100 modi
per cambiare vita
ed essere felici
ISBN: 987-88-6681-0285
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Nota bene: approfondendo su internet gli argomenti
qui trattati, vedrete spesso splendide fotografie e
perfino video delle 100 e più possibilità descritte in
questo libricino. Per rendere la vostra navigazione
più facile e immediata, abbiamo riunito tutti i link
segnalati in un’unica pagina web, ospitata sul sito di
Terra Nuova: www.aamterranuova.it.
Per ora però, mentre leggete i 100 modi, fate un
utile esercizio: immaginateli! Sognate a occhi aperti,
lasciandovi trasportare dalle nostre descrizioni, come
in una favola che diventa realtà.
Non c’era una volta, ma adesso c’è...
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1
B&B&B
Bed & Breakfast & Baratto
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vento conta già oltre 70.000 fan su Facebook.
Prima di qualsiasi altra cosa, abbiamo deciso di par-
lare del progetto Villavillacolle, non certo perché si
tratta di un’iniziativa più importante di altre.
Lo abbiamo fatto per presentarci, per raccontarvi un
pezzo della nostra storia, della nostra vita, una vita
che ci ha permesso di sperimentare molte delle pos-
sibilità che vi presenteremo, di renderci conto delle
tantissime occasioni che esistono per ciascuno di
noi, dei tantissimi sogni da immaginare e realizzare.
Come diceva Walt Disney: «Se puoi sognarlo, puoi
farlo». Allora, adesso, sognatelo insieme a noi!
• www.settimanadelbaratto.it/blog.cfm?id=360
Intervista dedicata alla Settimana del baratto.
• www.facebook.com/settimanadelbaratto
Pagina Facebook dedicata alla Settimana del baratto.
• www.barattobb.it
Il primo sito che riunisce tutti i B&B disponibili a barattare un
soggiorno durante tutto l’anno.
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2
Wwoof
Ospitalità in cambio di lavoro nelle aziende bio
del mondo
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che di tutti i Paesi, con quanti desiderano offrire la-
voro barattandolo con vitto e alloggio. Dal Galles al
Portogallo, dalla Svezia al Sud Africa, dalla Toscana
alla California: sono migliaia le aziende, le fattorie,
le realtà biologiche disposte a ospitarvi in cambio
del vostro aiuto. Produrrete vino, formaggi, salumi,
miele, frutti di bosco, agrumi: aiuterete lavorando,
“sporcandovi” le mani. Ma la vostra presenza servirà
anche a testimoniare un movimento di riscoperta
del naturale, che sta sempre più emergendo a livello
mondiale. Infatti, le aziende che vi danno ospitalità,
non ci tengono a farvi lavorare e basta, a loro preme
insegnarvi quello che sanno, perché ci credono!
Così, una volta terminato il vostro viaggio, grazie al
wwoofing tornerete a casa vostra (o magari ripar-
tirete per qualche altra fattoria all’altro capo del
mondo) arricchiti di nuove esperienze, stimoli, me-
stieri, sogni.
Preparate gli stivaloni allora!
• www.wwoof.it
Per accedere al Wwoof italiano.
• www.wwoof.org
Sito internazionale del Wwoof.
• www.guardian.co.uk/travel/2009/may/08/green-ethical-wwo-
ofing-holidays-europe
Per sognare da subito!
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Scambio casa
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Oltre alla casa, è possibile scambiare anche i cam-
per, le auto, oppure ospitare qualcuno a casa pro-
pria quando si è presenti, per poi essere ospitati a
nostra volta.
Un modo per vivere autenticamente un Paese e una
cultura diversi dalla vostra, e un modo per farlo an-
che in tempi di crisi.
Da leggere
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4
Couch surfing
Ospitalità gratuita
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a offrire loro un posto letto sul divano (ma anche una
stanza o un angolo di giardino dove piazzare la tenda).
Nel giro di pochissimo tempo, questo modo di viag-
giare e incontrare nuove persone e culture è esploso in
tutto il mondo.
Ad oggi, è possibile trovare ospitalità gratuita nell’A-
frica più selvaggia, sulle vette dell’Himalaya, nelle
metropoli famose o nei paesini più sperduti. Insieme
al couch surfing, esistono molte altre realtà, organiz-
zazioni e associazioni che favoriscono questo tipo di
esperienze, e il numero di chi sceglie questa diversa
modalità di vedere e conoscere il mondo ha ormai rag-
giunto cifre a sei zeri!
Negli anni della grande crisi economica, è bello sapere
che possiamo ancora viaggiare, trovare ispirazioni,
amicizie, senza dover possedere gonfi portafogli, ma
soltanto un po’ di fiducia! Cominciare è facile, basta
iscriversi gratuitamente sul sito, mettersi in contatto
con chi ospita e… partire!
Smettere potrebbe essere molto più difficile.
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Ecovillaggi
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E che bello sarà stasera... è stata organizzata una
cena tutti insieme e dopo ci sarà l’appuntamento
settimanale con la musica dal vivo e le danze per
tutti! È davvero fantastico vivere in questo ecovillag-
gio.
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A differenza delle antiche comuni o delle tante co-
munità, l’ecovillaggio riesce a garantire tutti questi
impagabili vantaggi, garantendo la privacy del sin-
golo, senza forzature comunitarie.
Ciascuno è libero di vivere nelle proprie case, di cu-
rare il proprio giardino, di passare le serate a leggere
davanti al proprio caminetto. Allo stesso tempo,
però, si è consapevoli di essere inseriti in un con-
testo sociale attivo e solidale, affine nel pensiero e
nel cuore, dove poter creare, condividere e interagire
con gli altri, ogni volta lo si desidera.
Ovviamente, poiché nulla è perfetto, gli ecovillaggi
non sono realtà idilliache. Tuttavia, si propongono
come configurazioni sociali alternative, nelle quali,
per esempio, si sperimentano forme di democrazia
raramente applicate nelle società classiche, come il
metodo del consenso, grazie al quale si affrontano
le questioni più spinose senza creare le violente frat-
ture tra minoranza e maggioranza, che avvengono
in tutti i gruppi quando sono in ballo decisioni im-
portanti.
Per questo, sono sempre più numerosi gli scienziati,
i sociologi, gli economisti, gli ecologisti che li incen-
tivano, riconoscendone la validità.
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Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• gen.ecovillage.org
Concedetevi il piacere di visitare, almeno virtualmente, gli eco-
villaggi di tutto il mondo. Questo sito vi offre l’opportunità per
conoscere gli eventi, i festival, i convegni, i corsi che hanno luogo
vicino a voi o dall’altra parte del globo.
• www.ecovillaggi.it
Sito di riferimento sulla realtà degli ecovillaggi in Italia.
• www.aamterranuova.it/MappaEcovillaggi
Per esplorare il fenomeno degli ecovillaggi di casa nostra e di-
ventarne parte attiva! Partecipando alle tante iniziative promosse
dalla Rive, Rete italiana degli ecovillaggi, potrete vivere in prima
persona il sogno possibile di un mondo a misura di essere umano
e di Pianeta.
• www.newwe.info
Un docu-film su alcune tipologie di ecovillaggi nel mondo. Fatevi
suggestionare dalle immagini del trailer di questo film. In questo
modo, questo capitolo si riempirà di volti di persone pronte a
testimoniare la loro esperienza e ad accogliervi, letteralmente,
nei loro ecovillaggi.
• www.youtube.com/watch?v=NMmERDmQKNo
Un video in cui si spiega che cos’è un ecovillaggio.
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Cohousing
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per una piscina naturale per l’estate!
Il riscaldamento solare e i pannelli fotovoltaici, realiz-
zati per servire l’intero condominio, sono facilmente
gestibili e ci fanno risparmiare un bel po’. Sì, perché
il cohousing è amico della gente e dell’ambiente!
Nella sala multimedia comunitaria abbiamo delle
postazioni internet, una fotocopiatrice e altre attrez-
zature utili, che sarebbe assurdo possedere indivi-
dualmente. E quando abbiamo voglia di organizzare
qualcosa tutti insieme, che so: una cena, la visione
di un film, una serata danzante, c’è una grande sala
col pavimento in legno, davvero bella!
Be’, viviamo sempre in città, andiamo a lavoro, ab-
biamo le nostre abitudini, continuiamo a fare la no-
stra vita, ma sappiamo che questo piccolo grande
condominio non è solo un’abitazione, è veramente
una casa, con un cuore, anzi con tanti cuori.
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I vantaggi che offre il cohousing sono diversi, tra
questi: il poter fare affidamento su vicini solidali con
cui si condivide il modo di vedere il mondo; la pos-
sibilità di risparmiare su spese generali, come elettri-
cità e riscaldamento; poter condividere molti servizi
e attrezzature, come lavatrici, asciugatrici, compu-
ter, stampanti, scanner, fotocopiatrici, proiettori,
attrezzature per il giardino, per lo sport e così via,
che sarebbe oltremodo dispendioso, per noi e per il
Pianeta, possedere individualmente.
I servizi comunitari relativi a cura e intrattenimento
per grandi e piccini, attività sportive, acquisti collet-
tivi possono essere facilmente organizzati e gestiti
dai residenti. Spesso, nei cohousing sono presenti
anche spazi per ospitare visitatori esterni, che ogni
inquilino può utilizzare quando ne ha necessità. In
questo modo non c’è più bisogno di sovradimen-
sionare i nostri appartamenti privati, con camere e
locali in più, che poi restano inutilizzati.
Il cohousing offre inoltre una maggior facilità di in-
contro, confronto, progettazione e condivisione con
gli altri, consentendo il recupero di quella capacità di
comunicare con gli altri, che sembra ormai un bene
in via di estinzione.
Il tutto, è importante sottolinearlo, senza dover af-
frontare i cambiamenti più impegnativi, che sono
invece necessari quando si decide di vivere in una
comunità o in un ecovillaggio.
Quando un gruppo di persone, di amici, di cono-
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scenti o semplicemente di individui con affinità di
vedute, decide di intraprendere la strada del cohou-
sing, le possibilità sono varie: si può acquistare e
ristrutturare edifici esistenti, progettare e costruire
da zero, oppure trasferirsi in piccoli condomini go-
dendo dei vantaggi economici derivanti dall’acqui-
sto collettivo.
• www.cohousingitalia.it
Sito italiano di riferimento sul cohousing.
• www.cohousingitalia.it/article8713.htm
Un articolo sul cohousing danese vincitore del premio per il mi-
glior insediamento sostenibile del XXI secolo.
• www.cohousingnumerozero.org
Sito del primo cohousing sorto a Torino.
• www.thresholdcentre.org.uk
Sito in inglese di uno dei più antichi cohousing nati nel Regno
Unito.
• www.youtube.com/watch?v=BlyVJMappL8
Un video su come si realizza un cohousing.
Da leggere
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7
Vagabonding
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Secondo Rolf Potts è soltanto questione di privile-
giare, nella scala dei propri valori, la libertà, la fan-
tasia, la curiosità, il piacere. Non occorrono grandi
somme di denaro, il punto semmai è alleggerire il
fardello dei vincoli e degli impegni, per iniziare a
viaggiare leggeri nella vita di tutti i giorni, anche
prima di partire.
Rolf Potts, con il suo libro (edito anche in italiano col
titolo Vagabonding), con le sue testimonianze e la
sua vita ha dimostrato che possiamo vivere lunghi,
lunghissimi periodi viaggiando, alternando ad essi
momenti di lavoro intenso (qualsiasi lavoro!) fina-
lizzati a mettere da parte un po’ di soldi per i viaggi
successivi. Per farlo, non c’è bisogno di essere ricchi,
se non di voglia e fantasia. Il mondo è una mera-
viglia che aspetta ciascuno di noi (singoli, coppie e
famiglie; sì, anche le famiglie, basta navigare un po’
sul web per rendersene conto).
Siete pronti per qualche anno di vagabonding?
• rolfpotts.com/index.html
Il blog di Rolf Potts, con i suoi costanti aggiornamenti.
Da leggere
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Volontariato ambientale nel mondo
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di volontariato verde in tutto il mondo. Sono molte,
infatti, le realtà impegnate in campo ecologico, che
necessitano di aiuti esterni per portare avanti al me-
glio i propri progetti, per farli crescere e conoscere.
Grazie al green volunteering, tutti hanno la possibi-
lità di visitare paradisi naturali, trascorrervi periodi
che vanno dalla settimana a più mesi, conoscere
nuove culture, persone e professionisti impegnati in
ambito naturalistico, imparare nuove lingue, acqui-
sire esperienze e professionalità utili per il proprio
cammino. È possibile addirittura, che un’esperienza
di questo tipo porti anche buone occasioni lavora-
tive. Senza contare che questa scelta dà l’opportu-
nità di fare dei viaggi il cui costo è molto più limitato
rispetto a una vacanza esotica o un soggiorno di stu-
dio all’estero. Di frequente, infatti, le spese di vitto e
alloggio sono a carico delle associazioni ospitanti, e
capita perfino che, per alcuni progetti, venga ricono-
sciuto un piccolo stipendio.
Meglio che aspettare un lavoro che non c’è seduti al
bar del paese, no? Pronti a partire allora?
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9
Downshifting
Scalare marcia
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faccio manutenzione, aiuto al porto, dico sì a qualun-
que cosa mi si chieda (e che mi va di fare…). È andata
così. Poi sono arrivati i libri, quel po’ di successo. Soldi
inattesi, ben vengano. Ma il successo passa, e io non
cambio di un millimetro il mio stile di vita.
Vivo così per la libertà, perché non sono sicuro di cam-
pare così tanto da poter sprecare il mio tempo, e non
volevo aspettare di essere libero, ma vecchio*.
• www.simoneperotti.com
Il sito web di Simone Perotti, costantemente aggiornato con in-
formazioni relative alle sue esperienze e ai suoi progetti.
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Vivere in modo creativo
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Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• faircompanies.com
Nicolás Boullosa e Kirsten Dirksen hanno dato vita a questo sito
di informazione sulla cultura sostenibile dove è possibile visionare
una collezione di video accomunati dall’idea che, già adesso, pos-
siamo fare qualcosa per vivere meglio, con meno soldi e meno
rifiuti.
• www.aamterranuova.it
Sito web della casa editrice Terra Nuova, che pubblica l’omo-
nimo mensile, libri e news su tematiche relative alla decrescita,
alla salute naturale, all’ecologia. Per risvegliare, mantenere viva
e far crescere la nostra voglia di una vita creativa in pace con il
Pianeta.
• www.yesmagazine.org
Un sito sui temi dell’ecologia, della sostenibilità e soprattutto sul
vivere comunitario.
• www.ilcambiamento.it
Rivista on line che si occupa delle reali opportunità che abbiamo
per trasformare il nostro mondo in meglio.
• www.livinginthefuture.org
Una raccolta di 46 episodi di vite vissute all’insegna della creatività
più verde che c’è. Immagini e testimonianze affascinanti, com-
moventi, motivazionali.
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Vivere in camper
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automi omologati, rinchiusi in scatole di cemento,
senza alberi da ammirare, senza prati dove cammi-
nare scalzi, senza aria pulita da respirare.
Una scelta possibile per chiunque la desideri, per chi
non ha paura di sperimentarla: giovani precari, che
mai potranno comprarsela una cas;, pensionati che
non ne possono più di vivere in un condominio; pro-
fessionisti di varia natura che scelgono il camper per-
ché più in linea con il loro modo di vivere il mondo
e famiglie, che decidono di partire per un viaggio
lungo una vita…
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Anno sabbatico
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senza il rischio di perderlo. E chi non lavora o non
rientra nei termini, può serenamente concederselo
dall’alto della propria insindacabile sovranità di es-
sere umano!
La cosa più importante per iniziare una simile espe-
rienza è il coraggio: di pensarla, di prenderla in con-
siderazione, di metterla in atto. Ma il ritorno che
potreste avere in cambio di un po’ di coraggio sarà
rivoluzionario.
Per un anno potrete vivere un’altra vita e, magari,
scoprire che è proprio quella che vi piace!
• www.annosabbatico.it
Sito italiano di riferimento.
• d.repubblica.it/argomenti/2011/11/21/news/anno_sabba-
tico-675802
Alcune interessanti testimonianze.
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Ricetta antistress
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È un nostro diritto!
Scacciamo la paura con la gioia, facciamo un ban-
chetto sontuoso al posto del menù da austerity, una
vacanza di sei mesi durante la cassa integrazione.
Spiazziamo le nostre ragionevoli preoccupazioni con
i nostri matti sogni, funziona!
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Le pagine gialle delle comunità
intenzionali
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Mentre, se vi capiterà di sfogliare le “pagine gialle”
(directories in inglese) del vivere comunitario, con-
sultabili o ordinabili al link indicato nel box, vi si
aprirà un mondo.
Un mondo composto da migliaia, sì, migliaia di co-
munità intenzionali sparse per il mondo.
Allora, forse, sarà più facile trovare nuove ispirazioni,
correggere i soliti errori, trovare la comunità che fa
per voi o al limite, cambiare idea.
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Comunità olistiche per persone
con disabilità
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bro, La comunità, luogo del perdono e della festa, è
il momento di darci un’occhiata e trarne ispirazione.
Nelle comunità intenzionali, le persone con disabilità
possono vivere insieme ai loro parenti, ad altre fami-
glie e ad altre persone, con disabilità e senza.
In questo modo, la famiglia di origine si fonde in
una famiglia allargata, in una comunità appunto,
che garantisce la cura e la vicinanza ai disabili, anche
quando un loro congiunto non c’è più.
Comunità vere, scelte, costruite insieme. Non pseudo
famiglie, famiglie vere. Una via da sostenere, inse-
gnare, rendere possibile.
• www.famigliabuonanovella.it/portale/wp-content/uploads/
2012/06/Appunti.pdf
Un piccolo estratto dal libro di Vanier, ordinabile su internet.
• www.camphill.org.uk
Per delle comunità che guardano alla persona con disabilità in
modo olistico.
Da leggere
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Cohousing per anziani
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Nel mini appartamento per gli ospiti, c’è sempre
qualche nipote che viene a trovarci (è bello farsi vi-
ziare dalle nonne anche a vent’anni, no?) e anche
questo contribuisce a colorare di arcobaleno il nostro
senior cohousing.
Un ospizio, una corsia di ospedale, una casa vuota
con una badante, un impegno estenuante per i pa-
renti?
Ah! Che belle alternative sarebbero state!
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ziano si ritrova sempre più solo, la possibilità del
senior cohousing deve essere conosciuta, sperimen-
tata, adottata anche da noi.
Già, è bene iniziare col giusto anticipo e, anche se
oggi vogliamo tutti fare i giovani ad ogni costo, a
cinquant’anni potrebbe essere il momento adatto
per iniziare a prendere informazioni.
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Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• www.sandriver.org
Sito internazionale sui cohousing per gli over 55. Questo senior
cohousing è animato dalla consapevolezza del tempo che passa,
e dalla voglia di passarlo insieme, con partecipazione, coopera-
zione, solidarietà, rispetto gli uni per gli altri e per il Pianeta.
• www.egebakken.dk/english.aspx
Cliccate su “pictures from Egebakken” e provate a sognare ospizi
senza sbarre ai letti.
• atcasa.corriere.it/Eco/La-cosa-giusta/2010/02/23/cohousing-
italia.shtml
Qualche informazione dall’Italia.
Da leggere
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Insediamenti a basso impatto
ambientale
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urbani, la forestale e chi più ne ha più ne metta.
Sui nostri terreni non siamo neanche più liberi di
abitare in una roulotte, senza nessun tipo di allac-
cio elettrico, perché è necessario richiedere prima la
concessione edilizia, che poi viene puntualmente ne-
gata. In questo senso, sì, quel che succede in Galles
è pura rivoluzione verde. Perché adesso, lì è possibile
progettare un intero insediamento, sostenibile per
l’uomo e l’ambiente, rispettando questi cinque pa-
rametri: una modalità di realizzazione che garantisca
una ricaduta sociale; autonomia e indipendenza a
livello energetico; assicurazione che rimanga a basso
impatto ambientale nel corso degli anni; assicura-
zione che il progetto sia interamente di proprietà e
gestito dalla comunità dei residenti e che gli stessi
lavorino la terra in un’ottica di quasi completa auto-
sufficienza.
Queste le regole per essere finalmente liberi di co-
struirci la nostra casa, il nostro mondo!
Io ci starei, e voi?
• www.lammas.org
Sito di riferimento dell’ecovillaggio Lammas.
• www.youtube.com/watch?v=V2L_THm9SQw
Un video esplicativo sul progetto Lammas.
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Una casa su misura
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dell’abitare che mette insieme la praticità con la so-
brietà, il buon gusto con la semplicità, l’ecologia con
le atmosfere romantiche e la moda.
Nei link che seguono troverete, oltre a quella delle
tiny house, la storia di un ragazzo di 16 anni che si è
autocostruito la propria casa, e un link su case ecolo-
giche, efficienti ed economiche costruibili in kit.
Giovani di tutto il mondo, munitevi di martello e cac-
ciavite e godetevi il diritto alla vostra piccola grande
casa!
• www.tumbleweedhouses.com
Il sito di Jay Shafer, pioniere del movimento.
• goo.gl/phW38
La storia del nostro eroe sedicenne, che si è autocostruito la sua
piccola casa.
• goo.gl/rNBwq
Uno dei tanti fornitori di case ecologiche in kit fai da te.
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Case di paglia
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Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• goo.gl/pTHd2
Un video sugli edifici autonomi a basso impatto ambientale rea-
lizzati con materiali naturali e riciclati.
• vimeo.com/32847402
Due interessanti video sulle case di terra.
• www.aamterranuova.it/Bioedilizia-ed-energie-rinnovabili/La-
casa-di-paglia-a-regola-d-arte
Un articolo sui punti di forza di una casa di paglia.
• www.aamterranuova.it/Bioedilizia-ed-energie-rinnovabili/
Una-casa-di-paglia
Due articoli sulle case di paglia in Italia.
• www.youtube.com/watch?v=o_CWAHHicLI
Un video sulle case di paglia.
• www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/Case-di-
legno-in-Italia
Un articolo sulle case di legno.
• www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/Me-
glio-una-casa-di-legno
Interessanti articoli sulle case di legno in Italia.
• www.youtube.com/watch?v=SG0vBR5D6V0
Una video-intervista a Paolo Crivellaro, autore di Guida alle case
di legno.
Da leggere
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Centro per le tecnologie alternative
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Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• learning.cat.org.uk
Il Cat in Galles. Un sito che vi consigliamo vivamente di consulta-
re se desiderate organizzare una visita al centro e sfruttarla al
massimo. Molto utili anche le indicazioni su dove pernottare nei
dintorni, immersi nella meravigliosa campagna gallese.
• www.per.umbria.it
Il sito italiano del parco delle energie rinnovabili, un Cat “in po-
tenza” che offre numerosi corsi nella splendida Umbria.
• www.e-u-z.eu
Il sito web Energie und Umvelt Zentrum, consultabile anche in
italiano. Un centro dedicato ai professionisti, che da 30 anni of-
fre seminari e convegni per diffondere nuove conoscenze nel
campo dell’efficienza energetica e dell’impiego delle energie, utili
per la propria professione.
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Lakabe
Ri-abitare paesi e borghi abbandonati
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Quante Lakabe e quante Torri Superiore ci sono nel
nostro Bel Paese? Quanti sono i luoghi che vedono
esaurirsi o che hanno già esaurito i propri abitanti?
Ci sono amministrazioni in Italia che offrono incen-
tivi, sovvenzioni e facilitazioni per ripopolare i loro
territori, le loro case disabitate.
Ci sono paesi dove acquistare una casa e un terreno
costa meno che comprare un’auto.
Sono realtà che hanno finito la loro storia perché
travolte dal modello di sviluppo e crescita attuale,
ma che potrebbero risorgere se il modello da seguire
fosse un altro: non un ritorno al passato, ma un salto
nel futuro, quello vero e sostenibile, tutto da sognare
e da vivere, insieme!
• www.youtube.com/watch?v=2ggJK4ZdtQA
Un video, con sottotitoli, su Lakabe.
• www.youtube.com/watch?v=TlBrWATh6Rw
Un video su Torri Superiore.
• www.aamterranuova.it/Ecovillaggi-e-cohousing/ECOVILLAG-
GIO-TORRI-SUPERIORE
Un lungo articolo che racconta la storia e l’organizzazione di Torri
Superiore.
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Permacultura
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E purtroppo, l’agricoltura e l’allevamento industriali,
insieme a un’insensata programmazione urbanistica
e a una devastante cementificazione hanno ormai
ampiamente dimostrato la loro insostenibilità.
Allora, amiche e amici, è l’ora di scoprire che i metodi
di agricoltura naturale sono più efficaci, efficienti,
produttivi ed economicamente razionali rispetto a
quelli dell’agricoltura industriale e che, nel silenzio
dei media dell’informazione, sono decine di milioni
gli ettari coltivati con tali metodi. Non si tratta dun-
que di qualche giardinetto in qua e là, non vi pare?
• www.permacultura.it
Sito italiano di riferimento sulla permacultura.
• www.aamterranuova.it/Agricoltura-bio/Per-una-permacultura-
illuminata
Un interessante articolo sulla permacultura.
• www.aamterranuova.it/Agricoltura-bio/Le-galline-e-la-perma-
cultura
Un articolo sui fondamenti della permacultura.
• www.permaculture.org/nm/index.php/site/index
Il sito, in inglese, dell’Istituto di permacultura in Nuovo Messico.
Da leggere
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Io mi informo per...
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un pozzo per l’acqua, un piccolo orto, qualche ani-
male e tanto, tanto, tanto verde, una piccola oasi
gioiosa. E non sono pochi...
Da leggere
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Helpex
Aiutanti per tutti i gusti
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incombenze domestiche, nella cura dei bambini, de-
gli animali di casa… insomma possono essere d’a-
iuto dove c’è necessità! Vi sembra poco?
Oggi che molte e molti di noi soffocano strangolati
da impegni e assenza di tempo, sapere che c’è un
movimento di persone ben disposte ad aiutarci può
essere davvero una felice opportunità.
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L’autoproduzione in città
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le nostre case e le nostre città possono offrirci nuove
entusiasmanti possibilità. Siete pronti a seminare?
Da leggere
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L’orto senza zappare
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Dal Giappone alla Spagna, fino al Regno Unito, sono
moltissime le esperienze che dimostrano come non
sia necessario, ma anzi risulti dannoso, zappare e ri-
voltare la terra.
Le ragioni scientifiche (e non le leggende new-age)
che sono alla base di questa rivoluzione sono com-
plesse da riassumere qui. Ciò che ci preme mettere
in evidenza è che sempre più si stanno diffondendo,
e con successo, modi di vivere (e in questo caso di
coltivare) in armonia con il Pianeta. È bello sapere
che funzionano, che fanno bene alla Terra, che ci
fanno durare meno fatica e che per intraprenderli
servono solo due cose: conoscerli e non aver paura
di dirlo al nonno!
Da leggere
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Io mi informo per…
64
Da leggere
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La scuola dell’autosufficienza
66
troppo “cittadini” per farlo, allora una scuola come
quella di Will potrebbe proprio fare al caso vostro!
Da leggere
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Hotel e ristoranti itineranti
68
ese come il nostro, colmo di risorse paesaggistiche e
di eventi culturali, dove un pop-up hotel ci starebbe
proprio bene!
E che dire del pop-up restaurant? Un ristorante ge-
stito dalle stesse persone che producono il cibo ser-
vito in tavola, biologico, genuino e tradizionale, e
che portano la loro sapienza culinaria in tournée.
Sì, in tournée, spostando e portando il ristorante in
giro su altre piazze, località, città, campagne, per far
conoscere un’agricoltura che è rinata, le tradizioni
che non muoiono, e condividere una voglia di incon-
tro e condivisione che, forse, ci salverà.
Le yurte si trovano anche in Italia. Quindi, pastori,
contadini, allevatori: pop-up!
• www.riverford.co.uk/restaurant/riverfords_travelling_field_
kitchen
Ristorante pop-up biologico itinerante.
• www.aamterranuova.it/Foto-Video-inchieste-dei-lettori/La-
nostra-battaglia-per-vivere-in-una-yurta
Una testimonianza di come in Italia non sia così facile scegliere di
vivere in una yurta.
• yurta-silentbreeze.com
Dove acquistare yurte in Italia.
• goo.gl/woun6
L’albergo pop-up più famoso del Regno Unito.
69
30
Un teatro di paglia
70
pubblico. Una piccola utopia di libertà espressiva che
ha il sapore delle cene conviviali, dove ognuno porta
un cibo o una bevanda da condividere con gli altri.
La “coincidenza scenica” magicamente avviene sem-
pre, e tra qualche imbarazzo e titubanza scende dal
pubblico chi canta una canzone o recita una poe-
sia. Alcuni contribuiscono con un pezzo teatrale, al-
tri con giochi di prestigio, balletti e barzellette, ma
possono capitare anche interventi del tutto insoliti
come una lezione di statistica, un appello contro
l’ennesimo ecomostro, un’installazione artistica in-
terattiva... addirittura un’entrata a cavallo!
Dopo il saluto finale l’emozione del mettersi in gioco
si trasforma in festa e la serata prosegue fino a notte
inoltrata. Alcuni dormono sulla paglia, sotto il cielo
stellato.
Il teatro poi viene smontato, scomparendo rapida-
mente così com’è venuto, ospite rispettoso che la-
scia traccia soltanto nei cuori. Le balle, al riparo dalla
pioggia, tornano al loro tradizionale utilizzo. E gli
spettatori? Ognuno prosegue il suo viaggio, ma con
qualche liberatorio filo di paglia in tasca e tra i ca-
pelli!
• www.teatrodipaglia.it
Sito con tutte le indicazioni per costruire il proprio teatro di paglia
locale e un calendario aggiornato degli appuntamenti in corso.
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Glamping
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rilassante o avventurosa, senza lasciarsi dietro nes-
suno scempio paesaggistico.
Invece di reclamare nuovi posti letto per un turismo
di massa insostenibile e spesso inesistente, solo per
continuare a cementificare il territorio (e riciclare un
po’ di soldi sporchi?), il glamping potrebbe aprire
prospettive di speranza per molti: per molti disoc-
cupati, per molti giovani e meno giovani con la pas-
sione per l’accoglienza turistica e la natura, per molti
uomini e donne innamorati della propria terra, che
vorrebbero un lavoro senza doverla ancora saccheg-
giare.
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Ecovillaggio diffuso
Esci di casa e vai dal tuo vicino, che forse non conosci
neppure, e chiedigli se può darti un limone o qua-
lunque altra cosa.
Ovviamente, non scordarti di dirgli che sarai felice
di aiutarlo ogni qualvolta sarà lui ad avere bisogno
di te.
E se lui non si farà vedere perché non ha bisogno di
nulla, tu non ti preoccupare di interpellarlo se hai
ancora bisogno di lui!
Insomma, bisogna avviarsi verso una nuova cultura
delle relazioni.
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mente a questo vostro gioco di immaginazione.
Il car sharing o il car pooling, il cohousing, la Mag,
gli orti urbani, i solar bikeport, la bycicle revolution,
le street bank, gli uffici di scollocamento, le reti di
economia solidale, le libere università, i guerrilla re-
staurant, i guerrilla shop, l’economia del dono, tutto
ciò e molto altro ancora può trasformare una realtà
urbana alienante e avvilente in un eco-villaggio-dif-
fuso: “eco”, perché rispettoso dell’ambiente, delle
sue risorse, e impegnato nella riduzione dell’inqui-
namento; “villaggio”, perché pur non essendo tutte
le abitazioni riunite in un unico sito, l’atmosfera so-
ciale, emozionale, affettiva che si viene a creare è ti-
pica del villaggio; “diffuso”, perché si può realizzare
senza bisogno di riunire le varie abitazioni, attività,
servizi, che rimangono in questo modo sparsi sul
territorio. Insomma, un’ottima possibilità per vivere
molti dei vantaggi di un ecovillaggio senza dover
cambiare casa! I link qui sotto vi forniranno ulteriori
stimoli, in attesa che qualcuno di voi inauguri l’e-
poca degli ecovillaggi urbani in Italia.
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Vivere in 5 con 5 euro al giorno
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mente si apre a un punto tale che nulla poi risulta
strano».
Questo sostiene Stefania, questo è il suo messaggio
di incoraggiamento per una maggiore felicità!
La sua filosofia-pratica di vita incarna le proposte di
un movimento in continua crescita, quello della, scu-
sate il gioco di parole, decrescita felice, che potrete
approfondire attraverso i link indicati di seguito.
Da leggere
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Io mi informo per…
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impatto sul Pianeta e sul suo clima.
Sono possibilità rivolte verso il futuro. Il Dvd realiz-
zato da Al Gore vi fornirà un quadro completo del
problema. Così, se incontrerete qualcuno che non
vorrà parlare solo di Berlusconi saprete di cosa di-
scorrere…
Da leggere
• Al Gore, Una scomoda verità. La crisi del riscaldamento globale,
Rizzoli.
Una curiosità: oltre alla “verità”, ad essere scomodo è l’intero
progetto di Al Gore. Basta citare le affermazioni dell’allora pre-
sidente americano G. W. Bush, che dichiarò pubblicamente di
non avere intenzione di vedere il film ritenendo inutile la discus-
sione sulle cause dei gas serra. Del resto anche il primo ministro
australiano, John Howard, affermò che non avrebbe incontrato
Gore o accettato il protocollo di Kyoto, dichiarando che non
avrebbe mai preso consigli politici da un film. Insomma questo è
un film che ha messo in difficoltà più di un capo di stato.
La contromossa è stata mettere in evidenza gli inevitabili errori
presenti in alcuni studi sul global warming. Di certo sappiamo che,
fra tutti gli articoli scientifici sul tema del riscaldamento globale,
solo lo 0,1% propone tesi discordanti, il rimanente 99,9% è
concorde nell’affermare che il riscaldamento globale è una dram-
matica emergenza. Forse la più importante.
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Transition town
Le città di transizione
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Smettiamola di sentirci inferiori, falliti, mancanti di
qualcosa rispetto a qualcuno e apriamo gli occhi: il
mondo, quello vero, sta andando in un’altra dire-
zione, una direzione più vicina a noi, che ai magnati
dell’alta finanza, ai calciatori o alle veline.
Possiamo vedere la nostra condizione di vita attuale
alla luce di questi movimenti internazionali e scoprire
che già adesso, forse non avendolo previsto, siamo
sulla strada giusta, sulla strada per una vita migliore.
• www.transitiontowntotnes.org
Dove tutto è iniziato.
• www.aamterranuova.it/Ecovillaggi-e-cohousing/Transition-
town
Un articolo che spiega molto bene che cosa è una città di tran-
sizione.
• transitionculture.org/2009/12/17/in-transition-1-0-now-also-
available-on-vimeo
Un interessante video sulla transizione.
• www.transitionitalia.it/download/Chi_siamo_01.pdf
Un utile documento in italiano sul movimento della transizione.
Da leggere
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Schumacher college
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studiare allo Schumacher College.
Si tratta di una realtà educativa ubicata in un’antica
villa, con un parco e un paesaggio mozzafiato, nel
cuore del Devon, alle porte della Cornovaglia. Prende
il suo nome dal geniale economista Fritz Shumacher,
autore di Piccolo è bello, considerato uno fra i cento
libri più influenti pubblicati dopo la seconda guerra
mondiale. Lo Schumacher college è la prima strut-
tura educativa che offre master post-laurea ricono-
sciuti a livello universitario in materie come scienza
olistica, orticoltura sostenibile, economia per la tran-
sizione. Materie che nelle nostre università non ven-
gono neanche lontanamente prese sul serio.
Eppure, il cambiamento parte da lì e potersi formare
in un ambiente culturale così ricco, professionale,
creativo e innovativo è impagabile.
Esistono corsi adatti a chiunque, per diplomati, lau-
reati e anche per chi non possiede nessun titolo di
studio, ma solo una forte, forte, forte voglia di co-
noscere.
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Car sharing
Condividere l’auto
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Come faccio non possedendone una? Con il car sha-
ring, una delle più grandi trovate della mia nuova
città!
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È un servizio poco dispendioso, se paragonato
a quanto si spende per acquistare e mantenere
un’auto personale.
E ci fa anche sentire attivi nella salvaguardia del
Pianeta, nel ridurre la congestione di strade e par-
cheggi, nel contribuire a una migliore qualità della
vita nelle nostre città.
Controindicazioni? Non sembrano essercene. L’u-
nica forse è che andrebbe a sfavore dell’industria
automobilistica che, con questo tipo di servizi, ini-
zierebbe a vendere meno auto. Ma questa, è una
controindicazione?
E se non trovate un car sharing nella vostra zona,
potete sempre metter su una community car sha-
ring, intendendo con questo termine un gruppo di
amici, parenti, vicini con i quali sia possibile avviare
un simile progetto in maniera più snella, informale,
leggera, rispetto a un car sharing pubblico.
In ogni caso, ci guadagnerete anche in socialità: più
contatti, più scambi, più condivisione, più vita!
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Vedere, conoscere, capire, ispirasi su
• www.car2go.com
Il car sharing in Olanda.
• www.gocar.ie/for-you/rates
Le esperienze in Irlanda.
• www.e-vai.com/web/home
Gli esperimenti italiani.
• www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/Io-
guido-Car-Sharing
Un’interessante intervista su un progetto di car sharing.
Questi link sono tutti interessanti. Esplorate anche quelli in in-
glese, troverete molti video su YouTube, capaci di ispirarvi e
superare qualsiasi eventuale barriera linguistica. Vorremmo ri-
portare alcuni dati tratti proprio da uno di questi video, quello
riferito al car sharing italiano, solo per confermare, se ce ne fosse
bisogno, che la possibilità del car sharing può realmente aprire
degli spazi di piccola grande felicità anche nel nostro paese.
Grazie a questo servizio è possibile avere:
- accesso nelle zone a traffico limitato;
- accesso libero alle corsie preferenziali;
- parcheggio consentito sulle varie strisce gialle, blu ecc.;
- circolazione garantita tutti i giorni, senza blocchi del traffico pro-
grammati.
Magia? No car sharing alla lombarda!
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Condividiamo la nostra casa!
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nare sotto il loro tetto non appena il nostro matri-
monio naufraga.
Oltre agli ovvi risparmi su affitto, bollette e spese va-
rie, la convivenza con una o più persone porta molti
altri vantaggi, tra questi: il condividere passioni co-
muni, rendere meno gravosi certi impegni (come
prendersi cura dei cani e del giardino), migliorare le
nostre capacità comunicative e organizzative.
Ci insegna soprattutto a mettere insieme le esigenze
individuali con la dimensione collettiva della condi-
visione, a sentirci parte di un qualcosa di più grande
senza per forza annullarci, a restare in contatto con
altri esseri umani per scelta, per piacere, per matu-
rità.
Negli Stati Uniti, gli ultra-trentenni che hanno deciso
di condividere un’abitazione con altre persone non
appartenenti alla propria famiglia è aumentata, dal
2009 al 2010, di un milione e quattrocentomila in-
dividui.
Segnali di nuovi paradigmi conviviali e sociali in ar-
rivo, segnali di una vera roomate revolution!
• www.yesmagazine.org/happiness/the-roommate-revolution-
why-living-alone-is-overrated
Un articolo sulla roomate revolution.
• www.sharinghousing.com
Un sito sulla condivisione delle abitazioni.
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Au-pair
Alla pari
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E offrirete a dei giovani provenienti da ogni angolo
del mondo l’occasione di studiare la nostra lingua,
di farsi un’idea del mondo occidentale, di arricchirsi
di conoscenze, contatti, amicizie, che potrebbero in-
fluenzare positivamente il loro futuro.
Perché a vivere una vita più felice, più siamo e
meglio è!
• www.nadiaonlus.it
Per ospitare uno studente straniero.
• www.servas.it
Sito della più antica rete internazionale di ospitalità reciproca.
• www.aupair-world.it
Il sito internazionale di riferimento per chi desidera vivere un’e-
sperienza au-pair.
• bancadati.informagiovanipiemonte.it/schede-orientative/
schede/1648/lavoro-alla-pari-italia-stranieri
La sezione Informagiovani della Regione Piemonte dove è possi-
bile prendere informazioni utili su come diventare au-pair.
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Le Mag
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realtà locale, applicando un tasso d’interesse uguale
per tutti i soggetti finanziati. Il tasso viene definito
annualmente dall’assemblea dei soci, in modo che
copra i costi della struttura ed eventualmente remu-
neri il capitale sociale non oltre il tasso di inflazione.
Ribaltando la logica del profitto a ogni costo, le Mag
creano vera ricchezza per tutta la comunità. Se vo-
lete che i vostri risparmi stiano in mani sicure e, so-
prattutto, che servano a qualcosa di buono (magari
anche a finanziare quella stupenda folle idea che
avete in mente) adesso sapete come fare.
Se poi avete bisogno di una banca vera e propria,
dove avere un conto corrente, bancomat e tutto il
resto, potete sempre rivolgervi a una delle numerose
filiali di Banca Etica, l’unica banca italiana gestita
con criteri più trasparenti ed etici.
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Vauban!
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strada progettuale insieme a tecnici, architetti e altri
rappresentanti di un’amministrazione italiana non
troppo corrotta.
Impossibile? Speriamo possiate dimostrarci di no.
• www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/Quar-
tiere-Vauban-una-citta-diversa-e-possibile
Un articolo in italiano sul quartiere Vauban.
• www.vauban.de/rundgang/index.html
Il sito del quartiere, in tedesco.
• www.youtube.com/watch?v=juzg66OTVXo&feature=related
Alcuni video in inglese.
• www.youtube.com/watch?v=99o_LP_YFOo
Un video in italiano.
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Bici e auto elettriche
Con il sole il pieno è gratis
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a che serve se non al benessere comune? Ad arric-
chire le multinazionali?
Be’, per il momento pensiamo ai solar bikeport e
alle carport, e se nella vostra città ancora non ce ne
sono, basta scrivere al sindaco (!?!) o farsene uno
insieme ad amici e vicini.
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Cittadini, pescatori e agricoltori:
insieme!
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dedicata a chi vuol tornare alla campagna, a chi già ci
lavora senza tirarci fuori le gambe, a chi non vuole che
venga spianata per far posto a un campo da golf.
Una delle esperienze italiane più significative è il pro-
getto Adotta un orto promosso da Cascina Santa
Brera, situata poco fuori Milano, dove ogni cittadino,
pagando una quota annuale, ha diritto ad accedere
all’orto per raccogliere liberamente la verdura necessa-
ria al proprio nucleo familiare.
Ops! Stavamo dimenticando le Csf (Community sup-
ported fisheries), che applicano la stessa idea, oltre che
all’agricoltura, alla pesca. Consumatori e pescatori,
uniti insieme per salvaguardare i nostri mari, assicu-
rare un futuro sereno alle famiglie di chi pesca il no-
stro cibo e garantirci dell’ottimo pesce sempre fresco al
giusto costo. Allora svegliamoci! Perché chi dorme non
prende pesci, né cavolfiori!
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Gruppi d’acquisto solidale
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vostro grano.
Capirete quale sia il prezzo giusto, solidale da pa-
gare, al di là delle leggi di mercato. Troverete altre
persone che hanno a cuore la loro salute, quella dei
loro cari, quella della Terra. Inoltre, nei Gas, possono
essere inclusi anche produttori e prodotti non ali-
mentari: dal vestiario agli elettrodomestici, dai deter-
sivi ai prodotti per l’igiene personale.
Potrete voi stessi produrre e vendere o, meglio an-
cora, scambiare alcuni prodotti, magari facendo voi
il pane biologico se non c’è nessuno che lo fa, o pre-
parando le vostre meravigliose conserve o l’amaro
naturale.
Infatti, i Gas stanno evolvendosi in Gassp: gruppi di
acquisto solidale, scambio e produzione!
Un Gas viene creato, più o meno ufficialmente, con
più o meno burocrazia, da un gruppo promotore
che ne organizza la gestione, normalmente condi-
visa e partecipata, ma che può essere anche affidata
a un responsabile per snellire il tutto. Trovate ci sia
un modo più intelligente per fare la spesa, per rispar-
miare, per condividere?
• www.retegas.org
La rete nazionale dei Gas, dove cercare il gruppo d’acquisto più
vicino. Ci sono anche molti video interessanti su YouTube, non
dimenticate di dare un’occhiata anche lì.
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Ristoranti invisibili
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E quando parliamo di chef, parliamo di te! Perché
aprire un guerrilla restaurant è un po’ come aprire un
club di appassionati di cucina (solo che è molto più
intrigante), occorrono soltanto la voglia di cucinare
per gli altri, di esprimersi creativamente ai fornelli e
un posto che può essere casa vostra o qualsiasi altro
posto vi venga in mente.
Meditate gente, anzi no, cucinate gente, cucinate…
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Car pooling
Auto di gruppo
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necessità di nuove infrastrutture stradali e aumento,
sì, aumento della socializzazione.
Non più singoli individui inscatolati e rivali sulle
strade, ma di nuovo gruppi di persone che viag-
giano, parlano, condividono insieme.
Oltre ai car pooling “ufficiali”, promossi e gestiti da
istituzioni pubbliche, associazioni o soggetti privati,
esistono anche quelli informali, ma comunque orga-
nizzati ed efficienti, realizzati e realizzabili anche da
voi, all’interno della cerchia di conoscenti, del paese,
dei colleghi di lavoro.
Una forma particolare di car pooling è Jungo, un
sistema che incoraggia e incentiva gli automobilisti
in movimento ad accostare ai lati delle strade per
imbarcare persone che vanno nella stessa direzione,
garantendo la massima sicurezza e una condivisione
dei costi.
Insomma: carpulliamoci!
• www.blablacar.it
Il sito sul car pooling.
• www.roadsharing.com/it
Un sito dove poter trovare auto di gruppo.
• www.jungo.it
Altro sito di car pooling, con un interessante video da guardare.
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Ricetta antistress
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tazione circa duecento oggetti. Oggi, una famiglia
europea ne possiede almeno 10.000... quante cose
da traslocare!
E noi, cosa faremmo se i monsoni spazzassero via le
nostre case? Cosa porteremmo via? Riusciremmo a
portare via solo noi stessi? Siamo ancora in grado di
sentire l’importanza della nostra persona, dalla quale
tutto il resto deriva: cose, case, ambienti, relazioni?
Riusciamo a riconoscerci come esseri unici e meravi-
gliosi, così incredibilmente più preziosi ed essenziali
di qualsiasi possedimento materiale?
Davanti al monsone del lago Tonle Sap o ai tanti di-
sastri ambientali, ma anche politici, economici, emo-
tivi, che ci capita di affrontare nella nostra vita, riflet-
tiamo su queste parole dell’inimitabile Leo:
“Come nella tragedia greca, quando di fronte all’o-
racolo che le dice: «Medea, che resta? Tutto è finito,
tutto è distrutto». Medea risponde: «Che resta? Re-
sto io!»”. Restiamo noi!!!
E in fondo è tutto ciò che conta davvero.
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Vivere senza soldi
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Certo, esistono anche in Italia molte occasioni di ba-
ratto e di scambio, ma questa centrale inizia a re-
alizzare sul piano pratico un’idea, grazie a un cen-
tro vero e proprio, fisico, localizzabile. Una sorta di
magico emporio, di negozio-di-ogni-cosa, di centro
commerciale senza il commercio!
Un luogo dove poter trovare tutto ciò che ci occorre
nella nostra vita quotidiana (abiti, cibo, prodotti per
le varie pulizie, trasporti e mezzi di trasporto, servizi
culturali e per la persona, insomma: tutto!) senza bi-
sogno di acquistarlo, ma semplicemente scambian-
dolo, condividendolo, donandolo.
Fra tre capitoletti parleremo di swapping, per darvi
un ulteriore spunto in questa direzione e per com-
prendere che non è un sogno irrealizzabile, basta
solo… organizzarsi!
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Mangio, baratto e splendo!
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possibile andare a cena fuori a Firenze, a far cola-
zione a Mestre o concedersi delle dolci ghiottonerie
a Eugene, senza bisogno del portafoglio, portando
invece qualcosa di interessante da barattare. Prima
di tutto la nostra voglia di felicità!
Inoltre, in ognuno di questi posti si svolgono molte
iniziative che, prendendo spunto dal barattare,
aprono al confronto sulle relazioni, sul dono, sulla
condivisione.
• it.finance.yahoo.com/notizie/le-maiala-firenze-osteria-dove-
si-paga-con-il-baratto.html
Un articolo sull’osteria a baratto L’è maiala a Firenze.
• www.yesmagazine.org/happiness/how-to-share-a-waffle
Per i golosoni d’oltre oceano.
• www.mercatopoli.it/index.php?id=380
Per quelli di casa nostra!
• www.bioars.it/PuntoBaratto/tabid/156/language/it-IT/Default.
aspx
La pagina dell’associazione Bioars dedicata al baratto, attraverso
cui poter dar vita a pratiche di economia solidale partecipata.
Da leggere
• Philippe Delerm, La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri
della vita, Frassinelli.
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La rivoluzione in bicicletta
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Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• www.yesmagazine.org/planet/how-to-build-a-bike-train
Un articolo su come realizzare un bike train.
• www.youtube.com/watch?v=eW3sAaGs6Gc
Un video per creare da voi un bike train nella vostra città, a
scuola, in salute e in sicurezza.
• www.youtube.com/watch?v=JTgaddjJON0&feature=related
Per aprire un bar o un pub a pedali: divertimento in movimento.
• www.youtube.com/watch?v=ymDzzJt1XzM&feature=related
Come realizzare una conference bike, per pedalare visitando una
città, conversando con gli amici o con dei perfetti sconosciuti.
• www.youtube.com/watch?v=EQz1Y6yvfug
Per metter su un servizio di consegne su due ruote.
• www.youtube.com/watch?v=P7uJ5njsaU0&feature=related
Informazioni su come fare un bici taxi.
• www.youtube.com/watch?v=iaAxA0HcqFM
Un video di pochi secondi per vedere le bici del futuro.
• www.youtube.com/watch?v=1DgBEF9zbvc&feature=related
Per fare tutti come i danesi!
• www.greenews.info/progetti/da-torino-parte-vento-la-pista-
ciclabile-piu-lunga-ditalia-20120903
Le esperienze di Torino e Milano.
bicycletv.it/videos/live-bicycle-la-bicicletta-come-stile-di-vita
Critical mass, a Roma e in tutto il mondo!
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Una famiglia a impatto zero
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Una felicità fondata sull’essere e non sull’avere, sulle
relazioni con altre persone e non con televisioni,
computer, robot; la felicità di poter vivere a un ritmo
più naturale e umano.
Sono riusciti a sperimentarla non in una capannetta
di legno in mezzo al bosco, ma nella più famosa
delle metropoli. Lo hanno fatto per un intero anno,
per provare a se stessi e agli altri che è possibile vi-
vere in un altro modo, vivere meglio, per offrire a noi
tutti una strada di riflessione e di pratica.
Noi crediamo che ne sia valsa davvero la pena.
Da leggere
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Evviva lo scambio
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condito da musica, performance artistiche e tanta,
tanta socializzazione. Normalmente, in occasione di
questi eventi, gli oggetti avanzati e gli introiti vengono
donati ad associazioni caritatevoli. Certo, Score! è più
focalizzato su abiti e affini, ma il passo verso un magico
emporio non è poi così lontano.
Molto, molto più in piccolo, ma con un’atmosfera al-
trettanto fantastica, la swap-boutique per bambini di
Findhorn, un negozio nel nord della fredda Scozia,
dove non c’è nessun addetto e dove la porta è sempre
aperta. Lì, si sperimenta un nuovo modo di vedere le
persone e il mondo, in un gesto estremo di fiducia nel
prossimo. In questo negozio-non negozio è possibile
entrare liberamente e lasciare nello scaffale le scarpette
che non stanno più al tuo piccino, per prenderne un
paio più grande, insieme a quel buffissimo cappello di
lana rossa… In questo modo, nessun abito per l’infan-
zia viene buttato, tutto passa di mano in mano, in un
ciclo di colori e condivisione in una boutique in mezzo
a una foresta incantata.
Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• www.yesmagazine.org/new-economy/score-pop-up-swap
Un video dedicato allo swap sul sito del magazine Yes!.
• www.heyscoreswap.com
Per conoscere Score!.
• www.infiltrato.it/lifestyle/moda-tendenze/moda-eco-chic-i-
love-swapping
Per una panoramica sullo swapping in Italia.
Da leggere
• Marina Martorana, I love shopping, Avallardi.
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53
Solo per il piacere di farlo
118
economia libera, rappresentano due modelli e due
possibilità di cambiamento da studiare, imitare, di-
vulgare.
Anche in Italia non mancano esperienze di questo
tipo. Nel centro di Bolzano c’è Passamano, un ne-
gozio sui generis, dove è possibile prendere quello
che serve senza pagare nulla. Iniziativa analoga è la
Bottega del nulla, negozio virtuale promosso dalla
Mag 6 di Reggio Emilia.
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La banca delle risorse
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mista ne subentra una più cooperativa e conviviale.
Un sito dedicato al censire le varie risorse, a far co-
noscere, inizialmente in modo virtuale, i vari parteci-
panti, a facilitare l’incontro fra chi presta e chi riceve,
insomma a far funzionare la street bank, è tutto ciò
che occorre, insieme alla voglia di realizzarla.
Nella street bank, oltre alle risorse materiali, trovano
posto anche i vari know-how, ovvero le risorse im-
materiali da condividere, come le esperienze di chi
sa fare, fa e può insegnartelo o farlo insieme a te!
Finalmente una banca della quale non vergognarsi!
• goo.gl/zCrSR
Il sito aggiornato, in inglese, dove è possibile scambiare con più
di 18 mila persone, oltre 21 mila cose e 11 mila abilità.
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Le grand don
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alla felicità che proviamo nel condividere una parte
preziosa di noi stessi.
Il dono allora non sarà costituito solo da merci e og-
getti, il dono sarà anche rivolto alla gioiosa espres-
sione di sé.
Se mi esprimo attraverso la pittura, potrò donare
i miei dipinti; se sono appassionato di passeggiate
in campagna e di erbe selvatiche, potrò donare dei
mazzetti appena colti; se amo la poesia, il mio dono
potrà essere declamare la poesia più adatta a chi si
fermerà al mio banchetto; se amo cucinare dolci,
potrò donare i miei biscotti preferiti ancora caldi; se
amo uscire in barca posso donare un invito scritto a
chiunque faccia piacere, per un’uscita successiva alla
festa. Le possibilità sono infinite.
La ricchezza che possiamo portare all’interno di una
comunità sarà difficilmente misurabile in termini
economici, ma non per questo sarà meno preziosa.
Pensiamo che oggi, in una società mercificata,
schiava degli scambi economici, del lucro ad ogni
costo, riappropriarsi del nostro immenso valore e
della gioia di condividerlo con gli altri sia un’ottima
occasione per fare festa!
• it.wikipedia.org/wiki/Le_Grand_Don
Pagina wikipedia nella quale viene spiegato cosa è Le grand don.
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In sintonia e a offerta libera
124
o servizi. Dal corso di formazione alla seduta di yoga,
dal massaggio fisioterapico alla visita oculistica, dal cu-
rarsi una carie ad acquistare una scultura! Se vediamo
l’essere umano come degno di fiducia, in buona fede,
il risultato sarà giusto, equo, conveniente per tutte e
due, per chi vende e per chi acquista. Non solo, con il
by attunement andiamo oltre il mero aspetto econo-
mico, abbiamo infatti un incontro fra due persone, non
più venditore e acquirente, ma due esseri umani che si
confrontano, si conoscono, si raccontano.
Il by donation forse è meno conosciuto. Molti di noi
magari lo hanno già sperimentato, ma è importante
sottolineare che ricorrervi in maniera continuata e ripe-
tuta nel tempo, nelle varie occasioni, dà modo alle per-
sone di entrare in una dimensione economica diversa
da quella dominata e spesso strangolata dai mercati: la
dimensione dell’economia del dono, o gift economy,
come è chiamata oltre confine. Sì, perché io posso pa-
gare 10 sapendo che c’è chi non potrà pagare più di 5
e chi non potrà pagare affatto. Il dono supera, sostitu-
isce il prezzo e… funziona! Nessuno resta penalizzato,
se ci considerano persone e non consumatori “allevati
in batteria”.
• content.yudu.com/Library/A1xxgc/FindhornFoundationBr/re-
sources/14.htm
Giusto a titolo di esempio, ecco una pagina dei corsi dell’ecovil-
laggio di Findhorn, in Scozia, dove i due metodi sono da molto
tempo adottati.
125
57
Xariseto
Una risposta greca alla crisi
126
mila iscritti e un negozio nel centro di Salonicco dove
in un anno sono passate di mano oltre 300 tonnel-
late di vestiti.
Dal vivo o online, tramite Xariseto migliaia di greci
si donano e si scambiano di tutto: vestiti, computer,
complementi d’arredo, consigli legali e molto altro.
A differenza di altri network, il circuito che fa base
a Salonicco non ha una moneta ad hoc, ma riesce
comunque a tenere i conti del dare e dell’avere:
quando inserisci nel circuito qualcosa clicchi sul tuo
account Xariseto, che vuol dire appunto “ho dato”.
Una volta ricevuto quello che volevi, clicchi “eyhari-
sties” sull’account di chi te l’ha donato, il che vuol
dire semplicemente “grazie”.
Essere in credito di 1, 10, 100 “grazie”: dalla crisi
nera, ecco che nascono i miracoli!
• www.xariseto.gr
Il sito è proprio in greco! Ma per lasciarsi suggestionare dal video
di presentazione, le parole non servono.
127
58
Cooking co-ops
Cucinare a turno
128
organizzare pranzi e cene ogni giorno.
Semplicemente incontrandosi (chi una volta la setti-
mana, chi una ogni quindici giorni, chi più spesso) e
scambiandosi le pietanze, usando di solito conteni-
tori riutilizzabili.
Queste iniziative non risolvono solo l’assillo pratico
del dover cucinare senza averne tempo o voglia, ma
alimentano anche una possibilità in più di socializ-
zazione con altre persone, famiglie e spesso culture
straniere.
In questo modo ci si allena a sperimentare il nuovo
paradigma: quello della condivisione!
• www.southernliving.com/food/whats-for-supper/supper-swap-
00400000009506
Un articolo sullo scambio di cibo.
• www.nytimes.com/2010/06/23/dining/23coop.html? page-
wanted =all&_r=0
Un altro articolo sullo scambio di cibo a firma del New York
Times.
129
59
Reti di economia locale e solidale
130
Al limite, può avvenire un passaggio di monete lo-
cali, valide solo all’interno di queste reti, come nel
caso degli olivers del Lets di Bath, in Inghilterra. In-
somma, una sorta di banca del tempo che non si
limita però solo al tempo, ma che allarga all’intera
vita comunitaria l’idea dello scambio non monetario.
Una risorsa preziosissima in questi tempi di crisi,
una possibilità di vita felice per interi Paesi, un’occa-
sione per riscoprire il tempo, i saperi, gli individui, e
per continuare a far vivere comunità di persone che
hanno l’unica sfortuna di non vedere circolare il vil
denaro.
Iniziative analoghe attive in diverse città italiane sono
i Des, i distretti di economia solidale, legati a livello
nazionale alla Rete di economia solidale, nata per
realizzare un’economia “altra”, a partire dalle mille
esperienze di economia solidale attive in Italia.
• www.aamterranuova.it/Consumo-critico/Fare-a-meno-del-
denaro-Con-la-REL-si-puo
Un esempio di rete di economia locale italiana.
• www.retecosol.org
Il sito della rete italiana di economia solidale.
• cogitoergo.it/?p=812
Qualche informazione sulle monete complementari locali.
• www.bathlets.org.uk/index.htm
Un approfondimento sugli olivers inglesi.
131
60
Chez-moi
Ristoranti a girare
132
Con i soli costi delle materie prime avremmo la pos-
sibilità di usufruire di cene fantastiche, di ambienti
sempre diversi e originali, di conoscere nuove per-
sone, nuovi amici.
Serve solo una contabilità semplice, sullo stile dei
Lets, delle banche del tempo o di altre iniziative di
scambio e baratto, e la volontà di, è proprio il caso
di dirlo, uscire di casa!
Ci siamo riusciti con il couch surfing, con i B&B&B,
con l’home exchange, con le dinner co-ops... perché
non provare con i ristoranti chez-moi?
133
61
Information guerrilla
134
anche da un punto di vista accademico.
Attenzione però a non cadere nei tranelli che anche
la marea montante della controinformazione può ti-
rare, primo fra tutti quello rappresentato dalle teorie
complottiste, che vedono dietro a ogni avvenimento
un complotto internazionale ordito dai poteri oc-
culti.
Insomma, non fermatevi alle apparenze, informarsi è
un mestiere impegnativo. Alcuni dei link, dei libri, dei
riferimenti che vi proponiamo in queste pagine, si ri-
fanno a esperienze, personaggi e realtà riconosciute
a livello internazionale.
Già questi sono esempi di controinformazione: let-
ture, visioni, approfondimenti, che possono davvero
rafforzare le vostre convinzioni, il vostro sentire,
la vostra consapevolezza di non essere “fuori dal
mondo reale”, anzi...
• www.ariannaeditrice.it
In particolare, consultate la loro rassegna stampa.
• www.comedonchisciotte.org
Uno stimolante sito di controinformazione.
• www.beppegrillo.it
Sito utile da conoscere, senza però prendere le informazioni in
esso contenute per oro colato.
135
62
Io mi informo per…
136
scioccheranno! Ma dopo lo shock e l’inevitabile indi-
gnazione, tirerete una boccata di aria pulita, fresca,
e sperimenterete un ritrovato sapore di libertà e leg-
gerezza, e un’euforica ed esaltante voglia di vivere!
Da leggere
137
63
What?
Imparare l’inglese gratuitamente
138
Come? Senza necessariamente frequentare costose
scuole di lingue. Magari consultando i link riportati
qui sotto, oppure sfruttando alcune delle seguenti
possibilità: ospitare una ragazza alla pari o uno stra-
niero, fare green volounteering o wwoofing, acco-
gliere in casa vostra couch surfer e altri viaggiatori.
So, are you ready? Siete pronti?
• www.mindcheats.net/2011/04/come-imparare-inglese-gratis.
html
Ottimi consigli per imparare l’inglese.
• adrianleeds.com/parler-parlor
Una bella possibilità all’estero.
• www.rosettastone.it
Uno strumento per imparare una lingua online a pagamento.
• www.busuu.com
Un supporto per imparare velocemente una lingua, gratis!
139
64
Tamera global campus
140
sociali-economici anni luce avanti rispetto a tutto ciò
che vi circonda.
E anche voi, dopo aver deciso di partire, non ve ne
pentirete affatto.
141
65
The Idler academy
142
• Prima vivere, poi lavorare.
• Non sapere niente.
• Il tempo non è denaro.
• Smetti di spendere.
• Lascia il lavoro.
• Studia l’arte di vivere.
• Chi vive piano muore vecchio.
• Non fare niente.
• Possiamo crearci il paradiso.
• idler.co.uk
Il sito, in inglese, per conoscere l’Idler-pensiero.
Da leggere
• Tom Hodgkinson, L’ozio come stile di vita, Bur.
• Tom Hodgkinson, La libertà come stile di vita, Rizzoli.
143
66
Il discorso tipico dello schiavo
144
Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• www.youtube.com/watch?v=xzspcVQ_pMA
Il discorso di Silvano Agosti in video.
Del geniale Silvano Agosti avremo modo di parlare meglio più
avanti. Qui vorremmo riportare almeno la sua disarmante ri-
chiesta (spedita all’Unesco e alla Nazioni Unite) di proclamare
ufficialmente l’essere umano “Patrimonio dell’umanità”. Eccola:
«Ho trascorso la mia vita attratto e affascinato dall’idea di esa-
minare la condizione umana e sono giunto alla conclusione che
l’essere umano, pur presentandosi all’origine e alla nascita come
il massimo capolavoro della natura, è di fatto ancora oggi la re-
altà più sottovalutata, più negata e più sottomessa e oppressa
da qualsiasi forma di potere e di reggenza presente sul Pianeta.
Nel corso degli anni ho maturato la convinzione che sarebbe di
straordinario valore umanitario proclamare ufficialmente l’essere
umano “Patrimonio dell’umanità”, come è giusto che sia per i
massimi capolavori dell’arte e della natura.
Chiediamo ufficialmente che tale richiesta venga presa in esame
dagli organi competenti di questa organizzazione».
Dopo quasi quattro anni dall’invio della richiesta, durante i quali
la pizza, il tango e perfino la torre pendente di Pisa hanno otte-
nuto la qualifica richiesta da Agosti per l’essere umano, Silvano ha
ricevuto soltanto una triste e stizzita lettera di rifiuto da parte del
competente ministero italiano.
145
67
Io mi informo per…
146
Nessuno, in Italia, ha sviscerato meglio questo piano in-
tenzionale di distruzione di massa, che si sta attuando
attraverso le varie politiche economiche, del giornali-
sta Paolo Barnard. Personaggio scomodo, come sco-
modi sono sempre stati quelli che non hanno paura di
esporre una tesi e dimostrarla (ricordate Galilei?). Non
molto educato nei modi, con le sue contraddizioni,
certo, ma con una base teorica e una conoscenza della
materia tale da poter sfidare chiunque a un onesto
confronto.
Barnard non si limita ad analizzare quello che definisce
“il più grande crimine”, propone infatti anche una pos-
sibile soluzione: l’economia per la funzione pubblica,
altrimenti conosciuta come Mmt (Modern money the-
ory), dell’economista Warren Mosler.
Ne avete mai sentito parlare? Probabilmente no, anche
se ha contribuito a portare fuori dal baratro l’Argentina.
Tanto per fare un esempio, se volete capire perché il
debito pubblico, in un paese sovrano (quale non è più
l’Italia, tenuta per il collo dagli organismi europei), non
è affatto qualcosa di negativo, o se volete capire per-
ché la cosiddetta sinistra sia più responsabile di questo
stato di cose dell’infausto Berlusconi: be’, allora andate
sul sito di Paolo Barnard e leggetelo, studiatelo, se vo-
lete sfidatelo, sempre che vogliate parlare di economia.
• www.paolobarnard.info
Il sito web di Paolo Barnard, aggiornato con i suoi articoli.
147
68
Scuola familiare e scuole democratiche
148
schooling e la unschooling. La prima ripropone il
modello scolastico a casa propria, la seconda opta
invece per una de-scolarizzazione a favore di un’i-
struzione più conviviale.
Da leggere
149
69
Bunker Barefoot
150
veri e scoprire che la felicità non si compra a suon di
euro.
E, già che ci siamo, renderci utili nel modo giusto: a
piedi nudi!
• www.barefootcollege.org
Sito, in inglese, del Barefoot college, con la storia e le iniziative.
• www.ilcambiamento.it/video/india_bunker_roy_barefoot_
college.html
Video della conferenza di Bunker Roy, davvero commovente!
151
70
Ricetta antistress
152
«Niente, guarda: ti devi occupare un po’ del tuo
tempo libero per pescare un po’ di più. Poi il pesce
che ti rimane lo vendi ai ristoranti, oppure a un’a-
zienda che lo lavora».
«Eh…» dice il messicano con sguardo stranito.
«Poi?».
«Poi, coi soldi che guadagni dal pesce venduto ti
compri altre barche per pescare ancora più pesce da
rivendere e fare ancora più soldi» prosegue il gio-
vane businessman. «Con ancora più soldi, magari ti
apri un tuo stabilimento per trattare ed esportare il
pesce che peschi e lo fai arrivare sulle tavole di tutto
il mondo, bello no?».
«Come no» risponde il pescatore. «Ma tutta una
roba così grande, quei soldi, qui nel paesino, che me
ne faccio?».
«Ma no, pescatore» lo incalza il dollarista. «Ovvia-
mente ti devi trasferire a Città del Messico o a New
York, creare una società, assumere amministratori,
mantenere le relazioni coi clienti. Poi, quando ti sa-
rai espanso abbastanza, potrai quotare l’azienda in
borsa, vendere le azioni e raggranellare milioni di
dollari».
«Pensa...» continua il manager ormai in estasi finan-
ziaria, «tra venticinque o trent’anni potresti essere il
presidente di una grande holding, vendere pesce in
tutto il mondo, comprarti ville, auto, terreni».
«Eh… bello, poi?» chiede il pescatore divertito da tal
delirio.
153
«Poi arriverai alla pensione talmente ricco che po-
trai acquistarti una casa in riva al mare e finalmente
passare il tempo con tua moglie o a giocare coi tuoi
nipoti, riposarti, dormire ed uscire con gli amici».
154
Noi ne conosciamo molte. Troppe.
Ecco perché anche l’invidia e la lotta di classe, così
come la rabbia per non poter essere come i tanti per-
sonaggi “al top” che i media ci propongono, hanno
forse fatto il loro tempo. Sotto la patina di cerone
televisivo, sotto lo splendore apparente, si celano
comunque persone schiave di ritmi lavorativi da in-
cubo, corpi sfiniti dallo stress, famiglie disgregate.
Questa storiella è illuminante anche da un altro
punto di vista. La crescita infinita che propone il turi-
sta laureato ad Harvard ha svuotato di pesci i nostri
oceani, ha ridotto il Pianeta ad una grande discarica,
ha aumentato incredibilmente la differenza di red-
dito, lasciando i poveri sempre più poveri.
155
71
Mollo tutto!
156
stremo opposto, una discesa sulla neve fresca con
lo snowboard? C’è da rimanerne affascinati, amma-
liati, folgorati.
Si può capire che per qualcuno possa diventare la
passione della vita, no? E c’è qualcosa di male a sce-
gliere di partire per vivere tutta una vita così?
E soprattutto, c’è qualcosa di male a farlo adesso?
157
72
Festival per aprire la mente
158
quest’esperienza incredibile non lasciano la minima
traccia sul posto, conquistandosi il record di più
grande evento “leave no trace” nel mondo.
Meglio dare un’occhiata al link sotto e ai video che si
trovano su YouTube, perché è impossibile descrivere
questa futuristica euforica follia.
Il Burning man festival è per noi solo un pretesto per
introdurvi alle possibilità di tanti altri festival (certo
meno estremi), che ogni anno si tengono in tutto il
mondo e che possono davvero aprire la mente, farci
affacciare su tanti altri mondi, su tanti altri modi di
vivere, di esprimersi creativamente, di socializzare, di
consumare, di convivere con il Pianeta e chi lo abita.
Se avete bisogno di cambiare aria, mettere sotto
scacco vecchi modi di pensare, vedere le nuove ten-
denze e avanguardie, allora queste sono senz’altro
interessanti opportunità da vivere e scoprire.
159
73
Raccontare storie
Vedi babbo? avevo ragione io. Lo sai che non sto fa-
cendo una gara a chi ha ragione e a chi ha torto. Ti
ricordi tutti i tuoi dubbi, le tue perplessità, le tue paure
per il mio futuro. Ti giuro che le ho sempre comprese
e mi fa piacere sapere che ti preoccupi per me. Io però
non potevo far finta di credere che i bei voti alla matu-
rità e poi una bella laurea avrebbero risolto tutto, che
mi sarei sistemata come dicevi tu.
Funzionava ai tuoi tempi, oggi non più. Non in questo
mondo fatto di precariato, di lavori saltuari, di continui
cambiamenti, di scelte fatte sulle spalle dei più e a fa-
vore di pochi.
No, babbo, oggi il lavoro bisogna inventarselo, la pro-
pria carriera sceglierla in base ai propri talenti, qualità,
desideri, sogni. Oggi dobbiamo avere il coraggio di
guardare più in là delle solite ricette all’italiana…
Sì, babbo, oggi sono i sogni che possono ‘sistemarti’,
non una o due lauree conseguite in una scuola che fa
l’esatto opposto: uccide la nostra voglia di sognare.
Mi dicevi sempre che ero brava a raccontare storie, a
sognare ad occhi aperti, a chiacchierare anche con gli
alberi.
Forse allora avevi già predetto il mio futuro: sono una
storyteller, una raccontastorie. E sono felice!
160
glese storyteller, perché è una possibilità lavorativa che
a molti sembrerà assurda. Eppure è proprio così: oggi i
percorsi scolastici classici finalizzati all’occupazione, al
trovare un lavoro, hanno fatto il loro tempo.
«Vai all’istituto tecnico così finisci prima e puoi subito
lavorare» oppure «vai al liceo, sì, poi dovrai fare l’univer-
sità, ma dopo trovare un buon lavoro sarà più facile».
Queste sono frasi che continuiamo a ripetere, frasi che
non hanno più un senso (se mai ce l’hanno avuto, per-
ché che senso ha ridurre la scuola a una fabbrica di
diplomi?), ma che ancora oggi rischiano di segnare lo
sviluppo di una vita. Rischiamo di buttare anni, soldi, di
perdere fantasia e voglia di sognare, per ritrovarci spersi
e… disoccupati! Mentre seguire la propria natura, an-
che se chiacchierona e sognatrice, come nel caso della
nostra raccontastorie, può condurci a una professione,
a un reddito e soprattutto a una crescita personale, a
una vera espressione di noi stessi, per niente garantite
dal percorso scolastico ventennale all’italiana!
Le strade e le possibilità alternative sono numerosis-
sime, alcune incluse nel nostro libricino. I link che se-
guono parlano di storytelling, non per una sua qualche
superiorità rispetto ad altre, ma solo perché ci ricorda
che raccontare storie non è da meno, in tutti i sensi,
che studiare Legge. Anzi.
161
74
Ufficio di scollocamento
162
riuscito a invertire la direzione, consulenze di profes-
sionisti nei settori psicologico, legale, ambientale e
nei lavori alternativi faciliteranno questo cammino ri-
volto, sì, ai maniaci del lavoro, ma anche a tutti quelli
che dal lavoro classico son rimasti esclusi e vogliono
ribaltare la negatività di questa crisi, cogliendo tutte
le possibilità alternative che ne scaturiscono.
Da leggere
163
75
Dis-occupazione creativa
164
e noi con lui, il valore e la libertà del vivere facendo per
sé e per gli altri cose e attività belle e utili allo stesso
tempo.
È questo l’incredibile potenziale della dis-occupazione
creativa. Quando l’essere umano riesce (o è costretto
come in questi tempi di mega crisi) a liberarsi dalla
schiavitù dell’impiego stipendiato, si apre in lui una di-
rompente, rivoluzionaria sorgente di creatività.
Provate a pensarci: quante sono le attività utili per il
vostro Paese, per la vostra città, comunità, le cose belle
e ispiratrici che potreste realizzare insieme ad altri per
vivere meglio, per una vita più felice? Parchi per piccini
e grandi, attività sportive ed eventi artistici per tutti,
cura dei bambini, cura degli anziani, cura della Terra,
cibo buono e sano, mezzi di trasporto sostenibili, archi-
tettura bella, sana e utile, cultura con la C maiuscola,
accoglienza, incontro, integrazione.
Sono tantissime! A partire dalla nostra unicità, dai no-
stri talenti, passioni, sogni, potremmo realizzare un
vero paradiso. Trovarsi finalmente ricchi di soddisfa-
zione, di amicizia, di senso. E per farlo non abbiamo
bisogno necessariamente di denaro. Certo qualcosa
andrà acquistata, ma in percentuale sarà qualcosa di
trascurabile se paragonata a ciò che serve davvero e
che non si può comprare: tempo, buona volontà, vita
e… una sana dis-occupazione creativa!
Da leggere
165
76
Liberazione fai da te
166
È un movimento mondiale che sposa l’idea del “do it
yourself” sociale, politico, di un autogoverno dei cit-
tadini, del popolo, di persone che insieme realizzano
i cambiamenti che desiderano da anni.
Stiamo parlando di un vero governo parallelo capace
di sognare, pensare e attuare tutte quelle politiche
che il governo ufficiale non riesce (con dolo o senza)
a realizzare: dall’istruzione ai trasporti, dall’urbani-
stica alla cultura, dalla sanità all’economia.
Gli esperti siamo noi, il governo tecnico è quello
della gente che fa, insieme!
È così che una comunità di persone manderà in pen-
sione un antiquato, inutile e dannoso sistema di go-
verno.
I 100 modi sono anche piccoli gesti simbolici di que-
sta nuova politica, dal basso, parallela ed efficace.
167
77
Nation builder
168
maiuscola o minuscola), allora Nation builder po-
trebbe farvi fare il salto quantico di qualità.
Il prodotto di Gilliam riesce infatti a riunire tutte le
opportunità del web in un unico programma, dan-
dovi l’impressione di poter davvero pilotare il mondo
della rete a vostro piacimento.
Purtroppo il sito di riferimento è tutto in inglese, ma
andate a dare un’occhiata al link sotto e al video sul
free-tour, per capire di quali potenzialità stiamo par-
lando e sognare di metterle al servizio della felicità!
• nationbuilder.com/political_website
Il sito, in inglese, che spiega gli intenti e le modalità d’azione di
Nation builder.
• www.yesmagazine.org/happiness/jim-gilliam-the-internet-is-
my-religion
Intervista, in inglese, a Jim Gilliam.
169
78
Cerchio del dono
170
È così semplice: bisogni, doni, gratitudine!
171
79
Generazione G
172
dono, e a uno stile di vita basato sulla condivisione.
Care lettrici, cari lettori, se cercate sul web “economia
del dono” rischiate di trovare solo articoli e riferimenti
datati. Se cercate invece le parole “gift economy”,
“sharing”, “generation G”, resterete a bocca aperta!
La rivoluzione della condivisione è una realtà in crescita
esponenziale, i dati riportati sopra sono solo alcuni dei
segni di questo epocale cambiamento di paradigma.
Un cambiamento enorme, purtroppo sconosciuto per
noi italiani, capace di rivoluzionare tutto il nostro modo
di vivere e relazionarci. Tutti ne facciamo parte e stiamo
contribuendo all’emergere del nuovo paradigma, anche
senza rendercene conto. Questo avviene ogni volta che
mettiamo in atto dei comportamenti, delle azioni, dei
gesti gratuiti, altruisti, solidali, cooperativi e collaborativi.
Nei nostri 100 modi per essere felici abbiamo elencato
molte di queste proposte, ma quante altre centinaia e
migliaia ve ne vengono in mente? Da oggi possiamo
finalmente rendere onore all’essere umano, un essere
nato per condividere, per donare, per amare.
Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• www.yesmagazine.org/happiness/10-ways-our-world-is-becoming-
more-shareable
Un articolo sui 10 modi per praticare l’arte dello scambio.
• sharingsolution.com/book
Il link alla presentazione del libro The sharing solution di Janelle Orsi e
Emily Doskow.
• www.shareable.net/blog/share-spray-a-new-way-to-do-everything-video
Un bel video sul paradigma dell’economia del dono e della condivisione.
• trendwatching.com/trends/generationg
Qualche informazione sulla generazione G.
173
80
Io mi informo per
174
Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• silvanoagosti.it
Il sito di Silvano Agosti, dove potrete ordinare Lettere dalla Kirghi-
sia e tanti altri fantastici libri e film, e dove potrete leggere il suo
sconvolgente diario.
• www.youtube.com/watch?v=1Usl0iaTr4Q
Uno dei tanti video di Silvano Agosti che potete vedere su You-
Tube.
Ci piace scrivere due parole in più su Silvano Agosti, vista l’im-
portanza che ha avuto nella nostra opera. Silvano è uno dei po-
chi autori indipendenti italiani. Dopo aver viaggiato giovanissimo
per l’Europa in autostop, e in seguito in tutto il medio oriente e
l’Africa del Nord, si diploma precocemente al Centro sperimen-
tale di cinematografia di Roma, nel 1962, dove vince il Ciak d’oro
che gli permettere di accedere a una borsa di studio per l’estero.
Agosti scelse di andare a Mosca per approfondire il mondo del
montaggio nella scuola dove insegnò S. M. Ejzenstejn. Rientrato
in Italia, iniziò a lavorare con Marco Bellocchio (Leone d’oro alla
carriera 2011) con cui firmò lo storico I pugni in tasca (1965).
Continuò la sua collaborazione con Bellocchio con Matti da
slegare (1975), documentario denuncia che contribuì all’appro-
vazione della legge Basaglia. Silvano Agosti è oggi considerato il
miglior montatore italiano e, nonostante la scarsa diffusione del
suo lavoro in patria, all’estero è considerato un maestro e diversi
Paesi, fra cui la Francia e il Giappone, hanno organizzato nume-
rose rassegne a lui dedicate. Silvano Agosti ha realizzato oltre 20
pellicole, fra film e documentari e ha scritto altrettanti libri.
Da leggere
175
81
Case aperte
176
di ingresso, i comodi divani e i tappeti.
Sono realtà che vivono senza la necessità di posse-
dere i fondi commerciali che le marche della moda
si contendono a suon di migliaia di euro di affitto
al mese, senza invischiarsi nella burocrazia che am-
mazza, nelle tasse che seppelliscono, senza aspet-
tare spazi sociali da amministratori pubblici interes-
sati più al ponte sullo stretto di Messina, che a creare
luoghi di incontro creativi per i cittadini.
Lasciatevi trasportare dalle suggestioni appena de-
scritte e vi ritroverete in città trasformate, in città
sprizzanti di creatività, socialità, solidarietà.
In case non più tristi e disabitate, ma aperte per
qualche ora al giorno all’incontro creativo con altri
esseri umani.
Esiste tutto ciò? Se ne siete a conoscenza, fatecelo
sapere. Di certo sono esistite, nel 2007, le Case
aperte di Bologna e, come dice Agosti, basta saper
immaginare un’isola (e una casa aperta), perché
questa incominci realmente a esistere.
• www.bolognawelcome.com/da-vedere/storia-arte/params/
CategorieLuoghi_6/Luoghi_663/ref/CaseAperte%20Gallery
La pagina web dedicata alle Case aperte di Bologna.
177
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La lista della felicità
178
Siamo tutti certamente in grado di scrivere una
lunga lista e, secondo l’ideatrice, farlo è fondamen-
tale. Non basta sapere le cose, è importante scriverle
e averle pronte da leggere in “caso di emergenza”.
Leggerle e attuarle! Spesso basta metterne in pra-
tica una per cambiare in meglio il nostro umore, le
nostre energie, la nostra giornata. Insomma, costa
poco e funziona! Perché non provate?
• faircompanies.com/videos/view/why-we-all-need-a-happiness-list
Un sito web parzialmente in italiano, che propone interessanti
video dedicati alla sostenibilità.
179
83
La medicina corpo-mente
180
più importanti esponenti della mind-body medicine:
la medicina corpo-mente, una medicina che ha ispi-
rato non poco questo nostro libricino.
Si tratta di un approccio che rivoluziona, senza con-
trastarla o negarla, l’ufficiale medicina allopatica.
Un nuovo, ma al tempo stesso antico, approccio
medico che vede nella malattia un campanello d’al-
larme utile per avvisarci che la vita che conduciamo
non è sana per noi, non risponde soprattutto ai no-
stri bisogni, alla nostra unicità, ai nostri sogni.
La medicina corpo-mente è un metodo per cambiare
vita e ritrovare così un benessere maggiore, più au-
tentico. I due libri riportati nei link qui sotto sosten-
gono il lavoro scientifico del dottor Simonton con
dati, statistiche, testimonianze.
Fra le tante possibilità per una vita più felice, chi si
sarebbe aspettato di trovarci anche la malattia?
Da leggere
181
84
Parto naturale
182
e bambino. Addirittura, come dimostra il video di cui
vi indichiamo il link sotto, questa scelta comporta mo-
menti di vera e propria soddisfazione estatica, di pia-
cere orgasmico (si parla appunto di orgasmic birth).
Da oltre mezzo secolo, studiosi, medici e ostetrici
hanno scoperto, o meglio riscoperto, quest’altra mo-
dalità di far nascere i bambini e c’è da rimanere stupiti
a vedere come invece continuino a partorire le donne
di quest’Occidente tanto evoluto.
Ma le case maternità stanno arrivando anche in Italia,
così come il parto naturale a domicilio, e con loro si
apre una possibilità per una vita più felice, fin dai primi
giorni!
Da leggere
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85
One billion rising
Il movimento contro la violenza sulle donne
184
Nella ricerca di una vita più felice, spesso ci scon-
triamo contro le resistenze di vecchi modi di pensare,
di vedere il mondo, gli stereotipi dominanti, che co-
stituiscono barriere al cambiamento. Le donne, in
quanto tali, hanno da sempre dovuto e devono tut-
tora lottare contro una discriminazione che reprime
la loro emancipazione, parità e libertà. Eppure, i
danni incalcolabili prodotti da una religione, un’e-
conomia, un sistema sociale patriarcali e maschilisti,
dovrebbero averci fatto comprendere che il nuovo
sarà colorato di rosa.
Ci piace allora inserire il One billion rising nelle nostre
possibilità per una vita più felice, un simbolo di po-
tere tutto femminile, un incoraggiamento globale,
un’occasione per danzare insieme a tutte voi!
Da leggere
185
86
Io mi informo per…
186
avuto cinque dei suoi libri ai primi posti nella clas-
sifica americana dei best-seller. E contemporanea-
mente! È stato il primo professore universitario a te-
nere, nell’università californiana dove insegnava, un
corso sull’amore.
L’autore straniero che più ci ha ispirato è proprio lui.
La maggior parte di questi 100 modi porta con sé
l’energia di questo personaggio incredibile. Ed è così
bello sapere che queste possibilità avrebbero potuto
godere perfino di un “sostegno” universitario!
Il suo libro Vivere, amare, capirsi è una miniera d’oro.
La foto in copertina della vecchia edizione, che ab-
biamo in casa, dice tutto: ritrae Leo che abbraccia
calorosamente una persona.
Un libro che è in sé una possibilità di felicità, da leg-
gere, da mangiare, da bere, da vivere.
Da leggere
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87
Abbracci liberi!
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uomo anche tu, basta starmi abbracciato, su!».
Allora, gustatevi le possibilità aperte da Juan Mann
e dalla sua impagabile iniziativa con il video che vi
abbiamo indicato qui sotto, e poi date un’occhiata
al prossimo capitolo.
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Laboratori di coccole
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mente, perché il contatto fisico e appropriato ha
un’influenza incredibile sulla nostra salute fisica, psi-
chica ed emotiva.
Una possibilità da cogliere anche per evitare di im-
provvisarci tutti tifosi di calcio. Infatti, secondo il ge-
niale Silvano Agosti, l’uomo italiano ricorre al tifo
calcistico, più che per reale passione sportiva, per
avere un’occasione di incontro con altri virili uomini
latini, tanto forti e sicuri di sé da non poter permet-
tersi di incontrare altri esponenti dello stesso sesso
in altro modo. Parlare “de ‘a Roma” offre loro la
possibilità di esprimere vicinanza, amicizia, simpatia,
affetto e, quando viene segnato il goal, addirittura
di abbracciarsi.
Per liberarci quindi da questa tristezza cosmica e per
permetterci di incontrare, fisicamente, altri esseri
umani, tutti ai cuddle workshop: coccoliamoci!
• goo.gl/ftdvz
Il divertente racconto di Stuart Heritage.
• goo.gl/nfVaj
Video della Bbc su un laboratorio di coccole.
• cuddlenation.co.uk/pages/Home
Per conoscere i cuddle workshop inglesi.
• www.youtube.com/watch?v=6GGlVGYaUFU&feature=related
Silvano Agosti e le sue considerazioni sul calcio.
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Love revolution
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esperienze internazionali, con video, fotografie, ap-
profondimenti. Preferiamo rimandarvi alle pagine
dedicate al libro piuttosto che inserire qui link che
potrebbero non essere adatti (legalmente) ai minori!
Triste però dover censurare l’amore, no?
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Celebrare una vita!
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gno di amore, di apprezzamento, di amicizia, di vici-
nanza e ne abbiamo bisogno ora! Perché il contesto,
il setting di un pre-funerale, amplifica, facilita e fa-
vorisce lo scaturire di queste emozioni e sentimenti.
Perché può essere un’occasione per rivedere amici e
persone con le quali abbiamo perso il contatto, per
dire quello che non abbiamo ancora detto a qual-
cuno…
Come al solito, nasce nei paesi anglosassoni. Lo ve-
diamo anche inserito nel film The weather man con
Nicolas Cage, e speriamo possa presto arrivare anche
nella nostra penisola.
Alcuni hanno iniziato a usare un’altra denomina-
zione al posto di living funeral: a life celebration, che
in italiano sarebbe “celebrare una vita”. Detto così,
ci piace molto di più!
• www.ocregister.com/video/?videoId=579550340001&lineu
pId=1125901233
A questo link un bellissimo video dedicato a un living funeral. Per
visualizzarlo è necessario registrarsi, ma ne vale davvero la pena.
• The weather man. L’uomo delle previsioni del tempo, con Nicolas
Cage e Michael Caine (disponibile anche in Dvd), Eagle Pictures
(2006).
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Vivere felici, morire felici
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In un libricino sui tanti modi per vivere felici, non
poteva mancare anche la possibilità di morire felici.
Nei link che seguono troverete molti indirizzi e infor-
mazioni, per scoprire come questa possibilità esista
in molte nazioni civili del mondo.
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Guarire con l’arte
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Il fallimento del mio disegno numero uno e del mio
disegno numero due mi aveva disarmato.
I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini
si stancano a spiegargli tutto ogni volta.
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Soprattutto, potremo sperimentare la felicità di riu-
scire a esprimerci creativamente, con soddisfazione,
e questa è veramente una bella possibilità per vi-
vere felici. Talmente potente da guarire le persone!
In inglese si definisce healing trough art, e indica il
guarire attraverso una propria espressione artistica,
libera, creativa. Nei link qui sotto troverete esempi
di espressioni artistiche che guariscono individui, pa-
zienti e intere città!
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Vedere, conoscere, capire, ispirarsi su
• www.squidoo.com/justcreate
Sito, in inglese, sulla libera creatività.
• www.befunky.com
Un programma di foto-editing online per liberare la propria crea-
tività.
• www.htta.org/my-story
Testimonianza, in inglese, del potere terapeutico dell’arte.
• www.findhorn.com/nfa/Members/KarinWerner
Il profilo, in inglese, di un’artista e arte-terapeuta che lavora nella
comunità scozzese di Findhorn.
Questi link sono in qualche modo “garantiti” anche dalla nostra
esperienza professionale. Dopo l’incontro con Karin Werner
nell’ecovillaggio di Findhorn, Ilaria si è infatti dedicata sempre di
più a favorire l’emergere della creatività individuale, propria di
ognuno di noi. Attraverso i suoi laboratori Sono un’artista anch’io!,
fa sperimentare il potere intimamente curativo dell’espressione
artistica e creativa. È meraviglioso vedere l’arcobaleno di colori di
un’autostima che cresce. Io, dal mio canto, ho utilizzato per anni
le nuove tecnologie digitali, affiancandole a tecniche tradizionali
quali la scultura con argilla, legno e ferro. Il servizio gratuito di
foto-editing che offre Be funky ha contribuito alla realizzazione di
alcune delle mie opere più belle.
• barefootartists.org/home
Questo sito è ispirato al lavoro dell’artista cinese Lily Yeh. Attra-
verso l’arte Lily Yeh e gli altri artisti del Barefootsartist sono riusciti
a piantare semi di guarigione nelle aree più povere e disperate
del Pianeta. Lasciatevi suggestionare dalle immagini di questo sito
e dallo stupefacente video The legend of Lily Yeh.
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Roberta e Simone
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(e cento altre ancora). Roberta e Simone ci dimo-
strano che per farlo non servono soldi, serve solo
una positiva voglia di aprirsi al mondo. Sono per noi
un esempio, questa volta tutto italiano in mezzo a
tante storie straniere!
Godetevi il loro video, che con semplicità trasmette
la fiducia necessaria a partire.
• www.viaggiareconlentezza.com
Il sito web di Roberta e Simone dedicato al viaggiare lento. Al suo
interno anche un video su come viaggiare senza soldi.
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Il vecchio che mangiava i gelati
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Oh, ho avuto i miei momenti, e se dovessi ricomin-
ciare daccapo ne avrei di più, di quei momenti.
Anzi, cercherei di non avere altro che bei momenti...
momento per momento.
Ero uno di quelli che non vanno mai da nessuna parte
senza il termometro, la borsa dell’acqua calda, l’im-
permeabile e il paracadute. Se dovessi ricominciare
daccapo, viaggerei con un bagaglio più leggero. Se
dovessi ricominciare daccapo, comincerei ad andare
scalzo all’inizio della primavera e continuerei fino ad
autunno inoltrato. Farei tanti giri in giostra in più.
Guarderei di più i tramonti e giocherei di più con i
bambini, se avessi la mia vita da rivivere. Ma non ce
l’ho».
Né io né voi sappiamo cosa c’è di là, ma sappiamo
cosa c’è qui...
Qualcuno ha detto: «Ieri è un assegno annullato, e
domani è soltanto una cambiale. Soltanto oggi è de-
naro contante. Spendetelo come pazzi! Non vi capi-
terà più. E c’è tutto un mondo per spenderlo».
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La lista delle 10 cose:
sognare e vivere i sogni
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Se invece è la vostra paura di cambiare, o il pensare
che non sia una cosa fattibile per voi, allora la lista
delle 10 cose può esservi utile. Con le tante possibilità
elencate in questo libro, infatti, forse avete iniziato
a sognare una vita più felice: è un vostro inaliena-
bile diritto! Forse qualcuna di esse vi sarà d’aiuto nel
realizzarla. Forse avrete bisogno di altri strumenti, di
immaginare altre alternative ancora.
Di certo, per mettervi in moto, avrete bisogno di
cominciare a raccontare, prima di tutto a voi stessi,
qual è la vita più felice che sognate. Vi proponiamo
di farlo concretamente con una serie di esercizi di
visualizzazione e scrittura, per arrivare a scrivere una
lista di desideri da realizzare concretamente. Si tratta
di una traccia dalla quale partire, molte direzioni di
cambiamento da esplorare, almeno 10 concrete
azioni da intraprendere per seguire e vivere i vostri
sogni più felici.
Piano piano, però, prima di arrivare a una lista di
questo tipo (un po’ come quella all’inizio del capi-
tolo), potrebbe essere d’aiuto partire dalla prossima
visualizzazione.
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rinfrescare i nostri sogni
Visualizzazione
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sole di settembre alla vacanza su spiagge tropicali...
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le tre settimane di Georgia
Visualizzazione
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cinquant’anni. Tu adesso lo sai. Tre settimane, cioè 21
giorni, ovvero più di 500 ore. Potrebbe essere il tempo
più bello, piacevole e denso di significato di tutta la tua
vita, fino all’ultimo secondo. Dipende solo da te. Fra
poco uscirai dal mio studio e inizierai a vivere questo
tempo. Cosa farai? Ti prego, se puoi, fammi un favore.
Mi piacerebbe conoscere almeno tre cose che sai già
che vorresti fare. Possono essere situazioni che vivi abi-
tualmente o cose che non hai mai vissuto. Io non ho
più nulla da dirti ora, ti lascio nel mio studio. Prenditi
tutto il tempo che ti occorre e, quando vorrai, scrivile
su questo foglio bianco che sta sulla mia scrivania. Ti
ringrazio comunque per provarci. Allora, buona vita».
Quindi il medico esce dal suo studio e voi vi accingete
a scrivere le tre cose sul foglio. Quando sentite di aver
scritto abbastanza o avvertite che è comunque il mo-
mento di uscire dallo studio, fatelo. Uscendo vi ritro-
vate su uno splendido viale alberato. Il cielo è azzurro,
c’è un bel tepore nell’aria e una brezza leggera che
vi rinfresca, accarezzando il vostro volto. Sentite que-
sta brezza che penetra gentilmente dentro di voi, fon-
dendosi con il vostro respiro. Inspirando, vi rinfrescate,
espirando provate un senso di benessere. Seguite per
un po’ questa piacevole sensazione e, quando volete,
riprendete contatto con il vostro corpo, facendo dei
piccoli movimenti. Gentilmente, riaprite gli occhi.
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98
wow!
Visualizzazione
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non vi farà diventare un supereroe.
Potrete esprimere desideri che voi stessi, con un po’
di tempo o un po’ di soldi in più a vostra disposizione,
o con qualche amico o amica un po’ più disponibili,
avrete la possibilità di realizzare. Insomma, esprimete
i vostri desideri al genio, usate tutta la vostra fantasia,
ripescate i vostri sogni nel cassetto, quello che avete
sempre desiderato fare, vivere, sperimentare e che non
avete ancora fatto, o che magari avete già fatto ma
vorreste rifare ancora.
La terza e ultima condizione: dovete farlo prima che
il genio svanisca davanti a voi, e questo accadrà fra
cinque minuti. Quindi, forza, esprimetevi! E mi rac-
comando: pronunciate, per ogni desiderio, una bella
frase che sia chiara e comprensibile per il genio.
Iniziate ad accorgervi che il genio sta di nuovo trasfor-
mandosi in un grande triangolo, il vostro tempo sta per
scadere. Adesso il triangolo torna ad essere solo un co-
lore in movimento. Se ancora non avete espresso tutti e
tre i desideri avete ancora pochi secondi per farlo. Adesso
il colore svanisce sempre più, si dissolve, lascia questa
stanza. Salutate il genio e tornate al vostro respiro.
Se non avete fatto in tempo ad esprimere tutti i desi-
deri, non vi preoccupate, perché il genio, prima di sva-
nire, ha detto che tornerà.
Quando volete, stiracchiatevi piano piano e gentil-
mente riaprite gli occhi.
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Scrittura creativa: l’anno sabbatico
214
più possibile il vostro o i vostri interlocutori.
Quindi, anche qualora per un anno intero voleste
soltanto dedicarvi a guardare la Tv, vi spingerete in
grandi spiegazioni, con dotte parole, parolacce o pa-
roloni, sul perché questa scelta sia per voi di assoluta
importanza. Ricordate, però, che un anno sabbatico,
in passato, poteva essere preso soltanto una volta
ogni sette anni, quanto ai giorni nostri. Quindi, sfrut-
tatelo bene!
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100
Motivi per non cambiare
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qui, ma là, insomma, quando sei morto sei morto,
facciamolo!».
Denaro, impegni, legami, situazioni particolari; ci
sono molti aspetti che potrebbero farci desistere e
rinunciare al cambiamento, ma sono tutti eventuali
problemi risolvibili. È sempre possibile scegliere. È
sempre possibile sognare. E vale veramente la pena
di andare incontro ai nostri sogni! O davvero pen-
sate che ci sia qualcosa che non va nel voler vivere in
un mondo migliore, nel cercare un rapporto diverso
con la natura, con le altre persone, con il denaro,
con il ritmo della vita? Davvero ritenete che tentare
una o 100 di queste possibilità per vivere una vita
più felice sia qualcosa che può non riguardarvi per-
sonalmente?
Voi avete il diritto a una vita felice! Per la prima volta
nella storia dell’umanità, ci siete solo voi!
Nessuno spirito del tuono dietro le tempeste, nes-
sun Dio-padre sopra le nostre teste, nessuna falce e
nessun martello, nessun capitale da nascondere nel
cappello. Non è sopravvissuta nessuna ideologia, fi-
losofia, religione, fede…
Oggi, finalmente, è giunto il momento di manife-
starci per quello che siamo: persone libere e mera-
vigliose, nate per cooperare fra di loro, per essere
solidali, per amarsi, per vivere una vita felice.
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101
Il vostro modo per cambiare vita ed
essere felici!
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219
220
Appuntamento con un libro...
a quattro ruote!
221
Indice delle possibilità
1. B&B&B. 6
2. Wwoof 8
3. Scambio casa 10
4. Couch surfing 12
5. Ecovillaggi 14
6. Cohousing 18
7. Vagabonding 22
8. Volontariato ambientale nel mondo 24
9. Downshifting 26
10. Vivere in modo creativo 28
11. Vivere in camper 30
12. Anno sabbatico 32
13. Ricetta antistress 34
14. Le pagine gialle delle comunità intenzionali 36
15. Comunità olistiche per persone con disabilità 38
16. Cohousing per anziani 40
17. Insediamenti a basso impatto ambientale 44
18. Una casa su misura 46
19. Case di paglia 48
20. Centro per le tecnologie alternative 50
21. Lakabe 52
22. Permacultura 54
23. Io mi informo per... 56
24. Helpex 58
25. L’autoproduzione in città 60
26. L’orto senza zappare 62
27. Io mi informo per… 64
222
28. La scuola dell’autosufficienza 66
29. Hotel e ristoranti itineranti 68
30. Un teatro di paglia 70
31. Glamping 72
32. Ecovillaggio diffuso 74
33. Vivere in 5 con 5 euro al giorno 76
34. Io mi informo per… 78
35. Transition town 80
36. Schumacher college 82
37. Car sharing 84
38. Condividiamo la nostra casa! 88
39. Au-pair 90
40. Le Mag 92
41. Vauban! 94
42. Bici e auto elettriche 96
43. Cittadini, pescatori e agricoltori: insieme! 98
44. Gruppi d’acquisto solidale 100
45. Ristoranti invisibili 102
46. Car pooling 104
47. Ricetta antistress 106
48. Vivere senza soldi 108
49. Mangio, baratto e splendo! 110
50. La rivoluzione in bicicletta 112
51. Una famiglia a impatto zero 114
52. Evviva lo scambio 116
53. Solo per il piacere di farlo 118
54. La banca delle risorse 120
55. Le grand don 122
56. In sintonia e a offerta libera 124
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57. Xariseto 126
58. Cooking co-ops 128
59. Reti di economia locale e solidale 130
60. Chez-moi 132
61. Information guerrilla 134
62. Io mi informo per… 136
63. What? 138
64. Tamera global campus 140
65. The Idler academy 142
66. Il discorso tipico dello schiavo 144
67. Io mi informo per… 146
68. Scuola familiare e scuole democratiche 148
69. Bunker Barefoot 150
70. Ricetta antistress 152
71. Mollo tutto! 156
72. Festival per aprire la mente 158
73. Raccontare storie 160
74. Ufficio di scollocamento 162
75. Dis-occupazione creativa 164
76. Liberazione fai da te 166
77. Nation builder 168
78. Cerchio del dono 170
79. Generazione G 172
80. Io mi informo per 174
81. Case aperte 176
82. La lista della felicità 178
83. La medicina corpo-mente 180
84. Parto naturale 182
85. One billion rising 184
224
86. Io mi informo per… 186
87. Abbracci liberi! 188
88. Laboratori di coccole 190
89. Love revolution 192
90. Celebrare una vita! 194
91. Vivere felici, morire felici 196
92. Guarire con l’arte 198
93. Roberta e Simone 202
94. Il vecchio che mangiava i gelati 204
95. La lista delle 10 cose: sognare e vivere i sogni 206
96. Rinfrescare i nostri sogni. 208
97. Le tre settimane di Georgia. 210
98. Wow! 212
99. Scrittura creativa: l’anno sabbatico 214
100. Motivi per non cambiare 216
101. Cambiare vita ed essere felici! 218
Appuntamento con un libro... a quattro ruote! 221
225
La profonda crisi che stiamo attraversando, se affrontata con ot-
timismo può essere ribaltata positivamente e vissuta come una
formidabile occasione di cambiamento: è questa la sfida lanciata
dagli autori di 100 modi per cambiare vita ed essere felici.
Se siete insoddisfatti del vostro quotidiano, se siete in mobilità,
se il vostro posto di lavoro è in forse, se siete ancora alla ricerca
di un’occupazione o se più semplicemente desiderate pren-
dervi una lunga pausa dal tran tran di ogni giorno, questo è
libro che fa per voi.
In questo agile compendio troverete suggerimenti, indirizzi,
link a siti web e letture di approfondimento per cambiare vita
e trasformare, da subito, questo momento di difficoltà in un’op-
portunità.Tra le pagine di questo volume troverete tutte le in-
formazioni per prendervi un anno sabbatico, girare il mondo
con pochi spiccioli grazie al couch surfing, andare a vivere in
un ecovillaggio in Italia o all’estero, fare volontariato ambientale
in qualche ong, lavorare in cambio di ospitalità nelle aziende
biologiche e biodinamiche d’Europa, sperimentare l’economia
del dono, imparare una nuova professione o una nuova lingua.
Sono davvero tante le cose che si possono fare da soli o insieme
ad altri per vivere meglio e più felicemente a partire dai propri
talenti, passioni e sogni per ritrovarsi finalmente più ricchi
dentro e dare senso, gioia e utilità alla nostra esistenza.
www.terranuovaedizioni.it
ISBN 88-66810-28-5
€ 10,00