scotti e Cheadle. Regia di Special 4.00 Tagadà - Tutto
Che tempo fa 23.10 Stramaledetti Amici 1.00 Meteo 3 Michelle Hunziker Brian De Palma. 2.25 TG4 - L’ultima quanto fa politica.
2.00 Settenote miei (Repl.) 1.05 1919-1922. 2.00 Uomini e Donne 1.40 The 100 “Tredici” ora notte Condotto da Tiziana
2.30 Sottovoce 0.45 Helen Dorn Cento anni dopo 3.30 CentoVetrine con Eliza Taylor 2.45 Media shopping Panella (Repl.)
 SPETTACOLI mercoledì
21
13 maggio
2020

Ricavi in crescita dopo 5 anni di perdite multi-milionarie In breve

IL VIRUS HA SALVATO NETFLIX Brunelleschi

ANNIVERSARIO

Ora 700 milioni di utili, prima 10 miliardi di buco. E la piattaforma “scippa” alla Rai il sequel de l’Amica Geniale su SkyArte
ALESSANDRA MENZANI
■ Il colpaccio televisivo del
momento si gioca sulle pagine
di Elena Ferrante, la firma ita-
liana più gettonata della lettera-
tura e ambita dalla tv. Se la Rai
si era aggiudicata i diritti della
saga dell’Amica Geniale, con
la fiction dalle uova d’oro diret-
ta da Saverio Costanzo, adesso
Netflix e la casa di produzione
Fandango scippano a viale
Mazzini il malloppo. Ieri l’an-
nuncio: i due colossi realizze-
ranno una serie basata su La
vita bugiarda degli adulti, l’ul-
timo romanzo della Ferrante,
uscito per Edizioni E/O in Ita-
lia il 7 novembre scorso, che
sarà pubblicato in 25 Paesi il
prossimo primo settembre.
COLPACCIO
Un goal notevole. Il momen-
to, per la tv on demand, è con il
vento in poppa dopo anni di
calma piatta e di bilanci delu-
denti. L’epidemia di Covid-19
e l’obbligo della gente a restare
chiusa in casa per diverse setti-
mane ha permesso il botto. La
piattaforma streaming ha infat-
ti chiuso il primo trimestre
2020 con gli abbonati saliti di
15,8 milioni, decisamente al di
sopra delle previsioni del mer-
cato che scommetteva su un
aumento di 8,47 milioni. In cre-
scita anche i ricavi, che si atte-
Una scena dell’«Amica Geniale» in Rai. Nel quadro, il nuovo libro di Elena Ferrante che sarà proposto da Netflix in tv
stano a 5,77 miliardi di dollari
(4,52 miliardi del 2019), e l’uti-
le netto a 709,06 milioni.
Gran parte dei nuovi abbo-
nati provengono dai mercati in-
ternazionali, con almeno 7 mi-
lioni di nuovi utenti nella regio-
ne dell’Europa e del Medio
Oriente, 2,9 milioni in America
Latina e 3,6 milioni in Asia. Ne-
gli Usa e in Canada, invece, do-
ve la concorrenza è maggiore,
Netflix ha registrato 2,3 milioni
di nuovi iscritti paganti, a fron-
te dei 548.000 del quarto trime-
stre e degli 1,9 milioni del pri-
mo trimestre dello scorso an-
no. «Ci aspettiamo di registrare
un rallentamento della cresci-
ta delle sottoscrizioni in scia al-
la revoca delle misure di conte-
nimento», hanno fatto sapere.
Bene. Senza questa iniezio-
ne d’ossigeno ci si domandava
come Netflix continuasse a in-
vestire e ad aggiudicarsi i pro-
dotti di pregio (due mesi fa l’an-
nuncio del ritorno sulle scene
di Sophia Loren in un’opera di-
retta dal figlio), quando i ricavi
non sono stati sempre soddisfa-
centi. Alcune settimane fa si
leggeva su Italia Oggi: «Nel
2015 Netflix ha chiuso con una
cassa negativa per 920 milioni
di dollari; nel 2016 la differenza
tra entrate ed uscite aveva rag-
giunto un saldo negativo per
1,66 miliardi di dollari; e poi
cassa in rosso per due miliardi
nel 2017; per 3 miliardi nel
2018, e per 3,3 miliardi di dolla-
ri nel 2019». E adesso arriva il
nuovo gioiello della Ferrante,
la scrittrice più desiderata da
ogni tv. Il suo fresco libro è un
ritratto del passaggio di Giovan-
na, la protagonista, dall’infan-
zia alladolescenza negli anni
Novanta. La ricerca di un nuo-
vo volto, dopo quello felice
dell’infanzia, oscilla tra due Na-
poli consanguinee che però si
temono e si detestano: la Napo-
li di sopra, che s’è attribuita
una maschera fine, e quella di
sotto, che si finge smodata, tri-
viale. Giovanna oscilla tra alto
e basso, ora precipitando ora
inerpicandosi, disorientata dal
fatto che, su o giù, la città pare
senza risposta e senza scampo.
Elena Ferrante, pseudoni-
mo dietro cui si cela secondo il
Sole 24 ore Anita Raja, moglie
dello scrittore Domenico Star-
none, è stata inserita dal Time
tra le 100 personalità più in-
fluenti e i suoi romanzi sono
stati tradotti in 45 lingue.
I NUMERI DELLA SAGA
La saga de L’amica geniale
ha venduto più di 15 milioni di
copie e ha ispirato una serie di
grande successo Rai, tra i cui
produttori figura la stessa Fan-
dango, mentre da altri roman-
zi sono stati tratti dei film
(L'amore molesto, I giorni
dell’abbandono). «Siamo in-
credibilmente onorati di poter
sviluppare una serie basata su
La vita bugiarda degli adulti»,
dichiara Felipe Tewes, boss di
Netflix, felice di continuare la
collaborazione con Fandango.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
■ Seicento anni fa Filip-
po Brunelleschi e i suoi ope-
rai iniziavano a innalzare la
cupola di Firenze, una del-
le più grandi imprese inge-
gneristiche e architettoni-
che d’ogni tempo e uno dei
simboli del Rinascimento.
Brunelleschi e le grandi cu-
pole del mondo racconta in
due episodi, in onda su Sky
Arte (120 e 400 di Sky) do-
mani e il 21 maggio alle
21.15, quella sfida tecnica
senza precedenti e la perso-
nalità geniale di Brunelle-
schi.
«16 MARZO»
Achille Lauro,
arriva il libro
■ È 16 marzo - L’ultima
notte la seconda opera lette-
raria Achille Lauro, edita
da Rizzoli, disponibile già
in preorder e nelle librerie
dal 19 maggio. Un libro che
miscela letteratura e poesia
e che condurrà il lettore in
un viaggio a bordo della De-
Lorean tra passato, presen-
te e futuro. Achille Lauro
racconta chi è davvero Lau-
ro De Marinis e lo guarda
come il suo riflesso nello
specchio.

SKY CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE

FILM SPORT TELEFILM Rai 4 Rai Storia La5
21.20 Le colline hanno 20.30 Passato e Presente 21.10 Bridget Jones’s Baby
19.20 The Quest - La prova 10.45 UEFA Euro 2016 Russia - 20.10 Bull “Sfiducia. gli occhi (Horror, 2006) 21.10 Prova di maturità (Commedia, 2016)
Con Roger Moore SCA Galles (Gruppo B 3a 2a parte” FC con Aaron Stanford. 22.10 Ez for Prez. con Renée Zellweger.
19.25 Fatal Instinct g., da Tolosa) SP1 20.35 The Big Bang Theory Regia di Alexandre Aja. Storia di Ezra Pound Regia di Sharon Maguire.
Con Sean Young SCC 13.00 Calcio, UEFA Euro 2016 “L’osservazione 23.05 Banlieue 13 (Azione, 23.10 A.C.d.C. - Edizione speciale 23.20 9 mesi
20.05 Diavoli Ottava puntata Italia - Irlanda (Gruppo del bosone di Higgs” F 2004) con Cyril Raffaelli. 0.00 RaiNews24 0.20 Pizza Girls
Regia di Pierre Morel. 0.05 Il giorno e la storia
Con Patrick Dempsey SC1 E 3a g., da Lille) SP1 21.00 Proven Innocent
0.30 Narcos
Cielo
21.00 Revenge 14.00 102° Giro d’Italia Cuneo - “La croce da portare” FL 20 20.55 Affari di famiglia
Con Matilda Pinerolo (12a tappa) ES 21.05 N.C.I.S. “Omicidio Rai 5 21.05 Prima tv free 21.15 Dal profondo della Terra
Anna Ingrid Lutz SCA 14.15 Calcio, Bundesliga all’Equatore” FC 21.15 Programmazione straordi- Whiskey Cavalier (Azione, 2008)
21.00 A-X-L: Un’amicizia 2019/2020 Bayern M. - 21.15 Five Days naria La Scala Il Trittico 22.00 Prima tv free con Liane Forestieri.
extraordinaria Borussia D. (11a g.) SPF “Giorno 1” SKA 0.25 Bruce Springsteen: Whiskey Cavalier Regia di Sebastian Vigg.
Con Alex Neustaedter SCF 15.30 Ciclismo, 102° Giro d’Italia 21.55 N.C.I.S. In His Own Words 23.00 Twister (Azione, 1996) 23.10 La nipote (Erotico, 1974)
21.00 Ppz - Pride + Pinerolo - Ceresole “Orsi e cuccioli” FC (Documentario, 2016) con Helen Hunt. con Francesca Muzio.
Prejudice + Zombies Regia di Nigel Cole. Regia di Jan De Bont. Regia di Nello Rossati.
Reale (13a tappa) ES 22.00 Proven Innocent “Ce-
Con Lily James SCS 17.30 UEFA Euro 2016 Ucraina nerentola degli Inferi” FL Rai Movie Iris Tv8
21.00 Il gioco delle coppie - Polonia (Gruppo C 3a 22.15 Five Days 21.10 Io sono Tempesta 21.00 Black Mass - L’ultimo 21.30 Ex (Commedia, 2009)
Con Guillaume Canet SCR g., da Marsiglia) SP1 “Giorno 2” SKA (Commedia, 2018) gangster (Biografico, con Claudio Bisio.
21.00 Ted Bundy - 19.15 Calcio, UEFA Euro 2016 22.45 Modern Family con Marco Giallini. 2015) con Johnny Depp. Regia di Fausto Brizzi.
Fascino criminale Italia - Irlanda (Gruppo “Eredità” F Regia di Daniele Luchetti. Regia di Scott Cooper. 23.45 Crazy Night - Festa col
Con Zac Efron SCD 22.50 Movie Mag. 23.30 Michael Collins (Biogra- morto (Commedia, 2017)
E 3a g., da Lille) SP1 22.45 Bull
21.00 Crackers Condotto da Alberto Fa- fico, 1996) con Liam Nee- con Scarlett Johansson.
22.45 Calcio, UEFA Euro 2016 “La terra sotto i piedi” FC rina, Federico Pontiggia son. Regia di Neil Jordan. Regia di Lucia Aniello.
Con Warren Mitchell SCC Croazia - Spagna 23.10 Modern Family
21.15 Mio fratello (Gruppo D 3a g., da “Annienta il rivale” F
rincorre i dinosauri
Con Alessandro
Bordeaux) SP1 23.15 Five Days CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE
23.00 Mondiale Endurance 2017 “Giorno 1” SKA
Gassmann SC1 Sei Ore di Shanghai 23.40 Bull Pr. Cinema Energy Action Premium Stories
21.15 The Lobster (da Shanghai, Cina) ES “Il dovere di giurato” FC
19.30 Vidocq - La maschera senza 21.15 Prima tv Chicago Fire 19.35 The Night Shift
Con Colin Farrell SC2
21.15 Agente 007 - DOCUMENTARI RAGAZZI volto (Poliz., 2001) con Gé- “Esplosioni”
22.05 The Flash “L’ultima ten-
“Turbolenza”
20.25 Suits “Promesse,
rard Depardieu. Regia di Pitof
Solo per i tuoi occhi 21.00 Una famiglia fuori dal 21.00 I Simpson F 21.15 Lone Survivor (Azione, tazione di Barry. 1a parte” promesse”
Con Roger Moore SCCO mondo: speciale D 21.05 Power Players CN 2013) con Mark Wahlberg. 22.50 The Brave 21.15 Prima tv Riverdale
22.35 Nevermind - 21.00 Attentato al Papa THC 21.20 Teen Titans Go! CN Regia di Peter Berg. “Operazione Ucraina” “Blues universitari”
Strano, ma vero 21.15 Best Bakery - 23.25 Big Game - Caccia al presi- 23.40 The 100 22.10 The Bold Type
21.25 I Simpson F
Con Paolo Sassanelli SCC dente (Azione, 2015) “L’eclisse” “Andare a fondo”
Pasticcerie d’Italia SKU 21.25 Teen Titans Go! CN 23.00 The Night Shift
22.45 Heidi con Samuel L. Jackson. 0.30 Mr. Robot
21.50 14-18 21.45 Prima tv Mao Mao e Regia di Jalmari Helander “Stretta di mano” “Turbolenza”
Con Anuk Steffen SCF
La grande guerra NGC gli eroi leggendari CN
22.55 Son of a Gun
21.50 Wojtyla 21.50 I Simpson F Premium Cinema Pr. Cinema Comedy Premium Crime
Con Ewan McGregor SCA
22.55 Biancaneve vs Comunismo THC 21.55 Lego City 21.15 Harry Potter e la camera 21.15 La fidanzata di papà (Com- 19.35 Hannibal “Antipasto”
nella Foresta Nera 21.55 Prima tv Adventures NCK dei segreti (Fantastico, media, 2008) con Massimo 20.25 Deception
Una famiglia fuori dal 2002) con Daniel Radcliffe. Boldi. Regia di E. Oldoini. “La mano invisibile
Con Sigourney 21.55 Mao Mao e gli 23.00 Indovina chi sposa mia (aka La valle dei corvi)”
Regia di Chris Columbus.
Weaver SCS mondo: speciale D eroi leggendari CN 21.15 Taken “Fuori gioco”
0.00 Il mio grosso grasso matrimo- figlia (Commedia, 2009)
nio greco 2 (Com., 2016) con con Lino Banfi. Regia di 22.05 Taken “Sono pronto!”
LEGENDA HD
Canale disponibile anche in alta definizione
N. Vardalos. Regia di K. Jones Neele Leana Vollmar 22.05 Taken “Mattie G.”
CN Cartoon Network FC-FL Fox Crime Fox Life SCCO Cinema Collection SP1 Sky Sport Uno 0.00 Puoi baciare lo sposo 0.45 Il bisbetico domato (Com- 22.55 Chicago P.D.
D Discovery Chan. NCK Nickelodeon SCA-D Cinema Action-Drama SPA Sport Arena
DY Disney Channel NGC National Geo. SCC-F Cinema Comedy-Family SPF Sky Sport Football (Commedia, 2018) media, 1980) con Adriano “Sono stata qui”
ES Eurosport SKA-SKU Sky Atlantic - Sky 1 SCR-S Cin. Romance-Suspence SSA Sky Sport Serie A con Diego Abatantuono. Celentano. Regia di 23.45 Person of Interest
F Fox SC1-2 Cinema 1-Cinema 2 SF1 Sky Formula 1 THC The History Channel Regia di A. Genovesi Franco Castellano, Pipolo. “Morte apparente”
22

LiberoSport
mercoledì
13 maggio
2020

Il pallone di Luciano LUCIANO MOGGI
■ Speriamo che sia questa l’ultima volta in
I club vogliono giocare cui scriviamo sulla ripartenza del campionato
perché in questo guazzabuglio, tra i tentenna-
ma non riescono menti del governo, si inseriscono le opportuni-
tà di ciascuna squadra: chi per premere sulla
a dribblare Spadafora ripresa (Lazio, ritenendo di poter vincere lo
scudetto), chi per ritardarla (per avere tutte le
garanzie del caso, compresa la manleva da re-
sponsabilità per la positività di un proprio tes-
serato), chi addirittura per annullarla (le sette
squadre implicate nella lotta per non retroce-
dere). E noi a scrivere un giorno una cosa per
smentirla il giorno dopo, a seconda della gola
parlante che magari contraddice quanto detto
il giorno prima. La verità è che regna il caos
nella conduzione di questo sport che rappre-
senta la terza azienda del nostro paese, gestito
però come fosse un piccolo condominio.
Colpa, in primis, del governo per aver dato
la delega allo sport ad un signore, Spadafora,
che si è dimostrato inadeguato, sicuramente
non al passo dei tempi con lo sport in genere e
soprattutto con poca conoscenza della materia
calcistica. Sarebbe interessante che qualcuno
gli facesse sapere che il calcio svolge pure una
funzione sociale nel nostro Paese dove la gente
vive in gran parte di pane e calcio. Ragion per
cui, specialmente in questo momento di paura
generale, sarebbe necessaria la mano ferma di
una persona che abbia credibilità per riportare
calma e serenità dove esistono, attualmente,
frenesia ed insicurezza. E Spadafora, nel suo
caracollare verso la meta, ha chiamato al suo
capezzale il ministro Speranza e assieme han-

ADDIO ALLA FERRARI DOPO SEI ANNI DELUDENTI

Vettel è un flop da 160 milioni

Il pilota non rinnova il contratto e se ne va a fine stagione. Doveva essere il grande investimento vincente di Marchionne,
ma il Mondiale l’ha solo sfiorato con due secondi posti soffrendo poi l’esplosione di Leclerc. Seb è tentato dalla Mercedes
segue dalla prima
NINO SUNSERI
(...) per tenere sulla corda
Hamilton o c’è qualcosa
d’altro). Nessun mistero in-
vece a Maranello dove l’ad-
dio è glaciale; si è rotta la
sintonia. Davvero poco per
un’unione che a Maranello
è costata 160 milioni. A tan-
to ammontano stipendi e
bonus pagati in sei anni al
campione tedesco che do-
veva far dimenticare Mi-
chel Schumacher e riporta-
re il titolo mondiale che
manca dal 2007. Rimango-
no 14 vittorie e due secondi
posti nel mondiale. Un piaz-
zamento, come ricordava il
Drake, presto dimenticato.
Anche la scelta dei tempi
dimostra che l’amore era or-
mai finito. In genere dei rin-
novi si parla a settembre a
Monza. In questo caso non
solo non è stata rispettata la
scadenza ma il divorzio è
stato annunciato prima an-
cora che questa assurda sta-
gione, segnata dal Corona-
virus, abbia inizio. Chissà
con quale animo Vettel cor-
rerà un campionato che a
maggio non ha ancora un
calendario. Se sarà necessa-
rio Vettel cederà il passo a
Leclerc? Difficile pensarlo.
IL CASO DI MONZA
Sebastian Vettel, 32 anni, è stato quattro volte campione del mondo con la scuderia Red Bull Racing (Getty)
no è stato risparmiato il do-
lore del duello rusticano
che ha messo fuori le due
Rosse in Brasile. Ingiustifi-
cabile visto che in palio
c’era solo il quarto posto. Il
prologo di questa inconteni-
bile rivalità c’era stato un
mese prima a Monza con la
furbata di Leclerc che rom-
pendo gli ordini di scuderia
aveva frenato il compagno
impedendogli la possibile
pole position. L’indomani
il “principino” aveva dimo-
strato classe pura e sangue
freddo infinito tenendo die-
tro per settanta giri le invin-
cibili Mercedes. Il Drake
dal cielo guardava soddi-
sfatto. Gli sarà venuto in
mente Gilles Villeneuve, il
più amato di tutti. A Jarama
(Spagna) nel 1981, con una
Ferrari potente ma allergi-
ca alle cureve (come da tra-
dizione) ne aveva messi in
VetteL con
on la Rossa
I numeri del pilota in Ferrari
Arrivo a Maranello:
2015 (al posto
di F. Alonso)
Età:
27 anni
Stagioni
disputate
5
Ingaggio
20 milioni nel
2015, 2016 e nel 2017.
Poi 100 milioni per tre anni
(2018, 2019 e 2020)
In totale la Ferrari gli ha dato
160 milioni
Età attuale:
32 anni
Titolo mondiale: 111
2°
2 volte (2017
GP
disputati
e 2018) sempre dietro
L. Hamilton
Dimissioni annunciate:
a fine stagione 2020
Piloti che hanno vinto
più di lui in Ferrari:
solo 2 (M. Schumacher e N.Lauda)
Errori clamorosi:
Hockenheim 2018,
partenza Singapore 2017,
lotte fratricide con Leclerc
fila cinque vincendo il vola-
ta. E invece Vettel? Come di-
menticare il Canadà quan-
do non era riuscito a resiste-
re a Hamilton, tagliando
una chicane e beccandosi
la penalizzazione. Mar-
chionne non ha fatto in
tempo a pentirsi della scel-
ta. Ma quanta ha sbagliato
Vettel privando la Ferrari
dei campionati 2017 e
2018. L’indicente delle due
Rosse in partenza a Singa-
pore. La ruotata a Hamil-
ton a Baku in regime di safe-
ty car, l’uscita di strada a
Hockeneim nel 2018.
COME ASCARI
Impulsività che ricordava-
no Alberto Ascari ultimo
campione del mondo italia-
14 no (1953). Inarrivabile se
vinti
partiva in testa. In difficoltà
se costretto a remare die-
tro. Altrettanto Vettel imbat-
12 tibile con il missile Red Bull
pole
position costruito da Adrian Newey.
Troppo spesso cieco in Fer-
rari.
Ora si parlerà del taglio
del compenso come ragio-
ne del divorzio (da 30 a 10
milioni l’anno, quanto Le-
clerc). Degli errori fatti al
box costati il posto di “team
principal” a Maurizio Arri-
vabene. Resta il fatto che
due pluricampioni del
mondo hanno infranto la
carriera a Maranello: Fer-
nando Alonso prima e Vet-
tel adesso. Ma non ha im-
portanza. Come diceva il
Drake: i piloti passano, la
Ferrari resta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Come dimenticare
cos’era successo a Monza
nel 2018 quando Raikko-
nen, non certo un teppista
dei circuiti, partito in pole
position dopo aver saputo
che la sua carriera in Rosso
era finita non aveva dato
spazio al compagno ancora
in corsa per il mondiale. Al-
la curva successiva uno
sconsiderato sorpasso su
Hamilton concluso fuori pi-
sta aveva chiuso il gran pre-
mio, il mondiale e l’amore
tra Vettel e Binotto.
Il 2019 è stata solo una for-
malità vista la superiorità
della Mercedes. Non per
questo, ai tifosi del Cavalli-
Ricciardo ha detto no
Sainz il probabile sostituto: è giovane e costa poco
■ Lo spagnolo Carlo Sainz in pole
position per sostituire Seb. È giovane
(26 anni), è veloce (come Verstap-
pen viene dalla Accademy Red Bull)
e nei motori è nato. Il padre, un altro
Carlos, è stato campione del mondo
rally negli anni ’90. Nella corsa finale
sembra averla spuntata su Daniel
Ricciardo che comunque non sem-
brava molto interessato all’offerta. Il
suo ingaggio in Renault vale venti mi-
lioni. Troppi per Maranello. Soprat-
tutto considerando che Charles Le-
clerc, il «predestinato», ha un con-
tratto fino al 2024 di nove milioni
l’anno. Due anni fa all’Alfa guada-
gnava 123 mila euro. Lo stipendio di
Sainz dovrebbe essere di 3,5 milioni.
La ragione di questa improvvisa tir-
chieria in casa Ferrari nasce dalle
nuove regole economiche volute da
Liberty Media, fresca proprietaria
del circus di F1. Per limitare lo stra-
potere di Ferrari, Mercedes e Red
Bull vorrebbe che i budget venissero
limitati a 145 milioni di dollari a sta-
gione. In questa maniera le grandi
squadre dovrebbero limitare gli inve-
stimenti e ci sarebbe una griglia più
compatta. Tanto più che Ranault po-
trebbe uscire e Mercedes è tentata. È
vero che l’anno prossimo arriverà
l’Aston Martin e questo aiuta la Fer-
rari a puntare i piedi: il budget della
squadra raggiunge i 480 milioni (il
più alto del circus). Non vuole taglia-
re più di tanto. Senza una mediazio-
ne minaccia di dedicarsi ad altre ga-
re. A una F1 senza Ferrari non crede.
Il Gp dei soldi è appena iniziato.
N.SUN.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo spagnolo Carlos Sainz ha 25 anni (Getty)
 ■ Dopo l’accusa di Chiellini contenuta nel libro autobiografi-
Dopo le accuse co («Balotelli è una persona negativa, senza rispetto per il
mercoledì
23
gruppo, roba da prenderlo a schiaffi», riferendosi ad alcuni
Chiellini episodi capitati durante la “Confederations Cup” del 2013) e la 13 maggio
2020
risposta di SuperMario («Non si è comportato da capitano«), è
e Balotelli arrivata la pace. Nella trasmissione “Le Iene Show” il bomber
bresciano ha perdonato lo juventino: «Anche se inaspettata-
fanno pace mente mi hai pugnalato alle spalle, ti voglio comunque bene,
abbraccio, grande!».

no fatto un comunicato congiunto facendoci
sapere che il Comitato tecnico-scientifico si è
espresso favorevolmente sulla ripresa degli al-
lenamenti il 18 maggio, però con tutta la pru-
denza sinora seguita dai ministeri competenti.
I due ci informano inoltre che le indicazioni
del comitato sono vincolanti e andranno a mo-
dificare o completare il protocollo preparato
dalla Figc e, dulcis in fundo, concludono che
sarà necessaria un’altra settimana per decide-
re: praticamente niente di più di quello che già
sapevamo. Ci mancavano le indicazioni pru-
denti e vincolanti del Cts e sono arrivate anche
queste. Siccome non sappiamo quali esse sia-
no, ipotizziamo che riguardino i luoghi di ritiro
e allenamento, blindati e sanificati, i tamponi,
le trasferte in sicurezza e la possibilità di even-
tuali positività nel gruppo con gli accorgimenti
del caso. Da parte nostra ci auguriamo che l’ul-
teriore settimana di tempo che si prende il go-
verno per decidere sulla data di ripresa non sia
dovuta ad una attesa alquanto remota di conta-
gio zero: nel caso potrebbero tranquillamente
dire che il campionato non può ricominciare.
E comunque rimaniamo del parere che Conte
debba avocare a sè la patata bollente per dirci
chiaramente se riprendere a giocare o meno.
Oggi intanto Consiglio Federale e Consiglio
di Lega. Sul tavolo della serie A c’è la trattativa
dei diritti tv: in ballo la sesta rata di 233 milioni
che le tv dovrebbero versare alla serie A. Diritti
che Sky, Dazn e Img avevano proposto di rine-
goziare, diminuendo il totale di 120milioni in
caso di ripartenza e il doppio in caso di stop.
Per questo motivo anche i club più recalcitran-
ti, soprattutto quelle in lotta per non retrocede-
re, hanno accettato, a maggioranza, di riparti-
re, pur con tutti i condizionamenti possibili,
anche perché in tanti hanno già scontato in
banca i contratti in essere fino al 2021. Tutti
vogliono che sia il governo a decidere se ripren-
dere, sollevando tra l’altro le società da qualsia-
si responsabilità per eventuali azioni civili o
penali da parte di tesserati contagiati dal virus.
Inoltre si aspettano un provvedimento che le
ponga in sicurezza da eventuali richieste risar-
citorie delle tv, nel caso in cui non si riparta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

MESSAGGIO AL GOVERNO Attacco di Malagò

Medici delle squadre in rivolta:
«Cosi il campionato non parte»
Castellacci, ex dottore della Nazionale, lancia l’allarme per le possibili positività
«Responsabilità penale? Molti miei colleghi hanno già minacciato le dimissioni»
FRANCESCO PERUGINI
■ I medici del calcio si ribel-
lano al protocollo governativo
per la ripresa degli allenamen-
ti. L’ok del Comitato tecni-
co-scientifico per il ritorno al-
le sedute di gruppo dal 18 mag-
gio sembrava poter dare un
po’ di serenità, ma i sanitari
del pallone svelano il castello
di carte su cui è stata pianifica-
ta la ripartenza del sistema:
«Molti colleghi della Serie B
minacciano di dimettersi», di-
chiara a Libero Enrico Castel-
lacci, presidente di
L.A.M.I.C.A. (Libera Associa-
zione Medici Italiani del Cal-
cio).
«Perché noi medici del cal-
cio non siamo stati interpellati
nella discussione? Non abbia-
mo un contratto depositato in
Lega, siamo i soggetti più fragi-
li e ci ritroviamo con la respon-
sabilità penale in caso di un
nuovo contagio. Non basta
un’assicurazione a tutelarci.
La questione va rivista perché
il medico deve preservare la
salute, non fare il vigile: deve
controllare la sanificazione, i
tamponi, non può controllare
la logistica o evitare la fuga di
un magazziniere dal ritiro. An-
che i club devono essere re-
sponsabili».
pa, che al primo incidente «si
ferma tutto, anche il campio-
nato».
Mentre anche la Premier
League abbraccia il modello
tedesco con l’ok del Parlamen-
to (ma una parte dei giocatori
sarebbe contrario alla ripresa
degli allenamenti il 18 mag-
gio), arriva la replica di Lucia-
no Nobili (Italia Viva)
su Twitter: «Se in un su-
permercato una cassie-
ra è positiva, non chiu-
de il negozio. Se in Par-
lamento ci sono conta-
giati, non chiudono le
istituzioni. E allora per-
ché Spadafora anche
con un solo contagiato
vuole chiudere il calcio
e quindi tutto lo sport
italiano?».
In attesa dell’informa-
tiva di oggi alla Camera
dello stesso Spadafora
(mentre la Lega A si riu-
nirà per parlare di ripre-
sa e diritti tv), arrivano
le critiche anche di Pi-
no Capua, membro del-
la commissione medi-
co-scientifica della Fe-
dercalcio: «Se non si tro-
va una soluzione, il
campionato non parte.
Il modulo tedesco è as-
solutamente percorribi-
Enrico Castellacci ha 69 anni: è stato responsabile dello staff medico della Nazionale di calcio italiana fino al 2018 (Getty) le. Non capisco perché
non farlo anche in Ita-
L’ex medico della Naziona- presa dai 20 consiglieri metodo della Bundesliga». lia, il Cts ha messo i bastoni tra
le attacca le conclusioni degli dell’Esecutivo: «Una volta che Cioè isolamento solo per un le ruote», spiega Capua che è
esperti - «il protocollo deve es- si iniziano le trasferte, il perico- eventuale nuovo positivo e te- anche presidente dell’antido-
sere applicabile dalla A alla se- lo di contaminazione è più al- st per gli altri, mentre il Cts ha ping Figc. «Per quanto riguar-
rie C perché i calciatori sono to, basta un solo giocatore e si imposto l’obbligo di quarante- da i dilettanti, bisognerà atten-
professionisti e hanno il diritto blocca il campionato. Ci sono na per l’intero gruppo-squa- dere un vaccino, il rischio 0
di allenarsi perché è il loro la- perplessità non indifferenti dra. Che vuol dire, come riba- non ci sarà a settembre, otto-
voro» - e suggerisce una lettu- sulla volontà di ripartire: se ci dito ieri anche dal sottosegre- bre o novembre».
ra polemica della strada intra- fosse, avremmo accettato il tario alla Salute Sandra Zam- © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Che disastro
ha fatto la Raggi
per le Olimpiadi»
■ «Volevo portare le olim-
piadi estive in Italia nel
2024, poi però la sindaca
Raggi bloccò la candidatu-
ra. Con Milano-Cortina ab-
biamo dimostrato che si po-
teva fare, ma quella ferita ri-
marrà per tutta la vita». Il
presidente del Coni Giovan-
ni Malagò - intervenuto in
una videoconferenza con i
ragazzi e le ragazze del setto-
re giovanile del Bologna cal-
cio - ha attaccato senza mez-
ze misure il primo cittadino
di Roma: «Ha fatto un dan-
no incalcolabile allo sport
italiano e non solo - ricor-
dando il blocco della candi-
datura di Roma nel 2016 -. Il
dossier era pronto, ero lan-
ciatissimo e avevamo con-
tro Los Angeles e Parigi. Un
danno pazzesco, basti pen-
sare che per Milano-Corti-
na sono previsti più di un
miliardo e 400 milioni di eu-
ro di finanziamento».
Veleni sul passato , ma an-
che pensieri e programmi
per il rilancio dello sport in
Italia dopo la pandemia di
Covid-19: «Sono più di due
mesi che lavoriamo per pre-
parare un documento per
la ripresa, come chiesto dal
Governo. Sono 404 pagine
con le richieste specifiche di
ogni federazione, ma anche
le indicazioni per i divisori, i
materiali e un report con la
federazione dei medici spor-
tivi. Ci sono i presupposti
per la ripresa dell'attività».
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Doveva fare la differenza, ma non ha mai convinto

FABRIZIO BIASIN
■ Premessa. Non esiste un ca-
so-Rabiot circa il suo rientro a To-
rino: il francesino è ancora a casa
sua con mammà, ma solo perché
la Juve non ha ancora detto «dove-
te tornare assolutamente oggi» e
attende le linee guida del governo
sugli allenamenti collettivi (sap-
piamo che si riparte dal 18, ma va
messo tutto nero su bianco). Sap-
piamo anche che, una volta a Tori-
no - lui ma pure Higuain: anche
l’argentino deve ancora tornare al-
la base - dovrà osservare il perio-
do di quarantena eccetera eccete-
Il capriccioso Rabiot delude ancora, la Juve lo scarica
ra.
Qualcuno ha detto: «Non è ve-
ro! Rabiot non vuole tornare per-
ché non accetta il taglio dello sti-
pendio e, su consiglio della ma-
dre, ha proclamato una sottospe-
cie di sciopero». Pare talmente
una cazzata che siamo intenti a
credere all’alta versione, quella di
Rabiot che oggi tornerà in terra sa-
bauda.
Ecco, sì, dicevamo: non esiste
un caso Rabiot circa il rientro dal-
la Francia, semmai esiste - ecco-
me se esiste - a proposito del bilan-
cio costi/benefici in questa sua pri-
ma stagione bianconera. Per cari-
tà, prima di fare un bilancio sareb-
be bene attendere quantomeno
la fine della sua prima stagione ita-
liana, ma il pissi-pissi circa il suo
presunto “fastidio” in tema «taglio
agli ingaggi» ci porta a ragionare
sul suo, di ingaggio.
Il giocatore è arrivato la scorsa
estate dal Psg con la nomea del
ragazzo capriccioso, per quanto
talentuoso, ma anche con la carat-
teristica più apprezzata da qualun-
que direttore sportivo: si trattava
di un appetitosissimo parametro
zero.
Oddio, “zero”... Alla firma la ma-
dre-agente ha preteso dieci milio-
ni di euro in commissioni, mentre
il 25enne centrocampista si è mes-
so in tasca un contratto da 7 milio-
ni netti per 4 anni. Parliamo di un
investimento di circa 50 milioni
per quello che doveva essere un
punto di forza della squadra targa-
ta Sarri e, invece, fino a questo mo-
mento è parso più che altro un
«soldato-semplice».
Questi i numeri: 17 presenze,
1107 minuti in campo, qualche
cartellino giallo, zero gol, nessuna
prestazione da ricordare. Poco,
anzi, pochissimo. E quindi sì, è
giusto aspettare prima di parlare
di «acquisto sbagliato», ma è an-
che vero che la tiritera sul suo pro-
blematico ritorno ha fatto arrab-
biare non poco gli stessi tifosi del-
la Juve che, qua e là sui social, si
sono espressi senza giri di parole:
«Resta pure a casa da mamma
tua».
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24 mercoledì 13 maggio 2020
SCALO ROMANA I numeri di ieri GLI AIUTI DEL PIRELLONE
Villaggio olimpico 0 Borseggi 1 Furti in appartamenti e negozi
Agevolazioni fiscali
Parte il progetto 0
0
Scippi
Rapine
0
0
Furti di autovetture
Furti a bordo di autovetture
per le ferie in regione
servizio ➔ a pagina 29 1 Truffe 3 Arresti servizio ➔ a pagina 26

bE LIBERTÀ
ALIMENTARE
bOp Viale Col di Lana 4, Milano
Tel.+39 02 8376972
bebop.milano@virgilio.it
Ristorante con Pizzeria e Giardino www.bebopristorante.it

Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email:milanocronaca@liberoquotidiano.it. Pubblicità: SPORTNETWORK srl - (Milano) Via Messina, 38 - 20154; tel. 02 349621

Incompatibile con la giunta Corso Venezia

Sala deve cacciare l’assessore
che sogna Salvini rapito dai jihadisti
Sfogo di Limonta: «L’esperienza di Silvia Romano sarebbe formativa per razzisti, fascisti e sovranisti»
MASSIMO COSTA
■ La riflessione, scritta alle ot-
to del mattino sul suo profilo Fa-
cebook, inizia con una appassi-
nata difesa di Silvia Romano, la
cooperante tenuta in ostaggio
per 18 mesi dai jihadisti somali
di al Shabaab e tornata lunedì a
Milano. «Aisha è un bellissimo
nome che ha ispirato una strug-
gente canzone a Cheb Khaled.
Significa “forza vitale” e si adat-
ta benissimo al sorriso dirom-
pente di questa meravigliosa ra-
gazza».
Paolo Limonta, maestro ele-
mentare nonché assessore co-
munale all’Edilizia scolastica,
prosegue la sua arringa chieden-
do di lasciare tranquilla la ragaz-
za: «Direi che è una scelta di
una persona che, adesso, ha so-
lo bisogno di essere lasciata in
pace». Poi, però, l’orazione
prende tutt’altra piega e si tra-
sforma in un atto di accusa pe-
santissimo nei confronti di chi
ha osato sollevare dubbi
sull’operazione che ha tolto Sil-
via dalle mani dei carnefici e
l’ha riportata a casa. «Vivere di-
ciannove mesi di paura assolu-
ta e riprovare la stessa paura tor-
nando nel tuo Paese dove si sta
addirittura pensando di metter-
la sotto protezione per le minac-
ce che ha ricevuto, è un’espe-
rienza che non auguro davvero
a nessuno. Anche se per un bel
po’ di razzisti, fascisti e sovrani-
sti potrebbe essere un’esperien-
za formativa».
Ma come: per un bel po’ di
razzisti, fascisti e sovranisti po-
trebbe essere una esperienza
formativa? Il rapimento, le mi-
nacce, le torture (...)
segue ➔ a pagina 27
Ciclabile piena
di strisce fatte
per errore
■ Strisce disegnate, poi can-
cellate, poi ridisegnate. Stalli
troppo piccoli prima spostati
e poi dimezzati. Fare per poi
rifare. È all’insegna della cor-
GLI USA NEGARONO IL VISTO ALL’AUTORE DELLA FRASE CHOC rezione continua, con un trat-
to di vernice, l’avanzamento
Chi è il comunista ex braccio destro di Pisapia del progetto per il nuovo trat-
to di pista ciclabile a Milano,
tra corso Venezia, viale Bue-
nos Aires, viale Monza fino a
Sesto Marelli. Quotidiana-
mente si segnalano interventi
per rimediare a errori cui non
si era badato sulla carta. Uno
dei tanti è quello commesso
per gli stalli riservati alle moto-
ciclette, che alla fine sono sta-
ti addirittura ridotti dopo una
serie di cacoli errati.
MIRIAM ROMANO ➔ a pag. 29
Via libera in Regione
Anche i privati
effettueranno
test sierologici
■ Partiti il 23 aprile scorso
con il personale sanitario
(sono state raggiunte 36mi-
la persone e a regime si do-
vrebbe arrivare a testarne
circa 500mila), i test sierolo-
gici sono stati disciplinati ie-
ri da Regione Lombardia an-
che per il resto della popola-
zione e ne è stato fissato il
costo.
Nella delibera vengono
■ Vedendo quella faccia chiara e ridente di caratteri- Salutato con irritazione dal centrodestra come «espo- precisati i requisiti ai quali
sta da avanspettacolo, verrebbe perfino da credergli, nente dei centri sociali» e «spalleggiatore del Leoncaval- dovranno corrispondere i te-
all’assessore all’Edilizia scolastica Paolo Limonta, quan- lo», attivo nel movimento antagonista negli anni Settan- st – che potranno essere ese-
do nel suo curriculum si legge che è un maestro elemen- ta, Limonta è stato eletto a Palazzo Marino con la lista di guiti da laboratori pubblici
tare - insegna all’Istituto Casa del Sole del Parco Trotter Milano Progressista; è esponente della sinistra radicale, e privati – per la ricerca de-
- e un attivista per i diritti umani. Poi però fa cose e, visto vicino ai centri sociali. gli anticorpi contro il coro-
il ruolo che occupa, queste cose si vengono a sapere. servizio ➔ a pagina 27 navirus.
C. CAVALLI ➔ a pagina 26

NATURA e FILOSOFIA NATURA e FILOSOFIA

Etica, Amore per la Natura
e Rispetto per il cliente, dal 1986, sono
Sit in per chiedere regole certe al governo Etica, Amore per la Natura
e Rispetto per il cliente, dal 1986, sono

I commercianti tornano all’Arco della Pace

gli ingredienti principali dei nostri piatti gli ingredienti principali dei nostri piatti

■ I ristoratori sono tornati in
piazza, ieri, all’Arco della Pace.
Sugli striscioni: «Milano come Fi-
CHIAMACI renze ristorazione italiana unita»
PER IL SERVIZIO DI ASPORTO e «I ristoratori Lombardi ringra-
ziano i colleghi toscani», in riferi-
Oppure CI TROVI mento allo striscione che i colle-
SU DELIVEROO E MYMENU ghi toscani hanno mostrato in so-
lidarietà ai gestori milanesi. La
settimana scorsa, infatti, una ven-
tina di commercianti erano stati
multati perché, mentre protesta-
vano contro il governo per le re-
gole sulla riapertura, avevano
provocato un assembramento.
Ieri ce n’erano soltanto una
piccola rappresentanza, sei, sette
persone - a fare le veci di circa
2mila gestori di bar, pub e risto-
ranti - che hanno voluto dimo-
strare solidarietà ai colleghi risto-
ratori toscani che hanno sfilato a
Firenze, anche loro per chiedere
regole certe per la ripresa delle
attività. «Io non apro a queste
condizioni, non posso sostenere
il 100 per cento delle spese con il
20 per cento dell’incasso; e inol- CHIAMACI
tre viene aumentata la responsa- PER IL SERVIZIO DI ASPORTO
bilità penale dell’esercente nei
confronti del personale e del Oppure CI TROVI
cliente», ha ribadito Alfredo Zini, SU DELIVEROO E MYMENU
uno dei ristoratori che animano
la protesta a Milano e titolare del
ristorante Al tronco.
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26 mercoledì CRONACA
13 maggio
2020

45MILA DOMANDE
Per accertare l’immunità dal virus Rifinanziato

Via libera della Regione zione col San Matteo). Il fasci-

colo, aperto dal procuratore
il bando
per le famiglie

ai test sierologici privati aggiunto Maurizio Romanelli

I prelievi costeranno 62 euro l’uno e verranno eseguiti da tutti i laboratori
Anche le aziende potranno proporlo ai propri dipendenti su base volontaria
COSTANZA CAVALLI
■ Partiti il 23 aprile scorso
con il personale sanitario (so-
no state raggiunte 36mila per-
sone e a regime si dovrebbe
arrivare a testarne circa
500mila), i test sierologici so-
no stati disciplinati ieri da Re-
gione Lombardia anche per il
resto della popolazione e ne è
stato fissato il costo. Nella deli-
bera vengono precisati i requi-
siti ai quali dovranno corri-
spondere i test – che potran-
no essere eseguiti da laborato-
ri pubblici e privati – per la
ricerca degli anticorpi contro
il coronavirus: dovranno ave-
re, si legge, una specificità
non inferiore al 95 per cento e
una sensibilità non inferiore
al 90 per cento. Per “specifici-
tà|” si intende la capacità di
un test di identificare corretta-
mente i soggetti sani, la per-
centuale indica la probabilità
che un soggetto sano risulti
negativo al test; mentre la
“sensibilità” è la capacità
dell’analisi di identificare cor-
rettamente i soggetti malati e
la percentuale indica la proba-
bilità che un soggetto malato
risulti effettivamente positivo
al test.
INCERTEZZE
Tuttavia, ha sottolineato
l’assessore al Welfare lombar-
do Giulio Gallera, conviene
scordarsi della cosiddetta pa-
tente di immunità: «Il test sie-
rologico rischia di essere peri-
coloso per il cittadino: se il ri-
sultato è negativo vuol dire
che il soggetto non ha ancora
sviluppato gli anticorpi, ma
ciò non vuol dire che non ha
la malattia, perché gli anticor-
pi si sviluppano dal secondo
a 12esimo giorno dopo che la
si è contratta. Se il soggetto è
positivo», ha proseguito, «ov-
vero ha gli anticorpi, non è
Prelievo sierologico al Fatebenefratelli di Milano: ora i test potranno essere svolti anche nelle strutture private (Ftg)
detto che non stia infettando.
Si può rimanere positivi an-
che per due, tre o quattro setti-
mane».
Nel documento di otto pagi-
ne che detta le linee guida del
test, l’ente boccia i test rapidi
con la puntura del dito: «I test
rapidi (test eseguiti su sangue
capillare)», si legge nel testo,
POSITIVO UNO SU QUATTRO
Tampone al 90% delle persone ricoverate negli ospizi
■ «In Lombardia abbiamo fatto tampo-
ni al 90% degli ospiti delle Rsa», ha infor-
mato l’assessore regionale al Welfare
Giulio Gallera, e il test ha dato esito posi-
tivo nel 25% dei casi. Per quanto riguar-
da il quotidiano bollettino: «Dei 1.033
nuovi casi positivi in Lombardia (614,
«essendo di natura puramen-
te qualitativa, possono solo in-
dicare la presenza o assenza
di anticorpi (non quelli speci-
fici da Covid19, ndr)». Per
questo la Regione aveva deci-
so di elaborare un test, e con-
validarlo, insieme con il Poli-
clinico San Matteo di Pavia e
di timbrarlo come unico test
cui ne vanno aggiunti 419 casi comunica-
ti ieri ma risalenti al periodo anteceden-
te la data del 5 maggio, ndr), 447 proven-
gono dalle Rsa», ha spiegato l’assessore,
«è un elemento positivo», ha aggiunto,
«perché, con i tamponi nelle case di cura
abbiamo fatto un’azione massiva».
ufficiale. Mossa che non è sta-
ta gradita da tutti: la Procura
di Milano ha aperto ieri un fa-
scicolo conoscitivo sulla scel-
ta dell’ente di incaricare con
affidamento diretto la multi-
nazionale piemontese Diaso-
rin di cominciare la sperimen-
tazione dei test sierologici
(portata avanti in collabora-
e dal pm Stefano Civardi, è
scaturito dall’esposto di
un’impresa concorrente, la
■ La Lombardia rifinan-
zia il “pacchetto fami-
glia”. Si è chiuso lunedì
alle 12 il bando regionale
TechnoGenetics.
Nel frattempo, comunque,
- aperto lo scorso 4 mag-
gio con una dotazione di
alcuni laboratori privati e al-
cuni Comuni si sono organiz-
16,5 milioni di euro - per
la richiesta di contributi
zati: hanno recu- connessi all’emergenza
perato test simili Covid-19 per mutui pri-
e hanno offerto la ma casa e strumenti
possibilità di sot- e-learning per gli studen-
toporsi al prelie- ti tra i 6 e i 16 anni. Duran-
vo del sangue a te la settimana sono per-
pagamento. venute circa 45mila do-
mande. Le domande fi-
A PAGAMENTO nanziate con la cifra mes-
sa a disposizione sono
Ed è questo il 32mila.
motivo per cui la Il sistema, nonostante i
Regione avvisa rallentamenti della pri-
che l’utilizzo dei ma giornata in cui sono
test sierologici ex- state comunque finalizza-
tra Servizio Sani- te in poche ore oltre
tario Regionale 7.000 domande, ha fun-
«riveste scarso si- zionato e ha permesso di
gnificato e può gestire le oltre 45mila ri-
contribuire a crea- chieste pervenute.
re false aspettati- L’assessore alla Fami-
ve e comporta- glia e Genitorialità, Silvia
menti a potenzia- Piani, preannuncia un
le rischio dei citta- nuovo stanziamento di
dini interessati». oltre 6 milioni di euro,
Per quanto ri- portando così la dotazio-
guarda le aziende ne complessiva della mi-
che vogliono av- sura a oltre 22 milioni,
viare «privata- che garantiranno il finan-
mente uno scree- ziamento di tutte le do-
ning» (la tariffa mande che rispettano i
del test è stata fis- requisiti. «Un pacchetto
sata a 62,89 euro nei laborato- coraggioso e concreto co-
ri accreditati della Regione sì come il “Piano Mar-
che processeranno tamponi shall” approvato dalla
per i privati), nel tentativo di Giunta per far ripartire
fare ordine e di evitare il l’economia lombarda e
fai-da-te, si legge nella delibe- dare risposte concrete a
ra, queste «dovranno comuni- un territorio che ha biso-
carlo all’Ats, specificando: il gno di ricominciare più
medico; il numero dei sogget- forte di prima», ha ribadi-
ti che si prevede di coinvolge- to l’assessore Piani. «Spe-
re; il laboratorio che effettua il riamo che questi contri-
test rapido; la documentazio- buti diano un po’ di fiato
ne relativa al test rapido che si alle famiglie stremate da
intende utilizzare». E infatti, mesi di chiusure e so-
ha spiegato Gallera, i privati spensioni di attività lavo-
sono tenuti a occuparsi di tut- rative. Oggi ci impegnia-
to: «Acquisire i test sierologi- mo a fare ancora di più,
ci, rapidi o con il prelievo ema- preannunciando il rifi-
tico, trovare il laboratorio che nanziamento della misu-
li processi, spiegare al lavora- ra con ulteriori 6 milioni
tore che il test è su base volon- di euro per aiutare con-
taria e che qualora risultasse cretamente anche chi è ri-
positivo dovrà mettersi in iso- masto fuori, in modo che
lamento volontario». nessuno resti indietro».
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L’ordine del giorno approvato in aula al Pirellone

Sconti fiscali per chi farà le vacanze in Lombardia
■ Un regime fiscale di favore per
chi nel corso del 2020 trascorrerà le
vacanze in Lombardia. È quanto pre-
vede un ordine del giorno alla legge
di Semplificazione - approvata dal
ieri dal Consiglio regionale con 44
voti a favore, 10 contrari e 15 astenu-
ti - presentato da Fratelli d’Italia e
accolto dall’Aula.
La Regione, in pratica, nel limite
delle risorse disponibili, valuterà
l’adozione di un regime fiscale parti-
colare per chi effettuerà soggiorni va-
canza nelle strutture ricettive lom-
barde. «Il settore turistico è uno de-
gli asset fondamentali dell’econo-
mia italiana e lombarda, il cui fattu-
rato rappresenta attualmente il 13%
del Pil nazionale, ma in questo mo-
mento si trova in ginocchio a causa
della pandemia. Dobbiamo fare il
possibile per risollevare tutto il com-
parto», ha spiegato Franco Lucente,
capogruppo di Fratelli d’Italia in
Consiglio regionale.
La legge di Semplificazione contie-
ne anche alcune norme finalizzate a
rendere più flessibile l’attività degli
agriturismi. Nello specifico, le strut-
ture potranno continuare a svolgere
l’attività di ristorazione in modalità
con consegna a domicilio anche ol-
tre la durata dell’emergenza Corona-
virus. In deroga alla normativa regio-
nale, agli agriturismi è consentita la
preparazione e la somministrazione
Rifugio in Valtellina, meta lombarda
di pasti al di fuori delle strutture
aziendali, come ad esempio in occa-
sione di fiere e mercati. E ancora:
sarà permesso l’acquisto - anche
non direttamente da aziende agrico-
le lombarde - di prodotti lombardi a
marchio Dop, Igp, Igt Doc e Docg.
Nel cordo della discussione, è sta-
to anche approvato un emendamen-
to della Lega che punta sull’afferma-
zione del marchio “Prodotto di mon-
tagna”, riconosciuto in Italia dal
2017. La norma consentirà agli agri-
turismi attivi nelle zone di monta-
gna di utilizzare - per l’80% dei pro-
dotti impiegati nella loro attività - an-
che prodotti a indicazione facoltati-
va «prodotto di montagna». «Duran-
te l’ultimo anno», ha detto il consi-
gliere regionale valtellinese Simona
Pedrazzi, che ha presentato l'emen-
damento, «la legge regionale sugli
agriturismi è stata oggetto di diversi
interventi normativi, con l’obiettivo
di aumentare la caratterizzazione
territoriale dell’attività, enfatizzan-
do nel contempo anche il ruolo pre-
ponderante dell’agricoltura nel con-
testo dell’agriturismo. Ma tali modifi-
che lasciavano ancora aperti dei ca-
pitoli, tra cui quello che imponeva
agli agriturismi di utilizzare, in per-
centuali variabili tra le aziende situa-
te in collina o in pianura e quelle in
zone svantaggiate di montagna, una
parte di prodotti propri o acquistati
da altre aziende agricole».
T.M.
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 CRONACA mercoledì
27
13 maggio
2020

Mr Expo cacci il suo assessore comunale

Limonta: il rapimento educherebbe i sovranisti
Il responsabile dell’Edilizia scolastica: «I 19 mesi di paura sarebbero un’esperienza formativa per un bel po’ di razzisti»
segue dalla prima
MASSIMO COSTA
(...) psicologiche, l’angoscia
di essere diventata proprietà
dei terroristi: tutto questo po-
trebbe educare chi non la
pensa come Limonta? «Buo-
na vita Aisha. Ti aspettiamo
al Trotter» conclude l’ex brac-
cio destro di Pisapia, da tem-
po punto di riferimento della
sinistra radicale milanese.
Ma le parole d’odio verso il
magma indefinito di fascioso-
vranisti - forse ce l’aveva con
il leader dell’opposizione
Mattteo Salvini, oppure con i
leghisti, oppure ancora con
chi non è di sinistra? - pesa-
no come un macigno sull’im-
magine di un politico che si
propone come alfiere del dia-
logo, dell’integrazione, della
solidarietà verso gli ultimi. So-
prattutto, sono parole inacet-
tabili se pronunciate da uno
dei responsabili dell’ammini-
strazione di una città. Ci au-
guriamo che il sindaco Bep-
pe Sala prenda provvedimen-
ti, perché quelli sono toni in-
compatibili con la dialettica
politica, pur aspra e urticante
finché si vuole. Arrivare a di-
re che, tutto sommato, l’espe-
rienza del rapimento giove-
rebbe a «formare» i nemici
politici è più di un’espressio-
ne infelice. È una frase che,
proprio all’insegna del rispet-
to degli avversari, dovrebbe
convincere il sindaco in as-
senza di scuse a rimuovere
dall’incarico il suo assessore
a Palazzo Marino.
Attenzione. Vanno sicura-
mente condannati senza se e
senza ma gli insulti e le mi-
nacce nei confronti della ven-
titreenne, non ci devono esse-
re tentennamenti. Diverso,
però, è il caso di chi chiede
chiarimenti sull’operazione
portata a termine dal gover-
no guidato da Giuseppe Con-
te. Anche perché i punti oscu-
ri - che, ribadiamo, non giu-
stificano in alcun modo vio-
lenze verbali verso Silvia Ro-
mano - sono tanti. È giusto o
sbagliato pagare un riscatto
L’assessore all’Edilizia scolastica Paolo Limonta e il sindaco di Milano Beppe Sala (Fotogramma)
LA FRASE
«Vivere 19 mesi di paura
assoluta è un’esperien-
za che non auguro
davvero a nessuno.
Anche se per un bel po’
di razzisti, fascisti e
sovranisti potrebbe
essere un’esperienza
formativa»
ai terroristi? La domanda
apre una riflessione profon-
da che ha attraversato la sto-
ria recente del nostro Paese,
non è mica uno slogan da ti-
fosi. Men che meno lo è solle-
vare dubbi sullo show media-
tico del governo intorno allo
sbarco a Ciampino della ra-
gazza in abiti islamici. Oppu-
re chiedere alle ong di non
mandare allo sbaraglio i coo-
peranti in zone pericolose
dell’Africa.
Non è una bestemmia sot-
tolineare le tante ombre
dell’affaire Romano. Invece,
secondo il tollerante Limon-
ta, un po’ di rieducazione nei
campi di prigionia somali in
fondo servirebbe a qualcuno
come esperienza formativa.
«Non lo auguro a nessuno,
anche se...».
Paolo Bassi, presidente le-
ghista del Municipio 4, ha let-
to ieri quella frase dell’asses-
sore su Facebook e come tan-
ti è rimasto colpito: «Mi di-
spiace che un assessore in
qualche maniera più o meno
velata mi auguri di essere ra-
pito da un commando estre-
mista musulmano. Nella fo-
ga di polemizzare e agitare il
sempreverde spettro del fan-
tafascismo all’esponente del-
la giunta è scappata una fra-
se che avrebbe fatto bene a
non dire. Personalmente io
per commentare il caso di Sil-
via Romano ho usato le paro-
le di Maryan Ismail e Fiam-
ma Nirenstein, due donne
che hanno espresso in ma-
niera legittima e puntuale
una serie di considerazioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La predica
Folla da Silvia
Sala è il sindaco
del giorno dopo
■ Il sindaco di Milano
Beppe Sala arriva con un
giorno di ritardo. Ancora
una volta. Dopo la sfuriata
di settimana scorsa contro
la gente a passeggio sui Na-
vigli (ma chi doveva manda-
re la polizia locale se non il
primo cittadino?), anche ie-
ri Mister Expo ha scoperto
con 24 ore di ritardo la ressa
davanti a casa di Silvia Ro-
mano al Casoretto. «Tanti
mi scrivono dicendo che c’è
troppa gente in giro» ha det-
to ieri Sala. «E a proposito
dell’arrivo di Silvia Roma-
no, la regola non è stata ri-
spettata: l’assembramento
era impressionante. Non ci
sono assembramenti di se-
rie A e di serie B, mi sarebbe
piaciuto piaciuto vedere sui
quotidiani una stigmatizza-
zione del comportamento
di giornalisti e foto operato-
ri». Inutile sottolineare che
anche nel caso del Casoret-
to, toccava alle forze dell’or-
dine e alla municipale evita-
re e sanzionare gli assem-
bramenti.
Sempre ieri Paolo Peruc-
chini, presidente dell’Asso-
ciazione lombarda dei gior-
nalisti, ha replicato al sinda-
co: «I giornalisti non vanno
né colpevolizzati né additati
come irresponsabili quan-
do, nel cercare di fare il loro
lavoro - informare i cittadi-
ni - si ritrovano anche in tan-
ti a meno di un metro di di-
stanza. 'Qualora l'attività la-
vorativa imponga una di-
stanza interpersonale mino-
re di un metro è necessario
l'uso di mascherine e altri di-
spositivi di protezione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutte le imprese del comunista

■ Vedendo quella faccia chiara e
ridente di caratterista da avanspetta-
colo, verrebbe perfino da credergli,
all’assessore all’Edilizia scolastica
Paolo Limonta, quando nel suo cur-
riculum si legge che è un maestro
elementare - insegna all’Istituto Ca-
sa del Sole del Parco Trotter - e un
attivista per i diritti umani. Poi però
fa cose e, visto il ruolo che occupa,
queste cose si vengono a sapere.
Nel 2015, per esempio, quando
era responsabile dell’Ufficio relazio-
ni con la città del Comune di Mila-
no (per «agevolare e favorire la par-
tecipazione dei cittadini alla vita am-
ministrativa e politica») e braccio de-
stro dell’ex sindaco Giuliano Pisa-
pia, strappò e accartocciò i manife-
sti in ricordo di Sergio Ramelli, il di-
ciottenne del Fronte della Gioventù
Il braccio destro di Pisapia sgradito agli Usa
assassinato nel 1975 da un com-
mando di Avanguardia Operaia, af-
fissi per l’anniversario della morte.
L’assessore documentò l’impresa
su Facebook, il sorrisone e le mani
badiali a tenere i poster della com-
memorazione come un pescatore
che ha sconfitto un marlin, gettan-
do nel più grave imbarazzo la giun-
ta. L’allora vicesindaco Ada Lucia
De Cesaris chiese scusa da parte
dell’amministrazione e poco dopo
l’immagine incriminata sparì dai so-
cial.
Due anni prima, luglio 2013, Li-
monta non era riuscito a ottenere il
visto per andare in vacanza in Ame-
rica e la restrizione era toccata an-
che al figlio e ai nipotini. Fu sempre
Facebook a ospitare la giaculatoria:
«Alla base della non concessione
del visto», ipotizzò Limonta, «ci sa-
rebbe il fatto che ho difeso e difendo
i diritti di molti popoli oppressi co-
me i kurdi, i palestinesi, gli iracheni
e continuerò a farlo. Oppure che la
mia crescita umana e politica sia sta-
ta indelebilmente segnata dai golpe
avvenuti in Sud America e che la
mia critica alla politica statunitense
in quell’area sia stata costante nel
nome di tutte le centinaia di miglia-
ia di donne e uomini innocenti im-
prigionati, torturati o uccisi».
Rifiutato dagli Stati Uniti, Limon-
ta pubblicò, a mo’ di ripicca, una
fotografia di un gruppo di marziani
che sostengono il cartello «Yankee
go home». Salutato con irritazione
dal centrodestra come «esponente
dei centri sociali» e «spalleggiatore
del Leoncavallo», attivo nel movi-
mento antagonista negli anni Set-
tanta, Limonta è stato eletto a Palaz-
zo Marino con la lista di Milano Pro-
gressista; è esponente della sinistra
radicale, vicino ai centri sociali.
Ma non sempre ripagato: nel
2014 ricevette un uovo in faccia lan-
ciato dai manifestanti dei quartieri
popolari che protestavano per sfrat-
ti e sgomberi, e che ritenevano la
giunta Pisapia colpevole di non aver
fatto abbastanza per fermare la sa-
natoria della Regione Lombardia
sul tema delle occupazioni abusive.
Volendo andare indietro ancora
un po’: il 15 giugno 2009 Limonta,
alla testa del gruppo dissidente Rete
Scuola, fece irruzione alla Monda-
dori di piazza Duomo a Milano,
mentre l’allora ministro dell’Istru-
zione Maria Stella Gelmini e Fedele
Confalonieri stavano presentando il
libro di Mario Giordano “Cinque in
condotta”, e provocò un tale caos
da mandare a monte l'evento. Li-
monta fu duramente contestato per
il comportamento che aveva tenu-
to, ma reagì sprezzante: «Sì, va be-
ne. Sono stato antidemocratico. E
allora? Stanotte dormirò lo stesso,
anzi, farò dei sogni tranquillissimi».
COS.CAV.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
28 mercoledì 13 maggio 2020

CONTINUIAMO A CUCINARE PER VOI

PERCHE’ E’ LA NOSTRA PASSIONE:
PER IL SERVIZIO D’ASPORTO CHIAMACI
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 CRONACA mercoledì
29
13 maggio
2020

Corso Venezia Sport

Strisce fatte e poi cancellate Ipotesi voucher

sulla nuova pista ciclabile
Dalla sosta disabili agli stalli per le moto: gli errori corretti con un tratto di vernice
E la segnaletica in prossimità di un passo carraio è stata modificata tre volte
MIRIAM ROMANO
■ Strisce disegnate, poi
cancellate, poi ridisegnate.
Stalli troppo piccoli prima
spostati e poi dimezzati. Fa-
re per poi rifare. Non è nata
sotto una buona stella la pi-
sta ciclabile di corso Vene-
zia. O forse, più verosimil-
mente, chi l’ha progettata -
ovvero la giunta Sala – non
aveva ben chiaro, prima di
mettere gli operai a lavora-
re in strada, cosa fare e so-
prattutto come farlo.
La vicenda della ciclabile
è ancora breve, perché la
posa delle strisce delimitan-
ti la corsia per le biciclette è
iniziata appena quindici
giorni fa. Ma in poco tempo
gli errori, tra segnaletica e
misure da rispettare, si so-
no già accumulati.
Ricordiamo prima di tut-
to com’è nata l’idea. Con la
chiusura della fase 1
dell’emergenza sanitaria e
in procinto di entrare nella
fase 2, la giunta Sala ha de-
mandato all’assessore alla
Mobilità Marco Granelli
l’arduo compito di mettere
mano alla mobilità della cit-
tà per consentire a chi sta
tornando a lavoro di spo-
starsi. La risposta dell’asses-
sore è stata quella della ci-
clabilità. Ovvero costruire
lungo alcune arterie princi-
pali di Milano delle nuove
piste per le biciclette, per
un totale di 35 chilometri
da completare entro fine an-
no, quasi tutti in sola segna-
letica orizzontale.
COMMERCIANTI FURIOSI
La giunta ha deciso di par-
tire proprio da corso Vene-
zia per realizzare il primo
tratto che percorrerà Bue-
nos Aires, viale Monza, fino
a Sesto Marelli, in un tragit-
to lungo sei chilometri. Cri-
tiche sono subito piovute
contro l’amministrazione
Sala da parte dei commer-
cianti di Buenos Aires e cor-
so Venezia.
Ma questo è solo il pream-
bolo. Perché, come diceva-
mo, non appena la realizza-
zione della pista è iniziata, i
nodi sono venuti al pettine.
A dimostrazione che il pro-
getto potrebbe creare pro-
blemi continui proprio ai ci-
clisti costretti ad affrontare
una pista tutt’altro che per-
fetta.
La lista civica MuoverMi
ha monitorato dal primo
giorno l’andamento dei la-
vori, notando che chi sta
operando per la realizzazio-
ne della pista deve fare i
conti quotidianamente con
rifacimenti di errori a cui
non si era badato sulla car-
ta. «Uno dei tanti», raccon-
ta Andrea Sacchi, responsa-
bile comunicazione di Muo-
verMi, «è stato quello degli
stalli delle moto. Sono stati
prima realizzati cinque stal-
In alto operai al lavoro sulla corsia ciclabile di corso Venezia: la
segnaletica orizzontale è stata rifatta più volte per correggere errori
li. Il giorno dopo ci si è resi
conto che erano stati posi-
zionati troppo vicino a un
passo carraio e un automo-
bilista distratto avrebbe po-
tuto investire i motociclisti.
Così hanno realizzato delle
strisce bianche zebrate per
delimitare la carreggiata. Il
giorno dopo, però, si sono
resi conto di nuovo che le
linee non servivano a nulla,
così le hanno eliminate. E
infine hanno cancellato tre
stalli per permettere l’usci-
ta dal passo carraio in sicu-
rezza».
Lo stesso è accaduto inve-
ce per i posti della sosta dei
disabili e quella del carico
scarico, che erano stati rea-
lizzati senza alcuna prote-
zione. Sul punto era interve-
nuto anche il capogruppo
di Forza Italia Fabrizio De
Pasquale, denunciando «la
per recuperare
i corsi in piscina
violazione dell’art. 182 del
Codice della Strada, per il
quale le soste dei disabili de-
vono essere dotati di uno ■ Milanosport annuncia
spazio per poter andare sul che introdurrà dei «vou-
marciapiede». cher» per compensare i me-
Anche su questo, infatti, si di corsi non effettuati nel-
dopo solo un paio di giorni le strutture cittadine a cau-
la giunta si è sa dell’emergenza Corona-
ravveduta, di- virus. «Ci stiamo attrezzan-
segnando di do per proporre i voucher»
tutta fretta del- si legge sul profilo Face-
le strisce per book della società parteci-
far scendere pata del Comune. «Avran-
dalle vetture i no una durata di almeno
disabili in sicu- un anno e si potranno uti-
rezza. lizzare in varie modalità, a
seconda delle regole che sa-
IL BONUS ranno imposte». Questa so-
luzione, spiega lo staff di
Mentre, pe- Milanosport, «potrà soddi-
rò, la giunta fa sfare le diverse esigenze,
di tutto per in- senza mettere a rischio il
centivare l’uti- prezioso servizio che offria-
lizzo della bici- mo a quasi 2 milioni di per-
cletta, il gover- sone ogni anno». Nelle
no, sempre del prossime settimane i detta-
Pd, pare stia gli dell’iniziativa.
tergiversando © RIPRODUZIONE RISERVATA
sul bonus che
doveva essere
contenuto nel
prossimo
Dpcm per rim-
Mense
borsare fino al
70%, fino a un
massimo di Ecco i rimborsi
500 euro, la
spesa sostenu- per i pasti
ta per bici, bici
elettriche e mo- delle scuole
nopattini.
A esprimere ■ Milano Ristorazione pro-
preoccupazione è stato pro- cederà con il rimborso dei
prio l’assessore all’Urbani- primi 60 giorni di mancata
stica del Comune di Milano erogazione del servizio men-
Pierfrancesco Maran su sa, a coloro che ne facciano
Twitter. «Girano notizie pre- richiesta. Lo ha riferito il Co-
occupanti che nel Dpcm mune, spiegando che l’incer-
non ci sarebbero incentivi tezza su un possibile rientro
per l’acquisto di bici e mo- a scuola «aveva reso necessa-
nopattini né semplificazio- rio attendere prima di proce-
ni del codice della strada dere al rimborso per poterne
per le ciclabili. Sarebbe un quantificare l’entità».
errore colossale. Da questa Dato il protrarsi della so-
crisi usciamo se diamo an- spensione dei servizi scola-
che una direzione allo svi- stic, Milano Ristorazione «ha
luppo e manteniamo impe- deciso di procedere nei pros-
gni annunciati!», scrive Ma- simi giorni al rimborso dei
ran. primi due mesi (marzo e
Per altro, è proprio sulla aprile)» Coloro che preferi-
base di deroghe e semplifi- scono aspettare, invece, «ri-
cazioni del codice della stra- ceveranno il rimborso com-
da che la costruzione delle plessivo, in un’unica soluzio-
ciclabili milanesi sta proce- ne, non appena verrà ufficia-
dendo. L’assenza del bo- lizzata la ripresa o meno del
nuns sarebe una beffa per servizio per il corrente anno
chi, come il Comune, ha scolastico e quindi, in ogni
puntato tutto sulle bici. caso, entro il mese di giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA 2020».

Approvato l’accordo di pogramma tra Comune, Regione e Fs

■ Sarà il cuore milanese dei Gio-
chi invernali di Milano-Cortina
2026. Il Villaggio olimpico sorgerà
sullo Scalo Romana: ieri è stato fatto
un primo passo avanti per la realiz-
zazione dell’opera, con l’approva-
zione dello schema di accordo tra
Regione, Comune e Fs Sistemi urba-
ni.
Antonio Rossi, sottosegretario
lombardo con delega ai grandi even-
ti sportivi, esulta: «Il viaggio verso le
Olimpiadi della rinascita del Paese
è cominciato. Con l’accordo di oggi,
che segue di pochi giorni la promul-
gazione da parte del Parlamento del-
la Legge olimpica, prende il via l’iter
Via libera al Villaggio Olimpico sullo Scalo Romana
che porterà alla costruzione del più
grande dei tre villaggi di Mila-
no-Cortina 2026. Il sogno sta diven-
tando realtà».
Il villaggio milanese è l’opera più
importante da realizzare tra quelle
inserite nel dossier olimpico. «L’ap-
provazione di quest'accordo rappre-
senta, alla luce delle tragedie legate
alla diffusione del Coronavirus, un
motivo di speranza verso un doma-
ni più felice e ricco di prosperità»
aggiunge Rossi. «Il complesso nasce-
rà nel cuore del capoluogo lombar-
Una vista aerea dello Scalo Romana (Ftg)
do, tra monumenti e grattacieli,
nell'ex scalo ferroviario di Porta Ro-
mana, e sarà un esempio di rigene-
razione urbana e sostenibilità. Du-
rante la manifestazione a Cinque
cerchi ospiterà oltre 1.400 atleti
olimpici e paralimpici, provenienti
da tutto il mondo».
Dopo il passo odierno, FFSU,
azienda del gruppo Ferrovie che ge-
stisce la dismissione delle proprietà
inutilizzate dell'ente, potrà avviare
le procedure per la vendita ai privati
dell'area. «Chi si aggiudicherà la pro-
prietà - spiega Antonio Rossi - dovrà
occuparsi della costruzione del vil-
laggio, che occuperà una parte
dell’ex scalo. Dopo aver garantito al
Cio il rispetto dei tempi per la firma
di questo protocollo ed essersi fatta
garante economica dell'operazio-
ne, la Regione controllerà, infatti, il
rispetto del cronoprogramma dei la-
vori». Nel caso di problemi o ritardi,
il Pirellone potrà intervenire diretta-
mente, per assicurare che tutto sia
pronto nei tempi prestabiliti. Termi-
nati i Giochi, il villaggio accoglierà
progetti di edilizia a prezzi calmiera-
ti e alloggi per studenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
30 mercoledì CRONACA
13 maggio
2020

TUTTO MILANO Farmacie

Mercati
Oggi
■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7
■ BORSI - Via Borsi - zona 6
■ CERMENATE - Via Cermenate - zona 5
■ DE CAPITANI - Via De Capitani-zona 9
■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - z. 3
■ GAETA - Via Gaeta - zona 9
■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6
■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4
■ PARETO - Via Pareto - zona 8
■ RANCATI - Via Rancati - zona 2
■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6
■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2
■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9
■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2
■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2
Domani
■ AMPERE - Via Ampère - zona 3
■ CALATAFIMI - Via Calatafimi - zona 1
■ CALVI - Via Melloni - zona 4
■ CESARIANO - Viale Elvezia - zona 1
■ DE PREDIS - Via Tradate - zona 8
■ DI RUDINì - Via Rudinì - zona 6
■ ORBETELLO - Via Orbetello - zona 3
■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7
■ ROMBON - Via Rombon - zona 3
■ SAN MARCO - Via San Marco - zona 1
■ SEGNERI - Via Segneri - zona 6
■ TONEZZA - Via Tonezza - zona 7
■ TRAVERSI - Via Traversi - zona 8
■ UNGHERIA - Viale Ungheria - zona 4
■ VAL MAIRA - Via Val Maira - zona 9
Turno diurno (dalle ore 8,30 alle ore 21,00)
I CENTRO v. Olmetto 21, v. della Spiga 2, v.le Monte Grappa 7. I NORD v. Gianrinaldo
Carli 14, v. Arnaldo da Brescia 1, v. R. Di Lauria 22, v. Falck 19/A, v. Lessona 2, p.za 5
Giornate 7, v. C. De Angeli 1, P.za Insubria 11, v. Alamanni 2. I SUD p.za 5 Giornate 7, via
C. De Angeli 1, p.za Insubria 11, p.za Insubria 11. I EST v. Astico 13 ang. v. Iglesias, v. Illirico
11, v.le Arbe 65, v. Panfilo Castaldi 29, v.le Sansovino 1. IOVEST v. Nicolayevka 3, v. Mario
Pichi 9, P.za Miani 3, v. Giambellino 64, v.le Ranzoni 2
Turno notturno (dalle ore 8,30 alle ore 8,30)
p.za De Angeli 1 ang. via Sacco v.le Famagosta 36; v.le Monza 226; via Stradivari 1; via
Boccaccio 26; v.le Zara 38; v.le Lucania 6; p.za Cinque Giornate 6; c.so Magenta 96 ang. p.le
Baracca; p.le Staz. P.ta Genova 5/3 ang. via vigevano 4

Lettere
CORSO BUENOS AIRES
Ciclabile disastrosa
Non penso che una striscia bian-
ca possa risolvere il problema
della mobilità. Anzi, in corso
Buenos Aires secondo me la
nuova ciclabile porterà più traffi-
co e incolonnamenti. Insom-
ma, un disastro.
Claudio C.
e.mail
VIALE PAPINIANO
Altri parcheggi tagliati
Se fosse approvato dal Comune
di Milano l’Ordine del giorno de-
liberato dal Municipio 1 relativo
alla eliminazione della sosta sui
parterre alberati (cosa fino ad
oggi tollerata perchè non esisto-
no parcheggi gratis appena fuo-
ri dall’Area C) come in viale
D'Annunzio, viale Papiniano,
via XX Settembre per fare un
esempio, si potrebbe tranquilla-
mente affermare che chi viene a
Milano e vuole parcheggiare
fuori dall’Area C , dovrebbe sicu-
ramente pagare. Se è fortunato
sulle strisce blu (laddove ci sa-
ranno), oppure in garage. Se mi
si dovesse obiettare che potreb-
bero entrare in Area C (quindi
pagando la gabella di 5 euro), le
cose non cambierebbero per-
chè neppure all'interno della
cerchia dei Bastioni esistono
strisce bianche. Ed allora io ,co-
me esponente della Lega, con-
trario a tutto ciò che comporta
un ulteriore esborso di denaro
per i cittadini milanesi, mi do-
mando: tutti coloro che prima
parcheggiavano sui parterre al-
berati ora dove metteranno le
auto? Probabilmente se non tro-
vassero posto occuperebbero
anche le strisce gialle (per i resi-
denti). Peraltro, l’art. 7 del Codi-
ce della strada, regolamenta la
circolazione nei centri abitati.
Nello specifico il comma 8
dell’art. 7 Cds prevede espressa-
mente: «Qualora il Comune as-
suma l’esercizio diretto del par-
cheggio con custodia o lo dia in
concessione ovvero disponga
l’installazione dei dispositivi di
controllo di durata della sosta
su parte della stessa area o su
altra parte nelle immediate vici-
nanze, deve riservare una ade-
guata area destinata a parcheg-
gio rispettivamente senza custo-
dia o senza dispositivi di control-
lo di durata della sosta. Se si vuo-
le amministrare una città alme-
no il Codice della Strada biso-
gnerebbe conoscerlo, perchè se
no si rischia di fare errori, come
in corso Venezia, che poi hanno
un costo per essere rimediati. Si
può pensare a piste ciclabili, cor-
sie pedonali ma le auto ci sono,
percui bisognerà trovare una so-
luzione anche per coloro che le
usano.
Gianluca Maria Lanza
Milano
GOVERNO ONDIVAGO
Le giravolte sulla scuola
Ho appreso che il ministero
dell’Istruzione ha stanziato un
fondo di rilancio di 1 miliardo di
euro per il biennio 2020-2021
destinato a contenere il rischio
epidemiologico da Covid-19.
Aggrappiamoci a questa noti-
zia. L’esame di maturità è alle
porte e in mancanza di circolari
attuative si va avanti con annun-
ci che oggi stabiliscono una li-
nea di tendenza, puntualmente
smentita già il giorno dopo. C’è
l’esame con la tesina e la maturi-
tà con il maxi-orale. Poi ci sono
le classi-alterne. Insomma, per
dare un senso compiuto a que-
st’anno scolastico le idee non
mancano. Con troppe contrad-
dizioni, però. La risposta dell’As-
sociazione nazionale presidi
non si è fatta attendere. Il presi-
dente, Antonello Giannelli, ha
inviato alla ministra Azzolina
una lettera dove si evidenzia la
«grande aleatorietà della valuta-
zione finale, con possibilità di
esplosione del contenzioso, da-
to che i genitori sono molto at-
tenti al voto di diploma».
FabioSìcari
Bergamo
NEGOZI IN CRISI
Riaprire i parrucchieri
Con tutte le misure di sicurezza
possibili, credo che sia giunto il
momento di riaprire anche i par-
rucchieri e i centri estetici, chiu-
si da mesi e ormai in crisi pro-
fonda. Ovviamente ci devono es-
sere guanti, mascherine e i loca-
li devono essere sanificati.
Franco S.
e.mail
IL NUOVO STADIO
Salvare parte del Meazza
Mi piace l’idea di conservare
parte del vecchio meazza nel
progetto del nuovo stadio di Sa
Siro. Devo però dire che la solu-
zione migliore msarebbe quella
di costruire due stadi, uno per
l’Inter e uno per il Milan: proba-
bilmente è un investimento fuo-
ri portata per i due club milane-
si.
Giuseppe S.
Milano

Allarme dell’osservatorio Oricon
Mense scolastiche chiuse
A rischio migliaia di impiegati
La ripresa dei servizi è un’incognita: in Italia già 66mila addetti in cassa integrazione
CLAUDIA OSMETTI
■ Il settore è già in ginoc-
chio, ma a settembre (cioè
quando, e soprattutto se, ria-
priranno le scuole) il caos po-
trebbe essere totale. Ché l’an-
nosa polemica schiscet-
ta-sì-schiscetta-no è acqua fre-
sca, in confronto. Le mense de-
gli istituti di mezza Lombardia
rischiano il blocco: è che biso-
gna adeguare refettori e saloni
alle nuove esigenze imposte
dal coronavirus. Altrimenti ci
possiamo scordare il piatto cal-
do in aula. Non si tratta di un
problema piccino picciò, ri-
guarda tutti. I bimbi che sono i
primi fruitori del servizio, e i
genitori che pagano per aver-
lo.
Secondo le linee guida del
Pirellone, il servizio di ristora-
zione scolastica è presente in
quasi tutti i Comuni della Re-
gione (ce l’hanno in 1.480, dei
1.546 municipi lombardi), per
un totale di circa 6mila men-
se: oltre la metà delle quali (il
69%) è pubblica. Ogni settima-
na vengono prodotti quasi
due milioni di pasti, tra ele-
mentari e materne. Questo,
prima che Covid-19 arrivasse
a scombussolarci la vita anche
nella cucina dell’asilo.
«Il pasto a mensa ci sta mol-
CRONACA
L’INIZIATIVA
«Noi non siamo mai stati fer-
mi del tutto», continua Scar-
sciotti: «Le mense hanno conti-
nuato a lavorare negli ospeda-
li e nelle case di riposo. Dob-
biamo ripartire da quella espe-
rienza. Abbiamo messo a pun-
to delle soluzioni e dei modelli
che funzionano, dobbiamo so-
lo trasportarli nell’ambito sco-
lastico e garantire così ai bam-
bini di continua-
re a usufruire
del servizio».
Il coronavirus
ha cambiato le
nostre abitudini,
tocca organizzar-
si. Ma allora, co-
me saranno le
mense (scolasti-
che) del futuro?
«Ci sono quattro
punti da tenere
a mente: il di-
stanziamento, i
turni, il menù e
la pulizia. Il servi-
zio-mensa non
necessariamen-
te dovrà coinci-
dere con il luo-
go-mensa, dove
sarà possibile si
potrà prevedere
l’erogazione di
Il settore della ristorazione scolastica, con le scuola chiuse dal 24 febbraio, soffre in Lombardia di una crisi pesantissima (Ftg) pasti direttamen-
te in classe e con
to a cuore: anzitutto perché generato delle conseguenze al lavoro». dei lunch box appositi. Per ri-
una corretta alimentazione a molto rilevanti. In tutta Italia, Insomma, è crisi nera. Nel durre l’assembramento sarà
scuola forma i consumatori ora, ci sono mille aziende che nord-ovest del Paese sono necessario definire più flussi
del domani e poi perchè, in stanno fronteggiando una pro- contruattalizzate, nelle mense di accesso, sarà necessario
molti casi, rappresenta l’unico fonda perdita economica: nel scolastiche, 12.278 persone, adottare condimenti e stovi-
vero pasto della giornata», rac- periodo di marzo e aprile ab- molte delle quali in Lombar- glie monoporzione e monou-
conta Carlo Scarsciotti, presi- biamo registrato il -66,6% dei dia. Nell’intero territorio nazio- so con una predilezione per i
dente dell’Oricon, l’Osservato- volumi e il -66,8% dei ricavi; nale si stimano danni pari al piatti unici. Infine dovrà esse-
rio sulla ristorazione collettiva 61mila addetti si trovano già -40% del fatturato annuale, re garantita l’applicazione di ri-
e sulla nutrizione. Scarsciotti è in cassa integrazione e 39mila con ricadute a cascata anche gidi protocolli di pulizia e di-
pragmatico, va subito al pun- impiegati a tempo indetermi- sulla catena degli approvvigio- sinfezione».
to: «L’emergenza sanitaria ha nato potrebbero non rientrare namenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
mercoledì
31
13 maggio
2020
Debuttano a Milano
i piatti a domicilio
dello chef Arrigoni
■ Debutta a Milano Go-
do Sostanza Italiana. Que-
sta start up inverte il per-
corso tradizionale: debut-
tò a Londra nel 2015 per
affermare l’esperienza
del cibo italiano nella City
e adesso apre a Milano.
La cucina è quella stellata
di Tommaso Arrigoni,
fondatore dello storico ri-
storante milanese «Inno-
centi evasioni». Lo chef
metterà a disposizione la
squadra del suo locale
(momentaneamente in
pausa) per la produzione
dei piatti Godo ed allo
stesso tempo per far cono-
scere la sua cucina «sem-
plicemente ricercata». La
sfida di Godo, infatti, è
quella di offrire il servizio
di consegna a domicilio
di pasti di qualità a prezzi
ragionevoli.
Lo sbarco a Milano è
stato anticipato rispetto ai
tempi previsti per dare un
segnale forte di fiducia, so-
lidarietà e rinascita. Co-
me spiegano i promotori,
la forza di Godo risiede
proprio nella qualità della
materia prima, ottenuta
grazie alla ricerca dei mi-
gliori produttori italiani.
Si potrà seguire lo Chef Ar-
rigoni sul suo profilo In-
stagram nella creazione
dei piatti Godo, perché co-
me ama ripetere, «il cibo
fa bene al cuore, ma an-
che all’umore».
mercoledì 13 maggio 2020