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ORTODOSSE
Patriarcato Ecumenico - Sacra Arcidiocesi Ortodossa di Italia e Malta-
Vicariato arcivescovile della Campania-
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo- Napoli
parte I (Odi 1, 2 ,3 e 4)
Ode 1.: Cantico di Mosè. Tono pl.2
a: Gb 1-2
Non entrare in giudizio con mea* mettendomi innanzi ciò che
Colui che prima era in trono,* ora è nudo sul letame* coperto avrei dovuto fare,* chiedendomi conto delle paroleb* e
di piaghe;* colui che era ricco di figli e illustre,* all’improvviso è rimproverandomi per i miei impulsi;* ma nella tua pietà,* senza far
privo di figli e senza stabile dimora:* considera palazzo infatti il
conto del male commesso,* salvami, onnipotente. [G]
letame* e perle le piaghe. [Ma]
Ho imbrattato il mio corpo,* ho macchiato lo spirito,* sono Non avere orrore di me, o Salvatore,* non respingermi dal tuo
tutto pieno di piaghe;* ma tu, o Cristo, come medico,* curami
volto,* togli da me il pesante giogo,* il giogo del peccato, e dammi,
spirito e corpo con la penitenza,* bagnami, purificami, lavami:*
rendimi, o Salvatore,* più puro della neve. [Me] nella tua amorosa pietà,* la remissione delle colpe. [G]
Crocifisso per tutti,* hai offerto il tuo corpo e il tuo sangue,* o
O Salvatore,* le mie colpe volontarie e involontarie,* quelle
Verbo:* il corpo per riplasmarmi,* il sangue per lavarmi;* e hai
emesso lo spirito,* per portarmi, o Cristo, al tuo Genitore. [Me] manifeste e quelle nascoste,* conosciute e sconosciute,* tutto
Hai operato la salvezza in mezzo alla terraa,* o pietoso, per perdona, tu che sei Dio:* siimi propizio e salvami. [G]
salvarci;* per tuo volere sei stato inchiodato sull’albero della
croce* e l’Eden che era stato chiuso, si è aperto:* ciò che sta in
alto, ciò che è in basso,* il creato, le genti tutte,* da te salvati ti
adorano. [Me] Altro canone della nostra santa madre Maria egiziaca.
Sia mio fonte battesimale* il sangue del tuo costato,* e
Santa di Dio, intercedi per noi.
bevanda l’acqua di remissioneb* che ne è zampillata,* perché da
entrambi io sia purificato,* e venga unto, bevendo come crisma e Dammi la tua grazia illuminatrice,* che viene dalla superna
bevanda,* le tue vivificanti parole, o Verbo. [Me]
provvidenza divina,* perché io fugga l’ottenebramento delle
Quale calice,* la Chiesa ha avuto il tuo costato vivificante:* da
esso è scaturita per noi la duplice fonte* della remissione e della passioni* e canti con zelo, o Maria,* le opere gradite della tua vita.
conoscenza,* quale figura dell’antico patto, del nuovo* e dei due [Me]
insiemec,* o nostro Salvatore. [Me]
Sono privato del talamo,* privato delle nozze e della cena:* la
mia lampada si è spenta, ormai senz’olio;* la sala delle nozze è Santa di Dio, intercedi per noi.
stata chiusa per me che dormivod;* la cena è stata consumata,*
ed io con le mani e i piedi legati* sono stato gettato fuorie. [Me] Sottomettendoti alle divine leggi di Cristo,* a lui ti sei
Breve è il tempo della mia vita,* pieno di pene e di male;* avvicinata,* abbandonando gli indomabili impulsi delle voluttà,* e
accoglimi dunque nel pentimento* e richiamami nel con tutta pietà hai portato a compimento* ciascuna virtù come fosse
riconoscimento della colpa:* che io non venga preso e divorato la sola. [G]
dallo straniero.* O Salvatore, abbi pietà di me. [G]
a: Sal 142,2 b: Mt 12,36
a: Sal 73,12 b: Ez 47,3 c: Gv 19,34
d: Mt 25,1ss e: Mt 22,1ss
Tropario di sant’Andrea. Il patriarca ha sopportato con la sua fortezza la calura del
giorno,* e sostenuto il freddo della notte,*risarcendo ogni giorno i
Santo di Dio, intercedi per noi. furti,*pascolando, lottando, servendo,*per ottenere le due moglia. [L]
Per “due mogli” intendi la pratica* e la conoscenza nella
Con le tue preghiere liberaci, o Andrea,* dalle passioni contemplazione:* Lia rappresenta la pratica,* perché feconda di
disonorevolia,* e rendi partecipi del regno di Cristo,* te ne figli;* Rachele, la conoscenza,* perché si ottiene con molta faticab:*
preghiamo,* quanti con fede e amore ti celebrano,* o uomo ma senza fatica, o anima,* non si riesce né nella pratica,* né nella
illustre. contemplazione. [L]
Veglia, anima mia, sii valorosa,* come quel grande tra i
Gloria. patriarchi,* per conquistare la pratica insieme alla conoscenza,* per
divenire un intelletto che vede Dio1,* per giungere nella
Triade sovrasostanziale,* adorata nella Monade,* togli da me il contemplazione* alla tenebra inaccessibile,* e diventare così un
pesante giogo,* il giogo del peccato,* e nel tuo compassionevole mercante in grandec. [Ma]
amore,* dammi lacrime di compunzione. Il grande tra i patriarchi* che ha avuto quali figli* i dodici
patriarchi,* ha misticamente fissato per te* la scala dell’ascesa nella
Ora e sempre. Theotokìon. via pratica, anima miad,* ponendo con tutta sapienza* i figli come
scala,* e i gradini come ascensioni. [Ma]
O Madre di Dio,* speranza e difesa di quanti ti cantano,* togli Emulando, o anima, il detestabile Esaù,* hai consegnato
da me il pesante giogo,* il giogo del peccato,* e, quale Sovrana all’ingannatore* i diritti di primogenitura della primigenia bellezzae,*
sei decaduta dalla benedizione paterna,* e due volte sei stata
pura,* accoglimi penitente.
ingannataf,* o infelice,* nella pratica e nella conoscenza:* pentiti,
a: Rm 1,26 dunque! [Ma]
Esaù fu chiamato Edom* per l’eccesso del suo commercio con
le donneg:* sempre ardente di intemperanza, infatti,* e imbrattato
dai piaceri,* fu chiamato Edom che significa* “febbre di un’anima che
ama il peccato”. [Ma]
Hai udito di Giobbe che sul letame ha trovato giustificazioneh,*
o anima mia,* e non hai emulato la sua fortezza,* non hai avuto
fermo proposito* in tutto ciò che hai conosciuto,* che sai e con cui
sei stata provata,* ma ti sei mostrata incostante. [Ma]
Ha udito il profeta della tua venuta,* o Signore,* e ha avuto Fa’ attenzione, o cielo, e parlerò,* e celebrerò il Cristo,*
timore,* ha udito che nascerai dalla Vergine* e ti mostrerai agli venuto dalla Vergine nella carne.
uomini,* e diceva:* Ho udito il tuo annunzio* e ho avuto timorea;*
gloria alla tua potenza. Pietà di me, o Dio, pietà di me.
Pietà di me, o Dio, pietà di me. Fa’ attenzione, o cielo, e parlerò,* o terra, presta orecchio alla
voce penitentea* che si rivolge a Dio e lo celebra. [L]
Non disprezzare le tue opere,* non trascurare la creatura da te
plasmata,* o Giudice giusto:* anche se io solo ho peccato, come Volgiti a me, o Dio,* nella tua pietà,* col tuo sguardo propizio,*
uomo,* più di ogni altro uomo, o amico degli uomini,* tu però, e accogli la mia fervida confessione. [L]
come Signore di tutti,* hai il potere di rimettere i peccati. [L]
E’ prossima, o anima, la fine,* è prossima e tu non te ne curi né Più di tutti gli uomini ho peccato,* io solo contro di te ho
ti prepari:* il tempo incalza, riàlzati;* vicino, alle porte è il peccato:* ma tu che sei Dio, o Salvatore,* abbi pietà della creatura da
Giudiceb.* Come sogno, come fiore, corre il tempo della vita:* te plasmata. [L]
perché ci agitiamo invano?c[L]
Ritorna alla sobrietà, anima mia:* considera le azioni che hai Avendo dato forma alla difformità delle passioni,* con gli
fatto,* portale davanti ai tuoi occhi,* e fa’ scorrere gocce di impulsi voluttuosi* ho guastato la bellezza dell’intelletto1. [L]
lacrime.* Con fiducia di’ le tue azioni* e i tuoi pensieri a Cristo,* e
sii così giustificata. [L] O compassionevole Signore!* La tempesta del male mi
Non c’è nella vita peccato,* azione o vizio,* in cui io, o avvolge:* ma tu, come a Pietro,* stendi anche a me la manob. [L]
Salvatore, non mi sia reso colpevole:* in pensieri, parole e
intenzione,* nelle disposizioni, con la volontà e nelle azioni* ho Ho macchiato la tunica della mia carne,* e ho deturpato, o
peccato quant’altri mai. [L] Salvatore, la mia natura,* fatta a immagine e somiglianza di Dioc. [L]
Per questo, me infelice,* sono giudicato, sono condannato*
dalla mia propria coscienza,* della quale nulla al mondo è più Ho oscurato la bellezza dell’anima* con le voluttà passionali,*
duro:* o mio Giudice e Redentore, tu che mi conosci,* risparmia, e ho ridotto totalmente in polvere il mio intelletto. [L]
libera e salva* questo miserabile. [L]
La scala che vide un tempo* quel grande tra i patriarchid,* è Ho lacerato la mia prima vested,* quella che in principio* ha
immagine, o anima mia,* della salita con la pratica virtuosa,* e tessuto per me il Creatore,* e per questo giaccio nudo. [L]
dell’ascesa con la conoscenza:* se vuoi dunque vivere* con
pratica,conoscenza e contemplazione,* rinnova te stessa. [L] a: Dt 32,1 b: Mt 14,30ss 1: qui è tradotto così il termine “nous”,
c: Gen 1,26ss d: Lc 15,22 che va inteso più come spirito
a: Ab 3,2 ib. 19 b: Mt 24,33 c: Sal 38,7 d: Gen 28,12
Ho indossato una tunica lacerata,* quella che mi ha tessuto il Gloria. Un altro, poema di Teodoro.
serpente* col suo consiglio,* e sono pieno di vergogna. [L]
O dodici apostoli eletti da Dio,* presentate ora una supplica a
Anch’io ti presento, o pietoso,* le lacrime della meretricea:* Cristo* perché tutti portiamo a compimento la corsa del digiuno,*
siimi propizio, o Salvatore,* nella tua amorosa compassione. [L] pregando con compunzione,* operando di buon animo le virtù,* per
poter giungere in questo modo a vedere* la gloriosa risurrezione del
Ho volto lo sguardo alla bellezza dell’alberob,* e il mio intelletto Cristo Dio,* offrendo lode e gloria.
è stato sedotto:* e ora giaccio nudo, pieno di vergogna. [L]
Ora e sempre. Theotokìon.
Sul mio dorso fabbricavano* tutti gli autori del male,*
prolungando contro di me la loro iniquitàc. [L] Insieme agli apostoli, o Madre di Dio,* prega l’incomprensibile
Figlio e Verbo di Dio* da te inesprimibilmente partorito,* oltre ogni
Ho perduto la bellezza primigenia* e il mio decoro:* e ora comprensione,* perché conceda al mondo pace genuina,* perché ci
giaccio nudo,* pieno di vergogna. [Ma] doni prima della fine il perdono delle colpe,* e faccia degni i tuoi
servi del regno dei cieli,* per sua somma bontà.
Anche per me il peccato ha cucito* le tuniche di pelle,* dopo
avermi spogliato della tunica* tessuta da Diod. [Ma]
Astri di divino splendore,* testimoni oculari del Salvatorea,* Signore, Signore,* non chiudermi in quel giorno la tua portae:*
illuminate noi che siamo nelle tenebre della vita,* affinché ma aprila a colui che, pentito, a te si volge. [Me]
camminiamo come in pieno giorno con decorob,*, cacciando le
Ascolta i gemiti della mia anima,* accetta, o Salvatore,* le stille
passioni notturne col chiarore della continenza,* e contempliamo
che cadono dai miei occhi,* e salvami. [Me]
con gioia* la fulgida passione di Cristo.
O amico degli uomini,* tu che vuoi che tutti siano salvatif,* tu
a: Lc 1,2 b: Rm 13,13
stesso richiamami a te,* e accoglimi penitente,* tu che sei buono.
[Me]
a: Lc 15,8ss b: Lc 7,38 c: Lc 18,13ss
d:Sal 50,4.9 e: Lc 13,25 f: 1Tm 2,4
Gloria. O infelice anima mia,* tu sai che Isacco* è stato misticamente
offerto in olocausto al Signorea* come nuovo sacrificio:* imita
Glorifichiamo insieme al Figlio il Padre,* e lo Spirito santo, pari dunque la sua intenzione. [Me]
a loro in Potenza. Sii cauta, anima mia:* hai udito che Ismaele è stato cacciato*
come figlio della schiavab:* bada che non ti accada lo stesso per la tua
Ora e sempre. Theotokìon. vita scostumata. [Me]
All’Agar di un tempo, o anima,* all’egiziana ti sei resa simile,*
Immacolata Madre di Dio Vergine,* sola degna di ogni canto,* perché la tua volontà è schiava* e partorisci un nuovo Ismaelec,* con
prega ardentemente per la nostra salvezza. la presunzione. [G]
Tu sai, anima mia,* della scala mostrata a Giacobbe,* la scala
che dalla terra saliva al cielod:* perché tu non hai preso la pietà*
come appoggio sicuro? [G]
Badate, badate che io sono Dioa! * Io un tempo ho fatto
Imita il re sacerdote di Dio,* separato da tutti,* immagine della
piovere la mannab,* io ho fatto scaturire acqua dalla rocciac* per il vita di Cristo nel mondo* tra gli uominie.
mio popolo nel deserto,* con la sola mia destra e con la mia forza. Guarda di non diventare colonna di sale,* o anima,* volgendoti
[Me] indietro;* l’esempio dei sodomiti ti intimorisca:* mettiti in salvo in
alto a Segorf. [G]
Badate, badate che io sono Dio!* Porgi orecchio, anima mia* al Non respingere, o Sovrano,* la supplica di quanti ti celebrano,*
Signore che grida,* distàccati dal peccato di un tempo,* e temi il ma abbi pietà, o amico degli uomini,* e concedi il perdono* a quanti
Signore come punitore, giudice e Dio. [Me] lo chiedono con fede. [G]
A chi paragonarti, anima piena di peccati?* Purtroppo, al Caino
Della santa.
di un tempo e a Lamechd,* perché tu hai lapidato il corpo con le
cattive azioni* e hai ucciso l’intelletto con gli impulsi sconvenienti. Santa di Dio, intercedi per noi.
[Me] Sono stretto dai marosi, o madre,* e dalle ondate burrascose
Trascurando, o anima,* tutti coloro che hanno vissuto prima delle colpe:* ma salvami tu,* e introducimi nel porto del divino
della Legge,* non ti sei fatta simile a Set,* né hai imitato Enose,* pentimento. [Me]
né Enoch nel suo passaggio a Diof,* e neppure Noèg,* ma sei Santa di Dio, intercedi per noi.
diventata povera* della vita propria dei giusti. [Me] Offri, o santa,* una supplice preghiera* alla tenera pietà della
Madre di Dio,* intercedendo per me,* e aprimi i tuoi divini ingressi.
Da sola, anima mia,* hai aperto le cateratte dell’ira del tuo [Me]
Dio,* e hai inondato, come avvenne un tempo per la terra,* tutta
la carne, le azioni e la vita,* e sei rimasta fuori dell’arca della a: Gen 22, 1-18 b: Gen 21,10 c: Gen, 16
d: Gen 28,12 e: Gen 14,18; Eb 7,3 f: Gen 19,20-26
salvezzah. [Me]
a: Dt 32,39 b: Es 16,11-36 c: Es 17,1-7 d: Gen 4,8.23
e: Gen 4,25s f: Gen 5,24 g: Gen 6,8s h: Gen 7,10-13
Conferma, Signore,* sulla roccia dei tuoi comandamentia* il Lamech con lugubre canto gridava:* Ho ucciso un uomo per
mio cuore scosso,* perché tu solo sei santo e Signoreb. [Ma] una mia ammaccatura* e un giovane per una feritaa.* E tu, anima
Ho te distruttore della morte,* quale fonte di vita,* e a te grido mia, non tremi,* tu che ti sei resa sordida nella carne* e hai
dal fondo del cuore,* prima della fine:* Ho peccato, siimi propizio imbrattato l’intelletto? [G]
e salvami. [Ma]
Ho peccato, Signore,* ho peccato contro di te, perdonami:* Avresti usato le tue arti, o anima,* per costruire una torre* ed
non c’è peccatore tra gli uomini* che con le mie colpe io non erigere una fortezza per le tue concupiscenze,* se il Creatore non
abbia superato. [Ma] avesse confuso i tuoi piani* e buttato a terra le tue macchinazionib.
Ho imitato, o Salvatore,* quanti con l’impudicizia hanno [G]
peccato ai tempo di Noè,* meritando in sorte la loro stessa
condanna* nel diluvio delle acquec. [Ma] Oh sì! Ho emulato Lamech,* l’omicida di un tempo,* uccidendo
Imitando, o anima, Cam il parricida,* non hai coperto la l’anima come un uomo,* l’intelletto, come un giovane, * e, al pari
vergogna del prossimo* camminando verso di lui a ritrosod. [Ma] dell’assassino Caino,* uccidendo come mio fratello il corpo* con gli
Fuggi, anima mia, come Lot* l’incendio del peccato;* fuggi istinti voluttuosi. [G]
Sodoma e Gomorrae;* fuggi la fiamma di ogni appetito
sconveniente. [Ma] Il Signore fece piovere un tempo* “fuoco da parte del
Abbi pietà, Signore, a te grido,* abbi pietà di me,* quando Signore”* per distruggere l’iniquità lussuriosa di Sodomac;* ma tu hai
verrai con i tuoi angeli* a rendere a ciascuno* secondo quanto acceso il fuoco della geenna* nel quale, o anima, dovrai crudelmente
meritano le sue azionif. [Ma] bruciare. [G]
Tu non hai avuto in sorte,* misera anima,* la benedizione di
Semg,* e neppure hai avuto un ampio possesso,* come Iafet,* Sono ferito, colpito:* ecco le frecce del nemico* che mi
nella terra della remissione. [Me] costellano di cicatrici* l’anima e il corpo;* ecco le ferite, le piaghe, le
Sei uscita da Carran,* dalla terra del peccato, o anima:* vieni bruciature* che denunciano i colpi delle mie passioni volontarie. [G]
dunque nella terra ereditata da Abramo,* la terra da cui scorre
l’eterna incorruttibilitàh. [Me] Sappiate e badate che io sono Dio,* colui che scruta i cuorid,* e
Hai sentito, o anima,* come Abramo un tempo* abbia riprende i pensieri,* colui che pone sotto accusa le azioni* e brucia i
abbandonato la terra paterna* e si sia fatto errante:* imita la sua peccati,* colui che fa giustizia all’orfano,* all’umile e al poveroe. [G]
intenzione. [Me]
Alla quercia di Mamre* il patriarca diede ospitalità agli Della santa.
angeli,* ed ebbe in sorte nella vecchiaia* l’ambita promessai. [Me]
Santa di Dio, intercedi per noi.
a: Mt 7,24 b: 1Re 2,1ss c: Gen 6,1 - 12,17-24 d: Gen 9,22ss
e: Gen 19,1-29 f: Rm 2,6 g: Gen 9,26 h: Gen 12,1; Es 3,8 a: Gen 4,23 b: Gen 11,1-9 c: Gen 19,24ss
i: Gen 18,1-15 d: Rm 8,27 e: Sal 9,38ss
Immersa in un abisso di male,* hai teso le mani al Dio pietoso, Ode 3.: Cantico di Anna.
o Maria,* ed egli, amico degli uomini,* soccorrendoti come fece
con Pietro,* ti ha teso la manoa,* fermamente volendo la tua Rafforza, o Dio, la tua Chiesa,* sull’inamovibile roccia dei tuoi
conversione. [Me] comandamentia.
Pietà di me, o Dio, pietà di me.
Santa di Dio, intercedi per noi.
“Fuoco da parte del Signore”, o anima,* fece un tempo piovere
Con ogni prontezza, con amore,* sei accorsa a Cristo,* una il Signore sulla terra di Sodoma,* e la bruciò tuttab. [L]
volta lasciata la precedente strada di peccato,* e hai vissuto in Sàlvati, o anima, sul monte,* come fece Lot,* e mettiti in salvo
deserti impraticabili,* nella pura osservanza dei suoi divini a Segorc. [L]
comandamenti. [G] Fuggi l’incendio, o anima,* fuggi il rogo di Sodoma,* fuggi la
distruzione provocata dal fuoco di Dio. [L]
Di Andrea. Io solo contro di te ho peccato,* più di tutti ho peccato:* o
Cristo Salvatore, non disdegnarmi. [L]
Santo di Dio, intercedi per noi. Tu sei il buon pastored,* vieni a cercare me, tuo agnelloe,* e
non disprezzarmi nel mio sviamento. [L]
Guardiamo, o anima, guardiamo,* all’amore del Signore Dio Tu sei il dolce Gesù,* tu sei il mio Creatore:* in te, o Salvatore,
per l’uomo:* e per questo, prima della fine,* gettiamoci ai suoi sarò giustificato. [L]
piedi gridando:* Per le preghiere di Andrea,* abbi pietà di noi, o A te lo confesso, o Salvatore:* Ho smisuratamente peccato
Salvatore. contro di te,* ma tu perdona, dammi la remissione,* nella tua
amorosa compassione. [L]
Gloria. Gloria
Triade senza principio, increata,* Monade indivisa,* accoglimi Santa Triade, Dio, abbi pietà di noi.
penitente,* salva colui che ha peccato:* sono tua creatura, non
disprezzarmi,* ma risparmiami e salvami dal fuoco della O Triade-Monade, o Dio,* salvaci dall’errore,* dalle tentazioni
condanna. e dalle sventure.
Ora e sempre. Theotokìon.
Ora e sempre. Theotokìon.
Santissima Madre di Dio, salvaci.
Pura Sovrana,* Genitrice di Dio,* speranza di quanti a te si
rivolgono,* porto di chi è sbattuto dalla tempesta,* con le tue Gioisci, o grembo che hai accolto Dio;* gioisci, trono del
suppliche rendi propizio anche a me il misericordioso,* il Creatore Signore;* gioisci, Madre della nostra vita.
e Figlio tuo.
a: 1Re 2,1; Mt 7,24 b: Gen 19,24ss c: Gen 19,17ss
d: Gv 10,11 e: Mt 18,12ss
a: Mt 14,28ss