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PREGHIERE LITURGICHE

ORTODOSSE
Patriarcato Ecumenico - Sacra Arcidiocesi Ortodossa di Italia e Malta-
Vicariato arcivescovile della Campania-
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo- Napoli

Il Grande Canone si canta diviso in quattro parti (siglate L, Ma,


Me, G) nella Grande Compieta dei primi giorni della prima GRANDE CANONE
settimana di Quaresima, e per intero al mattutino del Giovedì
della quinta settimana. poema di Andrea di Creta

parte I (Odi 1, 2 ,3 e 4)
Ode 1.: Cantico di Mosè. Tono pl.2

Aiuto e scudo* egli è stato per me a salvezza:* è il mio Dio, lo


voglio glorificare,* è il Dio di mio padre, lo voglio esaltare:* perché
si è reso grandemente glorioso.

Pietà di me, o Dio, pietà di me.

Da dove cominciare il lamento* sulle azioni della mia


miserabile vita?* Che cosa offrirò come primizia, o Cristo,* a
questo canto lamentoso?* Tu dunque nella tua pietà,* donami la
remissione delle colpe. [L]

Vieni, o misera anima,* insieme alla tua carne loda il Creatore


di tutto,* lascia ormai la stoltezza di un tempo,* e offri a Dio
lacrime di pentimento. [L]

Avendo emulato nella trasgressione Adamo,* il primo uomo


creato,* mi sono riconosciuto spogliato di Dioa,* del regno e del
gaudio eterno,* a causa del mio peccato. [L]

Ahimè, anima infelice!* Perché ti sei fatta simile alla prima


Eva?* Malamente hai guardato* e amaramente sei stata ferita,*
hai toccato l’albero* e hai gustato sconsideratamente il cibo
dell’ingannob. [L]

In luogo dell’Eva sensibile* è venuta a me l’Eva spirituale,* il


pensiero passionale nella carne,* che mostra le voluttà* e sempre
si nutre dell’amaro boccone. [L]

Giustamente è stato cacciato Adamo dall’Eden,* perché non


ha osservato, o Salvatore,* l’unico comando che avevi dato:* ma
cosa dovrei soffrire io,* che sempre disubbidisco* alle tue parole
vivificanti? [L]
a: Gen 3,7 b: Gen 3,1-6
Santa di Dio, intercedi per noi. Cadendo con l’intenzione* nella stessa rete di sangue di
Caino,* sono divenuto l’assassino della mia povera anima,* dando
Tirata nel fondo dell’abisso* da grandi colpe,* non vi sei vitalità alla carne* e combattendo contro di lei* con le mie cattive
rimasta prigioniera,* ma con migliore decisione* sei davvero corsa
azioni. [Ma]
con la pratica* all’apice della virtù,* prodigiosamente colmando di
stupore* la stirpe degli angeli, o Maria. O Gesù,* io non mi sono conformato alla giustizia di Abele:*
non ti ho offerto doni accetti,* né azioni divinamente ispirate,* né un
Di Andrea. sacrificio puro* né una vita irreprensibilea. [Ma]

Come Caino così anche noi,* o anima infelice,* abbiamo


Santo di Dio, intercedi per noi.
offerto al Creatore di tutte le cose* azioni sordide,* un sacrificio
Andrea, gloria dei Padri,* stando davanti alla Triade più che riprovevole* e una vita oziosa:* e siamo stati perciò condannati. [Ma]
divina,* non dimenticare di supplicarla con le tue preghiere*
perché siamo liberati dal castigo,* noi che con amore ti Tu, o vasaio,* plasmando il fango e dandogli vita,* hai posto in
invochiamo come divino protettore,* o decoro di Creta. me carne e ossa,* respiro e vita:* tu dunque, o mio Artefice,* mio
Redentore e Giudice,* accoglimi penitente. [Ma]
Gloria.
Dichiaro davanti a te, o Salvatore,* i peccati che ho
Indivisa quanto all’essenza,* non confusa nelle persone: tale ti commesso* e le piaghe dell’anima e del corpo* che mi hanno inflitto,
confesso, unica Deità triadica,* come partecipe di un unico regno* come ladronib,* i pensieri omicidi che mi porto dentro. [Ma]
e unico trono;* e per te faccio risuonare il grande canto* che
triplice echeggia nel più alto dei cieli. Anche se ho peccato, o Salvatore,* so che tu sei amico degli
uomini:* colpisci con compassione,* e con ardore ti muovi a pietà:*
Ora e sempre. Theotokìon.
tu vedi il figlio dissoluto in lacrime,* e quale Padre accorri,* per
richiamarlo a tec. [Ma]
Partorisci e sei vergine,* e in entrambi i modi rimani per natura
vergine;* colui che è partorito rinnova le leggi della natura,* e il
Dalla giovinezza, o Salvatore,* ho rifiutato i tuoi
grembo lo porta senza unione nuziale;* dove Dio vuole,* l’ordine
comandamenti;* ho trascorso tutta la vita nelle passioni,* nella
della natura è vinto,* perché egli fa secondo il suo consiglio.
negligenza, nell’indolenza.* Perciò a te grido, Salvatore:* Benché in
estremo, salvami. [Me]

a: Gen 4,16 b: Lc 10,30 c: Lc 15,20ss


Io giaccio alle tue porte, o Salvatore,* solo ora nella vecchiaia,* Rivestendo la dignità regale* del diadema e della porpora,*
ma tu non respingermi a vuoto nell’ade:* prima della fine, nel tuo l’uomo dovizioso e giusto,* al colmo di ricchezza di bestiame,*
amore per gli uomini,* dammi la remissione delle colpe. [Me] improvvisamente impoverito,* viene spogliato della ricchezza,* della
gloria e del regnoa. [G]
Consumata la ricchezza dell’anima* con le dissolutezze,* sono Se costui era giusto* e irreprensibile più di chiunque,* eppure
privo di pie virtù,* e affamato grido:* O Padre di pietàa,* vienimi non sfuggì alle insidie* e ai trabocchetti dell’ingannatore,* tu, povera
anima, che ami il peccato,* che farai se ti si facesse piombare
incontro tu con la tua compassioneb. [Me]
addosso* qualcosa che non ti aspetti? [G]
Sono io colui che era incappato nei ladroni,* che sono i miei Io sono dunque un millantatore,* audace di cuore a sproposito
e stoltamente:* non condannarmi insieme al fariseo,* ma donami
pensieri;* e sono stato da loro ferito in ogni parte,* mi hanno
piuttosto l’umiltà del pubblicano,* o solo giusto Giudice pietoso,* e
riempito di piaghe:* vieni dunque tu stesso a curarmic,* o Cristo mettimi insieme con lui. [G]
Salvatore. [Me] Ho peccato oltraggiando il vaso della mia carne,* lo so, o
pietoso:* ma tu accoglimi nel pentimento* e richiamami a te nel
Un sacerdote vide e passò oltre,* né si curo di me il levita,* riconoscimento della colpa:* che io non venga preso e divorato dallo
vedendomi nudo, tra i dolorid:* tu dunque, o Gesù sorto da straniero.* O Salvatore, abbi pietà di me. [G]
Maria,* vieni e abbi pietà di me. [Me] Sono diventato l’ombra di me stesso,* rovinando la mia anima
con le passioni, o pietoso:* ma tu accoglimi nel pentimento* e
O agnello di Dio, che togli i peccati di tuttie,* togli da me il richiamami a te nel riconoscimento della colpa:* che io non venga
pesante giogo, il giogo del peccato,* e nella tua amorosa pietà,* preso e divorato dallo straniero.* O Salvatore, abbi pietà di me. [G]
dammi la remissione delle colpe. [G] Non ho ascoltato la tua voce,* ho trascurato la tua parola
scritta, o Legislatore:* ma tu accoglimi nel pentimento* e richiamami
Mi getto ai tuoi piedi, o Gesù:* Contro di te ho peccato,* a te nel riconoscimento della colpa;* che io non venga preso e
perdonami, togli da me il pesante giogo,* il giogo del peccato,* e divorato dallo straniero.* O Salvatore, abbi pietà di me. [G]
come Dio pietoso,* accoglimi penitente. [G]
Della santa.
È il tempo della penitenza;* mi accosto a te, mio Creatore,*
Santa di Dio, intercedi per noi.
togli da me il pesante giogo,* il giogo del peccato,* e dammi, nella
tua amorosa pietà,* la remissione delle colpe. [G] Poiché pur essendo in un corpo* hai adottato una condotta
a: 2Cor 1,3 b: Lc 15,11ss c: Lc 10,30-55
incorporea,* per questo, o santa,* hai veramente ottenuto da Dio
d: Lc 10,31ss e: Gv 1,29 grandissima grazia* per prenderti cura di quanti ti onorano con
fede;* noi dunque ti imploriamo:* Liberaci con le tue preghiere* da
ogni sorta di prova. [G]

a: Gb 1-2
Non entrare in giudizio con mea* mettendomi innanzi ciò che
Colui che prima era in trono,* ora è nudo sul letame* coperto avrei dovuto fare,* chiedendomi conto delle paroleb* e
di piaghe;* colui che era ricco di figli e illustre,* all’improvviso è rimproverandomi per i miei impulsi;* ma nella tua pietà,* senza far
privo di figli e senza stabile dimora:* considera palazzo infatti il
conto del male commesso,* salvami, onnipotente. [G]
letame* e perle le piaghe. [Ma]
Ho imbrattato il mio corpo,* ho macchiato lo spirito,* sono Non avere orrore di me, o Salvatore,* non respingermi dal tuo
tutto pieno di piaghe;* ma tu, o Cristo, come medico,* curami
volto,* togli da me il pesante giogo,* il giogo del peccato, e dammi,
spirito e corpo con la penitenza,* bagnami, purificami, lavami:*
rendimi, o Salvatore,* più puro della neve. [Me] nella tua amorosa pietà,* la remissione delle colpe. [G]
Crocifisso per tutti,* hai offerto il tuo corpo e il tuo sangue,* o
O Salvatore,* le mie colpe volontarie e involontarie,* quelle
Verbo:* il corpo per riplasmarmi,* il sangue per lavarmi;* e hai
emesso lo spirito,* per portarmi, o Cristo, al tuo Genitore. [Me] manifeste e quelle nascoste,* conosciute e sconosciute,* tutto
Hai operato la salvezza in mezzo alla terraa,* o pietoso, per perdona, tu che sei Dio:* siimi propizio e salvami. [G]
salvarci;* per tuo volere sei stato inchiodato sull’albero della
croce* e l’Eden che era stato chiuso, si è aperto:* ciò che sta in
alto, ciò che è in basso,* il creato, le genti tutte,* da te salvati ti
adorano. [Me] Altro canone della nostra santa madre Maria egiziaca.
Sia mio fonte battesimale* il sangue del tuo costato,* e
Santa di Dio, intercedi per noi.
bevanda l’acqua di remissioneb* che ne è zampillata,* perché da
entrambi io sia purificato,* e venga unto, bevendo come crisma e Dammi la tua grazia illuminatrice,* che viene dalla superna
bevanda,* le tue vivificanti parole, o Verbo. [Me]
provvidenza divina,* perché io fugga l’ottenebramento delle
Quale calice,* la Chiesa ha avuto il tuo costato vivificante:* da
esso è scaturita per noi la duplice fonte* della remissione e della passioni* e canti con zelo, o Maria,* le opere gradite della tua vita.
conoscenza,* quale figura dell’antico patto, del nuovo* e dei due [Me]
insiemec,* o nostro Salvatore. [Me]
Sono privato del talamo,* privato delle nozze e della cena:* la
mia lampada si è spenta, ormai senz’olio;* la sala delle nozze è Santa di Dio, intercedi per noi.
stata chiusa per me che dormivod;* la cena è stata consumata,*
ed io con le mani e i piedi legati* sono stato gettato fuorie. [Me] Sottomettendoti alle divine leggi di Cristo,* a lui ti sei
Breve è il tempo della mia vita,* pieno di pene e di male;* avvicinata,* abbandonando gli indomabili impulsi delle voluttà,* e
accoglimi dunque nel pentimento* e richiamami nel con tutta pietà hai portato a compimento* ciascuna virtù come fosse
riconoscimento della colpa:* che io non venga preso e divorato la sola. [G]
dallo straniero.* O Salvatore, abbi pietà di me. [G]
a: Sal 142,2 b: Mt 12,36
a: Sal 73,12 b: Ez 47,3 c: Gv 19,34
d: Mt 25,1ss e: Mt 22,1ss
Tropario di sant’Andrea. Il patriarca ha sopportato con la sua fortezza la calura del
giorno,* e sostenuto il freddo della notte,*risarcendo ogni giorno i
Santo di Dio, intercedi per noi. furti,*pascolando, lottando, servendo,*per ottenere le due moglia. [L]
Per “due mogli” intendi la pratica* e la conoscenza nella
Con le tue preghiere liberaci, o Andrea,* dalle passioni contemplazione:* Lia rappresenta la pratica,* perché feconda di
disonorevolia,* e rendi partecipi del regno di Cristo,* te ne figli;* Rachele, la conoscenza,* perché si ottiene con molta faticab:*
preghiamo,* quanti con fede e amore ti celebrano,* o uomo ma senza fatica, o anima,* non si riesce né nella pratica,* né nella
illustre. contemplazione. [L]
Veglia, anima mia, sii valorosa,* come quel grande tra i
Gloria. patriarchi,* per conquistare la pratica insieme alla conoscenza,* per
divenire un intelletto che vede Dio1,* per giungere nella
Triade sovrasostanziale,* adorata nella Monade,* togli da me il contemplazione* alla tenebra inaccessibile,* e diventare così un
pesante giogo,* il giogo del peccato,* e nel tuo compassionevole mercante in grandec. [Ma]
amore,* dammi lacrime di compunzione. Il grande tra i patriarchi* che ha avuto quali figli* i dodici
patriarchi,* ha misticamente fissato per te* la scala dell’ascesa nella
Ora e sempre. Theotokìon. via pratica, anima miad,* ponendo con tutta sapienza* i figli come
scala,* e i gradini come ascensioni. [Ma]
O Madre di Dio,* speranza e difesa di quanti ti cantano,* togli Emulando, o anima, il detestabile Esaù,* hai consegnato
da me il pesante giogo,* il giogo del peccato,* e, quale Sovrana all’ingannatore* i diritti di primogenitura della primigenia bellezzae,*
sei decaduta dalla benedizione paterna,* e due volte sei stata
pura,* accoglimi penitente.
ingannataf,* o infelice,* nella pratica e nella conoscenza:* pentiti,
a: Rm 1,26 dunque! [Ma]
Esaù fu chiamato Edom* per l’eccesso del suo commercio con
le donneg:* sempre ardente di intemperanza, infatti,* e imbrattato
dai piaceri,* fu chiamato Edom che significa* “febbre di un’anima che
ama il peccato”. [Ma]
Hai udito di Giobbe che sul letame ha trovato giustificazioneh,*
o anima mia,* e non hai emulato la sua fortezza,* non hai avuto
fermo proposito* in tutto ciò che hai conosciuto,* che sai e con cui
sei stata provata,* ma ti sei mostrata incostante. [Ma]

a: Gen 31,38-41 1: “Intelletto che vede Dio” è l’interpretazione del


b: Gen 29,30ss nome “Israele” che Giacobbe riceve dopo la lotta
c: Mt 13,45 ss con l’angelo (cf. Gen 32,23-29)
d: Gen 28,12
e: Gen 1,26 f: Gen 25,29-34; 27,1ss g: Gen 26,34; 28,9 h: Gb2,8ss
Ode 4.: Cantico di Abacuc. Ode 2.: Cantico di Mosè nel Deuteronomio.

Ha udito il profeta della tua venuta,* o Signore,* e ha avuto Fa’ attenzione, o cielo, e parlerò,* e celebrerò il Cristo,*
timore,* ha udito che nascerai dalla Vergine* e ti mostrerai agli venuto dalla Vergine nella carne.
uomini,* e diceva:* Ho udito il tuo annunzio* e ho avuto timorea;*
gloria alla tua potenza. Pietà di me, o Dio, pietà di me.

Pietà di me, o Dio, pietà di me. Fa’ attenzione, o cielo, e parlerò,* o terra, presta orecchio alla
voce penitentea* che si rivolge a Dio e lo celebra. [L]
Non disprezzare le tue opere,* non trascurare la creatura da te
plasmata,* o Giudice giusto:* anche se io solo ho peccato, come Volgiti a me, o Dio,* nella tua pietà,* col tuo sguardo propizio,*
uomo,* più di ogni altro uomo, o amico degli uomini,* tu però, e accogli la mia fervida confessione. [L]
come Signore di tutti,* hai il potere di rimettere i peccati. [L]
E’ prossima, o anima, la fine,* è prossima e tu non te ne curi né Più di tutti gli uomini ho peccato,* io solo contro di te ho
ti prepari:* il tempo incalza, riàlzati;* vicino, alle porte è il peccato:* ma tu che sei Dio, o Salvatore,* abbi pietà della creatura da
Giudiceb.* Come sogno, come fiore, corre il tempo della vita:* te plasmata. [L]
perché ci agitiamo invano?c[L]
Ritorna alla sobrietà, anima mia:* considera le azioni che hai Avendo dato forma alla difformità delle passioni,* con gli
fatto,* portale davanti ai tuoi occhi,* e fa’ scorrere gocce di impulsi voluttuosi* ho guastato la bellezza dell’intelletto1. [L]
lacrime.* Con fiducia di’ le tue azioni* e i tuoi pensieri a Cristo,* e
sii così giustificata. [L] O compassionevole Signore!* La tempesta del male mi
Non c’è nella vita peccato,* azione o vizio,* in cui io, o avvolge:* ma tu, come a Pietro,* stendi anche a me la manob. [L]
Salvatore, non mi sia reso colpevole:* in pensieri, parole e
intenzione,* nelle disposizioni, con la volontà e nelle azioni* ho Ho macchiato la tunica della mia carne,* e ho deturpato, o
peccato quant’altri mai. [L] Salvatore, la mia natura,* fatta a immagine e somiglianza di Dioc. [L]
Per questo, me infelice,* sono giudicato, sono condannato*
dalla mia propria coscienza,* della quale nulla al mondo è più Ho oscurato la bellezza dell’anima* con le voluttà passionali,*
duro:* o mio Giudice e Redentore, tu che mi conosci,* risparmia, e ho ridotto totalmente in polvere il mio intelletto. [L]
libera e salva* questo miserabile. [L]
La scala che vide un tempo* quel grande tra i patriarchid,* è Ho lacerato la mia prima vested,* quella che in principio* ha
immagine, o anima mia,* della salita con la pratica virtuosa,* e tessuto per me il Creatore,* e per questo giaccio nudo. [L]
dell’ascesa con la conoscenza:* se vuoi dunque vivere* con
pratica,conoscenza e contemplazione,* rinnova te stessa. [L] a: Dt 32,1 b: Mt 14,30ss 1: qui è tradotto così il termine “nous”,
c: Gen 1,26ss d: Lc 15,22 che va inteso più come spirito
a: Ab 3,2 ib. 19 b: Mt 24,33 c: Sal 38,7 d: Gen 28,12
Ho indossato una tunica lacerata,* quella che mi ha tessuto il Gloria. Un altro, poema di Teodoro.
serpente* col suo consiglio,* e sono pieno di vergogna. [L]
O dodici apostoli eletti da Dio,* presentate ora una supplica a
Anch’io ti presento, o pietoso,* le lacrime della meretricea:* Cristo* perché tutti portiamo a compimento la corsa del digiuno,*
siimi propizio, o Salvatore,* nella tua amorosa compassione. [L] pregando con compunzione,* operando di buon animo le virtù,* per
poter giungere in questo modo a vedere* la gloriosa risurrezione del
Ho volto lo sguardo alla bellezza dell’alberob,* e il mio intelletto Cristo Dio,* offrendo lode e gloria.
è stato sedotto:* e ora giaccio nudo, pieno di vergogna. [L]
Ora e sempre. Theotokìon.
Sul mio dorso fabbricavano* tutti gli autori del male,*
prolungando contro di me la loro iniquitàc. [L] Insieme agli apostoli, o Madre di Dio,* prega l’incomprensibile
Figlio e Verbo di Dio* da te inesprimibilmente partorito,* oltre ogni
Ho perduto la bellezza primigenia* e il mio decoro:* e ora comprensione,* perché conceda al mondo pace genuina,* perché ci
giaccio nudo,* pieno di vergogna. [Ma] doni prima della fine il perdono delle colpe,* e faccia degni i tuoi
servi del regno dei cieli,* per sua somma bontà.
Anche per me il peccato ha cucito* le tuniche di pelle,* dopo
avermi spogliato della tunica* tessuta da Diod. [Ma]

Come foglie di fico* ho indosso l’abito della vergogna,* ad


accusa delle mie volontarie passioni. [Ma]

Ho rivestito una tunica macchiata* e turpemente


insanguinata* dal flusso di una vita passionale e voluttuosa. [Ma]

Mi sono sottomesso* al grave peso delle passioni* e alla


corruzione della materia:* per questo mi opprime ora il nemico. [Ma]

Ho preferito alla povertà,* o Salvatore,* una vita avida di


guadagno* e attaccata alle cose materiali,* ed ora porto il pesante
giogo. [Ma]

a: Lc 7,38 b: Gen 3,6ss


c: Sal 128,3 d: Gen 3,21
Di Andrea. Ho adornato la mia statua di carne* col manto variegato di
turpi pensieri,* e vengo condannato. [Ma]
Santo di Dio, intercedi per noi.
Mi sono dato attenta cura* solo dell’esterno decoro,*
Con le tue preghiere,* libera anche me dalle colpe,* o Andrea, trascurando la mia dimora interiore* fatta a divina somiglianza. [Ma]
vescovo di Creta:* tu sei infatti ottimo iniziatore al pentimento.
Ho imbrattato, o Salvatore, con le mie passioni* la primitiva
bellezza della mia immagine:* ma tu, come la dracma un tempoa,*
Gloria.
cercami e ritrovami. [Ma]
Monade semplice, increata,* natura senza principio,* Come la meretrice a te grido:* Ho peccato!* Io solo contro di
celebrata nella Triade delle ipostasi:* salva quanti con fede te ho peccato:* anche le mie lacrime accogli,* o Salvatore, come
adoriamo il tuo potere. unguentob. [Ma]

Ora e sempre. Theotokìon. Come il pubblicano a te grido:* Siimi propizio, o Salvatore,*


siimi propizio!* Perché nessuno dei figli di Adamo* quanto me ha
O Genitrice di Dio,* ignara d’uomo tu hai generato nel tempo* peccatoc. [Ma]
il Figlio che è dal Padre senza tempo:* straordinario prodigio!*
Rimasta vergine, tu allatti. Come Davide sono caduto nella dissolutezza* e mi sono
coperto di fango:* ma tu, o Salvatore, lava anche me con le lacrimed. [Me]
Conferma, Signore,* sulla roccia dei tuoi comandamenti* il mio Non ho né lacrime,* né pentimento, né compunzione:* tu
cuore scosso,* perché tu solo sei santo e Signore. stesso o Salvatore,* come Dio, donami tutto. [Me]

Ho perduto la bellezza primigenia* e il mio decoro:+ e ora


Kàthisma. Poema di Giuseppe. giaccio nudo,* pieno di vergogna. [Me]

Astri di divino splendore,* testimoni oculari del Salvatorea,* Signore, Signore,* non chiudermi in quel giorno la tua portae:*
illuminate noi che siamo nelle tenebre della vita,* affinché ma aprila a colui che, pentito, a te si volge. [Me]
camminiamo come in pieno giorno con decorob,*, cacciando le
Ascolta i gemiti della mia anima,* accetta, o Salvatore,* le stille
passioni notturne col chiarore della continenza,* e contempliamo
che cadono dai miei occhi,* e salvami. [Me]
con gioia* la fulgida passione di Cristo.
O amico degli uomini,* tu che vuoi che tutti siano salvatif,* tu
a: Lc 1,2 b: Rm 13,13
stesso richiamami a te,* e accoglimi penitente,* tu che sei buono.
[Me]
a: Lc 15,8ss b: Lc 7,38 c: Lc 18,13ss
d:Sal 50,4.9 e: Lc 13,25 f: 1Tm 2,4
Gloria. O infelice anima mia,* tu sai che Isacco* è stato misticamente
offerto in olocausto al Signorea* come nuovo sacrificio:* imita
Glorifichiamo insieme al Figlio il Padre,* e lo Spirito santo, pari dunque la sua intenzione. [Me]
a loro in Potenza. Sii cauta, anima mia:* hai udito che Ismaele è stato cacciato*
come figlio della schiavab:* bada che non ti accada lo stesso per la tua
Ora e sempre. Theotokìon. vita scostumata. [Me]
All’Agar di un tempo, o anima,* all’egiziana ti sei resa simile,*
Immacolata Madre di Dio Vergine,* sola degna di ogni canto,* perché la tua volontà è schiava* e partorisci un nuovo Ismaelec,* con
prega ardentemente per la nostra salvezza. la presunzione. [G]
Tu sai, anima mia,* della scala mostrata a Giacobbe,* la scala
che dalla terra saliva al cielod:* perché tu non hai preso la pietà*
come appoggio sicuro? [G]
Badate, badate che io sono Dioa! * Io un tempo ho fatto
Imita il re sacerdote di Dio,* separato da tutti,* immagine della
piovere la mannab,* io ho fatto scaturire acqua dalla rocciac* per il vita di Cristo nel mondo* tra gli uominie.
mio popolo nel deserto,* con la sola mia destra e con la mia forza. Guarda di non diventare colonna di sale,* o anima,* volgendoti
[Me] indietro;* l’esempio dei sodomiti ti intimorisca:* mettiti in salvo in
alto a Segorf. [G]
Badate, badate che io sono Dio!* Porgi orecchio, anima mia* al Non respingere, o Sovrano,* la supplica di quanti ti celebrano,*
Signore che grida,* distàccati dal peccato di un tempo,* e temi il ma abbi pietà, o amico degli uomini,* e concedi il perdono* a quanti
Signore come punitore, giudice e Dio. [Me] lo chiedono con fede. [G]
A chi paragonarti, anima piena di peccati?* Purtroppo, al Caino
Della santa.
di un tempo e a Lamechd,* perché tu hai lapidato il corpo con le
cattive azioni* e hai ucciso l’intelletto con gli impulsi sconvenienti. Santa di Dio, intercedi per noi.
[Me] Sono stretto dai marosi, o madre,* e dalle ondate burrascose
Trascurando, o anima,* tutti coloro che hanno vissuto prima delle colpe:* ma salvami tu,* e introducimi nel porto del divino
della Legge,* non ti sei fatta simile a Set,* né hai imitato Enose,* pentimento. [Me]
né Enoch nel suo passaggio a Diof,* e neppure Noèg,* ma sei Santa di Dio, intercedi per noi.
diventata povera* della vita propria dei giusti. [Me] Offri, o santa,* una supplice preghiera* alla tenera pietà della
Madre di Dio,* intercedendo per me,* e aprimi i tuoi divini ingressi.
Da sola, anima mia,* hai aperto le cateratte dell’ira del tuo [Me]
Dio,* e hai inondato, come avvenne un tempo per la terra,* tutta
la carne, le azioni e la vita,* e sei rimasta fuori dell’arca della a: Gen 22, 1-18 b: Gen 21,10 c: Gen, 16
d: Gen 28,12 e: Gen 14,18; Eb 7,3 f: Gen 19,20-26
salvezzah. [Me]
a: Dt 32,39 b: Es 16,11-36 c: Es 17,1-7 d: Gen 4,8.23
e: Gen 4,25s f: Gen 5,24 g: Gen 6,8s h: Gen 7,10-13
Conferma, Signore,* sulla roccia dei tuoi comandamentia* il Lamech con lugubre canto gridava:* Ho ucciso un uomo per
mio cuore scosso,* perché tu solo sei santo e Signoreb. [Ma] una mia ammaccatura* e un giovane per una feritaa.* E tu, anima
Ho te distruttore della morte,* quale fonte di vita,* e a te grido mia, non tremi,* tu che ti sei resa sordida nella carne* e hai
dal fondo del cuore,* prima della fine:* Ho peccato, siimi propizio imbrattato l’intelletto? [G]
e salvami. [Ma]
Ho peccato, Signore,* ho peccato contro di te, perdonami:* Avresti usato le tue arti, o anima,* per costruire una torre* ed
non c’è peccatore tra gli uomini* che con le mie colpe io non erigere una fortezza per le tue concupiscenze,* se il Creatore non
abbia superato. [Ma] avesse confuso i tuoi piani* e buttato a terra le tue macchinazionib.
Ho imitato, o Salvatore,* quanti con l’impudicizia hanno [G]
peccato ai tempo di Noè,* meritando in sorte la loro stessa
condanna* nel diluvio delle acquec. [Ma] Oh sì! Ho emulato Lamech,* l’omicida di un tempo,* uccidendo
Imitando, o anima, Cam il parricida,* non hai coperto la l’anima come un uomo,* l’intelletto, come un giovane, * e, al pari
vergogna del prossimo* camminando verso di lui a ritrosod. [Ma] dell’assassino Caino,* uccidendo come mio fratello il corpo* con gli
Fuggi, anima mia, come Lot* l’incendio del peccato;* fuggi istinti voluttuosi. [G]
Sodoma e Gomorrae;* fuggi la fiamma di ogni appetito
sconveniente. [Ma] Il Signore fece piovere un tempo* “fuoco da parte del
Abbi pietà, Signore, a te grido,* abbi pietà di me,* quando Signore”* per distruggere l’iniquità lussuriosa di Sodomac;* ma tu hai
verrai con i tuoi angeli* a rendere a ciascuno* secondo quanto acceso il fuoco della geenna* nel quale, o anima, dovrai crudelmente
meritano le sue azionif. [Ma] bruciare. [G]
Tu non hai avuto in sorte,* misera anima,* la benedizione di
Semg,* e neppure hai avuto un ampio possesso,* come Iafet,* Sono ferito, colpito:* ecco le frecce del nemico* che mi
nella terra della remissione. [Me] costellano di cicatrici* l’anima e il corpo;* ecco le ferite, le piaghe, le
Sei uscita da Carran,* dalla terra del peccato, o anima:* vieni bruciature* che denunciano i colpi delle mie passioni volontarie. [G]
dunque nella terra ereditata da Abramo,* la terra da cui scorre
l’eterna incorruttibilitàh. [Me] Sappiate e badate che io sono Dio,* colui che scruta i cuorid,* e
Hai sentito, o anima,* come Abramo un tempo* abbia riprende i pensieri,* colui che pone sotto accusa le azioni* e brucia i
abbandonato la terra paterna* e si sia fatto errante:* imita la sua peccati,* colui che fa giustizia all’orfano,* all’umile e al poveroe. [G]
intenzione. [Me]
Alla quercia di Mamre* il patriarca diede ospitalità agli Della santa.
angeli,* ed ebbe in sorte nella vecchiaia* l’ambita promessai. [Me]
Santa di Dio, intercedi per noi.
a: Mt 7,24 b: 1Re 2,1ss c: Gen 6,1 - 12,17-24 d: Gen 9,22ss
e: Gen 19,1-29 f: Rm 2,6 g: Gen 9,26 h: Gen 12,1; Es 3,8 a: Gen 4,23 b: Gen 11,1-9 c: Gen 19,24ss
i: Gen 18,1-15 d: Rm 8,27 e: Sal 9,38ss
Immersa in un abisso di male,* hai teso le mani al Dio pietoso, Ode 3.: Cantico di Anna.
o Maria,* ed egli, amico degli uomini,* soccorrendoti come fece
con Pietro,* ti ha teso la manoa,* fermamente volendo la tua Rafforza, o Dio, la tua Chiesa,* sull’inamovibile roccia dei tuoi
conversione. [Me] comandamentia.
Pietà di me, o Dio, pietà di me.
Santa di Dio, intercedi per noi.
“Fuoco da parte del Signore”, o anima,* fece un tempo piovere
Con ogni prontezza, con amore,* sei accorsa a Cristo,* una il Signore sulla terra di Sodoma,* e la bruciò tuttab. [L]
volta lasciata la precedente strada di peccato,* e hai vissuto in Sàlvati, o anima, sul monte,* come fece Lot,* e mettiti in salvo
deserti impraticabili,* nella pura osservanza dei suoi divini a Segorc. [L]
comandamenti. [G] Fuggi l’incendio, o anima,* fuggi il rogo di Sodoma,* fuggi la
distruzione provocata dal fuoco di Dio. [L]
Di Andrea. Io solo contro di te ho peccato,* più di tutti ho peccato:* o
Cristo Salvatore, non disdegnarmi. [L]
Santo di Dio, intercedi per noi. Tu sei il buon pastored,* vieni a cercare me, tuo agnelloe,* e
non disprezzarmi nel mio sviamento. [L]
Guardiamo, o anima, guardiamo,* all’amore del Signore Dio Tu sei il dolce Gesù,* tu sei il mio Creatore:* in te, o Salvatore,
per l’uomo:* e per questo, prima della fine,* gettiamoci ai suoi sarò giustificato. [L]
piedi gridando:* Per le preghiere di Andrea,* abbi pietà di noi, o A te lo confesso, o Salvatore:* Ho smisuratamente peccato
Salvatore. contro di te,* ma tu perdona, dammi la remissione,* nella tua
amorosa compassione. [L]
Gloria. Gloria

Triade senza principio, increata,* Monade indivisa,* accoglimi Santa Triade, Dio, abbi pietà di noi.
penitente,* salva colui che ha peccato:* sono tua creatura, non
disprezzarmi,* ma risparmiami e salvami dal fuoco della O Triade-Monade, o Dio,* salvaci dall’errore,* dalle tentazioni
condanna. e dalle sventure.
Ora e sempre. Theotokìon.
Ora e sempre. Theotokìon.
Santissima Madre di Dio, salvaci.
Pura Sovrana,* Genitrice di Dio,* speranza di quanti a te si
rivolgono,* porto di chi è sbattuto dalla tempesta,* con le tue Gioisci, o grembo che hai accolto Dio;* gioisci, trono del
suppliche rendi propizio anche a me il misericordioso,* il Creatore Signore;* gioisci, Madre della nostra vita.
e Figlio tuo.
a: 1Re 2,1; Mt 7,24 b: Gen 19,24ss c: Gen 19,17ss
d: Gv 10,11 e: Mt 18,12ss
a: Mt 14,28ss

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