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Tivoli

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Tìvoli è un comune italiano di 54  036 abitanti[4] della città


Tivoli

metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.


comune

Indice
Geografia fisica
Territorio
Clima
Storia
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Altri culti
Architetture civili
Architetture militari
Siti archeologici
Aree naturali
Emergenze artistiche
Società Partendo dall'alto: Fontana di Villa
Evoluzione demografica d'Este, Rocca Pia, Vista della Villa
Etnie e minoranze straniere d'Este, Tempio di Vesta, Villa Adriana,
Lingue e dialetti Duomo di Tivoli
Tradizioni e folclore
Localizzazione
Cultura Stato  Italia
Eventi
Regione Lazio
Amministrazione
Città Roma
Geografica antropica metropolitana
Urbanistica
Amministrazione
Frazioni
Sindaco Giuseppe Proietti[1]
Economia (Indipendente Liste
Infrastrutture e trasporti Civiche) dal 9-6-2014 (2º
Ferrovie mandato dal 9-6-2019)
Strade
Territorio
Mobilità urbana
Coordinate 41°58′N 12°48′E
Sport
Atletica leggera Altitudine 235 m s.l.m.
Calcio Superficie 68,65 km²
Ciclismo Abitanti 54 036[4] (31-3-2021)
Pallacanestro
Pallavolo Densità 787,12 ab./km²
Rugby Frazioni Villa Adriana,
Note Campolimpido,
Favale, Tivoli Terme,
Bibliografia
Villaggio Adriano,
Voci correlate Arci-empolitana,
Altri progetti Bivio di San Polo,
Collegamenti esterni Quintiliolo,
Collenocello, Colle
Merulino, Martellona
Geografia fisica Comuni Castel Madama,
confinanti Guidonia Montecelio,
Marcellina, Roma,
Territorio
San Gregorio da
Il territorio comunale di Tivoli occupa le pendici dei monti Sassola, San Polo
Tiburtini tra la Campagna romana a ovest e il territorio dei dei Cavalieri,
comuni di Castel Madama e Vicovaro nell'entroterra est Vicovaro
della provincia di Roma. Altre informazioni
Cod. postale 00019
Clima Prefisso 0774

Classificazione climatica: zona D, 1580 GR/G Fuso orario UTC+1


Codice ISTAT 058104
Storia Cod. L182
catastale
Antica città latina con il nome Tibur, chiamata da Virgilio Targa ROMA
con il titolo di Tibur Superbum (Eneide, Lib. VII) che tuttora Cl. sismica zona 2B (sismicità
campeggia nello stemma cittadino, si vanta di essere più
media)[5]
antica di Roma, secondo lo storico Dionigi di Alicarnasso
sarebbe stata fondata dagli Aborigeni in conseguenza del rito Cl. climatica zona D, 1 580 GG[6]
della primavera sacra[7]. Nome abitanti tiburtini[2] o tivolesi[3]
L'insediamento arcaico si pensa che nacque nel 1215 a.C. e si Patrono san Lorenzo e santa
fortificò sulla riva sinistra dell'Aniene ad opera dei Siculi, Sinforosa
dove successivamente sorsero dapprima le fortificazioni
Giorno 10 agosto
nell'attuale contrada di San Paolo (presumibilmente nei
festivo
secoli XI-X a.C.) e successivamente (VIII-VII sec.),
avvicinandosi gli abitanti al fiume, l'acropoli e gli edifici Soprannome Superba
antichi (dove sarebbero tornati poi ad arroccarsi i cittadini Motto Tibur Superbum
tiburtini del Medioevo), avvantaggiandosi della posizione
Cartografia
dominante sul guado che costituiva il percorso più breve per
la transumanza delle greggi fra l'Agro Romano e l'Abruzzo,
lungo la direttrice che sarebbe poi diventata la via Valeria.
Ancor oggi la contrada dell'antica acropoli si chiama
Castrovetere.

Secondo Catone nelle Origines i Siculi vennero scacciati dai


greci guidati da Catillo di Arcadia e i suoi tre figli Tibur,
Corace e Catillo, che rinominarono la città con il nome del
fratello maggiore. I Romani per significare lo stato in luogo
chiamarono la città Tiburi che poi divenne Tibori, Tiboli e Tivoli
infine Tivoli per questo gli abitanti si chiamano tiburtini.

Il fatto che l'antica Tibur fosse punto di confluenza di


popolazioni diverse (soprattutto Sabini e Latini), è
confermato dall'esistenza del grande santuario di Ercole
Vincitore[8] (restaurato dal giugno 2011), classico eroe
divinizzato di origine greca, protettore dei commerci e dei
luoghi in cui si svolgevano, i cui resti sono databili al II
secolo a.C., ma che si può far risalire ad un più antico luogo
di culto (forse nella zona dell'attuale Ponte dell'Acquoria)
comune a popolazioni che si incontravano per commerciare,
analogamente a quanto accadeva vicino al guado del Tevere
nel Foro Boario già in epoca pre-arcaica.

Nel IV sec. a.C., dopo essere entrata nella Lega Latina,


guerreggiò contro Roma, che intendeva sottomettere il
Lazio, finché la Lega fu definitivamente sconfitta. Aiutò
Roma nelle Guerre Puniche tanto da essere uno dei
principali punti di rifornimento delle truppe. Rimase
neutrale durante la Guerra Civile e fu riconosciuta municipio
romano con la Lex Iulia municipalis nel I secolo a.C.. Dopo
il passaggio da repubblica a impero Tibur si consolidò come
centro commerciale e residenziale divenendo sede di molte
ville di ricchi romani, come testimoniano i numerosi resti.
Quelle ancor oggi note e identificate sono attribuite a Orazio,
a Cassio, a Publio Quintilio Varo, a Manlio Vopisco (i resti di
quest'ultima sono incorporati nell'attuale Villa Gregoriana). Posizione del comune di Tivoli nella
Lo stesso Augusto vi soggiornò ed amministrò la giustizia città metropolitana di Roma Capitale
sotto i portici del santuario di Ercole Vincitore.[9] Il culmine
di questi insediamenti fu rappresentato dalla villa di Sito istituzionale (http://www.comun
Adriano, nel II secolo d.C. Qui a Tivoli, nel 275 d.C., passò i e.tivoli.rm.it)
suoi ultimi giorni la regina Zenobia di Palmira.

Nel Medioevo le invasioni barbariche portarono a un periodo di


decadenza con conseguente abbandono delle ville e delle
campagne, a seguito di ciò la popolazione si trasferì all'interno
delle mura, un documento del 945 attesta che la città era
governata da un duca. Tra il X e l'XI sec. Tivoli entrò in guerra
con Ottone III. Nel Basso Medioevo Tivoli e Roma ritornarono
alle armi perché Roma non sopportava la posizione strategica di
Tivoli. Federico Barbarossa fu appoggiato dalla città e in cambio
fortificò le mura e permise alla città di inserire l'aquila imperiale Posizione di Tibur nel Latium vetus.
bello stemma cittadino. Tivoli fu sede vescovile (nota dall'anno
366) e fortemente implicata nelle contese feudali. Sempre gelosa
della propria indipendenza, ma stretta tra i baroni romani e il feudo benedettino di Subiaco, per
sottrarsi al patrimonio vescovile si schierò con i ghibellini; tuttavia questo non le risparmiò di
dividersi continuamente in fazioni e di rimanere ostaggio della contesa fra i potenti romani, come i
Colonna e gli Orsini, per tornare infine, nel XV secolo, nel patrimonio della Chiesa, del cui stato seguì
le sorti.Nel 1461 papa Pio II costruì Rocca Pia e pose fine a tutti i conflitti e assoggettando la città al
papato. Nel 1550 fu nominato governatore di Tivoli il cardinale Ippolito II d'Este (1509-1572), che
promosse la realizzazione della celebre villa che dalla sua famiglia prende il nome. La sistemazione di
Villa d'Este fu continuata dai suoi successori, il nipote cardinale Luigi d'Este (morto nel 1586) e il
cardinale Alessandro d'Este (morto nel 1624).
In età medioevale era presente anche una comunità ebraica.[10][11]

Nel 1867 la città fu testimone della Campagna dell'Agro Romano


per la liberazione di Roma con la colonna garibaldina Pianciani.

Negli anni dell'avvento del fascismo (1921-1922) Tivoli, con la


giunta Parmegiani, eletta nel 1919 e a forte componente operaia,
fu uno degli ultimi comuni d'Italia a guida socialista e comunista,
insieme ad Ancona, Parma e Cremona, e la sua strenua resistenza
alle pressioni del fascismo romano fu strettamente legata allo
sfruttamento pubblico delle acque della cascata per la produzione Rocca Pia
di energia elettrica, che restò tale fino alla caduta della Giunta. I
tentativi dei Fascisti romani, appoggiati da quelli locali che
avevano in Guglielmo Veroli il loro segretario, furono continuamente rintuzzati dagli "Arditi del
Popolo", formazioni di operai e contadini sorte in difesa delle Camere del Lavoro, che erano il
consueto bersaglio deille incursioni delle camicie nere. In questo contesto avvennero in quegli anni
anche episodi di aggressioni di fascisti locali, come in occasione dello sciopero dei ferrovieri del 1920
o in occasione del rientro a Tivoli di bande fasciste che avevano partecipato a Roma a una
manifestazione nel 1921. Gli sviluppi di quest'ultima aggressione portarono all'uccisione del
segretario del Fascio Guglielmo Veroli da parte del segretario della Camera del Lavoro Dante Corneli,
operaio delle cartiere invalido che, aggredito da 4 fascisti, tra cui il Veroli, nel vicolo Todini, si difese
con le armi. In reazione a questo episodio ci fu una vera e propria occupazione della città, con un uso
massiccio della violenza da parte del Fascismo, che all'uopo trasferì a Tivoli il gerarca di Civitavecchia
Pollastrini, famoso per la sua brutalità che gli aveva consentito di sconfiggere il più agguerrito gruppo
di Arditi del Popolo del Lazio. L'attività di quest'ultimo consisté nell'esercitare una continua violenza
sui membri della Giunta Parmeggiani, e nel tentativo, in parte riuscito, di dividere le maestranze della
Centrale Elettrica. Questo consentì ai fascisti di esautorare, con la complice passività dei regi
carabinieri, la Giunta Parmegiani, esiliandone i principali membri. Il Fascismo prese così il potere a
Tivoli e immediatamente la Centrale Elettrica fu privatizzata passando nelle mani della società Anglo-
Romana.

Durante la seconda guerra mondiale la città, che si trovava sul


percorso della ritirata dei nazisti verso il nord lungo la via
Valeria, fu duramente e ripetutamente bombardata dall'aviazione
anglo-americana, che puntava ad interrompere i collegamenti
ferroviari e stradali tra Roma e l'Adriatico[12].

Durante l'occupazione tedesca fu forte la presenza di nuclei


partigiani. Si dedicarono essenzialmente al sabotaggio e a
funzioni di appoggio per le azioni degli Alleati. In questo contesto
Tivoli parte antica in una foto del
va inserita la vicenda dell'Eletti, partigiano della prima ora, al 1972
quale fu affidata dagli Alleati la responsabilità di una
radiotrasmittente che avrebbe dovuto svolgere un ruolo di
primaria importanza in vista dell'aviosbarco su Roma. La perdita di affidabilità da parte dell'Eletti, il
quale, nonostante l'indubbio valore personale, gestì questa radio in modo molto poco prudente,
rischiando di renderne nota la localizzazione ai nazi-fascisti, fu all'origine della sua uccisione da parte
degli stessi partigiani tiburtini, su ordine diretto degli Alleati, come fu confermato nel relativo
processo avvenuto nell'immediato dopoguerra conclusosi con la piena assoluzione degli imputati. A
parte questo doloroso episodio, l'azione di sabotaggio delle formazioni tiburtine fu continua e si
estese fino alla campagna romana. Ciò comportò sanguinose ritorsioni nonché la distruzione di
infrastrutture (come i ponti sull'Aniene, ad eccezione di quello Lucano antico) da parte dei nazisti in
ritirata.
Fino agli anni settanta del XX secolo Tivoli rimase città a vocazione fortemente industriale e con una
solida base operaia, orientata politicamente a sinistra, almeno nelle elezioni sovracomunali[13]. Nella
fase di deindustrializzazione che seguì, vi fu anche forte e sentita la contrapposizione politica degli
anni di piombo. Numerosi furono gli estremisti di destra anche di rilevanza nazionale provenienti da
Tivoli o legati alla città[14][15][16], che espresse comunque, anche per tutto il decennio 1970-80, un
fortissimo e preponderante movimento operaio e studentesco legato al PCI e alla sinistra extra-
parlamentare nelle sue diverse articolazioni.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose
Basilica Cattedrale di San Lorenzo diacono e martire;
Chiesa di San Biagio vescovo e martire;
Chiesa di Sant'Andrea apostolo;
Chiesa di Santa Maria Maggiore - convitto
Chiesa di San Silvestro;
Chiesa di San Bernardino da Siena;
Chiesa di San Giorgio martire;
Chiesa di San Pietro alla Carità;
Chiesa di Santa Sinforosa (detta del Gesù);
Chiesa della Madonna della Fiducia (già di Santa Croce dei Cappuccini);
Chiesa di Sant'Antonio Abate;
Chiesa di San Getulio;
Chiesa di Santa Barbara (Via degli Orti);
Chiesa di San Giovanni Evangelista; nella chiesa, attualmente all'interno dell'omonimo
complesso ospedaliero, è visibile un ciclo di affreschi del secondo Quattrocento, già attribuito ad
Antoniazzo Romano o a Melozzo da Forlì. Oggi si preferisce attribuirli ad un pittore dalla forte
personalità, il cosiddetto "Maestro di Tivoli", operante all'epoca di questi due maestri.[17].
Chiesa di Sant'Anna;
Chiesa ed ex Convento di Sant'Antonio di Padova (Strada provinciale per Marcellina);
Ex Monastero degli Olivetani - Hotel Torre Sant'Angelo (Viale Quintilio Varo);
Arco della Madonna di Quintiliolo (Viale Quintilio Varo);
Santuario della Madonna di Quintiliolo.

Chiese sconsacrate:

San Michele Arcangelo in piazza Palatina (sec. XII);


Santo Stefano dei Ferri (sec. XII);
Santa Maria dell'Oliveto (erroneamente creduta Sant'Alessandro) in via del Tempio d'Ercole (sec.
XII);
San Vincenzo, costruita nel 1268 e rifatta nel 1860. Il titolo parrocchiale fu trasferito alla chiesa di
S. Andrea nel 1826;
Santa Maria dell'Oliva (1512);
San Nicola al Colle (1590);
Annunziata (1729).

Chiese scomparse:
Chiesa del Gesù (consacrata nel 1587 e semidistrutta nel bombardamento del 26 maggio 1944.
Gli avanzi superstiti, che forse potevano consentire la ricostruzione dell'edificio e in particolare
della facciata, furono poi demoliti negli anni '50);
Chiesa di San Filippo Neri in via della Missione angolo via del Collegio (sistemata nel 1620 nella
forma che ebbe fino al 1944, quando fu anch'essa rasa al suolo dal bombardamento);
Chiesa della Madonna della Febbre (ne rimangono gli avanzi in via dell'Acquaregna);
Chiesa di Santa Maria a Carciano (al Romitello, demolita dopo i danni non irreparabili riportati nel
bombardamento):
Chiesa di Santa Cecilia vergine e martire in via San Valerio;
Chiesa di Santa Maria della Porta, poi di Santa Lucia (distrutta dalla piena dell'Aniene nel 1826);
Chiesa di Santa Maria del Ponte o di San Rocco, dal ponte sull'Aniene detto appunto di S.
Rocco. Sorgeva nell'area dell'ex Hotel Sirene e fu demolita nel 1836. La confraternita che la
officiava si trasferì nel 1844 nella chiesa di S. Andrea, dove tuttora ha sede;
Chiesa di San Valerio nell'odierna piazza Rivarola (demolita nel 1777 per allargare la via Valeria);
Chiesa di San Martino presso il ponte omonimo;
Chiesa di San Benedetto Abate in piazza dell'Olmo (dovrebbero appartenerle i due affreschi dei
secoli XIII e XIV ora all'ingresso di un palazzo in piazza Tani);
Chiesa di San Pantaleone in Postera;
Chiesa di Santa Maria in Monte Arsiccio;
Chiesa di San Leonardo (presso l'attuale ospedale di San Giovanni);
Chiesa di Santa Croce nella piazza omonima (crollata nel 1843; nel 1856 il titolo parrocchiale
passò alla chiesa di S. Maria Maggiore o S. Francesco);
Chiesa collegiata di San Paolo (fu demolita nel 1647 per la costruzione del Seminario);
Chiesa di San Nicola in Selci (ne rimane il campanile del sec. XII);
Chiesa di Santa Caterina al Riserraglio (ne resta il campanile, detto appunto Torre di S. Caterina,
del sec. XII);
Chiesa del Salvatore (1123 - visibili avanzi del portico in via del Governo);
Chiesa di San Saba all'arco del Macello (1138 - è superstite il protiro d'ingresso in via del Colle);
Chiesa di Sant'Agnese (Via di Sant'Agnese).

Altri culti
Sinagoga[10]

Architetture civili
Villa d'Este;
Porta del Colle;
Porta San Giovanni;
Villa Gregoriana;
Villa Braschi;
Scuderie Estensi;

Architetture militari
Rocca Pia.

Siti archeologici
Villa Adriana;
Mensa Ponderaria e Sacello di Augusto;
Parete semicircolare in opus reticulatum retrostante l'abside
della Cattedrale di S. Lorenzo (presunti resti del Foro
romano);
Tomba della Vestale Cossinia;
Tempio circolare dell'acropoli, detto Tempio di Vesta
(verosimilmente della Sibilla);
Tempio rettangolare dell'acropoli, detto Tempio della Sibilla
(probabilmente di Tiburno); Thomas Dessoulavy, Veduta del
Tempio della Tosse (probabile vestibolo di villa tardo-antica, Ponte dell'Acquoria a Tivoli,
trasformato in cappella nel Medioevo); 1830/1840, olio su tela.
Santuario di Ercole Vincitore;[8]
Anfiteatro di Bleso;
Porta Maior (Via del Colle);
Criptoportico (sottostante Piazza Tani);
Villa di Manlio Vopisco (Villa Gregoriana);
Ponte di età romana (Viale Roma);
Mausoleo dei Plauzi (dei Plautii);[18]
Ponte Lucano di età romana nei pressi del Mausoleo dei Plauzi;
Villa di Quintilio Varo;
Villa detta di Orazio Flacco;
Villa detta di Bruto;
Villa dei Pisoni;
Villa detta di Cassio;
Siti di archeologia industriale - cartiere, fonderie, pastifici ecc. - (margine destro Via del Colle).
Grotta Polesini, dove sono stati ritrovati resti di rilevanti manifestazioni artistiche paleolitiche;

Aree naturali
Riserva naturale di Monte Catillo;

Emergenze artistiche
Rocca Pia (XV secolo);
Villa d'Este (XVI secolo);
Cattedrale di S. Lorenzo (XVII secolo - su preesistente impianto romano e successiva chiesa
medievale di cui resta intatto il maestoso campanile);
Casa della Missione - Complesso monumentale dell'Annunziata - Museo Civico (Piazza
Campitelli);
Casa Gotica (Via Campitelli);
Ponte Gregoriano;
Affresco raffigurante S. Pietro, erroneamente attribuito a Cimabue ma in realtà opera di scuola
romana della seconda metà del XIII secolo, con influenze cimabuesche[19] (portone al n. 14 di
Piazza Domenico Tani);
Trittico del SS. Salvatore (prima metà del XII secolo), incluso in un rivestimento argenteo del
1449, con aggiunte del 1506 (nella cattedrale di S. Lorenzo);
Affreschi dell'arco absidale, del catino e della parete absidale della chiesa di S. Silvestro (scuola
romana della prima metà del XIII secolo);
Gruppo ligneo della Deposizione (1220-1230), attribuito al cosiddetto atelier di Tivoli, di scuola
cistercense (nella cattedrale di S. Lorenzo);
Tavola di Sano di Pietro (1405-1481) raffigurante San Bernardino da Siena, nel Palazzo
comunale;
Crocifisso Ligneo del XV secolo attribuito a Baccio da Montelupo (Chiesa di S.Maria Maggiore);
Icona della Madonna Avvocata, attribuita a Jacopo Torriti o alla sua cerchia, XIII secolo (chiesa di
S. Maria Maggiore);
Pavimento cosmatesco del XIII secolo (chiesa di S. Maria Maggiore);
Pavimento cosmatesco a quinconce (chiesa di S. Pietro alla Carità);
Affreschi del presbiterio della chiesa di S. Giovanni Evangelista (Antoniazzo Romano, 1483
circa);
Palazzo Regnoni-Macera (Via dei Sosii);
Palazzo Lolli di Lusignano (Via dei Sosii);
Palazzo Mancini-Torlonia (Via Domenico Giuliani);
Palazzo Croce-Pacifici (Via Domenico Giuliani);
Palazzo Bandini-Piccolomini (Via Domenico Giuliani);
Palazzo Fucci-Giansanti (Via Palatina);
Palazzo Del Re-Boschi-Bonfiglietti (Piazza Palatina);
Torre del Comune (Piazza Palatina);
Arengario (Piazza Palatina);
Casa Torre (Piazza dell'Erbe);
Casa Torre (Via del Seminario);
Palazzo Zaccone (Via del Seminario);
Palazzo Fraticelli (Vicolo del Seminario);
Seminario Vescovile (Piazza del Seminario);
Palazzo Vergelli (Piazza del Seminario);
Palazzo Teobaldi (Via Teobaldi);
Palazzo Orsini (Via della Sibilla);
Case Torri (Vicolo dei Ferri);
Palazzo Brigante-Colonna (Piazza Colonna);
Palazzo Reali-Ciaccia (Piazza Colonna);
Palazzo Quagliolino (Piazza Taddei);
Palazzo Coccanari-Teobaldi (Piazza Tani);
Palazzo Baglioni-Porcari (Via del Riserraglio);
Palazzo Coccanari (Piazza del Tempio d'Ercole);
Palazzo Fornari (Piazza Rivarola);
Palazzo Bulgarini (Piazza Rivarola);
Casa Torre-Torre dell'Orologio (Piazza Rivarola);
Palazzo Serra-Nobili (Piazza Santa Croce);
Palazzo Santacroce (Via del Trevio);
Palazzo Cenci-Alberici (Via del Trevio);
Palazzo Pusterla (Via del Trevio);
Palazzo Regnoni (Via del Trevio);
Palazzo Todini (Piazza del Plebiscito);
Palazzo Carlandi (Via Colsereno);
Palazzo Cenci - ospedale antico (Via A. Parrozzani);
Palazzo Sabbi (Via Mauro Macera);
Palazzo Macera (Via Mauro Macera);
Palazzo Cenci Bolognetti (Via Mauro Macera);
Palazzo Zappi (Vicolo del Giglio);
Palazzo San Bernardino (Municipio);
Ponte San Martino (Via della Sibilla);
Torre di Guardia (Via della Sibilla);
Scuderie Estensi (Piazza Garibaldi);
Collegio dei Nobili - adattato di recente a sede del Tribunale (Viale Nicolò Arnaldi);
Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale, opera dello scultore Carlo Fontana - 1930
(giardino Garibaldi);
Scultura in piazza Trento, opera di Igor Mitoraj - 2008;
Arco dei Padri Costituenti, opera dello scultore Arnaldo Pomodoro - 2009 (Piazza Garibaldi).

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[20]

Arco dei Padri Costituenti

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 7969 persone. Le
nazionalità maggiormente rappresentate erano:

Romania - 5.277
Egitto - 419
Albania - 185
Moldavia - 180
Polonia - 148
Pakistan - 147
Cina - 137
Bangladesh - 136
Ucraina - 113
Perù - 106

Lingue e dialetti

Il dialetto di Tivoli è un dialetto di tipo centrale (definito anche "mediano"), appartenente alla
famiglia sabina, e dunque alquanto differente dal vicino romano nelle desinenze finali delle parole
maschili che terminano correntemente in -u (se derivanti da parole latine terminanti in -us -um,
altrimenti si ha -o) mentre nell'italiano e nel romano si ha l'esito generalizzato in -o.

Altra caratteristica del tiburtino è la gutturalizzazione dell'italiano gli in -gghi. Quest'ultimo è un


suono gutturale duro intermedio tra la c di casa e la g di gatto.

Tipicamente mediano è anche il fenomeno della c.d. "sonorizzazione" delle consonanti dopo nasale
("m" ed "n"): ad es. si ha "cinguanda", "tembo", suoni sconosciuti al romanesco, e comunque in
regresso anche a Tivoli.

Gli articoli derivano dal dimostrativo ille, illa illud, come in italiano, con perdita della il iniziale, per
cui si avrà l'articolo determinativo lu, la, li, le e lo. L'articolo determinativo lo si usa in relazione a
sostantivi non contabili (lo pa', lo sale, lo rame, lo feru), aggettivi e avverbi sostantivati (lo maro', lo
pocu, lo troppu, il colore marrone, il poco, il troppo), infiniti verbali sostantivati (lo magna', lo beve,
lo dormi'). Gli articoli indeterminativi sono invece: ‘Nu, ‘N, ‘na

I pronomi dimostrativi sono invece: “quistu, questa, questo'” diminut. stu, ‘sta, ‘sto = questo, questa,
questo (neutro) “quillu, quella, quello” diminut. ‘ssu, ‘ssa,'sso = codesto, codesta, codesto (neutro),
mentre i pronomi personali "Io, Essi, Esse".

Altra caratteristica fonetica che distingue il tiburtino dal romano, ed evidente anche nel parlato
italiano, è la chiusura molto frequente del dittongo "ie", che invece nel romano viene pronunciato
aperto per l'influsso toscano esercitatosi a Roma a partire dal XVI secolo: per cui mentre a Roma si ha
ad esempio "ièri", "insième", "diètro", a Tivoli si avrà rispettivamente "iéri", "insiéme", "diétro", ecc.
Sono fatte salve solo alcune parole, in cui anche a Tivoli tale dittongo ha suono aperto, ma si tratta di
pronunce tipiche di molte altre aree dell'Italia mediana e non solo, come ad es. "cièlo", "viène". Altra
discostanza dal romanesco (e dall'italiano) è la pronuncia aperta della parola "nòme", vitale anche in
Campania, Abruzzo, Molise, ecc. Viceversa a Tivoli, conformemente all'italiano standard, vengono
pronunciate chiuse le "o" di "sóno" (verbo essere), "sógno" e "bisógno", che a Roma suonano come
"sòno", "sògno" e "bisògno".

Infine c'è da osservare come ormai il dialetto tiburtino autentico risulta sempre più in regresso,
circoscritto pressoché al centro storico e del tutto abbandonato dalle generazioni più giovani, specie
se residenti nelle frazioni più prossime a Roma, come Bagni di Tivoli: costoro infatti trovano più
congeniale esprimersi in romanesco corrente, considerato la variante regionale di maggior prestigio.

Ecco un esempio di poesia in dialetto tiburtino:

DIALETTU NOSTRU

di Gian Franco D'Andrea

Non conoscemo ppiù lu dialettu,

e non ze sendu ‘n giru li sfunnuni,


quilli belli descurzi d'arempettu,

pe' lli viculi che stannu deggiuni.

Ci diciu tutti che la lengua bbona,

è quella nazzionale, l'itagghiànu,

questa de ando' si natu è ppiù ccafòna,

che tte fa èsse bbifurcu foretànu.

Lo mègghio se lo perdu de secùru,

li ggiùvini non sannu l'arecacci,

biunzu, crinu e mancu mottaduru.

Sendete a mme pigghiemo a reparlacci,

‘n' mezzu a le stradi e nnone muru muru,

senza dialettu semo ppiù pporacci.

Tradizioni e folclore
Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati del Lazio non cita
le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

il Carnevale tiburtino, con carri allegorici e maschere;


la Fiera di San Giuseppe, 19 marzo: ultima superstite di una
serie di antiche fiere agricole, di bestiame e attrezzi;
la Processione del Cristo Morto, il venerdì santo;
la Processione della Madonna di Quintiliolo, la prima
domenica di maggio. Ogni anno, proprio in questa occasione,
viene organizzata dalla Contrada Via Maggiore un'infiorata
lungo Via Domenico Giuliani (strada percorsa dalla
processione) in cui, per consuetudine, solo il vescovo e chi
porta la Madonna possono calpestare i fiori, che raffigurano
soggetti religiosi;
la Processione di Sant'Antonio di Padova, il 13 giugno;
la Processione di Santa Sinforosa, martire tiburtina e Panorama di Tivoli nel 1970
compatrona della Città. La Santa Tiburtina viene festeggiata
anche nella località di Tivoli Terme, il 18 luglio;
la Processione di San Lorenzo martire, Patrono di Tivoli, il 10 agosto: durante il pomeriggio e la
processione vengono rappresentate scene storiche sulla vita del Santo Patrono, in collaborazione
con il Gruppo Storico di Villa Adriana;
l'Inchinata, 14 e 15 agosto: festa religiosa con processione, risalente al Medioevo e tuttora molto
popolare, che consiste in una sorta di incontro tra due antiche immagini della Madonna e del
Salvatore, provenienti rispettivamente dalla chiesa di S. Maria Maggiore e dalla Cattedrale.

Cultura

Eventi
In anni recenti sono state avviate anche alcune iniziative culturali
ricorrenti:

il Settembre Tiburtino e la Sagra del Pizzutello: eventi e


manifestazioni culturali vari lungo il mese;
l'Along Came Jazz, nel mese di luglio: festival annuale
dedicato alla sperimentazione dei legami della musica jazz
con la musica classica e con la musica folk (sia mediterranea
che nord europea);
Rassegne e concerti di musica medievale, rinascimentale e Carnevale tiburtino 2005: maschere
barocca ("Rassegna Nazionale di Musica Antica '96-'97 e
'98", "Magnificat 2000", "I Concerti dell'Acropoli 2005 e 2007",
"I Giullari 2006, 2007 e 2008", "Cantigas y Romances 2006",
"Frottole 2010", "Villanelle alla Napolitana 2011", "Il Rinascimento suona giovane 2012");
"Le 5 Giornate dell'Arte", rassegna annuale di arti figurative, letteratura e musica.
FestiVal TiVoli;
Tivoli Chiama.

Amministrazione
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
7 dicembre 1993 31 luglio 1996 Alcibiade Boratto Indipendente Sindaco
18 novembre
31 luglio 1996 Armando Iuliano Commissario
1996
18 novembre 9 novembre
Sandro Gallotti PpL Sindaco
1996 1998
9 novembre
27 giugno 1999 Achille Togna Commissario
1998
27 giugno 1999 4 febbraio 2003 Marco Vincenzi L'Ulivo Sindaco
4 febbraio 2003 10 giugno 2003 Antonio D'Acunto Commissario
10 giugno 2003 15 aprile 2008 Marco Vincenzi L'Ulivo Sindaco
15 aprile 2008 22 gennaio 2010 Giuseppe Baisi PD Sindaco
22 gennaio 2010 13 aprile 2010 Mario De Meo Commissario
13 aprile 2010 10 aprile 2013 Sandro Gallotti PdL Sindaco
Vicesindaco
10 aprile 2013 27 maggio 2013 Giorgio Tomasi PdL
f.f.
Alessandra De
27 maggio 2013 10 giugno 2014 Notaristefani
Commissario
Di Vastogirardi
Indipendente Liste
10 giugno 2014 in carica Giuseppe Proietti Sindaco
Civiche

Geografica antropica

Urbanistica
Mentre la parte moderna della città, costruita o ricostruita dopo
la seconda guerra mondiale, presenta caratteristiche
architettoniche e urbanistiche modestissime, la parte antica
conserva persistenze medioevali di rilievo e permette percorsi
interessanti e pittoreschi. Si trovano qui, anche, i principali e più
antichi siti archeologici urbani, come l'acropoli, con il Tempio
rettangolare (detto Tempio della Sibilla ma forse dedicato a
Tiburno, mitico fondatore della città) e il Tempio rotondo (detto
Tempio di Vesta ma verosimilmente dedicato alla Sibilla), il
cosiddetto tempio della Tosse, probabilmente vestibolo di una Interni di Villa d'Este
villa di epoca imperiale rimasta incompiuta e trasformato in
chiesa nel medioevo, il Santuario di Ercole Vincitore,
straordinario centro economico-religioso della città fino all'epoca
tardo imperiale, che ha conservato anche nei secoli successivi un
ruolo gangliare nella vita cittadina diventando di volta in volta
sede di conventi, chiese e attività produttive (fabbriche di armi,
cartiere).[8]

Più in alto, sulla spianata che domina la campagna romana,


sorgeva l'Anfiteatro di Bleso, costruito in età adrianea. I resti del
monumento, parzialmente demolito e interrato nel XV secolo per
riservarne la posizione dominante alla Rocca Pia voluta dal papa
Pio II Piccolomini, tornarono alla luce nel 1948.

La città è ripetutamente citata nella memorialistica del Grand


Tour e rappresentata in un gran numero di vedute[21]: principali
punti di attrazione erano l'orrido della Villa Gregoriana e la
cascata dell'Aniene, e le due ville oggi patrimonio dell'umanità
UNESCO, la Villa Adriana e la Villa d'Este.

Panorama di Tivoli nel 1939


Frazioni

Dopo la guerra l'afflusso di numerosi immigrati, soprattutto dai


paesi montani limitrofi a Tivoli, da Abruzzo, Umbria, Marche,
Toscana e dal basso Lazio - un discreto nucleo originario della
Provincia di Frosinone è tuttora rilevante a Campolimpido -
attratti dalla forte presenza di industrie (gomma, travertino,
cartiere) diede vita ad un ingente aumento degli abitanti del
comune e alla conseguente crescita dell'urbanizzazione.

A partire dagli anni settanta, poi, le frazioni in pianura, costituite


originariamente da piccoli aggregati di case sparse e
generalmente abusive nati dopo la guerra in funzione delle
fabbriche, delle cave di travertino, dell'attività edilizia e delle coltivazioni locali, cominciarono ad
essere urbanizzati intensivamente senza alcuna programmazione (l'unica zona salvaguardata
dall'edilizia intensiva fu la fascia degli oliveti che fronteggia la pianura). Rimase perciò invariato il
dimensionamento delle infrastrutture stradali, con risultati di grave e costante congestione del
traffico locale[22].

Tra le frazioni del comune di Tivoli la più antica è Tivoli Terme (già Bagni di Tivoli), località nota e
utilizzata fin dall'antichità per le sorgenti di acque minerali sulfuree, tra cui le Aquae Albulae[23].

Altra frazione molto popolata è Villa Adriana, che si trova alle pendici del colle su cui sorge Tivoli, sul
lato sinistro del fiume Aniene. La frazione si è sviluppata nelle vicinanze dell'omonima e storica villa
fatta costruire dall'Imperatore Adriano[24].
Sul lato destro del fiume Aniene sono site poi le frazioni di Favale
e di Campolimpido. Le due località, che fino al primo dopoguerra
erano a vocazione prevalentemente agricola, e dove sorgevano
solo alcuni casali di campagna, tra i quali il Casal Bellini, sono
oggi oggetto di sviluppo urbanistico tipicamente residenziale.

Economia
Le produzioni agricole
tradizionali (olivo e vite), da Vista di Tivoli
sempre orientate al mercato
locale e romano, si ridussero
nei decenni del secondo dopoguerra a settore economico
residuale, anche perché la natura scoscesa e calcarea dei terreni
non favorisce l'agricoltura industriale; il settore sta tuttavia
conoscendo negli ultimi tempi una rinascita grazie al nuovo
interesse per l'agricoltura di qualità. Specifica della zona rimane
La cittadella la produzione del pizzutello, uva di forma e dolcezza particolari,
alla quale da molti anni è dedicata una sagra nel mese di
Settembre.

Più significativa fu, nel


tempo, la produzione
industriale: la ricchezza di
acque fu infatti fino al XX
secolo una delle principali
risorse della città, sia per
l'agricoltura, sia per
l'industria, relativamente
Villa d'Este fiorente già in epoca Tempio di Vesta
papalina. A questa si
aggiungeva, come nerbo
delle produzioni locali, l'estrazione e la lavorazione del travertino, pietra regina dei rivestimenti
dell'architettura romana dall'antichità al XVIII secolo.

Con la fine del potere temporale e fino alla seconda guerra mondiale la città conobbe un
considerevole sviluppo industriale, fondato su diverse industrie cartarie, sulla produzione elettrica,
che, avviata nel 1882, fece di Tivoli la prima città illuminata in questo modo in Italia (e che diede poi
elettricità ad una parte di Roma), sulla presenza di una grande industria manifatturiera (Pirelli), oltre
che sulla produzione di travertino, e, nel dopoguerra, su un'intensa speculazione edilizia.

Finiti gli anni del miracolo economico tuttavia, cioè dagli anni sessanta, e sempre più velocemente nei
decenni successivi, la struttura industriale di cui la città viveva si è completamente disgregata, per
problemi sia infrastrutturali (posizionamento delle fabbriche storiche su strade che divenivano
sempre più inadeguate, dislocazione molto periferica degli svincoli autostradali dell'A24,
insufficienza della rete ferroviaria) che strutturali (mancati investimenti, ristrutturazioni industriali
sistemiche, crisi delle produzioni manifatturiere).

Le produzioni industriali che non sono state dismesse si sono spostate a valle, in pianura
(particolarmente in comune di Guidonia Montecelio), e la città vive attualmente di terziario (turismo,
commercio, servizi), fortemente vincolata alla conurbazione romana di cui sta diventando una
propaggine lungo l'asse della via Tiburtina, destino comune a tutte le piccole città troppo vicine ad
un'area metropolitana.
Infrastrutture e trasporti

Ferrovie
Bagni di Tivoli, servita da:
Roma Tiburtina - Tivoli
Roma Tiburtina - Sulmona - Pescara C.le
Tivoli, servita da:
Roma Tiburtina - Tivoli
Roma Tiburtina - Sulmona - Pescara C.le

Strade
A24 dei Parchi casello di Tivoli
SS5 Tiburtina
SP33/a Empolitana I
SP53/a di Poli
SP30 di Marcellina
SP45/a della Maria SS.ma di Quintiliolo
SP32/a di San Polo
SP51/a Maremmana Inferiore
SP49 Polense
SS5Ter Tiburtina del Bivio di Guidonia

Mobilità urbana

Il servizio di trasporto pubblico è svolto mediante 11 autolinee urbane gestite dalla Cooperativa
Autoservizi Tiburtini (CAT) e dalle autolinee interurbane COTRAL. L.go Saragat è un importante
capolinea poiché collega Tivoli alla capitale e dunque Roma all'Abruzzo.

Fra il 1879 e il 1934 Tivoli rappresentò il capolinea orientale della tranvia Roma-Tivoli.

Sport

Atletica leggera
Atletica Tivoli.[25]
ASD Sempre di Corsa Team.[25]
Tivoli Marathon.[25]

Calcio
Associazione Sportiva Dilettantistica Tivoli Calcio 1919 che, nel campionato 2019-20, milita nel
campionato maschile di Eccellenza.[26]
Estense Tivoli, squadra attualmente in Prima categoria;
A.S.D. Albula, società della frazione di Tivoli Terme fondata nel 1946, attualmente in Prima
categoria;
CSS Tivoli, scuola calcio tiburtina fondata nel 2012.

Le squadre non più in attività sono:

Lupa Roma Football Club.

Ciclismo
A.S.D. Adrenalina Team Associazione sportiva dilettantistica per la promozione del ciclismo
nel territorio di Tivoli.

Pallacanestro
A.S.D. Pallacanestro Tivoli che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di Promozione.[27]

Pallavolo

Dal 1977 a Tivoli è presente l'ASD Andrea Doria Tivoli[28] sez. Pallavolo, che partecipa ormai da anni a
numerosi campionati regionali ottenendo diverse promozioni alle categorie successive.

ASD Andrea Doria Tivoli sez. Pallavolo, dopo la sconfitta in finale play-off nella stagione
2010/2011 del campionato di serie D, viene ripescata dalla Fipav per disputare, la sua prima volta
nella storia, al massimo campionato regionale: la Serie C.

Nella stagione 2013/2014 presenta una formazione maschile che disputa il campionato regionale di
serie C, e la Prima Squadra femminile che affronta il campionato regionale di serie D .

Nella stagione 2014/2015 rinuncia al titolo sportivo maschile, mentre la Prima Squadra femminile,
per effetto di una retrocessione sofferta nella stagione precedente, disputa il campionato provinciale
di Prima Divisione Femminile, vincendo il campionato tornando immediatamente in Serie D.

Dopo due stagioni disputate egregiamente in Serie D, nell'estate del 2017 l'Andrea Doria acquista il
titolo per partecipare al Campionato di Serie C femminile, per la stagione 2017/2018.
Nella stagione
2017/2018 vince il Campionato di Serie C femminile, acquisendo il titolo della Serie B2 Femminile

Rugby

C'è una squadra di Rugby fondata nel 2003 militante nel campionato regionale di serie C.

Tivoli Rugby

Note
1. ^ Sindaco | Comune di Tivoli, su www.comune.tivoli.rm.it. URL consultato il 7 gennaio 2017 (archiviato
dall'url originale il 7 novembre 2016).
2. ^ tiburtino, su www.treccani.it.it. URL consultato l'8 settembre 2017.
3. ^ tivolése, su www.treccani.it.it. URL consultato l'8 settembre 2017.
4. Dato Istat (http://demo.istat.it/bilmens/query.php?anno=2021&lingua=ita&Rip=S3&Reg=R12&Pro
=P058&Com=104&submit=Tavola) - Popolazione residente al 31 marzo 2021 (dato provvisorio).
5. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
6. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge
26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo
sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url
originale il 1º gennaio 2017).
7. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I, 16.5.
8. Strabone, Geografia, V, 3,11.
9. ^ Svetonio, Augustus, 72.
10. Lazio Itinerari ebraici. I luoghi, la storia, l'arte, Editore Marsilio, 1997, ISBN 88-317-6795-X.
11. ^ Filippo Alessandro Sebastiani, Viaggio a Tivoli antichissima città latino-sabina fatto nel 1825
(PDF), Fuligno, 1828, p. 108. URL consultato il 28 luglio 2015.
12. ^ L'obiettivo non venne raggiunto perché le macerie che interrompevano la via Tiburtina Valeria
furono sgombrate in poche ore, tanto che pochi giorni dopo per la città transitò la divisione
corazzata Goering. Oltre a provocare numerosi morti, i bombardamenti, soprattutto quello del 26
maggio 1944, distrussero vari edifici stravolgendo l'assetto urbanistico cittadino: ove sorgevano
abitazioni e palazzi dinanzi all'allora via Garibaldi, nel secondo dopoguerra venne aperta l'odierna
centralissima piazza Garibaldi e al posto dei fabbricati distrutti vennero realizzate le attuali
fontane.
13. ^ La città fino a detti anni nelle elezioni parlamentari, regionali e provinciali - a differenza di
quanto invece spesso accadeva nelle consultazioni comunali - diede sempre la maggioranza
relativa al Partito Comunista tant'è che la Democrazia Cristiana divenne primo partito solo alle
elezioni politiche nel 1987 superando di appena un punto percentuale un PCI allora in forte e
continuo declino. A tal proposito basti pensare che nella famosa sfida Togliatti-De Gasperi del
1948 la città premiò il primo (44,83% contro il 35,80%) in clamorosa controtendenza rispetto ai
risultati nazionali (48% per la DC e 31% per i socialcomunisti) e ai risultati della vicina Roma
(51,14% DC e 27,29% FDP). Si veda in proposito, in generale, la voce Elezioni politiche italiane
del 1948.
14. ^ Sergio Calore, una morte da Romanzo Criminale | Giornalettismo (http://www.giornalettismo.co
m/archives/86544/sergio-calore-vita-romanzo-criminale/)
15. ^ Agostino Calosi | Archivio Guerra Politica (http://www.archivioguerrapolitica.org/?tag=agostino-c
alosi) Archiviato (https://web.archive.org/web/20150418165707/http://www.archivioguerrapolitica.o
rg/?tag=agostino-calosi) il 18 aprile 2015 in Internet Archive.
16. ^ Omicidio Calore/7 - La storia di Costruiamo l'azione/1 « FascinAzione (http://www.fascinazione.
info/2010/10/omicidio-calore7-la-storia-di.html)
17. ^ Franco Sciarretta, Viaggio a Tivoli, Tivoli, 2001, p. 201, SBN IT\ICCU\RML\0115033.
18. ^ Il Mausoleo dei Plauzi sorge accanto allo storico Ponte Lucano, entrambi di epoca romana. Dal
2004 il mausoleo è circondato da un muro di cemento che fu costruito - si disse - al fine di
salvaguardarlo dalle periodiche piene dell'Aniene. Il risultato è stato peggio che nullo. Per lo stato
di degrado a cui il monumento è ridotto dal 2004 si veda l'inchiesta di Sergio Rizzo, Il mausoleo
dei Plautii è una discarica a cielo aperto (http://www.corriere.it/inchieste/mausoleo-plautii-discarica
-cielo-aperto/a725697a-baae-11e4-9133-ae48336c4c83.shtml), in Corriere della Sera del 22
febbraio 2015.
19. ^ Guglielmo Matthiae, Pittura romana del Medioevo, II. Secoli XI-XIV, 2ª ed. aggiornata da
Francesco Gandolfo, Roma 1988, p. 181 e fig. 171.
20. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
21. ^ Si vedano, per alcuni esempi, le immagini storiche di Tivoli su Commons.
22. ^ Il percorso della Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria attraversa ancor oggi il centro urbano di
borgate intensivamente popolate, come Tivoli Terme e il conglomerato Villa Adriana-Paterno-
Villanova (che appartiene al comune di Guidonia-Montecelio), mescolando traffico locale, traffico
commerciale e traffico pesante con risultati di costante congestione.
23. ^ Le terme Acque Albule, privatizzate e rinnovate dopo gli anni novanta, sono da molti anni luogo
di cura per patologie, soprattutto respiratorie, per le quali il trattamento con le acque e le
inalazioni di vapore sulfureo possono essere un aiuto nella cura. Le grosse piscine delle terme
sono altamente frequentate l'estate dai numerosi bagnanti che le considerano una valida
alternativa alle spiagge marine. È presente una grande struttura alberghiera all'interno delle mura
termali.
24. ^ Villa Adriana costituisce di fatto un unico agglomerato urbano con l'altra frazione tiburtina di
Paterno da cui è separata dalla via consolare Tiburtina; le due borgate costituiscono ormai un
unico tessuto urbano con Villanova, popolosa frazione del comune di Guidonia Montecelio. A Villa
Adriana opera da numerosi decenni un importante e ampio stabilimento industriale di lavorazione
della gomma già di proprietà della Pirelli, e ora recante il marchio Trelleborg, che fu, insieme alle
cartiere della bassa valle dell'Aniene, il punto di coagulo della residenzialità locale. Oggi rimane
attiva una sola industria cartaria, ma nella pianura si sono sviluppate manifatture di prodotti per
l'edilizia e centri commerciali.
25. La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa) (http://www.fidal.it/mappa.php?regione
=LAZ)
26. ^ La squadra sul sito Tuttocampo (https://www.tuttocampo.it/Lazio/Eccellenza/GironeA/Squadra/Ti
voliCalcio1919/1001664/Scheda)
27. ^ Il campionato regionale sul sito della FIP (http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=
LA&IDProvincia=RM)
28. ^ ASD Andrea Doria Tivoli (http://www.volleyandreadoria.it/)

Bibliografia
Filippo Alessandro Sebastiani, Viaggio a Tivoli antichissima città latino-sabina fatto nel 1825 (htt
p://books.google.it/books?id=BfI-AAAAcAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false),
Fuligno 1828
F. P., Cronaca della città di Tivoli dal giugno del 1846 al giugno del 1850 (http://books.google.co
m/books?id=fvYuAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false), Roma 1851
AA.VV., Tivoli (http://www.treccani.it/enciclopedia/tivoli_%28Enciclopedia-Italiana%29/) in
Enciclopedia Italiana, 1937.
P.F.Pistilli, Tivoli in Enciclopedia Treccani dell'Arte Medievale (http://www.treccani.it/enciclopedia/ti
voli_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/), 2000
Lazio Itinerari ebraici. I luoghi, la storia, l'arte. Editore Marsilio, 1997 ISBN 88-317-6795-X

Voci correlate
Diocesi di Tivoli
Via Tiburtina Valeria
Venulo
Nuove cartiere di Tivoli
Mazzolini (famiglia)

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale, su comune.tivoli.rm.it.
(EN) Tivoli, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN) Tivoli, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
Le ville di Tivoli protette dall'UNESCO, su sitiunesco.it (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2005).
Tivoli e dintorni - Terre da scoprire, su tibursuperbum.it.
70.° anniversario del bombardamento di Tivoli 1944 2014, su academia.edu.
Libri, riviste, filmati, stampe etc. su Tivoli e il suo territorio, su documentatiburtinaomnia.it.

VIAF (EN) 158290422 (https://viaf.org/viaf/158290422) · LCCN (EN) n81134745 (http://id.


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