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Sintetizzare gli impatti

Per ottenere una stima complessiva della


compatibilità ambientale di un progetto i
singoli impatti devono essere tradotti su
una scala comune di valutazione.
Ciascun impatto individuato è “tipizzato”
mediante una serie di attributi che ne
specificano la natura, secondo una
classificazione che considera se essi sono
positivi o negativi, probabili o certi, se si
manifestano nel breve o nel lungo termine,
se reversibili o irreversibili, strategici o non
strategici.
Bodini Anno Accademico 2020-2021
Attributi di tipizzazione
La distinzione tra “a breve termine” e “a lungo termine” è riferita al “tempo
di latenza” che intercorre tra l’azione di progetto e il verificarsi dell’impatto.
Se quest’ultimo si menifesta subito dopo l’azione causale si parla di impatto
“a breve termine”, se l’impatto si verifica solo in un secondo momento viene
definto “a lungo termine”.

La distinzione tra impatto “reversibile” e “irreversibile” è riferita alle capacità


omeostatiche del sistema di assorbire l’impatto recuperando le condizioni
preesistenti l’impatto medesimo. Se il recupero delle condizioni iniziali è
atteso in tempi ragionevolmente brevi l’impatto viene definito “reversibile”,
se gli effetti dell’impatto sono destinati a permanere nel tempo o comunque
ad essere riassorbiti in scale temporali molto lunghe l’impatto viene definito
“irreversibile”.

La distinzione tra impatto “strategico” e “non strategico” si basa sulle


caratteristiche dell’impatto in relazione alla componente ambientale su cui
esso si manifesta. Se nel contesto di specifico interesse questa componente
ambientale è di particolare rilevanza dal punto di vista naturalistico, umano o
economico, l’impatto viene definito “strategico”. Nel caso contrario l’impatto
viene definito “non strategico”.
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Tipizzazione quantitativa
Questa prima tipizzazione, di tipo qualitativo, è
poi convertita in una tipizzazione quantitativa.
La logica impiegata è quella di assegnare
punteggio minore (0.5) alla tipologia di impatto
meno estrema (che risulta preferibile in caso di
impatto negativo) e di assegnare il punteggio
maggiore (1) alla categoria di tipizzazione più
estrema (che risulta preferibile in caso di
impatto positivo).

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Tipizzazione quantitativa

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Tipizzazione quantitativa

Un esempio:

Un impatto che risulti essere positivo (+), certo (1), di


lungo termine (1), irreversibile (1), strategico (1)
presenta un punteggio complessivo pari a + 4 (miglior
situazione possibile).

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Tipizzazione quantitativa

Allo stesso modo un impatto che risulti essere negativo


(–), certo (1), di lungo termine (1), irreversibile (1),
strategico (1), presenta un punteggio complessivo pari
a – 4 (peggior situazione possibile).

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Tipizzazione quantitativa

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Il network è la forma del quadro preventivo degli eventi secondo le molteplici linee
di impatto

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Un esempio di quadro preventivo degli eventi
Impatto secondario o effetto di
secondo ordine

Azione 1 Perdita di valore


Alterazione clima olfattivo percettivo
Aumento di capi suini Impatto primario o effetto di
primo ordine

Impatto secondario o effetto di


secondo ordine
Fattore d’impatto 1
Problemi respiratori
Emissione sostanze
odorigene.

Alterazione qualità dell’aria


Impatto primario o effetto di
primo ordine

Incremento spesa
sanitaria
Perdita di valore
Impatto terziario o effetto di economico dell’area
terzo ordine
Impatto terziario o effetto di
terzo ordine

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Il network è la forma del quadro preventivo degli eventi secondo le molteplici linee
di impatto

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