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Introduzione
Capitolo 1
Gli aspetti affascinanti del Buddismo Nichiren
Alla ricerca di una pratica buddista
Parte del mio karma familiare
Hai ereditato le emozioni di tua nonna?
Non siamo alla mercé dei nostri geni
La vita ti sta accadendo e basta?
Il mio incontro con il Buddismo Nichiren
Rimanere incantati dalla recitazione
Potrebbe essere vero?
Recitare per realizzare desideri specifici
Recitare daimoku scioglie i vecchi blocchi
Trasforma la tua negatività
La mistica coincidenza della sincronicità
L'evento ti troverà
Capitolo 2
Affrontare i blocchi
Diventare consapevoli dei propri blocchi emotivi
Diventare fedeli a se stessi
Strategie diverse per affrontare la paura
Questo oppure qualcosa di meglio
In che misura ti vedi vittima?
Qual è la tua storia di vittima?
Dove si concentra la tua attenzione?
Il vecchio deve fare spazio al nuovo
Capitolo 3
La coscienza è energia
I nostri pensieri sono forze reali
L'intenzione di pace crea pace
Inviare amore all'acqua
Il potere dell'intenzione non ha limiti
Gli altri sanno cosa stai provando
Le forme di pensiero sono energia tangibile
La tua intenzione negativa può diventare realtà
Il Gohonzon come amplificatore dei nostri pensieri e
sentimenti
Fai chiarezza su ciò che vuoi
Puoi misurare il tuo stato mentale?
Capitolo 4
Possiamo misurare la trasformazione?
Si possono misurare gli effetti del daimoku?
I nostri primi tentativi di misurazione
Un risultato stupefacente
Il daimoku può cambiare le tue frequenze cerebrali?
Cosa sono le onde cerebrali?
Onde Gamma: apprendimento e memorizzazione di nuove informazioni
Onde Beta: dalla concentrazione all'ansia
Livelli di attenzione più alti
Essere efficaci nella coscienza quotidiana
I livelli di Beta alte (High Beta): stress e paura nella coscienza
quotidiana
Stai pensando troppo
Onde Alfa: rilassamento e chiarezza mentale
Rilassa il tuo corpo e libera la mente
Quando sei nel flusso con il daimoku
Onde Theta: riprogrammare il proprio subconscio
Essere più creativo
Riprogramma il tuo subconscio
Neutralizza vecchie esperienze traumatiche
Onde Delta: salute e connessione spirituale
Ringiovanire
Effetti anti-età
Aumento della compassione e dell'intuizione
Il livello più profondo della mente
Connettersi con l'energia vitale universale
L'obiettivo della meditazione avanzata
Capitolo 5
Cambia la frequenza delle onde cerebrali con il daimoku
Quali cambiamenti si verificano durante il daimoku?
Cos'è un QEEG?
Cos'è la mappatura cerebrale?
Misurazione prima di recitare daimoku
Allenare le capacità del cervello
Misurazione delle onde cerebrali durante la meditazione
con il daimoku
Cos'è la coerenza cerebrale?
Uno stato di profonda trasformazione
Il tuo cervello è come una spugna
Programma la tua realtà in Theta
Risolvi i tuoi problemi in Theta
Trasforma le tue emozioni in Theta
Guarisci te stesso in Theta
Trasforma blocchi e credenze
Ottieni accesso a una coscienza pura illimitata
Connettiti alla fonte di tutti gli esseri
Come fai a sapere se sei connesso o no?
Capitolo 6
Sincronizzazione cerebrale con il daimoku
Coerenza è la parola magica
Bilanciare gli emisferi cerebrali sinistro e destro
La mente critica e la mente creativa
Quando si è fuori sincrono
Quando le onde cerebrali sono fuori sincrono
Un cervello incoerente ti fa ammalare
Un cervello incoerente causa stress e depressione
Un cervello coerente - condizione necessaria per la
guarigione
Ti senti sopraffatto?
Stai ottenendo una prospettiva più ampia delle cose
Sarai in grado di riconoscere gli schemi
Sincronizzare le onde cerebrali con il daimoku
Migliora la tua stabilità emotiva
Sei attratto da situazioni differenti
Sii più rilassato
Gli effetti anti-età del daimoku
Il segreto per avere successo
Un cervello sincronizzato ti rende un buon leader
Trasforma paura e preoccupazione
Quando si attiva l’amigdala?
La paura blocca la motivazione
Evita gli attacchi dell'amigdala
Calma il tuo centro della paura
Rilassa la tua mente scimmia
Itai dōshin, ovvero essere in armonia con se stessi
Dōtai ishin è uno stato incoerente
Capitolo 7
La coscienza è multidimensionale
La coscienza è un prodotto del cervello?
Oltre il tuo cervello
Un viaggio verso la coscienza non locale
La tua natura di Budda corrisponde alla coscienza non locale
Il karma crea il modo di vivere individuale
La luce dietro il tutto
Capitolo 8
La profonda psicologia buddista del karma
Pensiamo di decidere consapevolmente
La tua mente subconscia controlla tutto
Stiamo cercando soluzioni all'esterno
Il tuo senso di identità personale è definito da stimoli
esterni
Un modello buddista di coscienza multistrato
Sei controllato dai tuoi schemi karmici
Quali credenze stanno gestendo la tua vita?
Il Daimoku ti rende consapevole delle tue tendenze karmiche
Caso di studio 1: Lo spiacevole effetto della mia sindrome da salvatore
Caso di studio 2: Anna ha perso l'occasione della sua vita
Capitolo 9
Il karma collettivo influenza la tua vita
L'ottavo livello: il magazzino del karma
Le categorie culturali nella tua mente
Karma familiare
Caso di studio 3: Parte del mio karma familiare
Caso di studio 4: Una profonda passione per il flamenco
Gli schemi informativi delle generazioni passate
Le tue tendenze karmiche influenzano sempre
la tua vita
Caso di studio 5: Un modo di vivere inconcludente
Una visione fatalistica della retribuzione karmica
Il meccanismo autopilota ti rende una vittima
Caso di studio 6: La delusione di Petra
Ripetere continuamente la stessa esperienza
Capitolo 10
La zona della pura coscienza libera dal karma
La nona coscienza è dentro di te
Supera l’egocentrismo
Il buddismo del sole splendente di Nichiren
Si comincia attivando la coscienza non locale
Non confondere la realtà esterna con la sorgente
"Offesa" significa negare la dignità della tua vita
Ichinen Sanzen rappresenta questo principio di base
Capitolo 11
Il subconscio risiede nel corpo
Perché il karma è così persistente?
Il karma è memorizzato a livello cellulare
Karma in termini di energia emotiva
Siamo dipendenti da certe emozioni
Caso di studio 7: Smettere di fumare
Essere dipendenti da un certo modo di pensare
Il daimoku rilascia le tue emozioni memorizzate
Disgrega le tue dipendenze emotive
Capitolo 12
La neuroscienza del karma
Il karma viene memorizzato dalle tue reti neurali
Abbandonare vecchie esperienze traumatiche
I neuroni che si attivano insieme si cablano insieme
I potenti schemi delle reazioni emotive
Il contenuto emotivo dei ricordi
Caso di studio 8: Proiettare vecchie esperienze nel presente
Il tuo cervello è una registrazione del passato
Capitolo 13
Il Daimoku è un potente demolitore di schemi
Il Daimoku interrompe le dipendenze emotive
Misurazione delle onde cerebrali durante la recitazione
congiunta
L'applicazione clinica del “crossover” Alfa-Theta
La tua intenzione si è già realizzata
Da Alfa a Theta a Delta
Vivere emozionalmente nel futuro
Lucida il tuo specchio giorno e notte
Bibliografia
Gli autori
Prefazione all’edizione italiana
Ancora una volta con grande gioia ho potuto curare la prima edizione italiana di questo
secondo volume della Serie Buddismo Nichiren, tradotto da Lorenza Fiori dalla versione
inglese.
Gli autori una volta ancora ci hanno donato le loro esperienze e i loro studi sul Buddismo
Nichiren e in particolar modo sul potere del daimoku. Se il primo volume è servito a
mostrare il potere energetico della recitazione di Nam-myo-ho-renge-kyo, il secondo ci
introduce al suo potere di recare armonia, completezza, libertà, grazie alle profonde
trasformazioni cerebrali prodotte dalla recitazione del daimoku, testimoniate dalle
misurazioni di laboratorio usate nelle neuroscienze, grazie anche alle implicazioni relative al
karma e alla sua trasformazione, all’attivazione della coscienza superiore chiamata “natura di
Budda”, alla potenza demolitrice di abitudini e schemi mentali scorretti, al potere di liberare
energie creative per vivere la propria vita da protagonisti.
Gli autori, come accaduto nel primo libro Buddismo Nichiren 3.0, si rivolgono spesso
direttamente al lettore per incoraggiarlo all’auto-analisi dei propri pensieri, sentimenti e
atteggiamenti; lo consigliano e lo stimolano all’introspezione e all’azione con specifici esercizi.
Anche questo volume si presenta, quindi, come un valido strumento di self-help, e il nostro
augurio è proprio che esso sia un utile strumento sia per il lettore che già conosce e pratica il
Buddismo di Nichiren Daishonin, sia per chi volesse avvicinarsi a questa pratica, antica, ma
allo stesso tempo profondamente attuale.
Nicola Fiori
Introduzione
"Nessun problema può essere risolto dallo stesso livello di coscienza che lo ha creato." Con
questa affermazione Albert Einstein ha collegato il modo in cui sperimentiamo la realtà allo
stato della nostra coscienza. Allo stesso tempo ha indicato che ci sono diversi livelli di realtà,
che sono associati a diversi livelli di coscienza. Quindi, se desiderate cambiare la vostra
situazione esterna - il modo di sentire e di agire o quali situazioni venire attratte nella vostra
vita - è necessario prima di tutto cambiare il vostro attuale livello di coscienza.
Nel 2010 Daisaku Ikeda ha discusso con il neuroscienziato giapponese Ken’Ichiro Mogi il
rapporto tra religione e scienza. In questo dialogo Ikeda ha assunto la ferma posizione
secondo cui religione e scienza non dovrebbero essere considerate separate l'una dall'altra, né
dovrebbero trovarsi in una relazione conflittuale. Invece, dovrebbero completarsi e
beneficiarsi reciprocamente. Vorremmo seguire l’approccio costruttivo e creatore di valore di
Ikeda presentando in questo libro il nostro tentativo di costruire un ponte tra la saggezza del
buddismo Nichiren e le conoscenze della scienza moderna.
Nel nostro primo libro di questa serie, Buddismo Nichiren 3.0, abbiamo considerato i
concetti e i principi del buddismo Nichiren principalmente in termini di "energia". A questo
proposito abbiamo misurato il positivo effetto del daimoku sul nostro corpo e sui nostri centri
energetici (chakra), così come gli effetti energetici sul nostro campo di energia. Abbiamo
anche misurato l'energia nella stanza in cui stavamo recitando.
Nel presente libro, Buddismo Nichiren 3.1, approfondiamo gli effetti del daimoku in termini di
"coscienza". Ancora una volta abbiamo a che fare con l'energia, poiché anche la coscienza può
essere considerata energia, essendo legata alla nostra attività cerebrale che può essere
misurata sotto forma di vibrazione e frequenza. Vi mostreremo i risultati delle misurazioni
effettuate sulle onde cerebrali durante la recitazione del daimoku.
A questo proposito, abbiamo scoperto un'interessante corrispondenza tra i livelli di coscienza
insegnati nel Buddismo Nichiren e le frequenze delle nostre onde cerebrali.
Le nostre misurazioni hanno dimostrato che praticare daimoku ci consente di sperimentare lo
stato di sincronizzazione cerebrale. Questa è una condizione cerebrale che i neuroscienziati
hanno a lungo associato alla creazione di un equilibrio naturale tra mente e corpo, a piena
salute, maggiore benessere, leadership di successo e a quel tipo di energia che spinge davvero
a motivarsi.
Scoprite come e perché la pratica del daimoku è legata al successo personale e come può
essere un aiuto essenziale per raggiungere gli agognati obiettivi per la propria vita.
A questo proposito, troverete alcune spiegazioni neuroscientifiche sugli effetti positivi del
daimoku , come il rendervi vitali e più giovani, avere maggiore chiarezza mentale, darvi fiducia
e stabilità emotiva, aiutandovi a superare lo stress e la depressione, infine permettendovi di
entrare in una profonda connessione spirituale, cosa necessaria per cambiare le proprie
tendenze karmiche.
Potreste aver spesso osservato che tante persone continuano a ripetere gli stessi schemi più
e più volte e a finire sempre nella stessa situazione problematica accompagnata dallo stesso
modo di sentire e pensare. Possono cambiare lavoro, ma finiscono con lo stesso tipo di capo o
nello stesso ambiente stressante. Possono cambiare partner, ma finiscono sempre per avere lo
stesso tipo di discussioni. Possono essere in grado di ottenere più denaro ma finiscono sempre
per essere al verde a un livello maggiore di prima. Come possiamo interrompere questo
circolo vizioso e uscire da questa giostra?
In questo contesto abbiamo preso in considerazione queste domande: come si può spiegare e
cambiare il karma in modo neuroscientifico? Il karma è memorizzato a livello fisico?
A questo proposito, abbiamo anche affrontato il problema fondamentale della paura, con cui
tutti dobbiamo confrontarci, poiché la paura e altre emozioni negative come la rabbia e
l'insicurezza funzionano da vero e proprio blocco emotivo, impedendoci di raggiungere i nostri
obiettivi. Un individuo ha bisogno di andare oltre queste emozioni negative, che sono
profondamente memorizzate nel subconscio, per poter mettere in pratica la sua visione
desiderata.
In base alle nostre misurazioni delle onde cerebrali, questo libro dimostra che la recitazione
del daimoku è un vero ed efficace DEMOLITORE DI EMOZIONI negative, di convinzioni
limitanti, di modelli e tendenze karmiche opprimenti che sono state tramandate attraverso la
nostra linea genetica per generazioni. Sembra anche essere molto più efficace di tante terapie
di neuro-feedback che sono state sviluppate per trattare alcuni sintomi disfunzionali a livello
neurofisiologico.
Tante persone investono molto denaro, energia e tempo, esclusivamente per la forma fisica,
una dieta sana e integratori alimentari. Tuttavia, lo stato di salute, il benessere emotivo, la
relazione con se stessi e con gli altri, anche il successo e la felicità nella vita, sono
fondamentalmente collegati a livello profondo al proprio stato vitale e al funzionamento della
propria mente.
Quindi dobbiamo investire nella ginnastica del cervello almeno lo stesso tempo che
impegniamo per la nostra forma fisica. La recitazione del daimoku può servire come base per
migliorare il benessere di corpo e mente.
I risultati della nostra ricerca scientifica sono illustrati attraverso molte esperienze
personali, per potervi introdurre a livello pratico gli argomenti in discussione. I nomi di coloro
che sono stati citati nei casi di studio sono stati modificati.
Questo libro è stato scritto principalmente secondo il punto di vista di Susanne Matsudo-
Kiliani, e Yukio Matsudo ha agito come co-autore dando un contributo inestimabile con la
propria profonda e vasta conoscenza. Vorremmo ringraziare Nicola e Lorenza Fiori per la
revisione e la traduzione italiana del testo, che è stato originariamente scritto in tedesco,
tradotto in inglese, e quindi in italiano.
Susanne Matsudo-Kiliani e Yukio Matsudo
Capitolo 1
Gli aspetti affascinanti del
Buddismo Nichiren
Uno dei significati di "Myō" è che siamo già pienamente dotati. Siamo perfetti proprio così come siamo. Il
paradiso è dentro di noi e non dobbiamo vivere nella paura e nella tribolazione.
Ciò significa che potresti non aver ereditato solo l’aspetto di tua
madre, ma anche il suo atteggiamento verso gli uomini o la sua predisposizione all'ansia
causata dalle carenze sofferte durante la Seconda Guerra Mondiale.
Perciò non siamo alla mercé dei nostri geni. Il biologo americano
Bruce Lipton afferma che sono i nostri pensieri ed emozioni a determinare quali geni si
accendono e si spengono. Non sono i geni in sé che determinano quali malattie prevalgono
nella nostra famiglia. Sono i sentimenti negativi costantemente ricorrenti ad attivare sempre
questi geni che ci fanno ammalare. Tuttavia, gli esperti hanno scoperto anche che le emozioni
positive e le risate accendono effettivamente i geni che ci mantengono in salute. Sono i nostri
sentimenti ad avere un'influenza decisiva su quanto siamo sani o malati. In questo senso, la
dissoluzione e la trasformazione del proprio karma potrebbero quindi essere descritte come la
capacità di trasformare i propri pensieri e sentimenti.
Studi in parallelo hanno recentemente rivelato quanto la coscienza sia coinvolta nello stato
di salute. C'è stato il caso di due donne di 90 anni che erano gemelle identiche con geni
identici. Una di loro si era mantenuta veramente sana e attiva, mentre l'altra era diventata un
caso per l’assistenza infermieristica e aveva sviluppato una grave forma di demenza. La
sorella gemella sana descriveva la sorella malata come una persona sempre costantemente
preoccupata e facilmente turbata per ogni minimo avvenimento nella propria vita.
Non sono solo i geni a determinare quanto sei sano o malato.
È fondamentale essere in grado di interrompere le emozioni,
i pensieri e gli atteggiamenti dolorosi e trasformarli in emozioni e
atteggiamenti positivi, felici e appaganti.
La vita ti sta accadendo e basta?
In cosa consisteva esattamente la mia coscienza individuale e in che modo conteneva le
esperienze dei miei nonni e dei miei genitori? Quando i miei genitori morirono,
improvvisamente non ebbi più una "casa" dove andare. Sentii che la loro morte aveva un
profondo significato per la mia vita, che andava oltre il mio personale dolore. Per la prima
volta nella vita mi ritrovai senza più il mio sistema di sostegno e alla fine ciò mi ha fatto capire
che dovevo aprirmi a qualcosa di più grande di me. Solo allora cominciai davvero a cercare
qualche pratica buddista. Se non mi fosse accaduto questo, non avrei cercato una pratica
spirituale in una fase così precoce della mia vita.
All'inizio ho incontrato la pratica meditativa del buddismo tibetano, che per lungo tempo è
stata per me una specie di oasi, per dimenticare la realtà aspra e fredda che mi circondava.
Meditavo molto e trovavo molto consolante ritirarmi temporaneamente da questo mondo per
trovare la pace dentro di me. Ma non ero veramente soddisfatta della mia vita. A quel tempo,
non mi rendevo conto che erano le mie storie interiori che raccontavo costantemente a me
stessa, i miei pensieri, sentimenti e atteggiamenti a modellare la mia realtà.
In quel momento, per come la vedo oggi, ero spesso concentrata su pensieri di perdita e
separazione, che spesso mi facevano sentire malissimo. Pensavo che gli altri avessero una
casa dove andare e io no. Pensavo di più alle cose che non avevo nella mia vita, che alle cose
che avevo. Ho sempre pensato di essere svantaggiata. Tuttavia, finché mi sarei sentita così,
quella sarebbe stata la realtà che avrei vissuto. A quel tempo, non sapevo che dovevo
cambiare le mie convinzioni per cambiare la mia realtà. Spesso mi chiedevo: perché mi
succede questo? Questi pensieri facevano sentire sola e depressa.
Non ero consapevole del fatto che i miei pensieri e sentimenti proiettati all’esterno
influenzassero la mia energia. Quando ho inviato energia a bassa frequenza, di infelicità, ho
ricevuto di ritorno energia ed esperienze a bassa frequenza. Spesso mi sentivo vittima delle
circostanze. Non ho capito la connessione tra il mio atteggiamento mentale e le circostanze
esterne. Pensavo che tutte queste cose che mi rendevano triste e arrabbiata mi stessero
accadendo senza che potessi farci niente. Non potevo immaginarlo, perché ero ben lontana
dallo scoprire che la vita non era solo qualcosa che mi accadeva e basta, bensì che stava
accadendo a causa mia e anche attraverso di me. Mi ci è voluto un po' per capirlo.
L'evento ti troverà
La stessa cosa mi è successa di nuovo nello stesso supermercato di cui prima. "Per
coincidenza" ho incontrato uno dei miei ex studenti cui un paio di anni prima avevo dato
lezioni per diventare un segretario per lingua straniera. Stava lavorando per un'azienda vicino
a dove vivevo e mi chiese se stessi ancora insegnando inglese, perché la compagnia per cui
lavorava stava cercando qualcuno che insegnasse inglese commerciale ai propri dipendenti.
Questo era esattamente quello per cui stavo recitando. Contattai immediatamente la persona
responsabile. Mi disse di richiamarlo in un altro momento. Questo fatto si ripeté più volte.
Dopo un po' ammise di aver voluto vedere se fossi davvero interessata al lavoro e se lo avrei
richiamato veramente. Accettò di assumermi. Sembrava tutto molto bello fino a quando il
processo non fu fermato bruscamente dall'ufficio finanziario della compagnia che affermava di
non potermi assumere direttamente, dal momento che questo tipo di lavoro normalmente non
era pagato direttamente da loro ma dall’ufficio del personale della casa madre. A quel tempo,
tuttavia, avevo già imparato che un "No!" secco di questo tipo dall'esterno era una sfida per
approfondire la mia fede e intensificare il mio proposito mentre recitavo. Così, ho recitato
molto intensamente per rafforzare dentro di me l'immagine di avere già quel lavoro.
Non volevo essere sviata dalla situazione esterna. Non è stato facile e c’è voluto tanto
coraggio per chiamare il direttore finanziario della compagnia. Ma poi è accaduto qualcosa di
strano. Durante la telefonata decise che, nel mio caso, la compagnia avrebbe fatto
un'eccezione e mi avrebbe assunta e direttamente pagata per il mio lavoro.
Non riuscivo a crederci: insieme alle mie entrate che ricevevo dal lavoro di correzione del
dizionario, ero riuscita così a triplicare le mie entrate mensili. Avevo realizzato l'esatto
ammontare di reddito per cui avevo recitato. Oltre a ciò, avevo imparato una lezione
importante: per andare veramente avanti, dovevo andare oltre i limiti delle mie circostanze
attuali. In breve:
Mi sono dovuta sfidare nel fermare le mie vecchie abitudini di pensare e sentire sempre alla stessa maniera.
Sono rimasta profondamente sorpresa di non aver realizzato tutto ciò con il mio solito modo
di fare le cose. L'evento mi aveva semplicemente trovato. Il proposito che stavo mantenendo
mentre recitavo si è avverato senza grandi sforzi da parte mia. In un certo senso, era
semplicemente arrivato da me. Ho scoperto che ero nel posto giusto al momento giusto e che
"per coincidenza" avevo incontrato le persone giuste in un supermercato, che mi avevano
presentato le opportunità che stavo aspettando. Quella era vera sincronicità. Inoltre, questa
volta, ancora, altre persone mi avevano davvero aiutato.
Sentivo che era l'energia del daimoku ad aver attivato una forza superiore per sostenermi. Di
solito avevo sempre fatto tutto da sola, usando la mia personale forza di volontà e il mio
sforzo. Ma io stessa non avrei potuto organizzare una simile "coincidenza", di natura davvero
mistica. C'era una intelligenza superiore al lavoro, che sapeva molto più di me. Stavo vivendo
qualcosa che andava ben oltre la mia immaginazione e tutto ciò che dovevo fare era
accoglierla. Mi sono resa conto che è così che ci si sente quando ci si trova nel flusso e le cose
funzionano senza intoppi.
Ora dovevo davvero sfidarmi ad agire in modo molto deciso. Questo processo mi richiese di
uscire dalla zona di comfort. A questo punto, mi è stato anche chiesto di superare molte paure
e tendenze che mi avrebbero impedito di cogliere questa opportunità.
Capitolo 2
Affrontare i blocchi
Vale a dire, quindi, che ci si può abituare a tutto e dopo un po’ iniziare a considerare la
situazione esistente come "normale". La situazione non ci sta più bene solo quando si viene a
conoscenza di qualcosa di completamente diverso.
Usando l'esempio di Nichiren, quando siamo seduti in bagno, ci abituiamo alla puzza.
Facciamo caso al cattivo odore solo quando usciamo e prendiamo una boccata d'aria fresca e
pulita. Una volta assaporata l'aria fresca, però, non possiamo più sopportare l’odore di prima.
In pratica, ciò sta a significare che solo quando diventiamo consapevoli che la situazione nella
quale ci troviamo non è per noi positiva, saremo in grado di cambiarla. Ecco perché è così
essenziale aumentare la fresca energia del daimoku.
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Cosa esattamente non riuscivi più a sopportare, per esempio una data situazione/persona/comportamento/oggetto,
dopo aver iniziato a recitare?
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Qual è la tua strategia specifica per far fronte alle preoccupazioni o alle paure, oltre alla recitazione?
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La paura c’era ogni volta che pensavo al lavoro che non arrivava. C’era ogni volta che vedevo
il mio conto in banca. C’era ogni volta che discutevo con un amico. C’era ogni Natale, quando
avvertivo più dolorosamente l'assenza della mia famiglia. C’era ogni volta in cui ero troppo
gentile con le persone per paura di perderle.
Tutto ciò cambiò decisamente quanto recitai di più davanti al Gohonzon. Mentre recitavo
daimoku non ero più in grado di reprimere tutto questo. Tutte le mie paure represse vennero
improvvisamente fuori come un’onda fortissima. Aprii improvvisamente gli occhi davanti ai
miei schemi mentali basati sulla paura. Mi resi conto di quante credenze avessi, basate sulle
paure passate, paure che continuavo a proiettare sul mio schermo interiore e che presto
sarebbero diventate il film del mio futuro, se non avessi cambiato sceneggiatura.
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In che modo queste storie ti impediscono di sentirti felice e sostenuto?
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Il Gohonzon ha reso possibile la connessione con questa energia universale, col mio vero io.
Ciò che mi ha veramente stabilizzata è stato consentire a questo flusso guida di energia
universale di viaggiare dentro me.
Ho iniziato a provare un senso di sicurezza, non importa cosa stesse accadendo nella mia
vita. Ogni volta che sono allineata con questa presenza amorevole e corroborante, mi sento
sinceramente fiduciosa ed entusiasta e le persone entrano in risonanza con la mia energia.
Quando sono completamente sincronizzata con la frequenza del Gohonzon, mi sento al
sicuro, piena di energia, calma e in armonia con tutto ciò che accade intorno a me. Allora il
mondo e tutte le sue paure, le mancanze e le limitazioni, non possono più influenzarmi. So di
essere protetta e guidata. Quando non sono allineata con il potere di questa energia
universale, mi sento stanca, bloccata, sola, senza sostegno, debole e arrabbiata. La paura si
riaffaccia. Così comincio a recitare immediatamente. Affido la mia paura al Gohonzon. Così
facendo, non alimento più questa sensazione. È il momento in cui ritornano sentimenti
speranzosi e positivi. Oggi riconosco chiaramente la differenza tra ciò che si prova quando si è
allineati con l'energia universale e ciò che si prova quando non lo si è. Posso anche scorgere la
differenza dal modo in cui il mondo esterno risponde al mio potere interiore.
In quei giorni in cui prevedi situazioni catastrofiche basate sulle esperienze pregresse, di’ a te stesso: io affido
questa paura al Gohonzon e lascio che se ne occupi l’energia universale.
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Quando reciti davanti al Gohonzon, riesci a sentire la libertà che nel momento in cui ti sintonizzi sulle frequenze del
tuo Io superiore nessun altro può determinare la tua felicità o il tuo destino?
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Qual è la tua storia di vittima?
Attraverso la recitazione sono diventata consapevole della mia storia come vittima. Nel
momento in cui ho preso coscienza dei miei pensieri e sentimenti nascosti, questi hanno
iniziato a perdere il proprio potere. Ho notato che esprimevo spesso la sensazione di sentirmi
una vittima quando parlavo con le persone. "Lui mi ha fatto questo. Lei mi ha fatto questo.
Hanno detto questo di me. Ho sbagliato."
Mi sentivo come se il mio destino fosse determinato da qualcosa o qualcuno al di fuori di me,
o dalla mia percezione di ciò che qualcuno mi aveva fatto o aveva detto di me nel passato.
Pensi che ci sia qualcuno o qualcosa da incolpare per la tua situazione? Forse è il tuo segno
zodiacale oppure sono i tuoi numeri. Forse sei arrabbiato con il tuo vecchio datore di lavoro o
per le tue passate relazioni. Se solo il tuo partner si fosse comportato in modo diverso Ad ogni
modo, potresti pensare, è sicuramente colpa dei tuoi genitori. In questo caso, stai solo girando
in tondo permettendo inconsciamente alla colpa di governare la tua vita. Tutto ciò può
prendere facilmente il controllo su di te. Ciononostante, c'è una grande ragione per cui è così
importante rinunciare alla considerazione di essere una vittima. È molto semplice.
Se hai paura di essere vittimizzato, di essere usato, di essere deluso, se hai paura della
perdita, allora dove si sta concentrando la tua attenzione? L'attenzione è rivolta alla tua
paura, a quella particolare storia di vittima.
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Bene, la storia diventa realtà, a meno che tu non cambi la trama. Dopo aver iniziato a
recitare, ho riconosciuto le aree della mia vita in cui mi muovevo come vittima. Allo stesso
tempo mi sono resa conto di quante persone intorno a me vivessero come vittime.
A poco a poco la mia percezione ha iniziato a modificarsi e ho smesso di vedermi sempre
svantaggiata. Mi sono resa conto che finché inviavo all’esterno la vibrazione di sentirmi
svantaggiata, l'esperienza di essere avvantaggiata non poteva trovarmi, perché non c’era una
corrispondenza vibrazionale.
Al giorno d'oggi sono molto più consapevole del momento in cui entro nella mia “modalità da
vittima”. E allora decido di visualizzare di fronte a me il Gohonzon e di allinearmi ad una
frequenza più alta, per poter migliorare la mia vita. Nel corso degli anni, ho iniziato a
riconoscere le mie qualità e mi sono resa conto che, quando mi concentro su ciò che non ho, in
confronto a ciò che altri hanno, alimento solo la frequenza del "mi manca qualcosa". Finché lo
farò, naturalmente, "mi mancherà qualcosa". Così ho capito perché si dovrebbe continuare a
recitare finché "il tuo cuore è contento", come si suol dire. Ogni volta che si ottiene questa
sensazione, durante la recitazione, viene irradiato il pensiero secondo cui tutte le nostre
esigenze vengono soddisfatte, a prescindere dalle circostanze esterne. Questo è il segnale che
di solito avvia il cambiamento delle circostanze esterne.
Ho iniziato allora a concentrarmi su ciò che avevo, invece che su quello che non avevo. Ogni
volta che lo facevo, irradiavo una frequenza di profonda gratitudine e esteriormente tutto
iniziava a migliorare. Ogni volta che mostro gratitudine per quello che ho, non vengo più
coinvolta in conversazioni sul sentirsi vittime.
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Come sembrerebbe la tua vita senza quella storia?
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Mentre reciti, pensa: sono determinato a ricollegarmi alla mia vera essenza e al mio potere. Affido questa storia al
Gohonzon e mi tolgo di mezzo, per lasciare che la coscienza cosmica trovi una soluzione.
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I cambiamenti nel mio stato vitale hanno portato effettivamente a nuove esperienze nella mia vita. La mia energia
era cambiata.
La recitazione mi ha aiutato ad affrontare gli stati mentali difficoltosi: ogni volta che mi
sentivo stressata, di malumore, quando ero distratta o turbata. C'era qualcosa che percepivo
molto chiaramente. Non potevo più evitare di trasformare i miei stati mentali di ansia e
rabbia, perché ora sapevo quanto mi facesse sentire positiva la chiara energia del daimoku .
La pratica del daimoku mi ha aiutato a costruire una nuova mentalità, a concepire pensieri
diversi e a provare sentimenti diversi. All'epoca non ne ero cosciente, ma la pratica del daimoku
mi ha portato a cambiamenti cerebrali che mi hanno aiutato a sentirmi più stabile, sicura e
ottimista.
La mia mente stava cambiando. Ed anche il mio cervello. Ma ne parleremo più avanti.
Capitolo 3
La coscienza è energia
Il sentimento e l'intenzione di pace dentro di te creano pace all'esterno. Come afferma Lynne
McTaggart: "Con tutte le attività terroristiche alle nostre porte, un'intenzione collettiva di
pace potrebbe essere la nostra arma più potente".
Molti altri esperimenti nella ricerca sulla coscienza indicano che il pensiero è un'energia
tangibile, che è contagiosa e può avere un impatto fisico sugli eventi e sulle cose animate e
inanimate. Io stessa ho spesso potuto osservare che i pensieri e le intenzioni positive che
inviamo mentre recitiamo agiscono come energia positiva e contagiosa che ci protegge dalle
intenzioni negative.
Il potere dell'intenzione non ha limiti
La ricerca sulla coscienza suggerisce che i tuoi pensieri e le tue intenzioni sono un potere che
modifica l'ambiente circostante, indipendentemente dal tempo e dallo spazio. Questa è
un'affermazione sorprendente, in merito alla quale sarei stata molto scettica se non avessi
sperimentato io stessa questo fenomeno. Nell'aprile 2017 ho preso parte a uno degli
esperimenti di intenzionalità effettuati dalla ricercatrice e autrice Lynne McTaggart. L'intero
esperimento ha coinvolto circa 70 persone e si è svolto attraverso una conferenza web. Ad un
certo momento i partecipanti sono stati divisi in gruppi di due e sono stati messi in
comunicazione tra loro in modo da poter interagire. Il mio compagno su Internet era una
donna dagli Stati Uniti, Joanne. Ho iniziato a parlare con lei e ho scoperto alcuni suoi aspetti
personali; che aveva un cane e che viveva a Chicago, e così via. Le ho detto che vivevo a
Heidelberg, in Germania, e ci siamo messe a parlare del fatto che ci separavano migliaia di
chilometri e vivevamo in fusi orari completamente diversi.
Dopo un po' ci è stato chiesto di prepararci per l'esperimento. Uno di noi avrebbe "inviato"
all'altro l'immagine di un oggetto che aveva un'importanza emotiva per il mittente. L'altra
persona sarebbe stata il "ricevitore"; nel nostro caso, sarei stata io a ricevere l'immagine di
Joanne.
Poi l'esperimento è iniziato e sapevo che Joanne stava immaginando un oggetto che avrei
dovuto riuscire a capire. Mi sono concentrata nel ricevere ciò che stava inviando e la prima
immagine che mi è venuta in mente era un albero. Questa impressione è stata molto forte e ho
continuato a vedere un albero, ma poi improvvisamente ho anche "visto" l'immagine di una
spiaggia e ho "sentito" il suono rilassante dell’oceano. Un albero in riva all'oceano? La mia
mente analitica ha iniziato a interferire immediatamente e ho pensato che questa immagine
non avesse senso. Nei luoghi in cui sono cresciuta non potevo associare un albero con una
spiaggia, piuttosto con montagne o colline. All'improvviso mi sono resa conto che c'era un
qualche tipo di disturbo nel collegamento e ho pensato che fosse stato questo rumore ad
evocare nella mia mente l'idea di un oceano. Tuttavia, l'immagine più forte che ho sentito è
stata quella di un albero. All'improvviso ho avvertito la stessa sensazione forte che avevo
avuto in un punto specifico a Maiorca, un'isola spagnola nel Mar Mediterraneo, quando mio
marito era seduto sulla spiaggia.
Quando il tempo fu scaduto, mi fu chiesto di rivelare a Joanne quello che avevo ricevuto e lei
avrebbe dovuto dirmi cosa stava inviando. Le ho detto che in realtà non vedevo solo un
oggetto, ma che avevo l'impressione di un'intera scena. Avevo percepito un albero su una
spiaggia e il mare sullo sfondo. Le ho detto apertamente che questo non aveva senso per me.
Lei è rimasta molto sorpresa e mi ha detto immediatamente: "è esattamente quello che ti ho
inviato. Stavo pensando ad un albero su una spiaggia, che si trovava in un posto in cui mi
piaceva andare, ma al giorno d'oggi l'albero non esiste più."
Quando mi ha detto questo, ho sentito i brividi correre lungo la schiena. Potrebbe essere
davvero possibile? Ho veramente percepito un'immagine che qualcuno mi aveva "inviato" da
migliaia di chilometri di distanza? Avevo letto spesso che il potere dell'intenzione trascende il
tempo e lo spazio, ma il potere dell'intenzione era così reale? Nel mio caso, il potere
dell'intenzione era decisamente andato oltre lo spazio. Joanne mi ha detto subito che stava
guardando una foto di questo albero mentre lei lo inviava e che mi avrebbe inviato all’istante
la foto tramite Facebook. Ero molto elettrizzata e ho aspettato di vedere la fotografia che
Joanne mi stava mandando. Ed eccola lì: esattamente la scena che avevo percepito.
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Quando, in qualsiasi modo, stai giudicando qualcuno, prendine coscienza.
Cerca di cambiare quel pensiero in positivo o di inviare daimoku a quella persona per migliorare il suo stato vitale e
migliorare il tuo rapporto con quella persona.
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Qual è il tuo principale pensiero negativo? Pensi spesso:
Perché sta succedendo proprio a me?
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Non ho abbastanza.
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Nessuno mi ama.
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Le cose stanno peggiorando.
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Come potresti sostituire questi pensieri con un'alternativa positiva?
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Cosa potresti pensare invece?
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Annota i tuoi pensieri negativi e trasformali in una prospettiva positiva.
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Considera ogni cosa negativa che accade nella tua vita come un invito a cambiare i tuoi pensieri in positivo.
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Se vedi qualcosa che non ti piace o non vuoi, allora pensa subito a ciò che desideri. Ogni volta che ti rendi conto che
non vuoi qualcosa, poniti la domanda: cosa voglio?
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Concentrati su questo nuovo pensiero mentre reciti ogni giorno. Puoi vedere qualche differenza dopo una
settimana?
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Apprezzi il tuo partner, il tuo lavoro o la tua situazione economica? Vorresti che i tuoi pensieri diventassero realtà?
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Stai creando pensieri positivi? E per quanto tempo li mantieni nella tua coscienza?
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Hai la tendenza a tornare dopo un po’ a pensieri negativi?
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Cerca di mantenere pensieri positivi nella tua mente il più a lungo possibile.
Il Gohonzon come amplificatore dei nostri pensieri e sentimenti
Il fisico tedesco Fritz-Albert Popp ha scoperto che tutti gli esseri viventi irradiano minuscole
correnti di luce, minuscoli codici di emissione luminosa. Li ha chiamati "emissioni di
biofotoni". Inoltre, ha scoperto che non li stiamo solo inviando, ma li stiamo anche ricevendo
dal nostro ambiente. Siamo in comunicazione con il nostro ambiente in ogni momento. Ciò che
questa intuizione suggerisce è che siamo allo stesso tempo un po' come un televisore e un po’
come una stazione televisiva.
Allo stesso modo, con l’intenzione - che è solo un altro tipo di energia - stai inviando e
ricevendo in ogni momento. I tuoi messaggi vengono ascoltati e replicati a livello quantico
giorno e notte. Non è solo la mezz'ora in cui reciti al mattino e quando hai pensieri potenti, ma
anche in tutte le altre 23 ore e mezza della tua giornata. Tutti quegli obiettivi mirati che hai,
tutti quei giudizi che emetti riguardo alle persone, tutti i pregiudizi segreti, ogni ultimo
pensiero mendace, tutto diventa anche l'intenzione della tua vita. Questo diventa ciò che invii,
che tu lo comprenda o no.
Recitare daimoku può quindi essere intesa come un'azione specifica atta ad inviare un
messaggio in termini di pensiero, intenzione o persino un'immagine. Quando recitiamo daimoku
al Gohonzon in modo molto concentrato, i nostri pensieri e sentimenti ottengono
simultaneamente una risposta dal nostro ambiente. Il Gohonzon agisce come un
"amplificatore" delle nostre intenzioni, le quali nel contempo possiedono il potere di
trasformazione.
Qualsiasi cosa inviamo all’esterno viene riflessa con la stessa forza energetica sul
palcoscenico della nostra vita. Tuttavia, questo amplificatore ha anche la propria firma
energetica quando recitiamo: vale a dire, l'energia del più alto stato di coscienza illuminato.
Poiché i pensieri e i sentimenti hanno una loro frequenza energetica, avvertiamo più
intensamente i pensieri e le sensazioni che non si adattano a questo stato vitale più elevato.
Mi sono resa conto che più pratichiamo daimoku , più i pensieri negativi diventano così
intollerabili che siamo costretti a sostituirli con pensieri positivi e sentimenti che vibrano a
frequenza più alte.
Fai chiarezza su ciò che vuoi
Ogni volta che prendevo in considerazione i miei pensieri, i miei desideri e le mie intenzioni,
avevo l'impressione che fossero, per così dire, esclusivamente nella mia testa. Ma le ultime
ricerche suggeriscono che ogni intenzione è un'energia che ha una forma fisica ed è reale
come la sedia su cui siamo seduti. Lynne McTaggart ha scoperto nei suoi esperimenti che
l'intenzione ha un "effetto rimbalzo". Ciò che inviamo ci torna.
Per coloro che studiano il Buddismo di Nichiren, è chiaro che ciò era già noto a Nichiren,
quasi 750 anni fa. Nichiren ci rassicura che la visione e l'intenzione che abbiamo quando
recitiamo è qualcosa di reale che sperimenteremo sicuramente nella realtà. A tal riguardo
scrive:
La preghiera del seguace del Sutra del Loto otterrà risposta come l'eco risponde al suono, come l'ombra
accompagna il corpo, come la luna si riflette sull'acqua limpida, come lo specchio raccoglie la rugiada, come la
magnetite attira il ferro, come l'ambra attrae la polvere, come lo specchio terso riflette il colore delle cose.
Sulle preghiere (1272)
Nichiren ha espresso chiaramente che il risultato di ciò che si manifesta nella vita sarà
esattamente come la preghiera o l'intenzione che è stata inviata all’esterno.
Ciò significa che hai bisogno di una visione molto chiara, precisa e forte di ciò che desideri.
Se hai solo una vaga idea o se la tua intenzione è priva di forza, il risultato nella tua vita sarà
come un'eco debole che segue un suono debole. Quando la tua mente, da vaga e indaffarata,
può concentrarsi su una singola direzione, hai fatto il primo passo per avviarti a nuovi risultati
nella tua vita.
I pensieri e le intenzioni sono una cosa fisica, un'energia tangibile che ha l’incredibile potere di influenzare il tuo
mondo.
Puoi misurare il tuo stato mentale?
Questa "cosa" può essere misurata. Come funziona? Molto semplicemente, il nostro cervello è
di natura elettrochimica e le sue attività elettriche possono essere misurate sotto forma di
onde cerebrali, che rivelano alcuni dei nostri pensieri e sentimenti. Quando i neuroni nel
nostro cervello vengono attivati e si accendono insieme, generano campi elettromagnetici che
possono essere misurati da una scansione cerebrale EEG.
Questa cosa ci affascinava molto e volevamo saperne di più. Se lo scopo di recitare daimoku è
di accedere a uno stato espanso di coscienza, allora dobbiamo, ovviamente, sapere come
arrivarci. La chiave di questo stato di coscienza alterato può essere il cambiamento delle
nostre onde cerebrali?
Capitolo 4
Possiamo misurare la trasformazione?
Ogni stato vitale, sotto forma di pensieri o emozioni, negativi o positivi, è associato a un certo schema di onde
cerebrali.
Quando ti trovi in uno stato di onde cerebrali Beta alte, sei in grado di pensare velocemente e
generare rapidamente nuove idee. Un pensiero rapido ti aiuta sicuramente nel lavoro o
quando ti prepari per gli esami. Pertanto, le onde cerebrali Beta ti aiutano ad aumentare le
prestazioni nella vita di tutti i giorni.
Sebbene ci siano molte cose buone legate ad esse, i problemi possono iniziare quando, in
realtà, ve ne sono troppe. Se le onde Beta aumentano quando ve ne sono già a livelli elevati,
se ne possono rapidamente sperimentare gli effetti negativi.
I livelli di Beta alte (High Beta): stress e paura nella coscienza quotidiana
Al loro livello più alto e più rapido (22-40 Hz), le onde beta sono associate a ansia, stress,
disarmonia e malattia.
Dormi male? Quando pensi al tuo capo, hai mal di stomaco? Sei preoccupato per il futuro?
Uno dei tuoi colleghi ti sta pugnalando alle spalle per ottenere la tua posizione? Sei
preoccupato per la situazione economica o politica nel tuo paese? Stai pensando a come
domani dovrai sopportare un collega particolarmente fastidioso che si mette sempre al centro
dell’attenzione? Il tuo bambino è malato e non sai quale sarà l’esito della visita medica? Hai
bisogno di ulteriori introiti questo mese per la tua azienda, altrimenti il tuo lavoro sarà in
pericolo? Sei preoccupato e ansioso. Le tue onde cerebrali si trovano sicuramente in Beta alte.
È probabile che persone con un'attività cerebrale eccessiva di onde Beta alte soffrano di
ansia, irritabilità, agitazione, insonnia, tendenze bipolari e potrebbero fare abuso di sostanze.
Questo è uno dei motivi per cui potresti trarre beneficio nel rallentare tali onde cerebrali.
Ci sono migliaia di pensieri incontrollati e in continua alternanza nella tua testa. In una
situazione del genere è difficile concentrarsi su qualcosa abbastanza a lungo. Sei irrequieto,
non riesci più a pensare in modo creativo e non riesci a trovare un po’ di pace? Sei dipendente
da Internet e hai difficoltà a dormire la notte? Questo accade quando ti trovi in Beta alte.
Se sei troppo occupato ad analizzare la tua situazione, a cercare una soluzione, le tue onde cerebrali sono in Beta
alte.
Se si sviluppa in un breve periodo un'attenzione così focalizzata può risultare utile a gestire
molte situazioni. Questo schema di onde cerebrali, però, consuma tantissima energia. Quando
si ha troppa attività Beta nel cervello, la capacità di risolvere i problemi si interrompe
immediatamente.
La tua mente e il tuo corpo sono “sottosopra” e ti trovi in competizione con gli altri. Ti
concentri troppo su qualcosa ed è molto difficile fermarti. Di conseguenza, si presentano
problemi di sonno, sei costantemente stanco, ansioso o depresso.
La soluzione è trovare un modo per rallentare tali onde il prima possibile. Si può fare,
entrando nello stato alfa; improvvisamente, tutto lo stress e le preoccupazioni inizieranno a
svanire.
Onde Alfa: rilassamento e chiarezza mentale
Finché siamo sintonizzati sul livello analitico della nostra mente, le onde cerebrali si
troveranno in uno stato di Beta alte. Solo quando si raggiunge lo stato Alfa si inizierà ad avere
accesso alla mente subconscia. È per questo che è così importante andare oltre la propria
mente razionale, mentre si recita, e superare questa situazione di costante analisi. Questo
accade non appena le onde cerebrali rallenteranno verso lo schema Alfa (8-12 Hz).
In questa condizione inizi a rilassarti e entri in uno stato d'animo più incoraggiante; sarai,
inoltre, meno preoccupato di tutte le influenze esterne nella tua vita. Ciò significa che non si
starà più agendo in modo troppo analitico e razionale. La tensione e il nervosismo
scompariranno quando il processo mentale del tuo cervello si calmerà; la tua mente diventerà
più chiara.
Entri in un leggero stato meditativo. Profondamente assorbito da ciò che stai facendo, come
leggere un buon libro o suonare uno strumento. Sei così preso da quello che fai da non essere
più consapevole di ciò che accade fuori. Questo succede quando sei nello stato Alfa.
Le onde Alfa sono anche associate alla gioia, alla pace interiore e alla felicità. Tramite esse si
prova meno stress e maggiore senso di pace interiore. La ricerca scientifica ha dimostrato che
l'Alfa è il principale schema cerebrale di meditazione.
Mentre la frequenza rallenta, si inizia man mano ad accedere al proprio subconscio. Ma
prima di tutto è necessario distogliere l'attenzione dal mondo esterno. Questo si verifica
quando reciti senza pensare a ciò che ti sta intorno, al tuo corpo o al tempo; devi abbandonare
completamente la tua vecchia identità. Questo accade quando ti concentri profondamente sul
carattere "myō", il terzo ideogramma dall'alto in mezzo al Gohonzon. Non appena le tue
impressioni sensoriali si ridurranno significativamente o chiuderai gli occhi anche per una sola
volta, l'attività cerebrale entrerà automaticamente nello stato Alfa più lento.
Onde Theta: riprogrammare il proprio subconscio
Quando le tue onde cerebrali rallentano ancora di più e sei profondamente connesso al tuo
subconscio, ti troverai nella modalità Theta (4-8 Hz). Le onde Theta oscillano tra 4 e 8 volte al
secondo e sono onde cerebrali lente e rilassanti. Quando di notte sogni, il tuo cervello produce
molte più onde Theta del solito, così come anche quando sei profondamente rilassato. In
questo stato di coscienza, la tua percezione è focalizzata sulle tue immagini interiori.
Le onde Theta sono associate a uno stato di consapevolezza aggiuntiva espansa con cui si
raggiunge una prospettiva più ampia delle cose. Ecco come, improvvisamente, arrivi alla
soluzione di un problema o sei in grado di avere una visione chiara di una situazione. I
ricercatori hanno anche osservato che, più onde Theta si generano, più idee creative si
svilupperanno, per trovare una soluzione ai propri problemi. Si vedranno opzioni dove prima
non se ne vedevano.
In Theta, vedrai molto più di quanto vedi adesso. Diventerai più consapevole dei tuoi schemi
mentali ed emotivi e sarai in grado di agire in un modo diverso. Gli schemi delle onde
cerebrali più lente sono quelli di una consapevolezza accresciuta. Con una maggior
consapevolezza sei in grado di fermarti a riflettere, prima di reagire in modo automatico a
persone e situazioni che ti circondano. Vedrai scelte che prima non vedevi, quando avevi
minore consapevolezza.
Ringiovanire
Lo schema di onde cerebrali Delta è associato con il livello di rilassamento più profondo, fonte
di rigenerazione della tua mente e del tuo corpo dopo uno stress o dopo un intenso sforzo
mentale. Pertanto, è uno stato considerato ringiovanente, rigenerante e guaritore di corpo e
mente.
Effetti anti-età
Uno dei vantaggi associati all'aumento delle onde cerebrali Delta è il rilascio di ormoni anti-
età. Le onde Delta stimolano il rilascio di sostanze benefiche, come la melatonina e il DHEA,
due potenti ormoni anti-età. Questo schema aumenta anche il rilascio dell'ormone della
crescita. Man mano che si invecchia si produce meno ormone della crescita, il che è causa di
molti sintomi legati all'invecchiamento, quali la perdita di resistenza e malattie proprie della
vecchiaia. Trascorrere del tempo in Delta rallenta il processo di invecchiamento e ci mantiene
giovani. Se ricordi, uno dei significati di "myō" è "rivitalizzare". Rivitalizzarsi significa anche
guarire in tutti gli aspetti e livelli della tua vita.
È possibile sperimentare consapevolmente onde cerebrali Delta durante la recitazione del
daimoku ? È questo uno dei motivi per cui ci sentiamo così rilassati, rigenerati e ringiovaniti
dopo aver recitato daimoku ? Queste erano le domande che ci ponevamo ...
Le onde Delta possono darci la capacità di leggere le emozioni di altre persone e valutare i
loro sentimenti a livello inconscio. Ecco perché l'aumento di tali onde aiuta ad avere più
compassione e comprensione per le altre persone. Se sei molto intuitivo e riesci sempre a
leggere nelle menti altrui, probabilmente hai più Delta rispetto alla media delle persone.
Le pratiche di meditazione avanzate hanno associato la frequenza delle onde cerebrali Delta
ad una sensazione di beatitudine omnicomprensiva e connessione spirituale. Questo è il livello
più profondo della mente. Colui che viene chiamato "Budda" o "persona illuminata" può quindi
essere considerato come qualcuno che ha raggiunto il livello più profondo di coscienza, che
corrisponde allo stato delle onde cerebrali Delta. In questo stato si è colmi di compassione e di
saggezza illimitate.
Capitolo 5
Cambia la frequenza delle onde cerebrali con il daimoku
Secondo Dispenza, nello stato Theta la suggestionabilità del cervello è al suo massimo, in una
sorta di stato ipnotico e ricettivo. Ogni intenzione o immagine e visione generata in questo
stato è direttamente impressa nel subconscio e lì immagazzinata. Pertanto, ero ovviamente in
un profondo stato meditativo nel subconscio, mentre mi concentravo chiaramente sul
Gohonzon e sulla attività di recitazione. Sembrava una contraddizione anche per l'esperto di
neurofeedback che aveva fatto la misurazione, perché non riusciva a spiegare come le
misurazioni mostrassero con chiarezza che tecnicamente ero in uno stato di trance, e invece,
allo stesso tempo, avevo gli occhi aperti ed ero completamente sveglia. Era un fenomeno che
non aveva mai incontrato prima. Tuttavia, il mio cervello era senza dubbio nello stato Theta.
Non appena il cervello si trova principalmente nello stato di Theta, viene prodotto l'ormone
LTP, che consente un'elevata memorizzazione. Allora, ciò che apprendiamo nello stato Theta si
imprime nella nostra memoria, e possiamo incorporare facilmente nuove prospettive e
contenuti nella nostra coscienza, che poi lì rimarranno.
Quindi, la prospettiva che hai della tua vita quando sei nello stato Theta mentre reciti,
rimarrà nella tua memoria, in attesa di realizzarsi.
La pratica del daimoku ti consente di entrare in uno stato coerente di onde cerebrali Alfa o
Theta. In questi stati sarai molto più suscettibile alla suggestione. Usa questa condizione per
concentrarti su un obiettivo specifico.
Mentre reciti, entra nel ruolo di creatore della tua vita andando
in profondità e scegliendo consapevolmente chi sei,
cosa vuoi essere e in quale direzione andare.
Qualsiasi immagine positiva tu abbia in uno stato Theta durante la recitazione metterà su
"autopilota" le tue visualizzazioni. Per il tuo cervello questa sarà una esperienza reale.
Puoi anche fare domande per attingere alla tua intuizione e risolvere problemi, del tipo "cosa
devo fare oggi per ottenere quel lavoro?" In questo stato, sei anche più ricettivo verso
intuizioni chiare "conoscendo" improvvisamente ciò che è necessario fare per raggiungere
l’obiettivo. Quando fai una domanda o visualizzi un obiettivo dopo aver raggiunto lo stato
Theta, non essere impaziente. Le intuizioni possono arrivare in pochi secondi o dopo minuti,
oppure possono arrivare il giorno successivo. Si manifesteranno più rapidamente quanto più
praticherai il daimoku. La chiave è lasciar fare e permettere a queste cose di emergere.
Le onde cerebrali Theta hanno un effetto positivo anche sulla salute, proprio come le onde
delta lente sono associate a una migliore funzione immunitaria. Una meditazione regolare in
uno stato Theta porta anche alla riduzione dei sintomi legati allo stress, come l’ipertensione, il
mal di testa e la predisposizione alle infezioni. Accade questo perché il cervello, in questo
stato, produce molte endorfine che riducono qualsiasi tipo di reazione allo stress. Allo stesso
tempo, viene ridotta anche la quantità dell'ormone dello stress, il cortisolo.
Tutte queste fantastiche reazioni nel cervello accadono perché Theta rafforza il sistema
nervoso parasimpatico e quindi dà sollievo al sistema nervoso simpatico responsabile della
"reazione di attacco o fuga". Nello stato Theta, c'è un equilibrio tra questi due opposti che ci
dà più energia fisica e porta a una migliore chiarezza.
Le nostre misurazioni hanno dimostrato che la condizione stressante del cervello causata da
uno schema di onde cerebrali incoerenti, spesso prevalenti nella vita di tutti i giorni, può
essere risolta anche da una breve meditazione con il daimoku. Secondo le ultime ricerche, lo
stress è il più grande nemico della salute. Il biologo cellulare Dr. Bruce Lipton ha dichiarato
che lo stress è la causa di almeno il 95% delle malattie. Pertanto, è molto utile essere in grado
di ridurre il livello di stress con il daimoku. In questo stato, veramente, possiamo aspettarci
ancor più sollievo emotivo.
Trasforma blocchi e credenze
Recenti ricerche sulla meditazione riportano che le onde cerebrali Theta ci consentono di
riconoscere le convinzioni e i blocchi che ostacolano lo sviluppo personale. Così possono
essere simultaneamente trasformati e cancellati. Le indagini hanno rivelato che i profondi
traumi mentali sono trasformati dallo stato Theta a tal punto che, seppure in seguito
potrebbero ancora essere presenti come un ricordo, non provocheranno più nessuna tensione
emotiva. Allo stesso modo, l'informazione ereditata geneticamente dai nostri progenitori viene
trasformata e perde il suo effetto opprimente.
Quando ho letto questo, improvvisamente ho capito perché potevo davvero cambiare il mio
karma recitando daimoku . Ho anche capito perché mi sentivo meno stressata da cose, persone
o situazioni che abitualmente mi stressavano.
Recitare daimoku ci consente persino di attingere allo stato Delta, dove si presume che siamo connessi alla
coscienza cosmica.
Connettiti alla fonte di tutti gli esseri
Praticare daimoku significa cambiare il proprio karma. Per fare ciò abbiamo bisogno di
accedere al livello più profondo della coscienza, alla nostra luce interiore , pura coscienza.
L’aumento di consapevolezza ci permette di scegliere liberamente una nuova prospettiva per
la nostra vita. Nel livello della nostra limitata coscienza quotidiana non abbiamo scelta e
siamo soggetti alla legge del karma. Qui, come ha detto il noto fisico quantistico Amit
Goswami, possiamo scegliere il gelato al cioccolato o il gelato alla vaniglia come dessert,
tuttavia, ci troviamo sempre esposti ai nostri schemi karmici e sperimentiamo ripetutamente
situazioni similari.
Un prerequisito per il soddisfacimento dei nostri desideri è che per prima cosa raggiungiamo
il livello della coscienza espansa e illuminata, in cui siamo liberi dai limiti karmici delle nostre
vite. Ma come perveniamo a questo livello? Nichiren ci ha mostrato la via.
Come fai a sapere se sei connesso o no?
Ma come sappiamo se siamo connessi alla coscienza cosmica? Non appena ci "uniamo"
completamente al Gohonzon, non pensiamo più al nostro ambiente, non percepiamo più
coscientemente il nostro corpo nello spazio. Una volta che siamo veramente concentrati,
dimentichiamo anche il tempo e in seguito non abbiamo idea di quanto tempo siamo stati in
questo stato quasi di trance. In quell’istante siamo senza corpo, senza attaccamenti e senza
tempo. Siamo pura coscienza.
Capitolo 6
Sincronizzazione cerebrale con il daimoku
C’è indubbiamente un ritmo nell’universo. E il ritmo della vita di un individuo riecheggia quello dell’universo.
Credo che la vita sia espressione di una risonanza tra il macrocosmo dell’universo e il microcosmo della nostra vita.
L’universo stesso produce un suo ritmo. È il “ritmo della compassione” che permette a tutti gli esseri viventi di
crescere e progredire. Lo si potrebbe anche chiamare una "lunghezza d'onda" di compassione; gli esseri viventi sono
i “ricevitori” che possono intercettare questa lunghezza d’onda. In qualsiasi posto ci troviamo, quando ci
sintonizziamo sulla frequenza della Buddità, siamo avvolti da una melodia di amorevole compassione che ci ispira a
sviluppare noi stessi e a far sviluppare gli altri. ─ Daisaku Ikeda sulla "Apparizione della
Torre Preziosa"
in: La saggezza del Sutra del Loto (2000)
Coerenza è la parola magica
La coerenza è la chiave per accedere alla Cerimonia nell’aria.
Nel nostro libro “Trasforma la tua energia ─ Cambia la tua vita” (Buddismo Nichiren 3.0)
abbiamo descritto la Cerimonia nell'Aria come un piano spirituale al livello della coscienza
cosmica, al di là del tempo e dello spazio, dove tutto esiste come potenziale o come schema di
frequenza energetica. Questo è il livello in cui abbiamo la possibilità di iniziare a ricreare le
nostre vite. Per arrivarci, tuttavia, abbiamo prima di tutto bisogno della frequenza
appropriata. È come una stazione radio: la frequenza di questa stazione è sempre lì, ma finché
non siamo sintonizzati, non potremo sentire la musica che vi viene riprodotta.
Creare coerenza sincronizzando il nostro cervello con il daimoku, è la condizione necessaria per cambiare il proprio
karma,
creare una realtà migliore, avere salute e successo!
La buona notizia è che si può sempre cambiare frequenza e collegarsi alla coscienza universale recitando daimoku
al Gohonzon.
Questo è ciò che le nostre misurazioni hanno mostrato chiaramente. Magari hai bisogno di
spostare regolarmente la tua frequenza durante il giorno, perché continui a scivolare in
sentimenti e in stati d'animo negativi, propri di uno stato vitale basso. Questo è normale. È
come sintonizzarsi su una frequenza diversa. Hai sempre la tendenza a sintonizzarti sulla
vecchia frequenza, fino a quando quella nuova non diventerà più forte e consolidata.
Probabilmente questo accade poiché le due metà del tuo cervello sono probabilmente fuori
sincrono da troppo tempo.
Quando si è fuori sincrono
Fino ad ora ti eri reso conto che il cervello non è un’entità unica ma è composto da due
emisferi? Le due parti del cervello producono differenti schemi di onde cerebrali. È normale.
Tuttavia, se questi schemi di onde cerebrali sono troppo diversi fra loro, non saranno
coordinati e saranno incoerenti.
Le onde cerebrali dei due emisferi possono essere totalmente fuori sincrono; quando si è
inoltre sintonizzati sulla frequenza dell'ego, le onde cerebrali si troveranno in Beta alta e ti
sentirai disarmonico. Ricordi? L’onda Beta alta è dimostrata essere prevalente quando siamo
stressati, ansiosi, depressi e malati.
Inoltre, sappiamo tutti che le persone utilizzano di più o l’"emisfero sinistro" o l’"emisfero
destro", quindi uno di essi sarà dominante sull’altro. Questo spiega perché alcune persone
tendono a pensare in modo più logico e altre sono più intuitive.
Tuttavia, questo è il caso solo della "coscienza quotidiana", quando gli schemi delle onde
cerebrali sono prevalentemente in Beta. In uno schema di onde cerebrali Beta le persone
hanno dominante o l’emisfero destro o l’emisfero sinistro. Non vi è dunque molta armonia tra i
due emisferi, e si avrà la tendenza a sentirsi stressati.
Quando le onde
cerebrali sono fuori sincrono
L'immagine di destra mostra uno stato di onde cerebrali in cui non vi è sincronicità tra le due
metà del cervello. Quando i due lati del cervello sono impegnati in differenti tipologie di
attività, i segnali misurati sui due lati sono dissimili e sfasati. In questo caso c'è poca coerenza
tra i due lati del cervello e c'è poca comunicazione tra loro. Come accennato prima, è allora
che ci si sente depressi, ansiosi e cronicamente frustrati.
Un cervello incoerente ti fa ammalare
Il cervello funziona come parte del sistema nervoso centrale, che controlla e coordina tutti gli
altri sistemi fisici nel corpo. Una volta che il cervello si troverà in uno stato di incoerenza,
invierà anche segnali incoerenti lungo il midollo spinale, verso tutti gli altri sistemi fisiologici
del corpo. Di conseguenza tutto il corpo perderà equilibrio ed il risultato sarà ammalarsi.
Se ciò accade continuativamente, lo stress, tramite segnali cerebrali incoerenti, porterà a
depressione, disturbi del sonno, disturbi del ritmo cardiaco o ipertensione, e il sistema
immunitario ne verrà fortemente indebolito. Un sistema immunitario indebolito, a sua volta,
porterà a raffreddori frequenti e persistenti, allergie, cancro, reumatismi e molte altre
malattie.
La causa è dunque un sistema nervoso sbilanciato, con un cervello troppo spesso nello stato
Beta ad alta frequenza, che ti farà concentrare troppo sullo 0,000001% della realtà del mondo
che ti circonda. Tenderai a credere che questa sia l'unica realtà possibile e che ciò che i tuoi
sensi sono in grado di percepire sia l'unico livello della realtà in cui poter cambiare le cose.
Uno stato incoerente del cervello, tuttavia, si rifletterà nella tua vita esteriore. Per prima cosa,
per cambiare la situazione esterna dovrai cambiare la frequenza del tuo cervello; hai bisogno
di cambiare dall'interno.
Ti senti sopraffatto?
Usare la recitazione per sincronizzare i due emisferi cerebrali consentirà di calmare il proprio
sistema nervoso; così stiamo creando ordine nel nostro corpo. Creando ordine, lo stress
accumulato nelle cellule può iniziare ad abbandonare l’organismo. Meno stress avrai, più
potere cosciente avrai a disposizione per i compiti che devi affrontare al momento.
Più il cervello si sincronizza, maggiore sarà la comunicazione tra i due emisferi. Durante
questo processo, la consapevolezza aumenta e s’inizia a sviluppare una sorta di coscienza
estesa. Questo aiuterà ad avere una nuova prospettiva sulle cose. È come se si guardassero le
cose dal punto di vista di un uccello, o dalla vetta di una montagna. Si avrà una visione delle
cose mai avuta prima; un quadro completo della propria situazione.
Le nostre misurazioni indicano che è possibile entrare in uno stato cerebrale sincronizzato ed
equilibrato mentre si recita daimoku . Uno dei segni che ciò sta accadendo è un aumento della
stabilità emotiva. Ogni persona ha un certo limite emotivo, che riguarda ciò che lui o lei è in
grado di gestire. Se gli eventi della vita ci spingono oltre quel limite, cioè se emotivamente si
sta cercando di affrontare qualcosa che va oltre le proprie capacità, inizieremo a sentirci
sopraffatti.
Una volta superata la soglia, le emozioni negative si manifesteranno e rabbia, confusione,
paura, ansia o depressione compariranno. Potresti trovarti con una sigaretta o un bicchiere di
alcol in mano, per entrare in uno stato cerebrale più rilassato ed equilibrato.
Quando iniziai a recitare, mi resi conto che la soglia di ciò che potevo gestire era molto
bassa. Questo era uno dei motivi per cui a volte tendevo ad essere arrabbiata, depressa, o
ansiosa che potesse accadere qualcosa di brutto.
La malattia dei miei genitori e lo stress emotivo, provocato dal non avere più una casa sicura
dove andare e da un fratello che cercava costantemente di farmi del male, erano più di quanto
potessi gestire emotivamente in quel momento. Questa insicurezza e la sensazione che dovessi
costantemente lottare per ciò che mi circondava, avevano scatenato tanta rabbia. Spesso le
persone potevano mandarmi in collera molto facilmente, questo perché all'epoca pensavo che
le altre persone o la mia sfortuna fossero responsabili dei miei sentimenti. Più recitavo
daimoku , tuttavia, più mi rendevo conto che questa rabbia era immagazzinata dentro me.
Ho scelto di assumermi la responsabilità della mia vita. Ho capito che c’era qualcosa in me
che avevo bisogno di modificare, poiché non stavo ottenendo i risultati che volevo.
Non appena iniziai a recitare, mi resi conto come, improvvisamente, mi sentivo attratta da
situazioni diverse e da persone che avevano un effetto positivo sulla mia vita. Diventai più
sensibile alle situazioni e non potevo tollerare le persone che non mi erano d’aiuto. Ero
maggiormente consapevole delle mie decisioni; dopo poco sentii di avere più scelte. Percepii
un grande cambiamento in seguito alla recitazione. La mia stabilità emotiva era aumentata. Le
cose che mi avevano infastidito in precedenza, ora non mi provocavano più di tanto. Era
necessario qualcosa di più impattante o di molto più tempo per farmi entrare in uno stato di
rabbia, paura o depressione; una volta entrata in questi stati, non mi serviva comunque più
tutto quel tempo per uscirne.
Recitando daimoku regolarmente, diventerai più rilassato, poiché emotivamente meno reattivo.
Questo è stato uno dei più grandi cambiamenti che una dei nostri partecipanti ha potuto
notare su se stessa, dopo aver iniziato a recitare. Mi disse che lei e tutta la sua famiglia
avevano notato che il comportamento violento di suo suocero non la faceva reagire più con
rabbia ed impotenza nella misura in cui era solita farlo. Gestiva la situazione in modo calmo e
aveva iniziato a influenzare positivamente la sua famiglia. Mi ha detto molto spesso che senza
daimoku l'intera situazione l'avrebbe davvero fatta deprimere. Persino i suoi amici avevano
notato come si fosse recentemente rilassata su certe questioni. Si rese conto come le sue
reazioni erano diventate più "neutre" di prima: la rabbia si era in qualche modo dissolta.
L'automobilista che ti è davanti, il tuo partner, il tuo vicino di casa, il tuo capo, il tuo collega,
tua suocera, chi ha appena alzato un muro, non può più arrivare a te facilmente, se sincronizzi
il tuo cervello tramite il daimoku . Come ha detto la praticante sopra menzionata, ti rendi conto
che prendi decisioni migliori e che, infine, sei più felice.
Nella ricerca sul cervello, uno stato cerebrale coerente è associato ad una regressione del
processo d’invecchiamento. In Giappone vedevo spesso persone che recitavano da molti anni,
a volte da decenni, e che sembravano essere molto più giovani di quanto non fossero in realtà.
Esiste un termine giapponese per tale giovinezza: "bellezza hokke".
Il termine "hokke" deriva dalla parola "hokekyō", che letteralmente significa "Sutra del Loto"
o "fiore del dharma". Quando le persone usano questo termine, intendono dire che qualcuno
che crede nel Sutra del Loto e che lo pratica irradierà sempre più bellezza e dignità. Uno stato
cerebrale coerente potrebbe essere uno dei fattori per spiegare il fenomeno della "bellezza
hokke".
Nichiren collegò "il prolungamento della vita" al daimoku . È riuscito a prolungare la vita di
sua madre addirittura di quattro anni recitando daimoku , come ha spiegato lui stesso in una
lettera:
Quando io pregai per mia madre, non solo ella guarì dalla sua malattia, ma la sua vita fu prolungata di quattro
anni.
Il prolungamento della vita (1279)
In questo gosho spiega che la durata della vita è normalmente considerata karma
immutabile, cioè karma che non può essere cambiato. Indica, tuttavia, che con l'aiuto del
daimoku, persino il karma immutabile può essere cambiato e la durata della propria vita può
essere prolungata.
Le nostre misurazioni hanno dimostrato che la recitazione del daimoku armonizza gli emisferi
del cervello, rendendo la comunicazione di pensieri, informazioni e risposte, più semplice e
coerente. Poiché un sistema più integrato produce una migliore salute mentale ed emotiva,
non sorprende che gli ultimi risultati della ricerca sul cervello considerino uno stato cerebrale
di questo tipo come uno dei più potenti metodi "anti-età".
Il segreto per avere successo
La maggior parte delle persone favorisce inconsciamente un lato del cervello rispetto all'altro,
creando così uno squilibrio. Possiamo infatti osservare questo fenomeno: vi fate presto un'idea
se la persona con cui avete a che fare risponde al proprio ambiente in modo più logico o più
emotivo. Ci sono, tuttavia, persone che usano entrambe le metà del loro cervello allo stesso
modo e quelle persone differiscono molto dalla maggior parte delle altre persone.
Se entrambe le metà del cervello riescono ad essere sincronizzate, non solo i disturbi sopra
descritti come la depressione o la frustrazione profonda e il dolore possono essere ridotti, ma i
processi mentali delle due metà del cervello si coordinano meglio l'uno con l'altro. Ciò
significa che si pensa in modo più olistico e si combinano elementi intuitivi e logici,
raggiungendo così un modo più completo ed efficace di pensare e agire.
Un alto livello di coerenza indica che i due lati del cervello sono collegati, con un alto livello
di comunicazione reciproca. Un alto livello di coerenza cerebrale, come misurato quando
recitavamo daimoku , è stato correlato ad una vasta gamma di prestazioni mentali migliorate,
che portano a un maggiore successo.
Un cervello sincronizzato ti rende un buon leader
I neuroscienziati Jeffrey Fannin e Robert Williams definiscono uno stato coerente del cervello,
in cui le due parti del cervello mostrano schemi di onde cerebrali coerenti e simmetrici, come
"whole-brain state", cioè uno schema cerebrale simmetrico bilaterale. I due scienziati
affermano che uno stato cerebrale del tipo "whole-brain state" è fondamentale per ottenere un
successo durevole nella propria vita. La ricerca indica che i leader di successo, nel privato o
nel mondo degli affari, usano il loro cervello in modo diverso rispetto ai leader meno efficaci.
A questo punto potresti chiederti: in che modo il successo che ho nella vita è legato allo stato
delle mie onde cerebrali?
Bene, prima di tutto i ricercatori considerano questo tipo di stato cerebrale come una
condizione necessaria per prendere decisioni adeguate e per essere un leader di successo.
Come mai? Dicono che puoi farlo solo quando non ti trovi in uno stato di paura,
preoccupazione o ansia. Diversi risultati della ricerca indicano che sia possibile guidare con
successo le persone, se si riesce a suscitare emozioni positive all'interno di se stessi, le quali
influenzano il gruppo che stai cercando di guidare.
La ricerca di Fannin e Williams ha dimostrato che entrambe le cose possono essere
raggiunte entrando in "whole-brain state". Un cervello più coerente è più creativo, più
intelligente e prende decisioni migliori. Un cervello più coerente ti aiuta anche a gestire il
cambiamento e l'incertezza in un mondo degli affari sempre più esigente, permettendoti così
di essere più flessibile. Tutti questi fattori aiutano a migliorare il tuo sviluppo personale per
un maggiore successo.
Leggendo questo, sono diventata profondamente consapevole del modo in cui il successo era
direttamente collegato alla mia pratica del daimoku. Uno stato cerebrale coerente consente di
reagire in modo calmo e ci rende più flessibili e positivi.
Le nostre misurazioni avevano chiaramente dimostrato che ero in grado di entrare in "whole
brain state", mentre recitavo daimoku . Mi sono sentita molto positiva dopo. E devi essere
positivo per avere successo. È difficile essere concentrati e motivare le altre persone quando
si è depressi. Ho ricominciato ad apprezzare profondamente la possibilità di recitare daimoku .
Percepisco questa sensazione ogni volta che vado ai seminari della mia azienda sulla
competenza interculturale negli affari internazionali. Prima di lasciare casa per andare a
tenere questi seminari, recito sempre molto daimoku , perché sono convinta che i partecipanti
ai miei seminari rifletteranno il mio stato vitale. Recito per poter raggiungere il loro cuore e
offrire loro qualcosa di davvero prezioso per la loro vita.
Ho sperimentato spesso che bisogna essere in grado di suscitare emozioni positive quando si
tiene un seminario e restare positivi per contrastare lo stato vitale negativo o le emozioni di
alcune persone.
Numerose ricerche indicano che un cervello coerente è il prerequisito per il successo e che
fornisce il "massimo vantaggio competitivo" negli affari, in quanto la stessa leadership
richiede coerenza. Questo perché un cervello coerente rende il corpo più sano, più energico e
più resistente allo stress, una delle caratteristiche di un leader di successo nel mondo degli
affari.
Gli studi indicano che chiunque cerchi di guidare le persone deve essere in grado di
controbilanciare le emozioni negative e suscitare un'atmosfera positiva. La coerenza e
l'integrazione cerebrale, quindi, sembrano determinare i livelli di crescita trasformativa e le
prestazioni di leadership in una persona.
Questa potente influenza della sincronizzazione cerebrale è stata rivelata nel 1988 in uno
studio riportato dai ricercatori della Universidad Nacional Autónoma de Mexico.
Il rapporto ha rivelato che gli stati cerebrali sincronizzati influenzano in modo significativo la
comunicazione non verbale con le persone nel proprio ambiente. Lo studio è stato fatto con
tredici coppie di soggetti. Il test si è svolto in una gabbia di Faraday oscurata e insonorizzata,
che filtrava tutta l'attività elettromagnetica esterna. Ognuna delle tredici coppie fu istruita a
chiudere gli occhi e a cercare di "comunicare" prendendo coscienza della presenza dell'altro.
Ogni volta che uno di loro percepiva la presenza dell'altro doveva segnalarlo allo
sperimentatore.
Allo stesso tempo, durante il processo, venivano monitorati gli stati delle onde cerebrali di
tutti i partecipanti. Gli sperimentatori hanno riferito poi che durante le sessioni si è verificato
un aumento della similarità degli schemi EEG (elettroencefalografici) tra le coppie. Inoltre, gli
sperimentatori hanno notato come la persona con il più alto il grado di sincronizzazione delle
onde cerebrali sia stata quella che ha maggiormente influenzato la sessione.
Ciò significa che quando i tuoi emisferi cerebrali si trovano in uno stato sincronizzato, il tuo
schema di onde cerebrali può automaticamente influenzare le persone intorno a te in maniera
molto positiva, anche prima di comunicare verbalmente. Questo vale per un cliente, un
partner, il proprio bambino, il proprio capo o un collega.
Quindi, recitare daimoku migliora la tua comunicazione con altre persone prima ancora che tu
dica una sola parola.
Trasforma paura e preoccupazione
La pratica del daimoku mi ha reso più consapevole di quando il mio cervello si trova in uno
stato incoerente, questo perché recitare daimoku mi ha permesso di sperimentare più volte uno
stato di onde cerebrali coerenti e sentire più chiaramente la differenza tra i due stati.
Dopo un po' ho iniziato a capire il motivo per cui i miei sentimenti di paura venivano sempre
trasformati e rimossi mentre recitavo daimoku .
Stiamo infatti parlando dell'unica parte del cervello responsabile di forti risposte emotive:
l’amigdala. L'amigdala è il centro integrativo delle emozioni, del comportamento emotivo e
della motivazione.
Quando si attiva l’amigdala?
L'amigdala è anche responsabile della percezione delle emozioni in altre persone, come le
espressioni di rabbia, paura e tristezza, così come del controllo dell'aggressività nell'individuo.
Aiuta a conservare vecchi ricordi di eventi ed emozioni, in modo che una persona sia in grado
di riconoscere eventi simili in futuro. Se, ad esempio, una volta sei stato deluso da un buon
amico, la tua amigdala potrebbe “attivarsi” e renderti ansioso ogni volta che il comportamento
di qualcun altro dovesse ricordarti quell’evento passato. Se sei stato morso da un cane quando
eri un bambino, potrebbe aumentare ulteriormente la tua paura e lo stato di allerta nei
confronti dei cani.
A me personalmente accade ogni volta che incontro un pastore tedesco. Quando avevo 10
anni fui morsa da un cane di questa razza. Anche se amo moltissimo i cani, ogni volta che vedo
un pastore tedesco non al guinzaglio venire verso di me, il mio cuore inizia a battere
all’impazzata.
Hai mai avuto pensieri spaventosi come "E se venissi licenziato"? o "I miei affari non
andranno bene" oppure "Non avrò abbastanza soldi quando sarò vecchio"?
Questo tipo di schemi di pensiero autolesionistici finirà per attivare la tua amigdala e
innescare una risposta di "lotta o fuga", creando alti livelli di ansia e paura, a livello
subconscio, che incideranno negativamente sul comportamento e sulla produttività. Questo a
sua volta potrebbe colpire anche altre regioni del cervello.
Una di queste regioni è il lobo frontale, dove vengono elaborate molte decisioni importanti.
Ecco perché è essenziale essere in grado di interrompere tali emozioni paurose, ad esempio
quando si devono prendere importanti decisioni aziendali e quando si cerca di guidare un
gruppo di persone.
Ogni volta che ti senti insicuro o minacciato da qualche ipotetico pericolo, la tua amigdala
viene attivata. Se lasci il tuo lavoro sicuro per iniziare una tua attività e diventi preoccupato di
poter fallire, la tua amigdala si attiva immediatamente, rendendoti an
cora più ansioso. Ogni volta che ti chiedi se sei in grado di
vendere abbastanza prodotti per non essere licenziato, l’amigdala inizia a reagire. Ogni volta
che ascolti i media parlare di qualche nuova crisi finanziaria ed economica, se sei spaventato
da tali notizie, l’amigdala si attiva; così le paure subconsce girano anche quando stai pensando
ad altre cose. È un circolo vizioso che difficilmente si riesce a fermare.
Le ultime ricerche sulle neuroscienze rivelano che siamo in grado di condizionare il cervello,
attraverso la preoccupazione o la paura cronica, a credere che il mondo non sia sicuro.
Quando ciò accade, la tua motivazione si spegne completamente e i neuroni in tutto il cervello
iniziano a disconnettersi l'uno dall'altro. La chiarezza mentale e le capacità di risoluzione dei
problemi sono ridotte, la fiducia cala e si trova difficile agire correttamente in qualsiasi
situazione sociale.
A lungo andare lo schema subconscio dei tuoi pensieri paurosi ti farà concentrare sulla ricerca
di un ulteriore pericolo. Alcuni esperimenti scientifici hanno trovato che nel momento in cui
sono state mostrate delle espressioni facciali paurose, anche se le persone non erano coscienti
di averle viste, l'amigdala si era tuttavia attivata. Ciò significa che riusciamo a rilevare le
emozioni paurose di altre persone anche inconsciamente, cosa che attiva anche l’amigdala e ci
rende ansiosi.
Diversi studi hanno dimostrato che l'amigdala modula la risposta alla paura negli esseri
umani: stimoli intimorenti, come volti spaventosi, immagini terrorizzanti e segnali condizionati
dalla paura, hanno mostrato l’attivazione dell’amigdala in molte immagini cerebrali acquisite
con la tomografia ad emissione di positroni (PET).
Lo stato opposto è descritto da Nichiren come dōtai ishin, che significa "un corpo, diverse
menti ".
In questo caso, il termine "un corpo" può anche riferirsi a un gruppo di persone che
all'esterno rappresentano una comunità ma che non sono realmente in armonia l'una con
l'altra. Questo può accadere in un gruppo che non ha un obiettivo o un orientamento comune.
Di nuovo, questo principio può anche rappresentare gli aspetti individuali di una persona,
come i suoi pensieri, sentimenti o azioni. Se questi non sono coordinati e in armonia l'uno con
l'altro, allora ci si sente combattuti e si è in uno stato di incoerenza.
Se, per esempio, desideri essere in salute, ma provi costantemente rabbia, mangi cibo
spazzatura e fumi, allora ciò che senti e fai non corrisponde al tuo obiettivo. Quando vuoi
cambiare il tuo karma finanziario e raggiungere una situazione economica stabile e solida, ma
avverti costantemente la mancanza di soldi e la paura di impoverirti, allora ciò che provi non
trova corrispondenza con il tuo obiettivo dichiarato e sarai in uno stato incoerente. Quando ti
trasferisci dal nuovo partner, ma in segreto dubiti che sia stata la decisione giusta, i tuoi
sentimenti e pensieri non soddisfano la tua decisione e le tue azioni.
Nichiren valutò l’aspetto di “diversi corpi, stessa mente” (itai dōshin) come cruciale per
avere successo. Egli diede un chiaro esempio di questo concetto illustrando come anche un
piccolo esercito può vincere su una grande armata se è unito e in armonia, cioè se è in itai
dōshin.
Quando fra le persone prevale lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, esse realizzeranno tutti i loro scopi,
mentre se hanno uno “stesso corpo e diverse menti” non possono ottenere niente di notevole.
I più di tremila volumi della letteratura confuciana e taoista sono pieni di esempi. Il re Chou di Yin guidò in
battaglia settecentomila soldati contro il re Wu di Chou, con i suoi ottocento uomini. Tuttavia, l’esercito del re
Chou, a causa della disunità, fu sconfitto dagli uomini del re Wu grazie alla loro perfetta unità. Perfino una sola
persona, se ha scopi contrastanti, finirà sicuramente per fallire.
Ma cento o mille persone possono senza dubbio realizzare il loro scopo se hanno un’unica mente.
Benché numerose, le persone del Giappone difficilmente realizzeranno qualunque cosa, poiché hanno uno
stesso corpo, ma diversa mente. Al contrario, sebbene Nichiren e i suoi discepoli siano pochi di numero, poiché
hanno lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, realizzeranno sicuramente la loro grande missione di
propagare ampiamente il Sutra del Loto.
Un solo scroscio di pioggia spegne molti fuochi ruggenti, e una singola verità dissolve molte forze malvagie.
Questo principio vale anche per Nichiren e i suoi seguaci.
Diversi corpi, stessa mente (1279)
Capitolo 7
La coscienza è multidimensionale
L'essere umano è una parte di quel tutto che noi chiamiamo "Universo", una parte limitata
nello spazio e nel tempo. L'uomo sperimenta sé stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti
scissi dal resto — una sorta di illusione ottica della propria coscienza.
─ Albert Einstein
Il mondo è una realtà multidimensionale. Ai livelli più bassi, è pieno di incoscienza e
competitività. Ai livelli più alti, è pieno di bellezza, beatitudine e divinità. Concentriamoci
sulle dimensioni più alte. ─ Amit Ray
La coscienza è un prodotto del cervello?
Per molto tempo la scienza moderna e in particolare la biologia ha sostenuto che la coscienza,
intendendo con ciò la consapevolezza di se stessi, sia un prodotto esclusivamente del cervello.
Si è ritenuto, e ancora lo si ritiene, che ogni emozione e pensiero, ogni tipo di percezione e
memoria, possa essere ridotto alle interazioni tra neuroni e processi biologici nel cervello.
Secondo questa visione, la coscienza stessa è guidata solo da processi chimici e neurologici e
la mente è isolata dal corpo. Di conseguenza, siamo isolati dal nostro ambiente. In accordo a
questa visione materialistica, la morte cerebrale rappresenta naturalmente la fine della
propria coscienza.
Alle frontiere della scienza, tuttavia, alcuni ricercatori stanno sfidando questa visione
materialistica e hanno iniziato a sviluppare una nuova comprensione della natura stessa della
coscienza. Certo, possiamo percepire le cose intorno a noi e noi stessi, ma cos'è veramente la
coscienza? Questi scienziati non pensano che la coscienza sia solo un prodotto del nostro
cervello. È come dire che la musica è il prodotto di una radio.
Per combinazione, questo è esattamente ciò che immaginavo da bambina. Pensavo che nella
nostra radio ci fossero piccole persone che suonavano musica. Ricordo di aver chiesto a mio
padre perché queste persone erano così piccole. Non riuscivo a capire come si adattassero a
un oggetto così piccolo. Tuttavia, ricordo di aver cercato disperatamente una spiegazione per
la musica che usciva dalla radio. Quando la radio si guastò mi sono chiesta cosa accadesse
alla gente. Solo in seguito ho capito che la musica continuava ad esistere anche dopo che la
nostra radio era andata.
Questa è più o meno la stessa domanda che questi nuovi ricercatori si stavano ponendo.
Cosa succede realmente quando il cervello non funziona più?
Oltre il tuo cervello
Nel nostro libro NB 3.0 abbiamo sottolineato che la dimensione spirituale, al di là del tempo e
dello spazio, presenta una delle implicazioni importanti della "Cerimonia nell'aria", come viene
illustrata nel Gohonzon. Per descrivere questa sfera spirituale, abbiamo parlato
dell'esperienza di premorte di Anita Moorjani, che lei ha descritto in modo molto sistematico e
chiaro. Negli ultimi anni alcuni scienziati hanno cercato di indagare sulle esperienze di
premorte per illustrare il carattere illimitato, infinito e universale della coscienza.
Tra questi scienziati c'è il Dott. Pim van Lommel, che ha lavorato come cardiologo in un
ospedale olandese e che si è interessato a esperienze di premorte. Ha messo insieme molte
storie intriganti di alcuni suoi pazienti sopravvissuti ad un arresto cardiaco completo. I
risultati dei suoi studi suggeriscono che la nostra coscienza esiste indipendentemente dal
nostro corpo. Egli sostiene che se la coscienza fosse un prodotto del solo cervello, ciò
implicherebbe che l'attività della coscienza cessi con la morte cerebrale. Tuttavia, non è così.
Come lui riferisce, queste persone avevano una coscienza molto ampia, brillante e chiara,
anche in condizioni critiche, quando il cuore e l’attività respiratoria si erano fermati e non si
registrava più attività cerebrale. Ecco perché molti ricercatori si chiedono: la coscienza è una
proprietà intrinseca dell'universo e della realtà, che è sempre stata lì nella sua forma non
locale?
Van Lommel ritiene che la coscienza sia infinita, eterna e illimitata, in una dimensione
spirituale oltre la dimensione fisica del tempo e dello spazio. Questo aspetto della coscienza è
"non locale" in contrasto con la coscienza quotidiana "locale", che sperimentiamo quando
siamo svegli. Di solito abbiamo familiarità solo con l’aspetto locale della coscienza. Sappiamo
"chi siamo". La nostra identità normalmente dipende da questa coscienza locale che
comprende il nostro corpo, i vari ruoli che interpretiamo nella vita, il nostro lavoro, i nostri
averi, i nostri sistemi di credenze e le nostre questioni personali. Tuttavia, questa è solo una
parte della realtà.
Secondo Eben, la coscienza esiste del tutto indipendente dal cervello. La vera natura della coscienza è non locale e
molto più affascinante di quanto noi esseri umani possiamo immaginare.
Attingere a questa fonte infinita ci consente di migliorare ogni aspetto della vita.
Anche scienziati come Van Lommel presumono che la coscienza non sia limitata unicamente
al cervello , ma piuttosto che il cervello agisca come una specie di ricevitore e trasmettitore di
coscienza, a somiglianza delle diverse stazioni che è possibile ricevere via radio o televisione.
In qualche modo siamo come una specie di ricevitore radio individuale, che può attingere a
questo campo di coscienza, cioè connettersi ad esso. Il programma che riceviamo è
semplicemente quello corrispondente allo stato vitale in cui ci troviamo. La frequenza di
questo programma dipende anche dalla frequenza prevalente delle nostre onde cerebrali.
Essi credono che la coscienza sia ovunque e che anche ogni animale, pietra e pianta abbia
coscienza. Siamo tutti inseriti in ciò che potremmo chiamare coscienza universale. "Il cuore
della coscienza è che essa prova qualcosa e che dobbiamo ridurre la sofferenza di tutti gli
esseri senzienti", dice Christof Koch.
Oltretutto, la cosa davvero affascinante è che queste teorie innovative sulla coscienza e sulla
sua struttura multistrato corrispondono effettivamente alle dottrine buddiste riguardanti la
vita, il karma e la coscienza. Nichiren adottò l'idea di Miao-lo (Zhanran, 711-782, il sesto patriarca
della scuola del Buddismo cinese T’ien-t’ai) secondo cui la coscienza è ovunque e non è limitata solo
agli esseri umani. Nel suo gosho L’Oggetto di culto per l’osservazione della mente parla di
come anche le pietre e le piante abbiano una coscienza illuminata e quindi anche il pezzo di
carta su cui è iscritto il Gohonzon contiene lo stato di Buddità.
Miao-lo afferma nel suo lavoro "Lo scalpello di diamante": "Una pianta, un albero, un sasso, un granello di
polvere: ciascuno di essi ha la natura di Budda, ciascuno è dotato di causa ed effetto, della facoltà di
manifestare e della saggezza per comprendere tale natura di Budda." L'oggetto di culto per
l’osservazione della mente (1273)
Questo breve testo illustra un aspetto molto importante della dottrina buddista di Nichiren
sulla vita e sul karma. Ci dice che la coscienza è ovunque. Inoltre, anche le cose, gli animali e
le piante hanno il loro "karma" e sono soggetti alla "legge di causa ed effetto".
Per molti anni varie persone ci hanno chiesto: cosa è esattamente la mia "natura di Budda"?
Naturalmente inizialmente avevo capito questo concetto in maniera teorica, ma devo
ammettere che non lo avevo compreso emotivamente. Nella nostra cultura occidentale non c'è
un termine con cui mettere in relazione questo concetto astratto della natura di Budda. Tutto
ciò cambiò completamente, tuttavia, quando venni a conoscenza della nuova ricerca scientifica
sul campo unificato di energia e coscienza e sull’aspetto non locale della coscienza.
Ho capito che la nostra natura di Budda corrisponde effettivamente a questo aspetto non-
locale della coscienza, nella forma di "coscienza cosmica". Nichiren la considerava la matrice
di tutti gli esseri e di tutti i fenomeni, sulla Terra e nell'intero universo. Questo è esattamente
ciò che suggeriscono le ultime ricerche di frontiera della scienza: questo campo energetico
onnicomprensivo è considerato l’origine di tutti le manifestazioni e della coscienza stessa.
Vi è un crescente riconoscimento del fatto che siamo immersi in un campo energetico
interpenetrante che viene spesso chiamato "il Campo" o il "Campo di punto zero". La
giornalista e scrittrice americana Lynne McTaggert ha fornito una panoramica dettagliata
delle ultime ricerche in materia.
Queste nuove teorie suggeriscono che al nostro livello più fondamentale siamo pacchetti di
energia pulsante, che interagiscono e scambiano informazioni con questo mare di energia.
Non siamo mai separati da questo campo da cui scaturisce ogni manifestazione. Questo campo
energetico pulsante è il motore centrale del nostro essere e della nostra coscienza.
Pertanto, ciò che stai riscontrando corrisponde, per così dire, al programma che stai
attualmente ricevendo. La frequenza di questo programma dipende dalle tue memorie,
tendenze e cause karmiche. Sono la tua memoria individuale e la memoria collettiva della tua
famiglia e del tuo paese ad influenzare pesantemente il programma che ricevi.
Questo è esattamente ciò che i pazienti di van Lommel hanno raccontato dopo essere stati
rianimati. Tutto ciò che hai sperimentato, fatto, pensato e sentito, come hai reagito alle
situazioni e i tuoi sentimenti predominanti, è ancora tutto lì in questo livello non locale della
tua coscienza. I nostri pensieri, le memorie e le sensazioni sono tutti oggetti della coscienza.
La luce dietro il tutto
Secondo van Lommel, è possibile paragonare la capacità di sperimentare la coscienza alla luce
di un proiettore cinematografico. Il proiettore invia luce su uno schermo, dove le immagini
proiettate cambiano in continuazione. Queste immagini sono le tue percezioni, emozioni,
ricordi, sogni, pensieri e sensazioni. Il film che stai vivendo sullo schermo potrebbe essere
paragonato al tuo karma individuale. Questo è il contenuto della tua coscienza, colorato dagli
effetti di tutto ciò che hai sperimentato, fatto, pensato e sentito. È sempre lì, conservato su un
livello non locale della tua coscienza.
Senza la luce del proiettore, tuttavia, non ci sarebbero immagini.
Se vuoi cambiare
il film proiettato,
devi assolutamente cambiare
la pellicola
nel proiettore.
Non è quello che la maggior parte di noi tende a fare, comunque. Cerchiamo, invece,
disperatamente di cambiare le cose esclusivamente agendo sull'esterno. Sarebbe un po’ come
urlare agli attori sullo schermo per cercare di farli comportare in un modo diverso. Quindi è
molto importante cambiare il tuo karma se vuoi guardare un film diverso sullo schermo della
tua vita. Naturalmente, questo è più facile a dirsi che a farsi.
Ecco perché la pratica del daimoku non serve solo per la realizzazione dei tuoi desideri, anche
se questa è una parte affascinante di essa. Nichiren fa un passo ulteriore e ci dà i mezzi per
cambiare davvero il nostro karma nel profondo della nostra vita. Com'è possibile? Per
cambiare il proprio karma abbiamo bisogno di accedere a una zona, per così dire, senza
karma. Nichiren ci dà la chiave di ciò nel Gosho sopra citato, in cui si dice che "ogni cosa è
dotata della funzione di manifestare e della saggezza per realizzare la sua natura di Budda".
Essere in grado di praticare il dharma della legge mistica, cioè il mantra di Nam-myō-hō-ren-ge-
kyō , ci consente di avere accesso all'aspetto non locale della nostra coscienza. Così facendo
otteniamo la "saggezza" per attivare e manifestare la coscienza cosmica dentro di noi al fine di
realizzare i nostri sogni.
Se non cambiamo il nostro karma, però, potremmo anche soddisfare i nostri sogni, ma
vedere lo stesso vecchio "film" infelice nelle nostre vite. Potresti avere un nuovo partner, ma
ancora gli stessi vecchi problemi. Quindi potresti ottenere un nuovo lavoro, ma ancora con un
capo odioso o colleghi prepotenti. Abbiamo bisogno di accedere alla coscienza cosmica per
resettare le nostre vite. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di uno stato della
coscienza alterato ed ampliato. La nostra coscienza locale e quotidiana è molto limitata. Le
ricerche sulla meditazione hanno dimostrato che l'accesso a uno stato alterato di coscienza
non locale può essere raggiunto nello stato di coerenza delle onde cerebrali Theta e Delta,
come descritto nel capitolo precedente.
Inoltre, è assolutamente importante lavorare sulle proprie tendenze karmiche negative,
perché cercano sempre di sabotare la realizzazione dei propri sogni. Come sai di avere
tendenze karmiche negative? Lo comprendi sicuramente quando soffri, perché spesso sono
queste tendenze la causa della tua sofferenza o della tua infelicità.
Vediamo cosa ha da dire Nichiren sulle diverse dimensioni e sui livelli di coscienza, su come
funziona il karma e perché cambiare il proprio karma sia uno degli elementi chiave della sua
teoria dei nove livelli di coscienza.
Capitolo 8
La profonda psicologia buddista del karma
Il potere del subconscio è circa un milione di volte più grande di quello della nostra mente
cosciente. ─ Bruce Lipton
Pensiamo di decidere consapevolmente
È molto naturale pensare che viviamo consapevolmente le nostre vite e che prendiamo
consapevolmente tutte le nostre decisioni usando il libero arbitrio. Il fatto che il tuo sé
cosciente percepisca ogni cosa nel tuo ambiente con gli organi di senso ti fa credere che
questo io cosciente sia il tuo "io", che non solo percepisce le cose ma decide anche che cosa
"tu" vuoi fare.
Vedi i bei fiori nel tuo giardino, senti piangere i tuoi figli, gusti la pizza al ristorante italiano,
senti l'abbraccio del tuo partner sulla pelle e senti l'odore di limoni che arriva dalla lampada a
olio. Il tuo sé cosciente percepisce ed elabora tutte queste informazioni e cerca di dare un
senso ad esse confrontando ogni cosa che vedi, ascolti, assapori, senti, odori e tocchi con tutte
le esperienze avute in passato. Quindi tu sei molto più del tuo sé cosciente, poiché la mente
subconscia memorizza in modo permanente tutto ciò che abbiamo sperimentato nella nostra
vita: ogni emozione, ogni esperienza, ogni azione e ogni pensiero che una volta abbiamo
elaborato. Tutto ciò che dimentichiamo o reprimiamo a livello conscio è immagazzinato nel
subconscio. Qualsiasi evento spiacevole, qualsiasi sentimento o trauma doloroso che fosse
troppo doloroso da processare a livello cosciente, perché ci avrebbe sopraffatto, è
immagazzinato nel subconscio. Anche innumerevoli altre esperienze e azioni sono
memorizzate nel subconscio, dove sono in attesa di venire alla luce e alla fine elaborate dalla
mente cosciente. Quindi, qualsiasi cosa percepiamo a livello conscio è solo una piccola parte
di tutte le realtà possibili intorno a noi.
Ora sappiamo che il cervello elabora 400 miliardi di bit di informazioni al secondo, ma
coscientemente percepiamo solo 2.000 bit al secondo. Questi 2.000 bit si riferiscono
esclusivamente a ciò che è importante per la sopravvivenza nel mondo esterno: il tuo
ambiente, il tuo corpo e la percezione del tempo.
Il nostro cervello riceve milioni di messaggi durante il giorno, che vengono memorizzati nel
subconscio, il quale cerca di abbinare questi messaggi confrontandoli con i ricordi e le
emozioni memorizzati nel cervello. Quindi sperimenta e interpreta ciò che sta accadendo ora
in base a qualche cosa vissuto nel passato, perché il cervello è fondamentalmente una
registrazione del proprio passato. Ecco perché spesso si tende inconsciamente a cogliere
quella parte della realtà che "fa il pari con" le nostre esperienze passate.
Tuttavia, pensi ancora di prendere decisioni a livello cosciente. Non è forse vero che decidi
consapevolmente cosa indossare, cosa mangiare e la prossima auto da acquistare? Decidi con
quale persona iniziare un'amicizia e decidi quale persona sposerai. Senti, naturalmente, che
tutte queste decisioni sono basate sul tuo ragionamento consapevole e sul tuo libero arbitrio.
Un esperimento condotto da scienziati dell'Istituto Max Planck di Scienze Cognitive Umane e
Cerebrali a Berlino ha rivelato che a decidere cosa facciamo non è il nostro sé cosciente; in
realtà è la nostra mente subconscia a decidere tutto ciò che facciamo pochi secondi prima
ancora di diventarne consapevoli.
Nell'esperimento, i partecipanti potevano decidere liberamente se volessero premere un
pulsante con la loro mano destra o sinistra.
L'unica cosa che dovevano fare era ricordare il momento in cui avevano preso la decisione di
usare la loro mano destra o sinistra.
I ricercatori avrebbero scansionato il cervello dei partecipanti mentre l’esperimento era in
corso, per scoprire se si potesse effettivamente prevedere quale mano avrebbero usato i
partecipanti prima che i partecipanti fossero consapevoli della decisione. Il risultato è stato
che monitorando l'attività cerebrale dei partecipanti, i ricercatori potevano prevedere quale
mano il partecipante avrebbe scelto sette secondi prima che il partecipante fosse consapevole
della decisione.
Questo in realtà significa che sei influenzato dal tuo subconscio molto più di quanto pensi.
Quando ho letto questo, ho trovato piuttosto inquietante che le decisioni vengano prese dal
mio subconscio sette secondi prima che la mia mente conscia si accorga di esse. Tuttavia,
improvvisamente ho capito a un livello ancora più profondo perché è davvero molto difficile,
da un certo momento in poi, solo il "decidere" di agire e comportarsi diversamente. È
diventato chiaro che dobbiamo davvero trovare la soluzione ai nostri problemi a un livello più
profondo. Ancora una volta mi sono resa conto di quanto sono fortunata ad avere un mezzo
per pulire la mia mente subconscia: recitare daimoku al Gohonzon.
La tua mente subconscia controlla tutto
Negli ultimi decenni, i ricercatori hanno raggiunto una comprensione completamente nuova di
come le nostre menti influenzano il modo in cui viviamo. Gli scienziati si stanno sempre più
convincendo che, come viviamo il mondo, come percepiamo gli eventi, come ci comportiamo e
anche quali decisioni prendiamo, dipenda in gran parte dalla guida e dall’influenza dei
processi subconsci della nostra mente, e non tanto, come si è sempre creduto, dalla nostra
mente cosciente. Siamo costantemente influenzati da fattori di cui non siamo consapevoli. Ciò
che sorprende davvero è la misura in cui siamo influenzati dalle nostre menti subconscie. La
mente è sempre attiva e indipendente. Non solo svolge un ruolo fondamentale nel plasmare il
modo in cui le nostre menti coscienti sperimentano il mondo circostante, ma soprattutto come
rispondiamo ad esso.
Come vedremo più avanti, questo è esattamente ciò che la filosofia buddista aveva già
affermato più di 1.500 anni fa.
Stiamo cercando soluzioni all'esterno
Poiché il nostro sé cosciente percepisce il mondo attraverso i cinque sensi, siamo inclini a
pensare che dobbiamo solo cambiare coscientemente qualcosa al di fuori di noi, per cambiare
la nostra realtà. Non ci identifichiamo sempre esclusivamente con ciò che percepiamo e
rappresentiamo nel mondo esterno? Non è quello il luogo in cui cerchiamo sempre la
soluzione ai nostri problemi? Non ci identifichiamo principalmente con il nostro lavoro, con
quello che facciamo o con quello che abbiamo? Non ci confrontiamo costantemente con gli
altri in termini di status sociale, sui progressi compiuti, su quanto siamo attraenti, su quanto
siamo felici e su quanti soldi abbiamo? Questa è la mente conscia, o la coscienza ego, in
azione.
Pertanto, siamo costantemente preoccupati per le nostre condizioni di vita e le circostanze.
D'altra parte, sentiamo degli impulsi provenienti dagli strati profondi della nostra mente, che
non possiamo controllare. Questi sono i sentimenti familiari che emergono principalmente
quando siamo da soli. Questa è la parte che spesso vogliamo nascondere agli altri. Ma ogni
volta che non ci sono più distrazioni all'esterno, emergono le sensazioni di rabbia e di
impotenza per i sogni mancati e le relazioni fallite. La paura del futuro o della tua stessa
morte non può più essere respinta. I vecchi sentimenti di inutilità e insicurezza sono lì,
presenti.
Non sarebbe stato meglio scegliere una professione diversa? Mio padre non mi ha mai
supportato e apprezzato. Che traguardi ho raggiunto? Se solo avessi colto l'opportunità che mi
era stata offerta, oggi avrei certamente più successo! Perché tutti hanno sempre più sostegno
di me? Non me lo merito? Cosa devo fare quando sono completamente solo? Non sono riuscito
a essere un modello per i miei figli. I miei figli hanno preso le distanze da me.
Tali pensieri ed emozioni erompono, specialmente quando la tua identità si sta esternamente
"sgretolando". Quando hai perso il lavoro, i tuoi figli se ne sono andati di casa, quando hai
problemi nel matrimonio, sorgono molte domande. Che significato ha la mia vita? Qual è la
vera felicità? Come posso trasformare queste emozioni profondamente radicate?
Il più delle volte, tuttavia, ci limitiamo a tenerci occupati per sfuggire allo stress interiore di
emozioni che arrivano dal profondo.
Nella coscienza quotidiana la nostra attenzione è diretta al mondo esterno per sfuggire alle nostre sensazioni di
mancanza e
di infelicità.
Nella vita di tutti i giorni prendiamo costantemente decisioni, ad esempio quando facciamo
la spesa o guidiamo un'auto. Ecco perché crediamo fermamente che solo il nostro sé
cosciente, l'"ego pensante" della nostra coscienza quotidiana, sia capace di cambiare la nostra
posizione incerta. Crediamo di dover solo pensare e agire positivamente, e poi tutto cambierà.
Pensiamo di dover solo decidere di prendere un'altra direzione, e poi tutto andrà bene.
Ma come possiamo ottenere dei veri cambiamenti nelle nostre condizioni, se tutti i nostri
sforzi non hanno ancora funzionato? La situazione attuale è esattamente il risultato di tutte le
decisioni prese finora. Se continuiamo a pensare e a sentire come abbiamo fatto fino ad ora, il
nostro futuro apparirà come il presente.
Per ora è sufficiente sapere che, per poter trovare risposte, dobbiamo andare oltre i confini
di ciò che percepiamo esternamente. La tua mente conscia è definita dai cinque sensi. Questo
è il tuo ego che coscientemente si considera separato da tutto e da tutti. Tuttavia, sei molto
più di ciò che puoi vedere, sentire, ascoltare, toccare o gustare. C’è molto di più oltre i limiti
sensoriali. A volte si possono sperimentare pensieri e sentimenti specifici che emergono
improvvisamente dal profondo. Certi ricordi possono all’improvviso farti arrabbiare, renderti
felice, oppure triste.
Ricordo abbastanza vividamente un giorno in cui passeggiavo per la strada principale dello
shopping nella mia città natale e d’un tratto ho visto un musicista di strada suonare una
tromba. Ho immediatamente iniziato a piangere perché suonava una canzone che mio padre
suonava con la sua tromba. Questa sensazione era salita da qualche recesso nel profondo e
non potei controllarla. Certe sensazioni che provengono dal profondo possono farti soffrire o
addirittura farti ammalare. Ovviamente esistono diversi livelli di coscienza, ed essi sembrano
determinare cosa pensiamo, sentiamo, come reagiamo, cosa decidiamo e anche cosa facciamo.
E questo è esattamente ciò che Nichiren ha affermato nella sua teoria dei nove livelli di
coscienza.
Un modello buddista di coscienza multistrato
Nichiren doveva essere perfettamente consapevole di questi vari aspetti e livelli della
coscienza. Conosceva la dottrina dei nove livelli di coscienza che descrive la complessa realtà
multidimensionale della vita e dell'esperienza umana.
La teoria dei nove livelli di coscienza si basa sugli insegnamenti della scuola T’ien-t’ai, che
ha aggiunto il nono livello di coscienza alla teoria preesistente di otto livelli.
Questa “psicologia del profondo” buddista, un approccio alla terapia che esplora gli aspetti
sottili, inconsci e transpersonali dell'esperienza umana, differenzia i livelli del subconscio.
Originariamente risale a una scuola buddista chiamata Yogachara, la cui esistenza è nota dal
4° secolo d.C. Questi buddisti praticavano yoga e meditazione e riassumevano le loro
esperienze e intuizioni in una psicologia profonda sistematica, più di 1600 anni fa, molto
prima che Sigmund Freud (1856-1939) e Carl Gustav Jung (1875-1961) iniziassero a parlare
del "subconscio".
Questo approccio buddista stabilì una classificazione multistrato delle varie forme di
percezione dei cinque sensi, organizzata dalla funzione cognitiva della nostra auto-
consapevolezza. All'interno di questo quadro teorico, il termine "coscienza" (sanscrito:
vijñāna) in realtà designa la funzione con cui distinguiamo tra le diverse forme di percezione.
Ad esempio, non puoi vedere una melodia con gli occhi, né toccarla con le dita. Solo con le
orecchie puoi ascoltare musica. Quindi, ciascuno dei cinque organi di senso trasmette alcune
informazioni specifiche sull'oggetto della percezione, che sono diverse dalle altre forme di
percezione. Inoltre, queste diverse forme di percezione sono sotto la forte influenza delle
nozioni apprese, che fungono da filtro per il riconoscimento di tutte le informazioni in
ingresso.
In modo analogo, la scuola Yogachara ha spiegato che la realtà che percepisci esiste solo
nella tua mente, perché qualsiasi cosa tu esperisca non è altro che una proiezione della tua
mente. Questo vuol dire che tutto ciò che percepisci è un'interazione dei diversi livelli della
tua coscienza.
Secondo la visione tradizionale del Buddismo Nichiren ci sono nove diversi livelli di
coscienza, che sono classificati come segue:
Vista
Udito
Olfatto
Gusto
Tatto
Mente pensante & coscienza dell'ego
Manas
Alaya
Amala
Secondo questo profondo modello psicologico, la nostra coscienza può essere
sostanzialmente intesa come composta da tre strati: 1. La parte "cosciente" della nostra
coscienza (1, 2, 3, 4, 5 e 6); 2. Uno stato preconscio (7); e 3. Il subconscio (7, 8 e 9).
Lo stato preconscio dovrebbe richiamare certi ricordi che possono facilmente diventare
consci, mentre è molto difficile distinguere chiaramente tra subconscio individuale (7) e
collettivo (8). Questo perché si influenzano costantemente l'un l'altro direttamente.
Sei controllato dai tuoi schemi karmici
La tua mente pensante in realtà funge da "auto-consapevolezza" (6), la quale integra tutte le
informazioni ottenute dai cinque sensi (1, 2, 3, 4 e 5) per attribuire un significato a ciò che
percepisci. Questa auto-consapevolezza significa essere consapevoli del tuo "sé" o del tuo
"ego", sapendo che sei tu e che sei diverso da tutti gli altri e dal mondo esterno.
Questa auto-consapevolezza nella forma del tuo ego è, tuttavia, considerata solo come una
costruzione della tua mente che è costantemente influenzata e controllata dai potenti impulsi
provenienti da livelli profondi della tua mente chiamati "manas" (7). Questa area della mente
preconscia funge da interfaccia tra la tua auto-consapevolezza (6) e il tuo subconscio (8 e 9).
Allo stesso tempo, questo stato preconscio al 7° livello costituisce anche il tuo subconscio
individuale, che non smette di funzionare neanche quando sei profondamente addormentato, o
in coma. Non possiamo controllare i sogni, quando dormiamo. I sogni seguiranno i loro
percorsi e il tuo ego cosciente non potrà influenzarli. A volte, quando ricordi ciò che hai
sognato, ne rimani sorpreso, perché i sogni possono rivelare segreti nascosti o costituire una
strana combinazione di tutti i tipi di informazioni che hai immagazzinato in profondità nel tuo
subconscio.
Quali credenze stanno gestendo la tua vita?
Quando parliamo di "karma" ci riferiamo a una serie di schemi specifici su come pensiamo,
sentiamo, su come intendiamo fare le cose, agiamo e reagiamo. Allo stesso tempo, abbiamo a
che fare con credenze individuali che sono state memorizzate profondamente nel subconscio,
le quali funzionano come una "macchina fotografica" interna attraverso la quale filtriamo e
percepiamo le esperienze fatte all'esterno. Questa fotocamera si concentra su qualsiasi
esperienza esterna corrisponda alle proprie impostazioni.
Ciò significa che il modo in cui percepisci una situazione può avere a che fare poco con la
situazione stessa, e molto a come interpreti la situazione secondo le tue convinzioni,
accompagnate da certe emozioni.
Quando nasciamo, siamo aperti e virtualmente non limitati nel numero di possibilità che
possiamo creare. Ricordo abbastanza vividamente che quando ero piccola mi esprimevo
pienamente e senza paura. Pensavo di poter fare e diventare tutto ciò che volevo. Tuttavia, più
invecchiavo, più mi rendevo conto di certi comportamenti e di determinate convinzioni che io
avevo recepito da genitori, insegnanti, colleghi, fratelli, parenti e altre persone intorno a me.
Ricordi le onde cerebrali Theta di cui abbiamo discusso nel Capitolo 6? Quando sei un
bambino con meno di sette anni il tuo cervello è prevalentemente nello stato di Theta. Il tuo
cervello è come una spugna, assorbe tutto ciò che gli altri ti dicono, ed è il motivo per cui a
questa età impari le cose senza sforzo. Ti formi forti convinzioni su di te, sul denaro e sul tuo
ruolo nella vita, che ora sono profondamente radicati nella tua mente subconscia.
Da ragazzina ho sempre elogiato la modestia. Questo mi ha fatto sentire che sarebbe stato
meglio non avere troppo successo o brillare troppo, perché poi gli altri mi avrebbero invidiata
e rifiutata. In qualche modo mi ha fatto credere che esprimere onestamente i miei sentimenti
non fosse saggio. Mia madre era costantemente attenta a ciò che gli altri pensavano di lei e
della nostra famiglia, dandomi l'impressione che fosse molto più importante quello che
pensavano gli altri di me, piuttosto che quello che pensavo io di me stessa. Mio fratello ha
vissuto con l'idea che ci sia solo una quantità limitata di attenzione e di amore in giro, quindi
pensava di dover lottare per la sua parte, comportandosi in maniera cattiva e odiosa. Per
essere libera da tutte queste circostanze limitanti, mi è piaciuto molto andare a scuola e
imparare qualcosa di nuovo ed emozionante ogni giorno.
I miei insegnanti mi hanno indotto a credere di avere molto talento e qualcosa di speciale. Il
trasferimento in un'altra città quando avevo circa sei anni, tuttavia, mi ha fatto sviluppare la
convinzione che per qualche motivo non stessi bene da nessuna parte. Quando ho iniziato la
scuola, ero l'unica ragazza che non parlava il dialetto della regione in cui ci eravamo trasferiti
e che non era interessata esclusivamente agli eventi locali di questo piccolo villaggio. Credevo
di non riuscire ad adattarmi. Questa mentalità ha influenzato le mie relazioni con gli altri per
molto tempo. Solo quando ho iniziato a recitare ho capito che non era vero, e che ero io che
spesso non volevo adattarmi ai modelli mentali preimpostati di certi gruppi.
Penso che sia stato questo il motivo per cui ho smesso di essere così selvaggia e libera; ho
perso la sensazione che tutto sia possibile e che la vita sia spalancata e senza limiti. Più
invecchiavo, più facevo esperienza che la vita era piena di restrizioni e limitazioni. Altre
credenze avevano preso il sopravvento. C’erano credenze buone e credenze negative. Mio
padre era solito dirmi che avrei potuto avere successo in qualsiasi situazione se fossi stata
davvero pronta ad alzarmi da sola. Mia madre mi diceva che ero molto coraggiosa e non
temevo nuove situazioni. Quelle erano buone convinzioni, ma c'erano anche convinzioni
contrastanti che mi portarono alla falsa conclusione che in qualche modo ero inadeguata. Ho
smesso di prestare attenzione a sentirmi bene con me stessa; ho iniziato, invece, a pensare
che ero responsabile della felicità di chi mi stava vicino. Mi ci è voluto molto tempo per capire
che questo era il motivo per cui, più in là nella vita, mi sono assunta troppe responsabilità per
gli altri. E sono stata spesso delusa dalle persone di cui mi sono presa cura. A volte ho dovuto
imparare nel modo più duro che spesso non abbiamo il potere di rendere felice qualcuno, però
abbiamo il potere di rendere felici noi stessi.
La buona notizia è che, quando si recita, si possono trasformare le tendenze negative e
iniziare a creare nuove credenze. Le credenze sono gli elementi costitutivi della nostra realtà.
Ci influenzano e ci condizionano in modi che raramente riconosciamo. Vibrano dentro di noi
giorno e notte a livello subconscio, attirando verso di noi le circostanze e le situazioni con le
quali siamo in risonanza.
Non c'è alcun aspetto delle nostre vite su cui non abbiamo una serie di convinzioni e ipotesi.
Le abbiamo sulla nostra capacità di guadagnare, sul nostro stato di salute, sulle nostre
opportunità. Le convinzioni sono come un programma su un computer. Quello che accadrà è
che questo programma verrà riprodotto più volte dentro di te. Se hai delle convinzioni
limitanti, il programma ti limiterà, ti distrarrà, creerà circostanze e situazioni nella tua vita
che corrispondono alle immagini che hai interiorizzato. Conoscendo e comprendendo questo
incredibile potere dato dalle convinzioni, iniziamo a essere molto attenti. Diventiamo più
coscienti di ciò in cui crediamo.
Un giorno ho incontrato una donna che era presumibilmente tiranneggiata da suo fratello.
Potevo comprendere molto bene la sua sofferenza, sulla base dell’esperienza dolorosa con
mio fratello. L'ho introdotta alla recitazione del Daimoku perché potesse superare la
situazione. Diversi mesi dopo mi parlò di un caso giudiziario difficile che stava affrontando e
del suo obbligo di pagamento verso l'avvocato. Poiché il suo avvocato aveva richiesto una
fideiussione per il pagamento, mi chiese farle da garante del pagamento nel caso in cui non
potesse adempiere al suo obbligo. Continuava a promettere, tuttavia, che non dovevo
preoccuparmi dei soldi. Era solo che il suo avvocato non l'avrebbe difesa senza questa firma.
L'ho aiutata e, come avrete ormai capito, lei non pagò il suo avvocato, che allora ingiunse a
me di pagare l’ingente somma di denaro che questa donna gli doveva. Lei era stata per me
una totale delusione. L'avvocato mi portò in tribunale, ma lei non si fece vedere. Alla fine, ho
dovuto pagare 2.000 euro.
È stato allora che ho capito che con la mia "sindrome da salvatore" ero andata troppo oltre.
Mi sono sentita completamente sfruttata. Mi è capitato spesso di cadere nella trappola della
pietà e della compassione per le persone sbagliate o al livello sbagliato. Inoltre, ero rimasta
molto delusa nello scoprire che spesso non c'era nessuno con me, quando avevo bisogno di
supporto emotivo o di assistenza pratica.
Più ho recitato daimoku , più ho capito la mia sindrome da salvatore. Questa tendenza era
dovuta al fatto che mi ero spesso assunta la responsabilità di mia madre malata quando ero
bambina. In quei momenti avevo sviluppato la convinzione che dipendesse da me se mia
madre fosse felice o in salute. Ci sono voluti molti anni di pratica di daimoku per poter
veramente capire che non potevo cambiare il karma dei miei genitori, se non erano disposti a
farlo. Solo cambiando il tuo karma puoi cambiare il loro karma. Una volta che l'impronta
energetica della vecchia esperienza o tendenza viene rilasciata, tutti coloro che si trovano in
questo cerchio di antenati e parenti sono liberati da questa impronta.
Con il daimoku ora ero in grado di costruire una sana relazione con me stessa. Mi sono resa
conto che era mio compito cambiare il mio karma. Ho avuto spesso l'impulso di aiutare gli altri
con un mal compreso senso di compassione, troppa pietà, ad esempio. Dopo un po', una volta
sviluppata la nuova convinzione di essere responsabile della mia vita e che altri sono
responsabili per la loro, ho mostrato meno simpatia per quelle persone che cercano di
giustificare il loro status quo lamentandosi e incolpando gli altri. Ho riconosciuto sempre più
la "legge di causa ed effetto" nelle loro vite e la loro responsabilità per le proprie situazioni.
Quando ci assumiamo troppe responsabilità per le vite altrui, spesso sosteniamo il loro egoismo e li aiutiamo a
rimanere
"vittime".
Senza saperlo, adottiamo certe convinzioni. Molto spesso, non ne siamo nemmeno
consapevoli. Ad un certo punto, è spesso più un sentimento che un pensiero cosciente. È come
se ci fossero certe sceneggiature che si dipanano dietro le quinte della consapevolezza
cosciente, mostrandosi come costanti conversazioni interne con se stessi. Dopo anni di pratica
di daimoku , mi sono resa conto delle mie convinzioni e ho potuto cambiarle recitando.
Un altro esempio può illustrare come siamo sempre a confronto con tendenze nocive che
cercano di impedirci di realizzare i nostri desideri e obiettivi.
Caso di studio 2: Anna ha perso l'occasione della sua vita
A volte le persone ti dicono che ciò che vogliono nella vita non è importante. Pensano che
devono solo guadagnare un po' di soldi per vivere. Ricordo abbastanza vividamente che
questo era esattamente ciò che Anna mi aveva detto in una riunione di gruppo.
Lei abitualmente viveva a Berlino, ma in quel momento era venuta ad Heidelberg a trovare
un amico, e si era trovata a recitare con noi un’ora di daimoku. Dopo, ci disse che si sentiva
piuttosto frustrata nella sua vita, perché lavorava occasionalmente come cameriera, solo per
sbarcare il lunario.
Mio marito Yukio le aveva chiesto cosa volesse fare nella vita. Lei aveva detto: "Per essere
onesti, voglio fare la cantante. Ho anche avuto un po' di formazione professionale. " Tuttavia,
pensava di aver perso la possibilità di fare carriera musicale e che ormai era troppo tardi.
Yukio le disse di recitare intensamente per ciò che voleva davvero, indipendentemente dalle
circostanze del momento. Ricordo che lei prese sul serio le sue parole e iniziò a recitare
intensamente per due ore al giorno per avere una carriera che la soddisfacesse davvero.
Ben presto si rese conto che aveva ancora a cuore il sogno di partecipare ad un musical.
Tuttavia, non aveva più alcun contatto nel settore musicale. Ad essere "realistici", la
situazione sembrava senza speranza.
Una sera io e lei decidemmo di incontrarci in un pub irlandese a Heidelberg. Lì mi capitò di
incontrare Jeannie, una donna inglese che conoscevo da circa 20 anni. Ci incontravamo di
tanto in tanto, ogni volta che prendevo parte alle attività della comunità anglofona di
Heidelberg, ma non avevo mai saputo cosa facesse veramente per vivere.
Quella notte fui davvero sorpreso quando Anna, Jeannie e io ci sedemmo a bere qualcosa e
loro due cominciarono a parlare. Venne fuori che Jeannie era responsabile del casting dei
protagonisti nell'ultimo musical del momento, "Beauty and the Beast". Parlando con Anna,
Jeannie scoprì che Anna aveva cantato nei musical e Jeannie le disse che stavano ancora
cercando qualcuno che interpretasse il ruolo di Beauty. Aveva l'impressione che Anna fosse la
candidata ideale per quel ruolo. Non riuscivo a credere che questa "coincidenza" stesse
accadendo di fronte a me. Ecco l'occasione di Anna, l'occasione per cui stava recitando.
Jeannie parlava sul serio e invitò Anna ad andare a un provino, fissando giorno e ora per il
mese successivo.
Tuttavia, Anna mi chiamò due mesi dopo per dirmi che lei non era andata al provino. Dopo
essere tornata a Berlino, aveva trovato un nuovo fidanzato. Poiché aveva molti problemi e si
era ammalato, pensò che non potesse lasciarlo da solo per un paio di giorni.
Non c'era nessun altro che potesse prendersi cura di lui solo per due o tre giorni? Questo
non era il vero problema, comunque. Sembrava esserci una tendenza predominante nella sua
vita. Aveva spesso perso opportunità di migliorare la propria vita perché si era sempre
trovata in qualche relazione caotica che assorbiva tutto il suo tempo e le sue energie. In
fondo era convinta che fosse più importante compiacere gli altri che fare tutto il possibile per
diventare felice lei stessa.
Questa esperienza mi ha dimostrato due cose. Ancora oggi sono impressionata da quanto
accuratamente avesse funzionato la recitazione. Nessuno avrebbe potuto pianificare questa
coincidenza in anticipo. Anna aveva avuto l'opportunità per cui stava recitando. Ma bisogna
apprezzare l’opportunità e rispondere nel miglior modo possibile.
Se la tua tendenza è di vederti passare davanti le opportunità, allora questo è il momento in
cui dovresti agire e recitare per superare le tue vecchie abitudini e i blocchi che ti
impediscono di soddisfare i tuoi desideri. Per crescere davvero devi cambiare le tue tendenze
karmiche. Se non sei in grado di cogliere un'opportunità del genere e lasci che le vecchie
tendenze ti tirino indietro, potresti perdere un'occasione unica e rimanere bloccata nella tua
vecchia situazione, e la cosa potrebbe non essere così divertente.
C'è ancora una cosa che l'esperienza di Anna mi ha insegnato:
Non è mai troppo tardi per avere una nuova possibilità quando reciti, anche se la tua mente logica ti dice che è
impossibile.
Recitando daimoku imparerai a conoscere quale tipo di mentalità hai interiorizzato come
credenza subconscia. Ad un certo punto dovrai sfidarti per cambiare tutto questo.
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Chiediti: credo che sia possibile per me crearlo?
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Ascolta la risposta che emerge e identifica le convinzioni fondamentali che ti impediscono di creare ciò che desideri.
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Se la tua convinzione è negativa, cambiala nel suo opposto mentre reciti.
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Capitolo 9
Il karma collettivo influenza la tua vita
Finché non rendi conscio l'inconscio, esso dirigerà la tua vita e lo chiamerai destino.
─ Carl Gustav Jung
L'ottavo livello: il magazzino del karma
Le nostre tendenze karmiche sono molto complesse. Pertanto, è difficile tracciare la linea di
demarcazione tra il nostro karma individuale e quello collettivo, perché possono sovrapporsi
l'un l'altro. In teoria, tuttavia, possiamo distinguere chiaramente tra i due, in modo da
analizzare questi due diversi tipi di influenze del nostro subconscio. La storia attuale della tua
vita deriva dalle tue esperienze, ma anche da quelle della tua famiglia e dei tuoi antenati. È
più che un ricordo, però: è un'impronta energetica. Questa energia è il catalizzatore di
pensieri ed emozioni che creano come ti senti in questo momento. Questo ottavo livello della
coscienza è il tuo passato, deposito anche di emozioni passate, legate a esperienze precedenti,
e queste vengono ripetute nel presente. Uno degli aspetti principali della recitazione del
daimoku è quello di purificare l'impronta energetica delle esperienze passate, l'ombra inconscia
che blocca l'accesso alla pura coscienza, il nostro potenziale Sé Superiore.
Uno dei motivi per uno stato limitato di consapevolezza e coscienza è il dolore emotivo
immagazzinato. Quando stiamo vivendo blocchi emotivi, non possiamo mettere la causa per
l'adempimento della nostra visione in uno stato superiore della coscienza. Aggrappandoci alla
rabbia, per esempio, ci sentiamo coinvolti in pensieri sul passato. La rabbia ci fa sentire
separati e ostacola il nostro accesso alla pura coscienza. Tuttavia, non importa da quanto
tempo siamo rimasti bloccati in uno stato di coscienza così limitato, possiamo cominciare a
lasciare andare i vecchi condizionamenti e sperimentare il nostro vero, illimitato sé, recitando
daimoku.
Vivere in uno stato di pace interiore diventerà sempre più il tuo modo naturale di essere. È
da questo stato che attirerai le persone, le esperienze e le circostanze che più profondamente
desideri.
Inutile dire che nessuno di noi vive completamente separato dalle altre persone. Appartieni
a una certa discendenza biologica di antenati che può essere tracciata all’indietro fino a
coprire l'intera storia dell'umanità. Sei anche inserito in un determinato contesto di vita,
come l'ambiente naturale e sociopolitico del tuo paese e le sue specifiche caratteristiche
culturali. Quindi, la tua vita non è solo limitata all’esistenza fisica e mentale personale, ma
esiste anche in una relazione multidimensionale e sfaccettata col tuo "karma collettivo".
Alcune volte potresti aver fatto caso a quanto effettivamente sei tedesco o americano o a
quanto sei giapponese, quando incontri stranieri o quando viaggi in un paese con una cultura
completamente diversa. In certe situazioni potresti anche avere l'impressione di provare gli
stessi sentimenti di tua madre o di tuo nonno.
Le categorie culturali nella tua mente
Come accennato in precedenza, tendiamo a considerare la realtà fisica come un qualcosa "al
di fuori di noi". Questa percezione sensoriale, tuttavia, non avviene direttamente solo negli
organi di senso, ma con l'aiuto del cervello, in cui le impressioni sensoriali individuali vengono
filtrate ed elaborate. Quindi percepiamo solo ciò che abbiamo nella nostra coscienza come
un'idea o un'immagine, una categoria oppure un concetto. Ciò significa che non si diventa
consapevoli delle cose solo perché le vediamo attraverso gli occhi, ma perché abbiamo un'idea
dell'oggetto o di ciò che intendiamo vedere.
Queste idee e queste categorie sono spesso condizionate dai nostri modelli culturali. A
questo proposito si dice, ad esempio, che la tribù dei nativi americani Hopi a un certo punto
non era in grado di distinguere tra il giallo e l'arancione, perché nella loro lingua non c'era
nessuna parola per "arancione". Dal momento che non avevano nella loro mente una categoria
per questo colore, non lo percepivano proprio.
Allo stesso modo, la tua categoria riguardo all’educazione potrebbe variare enormemente
rispetto a quella di altre persone, in base alla categoria culturale di "educazione" con la quale
sei cresciuto.
Ho sperimentato questa differenza con la mia amica inglese Shirley. Quando studiavo a
Londra, una sera invitai Shirley e altri due amici inglesi a cena. Dopo che Shirley ebbe finito il
suo piatto, le chiesi se ne volesse ancora. Lei rispose: "No, grazie, sto bene." Tolsi il piatto per
fare spazio al dessert che avevo preparato. Successivamente notai che si comportava in modo
un po' strano e le chiesi quale fosse il problema. Dopo un po' mi disse che avrei dovuto
chiederle un paio di volte se volesse mangiare ancora. Mi confessò che in realtà voleva più
cibo ed aveva considerato piuttosto scortese il mio gesto di togliere il piatto. Per quanto mi
riguardava, chiaramente non volevo forzarla a mangiare ancora, se non le andava.
Diversi tedeschi cui ho chiesto di questa situazione, però, hanno giudicato che chiedere due
o tre volte è un po' da maleducati, perché in questo caso loro si sarebbero sentiti spinti o
forzati dall'altra persona a mangiare. Spingere qualcuno a fare qualcosa è considerato molto
maleducato dalla maggior parte dei tedeschi.
Questo piccolo aneddoto ci dice come possano esistere diverse categorie culturali e
aspettative culturali. Questi fattori sono la ragione principale di incomprensione nella
comunicazione interculturale. Le statistiche riportano che oltre il 60% dei fallimenti negli
affari internazionali sono causati da questi errori di comunicazione interculturale.
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Karma familiare
La tua coscienza è letteralmente qualcosa che va oltre la tua stessa mente. Questo subconscio
collettivo è la forza trainante che plasma il corso della tua vita controllando il tuo subconscio
individuale, compreso il “manas” precedentemente menzionato, così come la tua
consapevolezza di sé. Si chiama "coscienza alaya" e letteralmente significa "magazzino del
karma" perché è lì che tutte le informazioni individuali e collettive sono "archiviate".
Ogni intenzione inconscia e inosservata, ed anche l'energia emotiva delle proprie parole,
viene immagazzinata in questa coscienza memoria. Ogni pensiero, ed anche ogni sentimento
di rabbia, frustrazione, insicurezza e ansia, è in attesa di dispiegare il suo nefasto effetto.
Proprio come stanno aspettando di manifestarsi anche gli effetti di tutti i sentimenti e le
impressioni positive di amore e fiducia, gioia e compassione, così come tutti i pensieri
edificanti, le parole e le azioni.
Ciò che spesso non comprendiamo, tuttavia, è che ci sta influenzando, ora, tutto ciò che è
immagazzinato in questo strato subconscio. Questo momento è un accumulo della somma di
tutti i pensieri, i sentimenti, le azioni e le esperienze che abbiamo avuto durante la vita attuale
e le vite precedenti. Tutto ciò che tua madre, padre, fratelli, amici, insegnanti, colleghi, capi e
tutti quelli intorno a te ti hanno sempre detto e il modo in cui si sono sempre comportati con
te, per tutta la vita, si è andato accumulando nella tua mente subconscia più profonda, come
dati memorizzati nella memoria di un computer. Tutto ciò ha lasciato un'impronta energetica
che risuona ancora nel presente.
Per illustrare ulteriormente l'aspetto del karma familiare, vorrei condividere con voi due
esperienze.
Caso di studio 3: Parte del mio karma familiare
Quando sono andata in viaggio negli Stati Uniti con mio marito nel 2001, mi sono
confrontata, in modo molto concreto, con ciò che viene chiamato "karma di famiglia". Due
anni prima, avevo ricevuto una lettera da un parente lontano. Apparteneva a quel ramo della
mia famiglia emigrata negli Stati Uniti da un paio di generazioni. Fino ad allora non c'erano
stati contatti tra la mia famiglia e la sua famiglia. Ognuno di noi possedeva lo stesso
diagramma dell'albero genealogico, che alcuni membri della famiglia avevano creato
generazioni fa, in modo da poter risalire ai nostri antenati, anche per molte generazioni, e
così lui aveva deciso di mettersi in contatto con me.
Il nome di questo mio parente è Peter, proprio come mio padre. Dato che aveva anche lo
stesso cognome, aveva esattamente le stesse generalità di mio padre. Lo shock e la sorpresa
furono grandi quando un giorno ricevetti una lettera da una persona chiamata Peter Kiliani,
perché all'inizio pensavo che fosse una lettera del mio defunto padre. Questa cosa mi colpì
davvero come un martello. Il puzzle si risolse rapidamente, tuttavia, e Peter e io stabilimmo
presto un contatto personale.
Peter venne in Germania, voleva conoscere gli altri membri della sua famiglia, quelli di
origine europea. Quando mio marito ed io volammo negli Stati Uniti un anno dopo,
cogliemmo quindi l'occasione per incontrare la famiglia di Peter, i nostri parenti americani. Si
verificò un fenomeno davvero interessante. Incontrammo anche la madre di Peter e sua
sorella Kate. Quando, una sera, ci siamo incontrati e abbiamo cenato insieme, ci siamo
raccontati diverse storie delle nostre rispettive famiglie. Ben presto abbiamo scoperto che
all'interno delle due famiglie si erano ripetuti esattamente gli stessi schemi ed esperienze.
Lo stesso schema dei due fratelli che si separano in una maniera imperdonabile esisteva
anche nella parte americana della famiglia, proprio come era accaduto nella parte tedesca
della famiglia, tra mio nonno e suo fratello. Era successo qualcosa tra i due che mio nonno
non avrebbe mai più perdonato. Non permise a suo fratello di vederlo neanche sul letto di
morte. Negli Stati Uniti, i fratelli gemelli si separarono e interruppero completamente la loro
relazione. Da quel momento in poi, non ci furono più contatti tra loro e tra i loro familiari.
Questo fenomeno era probabilmente un aspetto del karma familiare profondamente
radicato, che era ovviamente attivo indipendentemente dal tempo e dallo spazio. Soprattutto,
Peter e sua sorella Kate mi hanno detto di aver riconosciuto il comportamento pedante della
zia tedesca come prevalente anche nel comportamento della madre. Abbiamo riso molto
quando ci siamo resi conto che stavamo avendo esattamente gli stessi problemi e conflitti
all'interno delle nostre rispettive famiglie.
Anche un'altra esperienza ha contribuito a chiarirmi che esistono davvero degli schemi
familiari ereditari. Durante un corso di studio SGI a Trets, nel sud della Francia, ho
incontrato una donna che, come me, provava un profondo amore e una passione per il
flamenco. Ci siamo seduti insieme una sera e lei mi ha detto che era da sempre attratta dal
flamenco, fin da quando era bambina. Venne adottata originariamente dal Sud America e
crebbe con una famiglia amorevole e premurosa in Germania. Anni dopo, voleva conoscere la
madre biologica e riuscì a incontrarla. Fu allora che scoprì che sua madre era una ballerina
di flamenco.
Sono rimasto molto toccata da questa storia perché mi ha mostrato come preferenze,
impressioni, attitudini ed emozioni sono contenute nel nostro karma familiare. o nel nostro
DNA, guardando da una moderna prospettiva. Da questo potrebbe derivare l'attrazione per
un certo tipo di danza, da questo potrebbe anche derivare la tendenza ad arrabbiarsi, ad
essere felici o ad essere depressi.
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Gli schemi informativi delle generazioni passate
Queste osservazioni mostrano che il nostro karma familiare sembra radicato nel profondo
subconscio delle nostre vite. Quindi non si può semplicemente cambiarlo analizzandolo,
desiderando o pensando positivamente. Il tuo ego quotidiano non può accedere agli schemi di
pensiero e sentimento, memorizzati nel tuo subconscio collettivo.
Questo livello subconscio contiene ricordi di vite passate o profondi ricordi genetici, cioè
programmi che vengono trasmessi dagli antenati. Allo stesso modo in cui le nostre memorie
individuali sono immagazzinate nei nostri percorsi neurali, così questa specie di memoria
collettiva è immagazzinata nel nostro corpo e nelle nostre cellule. Nel suo libro Intelligent
Cells, il biologo Bruce Lipton descrive come i ricordi e le emozioni si tramandano di
generazione in generazione attraverso i nostri geni.
Gli schemi informativi delle tendenze karmiche vengono tramandati attraverso i nostri geni, di generazione in
generazione.
In questa lettera, Nichiren ha chiarito che siamo sotto l'influenza di tutti gli schemi karmici,
positivi e negativi, che i nostri antenati hanno causato nelle ultime sette generazioni.
Allo stesso tempo, stiamo generando gli effetti corrispondenti, non solo per la nostra vita, ma
anche per i nostri discendenti fino a sette generazioni a venire. Pertanto, cambiare il karma di
famiglia in questa vita significa anche cambiare il karma delle generazioni future.
L'energia del daimoku ha quindi il potere di alterare gli schemi informativi memorizzati in
questo livello del subconscio profondo, in modo tale da poter sperimentare una realtà positiva.
Questo ovviamente accade su un livello spirituale al di là del tempo e dello spazio, dove tutto
avviene simultaneamente. Questo spiega anche perché il passato dei nostri antenati, o gli
effetti dei contenuti memorizzati in questo campo di coscienza, possono essere trasformati
simultaneamente per tutti i membri di una stessa famiglia.
La ragione per cui stai vivendo qualcosa che non hai desiderato consapevolmente è che la
tua programmazione inconscia emette costantemente una data vibrazione, che attira
vibrazioni simili nella tua vita.
Tuttavia, quando reciti daimoku, il cambiamento inizia immediatamente nella profondità della
tua mente subconscia e si rifletterà nel tuo ambiente.
Tuttavia, la più grande illusione nella quale costantemente cadiamo è presumere che ci siano
principalmente altre cause per spiegare la nostra situazione, diverse dal nostro stato vitale e
dalla coscienza. Ciò significa che, finché non cambieremo le nostre tendenze karmiche,
saremo sempre costretti a confrontarci con gli stessi argomenti, tendenze, sentimenti,
pensieri, schemi reattivi, credenze e ricordi.
Se ti confronti costantemente con gli altri e reagisci in modo competitivo, ad esempio, invece
di cercare di lavorare in armonia con le altre persone, potresti sperimentare molti conflitti
nella tua vita. Se reagisci costantemente con timore a qualsiasi nuova situazione o offerta di
lavoro, proprio questa potrebbe essere la causa che ti impedisce di progredire e crescere.
Questo significa anche che, per cambiare la tua vita, è necessario divenire consapevole che
sono sempre le tendenze karmiche a impedirti di soddisfare desideri e progetti. Queste
tendenze karmiche formano la base di tutte le tue attività ed esperienze e quindi influenzano
tutte le aree della tua vita, come la salute, il successo, la ricchezza, la famiglia e le relazioni
con amici e partner.
Se tendi a reagire con paura, per esempio, questa allora si rifletterà su tutte le aree della tua
vita. Ricordo che, all'inizio della mia pratica, quando mi resi conto che stavo proiettando il mio
schema basato sulla paura su quasi tutto, questa era la sfida principale che volevo vincere,
con la pratica del daimoku. Quando la paura gestisce la tua vita, probabilmente hai timore di
chiedere di essere pagato di più per il tuo lavoro, perché temi di perdere il lavoro. Ricordo che
ero molto nervosa quando ho iniziato a insegnare nei seminari a compagnie internazionali.
Dormivo male e quasi non riuscivo a respirare prima di andare. Ero bloccata da limiti e timori.
È stato allora che ho iniziato ad affidare la mia paura al Gohonzon, ogni volta che si
presentava. Quando non potevo recitare ad un Gohonzon perché ero in un seminario, ad
esempio, immaginavo rapidamente un Gohonzon di fronte a me e gli affidavo questa
sensazione, sapendo che l'attivazione del più alto potere della coscienza cosmica avrebbe
trasformato qualsiasi situazione.
Potresti avere la tendenza a non finire le cose o a non prenderti nessun impegno. Se tendi ad
andare in palestra e fai in maniera superficiale solo alcuni esercizi, dicendo a te stesso che la
prossima volta li farai correttamente, è molto probabile che tu faccia tutto così nella tua vita.
Questo schema può anche mostrarsi nelle interazioni sociali, perché non ti impegni con il tuo
ragazzo o con la tua famiglia o rimandi sempre le cose da fare.
Anche quando reciti, puoi ripetere più e più volte i tuoi schemi karmici, se non ti sforzi
davvero di diventare consapevole di essi e di affrontarli deliberatamente. Dopo un po' ho
capito che molte persone tendono a reagire in modo molto spiacevole o negativo una volta che
tu spieghi loro gli schemi karmici che compromettono il loro progresso.
Caso di studio 5: Un modo di vivere inconcludente
Chris praticava già il daimoku da alcuni anni, ma per qualche motivo si era rifiutato di
affrontare davvero lo schema che, nella propria vita, causava sofferenza a lui e agli altri.
Aveva l’abitudine di non finire mai le cose e di non assumersi veramente la responsabilità
della propria vita o delle persone a proprio carico. Questo schema si è manifestato quando
non ha terminato gli studi universitari, sebbene fosse molto intelligente e di talento. Aveva
l'abitudine di fare molte cose ma non riusciva a stabilire le giuste priorità. Non riusciva a
concentrarsi su ciò che era veramente importante al momento, cioè finire la tesi per
laurearsi. Invece ha messo tutta la sua energia negli hobby, nell'incontrarsi con gli amici e nel
suonare musica.
Uno dei suoi amici gli fece notare che sarebbe stato meglio per lui terminare gli studi e che
la sua tendenza a non dare la priorità alle cose da portare a termine avrebbe avuto molte
conseguenze della sua vita. A Chris questo consiglio non piacque molto, si infastidì e mise il
broncio per diverso tempo.
Più tardi ebbe un figlio dalla sua ragazza, ma non riuscì mai a fare un lavoro decente e a
garantire una situazione finanziaria stabile per la sua giovane famiglia, lasciando la sua
ragazza. Ciò che sorprendeva davvero era il fatto che, subito dopo essersi separato, divenne
di nuovo padre con la sua nuova fidanzata, anche se non poteva sostenere finanziariamente il
bambino che già aveva.
Quindi, anche quando si recita daimoku , è essenziale guardare attentamente i risultati nella
propria vita, per prendere coscienza delle tendenze karmiche di fondo. Questo è il primo, e
spesso il più difficile, passo per cambiarle. Tuttavia, quando si recita daimoku , a volte la
situazione diventa così grave, che non si può più ignorare la propria tendenza fondamentale.
Questo aspetto è stato ben illustrato nelle mie esperienze basate sul karma (vedi lo Studio di
casi: La mia sindrome da salvatore e Il mio karma familiare). Potresti avere anche tu molte
storie simili da raccontare.
Comunque, ormai avrai capito che è il tuo karma a causarti costantemente dei problemi.
Ecco perché esamineremo più da vicino i meccanismi specifici del karma, cioè come funziona
effettivamente.
Una visione fatalistica della retribuzione karmica
La parola karma significa, innanzitutto, azione volontaria sotto forma di pensiero, parola e
azione. Si riferisce a tutto ciò che decidi di fare consapevolmente. La legge del karma afferma
che prima o poi ogni azione causa inevitabilmente un certo effetto che corrisponde alla causa
precedentemente creata. Questa è ciò che chiamiamo legge di causa ed effetto. Gli antichi
testi buddisti forniscono alcuni esempi specifici di questo principio:
Chi scala un’alta montagna, alla fine deve discenderne. Chi non rispetta gli altri sarà a sua volta disprezzato.
Chi critica quelli che hanno un bell’aspetto nascerà brutto. Chi ruba il cibo e le vesti altrui cadrà sicuramente
nel mondo degli spiriti affamati. Chi deride una persona che osserva i precetti ed è degna di rispetto nascerà in
una famiglia povera e di umile condizione sociale. Chi calunnia una famiglia che abbraccia l’insegnamento
corretto nascerà in una famiglia che nutre opinioni errate. Chi ride di coloro che osservano fedelmente i
precetti nascerà plebeo e sarà perseguitato dal sovrano. Questa è la legge generale di causa ed effetto.
Citazione dal Sutra del Nirvana in: Lettera da Sado (1272)
Nel brano sopra citato, Nichiren fornisce alcuni esempi secondo la visione tradizionale della
legge generale del karma. Il karma è anche energia. L'energia creata da un'azione deve essere
restituita. È inevitabile.
Questa legge può essere definita come il principio della retribuzione karmica, che in termini
semplici significa:
Quindi, ti si parano sempre davanti gli effetti di tutto ciò che hai pensato, detto e fatto in
passato. Dato che non sei del tutto consapevole di tutte queste azioni, a volte potresti
chiederti perché ti trovi di fronte a certe situazioni che ti fanno soffrire.
Se consideri attentamente questo principio della retribuzione karmica, giungerai alla
conclusione che devi assolutamente evitare le emozioni, i pensieri e le azioni negative, che
danneggiano, o distruggono, te stesso e gli altri. Invece dovresti fare del tuo meglio per
rispettare e trattare bene te stesso e gli altri. Sulla base di questa intuizione, i buddisti sono
stati tradizionalmente incoraggiati ad osservare centinaia di specifici precetti etici e
regolamenti morali.
Nel Buddismo Nichiren, tuttavia, non esiste un lungo catalogo di cose da fare e da evitare,
un codice morale dettagliato. Al contrario, Nichiren ha offerto un approccio completamente
diverso al cambiamento e al superamento di tutte le nostre tendenze karmiche che sono la
causa della nostra sofferenza.
Invece di seguire vari precetti per condurre una vita moralmente rispettabile, Nichiren
suggerì che dovremmo concentrarci direttamente sull'attivazione dello stato vitale illuminato.
Più tardi torneremo su questa fondamentale differenza nella visione del karma e su come
affrontarlo.
Considerando il principio della retribuzione karmica, tutto ciò che sperimenti nel presente è
quindi predeterminato dalle tue stesse azioni del passato. Stai solo raccogliendo i frutti
cresciuti dai semi che hai posto. Secondo questa visione, fa parte del tuo karma incontrare
una certa persona o essere coinvolto in un determinato evento o situazione. Sotto questo
aspetto, il karma è generalmente inteso come qualcosa di nefasto e come qualcosa che accade
in modo deterministico, fatalistico.
Petra è una donna molto attraente e divertente sulla cinquantina, che ha sempre avuto il
desiderio di partecipare ad un programma televisivo che supporta le donne nella loro vita
quotidiana. Ha avuto il coraggio di recitare per questo obiettivo di vita e ha anche sviluppato
una strategia per raggiungere questo traguardo. Ha trovato un'azienda che l'ha aiutata a
produrre un video clip professionale in cui ha presentato se stessa e la sua idea. Ha inviato
questo videoclip a una certa emittente televisiva che aveva in mente. Sfortunatamente la sua
domanda venne rifiutata e lei ne rimase profondamente delusa. Questo incidente innescò
automaticamente dentro di lei la vecchia sensazione di essere rifiutata e si scoraggiò a tal
punto che evitò di rivolgersi ad altre emittenti televisive. Sentendosi completamente insicura,
considerò questa risposta negativa come un presagio che non avrebbe mai avuto successo.
Pochi giorni dopo aver iniziato a recitare sulla questione, fu in grado di attribuire un
significato diverso e più utile all'intero incidente. Si rese conto che, ogni qual volta veniva
respinta, era condizionata a reagire automaticamente in un certo modo. Il rifiuto le aveva
dato la sensazione che la sua intera persona fosse stata respinta. Questa era esattamente la
sensazione auto-limitante che le aveva sempre impedito di progredire. Dopo aver recitato per
trasformare la situazione, improvvisamente sentì che la sua idea non era necessariamente ciò
che questa emittente televisiva stava cercando, ma che avrebbe potuto essere semplicemente
perfetta per un'altra. Ora era determinata a continuare a provare con altre emittenti
televisive.
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2. Ti accorgi che in questa situazione tendi a usare una delle frasi sopra citate, pronunciate come fossi una
vittima?
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3. Cosa ti passa per la testa ogni volta che pensi in questo modo?
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4. Che emozioni provi?
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5. A cosa pensi?
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Finora, abbiamo imparato che il karma origina da schemi condizionati di pensiero, parola e
azione.
Per cambiare il tuo karma o una certa catena causale karmica devi cambiare il modo in cui reagisci quando sei di
fronte
a una certa situazione.
Ciò richiede l'arresto del programma autopilota che ti porta direttamente verso una
direzione predefinita. Tuttavia, per la maggior parte delle persone è più facile a dirsi che a
farsi. Il karma non esiste al di fuori di te; è profondamente radicato anche nel tuo corpo, come
vedremo più avanti.
Fermare o cambiare i programmi di autopilota del subconscio a volte può essere difficile da mettere in pratica.
Quindi è necessario accedere a un potere più grande dello stato limitato di coscienza del tuo ego quotidiano.
Capitolo 10
La zona della pura coscienza libera dal karma
Più permetti alla tua coscienza di espandersi, più sperimenterai una vita che si avvicina il più
possibile al Paradiso in Terra.
─ Deepak Chopra
La nona coscienza è dentro di te
Secondo Nichiren, c'è una chiara soluzione per uscire da questo cerchio infinito costituito
dagli schemi delle nostre reazioni karmiche: infatti, iscrivendo il Gohonzon ci ha lasciato un
mezzo, a prova di proiettile, per superare le nostre limitazioni karmiche, per avere accesso
diretto alla potente coscienza cosmica.
Negli ultimi due capitoli, 8 e 9, abbiamo spiegato la profonda psicologia buddista del karma,
costituita dagli otto livelli di coscienza sviluppati dalla scuola Yogachara. Nel Buddismo
Nichiren, tuttavia, abbiamo familiarità con il livello aggiuntivo della nona coscienza, che è
proclamata nella linea tradizionale del T'ien-t'ai cinese e del Buddismo giapponese Tendai. A
questo punto ci si potrebbe chiedere: perché è essenziale per il T'ien-t'ai supporre che sotto
gli otto livelli di coscienza già esistenti, secondo l’insegnamento della scuola Yogachara, ci sia
un altro livello di coscienza? Che tipo di beneficio pratico possiamo ottenere da questa
innovativa teoria di una profonda psicologia buddista?
Per prima cosa, torniamo a ciò che insegnava la scuola Yogachara. La scuola Yogachara
asserì che tutto ciò che si sperimenta, sia dentro che fuori, è un prodotto diretto e il risultato
del proprio stato di coscienza. Ciò significa fondamentalmente che tutte le nostre esperienze
sono attività della coscienza. I nostri pensieri ed emozioni possono guarirci o farci ammalare.
Significa che la propria coscienza determina la realtà che si sta vivendo. Quando guardiamo il
mondo "là fuori", lo stiamo effettivamente vivendo "qui dentro", nella nostra coscienza.
Pensare che la coscienza preceda il mondo materiale va completamente contro l'idea
occidentale di come la realtà è strutturata. Pensiamo che l'universo fisico sia "reale" e che al
massimo la coscienza sia una specie di sottoprodotto del mondo fisico.
Secondo la scuola Yogachara, tuttavia, non esiste una realtà indiscutibile. C'è solo ciò che
ognuno di noi percepisce e con il quale interagisce. Essa sosteneva che la coscienza viene
prima, seguita poi dalla manifestazione nel mondo fisico. Questo si applica alla salute, alle
relazioni, ai pensieri, a come ci si sente e a quali situazioni si attirano.
Per superare e cambiare le condizioni karmiche che controllano la vita, i praticanti dello
Yogachara facevano sforzi incessanti per trasformare ogni singolo schema karmico,
immagazzinato nell'ottavo strato della mente subconscia, la coscienza Alaya. È inutile dire che
questa pratica ardua e noiosa di eliminare tutte le influenze karmiche può richiedere diverse
vite o anche eoni. I praticanti dello Yogachara erano convinti che alla fine del loro straziante
sforzo avrebbero finalmente raggiunto l'illuminazione.
Supera l’egocentrismo
Per raggiungere questo stato di Buddità, c'è sempre stato un grande ostacolo da superare: il
nostro attaccamento all'ego, che si basa sull'idea che il nostro sé cosciente sia indipendente e
separato da ogni altra cosa e abbia il controllo della nostra vita.
La scuola Yogachara aveva già affermato che si deve superare la propria tendenza verso
l'egocentrismo. L’attaccamento a te stesso si manifesta in vari modi, ad esempio quando sei
troppo orgoglioso o ti ami in modo narcisistico. Dal momento che questa scuola ci ha
suggerito che ogni cosa, al mondo, è creata dalla proiezione di vari elementi karmici,
immagazzinati nell’ottava coscienza della tua mente subconscia o coscienza Alaya, tutto ciò
che stai vivendo potrebbe essere considerato un'illusione proiettata.
Se vuoi proiettare una storia diversa sullo schermo della tua vita, devi cambiare il film che viene proiettato.
Poiché il tuo sé cosciente è il centro della percezione, questa illusione potrebbe anche essere
riconosciuta come un inganno. In questo modo piuttosto estremo, i praticanti Yogachara si
sono sforzati di praticare gradualmente ed estesamente la via del Bodhisattva, compresa la
meditazione, per liberarsi da tutte le influenze karmiche e raggiungere l'obiettivo
dell'illuminazione.
T'ien-t'ai definì questo obiettivo finale come la nona coscienza, chiamata anche "coscienza
Amala". Questo stato di coscienza illuminato corrisponde al concetto di "natura di Budda",
libera da qualsiasi influenza karmica e attaccamento all'ego, che rappresenta la matrice di
tutte le cose nell'intero universo.
Tuttavia, proprio come la scuola Yogachara, T'ien-t'ai ha seguito l'idea che sia necessario uno
sviluppo lungo e graduale per raggiungere questo stato illuminato. Persino T'ien-t'ai non si
aspettava di finire questo compito nell’arco della sua vita.
In questo modo si possono trasformare i livelli delle proprie tendenze karmiche solo
gradualmente, passo dopo passo. Supponiamo che ogni stella nel cielo rappresenti uno dei
numerosi aspetti delle tendenze karmiche negative. Puoi immaginare quanta energia e quanto
tempo ci vorrebbe per eliminare tutte le tue forme negative di karma?
1. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
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2. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
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3. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
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Il buddismo del sole splendente di Nichiren
Questo approccio di auto-sviluppo graduale praticato dalla scuola Yogachara, tuttavia, era un
po' troppo laborioso e problematico secondo Nichiren. Egli desiderava stabilire un metodo
molto più facile, adatto a tutti, per superare il proprio karma. Così, offrì un modo
completamente diverso di avere accesso diretto e istantaneo allo stato illuminato.
Descriveva spesso la differenza tra questi due tipi di raggiungimento dell'illuminazione,
confrontando il proprio karma negativo con le stelle nel cielo e lo stato di illuminazione con il
sole:
Quando il sole sorge, le stelle vanno a nascondersi.
La scelta del tempo (1275)
Immagina di guardare le stelle scintillanti di notte e che questa gigantesca scena celeste
rappresenti tutti gli eventi che ti hanno fatto soffrire nell'oscurità dell'illusione e dell’inganno.
Ora, immagina cosa succede quando sorge il sole. La sua brillante luminosità è molto più
potente delle stelle scintillanti. Perdono il loro effetto, sebbene siano ancora lì.
Allo stesso modo, non devi lottare continuamente per risolvere i tuoi annosi problemi. Tutto
ciò sarebbe destinato a finire con frustrazione e esaurimento. Potresti, invece, attivare
direttamente la saggezza e l'energia illimitate della pura coscienza, per progettare
liberamente la tua vita in uno stato espanso di coscienza e creare salute e felicità. Stiamo
parlando di realizzare ogni area della tua vita, non solo una o due.
Tutte le circostanze cambieranno come risultato del cambiamento del tuo stato di coscienza.
Avere accesso diretto a questo stato di coscienza illuminato corrisponde al concetto di avere
accesso alla natura innata di Budda. Questo è il tuo "vero sé", che è libero da ogni impronta
karmica.
Non cercare mai questo Gohonzon al di fuori di te. Esso esiste solo nella carne di noi persone comuni che
abbracciamo il Sutra del Loto e recitiamo Nam-myō-hō-ren-ge-kyō. Il corpo è il palazzo della nona coscienza,
l’immutabile realtà che regna su tutte le funzioni della vita.
Il reale aspetto del Gohonzon (1277)
Ricordi la Cerimonia nell’aria, che rappresenta un livello spirituale al di là del tempo e dello
spazio? Nel nostro libro Trasforma la tua energia - Cambia la tua vita: Buddismo Nichiren 3.0
l'abbiamo descritta come una sfera spirituale, un campo energetico libero dalla materia e dalla
dualità, non limitato da vincoli di tempo e spazio, in cui esistono tutte le possibilità. Questo è il
livello della coscienza pura.
Ricordi il cardiologo olandese Pim van Lommel, di cui abbiamo parlato nel capitolo 7 e che fa
riferimento alla coscienza "locale" e "non locale"? La "coscienza non locale" corrisponde a ciò
che nel Buddismo Nichiren è chiamata la "natura di Budda" o il "nono livello di coscienza".
Nichiren la considerava come la matrice di tutti gli esseri e di tutti i fenomeni sulla Terra e
nell'intero universo. Questo concetto potrebbe essere inteso come l’equivalente della sorgente
di tutte le manifestazioni e della coscienza stessa. Tradizioni spirituali diverse ci dicono che
tutte le cose provengono da questa sorgente, e potrebbero esserci persino dei parallelismi con
la fisica quantistica, che si occupa degli aspetti più minuti dell'universo fisico. I più grandi
fisici e le menti più grandi del nostro tempo suggeriscono che si abbia un potenziale infinito in
questo campo, per creare qualsiasi cosa si desideri. Questo campo di coscienza non locale e
non materiale è considerato come l’origine della nostra mente, dei nostri pensieri e delle
nostre emozioni. Viene spesso definito come il campo di infinite possibilità e viene anche
indicato come campo del punto zero. In questo regno, che è fondamentalmente ovunque e da
nessuna parte, siamo tutti collegati, siamo una cosa sola.
Nichiren chiama questo livello "la realtà immutabile che regna su tutte le funzioni della vita".
Questo è il luogo in cui avviene la guarigione e dove ogni intenzione viene immediatamente
soddisfatta. Iscrivendo il Gohonzon, Nichiren ci ha dato un mezzo per attingere a questo
campo e creare risultati, che alla fine si riflettono nella terza dimensione della nostra vita
quotidiana.
Essere in grado di connettersi con questo campo ha un grande impatto sulla nostra felicità o sulla nostra salute.
Si comincia attivando la coscienza non locale
Quindi, recitare daimoku al Gohonzon consente di connettere la coscienza personale
individuale alla pura coscienza. Mentre la pura coscienza è in realtà illimitata, tu come
individuo rappresenti solo un aspetto limitato di questa coscienza illimitata, a causa delle
restrizioni karmiche, delle convinzioni e della limitata immagine di te stesso. Tuttavia, avendo
accesso diretto alla pura coscienza non locale, tu stesso puoi diventare coscienza illimitata
senza alcuna forma e cambiare il karma, l’immagine di te stesso ed il mondo intero. Questa è
l'esperienza più liberatoria che si possa immaginare, perché ti libera dall'idea fissa di essere
limitato dal passato e dalle circostanze.
Nichiren conosceva la differenza tra la sorgente di pura coscienza e le manifestazioni,
consistenti fondamentalmente nei dieci diversi stati vitali. Tuttavia, la sorgente di tutti i
fenomeni è la nona coscienza che non è altro che pura coscienza.
Nam-myō-hō-ren-ge-kyō rappresenta la nona coscienza, mentre i dieci mondi rappresentano i livelli dalla ottava
coscienza in giù.
La raccolta degli insegnamenti orali
L'esperienza della pura coscienza è in realtà la nostra vera natura, mentre tutto ciò con cui
normalmente ci identifichiamo è semplicemente un filtro che viene posto su questa coscienza
non locale, senza forma e senza limiti. Attraverso questo filtro sperimentiamo esclusivamente
il nostro corpo, la nostra identità, il nostro ambiente sociale, i nostri averi e le nostre
conquiste; l’esperienza limitata della nostra realtà sulla Terra. Viviamo in un mondo pieno di
separazione, distinguendo tra te e me, tra uomo e donna, tra qui e là, tra ora e allora.
La psicologia buddista ci mostra che, al nono livello di coscienza, la nostra mente non è
distratta dalla percezione di stimoli esterni. Possiamo porre la nostra mente in uno stato in cui
siamo completamente svegli, dove c'è solo chiarezza, guarigione e trasformazione. Uno stato
in cui il nostro ego cosciente può espandersi e sperimentare lo stato di puro essere. Questo è
lo stato naturale della nostra mente.
Per la nostra mente è come "tornare a casa". Questa è la condizione migliore in cui essere se
stessi. Ogni volta che recito, sento che sono davvero me stessa. Sono a casa. Se sei veramente
te stesso, allora questa si rivela essere un’esperienza molto potente, attraverso la quale puoi
portare profondi cambiamenti in tutti gli aspetti della tua vita.
Questa coscienza cosmica è definita come uno stato di completa libertà e felicità. Avendo accesso a questo livello di
pura coscienza, il karma perde il suo effetto e non può più dare nuovi frutti.
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Riesci a immaginare di aver abbandonato qualsiasi forma di rabbia e risentimento?
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Riesci a immaginare di essere libero da blocchi emotivi e schemi comportamentali malsani?
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Riesci a immaginare che non ci sono limitazioni su ciò che puoi ottenere?
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Riesci a immaginare di poter rispondere sempre al più alto livello di consapevolezza, indipendentemente da come si
comportano gli altri?
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Riesci a immaginare che, durante la recitazione, la tua coscienza si espande nella tua natura illimitata?
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Non confondere la realtà esterna con la sorgente
Spesso pensiamo che le nostre circostanze attuali, il lavoro, il partner, i soldi, i nostri amici, la
casa, la macchina, tutto ciò che abbiamo, siano la fonte della nostra felicità. Tendiamo a farlo
soprattutto con il posto di lavoro e il partner. Tutti noi conosciamo pensieri come: "se lascio
questo lavoro, allora non avrò più soldi", "se lascio questa persona, allora non riceverò più
amore".
Il lavoro che hai adesso non è la sorgente della tua abbondanza. È un modo in cui la pura
coscienza si dispiega nella tua vita. Confondiamo spesso la persona con cui viviamo una
relazione con l'unica fonte della nostra felicità. Una relazione è il mezzo con cui manifestiamo
il nostro amore.
La fonte della nostra creatività, della nostra felicità e della nostra abbondanza, secondo
Nichiren, è la pura coscienza. Più la attiviamo e più siamo connessi ad essa, più siamo felici.
Tutte le cose di cui abbiamo bisogno e che vogliamo, ci vengono consegnate da qualcosa di
molto più grande di chiunque di noi. Tuttavia, quando siamo troppo attaccati ai canali
individuali, iniziamo a soffrire. Le nostre ipotesi sulle vere fonti della felicità non sono
assolutamente vere. Ci sono infiniti modi per raggiungere l'abbondanza e ci sono infiniti modi
per raggiungere la felicità. Vengono tutti da quell'unico luogo, che è pura coscienza non
manifestata che si rivela nella tua vita.
"Offesa" significa negare la dignità della tua vita
L'approccio innovativo di Nichiren alla trasformazione del karma si basa essenzialmente sulla
natura di Budda, che può essere attivata immediatamente, recitando daimoku. Abbiamo
identificato la natura di Budda insita nelle nostre vite come nona coscienza. Questa parte della
coscienza è potenzialità pura. Non ha né inizio né fine, né spazio né tempo. Ha un potere
organizzativo infinito, fa compiere un salto di qualità nella creatività e si muove naturalmente
nella direzione della crescita. È un sé impersonale che è anche conosciuto come coscienza
universale, coscienza cosmica, non locale e illimitata, ma che trova espressione nel tempo e
nello spazio attraverso un corpo. È l'unica vera fonte del sé permanente mentre siamo svegli o
dormiamo. Quando reciti daimoku , questo potenziale sé, il centro che ti permette di
innamorarti della tua vita, può sorgere.
Basandosi su questa intuizione, Nichiren sottolinea che tutti sono dotati del potenziale per
realizzare l'illuminazione. Traducendo questa dottrina buddista in termini moderni, ciò che
chiamiamo natura di Budda o coscienza non locale potrebbe essere definita come "dignità
della vita". Quindi sia il daimoku stesso che il Mandala Gohonzon rappresentano in realtà la
dignità della vita, che dovrebbe essere sommamente rispettata. Ecco perché ogni volta che
recitiamo daimoku al Gohonzon, apprezziamo la dignità della vita e nello stesso tempo
esprimiamo l'intenzione di dispiegare questo potenziale nella nostra vita.
È essenziale comprendere che Nichiren non pensava alla "legge generale del karma" quale
causa fondamentale della sua sofferenza, dal momento che la legge generale del karma
descrive solo la causa di ciascuna delle innumerevoli forme di karma negativo individuale.
Secondo Nichiren, c'è una ragione di base per la sofferenza molto più profonda.
Una volta che sei riuscito a trasformare questo motivo fondamentale, non devi preoccuparti
di provare a cambiare tutte le 3000 forme diverse di karma negativo. La trasformazione della
causa di base cambia tutto. A questo proposito Nichiren affermò che la causa fondamentale
delle sue stesse sofferenze era l’offesa:
Questa è la legge generale di causa ed effetto. Tuttavia, le mie sofferenze non sono ascrivibili a questa legge
causale. In passato ho disprezzato i devoti del Sutra del Loto ho anche messo in ridicolo, ora esaltandolo, ora
denigrandolo, il Sutra del Loto.
Lettera da Sado (1272)
Se consideri e segui solo la legge generale del karma o il principio della retribuzione
karmica, allora sei principalmente interessato a superare ogni singolo karma negativo causa
della tua sofferenza. Come accennato in precedenza, questo sforzo significa condurre una
lotta senza fine e si concluderà solo con frustrazione e esaurimento. Nel Buddismo Nichiren,
tuttavia, tutti questi karma vengono trasformati attivando il Dharma di Nam-myō-hō-ren-ge-kyō .
Poiché questa Legge mistica contiene tutti i tipi di benefici, non devi porti la domanda su
come cambiare e superare tutte le forme individuali di karma che sono la causa di tutte le tue
sofferenze. Invece il tuo obiettivo principale dovrebbe essere quello di attivare lo stato vitale
illuminato, pieno di compassione illimitata, amore, saggezza e felicità. È il sole che sorge ad
eclissare le stelle, che rappresentano le forme negative del tuo karma.
Lasciatemi illustrare con un esempio questo principio. Supponi di dover pagare 10.000 € alla
tua banca e la banca ti chiedesse di rimborsare ora questa somma. Questo sarà un grosso peso
per te se guadagni 10 € all’ora nel tuo attuale lavoro. Se improvvisamente, tuttavia, ricevessi
100.000 € da una fonte inaspettata, ripagare i 10.000 € non sarebbe un grosso problema e non
ti darebbe più noia. La fortuna inaspettata è come il sole, e il misero debito di 10.000 € è come
le stelle, non vale più la tua preoccupazione. Ora hai una maggiore capacità di gestire questa
richiesta del tuo karma individuale.
Quando Nichiren menzionò che le sue sofferenze erano causate dalla sua "offesa alla Legge
mistica" (Hōbō), rappresentata dal Sutra del Loto, egli collegò tutti i suoi problemi e le sue
forme negative di karma ad una semplice domanda: sei pro o contro la Legge Mistica? Così
facendo sottolineò che il problema fondamentale nella nostra vita è l’offesa alla Legge Mistica.
Per Legge Mistica, tuttavia, non si intende semplicemente la legge della causalità, ma la vita
stessa, poiché essa incarna e manifesta questa legge. Come sottolinea spesso Nichiren, la
nostra vita è preziosa e da rispettare, in quanto tale. Pertanto, l’offesa alla Legge Mistica può
essere intesa oggi come qualsiasi azione che neghi la nostra vita preziosa e il nostro
potenziale di realizzazione dello stato vitale illuminato. Tuttavia, ogni volta che apprezziamo la
nostra vita e attiviamo il suo più alto potenziale, saremo messi nella condizione di cambiare
tutte insieme le nostre singole forme negative di karma.
In termini moderni, per "offesa alla Legge mistica" si può intendere la negazione della dignità della nostra vita e il
non vedere
il potenziale che possiamo attivare e manifestare
nelle nostre vite quotidiane.
Ichinen Sanzen rappresenta questo principio di base
La possibilità di attivare lo stato vitale illuminato è anche la ragione per cui non abbiamo una
lunga lista di cose da fare e da non fare nel Buddismo Nichiren, ma solo un precetto: il
"precetto del calice di diamante".
I cinque caratteri di Myō-hō-ren-ge-kyō, il cuore dell’insegnamento originale del Sutra del Loto contengono tutti
i benefici accumulati attraverso le innumerevoli pratiche e le azioni meritorie di tutti i Budda nelle tre
esistenze. Come possono quindi questi cinque caratteri non includere i benefici ottenuti osservando tutti i
precetti dei Budda? Una volta abbracciato questo meraviglioso precetto perfettamente dotato, un praticante
non può romperlo, nemmeno se volesse. Perciò è chiamato il precetto del calice di diamante.
L'insegnamento, la pratica e la prova (1274)
Questo precetto supera tutti gli altri. Tutti gli aspetti sopra menzionati sono basati sul
peculiare modo di pensare del Buddismo Nichiren: si inizia da un punto per risolvere tutti i
problemi della vita.
Qualunque cosa ti sia accaduta o ti sia stata fatta nella tua vita, c'è sempre una parte della tua coscienza che
nessuno può
distruggere. Una volta avuto accesso a questo livello,
il tuo karma può essere trasformato.
Capitolo 11
Il subconscio risiede nel corpo
Il karma non può essere evitato. L'energia karmica viene restituita con la stessa intensità con
cui è stata generata. A seconda delle azioni precedenti, ciò potrebbe creare felicità o
sofferenza. Qualunque cosa accada, è il risultato del rilascio del karma, che,
indipendentemente da come si veda la situazione, è una cosa positiva e un'opportunità per la
crescita futura. ─ Deepak Chopra
Perché il karma è così persistente?
Per cambiare il nostro karma e vivere una vita felice, Nichiren stabilì una pratica specifica per
entrare in contatto con la nona coscienza, la coscienza non locale inerente alle nostre vite.
Sapeva che il karma ha sempre un ruolo decisivo nelle nostre vite e che è nascosto negli strati
più profondi del nostro subconscio.
Nichiren ci ha fornito una visione originale e specifica di questa connessione mente-corpo.
Per anni mi sono chiesta cosa intendesse dicendo che il Gohonzon esiste nella carne di un
credente.
Nichiren non disse a Abutsubō, il suo fervente seguace a Sado, che Abutsubō è la Torre
Preziosa (del Gohonzon) e la Torre Preziosa è Abutsubō? Non sta dicendo qui che il nostro
corpo contiene lo stato vitale più elevato, il decimo stato vitale, lo stato di coscienza
illuminata, cioè lo stato di Budda? E se il tuo corpo contiene lo stato di Budda, nello stato di
Budda non sono tutti inclusi gli altri stati vitali? Quindi il tuo corpo contiene anche gli altri
nove stati vitali. Questo è qualcosa che sperimentiamo quando abbiamo emozioni negative,
quando siamo a corto di energia o altrimenti malati. Sperimentiamo in senso fisico rabbia e
gioia, questi sono stati fisici, molto viscerali. Così è anche lo stato dell'illuminazione. In altre
parole, come Nichiren ci ha detto chiaramente, il nostro corpo e la nostra mente non sono solo
connessi, ma il nostro corpo è la nostra mente. A questo punto, è interessante vedere che le
sue parole sono suffragate dai risultati della scienza moderna.
Come già accennato nel capitolo 8, le ricerche nel campo della biologia e delle neuroscienze
mostrano che il 95% dei nostri programmi consiste in programmi automatici e inconsci,
mentre il restante 5% in programmi coscienti e deliberati. Quando parliamo di "programmi"
intendiamo tutte le tendenze del subconscio verso determinate abitudini, sentimenti, pensieri
e schemi di reazione, che sono profondamente memorizzati a livello fisico nelle nostre cellule.
Quindi, i nostri corpi agiscono effettivamente anche come "menti subconsce". In questo senso
tutte le vecchie emozioni e abitudini immagazzinate nel tuo corpo, che è la tua mente,
determinano i tuoi pensieri e le tue azioni, e quindi il corso della tua vita intera.
Ecco perché "decidere" con la mente razionale di stare meglio, di solito non funziona. Se dici
di volere una cosa, ma ad un livello più profondo del subconscio credi ad altre cose, stai
impedendo a te stesso di avere successo in questo aspetto. Per esempio, potresti dirti: “voglio
incontrare una persona con cui essere felice”, ma se a livello inconscio interiormente credi
che “questo non potrà mai accadere alla mia età; sono troppo vecchio”, allora sarà veramente
difficile trasformare questo sogno in realtà. Questo vale per ogni aspetto della tua vita: per la
quantità di denaro che vuoi avere, per la tua salute, per il tuo successo. Perché? È molto
semplice.
La tua forza di volontà cosciente non potrà mai essere più forte della tua mente subconscia, che può sabotare le tue
decisioni e azioni.
Ora daremo uno sguardo più dettagliato a questo meccanismo karmico, sulla base di aspetti
biologici e neuroscientifici, cioè in riferimento al meccanismo di memoria degli schemi karmici
a livello delle cellule cerebrali. Questo ci consente di diventare più consapevoli dei nostri modi
di pensare e di sentire, in modo da poter iniziare a cambiare la nostra vita nei modi che
vogliamo, invece di rimanere alla mercé del nostro karma.
Il karma è memorizzato a livello cellulare
Quando provi una certa emozione per un periodo di tempo lungo, le cellule del tuo corpo
iniziano a costruire recettori per quel "lavaggio neuropeptidico" specifico. Questo è il motivo
per cui diventiamo biologicamente dipendenti da questa emozione.
Ogni volta che le tue cellule si dividono, lo fanno riproducendo il gene che crea questi stessi
recettori. Quindi, se hai attraversato un periodo in cui ti sei sentito spesso arrabbiato,
stressato o ansioso, ormai le tue cellule hanno sviluppato recettori che si aspettano
esattamente questa emozione. In questo caso, hai fisicamente condizionato il tuo corpo a
soffrire. La tua inclinazione verso una certa emozione crea una tendenza abituale e diventa
parte della tua personalità. In questo modo le nostre tendenze karmiche sono sostanzialmente
immagazzinate nei nostri corpi e ora a loro volta iniziano a condizionarci.
Questo a sua volta ha conseguenze enormi per la tua vita poiché l'energia
che emani dall'interno attrae situazioni e persone all'esterno. Le emozioni hanno un effetto
davvero potente e possono influenzare un'altra persona e il vasto mondo. Nella scienza
standard, le emozioni sono ancora considerate solo chimica, ma secondo Pert le emozioni sono
anche fisica e vibrazione. Hai dei recettori in ogni cellula del tuo corpo. Sono come mini-
elettropompe. Quando il recettore viene attivato da una corrispondente "molecola di
emozioni", come la chiama Pert, il recettore trasferisce una carica nella cellula, cambia la
frequenza elettrica della cellula e la sua chimica.
I sentimenti alterano, letteralmente, le frequenze elettriche generate dal nostro corpo,
producendo una forma di comunicazione non verbale con il nostro ambiente. Pert ha spiegato
che non siamo solo piccoli pezzi di carne. Vibriamo come un diapason; inviamo vibrazioni ad
altre persone. Trasmettiamo e riceviamo. Proprio come le nostre singole cellule trasportano
una carica elettrica, così fa il corpo nel suo insieme, come un elettromagnete che genera un
campo.
Le emozioni sono quindi molto importanti. Sono la chiave per ogni cambiamento. Le tue
emozioni lasciano un enorme effetto sul tuo ambiente e su altre persone, cambiando in modo
significativo il mondo intorno a te.
Secondo Pert, l'indicatore più importante di quanto tu sia in salute è il tuo livello di
autostima. Non ti permetterai mai di avere più di quanto pensi di meritare, e nessuno fa
questo a te: lo stai facendo tu, a te stesso, attraverso gli altri. Stai attirando ciò che ti senti
degno di avere, in tutti gli aspetti della tua vita. Quindi, cambiare il tuo karma implica
cambiare le tue emozioni.
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Quale emozione continua a sorgere nella tua vita? Come tendi a reagire?
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Provi molta rabbia, paura, ansia, invidia, gelosia, insicurezza, indegnità o impotenza?
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Sei sopraffatto da questa sensazione?
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Come vorresti sentirti invece?
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Ti piacerebbe sentirti ispirato, fiducioso, ottimista, pieno di amor proprio?
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Il daimoku rilascia le tue emozioni memorizzate
Come accennato in precedenza, le emozioni non sono un prodotto solo del cervello, ma sono
effettivamente immagazzinate nelle cellule del corpo. Ricorda, il corpo è anche parte della
mente subconscia! Tutti noi portiamo dentro emozioni dolorose, di sofferenza, perdita,
fallimento e delusione. Se non possiamo trasformarle, queste emozioni lavorano dietro le
quinte e possono farci ammalare. Comunque, una soluzione c'è. Secondo la mia esperienza la
pratica spirituale della recitazione del daimoku scioglie e rilascia la vecchia intrappolata
energia.
L'energia bloccata, che viene così liberata non pesa più su di te. Ora puoi lasciarla fluire per creare attivamente una
nuova realtà.
Disgrega le tue dipendenze emotive
Fin dall'inizio della mia pratica ho capito che i sentimenti che spesso mi impedivano di
raggiungere i miei obiettivi e di essere felice erano la preoccupazione, la paura e la rabbia.
Dopo un po' ho capito che provavo paura o iniziavo a preoccuparmi ogni volta che pensavo che
i miei desideri o i miei obiettivi non potessero essere soddisfatti. Ogni volta che le cose non
andavano come volevo, mi sentivo frustrata e cominciavo a preoccuparmi.
Tutti questi sentimenti causano ancora più preoccupazioni. Questa è una sensazione che può
generare dipendenza.
A volte le persone ci dicono: "Ho recitato così tanto che sono quasi rauco, ma non ho ancora
raggiunto il mio obiettivo". Dopo un po' ho capito che si può diventare dipendenti dal desiderio
di raggiungere gli obiettivi. Tutta la sofferenza deriva dalla dipendenza, dall'essere troppo
attaccati al risultato, quando recitiamo.
Il punto cruciale in questo caso è che non stai lasciando al Gohonzon il modo in cui apparirà
la soluzione. In questo caso non dai modo alla grande coscienza cosmica di cooperare e
sostenerti. Ti stai mettendo in mezzo. Ogni volta che sei dipendente, ti preoccupi. Allora, è
tempo di sviluppare una fede profonda e affidarsi al Gohonzon.
D’altronde, tutti questi sentimenti di preoccupazione non ti portano mai le cose che vuoi. Al
contrario. I sentimenti di preoccupazione e frustrazione in realtà respingono le cose che vuoi
raggiungere.
Questa guida di Nichiren Daishōnin suggerisce che non devi cercare la soluzione dei tuoi
problemi al di fuori di te stesso, o nelle strategie che applichi, basate sulla tua limitata
coscienza ego.
Poiché "il palazzo della nona coscienza" è presente nel Gohonzon, devi semplicemente
affidarti ad esso e fidarti del potere che stai attivando recitando daimoku . Nichiren soleva
chiamare questo atteggiamento di profonda fiducia nella pratica del daimoku come la
"strategia del Sutra del Loto":
È il cuore che è importante. Non importa quanto forte Nichiren possa pregare per te, se manchi di fede, sarà
come cercare di accendere il fuoco con un'esca bagnata. [...] Usa la strategia del Sutra del Loto prima di ogni
altra.
La strategia del Sutra del Loto (Risposta a Shijō Kingo) (1279)
Capitolo 12
La neuroscienza del karma
La vita è per il 10% ciò che ti accade e per il 90% come reagisci.
Il karma viene memorizzato dalle tue reti neurali
Uno dei vicini di casa parcheggiò proprio davanti casa nostra, anche se, per dissuadere la
gente dal farlo, vi avevamo posizionato un cartello con le nostre targhe. Non appena lo vidi,
provai una sensazione travolgente di rabbia, persino odio. Mio marito fu molto sorpreso di
questa forte reazione perché, nel suo caso, la situazione non lo aveva infastidito affatto.
Quando più tardi mi misi a recitare, mi resi conto che la mia reazione era stata eccessiva e
che aveva qualcosa a che fare con il contenuto emotivo di un vecchio, implicito, ricordo
relativo al comportamento di mio fratello quando ero giovane. Avevo reagito istintivamente,
pensando che il mio vicino avesse parcheggiato la sua auto davanti alla nostra casa di
proposito, come se volesse intenzionalmente darmi fastidio. Questo è esattamente ciò che
mio fratello era solito fare. La notte prima dei miei esami finali al college camminava su e giù
con gli zoccoli di legno nella sua stanza, proprio sopra la mia camera da letto. Lo faceva
volutamente, solo per infastidirmi, per non farmi dormire e non essere in forma al mattino
per sostenere gli esami. La rabbia e l'impotenza associate a questo ricordo erano riaffiorate,
innescate dal comportamento del mio vicino e, improvvisamente, avevano inondato la mia
mente e il mio corpo di sensazioni forti. Sentii un nodo forte nello stomaco. Fino ad allora non
ero stata consapevole di provare ancora risentimento, rabbia o impotenza nei confronti di
mio fratello.
Questo incidente mi indicò, tuttavia, che il contenuto emotivo dei miei vecchi ricordi era
talvolta ancora attivo, senza che me ne rendessi conto. Le emozioni sono rimaste
immagazzinate dentro di me in attesa di essere innescate da qualche evento o occasione
esterna.
Per un po’ di giorni ancora questo vicino continuò a parcheggiare la sua auto proprio davanti
la nostra casa. Recitai intensamente per superare il sentimento di rabbia e frustrazione, e mi
posi il chiaro obiettivo che questa situazione dovesse immediatamente terminare; recitai
anche per lui, volendo fortemente che smettesse di parcheggiare lì. Così mi rilassai e non
associai più a quell'evento i vecchi sentimenti di rabbia. Sorprendentemente, smise di
parcheggiare davanti casa nostra esattamente da quel giorno e iniziò a parcheggiare la sua
auto lungo la siepe del nostro vicino di casa. Fu qualcosa di mistico!
Il tuo cervello è una registrazione del passato
Finché non si costruiscono nuovi percorsi neurali di stati e pensieri positivi, i ricordi intrinseci
continueranno a tormentarti. I percorsi esistenti diventeranno solo più forti.
Senza costruire nuove connessioni neurali non è possibile porre nuove cause e reagire in modo diverso.
Un esperto di neurofeedback con cui parlai, mi disse che se, per esempio, si continuano a
rimuginare pensieri ansiosi, il cervello si conforma letteralmente su una persona ansiosa. Ma
come possiamo fermare queste risposte automatiche? Come possiamo invertire questo
processo?
Capitolo 13
Il Daimoku è un potente demolitore di schemi
Il karma crea il futuro, ma è anche un'eco del passato. Il karma condiziona la nostra mente
attraverso la memoria, il desiderio e l'immaginazione. La maggior parte della gente è
prigioniera del karma, perché esso agisce come un riflesso condizionato e produce risultati
prevedibili nelle loro vite. L'obiettivo dell'illuminazione è rompere le catene del karma.
─ Deepak Chopra
Il Daimoku interrompe le dipendenze emotive
Come evidenziato negli ultimi due capitoli, le nostre dipendenze emotive sono immagazzinate
nella nostra mente subconscia, cioè sia nelle reti neurali del nostro cervello, sia a livello
cellulare nel nostro corpo. Questo è il motivo per cui non possiamo cambiare facilmente i
nostri schemi karmici di pensiero e sensazione, decidendo di farlo semplicemente solo
attraverso la nostra mente cosciente. E questo è anche il motivo per cui è necessario recitare
daimoku al Gohonzon per ottenere l'accesso alla coscienza cosmica e liberarci dalle nostre
dipendenze emotive. Il daimoku interrompe e trasforma queste emozioni che ci tengono in
pugno. Più spesso rilasciamo queste "dipendenze emotive" mentre recitiamo daimoku , più
facilmente possiamo abbandonarle completamente. Questo significa alleggerire il proprio
karma.
Ora, se potessi influenzare il tuo modo di sentire e interrompere la tua risposta automatica?
Questo è esattamente quello che puoi fare, recitando daimoku . Anche dopo soli cinque minuti
puoi sentire in maniera diversa tutto ciò che ti infastidisce.
I tuoi pensieri sono molto più spesso indirizzati a riesaminare il passato e a fare prove di
futuro invece di essere completamente nel presente. Il momento presente, l'ora, è l'unico
momento in cui vivi davvero. Il passato è finito e il futuro non è ancora arrivato. Abbiamo a
disposizione solo il presente. Come accennato in precedenza, la nostra personalità consiste
per il 95% di pensieri inconsci, programmi automatici, abitudini ricorrenti, reazioni emotive e
modi di pensare e agire radicati. Questi programmi di routine hanno un effetto sul tuo stato
mentale, fisico, energetico, biochimico ed emotivo e ti mantengono bloccato nel passato.
Ricorderai che il tuo cervello è una registrazione del tuo passato. Finché viviamo sotto
l'influenza delle nostre emozioni conosciute, il nostro corpo vive, in realtà, nel passato. Finché
siamo catturati in questi schemi karmici, siamo proprio come un criceto su una ruota girevole.
C'è solo un modo per scendere da questa ruota: dobbiamo saper interrompere
consapevolmente gli schemi, attraverso l’accesso alla zona libera dal karma del campo
unificato di pura coscienza, in cui le cause perdono il loro effetto. Facendo così, possiamo
trascendere il karma e, rompendo la sua presa su di noi, diventare indipendenti da esso.
Questo ci consente di smettere di vivere sulla bassa frequenza dei ricordi latenti, ancorati alle
emozioni del passato. In questo stato diventiamo consapevoli dei nostri schemi di pensiero,
parola e azione.
Ad un certo punto mi sono resa conto che dobbiamo smettere di parlare in modo auto-
limitante. Ciò ha richiesto di interrompere ogni giorno i miei schemi inconsci, per elevare
quotidianamente la mia energia e adattarla alla frequenza di un nuovo futuro.
Ogni volta che aumentiamo la nostra energia e la nostra frequenza recitando daimoku , la
sensazione di separazione tra noi e il campo di coscienza unificato diventa più debole.
Recitando daimoku eliminiamo, il più profondamente possibile, il divario tra la nostra
coscienza condizionata individuale e la pura coscienza del campo unificato. Questo accade
ogni volta che ci connettiamo profondamente con il Gohonzon e ci affidiamo ad esso.
Le nostre misurazioni hanno dimostrato che durante la recitazione si generano più onde
cerebrali Theta e Delta coerenti, il che dovrebbe collegarci a questo campo unificato di pura
coscienza. Ho sperimentato spesso che meno siamo separati da questo campo, più
rapidamente emerge il nostro nuovo futuro. Ogni volta che cambi la tua energia recitando
daimoku , stai riorganizzando il tuo ambiente in un modo tale che si adatta al tuo nuovo futuro.
Tutto ciò che non si adatta più alla vibrazione del tuo nuovo futuro scomparirà. Non esserne
preoccupato. È solo il tuo passato che vuole andarsene.
Per quanto riguarda l’effetto del daimoku
si riscontra una significativa differenza quando lasci tutto ciò che appartiene al passato alle
tue spalle e ti apri a tutto ciò che è nuovo nella tua vita, la decisione per il tuo nuovo futuro
che prendi deliberatamente davanti al Gohonzon. Ogni volta che reciti daimoku con questa
comprensione, svilupperai e capirai naturalmente che la pratica del daimoku rappresenta il
fondamento della tua nuova vita. Questa semplice possibilità di poter recitare è pura gioia,
perché puoi sempre con grande fiducia ricominciare la tua vita.
Non affronti il tuo condizionamento karmico soltanto quando reciti daimoku. Sei
costantemente chiamato a riconoscere i tuoi schemi karmici nella vita quotidiana, a spezzare
quelle catene causali che ti fanno soffrire e a trasformare immediatamente ogni situazione. In
tutti i casi, stai utilizzando il potere del daimoku come "demolitore di schemi":
Questo aspetto della pratica del daimoku è estremamente importante e può spezzare i tuoi
persistenti schemi karmici, anche nei concreti termini neuroscientifici. A tale scopo, abbiamo
intrapreso ulteriori misurazioni delle onde cerebrali durante la recitazione, che hanno
confermato come il daimoku funzioni davvero come un "demolitore di schemi".
Misurazione delle onde cerebrali durante la recitazione
congiunta
La misurazione delle onde cerebrali di Yukio con il QEEG ha dimostrato che durante la fase in cui recitavamo
insieme è emerso un particolare schema, il cosiddetto "crossover Alfa-Theta", noto nella terapia con neurofeedback
come "demolitore di schemi".
L'applicazione clinica del “crossover” Alfa-Theta
L'esperto di neurofeedback che eseguiva la misurazione mentre stavamo recitando si stupì del
risultato. Dal momento che considerava la recitazione del daimoku come una pratica
meditativa, si aspettava solo un determinato aumento di onde cerebrali Alfa, indicante uno
stato mentale calmo e pacifico, come accade in molte altre pratiche meditative. La
misurazione delle onde cerebrali di Yukio, tuttavia, mostrò immediatamente lo stato simile alla
trance del cosiddetto “crossover Alfa-Theta”, che testimonia un profondo rilassamento, in cui
le onde Alfa e le onde Theta sono elevate: frequenze individuate come promotrici di uno stato
di guarigione che potrebbe essere usato per trattare molte situazioni, dall'alcoolismo alla
tossicodipendenza, dalla depressione all'ansia.
Il nostro esperto di neurofeedback, che era impegnato da lungo tempo nel trattamento di
pazienti che soffrivano di dipendenza da varie sostanze, ci spiegò che l'addestramento
neurofeedback che offriva era mirato a generare esattamente questo tipo di crossover Alfa-
Theta. Questa terapia tende a trasformare emozioni negative spiacevoli come ansia, tensione,
rabbia, depressione e sensazione di insicurezza, in emozioni piacevoli come la fiducia, la
pienezza e la calma.
L'efficacia clinica dell'Alfa-Theta crossover del training neurofeedback è stata dimostrata per
la prima volta con veterani militari trattati per la dipendenza da alcol. Normalmente, quando
cercano di rimanere completamente astemi durante il trattamento, sperimentano un aumento
del livello di ormoni dello stress. L’alcol viene spesso usato per sfuggire a sensazioni
sgradevoli e di inquietudine, accompagnate da una certa attività cerebrale veloce e irrequieta
in uno stato di onde cerebrali Beta alte, pertanto, le persone spesso bevono alcolici perché
l'alcol abbassa l'eccessiva attività cerebrale causata da un'ansia eccessiva. Lo stesso effetto,
tuttavia, è ottenuto dall'Alfa-Theta crossover con l’apprendimento all'autocontrollo dei ritmi
EEG, (EEG feedback training), poiché normalizza l'attività delle onde cerebrali rallentandole, e
correggendo così la mancanza di una lenta attività cerebrale.
Le misurazioni EEG dei veterani di guerra con qualche forma di disturbo post-traumatico da
stress mostrano regolarmente un aumento dell'attività Beta delle onde cerebrali e una
significativa diminuzione dell'attività Alfa. Pertanto, è essenziale trovare un modo per
rallentare l'attività delle onde cerebrali dei pazienti affetti da disturbo post-traumatico da
stress (DPTS).
Questo tipo di terapia neurofeedback per il trattamento dell'alcolismo è stata
conseguentemente applicata anche nel trattamento delle varie forme di disturbo post-
traumatico da stress. Lo stato di crossover Alfa-Theta consente agli eventi repressi che hanno
causato il DPTS di affiorare alla superficie ed essere elaborati, ponendo fine alla presa che
avevano sul paziente.
Allo stesso modo, lo schema interrompe qualsiasi impulso alla dipendenza nei
tossicodipendenti e mette il loro cervello in uno stato così rilassato e armonioso che la
dipendenza viene smorzata.
Il nostro esperto di neurofeedback ci confessò che di solito i suoi pazienti per le dipendenze
impiegano molto tempo, nel corso del training di neurofeedback, per addestrarsi e sviluppare
questo sano schema di crossover Alfa-Theta. Era molto sorpreso che recitare daimoku avesse
causato in pochi minuti il crossover Alfa-Theta. Ora eravamo ancora più convinti che qualsiasi
emozione spiacevole può essere interrotta e trasformata con una pratica profonda e
concentrata di recitazione del daimoku di fronte al Gohonzon.
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Secondo Dispenza, il corpo e la mente subconscia non sono in grado di distinguere tra
un'esperienza reale, che evoca un'emozione, e un'emozione, che esiste solo nella nostra
mente. Se siamo in grado di praticare la condizione emotiva prima dell'esperienza reale, allora
ci stiamo già avviando verso questo futuro. La misurazione delle frequenze cerebrali di Yukio
ha dimostrato che quando recitiamo possiamo fare proprio questo.
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Vuoi essere efficace e portare a termine quello che c’è da fare?
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O semplicemente passare la giornata?
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Hai intenzione di raggiungere e realizzare i tuoi obiettivi o semplicemente evitare risultati negativi?
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Hai intenzione di sentirti davvero bene oggi?
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Quali sono le tue intenzioni concrete per la giornata?
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Hai intenzione di condurre uno stile di vita sano?
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Hai intenzione di concentrarti e completare ciò che stai facendo?
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Hai intenzione di avere un buon rapporto con il tuo partner?
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Lucida il tuo specchio giorno e notte
Usare in ogni situazione la recitazione del daimoku come "demolitore di schemi" è un fattore
importante per superare le difficoltà e diventare felici. Rompere i vecchi schemi karmici di
pensiero, sentimento e comportamento significa anche purificare allo stesso tempo la tua
coscienza e la tua condizione vitale emotiva.
Lo stesso vale per un Budda e una persona comune. Quando una persona è illusa è chiamata essere comune,
quando è illuminata è chiamata Budda. È come uno specchio appannato che brillerà come un gioiello se viene
lucidato. Una mente annebbiata dalle illusioni derivate dall’oscurità innata è come uno specchio appannato che,
però, una volta lucidato, sicuramente diverrà limpido e rifletterà la natura essenziale dei fenomeni e il vero
aspetto della realtà. Risveglia in te una profonda fede e lucida con cura il tuo specchio giorno e notte. Come
dovresti lucidarlo? Solo recitando Nam-myō-hō-ren-ge-kyō.
Il conseguimento della Buddità in questa esistenza (1255)
Pulire la tua coscienza in questo modo è un processo del tutto naturale, come ha indicato
Nichiren confrontando questo processo con la lucidatura di uno specchio. Ha sottolineato che
pulire la mente dovrebbe essere un'attività costante e non qualcosa che si fa solo una volta
ogni tanto. Lo stesso Nichiren ha compreso la necessità di pulire la mente "giorno e notte" con
il potere del daimoku.
Come sottolineato in diverse occasioni, recitare il mantra di Nam-myō-hō-ren-ge-kyō davanti al
Gohonzon è il punto di partenza cruciale per i tuoi sforzi di progettare la tua esistenza in
modo innovativo. In qualsiasi circostanza, puoi recitare daimoku con la profonda intenzione di
attivare e sviluppare il tuo più alto potenziale.
Quando si prende una determinazione così forte, può capitare spesso di doversi confrontare
con la tendenza a lesinare gli sforzi e a voler rimanere nella propria zona di comfort. Il vecchio
condizionamento potrebbe provare a resistere a qualsiasi forma di rinnovamento e potrebbe
cercare di abbatterti. All'esterno, possono sorgere ostacoli e difficoltà che ti danno
l'impressione di essere bloccato. Tuttavia, nessuno di essi è più forte del potere del daimoku ,
che funge da "demolitore di schemi" per superare qualsiasi situazione difficile e mettere in
pratica la tua nuova visione.
Perciò Nichiren ci dà la chiara guida di recitare daimoku non solo davanti al Gohonzon, ma
anche in ogni situazione che si potrebbe venire a creare nella nostra vita quotidiana.
Risveglia in te una profonda fede e lucida con cura il tuo specchio giorno e notte! ─
Nichiren
Bibliografia
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stata rintracciata una traduzione italiana di un libro, è stata segnalata fra parentesi quadre.
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Gli autori