Sei sulla pagina 1di 7

IL LIBRO DEL TROMBETTA

Trento, sec. XVII

a cura di
Antonio Carlini

PARTITURA e FACSIMILE

C.M.T. 22

Società Filarmonica di Trento


1997
SOCIETÀ FILARMONICA - TRENTO -
COLLANA PER LA STORIA DELLA MUSICA NEL TRENTINO
(Fondata da Clemente Lunelli)

22

Il contributo della Provincia Autonoma di Trento


Servizio Attività Culturali
ha reso possibile la stampa del volume
IL LIBRO DEL TROMBETTA
Trento, sec. XVII

a cura di
Antonio Carlini

PARTITURA e FACSIMILE

C.M.T. 22

Società Filarmonica di Trento


1997
INDICE

Prefazione ..................................................................................................... 5

Facsimile....... ................................................................................................. . 9
Musica ............................................................................................................. 35

C.M.T 22
Tutti i diritti riservati - Al! rights reserved
©Copyright 1997 by Società Filarmonica - Trento
Printed in Italy
5

PREFAZIONE 1

Sotto la segnatura M 1098 la Biblioteca Comunale di Trento conserva un manoscritto musicale contenente
102 brani notati in chiave di violino e risalenti agli ultimi decenni del secolo XVII. Privo di indicazioni
d' autore, di titolo, data, luogo e destinazione strumentale nonché di elementi validi per l'identificazione del
copista, il volume venne donato alla Biblioteca Comunale di Trento nel 1953 dal magistrato e musicista
dilettante Luigi Pigarelli (1875-1964). 2 La datazione è deducibile dalla struttura del documento: si tratta di
un manoscritto cartaceo dalla rilegatura tardo seicentesca - ancora originaria e di probabile scuola tedesca -
in piena pelle di vitello al naturale su piatti di cartone. Sul dorso, a 3 nervi semplici con filettatura in oro e
apitello in cotone bicolore, figura un tassello con un probabile titolo di difficile decifrazione (''ARI - I").
Privo dei tradizionali fogli di guardia, sia anteriori che posteriori dove si poteva trovare una qualche firma di
possesso, il manoscritto è costituito da 13 fascicoli di quattro fogli l'uno, nell'ultimo dei quali il secondo
foglio risulta asportato per un totale di 51 carte tutte scritte. Di formato oblungo (mm 142 x 218), pur
presentando numerose gore, è in buono stato di conservazione, consumato sui bordi a dimostrazione d'un
uso prolungato. Ogni pagina contiene cinque pentagrammi tracciati con i tradizionali pennini a cinque pun-
te. La scrittura, in inchiostro bruno, chiara, quasi priva di correzioni appartiene a un solo copista, di grafia
tedesca, come risulta dalle modalità di numerazione e dalle chiuse dei singoli brani. Costituisce un' eccezio-
ne l'ultimo brano, aggiunto posteriormente da altra mano, non numerato e con una vistosa correzione cen-
trale. Sulle pagine figurano rade annotazioni a matita, opera di Clemente Lunelli, effettuate per provare la
fa ttibilità di una seconda voce. La carta, unica per provenienza, presenta filigrane in corrispondenza della
piegatura dei bifogli. In pai1icolare:
tre crescenti affiancati a cc. 1-4, 9-12, 21-23 , 28, 33-36;
tre crescenti affiancati accompagnati dalla lettera V, a c. 44;
tre crescenti affiancati accompagnati dalla lettera W, a c. 45;
aquila [?] a c. 46;
aquila a due teste [?] sormontata da un cappello con tre trifogli a c. 47.
La tipologia di queste filigrane non è stata riscontrata nei cataloghi riferiti all'area trentino-tirolese. 3
La raccolta è composta da 101 [+ 1] brani autonomi disposti senza alcun ordine apparente.

Ringrazio Gabriele Cassone per la co rtese disponibilità mostrata nella lettura del manoscritto, per i suggerimenti e le osservazioni critiche
gentilmente fomite; un ringraziamento sincero anche a Luciano Borrelli della Biblioteca Comunale di Trento.
: Luigi Pigarelli possedeva il m ano scritto prima del 1929, anno della morte di Marco Anzoletti al quale il magistrato aveva chiesto un giudizio.
c-r. FRANCO BERTOLDI , Una prima di Pergolesi a Trento, in «Alto Adige», 23 .10.1953, p. 3.
- Il onfro nto è stato condotto in particolare sulle seguenti pubblicazioni: Awo CHEMELLJ - CLEMENTE L UNELLJ, Filigrane trentine. La vicenda
.lei/e cartiere nel Trentino , Trento, Assessorato alle attività culturali della Provincia Autonoma di Trento, [1980] («Patrimonio storico e artistico
.::.:: Trentino» 4) ; EowARD HEAWOOD, Watermarks, mainly of the 17'" and 181" centuries, Hiluersum, The Paper Publications Society 19·- .
6

Sulla misteriosa destinazione di tali brani già Luigi Pigarelli aveva riflettuto negli ormai lontani anni Venti,
chiedendo un parere al violinista compositore Marco Anzoletti, che optava per il carillon di «qualche con-
certo di campane in paesi tedeschi».4 Tuttavia la tessitura, l'ambito tonale, il profilo melodico e tematico
portano a ritenere la raccolta destinata piuttosto alla tromba naturale (in Do o in Re), che, nonostante l' esten- ..,
sione piuttosto ampia delle melodie riportate, era in grado di eseguirne tutte le note. A sostenere l'ipotesi
contribuisce l'identità di uno dei 102 brani, il n. 52, còn un «Allegro» in forma di bicinium (con seconda
parte aggiunta) per due trombe, contenuto in una collezione tedesca realizzata attorno al 1725. 5 Pensando
quindi al manoscritto di Trento come alla parte rimanente di una simile raccolta (la scritta "ARI I'', tra
l'altro, sembrerebbe sottindere la presenza di un secondo volume) , i 102 brani rientrerebbero nella tradizio-
ne europea del Bicinium strumentale, una forma con finalità eminentemente didattiche, praticata non soltan-
to dagli archi, bensì, e tutt'altro che marginalmente, anche dalla tromba. Le numerose Sonate[ ... ] todesche
da tromba d'incerto [autore] conservate a Modena nella Raccolta Estense e ascrivibili al XVII secolo, 6
assai simili per scrittura e impaginazione al documento di Trento, confermano l'estensione di tale pratica,
proveniente dall ' area tedesca (così come suggerisce il titolo), al territorio nord- italiano.
In tutti e 102 brani presenti nel manoscritto M 1098 si riscontrano tratti comuni alla letteratura sonatistica
sei-settecentesca, con elementi di provenienza rinascimentale e di matrice barocca. Si possono infatti indivi-
duare, anche in assenza di precise prescrizioni agogiche, fanfare con i tipici andamenti ribattuti, 'allegri di
sonata' basati su figurazioni squisitamente idiomatiche, motivi che sembrano alludere allo stile imitativo
osservato (numerosi tempi tagliati con il caratteristico profilo melodico lineare) e che richiamano evidente-
mente una seconda voce e soprattutto movimenti di danza. Non è difficile riconoscere dietro i tempi ternari
e composti andamenti di gighe, minuetti e qualche sarabanda, così da suscitare la tentazione di raggruppa-
menti in forme di Trio sonate da chiesa o da camera. Vi sono inoltre brani motivati dal tipico contrasto tra
Adagio e Allegro nell ' arco di poche battute, mentre la costruzione risponde generalmente ai più semplici
modelli binari (ABAB; AABB ecc.). Il confronto con gli esempi modenesi, la cui scrittura sembra richiama-
re il primo Seicento, porta a posticipare il manoscritto di Trento almeno di qualche decennio restringendo il
periodo di composizione agli anni tra il 1650 e il 1700, soprattutto per la 'modernità' delle invenzioni
ritmiche, nonché per la tecnica strumentale più raffinata.
L'importanza della raccolta non si ravvisa comunque nella qualità intrinseca delle composizioni, quanto
piuttosto, se pensata come antologia per la tromba, nell 'offerta d'un variegato inventario di materiali a
disposizione dello strumento sei-settecentesco: accordi arpeggiati, articolazioni in note ribattute, procedi-
menti scalari, sviluppi impostati su figurazioni veloci, quadri armonici anche arricchiti da modulazioni ecc.
Un vasto campionario di materiali che esplicitano l'evoluzione tecnica dello strumento non senza riferimen-
ti alle scritture violinistiche. Tale parallelismo non è solo frutto del generico influsso delle figurazioni desti-
nate agli archi su tutto il repertorio cameristico barocco, ma riflette autentiche sinergie emulative, se, non
abbandonando la regione dell'Adige, troviamo un brano dei Codici di Bressanone titolato La arma per il doi
Violini o uero Trombetta e che affida alla Trombetta una delle due parti melodiche. 7
La specificità idiomatica della musica contenuta nel manoscritto consente qualche supposizione sulle moti-
vazioni della raccolta, certamente opera di qualche strumentista che se ne serviva con scopi esecutivi e/o
didattici. Se infatti non si può escludere che il manoscritto sia frutto di un fortuito acquisto del Pigarelli
presso le botteghe d' antiquariato a Vienna nel periodo degli studi universitari, altrettanto probabile potrebbe

4
BERTOLDI, Una prima di Pergolesi.
5
A due. Tromp etenmusik aus dem 17. und 18. Jahrhundert , a cura di Kurt Janetzky, VEB Deutscher Verlag fiir Musik, Leipzig, 1972, p. 15.
6
Cfr. ALESSANDRA CHIARELLI, I codici di musica della Raccolta Estense, Firenze, Olschki , 1987 («Quaderni della Ri vista Italiana di Musicolo-
gia» 16), nn. 272, 274, 276, 282-289.
7
I Codici di Bressanone - tre volumetti. custoditi presso la Biblioteca Comunale di Trento con la segnatura Ms 5536/1 -3 - contengono una serie
di brevi composizioni per due violini e basso del primo Seicento, scritte essenzialmente su ritmi di danze. I testi , in stile vario dal dotto al
popolare, sono tutti anonimi a eccezione di un piccolo gruppo attribuito a Giovanni Batti sta Leiittl , Stabler e a tale «Signore Schubhart». Per uno
studio di tali manoscritti si veda: RENATO LUNELLI , Musiche del sec. XVII per strumenti ad arco in manoscritti scoperti a Bressanone, in «Archi-
vio per lAlto Adige», XXXVIII (l 943), pp. 377-424.
7

e ere il ritrovamento a Trento nella biblioteca di qualche famiglia, come l'interessante manoscritto di Can-
:onette amorose secentesche (TN, B.C., M 1099) proveniente da casa Spazzali-Scopoli donato nella stessa
casione dal Pigarelli alla Biblioteca cittadina. In questo caso non sarebbe fuori luogo attribuirne la pro-
prietà a qualche trombettista al servizio del comune o del vescovo di Trento, né ipotizzarne l'utilizzo da
parte dei 'trombetti' cittadini, presenti regolarmente fra i dipendenti del Principato e della Municipalità sino
a tutto il Settecento, 8 in occasione dei numerosi servizi musicali cui erano tenuti per contratto. Si è ritenuta
opportuna la pubblicazione del manoscritto M 1089, benché evidentemente incompleto, in ragione della
rara disponibilità di materiali musicali per tromba dell'epoca in questione (le stesse musiche della Bibliote-
a Estense sono tutte manoscritte), e considerandone il potenziale apporto didattico, integrativo alla cono-
cenza della tecnica, e soprattutto dello stile, sei-settecenteschi.

8 Un primo, anonimo, «trombeta» è presente a Trento nel 1429 [Y IGILIO ZANOLINI, Eredità e inventari di due borghesi trentini al principio del
Quattrocento, in «Atti della Società italiana per il progresso delle scienze» [ . .. ] Roma, 1931 , voi. Il, p. 540] ; l'elenco completo dei trombettieri
al servizio della Municipalità, assunti soprattutto per la lettura dei proclami, è deducibile dalla serie degli Atti civici presenti nel!' Archivio
Consolare della Biblioteca Comunale di Trento. Alcuni nomi sono riportati in ANTONIO CARLINI - CLEMENTE L uNELLI, Dizionario dei musicisti nel
Trentino , Trento, Comune di Trento - Biblioteca comunale di Trento, 1992.

Potrebbero piacerti anche