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La volta scorsa abbiamo iniziato a parlare dell’archeologia della traduzione, e quindi della teoria della
traduzione letteraria.
Prima di riprendere i PPT, vi vorrei far vedere un articolo interessante apparso nel 2017 in occasione della
seconda traduzione di Cien años de soledad di Gabriel García Marquez, uno dei grandi romanzi della
narrativa ispano-americana, romanzo del 1967. Nel 1968 appare la prima traduzione, viene tradotto in Italia
da Enrico Cicogna.
Le traduzioni non sono sempre uguali, perché la traduzione invecchia. La traduzione risponde al contesto di
produzione della traduzione stessa, ai lettori che dovranno fruire dell’opera tradotta e allo statuo linguistico
del periodo.
È un articolo che confronta le due traduzioni: del68 e del 2017 (Ilide Carmignani). Confrontando l’incipit e
l’excipit (la conclusione). Le traduzioni non sono identiche.
Gli anni 60 sono gli anni del boom del romanzo ispano-americano.
Marquez viene considerato il padre del realismo magico, una realtà impregnata di magia. Questo esotismo e
questa magia vengono sottolineati, viene amplificata nella traduzione di Cicogna per rispondere a un
pubblico di lettori che voleva quell’esotismo. Ilide Carmignani struttura diversamente la sua traduzione, è
più diretta, più semplice, più accessibile, più immediata, meno sognante. Rimanda la realtà del romanzo per
quello che è.
Problemi della traduzione: l’interpretazione del messaggio, il messaggio traversato.
Il traduttore letterario deve negoziare sia con l’opera che con il pubblico. Essere fedeli all’opera e rispondere
alle esigenze del pubblico che leggerà, perché questa è una richiesta delle case editrici.
L’intenzione dell’autore, la cosiddetta intentio auctoris: intenzione dell’autore e un pubblico d’arrivo.
La traduzione è soggetta a dei fattori contingenti che cambiano.
Hans-Georg Gadamer <<Verità e metodo (1960)>> è un filosofo molto caro ad Umberto Eco
Traduzione=dialogo ermeneutico siamo all’interno ella filosofia ermeneutica cioè la branca della filosofia
che si occupa dell’interpretazione.
La traduzione per Gadamer ha una concezione un po’ più ampia. La traduzione è un processo interpretativo,
che implica, che è insito nella compressione delle parole altrui. Quando noi parliamo gli altri traducono il
nostro linguaggio: un processo ermeneutico cioè un processo di interpretazione di concetti. Per Gadamer la
traduzione è insita in qualsiasi atto linguistico. Semplicemente nella compressione di quello che l’altro ci
vuole dire. La traduzione è il compimento di un’interpretazione.
La traduzione è alla base di qualsiasi atto del linguaggio, che sia all’interno della stessa lingua che sia tra
due o tre lingue, tra amici, tra familiari, che sia leggendo un testo nella stessa lingua mettiamo in atto una
traduzione perché dobbiamo capire il senso, il significato e la direzione del testo. La parola senso ha due
significati: senso e significato.
Sueño ha due significati: sia sonno che sogno. Sia l ‘atto di dormi che il prodotto del dormire.
Due ispanohablantes se si parla di sueno, chi ascolta dovrà attuare un’interpretazione per far capire al suo
interlocutore di che cosa sta parlando. Se si sta riferendo a ayer tuve un sueño pesado: ho fatto fatica a
dormire o ho avuto un incubo? Una pesadilla?
Noi traduciamo continuamente. Perché la traduzione è un’interpretazione alla base di qualsiasi atto di parola.
Comprensione
Traduzione=identità strutturale con interpretazione (negoziazione)
Traduzione=compimento di un’interpretazione
Una traduzione è un’interpretazione ma non è detto che ogni interpretazione sia una traduzione.
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16/09/20 Cannavacciuolo
Abbiamo finito la parte degli studi sull’archeologia della traduzione e ora passiamo alla traduzione
letteraria.
Cosa significa tradurre?
Le parole hanno un’etimologia, cioè una radice che ci dice molto sul significato della parola stessa.
Tradurre deriva da trado, tradere.
Trado(dal tradere)=consegnare, affidare, tramandare una traduzione
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16/09/20 Cannavacciuolo
Il modo italiano del 2020, i processi mentali non è lo stesso della popolazione spagnola del 2020.
Esempio:
house: casa fisica
home: casa simbolica, il sentirsi a casa.
In realtà la porzione referenziale coperta da house non è la stessa coperta da home. Home e house non
vogliono dire la stessa cosa anche se si traduce casa.
Ecco perché una persona è my home e no my house. Perché con un amico mi sento a casa.
Noi abbiamo una sola parola per coprire due porzioni per coprire la lingua inglese. Nel momento in cui noi
trasferiamo e ripetiamo il messaggio non avremo la stessa copertura semantica perché le parole di una lingua
non coincidono mai con la copertura semantica di un’altra lingua.
Altro esempio:
-preguntar: chiedere per sapere
-pedir: chiedere per ottenere qualcosa (esigere? non è pedirè un chiedere con autorevolezza che in pedir
non c’è)
Pedir non implica una domanda, è una richiesta. Si avanza una richiesta. Non si fa sotto forma di
interrogativa.
In italiano abbiamo solo chiedere. C’è anche domandare. Le due parole in italiano sono entrambe sotto
forma di interrogativo. E quindi si perde una sfumatura.
Da questo punto di vista lo spagnolo calca più fedelmente il latino che l’italiano. L’italiano nell’evoluzione
della lingua la sfumatura del latino si è persa.
Se noi abbiamo due termini in una lingua vuol dire che questi termini si riferiscono a due significati simili
ma non identici. Nel momento in cui traduciamo una sfumatura di significato la perdiamo.
Non c’è ripetizione senza comprensione. Non ci può essere prima ripetizione e poi comprensione. Prima si
comprende e poi si ripete.
Questi due processi mentali esistevano già nella pratica di tradurre dell’antichità: interpretatio ed imitatio.
Interpretatio: è l’interpretazione del messaggio, la comprensione del messaggio.
Imitatio: era l’arte imitativa. Bisognava saper imitare. Era una forma d’arte.
L’interpretazione in teoria dei segni, semiotica, si chiama momento semasiologicoè un processo di analisi
linguistica. Per comprendere un messaggio si deve analizzare: dal punto di vista linguistica, e culturale. Per
questo è importante il background di studio dell’autore e del contesto.
Il momento semasiologico è un momento di interpretazione, ma anche di scelta delle parole. La
semasiologia è l’interpretazione linguistica di un testo. si analizzano i vari significati che può avere un
termine, e poi si sceglie in che termine italiano trasportare le parole analizzate nel testo.
Analisi linguistica, interpretazione delle varie sfumature che può avere una parola in quel determinato
contesto culturale e linguistico ed è la scelta delle parole nella lingua d’arrivo.
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16/09/20 Cannavacciuolo
La traduzione implica:
rapporto tra parole e cose=semantico (extra testuale)ogni parola rimanda a una cosa. Una parola in un
testo rimanda a un oggetto extra testuale, cioè fuori dal testo. Nella teoria della letteratura si chiama realtà
referenziale. O realtà extra testuale, dove extra è un prefisso latino che vuol dire fuori da.
Il traduttore ha a che fare con una realtà testuale, descritta nel testo e una realtà referenziale a cui il testo
rimanda. Ogni parola rimanda una cosa. Il linguaggio ha un aspetto semantico.
La parola nomina una cosa. Come noi parliamo e come usiamo il linguaggio è molto importante. È la nostra
realtà. Nominare vuol dire far esistere.
Un aspetto del linguaggio è l’aspetto che lega ogni parola a una cosa. il cosiddetto livello letterale del
linguaggio. Casa rimanda a una casa.
A una parola corrisponde un corrispettivo, un referente, un oggetto extra testuale fuori dal testo.
rapporto tra parole=sintattico Il traduttore si muove non solo nel rapporto tra il testo e ciò che è fuori dal
testo, ma anche all’interno del testo. Deve tener conto del rapporto tra le parole rapporto sintattico. Che in
spagnolo l’aggettivo segua sempre il sostantivo, molto spesso dopo il sostantivo. Nel momento in cui il
traduttore vede che l’aggettivo è prima del sostantivo vuol dire che l’autore sta dando molto peso a
quell’aggettivo. Perché rompe uno schema sintattico usuale nella sua lingua.
Il rapporto sintattico, cioè il rapporto che lega le parole dentro il testo. Bisogna conoscere bene la sintassi
spagnola. Perché l’autore rompe la sintassi? Che cosa c’è in quella rottura?
Quell’aggettivo è interessante per capire la sfera simbolica del racconto e quindi dobbiamo metterci cura e
capire la sfumatura di senso.
Traduttore
Tradizione
Ha a che vedere con la pragmatica della lingua, su come la lingua viene spesa nella concretezza dei lettori
che leggono. Se c’è stata una rottura della sintassi in spagnolo, e il traduttore si chiede il perché? Nel
momento in cui traduce deve tener conto che la sua traduzione verrà letta da qualcuno. Il traduttore come lo
scrittore ha un lettore ideale a cui dirige la sua traduzione. Il lettore è il soggetto con il quale dovete
interloquire. Nel momento in cui scegliamo le parole in italiano dobbiamo pensare a cui ci legge. Capirà?
Voglio che mi capisca? Voglio che mi capisca più il lettore o voglio essere più fedele all’opera d’partenza?
Qui la scelta è nostra.
La scelta deve essere fatta consapevolmente. Siate coscienti del percorso di traduzione! Il traduttore deve
avere coscienza della sua traduzione.
Il traduttore letterario si deve rapportare con la casa editrice. L’editore è più interessato alla vendita.
Da prendere in considerazione con il lettore. Chi è il lettore che mi legge? Verso chi voglio mantenere la mia
fedeltà della mia traduzione? Verso l’autore o verso il lettore?
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16/09/20 Cannavacciuolo
La distinzione è tra source oriented o target orientedorientata verso la fonte (il testo) o verso l’arrivo (il
target/lettore).
1)LETTURA
1)2) TESTO FONTE
2)INTERPRETAZIONE
3)TRASFERIMENTO
3)4) TESTO FOCE
4)RI-SCRITTURA
Quando voi leggete e interpretate il vostro rapporto gioca con il testo fonte (testo originale).
Foce=testo d’arrivo.
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16/09/20 Cannavacciuolo
La lettura e l’interpretazione, le prime due fasi, e le due persone incarnate nel traduttore letterario hanno a
che fare con il testo fonteleggere il testo in originale. Concertarsi sul testo originale. rapporto con il
testo di partenza!
Nella terza e la quarta fase, nel progettare il trasferimento linguistico e culturale e nella ri-scrittura, in queste
due fasi dovete concentrarvi sul fonte a cui approda la vostra traduzione. concentrarsi sulla traduzione.
Come rendo nel mio italiano per il mio lettore quello che ho letto ed interpretato? Scrivete la traduzione,
leggete la traduzione.
Quando avete tradotto: rileggete i due testi, ma nel processo finale dovete leggere il testo finale. Il vostro
testo.
È un corollario alla fase 4. Rileggete bene!
In italiano deve filare, deve reggere sintatticamente e semanticamente in italiano.