DOMENICA 29 MARZO 2020

QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE
€ 1,20 TREVISO- CORSO DEL POPOLO, 42 www.tribunatreviso.it POSTEITALIANE S P A SPEDIZIONE IN ABBO
NAMENTO POSTALE D L 353 / 2003 (CONV IN L
ANNO XLIII N¡ 88 TEL. 0422/41.76.11 FAX 0422/57.92.12 27/02/2004 N 46)ART 1, COMMA 1,TV

CORONAVIRUS ORA LEGALE

domani inserto di 8 pagine: vi siete ricordati
agenda d’ emergenza di portare le lancette
Fisco, pensioni, bonus: le nuove scadenze avanti di un’ora?

l’emergenza coronavirus

A un passo dal picco

A Treviso crollano i contagi: ieri solo 38. Tanti anche i guariti, in un mese dimessi quasi duecento pazienti /DA PAG. 2 A PAG. 30

annuncio del premier

treviso
Dal governo
10000 Test rapidi
soldi ai Comuni
110000 arrivati
Cinque miliardi
9000 i primi kit
per le famiglie
100000 per il Veneto
Il governo corre ai ripari mentre cre-
sce lo scontento nella popolazione Donati da un benefattore, so-
per il protrarsi della quarantena,
90000 8000 no centomila per la Marca e
che sta azzerando i redditi di tantis- già domani saranno operativi.
sime famiglie. / PAGINE 24 E 25 / A PAG. 11

80000 Assenza di misure

contenitive
7000
chiuse 4 su 5 per decreto conegliano

Marcato: rischio 70000 Misure contenitive 6000 VENETO Parroco e vice

efficaci
di infiltrazioni sono positivi
ITALIA

mafiose 60000 5000 un quartiere

nelle aziende in quarantena
50000
«Abbiamo di fronte due rischi enor-
mi: vedersi soffiare le aziende mi-
4000 La parrocchia di San Martino e
Rosa prega per i suoi sacerdoti
gliori a prezzi di saldo e l’infiltrazio-
ne di capitali mafiosi». È Marcato a 40000 e per altre due famiglie conta-
giate. / A PAG. 11
lanciare l’allarme. BRILLO / A PAG. 6 Casi COVID-19
3000
30000 in Italia in Veneto aziende in crisi
IL COMMENTO 2000 Bottega chiude
1*/&--* / A PAG. 28 20000
e accusa la Cina
PENSIAMO ORA 10000 1000 «Adesso deve
ALL’INDOMANI pagare i danni»
DELL’EPIDEMIA 0 0 L’imprenditore del Prosecco
2 MARZO
3 MARZO
4 MARZO
5 MARZO
6 MARZO
7 MARZO
8 MARZO
9 MARZO
10 MARZO
11 MARZO
12 MARZO
13 MARZO
14 MARZO
15 MARZO
16 MARZO
17 MARZO
18 MARZO
19 MARZO
20 MARZO
21 MARZO
22 MARZO
23 MARZO
24 MARZO
25 MARZO
26 MARZO
27 MARZO
28 MARZO
29 MARZO
30 MARZO
31 MARZO
1 APR LE

ensiamo all’indomani del co- chiama in causa il governo ci-

P ronavirus, pensiamoci oggi. nese per i silenzi.

CROMASIA

Nessuno avrebbe mai immagi- / A PAG. 7

nato l’impatto devastante del virus.

DIARIO DI BORDO di Paolo Possamai

La soglia di casa come la trincea di guerra

isciplina e discepolo sono parole
D che rimontano alla stessa matrice la-
tina. La disciplina è intimamente, etimo-
logicamente legata all’apprendimento.
Non esiste maturazione di alcun risulta-
to fuori da un percorso di regole severe. I
giorni nostri non ammettono infatti lassi-
smo e permessivismo. Siamo chiamati a
una disciplina rigorosa. E cosa stanno di-
mostrando i veneti di avere imparato? A
uscire di casa solo per autentiche necessi-
tà. Condizione ineludibile per battere il
virus. Nella narrazione corrente, gli
ospedali sono definiti la linea del fronte.
Ma è una metafora impropria: la trincea,
ossia il luogo primo del combattimento,
sta entro la soglia di casa. Gli ospedali so-
no come gli ospedali da campo, durante
la guerra: accolgono feriti e morenti, li
accompagnano con ogni competenza.
Competenze maturate in capo a lunghi
studi. A un rigoroso esercizio della disci-
plina. La stessa richiesta a noi. In barca
l’indisciplina è bandita.
2 DOMENICA 29 MARZO 2020
PRIMO PIANO
L’allarme globale: il fronte sanitario
Gli esperti del Bo: «Siamo nel picco
Migliora dalla prossima settimana»
Il professor Meneghesso (Ingegneria dell’Informazione): «Ma sarà finita solo quando non ci saranno più nuovi positivi»
Simonetta Zanetti / PADOVA
Decine di morti al giorno e cen-
tinaia di nuovi contagiati. So-
no queste le coordinate del pic-
co dell’epidemia che si consu-
ma proprio in queste ore con
un’impennata di brutte noti-
zie che toglie il fiato e fiacca la
speranza. Lo rivelano gli studi
realizzati in queste ore dall’U-
niversità di Padova, una co-
stante raccolta e incrocio di da-
ti che fotografano una strada
ancora lunga e dolorosa. Non
fosse che, in fondo a quella
strada, c’è un prato su cui pas-
seggiare. Forse già a fine apri-
le, a metri di distanza gli uni
dagli altri e indossando la ma-
scherina.
LE CURVE
Il primo grafico mostra, al di là
di ogni ragionevole dubbio, co-
sa sarebbe successo se l’Italia
non avesse adottato alcuna mi-
sura di contenimento all’e-
spandersi del virus: una sottile
linea rossa che all’altezza del
18 marzo si impenna in manie-
ra pressoché verticale, finen-
do fuori controllo. Diversa-
mente, l’andamento del conta-
gio è testimoniato dalla curva
sottostante, che fotografa l’epi-
demia in Veneto. Questa, so-
stanzialmente, si muove con
una velocità rapportabile a
quella italiana.
Il primo cambiamento signi-
ficativo si coglie a metà marzo,
per la precisione il 16, quando
la curva dei casi di Covid-19 co-
mincia ad abbandonare quella
infausta per vivere di vita pro-
pria. «La prima curva indicava
che se non fossero state adotta-
te misure di contenimento del
contagio, il 23 marzo in Vene-
to avremmo avuto 10 mila ma-
lati invece che 5 mila» sostiene
Gaudenzio Meneghesso, diret-
tore del dipartimento di Inge-
gneria dell’Informazione
dell’Università di Padova e au-
tore degli studi che riportiamo
in questa pagina in collabora-
Il docente di Statistica Medica: «Ne sappiamo ancora troppo poco
per essere sicuri che non faremo i conti con una recrudescenza»
Gregori: «Dobbiamo essere pronti
a fronteggiare nuove “onde”»
L’INTERVISTA
L’
epidemia corre più
lentamente ma il fu-
turo è ancora tutto
da scrivere. Lo assi-
cura Dario Gregori, docente di
Statistica Medica all’Universi-
tà di Padova.
A che punto siamo?
LE TENDENZE
«In questo momento ci stiamo
focalizzando su quanto stia-
mo “risparmiando” in termini
di eventi, ovvero sul numero
degli ospedalizzati in area non
critica e sui ricoveri in Terapia
Intensiva. Gli ultimi dati ci di-
cono che grazie alle politiche
adottate abbiamo evitato 560
ricoveri in Veneto e nelle ulti-
me due settimane siamo arri-
vati a rallentare l’epidemia fi-
no a 65 ospedalizzazioni al
giorno».
Però ci sono tanti morti.
«La degenza media in Terapia
Intensiva è di una ventina di
giorni, quindi l’effetto sui de-
cessi “registra” ancora il gran-
de impatto dell’epidemia di
due settimane fa, niente ha a
che vedere con l’andamento di
adesso. Quindi questo dato
aiuta poco a capire quello che
sta succedendo. Per veder
scendere il numero dei decessi
dovremo aspettare il prossimo
fine settimana. Dopodiché bi-
sognerà anche analizzare il nu-
mero complessivo dei morti ri-
spetto al 2019, solo così potre-
mo capire cosa è cambiato ve-
ramente».
L’andamento dell’epidemia
viene “disegnato” come una
campana con una crescita e
un periodo di relativa stabili-
tà prima della discesa. Crede
che la frenata sarà speculare
alla salita?
«Se avessimo a disposizione
modelli validati come per l’in-
fluenza potremmo essere
estremamente precisi, ma di
questo virus non conosciamo
praticamente nulla, se non i da-
zione con Roberto Vettor, di-
rettore del Dipartimento di
Medicina dell’Università di Pa-
dova «e questo contenimento
significativo si è consolidato
con il passare del tempo, con-
fermando che le misure della
Regione danno i risultati spera-
ti».
I TAMPONI
Tra gli obiettivi della Regione,
fin da subito, eseguire il mag-
gior numero di tamponi possi-
bile per far emergere i positivi
asintomatici con la convinzio-
ne che il numero dei malati
sommersi sarebbe cresciuto in
maniera proporzionale al nu-
mero dei test secondo il sempli-
ce principio che chi più cerca
più trova: «Questo però non è
successo» prosegue Meneghes-
«I numeri del contagio
non crescono più
assieme a quelli
dei tamponi»
so «come si vede nel secondo
grafico, a un certo punto, mal-
grado l’aumento esponenziale
dei test, i contagi smettono di
aumentare e negli ultimi 4-5
giorno sono costanti. Lo stesso
vale per gli ospedalizzati. Que-
sto ancora una volta conferma
che le politiche attuate dalla
Regione stanno riuscendo a
contenere l’epidemia e che do-
po un certo punto il contagio
non cresce assieme ai tampo-
ni».
IL PICCO
Da quasi un mese ormai non si
parla d’altro se non del picco,
una sorta di chimera figlia di
una scienza con cui la popola-
zione mondiale è stata chiama-
ta suo malgrado a misurarsi:
«Il picco si raggiunge quando
la curva si impenna» prosegue
il docente universitario «in
quel momento si registra il
DARIO GREGORI È DOCENTE
DI STATISTICA MEDICA
ALL’UNIVERSITÀ DI PADOVA
«I dati a disposizione
ci dicono che grazie
alle politiche adottate
in Veneto
abbiamo evitato
560 ricoveri »
LA TRIBUNA
maggior numero di nuovi ma-
lati al giorno, 3-400, e noi ci sia-
mo ancora dentro. Se tutto va
bene, entro la settimana prossi-
ma le cose dovrebbero comin-
ciare a migliorare e questi nu-
meri dovrebbero cominciare a
rallentare in maniera più signi-
ficativa, facendoci uscire dal
picco, ma ci vorrà un mese per-
ché i contagi diminuiscano
considerevolmente». Non fini-
sce qui: a quel punto per una
sorta di infelice riverbero, il
picco dovrebbe raggiungere le
Terapie Intensive: «I dati a di-
sposizione ci dicono che dal
manifestarsi della malattia
all’ospedalizzazione passa cir-
ca una settimana» spiega Me-
neghesso «e dopo ce ne voglio-
no almeno due di ricovero, per
questo, quando sarà superato
il boom dei contagi bisognerà
fare i conti con un’impennata
di ricoveri nelle Terapie Inten-
sive».
L’EMERGENZA
L’uscita dal picco non determi-
nerà tuttavia la fine dell’emer-
genza, assicurano gli esperti:
per quella bisognerà attende-
re ancora un po’. «Sarà finita
solo quando non ci saranno
più nuovi positivi» chiarisce
Meneghesso «a quel punto la
curva sarà effettivamente piat-
ta, ma resteranno comunque
da curare i malati. Credo che
tra fine aprile e i primi di mag-
gio potremo parlare quindi di
ridimensionamento dell’emer-
genza, ma non della fine dell’e-
pidemia. Affinché questo av-
venga, dovrà passare almeno
un altro mese». A quel punto
sarà giugno. «Questo non si-
gnifica che dovremo stare chiu-
si in casa fino ad allora» conclu-
de il docente «credo che per ve-
dere una revisione delle limita-
zioni dovremmo arrivare alla
fine di aprile». Una passeggia-
ta a distanza e un gelato. To-
gliendo per qualche minuto la
mascherina. —
© R PRODUZIONE RISERVATA
ti che ci arrivano dalla Cina do-
ve la gestione dell’epidemia è
stata molto diversa. Per que-
sto è fondamentale capire
quando e come riaprire: dob-
biamo essere pronti a tutti gli
scenari. Potremmo essere co-
stretti a fare i conti anche una
recrudescenza del fenomeno.
Lo scenario dell’onda unica,
per quanto lungo e doloroso re-
sta ottimale, ma secondo alcu-
ni studiosi il rischio è che ci
aspettino una serie di onde
sempre meno alte che potreb-
bero durare un anno o più. Per
capirlo dovremo tornare alla
normalità secondo un sistema
graduale, reattivo ed estrema-
mente elastico in grado di mo-
nitorare con grande attenzio-
ne e intervenire appena neces-
sario». —
S. ZAN.
DOMENICA 29 MARZO 2020 3
LA TRIBUNA PRIMO PIANO

L’allarme globale: il fronte sanitario

Contagi a quota 8.100 con altre 36 vittime

La velocità di crescita dei positivi si conferma in calo, isolate in quarantena 20 mila persone. Cresce l’allarme nel Veronese

PADOVA so che guidano la classifica.

Infine il materiale sanitario
L’emergenza non si ferma e il
Veneto piange altre 36 vittime
di protezione. Il ministro Boc-
cia fa sapere che da domani,
LE CIFRE
stroncate dal Covid 19. Il bol- d'accordo col commissario Ar- CASI SARS-CoV-2 POSITIVI al 28.03 ore 17.00 CASI RICOVERATI SARS -CoV-2 positivi al 28.03 ore 17.00
lettino di Azienda Zero alle 19 curi, tutti i materiali in corso di (variazioni rispetto al 27.03 ore 17) (variazioni rispetto al 27.03 ore 17)
di ieri segnala 378 decessi e distribuzione alle Regioni sa-
8100 persone contagiate, do- ranno messi in rete suddivisi
po l’analisi del tampone, con per tipologia e per quantità. VARIAZIONE
NUMERO PAZIENTI VARIAZIONE PAZIENTI IN VARIAZIONE VARIAZIONE
un incremento del 5%, netta- Questo in modo da rafforzare TOTALE CASI IN AREA NUMERO TERAPIA NUMERO DIMESSI DECESSI NUMERO
NON CRITICA CASI INTENSIVA CASI DAL 21.2 DAL 21 2 DECESSI
mente inferiore rispetto al pic- e rendere trasparente al massi- Padova (escluso domiciliati Vo') 1.981 +146
co di fine febbraio. In isola- mo il modello distributivo del- Azienda Ospedale Università Padova 117 +7 30 1 112 18 +1
Cluster domiciliati Comune di Vò 85 +1
mento domiciliare ci sono pe- lo Stato che, quotidianamen- Azienda Ospedale Università Padova 0 0 0 0 0 0 0
Treviso 1.363 +38 Ospedale S. Antonio
rò 20 mila persone che verran- te, si somma agli acquisti che
no controllate nei prossimi fanno le singole regioni in au- Venezia 1.031 +55 Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata 77 5 24 +2 87 44 +3
giorni: questo “esercito” non tonomia.— Verona 1.790 +102 di Verona Borgo Roma
può uscire di casa per due setti- © R PRODUZIONE RISERVATA
Vicenza 1.068 +79 Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata 36 1 34 1 11 14 +1
mane, chi si azzarda a metter Belluno 394 +37 di Verona Borgo Trento
piede fuori dall’uscio oltre alla Rovigo 124 +2 ULSS 1 Ospedale Belluno 51 2 10 +3 11 8 +2
multa da 4 mila euro, rischia Domicilio fuori Venento 161 +11 ULSS 1 Ospedale di Comunità Belluno 4 4 0 0 0 1 +1
anche la denuncia per attenta- polesine ULSS 1 Ospedale Feltre 11 0 0 0 5 4 0
Assegnazione in corso 103 21
to alla salute pubblica. ULSS 1 Ospedale Agordo 12 0 0 0 1 0 0
TOTALE REGIONE VENETO 8.100 +450
Dopo l’analisi del tampone, Ospedale di Trecenta ULSS 2 Ospedale Treviso 113 3 25 +2 129 57 0
si capirà quante delle 20 mila ULSS 2 Ospedale Oderzo 20 +1 3 +3 5 5 0
persone sono davvero “mala- duecento protezioni ULSS 2 Ospedale Conegliano 19 8 9 0 13 10 0
te” e bisognose di cura e quan- fatte da volontarie ULSS 2 Ospedale Vittorio Veneto ° 103 2 6 0 28 7 +1
te invece potranno tornare al- ULSS 2 Ospedale Castelfranco 23 1 0 0 9 6 0
le loro attività dopo la “quaran- ULSS 2 Ospedale Montebelluna 29 2 7 0 12 6 0
tena”. Nel calcolo delle vittime Volontari hanno creato arti- Ospedale S. Camillo Treviso ° 40 +2 0 0 0 0 0
bisogna aggiungere anche le gianalmente più di 200 ULSS 3 Ospedale Mestre 53 +7 17 +1 21 18 0
case di riposo, con due decessi schermi protettivi da dona- ULSS 3 Ospedale Venezia 13 0 6 0 11 5 0
a Merlara, 2 a Monselice e 2 a re agli operatori del Covid - ULSS 3 Ospedale Mirano 0 0 11 1 8 5 +1
Galzignano, non ancora regi- hospital di Trecenta. È acca- ULSS 3 Ospedale Dolo ° 84 +2 15 2 16 13 +4
strati nella tabella a lato. Si duto a Lendinara. Rispettan- ULSS 3 Ospedale Chioggia 0 1 0 1 0 2 0
tratta della fascia sociale più do norme e sicurezza, in col-
Ospedale Villa Salus Mestre ° 20 +3 0 0 9 2 0
debole, che richiede la massi- laborazione con la Guardia
ULSS 4 Ospedale San Dona' di Piave 0 0 0 0 0 0 0
ma protezione. Per i decessi di finanza, il comune di Len-
ULSS 4 Ospedale Jesolo ° 56 +3 13 1 14 11 0
dei ricoverati, ne vanno regi- dinara, il sindaco della città
ULSS 5 Ospedale Rovigo 24 1 0 0 11 2 0
strati 4 all’ospedale di Negrar, Luigi Viaro - che ha messo a
ULSS 5 Ospedale Trecenta ° 5 0 9 +1 0 0 0
tre a Verona, altri quattro a Do- disposizione la sala della bli-
ULSS 5 Ospedale Adria 0 0 0 0 0 0 0
lo e tre a Vicenza. blioteca, dove è stato possi-
In testa alla classifica resta bile lavorare a distanza di si- ULSS 6 Ospedale Schiavonia ° 117 4 24 +1 65 29 +4
Padova con 2085 contagiati curezza - un gruppo di vo- ULSS 6 Ospedale Piove di Sacco 0 0 0 0 1 0 0
(compreso Vo’, dove però si re- lontarie guidate da France- ULSS 6 Ospedale Cittadella 0 0 6 0 9 2 0
gistra un nuovo contagio) se- sca Zeggio ha confezionato ULSS 6 Ospedale Camposampiero 8 +4 0 0 0 1 0
guita da Verona che sta pagan- gli schermi. Sono le speciali Casa di Cura Villa Maria Padova 3 +1 0 0 0 0 0
do la vicinanza con Brescia e schermature al viso necessa- Casa di Cura Villa Maria ODC Padova 1 1 0 0 0 0 0
l’area del Garda. A Treviso per rie per chi lavora nelle divi- ULSS 7 Ospedale Santorso ° 57 +6 13 0 19 11 +3
fortuna il trend si è arrestato, sioni Covid, come quelle ULSS 7 Ospedale Bassano 32 0 7 +1 7 8 0
dopo il boom dei contagi e dei ora attivate all'Ospedale ULSS 7 Ospedale Asiago 21 +1 0 0 0 9 +1
decessi in Geriatria al Ca’ Fon- San Luca. «Un grazie specia- ULSS 8 Ospedale Vicenza 65 +1 27 0 35 27 +3
cello. Il fronte dell’emergen- le a chi ha fornito i materia- ULSS 8 Ospedale Noventa Vicentina 21 +1 0 0 5 0 0
za, fa sapere la cabina di regia li, a chi ha confezionato gli ULSS 8 Ospedale Arzignano 0 0 0 0 0 0 0
dell’Azienda Zero, si sta quin- schermi, a chi ha permesso ULSS 8 Ospedale Valdagno 11 +1 0 0 0 1 0
di spostando su Verona dove di poterlo fare in un luogo si- ULSS 8 Ospedale Lonigo 0 0 0 0 0 0 0
verranno attrezzate nuove te- curo - spiega il dg Antonio ULSS 9 Ospedale Legnago 60 +3 8 0 2 18 +2
rapie intensive per garantire le Compostella - sentiamo ULSS 9 Ospedale San Bonifacio 19 +1 4 +3 2 3 +1
cure ai casi più disperati. Sono molto vicina la solidarietà ULSS 9 Ospedale Villafranca ° 118 +2 20 0 13 9 +3
in forte aumento anche i di- della comunità polesana, ULSS 9 Ospedale Marzana 19 +17 0 0 1 0 0
messi guariti: erano 625 vener- della società civile, che ci IRCCS IOV 0 0 0 0 0 0 0
dì sera e sono saliti a 704 ieri se- supporta con gesti di enor- Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar 69 +4 10 0 23 15 +4
ra, con un saldo attivo più che me valore, per il quale espri- Ospedale P. Pederzoli Peschiera 43 3 11 +2 9 7 +1
CROMASIA

doppio rispetto ai decessi, con mo la gratitudine mia e °: ospedale Covid TOTALE REGIONE VENETO 1.574 +50 349 +12 704 378 +36
gli ospedali di Padova e Trevi- dell'Azienda tutta».

Anaao e l’analisi di Paolo Zanzottera (ShinyStat)
«Lockdown in Italia e Ue
scattato troppo tardi»
PADOVA
L’Anaao Assomed sta diffon-
dendo un video su Facebook
che può aiutare a capire la dif-
fusione del virus. A postarlo è
stato Paolo Zanzottera, data
analyst e consigliere delegato
di ShinyStat. La sua analisi
parte dai primi di dicembre
con i primi casi in Cina. Il 27,
appena dopo Natale, il dottor
Zhang “martire ed eroe” dà
l’allarme e il governo cinese
informa l’Oms il 31 dicem-
Il Veneto ha il record di tamponi
bre: noi festeggiavamo con le
bottiglie senza sapere che un
paio di mesi dopo sarebbe ar-
rivato lo tsunami. Il 7 gennaio
il Covid19 viene sequenziato
e condiviso con la comunità
scientifica internazionale e il
23 gennaio la Cina con 300 ca-
si accertati fa partire il blocco
totale e argina la curva del
contagio. In Italia il giro di vi-
te scatta con il “lockdown” a
marzo e dal 22-23 si segnala
una leggera flessione della
curva dei contagi. Le misure
di restrizione sociale stanno
quindi dando dei risultati, ma
bisogna rimanere a casa, fer-
mi. Il confronto con la Cina
non regge perché sia l’Italia
che tutta l’Europa e gli Usa
hanno adottato le misure re-
strittive troppo tardi e quindi
ci saranno molti più morti per-
ché lo tsunami Covid 19 sta
travolgendo le strutture ospe-
daliere, totalmente imprepa-
rate ad affrontare l’emergen-
za. Un conto è ricoverare
500-1000 persone in Lombar-
dia, ma se ne arrivano 15 mila
nel giro di due settimane gli
ospedali non possono regge-
re lo stress. Lo stesso vale per
Madrid e New York. L’analisi
si allarga ai tamponi, l’Italia
ne ha fatto 250 mila contro i
316 mila della Corea e i risul-
tati sono importanti. Il dato
preoccupante riguarda il nu-
mero di vittime: ora siamo
nel terzo stress ospedaliero e
nella prossima settimana ci
dobbiamo aspettare oltre mil-
le decessi al giorno. Come se
ne esce? State a casa, evitate
ogni contatto esterno. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
epidemia e intelligenza artificiale
Internet sotto pressione
l’aiuto della Dynatrace
MILANO
Anche l’intelligenza artificiale
in campo contro l’epidemia di
coronavirus. In particolare,
per supportare l’attività delle
organizzazioni che operano
sulla rete, oggi a rischio “cra-
sh” per effetto del sovraccari-
co di traffico. La società ameri-
cana Dynatrace, che ha la sua
base italiana a Milano, ha deci-
so di offrire un accesso di pro-
va “free” ed esteso alla piatta-
forma Dynatrace Software In-
telligence, fino al 19 maggio
2020. I nuovi utenti inoltre po-
tranno accedere gratuitamen-
te a Dynatrace Real User Moni-
toring fino al 19 settembre
2020. Queste iniziative sono ri-
volte a sostenere soprattutto
le aziende in prima linea nei
settori dei viaggi, della logisti-
ca e della sanità, in modo da
mantenere produttivi i propri
team e garantire le prestazioni
digitali nella fase di contrasto
mondiale all’epidemia da coro-
navirus. —
 € 8,90
oltre al prez
del quotidia

e ville venete costituiscono un

L patrimonio prezioso poiché

rappresentano un esempio di
architettura in sintonia con il territorio
che le ospita: questo volume ne
raccoglie alcune fra le più note, le
più suggestive, ma anche tra le più
inesplorate e le mai terminate, dando
la possibilità al lettore di scoprire la
varietà di stili che caratterizzano
queste dimore, ciascuno in dialogo
con i paesaggi circostanti.

In edicola con
 


DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
L’allarme globale: il fronte sanitario
Avigan e farmaci
sperimentali
somministrati
ai malati in casa
Zaia: «Terapia precoce delle forme lievi per evitare i ricoveri»
Passeggiate e chiusure festive: «I divieti saranno prorogati»
Filippo Tosatto / VENEZIA
In Veneto i farmaci sperimen-
tali - incluso l’attesissimo Avi-
gan - saranno somministrati a
domicilio a chi ha contratto il
Covid-19 in forma lieve e non
richiede cure intensive. Dupli-
ce l’obiettivo: rallentare il cor-
so dell’infezione nei malati
sintomatici, evitare il sovraf-
follamento ospedaliero.
AIFA AUTORIZZA L’USO DI PLASMA INFETTO
La notizia ha aperto il briefing
quotidiano di Luca Zaia, ac-
compagnata dall’elenco delle
sostanze autorizzate dall’A-
genzia italiana del farmaco:
Clorochina/Idrossiclorochi-
na; Lopinavir/Ritonavir, Da-
runavir/Cobicistat (Drc/c,
Drc/r); e ancora Remdesivir
8GS-57349, Favipiravir (è il
principio attivo del marchio
Avigan), Tocilizumab. «Aifa
ha approvato il nostro proto-
collo, a giorni inizieremo la di-
stribuzione», fa sapere il go-
vernatore; «Non è tutto: l’Isti-
tuto superiore di sanità ha ac-
colto la richiesta dell’Azienda
ospedaliera di Padova di speri-
mentare l’utilizzo di plasma
trattato dei pazienti infetti sui
ricoverati in rianimazione, al-
lo scopo di favorire l’immuniz-
l’imPRenditoRe di tReBaselegHe di scena al BRieFing Regionale
Grafica, Franceschi rifà capolino
e dona altri 2 milioni di mascherine
VENEZIA
Fabio Franceschi rifà capoli-
no nel comando della Prote-
zione civile, a Marghera, e an-
nuncia una donazione bis di
schermi protettivi alla Regio-
ne, già destinataria di due mi-
lioni e mezzo di pezzi fabbri-
cati nello stabilimento di Gra-
fica Veneta, a Trebaseleghe:
«Produrremo altri due milio-
ni di mascherine da offrire
gratuitamente alla nostra po-
polazione, stiamo facendo
del nostro meglio per contri-
buire a superare questo mo-
mento difficile», le sue paro-
le.
La decisione di convertire
una linea di stampa lunga no-
vanta metri alla fabbricazio-
ne dei dispositivi anti-conta-
zazione attraverso lo svilup-
po di una reazione anticorpa-
le». In verità non è stato agevo-
le convincere gli esperti a con-
sentire l’erogazione “domesti-
ca” dei nuovi medicinali.
LA “MORAL SUASION” DI MANTOAN
«Il timore, giustamente, ri-
guardava i rischi di rigetto e
complicanze in assenza di au-
silio ospedaliero immediato»,
è il commento di Domenico
Appello del
governatore ai prefetti
«Facciano applicare le
regole in modo ferreo»
Mantoan che, nella doppia ve-
ste di direttore della sanità ve-
neta e presidente di Aifa, ha
esercitato, con successo, una
moral suasion sul comitato
tecnico-scientifico romano;
«Abbiamo evidenziato che la
nostra rete territoriale, con
due controlli a distanza nelle
24 ore e facoltà di intervento
urgente di infermieri e medici
a domicilio, è in grado di mo-
nitorare questo trattamento
antivirale precoce. Gli effetti
prevedibili? Confidiamo sia-
gio ha calamitato l’attenzio-
ne degli abituali clienti dell’a-
zienda che vanta il 70% del
mercato editoriale italiano, il
30% di quello europeo ed è av-
viata alla doppia cifra in quel-
lo americano: «Random Hou-
se, tra le maggiori case editri-
ci del mondo, mi ha chiesto
mezzo miliardo di esemplari,
da Francia, Spagna, Gran Bre-
tagna fioccano ordinativi
sempre più ingenti, e non par-
liamo dell’Italia. Cosa posso
dire? Noi abbiamo scelto di ri-
nunciare a contratti interna-
zionali importanti per dedica-
re una parte del nostro poten-
ziale industriale a questa
emergenza, ci è parso un do-
vere civico anche se non rien-
tra nel nostro business. Cer-
cheremo di soddisfare le ri-
no positivi, come quelli già
emersi nei test clinici, credia-
mo che agendo nella fase ini-
ziale della patologia sia possi-
bile impedire al virus di aggre-
dire in profondità le cellule
polmonari e così moltiplicare
il suo carico infettivo».
ANCORA TROPPA GENTE IN GIRO
L’andamento del contagio?
Aumentano i decessi ma cre-
sce anche il ritmo delle guari-
gioni... «La verità è che abbia-
mo 20 mila persone in isola-
mento e oltre 900 ricoveri», la
replica di Zaia «i modelli ci di-
cono che grazie alle misure
adottate abbiamo “guadagna-
to” quattro giorni di respiro,
la prossima settimana sarà
turbolenta, una delle peggio-
ri, e insieme determinante. Ci
indicherà qual è la dinamica
dell’epidemia. Perciò ribadi-
sco la preghiera ai cittadini:
state a casa e arieggiate i loca-
li, fatevi lasciare la spesa fuori
dalla porta, niente contatti
con amici e vicini né corse di
primavera ad acquistare fiori
e piantine: la salute vale più di
una primula. Da parte mia, ve
lo anticipo, intendo prolunga-
re oltre il 3 aprile le restrizioni
alle passeggiate e la chiusura
festiva dei negozi. C’è ancora
Luca Zaia e Fabio Franceschi con le mascherine di Grafica Veneta
Il farmaco Favipiravir, che ha il nome commerciale di Avigan, sarà somministrato ai pazienti lievi a domicilio
troppa gente in giro, invito
prefetti e forze dell’ordine ad
applicare le regole in modo
ferreo». I posti letto in terapia
intensiva? «Al momento la si-
tuazione è sotto controllo, sul
fronte dei tamponi invece la
nostra capacità massima è 10
mila giornalieri, abbiamo
macchinari e personale a suffi-
cienza ma sul mercato scar-
seggiano i reagenti. Abbiamo
appena acquistato 7500 kit
per test rapidi, nello scree-
ning stiamo privilegiando gli
operatori della sanità in pri-
ma linea»..
IN SOCCORSO DELLE CASE DI RIPOSO
A riguardo, le case di riposo so-
no in condizioni di sofferenza
acuta: «Ne siamo coscienti e,
sebbene la Regione non gesti-
sca questi istituti che sono in
parte comunali e in parte pri-
vati, stiamo cercando di dare
un aiuto, a cominciare dalle si-
tuazioni più critiche, come
Merlara. In che modo? «Anzi-
tutto, vigiliamo sulle procedu-
re di sicurezza, a cominciare
dall’effettivo isolamento del-
le persone positive al tampo-
ne rispetto agli ospiti», affer-
ma l’assessore alla salute Ma-
nuela Lanzarin «e poi lavoria-
mo con cooperative sociali,
volontariato e Croce Rossa
per assicurare la copertura
dei turni di servizio, sguarniti
dai contagi tra gli addetti».
IL SERVIZIO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO
Giorni di passione per chi è sta-
to aggredito dal virus e per
quanti lavorano giorno e not-
te tra i pazienti. Per aiutarli a
reggere la pressione, il servi-
zio di sostegno psicologico
inOltre(sperimentato nella
stagione dei suicidi da reces-
sione economica e poi offerto
ai risparmiatori rovinati dalla
banche) sarà esteso a malati,
medici, infermieri e operatori
sociosanitari. —
chieste nei limiti delle nostre
potenzialità e della disponibi-
lità di materia prima».
C’è chi, scettico circa la rea-
le efficacia delle mascherine,
ha intravisto nell’iniziativa
un’operazione pubblicitaria
di Grafica, bollando il “dop-
pio leone” su fascia bianca
(quello rosso marchio d’azien-
da e l’orogranata simbolo del-
la Regione) come un atto di
marketing politico da parte
del governatore Zaia... «È tri-
ste che anche nei momenti
più dolorosi ci sia chi semina
«Un nuovo business?
Macché, cessata la crisi
torneremo a stampare
esclusivamente libri»
discordia e insinuazioni. Qua
e là, però, ho visto cartelli con
scritto grazie Fabio, grazie Lu-
ca, questo mi basta. In azien-
da abbiamo penato cinque
giorni e cinque notti per rea-
lizzare questo articolo a tam-
buro battente, scartando cin-
que tonnellate di modelli in-
PRIMO PIANO 5
la Polemica lega-Pd
De Berti replica a Rotta
«Sciocchezze isteriche
contro il governatore»
«Stupidaggini isteriche
quelle proferite dall’onore-
vole Rotta del Pd non si sen-
tono nemmeno dal più
ignorante dei cittadini. Pur-
troppo non credo che la po-
liticante in questione abbia
l’intelligenza di pentirsene
e di vergognarsene chie-
dendo scusa». È acuminata
la replica di Elisa De Berti,
assessore leghista alle Infa-
strutture in Regione, alle
parole della deputata dem
veronese Alessia Rotta, che
aveva accusato il presiden-
te Luca Zaia di diffondere
«fake news contro il Gover-
no Conte».
soddisfacenti. Non è un pro-
dotto medicale ma garantisce
un 98% di filtraggio, abbia-
mo richiesto la certificazione
ministeriale a mascherina chi-
rurgica e confido che la otter-
remo perché tutti gli stan-
dard di protezione e aderen-
za sono stati rispettati».
Ma a Trebaseleghe, tra rota-
tive interminabili e piramidi
di volumi multilingue, è nato
un nuovo business? «No dav-
vero, questo non è il nostro
mestiere. Grafica Veneta
stampa libri, siamo attrezzati
per questo, tutto il nostro
know how va in questa dire-
zione. Le mascherine che ab-
biamo realizzato le vendere-
mo in perdita rispetto ai costi
reali, il nostro ciclo tecnologi-
co non ci permetterà mai di es-
sere competivi i rispetto a chi
è specializzato nell’attività».
Ci sono anche prodotti in ven-
dita a prezzi stracciati... «Già,
quelli di 60 grammi a a fronte
dei 200 della nostra. Ai citta-
dini dico: fate attenzione, di
questi tempi quello che costa
poco non vale niente». —
FILIPPO TOSATTO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
6 PRIMO PIANO DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA

L’allarme globale: lavoratori e imprese

LE STIME
I possibili effetti del DM Mise 25 marzo I possibili effetti del DM Mise 25 marzo I possibili effetti del DM Mise 25 marzo
e precedenti disposizioni sulle IMPRESE e precedenti disposizioni sugl ADDETTI e precedenti disposizioni sul EXPORT
del Veneto del Veneto delle province
Il decreto, applicando alla lettera Il decreto, applicando alla lettera la griglia
la griglia dei codici ATECO (ma passibile dei codici ATECO (ma passibile di Quanto pesano Stima del danno
di integrazioni e deroghe) integrazioni e deroghe) le attività dallo stop delle
impatta su: impatta su:
sospese attività per
Totale artigiane 29,1% Totale ADDETTI artigiane 18,6% sul totale 15 giorni
Totale non artigiane 70,9% Totale ADDETTI non artigiane 81,4% dell’export (valore in milioni)
Totale Imprese 100% Totale ADDETTI d’impresa 100%
Belluno 20% 34
LA RIPARTIZIONE FRA LE SOSPESE TOTALE 100% LA RIPARTIZIONE FRA LE SOSPESE TOTALE 100% Padova 57% 244 Mario Pozza, presidente di Uniocamere del Veneto
Quota % artigiane sospese 33,2% Quota % artigiane sospese 21,6%
(su totale aziende sospese) (su totale aziende sospese) Rovigo 30% 21
Quota % artigiane NON artigiane 66,8% Quota % artigiane NON artigiane 78,4% Treviso 72% 408
sospese (su totale aziende sospese) sospese (su totale aziende sospese)
Venezia 54% 109
QUANTE ARTIGIANE SOSPESE 64,2% QUANTE ARTIGIANE SOSPESE 62,3% Vicenza 69% 532
% SUL TOTALE ARTIGIANE % SUL TOTALE ARTIGIANE
QUANTE NON ARTIGIANE SOSPESE 53,2% QUANTE NON ARTIGIANE SOSPESE 51,8% Verona 54% 262
SUL TOTALE NON ARTIGIANE SUL TOTALE NON ARTIGIANE
QUANTE AZIENDE NEL COMPLESSO 56,4% QUANTE AZIENDE NEL COMPLESSO 53,8%
INTERESSATE DALLA SOSPENSIONE INTERESSATE DALLA SOSPENSIONE
SUL TOTALE AZIENDE SUL TOTALE AZIENDE
% aziende artigiane SOSPESE 18,7% % aziende artigiane SOSPESE 11,6%
(su totale aziende) (su totale aziende)
% aziende NON artigiane SOSPESE 37,7% % aziende NON artigiane SOSPESE 42,2%
(su totale aziende) (su totale aziende)
TOTALE 56,4% TOTALE 53,8%
fonte: Unioncamere Veneto CROMASIA
Roberto Marcato, assessore regionale all’Economia

Unioncamere del Veneto, Ma- parto metalmeccanico. E nel

Chiuse per decreto rio Pozza: «In una fase di crisi

e di emergenza dobbiamo im-
pedire che soggetti e capitali
poco chiari facciano campa-
cgia di mestre

Lo Stato nel Veneto

caso l’epidemia continuasse
a rischio ci sono 22 miliardi
di export verso Germania,
Francia, Spagna e Regno Uni-

4 attività venete su 5 gna acquisti delle nostre im-

prese, si tratta di un rischio
concreto. Le Camere di com-
mercio danno supporto alle
blocca 11,6 miliardi
di spesa pubblica
to (per la chiusura di quei
mercati).
«In questo momento sono
in difficoltà i nostri partner

E scatta l’allarme istituzioni, dalla Regione alle

Prefetture, per permettere al-
le aziende di continuare a la-
vorare ottenendo il codice
Tra i debiti commerciali non
ancora onorati (3 miliardi di
euro) e il mancato avvio dei
cantieri di alcune infrastrut-
commerciali» commenta il se-
gretario generale di Unionca-
mere Veneto, Roberto Cro-
sta, «è chiaro che anche la bi-

infiltrazioni mafiose
Unioncamere: serrata di 430 mila aziende su 550 mila
L’assessore Marcato: dare una difesa alle aziende a rischio
N icola Brillo / VENEZIA
«L’economia veneta ha di-
fronte a sé due rischi enormi:
vedersi soffiare le aziende mi-
gliori a prezzi di saldo e l’infil-
trazione di capitali mafiosi».
L’allarme è stato lanciato ieri
dall’assessore regionale allo
Sviluppo economico Roberto
Marcato, durante la conferen-
za stampa via streaming orga-
nizzata da Unioncamere del
Veneto con i rappresentati
delle Camere di Commercio.
Il blocco delle attività econo-
miche a seguito del Coronavi-
rus sta mettendo a dura pro-
va l’export veneto (valore
64,5 miliardi l’anno, danno
ad oggi ipotizzato 1,5 miliar-
di). Ma l’attenzione deve ri-
manere alta su altri fronti.
«Dobbiamo prendere esem-
pio dalla Francia – prosegue
l’assessore leghista - e imma-
ginare strumenti di protezio-
ne economica per difendere
le nostre aziende sane da ac-
quirenti. Altro pericolo sono
le infiltrazione mafiose, un’i-
potesi molto vicina: dobbia-
mo creare una griglia attorno
alle imprese che consenta di
bloccare la penetrazione del-
la criminalità organizzata. Il
nostro settore produttivo
non deve essere intaccato dal
cancro della mafia».
L’invito è creare un fronte
comune tra imprese, Regio-
ne, Prefettura e forze dell’or-
dine. Mentre al governo Mar-
cato chiede aiuti maggiori
nelle tre regioni più colpite
dall’epidemia. L’allarme infil-
trazioni mafiose è fatto pro-
prio anche dal presidente di
Ateco necessario per mante-
nere la continuità produtti-
va. L’emergenza sanitaria del
Coronavirus, e i conseguenti
due decreti del governo, han-
no messo in difficoltà buona
parte dell’economia veneta,
forte di 550mila attività
(430mila “chiuse” per decre-
to).
A fine febbraio, testimonia
l’indagine dell’Ufficio Studi
di Unioncamere del Veneto
su 3000 aziende, il 27% ave-
va già sospeso la produzione
ed una su cinque (21%) de-
nunciava difficoltà di approv-
vigionamento di materiali e
forniture dalla Cina (in parti-
colare tessile). Il 60% delle
imprese aveva subito una ri-
duzione della produzione
(l’incidenza saliva al 75% per
il settore moda e al 71,5% per
il comparto carta e stampa).
Quasi un’impresa su due evi-
denziava un calo di produzio-
ne (46%) e appartiene al com-
ture strategiche (per un valo-
re di 8,6 miliardi), la pubblica
amministrazione italiana
blocca almeno 11,6 miliardi
di spesa in Veneto che sareb-
bero indispensabili per fron-
teggiare l’attuale situazione
economica. La denuncia è del-
la Cgia di Mestre. «Mentre
aspettiamo che i 27 Paesi del-
la Ue trovino un accordo sui
coronabond – afferma il coor-
dinatore dell’Ufficio studi
Paolo Zabeo – sarebbe oppor-
tuno che la pubblica ammini-
strazione pagasse i propri for-
nitori e fosse in grado di avvia-
re tante opere pubbliche che
in massima parte sono state
già finanziate. Se sbloccate,
queste misure darebbero una
prima importante iniezione
di liquidità all’intero sistema
economico del Paese, invece
la cattiva burocrazia e il mal-
funzionamento della macchi-
na pubblica continuano a es-
sere problema molto serio».
lancia commerciale dell’Ita-
lia va in enorme sofferenza
contribuendo alla perdita del
Pil che secondo alcune prime
stime potrebbe toccare il
5%». In Veneto, nei quindici
giorni di stop, si stima una
perdita di valore nell’export:
Belluno (34 milioni), Padova
(244), Rovigo (21), Treviso
(408), Venezia (109), Vicen-
za (532) e Verona (262). Dai
presidenti delle Camere di
commercio venete arriva la ri-
chiesta al governo di tutelare
e rilanciare il sistema delle fie-
re e degli aeroporti, messi in
ginocchio dall’epidemia. «Ci
sono interventi che non sono
un’opzione e riguardano l’ac-
cesso al credito e la sburocra-
tizzazione – ha concluso il
presidente Pozza -. La buro-
crazia rischia di frenare le mi-
sure messe in campo, renden-
do vani gli sforzi per aiutare
gli imprenditori». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lettera aperta del sottosegretario Variati alle imprese e ai sindacati per l’emergenza offrano un ar- nelle prossime settimane, e
gomento convincente al Co- che puntano a mettere in sicu-
L’obiettivo: allargare il numero di attività in funzione dal 3 aprile mitato Tecnico Scientifico, rezza posti di lavoro, redditi,
sulle cui valutazioni poggia- imprese», scrive Variati.

«La regione può indicare la strada no molte decisioni del Gover-

per ripartire dopo l’emergenza»
PADOVA
Achille Variati, sottosegreta-
rio agli Interni, lancia un ap-
pello a imprese, sindacati e po-
litica: «Costruiamo assieme
un’alleanza per fare del Vene-
to il pioniere e l’esempio della
ripartenza economica del no-
stro Paese». La priorità è l’e-
mergenza sanitaria del coro-
navirus ma poi si deve aprire
il fronte socioeconomico.
«Mettiamo assieme le energie
e le intelligenze del mondo ve-
neto. Un patto tra la politica lo-
cale e nazionale, da chi come
me ha responsabilità di Gover-
no ai parlamentari. E usiamo
la settimana che ci separa dal
3 aprile, quando scade il
Dpcm, per attrezzarci. Dando
vita a un’azione straordinaria
per incrementare i presidi di
sicurezza individuale e collet-
tiva, e riorganizzare le attività
e i cicli produttivi in modo che
possano meglio adattarsi alle
speciali esigenze del momen-
to. Se, e ripeto se, il quadro
epidemiologico lo consentirà,
è di fondamentale importan-
za che i territori oggi chiusi
no. E l’argomento dev’essere:
i pezzi di mondo produttivo
con le potenziate condizioni
di sicurezza possono essere
autorizzati a riaprire le attivi-
tà, almeno in parte. Si tratta
di costruire le condizioni per-
ché, anziché l’automatismo
del rinnovo dell’attuale qua-
dro normativo emergenziale
così com’è, si possa affrontare
una sua ridefinizione. Capace
di differenziare tra chi può ga-
rantire la sicurezza e chi non è
in grado di farlo e deve, giusta-
mente, restare chiuso. Inten-
diamoci: questo non sostitui-
sce le misure straordinarie na-
zionali che verranno varate
VICENTINO ACHILLE VARIATI,
SOTTOSEGRETARIO AGLI INTERNI
NEL GOVERNO CONTE 2
«Va costruito subito
un patto tra politica
nazionale e locale
categorie produttive
e mondo del lavoro
Draghi ha ragione»
Lo Stato ha il suo ruolo:
quello di proteggere persone
e attività perché, come ha det-
to giustamente Draghi, “la
perdita di reddito non è colpa
di chi la soffre”. Ma ci si deve
preparare a ripartire, perché
ripartire bisogna. Comincian-
do dal Veneto, “locomotiva
produttiva del Paese”. Non è
una partita facile il cui esito
non è scontato. Ma è un contri-
buto molto forte che insieme
possiamo dare alla discussio-
ne nazionale su come uscire
dalla più grave crisi che l’Ita-
lia abbia affrontato dalla fine
della seconda guerra mondia-
le», conclude Variati. —
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DOMENICA 29 MARZO 2020
PRIMO PIANO 7
LA TRIBUNA

L’allarme globale: lavoratori e imprese

L’imprenditore trevigiano chiuderà l’azienda da metà aprile e pone una questione di principio IN BREVE
«Ho il massimo rispetto per la Cina ma nessuno può esimersi dalle proprie responsabilità»
Passante di Mestre

Bottega: «Il governo di Pechino Traffico giù dell’83%

nel fine settimana
Continua a precipitare il

paghi i danni della sua condotta» traffico sulle tratte di com-

petenza di Cav, cioè Vene-
zia-Padova e Passante di
Mestre: alla fine di questa
settimana i transiti sono
crollati del 51,56% rispet-
to allo stesso mese dello
L’INTERVISTA scorso anno. A contribuire
all'ulteriore perdita (una
settimana fa il dato pro-
on le lacrime

«C
gressivo era -43,8%), sono
agli occhi ho stati anche gli ultimi prov-
riunito il per- rivolge una appello alla vedimenti in materia di
sonale e gli classe politica affinché si at- chiusura delle attività pro-
ho comunicato che dal 15 tivi per ottenere risarci- duttive. Complessivamen-
aprile rimarremo chiusi. Ab- menti. te i transiti riferiti al mese
biamo ancora ossigeno per «Ho il massimo rispetto di marzo, che avevano vi-
andare avanti nella speranza per i cinesi e per la loro cultu- sto nel 2019 il passaggio in
che l’emergenza rientri pre- ra, ma nessuno può esimersi A4 e Passante di Mestre di
sto. Voglio però invitare la po- dalle proprie responsabilità: 5.346.958 veicoli, sono
litica a trovare i modi e le for- come il governo cinese rifon- stati negli ultimi 27 giorni
me più adatte per chiedere al derà l’Italia e il mondo dei appena 2.589.947, con
governo cinese di rifondere danni procurati? Credo sia una perdita di 2.757.011
l’Italia dei danni procurati giusto chiederselo. È al loro veicoli. Per quanto riguar-
con il suo comportamento». interno che non hanno rispet- da i dati giornalieri, nell'ul-
Sandro Bottega è titolare del- tato le norme igieniche, che tima settimana il traffico
la Bottega Spa di Godega nel non hanno lanciato l’allar- ha sempre superato il 67%
Trevigiano, una delle più no- me, anzi hanno censurato il di flussi in meno, con pun-
te aziende del settore, con medico che lo aveva dato, so- te, lo scorso fine settima-
clienti in 160 Paesi nel mon- no loro che non rispettano na, di -83,58%.
do e una quota export dell’85 uomini, animali e ambiente,

«La politica deve
trovare i modi perché
la Repubblica popolare
risarcisca l’Italia»
per cento. E con la forza dei
numeri non usa giri di parole
per chiarire le difficoltà che
in queste settimane di qua-
rantena obbligata sta incon-
trando anche un colosso del
vino. Ristoranti e bar chiusi,
aeroporti vuoti, la clientela
che sparisce. E questo a fron-
te di costi fissi che certo non
diminuiscono.
Dal 15 aprile ha deciso di
chiudere anche se la sua
rientra tra le imprese consi-
derate strategiche dal go-
verno.
«È una scelta obbligata,
poi non avremo più nulla da
produrre: tutti gli ordini can-
cellati e i pagamenti spostati
a chissà quando. Nel frattem-
po abbiamo 170 dipendenti
interni, 120 nella ristorazio-
ne, altri 150 nell’indotto.
Una spesa giornaliera fissa di
circa 40.000 euro però non
Lavoro in fabbrica ai tempi del coronavirus e, sopra, l’imprenditore trevigiano Sandro Bottega
abbiamo clienti. È il momen-
to di andare a tagliare tutti i
costi possibili. In questo mo-
do abbiamo ossigeno per an-
dare avanti e attendere che
la situazione migliori».
Che effetto le fa vedere il
mondo sostanzialmente
chiuso con nessuno che si
muove da casa?
«Siamo partiti dal nulla cin-
quant’anni fa e ora siamo il se-
condo marchio nel mondo
degli spumanti, una dei sim-
boli dei vini italiani. Il timore
è per il futuro nostro e di 300
persone laboriose che rimar-
ranno a casa. Sedici milioni
di bottiglie prodotte ogni an-
no, vendute nei migliori loca-
li del mondo, 80 milioni di eu-
ro di fatturato. Ora è tutto fer-
mo. Avevamo un progetto
per le Olimpiadi di Tokyo e
ora dovremo aspettare un al-
tro anno dato che sono state
rinviate».
Con ogni probabilità il go-
verno prolungherà ancora
di almeno un paio di setti-
mane il periodo di quaran-
tena.
«Siamo in piena emergen-
za e i nostri sforzi devono es-
sere tesi ad uscire da questa
situazione seguendo le diret-
tive della scienza. Il fatto è
che, almeno per quanto ci ri-
guarda, non è sufficiente che
riparta l’Italia. È fondamenta-
le che la parte del mondo ric-
ca esca da questa fase e ritor-
ni a consumare. È uscito un
articolo del New York Times
in cui si sostiene che la Gran-
de Mela sarà peggio della
Lombardia e di Wuhan. Que-
sto sarà un grosso problema
perché se non ripartono gli
Stati Uniti sarà tutto più com-
plicato».
E veniamo alla Cina. Lei
fiavet confcommercio
Agenzie di viaggio
in grande allarme
«Anno già perduto»
«L'emergenza coronavirus
sta mettendo in gravissima
difficoltà il comparto delle
agenzie di viaggio, dei tour
operator e delle altre attività
di prenotazione e assistenza
turistica che in Veneto conta-
no 1.038 unità con circa
3.900 addetti, per un fattura-
to medio annuo di oltre un mi-
liardo». Lo rileva il presiden-
te di Fiavet Confcommercio
Veneto Giancarlo Reverenna
che afferma: «Quest'anno è
già perso e molte attività ri-
schiano la chiusura. Servono
misure urgentissime».
«Non hanno rispettato
le norme igieniche
e non hanno lanciato
l’allarme»
che hanno condizioni di lavo-
ro che non sono nemmeno
lontanamente paragonabili
a quelle del mondo occiden-
tale».
E concretamente quali
misure ritiene debbano es-
sere adottate dal governo
nei confronti del colosso ci-
nese?
«Se ci sarà un domani,
qualsiasi prodotto made in
Cina dovrà poter entrare nel
nostro mondo solo se sapran-
no garantiti i nostri standard
e le nostre dogane e sistemi
di controllo dovranno preten-
dere lo stesso che la Cina pre-
tende sui nostri prodotti, ap-
plicando - di fatto - una politi-
ca protezionistica senza che
nessuno se ne accorga. Alme-
no che questa fase possa esse-
re un’occasione di svolta». —
GIORGIO BARBIERI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Moneta alternativa
Da Venetex liquidità
e linee di credito
Forte delle transazioni
che hanno superato i 10
milioni, Venetex attiva l'ac-
cesso al circuito immedia-
to e senza costi per tre me-
si. «Ciò permette all’im-
prenditore – dice una nota
– di avere subito liquidità
aggiuntiva e la possibilità
di incontrare nuovi clienti
e fornitori. Inoltre è previ-
sto l’adesione gratuita per
i dipendenti dei neo iscrit-
ti e accesso a ulteriore cre-
dito fino a 25mila venetex
(1venetex uguale 1euro)».
L’ad Marco De Guzzis: «Un
contributo concreto per so-
stenere da subito le Pmi
del Paese». I nuovi iscritti
infine potranno scegliere
di attivare una linea di cre-
dito aggiuntiva con tempi
di rientro a tre mesi dall’at-
tivazione: a fronte di una
richiesta di crediti, i nuovi
iscritti, così come le impre-
se già aderenti, inizieran-
no a pagare le rate, senza
interessi, dopo 90 giorni.

verifiche per il rispetto del decreto dell’autocertificazione e

Maxi controllo in autostrada
tutti nell’autogrill di Limenella
Cinque pattuglie della Polstrada
hanno bloccato l’A4
verificando 115 veicoli
e 121 persone
Al vaglio le dichiarazioni
PADOVA
Maxi posto di blocco lungo
l’autostrada A4 Brescia - Pa-
dova tra Grisignano e Pado-
va Ovest. La polstrada di Pa-
dova ha deviato il traffico in
arrivo da ovest, quindi dal
Vicentino, all’interno dell’a-
rea di servizio Limenella do-
ve tutti gli automobilisti e
autotrasportatori sono stati
controllati. Il controllo è
scattato ieri alle 8, almeno
5 le pattuglie impegnate e
si è protratto per l’intera
mattinata. Il blocco auto-
stradale per i mezzi in tran-
sito verso Venezia è stato
fatto per verificare il rispet-
to delle prescrizioni del de-
creto legge n. 19/2020 “Mi-
sure urgenti per fronteggia-
re l’emergenza epidemiolo-
giaca da Codiv-19”. Le pat-
tuglie, con la collaborazio-
ne della società autostrada-
le concessionaria Bre-
scia-Padova, hanno devia-
to tutto il traffico chiuden-
do di fatto l’autostrada. So-
no state identificate 121
persone a bordo di 115 vei-
coli. I poliziotti hanno fatto
compilare a tutti il modulo
hanno avviato delle indagi-
ni per verificare che quanto
sottoscritto corrisponda a
verità. Seppur il traffico au-
tostradale in questi giorni si
sia notevolmente ridotto, il
blocco, ben segnalato in
precedenza ha provocato
qualche coda. Tutti gli auto-
mobilisti fermati hanno
consegnato la patente, il li-
bretto e compilato l’autocer-
tificazione all’interno della
stazione mobile della poli-
zia. Quindi hanno potuto
proseguire la marcia. Ver-
ranno informati se quanto
dichiarato farà scattare la
multa. Altri controlli saran-
no effettuati a sorpresa.
Molte verifiche vengono ef-
fettuate nei caselli. —
Il controllo della polizia a Limenella CARLO BELLOTTO
8 PRIMO PIANO
L’allarme globale: la situazione sanitaria
Nella Marca frenano decessi e contagi
In un mese quasi duecento dimessi
Solo 34 nuovi casi e due vittime nelle ultime 24 ore confermano il trend dell’ultima settimana. Crescono però i ricoveri
Andrea De Polo / TREVISO
Dal bollettino serale arriva-
no ancora indicazioni confor-
tanti: netta frenata nel nume-
ro dei contagi (38 nuovi casi
nella giornata di ieri, siamo a
un totale di 1.363 in provin-
cia di Treviso) e dei decessi,
due vittime rispettivamente
a Treviso e Vittorio Veneto.
Come hanno spiegato gli
esperti i numeri e l’andamen-
to sono sempre da prendere
con le pinze, possono dipen-
dere semplicemente dal nu-
mero di tamponi effettuati e
dai tempi di comunicazione
del loro esito, ma è un fatto
che nell’ultima settimana l’e-
pidemia nella Marca abbia
quantomeno rallentato il rit-
mo di crescita.
I NUMERI
Troppo presto per indovina-
re se il tanto atteso picco sia
ormai alle porte, ma dal 23
marzo, lunedì scorso, l’incre-
mento dei casi nella nostra
provincia è sempre rimasto
sotto il 10 per cento. Non era
mai successo prima e, pur te-
nendo presente che più i nu-
meri diventano importanti
più le percentuali si assotti-
gliano, l’andamento com-
plessivo dà il senso di una si-
tuazione che rimane sotto
controllo. Ai 1.363 positivi si
aggiungono, inevitabilmen-
te, tutti gli asintomatici non
ancora intercettati dai test,
ragion per cui l’Usl nell’ulti-
mo periodo sta intensifican-
do i tamponi. Le persone in
isolamento domiciliare (per-
ché positive o perché contat-
to stretto di un positivo) so-
no 3.868 in provincia di Tre-
viso.
RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE
Il dato da guardare con atten-
zione è quello dei ricoveri, e
qui i numeri continuano a
crescere anche se la situazio-
ne, per quanto delicata, non
il piano sanitario
L’Usl assume altri sette medici
poi 18 infermieri e 52 operatori
Nella Marca siglati 28 contratti
a tempo indeterminato sulle
79 figure professionali coinvolte
«Tutti stanno facendo molto
e noi non ci tiriamo indietro»
TREVISO
Tutti in campo per dare il
massimo in un momento de-
licatissimo. Questo il con-
cetto che sta alla base della
nuova manovra di potenzia-
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
è ancora critica come in altre CROMASIA
province italiane. Ieri sera i
pazienti ricoverati negli ospe- NUOVI CONTAGI NELLA MARCA: ANDAMENTO GIORNALIERO
dali trevigiani a causa del Co-
vid-19 erano 347, significa
che senza i due “Covid Hospi-
tal” allestiti due settimane fa
125
saremmo già in crisi. I posti
letto disponibili nell’Usl 2 so-
no infatti 484, di cui 140 tra
Vittorio Veneto e San Camil-
98 96
lo, i due ospedali dedicati
esclusivamente al coronavi- 89 86
rus. I pazienti in terapia in- 77 78 77
tensiva aumentano, ma an- 74 71
che in questo caso i numeri re-
stano sotto controllo: in que- 60
sto momento sono 50 a fron- 54 53
te di 76 posti in rianimazio-
40 41 38
33
27 28
Terapie intensive
ancora sotto controllo 15 16 16
12 11 12
Occupati dal Covid 7 3
1 1 2
50 posti su 76
28-feb
29-feb
01-mar
02-mar
03-mar
04-mar
05-mar
06-mar
07-mar
08-mar
09-mar
10-mar
11-mar
12-mar
13-mar
14-mar
15-mar
16-mar
17-mar
18-mar
19-mar
20-mar
21-mar
22-mar
23-mar
24-mar
25-mar
26-mar
27-mar
28-mar
ne, cui se ne aggiungono 42
in terapia semi intensiva.
Quindi la buona notizia: dal CROMASIA
21 febbraio a oggi sono stati i grafici
RICOVERI E POSITIVITÀ NELLA MARCA
dimessi dagli ospedali della
nostra Usl 196 pazienti che
hanno vinto la battaglia con-
La curva dei contagi scende ancora PAZIENTI
PAZIENTI IN TERAPIA DIMESSI DECEDUTI
tro il Covid. È il quarto giorno consecutivo NON CRITICI* INTENSIVA DAL 21/2 DAL 21/2*
Ospedale di Treviso 113 (-3) 25 (+2) 129 57 (+1)
LO STUDIO DEI FOCOLAI
Ospedale di Oderzo 20 (+3) 3 (+Ž) 5 5
Resta una domanda a cui le TREVISO stavamo chiusi in casa (do-
autorità sanitarie faticano a menica 8 marzo non fa testo, Ospedale di Conegliano 19 (-1) 9 13 10
trovare risposta: se nella Mar- Scende piano ma scende. La perché in giro c’era il caos to- Ospedale Vittorio Veneto 103 (-1) 6 28 8 (+1)
ca siamo in quarantena or- curva dei nuovi contagi (gra- tale). Insomma, il conteni- Ospedale Castelfranco 23 (-1) 0 9 6
mai da tre settimane, perché fico sopra) mostra una ten- mento sta funzionando, ma Ospedale Montebelluna 29 (-2) 7 12 6
i nuovi positivi salgono al rit- denza che si va consolidan- va detto con estrema pruden- Ospedale San Camillo 40 (+2) 0 0 0
mo di decine ogni giorno? do: da martedì a ieri i nuovi za.
Dove si generano i contagi? casi di positività nella Marca La tabella a destra mostra DATI PROVINCIA DI TREVISO
Il fronte che si sta inasprendo sono scesi da 89 in un giorno invece ricoveri e decessi. An- Totale casi Differenza Soggetti in quarantena
nelle ultime ore è quello del- a solo 38. Mai così pochi dal che in questo caso si segnala- con tampone positivo con il 27/2 domiciliare
le case di riposo, con il primo 15 marzo scorso. Non ci si no movimenti più lenti. Qui 1.363 +38 3.868
decesso al Gris di Mogliano può illudere troppo perché, però – ancora di più – serve
dopo quelli a Casale e Cone- come mostra il grafico delle estrema prudenza perché la
gliano e numerosi casi sia tra settimane precedenti, sono gran parte dei ricoverati so-
il personale (e quindi, a ca- sempre possibili sbalzi im- no anziani ed è tutto possibi-
scata, tra i familiari e i contat- provvisi, si potrebbero scopri- le. Diciamo che, comunque,
ti stretti) che tra gli ospiti, gli re nuovi focolai per ora “silen- si tratta di positività comin-
anziani, i più a rischio in que- ti”. Ma è anche vero che lune- ciate da alcuni giorni (il virus
sta epidemia. — dì scorso – il 23 – erano due ha una latenza di diversi gior- *il confronto è calcolato rispetto al giorno precedente 27/2
© RIPRODUZIONE RISERVATA settimane esatte che ce ne ni prima di manifestarsi). —
mento dell’Usl. «In questa in particolare accendere il
emergenza, dolorosa ed riflettore anche su quello
estenuante, nella nostra amministrativo che in que-
Ulss ognuno sta facendo la sti giorni è stato impegnato
propria parte, in prima li- in una corsa da primato alle
nea, senza mai tirarsi indie- assunzioni. L'Ulss 2 ha as-
tro. Dagli assistenti socio sa- sunto, a vario titolo, tra tem-
nitari ai medici, dagli infer- pi indeterminati, determi-
mieri al personale ammini- nati e altri contratti, ben 79
strativo tutto». Francesco figure professionali: 7 medi-
Benazzi, direttore generale ci, 18 infermieri, 52 Oss, 2
dell'Ulss 2 Marca trevigiana altri ruolo. 28 sono le assun-
intende ringraziare tutto il zioni a tempo indetermina-
suo valoroso personale ed to. — L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
le vittime trevigiane
Un morto al Gris, incubo focolaio
C’è anche un medico positivo
Protestano i familiari degli ospiti dell’istituto. E San Fior piange il campione nazionale di bocce
Matteo Marcon TREVISO
Un nuovo focolaio nella casa ri-
poso dell’Istituto Gris di Mo-
gliano: la prima vittima, dece-
duta venerdì all’ospedale Villa
Salus di Mestre, si chiama Vit-
torio Ceolotto, classe 1933. È
l’ottavo decesso moglianese
con positività al Covid 19 e la
notizia della sua morte si ac-
compagna a quella del conta-
gio nei confronti di un medico
in servizio nell’Ipab di via Tom-
masini. Ceolotto, una vita da
autotrasportatore, padre di
due figli, Paolo e Andrea, ave-
va risieduto nel quartiere Est
ed era uno degli oltre 160 ospi-
ti della casa di riposo. É il pri-
mo caso conclamato di positi-
vità tra gli anziani dell’area di
via Tommasini. Attorno alla
gestione dell’istituto stanno
montando anche le vibranti
proteste dei famigliari, che de-
nunciano un silenzio assordan-
te: «Mia madre, ospite della ca-
sa di riposo» è la testimonian-
za di uno di loro «è in isolamen-
to, ha la febbre, è sotto antibio-
tico, per giorni non mi hanno
aggiornato sul suo stato di sa-
lute: chiediamo trasparenza».
Come gli altri casi della regio-
ne, anche qui è tutto blindato
dal 5 marzo, ma non solo dal
punto di vista sanitario: «In
questi 25 giorni non ho pratica-
mente mai ricevuto una telefo-
nata dal personale che mi rife-
risse delle condizioni di salute
di mia madre» prosegue il rac-
conto «Ho chiamato regolar-
mente tutti i giorni, quando
cercavo la caporeparto, l’assi-
stente sociale, oppure una
qualsiasi figura, esclusa la dot-
toressa, trovavo solo muri. O
dicevano che era tutto a posto,
o si negavano, affermando che
stavo chiamando nella fascia
oraria sbagliata. Dopo diverse
rassicurazioni ora scopro che
mia madre è in isolamento e
non è l’unica. Siamo arrabbia-
ti» prosegue la testimonianza
san fior
Marcuzzo, cuore rossoblù
ucciso dal virus a 63 anni
SAN FIOR
La strage del Covid-19 non
si ferma. Dino Marcuzzo,
63 anni appena compiuti, di
San FIor, si aggiunge al tri-
ste elenco di chi non ce l’ha
fatta.
Con lui se ne va una figura
importante del calcio fem-
minile. Era infatti consiglie-
re del Permac, la società cal-
cistica femminile di Vittorio
Veneto, oltre che uomo dal
L’istituto Gris di Mogliano. In alto a destra Luigi Tonon, 82enne di San Fior, morto all’ospedale di Vittorio
Un nuovo focolaio
nella casa di riposo: si è
spento Vittorio
Ceolotto, classe 1933
«questa casa di riposo si è tro-
vata impreparata, come tante
altre, lo possiamo capire e non
lo condanniamo, ma è inaccet-
tabile che la struttura non ab-
bia mai previsto nemmeno
una telefonata ai parenti degli
ospiti, ne basterebbe una alla
settimana, chiediamo di esse-
re aggiornati da personale sa-
nitario e competente». Un ca-
so di positività era emerso già
ai primi di marzo, all’interno
grande cuore rossoblù. È
spirato venerdì all’ora di
pranzo al Ca’ Foncello. Era
stato ricoverato nell’ospeda-
le trevigiano per due inter-
venti chirurgici, uno al cuo-
re, l’altro alla milza. Tutto
era filato liscio in sala opera-
toria.
La settimana scorsa Mar-
cuzzo aveva effettuato una
tac ed era risultato a posto
con i parametri. Tanto che
era in attesa del trasferimen-
dei reparti del polo disabilità,
che fa capo alla gestione
dell’Ulss 2 di Treviso. A desta-
re perplessità oggi, infine, è l’e-
siguo numero di tamponi effet-
tuati per monitorare il conta-
gio: sarebbero stati meno di
una decina nei reparti gestiti
dall’Ulss, con 90 pazienti e
140 addetti. Nessuno scree-
ning in loco per pazienti e per-
sonale della casa di riposo.
Si è spento anche Luigi To-
non, 82 anni di San Fior di Sot-
to, era stato tra i primi agricol-
tori terzisti della zona e un
campione nazionale di bocce.
Con il suo trattore “Landi Te-
sta calda” andata a lavorare i
campi di grano, dal Coneglia-
nese al Vittoriese e Opitergi-
to a Motta di Livenza per il
periodo di riabilitazione car-
diologica post operatoria.
A inizio settimana, però,
insorgono le prime difficol-
tà, Dino comincia ad accusa-
re un malessere diffuso.
Sottoposto a tampone, è
risultato positivo al Co-
vid-19. L’evoluzione dell’in-
fezione non gli ha lasciato
scampo, le sue condizioni
sono peggiorate ogni gior-
no di più fino al decesso ve-
L’allarme globale: la situazione sanitaria
Se n’è andata Angelina
Giamberardino. 90 anni
aveva una situazione
medica grave
no. Era stato tra i fondatori del-
la bocciofila “Alla Camillotta”
di San Fior di Sotto, un campio-
ne che con la sua società anche
conquistato titoli a livello na-
zionale. Luigi Tonon era un
mago delle bocce ed ha vinto
diversi tornei e medaglie. La
sua vita nel novembre 2013
era stata segnata da un grave
incidente stradale. Era riusci-
to a riprendersi, ma aveva biso-
gno di assistenza ed era così
nerdì. Dino Marcuzzo vive-
va con la famiglia a San
Fior. Di professione camio-
nista, l’avventura nella Per-
mac ebbe iniziò 18 anni fa
quando accompagnava la fi-
glia Andrea a giocare a cal-
cio con i colori rossoblù.
Da qualche anno era an-
dato in pensione, non facen-
do mai mancare il suo con-
tributo pratico e affettivo al-
la famiglia Fattorel.
Faceva l’autista dei pulmi-
ni, seguendo le squadre sia
in casa che in tutte le trasfer-
te. Mai era mancato il suo ti-
fo per le “tose” in ogni parti-
ta. «All’interno della società
si respira una grande tristez-
za», spiega Matteo Fattorel,
direttore sportivo del setto-
re giovanile, «una doppia
mazzata, pochi giorni fa è
ospite del Cesana Malanotti di
Vittorio Veneto. Il 19 di marzo
è stato portato in ospedale per-
ché aveva febbre alta ed è risul-
tato positivo. Ieri notte è dece-
duto. «Oggi compiva gli anni
la mamma e hai voluto andare
a fargli gli auguri di persona, ri-
posa in pace», è stato il dolce
pensiero di uno dei figli. La-
scia nel dolore i figli Mauro, Lu-
ca, Giorgio ed Ezio, le nuore, i
nipoti Alessia, Thomas, Fran-
cesco, Eric, Iside, Amos, Adha-
ra e altri parenti.
Se n’è andata anche Angeli-
na Giamberardino. 90 anni,
aveva una situazione medica
già grave, ma il coronavirus su-
bentrato a metà marzo non le
ha lasciato scampo, è mancata
il 25 marzo. La figlia Annalisa
è ora ricoverata al Ca’ Foncel-
lo, e le sue condizioni sono in
miglioramento; mentre l’altro
figlio Gianfranco, è in via pre-
cauzionale in isolamento. An-
gelina era nata in Abruzzo e lì
aveva conosciuto quello che
poi sarebbe diventato suo ma-
rito Vincenzo Di Giambattista,
scomparso una ventina di anni
fa. Angelina lo aveva seguito a
Treviso, dove il marito era en-
trato in Aeronautica. —
(Hanno collaborato
Federico Cipolla e
Diego Bortolotto)
Dino Marcuzzo
mancato per malattia Giu-
seppe Casagrande, fondato-
re della Permac e patron del
calcio femminile».
«Il nostro pensiero», scri-
ve ancora la società sporti-
PRIMO PIANO 9
aveva 61 anni
San Zenone
dà l’addio
alla perpetua
Maria Teresa
Maria Teresa Boffo
TREVISO
Maria Teresa Boffo, nata
nel 1961, è deceduta ve-
nerdì all'ospedale di Mira-
no, dove era ricoverata da
qualche giorno. Residen-
te a San Zenone, faceva in
realtà la spola con Martel-
lago, dove fino a metà feb-
braio aveva collaborato
come perpetua, assisten-
do amorevolmente fino al-
la fine lo zio Don Luigi Bof-
fo, parroco emerito di
Martellago, deceduto lo
scorso 14 febbraio, nella
sua parrocchia. La donna
soffriva di altre patologie,
ma non così gravi da giu-
stificarne la morte. Anzi,
aveva avuto qualche mi-
glioramento proprio il
giorno precedente, tanto
da far ben sperare. «Devo
ammettere», dice il sinda-
co Fabio Marin, che ha
espresso le condoglianze
da parte di tutta la comuni-
tà alla famiglia e al fratel-
lo Giancarlo, in particola-
re, residente a San Zeno-
ne «che la notizia mi ha
scioccatoo: il coronavirus
sembrava sempre lonta-
no. Cerco di essere vicino
ai miei cittadini, sopratut-
to quelli che vivono isolati
e tre giorni fa ero passato
anche da lei, ma non l'ave-
vo trovata a casa, ma non
mi ero allarmato, perchè
sapevo che poteva dormi-
re a Martellago». Lascia i
fratelli Giancarlo, Vitale,
Luciano e Marisa. —
MARIA ELENA TONIN
va, «va in particolare ai suoi
figli, Christian e Andrea. La
famiglia della Permac si
stringe ancora una volta in
un unico grande abbraccio
nel ricordo di Dino e di tutto
quello che ha fatto per noi.
Ciao Dino, per sempre nei
nostri cuori rossoblù».
Un lutto che investe quin-
di due comunità, quella vit-
toriese e quella sanfiorese,
già provate dal pesante tri-
buto di vite umane imposte
dall’epidemia di Covid-19.
Nei prossimi giorni sarà or-
ganizzata la sepoltura in for-
ma privata di Marcuzzo, in
ottemperanza alle ultime di-
rettive che vietano l’assem-
bramento in luogo pubbli-
co. —
FRANCESCA GALLO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10 PRIMO PIANO
L’allarme globale: i test in provincia di Treviso
«Più tamponi nelle case di riposo
per circoscrivere i focolai in tempo»
Di Daniel (Snami): «Proteggere le strutture che ancora non hanno casi». Il malessere degli operatori: «Ancora pochi test»
TREVISO
Il fronte delle case di riposo è
quello che preoccupa di più
in questo momento: focolai
veri e propri si stanno accen-
dendo in diversi punti della
provincia, e vista l’esperienza
di Geriatria al Ca’ Foncello,
con il suo carico drammatico
di lutti e di contagi, azienda
sanitaria e istituti stanno cor-
rendo ai ripari per circoscrive-
re i casi. Su questo si innesta,
però, il malessere di alcuni
operatori di importanti strut-
ture trevigiane: «Non ci è sta-
to fatto il tampone, né sappia-
mo se e quando potremo far-
lo. Abbiamo alcuni ospiti con
la febbre, è necessario interve-
nire subito per non generare
altri focolai e per non manda-
re in tilt il servizio, visto che
molti di noi rischiano di esse-
re positivi».
«CIRCOSCRIVERE IL CONTAGIO»
Bruno Di Daniel, sindacato
Snami, medico di base opera-
tivo anche nella casa di riposo
di Maserada, ieri ha sottoli-
neato l’importanza di esten-
dere i tamponi a tutti gli ope-
ratori e agli ospiti delle strut-
ture per anziani. Anche e so-
prattutto in quelle dove oggi
non ci sono casi confermati,
proprio per evitare che – co-
me accaduto con i focolai nei
paesi veneti – eventuali opera-
tori asintomatici possano far
divampare l’incendio. «L'in-
fettività di questo virus è altis-
sima, e credo che ce lo porte-
remo dietro a lungo» com-
menta Di Daniel, «a Masera-
da, dove lavoro, per ora non
abbiamo alcun caso positivo
all’interno della struttura per
anziani, ma già il 22 febbraio
avevo detto alla direttrice che
non volevo che entrasse più
nessuno. Operatori ed educa-
tori arrivano lo stesso e sono
bravissimi, per i familiari si
fanno le videotelefonate, sa-
rebbe impensabile far entra-
IL PUNTO
Il virus ha colpito 5 strutture
E altre tre sono in ansia
TREVISO
Cinque strutture - più del
10% delle 45 strutture accre-
ditate – che stanno facendo i
conti con le positività di ospi-
ti e operatori. Sono Ca’ dei
Fiori a Casale, la Santa Ma-
ria de’ Zairo a Zero Branco, il
Cesana Malanotti e ora il
Gris di Mogliano (sia il nu-
cleo disabili che la residenza
per anziani e villa Belvedere
di Crocetta de Montello (co-
Ospiti di una casa di riposo nel trevigiano
munque solo 1 caso accerta-
to). Ma ci sono altre tre strut-
ture in ansia: l’Israa di Trevi-
so, con 17 ospiti isolati in
due ali sia al Menegazzi di
San Giuseppe che allo Zali-
vani di Fiera, casa Fenzi a Co-
negliano (con una raffica di
decessi negli ultimi giorni),
il San Gregorio di Valdobbia-
dene, dove si è in attesa de-
gli esiti dei tamponi cui è sta-
to sottoposto il personale.
Dire che c’è paura, tra gli
ospiti, gli operatori, i dirigen-
ti, e gli stessi familiari degli
utenti è poco, tanto più in
una situazione dove conti-
nuano a mancare le masche-
rine. Non confortano nem-
meno le statistiche ufficiali
della Regione, che in pochis-
simi giorni hanno visti tripli-
cati i casi di contagi, da 40 a
122 (75 ospiti e 47 dipenden-
ti). Non solo, gli 11 deceduti
fra i residenti censiti il 25
marzo erano un terzo di tut-
Ca’ dei Fiori a Casale, dove si sono registrati i primi decessi da virus
to il Veneto (30).
E la Marca è secondo solo
all’Usl di Padova, che sconta
il caso Merlara, dov’era risul-
tato positivo il 60 % degli
ospiti e il 50 % degli operato-
ri. Ma ben 3 province, sin
re altra gente dall’esterno».
Capitolo tamponi: molti ope-
ratori lamentano che, nono-
stante le promesse, finora i te-
st non si sono visti. «In effetti
– continua Di Daniel – nelle
case di riposo dovrebbero fa-
re il tampone a tutto il perso-
nale, ma sappiamo che è suc-
cesso solo in alcune strutture
e siamo appena all’inizio. Ca-
piamo che la logistica sia diffi-
cile e serva tempo, ma la mia
idea è che le case di riposo che
oggi sono completamente ne-
gative andrebbero fatte pri-
ma delle altre. I tamponi van-
no fatti dove non ci sono casi
positivi: è indispensabile pro-
teggere le strutture in cui non
c’è ancora il virus, per trovare
i positivi asintomatici e dila-
zionare l'arrivo dell’infezio-
Aumentano i lavoratori
in malattia
e anche i servizi
diventano a rischio
ne. Se riusciamo a fare in mo-
do di distribuire i contagi lun-
go un arco temporale di un an-
no, piuttosto che in un picco
di pochi mesi, riusciremo a da-
re una tregua agli ospedali, al-
trimenti sarà difficile da gesti-
re».
I FRONTI APERTI
Si vivono giorni di tensione a
Ca’ dei Fiori, a Casale, a causa
di una serie di decessi che han-
no colpito gli ospiti nell’ulti-
mo periodo. Lo stesso a Casa
Fenzi, storico istituto di Cone-
gliano, dove negli ultimi gior-
ni si sono contati sette decessi
(del Covid-19 in molti casi c’è
solo il sospetto, perché non è
stato possibile effettuare il te-
st): domani tutti gli operatori
dovrebbero essere sottoposti
al tampone. Così come si re-
spira apprensione al Cesana
Malanotti di Vittorio, sempre
qui, risultano ancora senza
decessi di degenti di case di
riposo.
Gli addetti ai avori fanno
osservare anche la differen-
za delle situazioni. Se a Ca’
dei Fiori e a Zero Branco è
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
a causa di alcuni casi sospetti,
off limits come molte altre ca-
se di riposo. Ma sono decine
gli istituti della Marca che vi-
vono lo stesso problema: l’ul-
tima indagine dell’Usl riporta
75 casi di positività tra i dipen-
denti e una cinquantina tra
gli ospiti.
BOOM DI SEGNALAZIONI
Ieri pomeriggio anche Gabrie-
le Zanella (Rifondazione Co-
munista Treviso) si è fatto
portavoce della protesta di di-
versi addetti: «In proposito di
maschere e mascherine, va ri-
levato che gli operatori di te-
rapia intensiva di Treviso, di-
rettamente a contatto con le
persone contagiate, sono og-
gi dotati di dispositivi Ffp2,
anziché degli Ffp3 opportuni
e necessari a tutela di chi sta
in prima linea. Non è ammissi-
bile inoltre che, sempre nel
trevigiano, contesto già og-
getto di contagio importante
presso il Ca' Foncello, ad oggi
non siano ancora stati sotto-
posti a tampone moltissimi la-
voratori in settori ad alto ri-
schio: parliamo di rianimato-
ri, personale ospedaliero,
operatori socio sanitari delle
case di riposo».
SERVIZI A RISCHIO
In numerosi istituti, infine, la
qualità del servizio potrebbe
risentirne. Il primo problema
è quello del personale conta-
giato e dei contatti in quaran-
tena: se i numeri cresceranno
di pari passo con la diffusione
dei tamponi, in molte realtà
diventerà difficile garantire
un servizio essenziale, pro-
prio com’è accaduto al Ca’
Foncello. Sono aumentate in
modo considerevole, inoltre,
le assenze per malattia: an-
che in presenza di un minimo
sintomo chi se la sentirebbe,
oggi, di prestare servizio in
una casa di riposo?. —
ANDREA DE POLO
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stata determinante l’ospeda-
lizzazione di alcuni ospiti a
Geriatria di Treviso (poi tor-
nati nelle strutture, procedu-
ra oggi eliminata dai nuovi
protocolli propri per impedi-
re contagi), in altri casi -
dall’Israa di Treviso a villa
Belvedere a Crocetta e al
Gris di Mogliano - c’è stata la
visita di servizi di medici
esterni risultati poi positivi, i
quali avevano compiuto il lo-
ro periodico controllo degli
ospiti loro assegnati, in pia-
ni o divisioni interne delle
strutture.
La linea dell’Usl 2, di fron-
te alla nuova emergenza, è
bene chiara: tamponi e con-
trolli di massa sul personale,
non sugli ospiti, sottoposti ai
test solo se sintomatici o so-
spetti conclamati. —
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
a oSpiTi e perSoNale
Usl 2: appena
consegnate
novemila
mascherine
TREVISO
Case di riposo senza ma-
scherine? L’Usl 2 fa sape-
re di averne distribuiti,
nell’ultimo weekend, ol-
tre novemila, nella nostra
provincia.
«Distribuzione straordi-
naria di dispositivi di pro-
tezione individuale alle
Case di riposo in questo fi-
ne settimana: da venerdì
l’Usl 2 ha distribuito nelle
strutture presenti sul terri-
torio oltre novemila ma-
scherine, in dettaglio
8720 di tipo chirurgico e
360 Ffp2, fatte pervenire
dalla Regione, dice la no-
ta diramata dai vertici
dell’azienda sociosanita-
ria provinciale.
La prossima settimana
arriveranno, sempre dal-
la Regione, altri ingenti
quantitativi di dispositivi.
«E provvederemo a distri-
buirli immediatamente
sia agli operatori sia agli
ospiti delle case di ripo-
so», anticipa il direttore
generale dell’Usl 2, Fran-
cesco Benazzi , «Pur non
essendo la gestione delle
case di riposo in capo all’a-
zienda Sanitaria abbiamo
attivato a supporto di que-
ste strutture, che in que-
sto difficile momento si
trovano a gestire l’utenza
più esposta e più fragile,
una task force dedicata».
Tra le iniziative già av-
viate dalla task force - sot-
to la direzione di george
Louis Del Re, numero uno
dei servizi sociali, e il coor-
dinamento di Franco Mo-
retto – la a messa a punto
e l’avvio dell’effettuazio-
ne dei tamponi su ospiti e
personale; la consulenza
sull’organizzazione di zo-
ne di protezione nelle stes-
se case di riposo e, ultima
ma non meno importan-
te, l’attivazione della repe-
ribilità telefonica, con
una geriatria a disposizio-
ne per la valutazione di si-
tuazioni dubbie o partico-
larmente complesse. —
CoNeGliaNo, la ComUNiTÀ Di SaN marTiNo e roSa iN preGHiera
Covid, parroco e vice ricoverati
Altri due padri in quarantena
CONEGLIANO
La comunità di San Martino a
Conegliano prega per i suoi sa-
cerdoti. Da una settimana il
parroco padre Giuseppe Men-
zato, e il vicario padre Giusep-
pe Garbin, 76enni, sono ricove-
rati a Vittorio Veneto, conta-
giati dal Covid-19. I due sono
stabili. Uniti nel sacerdozio –
hanno preso i voti a Viterbo
nel marzo del ’74 - e ora nella
lotta al virus. Fanno parte dei
Giuseppini del Murialdo.
Due immagini del laboratorio di Microbiologia del Ca’ Foncello, dove sono stati testati nelle ultime settimane, fino a ieri, i kit anticorpali. Da domani sono operativi in tutto il Veneto
Seicentomila kit sul Veneto
La rivoluzione nei controlli
GIà domani operativi gli strumenti che vanno a caccia degli anticorpi IgM e IgG
Tempi velocissimi, flessibilità e costi inferiori. Rigoli risultati molto soddisfacenti
TREVISO
Sono seicentomila. Quattro-
centomila li ha ordinati l’A-
zienda Zero per l’intero Ve-
neto; 100 mila l’Usl 2 per
Treviso, Marca e Usl confi-
nanti; altri 100 mila sono il
dono di un benefattore, per
la Marca. Sono i kit anticor-
pali monoclonali – prodotti
in Cina - e con tutte le certifi-
cazioni di legge – che fra og-
gi e domani diventeranno
operativi in tutto il Veneto.
E sono destinati, per le lo-
ro peculiarità, a rivoluziona-
re le politiche di test sulla po-
polazione. L’alternativa –
non secca, ma più agile e
più economica – al tampo-
ne. Quest’ultimo comincia
a scarseggiare, ed è ben più
costoso e più lento per dare
le risposte alle persone con-
trollate.
I kit si prestano molto me-
Tutti i fedeli della parroc-
chia, i Giuseppini e tutta Cone-
gliano si sono stretti loro intor-
no. «Il parroco padre Menzato
e il vice padre Garbin, positivi
al Covid-19, sono ricoverati a
Vittorio Veneto in condizioni
stazionarie», è la nota ufficiale
dei Giuseppini, «Padre Piero e
padre Alfonso sono in buona
salute e in quarantena nella
parrocchia dei Santi Martino e
Rosa. Un ringraziamento a chi
li sostiene concretamente, pa-
dre Gastone gode di buona sa-
glio, per i velocisissimi esiti,
a screening di massa sulla
popolazione o su determina-
ti ambitii sanitari. Non solo:
possono venir impiegati per
fare cordone o filtro rispet-
to a ospedali e case di ripo-
so, dai pronto soccorso agli
accessi esteerni, consenten-
do in pochi minuti (meno di
5 il test, meno di 20 “proto-
collo” ed esito) di sapere se
la persona cui è stato prele-
vato sangue (poche gocce
da un dito) è positivo, lo sia
stato, sia in via di guarigio-
ne, o sia totalmente negati-
va.
LA SPERIMENTAZIONE
Dopo averli ricevuti da un
manager che li aveva a sua
volta avuti dalla Cina, l’Usl
2 ha avviato una sperimen-
tazione affidando al dottor
Roberto Rigoli, primario di
microbiologia al Ca’ Foncel-
lute».
Sono cinque i padri in servi-
zio a San Martino, dal 1921 af-
fidata ai Giuseppini del Murial-
do. Padre Giuseppe Menzato è
parroco da ottobre, prima era
stato vice di padre Guglielmo
Cestonaro. Padre Giuseppe
Garbin, sempre da ottobre, è
vicario. «La famiglia del Mu-
rialdo ricorda la comunità dei
Santi Martino e Rosa nelle pre-
ghiere», fa sapere la congrega-
zione, «E chiede a tutti di pre-
gare per questi confratelli, ri-
L’allarme globale: i test in provincia di Treviso
lo, su una prima partita. Do-
po alcuni test interni sul per-
sonale ospedaliero, da ve-
nerdì sono stati eseguiti test
più allargati su tre “campio-
ni” rappresentativi: positivi
asintomatici, positivi mala-
ti, negativi. «Con risultati
pienamente soddisfacenti
per affidabilità e rapidità»,
spiega Rigoli, «E in molti ca-
si abbiamo registrato guari-
gioni pieni o in corso, dato
confortante». Tra i vantaggi
dei kit la capacità di fotogra-
fare l’evoluzione di una per-
sona rispetto al virus (in pei-
na diacronia), mentre il
tampone è una sorta di foto
istantanea, sincronica.
COME FUNZIONA
Le gocce di sangue preleva-
to vengono sottoposte al te-
st, che rileva la presenza del-
la risposta immunitaria. Il
nostro corpo, di fronte a un
cordando nella preghiera an-
che tutto il personale sanita-
rio». I sacerdoti avevano conti-
nuato a celebrare le messe nel-
la cappellina e per rimanere
“distanti ma uniti”, la messa
domenicale veniva trasmessa
in streaming sul canale dell’o-
ratorio di San Martino.
«Mi mancate tanto, vedere
la chiesa vuota, vedere le no-
stre celebrazioni ridotte a con-
celebrazione», aveva detto pa-
dre Giuseppe, il 15 marzo sui
social, «mi mancate molti, ci
mancate molto. Ma questa asti-
nenza dalla messa, dalla comu-
nione, speriamo che instauri
in noi quella sete di cui parla il
Vangelo, sete di Dio, di genero-
sità, di altruismo. Vi abbraccio
tutti in modo virtuale».
Il parroco aveva invitato i fe-
deli a raccogliersi in preghiera
ogni pomeriggio alle 17, come
ROBERTO RIGOLI, PRIMARIO
DELLA MICROBIOLOGIA
DEL CA’ FONCELLO A TREVISO
Quattrocentomila
ordinati dall’Azienda 0
Centomila dall’Usl 2
e altrettanti donati
alla nostra provincia
da un benefattore
loro. «Ricordiamo tutta la co-
munità, soprattutto gli amma-
lati, gli anziani, le persone sole
– aggiungeva don Giuseppe -.
Ci affidiamo alla volontà del Si-
gnore. Come dico sempre, sia
fatta la tua volontà, ma se
ascolti anche me va bene»-
E ci sono poesie scritte da ca-
techiste, fedeli e bambini.
«Torneranno gli abbracci, i ba-
ci dati serenamente – hanno
scritto Carlo, prima media, e la
sua mamma - «Se trovi un ami-
co salutalo con l’anima, sorri-
di, mandagli un bacio da lonta-
no e lui lo sentirà vicino, il cuo-
re non si tocca solo con la ma-
no. Animo e forza a tutti ed in-
sieme sicuramente ce la fare-
mo». Numerosi anche i mes-
saggi ai parroci, tra cui quello
dell’ex sindaco Floriano Zam-
bon. —
DIEGO BORTOLOTTO
PRIMO PIANO 11
virus, reagisce con gli anti-
corpi, lasciando tracce ri-
scontrabili anche a distanza
di tempo.
Il kit va a caccia di due tipi
di immunoglobuline.
Le IgM “spie” di una fase
attiva del virus, ma che poi
scompaiono velocemente.
La loro presenza indica infe-
zione in corso, anche se asin-
tomatico: dunque il kit indi-
vidua portatori sani
Le IgG, invece, aumenta-
no con il tempo, memoria
immunitaria delle infezioni
virali.
Più Igm che IgG? L’infezio-
ne è in corso. Più IgG? Allo-
ra l’infezione è già stata svi-
luppata, con o senza sinto-
mi. Emergono anche gli ex
positivi. Tutti “campioni”
che possono infine venir sot-
toposti a tampone, che non
è più primo strumento di
screening, ma può accerta-
re se il virus sia stato negati-
vizzato.
I COSTI
Infine, ma non in coda, il ri-
svolto strettamente econo-
mico. Ogni kit costa dai 4 ai
5 dollari, per quanto stia sa-
lendo vista la caccia di tuti a
questi strumenti. In ogni ca-
so, costa meno di un decimo
di un tampone. E i conti so-
no presto fatti. —
ANDREA . PASSERINI
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Padre Menzato (da “L’Azione”)
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
Il quartier generale della Geox a Biadene di Montebelluna:
l’azienda sta continuando a lavorare con i motori al minimo
trattamento che non altera
la traspirabilità del tessu-
to.La mascherina in tessuto
è lavabile e riutilizzabile 3/4
volte prima che il trattamen-
to idrorepellente degradi. In
questi giorni di lavoro inten-
so per la messa a punto del
prodotto sono anche stati
preparati tutta una serie di
documenti da inviare all’Isti-
tuto Superiore di Sanità per
la richiesta di approvazione
in deroga come dispositivo
la proposta
«Aiutiamo Treviso, in 4 punti»
L’idea di un fondo comunale
Mano tesa all’amministrazione
dalla minoranza consiliare
«Lavoriamo insieme
per il bene attuale e futuro
di cittadini e imprese»
TREVISO
Il principio primo è «uscire
da logiche di parte e contri-
buire con idee, condividen-
do l’impegno per aiutare la
nostra splendida Città». Così
di protezione individuale.
Inoltre sono stati mandati
tutti i materiali utilizzati a
far testare presso un labora-
torio di analisi tessile certifi-
cato. Siamo pronti alla pro-
duzione di mascherine con
tessuto a magazzino per
30.000 mascherine». Un
esempio, non l’unico, di co-
me il tessile della Marca sta
reagendo a una crisi senza
precedenti. —
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ieri i gruppi di minoranza in
consiglio comunale a Trevi-
so hanno inviato una propo-
sta di iniziative per il soste-
gno ai cittadini e alle imprese
di Treviso al sindaco Conte e
alla maggioranza tutta. Cin-
que gli interventi proposti,
partendo dall’istituzione di
un fondo di mutuo soccorso,
per un sostegno economico
generale tra Comune, Dioce-
si e cittadini. «Un passo com-
serenissima spa
«Più tutele
per gli addetti
delle mense
ospedaliere»
TREVISO
«Dopo numerose richie-
ste rivolte alla direzione
di Serenissima per sapere
quali iniziative voleva in-
traprendere in merito alla
sospensione decretata dal
governo, a tutt’oggi la Se-
renissima Ristorazione
s.p.a. non ha dato alcun se-
gno di vita nel fornire una
comunicazione in meri-
to». La comunicazione ar-
riva dai lavoratori di Sere-
nissima Ristorazione,
azienda con 5.000 dipen-
denti attiva nella conse-
gna dei pasti nelle mense
scolastiche, ospedaliere,
aziendali. «Le lavoratrici
di Mogliano e Martellago
manifestano quindi la lo-
ro indignazione per un
comportamento privo di
rispetto nei confronti di
chi si è sempre reso dispo-
nibile e fornito la propria
collaborazione per il bene
primario degli utenti».
Anche Maurizio Conta-
valli, segretario regionale
Fiadel Veneto, è interve-
nuto nel merito della que-
stione, ricordando che gli
addetti di Serenissima,
tra le altre cose, hanno la-
vorato in Geriatria al Ca’
Foncello, nel cuore del fo-
colaio di Covid: «Alle auto-
rità preposte chiediamo
di attivare tutte le misure
necessarie per la salva-
guardia e salute delle di-
pendenti a diretto contat-
to con pazienti ricoverati
presso quei nosocomi do-
ve si son manifestati conta-
gi da coronavirus; di atti-
varsi per decretare misure
straordinarie a salvaguar-
dia del reddito quali am-
mortizzatori sociali nel pe-
riodo di sospensione.
Esprimiamo inoltre fortis-
sima preoccupazione per
tutti gli operatori delle
mense scolastiche in ap-
palto che già soffrono di
stipendi al di sotto del mi-
nimo vitale per il ridotto
numero di ore lavorative
part-time». —
plesso» ammettono le mino-
ranze, ma «cruciale per anda-
re oltre ben oltre l’epidemia
dando sostegno alle piccole
realtà economiche». Il fondo
va istituito – secondo l’oppo-
sizione – con uno stanzia-
mento dell’amministrazione
comunale e va aperto alla
partecipazione economica
di singoli cittadini, di impre-
se e di associazioni. Il fondo
dovrà puntare anche priorita-
L’allarme globale: l’economia trevigiana
paolo Visentin, Bar caffetteria in strada sant’angelo
«Governo ed enti locali
pensino anche a noi
o non ci salveremo»
Paolo Visentin, gestore del bar caffetteria in strada Sant’Angelo
Lo storico barista trevigiano
teme che dei soldi stanziati
alle imprese arrivi poco o nulla
E in queste condizioni nessuno
è in grado di andare avanti
TREVISO
C’è un’altra paura che avanza
oltre a quella legittima per l’e-
pidemia. Come si potrà af-
frontare il “dopo” quando la
tensione si sarà allentata e le
attività economiche potran-
no rimettersi in moto. Gli
esercizi commerciali, già in
difficoltà a Treviso prima del-
la serrata, dovranno pagare
tasse e costi degli affitti a fron-
te di entrate pari a zero fino a
che non si ripartirà. Paolo Vi-
sentin gestisce da 15 anni il
Bar caffetteria in strada
Sant’Angelo. In tempi norma-
li due soci a turno dietro al
bancone, adesso a casa come
i colleghi di categoria. «Si par-
la di sospensione degli affitti
e delle tasse, ma a quanto pa-
riamente ad assistere disoc-
cupati a causa della crisi Co-
vid-19, dipendenti a tempo
determinato cui non è stato
rinnovato il contratto, ai pre-
cari, ai lavoratori autonomi
in crisi e «in una seconda fase
sarà dedicato a interventi più
strutturali che dovranno so-
stenere la ricostruzione del
tessuto socioeconomico del-
la città, con particolare atten-
zione ai piccoli esercizi e agli
operatori economici».
Tra gli altri punti la creazio-
ne di uno sportello telemati-
co e telefonico che accolga le
diverse richieste di aiuto sia
acarattere sanitario che psi-
cologiche; le esigenze lavora-
tive (segnalazione delle nuo-
ve disoccupazioni); le esigen-
ze di reperimento e conse-
gna alimentari; l’accesso ad
re poi dovremo pagare lo stes-
so. Dei soldi stanziati dal go-
verno per aiutare le imprese a
noi non arriverà nulla. Sarà
impossibile sopravvivere».
L’Ascom ha scritto una lette-
ra ai sindaci per chiedere in-
centivi ai proprietari per-
ché sospendano gli affitti e
li riducano poi.
«Ci sono anche le bollette e i
fornitori, ma né l’associazio-
«Banche, fornitori
e bollette da pagare
Non ci sono aiuti
e i debiti resteranno»
ne di categoria né il governo
si stanno muovendo, servireb-
be un accordo con i fornitori
di energia. Ci hanno detto
che dobbiamo arrangiarci an-
dando a trattare direttamen-
te. Noi paghiamo 400-500 eu-
ro al mese di corrente. Ades-
so consumiamo molto meno,
i conti
Corsa ad approvare
il bilancio di Ca’ Sugana
per liberare fondi utili
In Comune a Treviso si è deciso
di lanciare una vera e propria cor-
sa all’approvazione del bilancio
2019, una scelta presa perchè
se si riuscirà ad arrivare entro la
fine di aprile – o inizio maggio –
ad avere il timbro del consiglio
comunale sul rendiconto, con
l’approvazione dei revisori in ta-
sca si potrà avere accesso all’a-
vanzo di bilancio, un tesoretto
milionario da cui il Comune inten-
de attingere quest’anno sia per
arginare gli ammanchi di cassa
già registrati a causa della crisi
dovuta al virus, sia ad aiutare im-
prese e città in generale. —
PRIMO PIANO 13
ma i frigoriferi stanno funzio-
nando perché abbiamo la
merce dentro. Vivo nella pau-
ra che ce la stacchino. Poi ci
sono la bolletta del telefono e
mille altre tasse».
Per l’affitto come fate?
«Ho mandato una mail al pro-
prietario tramite l’agenzia
che fa da intermediario, han-
no detto che capiscono, ma
che non possono rimetterci.
Ci sarà una sospensione, ma
poi dovremo fare un piano
per spalmare i debiti nei pros-
simi mesi».
Come farete se non state in-
cassando?
«Considerando che anche pri-
ma di chiudere si lavorava po-
chissimo per paura dei conta-
gi, e che siamo chiusi da due
settimane, avremo grossi pro-
blemi. Fino ad ora le bollette
e l’affitto li abbiamo sempre
pagati regolarmente a costo
di rimetterci».
Vi hanno accordato il credi-
to d’imposta del 60% .
«Ma sono soldi che verranno
scalati dalle prossime tasse.
Non basta. Mi sono informa-
to sui 600 euro promessi dal
governo alle partite Iva, ma
sono solo per i liberi profesio-
nisti. Per noi esercenti non c’è
nulla, nessun aiuto, se non
cambia qualcosa. La tassa di
asporto rifiuti è sospesa? La
dovremo pagare dopo? Ci ri-
troveremo enormi cifre da pa-
gare proprio nella stagione
morta, l’estate».
Cosa succederà quando sa-
rà finita l’emergenza?
«Il mio è un appello sia al go-
verno che alla Regione per-
ché ci aiutino, non abbiamo
nessuna rete di protezione.
Non possiamo neppure chiu-
dere perché ci sono dei rap-
porti con le banche, finanzia-
menti aperti, i fornitori da pa-
gare. Se non vogliono aiutar-
ci a sopravvivere che almeno
ci facciamo chiudere con di-
gnità». —
MARZIA BORGHESI
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aiuti economici.
Terzo punto la creazione
di una rete di raccolta e distri-
buzione gratuita di alimenta-
ri e medicinali; «un aiuto eco-
nomico per le esigenze pri-
marie» spiega l’opposizione,
che «potrebbe mettere a di-
sposizione fondi per la spesa,
ma anche attivare la solida-
rietà di produttori e vendito-
ri», si pensa ai supermercati e
alle iniziative del banco ali-
mentare. Si propone poi il re-
perimento di strutture per i
senza fissa dimora o persone
in gravi difficoltà abitative
che si siano venute a creare
magari proprio anche a cau-
sa del virus, e che farebbero il
pari con l’attivazione del dor-
mitorio di via Pasubio h24 da
inizio marzo. —
F.D.W.
14 PRIMO PIANO
L’allarme globale: il lavoro nella Marca
Lavoratori all’esterno di un’azienda chiusa: in provincia di Treviso circa 58 mila quelle che hanno chiuse, molte però stanno chiedendo alla prefettura di poter continuare a lavorare
«Aperte senza permesso»
Cgil denuncia 12 aziende
Visentin: «C’è chi continua a lavorare in barba al decreto governativo»
Tra le segnalate in prefettura diverse aziende metalmeccaniche ed edili
TREVISO
Pur di non perdere “schei” e fat-
turato hanno deciso di sfidare
il decreto “Chiudi Italia” e di te-
nere aperto lo stesso. I dipen-
denti (e talvolta anche i loro fa-
miliari) però si sono opposti,
denunciando tutto al sindaca-
to, che ha segnalato le aziende
in prefettura. È caldissimo lo
scontro sul fronte delle apertu-
re, e al momento sono 12, in
provincia di Treviso, le azien-
de che secondo Cgil dovrebbe-
ro rimanere chiuse, secondo i
titolari invece avrebbero dirit-
to di continuare a lavorare.
I CASI CONTESTATI
«Nessuno può sgarrare o fare
il furbo» commenta Mauro Vi-
sentin, segretario generale
Cgil Treviso, «la salute dei lavo-
ratori è al primo posto». Il te-
ma è quanto mai complesso.
Da una parte ci sono le aziende
la lettera-appello
Genziana Distillati scrive ai fornitori
«Onoreremo ogni scadenza con tutti»
TREVISO
«Onoreremo ogni scadenza e
ogni singolo pagamento dovu-
to e invitiamo tutti, fornitori,
clienti, collaboratori, a fare al-
trettanto». Questo il sunto di
una lettera che Alessanro e Lo-
renza Carlassare, titolari di
Genziana Distillati di Pieve del
Grappa, hanno inviato indi-
stintamente a tutte le persone
con cui hanno legami lavorati-
vi. Un messaggio partito dal
(per esempio quelle che produ-
cono generi alimentari) che
possono rimanere aperte, e la
cui lista in base al codice Ateco
è stata pubblicata dal gover-
no. Per loro nessun problema:
possono andare avanti senza
comunicare nulla a nessuno.
Dall’altra ci sono tutte quelle
escluse. Tra queste, però, alcu-
ne si potrebbero “salvare” di-
mostrando di lavorare per una
filiera indispensabile (per
esempio chi produce le confe-
zioni per il cibo dei supermer-
cati): devono fare richiesta al-
la prefettura e sperare che arri-
vi l’autorizzazione. Nei giorni
scorsi sono arrivare 1.500 ri-
chieste al prefetto di Treviso.
Le 12 segnalate da Cgil, tutta-
via, non avrebbero nulla a che
fare con una filiera indispensa-
bile, e sono escluse dal decre-
to. Nella lista dei “furbetti” si
trova di tutto: c’è una grande
azienda trevigiana che produ-
cuore, dopo un primo momen-
to di smarrimento per ciò che
sta succedendo e un appello
che continuano a promuove-
re: «La nostra è, come tante,
un'azienda che risentirà pesan-
temente di quanto sta succe-
dendo, è un modo per ciascu-
no di prendersi le proprie re-
sponsabilità», continua Carlas-
sare «nei prossimi mesi il man-
cato fatturato metterà tutti noi
a dura prova: eppure credo
che questo sia l'unico modo
ce trivelle («Non mi pare si trat-
ti né di medicine né di alimen-
tari» commenta Visentin), ci
sono diverse aziende metal-
meccaniche ed edili, e una ver-
niciatura. Dimensioni? «Dicia-
mo che nessuna di queste è
un’azienda artigiana – conti-
nua il numero uno di Cgil – so-
no tutte realtà ben strutturate,
con numerosi dipendenti». La
parola finale sulla prosecuzio-
ne o meno dell’attività spetta,
naturalmente, al prefetto, che
potrà disporre la sospensione
della produzione nel caso tro-
vasse fondate le perplessità di
Cgil.
SEGNALAZIONI DAI FAMILIARI
L’impressione è che alla fine di
questo periodo di “serrata”
quasi totale le segnalazioni sa-
ranno molte più di dodici. «Le
raccogliamo sia dai lavoratori
che dai loro familiari, che spes-
so sono preoccupati per la salu-
per evitare l'innesco di una tre-
menda spirale di una crisi sen-
za uscita».
Proprio quest'anno l'azien-
da a gestione famigliare, cele-
bra i 50 anni di vita. Nata dalla
volontà e dalla capacità im-
prenditoriale di Elido (Elio)
Carlassare e Angela Onisto, co-
me tanti legati al Grappa, dove
hanno gestito un albergo a
Ponte San Lorenzo, a pochi chi-
lometri da Cima Grappa e la
stazione meteo. Un'azienda ar-
MAURO VISENTIN
SEGRETARIO GENERALE
CGIL TREVISO
«Ci telefonano
i familiari preoccupati
per i loro cari
In questa fase
la priorità dev’essere
tutelare la salute»
tigianale che lavora conto ter-
zi, dalle piccole realtà alle mul-
tinazionali del bere, che come
migliaia di altre aziende del Ve-
neto, fa della propria professio-
nalità e discrezione, un vanto.
I primi amari di qualità fatti
con erbe e radici della monta-
gna amata per soddisfare i
clienti dell'albergo, sono oggi
150.000 bottiglie tra liquori
ed amari e oltre 300.000 litri
di prodotto in cisterna e un'a-
zienda con tre dipendenti più i
te dei loro cari. In molti casi in
famiglia ci sono persone in cat-
tive condizioni di salute e si cer-
ca di essere prudenti, mentre
tra i lavoratori prevale la pau-
ra per la “soffiata” e si va in fab-
brica lo stesso. Ma questo non
è proprio il momento di fare
gli eroi». La prefettura in que-
sti giorni è inondata di doman-
de per poter continuare a lavo-
rare: «Non spetta a noi assu-
merci la responsabilità di dire
sì o no» continua Visentin, «io
credo che in questa fase tutti
debbano essere responsabili
delle proprie azioni, ciascuna
azienda ha la sua specificità ed
è convinta di essere insostitui-
bile, ma mi auguro per il bene
di tutti che solo quelle davvero
indispensabili alla comunità
continuino a operare».
LA SPINTA PER LAVORARE
Non è un mistero che da più
parti si spinga per non inter-
rompere le produzioni. Il mon-
do industriale è in fibrillazio-
ne e guarda terrorizzato alle
prospettive dei prossimi mesi,
con una chiusura che si annun-
cia ancora lunga, un’emergen-
za sanitaria di cui non si vede
la fine e prospettive nerissime
su tutti i mercati. Chi può, quin-
di, fa i salti mortali per restare
aperto. Ma questo, insiste
Cgil, non può ostacolare la bat-
taglia al coronavirus. —
ANDREA DE POLO
© R PRODUZIONE RISERVATA
stagionali.
Il mondo industriale e arti-
gianale si affiderà all'aiuto del-
lo Stato per superare questa si-
tuazione difficile «non parago-
nabile a nessuna crisi vissuta
negli ultimi 50 anni, ma credo
che sia nostro dovere aiutare
noi per primi lo Stato, per aiu-
tare tutti. Pagare tasse e forni-
tori, per continuare ad esser-
ci», continua Carlassare, «trop-
po spesso abbiamo la tenden-
za a piangerci addosso, ad
aspettare che siano gli altri a
dover fare qualche cosa». L'ap-
pello è diventato un circuito
virtuoso: molti i messaggi ri-
tornati ai Carlassare, con l'assi-
curazione che, se qualcuno dei
propri clienti chiederà, saran-
no concesse dilazioni, ma che
il messaggio è stato colto. —
MARIA ELENA TONIN
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
camera Di commercio
Pozza sicuro
«Noi ci siamo
con le ditte
del territorio»
TREVISO
«I nostri territori hanno dia-
logato con un’energia che
vorrei fosse distribuita per
dare forza a tutti gli impren-
ditori», comunica il presi-
dente della Camera di Com-
mercio di Treviso Belluno
Mario Pozza, «Due incontri
dedicati per ascoltare e ri-
spondere alle peculiarità
dei territori e uniti dall’uni-
co obiettivo di essere con
forza creditizia, con riorga-
nizzazione delle risorse a
fianco di tutte le imprese e
dei loro collaboratori. Rac-
colgo l’invito rivolto alla Ca-
mera di Commercio di esse-
re portavoce di questi gridi
di allarme. Non vogliamo
piangere la fine delle impre-
se, prima ancora che finisca
l’emergenza sanitaria. Ne-
gli incontri è emersa la vo-
lontà, da parte di tutti, di ri-
calibrare i progetti già pre-
sentati dalle associazioni di
categoria per rispondere al-
le nuove priorità che si so-
no presentate. E’ emersa la
necessità di dare voce alla
inadeguatezza della cassa
integrazione in deroga».
Il presidente Pozza ha
inoltre informato della vo-
lontà, già espressa a livello
nazionale camerale, di rica-
librare i progetti del 20%
per il rilancio economico.
Soprattutto di concerto con
la Regione per la promozio-
ne delle mete turistiche, in
maniera coordinata per
azioni di sistema per con-
vergere unitamente su
obiettivi chiari per il rilan-
cio turistico del Veneto. Co-
sì Pozza ha esposto i nuovi
tavoli di concertazione
aperti con la Regione per
aprire una linea di credito
con tassi accessibili per im-
prese in difficoltà: «Sarà
un’azione di sistema con i
consorzi fidi, Veneto svilup-
po e il consorzio nazionale
delle Camere di commer-
cio».
E c’è la costituzione di un
tavolo di concertazione
con Regione e l’Università
di Padova, per sostenere
progetti per il rientro in
azienda dei lavoratori, per
assicurare la loro salute e
monitorare la sicurezza,
usando le tecnologie all’a-
vanguardia che permetta-
no di creare uno scudo pro-
tettivo verso il capitale uma-
no delle nostre imprese, la
ricchezza più grande che
può avere l’impresa.
Nel corso dell’incontro
Assindustria Venetocentro
ha informato della lettera
inviata a tutte le imprese
perché onorino le scadenza
di fine mese appellandosi
al senso di responsabilità.
E’ stata richiamata l’atten-
zione sul pericolo che corro-
no le medie imprese che
hanno meno di 250 occupa-
ti con un fatturato annuo
non superiore a 50 milioni,
di rimanere escluse dagli
aiuti finanziari. —
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
L’emergenza globale: storie di coraggio
PAOLO
FAVERO
Offica Favero, Treviso
«Aperti per emergenze
(lenti a contatto, ripa-
razioni) martedì e sa-
bato ore 11-13 per il re-
sto sono reperibile. In
questo momento il pro-
fitto è secondario».
EMANUELA
PASSARELLA
Viva Frutta, Carbonera
«Accogliamo tutti con
il sorriso nonostante
l’emergenza. I clienti
hanno recepito molto
bene le regole. Conse-
gne a domicilio con vo-
lontari del Comune».
MASSIMO
DELLA LIBERA
Macelleria Bisteca, Vittorio V.to
«Ero già abituato a pre-
parare prodotti pronti
su richiesta della clien-
tela, ora ci adeguiamo
ancor più alle esigen-
ze dei nostri clienti, vo-
tandoci all’asporto».
RUDI
BAREL
Maxì superm., Costa Vittorio V.to
«Mi adoperavo talvol-
ta per consegne, ora ab-
biamo ampliato. Consi-
derate le difficoltà di
approvvigionamento,
cerchiamo di soddisfa-
re tutti».
RENZO
MAZZON
Minimarket Crai,, San Cipriano
«Aperti dal lunedì al sa-
bato e grazie a un vo-
lontario (Thomas Mar-
ton, foto), indicatoci
dal Comune, garantia-
mo la consegna a domi-
cilio per fasce deboli».
LAURA
ZUCCHELLO
Emporio, San Pelajo (Treviso)
«Lavoriamo moltissi-
mo con spesa prenota-
ta e consegnata a casa.
Si va dal singolo pro-
dotto al pasto comple-
to, i clienti apprezzano
qualità e tipicità».
I commercianti: «La gente
ha bisogno e noi ci siamo
Consegne anche a casa»
«Garantiamo quanto serve ai cittadini e so-
steniamo anche i servizi necessari alla col-
lettività». I commercianti soci di
Ascom-Confcommercio Treviso, talvolta
pur rimettendoci, tengono le serrande al-
zate a oltranza. Lo dicono con orgoglio.
Praticamente tutti hanno fin da subito af-
LUCA
COLZERA
Macelleria Succulenta, S. Bona
«Ho messo i dipenden-
ti in laboratorio, noi at-
trezzati con disinfet-
tanti. I clienti entrano
uno alla volta, spesso
prenotano al telefono.
Consegne a domicilio»
ERSILIA
FERRAZZA
Termohouse, Asolo
«Continuiamo a forni-
re gasolio per riscalda-
mento ad abitazioni
private, ai caseifici e
all’agricoltura. Perso-
nale ridotto in ufficio,
consegne garantite».
MARCO
SIMEON
Ferramenta, Zero Branco
«Molte consegne di
bombole di gas a priva-
ti e tante vendite di at-
trezzi per lavori di ca-
sa, giardinaggio e pittu-
ra. Aperto ore 10-12,
reperibili al telefono».
fiancato, al normale canale di vendita, la
consegna a domicilio. E più d’uno – per
sveltire le operazioni e ridurre al minimo
le possibilità di contatto – ha avviato la pre-
notazione telefonica della spesa. Un po’
tutti segnalano il calo delle vendite e la
preoccupazione per il futuro, ma segnala-
MAREVA
GAVA
Trattoria, Vittorio Veneto
«Abbiamo riconverti-
to la nostra attività, re-
capitando pasti a do-
micilio: cerchiamo di
superare la crisi e al-
lietare chi è costretto
a rimanere a casa».
NICLA
ZAGO
Igiene e cura pers., Zero Branco
«In questo periodo
vendo soprattutto igie-
nizzanti per mani,
guanti, prodotti per ca-
pelli e tinture. In pae-
se consegno a domici-
lio a chi ha bisogno».
ENRICO
SARTOR
Pescheria, Pieve di Soligo
«Molte marinerie fer-
me, ci approvvigionia-
mo a Cesenatico: pe-
sce buono e fresco. Ri-
storanti chiusi: c’è un
calo, ma facciamo con-
segne a domicilio».
no anche che la crisi ha dato l’opportunità
di scoprire nuove opportunità, di riorga-
nizzare il negozio e i servizi collegati. Una
nota umana: «Ci manca il contatto stretto
con i clienti, le quattro chiacchiere tra una
vendita e l’altra. Perché il rapporto con i
clienti è soprattutto umano». —
MAURIZIO
BARBON
Stazione Esso, Spresiano
«Il lavoro si è ridotto,
ho 4 dipendenti a casa.
Aperto al mattino, fac-
cio piccole riparazioni
ed emergenze. Essen-
ziale garantire il servi-
zio per chi lavora».
PRIMO PIANO
LORIS
AIOLO
Panificio, Preganziol
«Il consumo è aumen-
tato perché le fami-
glie sono tutte a casa
quindi c’è anche il
pranzo. Mio figlio aiu-
ta per le consegne a
domicilio».
PAOLO
VANZIN
Panificio, Valdobbiadene
«Abbiamo un calo do-
vuto alla chiusura del-
le cantine (degusta-
zioni) e delle scuole
di cui siamo fornitori.
Consegne domicilio,
soprattutto anziani».
ROBERTO
GUARISA
Stazione Q8, Pederobba
«Il lavoro è a picco, ma
voglio garantire il servi-
zio a chi lavora nei ser-
vizi essenziali. Mi man-
ca moltissimo il contat-
to coi clienti privati, li
conosco uno ad uno».
15
MASSIMO
BUSO
Superette 2b, S. Bartol. ( Breda)
«Market a misura di fa-
miglia, ampliato l’ora-
rio del mattino (al saba-
to fino alle 14), anche
prenotazioni telefoni-
che della spesa e conse-
gne a domicilio».
GIUSEPPE
PARTATA
Pizzeria 128, Serravalle
«La mascherina la in-
dossiamo da anni, ma
la consegna a domici-
lio non l'avevamo mai
provata. Ci rimettia-
mo in gioco: lo spirito
non ci manca!».
FRANCO
ZANCHETTA
Ortofrutta, S. Giacomo di Veglia
«Ho sempre cercato, ol-
tre alla vendita norma-
le, di predisporre pre-
parati con i miei pro-
dotti: ora mi è venuto
naturale garantire la
consegna a domicilio».
TIZIANO
BOSCO
Panificio, Eden (Treviso)
«Continuiamo a lavora-
re ogni notte. Abbiamo
promosso la spesa pre-
notata incentivandola
con lo sconto, così da ri-
durre i tempi. Nel quar-
tiere siamo solidali».
16 PRIMO PIANO
L’allarme globale: le storie trevigiane
Sintomi depressivi
e attacchi di panico
fioccano le chiamate
allo Spazio d’ascolto
La cooperativa “Una casa per l’uomo” offre supporto
telefonico in questo periodo di isolamento forzato
TREVISO
Sintomi depressivi o da attac-
co di panico e varie situazioni
di disagio personale dovuto
all’isolamento forzato. Queste
le principali motivazioni per
cui già una quarantina di per-
sone, in larga maggioranza
donne, hanno chiamato nei
primi otto giorni di attività lo
Spazio d’ascolto telefonico at-
tivato dalla cooperativa Una
casa per l’uomo in collabora-
zione con i Comuni per soste-
nere i residenti di Trevignano,
Valdobbiadene, Vidor, Segusi-
no, Altivole, Vedelago, Riese
Pio X, Resana e Loria durante
l’emergenza coronavirus.
«Questo servizio è una trasfor-
mazione degli Spazi Donna
per offrire supporto, ascolto e
orientamento a tutta la popola-
zione dei Comuni che hanno
aderito all'iniziativa. Il primo
pensiero da cui è nato è stato
portare supporto a quante, già
nostre utenti, sapevamo sareb-
bero state messe a dura prova
da questa situazione», spiega
la coordinatrice del servizio
Emanuela Stefani. Per questo,
oltre alle chiamate in entrata,
ci sono quelle in uscita: «Nella
prima settimana abbiamo regi-
strato un totale di 57 telefona-
te, con una media di 5-6 a tur-
no (mezza giornata)».
I dati registrati dalla coope-
rativa rivelano che «il 95 per
cento delle persone che hanno
chiesto aiuto sono italiane, in
maggioranza donne, di cui cin-
que hanno segnalato sintomi
depressivi, due sintomi da at-
tacco di panico. La quasi totali-
tà dei casi in forte disagio ri-
guarda persone che vivono so-
il caso dei ricongiungimenti “vietati”
Genitori e figli divisi? Per tutela
e mai in caso di vera urgenza
TREVISO
Ieri abbiamo raccontato il ca-
so di due diversi genitori in
crisi perchè impossibilitati
l’uno a recuperare la figlia
dodicenne dalla nonna, l’al-
tro a vedere la figlia di 4 anni
che vive con l’altro coniuge.
Ma sono storie che trovano
eco in moltissime altre situa-
zioni e intasano sia i telefoni
dei sindaci, a cui i genitori
chiedono aiuto, sia quelli del-
le». Solo una decina le chiama-
te ricevute da parte di uomini.
Dal punto di vista anagrafico
la fascia d’età di chi chiama
per avere supporto, soprattut-
to psicologico, oscilla nella me-
tà dei casi dai 50 ai 60 anni, nel
30 per cento dei casi è sopra i
60 e nel 20 per cento sotto i 40.
«Le donne sono più colpite
dall’isolamento, perché han-
no solitamente maggior diffi-
coltà nell’accesso alle risorse
tecnologiche, strumenti parti-
colarmente importanti in que-
sto momento, soprattutto per
coloro che vivono soli», eviden-
zia la psicologa. «Nei casi con
sintomatologie più importanti
le persone sono state indirizza-
te ai medici di base, mentre
noi operatrici, psicologhe, assi-
stenti sociali e coach familiari
e sociali, restiamo disponibili
per colloqui successivi di sup-
porto». Tra le richieste, «la me-
tà delle persone con cui parlia-
mo hanno generalmente vo-
glia e bisogno di parlare con
qualcuno di ciò che veramente
stanno vivendo nel loro inti-
mo. A volte cercano un sempli-
ce momento di leggerezza,
per sdrammatizzare la situa-
zione. Altre volte chiamare è
l’occasione di avere un orec-
chio amico a cui leggere le poe-
sie dell’amato marito defunto,
per confortarsi nel ricordo. In
altri casi il supporto è molto
più concreto: in un'occasione
abbiamo accompagnato una
persona, in un momento di
grande debolezza, ad accede-
re concretamente ad internet,
tramite videochiamata».
Le telefonate di supporto,
nei casi più complessi, durano
circa tre quarti d'ora. «Quando
la prefettura, a cui padri e
madri chiedono autorizza-
zioni. A contribuire a creare
tutta questa incertezza, ma
soprattutto a far sentire in
trappola molti genitori sepa-
rati dai figli è stata in primis
la ridda di ordinanze che in
queste settimane hanno ag-
giornato le disposizioni in
merito ai movimenti ammes-
si tra Comuni. Ordinanze re-
sesi sempre più tecniche, ma
in un aggiornamento tanto
l’iniZiativa
Respiratori, Medital
crea la rete tra aziende
La società Medital ha avviato
un progetto che si prefigge da
un lato di reperire respiratori
polmonari salvavita per tera-
pie intensive e dall’altro di ag-
gregare imprese benefattrici
intenzionate a donare soldi
alle autorità sanitarie regio-
nali. Per il primo obiettivo è a
buon punto, avendo aperto
varie relazioni con primarie
ditte partner tedesche ed asia-
tiche (che hanno già fatto per-
venire 150 respiratori alla
Lombardia e 180 alla Tosca-
na). Per il secondo obiettivo
la società sta circolarizzando
a varie aziende l’invito e alcu-
ne stanno aderendo all’appel-
lo: l'azienda ordina essa stes-
sa (per avere massimo con-
trollo sul tema) uno o più di-
spositivi medici, paga antici-
pato (ad un’azienda europea
di primo livello) e lo importa
a proprio nome; e quindi do-
na e consegna lei stessa (con
un giusto ritorno mediatico)
all'ospedale Covid-19 di riferi-
mento nella sua zona. Quindi
un percorso molto semplice,
che salta interamente il coin-
volgimento dei centri di ac-
quisto regionali/pubblici,
rendendo il tutto rapido ed ef-
ficace. Medital si impegna a
far funzionare la parte di repe-
rimento dei dispositivi medi-
cali, oggi pressochè introvabi-
li a livello globale.
continuo da aver messo in
difficoltà gli uffici pubblici, fi-
guriamoci le famiglie.
A cappello di tutto c’è poi
sempre il concetto del “bene
comune” che chiede di ridur-
re al minimo gli spostamen-
ti, anche inter-familiari, sia-
no per necessità di baby sit-
ting che per recupero di figli
rimasti fuori casa, da paren-
ti, allo scoppio dell’emergen-
za. Recuperarli? È possibile,
soprattutto se minori, l’ha
Molte le persone, spesso sole ed anziane, che hanno bisogno di supporto psicologico
la telefonata esordisce con
"non so se sto chiamando il ser-
vizio giusto" di solito significa
che si sta per aprire una situa-
zione difficile. Le persone capi-
scono che questo è uno spazio
di supporto protetto e si apro-
no con grande dolore, per poi
lentamente terminare la chia-
mata con un generale sollie-
vo», chiude la dottoressa Stefa-
ni. Il servizio serve anche co-
me orientamento sui servizi at-
tivati dai Comuni aderenti.
Lo Spazio d’ascolto è attivo
da lunedì a venerdì dalle 9.30
alle 12 e lunedì e mercoledì an-
che dalle 15 alle 18. Telefono:
333 6185371. —
MARIA CHIARA PELLIZZARI
© RIPRODUZ ONE RISERVATA
chiarito (come da noi riporta-
to) anche la circolare della
Presidenza del Consiglio dei
giorni scorsi, ma su tutto pre-
vale l’invito ad evitare sposta-
menti non necessari. Di qui il
consiglio dato dalla prefettu-
ra di Treviso (e molte altre)
ai vari gentiori che volevano
recuperare figli da nonni o
parenti: «Evitate». Non un
obbligo, ma una linea di prin-
cipio per evitare il più possi-
bile contatti e “traslochi” di
virus. Sempre, ovviamente,
nel caso sia possibile, ovvero
nel caso in cui il figlio o i figli
siano ospitati in un ambien-
te consono, senza problemi,
e affidati a persone in grado
di badare loro.
Se questi elementi non vi
sono o vengono meno, fan-
no sapere dalla prefettura,
il caso
Castelfranco, mascherine gettate
e il sindaco si arrabbia sui social
Mascherine buttate nella
spazzatura senza neanche
averle usate, ma appena ha
avuto notizia di quanto acca-
dutom il sindaco di Castel-
franco Stefano Marcon ha
subito stigmatizzato la cosa
sui social: «Se qualcuno non
gradisce le mascherine, lo
comunichi al momento del-
la consegna. Le distribuire-
mo a coloro che le gradisco-
no. Non è bello vedere che
non vi sono ostacoli al recu-
pero del figlio e dei figli, an-
cor più se minori. È per que-
sto che il governo ha conces-
so anche l’affidamento dei fi-
gli giornaliero a parenti o
nonni, nel caso i genitori non
possano badarvi o non possa-
no avere accesso al lavoro da
casa. «Ma è sconsigliabile»,
Decine di richieste di
informazioni sul tema
Ecco i principi
delle limitazioni
precisano le disposizioni del
ministero, «l’affidamento ai
nonni così come il continuo
andirivieni da casa loro, per-
ché categoria più esposta ai
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
qualcuno le getta nell'im-
mondizia!", ha scritto Mar-
con. «Sono rimasto esterre-
fatto da un comportamento
del genere, che si commen-
ta da sé», aggiunge interpel-
lato, «Se non altro per rispet-
to al lavoro di tanti volonta-
ri che, per conto della Prote-
zione civile, da giorni sono
al lavoro per consegnare le
mascherine ad ogni fami-
glia castellana». (D. N.)
danni di un possibile conta-
gio.
I “no” detti ai genitori che
chiamavano chiedendo se
potevano recuperare i figli
sono sempre statii impronta-
ti alla necessità di garantire
la maggior tutela pubblica
possibile, spiegano da piaz-
za dei Signori, ma solo laddo-
ve non vi fossero urgenze di
salute o contesto. I moduli
diffusi negli ultimi giorni sul
tema si sono fatti più espliciti
aiutando anche i cittadini a
districarsi nella interpreta-
zione dei regolamenti prece-
denti citando esplicitamente
«obblighi di affidamento di
minori». Il consiglio, comun-
que, è sempre di evitare mo-
vimenti se non ve ne è neces-
sità stringente. —
F.D.W.
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
Il campionissimo
della pallacanestro
porta la spesa
agli anziani soli
Denis Marconato, ex Benetton, è volontario a Preganziol
«Do una mano a chi ha bisogno, i veri eroi sono i medici»
Federico Bettuzzi / PREGANZIOL
Ex giocatore dal palmares im-
pressionante, allenatore del
settore giovanile di TvB, consi-
gliere comunale ed ora anche
volontario. «Ma non chiamate-
mi supereroe – sottolinea De-
nis Marconato – i veri eroi so-
no quei medici che lottano tut-
ti i giorni nei reparti ospedalie-
ri contro il virus. Loro sì merita-
no un ringraziamento. Io fac-
cio solo il volontario, una per-
sona qualsiasi che dà una ma-
no». L’ex campione della Be-
netton Basket infatti fa parte
del gruppo di aiuto che in que-
sti giorni supporta le attività
fondamentali del Comune di
Preganziol nel corso dell’emer-
genza pandemia. Come? Ma-
scherina in volto (ma a coprire
naso e bocca, non gli occhi),
Marconato raccoglie gli ordini
della spesa alimentare che
giungono al Comune ed assie-
me ai colleghi del volontariato
provvede ad acquisti e conse-
gne a domicilio per chi non
può muoversi da casa.
«Ci siamo organizzati molto
bene – spiega – è stato attivato
un numero dedicato da parte
del municipio cui i cittadini
possono rivolgersi per esigen-
ze di prima necessità. Le do-
mande vengono raccolte e smi-
state, chi si fa carico della sin-
gola richiesta contatta il citta-
dino per avere indicazioni do-
podiché si provvede a compra-
re quanto ordinato ed a conse-
gnare la spesa». È lecito imma-
ginarsi la sorpresa di qualche
anziano quando, dopo aver
aperto la porta, si ritrova da-
vanti un ragazzone di 211 cen-
timetri d’altezza con il sacchet-
Lorenzo Bernardi videocollegato con i tifosi della Pallavolo Motta
«Non piace a nessuno rimanere chiusi, ma questo sforzo servirà»
Mister Secolo detta le regole
«Murare il virus? State a casa»
IL PERSONAGGIO
orenzo Bernardi, ovve-
L ro Mister Secolo, il pal-
lavolista più forte di
tutto il Novecento, è
stato l'ospite illustre di Leoni
Live, la teleconferenza orga-
nizzata dalla Pallavolo Motta.
La trasmissione vede alla con-
to del pane o la sporta del su-
permercato. «Sì, in effetti alcu-
ni all’inizio restano stupiti. Poi
la tensione si scioglie e si fan-
no quattro chiacchiere, sem-
pre con la mascherina ed a di-
stanza di sicurezza. Altri inve-
ce già mi conoscono, quindi
nessun sussulto quando mi
presento alla loro porta. Il rap-
porto umano è comunque mol-
to importante, lo vedo ogni vol-
ta che consegno un ordine».
Ritiratosi come giocatore
nel 2017 dopo una carriera du-
rata 23 stagioni tra Serie A,
A2, B e Liga ACB, Marconato
da tempo si è impegnato con i
giovani di Treviso Basket oltre
a dedicarsi al volontariato ed
anche alla politica. Alle elezio-
ni di Preganziol è stato inserito
nella squadra del confermato
sindaco Paolo Galeano entran-
do in consiglio comunale. E in
accordo con il vicesindaco Ste-
fano Mestriner è partita l’idea
dei volontari: «Siamo una ven-
tina – specifica Marconato –
quasi tutti sulla quarantina, a
parte qualche giovane. Cer-
chiamo di aiutare affinché la
gente si muova il meno possibi-
le, specialmente gli anziani.
Nulla in confronto a ciò che av-
viene negli ospedali».
La pallacanestro è un pensie-
ro distante, ora. «C’è un’emer-
genza, ci sono necessità cui fa-
re fronte. Mi avevano invitato
alla partita celebrativa dei 60
anni della Dinamo Sassari, un
confronto tra vecchie glorie
del team isolano e gli olimpio-
nici di Atene 2004. Tutto ri-
mandato in autunno. Ma è giu-
sto così, ora dobbiamo pensa-
re alla salute». —
© R PRODUZIONE RISERVATA
duzione Alice Bariviera, con la
supervisione di dirigenti e
speaker. Tra i collegati anche
Kristian Gamba, talento puris-
simo del volley maschile italia-
no, argento ai mondiali under
21 in Bahrein lo scorso anno e
da quest'anno in serie A3 coi
leoni di Motta. Dopo 10 minu-
ti giovedì si è collegato Loren-
zo Bernardi. Lollo si è intratte-
le altre notiZie
Coppa di B a settembre
Verrà recuperata a settem-
bre la Coppa Italia LNP di ba-
sket. L’evento sarà ospitato
dal PalaDeAndré di Raven-
na, sede già prescelta per le
date originarie del 6, 7 e 8
marzo, poi cancellate causa
pandemia. Per la Final Eight
di B ci sarà anche la Rucker
SanVe, seconda al giro di
boa nel girone B.
La Moonlight è sospesa
In virtù delle decisioni prese
dalla Fidal del 27 marzo, dal
quale si evince che fino al 31
maggio non è possibile orga-
nizzare corse su strada, Veni-
cemarathon, di concerto
con il Comune di Jesolo, co-
munica che la 10ª Jesolo
Moonlight Half Marathon
&10K di sabato 16 maggio è
sospesa.
Il webinar del Treviso
Volley Treviso, grazie a coa-
ch Simone Cappelletto, orga-
nizza mercoledì alle 19 un
webinar dedicato all’under
13 maschile con Festi, Ber-
netti, Spina e Trolese, allena-
tori rispettivamente delle
squadre U13 di Trentino, Ci-
vitanova, Modena e Padova.
nuto con grande disponibilità.
«Bisogna fare questo grande
sforzo, non piace a nessuno ri-
manere in casa. Però – dice il
campione che ricorda i due ti-
toli mondiali e due europei
con l'Italia – bisogna rispettare
le regole per arginare il virus».
Il pallavolista è stato pungo-
lato da Bariviera che aveva let-
to il suo libro “La regola del 9”.
L’allarme globale: lo sport trevigiano
Denis Marconato all’Old Star Game, l’ultima partita con pubblico giocata al Palaverde
dopo l’assalto al montello
Il nordic walking resta vicino a casa
«Percorsi che servono alla mente»
Si può fare sport? Sì, all’aper-
to ma in totale sicurezza, a
200 metri da casa. Il Montel-
lo, all’inizio dell’emergenza,
era stato preso d’assalto da
podisti e ciclisti, chiaramente
cercando di mantenere le di-
stanze di sicurezza, di uscire
in solitaria e in orari dove ci
sono meno persone. Tra scar-
pe da corsa e biciclette, c’era-
no anche tanti bastoncini,
che giocoforza ora devono re-
«Mi chiedono ancora autogra-
fi perchè c'è affetto qui a Trevi-
so. Ho conquistato tanti trofei,
la gente ci ha amato. C'è molto
rispetto anche da parte di colo-
ro che vengono da fuori. Signi-
fica avere scritto pagine impor-
tanti nella mia carriera. La gen-
te giudica per come ci si com-
porta in campo, pur non cono-
scendoti. Io ho sempre detto
che prima di giudicare una per-
sona per sì stessa va conosciu-
ta. Non possiamo giudicare
personalmente un atleta. Io
cercavo sempre di migliorare.
Nelle nuove generazioni trovo
quanto ho trovato io nella mia
carriera: c'è chi si accontenta e
chi vuole sempre migliorare.
Noi allenatori dobbiamo far
emergere la voglia di migliora-
re, se non c'è si ferma la mac-
china e si regredisce».
stare più vicino a casa: in que-
sto periodo si sta riscoprendo
il nordic walking, un modo
semplice ma efficace per ri-
manere in forma, stare a con-
tatto con la natura e fare
sport in sicurezza. «È un mo-
mento particolare: ci dicono
di stare in casa: è una cosa giu-
sta, da una parte», commenta
Stefania Bolzonello, presi-
dente della Nordic Walking
Montello. «Ma dall’altra biso-
LORENZO BERNARDI HA FATTO
GRANDE LA SISLEY, POI È DIVENTATO
UIN ALLENATORE DI SUCCESSO
«Nelle nuove
generazioni trovo
quanto ho trovato in
carriera: c'è chi si
accontenta e chi vuole
sempre migliorare»
PRIMO PIANO 17
gna sfogare, con la massima
sicurezza possibile. Se si è in
due o tre persone che seguo-
no le regole, tengono le dovu-
te distanze e magari usano la
mascherina, penso che fare
un po’ di attività non faccia
male, può dare beneficio. Ma
bisogna essere consapevoli
di che cosa si sta facendo, per
sé e per gli altri». Bolzonello
guarda al dopo: «Se la cosa si
protrae diventa difficile, so-
prattutto psicologicamente,
e il nordic walking fa bene per
la testa. Il movimento fa be-
ne, in mezzo alla natura si sta
bene, e con l’uso corretto dei
bastoncini si fa un’attività fisi-
ca che fa bene al corpo e alla
mente». A.D.
Bernardi ha poi rivelato un
aspetto inedito: è stato due vol-
te in palestra a Motta e ha rive-
lato come continui a sentirsi
con Velasco, attuale responsa-
bile delle giovanili nazionali.
L'unico stendardo al PalaVer-
de che non celebra un titolo è
la maglia numero 9, quella riti-
rata, quella di Lorenzo Berna-
di. «Vedere la mia maglia lì è il
massimo, perchè la Sisley ha
segnato un'epoca in Italia e in
Europa. È stato un riconosci-
mento globale alla mia carrie-
ra. Quel Lorenzo Day fu miti-
co. Mi ritirò la maglia Gilberto
Benetton, sono ricordi che ri-
marranno per sempre». Ales-
sandro Carniel, ds del Motta,
si è reso disponibile dopo un
periodo di preparazione, a gio-
care a maggio e giugno. —
ROSARIO PADOVANO
18 PRIMO PIANO DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA

L’allarme globale: andrà tutto bene Treviso

La nostra
campagna

LAURA SIMEONI
’ultima ad aderire è, da

2 Hong Kong, la giovane im-

prenditrice Whitney Ferrare
che si è imbattuta in rete
nell’appello della Fondazione Cen-
troMarca Banca per sostenere gli
ospedali di Treviso e Venezia. Colpi-
ta dal massiccio coinvolgimento di
artisti, imprenditori, medici, indu-
striali, sportivi e persone comuni ha
spedito un pacco con mascherine al
Ca’ Foncello. È l’ultimo atto di un’a-
zione senza precedenti con oltre 70
volti tra cui Bebe Vio e Matteo Imbrò
capitano della De Longhi TVB, Red
Canzian, lo scrittore Fulvio Ervas, i
primari ospedalieri Gava, Farnia,
La gara della solidarietà
Banche in aiuto dell’ospedale
Maccatrozzo, parroci, volontari e
tanti giovani. Ieri nel portale spicca-
va il numero 185.125: gli euro rac-
colti in un’operazione che vuole rag-
giungere quota 250 mila. Per contri-
buire bonifico bancario sul conto cor-
rente intestato a Emergenza Corona-
virus: IT 21 P 08749 12001
014000771267 o PayPal e Satispay,
registrandosi alla piattaforma
agricoltori con la Regione
www.cmb4people.org.
Anche i camperisti si mobilitano facendo una donazione alla protezione civile dell’Ana
BCC MONSILE
In prima linea anche Bcc Pordenone- E il Rotary pensa ai ricoverati: tablet in dono per i pazienti ricoverati a Vittorio Veneto
se e Monsile che, presso la filiale di
Monastier, ha aperto un conto inte-
stato a “Monsile con te Mutua del
Credito Cooperativo” (IT08 X083
5661 8100 0000 0063 601). I versa-
menti che verranno effettuati do- In alto alcuni
vranno riportare la causale “emer- aderenti come partecipare
genza Covid-19”. I fondi andranno a all’iniziativa di
unirsi a quelli già stanziati dall’istitu- CentroMarca Messaggi, foto, disegni e riflessioni
to per 100 mila euro. La banca è im- Banca, un
pegnata con 10 milioni di euro nel ri- dipinto della via mail o sui social della Tribuna
lancio del comparto turistico, com- campagna
merciale e dei servizi. proposta dai
Musei Civici e la La campagna della Tribuna intitolata “Andrà tutto bene” si può
CONTRIBUTI AGLI ALPINI foto di Elena seguire sul giornale ma anche online. I canali di comunicazione
L’Associazione Camperisti Marca Carrer per sono più d’uno: scrivete a lettere@tribunatreviso.it; interagite
Trevigiana ha deciso – con i 600 “Andrà tutto con noi attraverso i nostri canali social, Facebook Messenger in
iscritti e il presidente Davide Mei – di bene” particolare, ma soprattutto sul nostro sito, dove abbiamo creato
donare cinquemila euro alla Prote- A destra il dono una sorta di bacheca interattiva dove potete scriverci. Inviateci
zione Civile Ana di Treviso un contri- dei tablet da foto, disegni, riflessioni, appunti. Tutto quel che volete. Perché
buto sostanzioso per fare fronte alle parte del Rotary alla fine, se restiamo insieme, “Andrà tutto bene”.
esigenze primarie di chi opera in
“trincea”. Felice il presidente degli
alpini Marco Piovesan che esprime nistrazioni locali attraverso uno crisi. ne che contraddistingue il nostro po- possibilità di comunicare con i fami-
«cinquemila volte grazie» all’associa- stanziamento di oltre 23 milioni di polo Veneto usciremo da questa si- liari».
zione dei camperisti. euro per progetti in tutta Italia già in- IL MONDO AGRICOLO tuazione ancora più uniti e forti».
dividuati e per altri in fase di defini- Cia, Coldiretti e Confragricoltura PASSATEMPI ONLINE
IL CUORE DI ENEL zione. Per far fronte all’emergenza Treviso, Confcooperative Treviso e TABLET IN CORSIA Teatro on line per bombi oggi alle 17
Enel Cuore, la onlus di Enel, ha ap- di questi giorni anche E-Distribuzio- Belluno, Condifesa TVB e Consorzio Il Rotary club di Conegliano Vittorio sulla pagina Facebook del Teatro
provato misure a sostegno delle real- ne è scesa in campo donando un col- agrario di Treviso e Belluno sosten- Veneto ha donato, ieri pomeriggio, Sant’Anna (https://www.face-
tà impegnate nell’assistenza sanita- legamento alla propria rete elettrica gono la terapia intensiva del Ca’ Fon- 12 tablet all’ospedale-Covid i Vitto- book.com/AlcuniTeatro/) con la
ria e sociale: dagli ospedali alla pro- in favore di strutture sanitarie pub- cello e hanno versato una somma sul rio Veneto. Il presidente Diego To- compagnia "Gli Alcuni ".—
tezione civile alle organizzazioni del bliche o aree sanitarie, anche tempo- conto corrente della Regione, «certi masi: «Vogliamo far sentire meno so- (ha collaborato Elena Grassi)
terzo settore, supportando le ammi- ranee, attivate per la gestione della che con il coraggio e la determinazio- li i pazienti ricoverati, dando loro la © RIPRODUZ ONE RISERVATA
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
Oltre il Labirinto
Con NonnoAndrea a fare
la spesa per i disabili
La Fondazione Oltre il Labi-
rinto e l’azienda agricola Non-
no Andrea hanno unito le for-
ze per dare un sostegno alle
famiglie di persone disabili
che, ancora più degli altri,
hanno grosse difficoltà nel
riuscire a fare la spesa. Per
questo motivo la Fondazione
ha deciso di mettere il suo fur-
gone gratuitamente a disposi-
zione di Nonno Andrea, per
potenziare il servizio a domi-
cilio, ma soprattutto per ga-
rantire una corsia preferen-
ziale a chi ha più bisogno. In-
formazioni sul servizio nei ca-
nali social delle due realtà.
Pasqua nelle piazze
Ail rinuncia alle uova
«Sosteneteci sul sito»
L'emergenza coronavirus im-
pone all’Ail (Associazione ita-
liana contro le leucemie) di
non scendere nelle piazze co-
me da tradizione nel fine setti-
mana per l’iniziativa Uova di
Pasqua. «Chiediamo di soste-
nere Ail attraverso gli impor-
tanti progetti di ricerca e assi-
stenza portati avanti dall’as-
sociazione», scrive Ail trevi-
giana, «simboleggiati in que-
sta occasione dall’Uovo di Pa-
squa che racchiude il cuore
della nostra missione, contat-
tando le sezioni dell’associa-
zione sul territorio nazionale
e attraverso il sito
www.ail.it».
I disegni dei bimbi
L’arcobaleno di “Edo”
che anela la libertà
«Lui non colora, nè dentro
nè fuori dai margini, non fa
arcobaleni e non usa i gesset-
ti sulla lavagna. Ma secondo
me, a suo modo, pensa alla
libertà». Così ci scrive mam-
ma Norma di Ormelle, che ci
manda il disegno del suo pic-
colo Edoardo, 3 anni, auto-
re di una colorata composi-
zione di lettere e numeri
con calamita sul termosifo-
ne di casa, dove passa le gior-
nate giocando con il papà e
con i puzzle che gli piaccio-
no molto. La sua "opera"
può ricordare un arcobale-
no per il mix di colori.
Semi di speranza. La preghiera del giorno
«Imprenditori e lavoratori
non siamo e non siete soli»
Imprenditori e commer-
cianti: tutti insieme potre-
mo ricostruire questa Ita-
lia ferita. Nella rubrica cu-
rata dai parroci e dalle Co-
munità Cristiane Trevigia-
ne si riflette oggi su chi sta
soffrendo la perdita di lavo-
ro, imprenditori, commer-
cianti, artigiani in crisi. Ma
non dobbiamo perdere la
speranza e riconoscerci tut-
ti uniti da legami di fraterni-
Alla Regione
La Despar regala
80 mila mascherine
80mila mascherine saran-
no messe a disposizione
della Regione da Despar.
Aspiag Service - concessio-
naria Despar per il Trivene-
to e l’Emilia Romagna - ha
concordato con l’ente re-
gionale donazione e conse-
gna di 66mila mascherine
prodotte da Grafica Vene-
ta e oltre 14mila mascheri-
ne con filtro FFP2, adatte
unicamente agli operatori
sanitari, tutte immediata-
mente disponibili. La do-
nazione si somma a quella
relativa alle scorte alimen-
tari dedicate ai residenti di
Vo’ Euganeo.
tà. Il messaggio di don Gio-
vanni Giuffrida parroco Sa-
cro Cuore è anche questo.
***
«C
hiude l’azien-
da, il nego-
zio e ti ritrovi
improvvisa-
mente a casa con difficoltà
non solo economiche, ma an-
che sociali ed esistenziali.
Mai come in questo tempo ci
è richiesto di imparare a con-
Emergenza condivisa
“Cronache Trevigiane”
emozioni da raccontare
Cronache Trevigiane, la tra-
smissione condotta da Luca
Pinzi, che va in onda su Tele-
nuovo e Telenordest, ricon-
verte alcuni spazi dedican-
do una rubrica alla scrittura
autobiografica come stru-
mento di aiuto alle persone.
Nasce così “Scrivoconilcuo-
re” che propone alle perso-
ne di inviare (mail a lu-
ca@zetagroup.tv) dei brevi
scritti: emozioni, ricordi,
poesie che possono costitui-
re una importante condivi-
sione in un momento d'e-
mergenza. Gli scritti saran-
no letti in trasmissione e
pubblicati nei social.
dividere anche i nostri beni
materiali. Insieme alla pre-
ghiera è questo il modo per
farci vicini a tutti voi che sie-
te preoccupati per il vostro fu-
turo lavorativo. Non siamo,
non siete soli, insieme ce la fa-
remo a rialzarci!». L’intenzio-
ne di oggi, domenica 29 mar-
zo, condivisa nelle messe a
porte chiuse da tutti i parroci
di Treviso, è rivolta agli im-
prenditori e a tutti i lavorato-
ri che insieme avranno il pe-
sante onere di ricostruire
un’Italia gravemente ferita.
«O Signore grazie per tutti
gli imprenditori e tutti i lavo-
ratori delle nostre comunità,
per il lavoro da loro svolto fi-
nora e per il lavoro che vorrai
donare alla fine di questi pe-
L’allarme globale: andrà tutto bene Treviso
Le proposte di Trentin (Carta Carbone) con “Lib(r)eriamoci”
Riscoprire le pagine di Buzzati, Ervas, De Cilia, Meneghello
«Mettiamo ordine nel caos
con le buone letture
degli autori del territorio»
LA PROPOSTA
«L
’uomo da
quando è
comparso sul-
la terra si rac-
conta storie. Ne ha bisogno
per vivere, per mettere ordi-
ne nel caos della realtà che
gli sta davanti. Non ha mai
smesso di narrare e la scrittu-
ra è stata l’invenzione straor-
dinaria che ha permesso di
mantenere memoria delle
storie e perpetuarle nel tem-
po». Leggere libri è diverten-
te ma può essere anche tera-
peutico in questo periodo di
clausura domestica secondo
Alberto Trentin, presidente
dell’associazione “Nina Vo-
la” che organizza a Treviso il
“Carta Carbone Festival” e
che ha avviato con Chiara Sti-
val i progetto “Lib (r)eriamo-
ci”, rassegna di incontri con
gli autori, trasferitasi in rete
con il nome di #buttiamo-
lainREADere.
Di cosa si tratta?
«Nel canale youTube di “Lib
(r)eriamoci” ogni due giorni
si affaccia uno scrittore del
nostro territorio, che ci rac-
conta il suo libro consigliato
per la quarantena, una sorta
di video-recensioni con pro-
tagonisti autori tra cui Nico-
la De Cilia, Ginevra Lamber-
ti, Patrick Fogli, Gianluca
Morozzi, Paolo Zardi, Davi-
de De Lucca».
Tra i veneti, chi ci può aiuta-
re a capire la situazione
che stiamo vivendo?
«Fulvio Ervas con “Tu non ta-
cere”. Questo libro è consi-
gliato non tanto perché pos-
sa dare delle risposte o delle
soluzioni (non è il compito
dei romanzieri, del resto),
ma perché solleva dei dubbi
e spinge a fare delle riflessio-
ni. Soprattutto accosta in mo-
Le cupole del duomo di Treviso
riodi di forzata inattività. In
questa Tua grande impresa
che si chiama vita, Ti preghia-
mo, dai entusiasmo e forza
agli imprenditori perché dal
Alberto Trentin, organizzatore di “Carta Carbone Festival”
do molto delicato temi fon-
damentali come la salute, la
fragilità della nostra esisten-
za, il desiderio di sapere, il bi-
sogno di pace, che apparten-
gono a ciascuno e coi quali
dobbiamo convivere».
Se volessimo invece un
po’di leggerezza?
«In momenti come questi,
presi come siamo da incom-
benze e ritmi inusuali, il tem-
po da dedicare alla lettura
può essere breve. Consiglio
allora di spulciare quella me-
ravigliosa antologia intitola-
ta “Sessanta racconti” di Di-
no Buzzati. Dentro c’è di tut-
to, la vita rappresentata
dall’intera gamma di sfuma-
ture che la caratterizza, ren-
dendo ogni fatto, anche ba-
nale, il punto di partenza per
una grande narrazione».
E tra le storie di “resisten-
za” alle avversità?
«Sicuramente “I piccoli mae-
stri” di Luigi Meneghello. Au-
loro spirito possiamo tutti ri-
partire, dai serenità e fiducia
ai lavoratori perché da loro
dipende la serenità dell’inte-
ra nostra comunità».
PRIMO PIANO 19
tobiografico come altre ope-
re dello scrittore vicentino,
questo romanzo riporta con
franchezza e lontano da
ogni retorica, l’esperienza
dell’autore come partigiano.
Un libro denso che mostra co-
me per ciascuno la resisten-
za sia innanzitutto un lavoro
con se stessi».
In ambito internazionale
quali letture interessanti
possiamo trovare?
«Un libro che ha i caratteri
dell’uomo solo che resiste al-
le avversità è “Io sono leggen-
da” di Richard Matheson,
mentre per capire il presente
un saggio interessante e alla
portata di tutti è “Spillover.
L’evoluzione delle pande-
mie” del giornalista David
Quammen. Per tirarci su il
morale consiglio a tutti di tor-
nare in Italia”e riscoprire “Pi-
nocchio” di Collodi». —
ELENA GRASSI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Informazioni sui prossimi
eventi: oggi alle 9.30 dalla
Cripta della Cattedrale in di-
retta su Antenna 3 Messa del
vescovo Michele Tomasi. Vi
segnaliamo il sito chicisepa-
rera.chiesacattolica.it nel
quale si possono trovare ag-
giornamenti pastorali non-
ché lettere, messaggi, video
dei vescovi; tutti i giorni su
TV 2000 ore 11.55 l’Ange-
lus; ore 15 Coroncina alla Di-
vina Misericordia; ore 18 Ro-
sario da Lourdes; ore 20 il Ro-
sario a Maria che scioglie i no-
di. “Buongiorno di speranza”
sul sito e sui social della “Vita
del popolo” a cura di don An-
tonio Guidolin. —
I PARROCI E LE COMUNITÀ
CRISTIANE DI TREVISO
20 PRIMO PIANO
L’allarme globale: la storia
Nel diario scritto da un cittadino dell’epoca, crude descrizioni degli effetti del morbo si alternano a brani di sorprendente attualità
Este, 1630: la comunità piegata dalla peste
si risolleva con l’impegno e la solidarietà
IL RACCONTO
Francesco Jori
#I
ORestoaCasa. Si
attiene rigorosa-
mente a questa
scelta, quasi quat-
tro secoli fa, Antonio Gob-
bi, che abita a Este, nella
Bassa padovana. Ne ha tutti
i motivi. Siamo nel 1630, e
anche nel suo territorio dila-
ga la devastante peste che
imperversa in tutto il nord
Italia: quella che Alessan-
dro Manzoni renderà cele-
bre nei suoi “Promessi spo-
si” e nella sua “Storia della
colonna infame”. Lascerà il
segno anche nelle terre del-
la Serenissima, causando
600mila vittime, di cui
140mila nella sola Venezia,
pari al 40 per cento della po-
polazione. Fu proprio per
celebrare la fine del flagello
che venne eretta la Basilica
della Salute: tuttora la città
ricorda quell’evento in mo-
do solenne ogni 21 novem-
bre.
RIGORE E TUTELA
Chiuso in casa, Gobbi pren-
de diligentemente nota de-
gli eventi e del loro svilup-
po; e nel 1632, a epidemia
conclusa, trascrive il tutto
in un quadernetto, riem-
piendo una quarantina di
facciate, e intitolandolo
“Tragici Avvenimenti della
Peste dell’anno 1630 Venu-
ta in Este”.
Rileggerlo oggi, al di là
dell’accuratezza della cro-
naca, consente soprattutto
di stabilire un chiaro para-
gone col presente: l’intera
vicenda venne affrontata
con grande sapienza ed
energia dalla classe dirigen-
te locale e veneziana dell’e-
poca, che seppe contempe-
rare il rigore degli interven-
ti con la tutela delle fasce
più deboli della popolazio-
ne.
I FLAGELLI
La prende larga, l’autore,
partendo dai tre grandi fla-
gelli che nei secoli si sono
abbattuti sull’umanità:
guerra, fame, peste; e lo fa
con ampi riferimenti sia al-
la storia che alle Sacre Scrit-
ture.
Sulla peste si sofferma
con una descrizione partico-
larmente cruda: “Altro non
vedesi per le ville e popula-
te Città, che infinito quasi
numero de cadaveri, che
corroti dal Tempo porgono
all’aria lo fetor così grande,
che infelicemente quelli
che sopravvivono, a mille a
mille lascian la Vita… il pa-
dre abbandona il figlio, il fi-
glio il padre, il fratello la-
scia il fratello, l’amico fug-
ge l’amico, e li parenti lascia-
to l’obbligo del sangue altro-
La Pala di Santa Tecla, capolavoro di Giambattista Tiepolo al Duomo di Este
ve fuggono”. Un castigo di-
vino per i peccati degli uo-
mini: questa allora era la
chiave.
LA PRIMA VITTIMA
Puntando l’attenzione su
Este, Gobbi spiega che all’e-
splodere dell’epidemia en-
trano in funzione i Provvedi-
tori alla Sanità.
La prima vittima, il 23 lu-
glio, è una donna, Paola
Brognina; immediatamen-
te viene bruciata la casa do-
ve viveva con tutto ciò che
contiene. Il fenomeno dila-
ga, al punto che si decide di
aumentare il numero dei
provveditori, portandolo
da quattro a sei: Trisoli, Ros-
si, Belin, Alessio, Bonato e
Sperandio. Operano sotto
regia del podestà dell’epo-
ca (più o meno il sindaco di
oggi) che a sua volta fa capo
a Venezia, Lorenzo Foscari-
ni. Viene messo a punto un
vasto piano di interventi
per circoscrivere il fenome-
no; ci si fa carico anche di
bonificare le acque dell’Adi-
ge, che trasportano molti ca-
daveri provenienti dal Vero-
nese.
Ma si fatica a contenere il
contagio.
Il morbo, si apprende se-
guendo il racconto di Gob-
bi, “s’andò dilatando di una
casa nell’altra, di borgo in
borgo, e finalmente nel cen-
tro della medesima terra”.
A quel punto i Provveditori,
sorretti da “una viva et ani-
mata speranza in Dio di
estinguer il male”, si divido-
no i compiti e mettono in at-
to una serie di severe misu-
re per individuare i possibi-
li contagiati, isolare gli in-
fetti e tenere al tempo stes-
so sotto controllo la situa-
zione dei cadaveri.
DUE LAZZARETTI
Viene aperto un lazzaretto
per gli ammalati e uno per i
sospetti, che vengono stret-
tamente vigilati dalle guar-
die; si ingaggiano un medi-
co ad hoc nella persona di
David Lemoyne Francese
per seguire da vicino i pa-
zienti, viene istituito un
punto in cui depositare e bo-
nificare tutti gli oggetti in-
fetti. All’inizio del 1631, a
Este ci sono 172 case poste
sotto sequestro perché in es-
se si è manifestata la peste;
intanto molti abitanti lascia-
no la città e si rifugiano nei
vicini colli. I Provveditori in-
tensificano la loro azione e
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
l’impegno
lE PAGINE
Dal Gabinetto di Lettura
sette studenti
per la trascrizione
Il quaderno di quattro secoli fa
(nelle foto a destra una sequen-
za delle pagine) oggi si trova
nel Gabinetto di Lettura di
Este, il cui presidente Mario Pa-
setti si è fortemente speso in
prima persona per renderlo
fruibile: utilizzando i meccani-
smi dell’alternanza scuola-la-
voro, l’ha fatto integralmente
trascrivere da sette studenti,
coordinati dalla professoressa
Marilena Melato. Gli studenti
che hanno lavorato al progetto
sono Sofia Melato, Stefano
Strazzacappa, Gaia Pettinello,
Camilla De Muro, Stefano Lu-
nardi, Anna Zanaga e Anasta-
sia Manzini: hanno messo ma-
no al lavoro con grande passio-
ne, ottenendo un risultato
esemplare.
Tiene a sottolineare Pasetti:
«Suggerisco la lettura di que-
sto manoscritto, perché costi-
tuisce un documento impor-
tante per la nostra storia passa-
ta, e rappresenta un documen-
to linguistico di particolare inte-
resse. Esso spiega infatti, sen-
za bisogno di interpretazioni, il
voto che legò la comunità
estense all’esecuzione di alta-
re e pala dedicati a Santa Tecla
nel nostro Duomo».
Ma c’è anche un altro aspet-
to, più legato all’attualità, che
merita di essere ugualmente
sottolineato: «La rilettura del
testo» continua infatti Pasetti
«in particolare sui provvedi-
menti di prevenzione e tutela
della comunità e dell’individuo
dal contagio, mi ha francamen-
te sorpreso: una breve opera
così antica riesce a suscitare
considerazioni contempora-
nee in materia di limitazione
della libertà individuale per il
bene collettivo, in questo perio-
do di contestazione e rifiuto del-
le misure vaccinali».
“nulla o poco stimando la tale 1631, “con allegrezza
morte pronti offersero le universale di tutto questo
proprie vite in servizio della popolo”.
Patria”. Non si pensa solo ai
malati, però: si tutelano, an- LA PROCESSIONE
che, le fasce più deboli della A quel punto viene indetta
popolazione. Così, i poveri una solenne cerimonia pub-
vengono accolti in un cen- blica, con tanto di messa di
tro apposito, dove ricevono ringraziamento a Santa Te-
cibo, assistenza sanitaria, e cla seguita da “una divotissi-
altri beni primari, grazie a ma processione, per la qua-
un apposito stanziamento le pomposamente fu tapiza-
di 100 ducati al mese; tra lo- ta la piazza et adobate le
ro non si verificherà nessun contrade tutte”.
caso di morte. La vicenda si conclude
Nel contempo, vengono con un voto alla santa di eri-
processati coloro che appro- gerle una cappella in duo-
fittano dell’epidemia per lu- mo, “acciò come protettrice
crarci sopra; il tutto in stret- universale di tutti noi impe-
ta collaborazione con le au- trasse appresso nostro Si-
torità della Serenissima. gnore il perdono de’ peccati
L’impegno condotto “con nostri e la bramata nostra li-
il buon governo et estraordi- beratione”. —
naria diligenza” fa sì che la
peste cessi poco dopo il Na- © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
Nuove sanzioni per chi esce di casa senza valido motivo
AVV. MARCO FURLAN
l Governo ha ritenuto di
I punire con una sanzione
pecuniaria amministrati-
va i fatti che fino al 25 marzo
costituivano un reato (punito
con arresto o ammenda). Se
si viola l’ordine di non uscire
dall’abitazione (se non per i
noti motivi di lavoro, necessi-
tà ecc.) , si rischia ora di paga-
re, quindi, una “multa” da
400 euro a 3000 euro. Se la
violazione è commessa alla
guida di un veicolo la sanzio-
ne è aumentata fino ad un ter-
zo (e, quindi, fino a 4000 eu-
ro). Tali somme sono poi rad-
doppiate nel caso di recidiva.
Vi è la possibilità di paga-
mento in misura ridotta pari
al minimo, ma solo entro 5
giorni dall’accertamento del-
LE LETTERE
Commiato mancato
Troppi i morti
senza un saluto
Èvero sono tanti i morti per il
corona virus, ma ci sono an-
che quelli che non hanno rice-
vuto nemmeno loro a causa
del corona virus una degna se-
poltura (scusa Renato se non
siamo stati presenti, con il cuo-
re c’eravamo) riposa in pace,
tu e tutte le persone che ci han-
no lasciato in questo brutto pe-
riodo. R. I. P.
Lucia Bertuola
Il memoriale
Grazie per ricordare
chi se ne è andato
Mentre vi scrivo faccio fatica a
vedere lo schermo del telefo-
no.... piango, piango nel leg-
gere l’articolo che avete pub-
blicato. Diamo dignità ai no-
stri defunti. Io vivo sola, ho
perso la mamma tre anni fa,
papà ormai venti. Solo Dio sa
cosa resta nei nostri cuori
quando abbiamo perso tutto,
i pilastri della nostra famiglia,
i genitori, i figli o i parenti.
Ora mi immedesimo nelle per-
sone che perdono i loro cari co-
sì, senza dare conforto, acca-
rezzarli, baciarli, tenere stret-
te quelle mani che li hanno
protetti appena venuti al mon-
do. È pazzesco soli, impauriti,
stremati dal male, è folle vede-
re la grande professionalità di
tutti e ripeto tutti, in prima li-
nea cedere alla sconfitta di
questo mostro invisibile che si
nutre di vite umane. Ogni se-
ra accendo dei lumi nelle mie
terrazze, in segno di rispetto
per i malati, i sofferenti, i mor-
ti e chi sta lavorando in manie-
ra egregia al loro fianco. Pian-
go, piango come tempo fa,
quando facendo parte di alcu-
ne associazioni di volontaria-
to nel territorio, assistevo a
scene simili, la divisa per loro
era un ancora di salvezza. Pur-
troppo a volte non lo è stato.
Io vedevo e leggevo negli oc-
chi dei miei colleghi la sconfit-
ta, quella sconfitta che ti pre-
cludi non esista. Da queste pa-
role vorrei giungesse a tutti
questo monito: “Non siete so-
la violazione. Non è chiaro,
tuttavia, come si possa stabili-
re il minimo nel caso in cui si
sia sorpresi alla guida di un
veicolo, in quanto l’aumento
“fino ad un terzo” non preve-
de una cifra determinata.
Se non si paga in forma ri-
dotta, l’entità della sanzione
sarà stabilita dal Prefetto e
nel frattempo si avrà la possi-
bilità di presentargli scritti di-
fensivi entro 30 giorni dall’ini-
zio del procedimento.
Il Prefetto, quindi, ha due
strade: o ritiene che non vi fos-
sero i presupposti per conte-
stare la violazione, e archivia
il procedimento, o, al contra-
rio, emana un’Ordinanza In-
giunzione nella quale specifi-
cherà l’importo che sarà da pa-
gare entro 60 giorni. Contro
tale provvedimento è ammes-
so ricorso al Giudice di Pace
(alla pari di quanto avviene
LA SEGNALAZIONE
le conseguenze
Quinto si annette un po’ di Treviso
Il Covid 19 sta provocando, a cascata, effetti del tutto inattesi e singolari. Uno è accaduto in strada
dell'Aeroporto a San Giuseppe all'intersezione colla ciclo-pedonale TV/Ostiglia proprio là dove
inizia l'Ultimo Miglio aperto, val la pena di ricordarlo ai primi di aprile dell'anno scorso. Il percorso è
stato chiuso, motu proprio e contravvenendo pure all'ultima ordinanza regionale che consente la
"boccata d'aria" nel raggio di 200 metri dalla propria abitazione, dal comune di Quinto con nastro
biancorosso e tanto di cartello di divieto ,come appare in foto, annettendosi incredibilmente de
facto, non certo de jure, una consistente porzione del territorio di Treviso. VITTORE TRABUCCO
li, da casa c’è chi prega e vi ri-
corda, il mio cuore viaggia vi-
cino a coloro che stanno sof-
frendo, e la preghiera ogni se-
ra sale al cielo più intensa che
mai per coloro, sono certa so-
no tra le braccia di Dio”
Vi voglio bene
Susanna Grisolia. Mogliano
Le proposte
Sospendere gli affitti
dei negozi per 3 mesi
Sono un piccolo commercian-
te di Treviso e le voglio sotto-
porre alcune mie considera-
zioni e proposte. È necessario
fare alcune premesse. I com-
mercianti sono la categoria
commerciale che più sta sof-
frendo questa situazione for-
per le normali “multe”) entro
30 giorni dalla notifica.
Se non si paga la sanzione
nei termini e non si è presenta-
to ricorso, il Prefetto provve-
derà ad iscrivere a ruolo per il
recupero coattivo della som-
ma (maggiorata di interessi e
spese di riscossione).
Come anzidetto, se la tra-
sgressione è compiuta con un
veicolo la sanzione subirà un
aumento fino ad un terzo, ma
in tal caso diventa responsabi-
le in solido del pagamento an-
che il proprietario del veico-
lo, se è persona diversa dal
conducente e se non prova
che la circolazione è avvenu-
ta contro la sua volontà (ad
esempio perché il veicolo gli è
stato rubato).
Il sequestro e la confisca di
auto e moto non sono più pre-
visti come sanzioni accesso-
rie.
zata, anche se sacrosanta. Il
nostro lavoro comporta inve-
stimenti, sacrifici, rischi, ten-
sioni, e quant’altro di gravoso
per gestire le nostre attività. I
canoni d’affitto sono rendite
che nella maggior parte dei ca-
si derivano da eredità o co-
munque da situazioni di ric-
chezza non direttamente pro-
duttiva.
Fatte queste premesse, lancio
un appello che può rappresen-
tare un grosso sgravio per i
commercianti e costo quasi ze-
ro per lo stato. Far passare la
proposta che i commercianti
che pagano affitti di immobili
possano sospendere (non pa-
gare in assoluto) almeno 3 ra-
te di affitto. Scrivo 3 rate poi-
ché, a parte il mese di chiusu-
ra che si prospetta (se va be-
ne), altri 2 mesi almeno, sono
necessari per aiutarci a far gi-
Un trattamento molto più
severo è riservato a coloro
che, consapevoli di esser posi-
tivi al virus (e quindi con ob-
bligo assoluto di non uscire di
casa), “evadono” dalla qua-
rantena, poiché in tal caso
scatta il reato di cui all’art.
260 del regio decreto n. 1265
del 27 luglio 1934 (inosser-
vanza dell’ordine di impedire
la diffusione di malattie infet-
tive), punito con l’arresto da
3 mesi a 18 mesi e con l’am-
menda da euro 500 ad euro 5.
000, o di cui all’art. 452 c. p.
(delitto colposo contro la salu-
te pubblica) con pena della re-
clusione da 1 a 5 anni, e relati-
vo procedimento penale.
Il Decreto termina preve-
dendo la retroattività delle
sue disposizioni, il che signifi-
ca che queste sanzioni ammi-
nistrative saranno applicabili
anche ai fatti precedenti l’en-
rare il volano. Costo ridotto
per i locatori, considerando
che lo stato potrebbe poi dare
agevolazioni fiscali a coloro
che hanno rinunciato a riscuo-
tere i loro affitti.
I locatori dovrebbero convin-
cersi che, aiutando i commer-
cianti aiutano loro stessi, evi-
tando che i loro affittuari fini-
scano per chiudere le loro atti-
vità, con la conseguenza di
non riscuotere ulteriori affitti
e dovrebbero rendersi conto
che questo sacrificio non è un
costo, ma un vero e proprio in-
vestimento! Pure i cittadini
pure devono sostenerci se vor-
ranno che i loro quartieri non
diventino solo dormitori, con
le desolanti prospettive che
ne conseguirebbero. Oltre a
prestare un servizio comodo,
sotto-casa, svolgiamo l’impor-
tante ruolo di creare socialità
trata in vigore delle nuove
norme. In questo caso, però,
le sanzioni saranno ridotte al-
la metà del minimo. Il che nel
caso di violazione a piedi si-
gnifica 200 euro, ma non è
chiaro a quanto corrisponda
se si è colti alla guida di un vei-
colo per l’indeterminatezza
dell’aumento “fino” ad un ter-
zo. Le migliaia di persone che
sono state fermate fino al 26
marzo non subiranno, pertan-
to, un processo penale ma do-
vranno pagare “solo” la san-
zione ridotta di cui sopra.
Se volete un mio parere,
questo Provvedimento avrà
da un lato il pregio di evitare
ai tribunali migliaia di proce-
dimenti penali ma, purtrop-
po, dall’altro lascerà impuniti
i “nulla tenenti” ed i “ricconi”
(e non avrà, quindi, la forza
di farli desistere dal farsi un gi-
retto). –
e sicurezza per tutti gli abitan-
ti. ” tutti siamo chiamati a fare
un sacrificio” .
Alberto Dalla Tor
Il paradosso
Denunciata perché
fuori col passeggino
Una nostra cliente è stata fer-
mata dalle F. O. nella Vostra
Città e denunciata solo per-
ché portava a passeggio sotto
casa i suoi due gemelli con il
passeggino.
Giorgio Lavorato
Stefano Marino
«Siamo in guerra»?
Il virus della follia
che colpisce le masse
Oramai, i morti si contano già
a tre cifre, per cui le masse si la-
sciano sopraffare dalla paura
e dall’ansia, che rischiano di
trasformarsi molto facilmen-
te in un clima di psicosi e di
isteria collettiva. Quanti de-
tengono le redini del potere
ne approfittano per emanare
leggi d’emergenza, come nel
periodo del terrorismo. Sia-
mo “in guerra” , dicono, pro-
prio per creare un clima di ter-
rore. È la narrazione più divul-
gata: almeno le persone più vi-
gili e razionali hanno il dove-
re di riflettere con ponderazio-
ne e lungimiranza per prefigu-
rare alcuni scenari futuri e più
probabili, benché la reclusio-
ne in casa per lungo tempo, ci
annebbi il cervello e si corra il
rischio di impazzire. Fra un
mese potremo già contare il
numero delle persone fuori di
testa. Tuttavia, l’aspetto che
più mi inquieta di tutta la vi-
cenda che stiamo vivendo, è
la gogna mediatica cui sono
esposti i contagiati. I quali
non soltanto sono affetti o af-
flitti dal morbo, costretti in un
penoso stato di isolamento e
di quarantena totale, bensì de-
vono pure essere esposti alla
vergogna pubblica, a dispetto
di ogni legge sulla privacy.
Molti contagiati hanno esala-
to il loro ultimo respiro senza
nemmeno il conforto dei loro
cari. È questo il destino più tri-
ste ed infame per ogni essere
umano.
Lucio Garofalo
PRIMO PIANO 21
L’INTERVENTO
ANDREA
ZANZOTTO
PARLA A NOI
ANCHE OGGI
Il poeta Andrea Zanzotto
i faccio portavoce
M
dell’opera di un
poeta trevigiano,
Andrea Zanzotto,
che a mio umile parere illumi-
na il difficile rapporto tra uo-
mo e mondo, proprio in que-
sto ultimo periodo.
Per Zanzotto, la poesia, è pri-
ma di tutto il desiderio di loda-
re la realtà, di lodare il mondo
in quanto esiste. La poesia è
una specie di elogio della vita,
come lui stessa afferma in
un’intervista di quarant’anni
fa. Quindi il passaggio di un’e-
conomia di tipo agricolo a un’e-
conomia di tipo neocapitalisti-
co o industriale, per il Zanzot-
to di Vocativo, si ripercuote
con effetti di trasformazione,
non soltanto sulla morfologia
dell’ habitat paesaggistico, ma
anche sulla stessa psiche dell’
individuo, compromettendo
rapporti di integrazione tra uo-
mo e mondo rimasti sostanzial-
mente per millenni. Si tratta
della percezione di una crisi
che ha investito il rapporto tra
uomo e realtà, secondo Zan-
zotto causata dal progresso
scientifico e psicologico: un
progresso intensificatosi sul fi-
nire degli anni ’50 sotto l’im-
pulso del boom economico.
Ispirandosi all’anti progressi-
smo Leopardiano, Zanzotto av-
verte la scissione tra la necessi-
tà psichica dell’essere umano
di rapportarsi percettivamen-
te a un mondo immediatamen-
te riconoscibile e l’effettiva in-
stabilità di un mondo che mu-
ta e complica il proprio assetto
sotto la spinta, sempre più im-
petuosa, di un progresso cieco
ed incontrollato. Gli elementi
della natura hanno sempre
promanato per il poeta una
corrente di energia vitale. Per
lui la natura costituiva il luogo
dell’opposizione alla lacerazio-
ne della storia. Un punto privi-
legiato da cui osservare l’uo-
mo e le sue evoluzioni. Un luo-
go dover ritornare e da cui Zan-
zotto ma si è allontantato.
L’opera di Zanzotto, a molti
ancora sconosciuta, ha ispira-
to un breve film che Offi-Cine
Veneto, società di cui sono Di-
rettore Artistico, fondata con
la dott.ssa Cristina Magoga,
che verrà ambientato a Trevi-
so e dintorni e sarà realizzato
appena passata l’emergenza
Covid-19.Aspettando quei
giorni sereni, mi dedicherò al-
la lettura di alcuni testi del Poe-
ta Zanzotto davanti alla teleca-
mera. I video con importanti
commenti alla sua opera saran-
no pubblicati sul sito www.of-
ficineveneto.it . Nella speran-
za che l’iniziativa sia conside-
rata di interesse per la comuni-
tà cittadina di Treviso. —
STEFANO PESCE
22 PRIMO PIANO
L’allarme globale: l’economia
Salta il salone nautico: rinviato al 2021
Brugnaro conferma la scelta. Il prefetto Zappalorto: «Troppi assembramenti alle Poste e supermercati, rispettate regole»
Mitia Chiarin / VENEZIA
Rinvio al 2021 del Salone Nau-
tico di Venezia; incondiziona-
to appoggio al presidente del-
la Repubblica Mattarella; la ri-
chiesta di finanziamento della
legge speciale per Venezia con
150 milioni di euro l’anno per
dieci anni ma anche stanzia-
menti con un piano di emer-
genza a sostegno del mondo
del turismo. Nell’oramai gior-
naliero punto informativo il
sindaco di Venezia Luigi Bru-
gnaro iri ha avuto come “ospi-
te” anche il prefetto, Vittorio
Zappalorto che ha subito chia-
rito come stanno le cose in cit-
tà: «Il mio grazie va ai venezia-
ni e ai veneti per il senso civico
e il controllo. Questa emergen-
za non durerà poco ma durerà
di meno se attueremo tutti gli
atteggiamenti corretti. E quin-
di invito tutti a non assembrar-
si, con code, davanti alle Poste
o ai supermercati. Solo così, re-
stando uniti potremo mettere
fine a questa situazione». Un
chiaro appello, quello del pre-
fetto, a mantenere il distanzia-
mento sociale come norma an-
ti contagio.
Il sindaco, nella sua lunga re-
lazione, assieme anche all’as-
sessore al bilancio, ha confer-
mato che il Salone Nautico,
quest’anno non vedrà la secon-
da edizione. Tutto rinviato al
2021. La manifestazione si sa-
rebbe dovuta tenere dal 3 al 7
giugno 2020 all’Arsenale.
Zuin, ha spiegato che la giunta
lunedì 30 marzo presenterà
un emendamento al bilancio
che prevede di spostare le ri-
sorse stanziate per l’infrastrut-
turazione dei pontili del Salo-
ne al prossimo anno. Partita,
precisa l’assessore, che vale 1
milione e 244 mila euro. Con-
fermato invece l’impegno per
l’infrastrutturazione generale
dell’Arsenale, sede del Salone:
partita da 700 mila euro con-
fermata dalla giunta per avvia-
re i cantieri di potenziamento
delle cabine elettriche di me-
dia tensione e la ristrutturazio-
ne dei servizi igienici.
Prefetto e sindaco partecipe-
ranno alla iniziativa dell’Anci
Associazione Comuni italiani,
confartigianato
«Via i tributi, intese su affitti»
De Checchi pensa a ripartire
«Il Comune non può
restare solo»
Aperto il 10 per cento
delle aziende
tra cui idraulici e lavanderie
VENEZIA
Via tasse e tributi, accordi su-
gli affitti, aiuti concreti, non co-
me quelli dell’acqua alta, di
cui non si è ancora visto un eu-
ro. L’emergenza coronavirus
per martedì 31 marzo: alle 12
bandiere a mezz’asta e inno di
Mameli diffusi in città e cittadi-
ni invitati ad assistere, dai bal-
coni, della clausura per emer-
genza sanitaria. Il primo citta-
dino parteciperà al minuto di
silenzio davanti a Ca’Farsetti,
poi partiranno l’inno di Mame-
li e quello di San Marco. Analo-
ga iniziativa a Mestre in via Pa-
lazzo. Nella diretta Facebook
di due ore, Brugnaro si è schie-
Martedì minuto
di silenzio in città
«Urgono misure
per il turismo»
rato al fianco del presidente
Mattarella e ha confermato fi-
ducia al governo Conte. Ma at-
tende il prossimo comitatone
per vedere garantiti i 150 mi-
lioni l’anno, per dieci anni, di
Legge speciale per Venezia, ri-
chiesta che, chiede, va condivi-
sa da tutti. «Avremo tempo in
ottobre in campagna elettora-
le per dividerci», ha ribadito.
Ha chiesto misure straordina-
rie per il turismo a Venezia; ha
chiesto più aiuti alle partite Iva
e misure di tutela ai commer-
cianti, con sgravi fiscali sugli
affitti «non per 9 settimane ma
per almeno sei mesi». Venezia,
colpita dall’Acqua granda, og-
gi con il Codiv-19 ha subito un
durissimo colpo, economico e
sociale. Il Comune intende fa-
re la sua parte sul fronte tributi
intervenendo sulla Cosap (pla-
teatici), sulla tassa pubblicità:
non facendo pagare chi attesta
la chiusura. Sulla Tari e l’Imu
che da sola vale 80 milioni di
gettito si agirà rinviando i pa-
gamenti. 63 sono state vener-
dì le persone identificate dalla
polizia locale, 3 i denunciati
che porta a 1. 1150 i multati da
inizio emergenza. Alla Prefet-
tura di Venezia dal 24 al 28
marzo sono giunte circa 1. 400
richieste di deroga al DPCM
sulla sospensione dell’attività
delle aziende “non strategi-
che”: per 400 circa sono in cor-
so accertamenti o verifiche. —
© R PRODUZIONE RISERVATA
ha fatto abbassare la saracine-
sca al 90 per cento dei 1.800 ar-
tigiani del centro storico, get-
tandoli in un’altra crisi, di cui
non si vede ancora la fine e si
intravede appena la portata.
Il segretario di Confartigia-
nato, Gianni De Checchi, non
ha dubbi: riduzione della pres-
sione fiscale, procedure snel-
le. «Prendo atto con soddisfa-
zione della delibera con cui il
Comune fa slittare quasi tutte
le scadenze dei tributi locali -
Il sindaco Luigi Brugnaro durante la diretta facebook insieme al prefetto Vittorio Zappalorto
dotazioni di sicurezza
Tamponi sicuri col Box Triage
pure a San Donà e Portogruaro
I dispositivi “Salva Italia”
sono arrivati per primi
in tutta Europa a Jesolo
Li realizza la Tecnodom Spa
«Prima gli italiani »
SAN DONÀ
I box “Salvaitalia” conse-
gnati anche agli ospedali
di San Donà e Portogrua-
ro. Dopo quello di Jesolo,
primo in assoluto in Euro-
pa perchè Covid Hospital,
ieri mattina è arrivato il
Dom Triage Box donato
dal patron del gruppo Tec-
nodom spa di Vigodarzere,
commenta De Checchi - Ades-
so maggioranza e opposizioni
lavorino insieme. Il Comune
non può restare solo. Deve es-
sere lo Stato con un apposito
provvedimento a far fronte al-
le minori entrate, non certa-
mente le aziende veneziane
quando riapriranno a dover pa-
gare anche le rate precedenti.
Questo aggiungerebbe il dan-
no alla beffa. Un minimo di li-
quidità comunicata a girare
nel 2021. Quindi per il 2020 bi-
Domiziano Giacon. È stato
consegnato agli ospedali
veneziani gratuitamente.
Il box serve per proteggere
pazienti e personale sanita-
rio dai possibili contagi in
fase di test campione. L’o-
peratore sanitario attraver-
so due aperture in un box
di sicurezza agisce protet-
to. La Tecnodom ha modifi-
cato una linea di produzio-
ne di celle frigorifere per
realizzare questi speciali
box che sono stati utilizzati
anche in Corea con succes-
so. Ora gli ordini stanno ar-
rivando anche dall'estero,
Francia, Spagna, Stati Uni-
Un artigiano del legno
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
ti d'America.
Ma Giacon ha voluto do-
nare i primi all'Usl 4. Ieri
mattina, presente alla con-
segna, anche il sandonate-
se Leopoldo Comparin,
quale responsabile norma-
zione tecnica & certificazio-
ne della Tecnodom spa, e il
personale sanitario in servi-
zio. Sempre in mattinata,
la consegna è stata esegui-
ta anche al triage del pron-
to soccorso di Portogrua-
ro. La iniziativa della Tec-
nodom spa sta riscuotendo
successo internazionale
tanto che sono giunte ri-
chieste anche da India, Au-
stralia e Russia.
«Abbiamo dato prece-
denza ai pronto soccorso
italiani», ha detto Giacon,
«tutto questo per protegge-
re i nostri guerrieri infer-
mieri e medici che sono
davvero in prima linea ri-
schiando la loro vita». —
Il box per il triage G.CA.
sogna che lo stato intervenga a
togliere tasse e tributi».
De Checchi pone anche l’at-
tenzione sui canoni di locazio-
ne, sia per chi è in affitto da pri-
vati («è indispensabile che le
parti trovino un accordo») sia
per chi occupa spazi di Ca’ Far-
setti . «Chiedo che il Comune
sia al nostro fianco per ottene-
re una deroga al pagamento
degli affitti - aggiunge De Chec-
chi - sicuramente farebbe un
bel gesto a chiedere al governo
di inserirla nel decreto».
Attualmente sono ancora
aperti impiantisti, lavanderie,
pompe funebri, trasportatori.
Anche loro, come gli altri,
aspettano il rimborso dei dan-
ni dell’acqua alta: 350 prati-
che aperte per tre milioni. —
M.P.
© R PRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
L’allarme globale: il turismo balneare
«Dobbiamo dare
un segnale forte
e aprire tutti gli hotel
all’inizio di maggio»
Luca Boccato, amministratore delegato del gruppo HNH
«Almar, Brasilia e Bellevue accoglieranno i turisti»
Giovanni Cagnassi / JESOLO
«Dobbiamo avere il corag-
gio di aprire gli hotels». Luca
Boccato, amministratore de-
legato dell'operatore «Hnh
Hospitality» gestisce diretta-
mente 15 strutture ricettive
in tutta Italia, da Jesolo a Ro-
ma, Trieste, Verona, Bolo-
gna.
In questi giorni convulsi in
ogni istante arrivano novità
su restrizioni, proiezioni e
tensioni di ogni genere, so-
prattutto per il settore turisti-
co, sta lavorando anche più
del solito, continuamente in
videoconferenza con gli al-
tri operatori e associazioni
di categoria.
A Jesolo, sono tre gli alber-
ghi di proprietà della Hnh
Hospitality: il 5 stelle Almar,
e i due 4 stelle Brasilia e Bel-
levue. «Saranno tutti aperti
per la stagione» spiega il ma-
nager jesolano, « indipen-
dentemente da quando ini-
zierà. Non bisogna ragiona-
re sul fatto che essendoci la
crisi per il coronavirus sare-
mo costretti a chiudere e chi
ha più strutture sarà costret-
to a tenere aperta una sola.
L'Almar è un 5 stelle con un
certo tipo di clientela, il Bra-
silia si rivolge alle famiglie,
il Bellevue è concentrato sul-
la offerta in zona Pineta.
Ognuno ha un suo target e
su questo lavoreremo. E lo
stesso vale per tutte le strut-
ture ricettive in Italia. Certo,
sarà una stagione ridotta nei
numeri e i tempi. Noi aveva-
mo programmato una possi-
bile apertura il 19 marzo,
ma adesso ragioniamo sulla
il GridO d’allarMe della FiaVet
Agenzie di viaggio a rischio sopravvivenza
Il settore occupa quattromila addetti
VENEZIA
L’emergenza coronavirus sta
mettendo in gravissima diffi-
coltà il comparto delle agenzie
di viaggio, dei tour operator e
delle altre attività di prenota-
zione e assistenza turistica che
in Veneto contano 1.038 unità
con circa 3.900 addetti, per un
fatturato medio annuo di oltre
un miliardo di euro.
A causa della pandemia e
del conseguente blocco della
Luca Boccato
data del 29 aprile, con la pos-
sibilità di un ulteriore rinvio
a maggio».
Le date sono ancora un'in-
cognita, ma le presenze cale-
ranno di certo e su questo
nessuno ha dubbi. L'Aja, as-
sociazione jesolana alberga-
tori, ha parlato di un calo del
40 per cento circa.
«Noi pensiamo che il calo
possa essere anche del 50 se
non del 60 per cento» conti-
nua Boccato, «potremo con-
tare soprattutto sui clienti
italiani e fidelizzati come ini-
zio. Ma il messaggio è che
dobbiamo aprire in ogni ca-
so e investire nel lungo perio-
do per la nostra immagine
turistica. Dobbiamo trasmet-
tere l'idea che ci siamo. E'
chiaro che se il lockdown sa-
rà ancora molto più lungo,
diciamo fino a giugno, allo-
ra le conseguenze saranno
devastanti per il comparto.
In questo contesto di incer-
tezza nazionale per la pande-
mia non potremo sperare
mobilità internazionale, per
moltissime attività si prospet-
ta un 2020 di fatto già conclu-
so, con una perdita del fattura-
to altissima, variabile tra l’80 e
il 90%.
Il presidente di Fiavet Vene-
to Confcommercio Giancarlo
Reverenna sottolinea che nel-
la nostra regione è a rischio di
sopravvivenza più della metà
delle agenzie di viaggio, che
per il 90% sono composte da
2-3 persone. Si tratta di mi-
molto nella clientela stranie-
ra e quindi ci dovremo con-
centrare su quella del nostro
Paese. Quello che più ci pre-
occupa al momento è però
l'aspetto sociale. Noi occu-
piamo a Jesolo circa 200 la-
voratori stagionali e con
un'apertura prevista a fine
maggio dovremo lasciare a
casa di circa il 25 per cento.
Un quarto dei dipendenti è a
rischio. L'impatto sull'occu-
pazione sarà importante e al-
lora le decisioni e misure
adottate dal Governo do-
vranno essere adeguate a
questo nuovo contesto occu-
pazionale.
«Sarà fondamentale» ri-
corda, «l'aspetto della comu-
nicazione quando sarà possi-
bile tornare alla normalità.
Dovremo far percepire che
si può venire in vacanza a Je-
solo con estrema tranquilli-
tà e serenità, che abbiamo
un ospedale importante pun-
to di riferimento oggi per il
coronavirus. La sicurezza sa-
nitaria è un valore aggiunto.
E' un obiettivo dell'associa-
zione jesolana albergatori
dare questa idea di sicurez-
za. Allora, su queste basi, po-
tremo ancora essere richie-
sti da una clientela stranie-
ra. Per esempio i turisti di lin-
gua tedesca, che sono un no-
stro bacino fondamentale,
probabilmente sceglieran-
no di restare vicini alle loro
case in Austria o Germania e
verranno qui piuttosto che
prendere un volo per i Carai-
bi. Ecco che abbiamo delle
opportunità che non ci dob-
biamo lasciar sfuggire». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
croaziende molto radicate sul
territorio, in buona parte spe-
cializzate in Incoming e Expe-
rience Travel la cui perdita por-
terebbe un danno per tutta la
filiera: perderle vorrebbe dire
perdere anche un argine allo
sviluppo dei Grandi Tour Ope-
rator generalisti delle Multina-
zionali dell'on line, che si ver-
rebbero a trovare in una situa-
zione di oligopolio senza consi-
derare che gran parte di questi
non pagano le tasse in Italia.
La spiaggia di Jesolo l’estate scorsa: gremita di ombrelloni aperti
il litOrale VenetO
La «fabbrica» delle spiagge
che vale otto miliardi di euro
JESOLO
Cento chilometri di spiagge
dorate e un'economia che è
fondamentale per tutto il
Veneto. La costa venezia-
na, da Bibione fino a Sotto-
marina, passando per Caor-
le, Eraclea Mare, Jesolo, Ca-
vallino Treporti è di fatto
un distretto del turismo bal-
neare che compete in italia
con la riviera romagnola,
con la costa istriana e altre
località d'Europa come la
isole greche, le Baleari o la
Costa del Sol. E se il turi-
smo, prima industria del Ve-
Con il loro lavoro gli agenti
di viaggio contribuiscono a
mantenere l’intero settore del
turismo a un livello di produtti-
vità che incide, a livello nazio-
nale, per il 13% del Pil, impie-
gando migliaia di addetti e pro-
muovendo il nostro Paese con
tutte le sue bellezze. In Vene-
to, regione leader sul fronte
del turismo, le agenzie di viag-
gio tradizionalmente gestisco-
no flussi di visitatori molto si-
gnificativi e importanti sia per
neto, fattura 17 miliardi di
euro, almeno la metà pro-
vengono dalle spiagge.
Un migliaio gli alberghi,
circa 30 mila gli apparta-
menti, più tutte le attività
commerciali e i pubblici
esercizi quali ristoranti,
bar, gelaterie, negozi di
ogni genere.
Per tutti la stagione 2020
è una vera incognita, al pun-
to che molti non sanno nep-
pure se aprire i battenti
quando ciò sarà possibile.
Mai era successo che una
spiaggia della costa vene-
ziana fosse deserta con il
Giancarlo Raverenna
numeri che per volume d’affa-
ri.
«I contraccolpi sono pesan-
ti, servono contromisure ur-
gentissime – sottolinea Reve-
renna – In particolare è neces-
sario prevedere un fondo rim-
borsi per il risarcimento alle
PRIMO PIANO 23
primo sole come sta acca-
dendo adesso. E se è accadu-
to anche questo, allora po-
trà succedere di tutto.
La stagione turistica, sem-
pre più corta in questi ulti-
mi anni, impiegava anche
più di ventimila addetti. Un
quarto di questi potrebbe
non trovare lavoro a mag-
gio se saranno ritardate le
riaperture dopo l'emergen-
za. Si parla di lockdown fi-
no a giugno e questo signifi-
cherebbe una crisi davvero
profonda per il turismo del
litorale adriatico. —
G.CA.
scuole, cioè un sistema che
consenta alle agenzie di emet-
tere regolare fattura alle scuo-
le per le spese anticipate per la
prenotazione dei vari servizi
relativi ai viaggi d’istruzione,
per le quali i fornitori hanno
applicato penali, in modo tale
che le agenzie vengano pagate
dalle scuole e queste possano
poi rivalersi su questo apposi-
to fondo, sarebbe la via più
semplice, vista la difficoltà di
gestione dei Voucher. La cate-
goria chiede, inoltre, un contri-
buto a fondo perduto per il
mancato guadagno dell’anno
con termini congrui di sosteni-
bilità e per il sostegno al reddi-
to non solo per i dipendenti
ma anche per i titolari, sprovvi-
sti di ammortizzatori sociali,
nonché l’abbattimento totale
dei tributi per l’anno». —
24 PRIMO PIANO DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA

L’allarme globale: il governo

Conte teme la rivolta, pronti 5 miliardi

Parte dei fondi come bonus spesa
Provvedimenti urgenti alla luce delle proteste nel Sud del Paese. Soldi ai Comuni per aiutare subito le famiglie

Alessandro Barbera / ROMA
L’ultima volta il fare presto fu
invocato per evitare il peggio
all’Italia sui mercati interna-
zionali. Nove anni dopo quel
problema resta lontano, ma
l’urgenza di oggi è persino più
insidiosa.
L’episodio che ha creato al-
larme negli apparati di sicurez-
za risale a giovedì: un gruppo
di palermitani si è presentato
in un supermercato di Paler-
mo nel tentativo di saccheg-
giarlo. L’arrivo immediato di
Polizia e Carabinieri ha evita-
to il peggio, ma poco cambia.
A Bari, Napoli e in altre città
del Sud, dove spesso l’econo-
mia sommersa dà lavoro a
molta gente, lo stop a ogni atti-
vità a causa dell’emergenza co-
ronavirus sta facendo cresce-
re la rabbia sociale.
L’allarme ieri mattina l’ha
lanciato anche il Papa durante
la messa in streaming nella
cappella di Santa Marta: «Co-
minciamo già a vedere le con-
seguenze del dopo pandemia,
c’è gente che ha fame». Come
a dire: di qui in poi sono a ri-
schio molte più persone di
quelle che hanno avuto la sfor-
tuna di fare i conti con il virus.
E così Palazzo Chigi e Tesoro
corrono ai ripari.
Con l’ennesimo decreto pre-
sidenziale, Giuseppe Conte
ha disposto l’erogazione anti-
cipata e in unica soluzione di
quattro miliardi e trecento mi-
lioni del fondo di solidarietà
dei Comuni.
Altri quattrocento milioni,
inizialmente destinati alla Pro-
tezione civile, verranno imme-
diatamente girati agli stessi
sindaci per le situazioni di ve-
ra emergenza sociale. I fondi
serviranno a distribuire buoni
per la spesa, con i quali – così
almeno ha promesso Conte –
le famiglie povere potranno ot-
tenere anche uno sconto fino
al dieci per cento nelle catene
della grande distribuzione. Il
resto dei fondi avrà tempi più
lunghi e dovrà essere ripartito
fra i Comuni in base a un crite-
rio di riparto che terrà conto
del numero degli abitanti e
del numero di nuclei in diffi-
coltà. «Confidiamo che dall’i-
nizio della settimana prossi-
ma i sindaci siano nella condi-
zione, attraverso servizi socia-
li e associazioni di volontaria-
to e del terzo settore, di eroga-
re concretamente i buoni spe-
sa o consegnare le derrate ali-
mentari alle persone bisogno-
se. Non vogliamo lasciare nes-
suno solo, abbandonato a se
stesso».
Se l’emergenza coronavirus
doveva dare la sveglia a un
Paese malato di burocrazia si
è riuscito. Conte racconta di
aver chiesto all’Inps di trovare
la procedura più semplice pos-
sibile per erogare tutti gli aiuti
fin qui promessi.
Il più delicato e urgente so-
no i seicento euro promessi ai
milioni di italiani che vivono
di lavoro autonomo. Il prolun-
garsi del blocco sta mettendo
al tappeto anzitutto chi vive di
commercio, turismo e ristora-
zione, spesso persone che alla
fine del mese si devono accon-
tentare di normali stipendi.
Nella maggioranza si discu-
te ormai da giorni sull’oppor-
tunità o meno di allungare ol-
tre il 3 aprile la scadenza del
lockdown a livello nazionale.
La probabilità che ciò avvenga
per altre due settimane è alta,
ma la prudenza con cui Conte
risponde alla domanda segna-
la la difficoltà di prendere una
decisione a cuor leggero.
L’uscita di Matteo Renzi,
che invita a prendere in consi-
derazione soluzioni diverse,
dà voce ai molti italiani che
vorrebbero venisse studiata
una soluzione intermedia, co-
me ad esempio l’isolamento li-
mitato alle persone con più di
65 anni. La stessa prudenza
Conte la usa a proposito della
chiusura delle scuole. La frase
di rito è la stessa: «Valuteremo
dalla prossima settimana con i
tecnici». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

le reazioni

Il presidente dell’Anci regionale

«Al Veneto servono interventi mirati»

TREVISO. «Questa è sindro- ni come Lombardia, Veneto e

me dell’ “annuncite “del saba-
to sera...», Mario Conte, sin-
daco di Treviso e presidente
dell’ Anci Veneto, trattiene a
stento la rabbia, al messaggio
del premier suo omonimo.
«Di positivo c’è che il pre-
mier ha capito il ruolo di noi
sindaci, e che finalmente si
pensa alle famiglie, ma poi il
fatto grave è che non dice nul-
la su tempi, modalità, criteri:
Conte premier scarica tutto
su noi sindaci, sono oneri e
compiti ma senza alcun pez-
zo di carta, qui si privilegiano
gli annunci anziché la sostan-
za e il piano operativo», spie-
ga il primo cittadino leghista
del capoluogo della Marca,
«Ma quello che davvero non
deve passare è un concetto
che nella distribuzione delle
risorse di fronte al virus sia-
mo tutti uguali, che si sono pa-
rametri storici. No: se sono in-
terventi mirati sull’emergen-
za coronavirus ci sono regio-
una parte di Emilia che conta-
no morti da un mese, che so-
no in ginocchio e rappresenta-
no la parte trainante dell’eco-
nomia nazionale».
E Il numero uno dell’ Anci
Veneto rimarca di aver già
ascoltato «parole che non mi
piacciono nei commenti». E
non lo manda a dire: « Ho sen-
tito qualcuno sottolineare la
povertà delle zone meno agia-
te del paese, e parlare di reddi-
ti più bassi», continua Conte,
«Capisco tutto, sono il primo
a voler aiutare chi sta peggio.
Ma ora chi sta peggio sono
Lombardia e Veneto, in ginoc-
chio, non è possibile mettere
sulla stesso piano realtà che
di fronte al virus e all’emer-
genza, sono oggettivamente
differenti. Chi è stato più col-
pito dal virus viene prima, e
vale anche per cassa integra-
zione, bonus e altri aiuti, an-
che in una prospettiva di ri-
partenza dopo l’emergenza». Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi

L’ex ministro dell’Interno invoca grande attenzione per il Mezzogiorno qui comandiamo noi e non lo
Stato. Provando al tempo
«Dopo i colpi subiti la criminalità organizzata potrebbe alzare la testa» stesso a recuperare consen-
so».
Minniti: «Il rischio è che la mafia E a questo punto Minniti,
uomo che misura le parole,
scandisce un’espressione si-
si erga a difensore dei diritti» gnificativa: «Al Sud un’even-
tuale disparità di trattamen-
to rispetto ad altre aree del
Paese, o un’incapacità di trat-
tamento da parte della sani-
San Paolo del Brasile e la “leg- schiamo una situazione rove- tà pubblica, potrebbero por-
IL COLLOQUIO
ge” così: «Davanti all’emer- sciata: davanti ad un doppio tare a fenomeni senza prece-
genza Covid 19 il governo diritto negato – diritto alla sa- denti. Che partendo dal Sud
Fabio Martini Bolsonaro ha assunto un at- lute fisica e alla salute sociale si allarghino ad altre aree del
teggiamento “negazionista”, – la criminalità potrebbe er- Paese».
mercato e in un presidio sani-
tario, lasciano intendere i ri-
schi che potrebbero determi-
narsi nel caso in cui il conta-
gio dovesse “sfondare” in
quelle regioni. E anche rischi
come questi hanno sospinto
il governo ai nuovi provvedi-
menti annunciati ieri sera
dal presidente del Consiglio
in diretta televisiva. Nei gior-
ni scorsi alcune avvisaglie
avevano fatto comprendere i
pericoli di una deriva ribelli-
stica e Minniti inquadra così
il contesto: «Le mafie, rispet-
to ad altre organizzazioni cri-

D
i buona mattina
Marco Minniti ha
completato la lettu-
ra della rassegna
della stampa internazionale
e da lì estrae una corrispon-
denza del Financial Times da
ma a quel punto sono le gang
delle favelas che stanno fa-
cendo il lockdown: sono loro
a farsi “Stato” davanti a uno
Stato che non c’è. Se non fac-
ciamo la massima attenzio-
ne, nel Mezzogiorno noi ri-
gersi a difensore del diritto.
Dopo aver subito tanti colpi
negli ultimi anni le organiz-
zazioni mafiose potrebbero
cogliere questa occasione
per riaffermare un principio
di sovranità su quei territori:
In effetti già da alcuni gior-
ni, molto sottotraccia, i tanti
“occhi” che controllano l’or-
dine pubblico hanno alzato il
livello di guardia nel Mezzo-
giorno e almeno due casi di
clamorosi furti, in un super-
minali, si distinguono per
una attitudine che va oltre gli
affari: puntano al consenso e
all’esercizio della sovranità.
Ecco perché occorre agire in
tempi rapidi per rafforzare
anche il tessuto delle struttu-
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
La crisi lascia con portafogli e frigorifero vuoti decine di migliaia di persone prive di tutele
A Palermo schierata la polizia davanti ai supermercati dopo i tentativi di assalto
La Sicilia è una bomba sociale
«Si lavorava in nero, ora la fame»
IL CASO
Laura Anello
desso tacciono le
A bancarelle dell’Al-
bergheria, a un pas-
so da Ballarò, scom-
parse come se non fossero
mai esistite. Luigi con un eu-
ro ti vendeva un vestito o
un paio di scarpe spaiate,
Giuseppe metteva sul suo
tappeto un mazzo di carte
da gioco, libri, giocattoli. Ti-
ravano a campare, i “merca-
tari” dell’Albegheria, con
l’obiettivo di rimediare die-
ci-venti euro al giorno. È ri-
masta, a svettare sul quar-
tiere, la chiesa barocca di
San Francesco Saverio, gui-
data dal coraggioso don Co-
simo Scordato: «La Caritas
ha distribuito cento sacchi
di spesa, la nostra chiesa ha
ricevuto qualche offerta e
abbiamo potuto aiutare al-
tre dodici famiglie. Provia-
mo a fare il possibile» allar-
ga le braccia.
È una corsa contro il tem-
po per evitare l’esplosione
della bomba sociale, una
corsa febbrile di cui sembra
di sentire il ticchettio, con-
trocanto al silenzio irreale
che domina sul centro stori-
co deserto, sul Teatro Massi-
mo muto, sulla via Maque-
da che brulicava di turisti.
Una corsa contro il tempo
per sostenere quelle fami-
glie che da un giorno all’al-
tro si sono trovate senza i
soldi in tasca per fare la spe-
sa.
Per isolare la tentazione
dell’assalto ai supermercati
che in questi giorni ha ser-
peggiato tra gruppi Face-
book e Whatsapp, con un
colpo sventato appena in
tempo, un uomo denuncia-
to a Catania, e i presidi delle
forze dell’ordine davanti ai
tre principali ipermercati
della città. In uno, al centro
Forze dell’ordine sorvegliano i supermercati di Palermo. Sotto un carabiniere consegna farmaci a domicilio
Conca d’oro, ieri hanno re-
galato buoni per tremila eu-
ro a 60 famiglie dello Zen
«anche per far capire che i
supermercati vanno dife-
si». Come dire, state buoni.
Il popolo degli affamati è
fatto di trentamila lavorato-
ri in nero (trecentomila in
tutta la Sicilia, secondo gli
ultimi dati): badanti, colf,
manovali, tuttofare, posteg-
giatori abusivi, ambulanti.
A questi si aggiunge adesso
la pattuglia di nuovi poveri,
MARCO MINNITI
ESPONENTE DEI DEM
ED EX MINISTRO DELL’INTERNO
Il contante deve
arrivare subito nelle
tasche di chi ha
un solo reddito
e di quanti vivono
di cassa integrazione
tutta gente precipitata da
un giorno all’altro dalla rela-
tiva sicurezza dell’esisten-
za fino allo sgomento della
dispensa e del portafogli
vuoti.
Carmela, tre figli e un cen-
tro estetico gestito con suo
marito, ha dovuto chiedere
aiuto per la spesa all’asso-
ciazione San Giovanni Apo-
stolo del Cep, uno dei quar-
tieri popolari nati negli an-
ni del boom edilizio: «Non
abbiamo da mangiare». Al-
re sanitarie nelle regioni che
non sono ancora l’epicentro
dell’emergenza».
Già sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio e
ministro dell’Interno, per
sua formazione, Marco Min-
niti è sempre stato attento
all’intreccio tra questione so-
ciale e sicurezza ben oltre le
regioni meridionali: «Dob-
biamo fare attenzione: il cuo-
re di una democrazia è il rap-
porto con l’altro e questo si
esprime plasticamente nell’a-
gorà, la piazza. Ma noi dob-
biamo tenere le piazze vuo-
te. È chiara la contraddizio-
ne? Davanti a una sfida estre-
ma come questa, potrebbe
apparire più semplice la ri-
sposta dei regimi illiberali.
Ma invece è su questo piano
che una democrazia deve vin-
la Missione Speranza e Cari-
tà di Biagio Conte l’altra se-
ra, sotto la pioggia, ha bus-
sato un giovane che lavora-
va in nero in un locale della
movida. «Non posso più pa-
gare l’affitto, dormo in mac-
china, datemi un letto».
Giovanni, una moglie e
quattro figli, una delle quali
ha sfornato tre bambini pri-
ma di essere abbandonata
dal marito, portava avanti
la tribù con la sua bottega di
falegname. Luigi faceva il
cere: puntando a riaprire le
piazze e per gradi tutto il Pae-
se».
Davanti a strazianti ingiu-
stizie – medici caduti senza
protezioni, le solitarie ago-
nie dei malati – finora il tessu-
to connettivo del Paese sta
reggendo, eppure secondo
Minniti, incombono nuove
insidie: «Sino ad oggi la ma-
turità dimostrata dal popolo
italiano è stata straordinaria
e questo non era scontato.
Ma in gioco c’era il “primum
vivere”. D’ora in poi dovre-
mo fare molta attenzione ad
alcune priorità. Facendo in
modo che il contante arrivi il
più rapidamente possibile
nelle tasche delle famiglie, a
cominciare da chi ha un solo
reddito o di chi vive di cassa
integrazione. Mentre nel
L’allarme globale: il governo
sub, vita invidiabile e ab-
bronzatura tutto l’anno. La-
vorava da maggio a otto-
bre, si godeva i soldi guada-
gnati in inverno e poi rico-
minciava la stagione. «Mi
ha chiamato e mi ha detto:
posso fare domanda an-
ch’io per avere qualche sac-
chetto della spesa?», rac-
conta Pietro Galluccio, il
consulente del sindaco che
ogni giorno dà il bollettino
di chi ha risposto all’iniziati-
va avviata dal Comune in
collaborazione con la colla-
borazione della Caritas,
dell’Associazione Banco ali-
mentare e del Banco delle
Opere di carità: 3.500 ade-
sioni in quattro giorni, un
numero che si aggiunge ai
28mila che erano assistiti
prima dell’emergenza. Nei
176 punti accreditati della
città si distribuisce ogni set-
timana un sacchetto con ri-
so, pasta, zucchero, biscot-
ti, olio.
L’orologio corre, nella cit-
tà dove gli unici manifesti
pubblicitari rimasti sono
quelli delle ditte di sanifica-
zione degli uffici e di negozi
Il sindaco Orlando:
«Serve il reddito
di cittadinanza
per altri 50mila»
di alimentari. Sembrano di
un’altra era geologica le lo-
candine degli spettacoli e i
cartelli affissi sulle vetrine
delle agenzie di viaggi: «Le
nostre offerte di Pasqua». Il
presidente della Regione,
Nello Musumeci, ha stanzia-
to cento milioni da distribui-
re ai Comuni per fare fronte
alla fame – parola antica,
ma così si chiama -; il Comu-
ne di Palermo ha grattato il
fondo del barile del bilan-
cio per trovare 400mila eu-
ro.
Il sindaco Leoluca Orlan-
do invoca l’allargamento
della platea del reddito di
cittadinanza che finora a Pa-
lermo vale 80mila assegni.
Ne servirebbero altri 50mi-
la. Nella città residenziale,
all’angolo tra viale Lazio e
via Empedocle Restivo, è ri-
masto un immigrato, con
tanto di mascherina, a fare
l’elemosina. Una signora lo
fulmina con gli occhi: «Stai
lontano». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
campo ordine pubblico, ser-
ve ribadire che l’autorità na-
zionale è il Ministero dell’In-
terno, che esprime una visio-
ne fortemente unitaria, direi
unica in questo campo».
Per ora il “sistema” regge
ma nelle prossime settimane
per il controllo del territorio
potrebbe diventare contro-
verso un ulteriore dispiega-
mento dell’esercito. Dice
Minniti: «È molto importan-
te la partecipazione attiva
dell’esercito nella tutela
dell’ordine pubblico, come
accade già da tempo in fun-
zione anti-terrorismo. E tut-
tavia non si può cadere nella
militarizzazione del territo-
rio. Tra forze di polizia e for-
ze armate ci deve essere una
sinergia. Anche nella lotta al
terrorismo, cruciale era il
PRIMO PIANO 25
ordinanza
Nuova stretta
per chi deve
rientrare
dall’estero
Il ministro Speranza
Obbligo di quarantena e di
autocertificazione su dove
la si trascorrerà per tutti co-
loro che dall’estero entra-
no da oggi in Italia. È una
delle nuove regole conte-
nute nell’ordinanza firma-
ta dalla ministra delle In-
frastrutture e dei Trasporti
Paola De Micheli e dal mini-
stro della Salute, Roberto
Speranza. Le disposizioni
riguardano ovviamente an-
che gli italiani ancora bloc-
cati all’estero, una volta
rientrati. Dall’inizio della
crisi la Farnesina ha ricevu-
to circa 230mila chiamate
e 1.500 mail di richiesta di
assistenza di connazionali
che puntano a tornare in
patria e finora a rientrare
sono stati 35-40mila italia-
ni. L’ordinanza obbliga in-
nanzitutto chiunque arri-
vi, anche se asintomatico,
a comunicarlo subitoal Di-
partimento di prevenzione
dell’Asl competente per ter-
ritorio.
Chi entra in Italia dovrà
essere sottoposto alla sor-
veglianza sanitaria e all’iso-
lamento fiduciario per 14
giorni nell’abitazione che
lui stesso avrà indicato con
un’apposita autocertifica-
zione all’atto dell’imbarco
su aerei o navi. In caso di in-
sorgenza di sintomi Co-
vid-19, è quindi previsto
l’obbligo di segnalarlo
«con tempestività» all’Au-
torità sanitaria. Le stesse
prescrizioni, specificano i
ministeri, dovranno essere
seguite anche da coloro
che entrano in Italia trami-
te mezzo proprio o privato.
controllo del territorio: esat-
tamente come nel caso del
lockdown». In questo conte-
sto terremotato le parole del-
la politica arrivano flebili e
contraddittorie e persino
un’autorità spirituale come il
Papa si ritrova a predicare
senza fedeli. «Neppure nei
momenti più drammatici del-
la storia si era determinata
questa separazione tra il pa-
store e il suo gregge. Ricordo
che nel pieno della minaccia
islamica, in condizione di si-
curezza fragilissime, il Papa
volle aprire le porte del Giubi-
leo non a Roma, ma in Cen-
tro Africa dove fortissime era-
no le tensioni tra cristiani e
musulmani. Ce la faremo ma
sarà dura e la sfida sarà lun-
ga». —
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26 PRIMO PIANO
L’allarme globale: l’Europa
Il commissario Ue per gli Affari economici: «Le nostre priorità sono le imprese e mantenere i posti di lavoro»
Gentiloni: «Dall’Europa 1.800 miliardi
Ora le banche garantiscano il credito»
L’INTERVISTA
MARCO ZATTERIN
errà «un mondo nuo-
V
vo» dopo il virus e il
dramma della pan-
demia. Paolo Genti-
loni è certo che l’Europa e i
suoi stati membri debbano
prepararsi - «subito!» - ad af-
frontare una realtà diversa
scrivendo un Piano di Rinasci-
ta che trasmetta uno choc po-
sitivo al sistema produttivo e
non solo. Lo vede poggiato su
quattro grandi obiettivi: salu-
te, imprese, sostenibilità e oc-
cupazione. Il punto di parten-
za, nota il responsabile Ue per
l’Economia, sarà l’onda di li-
quidità immessa dall’Unione
sul mercato, denaro che deve
arrivare rapido alle imprese
attraverso le banche. Tutti i
governi devono partecipare,
è l’appello. Perché «la rinasci-
ta sarà europea, o non sarà».
Sabato di quarantena a Bru-
xelles, con la Commissione ai
ranghi fisici minimi e le tele-
conferenze che si inseguono
senza sosta. Al telefono, Genti-
loni appare tranquillo come
vuole il copione, sebbene le
sue parole siano gravi. Teme
il peso del virus e anche che
l’Europa giochi a memoria in-
vece che guardare avanti.
«Dobbiamo partire dalla con-
sapevolezza che non siamo di
fronte a una replica della crisi
finanziaria di dieci anni fa -
spiega - Il mondo dopo questa
pandemia sarà diverso, certa-
mente con una maggior pre-
senza pubblica nell’economia
e più attenzione alla protezio-
ne del lavoro e della salute».
Un mondo nuovo davanti al
quale Mario Draghi invita a
non avere limiti. Con quali
strumenti va affrontato?
«Verranno al pettine i nodi
del confronto fra un modello
di capitalismo autoritario e so-
vranista e il nostro liberale, ba-
sato su Welfare State e multi-
lateralismo, che va corretto in
chiave di sostenibilità sociale
e ambientale. La risposta, og-
gi e non dopo la crisi, deve es-
sere un Piano di Rinascita eu-
ropea. Serve per salvarsi subi-
to, non in futuro. E deve esse-
re corale: perché nessuno si
salverà da solo».
Come lo immagina, il Piano
di Rinascita europeo?
«Si deve cominciare col coor-
dinare meglio la lotta al virus
e le strategie sanitarie per i
prossimi mesi. Occorre ragio-
nare su basi scientifiche e
coordinare l’offensiva a livel-
lo europeo. È inutile affidarsi
a valutazioni contingenti di
natura politica o economica,
e sarebbe pericoloso immagi-
nare di uscire dalla pandemia
in ordine sparso».
In concreto cosa comporta?
«Abbiamo quattro priorità.
Ragionare sul dopo di una
emergenza sanitaria che dure-
rà almeno sino a quando avre-
PAOLO GENTILONI
EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
E ORA COMMISSARIO UE
Si potrà usare anche
il Fondo salva Stati
ma a condizioni
diverse dal passato
Tra chi lamenta
le lentezze dell’Ue
c’è chi ne ha frenato
gli interventi
Non ha futuro
un Piano di Rinascita
che sia privo
di obiettivi comuni
Gli Stati sono
consapevoli
che occorrono
politiche condivise
mo un vaccino; proteggere il
lavoro attraverso meccanismi
europei; tutelare il tessuto
produttivo, sostenendo ogni
impresa, grande o piccola che
sia, e così la competitività del
sistema; avanzare nella corre-
zione del nostro modello in
modo sostenibile. Se gli obiet-
tivi orizzontali sono chiari - e
credo che non si possa non
condividerli a livello europeo
- gli stati sapranno impegnar-
si, consapevoli che occorrono
politiche comuni per evitare
che la crisi della pandemia au-
menti la divergenza economi-
ca tra i paesi».
Non sarà facile, con l’aria
che tira fra le cancellerie.
«Non partiamo da zero. Ho ap-
prezzato le parole del presi-
dente Mattarella che ha ben
distinto gli impegni delle isti-
tuzioni comunitarie dalle divi-
sioni che si registrano fra gli
stati. Forse oggi rimpiangia-
mo di non averle rafforzate ab-
bastanza, queste istituzioni.
Se penso alla velocità con cui
tra il 10 e il 20 marzo sono sta-
te prese decisioni senza prece-
denti mi viene da rimpiange-
re che le istituzioni e il bilan-
cio europeo non siano stati re-
si più forti. Oggi, il contesto sa-
rebbe differente».
Cosa è cambiato con la vo-
stra azione?
«Senza il nostro intervento e
quello della Bce la situazione
sarebbe molto più grave. Per
contro, le divisioni fra i paesi
sono evidenti e capisco che ci
sia la tendenza a dire che que-
ste, coi ritardi che producono,
sono colpa dell’Europa. Fare-
mo un passo avanti con que-
sta discussione, che dura da
dieci anni, se la impostiamo
per perseguire obiettivi comu-
ni. Non ha futuro l’idea di un
Piano di Rinascita privo di
obiettivi comuni, ognuno per
sé. Senza unione non ci sarà ri-
nascita neanche per i più for-
ti».
L’Europa è al solito l’imputa-
to della lentezza degli inter-
venti.
«Fra chi lamenta una assenza
dell’Europa ci sono le stesse
persone che in questi anni
hanno contrastato la possibili-
tà che l’Ue avesse più capacità
di intervento».
Le imprese hanno bisogno
di soldi per non morire.
«Oltre a circa 270 miliardi di
spese, i paesi dell’Unione han-
no stanziato 1800 miliardi di
sostegno alla liquidità, sono il
14% del pil dell’Eurozona. So-
no misure di garanzia di liqui-
dità per le imprese e per il rin-
vio delle imposte. Adesso de-
vono arrivare a terra, impedi-
re che le banche siano reticen-
ti a fornire il credito. È la giu-
sta via. Sono fiducioso che suc-
cederà in misura maggiore ri-
spetto a quanto avvenuto sino-
ra, anche in Italia».
A proposito. Come valuta l’a-
zione del governo e delle
istituzioni italiane?
«L’Italia si è mossa in modo
esemplare. Ha smentito molti
luoghi comuni sui rapporti tra
cittadini e Stato come sulla
mancanza di coesione, riu-
scendo a prendere misure
molto difficili prima di ogni al-
tro paese, dunque senza mo-
delli a cui rifarsi, se non a quel-
lo di una società diversa come
quella cinese. Per chi, come
me vive all’estero, è un moti-
vo di orgoglio».
L’opposizione dissente.
«Il governo ha deciso rapida-
mente in campo economico.
La prima lettera alla Commis-
sione è del 5 marzo, una setti-
mana prima che proponessi la
"general escape close" che so-
spendesse il Patto di Stabilità.
Sono stati pronti. Ma è chiaro
che si impone un secondo tem-
po, perché non ci siano disalli-
neamenti tra le principali eco-
nomie europee nelle garanzie
di liquidità alle imprese, e nel-
la velocità con cui esse sono di-
stribuite a chi ne ha bisogno. È
un bene che il governo stia la-
vorando per rafforzare queste
garanzie in termini di volumi
e modalità, come lo è vedere
che opera con la massima ur-
genza possibile».
Soldi a pioggia o interventi
massicci e mirati?
«La Commissione Ue non può
iscriversi al partito dell’"heli-
copter money". Le nostre prio-
rità sono le garanzie alle im-
prese; il contributo a sostene-
re i posti di lavoro, con stru-
menti come la cassa integra-
zione che tengano i lavoratori
legati alle aziende; il coordi-
namento della gestione dei
confini per salvaguardare i
flussi di merci e di prodotti sa-
nitari».
Meglio le garanzie o finan-
ziamenti diretti?
«Sono scelte che competono
ai singoli stati. Certo le garan-
zie sono ovunque indispensa-
bile per consentire alle ban-
che di erogare credito».
L’intesa a 27 verrà alla voce
«Lavoro».
«È uno dei grandi obiettivi.
Prima della crisi, col commis-
sario Schmidt stavamo elabo-
rando per fine anno la propo-
sta per un comune sostegno al-
la disoccupazione. Ora studia-
mo se si possa varare una ver-
sione di emergenza di uno
schema a sostegno di strumen-
ti nazionali come la cassa inte-
grazione, i kurzarbeit e i sussi-
di ai disoccupati. La mancata
approvazione del bilancio plu-
riennale Ue complica tutto.
Ma vedo margini per compie-
re dei progressi».
L’Italia, non sola, chiede gli
eurobond. Visto che non
passano, quali le possibili
soluzioni in vista del vertice
Ue?
«Si va, in teoria, da un bilan-
cio più forte per l’Ue a un uti-
lizzo del Mes, o di altre istitu-
zioni europee, per collocare
bond e finanziare i progetti ne-
cessari. Si potrebbe potenzia-
re la Bei, altro strumento co-
mune di cui disponiamo. L’im-
portante e che tutto sia a con-
dizioni diverse dal passato,
perché - insisto - questa non è
la crisi finanziaria del 2008».
Il Consiglio è diviso sulla so-
lidarietà.
«Le posizioni sono divaricate.
Per costruire consenso, credo
ci sia solo un metodo: riferire
la discussione non a quello
che abbiamo alle nostre spal-
le, ma a ciò che abbiamo di
fronte. Non alle divisioni del
passato, ma agli obiettivi per
l’oggi e il futuro. Confido che
tutti lavorino per trovare
un’intesa».
Ci scommetterebbe?
«La consapevolezza che sia-
mo di fronte a una sfida comu-
ne è cresciuta. Purtroppo, sa-
rà l’evidenza della gravità del-
la situazione a spingere a cer-
care vie condivise. Il rischio di
giocarci il progetto europeo
in questa crisi è troppo alto.
Sono certo che tutti, senza ec-
cezioni, ne siano consapevo-
li». —
© R PRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
la presidente
Von der Leyen
dice no
ai coronabond
Ira del governo
«Non c’è un piano per i Coro-
nabond, quella parola è
una sorta di slogan, non si
lavora a questo». La presi-
dente della commissione
Ue Ursula Von Der Leyen ge-
la così il governo italiano.
Con una dichiarazione che
frena sulla richiesta di emis-
sione di bond garantiti
dall’intera Unione europea
e definisce «giustificate» le
riserve di Paesi come la Ger-
mania. Parole che cadono
nelle ore in cui è in corso la
battaglia del premier Giu-
seppe Conte proprio per ot-
tenere uno strumento co-
me i Coronabond.
«Non è la presidente a de-
cidere ma l’Eurogruppo a
dover elaborare proposte al
prossimo Consiglio Ue», ta-
glia corto il presidente del
Consiglio. E il ministro
dell’Economia Roberto
Gualtieri è durissimo: «La
presidente della Commis-
sione sbaglia, sia all’altezza
della sfida». «Abbiamo un
appuntamento con la sto-
ria: l’Europa deve dimo-
strarsi all’altezza», dichiara
Conte. Lo shock riguarda
«tutti i Paesi» e l’Italia è
«consapevole» che la storia
ci chiama a un’azione comu-
ne, «poderosa, vigorosa»:
«Non passerò alla storia – af-
ferma in una conferenza
stampa – come quello che
non si è battuto fino all’ulti-
ma goccia di sudore e all’ul-
timo grammo di energia
per ottenere una risposta
europea forte, vigorosa,
coesa».
Se non si trova un accor-
do, questa volta l’Unione eu-
ropea rischia davvero di sal-
tare: è questo l’avvertimen-
to. La convinzione è che tut-
ti, anche chi adesso frena co-
me Germania e Olanda, do-
vranno fare i conti con que-
sto rischio e perciò un com-
promesso si dovrà trovare.
Lo dice anche l’ex presi-
dente della commissione
Ue Jacques Delors: la man-
canza di solidarietà è un
«pericolo mortale» per l’U-
nione. La battaglia, come le
parole di Von Der Leyen ren-
dono chiaro, è tutta in sali-
ta. Emmanuel Macron è
con l’Italia e lo dice in un’in-
tervista a tre quotidiani ita-
liani: «Se l’Unione europea
può morire, è perché non
agisce», dichiara deciso. E
propone uno strumento co-
mune di indebitamento co-
me gli Eurobond o un au-
mento del bilancio europeo
per dare «sostegno reale» ai
Paesi.
Si discute dell’entità e del-
le garanzie da fornire. E so-
prattutto, l’asse di Francia,
Spagna e Italia non basta
per un’azione coordinata.
Non basta senza la Germa-
nia: è ad Angela Merkel che
si guarda, nella trattativa
che precede l’Eurogruppo
della prossima settimana e
che entro quattordici giorni
culminerà in un nuovo Con-
siglio. —
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
L’allarme globale: l’epidemia in Italia
I morti hanno superato quota 10.000
Per la prima volta ricoveri invariati. Nuovi casi in linea con l’aumento dei tamponi: si alleggerisce la pressione in Lombardia
Paolo Russo / ROMA
Frenano i ricoveri e più in
generale sale a ritmo più
lento il numero delle perso-
ne ad oggi positive, grazie
soprattutto a un boom di
guarigioni. Il rovescio della
medaglia è che il virus in
una sola giornata colpisce
altre 5.974 persone, una
manciata di casi in meno di
venerdì. Mentre di vittime
se ne contano ancora 889
che fanno scavallare la so-
glia dei 10mila morti.
L’epidemia apparente-
mente sembra insomma
non rallentare. Ma i numeri
dei nuovi casi ingannano se
non incrociati con quelli dei
tamponi, da giorni in co-
stante aumento, dell’8% ie-
ri, 14mila in più solo rispet-
to a quattro giorni fa. Tra-
dotto: abbiamo tanti casi
non perché le misure di con-
tenimento varate il 10 mar-
zo abbiano fallito, ma per-
ché scoviamo più positivi,
che altrimenti avrebbero
propagato ancora di più l’in-
fezione. Non a caso il capo
della Protezione civile, An-
gelo Borrelli, ha detto che
«senza le misure drastiche
adottate avremmo ben altri
numeri e una situazione
più drammatica nelle strut-
ture sanitarie». Detto que-
sto la proroga per altre due
settimane del lockdown in
scadenza il 3 aprile viene
data per scontata. Perché i
segnali positivi sono ancora
troppo deboli per poter mol-
lare anche di poco la presa.
Le persone attualmente
con Covid ieri erano 3.651
in più, in netta flessione ri-
spetto ai 4.401 del giorno
prima. E questo significa
meno carico sui nostri ospe-
dali dove il calo dei ricoveri
è stato netto. Questo grazie
al fatto che i guariti sono
1.434, record da inizio epi-
demia.
LA CURVA
Per vedere però scollinare
la curva epidemica, ossia
parlare di meno casi al gior-
no anziché di “minore cre-
scita”, ci vorrà ancora tem-
po.
Anche se gli esperti ci di-
cono che i dati di oggi si rife-
riscono a infezioni contrat-
te diversi giorni fa. «Dobbia-
mo considerare che i nume-
ri forniti quotidianamente
dalla protezione civile si ri-
feriscono a tamponi esegui-
ti verso il 24 marzo se non
prima, perché i laboratori
non riescono ad eseguire su-
bito i test», avvisa l’epide-
miologo Pierluigi Lopalco,
consulente per l’emergen-
za coronavirus in Puglia.
«Qui in regione osservando
i tamponi eseguiti il giorno
stesso vediamo un rallenta-
mento costante della cresci-
ta già dal 18 marzo, ma più
in generale le misure di con-
tenimento varate il 10 mar-
zo sono state più efficaci nel
Sud dove i numeri erano
più contenuti. A Nord
quell’effetto lo vediamo me-
no perché l’epidemia era
troppo diffusa e le persone
hanno continuato a infettar-
si all’interno dei nuclei fami-
liari e nei luoghi di lavoro,
ancora troppo frequentati
prima della chiusura di po-
chi giorni fa decisa dal go-
verno».
LE CIFRE
Intanto però i ricoveri per la
prima volta restano invaria-
ti, anche se quelli in terapia
intensiva sono 124, in linea
con i giorni scorsi.
In leggera flessione i nuo-
vi casi in Lombardia, 2.117
contro i 2.409 del giorno
prima, con nuovi positivi in
netto calo a Milano. Nel La-
zio i casi in più sono 210, ap-
pena superiori a quelli di ie-
ri (199) ma sono concentra-
ti soprattutto nelle case di ri-
poso dove rimane altissima
l’attenzione anche nelle al-
tre regioni.
A Roma si registra invece
il dato più basso della setti-
mana con 98 contagi in un
giorno, 28 in meno di quel-
lo precedente. Anche se di
poco rallenta nel Sud la cre-
scita dei nuovi casi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il lavoro incessante di medici e infermieri nei reparti di terapia intensiva. Nella foto il San Matteo di Pavia
A Cinisello lo conoscevano tutti. Aveva una figlia di appena un anno
Il sindaco: «Ora è il momento della lotta. Presto ci rialzeremo»
Federico, il barman 34enne
la vittima numero diecimila
LA STORIA
Monica Serra / MILANO
I
morti dell’emergenza
sono ormai più di dieci-
mila in poco più di un
mese. Ieri il bollettino
della protezione civile ha
fermato la conta a 10.023.
In pratica più di duecen-
tocinquanta morti al gior-
no in tutta Italia con il tri-
ste primato della Lombar-
dia dove le vittime sfiora-
no quota seimila. Tra Ber-
gamo, Brescia e Milano, i
nuovi decessi sono stati
542. Quasi tutti anziani,
molti contagiati negli ospe-
dali e nelle case di riposo.
Ma ci sono anche i giovani
nel tragico bilancio dell’e-
pidemia coronavirus. Sto-
rie che si perdono nella
freddezza dei numeri uffi-
ciali.
Come quella di Federico,
morto venerdì mattina su
un letto dell’ospedale Poli-
clinico di Milano. Solo la se-
ra prima lo avevano trasfe-
rito lì, dall’ospedale Sacco
PRIMO PIANO
dove per quasi una settima-
na aveva provato a combat-
tere la sua battaglia contro
il virus.
Federico aveva 34 anni,
un figlio di uno, e una mo-
glie, Anna, che amava mol-
to. In passato aveva avuto
qualche piccolo problema
di salute che lo aveva reso
un po’ più fragile. In paese,
a Cinisello Balsamo, in pro-
vincia di Milano, tutti cono-
scevano il suo sorriso.
Da un anno e mezzo ave-
va aperto un bar, lo Zen, in
pieno centro. Un’avventu-
27
ra in cui si era tuffato un pa-
io d’anni dopo la chiusura
del locale dei suoi genitori.
E proprio il papà Paolo lo
aiutava dietro al bancone e
a gestire ogni incombenza.
AMICO DI TUTTI
«Un ragazzo solare e genti-
le. Una bella persona, sem-
pre pronta a spendersi con
generosità per gli altri»,
racconta Paolo Tamborini,
il presidente della Pro Loco
di Cinisello che è proprio
accanto al bar Zen. «Siamo
subito diventati amici.
Una persona seria, di cui ci
si poteva fidare. Ci siamo
incontrati l’ultima volta il 9
marzo quando sono scatta-
ti i divieti imposti dal gover-
no e ha dovuto chiudere il
locale. Ma Federico stava
bene, non aveva alcun sin-
tomo».
IL DOLORE DEL SINDACO
«Nel tragitto per tornare a
casa ho tanti pensieri in te-
sta. Questa giornata ha la-
sciato davvero il segno, un
segno indelebile – ha detto
il sindaco di Cinisello Balsa-
mo, Giacomo Ghilardi -.
Oggi come le tante altre
giornate che sto vivendo
da un mese a questa parte.
Giornate in cui mi sono tro-
vato a piangere tanti nostri
concittadini. Ricorderemo
tutti. Tutti i nostri cari, ami-
ci, familiari, conoscenti.
Tutti coloro che abbiamo
perso e che perderemo a
causa di questo maledetto
coronavirus. Ricorderemo
Federico, giovane ragazzo
che ho conosciuto e che ha
sempre dimostrato bontà,
spirito di sacrificio e gene-
rosità. Lo ricorderemo co-
sì, come in questa foto di
qualche anno fa. Oggi va
cosi. Ora è il momento del-
la lotta, del coraggio, della
sofferenza, del lavoro,
dell’orgoglio. Ma presto ci
asciugheremo le lacrime,
ci rialzeremo, torneremo a
sorridere e ricorderemo.
Ve lo prometto».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
28 PRIMO PIANO
L’allarme globale: i sanitari
Risposta record al nuovo bando per reclutare personale specializzato
Due coniugi di Udine: «Lasciamo le figlie a casa due mesi e andiamo»
Quasi 8mila infermieri
si candidano volontari
Marito e moglie
pronti a lasciare tutto
LA STORIA
Chiara Baldi
l telefono la voce di
A Annamaria Taddeo
vibra, si spezza, la
donna sembra sul
punto di scoppiare a piange-
re. «Mi scusi», dice, «è l’emo-
zione». È che forse, solo a rac-
contarlo, realizza il gesto che
sia lei che il marito Stefano
Giglio hanno deciso di fare:
candidarsi al bando della Pro-
tezione civile per reclutare in-
fermieri che saranno manda-
ti in prima linea a combatte-
re il coronavirus. Sono oltre
7.700 le domande arrivate in
ventiquattro ore e che, come
ha spiegato il capo diparti-
mento Angelo Borrelli, «ora
saranno vagliate per selezio-
nare chi da domani andrà a
rinforzare i colleghi nelle re-
gioni più in sofferenza».
Per Annamaria, 54 anni, e
Stefano, quasi 51, essere sele-
zionati vorrebbe dire passa-
re diverse settimane, se non
mesi, lontano dalle loro due
figlie: Marta, di sedici anni, e
IL COMMENTO
Ripartire dopo il coronavirus, pensiamoci oggi o sarà tardi
ensiamo all’indomani
P del coronavirus, pen-
siamoci oggi. Nessuno
avrebbe mai immagi-
nato l’impatto devastante del
coronavirus; siamo di fronte –
come ha osservato Yuval Noah
Harari, acuto storico israelia-
no – alla più grande crisi della
nostra generazione. Questa
tempesta passerà, ma è bene
sapere sin d’ora che nulla sarà
più come prima.
Dobbiamo evitare di com-
mettere due grandi errori. Il
primo, pensare che ripartire
sia sostanzialmente riaccende-
re una luce che è stata spenta
solo per poco tempo in più ri-
spetto al solito; il secondo,
non avere l’illusione che riacce-
sa la luce ritroveremo la stessa
stanza ordinata e ben arredata
che avevamo lasciato prima.
Cosa fare per evitare di in-
correre in questi errori? La ri-
sposta in una parola, anzi due:
pensare e costruire.
Pensare a dare un contribu-
to concreto affinché il Paese
studi le misure per contrastare
Chiara, di quindici. Eppure,
«senza pensarci un minuto»,
entrambi hanno fatto doman-
da.
«Il bando mi è stato segna-
lato in una chat e l’ho manda-
to subito a mio marito», rac-
conta Annamaria, infermie-
ra dal 1985 e in servizio –
part time – all’ospedale di
Udine, la città in cui vive con
la sua famiglia. «La nostra
struttura ha diversi reparti
che sono stati riadattati per
la gestione dei pazienti Co-
vid19, ma di certo non siamo
una regione colpita come la
Lombardia, il Veneto o le
Marche», spiega il marito,
Stefano, che da oltre vent’an-
ni lavora come infermiere in
Rianimazione. «Abbiamo da-
to una disponibilità di due
mesi e speriamo proprio che
verremo scelti, vogliamo
mettere a disposizione del
Paese le nostre competenze
e le nostre conoscenze», dico-
no.
La speranza di Annamaria
e Stefano è di andare in qual-
che ospedale lombardo o ve-
neto o marchigiano, «in pri-
missima linea» insomma,
l’indebitamento a cui andrà in-
contro, per elaborare un piano
a tutela dell’occupazione, per
aiutare la scuola e l’ università,
per recuperare i mercati che si
sono persi, per supportare le
imprese che devono ripartire,
per risolvere il problema della
giustizia che è rimasta sospe-
sa, e cosi via. È necessario coin-
volgere le migliori menti e pro-
fessionalità del Paese, costitui-
re un grande think tank che
guardi al futuro, senza divisio-
ni di appartenenza politica e
nell’ottica di una unità nazio-
nale (ri)trovata sulle compe-
tenze, che si metta al servizio
della comunità per una prima
“messa a fuoco”(to put into fo-
cus, dicono gli anglosassoni
con una felice espressione per
esprimere l’entrare “dentro” il
problema) dei nodi cruciali
per la gestione della crisi: un
pensatoio costruttivo, moder-
no, che abbia sguardo lungo
ed ampio, e possa poi declina-
re nel più breve tempo possibi-
le un progetto di (ri)partenza
puntuale ed analitico. Per il be-
«perché vogliamo far tirare il
fiato ai colleghi che da setti-
mane stanno lavorando mol-
tissime ore al giorno, con
una pressione incredibile e
un carico di lavoro enorme.
Crediamo che abbiano biso-
gno di una pausa per recupe-
rare le energie che in questo
lavoro sono fondamentali».
Ma anche il loro essere friula-
ni ha influito in questa scelta.
Racconta Stefano: «Erava-
mo giovani quando ci fu il ter-
remoto in Friuli nel 1976 e
proprio nelle nostre terre nac-
que la Protezione civile, che
con gli Alpini qui fece un
grande lavoro. Sappiamo be-
ne cosa voglia dire mettersi
in gioco. E come friulani sia-
mo sempre disponibili ad aiu-
tare gli altri».
E non avete paura di lascia-
re le vostre la ragazze? «All’i-
nizio, quando glielo abbia-
mo detto, ci hanno chiesto:
“E noi dove andiamo? ”, per-
ché questa scelta è chiaro che
costringerà la famiglia a sta-
re lontana e divisa per un po’
di tempo», racconta Annama-
ria, che ha già organizzato
con il marito di mandare le
ne dell’Italia e anche dell’Euro-
pa .
È necessario farlo oggi, non
domani, i mezzi tecnologici lo
consentono. La politica ci pen-
si, è un suo compito. Ma c’è an-
che un altro punto che merita
una riflessione adeguata: quel-
lo dei diritti fondamentali.
Si sta facendo strada l’idea
che il cittadino debba sceglie-
re tra privacy e salute. Come di-
re, in altre parole, che se si vuo-
le perseguire l’obiettivo di pro-
teggere la nostra salute ed in-
tervenire capillarmente nel
I due infermieri Annamaria e Stefano in una foto ricordo con le due figlie scattata a Roma
due figlie dai nonni. «Sono
settimane che non li vedono,
saranno contente di poterli
riabbracciare e passare del
tempo con loro», spiega Ste-
fano.
Che aggiunge, orgoglioso:
«Marta e Chiara sono due ra-
gazze molto sveglie, hanno
compreso la situazione, san-
no bene che questo è il nostro
lavoro e sono molto fiere dei
contrasto alla diffusione del vi-
rus, è necessario passare attra-
verso una forma di sorveglian-
za di massa, un tracciamento
globale di ogni persona.
Sappiamo quanto le nuove
tecnologie siano raffinate, al
punto che non solo possono es-
sere controllati gli spostamen-
ti degli individui, ma anche se-
lezionati gli orientamenti di
ciascuno e colte le abitudini di
vita: da quelle più banali come
le trasmissioni televisive prefe-
rite oppure i piatti apprezzati a
tavola, a quelle più delicate, co-
loro genitori».
Annamaria e Stefano han-
no affrontato anche il tema
del rischio sanitario legato al
Covid19 e alla prima linea:
come raccontano i numeri e
le cronache di queste settima-
ne, medici, infermieri e per-
sonale socio-sanitario sono
molto esposti e hanno una
possibilità molto alta di con-
trarre il virus. «Certo, sappia-
me per esempio i gusti sessua-
li, la gestione della propria inti-
mità, gli orientamenti politici.
La questione, a ben vedere,
appare mal posta: diritto alla
privacy e diritto alla salute in
realtà debbono convivere, e
non possiamo trovarci nella
condizione di dover scegliere.
Antonello Soro, Garante
per la protezione dei dati per-
sonali, lo ha ben spiegato. Dob-
biamo governare l’emergenza
senza mettere in discussione
l’impianto democratico delle
istituzioni. Ogni misura di
compressione della libertà, do-
verosa nella situazione contin-
gente soprattutto per la neces-
sità di provvedere alla tutela
delle fasce più deboli, deve es-
sere derogatoria e non irrever-
sibile. Non dobbiamo arrivare
ad un punto di non ritorno,
semmai regolare con attenzio-
ne il rapporto tra norma ed ec-
cezione.
Ma oltre al controllo di mas-
sa, e forse prima ancora di es-
so, c’è bisogno di una grande
azione pedagogica da parte
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
mo bene che questo è uno dei
rischi che corriamo. Purtrop-
po, il coronavirus non guar-
da in faccia nessuno per cui
non abbiamo nessuna rassi-
curazione sul fatto che non
lo contrarremo mai. Ma alla
fine – si chiede Annamaria –
non rischiamo di prenderce-
lo anche rimanendo qua? ».
—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FABIO PINELLI
della politica nei confronti del-
la comunità. Prima del dician-
novesimo secolo, ricordava
sempre Harari, nessuno si lava-
va le mani con il sapone. Furo-
no gli scienziati di quell’epoca
a capirne l’importanza. In pre-
cedenza anche i medici e gli in-
fermieri passavano da un inter-
vento chirurgico all’altro sen-
za lavarsi. Oggi miliardi di per-
sone si lavano le mani, non per-
ché è prevista una sanzione
nel caso in cui una persona le
tenga sporche, ma perché la co-
munità ha compreso fino in
fondo l’importanza di quel ge-
sto. Mi lavo le mani con il sapo-
ne perché questo previene il
contagio, tutela la mia salute e
quella del prossimo. L’ho impa-
rato ascoltando gli scienziati e
gli uomini politici che me lo
hanno ripetuto.
C’è quindi un modo per far ri-
spettare le prescrizioni impo-
ste, senza necessità di ricorre-
re ad un monitoraggio di mas-
sa. Una nuova alleanza basata
sulla fiducia tra scienza, politi-
ca e cittadini potrebbe essere
la combinazione vincente per
il futuro: pensiamo all’indoma-
ni del coronavirus, pensiamo-
ci oggi. —
© R PRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
L’emergenza coronavirus
la crisi in america
Contagi troppo veloci
Ora Trump vuole
isolare New York
Stati Uniti nuovo epicentro. Scontro con Cuomo
Una nave militare diventa ospedale per Manhattan
Paolo Mastrolilli
INVIATO A NEW YORK
Il coronavirus a New York ucci-
de una persona ogni 9 minuti
e Trump vuole imporre la qua-
rantena obbligatoria al suo ex
Stato, allargandola forse an-
che a New Jersey e Connecti-
cut. Il Pentagono sta facendo i
piani per capire dove potreb-
be essere chiamato a interveni-
re per affrontare l’emergenza,
dopo gli aiuti già forniti a New
York e California.
In cima alla lista ci sono Mi-
chigan, Florida, Louisiana e
Chicago. Il capo della Casa
Bianca ha autorizzato i genera-
li a richiamare i soldati della
Guardia Nazionale in conge-
do. Il contagio però si sta dif-
fondendo negli stati del West
e del Sud, come Colorado e
Utah, annullando la distinzio-
ne geografica e politica tra le
zone colpite. Finora l’epide-
mia si era concentrata nelle
grandi aree urbane liberal, ri-
sparmiando quelle rurali con-
servatrici. Questo forse aveva
spinto Trump a proporre la ria-
pertura parziale di alcune zo-
ne del Paese, citando la “Farm
belt” e il Midwest. Il contagio
però si sta muovendo rapida-
mente, rendendo sempre più
improbabile la possibilità di
tornare almeno parzialmente
alla normalità entro Pasqua.
Ma domani scadono i 15 gior-
ni di “social distancing” solleci-
tati dalla Casa Bianca, che già
martedì potrebbe allentare le
limitazioni agli spostamenti
nelle aree meno colpite.
I contagi negli Usa sono or-
mai oltre 110mila e le vittime
quasi 2mila, confermando
che il nuovo epicentro globale
della pandemia è l’America.
Poco meno della metà dei casi
è nello stato di New York, tra
cui 512 poliziotti. Un medico
dice: «Da una settimana non
facciamo più i test, perché è
inutile. Presumiamo di essere
tutti contagiati e intervenia-
mo per le emergenze». Secon-
do un’analisi del New York Ti-
mes, la Grande Mela potrebbe
seguire una curva peggiore di
Whuan e della Lombardia, ma
anche Detroit, New Orleans e
La nave ospedale in partenza da Norfolk per aiutare New York Chicago sono a rischio, men-
PRIMO PIANO
tre Los Angeles ha rilanciato
l’allarme. Ieri Trump è andato
a Norfolk, per salutare la nave
ospedale militare Comfort
che salpava per Manhattan,
dopo che la Mercy è andata a
Los Angeles. Verrà ancorata al
Pier 90 per trasferire nei suoi
mille letti i malati non di coro-
navirus e liberare i posti negli
ospedali dove ci sono i reparti
di rianimazione necessari per
chi rischia la vita. Sull’ipotesi
della quarantena obbligatoria
a New York, il governatore
Cuomo, impegnato a costrui-
re altri 4 ospedali d’emergen-
za, ha risposto che «non so co-
sa significhi e non mi piace».
A New York si può uscire
per comprare cibo, andare dal
medico, fare esercizio in zone
designate. Ristoranti, teatri e
uffici sono chiusi. Solo i lavora-
tori “essenziali” possono gira-
re, e venerdì sera la città li ha
ringraziati con un applauso
collettivo. Sotto casa, però,
non c’è la polizia a fermarti.
Trump invece vuole bloccare
per due settimane il traffico
per lo Stato, eccetto le merci.
Il governatore del Rhode
Island lo ha anticipato, ordi-
nando alla polizia di fermare
le auto con la targa dell’Empi-
re State. Una speranza viene
da New Rochelle. Era la prima
città epicentro di New York,
dove era stata creata una “zo-
na di contenimento”, ma ora
la sua curva dei contagi sta
scendendo. —
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29
spagna: record di morti
I lavoratori
a casa 8 giorni
con permesso
retribuito
MADRID
Nella giornata dell’ennesi-
mo tragico record, il gover-
no spagnolo indurisce le mi-
sure di chiusura: da doma-
ni per una settimana tutti i
lavoratori di attività non es-
senziali dovranno rimane-
re a casa dal 30 marzo al 9
aprile, con un permesso re-
tribuito. Recupereranno le
ore perse più avanti. Secon-
do il capo del governo Pe-
dro Sáncehz, si tratta di
una sorta di anticipo delle
vacanze della settimana
Santa «in questo modo evi-
tiamo di chiudere tutte le at-
tività, che distruggerebbe
la nostra economia». Nelle
ultime 24 ore, a causa del
Covid-19, sono morte 832
persone, molte delle quali
nelle residenze per anziani.
L’emergenza riguarda an-
che i servizi funerari. L’eser-
cito, così, è stato investito
di un nuovo compito: il tra-
sporto delle bare. I nuovi
contagiati sono intanto
8.100. — FRA. OLI.
© R PRODUZIONE RISERVATA
30 PRIMO PIANO DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA

L’allarme globale: la nostra salute

Pandemia
e psiche / 6
VERA SLEPOJ

A
dolescenti e bambini:
quando si parla di loro,
nella situazione che tutti
stiamo vivendo, dobbia-
mo ricordarci che sono i genitori il
collante, e che questo è un momen-
to importante per condividere una
fase storica generale, e anche esi-
stenziale. La famiglia fino a oggi è
stata vissuta con stili di vita diver-
si, ma la vita degli adolescenti e
dei bambini dipende in questa fa-
se interamente dal rapporto con i
genitori e i familiari, e dal tipo di so-
stegno che viene loro dato.
Bisogna quindi, come genitori,
non isolarsi, non minimizzare, col-
laborare e chiedere collaborazio-
ne, non far stare troppo tempo i ra-
gazzi sui social. Ma per fare que-
sto, occorre prima di tutto costrui-
re una relazione con figli che in
realtà non conosciamo, o non co-
nosciamo più.
LA STAGIONE DEL PASSAGGIO
Sembra l’età più a rischio ma i ragazzi sono quelli che si adattano meglio perché già vivono isolati
Parliamo oggi in particolare della Per i genitori si presenta l’opportunità di entrare nel loro mondo, stabilendo però chiaramente i confini
fascia sociale costituita dagli ado-
lescenti, da tutti coloro che vivono
il passaggio tra l’infanzia e l’età
adulta, e dunque si trovano nella
fase della vita costruita sulla neces-
I figli, adolescenti e sconosciuti
È il momento giusto per conoscerli
sità di formare la propria identità.
Nella convivenza forzata gli adole-
scenti si sono mostrati in genere i
più adattabili, più capaci di riorga-
nizzare il loro quotidiano, compen-
sando le restrizioni con il loro mon-
do già allenato al virtuale.
L’adolescente ha vissuto fino a coSa Fare
ieri già isolato nella propria came- l’iNiZiatiVa
ra, nel proprio universo, perché
già abituato a vedere i genitori so-
Otto regole
Un percorso condiviso di benessere per la mente
lo in certi momenti della giornata,
con la consulenza della psicoterapeuta Slepoj
per reagire
generalmente la sera a cena. Quel-
li che sono attorno a noi in questi alla paura
anni sono adolescenti appassiona-
ti dall’eccesso ma in realtà con for- Continua il percorso le, ci spiega quali sono gli adolescenti, con e all’ansia
ti legami: alla famiglia, ai social, intrapreso dal nostro le reazioni possibili a qualche consiglio per
agli influencer, al mondo compen- giornale con la psico- questa situazione, ci la gestione della convi-
sativo della musica. Vivono in un terapeuta Vera Sle- aiuta a capire come ri- venza forzata. Cosa fare di fronte a un attacco
mondo solitario, poco compreso, poj, per dare ai nostri conoscerle (in noi o in È possibile rivolger- d’ansia?
poco abituato a formulare la loro lettori la possibilità di chi ci è vicino), affron- le via mail (le istruzio- Respirare molto a fondo per al-
idea del mondo. Presi tra l’idealità conoscere, dalle paro- tarle, risolverle nell’e- ni in questa pagina) meno 10 minuti, immettendo l’a-
di Greta Thumberg, il mondo delle le di un’esperta, il mo- mergenza mettendo quesiti su situazioni ria a bocca chiusa e buttandola
sostanze o dei comportamenti do migliore per affron- in atto un processo specifiche: la dottores- fuori poi a bocca aperta.
emulativi. tare questo difficile e scientifico di autoaiu- sa risponderà offren- Contare per almeno 5 minuti
inedito periodo della to, spiegato a parte in do consulenza e ga- fino a 100 o 200. Sembra banale
IL FILO EDUCATIVO vita di tutti. Vera Sle- questa pagina. In que- rantendo, su richie- ma è molto utile. Fare un eserci-
Ecco, la convivenza forzata mette- poj, da anni collabora- sta sesta puntata, ana- sta, il totale anonima- zio fisico. Fare un’attività fisica
rà a nudo la verità delle relazioni trice del nostro giorna- lizza la situazione de- to. immediata: la doccia, aprire la fi-
familiari, ci sarà più tempo per co- nestra, cambiare stanza.
noscersi tra genitori e figli, saran- Per le ossessioni è molto utile
no loro a guadagnarsi un’affettivi- ne all’aggressività, al conflitto che ti a uscire, a rientrare a qualsiasi pranzo e della cena come momen- un’attività che richieda concen-
tà in più. Il problema reale potreb- si può generare; attenzione a giudi- ora, molti hanno fatto uso di alcol to di conoscenza reciproca e di trazione e impegno cognitivo:
be stare nella difficoltà dei genito- care ma anche a sottovalutare. I ge- e droga: arginiamo il problema va- scambio delle proprie problemati- parole crociate, uncinetto, un la-
ri di ritrovarsi, di prendere in ma- nitori devono diventare dei buoni lutando eventualmente un aiuto, che. Evitiamo la struttura egoisti- voro meccanico, di precisione,
no il filo del percorso educativo. In osservatori, abituarsi a riunire il perché le dipendenze e gli stati de- ca del fare ognuno le proprie cose, stabilire o costruire un gioco
questo periodo l’adolescente sem- gruppo familiare, interessarsi a co- pressivi sono le problematiche più costruiamo con gli adolescenti ter- che ci obblighi all’attenzione.
bra essersi adattato molto più sa fanno e pensano i figli, e al loro difficili da gestire nell’immediato ritori nuovi, sia nella casa sia nel Utile in caso di stati d’ansia e
dell’adulto all’isolamento, ma il ri- stato d’animo. e nel dopo. Internet va controlla- rapporto con loro. Impariamo a co- d’angoscia è il canto.
schio è la solitudine; l’ansia del fu- to, per evitarne l’uso distorto e per noscere le loro idee, le loro paure, Se non si riesce a dormire, non
turo, la mancanza di alternative so- LE DIPENDENZE difenderli dal cyberbullismo, ora le loro timidezze. Consentiamo pa- rimanere a letto, ma alzarsi e
no in agguato. L’adolescente è un Gli scontri vanno evitati, ma le re- che mancano altri interlocutori co- rallelamente gli spazi di autono- svolgere qualche attività per 30
movimentista, ha bisogno di rom- gole vanno riscritte, condividendo- me gli amici e gli insegnanti che mia con gli amici a distanza. — minuti in una stanza diversa dal-
pere lo schema infantile attraver- le per non generare un saliscendi possono contenere i momenti pro- © RIPRODUZIONE RISERVATA la camera da letto: una bevanda
so l’esperienza con il mondo ester- emotivo. Lo sport si può fare in ca- blematici. Sorvegliare, aiutare, calda, una doccia refrigerante,
no. Va aiutato in questa fase di spa- sa, le chat in determinati orari, per condividere, regolamentare, os- ascoltare musica rilassante, co-
zi ristretti, e i genitori dovrebbero il resto si sta in famiglia. I fratelli, servare senza giudicare sono alcu- Per scrivere a Vera Slepoj: struire una storia nella mente.
comprendere che la difficoltà se ci sono, vanno invitati a collabo- ne indicazioni utili per avere un cultura@mattinopadova.it Non avere fiducia nella pro-
dell’adolescente sta nel non essere rare, soprattutto se di età diverse. rapporto non conflittuale. Oggetto: SLEPOJ pria testa: può produrre false ve-
abituato a condividere se stesso Cerchiamo il più possibile di dare rità. Non guardare film o pro-
con gli adulti, che finora ha visto di- un’attenzione equilibrata, senza PROPOSTE E REGOLE La psicoterapeuta risponderà grammi che creano tensione:
stanti. eccedere in esternazioni, giudizi, Ai ragazzi si può proporre la lettu- I casi più interessanti vietati i thriller e i catastrofici.
I ragazzi, allora, non vanno mai punizioni e critiche; piuttosto, dia- ra di una pagina di giornale al gior- riceveranno risposta Evitare le trasmissioni su malat-
lasciati troppo soli nelle loro stan- mo e chiediamo un aiuto a collabo- no; vanno stabilite la gestione e la su queste pagine. tie e catastrofi. La mente deve
ze, davanti alle consolle. È necessa- rare e comprendere. pulizia della propria camera, è op- L’anonimato sarà garantito semplificare: deve già gestire
rio in questo periodo fare attenzio- Gli adolescenti sono stati abitua- portuno mantenere l’orario del una situazione complessa.
DOMENICA 29 MARZO 2020 31
LA TRIBUNA

Treviso Corso del Popolo, 42

TREVISO
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Fax 0422/579.212
Abbonamenti 800.420.330
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l’asta

L’ex consorzio agrario torna sul mercato

Una partita ancora aperta dopo 16 anni
Dopo il flop del bando fatto l’anno scorso la Regione riprova a fare cassa nel settore immobiliare. Anche con altri edifici

Anno nuovo, altra corsa. Do- prova. Il complesso è stato ri-

po il fallimento della secon-
da asta fatta l’anno scorso
per la vendita di vari immobi-
li (era stato dato ai possibili
interessati oltre un anno di
tempo per valutare le offer-
te), la Regione Veneto ha ri-
messo sul mercato il pacchet-
to di edifici di sua proprietà
non più in uso da anni. In pri-
mis l’ex consorzio agrario
lungo viale Nino Bixio, una
vera spina nel fianco della
città, simbolo dell’enorme
problema ribattezzato dei
“vuoti a perdere”.
UNA STORIA INFINITA
L’abbandono del complesso
immobiliare che affaccia su
Put e Sile è datato, anzi data-
tissimo. Per avere un’idea
valgono 16 anni solo le idee
(tutte naufragate) di riquali-
ficazione dell’immobile. Ri-
sale infatti al 2004 l’accordo
di programma tra Ater, Re-
gione e Comune che immagi-
nava di riqualificare l’intero
complesso creando residen-
ze, spazi commerciali, aree
direzionali oltre ad alloggi a
prezzo calmierato. L’intero
accordo ha fatto a tempo ad
essere pianificato (e quindi
ben prima del 2004), ad esse-
re sottoscritto e perfino a sca-
dere che ancora il consorzio
è lì, vuoto, solo più decrepi-
to di prima.
LA NUOVA VENDITA
La Regione aveva provato a
venderlo a otto milioni, ma
senza avere risposta. L’anno
scorso lo aveva portato a sei,
ed erano serpeggiate varie
voci su una vendita data per
«possibile», «prossima», sal-
vo poi ammettere dopo un
anno di attesa che nessuno
si era fatto avanti. Ora ci si ri-
messo nella lista delle vendi-
te della Regione, agli stessi 6
milioni a base di gara che
non avevano attratto interes-
se l’anno scorso. Si spera che
qualcosa cambi, anche se i
tempi attuali non sembrano
favorevoli. Ma tant’è. Assie-
me agli 11.634 metri quadra-
ti a ridosso del Sile, la Regio-
ne ha messo in piazza nuova-
mente l’ex Maf – deposito lat-
te in polvere – di Sant’Arte-
mio (890 mila euro); l’ex Ba-
chificio di San Giacomo di
Veglia messo in vendita per
1,6 milioni sui 2,2 iniziali; la
distilleria di vinacce a Ponte
di Piave, attualmente data
in concessione a una azien-
da che ne porta avanti l’atti-
vità ma da anni in vendita
(valutata 5,8 milioni, inven-
duta per 4,3); Villa Rietti Ro-
ta a Motta che veniva propo-
sta a 4,2 milioni sui 6 inizia-
li. A questi immobili se ne ag-
giungono altri in tutta la re-
gione, a partire dall’hotel
San Marco sul Cansiglio.
LE MILLE IDEE
Per tante ipotesi di vendita
naufragate, ci sono state al-
il punto
trettante ipotesi di riqualifi-
cazione dell’ex consorzio
che tra anni e amministrazio- Una partita
ni diverse ha cambiato volto
e progetto, da immobile mi- da oltre
sto residenziale-uffici-com-
merciali, è stato anche ripro- 20 milioni
posto come possibile par-
cheggio multipiano e pure
nella Marca
come possibile volumetria
adatta ad ospitare anche un Sopra il consorzio agrario in
albergo, o co-housing, perfi- viale Nino Bixio e sotto da sini-
no case per giovani. stra l’ex Maf a S.Artemio e il
Tante idee, mai confluite Bachificio di Vittorio Veneto.
in un progetto concreto, e co- Tutti inseriti in un piano di
munque mai in un affare vendita regionale che vale ol-
concluso. — tre 20 milioni.
FEDERICO DE WOLANSKI

alloggi popolari dendo dai 719mila euro inizia-

li fino a 571mila euro. Gli inter-

Nuove caldaie per le case Erp venti sono stati finanziati dal
Programma POR-FESR, stru-
mento attraverso il quale la Re-

così più risparmio energetico gione, grazie ai fondi dell’U-

Spesa di 130 mila euro da parte
del Comune. Interventi in via
don Sturzo, San Pelajo, via Friuli
Borgo Capriolo e Santa Bona
Sono tutti edifici ex Demanio
Sono state sostituite le caldaie
di alcuni alloggi Erp con mo-
delli più moderni e a risparmio
energetico. Con una spesa di
130 mila euro il Comune ha in-
stallato le nuove caldaie negli
alloggi di via Don Sturzo 14 e
16 a San Pelajo, in Borgo Ca-
priolo a Santa Bona e in via
Friuli 10 e 12 a Lanzago. Si trat-
ta di interventi negli apparta-
menti ex Demanio passati nel-
le mani di Ca’ Sugana anni fa;
sono alloggi però molto data-
ti. Dei 393, il Comune ne detie-
ne a patrimonio ancora 340
(gli altri sono stati venduti) e
hanno un età media di 45 an-
ni. Insomma senza interventi
rischiano di essere voraci di
energia e poco accoglienti per
gli inquilini. Gli ex demaniali
sono solo una parte dei 782 al-
loggi popolari del Comune di-
visi in 103 condomini. E dieci
giorni fa sono appaltati i lavori
di restauro degli alloggi Erp di
via Bianchini e vicolo San Ze-
no. L’appalto è stato affidato al
raggruppamento temporaneo
d’impresa formato da Antonio
Bezzegato srl e dalla Termoi-
draulica di Giorgio Maschera.
Le imprese hanno offerto un ri-
basso d’asta consistente, scen-
nione Europea, dello Stato e
della Regione stessa, sviluppa
un piano di crescita sociale ed
economica. L’intervento pre-
vede la sistemazione comple-
ta e la sanificazione, con il rifa-
cimento di impianti, porte e
serramenti di sedici alloggi in
via Bianchini e Vicolo San Ze-
no. Nel condominio di via Bian-
chini 17 e vicolo San Zeno B/2
verranno pure ripassati i man-
ti di copertura per infiltrazioni
mentre nell’immobile di via
Bianchini 3 e vicolo San Zeno
B/1 verrà realizzata una ram-
pa per disabili. —
FEDERICO CIPOLLA
32 TREVISO
la curiosità
Polizia municipale
Ecco i corsi di bicicletta
per le nuove pattuglie
Scatta l’addestramento per gli agenti del servizio cittadino
Uso di armi in sella, salute ma anche perizia meccanica
Si poteva pensare che attiva-
re delle pattuglie di vigili a pe-
dali fosse cosa da nulla, tipo
saltate in sella e vai? Macché.
A tutela degli operatori, ma
anche del servizio, il Comune
ha deciso di avviare uno speci-
fico corso per formare gli
“agenti a pedali” che lavore-
ranno in centro e nei quartie-
ri. Costerà 7.000 euro, non
poca cosa, e il programma è
tutto da considerare perché
oltre ad alcune indubbie spe-
cificità ed utilità, c’è anche
qualche innegabile curiosità.
IL CORSO E CHI L’HA PROPOSTO
In cattedra saliranno gli
istruttori dell’altisonante Ac-
cademia Italiana Pattuglie in
Bicicletta (AIPIB). Cos’è?
Una associazione nata ad
Alessandria nel lontano
2017 su iniziativa di un agen-
te e studente, Mauro Di Gre-
gorio, che ha conseguito il
la polemica
Vecchi alberi abbattuti
e nuove piantumazioni
Coalizione boccia Conte
«C’è poco da esultare, il bi-
lancio del verde continua
ad essere negativo nel capo-
luogo». Gigi Calesso (Coali-
zione Civico) non si fa «ab-
bagliare» dai numeri diffusi
ieri da Ca’ Sugana sul saldo
positivo tra alberi abbattuti
e nuove piantumazioni. Un
«più 961» che in realtà na-
sconderebbe anche un’al-
tra chiave di lettura.
L’ATTO D’ACCUSA
«A parte lo scandalo di via
Paludetti, dove hanno ab-
master in Politiche di Sicurez-
za e Polizia Locale. «Lo scopo
dell’associazione in via priori-
tario, come da statuto, è quel-
lo di divulgare la formazione
delle Pattuglie velomontate
nei corpi di Polizia, affinché
questo tipo di servizio venga
svolto in sicurezza e nel mi-
glior modo possibile». E così,
quando all’Accademia han-
no saputo che a Treviso si in-
tendeva avviare il servizio in
bici (per l’ennesima volta ne-
gli ultimi anni), hanno invia-
to a Ca’ Sugana uno specifico
progetto proponendosi come
istruttori.
TUTTI A LEZIONE DI...
Cos’hanno proposto nel pia-
no formativo del programma
di istruzione degli agenti “ve-
lomontati”? Il progetto si arti-
cola in undici sezioni che spa-
ziano dall’ “adattamento e re-
golazione della bici alle pro-
battuto piante e alberi per
fare un bosco, i nuovi im-
pianti ci metteranno venti o
trent’anni ad assolvere il
compito svolto dagli alberi
che hanno tagliato. Anche
se malati o pericolanti que-
gli alberi svolgevano il loro
ruolo ambientale, queste
piantine oggi non lo fanno e
nno lo faranno per un pez-
zo», chiarisce Calesso.
I NUMERI
I numeri snocciolati dal Co-
mune dicono: 1.424 alberi
prie caratteristiche fisiche”
(altezza di sella e manu-
brio?), alle modalità per
“muoversi in pattuglia”;
dall’“individuazione dei ri-
schi e degli incidenti più co-
muni”, al “superamento de-
gli ostacoli e tecniche di gui-
da in ogni situazione”... un
po’ come si fa giustamente
per moto e auto. Importantis-
simo, questo sì, l’“addestra-
mento all’uso delle armi in bi-
ci” e pure l’infarinatura sulle
“procedure per il pattuglia-
mento in bici”. Ma che dire
del corso base per la “manu-
tenzione di base della biciclet-
ta?” E quello sulla “normati-
va sul traffico”? Un agente di
polizia locale su questo do-
vrebbe avere pochi dubbi.
Ma tant’è: gli agenti verran-
no anche formati su “alimen-
tazione e mantenimento del-
la forma fisica”. —
FEDERICO DE WOLANSKI
tagliati a fronte di 2.385
nuove piantumazioni; 480
i nuovi impianti solo con le
più recenti manutenzioni
straordinarie. «Ma c’è un al-
tro aspetto da considerare,
perché sul piatto di un bilan-
cio ambientale bisogna met-
tere tutto. Questa giunta, la
giunta Conte, con le contro-
deduzioni al Piano degli In-
terventi ha aperto a nuova
cementificazione e a ulte-
riori costruzioni. Quanto
pesa questo consumo di
suolo su tutto il resto? Dubi-
to che qualche albero in
più, tra l’altro giovane e
quindi poco più che un fu-
scello, sia in grado di bilan-
ciarlo», conclude il rappre-
sentante di Coalizione Civi-
ca.
LE DUE FILOSOFIE
E nelle sue parole si legge
anche la chiave delle due di-
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
Due agenti della polizia municipale di Treviso in bicicletta
ranti piloti. Di qui la decisio-
il precedente ne del Comune di addestrare
al pilotaggio dei velivoli 4
In quattro a scuola di pilotaggio agenti delle polizia locale
(10 mila euro il corso), for-
per la flotta dei droni della locale mando così una pattuglia
specializzata nel muovere i
due velivoli acquistati (12 mi-
Per pattugliare il territorio, a servizio della polizia locale la euro) l’anno scorso. Il cor-
ma anche stanare possibili la- che li ha subito sperimentati so è ormai agli sgoccioli, ma
dri, controllare i furbetti dei per alcune fotografie in quo- per veder decollare le “spie
rifiuti e perché no... aiutare a ta, salvo poi incappare nella volanti” bisogna prima trova-
ripulire le mura dalle erbac- burocrazia dell’autorità che re l’accordo con Enac che og-
ce, Ca’ Sugana ha pensato di controlla lo spazio aereo ita- gi, di fatto, vieta i sorvoli dei
munirsi di una coppia di dro- liano (Enac) che ha posto li- droni su tutta la città. —
ni. Obiettivo primo: metterli miti ai voli, e paletti agli aspi- F.D.W.
verse condotte nella gestio-
ne delle alberature, già
esplicitata anche da Ca’ Sua-
gna. Se prima la giunta del
sindaco Giovanni Manildo
preferiva tagliare meno al-
beri e procedere contestual-
mente con meno impianti;
l’attuale esecutivo guidato
da Mario Conte ha preferito
andarci giù un po’ più duro
con le motoseghe ma di
piantumare anche più facil-
mente gli alberi, per rinno-
vare il patrimonio arboreo.
Chi avrà ragione?
Certo quello degli alberi è
un tema molto delicato, se-
guitissimo dai trevigiani,
basti pensare a suo tempo
alla bonifica del verde nel
parco di villa Margherita e
sulle mura, che ha creato
due partiti, tra favorevoli e
contrari.—
FEDERICO CIPOLLA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Uno scorcio delle mura
DOMENICA 29 MARZO 2020
TREVISO 33
LA TRIBUNA

Paura a Carbonera

Cadavere di un cinese vicino al Melma

L’ipotesi: si è suicidato con una corda
Il ritrovamento poco prima delle 20, era lì da un paio di giorni. Sul posto fino a tarda ora i carabinieri, indagini serrate

CARBONERA

Era riverso senza vita sulle ri-

ve del fiume Melma con un
coltello di fianco al corpo. Il
cadavere di un cinese di cir-
ca 35 anni è stato trovato
nel pomeriggio di ieri a Car-
bonera in via Salvo d’Acqui-
sto. Sul posto sono immedia-
tamente arrivati i carabinie-
ri per avviare le indagini su
quello che sembrava un ve-
ro e proprio mistero. A pri-
ma vista non c’erano segni
di violenza ma il sostituto
procuratore di turno France-
sca Torri, anche lei arrivata
sul posto, aveva disposto
che venisse immediatamen-
te effettuata un esame ester-
no del corpo per trovare
eventuali segni di violenza
compatibili con una coltella-
ta. A rendere anche più com-
plicate le indagini il fatto
che l’uomo non avesse con
sé i documenti.
IL GIALLO
Dopo qualche ora il mistero
è stato quindi risolto: la vitti- I carabinieri giungono in via D’Acquisto e si apprestano alle indagini. A destra le ricerche dei militi dell’Arma vicino al corpo del cinese. Sotto l’arrivo del pm Francesca Torri
ma era un uomo di 55 anni
con un passato problemati- so a terra. Immediata la tele- sul corpo del cinese. A desta- parsa recenti di cittadini ci-
co alle spalle. Gli investiga- fonata alla centrale operati- re parecchi sospetti è però la nesi e per questo si sospetta-
tori, quando hanno verifica- va del Suem 118 che ha in- presenza del coltello sulla va che non sarebbe stato fa-
to la sua identità, hanno sco- viato sul posto un’ambulan- scena della morte. cile il riconoscimento. Si era
perto che si trattava di uno za. Ai sanitari è stato subito ipotizzato di controllare le
sbandato che in passato era chiaro che il decesso di IL COLTELLO immagini delle telecamere
stato anche allontanato dal- quell’uomo risaliva ad alme- Ma per approfondire tutti di sorveglianza della zona
la famiglia. Secondo quanto no qualche giorno prima. gli aspetti era stato necessa- nella speranza di individua-
sono riusciti a ricostruire i Gli occhi sono poi caduti su rio anche l’intervento del re, in giornate in cui il traffi-
militari accorsi sul posto quel coltello di fianco al suo medico legale. Il sostituto co è praticamente ridotto a
l’uomo si sarebbe impiccato corpo. A questo punto si è procuratore Francesca Tor- zero, un indizio utile che po-
e, dopo la morte, la corda si quindi reso necessario l’in- ri aveva disposto il seque- tesse far capire se qualche
sarebbe spezzata facendolo tervento dei carabinieri per stro dell’area del ritrova- mezzo sospetto fosse passa-
cadere a terra. Il coltello che avviare le indagini. Per pri- mento del corpo e, con ogni to in zona. La speranza era
gli è stato trovato vicino, ma cosa sono state raccolte probabilità, disporrà anche che l’uomo fosse residente
che in un primo tempo ave- le testimonianze di chiun- che venga effettuata un’au- nella zona e che per questo
va fatto pensare ad un omici- que fosse nella zona al mo- topsia sul corpo del cinese. magari qualcuno potesse
dio, era stato utilizzato per mento del ritrovamento. Ov- Le indagini si preannuncia- aiutare ad arrivare alla sua
ferirsi più volte. viamente, complice il decre- vano molto complesse dato identificazione. Finalmente
to del governo per il conteni- che la comunità cinese della in tarda serata è arrivata la
IL RITROVAMENTO mento del coronavirus, c’e- Marca è particolarmente im- risoluzione del giallo con
L’allarme è stato lanciato ra pochissima gente in giro permeabile. Si era iniziato l’individuazione dei genito-
nel tardo pomeriggio di ieri in quel momento. Da un pri- ad indagare a 360 gradi sen- ri che hanno svelato la triste
da un passante che stava pas- mo e parziale esame esterno za escludere alcuna pista. Al storia dell’uomo. —
seggiando con il suo cane e non sembrava fossero state momento non risultavano GIORGIO BARBIERI
che ha notato il corpo river- trovate tracce di violenza comunque denunce di scom- © RIPRODUZIONE RISERVATA

i Precedenti

Villorba, rapina con 2 vittime

E il cuoco massacrato in città
Due delitti con vittime cine-
si hanno sconvolto la Marca
negli anni scorsi.
Il primo avvenne il 4 no-
vembre 2008, nel capanno-
ne della «Jinhong Trade
Company», in via Gobetti
4: un commando composto
da 5 cinesi armati di coltel-
lo fece irruzione poco pri-
ma delle 20, terrorizzando
una quindicina di cinesi che
lavorava e uccidendo con
diversi fendenti Yuecong
Wu, 69 anni, di Mogliano, e
il figlio Guoxiang Hu, 30 an-
ni, di Paese. Entrambi si era-
no da poco trasferiti nella
Marca da Prato. Il laborato-
rio, che aveva un giro di affa-
ri stimabile in centinaia di
migliaia di euro annui, era
specializzato nel commer-
cio all'ingrosso di capi d'ab-
bigliamento. A compiere il
duplice omicidio una ban-
da di giovanissimi cinesi
che vivevano di rapine sot-
to l’effetto di cocaina. Uno
di loro venne poi arrestato a
Firenze.
Non meno spaventoso il
delitto del ristorante, avve-
nuto a Treviso, all’ingresso
posteriore de “La Grande
Muraglia” di viale IV No- Il capannone di Villorba teatro del duplice omicidio e la scena dell’efferato delitto di viale IV Novembre
vembre, a ridosso di porta
Carlo Alberto, nel luglio del riore del locale con una era consegnato dopo l’effe- no sposato. Xieping venne
2008. quindicina di coltellate dal rato delitto – per le conti- condannato a 16 anni di re-
Il cuoco Guifu Chen, 46 lavapiatti Xieping Chen, 39 nue offese del cuoco che gli clusione e a versare 120 mi-
anni, venne massacrato sul- anni, esasperato, – così dis- rimproverava di essere sen- la euro alla famiglia della
la soglia dell’ingresso poste- se subito agli agenti cui si za donne e non era nemme- vittima. —
34 TREVISO
il caso
Va all’asta lo storico vivaio
marchiato Van den Borre
Andrà battuto a partire da 1 milione il complesso di via Selvatico, fronte Terraglio
Un tempo appartenuto alla famiglia di vivaisti trevigiani, da anni era di terzi
Una storia tutta trevigiana,
per anni di successo - che pro-
segue peraltro tutt’ora - e per
altri di debiti e difficoltà.
Tanto che lo storico quar-
tier generale di via Selvati-
co, che mantiene il nome di
Van den Borre nonostante i
discendenti della famiglia
non vi operino più da tempo,
andrà presto all’asta. È fissa-
to per i primi di giugno, infat-
ti, l’esperimento di vendita
dell’Istituto di vendite giudi-
ziarie di Treviso (Ivg) che
metterà sul mercato - per un
valore complessivo che rag-
giunge un milione di euro -
quello che un tempo fu il re-
gno della storica famiglia di
florovivaisti Van den Borre,
fatto di serre, magazzini, offi-
cine, due appartamenti abi-
tabili e una palazzina con uf-
fici, uniti ad un totale di qua-
si 30 mila metri quadrati di
terreni scoperti con accesso
da via Selvatico.
L’esecuzione immobilia-
re, stando alle documenta-
zioni e all’avviso dell’Ivg, ri-
cultura
Il mercato turistico
dopo la grande crisi
Il piano Colonna Preti
«Il mercato turistico che si
aprirà passato il momento
dell’emergenza sarà proba-
bilmente un mercato dome-
stico, ipotizziamo regionale,
quindi la strategia che inten-
do proporre al tavolo veneto
degli assessori alla Cultura
dei capoluoghi, sarà quella
di creare eventi condivisi e
politiche di scontistica, ad
esempio sui mezzi di traspor-
to o sugli accessi ai musei,
per incentivare i cittadini a vi-
sitare le altre province favo-
rendo così un primo passo
verso la ripresa». Questo l’ap-
proccio dell’assessore alla
Cultura di Treviso Lavinia Co-
lonna Preti all’invito dell’o-
mologo regionale Cristiano
Corazzari, che la scorsa setti-
mana ha creato un tavolo di
lavoro orientato a una nuova
governace del settore cultu-
rale sia in questo momento
di stasi forzata, sia per prepa-
rare la ripresa post corona vi-
rus.
«La nostra convinzione è
che il “rinascimento” econo-
mico passerà in primis attra-
verso la cultura», continua
Colonna Preti, «Al tavolo re-
gionale saranno elaborati for-
mat di eventi comuni in tutte
le province con il cappello
della Regione, che potrà so-
stenere le iniziative sia a livel-
lo organizzativo e promozio-
nale, sia a livello economico.
Per quanto riguarda Treviso
è mia intenzione coinvolgere
Il vivaio Van den Borre di via Selvatico
sale al 2015 ma la stima
dell’intera proprietà pignora-
ta è di fine 2018. Di fatto esat-
tamente vent’anni dopo la
scomparsa di Francesco Van
den Borre, classe 1911 man-
cato appunto nel 1998, che
in quanto senza figli lasciò la
propria parte di proprietà di
via Selvatico a tre dipenden-
Alessandro Martini dell’Ogd
(Organizzazioni di Gestione
della Destinazione) del turi-
smo perché gli eventi che or-
ganizziamo nel settore della
cultura diventino pacchetti
turistici per ripartire dal mer-
cato interno, attirando quin-
di visitatori da Padova o da
Venezia, coinvolgendo altri
comuni della provincia, co-
me Valdobbiadene, Asolo,
Possagno, Conegliano, per
fare rete. I nuclei di partenza
potrebbero essere da quest’e-
state: cinema, teatro ed eno-
gastronomia, con un grande
evento di apertura gratuito e
diffuso a livello regionale».
Se al primo incontro si so-
no definiti gli indirizzi del
processo di lavoro tra asses-
sori della cultura, martedì si
avranno le prime proposte,
che saranno portate al vaglio
della Regione. «Lo scopo del
tavolo», spiega l’assessore re-
gionale Corazzari, «è tenere
una costante e diretta relazio-
ne con i territori, per poter
presentare le nostre istanze
al governo e farci trovare
pronti all’uscita dall’emer-
genza con un piano strategi-
co definito, chiederemo una
sorta di piano Marshall per la
cultura, come primo volano
economico, soprattutto per
l’indotto turistico, che è uno
tra i settori in maggior soffe-
renza». —
ELENA GRASSI
© R PRODUZIONE RISERVATA
ti. Uno dei quali, negli ultimi
anni e tutt’ora, ha portato
avanti l’attività. Una storia
che si è intrecciata inevitabil-
mente con la discendenza
dei Van den Borre e gli altri
parenti di Francesco, ma che
tuttavia si è separata sul na-
scere e non ha avuto condivi-
sioni dell’attività lavorativa.
Il ricordo di Massimo De Luca, giudice del tribunale di Treviso
«Aveva un amore viscerale per la terra natale e le sue tradizioni»
«Il mio amico Bepi, uomo concreto
con una lucida visione del futuro»
L’INTERVENTO
o conosciuto
«H Bepi Covre
una quindici-
na d’anni fa e
sono onorato di averlo avuto
come amico. Se n’è andato un
uomo poliedrico, che ha lascia-
to il segno in tanti campi,
dall’imprenditoria, alla politi-
ca, al dibattito delle idee, ma
soprattutto un uomo genero-
so, animato da una sincera fe-
de cristiana, con un grande
senso della comunità, che ha
molto aiutato, in silenzio, chi
aveva bisogno. In tanti gli ab-
biamo voluto bene, per la sua
lealtà e la passione con cui si
spendeva per le cause in cui
credeva, per il suo senso dell’a-
micizia, il gusto della compa-
gnia e la capacità di fare grup-
po, anche tra persone di orien-
tamenti diversi. Uomo del fa-
re, figlio del popolo, ammini-
stratore prima ancora che poli-
tico, pragmatico come ogni
buon imprenditore, aveva
un’innata curiosità intellettua-
le che lo spingeva a leggere, a
studiare, ad ascoltare. Aperto
al mondo, ma nello stesso tem-
po non ho mai conosciuto nes-
suno radicato nella terra vene-
ta come lui, nella Sinistra Pia-
ve in particolare. Orgoglioso
delle sue radici contadine, che
spesso richiamava, del Vene-
Tantomeno dei debiti con l’e-
rario e le banche - si parlereb-
be di cifre milionarie - e che
oggi sarebbero appunto alla
base dell’asta del prossimo
giugno.
Seppur il nome del vivaio
a due passi dal Terraglio pos-
sa richiamare alla famiglia,
infatti, gli stessi protagonisti
Giuseppe Covre
to, della tradizione veneta sa-
peva tutto. Ascoltandolo,
quando parlava nel suo amato
dialetto sembrava quasi di sen-
tire lo sciabordio delle acque
del Piave che immutabili scor-
rono da secoli tra i filari dei vi-
gneti, i medicai e la dolce cam-
pagna veneta, meraviglioso
territorio, purtroppo rovinato
dalla travolgente industrializ-
zazione del secondo dopoguer-
ra. Bepi, come tanti di noi, sen-
tiva nel profondo questa lace-
razione, tra l’orgoglio per il
grande sviluppo economico,
che ha riscattato il Veneto dal-
la povertà e la nostalgia di un
mondo contadino ormai scom-
parso da oltre mezzo secolo.
Viveva nella carne la lacerazio-
ne tra passato, presente e futu-
tengono a precisare che que-
sto nulla ha a che vedere con
il vivaio dei Van den Borre di
via del Mozzato - questi sì pa-
renti del “vecio” Francesco -
né con il grande centro vivai-
stico omonimo di Ponzano.
Al telefono di via Selvatico,
la proprietà oggetto di pigno-
ramento, in questi giorni
non risponde nessuno. E l’at-
tività, stando all’annuncio in-
ternet, risulta “temporanea-
mente chiusa” (anche per le
disposizioni governative le-
gate al coronavirus, che tut-
tavia da ieri hanno ammesso
la riapertura di questo tipo
di attività).
Fino a poco tempo fa, tutta-
via, il vivaio era in attività. E
lo sarebbe tutt’ora. Rispon-
de viceversa Francesco Van
den Borre, nipote del France-
sco classe 1911, che assieme
al figlio Nicola prosegue ap-
punto l’attività di famiglia,
tra via del Mozzato e Ponza-
no: «In via Selvatico opera-
no persone estranee, che nul-
la hanno a che vedere con la
mia famiglia», precisa sulla
vicenda il vivaista, «noi, an-
che sotto l’aspetto giudizia-
rio, non c’entriamo niente».
Una precisazione doverosa,
pronunciata peraltro assie-
me a frasi dispiaciute per la
vicena. Ma allo stesso tempo
sostanziale dal momento
che in via Selvatico e sul Ter-
raglio continuano a capeg-
giare i cartelli con il nome
Van den Borre. Una di quelle
che discendenze che hanno
scritto pagine storiche della
città e a cui peraltro sono le-
gate leggende quali il merito
di aver portato a fine 800 nel-
Massimo De Luca
ro di una terra che fatica a tro-
vare un nuovo equilibrio. Il
movimento dei Sindaci, di cui
fu uno dei fondatori, che mira-
va a riequilibrare i poteri tra
centro e periferia, aveva, nella
visione federalista di Covre, co-
me suo fine principale proprio
quello di valorizzare la buona
amministrazione locale, por-
tando il governo dei territori
realmente nelle mani di citta-
dini responsabili del proprio
destino. Il progetto fu stritola-
to tra il centralismo leghista a
guida lombarda, sempre diffi-
dente verso i veneti, e il centra-
lismo burocratico della sini-
stra. Fin da allora Bepi fu un
corpo estraneo nella Lega, che
oggi lo piange, ma di fatto lo
emarginò tanti anni fa, fino al-
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
la Marca, dall’Olanda, le se-
menti del radicchio rosso di
Treviso. Oggi simbolo per ec-
cellenza della città di Trevi-
so e della Marca nel mondo.
L’asta che servirà a dare un
nuovo proprietario al com-
pendio di via Selvatico è sta-
ta fissata per il prossimo 9
giugno. Per parteciparvi ser-
virà un’offerta minima di
758 mila euro ma il prezzo
base, come valore complessi-
vo, è pari a un milione di eu-
ro. —
ALESSANDRO BOZZI VALENTI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l’iniziativa
Lotta alla droga
con gli “Amici
di San Patrignano”
L’organizzazione di volon-
tariato “Amici di San Patri-
gnano - Treviso” ha presen-
tato un progetto che inten-
de realizzare a Treviso, in
collaborazione con il Comu-
ne, finalizzato alla sensibi-
lizzazione e prevenzione
del fenomeno delle tossico-
dipendenze, rivolto agli stu-
denti della scuola seconda-
ria di primo grado.
L’associazione ha chie-
sto al Comune anche un
contributo economico a
fronte delle spese che pre-
vede di sostenere per la rea-
lizzazione del progetto.
La giunta Conte ha
espresso parere favorevole
in merito alla concessione
di una somma pari a 2.784
euro. —
la clamorosa espulsione del
2016. Fu quello uno dei mo-
menti in cui siamo stati più vici-
ni, perché entrambi eravamo a
favore del sì nella campagna
referendaria e avevamo la pro-
fonda convinzione che solo la
vittoria del sì avrebbe potuto
aprire una stagione di riforme
nella stagnante politica italia-
na. Ricordo che Bepi parlando-
mi del primo Renzi mi diceva:
“Mi piace, perché è stato un sin-
daco e quindi è un uomo del fa-
re”. Quella era la sua cifra an-
che in politica, la concretezza
unita ad una visione del futu-
ro, ad un progetto che potesse
smuovere il paese dalle sue pi-
grizie e dai suoi conformismi.
L’utopia di un’Italia federale e
meno burocratica, che non si
contrappone all’Unione Euro-
pea con polemiche sterili e de-
magogiche, ma che sta in Euro-
pa per contare. In Bepi l’amore
viscerale per la terra natale e le
sue tradizioni non è mai scadu-
to nel localismo, ma si è sem-
pre coniugato con la compren-
sione della complessità delle
società contemporanee e delle
sfide globali che ci attendono,
proprio per conservare quel be-
nessere che ci siamo conquista-
ti in decenni di lavoro. Mi man-
cheranno le discussioni con
lui, con un uomo libero, che
pur militante di un partito, sa-
peva dialogare e sposare le
buone idee, a prescindere dal
colore politico di chi le propu-
gnava. Addio Bepi, da vecchio
alpino quale eri, anche a me
piace pensarti con la penna ne-
ra in giro per le nostre monta-
gne, che si tingono di un rosa
che non ha eguali al mondo, co-
me tante volte ci siamo detti».
MASSIMO DE LUCA
MAGISTRATO
PRESIDENTE DELLA
SEZIONE CIVILE DEL TRIBUNALE DI
TREVISO
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
ponzano
Sanzioni non riscosse
La Corte dei Conti
bacchetta il Comune
Nel mirino della Procura contabile l’esercizio del 2016
«Inefficienze nel recupero dell’evasione tributaria»
PONZANO
Nuova bacchettata da parte
della Corte dei Conti nei con-
fronti del Comune di Ponza-
no. Il motivo è lo stesso del
primo richiamo: una scarsa
capacità di recuperare credi-
ti, in particolare Imu e san-
zioni. Diverso è l’anno, il pri-
mo richiamo si riferiva
all’anno 2015, mentre l’ulti-
preganziol
Asili e Codess, Galeano
anticipa e paga le rette
Trovato un accordo che andrà a tutela delle famiglie
«Daremo noi l’80% di quanto avrebbe incassato»
PREGANZIOL
Rette da pagare per gli asili
vuoti: trovato l’accordo a tu-
tela delle famiglie, il comune
anticipa gli importi chiesti da
Codess per le rate di marzo,
aprile e maggio. Aveva provo-
cato non poche proteste e
perplessità il recapito da par-
te della cooperativa che gesti-
sce due strutture comunali,
l’asilo Aquilone di Frescada e
il nido integrato Nuvola nel
capoluogo, degli importi re-
lativi al mese di marzo. Le fa-
miglie dei 58 iscritti dei due
plessi, in una fase già poten-
zialmente grave per i loro bi-
lanci, nelle scorse settimane
hanno ricevuto la richiesta di
pagare anche un servizio del
quale non avevano (e avreb-
bero, parlando al futuro) in
alcun modo usufruito.
La posizione di Codess pe-
rò è stata irremovibile, i soldi
chiesti alle famiglie erano ne-
cessari per pagare il persona-
le: «La problematica che sta
emergendo non riguarda so-
lo le famiglie» aveva precisa-
to il direttore generale di Co-
dess Luca Omodei «cui è sta-
to comunicato di continuare
a pagare le rette. Va conside-
rato che all’interno di un asi-
lo nido con una media di 50
bambini, operano media-
mente 15 persone tra inse-
gnanti, e ausiliarie. Per que-
ste lavoratrici Codess, sulla
base di un accordo sindaca-
le, si impegna ad anticipare il
fis (Fondo di integrazione sa-
lariale), stante però il presup-
posto che le amministrazioni
o le famiglie avrebbero ga-
rantito il pagamento delle
rette». L’accordo, firmato il 5
marzo, si basava sulla pre-
mo arrivato dalla procura
contabile si riferisce al bilan-
cio consuntivo del 2016. Os-
servazioni che il sindaco An-
tonello Baseggio, che per al-
tro nel 2015 era all’opposi-
zione, aveva già rispedito al
mittente, e lo stesso aveva
fatto l’ufficio ragioneria,
chiarendo che al contrario
l’azione di recupero è co-
stante ed efficace.
I bambini all’interno di una classe d’asilo
sunzione che la riapertura
delle scuole sarebbe arrivata
già ad aprile.
Dopo giorni di trattativa,
venerdì è arrivata ai genitori
una comunicazione del co-
mune che, con un investi-
mento di 35mila euro ha deci-
so di anticipare le rette e di
sgravare le famiglie dal paga-
mento di questo “servizio fan-
tasma”, per i mesi di marzo,
aprile e maggio. «Anticipere-
mo a Codess l'80% di quello
che avrebbe dovuto incassa-
re» spiega il sindaco Paolo
Galeano «ci aspettiamo che
questo “prestito” venga poi ri-
storato all'ente accedendo
agli attesi ammortizzatori so-
Ma almeno per i due anni
analizzati, la Corte dei Con-
ti continua a pensarla diver-
samente. Nella pronuncia
di alcune settimane fa sotto-
linea “l’inefficienza nella ri-
scossione delle entrate, in
particolare di quelle deri-
vanti dal recupero dell’eva-
sione tributaria e delle san-
zioni per violazione al Codi-
ce della strada, con presen-
ciali di settore». Questa la let-
tera di avviso che è stata in-
viata ai genitori, a firma an-
che dell'assessore all'istruzio-
ne Susanna Errico: «In rela-
zione alla fattura ricevuta
inerente il servizio di asilo ni-
do e riferita al mese di marzo
2020, si informa che a segui-
to degli accordi intercorsi tra
questa amministrazione e la
Cooperativa Codess Sociale,
quest’ultima procederà allo
storno dell’importo e non
emetterà ulteriori fatture fi-
no alla ripresa del servizio».
Le proteste dei genitori, dun-
que, sono destinate a rientra-
re. —
MATTEO MARCON
za di residui “vetusti” . Criti-
cità già evidenziata in sede
di controllo finanziario del
Rendiconto dell’esercizio
2015”. La corte dei Conti
poi sottolinea anche un
“non adeguato accantona-
mento al Fondo contenzio-
si”, la “mancata indicazione
degli esiti della conciliazio-
ne dei rapporti creditori e de-
bitori fra l’Ente ed i propri or-
ganismi partecipati”, ed “un
risultato economico d’eser-
cizio negativo per 201. 601.
84 euro in peggioramento ri-
spetto all’esercizio prece-
dente”.
Un’analisi che ha portato
la Corte dei Conti a chiedere
al comune di cambiare rot-
ta, soprattutto per quanto ri-
guarda la riscossione dei tri-
buti. Nel richiamo riferito
all’anno precedente la pro-
cura contabile aveva già ri-
chiamato il Comune in quan-
to pur avendo accertato che
all’appello mancavano 132.
090 euro di Imu, era riuscito
a riscuoterne appena 19.
131, 91; mentre per quanto
riguarda le multe dei 61.
908, 75 euro mancanti, era
preganziol
Le maestre del centro per l’infanzia Pollicino
«Centri d’infanzia
privati dimenticati
Dovrò fare debiti»
La protesta di Elisa Pisani
titolare del “Pollicino”
«Come potrò pagare
l’affitto dello stabile
e tutte le tasse?»
PREGANZIOL
«Nel decreto “Cura Italia”
non rientriamo come servizio
da sostenere, ma solo per la
cassa integrazione delle di-
pendenti, non ho agevolazio-
ni per l’affitto dello stabile e
casier
Rotoballe
a fuoco
Arrivano
i pompieri
È di cinque rotoballe di pa-
glia distrutte il bilancio di
un incendio che si è improv-
visamente scatenato ieri,
verso le 15.30, in un campo
di via Guizzetti a Dosson di
Casier. Sul posto si sono
quindi portate 2 squadre
dei vigili del fuoco che, in
breve tempo, hanno doma-
to le fiamme. —
MOGLIANO - VILLORBA
riuscito a raccoglierne 28.
096,12.
Un livello insufficiente di
recupero crediti, che secon-
do la Corte dei Conti aveva
riflessi negativi sul bilancio
di Ponzano. Molti però dei
crediti di Imu accumulati,
aveva spiegato il sindaco, si
riferivano ad aziende fallite
che non erano state in grado
di pagare i tributi per il pro-
prio patrimonio immobilia-
Il sindaco: «Diversi
crediti si riferiscono
ad aziende che
ormai sono fallite»
re. Somme quindi che non
erano di per sé recuperabi-
le, se non insinuandosi nel
fallimento. Ma la lunghezza
delle procedure, e l’incertez-
za del loro esito non sono di
grande speranza per i Comu-
ni, che spesso quei crediti li
vendono finire tra gli “inesi-
gibili”, e devono rinunciarci
definitivamente.—
FEDERICO CIPOLLA
per pagare gli F24 slittati a
maggio dovrò fare debiti: mi
appello alle istituzioni per-
ché i centri per l’infanzia pri-
vati, come il nostro, rappre-
sentano il 60% dell’offerta
educativa rivolta a bambini
da 0 ai 6 anni in Italia». Que-
sta la protesta di Elisa Pisani,
titolare del centro per l’infan-
zia “Pollicino” di Preganziol,
che svolge servizi di asilo ni-
do e scuola per l’infanzia con
10 maestre tra dipendenti a
tempo indeterminato e colla-
35
mogliano
Una via dedicata
a Don Polo
Ok dal prefetto
MOGLIANO. Intitolazione
in vista per Don Giuseppe
Polo: via libera dalla prefet-
tura. È arrivato l’ok per dero-
gare al necessario supera-
mento dei dieci anni dalla
morte. Cavaliere emerito
della Repubblica, salesia-
no, educatore, il nome di
Don Giuseppe Polo a Moglia-
no, oltre che alla realtà del
collegio Astori, si lega so-
prattutto al suo profilo di ri-
cercatore e fondatore dell’o-
monimo Gruppo di Ricerca
Storica. Morì nel 2014 all’e-
tà di 80 anni e da subito vi fu-
rono da più parti spinte per
intitolargli una via. Nei gior-
ni scorsi l’ok del prefetto, vi-
sti i meriti: anche se non so-
no passati, come previsto
dalle norme, i 10 anni sarà
possibile per il Comune inti-
tolargli una via. —
boratrici. «Il centro è chiuso
per decreto anti-corona virus
dal 22 febbraio» continua Pi-
sani «e per fortuna i genitori
mi hanno saldato la retta di
marzo, unica nostra entrata
essendo un servizio privato,
così ho potuto pagare alle in-
segnanti gli stipendi di febbra-
io, ma ad oggi ancora non sap-
piamo con ufficialità cosa de-
ciderà il governo per il "dopo
il 3 aprile, e se non avrò più li-
quidità: come pagherò l’affit-
to dello stabile? E tutte le tas-
se?».
I bambini che attualmente
frequentano il “Pollicino” so-
no 52, da tutto l’hinterland
del capoluogo, ovvero Trevi-
so, Mogliano, Casier, Casale
sul Sile e Preganziol. Dato
che le strutture pubbliche
esauriscono presto i posti di-
sponibili, e non essendo l’asi-
lo nido e la scuola dell’infan-
zia nella fascia dell’“obbligo
scolastico”, i centri privati di-
ventano strategici per soddi-
sfare la domanda dei genitori
che lavorano e che vogliono
dare ai figli la possibilità di
un’educazione prima della
scuola primaria. «Un altro
aspetto critico è anche il bail-
lame sollevato da Striscia la
Notizia e dal Codacons » con-
clude la titolare «che hanno
incitato i genitori a non paga-
re le rette di marzo o a farsele
rimborsare».—
ELENA GRASSI
36 CASTELFRANCO DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA

Emergenza e ricorsi storici

L’ex sindaco Gomierato: «Whatever it takes, qualsiasi cosa serva»

Cent’anni fa fu un maxi-mutuo, necessario ora un altro sforzo collettivo

«Come dopo la guerra

Misure straordinarie
e coraggio: così la città
rinascerà di nuovo»
L’INTERVENTO me? L’ex sindaco conosce be- esercizi e rivendite”, l’allora
ne la storia che ha studiato “tassa bestiame”, la “tassa vet-
nell’archivio della biblioteca ture pubbliche e private”, la

«O
ltre cent’an-
ni fa Castel-
franco ha
reagito con
grande coraggio nella gestio-
ne del dopoguerra, accenden-
do un impegnativo mutuo.
Serve la stessa determinazio-
ne per far ripartire l’econo-
mia quando finirà l’emergen-
za Coronavirus: si dovrà fare
“Whatever it takes”, tutto
quello che sarà necessario».
Maria Gomierato, ex sindaco
dal 2000 al 2010, riprende il
monito lanciato sul Financial
Times dall’ex presidente del-
la Bce Mario Draghi e lo con-
testualizza a livello locale.
«Per guardare al futuro dob-
biamo prendere spunto dalla
storia castellana, che può dav-
vero essere maestra di vita».
SFORZO SENZA PRECEDENTI
Gomierato porta come esem-
pio la Castelfranco dell’esta-
te 1918, «un anno di grande
fatica e povertà, in cui la guer-
ra stava volgendo al termine,
ma la situazione in cui era pre-
cipitato il Comune di Castel-
franco era drammatica: im-
possibile riscuotere tasse pre-
gresse per mancanza di attivi-
tà e di reddito, impossibile im-
porre nuovi tributi o inaspri-
re quelli ancora esigibili». Ca-
stelfranco era ferita, spopola-
ta, priva di risorse umane ed
economiche. Ma l’ammini-
strazione non voleva arren-
dersi: «Castelfranco cercò la
strada per reagire. Bisognava
ripartire, far girare l’econo-
mia, senza più aspettare». Co-
comunale. «Con la delibera
di giunta del 19 agosto 1918,
gli amministratori comunali
decisero all’unanimità di ac-
cendere un mutuo di ben
256.500 Lire con la Cassa de-
positi e prestiti: una cifra pa-
ragonabile a quella di un bi-
lancio annuale». Per avere un
termine di paragone: la co-
struzione della scuola ele-
mentare di San Floriano in
quegli anni costava 21.000 li-
re e quella di Salvatronda
26.000. Prima dell’inizio del-
la Grande Guerra i bilanci an-
nuali del comune erano – ad
esempio nel 1912 – di circa
300.000 lire). Nella delibera
di giunta citata da Gomierato
sono esposte le motivazioni
della scelta, a partire dalle
«profonde trasformazioni
nella vita cittadina di Castel-
franco Veneto», come «la
chiusura di stabilimenti e la
cessazione di esercizi, la ces-
sazione dei mercati settima-
nali».
NUOVA EMERGENZA
Immediato il parallelo con
l’attualità, mutatis mutandis.
Nella delibera si legge che
«non era possibile all’ammini-
strazione compilare i ruoli
delle tasse comunali e le stes-
se non potranno più esigersi
perché è venuta a mancare la
capacità contributiva dei con-
tribuenti, che si sono visti pro-
fondamente modificata la lo-
ro economia». La giunta di al-
lora riconobbe necessario ri-
nunciare a una lunga lista di
entrate, azzerando la “tassa
“tassa valore locativo”, le “tas-
se scolastiche” e così via. Nel-
la delibera furono inoltre ac-
cordate «indennità al perso-
nale particolarmente obbliga-
to a far servizio nei disagi del-
la città». Il prestito trentacin-
quennale era – a parere della
Giunta – l’unica strada per-
corribile. «La giunta lo chie-
se, perché bisogna tenere in
vita un paese, una comunità,
pagare chi lavora, far riparti-
re servizi e lavori pubblici », ri-
corda Gomierato. Sarà avvia-
ta in seguito una richiesta al-
lo Stato di “Risarcimento del-
le spese di guerra” e nel 1920
arriveranno dallo Stato
314.851 Lire come concorso
al pareggio di bilancio.
COREGGIO E DETERMINAZIONE
«Ecco il “whatever it takes” di
cent’anni fa, quando una
guerra molto diversa da quel-
la attuale poneva di fronte a
un secondo grande pericolo
la comunità: quella di dover
subire, oltre alla sofferenza e
alle perdite di vite umane del
tragico evento, la mancanza
di mezzi di sussistenza e l’in-
capacità o l’impossibilità di
reagire e ripartire. Le decisio-
ni degli amministratori di al-
lora esprimevano coraggio,
senso responsabilità e deter-
minazione. La dimostrarono
gli amministratori locali, la
dimostrò lo Stato italiano. Lo
dovranno dimostrare tutti gli
amministratori di oggi e di do-
mani». —
MARIA CHIARA PELLIZZARI
© RIPRODUZIONE RISERVATA Soldati in città nel 1916 e la chiesa di San Giacomo usata come dormitorio

“Guerra e pace in consiglio comunale, governare tra il 1910 e il 1920” re paura, per tornare ai fonda-
mentali e per darci corag-
La passione politica ereditata dal nonno, assessore in quel periodo gio». Nel suo ruolo di consi-
gliere del Cda dell’azienda

Il libro su quegli anni drammatici Dallan Spa di Castelfranco,

nato dalla tesi di laurea del 2016
LA RICERCA da Edizioni (aprile 2018).
Un’opera nata dalla rielabora-
zione della tesi di laurea in
al 1923. Le costanti nella sto-
ria castellane ci sono, nelle
voci dei consiglieri e sindaci
«chiusa da lunedì per precau-
zione», con oltre 150 dipen-
denti, Gomierato sta vivendo
direttamente le difficoltà del-
le imprese. Ma pensa anche
ai «negozi di vicinato, fonda-
mentali luoghi d’incontro», e
a tutte le attività «che vanno
salvaguardate, ad ogni co-
sto». Secondo Gomierato
«per prima cosa bisognerà far

“G
uerra e pace in scienze politiche all’universi- di cent’anni fa io le ho ritrova- ripartire i lavori pubblici, è
Consiglio Co- tà di Padova conseguita nel te». da lì che si comincia per crea-
munale: gover- 2016. «La ricerca è frutto di Delle pagine della storia ca- re lavoro per le aziende, per
nare Castelfran- una passione che coltivo da stellana e in particolare dalle le persone. Finita l’emergen-
co Veneto tra il 1910 e il sempre e che mi è stata tra- storiche delibere di giunta si za sanitaria ognuno dovrà fa-
1920”. Torna d’attualità il li- smessa, mio nonno Luigi era può trarre ispirazione per re la sua parte, dallo Stato al
bro scritto dall’ex sindaco Ma- stato eletto consigliere nel uscire dalla crisi: «Bisogna Comune». —
Maria Gomierato, ex sindaco di Castelfranco Veneto ria Gomierato per i tipi di Pan- 1912 e fu assessore dal 1914 leggere la storia per non ave- M.C.P.
DOMENICA 29 MARZO 2020
MONTEBELLUNA - CASTELFRANCO 37
LA TRIBUNA

collocamento telefonico e colloqui indivi- servizio AziendAperta XL

duali. Gli educatori della coo- smart è disponibile ogni gior-

Giovani a caccia di un lavoro

perativa La Esse, che coordina no, dal lunedì al venerdì, dalle
il progetto, saranno a disposi- 9 alle 18, concordando un ap-
zione, per tutta la durata puntamento al numero
dell’emergenza, per risponde- 3480.128685.

ora i colloqui si fanno online re alle domande e dare nuovi

“AziendAperta XL” si adatta e prosegue nonostante le restrizioni
Montebelluna è capofila di un gruppo di 29 comuni impegnati nel progetto
MONTEBELLUNA
I giovani in cerca di lavoro non
vengono lasciati soli a Monte-
belluna e negli altri 28 comuni
che fanno parte della rete
AziandAperta XL. Cambiano
però le modalità dell’attività,
che non sarà più fatta material-
mente con visite alle aziende e
incontri, ma solo a distanza.
Diventa così smart il progetto
di orientamento al lavoro cu-
rato dalla cooperativa La Es-
se.Si tratta di un progetto pro-
mosso dai 29 comuni del di-
stretto asolano dell’Ulss 2, fi-
nanziato dalla Regione Vene-
to e rivolto ai giovani di età
compresa tra i 16 e i 29 anni
con l’obiettivo di offrire oppor-
tunità di conoscenza e orienta-
mento al mondo del lavoro e
delle professioni attraverso vi-
site guidate aziendali e incon-
tri, in partnership con moltissi-
me imprese e realtà produtti-
ve del territorio. Visto che ma-
terialmente non si può farlo
nelle modalità previste, viene
proposto ai giovani un nuovo
spazio di consulenza attraver-
so vere e proprie simulazioni
online in cui mettersi alla pro-
va per la ricerca attiva del lavo-
ro, con il supporto degli educa-
tori.
OLTRE L’EMERGENZA
L’idea è nata per continuare a
garantire, in questo momento
di lontananza forzata e di insi-
curezza, il supporto ai giovani
nell’orientamento e nell’esplo-
razione del mercato del lavo-
ro, così come nella costruzio-
ne del proprio percorso profes-
sionale, attraverso il contatto
lavori in corso
Via all’asfaltatura
anche in corso Mazzini
Da domani a venerdì proseguo-
no i cantieri in centro con la ria-
sfaltatura del tratto est di corso
Mazzini a Montebelluna. L'ac-
cesso ai frontisti di quel tratto di
corso Mazzini e alle vie Regina
Cornaro, Duse, Liberali, Manin
avverrà solo da via XXIV Mag-
gio, mentre l’uscita sarà verso
via Manin e via Pastro.
stimoli, attraverso dei li-
ve-quiz. Uno strumento che
permette di approfondire le
esigenze dei giovani parteci-
panti, motivando e orientan-
do le loro scelte a breve e a lun-
go termine, con vere e proprie
simulazioni per la ricerca atti-
va on line: dove è possibile cer-
care un’offerta di lavoro, co-
me scrivere una presentazio-
ne del proprio profilo profes-
sionale, come analizzare le
proprie competenze… il tutto
da remoto, con una guida che
passo dopo passo, accompa-
gna alla ricerca. Anche se oggi
tantissime attività sono chiu-
se per l’emergenza sanitaria, è
stato ritenuto importante
mantenere un canale di aper-
tura e uno sguardo positivo
verso un futuro, il più prossi-
mo possibile, in cui sarà neces-
sario ripartire con energia e
strumenti adeguati per il pro-
prio percorso professionale. Il
PROGETTO ALLARGATO
Si tratta di un progetto partito
nel 2015 in forma sperimenta-
le a Trevignano su iniziativa
di Dimitri Feltrin, era stato poi
allargato ad undici comuni
dell’area montebellunese e da
un paio di anni è entrato a far
parte dei progetti promossi
dal comitato dei sindaci dei 29
comuni del montebellunese,
della castellana e dell’asolano
che costituiscono il distretto
asolano dell’Ulss 2. Era partito
dall’idea di far conoscere da vi-
cino ai giovani l’organizzazio-
ne aziendale e approfondire
sul campo gli elementi chiave
dell’imprenditoria, anche at-
traverso una serie appunta-
menti tematici dedicati ai
trend produttivi per approfon-
dire i settori maggiormente in
sviluppo e i trend delle compe-
tenze richieste. —
ENZO FAVERO
© RIPRODUZIONE RISERVATA

crocetta del montello deo che ha diffuso tramite la

pagina social del Comune af-
ferma che le sono arrivate di-
verse richieste di far tenere il
mercato per le difficoltà di ap-
provvigionamento alimenta-
re che ci sono in questo perio-
do. Quindi martedì bancarel-
le e gente in piazza Marcato
dalle 7.30 alle 12.
L’iniziativa della sindaca
ha scatenato un mare di rea-
zioni: poche a favore, la stra-
grande maggioranza è inve-
Una bancarella di verdura: a Crocetta torna il mercato di alimentari ce estremamente critica per
un’iniziativa che ritiene pos-

Tra le polemiche sa favorire il contagio. E tanti

fanno osservare che in paese
ci sono negozi per i vari gene-

ritorna il mercato ri alimentari e se manca pro-

prio il pesce tanto vale far arri-
vare solo quella bancarella

«Solo alimentari» nel parcheggio del supermer-

Troppe code ai supermercati
così la sindaca Tormena
chiede la presenza
ai venditori ambulanti
martedì mattina dalle 7.30
CROCETTA
In controtendenza la sindaca
di Crocetta Marianella Tor-
mena: martedì mattina ria-
pre il mercato, anche se solo
per le bancarelle che vendo-
no alimentari e solo per i resi-
denti a Crocetta. Quindi piaz-
za Marcato martedì si ripopo-
lerà di bancarelle, sempre
che gli ambulanti, ai quali la
sindaca ha rivolto l’invito a es-
sere presenti, si facciano ve-
dere. Essendo solo bancarel-
le di alimentari, saranno più
distanziate rispetto ai perio-
di normali, e così dovrà esse-
re per i clienti, tutto sotto l’oc-
chio vigile di carabinieri e pro-
tezione civile.
Ma come mai questa deci-
sione della sindaca? Nel vi-
cato. I favorevoli fanno inve-
ce notare che si fa più fila al
supermercato che alle banca-
relle. Una decisione che ha
fatto discutere quella della
sindaca Tormena, in contro-
tendenza a quanto si fa in tan-
ti altri comuni. A Montebellu-
na ad esempio il sindaco Mar-
in via spada a vedelago
zio Favero ha prorogato in-
tanto fino al 3 aprile la so-
spensione del mercato in cen-
tro a Montebelluna, quello
Tetto a fuoco nella casa disabitata
sperimentale di Busta e quel- Tetto a fuoco in una casa disabitata in via una vecchia casa, utilizzata per deposito di
lo agricolo in piazza Negrelli Spada a Vedelago, immediato l'intervento attrezzi per l'agricoltura. I pompieri hanno do-
e di ogni attività di commer- dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme. vuto lavorare quattro ore per spegnere le
cio in area pubblica in forma L'allarme è scattato ieri alle 9.30 quando fiamme che, partite dal piano terra, avevano
itinerante. — qualcuno ha avvisato che usciva del fumo da aggredito le travature in legno del tetto.
E.F.

nervesa della Battaglia
Si rivede Barbara Trentin
guiderà Fratelli d’Italia
NERVESA
Novità nella politica nervesa-
na, nasce il circolo di Fratelli
d’Italia. La presidente del cir-
colo è una storica figura del-
la politica locale: Barbara
Trenin, ex assessora comuna-
le e provinciale, già stretta
collaboratore a Venezia e nel-
le sedi del Parlamento euro-
peo dell’ex assessore regiona-
le ed ex europarlamentare
Remo Sernagiotto, e ora re-
sponsabile della struttura
amministrativa della delega-
zione italiana presso il grup-
po degli europarlamentari
Conservatori e riformisti di
cui fa parte anche Fratelli d’I-
talia (il presidente europeo
del gruppo è Raffaele Fitto
mentre il capo della delega-
zione italiana è Carlo Fidan-
za).
Il circolo di Nervesa non ha
una sede ufficiale e visto l’at-
tuale emergenza per ora svol-
ge la sua attività politica pre-
valentemente su Facebook.
Una volta che la situazione
sarà tornata alla normalità è
prevista una presentazione
ufficiale pubblica con la par-
tecipazione del commissario
provinciale del partito di
Giorgia Meloni, Giuseppe
Montuori. —
Barbara Trentin GINO ZANGRANDO
anticipi dai comuni
Da Volpago ad Asolo
aiuti per gli asili in crisi
VOLPAGO
La giunta comunale di Volpa-
go ha anticipato agli asili pa-
rificati ventimila euro di con-
tributi per far fronte alle diffi-
coltà dovuti all’attuale emer-
genza. «Lo scorso luglio il
consiglio comunale ha rinno-
vato la convenzione tra il Co-
mune e gli enti gestori delle
scuole dell’infanzia paritarie
di Selva del Montello e Vene-
gazzù, assegnando per l’an-
no 2019 un contributo com-
plessivo di 75 mila euro»,
spiega l’assessora alla cultu-
ra, Giuliana Livotto. «A segui-
to dell’emergenza sanitaria
in corso, anche le scuole
dell’infanzia paritarie di Sel-
va del Montello, “Zille e Ser-
nagiotto”, e di Venegazzù,
“Matilde Spineda”, sono
chiuse dal 24 febbraio e han-
no lamentato che le famiglie
chiedono una riduzione del-
la retta annua in quanto non
stanno usufruendo del servi-
zio, ma tale esigenza si scon-
tra con la struttura rigida dei
costi annui di gestione e con
l’onere retributivo verso i di-
pendenti. Nell’incertezza
della durata dello stato di
emergenza e in attesa di
eventuali contributi straordi-
nari da parte dello Stato e del-
la Regione, la giunta comu-
nale ha ritenuto di interveni-
re a sostegno delle scuole
dell’infanzia paritarie me-
diante l’anticipo di una quo-
ta del contributo ordinario
2020 di diecimila euro per
ciascuna scuola».
Anche Asolo anticipa il
contributo alle scuole mater-
ne del paese, per un totale di
65 mila euro, per far fronte al-
meno al pagamento degli sti-
pendi e ai bisogni immediati
delle quattro strutture. —
G.Z., M.E.T.
38 QUARTIER DEL PIAVE DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA

valDoBBiaDeNe

Unesco, definite le tre sedi

Il “tesoretto” è mezzo milione
Villa dei Cedri (Valdobbiadene), Villa Brandolini (Solighetto) e Cerletti (Conegliano)
ospiteranno le attività dell’associazione. Sacchet: «Stiamo iscrivendo i soci»

ministrativa e della segrete-

VALDOBBIADENE
GlI spazi di Villa dei Cedri a
Valdobbiadene sono, già
da qualche settimana, pron-
ti per ospitare la sede della
nuova “Associazione per il
Patrimonio delle Colline
del Prosecco di Conegliano
e Valdobbiadene” sito Une-
sco, guidata dalla presiden-
te Marina Montedoro. L’e-
mergenza sanitaria ha di
fatto posticipato, a data da
destinarsi, l’inaugurazione
degli uffici del nuovo ente
legato ai territori Unesco.
Ciò nonostante, il Cda al cui
tavolo siedono, oltre alla
presidente anche Giuseppe
Maset (sindaco di San
Fior), Silvia Mion (delega-
ta regione Veneto) Vincen-
zo Sacchet (sindaco di Tar-
zo), Ivo Nardi (Assindu-
stria Veneto) e Lodovico
Giustiniani (presidente di
Confagricoltura Veneto e
del Consorzio della Docg)
continua a lavorare.
CDA “TELEMATICO”
Gli incontri sono in video-
conferenza, per mettere le
basi del neonato sodalizio e
farsi trovare pronti una vol-
le ville
Il ruolo chiave
dei Comuni
principali
La scelta delle tre sedi per le atti-
vità dell’associazione Unesco è
un riconoscimento per tre Co-
muni coinvolti nella conquista
del riconoscimento Unesco: Val-
dobbiadene e Conegliano, che
danno il nome alla Docg, e Pieve
di Soligo, “capitale” del Quartier
del Piave. In alto Villa dei Cedri
(Valdobbiadene), qui sotto a la-
to Villa Brandolini (Solighetto).
ta che questo brutto perio-
do sarà solo un triste ricor-
do. «L’ultima riunione si è
tenuta il 13 marzo - spiega
Vincenzo Sacchet, sindaco
di Tarzo e rappresentante
dell’Ipa Terre Alte della
Marca Trevigiana - si è trat-
tato di una seduta molto
fruttuosa in cui sono state
analizzate le richieste di af-
filiazione di Unpli e Prima-
vera del Prosecco. Abbia-
mo inoltre sottoscritto un
accordo con il Consorzio di
Tutela del Prosecco Cone-
gliano Valdobbiadene per
la gestione della parte am-
ria, che verrà svolta, alme-
no in queste fasi, negli attua-
li uffici di Villa Brandolini
di Solighetto. Ad oggi, l’as-
sociazione ha a disposizio-
ne 515mila euro grazie alle
SeGUSiNo
somme versate dai comuni
dell’Ipa (150mila euro), Re-
gione Veneto (265mila) e Il mercato riparte per pochi
dalla Camera di Commer-
cio (100mila), enti con la È filato via liscio il mercato del sabato di Segusino, ripristi-
quale stiamo discutendo la nato ieri. Va detto che, come aveva sottolineato lo stesso
sottoscrizione di un accor- sindaco Gloria Paulon, il permesso a parteciparvi è stato
do triennale che ci permet- concesso alle sole attività alimentari.
ta un più ampio spazio di
progettualità».
LE QUOTE ASSOCIATIVE
Contributi, a cui, a seconda
delle richieste, andranno
ad aggiungersi i versamen-
ti di chi, ente pubblico o pri-
vato, chiederà lo status di
“socio ordinaio” o di sempli-
ce “sostenitore”: 3mila eu-
ro la quota annuale per il
primo, mentre ancora da
definire l’onere per i sosteni-
tori. «L’associazione sarà
inoltre coadiuvata da un co-
mitato scientifico - conti-
nua il sindaco di Tarzo - che
sarà costituito da 7 mem-
bri: 3 di questi saranno indi-
cati da MiBACT, Mipaaf e
Regione Veneto. Gli altri
quattro, invece, saranno
proposti dal cda». In merito
alla questione sulla doppia
sede per l’associazione, che
di fatto è tripla, consideran-
do Villa Brandolini, il consi-
gliere spiega che «la sede di
rappresentanza e quindi
valDoBBiaDeNe
principale, come conferma-
to, sarà Villa dei Cedri a Val-
dobbiadene - conclude Sac- Il dono della Confraternita
chet - mentre quella operati-
va, in cui si terranno le riu- La Confraternita di Valdobbiadene ha donato alla propria
nioni del consiglio di ammi- comunità 10mila mascherine per far fronte all'emergenza
nistrazione, sarà l'istituto Covid-19. Dispositivi la cui distribuzione è iniziata ieri mat-
"Cerletti" di Conegliano», tina grazie alla collaborazione con la Protezione Civile loca-
soluzione questa auspicata le. «Trovare una mascherina era diventata un’operazione
da più parti. Con Villa Bran- difficile - spiega il Gran Maestro Enrico Bortolomiol - venen-
dolini a Solighetto che si oc- do incontro a una necessità urgente, la Confraternita ha al-
cuperà delle attività di se- lora cercato, un’azienda produttrice, trovata infine nel Pa-
greteria, le sedi di fatto sal- dovano, dalla quale sono state acquistate le mascherine.
gono a tre. — Era desiderio dei confratelli tutti dimostrare nel concreto la
RICCARDO MAZZERO nostra vicinanza alle famiglie di Valdobbiadene».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

l’iNCeNDio DoloSo a premaor CiSoN

Il sindaco e l’attentato
«Adesso mi auguro
che trovino i colpevoli»
MIANE
«Condanno ogni forma di vio-
lenza. Un brutto episodio,
per cui mi auguro le indagini
possano portare all'identifica-
zione dei colpevoli». È con
queste parole che il sindaco
di Miane, Denny Buso, com-
menta la conferma della natu-
ra dolosa, accertata da pochi
giorni, dell’incendio dello
scorso 8 dicembre, quando la
ruspa cingolata utilizzata dai
proprietari del contestato vi-
gneto in via Rive di Premaor
è stata data alle fiamme. «An-
che se non ho elementi a so-
stegno di questa tesi - dichia-
ra il sindaco - mi sento comun-
que di dire, o forse è solamen-
te un mio personale auspicio,
di avere qualche dubbio sul
fatto che il o i colpevoli, possa-
no far parte di questa comuni-
tà. Spero che il proseguo del-
le indagini possa portare ulte-
riore chiarezza su questa
brutta storia» conclude Buso.
Il 23 luglio dell'anno scorso,
nelle prime ore del mattino,
8mila metri quadrati di bo-
sco, che da oltre cinquant'an-
ni erano parte integrante del
panorama per le famiglie ai
piedi dello stesso in quel di
Premaor, era stato disbosca-
to dai proprietari del terreno,
muniti delle dovute autoriz-
zazioni, per fare spazio a nuo-
vi filari di glera. Una decisio-
ne, secondo i residenti e le va-
rie etichette ecologiste, che,
oltre a non esser stata mini-
mamente condivisa con i con-
finanti, aveva messo in allar-
me le famiglie del posto per
ciò che la coltura della vite
comporta: i trattamenti con
fitosanitari. Preoccupazioni
che avevano trovato il loro
culmine con la marcia tenuta-
si il primo agosto, a cui parte-
ciparono oltre 400 persone e
numerose associazioni am-
bientaliste, con l'obiettivo di
sensibilizzare l'opinione pub-
blica e fermare il nuovo vigne-
to. Lavori in via Rive che, no-
nostante il clamore creatosi
attorno al vigneto ed il caso fi-
nito in tribunale, sono poi
proseguiti senza sosta.
L'8 dicembre, l’incendio
della ruspa: gesto di cui è sta-
ta accertata l'origine dolosa,
mentre si continua ad investi-
gare per dare un volto al, o ai,
colpevoli. Difficile dire se sia
collegato alla vicenda del vi-
gneto. —
R.M.
Domani c’è Consiglio
in videoconferenza
CISON
Si terrà domani sera alle
19 il consiglio comunale
di Cison di Valmarino. Tra
i punti all'ordine del gior-
no, oltre all'approvazione
del verbale di seduta dello
scorso 27 dicembre, si di-
scuterà una variazione di
bilancio urgente al Dup
2020-2022. Inoltre, come
già fatto in altri Comuni,
verrà approvata la richie-
sta di iscrizione per il Co-
mune di Cison di Valmari-
no per l'attribuzione del
voto maggiorato nella
compartecipata Ascopia-
ve. Seduta che, per far
fronte all'emergenza sani-
taria, come aveva anticipa-
to il sindaco Cristina Da
Soller, non si terrà nella sa-
la consiliare del munici-
pio in Piazza Roma ma,
per la prima volta in asso-
luto, sarà in videoconfe-
renza. —
R.M.
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
LA SOSTA IN CENTRO
La vendita dell’area ex Zanussi
cancellerà 289 posti auto gratuiti
Nelle osservazioni al Put i cittadini chiedono più parcheggi. L’asta di maggio intanto è stata rinviata
CONEGLIANO
«Risolvere il problema dei
parcheggi a servizio del cen-
tro, che non possono essere
utilizzati in quanto sono occu-
pati da mezzi di pendolari in
sosta giornaliera»: questa è
una delle richieste che arriva-
no dai coneglianesi, tra le os-
servazioni al Put. Dovranno
essere creati altri parcheggi
scambiatori, hanno sollecita-
to i cittadini sentiti nei son-
daggi per il Piano urbano del
traffico.
IL SONDAGGIO
«Prevedere un’area a parcheg-
gio a nord della “ex Zanussi”
per migliorare l’assetto della
stazione degli autobus – sono
altre richieste fatte da chi è
stato intervistato – e trovare
una sistemazione dell’area
stazione ferroviaria che pos-
sa risolvere il problema della
congestione di mezzi privati
che sostano per la salita/di-
scesa». A Conegliano ci son
6mila posti auto liberi, ma è il
centro ad essere, al di fuori
SCADENZA POSTICIPATA
Rinviati i pagamenti
di Tosap e affissioni
Saldo entro fine giugno
CONEGLIANO
Il pagamento delle tasse
per l’occupazione del suolo
pubblico e l’imposta comu-
nale per la pubblicità vengo-
no posticipata al 30 giugno.
Le scadenze dei prossimi
mesi sono state rimandate
per decisione della giunta
comunale, in seguito all’e-
mergenza Covid-19. La
giunta si riunirà sono per
decisioni straordinarie sino
al termine dell’emergenza.
Di fatto l’attività ammini-
strativa è bloccata, se non
per i provvedimenti urgen-
ti. Tra questi, nei giorni
scorsi è arrivata la decisio-
ne di prorogare il versamen-
to delle imposte comunali
di marzo, aprile e maggio,
alla fine di giugno.
L’imposta sulla pubblici-
tà solitamente viene corri-
sposta con anticipi trime-
strali, il primo dei quali sca-
deva a marzo. Aziende e so-
cietà dovranno pagare il tri-
buto comunale, ma avran-
no più tempo per farlo. La
giunta per il momento non
ha previsto riunioni in tele-
conferenza, attraverso l’uti-
lizzo di programmi come
Skype, come hanno avviato
altri Comuni per evitare
contatti diretti. Gli incontri
vengono svolti in munici-
pio, mantenendo le distan-
ze di sicurezza tra gli asses-
sori. Al momento il sindaco
Il parcheggio dei pendolari di via del Ruio, destinato alla cancellazione dopo la vendita dell’area
dell’attuale emergenza sani-
taria, strapieno.
I PARK DEI PENDOLARI
I due park dei pendolari in via
Del Ruio e via Pittoni normal-
mente sono saturi già alle
8.30 del mattino, come evi-
denziano gli studi del Put. In
totale offrono 623 posti auto.
Il sindaco Fabio Chies
Fabio Chies è ancora in iso-
lamento domiciliare, sta be-
ne e coordina le operazioni
dalla sua casa. La priorità
viene data alle questioni le-
gate al coronavirus. Tra i
primi provvedimenti presi
per l’emergenza, l’ammini-
strazione aveva già deciso
di sospendere il pagamento
di una rata mensile per i
bimbi che frequentano gli
asili nido comunali. Inoltre
fino al 3 aprile rimangono
gratuiti i parcheggi blu, in
accordo con la società di ge-
stione Sis. I parcheggi co-
munque sono quasi deserti,
perché i coneglianesi rispet-
tano il divieto di muoversi.
È stata estesa la consegna
di pasti a domicilio per per-
sone che lo necessitano, at-
traverso volontari della Pro-
tezione civile e della Cri. —
DI.B.
Lo dimostrano inoltre dati su
viale Carducci, che nel 2021
dovrebbe essere chiusa, una
volta completata via Vespuc-
ci. I 30 posteggi blu del viale
della stazione sono occupati
al 100%. Nel futuro sarà desti-
nata a sparire una delle zone
libere, quella in via Del Ruio
che conta 289 stalli e rientra
GAIARINE
Un gruppo
di mamme
scriverà libro
sui sentimenti
GAIARINE
Il Comune di Gaiarine ha
rilanciato la proposta di
un gruppo di mamme del
paese: «Noi Siamo un
gruppo di amiche - scrivo-
no le autrici dell’iniziativa
- e la nostra idea è nata
quasi per caso, parlando-
ne insieme e confrontan-
doci virtualmente. Un do-
mani questo periodo ver-
rà ricordato nei libri di
scuola che i nostri figli e le
generazioni future si tro-
veranno a studiare. Per ta-
le ragione abbiamo pensa-
to che sarebbe bello racco-
gliere i nostri sentimenti,
quanto stiamo vivendo e
come lo stiamo vivendo,
in una frase, in qualche ri-
ga o semplicemente in un
disegno». «Ci piacerebbe
raccogliere le emozioni di
tutta la nostra meraviglio-
sa comunità al fine di po-
terle custodire in un libro -
spiegano le mamme - ed
esporlo poi nella nostra bi-
blioteca comunale così
che, un domani, rileggen-
dolo, potremmo rivivere
questi momenti e, magari
ricordarli con un sorriso il
sorriso di chi, come tutti
noi, insieme come comu-
nità, ce l’avrà fatta. Potre-
te mandare il vostro mes-
saggio alla seguente mail:
cittadiniesprimono@libe-
ro.it». —
nell’area ex Zanussi che è in
vendita. L’asta per la cessione
dell’area al momento è stata
sospesa.
LA DECISIONE DEL TRIBUNALE
Era prevista per il 14 maggio,
ma la curatela fallimentare
ha comunicato che l’asta è rin-
viata a data da destinarsi co-
La società San Giorgio non ha trovato l’accordo per la riapertura
Intanto la Marenese rileva la gestione dell’impianto di Cordignano
Bocciodromo chiuso per sempre
«Una grande occasione persa»
IL CASO
a città di Conegliano ri-
L mane senza bocciodro-
mo coperto perché
quello storico di via
Lourdes è destinato a rimane-
re chiuso per sempre. Per ria-
prirlo servirebbero 100 mila
euro, per effettuare lavori di
messa a norma. La situazione
però è bloccata e, tra l’ex gesto-
re, la bocciofila San Giorgio, e
la proprietà, ci sono delle dia-
tribe, per cui sono sorte anche
delle cause legali. Dalla boc-
ciofila erano state raccolte
quasi un migliaio di firme nei
mesi scorsi per riattivare la sto-
rica struttura dedicata agli
sportivi della sezione volo e in-
titolata a Luciano Venturin. Il
bocciodromo di via Lourdes
nacque negli Anni Sessanta ed
è rimasto attivo fino all’aprile
2018.
Negli ultimi quindici anni
era stato gestito dalla San
Giorgio. L’immobile è rimasto
inutilizzato da due anni e non
si sa quale sarà il suo futuro.
«Decaduta l’autorizzazione
dei vigili del fuoco, a domino
sono decadute anche tutte le
altre pratiche – spiega Fabio
Maccari, presidente della boc-
ciofila San Giorgio - l’immobi-
le dovrebbe essere rimesso a
norma in base alle normative
vigenti, che comporterebbe
me disposto dal tribunale di
Treviso, in seguito al decreto
sul coronavirus. Il prezzo ba-
se dell’asta è di 7 milioni di eu-
ro, se qualche settimana fa
già era ipotizzabile fosse diffi-
cile trovare degli investitori,
ora, dopo i riflessi economici
negativi dell’emergenza sani-
taria, lo è ancora di più. Servi-
ranno molti anni per vedere
un cantiere all’ex Zanussi,
tempi biblici che la città non
può attendere, ad esempio
per la realizzazione di par-
cheggi scambiatori.
MANCA IL PIANO DELLA SOSTA
Al momento non esiste un pia-
no della sosta ed è la stessa so-
cietà che ha redatto il Put ad
evidenziarlo. «Durante la fa-
se di concertazione e parteci-
pazione della popolazione so-
no emerse delle criticità circa
lo stato del sistema della so-
sta – scrivono dalla Mob-Up -
di cui è necessario tenere con-
to per uno sviluppo del pia-
no». —
DIEGO BORTOLOTTO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il bocciodromo di via Lourdes dopo l’ultimo restauro
una spesa di oltre 100 mila eu-
ro. Era stata fatta una propo-
sta d’acquisto ma purtroppo
non c’è stato seguito». In pas-
sato nella trattativa erano sta-
to richiesto il supporto
dell’amministrazione comu-
nale, ma non c’erano stati i pre-
supposti per trovare un accor-
do. Conegliano dunque, che
in passato aveva già perso an-
che il bocciodromo Al Giardi-
no di Monticella (per decenni
“casa” delle maglie granata
della Coneglianese, poi tra-
sformato in spazio commercia-
le) non avrà più neppure il suo
secondo storico bocciodromo
coperto, che nei decenni era
stato utilizzato anche per gare
a livello nazionale. Rimango-
no le strutture negli altri paesi
CONEGLIANO 39
CODOGNè
Carlo Pesce
entra nel cda
del consorzio
gestori idrici
CODOGNÈ
Monica Manto è il nuovo
presidente di Viveracqua:
a nominarla, all’unanimi-
tà, l’assemblea dei soci del
consorzio che raggruppa
12 gestori idrici con sede
in Veneto, tra cui Piave Ser-
vizi, che ha sede a Codo-
gnè. Avvocato, attuale di-
rettore generale di acque-
venete, Manto è stata vice-
presidente di Viveracqua
dal 2014 a oggi. Succede a
Fabio Trolese, direttore ge-
nerale di Viacqua, che si è
dimesso per nuovi impe-
gni professionali. Del cda
di Viveracqua entra a far
parte inoltre Carlo Pesce,
ingegnere e direttore gene-
rale di Piave Servizi, che si
affianca al terzo membro,
Giancarlo De Carlo, diret-
tore generale di Livenza
Tagliamento Acque. At-
tualmente fanno parte del
superconsorzio Acqueve-
nete, Acque del Chiampo,
Acque Veronesi, Alto Trevi-
giano Servizi, Azienda Gar-
desana Servizi, Bim Gestio-
ne Servizi Pubblici, Etra, Li-
venza Tagliamento Ac-
que, Medio Chiampo, Pia-
ve Servizi, Veritas e Viac-
qua. —
e ci sono società, come l’Unio-
ne bocciofila Marenese, che
hanno preferito altri luoghi ri-
spetto a Conegliano. La socie-
tà di Mareno da gennaio ha
preso in gestione il bocciodro-
mo di Cordignano, dove già si
allenava. A fine anno infatti
era scaduta la convenzione
con la locale associazione di
bocce San Rocco Bit. Il Comu-
ne di Cordignano ha quindi
trovato il nuovo partner, in at-
tesa di interventi di ristruttura-
zione dell’edificio che sono
già in programma. Il boccio-
dromo di Cordignano era sta-
to realizzato nel 1996. Nel fu-
turo dovrebbe essere svolto
un bando per l’affidamento de-
finitivo della gestione. —
DI.B.
40 VITTORIO VENETO
il caso
Mura in totale degrado
«Passati già dieci anni
dall’ultimo restauro»
Crolli e vegetazione infestante da Serravalle a Ceneda
Appello perché il Comune investa nella manutenzione
VITTORIO VENETO
È grazie alle mura della cit-
tà, di Serravalle in particola-
re, che a Vittorio Veneto so-
no arrivati pacchi di ma-
scherine. Le città murate
del Veneto intrattengono
infatti un gemellaggio con
la Cina, specificatamente
con realtà analoghe di quel
Paese. Il sindaco Antonio
Miatto ha calorosamente
ringraziato per la disponibi-
lità dimostrata.
LA RICOGNIZIONE
Ma ce la meritiamo tanta
considerazione? In altre pa-
role, le vestigia murarie del-
la città sono ben conserva-
te? Purtroppo no, a sentire
Michele Bastanzetti, fonda-
tore del comitato “Società
ambiente cultura”, che an-
cor prima dell’emergenza
coronavirus ha compiuto
il lUtto
Morto Benvenuto Dorigo
lo storico benzinaio
della Esso di via Rizzera
VITTORIO VENETO
La città piange Benvenuto Do-
rigo, storico benzinaio. Dorigo
si è spento ieri mattina a 78 an-
ni, nella sua casa di via Menarè
a San Giacomo di Veglia, cir-
condato dall’affetto dei suoi ca-
ri. Aveva affrontato la lunga
malattia con coraggio e digni-
tà. A Vittorio Veneto è noto per
essere stato titolare per quasi
trent’anni, dal 1973 al 2001,
della stazione di servizio Esso
di via Rizzera, all’ ingresso sud
della città. «Papà è stato un in-
La richiesta di necrologie potrà essere effettuata
contattando il n. verde, attivo tutti giorni,
compresi i festivi, dalle h. 10:00 alle h. 19:30.
A. Manzoni & C. S.p.A.
una ricognizione sulle mu-
ra scoprendo che la manu-
tenzione di una decina d’an-
ni fa dovrebbe essere quan-
to meno ripetuta. Le anti-
che mura di Serravalle sof-
frono da decenni la totale
mancanza di considerazio-
ne e cura, se si esclude l’in-
tervento eseguito nel 2010
su una delle torri urbiche
del Montesel (a sinistra per
chi guarda la stretta di Ser-
ravalle da sud).
L’ULTIMO RESTAURO
Ma anche quell’intervento,
costato la cifra ragguarde-
vole di 700mila euro, raffor-
za l’accusa di incuria dolo-
sa. «Infatti da allora non è
stato mosso un dito per di-
sboscare dalle infestanti i
dintorni della torre che ora
è praticamente invisibile
dal piano, inghiottita dalla
vegetazione» sottolinea Ba-
Benvenuto Dorigo
stanzetti. Se poi, inforcan-
do il sentiero 1043 che da
via Piai sale sul Baldo si vo-
lesse identificare lo svilup-
po della cinta, è possibile
soltanto intuire che essa si
trova sotto un anomalo cu-
mulo di edera e roveti. Poco
più in su, alla Terrazza de-
gli Artiglieri, l’antico orato-
rio di sant’ Antonio, si pre-
senta nel dissolvimento to-
tale. Ancora salendo, pochi
vittoriesi saprebbero trova-
re i resti di un antico pozzo
che serviva la torre sommi-
tale del sistema difensivo.
SERRAVALLE E CENEDA
Cambiando versante – re-
stando sempre a Serravalle
- la Turris Nigra, sopra San-
ta Augusta-castello di Re
Madruch, perde pezzo su
pezzo e orami è ridotta a
moncherino. E se Serraval-
le piange non ride neanche
stancabile lavoratore, attacca-
to ai valori della famiglia», lo ri-
cordano con commozione le fi-
glie Paola ed Annalisa «una co-
lonna portante per tutti noi,
sempre disponibile a dare una
mano a chiunque ne avesse bi-
sogno o si trovasse in difficol-
tà. Un uomo che nella sua vita
ha fatto tanto del bene». An-
che in pensione Benvenuto è
stato un instancabile lavorato-
re, amava curare il vigneto e se-
guire i nipoti che adorava. La
morte di Benvenuto Dorigo la-
scia nel dolore la moglie Chia-
ra, le figlie Paola e Annalisa, e
tutti i familiari che nella epigra-
fe hanno voluto ricordarlo in
modo significativo: “Amore,
dignità e fede rimarranno se-
gno indelebile nelle persone
che ti hanno incontrato nel lo-
ro cammino”. Benvenuto Dori-
go sarà cremato e riposerà nel
cimitero di Ceneda. —
F.G.
revine
Nuovo servizio
di informazioni
su WhatsApp
È stato attivato dall’ammi-
nistrazione comunale il
nuovo servizio di informa-
zioni chiamato “Revine La-
go informa”. Per iscriversi
al servizio basta inviare il
messaggio “ RL Informa”,
al numero telefonico con
servizio WhatsApp
3440390270. Successiva-
mente all’invio del messag-
gio al numero indicato si ri-
ceve un messaggio auto-
matico di risposta che avvi-
sa che l’iscrizione al servi-
zio avverrà nel giro di 48
ore.
I ruderi della chiesetta di Sant’Antonio, coperti da vegetazione
Ceneda dove al Caregon
del Diol-Palasi i resti di quel-
lo che fu il castello che leg-
genda vuole ospitò nel
1179 Federico Barbarossa
sono all’agonia. Sic transit
gloria Victorium Veneto-
rum; traduzione libera: “co-
sì si sbriciola la gloria e la
storia di Vittorio Veneto”.
LE CITTÀ MURATE
Le città murate del Veneto,
che fanno parte di un’asso-
ciazione fondata ancora
nel 1997 sono, oltre a Vitto-
cappella maggiore
Boscaglia
in fiamme
Pompieri
in azione
L’incendio (da facebook)
CAPPELLA MAGGIORE
Intervento dei vigili del
fuoco venerdì notte a
Cappella Maggiore, in
via Pra da Forno, dove al-
cuni residenti hanno se-
gnalato l’incendio di ar-
busti e ramaglie. L’allar-
me è stato lanciato verso
l’una di notte, i pompieri
sono rimasti impegnati
per un paio d’ore a spe-
gnere le fiamme, fortuna-
tamente lontane dalle
abitazioni più vicine.
Dubbi sulle cause dell’in-
cendio, vista l’ora non si
esclude il dolo. L’episo-
dio è stato commentato
anche sui social net-
work, il bagliore nottur-
no non è passato inosser-
vato a valle e anche a
nord fino alla zona di
Montaner. —
rio Veneto, Treviso, Castel-
franco, Valeggio sul Min-
cio, Este, Soave, Pieve di Ca-
dore, Castelnuovo del Gar-
da, Cologna Veneta, Villa-
franca Veronese, Coneglia-
no, Cittadella e Treviso.
Queste città hanno siglato
un patto per ottimizzare le
poche risorse disponibili in
azioni di promozione coor-
dinate capace di dare valo-
re al patrimonio storico-cul-
turale dei propri piccoli cen-
tri, partendo magari pro-
prio dai prodotti enogastro-
critiche a ozerkov (hermitage)
Uliana attacca
«Mai ultimato
il progetto artisti»
VITTORIO VENETO
Bene le visite on line offerte
dall’Hermitage, ma quando
sarà concluso a Vittorio Ve-
neto il percorso artistico del
Centenario? È l’assessore al-
la cultura Antonella Uliana
a lanciare il sasso nello sta-
gno, dopo che Dimitri Ozer-
kov, funzionario del diparti-
mento arte moderna del pre-
stigioso museo di San Pietro-
burgo, ha lanciato l’offerta
di visite on line in italiano al-
le sale museali. «Ringrazio
per la sensibilità e vicinanza
dimostrata in questa occa-
sione», spiega Uliana, «ap-
prendo che i consiglieri Ro-
berto Tonon e de Barbara
De Nardi sono emozionati.
Lo sarò pienamente anch’io
quando Dimitri Ozerkov, cu-
ratore a Vittorio Veneto del
progetto giovani artisti,
avrà portato a termine l'ulti-
mo tassello che ancora man-
ca al progetto. Trovare una
collocazione al "secondo oc-
chio" dell'opera di Bill Bala-
skas, come da accordi. L'ope-
ra risulta, infatti, priva della
sua compiutezza concettua-
le. Mi auguro che ciò possa
avvenire il più presto possi-
bile». L’opera dell’artista
greco, intitolata “Apertu-
res”, si trova all’esterno del
Museo della Battaglia. Si
tratta di un occhio, ripreso
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
nomici. Si sono poste anche
sulla scia della "Via della Se-
ta". Ma a Vittorio Veneto si
pone la necessità di rigene-
rare il patrimonio murario,
il cui degrado è sempre più
marcato anno dopo anno.
Ovviamente, più passano
gli anni, più diventano co-
spicue le risorse che sarà ne-
cessario mettere a disposi-
zione per salvaguardare le
vestigia storiche della città
vittoriese. —
FRANCESCO DAL MAS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dalla mascherina che si tro-
va all’interno di una bache-
ca del Museo, proprio quel-
la che usavano i soldati in al-
ta montagna per protegger-
si gli occhi dal sole durante
la prima guerra mondiale.
L’artista è stato colpito da
questa mascherina e ha rea-
lizzato due opere. Quella ap-
punto all’ingresso del Mu-
seo della Battaglia e un’altra
speculare.
«Siamo in attesa che un
museo o un ente la possa
ospitare in Austria», aggiun-
ge l’assessore Uliana. «L’i-
dea dell’artista era quella di
fare in modo che questi due
occhi, da una parte e dall’al-
tra del fronte di un tempo si
potessero guardare. Un oc-
chio a Vittorio Veneto, l’al-
tro in Austria». Il curatore Di-
mitri Ozerkov, incaricato
per fare tutta l’operazione,
doveva trovare la collocazio-
ne austriaca. «Stiamo anco-
ra aspettando», conferma
Antonella Uliana, «in que-
sta operazione manca que-
sto ultimo tassello che non è
di nostra competenza». Le
opere facevano parte del
progetto della giunta del sin-
daco Roberto Tonon che
aveva portato a Vittorio Ve-
neto 13 artisti, originari di
12 paesi coinvolti nella pri-
ma guerra mondiale. —
FRANCESCA GALLO
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
lutto a oderzo
Loris vinto dalla leucemia
addio al grande fan di Vasco
Sarri aveva 47 anni. Aveva guidato il club trevigiano di appassionati del Blasco
Il ricordo commosso del fratello: «Ha lottato per anni nonostante la malattia»
Loris Sarri qui in foto con li suo grande idolo, Vaso Rossi
ODERZO
Si è spento a casa sua nella se-
rata di giovedì, vinto da quel-
la leucemia che da 20 anni lo
tormentava ma che alla fine
non è mai riuscita a sconfigge-
re la sua voglia di vivere. Lo-
ris Sarri, classe 1972, residen-
te a Oderzo, alla fine si è arre-
so, ma il suo ricordo resterà
scolpito per sempre in chi lo
conosceva. Era stato presi-
dente del Vasco Fun Club Zpf
di Treviso, nominato da San-
dro Furlan. Era uno dei più
importanti cultori della musi-
ca del Blasco, quasi unanime-
san polo di piave
Bici e vernice in acqua
vandali in azione sul Lia
SAN POLO DI PIAVE
Vandali in azione in vicolo
Frassanito a San Polo di Pia-
ve, preso di mira anche il cor-
so d’acqua Lia.
I soliti ignoti hanno colpito
in vicolo Frassinato, dove nei
giorni scorsi è stata divelta
una delle cabine della rete
elettrica presenti sulla via.
Anche il fiume Lia è stato ber-
sagliato dalla noia degli eco-
vandali che hanno gettato
nel letto del corso d’acqua
mente considerato il più im-
portante rocker italiano, che
Loris amava alla follia. È cre-
sciuto con questo mito, spe-
gnendosi nel culto di una mu-
sica che era diventata la sua
ragione di vita, tanto da segui-
re Vasco in tanti concerti in gi-
ro per l’Italia. Quanta emozio-
ne poi quando si è trovato di
fronte lui, il mito di Zocca, in-
seguito, amato e alla fine in-
contrato.
Loris Sarri ha avuto la vita
condizionata dalla leucemia.
I farmaci assunti hanno pro-
vocato dei problemi collatera-
li importanti. «Ma era lui che
La bicicletta gettata in acqua
online
Prodotti portati a casa
la lista di chi li consegna
Una serie di post su Facebook per
informare la città di quali sono le
attività commerciali e artigianali
che effettuano almeno fino al 3
aprile la consegna a domicilio dei
propri prodotti. Lo farà in questi
giorni Forò, l’associazione dei
commercianti del centro, che in-
formerà anche sulle modalità tra-
mite le quali ci si può mettere in
contatto con gli esercizi per la con-
segna a domicilio.
una bicicletta da bambino,
probabilmente rubata a un
piccolo cittadino, e della ver-
nice blu, nociva per la flora e
fauna ittica presente nelle ac-
que del fiume.
Un gesto che ha scatenato
lo sdegno degli abitanti di
San Polo e l’ira dei pescatori.
La Fipas, Federazione italia-
na pesca sportiva attività su-
bacquee, e la Provincia negli
anni passati avevano speso
diverse risorse per cercare di
ripopolare le specie autocto-
ne nei canali della Marca.
Nella giornata di ieri un vo-
lenteroso cittadino ha recu-
perato la bicicletta, diffon-
dendone le immagini nel ten-
tativo di rintracciare il pro-
prietario e poter così restitui-
re il maltolto. —
GLORIA GIRARDINI
rincuorava noi – ha fatto pre-
sente il fratello Roberto Sar-
ri, imprenditore – quando lui
era ricoverato in ospedale
aveva un chiodo fisso; guari-
re, farsi dimettere e poi anda-
re a incontrare i suoi amici.
Per non parlare dei concerti
di Vasco Rossi. Lui nel club di
Treviso aveva tanti, tantissi-
mi amici, che oggi lo piango-
no».
Il decorso della malattia è
stato spietato. Eppure Loris
non ha mai mollato, spinto
da una voglia di vivere che
trascendeva il sovrumano.
«Gli sono stati impiantati ben
tre by-pass e nemmeno io –
continua il fratello – so spie-
garmi da dove trovasse que-
sta forza di volontà. Gli ha
permesso di resistere anni e
anni, fino a 20 anni in più. È
stato bravissimo». Negli ulti-
mi tempi, poi, compatibil-
mente coi ricoveri, Loris Sar-
ri si era anche messo a lavora-
re. «Aveva ricevuto da me un
incarico alla Errestampi, un’a-
zienda di Piavon. Espletava
molto bene i compiti che gli
venivano assegnati. Coinvol-
gerlo assieme alle maestran-
ze gli ha fatto bene. Ho cerca-
to, da fratello e anche da im-
prenditore, di dargli una ma-
no. Vista l’emergenza attuale
– conclude Roberto Sarri –
era stato dimesso dall’ospe-
dale di Treviso. È stato me-
glio così, soprattutto per no-
stra mamma che ha 86 anni.
Lo ha vegliato fino alla fine,
in casa». Sui social si è forma-
ta una vera onda di commo-
zione dedicata a Loris, da Tre-
viso fino alla provincia di Ve-
nezia, dove lo ricordano. Tan-
ti poi sono stati i ritrovi con
gli appassionati di Vasco, che
solitamente sono organizzati
a Gorgo al Monticano, locali-
tà dove ha sede il club. Qui Lo-
ris si esaltava e diventava il
mattatore delle serate. Se ne
va un campione, che ha la-
sciato un’eredità importante
al suo territorio. —
ROSARIO PADOVANO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
per medici e infermieri
Tre vassoi di paste
in dono all’ospedale
ODERZO
Tre vassoi di paste per dire
un dolce grazie e assicurare
che, fuori da quelle mura, tut-
ti conoscono la fatica e i sacri-
fici che medici e infermieri
dell’ospedale di Oderzo stan-
no sopportando per aiutarci
a venire fuori dall’emergen-
za sanitaria. È l’idea venuta
alla pasticceria Chantilly di
Gorgo al Monticano che mar-
tedì sera ha bussato alle por-
te del pronto soccorso e dei
ODERZO - MOTTA
L’omaggio del comitato organizzatore
«Ci ha sostenuti con impegno e passione»
Il Premio Bernardi
e l’eredità di Covre
«Nati grazie a lui»
$6-563"
l comitato organizza-
I tore del Premio Ber-
nardi rende omaggio
alla memoria di Bepi
Covre, cofondatore
dell’importante manife-
stazione culturale di poe-
sia. L’ex sindaco e parla-
mentare opitergino viene
definito «discreto suggeri-
tore di nuove iniziative, di-
spensatore di saggezza
ma, soprattutto, come ve-
ro artefice di questo Pre-
mio».
Il segretario Roberto
Carrer ricorda come fu
proprio Bepi Covre a fare
rivivere nel lontano 2006
il Premio di poesia “Tra Pe-
ressina e Ottoboni” dal
quale poi, alla morte dello
scrittore Mario Bernardi,
scaturì l’idea di dare vita
anche al più importante
Premio Bernardi. «Ricor-
do – scrive Carrer – il suo
impegno convinto nello
sponsorizzare l’iniziativa
culturale direttamente tra-
il servizio in città
Anche i libri a domicilio
ecco come ordinarli
ODERZO
A Oderzo è finita la quaran-
tena, o almeno per i libri.
Entrambe le librerie cittadi-
ne si sono attivate per offri-
re la consegna a domicilio o
il ritiro in loco dei libri ordi-
nati prima della serrata e di
quelli che i clienti vorranno
ordinare in questi giorni.
Contattando il numero
0422.712472 o scrivendo
alla mail lbeccogiallo@libe-
ro.it la libreria Becco Giallo
di via Umberto I potrà spedi-
re in tutta Italia i libri fermi
in negozio, recapitando a
reparti di medicina e terapia
intensiva per consegnare un
vassoio di paste e biscotti al
personale in servizio: «Sotto
quelle mascherine abbiamo
visto un sorriso. Ci ha fatto
emozionare tantissimo», as-
sicura Davide Piva, marito
della titolare Martina Cuz-
ziol che ha fisicamente conse-
gnato al personale ospedalie-
ro i vassoi: «Volevamo espri-
mere la nostra riconoscenza
nei confronti di chi in questo
periodo sta lavorando negli
41
mite la sua azienda e nel
trovare altri sostenitori.
Grazie a lui siamo riusciti
a dare alle stampe ogni an-
no la raccolta delle poesie
premiate».
In tutti questi anni, co-
me era nel suo stile, Bepi
Covre si è fatto promotore
diretto e portatore di vali-
di suggerimenti parteci-
pando, in prima persona,
alle riunioni organizzati-
ve. «Spero – conclude Ro-
beto Carrer – che questa
pandemia passi in fretta e
ci consenta di potergli ren-
dere omaggio come meri-
ta, organizzando un even-
to condiviso che ne sottoli-
nei l’alto esempio di valori
morali, civili, culturali che
ha saputo dare al nostro
territorio e non solo».
Tutta la società civile
spera di poter tributare il
doveroso saluto a Bepi Co-
vre una volta passata l’e-
mergenza: un impegno in
questo senso se l’è assunto
il sindaco Maria Scardella-
to. —
ALVISE TOMMASEO
casa i volumi tramite corrie-
re: il pagamento avverrà
tramite bonifico bancario.
Anche la Libreria Opitergi-
na di via Garibaldi favorirà
l’arrivo di libri nelle case in
quarantena. I volumi po-
tranno essere recapitati in
tutta Oderzo (per importi
superiori ai 30 euro) o po-
tranno essere ritirati dai
clienti nella casa adiacente
la libreria o all’interno del
panificio Drigani: per info
la mail è libreriaopitergi-
na@libero.it mentre il cellu-
lare è 348.7385162. —
N.B.
ospedali, dando l’anima. Sia-
mo una piccola azienda arti-
gianale e dovevamo decide-
re che fare del nostro prodot-
to fresco», spiega Piva.
Normalmente avrebbero
buttato via tutto, ma questi
non sono tempi normali: «Ci
è venuto spontaneo prepara-
re quei vassoi e portarli in
ospedale a Oderzo, la città in
cui viviamo. Il personale è ri-
masto molto colpito: quei bi-
scotti sono il segno che la gen-
te si ricorda di loro e sa bene
quello che stanno facendo
nell’ospedale», afferma l’im-
prenditore. Allegato ai vas-
soi c’era un biglietto: “Un dol-
ce pensiero… Poco, rispetto
a quello che fate ogni giorno.
Grazie a tutti di cuore. Siete i
nostri eroi”. —
N.B.
42
CULTURA & SOCIETÀ
Ambiente
Una Dichiarazione tutela gli alberi
«Sono esseri viventi, non arredi»
La novità arriva dalla Francia, il docente Mutto Accordi la commenta: «Quanti danni nel passato»
Francesco Jori
«Gli alberi sono le colonne del
mondo, quando gli ultimi sa-
ranno stati tagliati il cielo ca-
drà sopra di noi»: quando Jair
Bolsonaro, presidente del
Brasile, afferma sprezzante
«l’Amazzonia è mia! », in real-
tà sta lavorando in prima per-
sona per inverare quell’anti-
co saggio detto dei nativi ame-
ricani. Non è il solo, purtrop-
po: in giro per il mondo, milio-
ni di boscaioli improvvisati
gli stanno dando una mano.
Proprio per questo è più che
mai urgente «cambiare lo
sguardo e il comportamento
degli uomini, renderli consa-
pevoli del ruolo che gli alberi
svolgono nel quotidiano e per
il futuro», spiegano i promoto-
ri della Dichiarazione dei di-
ritti dell’albero varata in Fran-
cia, formalmente approvata
dal Parlamento di Parigi.
«È una svolta davvero epo-
cale», sottolinea Sergio Mut-
to Accordi, già ordinario di pa-
tologia forestale e patologia
delle piante ornamentali
all’Università di Padova. Un
approdo meritato perché,
spiega, «l’albero è un organi-
smo straordinario, in quanto
è in grado di vivere sia fuori
che sotto terra, il che significa
che è capace di tenere sotto
controllo e purificare sia l’a-
ria che la terra; le radici cattu-
rano acqua e minerali, la coro-
na lo fa con l’anidride carboni-
ca e l’energia solare». In tal
modo funziona come un vero
e proprio presidio della biodi-
versità, in grado di garantire
l’equilibrio ecologico. Ecco
perché è giusto che sia tutela-
to in modo corretto, ispiran-
dosi a principi ben precisi:
«Non a caso uno degli articoli
della Dichiarazione afferma
che bisogna mettere la pianta
giusta al posto giusto, e poi
trattarla nel modo giusto; an-
che perché da essa dipendo-
no molti fattori, dalla fertilità
del terreno all’equilibrio del
mondo animale e vegetale».
Chiaramente, siamo lonta-
ni anni-luce dalla concezione
dominante in buon parte del
pianeta, annota Mutto Accor-
di: «In casa nostra, 12 mila an-
ni fa c’era un immenso deser-
to di ghiaccio. Poi, finita la gla-
ciazione, si è verificata una ve-
ra e propria esplosione di ve-
getazione, col risultato che
c’era talmente tanta roba da
mangiare sia animale che ve-
getale, che l’uomo si è trovato
a disposizione un autentico
ben di Dio di cui cibarsi, e la
popolazione ha iniziato a cre-
scere. Più avanti per mantene-
re lo standard ha cominciato
ad allevare bestiame e a bru-
ciare foreste, distruggendo il
territorio: cosa che purtrop-
po sta continuando a fare».
Ma in realtà i guasti peggiori
si son verificati nell’ultimo mi-
gliaio di anni: «Abbiamo deva-
stato l’ambiente, eliminando
metà delle specie esistenti,
sia animali che vegetali».
In Italia siamo in prima fila
in questa follia, ma lo siamo
Sergio Mutto Accordi, docente
da relativamente poco, spie-
ga il docente: «I nostri nonni
avevano una gestione sapien-
te ereditata dal passato. Sape-
vano cosa volevano dell’albe-
ro: la legna da ardere, ma an-
che pali, fascine, travi per la
casa e per i campi. Si può dire
che per loro l’albero era come
il maiale, non si buttava via
niente; con esso si era potuto
stabilire un legame forte».
Le cose sono cambiate in
modo drastico dopo le due
guerre mondiali del Novecen-
Dalla Francia arriva una Dichiarazione che tutela gli alberi
con i diritti di esseri viventi, per la funzione svolta nel pianeta
che cos’è
Cinque articoli
dalla proposta
di un’associazione
Arriva dalla Francia una novi-
tà di primissimo piano per
l’ambiente: il Parlamento ha
approvato la Dichiarazione
dei diritti dell’albero, conden-
sata in cinque articoli, primo
passo per arrivare all’emana-
zione di vere e proprie norme
legislative a livello naziona-
le. È un’iniziativa che corona
un lavoro avviato una decina
d’anni fa dall’associazione
ambientalista A.r.b.r.e.s., Ar-
bres Remarquables: Bilan,
Recherche, Etudes, Sauve-
guarde. Obiettivo: riconosce-
re all’albero le caratteristiche
di un essere vivente, con le tu-
tele per consentirgli di svolge-
re la sua funzione di equili-
brio ecologico del pianeta.
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
to, con la distruzione sistema-
tica del territorio e i devastan-
ti riflessi sull’ambiente, inclu-
se le calamità naturali favori-
te dalla cementificazione sel-
vaggia. Ed è un autentico rea-
to, sottolinea Mutto Accordi,
«perché l’albero vive molto
più a lungo di noi, in quanto è
in possesso di caratteri biolo-
gici eccezionali». Principi e
suggerimenti che il docente
ha condensato da poco in un
volume ricco di indicazioni,
con un titolo che è un parados-
so solo apparente: “L’albero,
vita e morte di un immorta-
le”.
Ma la Dichiarazione france-
se contribuirà a girar pagina,
o è destinata a rimanere una
pura per quanto nobile mani-
festazione di intenti? Il docen-
te è scettico: «Mi chiedo spes-
so come si faccia a far capire
alla gente che il mondo è cam-
biato, e che anche noi dobbia-
mo cambiare, smettendola
con il consumo illimitato e ir-
ragionevole delle risorse a
partire dal territorio».
Di nuovo il discorso cade
sull’Italia: «Da noi l’albero
non è visto per le sue funzioni
vitali, ma come un elemento
di arredo; molti proprietari di
giardini non conoscono nep-
pure il nome delle piante che
vi hanno fatto collocare. A dif-
ferenza di chi è venuto prima
di noi, che verso l’albero nutri-
va un profondo rispetto, e ave-
va imparato a vivere a spese
della pianta senza distrugger-
la». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA SPETTACOLI 43

il premio dare quello che è successo ha reso popolari. E se Carola

con l’Aids. Allora tutta la ricer- Frediani racconta in “Cyber-
ca che poteva essere coinvol- crime” i reati informatici che

La scienza, mai così d’attualità ta si è concentrata sulla ricer-

ca di vaccini e farmaci che af-
frontassero quella emergen-
anche in questa occasione
particolare minacciano la no-
stra vita nella rete, Anna D’Er-

viaggio con i finalisti del Galileo za; adesso è giusto che ci si

L’emergenza sanitaria diventa occasione per parlare di ricerca, frontiere e reti
nella riflessione puntuale dei cinque autori selezionati dalla giuria tecnica
PADOVA
Tra le poche cose che non si
fermano c’è il Premio Galileo,
che vede in gara i migliori li-
bri di divulgazione scientifi-
ca. È in dubbio la giornata fi-
nale, con la presentazione del
vincitore davanti agli studen-
ti che lo hanno votato, ma in-
tanto i giovani giurati sono al
lavoro sui cinque libri che la
giuria tecnica, guidata
dall’immunologo Alberto
Mantovani, ha selezionato
tra gli oltre 130 libri in gara.
Contemporaneamente si è
svolta l’ultima giornata di pre-
sentazione dei libri da parte
degli autori. Doveva essere
l’appuntamento padovano
del breve ciclo di incontri vo-
luto dal Premio per far dialo-
gare gli autori con i giurati e
con il pubblico e invece, inevi-
tabilmente, ognuno è interve-
nuto da casa. Quest’anno il
Premio creato e voluto dal Co-
mune di Padova vede nella
cinquina finale “Il giro del
mondo in sei milioni di anni”
L’immunologo Alberto Mantovani e i cinque libri finalisti del Premio Galileo
di Guido Barbujiani e Andrea
Brunelli (Il Mulino), “Senza
confini” di Francesca Buonin-
conti (Codice), “Cybercrime”
di Carola Frediani (Hoepli),
“La trama della vita” di Giulio
Cossu (Marsilio) e “Il senso
perfetto” di Anna D’Errico
(Codice). Come negli ultimi
anni la divulgazione si presen-
ta anche in questo caso con i
suoi due volti: quello dei ricer-
catori che si prestano a rende-
re leggibili e comprensibili le
loro ricerche (Cossu, Barbu-
jiani e Brunelli, D’Errico) e
quello dei giornalisti scientifi-
ci che avvicinano al lettore te-
mi specialistici (Buoninconti
e Frediani). Inevitabile, in
questa occasione, parlare del-
la attualità, visto che la scien-
za è tornata ad essere protago-
nista, anche agli occhi di chi,
fino a poche settimane fa, ne
diffidava. «Sono abbastanza
vecchio», dice Giulio Cossu,
uno dei maggiori ricercatori
in materia di staminali e medi-
cina rigenerativa, «per ricor-
concentri su questo virus, an-
che se questo può andare a
scapito degli altri settori». Per
esempio il suo, quello della
medicina rigenerativa che –
dice Cossu – è «una rivoluzio-
ne equiparabile a quella rap-
presentata dai vaccini: non
costruiamo molecole che leni-
scano i sintomi della malat-
tia, ma strumenti per riparare
i geni malati». Di questo parla
il suo “La trama della vita”.
Una nuova frontiera come
del resto anche gli studi gene-
tici di Guido Barbujiani e An-
drea Brunelli, che in “Il giro
del mondo in sei milioni di an-
ni” raccontano i lungo cammi-
no del nostro genoma. «Oggi
sappiamo con certezza», dico-
no Barbujiani e Brunelli, «che
veniamo tutti dall’Africa e
che le migrazioni sono un pez-
zo di storia fondamentale del-
la umanità, ma sappiamo an-
che che virus e batteri ci ac-
compagnano da sempre, ce li
siamo portati dietro e qual-
che volta, pensiamo all’Ame-
rica, con esiti distruttivi». Per-
ché gli spostamenti sono con-
naturati alle specie animali e
però rappresentano anche
dei rischi. Francesca Buonin-
conti racconta in “Senza confi-
ni” i viaggi migratori degli uc-
celli, ma sottolinea come oggi
i mutamenti climatici siano
uno dei fattori che ha reso più
probabili gli “spillover”, i salti
di genere che il coronavirus
rico si ricollega ad uno dei sin-
tomi del virus (la perdita
dell’olfatto) per raccontare
come il senso più sottovaluta-
to (l’odorato che racconta in
“Il senso perfetto”) sia in real-
tà uno strumento prezioso
per la nostra conoscenza. —
NICOLÒ MENNITI IPPOLITO
il festival
Rovigoracconta
dà appuntamento
a fine agosto
Stava per cominciare la lunga
stagione dei Festival. Il pri-
mo, a partire doveva essere, a
inizio maggio, “Rovigorac-
conta” ed è dunque purtrop-
po anche il primo a saltare.
Ma lo scrittore Mattia Signori-
ni e Sara Bacchiega, i due
ideatori degli incontri rodigi-
ni che mescolano musica, let-
teratura, arte e tutto ciò che
ha che fare con il raccontare,
non hanno rinunciato al pro-
getto, che invece è stato spo-
stato all'ultimo week end di
agosto (il 28, 29 e 30) quando
si spera che l’emergenza sia fi-
nita. Giunto alla settima edi-
zione, forte delle 45 mila pre-
senza raggiunte nel maggio
scorso, il festival ha dovuto
scegliere tra l’annullamento
e il difficile rinvio. La scelta
del rinvio è -dicono gli ideato-
ri - un atto di speranza.

su instagram
La Fenice per l’Italia
con i dialoghi d’arte
animati da Michieletto
VENEZIA
Il Teatro La Fenice di Vene-
zia insieme con Damiano
Michieletto promuove l’ini-
ziativa benefica “La Fenice
& Friends for Italy”, pensa-
ta dal teatro veneziano con
l’obiettivo di far sentire la
propria voce di solidarietà
in questo difficile momen-
to segnato dall’emergenza
sanitaria Covid-19 e conte-
stualmente raccogliere fon-
di da destinare alla Prote-
Damiano Michieletto zione civile nazionale attra-
verso la piattaforma Go-
FundMe.
Tutti i giorni, a partire da
domani, alle 18, il profilo
Instagram del Teatro La Fe-
nice ospiterà una diretta
del regista veneto in dialo-
go ogni volta con un artista
diverso, a sua volta collega-
to dal proprio profilo Insta-
gram. A inaugurare la serie
di appuntamenti sarà il pia-
nista Igor Levit, cui segui-
ranno – secondo un calen-
dario annunciato sul sito
del teatro www.teatrolafe-
nice.it – tantissimi altri arti-
sti da ogni parte del mon-
do. Solo per fare qualche
nome, hanno già accettato
di partecipare a questa ga-
ra di solidarietà la coppia
di premi Oscar Joel Coen e
Frances McDormand, il
violoncellista Mario Bru-
nello, il percussionista Si-
mone Rubino, i soprani Li-
sette Oropesa e Carmela
Remigio, il baritono Luca
Salsi, l’organista Cameron
Carpenter.
Le interviste di Damiano
Michieletto avranno la du-
rata di circa quindici minu-
ti e comprenderanno an-
che piccole performance,
come l’esecuzione di un
brano musicale o la lettura
di un testo. Finita la diret-
ta, il video sarà messo a di-
sposizione sulla pagina Fa-
cebook della Fenice.
L’invito del teatro vene-
ziano ai suoi follower è na-
turalmente quello di segui-
re le dirette, condividerle
tramite i social network,
per raggiungere una pla-
tea quanto più vasta possi-
bile e fare una donazione
in piattaforma a favore del-
la protezione civile.
Per la raccolta fondi
www.gofundme.com. —
la scuola dello stabile
I Sonetti di Shakespeare
per il debutto virtuale
VENEZIA
La formazione dei giovani al-
lievi della Scuola Teatrale di
Eccellenza del Teatro Stabile
del Veneto non si ferma. Gra-
zie all’attivazione della didat-
tica a distanza, deliberata
dalla giunta regionale, conti-
nuano le lezioni per gli stu-
denti delle tre classi del ciclo
di formazione professionale
per attori, parte del progetto
TeSeO, Teatro Scuola e Occu-
pazione. Gli allievi della
Scuola, oltre a continuare le
lezioni, sono impegnati negli
“Aperitivi letterari” in diretta
online le scorse settimane
con la lettura di “L’amore ai
tempi del colera” e disponibi-
li sul sito e sui social del Tea-
tro Stabile del Veneto. Da do-
mani si cimenteranno in una
nuova prova: il Poetry Death
Match. Diretti da Giorgio
Sangati, debutteranno sul
palco virtuale con i Sonetti di
Shakespeare trasmessi in vi-
deo, dal lunedì al venerdì al-
le 14. Il progetto, realizzato
grazie alla collaborazione
tra Stabile ed Estate Teatrale
Veronese, vedrà in estate i ra-
gazzi recitare per le strade
della città scaligera. —

INFORMAZIONI UTILI arte

NUMERI UTILI
Polizia Postale
0422 653301-02
LE FARMACIE Campocroce Dr.ssa Viale,
via Zero Branco 24,
tel. 0438 1893031
Col San Martino Dr. Callegari, Documentari online
Vigili 0422 301140 tel. 041 5947906 via Treviset 61,
Ambulanzaospedali 118 Taxi
Treni
0422 431515
892021 (info)
TREVISO Treville Ai Due Angeli
via San Daniele, 1
tel. 0438 989666
Oderzo Comunale Oderzo Salute
per scoprire Canova
Ca' Foncello 0422 3221 APERTURA 24 ORE
San Camillo 0422 4281 Aeroporto 0422 315111 tel. 0423 482632 via Maestri del Commercio 6,
Calmaggiore,
Castelfranco 0423 732480 Aci 0422 56070 San Vito di Altivole tel. 0422 717215
via Calmaggioe 24,
Montebelluna 0423 21711 Acqua 800 800 882 Farmacia San Vito, Meduna di Livenza Brotto, Magnitudo Film, in questo tante opere del genio del neo-
tel. 0422 545763
Conegliano 0438 663111 Luce 0422 260672 via Castellana 2B, Piazza Umberto I, periodo forzatamente casa- classicismo in un percorso vi-
APERTURA FINO ALLE 21
Vittorio Veneto 0438 665111 Provincia 0422 6565 tel. 0423 564742 tel. 0422 767285 lingo, mette gratuitamente a sivo che parte proprio dalla
<MCDalla Zorza
Oderzo 0422 7151 Prefettura 0422 592411 Bigolino Farmacia Comunale, disposizione alcuni dei suoi casa-museo veneta. Per po-
via Terraglio 37, VETERINARIO
Ambulatorio pediatrico Inps 0422 5811 Piazza Guadagnin 57, più bei documentari d’arte ter visionare i documentari,
tel. 0422 402692
0422 323804 Comune Treviso 0422 6581 tel. 0423 982246 Dal 28 marzo al 6 aprile realizzati nel corso degli ulti- proposti gratuitamente in
(solo il sabato) Ufficio Entrate 0422 570311
PROVINCIA Vittorio Veneto Ambulatorio Vet. mi anni: da Canova a Berni- versione integrale, è suffi-
Comunale 3 Costa, Dott.ssa Steffan Sonia ni, da Leonardo a Palladio. ciente accedere al sito di Ma-
SICUREZZA APERTURA 24 ORE via Forlanini 2, Casier - Dosson L’invito del museo gipsoteca gnitudo Film (www.magni-
Polizia 113 LE NOSTRE MAIL Casale sul Sile Savio, tel. 0438 556628 tel. 0422 383570 Antonio Canova di Possagno tudofilm.com), compilare il
Carabinieri 112 giornonotte@tribunatreviso.it via Nuova Trevigiana 2/C Conegliano Internazionale, è quello a rilassarsi nella pro- modulo online per registrar-
Vigili del fuoco 115 cronaca@tribunatreviso.it tel. 0422 820707 viale Italia 196, pria abitazione, fruendo con- si e ricevere le indicazioni
Polstrada 0422 248411 provincia@tribunatreviso.it Mignagola Le Zare tel. 0438 415554 temporaneamente della vi- per l’accesso alla selezione
Finanza 0422 411190 lettere@tribunatreviso.it Vicolo Vivaldi 2, Fossamerlo S. Vendemiano sione di “Canova”, documen- dei titoli. —
Polfer 0422 655360 sport@tribunatreviso.it tel. 0422 398230 Fossamerlo, via Liberazione 4, tario che racconta la vita e le TO. MI.
44
ZSGVb
ciclismo
Boaro attende il Giro
«Mi alleno sui rulli
ma adesso conta
essere forti di testa»
Il professionista dell’Astana costretto alla vita domestica
«In questo dolore ho riscoperto l’amore per la famiglia»
Mattia Toffoletto / SAN ZENONE
Il punto di osservazione è il
più tremendo. Per amore
abita da anni a Palazzago, in
quella Bergamasca pesante-
mente colpita da Covid-19:
«Senti di continuo le sirene
delle ambulanze, le campa-
ne suonare a morto. Vedi
tanta preoccupazione».
Manuele Boaro, 33enne
di San Zenone, pro’ dell’A-
stana, gregario di Jakob Fu-
glsang e Miguel Angel Lo-
pez, racconta giornate e pro-
grammi scompaginati dall’e-
mergenza sanitaria, riflet-
tendo sul Giro d’Italia che
verrà.
Boaro, si riuscirà a recupe-
rare la corsa rosa?
«Sarebbe importante, ma ci
tengo a rimarcare un aspet-
to. Ridurlo a due settimane
o proporlo a porte chiuse
non ha senso. O ci saranno
le condizioni per farlo come
si deve, altrimenti meglio ri-
mandarlo all’anno venturo.
Quando terminerà l’emer-
genza, la gente vorrà vivere
calcio dilettanti
Richieste di stop, Ruzza:
«Sentiremo tutte le società
prima di ogni decisione»
TREVISO.
«Divisi non si va da nessuna
parte». È il monito lanciato
dal presidente Giuseppe Ruz-
za alle società calcistiche del
Veneto, a fronte del crearsi di
alcuni gruppi e chat che invo-
cano con forza lo stop dell’atti-
vità. Con questa comunicazio-
ne, il Comitato regionale non
ha fornito indicazioni sulla
sorte dei campionati (dunque
non è ancora noto se riprende-
ranno oppure no), ma ha volu-
to prendere le distanze da tali
iniziative e segnalare che «que-
sti movimenti autonomisti,
pur rispettabili, non sono asso-
lutamente espressione del Co-
mitato regionale e del suo Con-
siglio direttivo».
«Siamo ben consci della gra-
PAPA’ FELICE
MANUELE CON LE FIGLIE SOFIA DI SETTE
MESI E MATILDE DI QUATTRO ANNI
«La stagione era
partita bene con un
terzo posto in
Australia. Ero pronto
per la Tirreno e la
Sanremo ma poi...»
Giuseppe Ruzza, Figc Veneto
vissima situazione sanitaria,
economica, sociale e sportiva
che ha investito il Paese», fan-
no sapere dalla sede di Mar-
ghera, «A noi pare inopportu-
no presentare in ordine spar-
so petizioni che alla fin fine po-
trebbero essere anche fuor-
vianti, nella certezza che solo
scelte univoche andranno nel
il ciclismo vero. Quello sen-
za pubblico non ha significa-
to. E nemmeno ha significa-
to ragionare ora sul Giro: pri-
ma conta sconfiggere il vi-
rus».
Com’è la vita domestica?
«Da una decina di giorni
non esco più, l’unico vantag-
gio è che posso fare il papà a
tempo pieno. Di solito, fra
corse e ritiri, sono sempre in
giro. Non posso mai goder-
mi la famiglia. Ora invece
riesco a giocare con Matil-
de, quattro anni, e Sofia,
che ha solo sette mesi. La fi-
danzata Chiara dà una ma-
no nel negozio di alimentari
di sua mamma: stanno lavo-
rando tantissimo, il doppio
di prima; la gente evita i su-
permercati, si sente più sicu-
ra dal piccolo dettagliante».
E gli allenamenti?
«Mi tengo in forma sui rulli.
Un’ora e mezza la mattina,
stessa durata il pomeriggio.
Non li soffro, tre ore filate le
faccio senza problemi. Fino
alla scorsa settimana, mi al-
lenavo anche su strada. Ma
giusto verso. Ma a fronte di
600/700 deceduti al giorno e
ai contagi che non diminuisco-
no in modo sensibile, si può
pensare davvero che la Lnd e il
Crv non si confrontino quoti-
dianamente con il territorio
per decidere come agire? Il
Crv non prenderà mai alcuna
decisione senza un confronto
diretto con le sue società e sen-
za la loro condivisione». Prose-
gue il comunicato: «La nostra
struttura si dirama in modo ca-
pillare: consiglieri, delegati
provinciali e distrettuali, dele-
gati assembleari, consultori,
invitati da tempo a monitora-
re la situazione. Situazione
che appare in tutta la sua
drammaticità soprattutto per
l’immediato futuro. Pur nel ri-
spetto di ogni autonoma ini-
ziativa, il Comitato regionale
cammina sempre al fianco del-
le sue società, nella consape-
volezza che tutti insieme ce la
faremo». Tra le iniziative di
chi spinge per chiudere antici-
patamente la stagione, spicca
quella promossa dal presiden-
te Enrico Lorenzoni dell’U-
nion Pro. —
ALBERTO ZAMPROGNO
Manuele Boaro durante un allenamento casalingo
continuavo a ricevere insul-
ti, la gente non capiva che il
mio è un lavoro. Le ultime
uscite le ho fatte con il cuore
in gola. Così ne ho parlato
con il team e si è deciso fosse
meglio allenarsi a casa. An-
che per rispetto delle dispo-
sizioni date dal governo».
Ha disputato le ultime cor-
se, a fine febbraio, in Bel-
gio. Aveva nei programmi
pure il Giro, la stagione è
stata stravolta. Come ci si
allena senza calendario?
«Il brutto è che non hai una
data, ti trovi in balìa degli
eventi. In stand-by. Io sono
calcio
Llullaku, ex Conegliano
«Gioco in Bielorussia
e ho paura per il virus»
CONEGLIANO
In Bielorussia – come se nul-
la fosse – giovedì scorso è ini-
ziato il campionato di cal-
cio. Nessuna emergenza le-
gata al Coronavirus: si gio-
ca, non ci sono scuse. A vive-
re questa situazione, e a rac-
contarla a Gianlucadimar-
zio.com, l’ex attaccante del
Conegliano e del Tamai, il
nazionale albanese Azdren
Lllullaku. Classe 1988, è in
forza allo Shakhter Soligor-
sk, formazione che ha sfida-
to il Torino nei preliminari
Europa League. Parte della
sua famiglia vive ancora a
Tarzo, in provincia di Bellu-
no, quindi è perfettamente
consapevole del pericolo a
cui si può andare incontro.
pure in scadenza: immagi-
no quanto suonerà strano, a
emergenza rientrata, ripor-
tare la bici in strada».
Com’era iniziata l'anno?
«Bene, con un terzo posto in
una tappa del Down Under,
in Australia. Poi, in Arabia
Saudita, per poco non ho
chiuso nei 10 la generale.
Avrei dovuto correre Tirre-
no, Sanremo, Tour of the
Alps, Giro. Non sappiamo,
quando si ripartirà. Ora è
fondamentale tenersi in for-
ma, curare l’alimentazione.
Bisogna essere forti di testa.
Io ho la fortuna di avere la fa-
Azdren Lllullaku
«Spero vada tutto bene –
ha affermato – eppure non
posso esserne sicuro, consi-
derato che il Coronavirus è
presente in gran parte
dell’Europa». In Bielorussia
ci sono oltre 50 casi accerta-
ti di persone che hanno con-
tratto il Covid-19. E durante
la prima gara di campiona-
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
miglia accanto, penso sia
molto più dura per chi è più
giovane di me e senza figli».
Che lezione trarre da que-
ste settimane di dolore?
«Che ci sono cose più impor-
tanti nella vita. Spesso sia-
mo a tutta, non mi riferisco
solo a noi corridori, e poi ci
dimentichiamo quello che
conta davvero. Nel brutto, ri-
scopri qualcosa che davi per
scontato. Riscopri cose bel-
le. Come giocare con i pastel-
li assieme alle bimbe, cam-
biare il pannolino alla più
piccola». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
to, non sono mancati i tifosi
in tribuna. «Giovedì scorso
– ha raccontato – si è dispu-
tata la prima giornata: in
precedenza, avevamo gioca-
to due match di Coppa na-
zionale e uno di Supercop-
pa. Poco prima del via del
torneo, si è tenuta una riu-
nione per decidere se vale-
va la pena far partire il cam-
pionato. Alla fine si è deciso
di scendere in campo. A pre-
occuparmi, però, è la pre-
senza del pubblico. Qui si re-
spira una mentalità diver-
sa». Non solo
«Ci sarebbe tutto il tempo
per recuperare gli incontri,
qui il torneo finisce a dicem-
bre – ha detto -. In questi
giorni avrebbe dovuto esser-
ci anche lo stop legato agli
impegni delle nazionali, in-
vece non ci sarà perché il 28
marzo giocheremo un’altra
sfida. Io cerco di fare atten-
zione: mi alleno, gioco e poi
sto a casa. Qui però le scuole
sono aperte, i centri com-
merciali pure. L’unica racco-
mandazione che viene fatta
è di lavarsi le mani».
Almeno per ora. —
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA
emergenza coronavirus
Juventus, giocatori compatti
Ok al taglio dello stipendio
Accordo tra calciatori e club che non pagherà quattro mensilità per 90 milioni
Chiellini, Buffon e Bonucci in prima linea. Patto da ridiscutere in caso di ripartenza
Gianluca Oddenino
Prima in classifica e ora la pri-
ma a tagliare gli stipendi. La Ju-
ventus affronta subito l’emer-
genza coronavirus, trovando
l’accordo con i calciatori della
prima squadra e il tecnico Sar-
ri per risparmiare un terzo de-
gli ingaggi previsti. «L’intesa
prevede la riduzione dei com-
pensi per un importo pari alle
mensilità di marzo, aprile,
maggio e giugno 2020. Nelle
prossime settimane – specifica
la nota del club emessa ieri se-
ra – saranno perfezionati gli ac-
cordi individuali con i tessera-
ti. Gli effetti economici e finan-
ziari derivanti dall’intesa rag-
giunta sono positivi per circa
90 milioni di euro sull’eserci-
zio 2019/2020».
La proposta era stata concor-
data nei giorni scorsi dal presi-
dente Andrea Agnelli, il diret-
tore sportivo Fabio Paratici e il
capitano Giorgio Chiellini, af-
fiancato da Gigi Buffon e Leo-
nardo Bonucci. Il segnale è for-
te, a maggior ragione nel mo-
mento in cui il calcio italiano si
interroga su come e quando ri-
partiranno i campionati, e trac-
cia anche la rotta per gli altri
club. Domani Lega Serie A e as-
sociazione calciatori si devono
incontrare per trovare un pun-
to d’incontro sul congelamen-
to degli stipendi: in Francia e
in Inghilterra si parla di un ta-
glio del 50%, mentre la Juve
ha deciso di non pagare gli ulti-
mi quattro mesi di questa sta-
gione. E l’ha fatto in pieno ac-
cordo con i giocatori, dopo un
patto nello spogliatoio che ver-
rà ripagato in futuro con nuovi
accordi contrattuali o bonus, a
differenza del Barcellona do-
ve la proposta dei dirigenti è
Marzari, medico e presidente del club di Monza che prosegue l’attività
Vero Volley, squadra che si allena
«Surreale, ma non fuorilegge»
L’INTERVISTA
Daniela Cotto
«S
to distribuen-
do delle ma-
scherine, dieci
minuti e parlia-
mo»: Alessandra Marzari, 60
anni, è un medico in prima li-
nea al pronto soccorso dell’O-
spedale Niguarda di Milano.
Ma è anche presidente del
«Vero Volley» di Monza, un
consorzio sportivo di alto li-
vello balzato agli onori della
cronaca. Sono giorni freneti-
ci per la dottoressa Marzari,
per lei il mondo non si blocca
mai, come non si è fermata
l’attività delle sue due squa-
dre di pallavolo – una maschi-
I giocatori della Juve sono i primi ad avere raggiunto un accordo con la società per tagliarsi lo stipendio
stata respinta. Il risparmio di
90 milioni è concreto e salvifi-
co per una Juve che si trova
con i conti in profondo rosso:
l’ultima semestrale ha registra-
to 50 milioni di passivo, men-
tre il debito al 31 dicembre
2019 è di 327 milioni e ora – se-
condo uno studio della Banca
Imi – il club rischia una perdita
di 110 milioni di euro tra dirit-
ti tv (45 milioni), ricavi da sta-
dio (25) e sponsor (40) se non
dovesse più giocare in campio-
nato e in Champions. Il sacrifi-
cio è stato compreso da tutti.
Ronaldo rinuncerà a quasi
dieci milioni di euro di netti,
mentre Sarri ne perde due e
giocatori come Bonucci, De
Ligt, Douglas Costa, Dybala e
Higuain subiranno un taglio di
2, 5 milioni di euro circa. «Desi-
deriamo ringraziare i calciato-
ri e l’allenatore per il senso di
responsabilità dimostrato in
un frangente difficile per tut-
ti», specifica la società.
le e una femminile – che in
piena emergenza virus conti-
nuano ad allenarsi. Anche se
le polemiche sono fiorite e la
capitana Serena Ortolani,
due ori Europei e un argento
Mondiale, moglie del tecnico
della Nazionale femminile
Davide Mazzanti e mamma
della piccola Gaia, si è ribella-
ta e se n’è andata pochi giorni
fa rescindendo il contratto:
«Non me la sento di continua-
re come se nulla fosse, non è
il momento».
Marzari, perfino Ronaldo
si è fermato e voi no.
«Mi hanno criticata in molti,
soprattutto su Facebook.
Non credo per cattiveria, ma
per scarsa conoscenza. Non
sono fuorilegge e non sto fa-
cendo una cosa pericolosa. E
il caso
Adesso le partite
si giocano
solo in Bielorussia
Il campionato di calcio va
avanti in Bielorussia: ieri il
derby di Minsk con l’FK che
ha superato la Dinamo per
3-2. Il derby della capitale bie-
lorussa si è trasformato, in
tempi di pandemia, l’evento
più importante e seguito in di-
retta tv, con varie nazioni col-
legate, e in streaming. Il presi-
dente Lukashenko licenzia la
pandemia come «psicosi» e la
Bielorussia è l’eccezione in
Europa: si rifiuta di fermare il
Paese per arginare la diffusio-
ne del Covid-19. L’ex repub-
blica sovietica finora (per i da-
ti ufficiali) ha 88 contagi e nes-
sun decesso.
spiego il perché».
Prego.
«Il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 9
marzo e l’ordinanza 514 del-
la Regione Lombardia per-
mettono agli atleti di rilievo
nazionale di continuare l’atti-
vità. Inoltre, ho a disposizio-
ne un intero palazzetto, la
Candy Arena, che gestisco
dalla A alla Z. Ho preso le
massime precauzioni. Non
siamo fuori legge».
Come?
«Sanifichiamo i locali due vol-
te al giorno, disinfettiamo i
palloni, i flaconi di gel sono
ovunque e misuriamo la tem-
peratura agli atleti, monito-
randoli quotidianamente. I
giocatori vivono in residence
vicini all’impianto e per arri-
La Juve si è portata avanti,
come se la stagione sportiva fi-
nisse qui e si è creata un paraca-
dute per evitare brutte disce-
se. Anche se una porta è stata
lasciata aperta, in caso di ripar-
tenza estiva. «Qualora le com-
petizioni della stagione in cor-
so riprendessero – dice – la So-
cietà e i tesserati negozieran-
no in buona fede eventuali in-
tegrazioni dei compensi sulla
base della ripresa e dell’effetti-
va conclusione delle stesse».
In questo navigare a vista,
però, c’è già un gesto preciso e
un’indicazione chiara. «Dob-
biamo affrontare una vera mi-
naccia esistenziale – aveva
scritto Andrea Agnelli, presi-
dente dell’Eca, nei giorni scor-
si –: nessuno è immune e il tem-
pismo è essenziale. Mettere fi-
ne alle nostre preoccupazioni
sarà la più grande sfida che il
nostro gioco e il sistema calcio
abbiano mai affrontata». —
© R PRODUZIONE RISERVATA
Alessandra Marzari, medico e dirigente del «Vero Volley» di Monza
vare al lavoro devono percor-
rere appena 400 metri. Sia-
mo attentissimi e mi creda,
tutto questo ha anche un alto
costo economico».
Ma cosa è successo con la
sua ex capitana, Ortolani?
«Lunedì scorso mi ha chiama-
to per comunicarmi che non
se la sentiva più di allenarsi.
Le ho offerto alcuni giorni li-
beri per stare in famiglia, per
ripensarci, ma era spaventa-
ta. E mi ha detto che non sa-
rebbe stata questione di tem-
Lautaro Martinez quasi certamente andrà al Barcellona
Uno dei pochi affari di mercato che procede
Lautaro dice sì a Messi
Tra Barcellona e Inter
un affare da 111 milioni
IL CASO
Stefano Scacchi
S
i tratta di uno dei po-
chi affari che prose-
gue nello stallo gene-
rale, perché era un’o-
perazione già ben avviata
prima che tutto si fermasse.
In Spagna insistono: Lauta-
ro Martinez sarà la prossi-
ma spalla di Leo Messi in
maglia blaugrana. Proprio
come vuole la Pulce che ha
già cooptato il Toro neraz-
zurro al suo fianco nella na-
zionale argentina. E vuole
fare altrettanto al Camp
Nou.
I contatti tra i catalani e
l’entourage dell’attaccante
sono molto avanzati. Im-
possibile per Lautaro resi-
stere al corteggiamento di
Messi. Sul tavolo, però, re-
stano due problemi. Il pri-
mo più di forma. L’Inter vor-
rebbe che fosse il giocatore
a chiarire la sua volontà, ri-
nunciando a una possibile
offerta di rinnovo contrat-
tuale con relativo innalza-
mento della clausola rescis-
soria ora fissata a 111 milio-
ni.
po. Così mi sono tutelata e ab-
biamo rescisso il contratto.
Io non obbligo nessuno».
Chi la sostituirà?
«Prima finiamo la stagione,
poi ci pensiamo».
Non le sembra surreale gio-
care a pallavolo mentre fuo-
ri la città piange i morti?
«Un po’ lo è, ma tutto ciò non
significa non avere la dimen-
sione di cosa sta succedendo.
Io seguo il volley, ma conti-
nuo a lavorare in pronto soc-
corso. L’emergenza virus ci
SPORT 45
Ma Lautaro preferisce evi-
tare strappi, perché ha un
forte senso di gratitudine
verso l’Inter, che gli ha per-
messo di esplodere in Euro-
pa. Il secondo aspetto è più
sostanziale e riguarda pro-
prio la somma della clauso-
la. Per il Barcellona in que-
sto momento è difficile pa-
gare 111 milioni. Ha appe-
na chiesto ai suoi calciatori
di tagliarsi gli ingaggi del
30% ricevendo una rispo-
sta negativa. Per questo i ca-
talani stanno cercando di in-
serire contropartite tecni-
che per abbassare la cifra a
70 milioni. Tutti d’accordo
su Vidal.
Resterebbe da capire chi
potrebbe essere il secondo
nome. Visto che Conte ha bi-
sogno di esterni (meno di
un trequartista come
Aleña) potrebbe essere uno
tra Semedo o il giovane Mi-
randa. Griezmann sarebbe
un sogno, ma ha un ingag-
gio elevatissimo: 20 milio-
ni a stagione. Per l’Inter co-
munque sarebbe un grande
affare realizzare una plu-
svalenza di oltre 90 milioni
con un giocatore acquista-
to appena due anni fa. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ha stravolto la vita, separati
dai nostri affetti e tolto rela-
zioni importanti. Sono amba-
sciatrice di San Patrignano e
mi manca tantissimo non
continuare nella mia opera
di volontariato sul campo.
Ma penso sia necessario rea-
gire così ho preso delle deci-
sioni, come quella di prose-
guire l’attività. Però mi sono
impegnata anche in altre atti-
vità sociali. Per esempio ab-
biamo riconvertito due aree
del palazzetto, staccate dalla
palestra in cui ci alleniamo».
Per cosa?
«Una parte, come fosse il giar-
dino, è stata adibita a centro
di distribuzione di mascheri-
ne: un gruppo di industriali
brianzoli ne ha donate 30 mi-
la per la Protezione Civile e le
case di riposo di Monza.
Nell’altra sezione della Can-
dy Arena c’è un laboratorio
per la sperimentazione delle
maschere da snorkeling che
ci ha donato Decathlon che
possono essere riconvertite e
utilizzate per combattere l’i-
niziale insufficienza respira-
toria in caso di contagio». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
46 RADIO E TELEVISIONE DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA

Che tempo che fa
Rai 2, 21.05
Ancora una serata di
interviste e grandi perso-
Bella da morire naggi, intrattenimento e
Rai 1, 21.25 spettacolo in compagnia
In nome della verità, Eva (Cristiana Capoton- di Fabio Fazio e del suo
di) diffonde il video dell’interrogatorio con cui programma. Come or-
ha estorto la falsa confessione alla donna del- mai da tempo, Luciana
le pulizie di Graziano provocando l’arresto di Littizzetto, sarà in col-
quest’ultimo. legamento da casa.
Un’ottima annata - a Good Year Point Break
Rete 4, 21.25
Max Skinner (Russel
Crowe) un abile ban-
chiere, torna in Pro-
venza nei luoghi della
sua infanzia. Tra le vi-
gne di una tenuta Max
ritrova i sapori del suo
passato e gli amici del-
la fanciullezza.
italia 1, 21.25
L’agente dell’Fbi John-
ny Utah (Luke Bra-
cey), appassionato di
sport estremi, si in-
filtra in un gruppo di
atleti, il cui capo è Bo-
dhi, perché convinto
siano responsabili di
alcune rapine.
Non è l’arena
la 7, 20.35
Nuovo appuntamen-
to con il programma
condotto da Massimo
Giletti che affronta i
principali temi dell’at-
tualità. I video più sa-
lienti di ogni puntata
sono poi disponibili sul
sito del programma.

6.00 A Sua Immagine Rubrica 8.30 Sorgente di vita Rubrica 6.00 Fuori Orario Rubrica 6.30 Angoli Di Mondo 8.00 Tg5 - Mattina News 6.55 Marlon (1ª Tv) Sit Com 7.00 Omnibus News News 15.00 Italia’s Got Talent - Best
6.30 UnoMattina in famiglia 9.00 Sulla via di Damasco Rub. 6.30 Rai News 24 Attualità Documentario 8.45 Leonardo: L’Uomo Che 7.55 Titti E Silvestro Cartoni 7.30 Tg La7 of Show
9.35 Tg 1 L.I.S. 9.30 O anche no Rubrica 11.10 TGR EstOvest Rubrica 6.55 Tg4 L’Ultima Ora - Anticipò Il Futuro Doc. 8.15 Daffy Duck e l’isola 7.55 Meteo Previsioni del tempo 17.00 Hotel Cupido Film Tv
9.40 Paesi che vai - Luoghi 10.30 Tg 2 Dossier Attualità 11.30 TGR RegionEuropa Rub. Mattina News 9.55 Magnifica Italia Doc. fantastica Film 8.00 Omnibus dibattito Att. Sentimentale (‘14)
detti comuni Rubrica 11.15 In viaggio con Marcello 12.00 Tg 3 7.10 Stasera Italia Weekend 10.00 Santa Messa News Animazione (‘83) 9.45 Tagadà - Risponde Rub. 18.45 Fermate il matrimonio!
10.30 A Sua Immagine Rubrica 12.00 Occhio alla spia Doc. 12.25 TGR Mediterraneo 8.00 Due Mamme Di Troppo 10.50 Magnifica Italia Doc. 9.40 Royal Pains Telefilm 10.45 Camera con vista Rub. Film Tv Commedia (‘16)
12.20 Linea Verde Rubrica 13.00 Tg 2 - Giorno News Rubrica Miniserie 11.10 Le Storie Di Melaverde 12.25 Studio Aperto News 11.05 L’aria che tira - Diario 20.30 Alessandro Borghese - 4
13.30 Telegiornale 13.30 Tg 2 Motori Rubrica 12.55 Tg 3 LIS 10.00 Carabinieri Telefilm 12.00 Melaverde Rubrica 13.00 Studio Sport News 12.30 Uozzap Videoframmenti ristoranti Estate Show
14.00 Domenica in Show. 14.00 Mistery 101 (1ª Tv) Serie 13.00 Romanzo italiano Rub. 11.00 I Viaggi Del Cuore Rub. 13.00 Tg5 News 13.40 E-Planet Rubrica 13.30 Tg La7 21.30 I delitti del Barlume - Un
17.30 Tg 1 15.30 Darrow & Darow - Una 14.00 Tg Regione 12.00 Tg4 - Telegiornale News 13.40 L’Arca Di Noè Rubrica 14.00 Lethal Weapon Telefilm 14.00 A te le chiavi Rubrica due tre stella! Film Tv
17.35 Da noi... a ruota libera stella insanguinata (1ª 14.15 Tg 3 12.30 Colombo Telefilm 14.05 Beautiful (1ª Tv) Soap 16.35 Agent Telefilm 14.35 Tagadà - Risponde Rub. Commedia (‘17)
Show Tv) Film Tv Giallo (‘18) 14.30 1/2 ora in più Attualità 14.00 Donnavventura (1ª Tv) 14.30 Una Vita (1ª Tv) Telenovela 17.25 Mike & Molly Situation 15.35 La7 Doc Documentario 23.15 Antonino Chef Academy
18.45 L’Eredità Quiz 16.50 I misteri di Emma 15.55 Kilimangiaro. Il Grande Rubrica 15.00 Inga Lindström - Il Comedy 16.30 Il gigante Film Dramm. Show
20.00 Telegiornale Fielding: Il castello Viaggio Magazine 15.00 Air Force-Aquile segreto del castello Film 18.05 Camera Cafè Situation (‘56). Saga di una
20.35 Soliti Ignoti – Il Ritorno maledetto (1ª Tv) Film Tv 16.45 Kilimangiaro. Tutte D’Acciaio Film Avv. (‘92) Drammatico (‘13) Comedy famiglia di allevatori di
Quiz. Appuntamento Giallo (‘18) le facce del mondo 16.45 Il Sentiero Della Rapina 16.25 Rosamunde Pilcher - 18.20 Studio Aperto Live News bestiame del Texas, il
con il game show 18.00 Tg 2 L.I.S. Magazine Film Western (‘58) Vento sul lago Film Tv 18.30 Studio Aperto News cui proprietario fatica 15.00 I pinguini di Mister
condotto da Amadeus, 18.10 La marcia dei pinguini - Il 19.00 Tg 3 19.00 Tg4 - Telegiornale News Drammatico (‘07) 19.00 Ieneyeh Show a stare al passo con il Popper Film Commedia
in cui bisogna abbinare richiamo Film Doc. (‘17) 19.30 Tg Regione 19.35 Hamburg Distretto 21 Tf 18.45 Avanti Un Altro Quiz 19.35 C.S.I. - Scena Del mondo che cambia. (‘11)
a ognuno degli otto 19.40 Che tempo che farà Talk 20.00 Blob Documenti 20.30 Stasera Italia Weekend 19.55 Tg5 Prima Pagina News Crimine Telefilm 20.00 Tg La7 16.40 Fantozzi contro tutti Film
“ignoti” presenti in 20.30 Tg 2 20.30 20.30 Indovina chi viene a cena 21.25 Un’ottima annata 20.00 Tg5 News 21.25 Point Break Film 20.35 Non è l’Arena Attualità Comico (‘80)
studio la giusta identità. 21.05 Che tempo che fa Talk Reportage - A Good Year Film 20.40 Paperissima Sprint Show Azione (‘15) 0.50 Tg La7 18.30 Deal With It - Stai al
21.25 Bella da morire (1ª Tv) show 21.20 Suburbicon, Dove tutto Drammatico (‘06) 21.20 Live Non è La D’Urso 23.25 Hazzard Film Commedia 1.00 A te le chiavi Rubrica gioco Quiz
Miniserie 23.40 La Domenica Sportiva è come sembra (1ª Tv) 23.50 Nessuna verità Film Show (‘05) 1.35 L’onda Film Drammatico 20.30 Camionisti in trattoria
23.30 Speciale Tg1 Attualità Rubrica Film Commedia (‘17) Drammatico (‘08) 1.15 Tg5 - Notte News 1.15 Gotham Telefilm (‘08). Reiner Wenger, 21.25 Camionisti in trattoria
0.35 Viaggio nella Chiesa di 0.40 Protestantesimo 23.10 Tg Regione 3.20 Tg4 L’Ultima Ora - Notte 1.50 Paperissima Sprint 3.00 Studio Aperto - La un insegnante liceale, 23.30 L’ombra del sospetto
Francesco Documenti Rubrica 23.15 Tg 3 Mondo Rubrica News Show Giornata News si trova a dover tenere Film Drammatico (‘08)

14.55 Ticker Film Azione (‘01)
16.40 Uss Indianapolis Film
Azione (‘16)
19.00 La fredda luce del giorno
Film Thriller (‘12)
21.05 Pacific Rim Film
Azione (‘13)
23.45 Autobahn - Fuori
controllo Film
Thriller (‘16)
1.50 The 100 Telefilm
3.15 Super Car Telefilm
3.35 The 100 Telefilm
3.55 Super Car Telefilm
14.45 Narcos: Mexico
Serie Tv
15.55 Revenge Serie Tv
19.45 Criminal Minds: Suspect
Behaviour Serie Tv
21.20 Via dall’incubo Film
Drammatico (‘02)
23.20 Criminal Minds
Serie Tv
1.35 Siren Serie Tv
3.10 A Good Marriage Film
Thriller (‘14)
5.00 Senza Traccia
Serie Tv
10.55 Alì Film Drammatico
(‘01)
13.45 Out of Sight - Gli opposti
si attraggono Film
Thriller (‘98)
16.10 Note Di Cinema Show
16.15 Poseidon Film
Drammatico (‘06)
18.15 Inception Film
Thriller (‘10)
21.00 Eyes Wide Shut Film
Drammatico (‘99)
0.15 La Grande Annata Film
Commedia (‘08)
16.40 Passerotti o Pipistrelli?
Teatro
18.15 Save the Date Rubrica
18.45 Rai News - Giorno News
18.50 Grande musica nella
Città Proibita Musica
20.45 Ritorno alla natura Doc.
21.15 Il cane, un amico di
famiglia e i suoi simili Doc.
22.10 Di là dal fiume e tra gli
alberi Documentario
23.10 The Walk Film
Avventura (‘15)
0.55 Rai News - Notte News
12.15 Delitto a Porta Romana
Film Commedia (‘80)
13.50 Australia Film Avv. (‘08)
16.40 Jerryssimo Film Com. (69)
18.15 Asino vola Film
Commedia (‘15)
19.35 Lo smemorato di Collegno
Film Comico (‘62)
21.10 La bussola d’oro Film
Fantastico (‘07)
23.00 Moulin Rouge! Film
Musicale (‘01)
1.10 The Last Kiss Film
Commedia (‘06)
14.10 Un’estate in montagna
Film Tv Drammatico (‘11)
16.00 Ho Sposato Uno Sbirro
Serie Tv
21.20 Dolce Settembre Film
Sentimentale (‘15)
22.55 Il Paradiso Delle Signore
Serie Tv
2.25 L’ Amore In
Italia: Innamorati
Documentario
3.30 Un’estate in montagna
Film Tv Drammatico (‘11)
5.00 Incantesimo Soap Opera
14.15 Stratton - Forze speciali
Film Azione (‘16)
16.00 Tornado Warning Film Tv
Fantascienza (‘12)
17.45 Uragano di fuoco Film
Fantascienza (‘15)
19.15 Affari al buio
Documentario
20.15 Affari di famiglia Show
21.15 Casinò Film
Biografico (‘95)
0.30 Baise moi Film
Drammatico (‘00)
2.00 Sex Mundi Documentario
14.00 Al vertice della tensione
Film Thriller (‘02)
16.30 Jack Ryan - L’iniziazione
Film Azione (‘14)
19.00 Jack Reacher - La prova
decisiva Film Az. (‘12)
21.10 Percy Jackson e gli dei
dell’Olimpo - il mare dei
mostri Film Avv. (‘13)
23.30 Ember - Il mistero
della città di luce Film
Avventura (‘08)
1.30 Law & Order: Unità
Vittime Speciali Serie Tv

15.20 Il Mondo Insieme Rubrica
18.00 Rosario da Lourdes
18.30 Devozione Mariana
19.00 Santa Messa dal Divino
Amore Religione
19.30 Vita, morte e miracoli Rub.
20.00 Rosario a Maria che
scioglie i nodi Religione
20.30 Soul Rubrica
21.05 The Last Station Film
Drammatico (‘09)
22.50 Effetto Notte Rubrica
23.30 Angelus di Papa
Francesco Religione
14.45 Grey’s Anatomy Telefilm 14.55 Il Padre Della Sposa Real 6.00 Fatto in casa per voi 10.20 Grantchester Serie Tv 14.25 The Closer Telefilm 14.40 Colpo di fulmini Rubrica 16.00 Storia Olimpiadi
16.25 Drop Dead Diva Telefilm Tv 10.00 Cortesie per gli ospiti 11.15 L’ispettore Barnaby 16.00 Poirot: Sfida a Poirot 15.35 Vado a vivere nel nulla Documentario
18.15 Tg La7 16.50 Grande Fratello Vip Real Tv 13.00 Cake Star - Pasticcerie Serie Tv Film Tv Giallo (‘11) Rubrica da Atene 1896 a
18.20 Non ditelo alla sposa 17.05 Due Mamme Di Troppo in sfida Reality Show 17.00 Profiling Serie Tv 17.50 Motive Telefilm 19.25 Airport Security Spagna Melbourne 1960
DocuReality Miniserie 15.20 Il salone delle meraviglie 19.00 Cherif Serie Tv 19.30 Law & Order: Unità Documentario 16.30 Storia Olimpiadi Doc.
19.20 A te le chiavi Rubrica 19.00 Anna E I Cinque Miniserie 17.20 The Real Housewives di 21.10 Profiling (1ª Tv) Serie Tv Speciale Telefilm 21.25 Highway Security: Roma 1960
20.30 I menù di Benedetta 21.10 Esprimi un desiderio Napoli Show 22.10 Profiling (1ª Tv) Serie Tv 21.10 Il Ritorno Di Colombo Spagna Rubrica 19.20 Storia Olimpiadi Doc.
Rubrica Film Commedia (‘17) 18.20 Il castello delle cerimonie 23.10 L’ispettore Barnaby Telefilm 21.50 Highway Security: Atlanta 1996
21.30 Grey’s Anatomy Telefilm 23.05 Inga Lindström - Nuvole 20.20 90 giorni per Serie Tv 23.00 La signora in giallo - La Spagna Rubrica 21.00 Storia Olimpiadi Doc.
0.50 The Dr. Oz Show Show su Sommarholm Film innamorarsi: prima dei 1.10 Torbidi delitti Serie Tv ballata del ragazzo 22.20 Nudi e crudi Rubrica Atene 2004
2.30 I menù di Benedetta Drammatico (‘06) 90 giorni Show 3.00 Grantchester perduto Film Tv Giallo 0.15 Ce l’avevo quasi fatta 22.20 Storia Olimpiadi Doc.
Rubrica 0.55 Modamania Rubrica 0.05 Dr. Pimple Popper: Serie Tv (‘03) Rubrica Pechino 2008
5.10 In cucina con Vissani 1.35 Grande Fratello Vip Real Tv la dottoressa 5.30 L’investigatore Wolfe 0.40 C.S.I. New York Telefilm 5.35 Marchio di fabbrica 22.40 Storia Olimpiadi Doc.
Rubrica 3.00 Anna E I Cinque Miniserie schiacciabrufoli Rubrica Serie Tv 4.10 Tgcom24 News Rubrica Rio 2016

RaDiO 1 SKY-PRemiUm
RaDiO 1 DeeJaY SKY CiNema SKY UNO SKY atlaNtiC FOX FOX liFe FOX CRime
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24.00 Il Giornale della 20.00 Deejay Time 21.00 Sotto corte marziale Show 19.15 Westworld (v.o.) Tf 22.00 Rosewood Telefilm 20.10 Grey’s Anatomy Telefilm 19.15 Bull Telefilm
Mezzanotte 21.00 Legend Film Sky Cinema Drama 21.15 (S)cambio casa (1ª Tv) 21.15 Yellowstone Telefilm 22.50 Single Parents (1ª Tv) 21.00 Rizzoli & Isles Telefilm 21.05 NCIS Telefilm
21.00 Gli anni dei ricordi Film Documentario 23.15 Spartacus - Sangue e Telefilm 22.00 Empire (1ª Tv) Telefilm 22.50 The Blacklist Telefilm
RaDiO 2 CaPital Sky Cinema Romance 23.00 Family Food Fight Show sabbia Telefilm 23.15 L’uomo di casa Telefilm 22.55 Outlander Telefilm 0.40 Delitti in Paradiso Tf
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18.00 Gli sbandati di Radio2 17.00 I Love the Weekend
19.45 Prendila così 20.00 SuperCapital PRemiUm CiNema PRemiUm aCtiON PRemiUm CRime PRemiUm StORieS COmeDY CeNtRal la eFFe
21.00 Radio2 Live 24.00 Heart & song 21.15 Un’occasione da Dio 14.45Supernatural Telefilm 14.20 The Sinner Telefilm 16.10 Manifest Telefilm 19.15 CC: Tour Selection - 18.40 Fotografi On the Road
22.00 Late Show 1.00 Capital Gold Film Cinema Comedy 15.30Batwoman Telefilm 16.05 Law & Order: Unità 17.50 Riverdale Telefilm Antonio Ornano Show 19.45 La lista di Bill - Meraviglie
21.15 Noi siamo infinito Film 16.20The Brave Telefilm Speciale Telefilm 19.35 Chicago Med Telefilm 19.35 Comedy Central Tour da salvare Doc.
RaDiO 3 m20 Cinema Emotion 17.10The Flash Telefilm 17.45 Imposters Telefilm 21.15 Young Sheldon (1ª Tv) 2019 Show 20.40 Voglio vivere in Italia Doc.
19.00 Hollywood Party 14.00 Fil Grondona 21.15 Ai confini della realtà 17.55Supergirl Telefilm 19.30 Chicago P.D. Telefilm Situation Comedy 21.00 Comedy Road Trip 21.10 Lettori Celebrity Doc.
20.15 Radio3 Suite 17.00 One Two One Two Film Cinema Energy 19.35Chicago Fire Telefilm 21.15 Lethal Weapon Telefilm 22.05 Bob Hearts Abishola (1ª (1ª Tv) Show 22.10 I Durrell - La mia famiglia e
20.30 Il Cartellone 18.00 Eradis 22.50 Un’impresa da Dio Film 21.15Gotham Telefilm 22.05 Lethal Weapon Telefilm Tv) Situation Comedy 22.00 CC: Tour Selection Show altri animali Serie Tv
21.30 Radio3 Suite - Magazine 19.00 Deejay Time Cinema Comedy 22.55Dc’s Legends Of 22.55 Prodigal Son Telefilm 22.30 Shameless Telefilm 22.35 Nessuno mi può 24.00 Brave - Storie di
22.30 Il Cartellone: Milano 20.00 m2o Chart 23.05 Lo Stagista Inaspettato Tomorrow Telefilm 0.40 Law & Order: Unità 23.25 God Friended Me giudicare Film Comm. ragazze coraggiose
Musica The Dark Notes 22.00 DiscoBall Film Cinema Emotion 0.30 The Brave Telefilm Speciale Telefilm Telefilm (‘11) Documentario
DOMENICA 29 MARZO 2020
LA TRIBUNA IL METEO OGGI 47

Il Meteo

OGGI IN VENETO OGGI IN ITALIA DOMANI IN ITALIA

OGGI
Spazi di sereno anche ampi all'inizio spe- Nord: Nbi irregolari con schiarite su
cie in quota, per il resto cielo fino al pome- coste ed Emilia. Peggioramento a
riggio da parzialmente nuvoloso a nuvolo- partire dai settori alpini con piogge
so, verso sera molto nuvoloso nelle zone entro sera.
montane e pedemontane. Centro: in prevalenza soleggiato,
salvo annuvolamenti sulle zone in
Precipitazioni. Probabilità in aumento terne. Peggiora in Sardegna.
dal pomeriggio a partire dalle zone Sud: schiarite alternate a nubi irre
montane e pedemontane golari, con qualche pioggia su Sicilia
di fenomeni perlopiù e Appennino.
modesti, da locali a DOMANI
Nord: piogge diffuse e nevicate sui rilie
sparsi; limite delle vi fino a quote collinari entro la fine del
nevicate serali a giorno.
1100-1400 m, specie Centro: peggioramento dal pomerig
sulle Dolomiti. gio con rovesci tra Marche e Toscana.
Sud: nuvolosità a tratti compatta su
Venti. Prevalentemente deboli di Puglia e zone appenniniche.
direzione variabile, a parte alla sera,
quando sono attesi moderati rinforzi
dai quadranti meridionali sulle Prealpi e TEMPERATURE IN REGIONE EUROPA ITALIA
CITTÀ MIN MAX CITTÀ MIN MAX
da quelli nord-orientali in pianura. Amsterdam 4 11 Ancona 7 13
Mare. Da poco mosso a quasi calmo. CITTÀ MIN MAX UMIDITÀ CITTÀ MIN MAX UMIDITÀ Atene 6 14 Aosta 5 18
Barcellona 9 19 Bari 8 14
Belluno 2 18 44% Verona 9 18 42% Belgrado 2 16 Bologna 7 18
Berlino 0 13 Bolzano 6 20
Temperature. Le minime saranno in lieve calo su costa e zone Padova 5 18 42% Vicenza 4 19 45% Bruxelles 4 13 Cagliari 9 15
limitrofe, in contenuto aumento su quelle montane e senza note- Rovigo 6 18 37% Asiago 4 12 51% Budapest 4 17 Catania 8 18
Copenaghen 2 8 Firenze 3 19
voli variazioni altrove; le massime caleranno un po' in montagna, Treviso 5 20 40% Agordo 6 16 49% Francoforte 4 16 Genova 10 18
non varieranno molto in pianura. Ginevra 6 15 L’Aquila 0 11
Venezia 7 16 45% Cortina 0 12 55% Klagenfurt 4 16 Messina 10 15
Fonte: Lisbona 11 17 Milano 6 19
Londra 4 12 Napoli 8 17
IL MARE Lubiana 0 17 Palermo 10 19
Madrid 0 15 Perugia 5 14
Mosca 1 15 Pescara 6 12
CITTÀ STATO MAREA Parigi 2 16 R. Calabria 5 15
DOMANI IN VENETO Venezia mosso bassa 6.20 (+19)/alta 12.30 (+65) - bassa 17.40 (+39)/alta 23.55 (+85) Praga 2 15 Roma 9 16
Salisburgo 3 12 Taranto 9 15
Ravenna mosso bassa 5.50 (+17)/alta 12.05 (+44) - bassa 16.40 (+34)/alta 23.05 (+64) Stoccolma 0 9 Torino 7 19
Cielo in genere coperto. Trieste mosso bassa 4.55 (+16)/alta 10.55 (+67)/bassa 16.10 (+36) - alta 22.30 (+88) Varsavia 1 15 Treviso 4 20
Vienna 2 17 Venezia 7 16
Precipitazioni. Probabilità alta sulle Pirano mosso bassa 4.45 (+28)/alta 10.50 (+75) - bassa 16.00 (+48)/alta 22.20 (+98) Zagabria 3 16 Verona 6 18
zone centro-settentrionali, medio-alta sulla
pianura centrale e medio-bassa su quella
meridionale di fenomeni da diffusi a sparsi IL CRUCIVERBA Le soluzioni si riferiscono al cruciverba odierno
sulle zone montane e pedemontane, www.studiogiochi.com
con possibili locali rovesci; il limite 1 2 3 4 5 6 7 8 ORIZZONTALI: 1 Fase dello sviluppo sessuale - 6 Capetto etiopico
delle nevicate tenderà ad - 9 La compagnia di bandiera israeliana - 10 Città con una torre
inclinata - 11 Hanno punte appuntite - 13 Opposto allo zenit - 14
abbassarsi fino a molti 9 10
Serve per friggere - 15 Arnese del calzolaio - 16 Quartiere parigino
fondovalle, specie 11 12 13 - 18 Tate senza uguali - 19 Occupa le serate di molte persone - 22
dolomitici. Alan che recitò in Il grande Gatsby - 24 Nord-Ovest - 25 Noto musi-
Venti. In quota preva- 14 15 cista ungherese (nome e cognome) - 28 Lo spadaccino di Bergerac
- 29 Una “I” greca - 30 Pronto per la semina - 31 Missili balistici
lentemente moderati; 16 17 americani - 32 Quasi niente - 33 James che perfezionò la macchina
nelle valli perlopiù deboli a vapore - 34 La metà di two - 35 Tutt’altro che monotonia.
con direzione variabile; in pianura 18 19 20

dai quadranti nord-orientali da mo- VERTICALI: 1 Monte americano con il famoso osservatorio astrono-
derati a tesi su quella centro-meri-
21 22 23 24 mico - 2 La sua capitale è Porto-Novo - 3 Scrisse Piccole donne - 4
La Norma del film di Martin Ritt - 5 Trentatré in una lattina - 6 Obiettare
dionale e in particolare sulla costa. 25 26 27 - 7 Sono proprio delle somare - 8 Sposa di Abramo - 10 Per gli ingle-
Mare. Da mosso a molto mosso. si è passato - 12 Pianta che dà un succo ama- T A E I V A R E N O
28 29 ro - 13 Pablo poeta cileno - 15 Un sanitario S T T O W A C O P

- 17 La città del panettone - 20 Fu un dittatore

SA L T T O A A R A

Temperature. Minime in locale contenuto aumento sulle

AT O I A N O R Y C
30 31
africano del secolo scorso - 21 Sincero - 23 KO T R L A B A E B

zone meridionali, in diminuzione alla sera su quelle cen- Loro sì che sono furbi! - 24 È famosa... sulla
O
B
N
E
D L A D
T I V U
V
E
R
A

tro-settentrionali, senza notevoli variazioni altrove; massime 32 33

scala - 25 Il famoso poeta inglese che fu Lord E R T T M A R O N M

in calo, sensibile sull'entroterra e più contenuto sulla costa. - 26 Elemento del perimetro - 27 Sinonimo
N A I S O L E L I O
I R D A C E N A N L
34 35
di levate - 28 C’è quello di Buona Speranza - S A I P L A L E A

31 Bagna Berna - 33 Gli inizi di Wagner.

A S R A R C A U B P

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PAOLO POSSAMAI
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il mattino di Padova
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la Nuova di Venezia e Mestre
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Corriere delle Alpi
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del 21.12.2017
Oroscopo
ARIETE
21/3 - 20/4
La stanchezza accumulata nella settimana
che sta per finire ha reso fragili e sensibili i
vostri nervi. Tenetene conto nella scelta de
gli svaghi e delle persone da frequentare.
TORO
21/4 - 20/5
Non prendete impegni troppo precisi. Il vo
stro umore è instabile e dovete essere in gra
do di mutare programma per seguirne i ca
pricci improvvisi. Avete bisogno di riposo.
GEMELLI
21/5 - 21/6
L'incontro casuale con persone che appar
tengono ormai al passato, vi farà tornare
alla mente progetti dimenticati e speran
ze deluse. Reagite in fretta.
CANCRO
22/6 - 22/7
Riuscirete ad allargare la cerchia delle vo
stre amicizie. Molti di voi subiranno il fasci
no e l'attrazione di una persona più grande.
Possibili malumori fra le mura domestiche.
LEONE
23/7 - 23/8
Siate coerenti. Non modificate all'improvvi
so il vostro atteggiamento nei confronti di
una persona conosciuta da poco, se non
avete validi motivi per farlo. Buon senso.
VERGINE
24/8 - 22/9
La posizione degli astri vi induce ad occu
parvi di faccende trascurate. Fatelo in matti
nata. Il resto della giornata dedicatelo a voi
stessi e a chi vi è vicino. Accettate un invito.
BILANCIA
23/9 - 22/10
Un leggero malessere vi costringerà a rive
dere i vostri piani e a trascorrere la giornata
in casa. In compenso verrete coccolati e
amorevolmente curati dalla persona amata.
SCORPIONE
23/10 - 22/11
Fate molta attenzione alle decisioni che do
vrete prendere nel corso della giornata odier
na. Potreste facilmente commettere degli er
rori. Un po' di svago movimenterà la serata.
SAGITTARIO
23/11 - 21/12
Abbiate fiducia in voi stessi ed il successo
sentimentale vi arriderà. La vostra autocri
tica è troppo severa. Giudicate voi stessi e
gli altri con maggiore obiettività. Un invito.
CAPRICORNO
22/12 - 20/1
Vivrete una giornata intensa e piena di pro
messe per il futuro. Vi trovate in una posi
zione molto favorevole, sfruttate con intel
ligenza ogni buona occasione. Un invito.
ACQUARIO
21/1 - 19/2
Tenderete ad isolarvi, a chiudervi in voi stes
si. Vi diventerà più difficile stare in mezzo al
la gente, comunicare ed allacciare nuovi
rapporti. Imparate ad avere più sicurezza.
PESCI
20/2 - 20/3
Cominciate ad avere sempre più slancio,
idee brillanti, fantasia. Non lasciate assopi
re nulla, ma datevi da fare con tempestivi
tà. La vita affettiva è molto importante.