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Nella Fuga in re min., BWV 875/2, del Clavicembalo ben temperato, Vol. II, si vede
come l’inserimento della nuova frase avvenga attraverso l’interruzione del disegno in
terzine di semicrome accompagnato dal salto di grado, piuttosto ampio, e dal
cambiamento di moto:

[4]

Mentre nel Preludio in re min., BWV 851/1 del Clavicembalo ben temperato, Vol. I,
la simmetria del disegno suggerisce l’andamento del fraseggio, che si evidenzia
maggiormente in corrispondenza del salto nella seconda battuta:

[5]

L’applicazione e il favore alle teorie di Schulz non è certamente unanime. Albert


Schweitzer,26 fortemente influenzato dalla tecnica analitica di Hugo Riemann,
suggerisce divisioni fraseologiche ben diverse. Per poterne meglio verificare le
differenze sarà utile riportare alcuni dei frammenti prima mostrati, questa volta
revisionati da Schweitzer:

Clavicembalo ben temperato,


vol. I, Preludio n. 2

e ancora:

Clavicembalo ben temperato,


vol. II, Preludio n. 6

[6]

26
ALBERT SCHWEITZER, Johann Sebastian Bach, Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1905 (trad. it., Suvini
Zerboni, Milano, 1979 4ª ed., pp. 391-393).

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