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I GESTI ITALIANI
Il famoso zoologo e antropologo Desmond Morris sosteneva che le mani sono per gli
esseri umani come la bacchetta di un direttore d’orchestra, con cui dirigiamo il ritmo
e il significato delle parole. Inoltre, Morris sosteneva che gli italiani, in quest’ottica
metaforica, sono i migliori “direttori d’orchestra” del mondo.
Parlare con le mani è cosa tutta italiana. Non passa inosservata e fa parte della nostra
cultura, come la buona cucina, l’arte e la moda.
Secondo uno studio della Prof. Isabella Poggi, docente di Psicologia Generale e Psicologia
della Comunicazione all’Università Roma 3, i gesti codificati utilizzati quotidianamente dagli
italiani sarebbero circa 250.
Esistono per la verità differenze regionali, anche quantitative: si gesticola di più in Campania
e Sicilia, meno nell’entroterra della Sardegna…
Abbiamo gesti per ogni occasione. Alcuni sono di più facile comprensione, poiché per
esprimere un concetto imitano gli oggetti e il loro uso. Alcuni esempi:
● indice e medio tesi a sforbiciare l’aria per invitare a “tagliar corto”;
● pollice e mignolo tesi a mimare una cornetta per alludere a una telefonata;
● pistola puntata alla tempia in un gesto di eloquente disperazione.
Ci sono poi quei gesti che, indicando alcune parti del corpo, ne segnalano la funzione:
● darsi un colpetto sulla fronte quando si è dimenticato qualcosa;
● picchiettarsi con l’indice la tempia per dare del pazzo a qualcuno;
● portarsi l’indice alle labbra chiuse per invitare al silenzio.
Ma questi sono facili, roba da dilettanti. Ci sono ben altri gesti che per noi sono chiarissimi e
inequivocabili ma che per uno straniero sono del tutto incomprensibili.
● la mano “a pigna” (dita tese e unite a punte in su) oscillante sul polso a significare
“che vuoi?” ma con molto, molto meno garbo.
● oppure il gesto vagamente mafioso dell’aumma aumma, con la mano che traccia
cerchi con le dita rivolte verso il basso, a indicare complicità in una situazione poco
chiara.
Esiste poi una ricca collezione di gesti scaramantici e propiziatori (corna verso il basso, dita
incrociate…); di altri offensivi e volgari (braccio a ombrello, dito medio alzato, corna verso
l’alto). Molti di questi sono ormai sdoganati anche in televisione da politici nazionali tanto noti
quanto maleducati.
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VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=RQquNGJMXe8
https://www.youtube.com/watch?v=jVCuyrPk7P4
Mangia, prega, ama:
https://www.youtube.com/watch?v=fEDqDdwof3M
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