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org/wiki/Alfa_Romeo_159_(Formula_1)
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Alfa Romeo 159 (Formula 1) - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Alfa_Romeo_159_(Formula_1)
ufficialmente nel XXI Gran Premio d'Italia del 3 settembre Campionati 1 (1951)
1950, con alla guida Nino Farina, che vincerà sia il Gran piloti
Premio, sia il titolo mondiale, e Juan Manuel Fangio, che,
invece, non giungerà al traguardo. È su questa vettura che
l'Alfa gioca le sue carte nel mondiale 1951 di Formula 1, per contrastare una Ferrari sempre più forte,
ed i fatti daranno ragione ai tecnici milanesi.
L'Alfa Romeo 159, infatti, si aggiudica i primi 3 Gran Premi del mondiale 1951 di Formula 1, e cioè, il
Gran Premio della Svizzera del 27 maggio, con Juan Manuel Fangio, il Gran Premio del Belgio, del 17
giugno, con Nino Farina, ed il Gran Premio di Francia del 1º luglio, ancora con Fangio. Si
aggiudicherà, infine, anche l'ultimo Gran Premio di quell'anno, e cioè, il Gran Premio di Spagna del
28 ottobre. Da notare che in tutti e 7 i Gran Premi di quell'anno (non considerando la 500 Miglia di
Indianapolis) l'Alfa 159 si aggiudica il giro più veloce in gara, 5 volte con Fangio, e 2 volte con Farina,
dimostrando notevolissime doti velocistiche e di guidabilità.
Altri Gran Premi vinti nel 1951, ma non validi per il mondiale, sono: il V Ulster Trophy del 2 giugno,
con Farina; il V Gran Premio di Bari del 2 settembre, con Fangio, ed il IV Goodwood Trophy del 29
settembre, ancora con Farina.
Conclusioni
L'Alfa Romeo 159 lascia un segno indelebile nella storia della
Formula 1, perché è stata l'auto alla cui guida il leggendario
Fangio si è aggiudicato il suo 1º titolo mondiale, ed infine, perché,
al termine della stagione 1951, l'Alfa Romeo, ormai paga dei
risultati ottenuti, ma, soprattutto, impegnata nel rilanciare la
propria produzione di vetture di serie, decide di ritirarsi dalla
Formula 1. Vi rientrerà negli anni '60, come fornitrice di motori
per LDS e Alfa Special, poi nel 1971, con una esperienza
brevissima e non fortunata di fornitrice di motori (il motore 8 La 159 in azione.
cilindri a V della vettura sport Alfa Romeo 33/3) alle March 711 di
Andrea De Adamich e Nanni Galli. Ma il vero rientro ufficiale
della casa milanese nel mondo della Formula 1 porta la data del 26 ottobre 1975, quando, sulla pista
sperimentale di Balocco, verrà presentata alla stampa la Brabham BT45 Alfa Romeo.
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Alfa Romeo 159 (Formula 1) - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Alfa_Romeo_159_(Formula_1)
L'erede designata
Verso il 1952 venne ideata, a cura di Giuseppe Busso e del suo reparto, anche l'Alfa Romeo 160, che
avrebbe costituito una decisa fuga in avanti rispetto al modello 159. Era infatti progettata con motore
centrale 12 cilindri boxer inizialmente da 2000cc, poi da 2500cc, trazione integrale, cambio
posteriore, telaio a trave tubolare unica collegante motore e cambio, sospensioni della 159, freni
inboard all'anteriore e al posteriore, posto guida dietro l'asse delle ruote posteriori. Il progetto, i cui
primi schizzi completi furono pronti il 13 luglio 1952, entusiasmò tutti quelli che ne furono a
conoscenza, Juan Manuel Fangio incluso.
Il motore, tuttora visibile presso il Museo Alfa Romeo di Arese (lo si riconosce subito perché la
fusione del basamento incorpora l'alloggiamento del differenziale anteriore), inizia a girare al banco
nel 1955. La direzione dell'epoca interruppe però lo sviluppo e impose una rotta precisa; quegli
uomini, che dell'Alfa furono il punto di forza, dovevano concentrarsi su un altro e ben più importante
progetto cui stavano dando forma in quegli anni: quello della Giulietta.[1]
Note
1. ^ Giuseppe Busso, "Nel Cuore dell'Alfa", Ed. Automobilia, 2005.
Altri progetti
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