Sei sulla pagina 1di 5

Appio Claudio Cieco

Comandante militare durante le guerra sannitiche e console, sua è la


prima orazione latina trascritta e conservata, un discorso al senato per
dissuaderlo dalla pace con Pirro il re dell’Epiro.

Furono attribuite a lui anche una raccolta di massime chiamate Carmen de


sentiis in metro saturnio

A Appio Claudio è legato lo ius Flavianum che era un corpus di leggi a


cura del segretario di Appio Claudio, Gneo Flavio. Questo è un’importante
passo per la democratizzazione del diritto.

Livio Andronico
Considerato il primo scrittore della letteratura latina era uno schiavo
proveniente da Taranto, venne a Roma come schiavo e lì esercitò la
professione di precettore e fu liberato da Livio Salinatore da cui prese
il nome. Fu un mediatore di cultura greca trasferendo testi ellenistici
in latino.

Livio fu probabilmente anche attore e delle sue opere teatrali


conserviamo solo titoli di opere e 50 frammenti, con la prima messa in
scena di queste opere nel 240 a.C. nasce la letteratura latina.

Scrive anche un Inno a Giunone nel 207 a.C. incaricato dai pontefici e
serviva per essere cantato in una cerimonia propiziatoria durante la 2
guerra punica.

Tradusse l’Odissea e la chiamo Odusia

Genere epico
L’epica ha origini antichissime e in Grecia aveva un metro chiamato
Esametro. La più antica epica era caratterizzata dall’oralità degli aedi
o rapsiodi, cantastorie che cantavano le loro storie. Molte di queste
confluiscono nell’Odissea e nell’Iliade. Formularità per facilitare la
memorizzazione ( 8 secolo i poemi omerici messi per iscritto )

Variante dell’epica eroica l’epica storica dove la fantasia è mescolati


con avvenimenti storici più recenti a scopo celebrativo, tra loro Nevio e
Ennio

Ci sono poi anche filoni cosmogoni e mitologici, didascalici con fini di


insegnamento e carattere espositivo come le georgiche, la metamorfosi o
il de rerum natura

L’Odusia di Livio Andronico


Abbiamo soltanto 30 frammenti costituito tutti da un solo verso, ed è
chiaro il libero adattamento dell’originale e la romanizzazione del
testo, scrive in saturnio antico verso italico e l’adozione di alcuni
processi stilistici tipici dei carmina e del linguaggio politico e
giuidico

L’incipit è Virum mihi, Camena, insece versutum

Livio Andronico scambia di posto solo il vocativo e il verbo e aggiunge


la camena latina sostituendola con la Musa greca

Nevio
Gneo Nevio scrive commedie e tragedie e inventa un genere teatrale la
Preatexta e fu l’iniziatore dell’epica storica. Fu cittadino romano
plebeo originario da una colonia greca della campania, partecipò alla 1
guerra punica e morì nella seconda in africa nel 201 o 204.

Ci sono arrivati sei titoli e un po’ di frammenti di tragedie, Nevio


emula i modelli greci. Due praetexta: Romulus origini di Roma e
Clastidium vittoria Roma sui Galli a Casteggio ( Pavia ). Intende
celebrare la grandezza di roma. Le commedie invece ci sono arrivati 35
titoli e molti più frammenti. Caratteristiche erano la mordacità e
l’attualità politica

Fato Metelli fiunt consules

Doppio senso di fato come fato o disgrazia e quindi incarcerato e


liberato nel 206 da dei tribuni della plebe.

Il poema epico-storico
Il bellum poenicum è l’opera più importante di Nevio scritta in tarda
età. Scrive in saturni la narrazione della prima guerra punica esaltando
i valori della vittoria romana. Nevio fuse mito e storia inserendo
l’archeologia cioè la rievocazione delle origini leggendarie di Roma.

Ci sono anche molte analogie con l’eneide di Virgilio come Didone


disperata per la partenza di Enea.

Utilizza uno stile energetico cioè molto rapido nel descrive alcune scene
di combattimento

Il Teatro
I primi edifici teatrali stabili costruiti su colline naturali, la zona
più importante detta orchestra di forma circolare con un altar dedicato a
dionisio dove il coro recitava. L’orchestra è circondata da metà della
sua circonferenza da una zona chiamata theatron o Kollon che è una
gradinata concentrica dove sedevano gli spettatori. Un fondale di legno
mobile chiamato skene su cui era dipinto un edificio era collocato subito
dietro l’orchestra

I primi teatri romani avvenivano in spazi provvisori e il primo in


muratura è nel 55 a.C. dedicato a Pompeo. Si mettevano dei palcoscenici
in legno provvisori e la gente guardava da lì. I primi teatri romani
fissi nel I secolo a.C. come i greci appoggiati a colline.

La cavea era divisa in zone e per estrazione sociale, in cima i meno


abbienti e in fondo i patrizi. L’orchestra di forma semicircolare
pavimentata in marmo. La scaena era separata da un muro ornamentale
decorato con statue dietro il quale c’era il fosso per il sipario e
all’interno dello spazio della scaena c’era il frons scaenae che assumeva
una struttura porticata su due livelli.

I ludi romani venivano organizzati in occasioni importanti come la


vittoria della guerra punica e nel 240 a.C. viene messa in scena una
fabula di Andronico. Venivano chiamati i ludi scaenici, i ludi Romani, i
ludi plebei, i lidi megalanses e i ludi apollinares. I magistrati
preposti ai ludi era il pretore urbano per gli apolinnares e per gli
altri gli edili. Venivano anche messi in scena dei mimi.

Le compagnie di attori ( greges ) col capo ( dominus gregis ). Schavi e


liberti. Forse usavano anche la maschera per fare caricature di
personaggi, parti al medesimo interprete e cambio di genenere.

Plauto
Tito Maccio Plauto, Maccio primo nome d’arte derivato da attore di
atellane e il secondo forse d’arte come piedi piatti o orecchia a
penzoloni. Nesce nel 250 a.C. a Sarsina in Umbria e morì lì nel 184

La commedia
Prime commedie Livio Andronico e Nevio e Plauto origine da feste
religiose come spettacolo misto di poesia canto musica e danza come
simbolo di fertilità e fecondità riprendendo l’etimologia di commedia da
corteo e ode da canto quindi le processioni per dionisio. Quella che
influenzò di più fu la commedia attica nel V sec.

3 tipi di commedia attica: l’archaia, mese, nea.

L’archaia il cui esponente è Aristofane dove prevale lì attualità


politica e culturale ateniese con un’aggressione comica composta da
invettive insulti e satira.

La nea il cui esponente principale è menandro dove si approfondiscono


temi della vita privata con trame complicate ma ripetitive, personaggi
con caratteri convenzionali e approfondimento psicologico. Plauto si
ispira proprio a queste.

Le commedie che mantengono l’ambientazione greca sono chiamate fabulae


pallitae e quello con ambientazione romana togata
Corpus commedie plautine
Marco terenzio Varrone dopo 50 anni dall sua morte ne identifica 130
quindi è difficile attribuirgliele tutte. Lui ne identifica 21 originali
e noi ne possiamo leggere solo 20 perché l’ultima ci sono sol frammenti
Vidularia.

Trame commedie
Situazione e trame convenzionali, 16 su 20 rappresentano l’adulescent che
è innamorato o ostacolato nel suo amore. La ragazza è una cortigiana, o
se la ragazza non lo è ci sono impedimenti sociali o famigliari.
L’adulescent dipendente economicamente dal padre cerca di fargli capire
il suo amore aiutato da uno schiavo oppure da un mico, un parassita, un
vecchio comprensivo. Alla fine di solito un servus callidus mette in atto
delle strategie per aggirare l’antagonista del protagonista. Il fine è
sempre lieto, e la ragazza si rivela libera con il riconoscimento, topos
frequente nella commedie.

Commedie del servus callidus


Pseudolus, bacchides, mo stellaria, miles gloriosus rientrano nella
schema dove i giovani raggiungono il loro obbiettivo e vegono perdonati
da padri e riconoscono la donna oppressa. L’eroe comico è però il servo
che è di solito il preferito del pubblico. Gli antagonisti sono
caricaturali, con travolgente omicità.

Commedia di carattere, la beffa e commedia degli equivoci


Nalla aulularia c’è il servo ma il protagonista è il vecchio avaro
euclione, dove si evidenzia il difetto del carratere

Nella casina c’è la storia d’amore del giovane con la ragazza ma il


protagonista è il senex libidinosus, il vecchio che venendo meno ai suoi
doveri di padre ama la stessa donna del figlio, viene introdotto anche il
topos delle nozze maschili, cioè viene scambiato un uomo travestito da
donna per fregare il senex.

Manaechmi ( fratelli uguali di nome e di aspetti ) e da qui nasce


l’equivoco che genera comicità. Nell’amphitruo il teme dell’equivoco si
intreccia col tema dello sdoppiamento dell’io, e suscita paura in
anfitrione e in sosia.

Il rapporto coi modelli greci


Non si trattava solo di traduzione ma anche di rielaborazione di commedie
tutte ambientate in Grecia ma contaminate, cioè venivano integrati più
modelli in uno. Una differenza era anche il metro, perché plauto
riscrisse alcuni passi sottoforma di recitativi o dei cantica. Il verso
era il giambo e il metro lirico e il trocheo. Oltretutto fa riferimento e
usi e costumi romani con effetti spaesanti dato che sono ambientati in
grecia. Plauto a differenza di menandro sacrifica un po’ la trama per la
comicità della singola scena con aggiunte frasesche ricalcando la
tradizione italica. In plauto è assente la crescita psicologica e quindi
si parla di tipi caricaturali, plauto oltretutto crea uno stile
artificioso non basandosi sulla realtà dei modi colloquiali aggiungendo
grecismi e neologismi.

Il teatro come gioco


Plauto ama molto rompere l’illusione scenica rompendo la quarta parete.
Fa uso del meta teatro cioè il teatro che rappresenta o parla di se
stesso, Plauto ha solo intenzioni comiche e non morali o politiche,
infatti porta in scena giufizi e idee diverse e contrastanti, descrive
anche un modo alla rovescia che non è mai possibile se non nella finzione
teatrale come la vittoria del figlio sul padre.

Potrebbero piacerti anche