delle stesse, le sue prove. […] Questo ordine e questa sequenza delle sezioni individuali è
chiamato l’ordine estetico delle idee. Un’opera musicale è ben ordinata quando tutti i pensieri si
sostengono e si rafforzano l’un l’altro nel modo più vantaggioso possibile.11
Se si vuole applicare tutto quello che io ho detto, ad esempio, ad una sonata, il suo ordine estetico
dovrebbe essere approssimativamente come segue:
1. La Hauptsatz, il tema.
2. Poi i temi secondari che derivano da esso.
3. Il consolidamento dei temi contrastanti [Gegensätze], che seguono.
4. Una conclusione per sostenere la Hauptsatz e la chiusura della prima parte.
Dato che la prima parte della sonata è solitamente molto più corta della seconda, non c’è vera
elaborazione [Ausarbeitung], frammentazione [Zergliederung], etc., nella prima parte; essa
comprende, proprio come nell’introduzione di un’orazione, solo una presentazione preliminare e un
accenno delle principali intenzioni e degli obiettivi del lavoro musicale.
La seconda parte comprende:
1. La Hauptsatz trasposta o presentata nella tonalità della dominante.
2. La frammentazione della Hauptsatz.
3. Vari dubbi contro di essa, insieme alla confutazione e risoluzione della stessa.
4. Un’altra conferma attraverso la presentazione della Hauptsatz, ancora una volta in forma
variata [Gestalt] oppure in una tonalità secondaria relativa alla tonica.
5. Una Conclusione che adesso si muove alla tonica, proprio come l’armonia si muove alla
dominante nella prima parte. Il movimento finisce in questa maniera.13
11
JOHANN NIKOLAUS FORKEL, Allgemeine Geschichte der Musik, Schwickert, Lipsia, 1788-1801, I, 50.
12
ID., Musikalischer Almanach für Deutschland auf das Jahr, Schwickert, Lipsia, 1784, pp. 31-32.
13
ID., Allgemeine Geschichte, Berlino, Deutsche Staatsbibliothek, manoscritto autografo, par. 103.
14
ANONYMOUS, «Beytrag zu einem musikalischen Wörterbuch» in JOHANN ADAM HILLER, Wöchentliche
Nachrichten und Anmerkungen die Musik betreffend, n. 39, p. 302.
15
Ivi, p. 303.