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Definizione
Valvulopatia caratterizzata dal restringimento dell’ostio mitralico ostacola il passaggio di sangue anterogrado
dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro. Ne deriva un gradiente pressorio trans mitralico, tra atrio e ventricolo sinistro.
Epidemiologia
Più donne;
Causa:
o Malattia reumatica:
Forma più frequente (50-60% dei casi);
Riduzione nei paesi industrializzati grazie a profilassi antibiotica;
Soprattutto paesi in via di sviluppo, specie tropicali e sub-tropicali;
Soprattutto donne;
Interessa 40% dei soggetti con febbre reumatica;
Sintomi in genere dopo circa 20 anni da febbre reumatica: iniziano spesso intorno ai 30-40
anni;
Comune interessamento di altre valvole: valvola aortica o insufficienza mitralica;
Paziente può non ricordare febbre reumatica;
Stenosi mitralica pura o predominante si realizza nel 40% dei pazienti con malattia reumatica
cronica
Fisiopatologia
o Moderata: 1,5-2 cm 2
Merck dice: moderata, severa e molto severa. Anche Harrison riporta “severa” per indicare <1,5 cm 2.
Danno progressivo: lesione iniziale – ad esempio da cardite reumatica – peggiorato da turbolenze del flusso:
nuovo danno nuova alteraz. emodinamica nuovo danno ecc.
Stenosi ostacola passaggio sangue in diastole da atrio sinistro a ventricolo sinistro è un aumento di
resistenza per garantire flusso, è necessario aumentare la pressione dell’atrio sinistro per vincere resistenza.
Caratteristica è la presenta di un gradiente diastolico atrio-ventricolo (normalmente assente): gradiente trans-
valvolare;
Perché aumenta pressione atriale? Immagino perché gittata del ventricolo destro continua inizialmente. In caso
di arresto di funzione del ventricolo sinistro, cioè, il precarico del destro non è subito zero, perché il sangue
continua a passare ed essere immesso nel circolo polmonare. Progressivamente la GS del dx si riduce mentre,
causa aumento precarico, aumenta quella del sinistro, fino ad equilibrio, per cui valori sono uguali. Si può
immaginare, per semplicità, che meccanismi regolatori (aldosterone, AT-II, ecc.) normalizzino la gittata del
ventricolo sinistro: per raggiungere ciò, in un ventricolo ipocontrattile (simile a sto caso), vuol dire che il
preload è aumentato e lo è la pressione venosa a monte. Direi che, se si riducessero immediatamente sia la GC
del destro che del sx, le pressioni venose sarebbero invariate
Aumento pressione venosa atriale si “riflette” sul circolo polmonare, con congestione polmonare e suoi segni
ciò deriva dal fatto che, secondo me, essendo una resistenza a valle, questa provoca aumento pressione a
monte (vedi immagine). Più generalmente, per garantire stesso flusso la pressione deve aumentare;
Inizialmente ben tollerata anche con stenosi mitralica severa (1-1,5 cm 2) la gittata cardiaca è normale a
riposo, ma aumenta in maniera sub-normale con esercizio. Se è molto severa (<1 cm 2), già a riposo è alterata e
può anche declinare con esercizio;
Inizialmente possibili segni e sintomi soltanto in condizioni che aumentano gittata cardiaca o aumento
frequenza, come gravidanza ed esercizio fisico. Come mai? Perché in queste condizioni aumenta la gittata
cardiaca (direi perché aumenta la PVC, in realtà). La gittata cardiaca può aumentare per aumento contrattilità,
frequenza cardiaca, pre-carico e riduzione after-load
Nella stenosi mitralica, il riempimento diastolico rapido è limitato e il kick atriale può essere già
INTACCATO a riposo (?). Più raramente, direi, è possibile che la FC sia già alta normalmente
che, aumentando ulteriormente, la FC si abbassa. Immaginiamo tachiaritmia ove non aumenta
ritorno venoso (no esercizio): secondo me la GC si riduce per le due ragioni di cui sopra, e
queste per le curve di Guyton aumentano la pressione centrale: congestione
Atrio, sottoposto a pressioni maggiori, si ipertrofizza e dilata (così aumenta la compliance e si riduce
maggiormente la pressione rispetto a se non lo facesse) disfagia, disfonia, aritmie atriali, trombo-embolia
(stasi ematica: pressione intra-atriale è SANGUE);
Ricorda: se si riduce la quantità che il cuore sposta dalle vene alle arterie, allora la pressione venosa aumenta e
quella sistemica diminuisce. Inizialmente il ventricolo destro immette un normale quantitativo di sangue nel
circolo polmonare, ma riducendosi quanto riceve dal VS col tempo anche la sua gittata diviene sub ottimale.
Importante il kick atriale per consentire normale riempimento, causa ostacolo a riempimento rapido iniziale. In
caso di fibrillazione atriale, viene perso. In caso di aumento frequenza, al contempo, il kick può essere già
esaurito in condizioni di riposo;
Fattori precipitanti:
o Fibrillazione atriale riduzione kick atriale, aumento frequenza. Kick atriale fondamentale per
consentire passaggio da atrio a ventricolo;
o Tachiaritmie;
o Febbre;
o Tireotossicosi;
o Gravidanza aumenta volume plasmatico e ritorno venoso;
o Esercizio fisico;
o Eccitazione;
o Severa anemia
Col tempo, si verifica una ipertensione arteriosa polmonare, dapprima funzionale poi anatomica (ipertrofia
media e fibrosi intimale) [da immagine sotto, direi che già per consentire un normale flusso la pressione deve
aumentare in tutto il circuito polmonare]. La vasocostrizione fa da barrage e riduce la pressione venosa (per far
sì che avvenga ciò, comunque, da miei calcoli, necessariamente il flusso deve ridursi: se è normale, la
pressione a valle rimane normale mentre aumenta a monte) ipertensione arteriosa polmonare determina
ipertrofia ventricolare destro, riduzione congestione venosa polmonare, ma scompenso destro: astenia, turgore
giugulari, edemi periferici, ascite, reflusso epato-giugulare, distensione epatica, nonché, per dilatazione
ventricolare destra, insufficienza tricuspidale e polmonare (insufficienza FUNZIONALE).
Dunque, in fase avanzata: scompenso destro, riduzione congestione polmonare, riduzione portata
sistemica, e i reperti auscultatori di stenosi mitralica si riducono (riduzione OS e rullio, S1 tende a
divenire lieve (calcificazioni e ridotta pressione atriale), mentre aumentano quelli di insufficienza
tricuspidale e polmonare;
In poche parole, i meccanismi compensatori non sono infiniti. Maggiore la stenosi mitralica, minore può
essere la gittata cardiaca e maggiore la congestione venosa. Si può immaginare che vengano già a riposo
“intaccate” le riserve (di contrattilità che agisce ad esempio sull’atrio stimolando la sistole atriale; di
frequenza; è limitato il riassorbimento di acqua e sodio con impossibilità di aumentare la p. atriale oltre
un certo livello), tanto più quanto maggiore è la stenosi, per cui il massimo incremento della gittata
cardiaca si riduce. Insomma, se già in condizioni normali/di riposo questi meccanismi devono agire e la
riserva è finita, è chiaro che l’aumento massimo della gittata cardiaca risulterà ridotto. Ciò può
provocare tutti i sintomi che verranno sotto riportati. Nelle condizioni gravi in cui già a riposo c’è
ridotta GC, si capisce che un lieve esercizio fisico già provoca tutto il quadro clinico.
- Una volta seriamente sintomatico, progredisce inesorabilmente alla morte in 2-5 anni
Clinica
Ridotta perfusione anterograda Specie in fase avanzata, con riduzione della gittata sistolica: ciò si verifica,
ad esempio, con lo sviluppo di ipertensione polmonare, e direi anche in condizioni di stenosi molto severa (non
controbilanciate da attività atriale):
o Astenia;
o Facile affaticabilità;
o Pallore (cianosi ai pomelli e labbra: vasocostrizione e stasi venosa),
o lipotimie/sincopi;
o intolleranza esercizio fisico/dispnea;
o Disfagia esofago;
o Disfonia nervo laringeo ricorrente;
o Aritmie extrasistoli sopraventricolari, fibrillazione atriale. L’AFIB peggiora segni e sintomi;
o Trombo-embolia sistemica stasi venosa. Trombi soprattutto da fibrillazione atriale (auricola), ma
anche da dilatazione atriale e/o da calcificazioni valvolari
Scompenso destro causa ipertensione arteriosa polmonare, con ipertrofia ventricolare dx:
o Astenia ridotta perfusione sistemica?
o Dispnea;
o Angina;
o Edemi periferici;
o Ascite;
o Epatomegalia;
o Reflusso epato-giugulare;
o Turgore vene giugulari;
o ECG: ipertrofia ventricolare DX, spostamento asse elettrico a dx
Complicanze:
Ridurre il volume ematico a valle ciò riduce la congestione polmonare. In realtà, attenzione, il
flusso a valle, in OGNI CONDIZIONE, si riduce soltanto se anche la gittata cardiaca si riduce. Se
così non fosse, la pressione a valle rimarrebbe la stessa, e ad aumentare sarebbe soltanto quella a
monte.
L’aumento dell’postcarico del ventricolo destro può indirizzarlo verso lo scompenso insufficienza
cardiaca destra si riducono i segni e sintomi polmonari, ma può comparire epatomegalia, turgore
delle giugulari, edemi periferici, ascite.
Diagnosi
o Palpazione
itto;
fremito diastolico apicale soffio a bassa frequenza della stenosi mitralica (i fremiti si
valutano quando soffi sono di bassa frequenza); meglio in decubito laterale sinistro;
o Auscultazione: i reperti di stenosi si riducono in fase avanzata: si riduce S1, schiocco e rullio
mesodiastolico
S1
Aumentato lembi valvolari più distanziati secondo qualcuno; per altri, perché
pressione atriale alta: la chiusura avviene nel punto in cui la pressione ventricolare
ascende rapidamente;
Ridotto calcificazioni o ridotto preload fasi avanzate;
Variabili fibrillazione atriale. Se intervallo PR è breve, essendo ancora alta la
pressione atriale, il tono è più forte (ascesa rapida pressione ventricolare);
S2
Normale, in genere;
Aumentato in ipertensione polmonare Perché aumenta con l’ipertensione
polmonare? Da quello che dice “The art”, la chiusura valvolare si verifica dopo un
intervallo “hang out”: è l’intervallo tra chiusura e crossover point. Se la pressione è
elevata, ciò determina una più rapida e forte chiusura della valvola;
Rullio meso-diastolico dopo OS, rullio diastolico di bassa frequenza (campana), all’apice
o in decubito laterale sinistro:
Se vi è ipertensione polmonare:
Polso venoso:
Onda “a” prominente sistole atriale; assente in fibrillazione atriale;
Onda “y” che discende gradualmente per ostacolo svuotamento diastolico
Reperti aumentano con aumento frequenza e portata, tipo esercizio fisico: aumenta gradiente.
In fasi avanzate (stenosi grave), si riduce S1, schiocco e rullio stenosi mitralica silente. Possono comparire segni di
insufficienza tricuspidale e/o polmonare.
Ricorda: di un soffio bisogna valutare:
ECG:
o Dilatazione atriale aumento ampiezza (>0,12 ms) e durata onda P.
Bifida in D2;
Accentuata negatività in V1
Rx torace:
o Doppia densità a livello dell’arco inferiore destro: normalmente l’atrio sinistro non si vede in
proiezione postero-anteriore. Se si ipertrofizza, si localizza “dietro” l’atrio destro. Ciò determina una
maggiore densità, rispetto a quella più laterale dovuta alla presenza del solo atrio destro;
o Ipertrofia del ventricolo destro (riduzione spazio retrosternale?);
o Arco medio di sinistra aumentato aumento auricola ed arteria polmonare;
o Rettilineizzazione del margine sinistro cardiaco in caso di stenosi significativa: normalmente c’è
convessità da arco aortico, concavità (auricola?), e convessità da ventricolo sinistro. Diventa rettilineo
obliquo a causa di: “ipoplasia” dell’arco aortico (da ridotta gittata) + aumento arteria polmonare e
auricola sx (l’unica visibile, a sinistra, alla Rx) + riduzione del ventricolo sinistro da ridotta gittata;
o Il bronco di sinistra, normalmente “obliquo”, diventa più rettilineo, spostato da atrio sinistro;
o Possono aversi segni di congestione polmonare. Importanti le linee radiopache orizzontali bianche nei
campi polmonari inferiori: linee di Kerley B, da edema/ipertrofia dei setti (LA: 20 mmhg circa);
o Rx laterale atriomegalia, compressione esofago (evidenziabile anche tramite pasto baritato) con
sua dislocazione posteriore;
o Calcificazioni anulus
Ecocardiografia:
Diagnosi differenziale:
- Insufficienza mitralica:
o Possibile soffio diastolico da aumentato flusso transmitralico. Diversamente da stenosi mitralica:
Non c’è schiocco d’apertura;
Dislocazione del ventricolo sinistro in basso e a sinistra;
Soffio olosistolico da rigurgito mitralico;
S3;
S1 lieve o assente;
- Insufficienza aortica:
o Soffio di Austin-Flint;
o Diviene più lieve con vasodilatatori;
o Non si intensifica in pre-sistole;
- Insufficienza tricuspidale:
o Aumenta in inspirazione
Cataterismo cardiaco:
- Indicazioni:
o Discrepanza tra clinica e ecocardiografia;
o Ok quando c’è necessità di coronarografia;
o Patologia multivalvolare
- Ventricolo sx: cateterismo arterioso retrogrado. Atrio sx: catetere di Swan-Ganz
Terapia
- Se fibrillazione atriale di recente insorgenza e stenosi non severa, tentare cardioversione farmacologica
diretta) è indicata per prevenire la tromboembolia nei pazienti con storia o documentazione di
fibrillazione atriale, embolia e trombo in atrio sinistro. La terapia anticoagulante può essere
Per potere eseguire la valvulopastica è necessario che la valvola non sia molto calcifica e che
l’apparato sottovalvolare (corde tendinee e muscoli papillari) sia ben conservato. Se non sono presenti
queste condizioni, se ne può determinare la rottura, con conseguente insufficienza mitralica massiva.
Prima di effettuare una valvuloplastica bisogna pertanto valutare se la valvola può sottoporsi a tale
intervento (calcificazione, ispessimento lembi, mobilità dei lembi, stato sottovalvolare come corde
tendinee e muscoli papillari, presenza di insufficienza mitralica): si adopera l’ecocardiografia trans-
esofagea. Se è presente trombo sinistro, score elevato (si danno 4 punti massimi per ognuno dei
quattro sopra-elencati: se inferiore ad 8 è ok), od insufficienza mitralica, la valvola non può sottoporsi
a tale intervento ed è necessaria una riparazione o sostituzione valvolare;
Score
1) Calcificazione;
2) Ispessimento lembi;
3) Mobilità lembi;
4) Apparato sottovalvolare (corde tendinee e papillari)
commissurotomia percutanea con pallone, perché non c'è fusione commissurale. Inoltre, la
spesso è ad alto rischio perché molti pazienti sono anziani e hanno comorbilità. Pertanto,
l'intervento è ritardato fino a quando i sintomi diventano gravi nonostante l'uso di farmaci
- Sintomatici, con area 1-1,5 cm2 (stenosi grave). Se la morfologia NON è favorevole a percutanea ma la
condizione è grave (NYHA III-IV), allora si fa comunque la valvuloplastica se rischio chirurgico è elevato,
altrimenti, se rischio chirurgico non alto, si preferisce la sostituzione valvolare. Questa condizione (stenosi
grave 1-1,5 cm2) + morfologia non compatibile + NYHA III-IV, è l’unica indicazione alla sostituzione
valvolare.
- Asintomatici con area 1-1,5 cm2, se c’è fibrillazione atriale recente alto rischio embolico. Se non c’è:
monitoraggio;
- Sintomatici con area > 1,5 cm2, progressiva, se c’è pressione di incuneamento capillare polmonare > 25
mmHg
Soffi:
- Diastolici:
o Stenosi mitralica rullio mesodiasolico in decrescendo con rinforzo pre-sistolico; bassa frequenza;
apice cardiaco. Aumenta con esercizio fisico o Valsalva;
o Stenosi mitralica “relativa” soffio da aumentato passaggio transvalvolare tramite mitrale;
o Stenosi tricuspidale rullio mesodiastolico in decrescendo; bassa frequenza; su margino-sternale
sinistra. AUMENTA IN INSPIRAZIONE;
o Insufficienza aortica soffio olo-diastolico in decrescendo, bassa intensità, alta frequenza; III-IV
spazio parasternale sinistra (focolaio di Erb);
o Insufficienza polmonare soffio olo-diastolico in decrescendo, dolce (Graham-Steele). Aumenta in
inspirazione