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ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S.

Marzano

ESERCIZI di FONDAMENTI DI ANTENNE


Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Tale collezione di esercizi si riferisce a quelli svolti in aula e discussi durante il corso. Tale versione non è esente da
possibili errori tipografici per cui si invita il lettore ad una verifica sistematica e a segnalare eventuali incongruenze.

La lista di esercizi numerici (par. 1) e di domande teoriche (par. 2) si riferisce a:


- analisi di collegamenti di antenne;
- analisi di funzioni di direttività di antenne;
- analisi di antenne lineari a dipolo;
- domande orali nell’ambito di compiti di verifica parziale.

Nel seguito (par. 3) si riporta una breve guida all’utilizzo di un ambiente di calcolo numerico per l’analisi di antenne
lineari mediante il metodo dei momenti (4nec2).

1. ESERCIZI NUMERICI

ESERCIZI SU COLLEGAMENTI TRA ANTENNE

Esercizio C.1: POTENZA TRASMESSA IN UN COLLEGAMENTO SPAZIALE


Due satelliti sono separati in spazio vuoto da una distanza R=100 Mm. Hanno antenne identiche con direttività massima
DM=1000 e operanti alla frequenza portante di 2.5 GHz. Il ricevitore di uno dei satelliti richiede in ingresso una potenza di
20 dBp. Nell’ipotesi di allineamento tra le 2 antenne ed efficienze di antenna unitarie, quale potenza deve irradiare il
trasmettitore dell’altro satellite affinché la potenza ricevuta sia pari a 20 dBp?

Soluzione: WT=10.96 kW

Dati del problema:


Distanza: R= 100Mm
Direttività Tx e Rx: D=1000
Frequenza: f=2.5 GHz=2.5 109 Hz
Potenza ricevuta: WR =20dB pW
Potenza trasmessa: WT =?

Formule rilevanti:
2
c   
 ; WR    G TG R WT ; WR dbpW  10log 10 WR pW
f  4R 

Soluzione:

Per risolvere il problema basta applicare la formula di Friis in spazio vuoto, essendo solo l’onda diretta coinvolta. Per
prima cosa occorre calcolare la lunghezza d’onda:
c 3  108
   0.12 m  12 cm
f 2.5  109

Ver. 3.0 1
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Per il calcolo del guadagno di antenna, considerando che l’efficienza delle antenne Tx e Rx è unitaria:

G T dB  G R dB  10log 10 1000  30 dBi

Quindi, in dB si ha:

WR dBW  20 log  G T dB  G R dB  WTdBW
4R
20dBpW  -200.4  30  30  WTdBpW
WT dBpW  20  200.4  30  30  160.4 dBpW
W W WTdBpW/10
Ma: WT dBpW  10 log 10 T  10 log 10 -T12  WT  10 1210  10 1210160.4/10  10965 W
1 pW 10
Da cui: WT  10965 W  10.965 kW

Esercizio C.2: POTENZA RICEVUTA IN UN PONTE RADIO A MICROONDE


Sia data un’antenna in trasmissione alla frequenza di 1 GHz con guadagno massimo pari 25 dBi e potenza trasmessa pari
a 150 W. Nell’ipotesi di allineamento tra le 2 antenne ed efficienze di antenna unitarie, quale è la massima potenza
ricevuta ad una distanza di 0.5 km in un collegamento in spazio libero vuoto tra l’antenna trasmittente fornita e
un’antenna ricevente con 20 dBi di guadagno massimo?

Soluzione: WR=10.8 mW.

Dati del problema:

Distanza R=0.5 km
Frequenza: f=1 GHz
Guadagno Ant. Tx: G T  25 dBi
Guadagno Ant. Rx: G R  20 dBi
Potenza trasmessa: WT  150W
Potenza Rx: WR  ?

Formule rilevanti:
2
c   
 ; G T dB  10 log 10 G T ; WR    G T G R WT
f  4R 

Soluzione:

Trasformando da dB in valori in unità lineari


c 3  108
   0.3 m  30 cm
f 1  10 9
GT dB
G T  10 10  316
GR dB
G R  10 10  100

Da cui:
2 2
    0.3 
WR    G T G R WT    316  100  150  10.8 mW
 4R   4 500 

Se si volesse operare in dB, avremmo dedotto lo stesso risultato (ovviamente):

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WR dB  20 log 10  G T db  G R dB  WT dB 
4R
 86.42  25  20  21.76  19.66 dBW
 WR dBW -19.66
WR  10 10  10 10  10.8  10 - 3 W  10.8 mW

Esercizio C.3: TEMPERATURA EQUIVALENTE DI RUMORE DI ANTENNA


Un’antenna è puntata verso lo zenith e posta su una superficie terrestre non riflettente. Il 90% dell’angolo solido di
radiazione è contenuto in un angolo solido di 45° dallo zenith, mentre l’8% dell’angolo solido di radiazione è compreso
tra 45° dallo zenith e l’orizzonte. La temperatura di brillanza del cielo tra lo zenith e 45° è di 5 K, tra 45° e l’orizzonte
vale 50 K, mentre sotto l’orizzonte la terra ha temperatura di brillanza pari a 300 K. Calcolare la temperatura equivalente
di rumore di antenna alla porta di uscita dell’antenna nel caso
a) di antenna senza perdite;
b) di antenna con efficienza di radiazione pari a0.99 e temperatura fisica di 300 K.

Soluzione: a) Antenna senza perdite TA=14.50 K; b) Antenna con perdite TA=17.35 K.

Dati del problema:


TB1  5K
 P1  90% P  r  0.99
TB2  50 K ; ; TA  ? ; nel caso di: 
 P2  8% P T0  300 K
TB3  300K
TA '  ?

1
2

45°

3

Formule rilevanti:
1
TA  TB  ,  D ,  d

4
4
TA '  r TA  1  r T0
2 1 1 4
p   Fn  ,   d 
UM  U ,  d   Un  ,  d  D M  D ,  d  D M
4 4 4 4
con P=A angolo solido di radiazione (pattern).

Soluzione:

Dalla definizione di P=A si ha:


1
p  U ,  d 
 U n  ,  d   p1   p 2   p 3 

UM 4
1 1 1
 Un  ,  d  U n  ,  d  U n  ,  d 
   Dd    Dd  D M  Dd
DM DM
1 2 3 1 2 3

Per ipotesi, i tre addendi  p1 ,  p 2 ,  p3 sono rispettivamente il 90%, 8% e 2% di  p e, pertanto, risulta:


 p  p1   p 2   p3  0.9 p  0.08 p  0.02 p

Ver. 3.0 3
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a) Quindi, per la temperatura equivalente di rumore di antenna alla sezione di uscita dell’antenna senza perdite (r=0):
1 1 1 1
TA 
4  T  ,  D ,  d  4  T Dd  4  T Dd  4  T Dd 
4
B
1
B
2
B
3
B

TB1 TB 2 TB3

4  Dd 
1
4  Dd 
2
4  Dd 
3

TB1 D M TB 2 D M TB3 D M
  p1  p 2   p 3  TB1 0.9  TB2 0.08  TB3 0.02
4 4 4
Sostituendo:
TA  TB1 0.9  TB2 0.08  TB3 0.02  5  0.9  50  0.08  300  0.02  14.5 K
b) Considerando le perdite di antenna, ovvero l’efficienza di radiazione, possiamo scrivere:
TA '  r TA  1  r T0  0.99TA  (1  0.99)T0  17.35 K

Esercizio C.4: RAPPORTO SEGNALE-RUMORE PER UN’ANTENNA IN RICEZIONE


Un’antenna a riflettore parabolico con bocca a sezione circolare di diametro L=3 m e rendimento (efficienza) di apertura
pari a 0.5 riceve un segnale dal satellite geostazionario posto alla distanza di 36000 km. La potenza irradiata isotropica
efficace (EIRP) del trasmettitore satellitare è pari a 35 dBW, mentre per il sistema ricevente la banda di frequenza è di 30
MHz con la temperatura equivalente di rumore di antenna e di ricevitore pari a 75 K e 25 K, rispettivamente. Supponendo
di trascurare l’attenuazione di percorso atmosferico e altri contributi dovuti a onda riflessa, rifratta o diffratta, calcolare
nel caso di allineamento tra le antenne:
a) il rapporto segnale-rumore all’uscita dell’antenna in decibel.
b) la dimensione l dell’antenna che garantisca un rapporto S/N di 10 dB.

Soluzione: a) S/N=12.19 dB; b) L=2.33 m.

Dati del problema:


Temperatura di rumore di antenna : TA  75 K
Temperatira di rumore Rx : TRX  25 K
Riflettore di diametro : L 3m
Rendimento d' apertura :  a  0.5
Distanza Tx - Rx : R  36000 km
EIRP trasmittente  35 dBW
Banda ricevitore f  30 MHz
S S
 ? Trovare L affinché  10dB ?
N dB N

Formule rilevanti:
4 Ae WN  kTf
G Ae , a 
 2
A 2 G T G R WT
WR  , L PA  1
EIRP  G T WT 4 2 R 2
Soluzione:

Occorre calcolare la potenza di rumore e la potenza ricevuta dall’antenna. Per WR è necessaria la conoscenza del
prodotto GTWT (ovvero l’EIRP), di GR e della lunghezza d’onda (in realtà, tale parametro si semplificherà nei calcoli).
Si ha quindi:

Ver. 3.0 4
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4 4 4 L2
GR  Ae  a A  
2  2
2 4 a
EIRP/10
EIRP  10  10 3.5  3162 W
2 4 L2 L2 A G T WT
WR   G W
a T T 
4 2 R 2 2 4 16R 2

Per WN basta utilizzare la formula suddetta (in unità lineari) dal momento che i valori sono tutti noti.
WN  k TA  TRX f  1.38  10 -23 75  25 30  106  41.4  10 15 Watt

a) Il rapporto Segnale-Rumore è dato da, quindi:


S WR L2a EIRP 9  0.5  3162 1 S
    16.57   12.19 dB
2 2
N WN 16R WN 16 36  106 41.4  10 
5
 N dB

10
b) Assumendo S  10dB  S  10 10
 10 , si ottiene:
N dB N

L2  
 2
10  16R 2 WN 160  36  106 41.4  10 15
 5.43m  L  2.33m
a  EIRP 0.5  3162

Esercizio C.5: POTENZA RICEVUTA IN UN COLLEGAMENTO SATELLITARE TERRA-SPAZIO


Un collegamento tra terra e satellite geostazionario ha le seguenti caratteristiche di sistema.
- Parametri sistema di terra: Guadagno massimo d’antenna pari a 54 dBi; Attenuazione nella linea di trasmissione pari a -
2 dB; Potenza trasmessa pari a 1250 W; Distanza pari a 37132 km; Frequenza tratta in salita (uplink) pari a 14 GHz.
- Parametri sistema satellitare: Guadagno massimo d’antenna pari a 36 dBi; Potenza trasmessa pari a 200 W;
Attenuazione nella linea di trasmissione trascurabile; Frequenza tratta in discesa (downlink) pari a 12 GHz.
Supponendo di trascurare l’attenuazione di percorso atmosferico e altri contributi dovuti a onda riflessa, rifratta o
diffratta, nel caso di allineamento tra le antenne calcolare:la potenza ricevuta:
a) per la tratta in discesa (downlink) del collegamento terra-satellite;
b) per la tratta in salita (uplink) del collegamento terra-satellite.

Soluzione: a) Tratta in salita all’uscita della linea: WR=2.6 10-9 W (ovvero –85.3 dBW).
b) Tratta in discesa all’uscita della linea: WR=3.6 10-10 W (ovvero –94.4 dBW).

Dati del problema:


- Sistema di terra: G Mter  54 dBi
L fter  2 dB
WTter  1250 W (30.97 dBW)
R  37132 km
f1  14 GHz
- Sistema spaziale: G Msat  36 dBi
L fsat  0 dB
WTsat  200 W(23.01 dBW)
f 2  12 GHz

Formule rilevanti:
 
WR  20log 10  GT  GR  WT  L f con 20 log 10  L FS e L PA  1 .
dBW
4R dB dB dBW
4R
Soluzione:

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a) Tratta in salita: f 1  14Ghz  1  2.14cm


2
   
L FS1  10log 10  1   20log 10 1  206.77 dB
 4R  4R
EIRPter dB  10 log 10 WTter G Mter  G Mter dB  WTter dBW  54  30.97  84.97 dBW

WRsat dBW
 206.8  84.97  36  85.8 dBW (2.61  10 -9 W)

b) Tratta in discesa: f 2  12Ghz  2  2.5 cm  0.025 m


EIRPsat dB
 36  23.01  59.01 dBW
2
L FS2  20 log 10  205.4 dB
4R
WRter  205.4  59.01  54  2  94.4 dBW (3.64  10 -10 W)

Esercizio C.6: RAPPORTO SEGNALE-RUMORE IN UN SISTEMA DI RICEZIONE A MICROONDE


Si consideri un ponte radio a microonde, operante alla frequenza portante di 6 GHz tra due antenne a distanza di 30 km. Il
sistema ricevente in figura ha le seguenti caratteristiche:

Antenna
Linea Amplificatore
Mixer IF

A’ A B
Antenna:
Guadagno antenna: GR=40 dB
Temperatura di rumore d’antenna: TA=100 K
Linea di trasmissione:
Attenuazione totale della linea: L=10 dB
Ricevitore:
Mixer: Attenuazione: LM=6 dB
Figura di rumore: FM=10 dB
Amplificatore IF Figura di rumore: FIF=4 dB
Larghezza di banda: B=10 MHz

Se l’antenna trasmittente ha un guadagno (massimo) pari a 40 dBi, determinare la potenza da trasmettere per avere un
rapporto S/N all’uscita dell’amplificatore a media frequenza (IF: Intermediate Frequency) pari a 30 dB, assumendo i
sistemi perfettamente adattati e trascurando le perdite di percorso atmosferico.

Soluzione: WT=3.62 mW.

Formule rilevanti:
- Potenza del rumore disponibile dall’antenna: WN  kTA  f
- Rumore(aggiuntivo)introdotto dalla rete 2 porte di fattore di rumore F e amplificazione A e temperatura To:
Wna  F - 1AkT0 f con T0  290K
- Rumore(aggiuntivo)introdotto da una rete 2 porte passiva (la linea di trasmissione) con fattore di perdita
L -1
L  1 A : Wna  KT0 f
L
F2  1 F3  1
- Cascata di reti 2 porte: F  F1    ...
A1 A1A 2

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2
- WR  G G W
4R 2 T R T
Soluzione:

FM  10dB  FM  10
FIF  4 dB  FIF  2.5
L M  6dB  L M  4
L  10dB  L  10
kf dB
 10 log 10 1.38  10  23  10  10 6  158.6 dB

Attenuazione spazio libero: L FS  20 log 10  137.55dB
4R
Rumore alla sezione A
1 L -1 T  L - 1T0
WnA  KTA f  KT0 f  Kf A  37.4  10 15
L L L
TA  L - 1T0
WnA dB
 10 log 10 Kf  10log 10  158.6  24.33  134.27dB
L
Rumore introdotto da Mixer + Amplificatore IF (direttamente sull’uscita B)

FMA  FM 
FIF  1  F  FIF  1L M  10  2.5  1  4  16
M
AM
A IF A A
Wn M  A  FM  A  1 KT0 f  IF  15  1.38  10 6  290  IF  600  10 15 Watt
LM LM LM
Wn M  A  A IF dB
 LM dB
 10 log 10 637  10 15  A IF dB
 LM dB
 121.96dBW
dB

Rumore totale alla sezione B


Esso sarà la somma del rumore WnM+A dovuto al mixer e all’amplificatore IF e il contributo Wn sulla sezione A
moltiplicato per il guadagno dell’amplificatore IF e diviso per l’attenuazione della linea di TX. Cioè:
A IF A A A
Wn B  Wn A  Wn M  A  37.4  10 15 IF  600  10 15 IF  IF 637.4  10 15
LM LM LM LM
Wn B  A IF dB
 LM dB
 10log 10 637  10 15  A IF dB
 LM dB
 121.96dBW
dB

Potenza del segnale in B:


2 1 A IF
WSB  G T G R WT
4R 2
L LM
WSB  L FS dB  G T dB
 GR dB
 WT dB
 A IF dB  10  L M dB
 67.55  WT dB
 A IF dB
 LM dB
dB

Rapporto Segnale-Rumore è, dunque, dato da:

WNB
WSB
 WSB
dB
 WNB
dB
 67.55  A IF dB
 LM dB
 WT dB

  121.96  A IF dB
 LM dB

dB

 67.55  121.96  WT dB
 54.41  WT dB

WSB  WNB  30dB  54.41  WT dB


 30dB  WT dB
 30  54.41  24.4 dBW 
 WT  3.62  10 3 W

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ESERCIZIO C.7: COLLEGAMENTO TRA ANTENNE IN ATMOSFERA STRATIFICATA


Si consideri un collegamento inclinato terra-satellite tra due antenne allineate nella direzione di massimo puntamento.
Nell’ipotesi di terra piatta e atmosfera stratificata verticalmente, siano assegnati i seguenti dati:
- frequenza del collegamento pari a 30 GHz in atmosfera con indice di rifrazione pari circa a 1;
- EIRP (Effective Isotropic Radiated Power) dell’antenna satellitare pari a 60 dBW;
- angolo zenitale di inclinamento del collegamento pari a 60° (ovvero, angolo di elevazione sull’orizzonte pari a 30°);
- distanza zenitale tra l’antenna satellitare geostazionaria e la terra pari a 36000 km;
- attenuazione zenitale di percorso tra 0 km (superficie terrestre) e 5 km di quota pari a 1 dB/km e nulla altrove;
- guadagno massimo dell’antenna a terra, calcolato alla porta di uscita, pari a 50 dBi;
- rapporto di potenza segnale-rumore alla porta di uscita dell’antenna a terra pari a 30 dB.
Si ricavino:
a) la potenza ricevuta alla porta di uscita dell’antenna di terra;
b) la potenza di rumore alla porta di uscita dell’antenna di terra.

Soluzione: a) WR=1.22 pW=-119.13 dBW; b) WR=1.22 10-3 pW= -149.13 dBW. Si ricordi che per l’attenuazione
specifica in potenza vale [dB/km]=4.343 [Np/km] e che per percorsi inclinati in mezzi stratificati vale r=z/sin(elev).

Soluzione:

Si usi l’equazione di Friis in dB:


2
WR  G T WT G R L => WR |dB  ( G T |dB  WT |dB )  G R |dB  L FS |dB  L PA |dB  EIRP |dB G R |dB  L FS |dB  L PA |dB
4R 2 PA
c 3  108 m/s
con     1 cm  0.01 m
f 30  10 9 Hz

Occorre calcolare LFS e LPA, considerando un angolo di elevazione (complementare a quello zenitale) si 30°.
H sat 36000
Per quanto riguarda LFS, si ha: R sat    72000 km , da cui:
sin( 30 ) 0.5
2
2  10 2 
L FS   
   1.22  10 22  219.12 dB
6 
4R sat   4  72  10 
2

Per quanto riguarda LPA, l’effetto è limitato alla troposfera (con precipitazioni):
 sP R trop H trop 5000  sP|dB / km 1
L PA  e con Rtrop    10 km Ma:  sP    0.23 Np/km
sin( 30 ) 0.5 4.343 4.343

da cui: L PA  e 0.2310  0.1 ovvero in dB: L PAdB  10 log( 0.1)  10 dB

a) Quindi, la potenza ricevuta è pari a:


WR |dB  EIRP |dB G R |dB  L FS |dB  L PA |dB  60dBW  50dBi  219.13dB  10dB  119.13 dBW  1.22 pW

b) La potenza di rumore di sistema è derivabile dal rapporto S/N:


S WR S
 da cui:  WRdB  WNdB  30 dB
N WN N dB
S
Quindi, si ha che: WNdB  WRdB   119.13  30  -149.13 dB  1.22  10 -15 W  1.22 10 - 3 pW
N dB

ESERCIZIO C.8: COLLEGAMENTO TRA ANTENNE IN MEZZO DISSIPATIVO


Si consideri un ponte radio terrestre a microonde con tratta orizzontale di 10 km in atmosfera omogenea, caratterizzata da
un’attenuazione specifica  in potenza. Siano date le seguenti specifiche del collegamento:
- frequenza della portante in atmosfera pari a 3 GHz con indice di rifrazione pari circa a 1;
- potenza trasmessa pari a 100 W con efficienza di radiazione di 0.9 e direttività massima di 30 dBi;
Ver. 3.0 8
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- rapporto segnale-rumore in ricezione di 30 dB con guadagno massimo dell’antenna ricevente di 30 dBi e banda di
frequenza del ricevitore pari a 100 MHz;
- rapporto G/T in ricezione pari a 1 K-1.
Nell’ipotesi di allineamento delle antenne, calcolare:
a) la potenza di rumore (in dBW) all’uscita dell’antenna in ricezione (si ricordi che la costante di Boltzman è k=1.38 10-23
J/K);
b) il valore dell’attenuazione specifica  (in dB/km) del mezzo.

Soluzione: a) WN=-118.6 dBW; b) =4.6 dB/km. Si ricordi che [dB/km]=4.343 [Np/km].

Soluzione:

Si usi l’equazione di Friis in dB e l’espressione del rapporto segnale-rumore:


WR  G MT WMTG MR L FS L PA => WRdB  G MTdB  WTdB  G MRdB  L FdBS  L PAdB
WN  kB fTsys  kB f ( T A  TREC ) => WNdB  10 log( kB )  10 log( f )  10 log( Tsys )
c 3  108 m/s
con     10 cm  0.1 m
f 3  109 Hz
2
 2   10 1 
L FS  10 log    20 log    121.98 dB
 4  10  10 
 4R  
2 3
 
Inoltre:
G MR  10 30 / 10  1000
G MT  r D MT => GMTdB  10 log(r )  DMTdB  0.457  30  29.54 dBi
WTdB  10 log(WT )  10 log( 100 )  20 dBW
a) Per la potenza di rumore si ha:
WNdB  10 log( 1.38  10 23 )  10 log( 100  106 )  10 log( Tsys )
G MR G 1000
dove G / T  , da cui: Tsys  MR   1000 K
Tsys G/T 1
Quindi: WNdB  10 log( 1.38  10 23 )  10 log(100  106 )  10 log(10 3 )  228.6  80  30  118.6 dBW
b) Per calcolare l’attenuazione specifica di percorso, occorre ricordare che:
 
L PA  e  sP R => L PAdB  10 log e  sP R   sP R 10 log e  4.343 sP R   sPdB / km R
 sPdB / km
da cui  sP  con R in km.
4.343
Dai dati sappiamo che:
S
 WRdB  WNdB  30 dB
N dB
S
Per cui:  WRdB  WNdB  G MTdB  WTdB  G MRdB  L FdBS  L PAdB   WNdB
N dB
Allora:
S
LPAdB  - G MTdB  WTdB  G MRdB  LFdBS   WNdBdB  30  29.54  20  30  121.98  (118.6)  46.16 dB
N
Da cui:  sPdB / km   LPAdB / R  (46.16 / 10)  4.616 dB/km

Ver. 3.0 9
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

ESERCIZI SU DIRETTIVITÀ DI ANTENNA

Esercizio D.1: DIRETTIVITÀ DI ANTENNE A FASCIO DIREZIONALE


Consideriamo tre antenne aventi le seguenti intensità di radiazione:
Antenna A :  U M sensen 2
 0  
Antenna B : U ( ,  )   U M sensen 3 con e U ( ,  )  0 altrove
 U sen 2sen 3 0  
Antenna C :  M
a) Calcolare il valore esatto della direttività delle tre antenne.
b) Calcolare il valore approssimato della direttività a partire dalle larghezze del lobo a metà potenza usando la formula di
Kraus.

Soluzione: a) Valori esatti di DM: 5.09; 6.00; 7.07. b) Valori approssimati di DM: 3.79; 4.56; 6.08.

Dati del problema:


Antenna A :  sensen 2
 0  
Antenna B : U n ( ,  )   sensen 3 con e U n ( ,  )  0 altrove
 sen 2sen 3 0  
Antenna C : 
Direttività D M ( valore esatto)? D M ( valore approssimato)?

Formule rilevanti:

P r, ,  
r 2 P r, ,   U ,   U ,  
D ,      
WT / 4r 2 WT / 4 WT / 4 U iso
2 
WT  P r, ,    r 0dS 
  P r, , r d  0 0 U , sindd
2

4
4 4 4 1 4.1253  10 4
DM    
 A 1rad  2 rad  / 180 2 1deg  2 deg 1deg  2 deg
dove 1 e 2 sono angoli a metà potenza sui 2 piani principali

Soluzione:

a) Per il calcolo della direttività esatta si ha:

Antenna A:
Diagramma nel piano zy ovvero =90° (si noti l’angolo complementare a metà potenza):

1
*
y

1 
*   1
2 2
1 
sin 1   1  30 
2 6
  2
1    21    2     , 1  180  2  30  120
6 3 3
Diagramma nel piano xy ovvero =90° (si noti l’angolo complementare a metà potenza):

Ver. 3.0 10
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2 
  1   2    21
2 2
 
2    2  
4 2
1 1 
sin 2 1   sin 1   1   45
2 2 4

* y

1
x
2 
*   1
2 2

Soluzione esatta per Antenna A:


U  U M sin  sin 2  0   0  
   
WT    U M sin  sin 2  sin dd  U M  sin 2 d  sin 2 d
0 0 0 0
   
1  cos 2 1 1 
Calcoliamo l’integrale: sin 2 d  
0
0 2 d  2 0 d  2 0 cos 2d  2
 2
Da cui risulta : WT  U M  UM
2 2 4
U ,   4U M 16
D M  D ,    max
   5.09  7.07 dBi
max
WT / 4 U M / 4 
2

Antenna B:
Soluzione esatta per Antenna B:
U  U M sin  sin 3 
   
WT    U M sin  sin  sin dd  U M  sin d  sin 3 d
3 2

0 0 0 0
  
cos 3 
Calcoliamo:  sin d    sin d cos    cos   1d cos  
 
3 2 2
0
 cos  0

0 0 0
3
1 1 2 4
     1  1    2 
3 3 3 3
4 4
WT  U M  UM 
32 6
4U M 4U M
DM    6  7.78 dBi
WT 4
UM
6

Antenna C:
Soluzione esatta per Antenna C:

Ver. 3.0 11
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U  U M sin 2  sin 3 
   
44
WT   U M sin  sin  sin dd  U M  sin d  sin 3 d  U M
2 3 3

0 0 0 0
33
4U M 4U M 9
DM     7.07  8.5 dBi
WT 44 4
UM
33

b) Per il calcolo della direttività approssimata si ha:

Antenna A :
U  U M sin  sin 2 
 1
- piano   sin 1 
 1  30   1  120
2 2
 1
- piano   sin 2 1    1  45   2  90
2 2
41253 41253
da cui D M    3.81  5.82 dBi
1 2 120  90

Antenna B :
U  U M sin  sin 3 
 1
- piano   sin 1 
 1  30   1  120
2 2
 1
- piano   sin 3 1   1  52.5   2  74.93
2 2
41253 41253
da cui D M    4.58  6.61 dBi
1 2 120  74.93

Antenna C:
U  U M sin 2  sin 3 
 1
- piano   sin 2 1 
 1  45  1  90
2 2
 1
- piano   sin 3 1   1  52.5   2  74.93
2 2
41253 41253
da cui D M    6.11  7.86 dBi
1 2 90  74.93

Esercizio D.2: DIRETTIVITÀ DI UN’ANTENNA CON FASCIO A COSENO RIALZATO


Consideriamo un’antenna avente la seguente intensità di radiazione dipendente da un coefficiente di rastremazione n:

U M cos n  con 0     / 2, 0    2
U ( ,  )  
 0
a) Disegnare i diagrammi di radiazione e calcolare il valore esatto della direttività massima dell’antenna nel caso n=1.
b) Calcolare il valore approssimato della direttività massima a partire dalle larghezze del lobo a metà potenza

Soluzione: a) DM=4; b) DM2.86.

Dati del problema:

Ver. 3.0 12
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

U cos n  con 0     / 2, 0    2
U ( ,  )   M
 0
DM  ? con n=1; D Mapprox =?

Formule rilevanti:

U ,   4U ,   4
D ,     , D M  maxD ,   
 
4 4
WT U  ,  d  1rad  2 rad

Soluzione:

a) Diagramma cartesiano e solido di radiazione

U n  
x

n=2
n 1
n=2 n=1


z
  
2 P
y

  
2 2 2 2
WT   U ,  d    U 0 cos sin dd  2U 0  cos sin d  2U 0  cosd cos 
4 0 0 0 0

cos 2  2
 1
 2U o  2U 0     U 0
2 0  2
4U 0 cos 
D ,     4 cos   D M  4  D M  6.026 dBi
U 0 dB

b) Considerando l’apertura del fascio a –3dB (metà potenza), si ha:


D ,    4 cos  U n  ,    cos 
1 da cui 1, 2  2  1, 2  120
cos 1, 2   1, 2  60
2
4 4 1 41253 41253
D Mapprox   2
   2.86  4.56 dBi
1rad  2 rad 1deg  2 deg ( / 180 ) 1deg  2 deg 120  120

Esercizio D.3: DIRETTIVITÀ DI UN’ANTENNA A FASCIO GAUSSIANO


Consideriamo un’antenna a riflettore parabolico con fascio di radiazione principale di tipo gaussiano:

   / 0 2
U ( ,  )  U M e 0     / 2 0    2
 0

Il parametro 0 è legato alla dimensione caratteristica dell’antenna l, essendo 0=/l. Assumendo l’antenna sia molto
direttiva (ovvero antenna con fascio a pennello con 0<<1), trascurando l’effetto dei lobi secondari e la frequenza di
lavoro pari a 30 GHz:
Ver. 3.0 13
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

a) Calcolare il valore esatto della direttività massima dell’antenna e la dimensione dell’antenna quando la larghezza del
lobo a metà potenza è 3dB=2°.
b) Calcolare il valore esatto della direttività massima dell’antenna e la dimensione dell’antenna quando la larghezza del
lobo a metà potenza è 3DB=20°.

Soluzione: a) DM=9118.9, l=48 cm quando 1/2=2°; DM=91.19, l=4.8 cm quando 1/2=20° (si consideri che per antenne
relativamente direttive sin)
Dati del problema:
2
    
U ,    U M e  0 
0   0    2 Antenna con fascio Gaussiano, 0  , f  30 GHz
2 l
DM  ?
l  ? per 3dB  2.0 o 20

Formule rilevanti:

4U ,   4U ,  
D ,     D M  maxD ,  
WT  U ,  d
4

Soluzione:

a) Considerando il dominio di definizione dell’intensità di radiazione:


 2  2
2 2     2    
 
WT   U ,  d  U M   e  0 sin dd  U M 2  e  0 sin d
4 0 0 0
Diagramma di radiazione a simmetria circolare (piano azimutale =costante):

0.5 U n  ,  

1
e


1
0
1

Sotto l’ipotesi che  0 sia piccolo, il fascio U n  ,   risulta molto stretto intorno all’asse   0 . Pertanto anche le
escursioni di  possono considerarsi limitate nell’intorno di   0 , quindi possiamo assumere sin   . Inoltre, per
2
      
quanto appena detto, sebbene la U ,   sia definita per 0    , il valore   è già tale da fornire e  0 
 0,
2 2

quindi l’estremo superiore dell’integrale può essere esteso da a :
2
2
      
   x 2 x 2 dx 2 2
WT  U M 
2 e  0  d  U M 202 e xdx  U M 202 e  U M 2 0 e z d  z  

2 2
0 0 0 0

 U M 02 e z

0

 U M 02 e    e 0  U M 02 
2
      
2
UM e  0 4   
Da cui: D ,    4  2 e  0
U M 02 0

Ver. 3.0 14
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Per la direttività massima abbiamo, pertanto:


4 4
DM  da cui  A   02
 2
0 DM

Imponendo le due condizioni sulla larghezza del lobo a metà potenza si ottiene l’apertura a –3dB, otteniamo:

 1   2 uguale sui due piani   0,
2
2 2
 1   1  
Su un piano principale, vale: e  0
   1   ln 0.5  0.6931  1  0.69310  0.830
2  0 
1
Da cui: 0  1  1.21
0.83

 3dB 2  1
a) Per il primo caso abbiamo: 1    1  0  1   1.2
2 2 0.83 0.83
Il valore della direttività massima richiesto è, dunque:
4 4 4 4 1
DM     2  9118.9  39.599 dBi
 2
0 1.21  1.2 1  1.2 (1 / 180) 2
2 2 2

3dB 20  10


Nel secondo caso: 1    10  0  1   12
2 2 0.83 0.83
per cui:
4 4 4 4 1
DM      91.19  19.6 dBi
 2
0 1.21 
2
1.2 1 
2 2
1.2 (10 / 180) 2
2

b) La dimensione caratteristica (diametro) dell’antenna nei 2 casi è:


 c 3  108 10 2
l    
0 f0 30  10 9 0 0
10 2  180
Per  3dB  2 : l   0.48 m  48 cm
1.2
10 2  180
Per  3dB  20 : l   0.048 m  4.8 cm
12

ESERCIZIO D.5: DIRETTIVITÀ DI ANTENNE E CAMPO LONTANO


Si consideri un’antenna di dimensione massima pari a 1 m operante alla frequenza di 1 GHz. Di tale antenna avente
efficienza di polarizzazione unitaria, siano noti i seguenti parametri:
- intensità di radiazione normalizzata Un()=(cos)2 con  angolo zenitale rispetto all’asse z di puntamento
dell’antenna;
- resistenza di perdita ohmica pari a 1  e resistenza di radiazione pari a 10 ;
- rapporto d’onda stazionaria in tensione alla porta di uscita dell’antenna pari a 3 dB.
Si ricavino:
a) la direttività, l’efficienza totale e il guadagno dell’antenna nella direzione del massimo all’uscita dell’antenna e per
=10°;
b) la distanza limite di campo lontano per uno sfasamento massimo pari a /8 e /2.

Soluzione: a) D(0°)=3, D(10°)=2.9; G(0°)=2.7, G(10°)=2.6; Si noti che VSWR è dato in tensione; b) rF=6.67 m se
=/8, rF=1.67 m se =/2.

Soluzione:

Ver. 3.0 15
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Valgono le seguenti relazioni: G( ,  )  r D( ,  ) e t  r m p .


Rr 10
L’efficienza di radiazione è pari a: r    0.9
Rr  Rl 10  1
2
VSWR  1
L’efficienza di disadattamento è pari a:  m  1  .
VSWR  1
Ma essendo definito in tensione: VSWR dB  10 log(VSWR ) => VSWR  10VSWRdB /10  10 3 /10  2
2
2 1
Per cui:  m  1   1  1/ 9  0.88
2 1
a) L’efficienza totale è pari: t  r  m p  0.9  0.88  1  0.8

U ( ,  ) U n ( ,  ) cos 2 ( )
La direttività è definita come: D( ,  )  4  4  4
4 U n ( ,  )d 4 cos
2
WT ( )d
Ma si ha:
2    
cos 3 ( )  1 1 4
4 cos   
2 2 2 2
( )d  cos ( ) sin dd  2 cos ( ) sin d  2 cos ( )d cos    2  2      
3
0
 3 3 3
0 0 0 0
a) Quindi:
4 cos 2 ( )
D( ,  )  3  3 cos 2 ( )
4
da cui si deduce che:

G( 0,  )  r D( 0,  )  0.9  3  2.7
G(10,  )  r D(10,  )  0.9  2.9  2.61

b) Per sfasamento massimo di /8, si ha:


D 2 D 2 ( 1 m )2
rF  2 a  2 f a  2  109 Hz  6.67 m
 c 3  108 m/s
Per sfasamento massimo di /2, si ha:
Da 2 D 2 ( 1 m )2
rF   f a  109 Hz  1.667 m
2 2c 2  3  108 m/s

Ver. 3.0 16
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

ESERCIZI SU ANTENNE LINEARI A DIPOLO

ESERCIZIO L.1: EFFICIENZA DI RADIAZIONE DI UN’ANTENNA DIPOLARE


Un’antenna lineare non caricata, alimentata da una corrente Ig (valore di picco reale), ha intensità di radiazione:

 0  
U ( ,  )  aI g 2 sen 2 con 
 0    2
Assumendo a=1, calcolare l’efficienza di radiazione r nel caso di resistenza di perdita Rl=0.5 .

Soluzione: r=0.97.

Formule rilevanti:
2W Rr
Rr  2 T WT   U ,  d r 
Ig 4
Rr  Rl

Soluzione:

Il solido di radiazione è rappresentato di seguito:

z
P

x
La potenza trasmessa è data da:
 2 
2 8
WT  I  U  ,  d   U  ,  d    sin  sin dd  2  sin 3 d  4
2 2
g n n
4 4 0 0 0
3 3
essendo, infatti:
    
cos 3  4 1 4
 cos  0      1  1 

0     0    0    0  
3 2 2
sin d sin d cos cos d cos d cos
3 0 3 3 3

Quindi, dalle definizioni si ottiene:


2
2 WT 2 I g 8 16
R r  2  2  U n  ,  d  2   16.75
Ig Ig 3 3
Rr 16.75
r    0.97
R r  R l 16.75  0.5

Ver. 3.0 17
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

ESERCIZIO L.2: DIPOLI NON CARICATI


Si consideri un’antenna a dipolo non caricato alimentata al centro immersa in un mezzo con permeabilità magnetica
relativa r=1, costante dielettrica relativa r=4 e conducibilità nulla. Per tale antenna con efficienza di antenna unitaria,
siano note in ricezione nella direzione di massima radiazione le seguenti misure di:
- tensione a vuoto pari a 7 V;
- corrente di corto circuito pari a 0.1 A;
- densità di potenza incidente pari a 100 mW/m2, dovuta a onda piana uniforme monocromatica.
Si calcolino:
a) l’area equivalente massima;
b) a parità di area equivalente, la direttività massima dell’antenna e la frequenza dell’onda piana incidente nel caso in cui
l’antenna si comporti in ricezione come un dipolo a semionda non-caricato.
Soluzione: a) AeM=0.875 m2; b) f=57.95 MHz; si noti che sia  che u (vel. luce nel mezzo) differiscono dai rispettivi
valori nel vuoto

Soluzione:
  0 0 1 1
L’impedenza caratteristica del mezzo è data da:       377  188.5 
c   0 r 0 n 4
1
Il campo elettrico incidente si può ottenere dalla densità di potenza incidente: P  | Ei |2 Da cui:
2
| Ei | P 2  0.1  377  6.14 
V 7 | E | 6.14 A
Dalla definizione di altezza elettrica equivalente: h M  aM   1.14 m ed essendo | H i | i   0.0326 ,
Ei 6.14  188.5 m
I 0.1
si ottiene l’altezza magnetica equivalente massima: h mM  aM   3.067 m .
Hi 0.0326
a) Possiamo sfruttare la seguente eguaglianza per calcolare l’area equivalente massima:
h h 1.14  3.067
AeM  M mM   0.874 m 2
4 4
A
b) Per il calcolo della frequenza nel mezzo, assumendo il dipolo corto, si ha: 2  4 eM .
1.64
A 0.874 c/n 1 / 4 1.159 115.9
Da cui:   4 eM  4  2.588 m da cui: f   3  108   108   57.95 MHz
1.64 1.64  2.588 2 2
4 4
La direttività massima è pari a: D M  2 AeM  0.874  1.640  2.148 dBi , come d’altronde già noto.
 ( 2.588 )2

ESERCIZIO L.3: DIPOLI IN RICEZIONE


Si consideri un’antenna a dipolo cilindrico corto non caricato, alimentata al centro e immersa in un mezzo con
permeabilità magnetica relativa r=1, costante dielettrica relativa r=9 e conducibilità nulla. Per tale antenna con
efficienza di adattamento e polarizzazione unitarie e reattanza di ingresso pari a -10, siano note:
- la lunghezza del dipolo pari a 10 cm, il raggio della sua sezione trasversale pari a 1 cm e la sua resistenza specifica
Rs=6.14 ;
- il modulo del campo elettrico dell’onda piana uniforme incidente pari a 10 V/m e relativa potenza ricevuta di 47.34 mW.
Per tale dipolo corto in spazio libero (da altre sorgenti e ostacoli), calcolare:
3.a) la resistenza di radiazione (in ) ed efficienza di radiazione;
3.b) la corrente di corto circuito (in A), caratteristica del circuito equivalente parallelo in ricezione dell’antenna.

Soluzione: a) Rr; r=0.168; si noti che  differisce dal rispettivo valore nel vuoto; b) Ia= 0.017 + j0.043 A.

Soluzione:
  0 0 1 1
L’impedenza caratteristica del mezzo è data da:       377  125.66  .
c   0 r 0 n 9

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La potenza ricevuta è: WR  43.34 mW . Per cui possiamo sfruttare le relazioni di un dipolo in ricezione:
1 2 2(125.66 )
WR  AeM Pi  AeM | Ei |2 ovvero AeM  WR  ( 48  10  3 )  0.121 m 2
2 | Ei |2
|10|2
2 2 3 A 0.121
Da cui si ha per i dipoli corti: AeM  DM  =>   8 eM  8  1.001 m
4 4 2 3 3
a) Per i dipoli corti si possono usare le seguenti formule per le resistenze di radiazione e perdita:
  l 2   0.1  2
Rr      125.66      0.658 
6   6  1.001 
l 0.1
Rl  Rs   6.14  3.257 
6a 6 0.01
Rr 0.658
Da cui l’efficienza di radiazione è pari a: r    0.168 .
Rr  Rl 0.658  3.257
Si noti come il dipolo, non essendo sottile, risulti molto inefficiente radiativamente.

b) Dalla relazione dell’impedenza di antenna che lega tensione di a vuoto alla corrente di corto circuito nell’ambito dei
circuiti equivalenti di antenna:
V
Z a  a  ( Rr  Rl )  jX a
Ia
V Va Va Va
deduciamo che: I a  a    
Z a ( Rr  Rl )  jX a ( 0.658  3.257 )  j 10 3.915  j 10
l 0.1
Ma per un dipolo corto: Va  h M Ei  Ei  10  0.5 V/m per cui si ottiene:
2 2
0.5 0.53.915  j 10 
Ia    0.0170 + j0.0434 A
3.915  j 10 3.915  j 10 3.915  j 10 

ESERCIZIO L.4: MONOPOLO IN RICEZIONE


Si consideri un monopolo cilindrico non caricato su piano conduttore perfetto, alimentato alla base e immerso in un
mezzo con costanti primarie r=1, r=2 e =0 S/m. Il monopolo cilindrico abbia una lunghezza di 1 m, una sezione
circolare di raggio di 1 cm, una resistività superficiale di 0.003  e lavori ad una frequenza centrale pari a 2 MHz nel
vuoto. Si calcolino:
a) l’efficienza di radiazione e la potenza massima in ricezione ai morsetti di uscita dell’antenna, supponendo che in
direzione normale incida un campo magnetico piano e uniforme di fasore pari a 0.1 A/m.
b) il guadagno massimo e il valore teorico della reattanza di ingresso nel caso di monopolo sottile.
Soluzione: si noti che la lunghezza d’onda è nel mezzo. Per il monopolo si consulti il formulario a partire dal dipolo immagine. a)
r=0.6, WRM=3.6 kW; b) GM=2.6 dBi, Xa=2.26 k

Soluzione:

Si calcoli la lunghezza d’onda nel mezzo a partire dalla velocità dell’onda irradiata localmente TEM e dalla frequenza di
v 1 1 1 1 1 c 1
oscillazione nel vuoto:      .
f  c f 0  0 0  r f 0 n f 0
c 1 3  108 1 3  10 2
Per cui si ha:      106.7 m
n f0 2 2  106 2 2
  0 0 1 1
Corrispondente si ha:       377  266.58 
c   0 r 0 n 2
Si deduce che l<<per cui il monopolo non caricato è corto elettricamente. Per l’analisi del monopolo, si può ricorrere al
dipolo immagine di lunghezza 2l tenendo conto che l’irradiazione è solo nell’emisfera di giacitura del monopolo.
RrMP
a) Per l’efficienza di radiazione, occorre calcolare: r  .
RrMP  RlMP

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Si ha per il dipolo corto immagine:


  2l  2   2 
2
RrDP      266.58     0.0490 
6 6  106.7 
2l 2
RlDP  Rs   0.003  0.0318 
6a 6 0.01
 RrDP 0.0490
RrMP  2  2  0.0245  0.0245
Da cui per il monopolo:  e, quindi: r   0.606
RlMP  RlDP  0.0318  0.0159  0.0245  0.0159
 2 2
1 
Per la potenza massima in ricezione vale: WR  AeM Pi  AeM | Ei |2  AeM | H i |2
2 2
L’area equivalente si ricava dalla direttività del monopolo corto:
3 2 2 (106.7 )2 3
D MMP  2 D MDP  2   3 ovvero AeMMP  D MMP  2 D MDP  3  2718 m 2
2 4 4 4
 2 266.58 2 3
Per cui si ha: WR  AeM | H i |  2718  | 0.1|  3.623  10 W  3.623  kW
2 2
b) Il guadagno del monopolo si deduce facilmente da:
G MMP  r D MMP  r 2 D MdP  0.606  3  1.818  2.596 dBi
Per la reattanza, si può usare l’approssimazione per il dipolo immagine sottile di lunghezza 2l:
Z aDP   jZ0 cot( k 2l / 2 ) con Z0=.

 2 2l   2 2  1  3
Da cui: X aDP   cot( k 2l / 2 )   cot    266.58 cot    4.522  10  .
  2  106.7 2 
X aDP  4.522  10 3
Ma, dal modello di impedenza e per immagine, per il monopolo vale ancora: X aMP    2.261 k
2 2

ESERCIZIO L.5: CAMPO E.M. IRRADIATO DA DIPOLO IN PRESENZA DI PIANO CONDUTTORE


Si consideri un dipolo elettrico non caricato di lunghezza l=1 cm, di sezione avente raggio a=1 mm, resistenza
superficiale Rs=0.614  e corrente massima del generatore pari a 1 mA. Se la frequenza di lavoro è 900 MHz, calcolare:
a) la distanza limite di campo lontano del dipolo in spazio libero per il limite di fase a /8;
b) la potenza irradiata, la resistenza di radiazione Rr e l’efficienza di radiazione r in spazio libero;
c) in presenza di piano conduttore elettrico perfetto (CEP) a distanza d dal dipolo, la resistenza di radiazione e
l’efficienza di radiazione nel caso in cui d=0 e il dipolo sia parallelo al piano CEP a parità di generatore;
d) in presenza di piano CEP a distanza d dal dipolo, la resistenza di radiazione e l’efficienza di radiazione nel caso in cui
d=0 e il dipolo sia ortogonale al piano CEP a parità di generatore.
Soluzione: a) rF=0.6 mm; b) WT=0.9 pW, Rr=0.18 , r=0.36; c) Rr=0 , r=0; d) Rr=0.7252 , r=0.358;

Soluzione:

Si calcoli la lunghezza d’onda nel mezzo a partire dalla velocità dell’onda irradiata localmente TEM e dalla frequenza di
c 1 3  108 1 3
oscillazione nel vuoto:      0.33 m .
n f0 1 900  10 6 9
Essendo l<<, il dipolo può assumersi corto.
Da2 l2 ( 0.01)2
a) Per la distanza di campo lontano a /8 si ha: rF  2  2 . Per cui: rF  2  0.6 mm
  0.33
b) Calcoliamo le resistenze del dipolo corto:
  l 2  2
 0.01 
RrDP      377     0.1813 
6  6  0.33 

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l 0.01
RlDP  Rs   0.614  0.3257 
6a 6 0.001
RrDP 0.1813
Per cui: r    0.358
RrDP  RlDP 0.1813  0.3257
La potenza irradiata sarà espressa da:
1
WTDP  RrDP | I M |2  0.5 * 0.1813* | 0.001|2  9.0650  10 -8 W  0.9 pW
2
c) Possiamo applicare il teorema delle immagini nel caso di dipolo appartenente al piano conduttore perfetto z=0. In tal
caso, il dipolo immagine è percorso da corrente uguale e contraria e appartiene al piano z=0 per cui la corrente
complessiva Ieq del dipolo equivalente sarà nulla e così il campo irradiato (proporzionale a Ieq) e la potenza trasmessa.
WTPAR
Quindi: RrPAR   0 da cui: rPAR  0
1/ 2| I g |2
d) In tal caso il teorema delle immagini prevede un raddoppio della corrente del dipolo equivalente Ieq=2 IM. Per cui la il
campo irradiato, proporzionale a Ieq, sarà doppio e la potenza trasmessa quadrupla rispetto al caso in spazio libero. La
corrente del generatore rimane, per assunzione, invariata. Tuttavia, l’integrazione della potenza deve essere eseguita nel
solo semispazio superiore, ovvero su 2 e non su 4.
Quindi avremo:
WTPORT 1 / 2 ( 4WTDP )
R rORT  2
  2 R rDP  2  0.1813  0.36 
1/ 2 | I g | 1 / 2 | I g |2
Poiché Rl è proporzionale all’integrale del modulo quadrato della corrente I(z) sul dipolo, poiché quest’ultima raddoppia
per il dipolo equivalente, anche Rl quadruplicherà:

RlORT  4 RlDP  4  0.3257  1.30 


RrORT 2 R rDP
In sostanza, l’efficienza di radiazione rimarrà invariata:  r    0.19
R rORT  RlORT 2 RrDP  4 RlDP

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ESERCIZI SU ANTENNE AD APERTURA

ESERCIZIO A.1: ANTENNA AD APERTURA RETTANGOLARE


Sia data un’antenna ad apertura rettangolare, di dimensione a/=3 lungo x e b/=2 lungo y, illuminata uniformemente in
ampiezza e fase costante con polarizzazione lineare lungo x. Nell’ipotesi di fattorizzabilità dell’illuminazione, si formuli
in modo sintetico, ma esaustivo:
a) la funzione di radiazione e la larghezza nullo-nullo del lobo principale sul piano E e H e il relativo diagramma polare
sul cerchio di visibilità;
b) l’area equivalente massima, la direttività massima e l’efficienza di apertura nel caso di illuminazione di ampiezza sia
uniforme lungo x.
Soluzione a) 3dBE=2/3 rad; 3dBH=1 rad b) AeM=62; DM=24; a=1.

Soluzione:

Dalla teoria della radiazione dell’apertura, sappiamo che la funzione di radiazione è data da:
sin( u ) sin( v ) sin[( a /  ) sin  cos  ] sin[(b /  ) sin  sin  ]
Fx ( ,  )  a  b   a b 
u v ( a /  ) sin  cos  ( b /  ) sin  sin 
a) Per il piano principale orizzontale =0, si avrà:
sin[( a /  ) sin  ] sin[( 3 ) sin  ] sin[ 3 sin  ]
Fx ( ,   0 )  a  b   3  2   62
( a /  ) sin  ( 3 ) sin  3 sin 
Per il piano principale verticale =90°, si avrà:
sin[(b /  ) sin  ] sin[( 2 ) sin  ] sin[ 2 sin  ]
Fx ( ,   90 )  a  b   3  2   62
( b /  ) sin  ( 2 ) sin  2 sin 
I diagrammi cartesiani sono funzioni del tipo sinc(x), mentre quello polare si ottiene attraverso il cerchio di visibilità il cui
raggio e larghezza del lobo principale sono:
 2
> piano =0° rCV (  0 )  ( a /  )  3 per cui avremo 2 lobi secondari e 3dBh  2  rad  38.2
a 3

> piano =90° rCV (  90 )  ( a /  )  2 per cui avremo 1 lobo secondario e 3dBv  2  1 rad  57.3
b
b) Dalla teoria sappiamo che per illuminazione uniforme, vale: aM  1
Per cui:
AeM  a A  a ab  1  3  2  62
4 4
D M  2 AeM  2 62  24
 

ESERCIZIO A.2: ANTENNA AD APERTURA CON FASCIO A PENNELLO


Si consideri un’antenna con fascio di radiazione e.m. di tipo gaussiano, la cui potenza sulla bocca dell’antenna è di 9.8
dBW e il cui angolo solido di radiazione di antenna sia pari a 9.5510-4 sr. La sua efficienza di radiazione sia pari a 0.95 e
la sua intensità di radiazione sia approssimabile mediante la seguente espressione con (0,2) e (0,):
2
U ( ,  )  U M e( / 2 c )
dove UM e c sono parametri. Nell’ipotesi di antenna molto direttiva (i.e., sin), calcolare:
a) la funzione di guadagno dell’antenna, calcolando i parametri UM e c, e la larghezza del fascio a metà potenza;
b) l’area geometrica dell’antenna se l’efficienza di apertura alla bocca di antenna è pari a 0.9 e la frequenza di lavoro
pari a 10 GHz.
Soluzione: si veda anche esercizio D.3 per l’impostazione.

Soluzione:

Ver. 3.0 22
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Ai fini di calcolare il guadagno è utile calcolare l’angolo solido di radiazione dell’antenna: usando la definizione di Un:
 2  2
2 2     2    
2c  2c 
U n ( ,  )  e   / 2c 
2
=>  A   Un  ,  d    e  sin dd  2  e  sin d
4 0 0 0
2
   2 
Si ha : e  c   0 per    . Sotto l’ipotesi che 
c sia piccolo, pertanto, estendiamo l’integrale a   e
assumiamo sin   . Risulta che:
2
     
A  2 e
 2 

 c  d  2  4c2 e
x 2
xdx   4c2 e
z
d  z    4c2 e z

0

  4c2 e    e 0  4c2 
0 0 0

Da cui ricaviamo: c   A / 4 e quindi: c  9.55  10  4 / 4  0.0087 rad  0.499 .


L’angolo solido di radiazione è:  A  4c 2  4 ( 0.0087 )2  9.5115  10 -4 sr
La potenza trasmessa dall’antenna WT è pari: WT  U M  A  109.8 / 10  9.55 W
a) La costante UM si deduce da:
W WT 9.55
UM  T    1.004  10 4 W  10 kW
 A 4c 2
4 ( 0.0087 ) 2

Il guadagno è dato da:


4 4   / 2c 2 4   / 2c 2
G( ,  )  r D( ,  )  r U n ( ,  ) ovvero G( ,  )  0.95 e  1.256  10 e
A 9.5115  10  4
il cui massimo in dBi è: G M  40.99 dBi
Per calcolare la larghezza del fascio a metà potenza, basta imporre:
U n (3dB ,  )  e  3dB / 2c  
2 1
2
 1 
Da cui:  3dB / 2c 2  ln  => 3dB / 2c 2  ln 2 
2
Il semiangolo a metà potenza è: 3dB  2c ln 2  2  0.0087 ln 2   0.0145 rad  0.83
Da cui: 3dB  23dB  2  0.83  1.66
b) L’area geometrica si deduce dalla direttività:
4   / 2c 2 4   / 2c 2
D( ,  )  e  1.32  10 e
9.5115  10  4
c 3  108
essendo la lunghezza d’onda:     0.03 m  3 cm
f 10  109
2 2 ( 0.01)2
Infatti: AeM  D M  a A da cui: A  DM  1.32  10 4  0.1313 m 2
4 4a 4 0.8

ESERCIZI SU ALLINEAMENTI DI ANTENNE

ESERCIZIO S.1: ALLINEAMENTO UNIFORME DIPOLARE


Si consideri un monopolo cilindrico non caricato su piano conduttore perfetto, alimentato alla base e immerso in un
mezzo con costanti primarie r=1, r=2 e =0 S/m. Il monopolo cilindrico abbia una lunghezza di 1 m, una sezione
circolare di raggio di 1 cm, una resistività superficiale di 0.003  e lavori ad una frequenza centrale pari a 1 MHz nel
vuoto. Si calcolino:
a) l’efficienza di radiazione e la potenza massima in ricezione, supponendo che in direzione normale incida un campo
magnetico di fasore pari a 1 A/m.
b) la funzione angolare di direttività e il suo massimo nel caso di singolo monopolo e, a parità di alimentazione, nel
caso di un doppietto di monopoli posti a una distanza pari a /4, alimentati con la stessa ampiezza e sfasati di 90°.
Soluzione: esercizio che richiede conoscenza della teoria degli allineamenti.

Ver. 3.0 23
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

2. DOMANDE TEORICHE

Domande sul Capitolo 1 “Caratterizzazione di antenne”

DOMANDA I.1
Si consideri un’antenna con perdite ohmiche in un mezzo assimilabile al vuoto. Si descriva in modo sintetico, ma
esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, illustrando il significato fisico dei vari
elementi attraverso il teorema di Poynting;
b) il legame tra lunghezza elettrica equivalente e area equivalente in una data direzione di puntamento e in condizioni di
efficienza di polarizzazione e disadattamento unitarie e di massimo trasferimento di potenza.

Soluzione: a), b) S consulti il testo al Cap. 1 e Cap.3 per la lunghezza equivalente.

DOMANDA I.2
Si consideri un’antenna a dipolo corto simmetrico con perdite ohmiche a, non caricata alle estremità e immersa in un
mezzo dissipativo con costanti primarie ,  e . Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo parallelo e serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, illustrando il significato
elettromagnetico dei vari elementi mediante il teorema di Poynting;
b) l’espressione per il calcolo della resistenza di perdita ohmica dimostrando che risulta nota a partire dalla conoscenza
dell’andamento della corrente sul dipolo e della resistività superficiale del conduttore.

Soluzione: a), b) S consulti il testo al Cap. 1 e Cap.2 per la resistenza di perdita.

DOMANDA I.3
Si consideri un sistema radar che operi nel vuoto. Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) l’equazione radar che lega la potenza ricevuta a quella trasmesso nel caso di bersaglio singolo, assunte note le
caratteristiche retrodiffondenti del bersaglio;
b) le modifiche dell’equazione radar in presenza di attenuazioni lunga la tratta e i rapporto segnale rumore all’uscita del
ricevitore del sistema radar.

Soluzione: a), b) S consulti il testo al Cap. 1.

Domande sul Capitolo 2 “Radiazione e.m.”

DOMANDA II.1
Si consideri una sorgente elettrica volumetrica in spazio libero, caratterizzata da una densità di corrente elettrica impressa
Ji in un volume V. Si deduca in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il metodo della funzione di Green per il calcolo del potenziale elettrodinamico associato;
b) l’espressione approssimata della funzione di Green in campo lontano, evidenziandone i limiti e il significato
geometrico, e la distanza critica di campo lontano per uno sfasamento massimo pari a /8.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 2. Si noti che le sorgenti possono essere elettriche e/o magnetiche.

DOMANDA II.2
Sia assegnata una densità di corrente magnetica impressa Jmi in un mezzo assimilabile al vuoto. Scegliendo una superficie
arbitraria S che racchiuda le sorgenti note, si dimostri
a) il teorema di equivalenza per il calcolo del campo e.m. all’esterno di S.
Si deducano, inoltre, le espressioni delle densità di corrente superficiale equivalenti nel caso in cui:
b.1) nel volume racchiuso da S sia assegnato un campo e.m. arbitrario E0 e H0;

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b.2) il volume racchiuso da S si riduca a un semispazio delimitato da una superficie piana e riempito di conduttore
elettrico perfetto.
Soluzione: a) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 2; b) Si applichi il teo. di equivalenza e il teo. delle immagini.

DOMANDA II.3
Sia assegnata una densità di corrente elettrica impressa Ji in un mezzo assimilabile al vuoto libero da altre sorgenti
(spazio libero). Utilizzando la teoria dei potenziali elettrodinamici e l’approssimazione di campo lontano, si ricavi
l’espressione in coordinate sferiche del campo magnetico H irradiato a grande distanza dalla sorgente assegnata. Si noti
che valgono le seguenti identità vettoriali: r0x0=0 e AxBxC=B(AC)-C(AB).
Inoltre, assumendo la condizione di Lorenz e ricordando che sussiste la seguente relazione tra campo elettrico E e
potenziale magnetico A nel dominio della frequenza:
E   j 0 A    A /( j 0 )

si deduca:
II.a) l’espressione in coordinate sferiche del campo elettrico E irradiato a grande distanza;
II.b) il rapporto tra i moduli di E e H e il contributo della componente radiale delle sorgenti impresse al campo e.m.
irradiato.
Soluzione: a) Si usi l’approssimazione -jkr0 e le identità vettoriali; b) |E|/|H|=; contributo nullo della comp. radiale (Jr) di Ji.

Domande sul Capitolo 3 “Antenne lineari”

DOMANDA III.1
Sia assegnato un dipolo elettrico di forma cilindrica, costituito da un CEP di sezione circolare con raggio a e alimentato al
centro attraverso un taglio di dimensione infinitesima con una tensione impressa di fasore pari a V0. Si ricavi nel dominio
della frequenza:
a) l’equazione integrale di Hallen per la corrente che scorre sul dipolo;
b) una soluzione approssimata della precedente equazione integrale.
Soluzione: a) si applichi il teo. di induzione e la teoria dei pot. elettrodinamici. b) si effettui l’approssimazione di dipolo sottile.

___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA III.2
Si consideri un’antenna a dipolo simmetrica non caricata con perdite ohmiche in un mezzo assimilabile al vuoto. Si
descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo serie in ricezione dell’antenna, illustrando il significato elettromagnetico dei vari
elementi;
b) la definizione di lunghezza elettrica equivalente in funzione della corrente I(z) e il suo legame con il campo elettrico
irradiato.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3. Si noti che i circuiti equivalenti sono definibili per ogni antenna.

DOMANDA III.3
Si consideri un’antenna a dipolo corto simmetrico con perdite ohmiche a, non caricata alle estremità e immersa in un
mezzo dissipativo con costanti primarie ,  e . Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) il circuito equivalente di tipo parallelo e serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, illustrando il significato
elettromagnetico dei vari elementi mediante il teorema di Poynting;
b) l’espressione per il calcolo della resistenza di perdita ohmica dimostrando che risulta nota a partire dalla conoscenza
dell’andamento della corrente sul dipolo e della resistività superficiale del conduttore.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3.

DOMANDA III.4
Si consideri un’antenna a dipolo a semionda simmetrico con perdite ohmiche a, non caricata alle estremità e immersa in
un mezzo dissipativo con costanti primarie ,  e . Si descriva in modo sintetico, ma esaustivo:

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a) il circuito equivalente di tipo serie in trasmissione e ricezione dell’antenna, introducendo il modello di reattanza per
dipolo sottile;
b) il diagramma di radiazione nei piani principali e le proprietà radiative (direttività, guadagno, lunghezza equivalente).
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3.

DOMANDA III.5
Si consideri un’antenna a dipolo elettrico elementare (hertziano) con perdite ohmiche a immersa in un mezzo vuoto. Si
descriva in modo sintetico, ma esaustivo:
a) l’espressione del campo irradiato in zona lontana e i parametri radiativi e circuitali;
b) la dualità dell’espressione del campo con quello della spira elettrica elementare.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 3.

Domande sul Capitolo 4 “Antenne ad apertura”

DOMANDA IV.1
Sia data un’antenna ad apertura rettangolare illuminata uniformemente e a polarizzazione lineare. Nell’ipotesi di
fattorizzabilità dell’illuminazione, si deduca in modo sintetico, ma esaustivo:
a) la funzione di radiazione e la larghezza nullo-nullo del lobo principale sul piano E e H per un cerchio di visibilità di
raggio pari a 3;
b) l’area equivalente massima, la direttività massima e l’efficienza di apertura.
Soluzione: a) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4; b) Si applichi il teo. di Schwartz ovvero la definizione di D.

___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA IV.2
Sia data un’antenna ad apertura rettangolare, di dimensione a lungo x e b lungo y, illuminata uniformemente in ampiezza
e fase costante con polarizzazione lineare lungo y. Nell’ipotesi di fattorizzabilità dell’illuminazione, si deduca in modo
sintetico, ma esaustivo:
a) la funzione di radiazione e la larghezza nullo-nullo del lobo principale sul piano E e H;
b) l’area equivalente massima, la direttività massima e l’efficienza di apertura nel caso di illuminazione di ampiezza sia
uniforme che triangolare lungo x.
Soluzione: a) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4; b) Si consideri il caso particolare di illuminazione triangolare.
___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA IV.3
Sia data un’antenna a tromba di tipo settoriale (rastremata) sul piano E. Nell’ipotesi di antenna immersa nel vuoto e
conduttori elettrici perfetti, si calcoli:
a) l’espressione della funzione di illuminazione vettoriale in ampiezza e fase;
b) il valore ottimo della dimensione rastremata, fissato il valore dell’ingombro longitudinale.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4.
___________________________________________________________________________________________________________
DOMANDA IV.4
Sia data un’antenna a tromba di tipo settoriale (rastremata) sul piano H. Nell’ipotesi di antenna immersa nel vuoto e
conduttori elettrici perfetti, si calcoli:
a) l’espressione della funzione di illuminazione vettoriale in ampiezza e fase;
b) il valore ottimo della dimensione rastremata, fissato il valore dell’ingombro longitudinale.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 4.

Domande sul Capitolo 5 “Antenne a riflettore”

DOMANDA V.1
Sia data un’antenna a riflettore parabolico con illuminatore di intensità di radiazione Ui(). Nell’ipotesi di antenna
immersa nel vuoto e conduttori elettrici perfetti, si dimostri che:
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a) il riflettore parabolico con illuminatore nel fuoco ha proprietà di collimazione in trasmissione e focalizzazione in
ricezione mediante approssimazioni di ottica geometrica;
b) la densità di potenza sulla bocca (apertura) proiettata del riflettore ha un andamento rastremato e come da questa sia
possibile calcolare il campo e.m. irradiato in zona lontana.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 5.

DOMANDA V.2
Sia data un’antenna a riflettore parabolico con illuminatore di intensità di radiazione Ui(). Nell’ipotesi di antenna
immersa nel vuoto e conduttori elettrici perfetti, si dimostri che:
a) si deduca l’illuminazione di bocca in modulo e fase e si definisca l’efficienza di dispersione;
b) si illustrino geometrie di antenne a doppio riflettore.
Soluzione: a,b) Si consulti il testo di Teoria al Cap. 5.

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___________________________________________________________________________________________________________
3. ANALISI DI ANTENNE MEDIANTE METODO DEI MOMENTI
Il programma 4nec2 implementa la soluzione numerica del Metodo dei Momenti per l’analisi dell’impedenza di ingresso
e del diagramma di radiazione di antenne lineari.

 Note sull’installazione e sull’utilizzo del programma

Gli studi di seguito descritti sono stati effettuati con 4nec2 (un programma gratuito) sul sistema operativo Windows. Il
programma è scaricabile gratuitamente da http://www.qsl.net/4nec2/ (File: 7-8 Mb compresso). Si consulti anche il sito
del corso https://cispio.diet.uniroma1.it/marzano/Antenne.htm.
Piccoli accorgimenti sono da utilizzare affinché il programma funzioni in maniera corretta:
 durante l’installazione selezionare una cartella il cui percorso sia privo di spazi;
 prima dell’avvio del programma modificare le ‘impostazioni internazionali’ affinché si abbia una notazione
numerica inglese (ad esempio English USA) e mantenerla durante tutto l’utilizzo.

3.1 Guida al 4nec2 ed esempio di uso


Scopo di questa sezione è quello di fornire una guida introduttiva sull’utilizzo del programma Expert 4nec2 Classic, che
affronteremo descrivendo un’antenna a dipolo di lunghezza λ/2. Successivamente confronteremo i risultati ottenuti con
altre antenne:
 tre dipoli di lunghezze differenti (esattamente a λ, a 4 3 λ e a 3 2 λ);
 due monopoli (esattamente la metà della struttura iniziale) di cui il secondo avente in aggiunta, rispetto al primo,
un piano di massa (verificando così gli effetti descritti dal ‘Teorema delle immagini’).
La descrizione del dipolo a semionda sarà quindi più dettagliata, proprio per poter eseguire passo-passo le nostre
simulazioni. Le successive saranno illustrate in modo più sintetico, evidenziando solo i risultati ottenuti.

P (x,y,z)
P (x,y,z)
l/2 P1 (x1,y1,z1)
2r 2r

generatore
l/2 l/2

P2 (x2,y2,z2)

generatore CEP
2r

DIPOLO MONOPOLO MONOPOLO CON PIANO CEP

Fig. A Fig. B Fig. C

 Dipolo a semionda non caricato l = 1/2 λ

Iniziamo la nostra illustrazione visualizzando la struttura dell’antenna che andremo poi a studiare. Per arrivare alle
dimensioni geometriche dell’antenna abbiamo considerato una frequenza di lavoro pari a 100 MHz da cui si ricava la
lunghezza d’onda ( λ ) nel vuoto è:

c 3  10 8 m
   3m
f 1  10 8 Hz

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e quindi una lunghezza fisica dell’antenna ( l ) pari a (nell’ipotesi di dipolo infinitamente sottile ideale):

l = 1 2 λ = 1.5 m.

Si noti che il dipolo reale “risonante” di spessore finito avrà una lunghezza pari circa a l = 0.48 , ovvero, fissata la
lunghezza di 1.5 m, una frequenza pari circa a f = c /(1.5/0.48) = 96 MHz.

Ecco quindi l’illustrazione di tale antenna a dipolo di lunghezza l=1.5 m e frequenza di lavoro “risonante” pari a 96 MHz,
avente spessore di d= 2 mm e alimentato al centro con tensione di 1 V, nello spazio libero vuoto di coordinate (X,Y,Z):

Z
( 0,0,0.75)

l/2 = 0.75 m 

Generatore =1V
Y X
X

( 0,0,-0.75 )

d = 0.002 m

Fig. 1

1. Partiamo impostando la geometria del problema.

Dal menù selezionare: Problem definition  Geometry  Geometry points


Si aprirà la finestra come in Fig. 2 che permette di impostare l’unità di misura, l’Environments e le coordinate dei punti (o
nodi) dell’antenna:

Fig. 2

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Nel nostro caso abbiamo impostato: meters e free space e le coordinate come da Fig.2.

2. Passiamo ora a configurare i fili che compongono l’antenna.

Dal menù selezionare: Problem definition  Geometry  Straight wires


Si aprirà la finestra di Fig.3 che permette di impostare il raggio e il numero di segmenti per ogni filo che connette i punti
#1 e #2:

Fig. 3

Con il numero di segmenti si stabilisce in quanti tratti il filo a cui si sta facendo riferimento viene suddiviso. Il programma
calcolerà la grandezza d’interesse (ad esempio la distribuzione di corrente) per ogni segmento ottenendo poi una
rappresentazione complessiva.
Nel nostro esempio abbiamo impostato il raggio del dipolo pari a 0.001 metri e il numero di segmenti pari a 160
(aumentando il numero di segmenti si aumenta il tempo di calcolo della grandezza d’interesse). Si noti che i segmenti
devono, in genere, avere una lunghezza inferiore a /10.

3. Il passo successivo è stabilire le frequenze di lavoro.

Dal menù: Problem definition  Electrical  Frequency

Fig. 4

La banda nella quale vogliamo valutare le prestazioni dell’antenna va da 88 a 108 MHz, con un passo di 1 MHz
(ottenendo così 21 frequenze), come illustrato in Fig. 4.

4. Va poi definito il nodo a cui va collegata l’alimentazione.

Dal menù: Problem definition  Electrical  Voltage/current sources

Ver. 3.0 30
ESERCIZI di Fondamenti di Antenne - Appunti dalle lezioni del Prof. F.S. Marzano

Fig. 5 Fig. 6

Dopo tale operazione viene visualizzata la lista dei valori dei nodi ottenuti dalla suddivisione in segmenti. Da questa lista
è possibile individuare il nodo a cui collegare la sorgente. Nel nostro caso abbiamo posto un generatore da 1 Volt al nodo
80 ( che è appunto nell’origine, quindi a metà della nostra antenna Fig. 1 ).

5. A questo punto possiamo già calcolare l’andamento della corrente.

Dal menù: Run  Run options…

Fig. 7

Selezionare Currents quindi OK. Il programma svolge i suoi calcoli e poi presenta la finestra:

Fig. 8

Selezionare quindi current e successivamente Plot. Si ottiene un’ulteriore finestra che permette di scegliere la modalità di
visualizzazione:

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Fig. 9
Selezioniamo z-axis e la frequenza di lavoro dell’antenna. Possiamo ottenere il grafico della distribuzione di corrente per
ogni frequenza del nostro intervallo. Riportiamo di seguito, il grafico per i valori limite e per un valore “centrale”, cioè a 88,
a 100 e a 108MHz.

Distribuzione della corrente


(modulo) @88 MHz

Fig. 10

Distribuzione della corrente (modulo)


@100 MHz

Fig. 11

Ver. 3.0 32
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Distribuzione della corrente


(modulo) @108 MHz

Fig. 12

6. Per quanto riguarda l’intensità di radiazione, dobbiamo definire gli intervalli di angolo

Dal menù: Problem definition  Solution  Radiation pattern

Fig. 13

 
Inserire i valori mostrati in Fig. 13 che fanno variare   0,  con incrementi di 5° e   0,2  con incrementi di 10°.

7. Ora possiamo calcolare l’intensità di radiazione

Dal menù: Run  Run options…

Fig. 14

Selezionare Radiation pattern e premere OK.

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Si ottiene così la Fig. 15:

Fig. 15

Selezionando l’opzione volts / m e premendo il tasto Plot, si ottiene la Fig. 16:

Fig. 16

Nella schermata mostrata in Fig. 16 selezionare polar plot e quindi la frequenza e gli angoli desiderati per visualizzare
l’intensità di radiazione.

Dalla simulazione si ottengono i seguenti grafici:

 Piano principale =0°, ovvero il piano XZ


 Piano principale =90°, ovvero il piano XY

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Diagrammi di radiazione del dipolo per φ=0

@88 MHz
Fig. 17

@100 MHz
Fig. 18

@108MHz
Fig. 19

Ver. 3.0 35
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Diagrammi per θ=π/2

@88MHz
Fig. 20

@100MHz
Fig. 21

@108MHz
Fig. 22

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8. Si può visualizzare anche la resistenza e reattanza d’antenna:

Dal menù: Output display  Display option…

Fig. 23

Dalla Fig. 23 selezionare impedance e premere plot

Fig. 24

Dal menù dependent variable e possibile selezionare sia resistance che reactance per visualizzare i relativi grafici:

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Resistenza di ingresso

Fig. 25

Reattanza di ingresso

Fig. 26

Si noti come la reattanza si annulla, come atteso, per f=96 GHz, mentre la resistenza di ingresso è pari circa a 72 .
Con lo stesso procedimento illustrato per il dipolo a λ/2, analizzeremo i dipoli non caricati a λ, 4 3 λ, 3 2 λ.

Ver. 3.0 38
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FORMULARIO di Parametri di Antenna a grande distanza e Antenne lineari


2
1 1 D
P  (r , ,  )  E (r, ,  )  H  * (r , ,  )  | E  ( r ,  ,  ) | 2 r o , rF  2 a Vettore di Poynting e distanza di campo lontano a /8
2  2 
2π π 2π π
WT 
 S
P  ( r ,  ,  )  n o dS 
 4
U(θ()dΩ 
 0
U( , ) sin dd  U M
0  U ( ,)sin dd
0 0
n Potenza trasmessa in campo lont.

P (r ,  ,  ) P (r ,  ,  ) U ( ,  ) 4 4
D( ,  ) 
Piso

WT / 4r 2
 4
WT
, A

4
U n ( ,  )d , DM  
 A 1rad  2 rad
Direttività e Ang. solido di radiaz.

2 2
2 VSWR-1 WT Rr ,   | h  E i | | cos( ) | 2
 t   m r p , ηm  1  ΓV  1 , r   p i Efficienza di antenna
VSWR+1 WT  Wl Rr  Rl | h |2 | Ei |2

G ( ,  ) 
U ( ,  ) W 
  r D( ,  ) , Rr  2 T 2 ,  M 
U ( , )d  
n
 ML M
Guadagno, Resistenza di radiazione. Eff. lobo princ.
(WT  Wl ) / 4 I A A
g

Va ( ,  ) WR ( ,  )
h( ,  )  , Ae ( ,  )  ;  A  AeM / A , Lunghezza equiv., Area equivalente, Efficienza di apertura
| Ei | Pi
2
 λ 
WR  A eM Pi  WT D MT D MR   , EIRP  WT GT , W R  EIRP G MR LFS LPA , LPA  e sP R Formula di Friis, EIRP, Attenuaz.
 4R 

2 DM 2
 b L2PA , E R  E 0 e  jR 2 sin  2 h1h2 
 
WR  WT Radar monostatico, Campo in presenza di piano metallico
4  R
3 4
  d 
2 

  T ( , )D( , ) sin dd


1
TA  B , T A '   r T A  To (1   r ) , T A ' '  T A ' e 2 l l  To (1  e 2 ll ) Temp. di rumore di antenna
4 0 0

S WR EIRP GMr LFS LPA GMr


  , G /T 
''
W Nsys  k (T A  TREC )f  kTsys f , Potenza di rumore, Rapp. S/N, Rapp. G/T
N WNsys kTsys f Tsys
 WT Wl
 Ra ( )  2 2
2  R r  Rl
 | Ig | | I g |2
Z a ( )  Ra ( )  jX a ( ) con  Impedenza di antenna: resistenza e reattanza d’antenna
 X ( )  4 ( m   e )
 a | I g |2

VaM  hM | E i | | Ei | VaM
 con  & Za  Lunghezze equivalenti elettriche e magnetiche
 I aM  hmM | H i | | Hi | I aM

j e  jkr  hM Z
E  (r ,  ,  )  I0 h ( ,  )θ 0 & AeM  hM2 ;  a => 4 AeM  hM hmM Campo dipolo, Area eq. e lunghezze equiv.
2 r 4 Rr hmM 
 3 2
 Ae  8 
hM  l / 2
  lR s
U n ( )  sin 2 con  DM  1.5
e  2 , Rl  Dipolo corto non caricato
  R     l  6a
 3dB  90
 r 6 
 1.64 2
2
hM   /   Ae  4  Rs
cos [( / 2) cos  ]  
U n ( )  con  DM  1.64 e  2 , Rl  Dipolo a semionda non caricato
2
sin    R  h  73  8a
 3dB  78  r 4 Ae

2 hM  2 /   2.41 2
 cos( cos )  1    Ae  
U n ( )    con D
 M  2 . 41 e  4 Dipolo a onda intera non caricato
 2 sin    Rr  165 
 3dB  47.8 
Wr  W 
RrFD  2  4 2 r 2   4 RrHD  292  Resistenza di radiazione di dipolo ripiegato a semionda
| I0 / 2 |  |I | 
2
 0 
W W R R
RrMP  2 rMP2  rDP2  rDP , R lMP  lDP , D MMP  2 D MDP Resistenze e direttività di monopolo (rispetto a dipolo DP)
| I0 | | I0 | 2 2

Ver. 3.0 39
——————– S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici ——————–

Esercizi svolti di Campi elettromagnetici - Anno 1993

93-1) Esercizio n. 2 del 30/1/1993

Un’onda piana di frequenza f = 300 M Hz si propaga in un certo materiale. Conoscendo


che la lunghezza d’onda nel mezzo è λ = 0.472 m, la costante di attenuazione è α = 1 N p/m
e l’impedenza intrinseca del mezzo Z = 195 Ω, calcolare le costanti µr , ǫr e σ del materiale.

———————

Ricordiamo che valgono le relazioni:

β 2 − α2 = µǫω 2 (a)
µσω
αβ = (b)
2
r
µ
Z= (c)
ǫ

Dalla (a) si ha:


β 2 − α2
ǫ= (a′ )
µω 2

dalla (c) segue che:


µ = ǫZ 2 (c′ )

Sostituendo la (c’) nella (a’) si ha:

β 2 − α2
ǫ2 =
Z 2 ω2

Dalla (b) ricaviamo la conducibilità σ; sostituendo la (c’) e l’ultima espressione di ǫ,


otteniamo:
2αβ 2αβZω 2αβ
σ= = p = p
µω ωZ 2 β 2 − α2 Z β 2 − α2

In definitiva, dalle precedenti equazioni, ricordando le note relazioni ǫ = ǫ0 ǫr , µ = µ0 µr ,

ESCAM93 - 1
——————– S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici ——————–

si ha: p
β 2 − α2
ǫr =
ǫ0 ωZ
ǫ0 ǫr Z 2
µr =
µ0
2αβ
σ= p
Z β 2 − α2

dove β = = 13.31 rad/m.
λ
Ne segue: ǫr = 4.078, µr = 1.093 e σ = 0.01028 S/m.

93-2) Esercizio n. 3 del 30/1/1993

Sia data una guida rettangolare di dimensioni a = 2 cm e b = 1 cm. La guida è eccitata


nel modo TE10 . Se due segnali di frequenza 10 GHz e 10.06 GHz vengono inviati nella
guida, calcolare il ritardo temporale fra i due segnali dopo un percorso l = 1 m.

———————

Il tempo impiegato da un segnale è lo spazio percorso diviso la velocità di gruppo:


s s
t1 = t2 = (a)
vg1 vg2
con s = 1 m, dove vg1 corrisponde a f = 10 GHz e vg2 corrisponde a f = 10.06 GHz.
Si ha: s
f2
vg = c 1 − c2 (b)
f
Nel caso TE10 :  c 2
fc2
= =⇒ fc = 7.495 GHz
2a
Nota fc dalla (b) si ricavano le due velocità di gruppo:
vg1 = 1.9843 · 108 m/s vg2 = 1.9994 · 108 m/s
Dalle (a) si ha:
t1 = 5.0395 · 10−9 s t2 = 5.0014 · 10−9 s
e in definitiva il ritardo temporale richiesto è:

∆t = t2 − t1 = −3.81 · 10−11 s

Il segnale a frequenza piú elevata ha una velocitá di gruppo maggiore e, quindi, impiega
un tempo minore.

ESCAM93 - 2
——————– S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici ——————–

93-3) Esercizio n. 4 del 30/1/1993

Un sistema uniforme di antenne a mezz’onda è composto da 5 elementi distanziati


d = 0.4λ0 . Calcolare la fase delle correnti di eccitazione affinchè il massimo della radiazione
emessa si trovi nella direzione formante un angolo di 450 con l’asse del sistema. Tracciare
il diagramma di radiazione.

———————

Si ha dalla teoria:
 
n(kd cos ψ + γ)
sin
1 2
K(ψ) =   (a)
n (kd cos ψ + γ)
sin 2

Il massimo si ha quando kd cos ψ + γ = 0, cioè:

γ = −kd cos ψ

Nel nostro caso:

1
kd = 2π · 0, 4 = 2, 51 < π e ψ = 450 =⇒ γ = −2π · 0, 4 · √ = −1.77715 rad.
2

Grafichiamo la (a):

K(ψ) ψ K(ψ) ψ K(ψ) ψ K(ψ) ψ


0.53 0 0.15 100 0.218 190 0.062 280
0.57 10 0.059 110 0.179 200 0.346 290
0.68 20 0.192 120 0.093 210 0.755 300
0.84 30 0.165 130 0.038 220 0.976 310
0.976 40 0.038 140 0.165 230 0.976 320
0.976 50 0.092 150 0.192 240 0.760 330
0.755 60 0.178 160 0.059 250 0.683 340
0.34 70 0.218 170 0.155 260 0.568 350
0.06 80 0.227 180 0.248 270 0.53 360
0.29 90

ESCAM93 - 3
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900
... ... ... ... ............ ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
0........ ... ... .. ... ... 0
120 ........
.
. ..
.
60
.....
....
... ..
. . .
.
. . .. .......
.. ....
.... .. .. ...
... .. .. ...
... .. ..
.. ...
.
.... .. ..
... ... ... .. .. ...
... .. . ... . .
. ... . . . ...
..
. .. ... ... .. . ... ... .. .
. ...
.. .. .... .. . .
. . ... ... .. ..
.. ..... . ....... ..
. .
. . . ..
. .
......
........ .....
0... .
. . .. ..
. 0
150 . ..... ... ..
. .. . ..
..
.
.
.
. .. .. ...
..
...
..
...
.. .. ...
30
..
.. ........
....
..
.. ... ..
.. .
.
..
... ..
. .. . ...
... ....
.
.. .
.

..
..

..
.. .....
.... ...
.. .. .. ..
.. .. .. .. .. ....... ..
.
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. .....
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.. ......
.. ... ... ... .... ... ... ... ...
. ... .
.
.. ......
.. .
.. .
.......
..
..
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.. . ..
. . .. . ..
. .. .....
... ... ... .. ...... ....
..
... .. .... .. . . .. . ..

..
.. .
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. ..... ...
......
.. ......
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. ..
......
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.. ...
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... .. ........
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. ... .. .
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. .. ...
.......
... ...
. ... .
. .
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..
..

.............................
. .

.....
. ..
..... ... .. .. .. ... .... .
. . ..
... ... .
.. ..... . .. . .......
.
..
.
.. ..
. . . .
..... . . ..... .. .
.. .. .
. . . . .
0....... ... ... ... ... ... ... ... .......... ... ... ... ... ... ... ... ......... ... ... ............. ....................................... ... .............0.5
. . .. 1 .
. 1.5
... ... ..... ... ... ... ... ... ... ... ... ......... ... ... ... ... ... ... ... .....
..
00
.............
180 .
.. .. .
.. . ..
. .. .. . . .... ..
..... . .. . ... . 0.25 .. ... .
. .
. ..
.. ...... .. . .. ...... .. ..
..
..
..
..
..
.. ........ ......... ... .......... ........ ..
.... .
.. ... ..... ... ... ... . ... ....
.
..
. .
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..
..
....
.... .
..... ....
.... ...
.. ..
.... .. ...
.. ......
. ...
.. ........
.... ..
.
..
..
..
..
..
..
..
.. .......
......
.. .. .......
.
.
..
.. ... ... ... ........ ... ... ... ........ ......
.
. .. .... .
........
..
..
..
.
.

....... .....
.
..
.. ..... ... .. .. .. ..
. ... ........ ..
.. . . .. . .. . . ..... .
.. ..... ... .. .
...
. ..
.. ........
.....
0....
...
...
.
. .... . .
.
..
.. ..
...
.
........ ..
..
.
. .. ..... . ....
.
...
....
..... ...
......
. 0
210 ..
.... ..
.
........ ...
..
.. ..
....... ..
..
.. 330
..
... .. ... ... .. ..
.. .
.. ...... ... ..
. . ... ... ... ........ ... ... ... . .
... .. .. ...
... .. ... .. ...
... .. .. ..
... .. .
. .. .. ...
.... ....
.... .. ... ..
.. .......
.... ..
....... .. .
......
.... .
. ..
0 ...... ... ... .. .. ... 0
240 . ... .
300
... ... ... . . ... ..
... ... ... ... ......... ... ... ... ... ... ... ..
0
270

ESCAM93 - 4
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93-4) Esercizio n. 1 del 27/2/1993

Una guida d’onda a sezione rettangolare, di dimensioni a = 2.25 cm e b = 1 cm, viene


eccitata nel modo TE10 alla frequenza di 10 GHz. Se la potenza di eccitazione è 1 W,
calcolare il massimo valore del campo elettrico all’interno della guida, nell’ipotesi che essa
sia vuota.

———————

Per il modo TE in guida rettangolare si ha:


pπx qπy
Hz = N cos cos
a b
Per il modo TE10 risulta
πx
Hz = N cos
a
Ez = 0
Ne segue:  
~ iωµ ∂ πx
Et = 2 N zb × cos x
b
h ∂x a
 
~ iβ ∂ πx
Ht = − 2 N cos xb
h ∂x a
In definitiva, effettuando le derivate e ricordando che zb × x
b = yb, si ha:

~ t = − iωµ ybN π sin πx e−iβz


E
h2 a a

~ t = iβ x
H
π
bN sin
πx −iβz
e
h2 a a
A questo punto
2 ω 2 µ2 π 2 2
~
Et = N
MAX h4 a2
2
si tratta quindi di calcolare N dal valore della potenza di eccitazione. Si ha:
2
~t × H
E ~ t∗ = ωµβ N 2 π sin2 πx zb
h4 a2 a
Z
1 ωµβ 2 π 2 πx
P = 4
N 2 sin2 dx dy
2 σ h a a
Z Z 2πx  a
a
πx a 1 − cos
sin2 dx = a dx = 1 a − 1 a sin 2πx = 1 a
0 a 0 2 2 2 2π a 0 2

ESCAM93 - 5
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Quindi
π 2 ωµ0 β 2 1
P = N ab
2h4 a2 2
e in definitiva
4a2 h4 P
N2 =
π 2 µ0 ωβab
Ne segue che 2
~ 4ωµ0
Et = P
MAX βab
q
π2
dove β = ω 2 ǫ0 µ0 − h210 ma h210 = 2 , quindi
a
2 4ωµ0 4ωµ
~
Et = q P = q 0 P
MAX π2 2 π2
ab ω 2 ǫ0 µ0 − a2 ab ωc2 − a2

Per P = 1 W , ω = 2π · 1010 rad/sec, µ0 = 4π · 10−7 , a = 2.25 cm, b = 1 cm si ha:

rad 2
~
β = 156.1 Et = 9 · 106 Etmax = 3000 V /m
m MAX

ESCAM93 - 6
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93-5) Esercizio n. 2 del 27/2/1993

Calcolare l’intensità massima di corrente di eccitazione di un dipolo a mezz’onda


perchè la potenza da esso irradiata in tutto lo spazio (vuoto) sia 100 W. Calcolare, altresí,
3
la potenza irradiata da un’antenna rettilinea di lunghezza 2l = λ, se essa viene eccitata
2
con codesta intensità di corrente.

———————

Z 4π
P = Sr (r, θ, φ)r2 dΩ
0

Dalla teoria si ha:


r 
µ0 I02 sin 2kl  
P = C + ln 2kl − Ci 2kl + Si 4kl − 2Si 2kl +
ǫ0 4π 2
cos 2kl  
+ C + ln kl + Ci 4kl − 2Ci 2kl
2

dove C = 0.577216.
π
Nel caso di dipolo a mezz’onda kl = , ne segue:
2
r  
µ0 I02 1h π i
P(kl= π ) = 0.577216 + ln π − Ci π − 0.577216 + ln + Ci 2π − 2Ci π
2 ǫ0 4π 2 2

3
Analogamente per 2l = λ si ha:
2

2π 2π 3 3
kl = l= λ= π
λ λ 4 2
r   
µ0 I02 1 3
P(kl= 3π ) = 0.577216 + ln 3π − Ci 3π − 0.577216 + ln π + Ci 6π − 2Ci 3π
2 ǫ0 4π 2 2

Esplicitiamo il calcolo dei coefficienti Ci π, Ci 2π, Ci 3π, Ci 6π:

Ci π = 1.72194 − 1.64827 = 0.07367


Ci 2π = 1.72194 + 0.693147 − 2.43765 = −0.022563
Ci 3π = 1.72194 + 1.09861 − 2.80993 = 0.01062
Ci 6π = 1.72194 + 1.79176 − 3.51647 = −0.00277

ESCAM93 - 7
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Quindi:
r 
µ0 I02
P(kl= π ) = 0.577216 + 1.144729 − 0.07367 − 0.288608 − 0.22579+
2 ǫ0 4π

+ 0.0112815 + 0.07367 = (∗)
r
µ0 I02
= 1.22
ǫ0 4π
r 
µ0 I02 1
P(kl= 3π ) = 0.577216 + 2.24334 − 0.01062 − 0.577216 + 1.55019 − 0.00277+
2 ǫ0 4π 2
o
−0.02124 =
r  
µ0 I02 1
= 2.809936 − 2.103396 =
ǫ0 4π 2
r 2
µ0 I0
= 1.758
ǫ0 4π
r
µ0
Dalla (∗) ricordando che = 377, si ha:
ǫ0

4πP
I02 = r = 2.73 =⇒ I0 = 1.65 A
µ0
1.22
ǫ0

ed anche
377 · 2, 73 · 1, 758
P(kl= 3π ) = = 144 W att
2 4π

ESCAM93 - 8
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93-6) Esercizio n. 3 del 27/2/1993

Un’onda elettromagnetica piana viaggia in un mezzo dielettrico omogeneo la cui


costante dielettrica relativa è ǫr = 4 e la permeabilità magnetica relativa è µr = 1. Essa
passa da tale mezzo al libero spazio (ǫr = 1 , µr = 1). Se il campo elettrico incidente è dato
~ i = yb 2 · 10−3 eiβz e l’onda incide normalmente alla superficie di separazione, calcolare:
da E
a) il corrispondente campo magnetico incidente;
b) i campi elettrici e magnetici riflessi e trasmessi;
c) le densità di potenze riflesse e trasmesse.

———————

La situazione è quella schematizzata in figura:

...
...
..
...
1 ..
..
...
2
..
ǫ r1 =4 ..
... ǫ r2 =1
..
µ r1 =1 ..
.
....
µ r2 =1
..
...
..
...
...
.. .
...
...
... .
...
...
... . . .
... .................... .................... ............................... ........ ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...............
. .
.... z
~ = ybE e
E i 0
iβ1 z ....
...
..
...
..
..
...
..
..
...
..
..
...
..


dove E0 = 2 · 10−3 V /m; β1 = ω ǫ1 µ1 ; valgono inoltre le relazioni:

zb × yb = −b
x
yb × xb = −bz

Si ha per il campo magnetico incidente:


r √
~i = β1 ~i = ǫ1 iβ z ǫr1
H zb × E zb × ybE0 e 1
=− bE0 eiβ1 z =
x
ωµ1 µ1 Z0
2
=− x bE0 eiβ1 z
Z0
Calcoliamo la densità di potenza come

~ = 1E
S ~ ×H
~∗
2

ESCAM93 - 9
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si ha:
~i · n 1 2 Watt
S b= E0 = 1.061 · 10−8
Z0 m2
L’onda trasmessa è:

~t = 2β1 4
E E0 ybeiβ2 z = E0 ybeiβ2 z
β2 + β1 3
r
~ t = ǫ2 zb × yb 4 E0 eiβ2 z = − 1 x
H
4
b E0 eiβ2 z
µ2 3 Z0 3
~t · n 1 8 2 Watt
S b= E0 = 9.43 · 10−9
Z0 9 m2

L’onda riflessa è:

~ r = − β2 − β1 E0 ybe−iβ1 z = 1 E0 ybe−iβ1 z
E
β2 + β1 3
H~ r = − β1 zb × yb 1 E0 e−iβ1 z = 1 x 1
b E0 e−iβ1 z
ωµ1 3 Z0 3
~r · n 1 1 Watt
S b= E 2 = 1.179 · 10−9
Z0 9 0 m2

ESCAM93 - 10
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93-7) Esercizio n. 4 del 27/2/1993

Un’onda elettromagnetica piana polarizzata linearmente, di frequenza f = 10 M Hz,


si propaga nella ionosfera percorrendo una distanza di 200 Km nella stessa direzione di
un campo magnetico uniforme. La densità media degli elettroni è 5 · 1010 m−3 e il valore
assoluto della frequenza giromagnetica dell’elettrone è |ωg | = 8 · 106 rad/sec. Nell’ipotesi
di potere trascurare le collisioni, calcolare l’angolo di rotazione del piano di polarizzazione
dell’onda all’uscita della ionosfera.

———————

L’angolo di rotazione per un metro percorso è dato da :


"s s #
1ω ωp2 ωp2
τ= 1− − 1− (∗)
2c ω(ω − ωg ) ω(ω + ωg )

|ωg | = 8 · 106 rad/sec. Ma ωg per gli elettroni è negativo, quindi ωg = −8 · 106 rad/sec,
mentre ω = 2π · 107 , per ωp si ha:

nq 2 5 · 1010 (1, 6 · 10−19 )2


ωp2 = = −31 −12
= 1, 588 · 1014
mǫ0 9, 1 · 10 · 8, 854 · 10

Sostituendo nella (∗) si ha:


"s s #
1 2π107 1, 588 · 1014 1, 588 · 1014
τ= 1− − 1− =
2 3 108 2π · 107 (2π · 107 + 8 · 106 ) 2π · 107 (2π · 107 − 8 · 106 )
rad
= 0.1047(0.981996 − 0.97667998) = 5.56587294 · 10−4
m
Dopo un percorso di 200 Km l’angolo di rotazione è

τ l = 5.56587294 · 10−4 · 200000 = 111.3175 rad


180
τ lgradi = 111.3175 = 63780 .023
π
6378.023
Il piano di polarizzazione compie giri, cioè 17.72 giri ossia 17 giri completi
360
0
e una rotazione di 0.72 · 360 = 262 .8 nel senso orario.

ESCAM93 - 11
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93-8) Esercizio n. 1 del 5/4/1993

Un’antenna rettilinea a mezz’onda, eccitata ad una frequenza di 100 MHz, irradia nello
spazio libero una potenza di 100 W. Calcolare il modulo del campo elettrico e del campo
magnetico ad una distanza di 300 m in direzione ortogonale alla direzione dell’antenna.

———————

c 3 · 108 λ
Poichè la lunghezza d’onda è λ = = 6
= 3 m e 2l = (risonanza a mezz’onda
ν 100 · 10 2
kl = π/2)=1.5 m, per R = 300 m si è in condizione di applicare le formule per campi nella
“far zone”.
Si ha:
~ eikr  
Erad = iωµ ebθ Nθ + ebφ Nφ
4πr
 
~ rad = ik eikr Nθ ebφ − Nφ ebθ
H
4πr
π π
Nel nostro caso, per θ = e kl = si ha:
2 2
r ikr
µe
Eθ = −i I0
ǫ 2πr
r −1
eikr µ
Hφ = −i I0 = Eθ
2πr ǫ

ed anche: r r
2 µ I02 µ
|Eθ | =
ǫ 4π 2 r2 ǫ
ǫ 2
|Hφ |2 = E
µ θ
Esprimiamo |Eθ |2 e |Hφ |2 in funzione della potenza irradiata. Si ha:
r
µ I02
P = · 1, 22
ǫ 4π

Quindi r
2 P 1 µ P
|Eθ | = 2
= 98.29 2
1, 22 πr ǫ r

P 10 V
|Eθ | = 9.9 = 9.9 = 3, 3 · 10−1
r 300 m
−1
3, 3 · 10 A
|Hφ | = = 8, 76 · 10−4
376.7 m

ESCAM93 - 12
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93-9) Esercizio n. 2 del 5/4/1993

Un’onda elettromagnetica piana incide normalmente su un lamierino di rame di spes-


sore s = 0.1 mm. Se la conduttività del rame è σ = 5.8 · 107 S/m e la frequenza dell’onda
è f = 1 M Hz, calcolare la percentuale dell’effettiva potenza entrante che viene dissipata
nel conduttore.

———————

Se P è l’effettiva potenza entrante nel lamierino,


 
∆P = P − P e−2αs = P 1 − e−2αs

è la potenza dissipata nel metallo.


Pertanto:  
∆P
= 1 − e−2αs
P
Nel nostro caso, (ǫr rame = 1), si ha:
r
σ2 ωµσ
= 1024 ≫ 1 =⇒ α = = 15132 m−1
ǫ2 ω 2 2

In definitiva  
1 − e−2αs = 0.9515 =⇒ ∆P = 95.15%P

ESCAM93 - 13
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93-10) Esercizio n. 3 del 5/4/1993

Un’onda elettromagnetica piana, di frequenza f = 10 M Hz, entra in una atmosfera


elettroni
ionizzata con densità di elettroni di 1012 . Trascurando le collisioni fra le particelle,
m3
calcolare il tempo impiegato per attraversare 200 Km di atmosfera.

———————

La formula risolutiva è:


s
t=
vg
Dobbiamo calcolare la velocità di gruppo dell’onda nella ionosfera.
Si ha:

nq 2
ωp2 = = 3182, 97 · n = 3.18 · 1015 (rad/sec)2
mǫ0
rad
ωp = 5, 64 · 107
sec
rad
ω = 2πf = 6, 28 · 107
sec
Dal momento che ω > ωp si ha:

c m
ω > ωp =⇒ vf = r = 6, 81 · 108
ωp2 s
1−
ω2

La velocità di gruppo è: r


ωp2 m
vg = c 1 − 2
= 1, 32 · 108
ω s
Il tempo impiegato per percorrere 200 Km di atmosfera è:

2 · 105
∆t = = 1.5 ms
1, 32 · 108

ESCAM93 - 14
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93-11) Esercizio n. 4 del 5/4/1993

Una guida rettangolare è riempita di materiale dielettrico con ǫr = 9. Le dimensioni


della guida sono: a = 7 cm e b = 3.5 cm. Se la guida è eccitata nel modo TE10 ad una
frequenza di 2 GHz, calcolare la frequenza di cutoff, la velocità di fase, la velocità di gruppo
e la lunghezza d’onda guidata.

———————

Le formule risolutive per le quattro grandezze richieste sono:


c
ωc = h √
ǫr

c
vf = r
√ ωc2
ǫr 1−
ω2
r
c ωc2
vg = √ 1−
ǫr ω2

λ0 /n
λg = r
ω2
1 − c2
ω
π
Quindi, ricordando che per il modo TE10 h = , si ha:
a
r s
ωc2 π 2 c2
1− = 1− = 0.934
ω2 a2 ǫr ω 2

e in definitiva
h c c
fc = √ − √ = 0.71 GHz
2π ǫr 2a ǫr
m
vf = 1, 07 · 108
s
m
vg = 9, 34 · 107
s
0.15/3
λg = = 0.053 m
0.934

ESCAM93 - 15
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93-12) Esercizio n. 1 del 17/4/1993

Una radio ricevente situata su un veicolo mobile si trova all’interno di una lunga
galleria rettilinea di sezione circolare. Se il diametro della galleria è d = 5 m, calcolare
la minima frequenza che una radio trasmittente, posta all’esterno, deve utilizzare per
comunicare con il veicolo, supponendo nulle le attenuazioni. Nell’ipotesi che la radio
esterna trasmetta ad una frequenza eguale a quella minima aumentata del 10%, calcolare
la costante di propagazione dell’onda e la sua velocità di fase. Se il veicolo si muove verso
la sorgente con velocità v = 100 Km/h, valutare la frequenza ricevuta e la costante di
propagazione relativa ad un osservatore solidale al veicolo.

———————

Considerando la galleria come una guida d’onda circolare si ha che la minima frequenza
che si può propagare è quella immediatamente superiore alla frequenza di cutoff competente
al modo dominante TE11 . Si ha, pertanto:
x′ c 1, 841 · 3 · 108
νc(TE11 ) = 11 = = 35.16 M Hz
2πa 2π · 2, 5
La frequenza di trasmissione della radio esterna è:
ν = 35, 16 · 106 + 10% 35, 16 · 106 = 38.68 M Hz
che, lo osserviamo per inciso, è inferiore alla frequenza critica del modo successivo TM01 ,
infatti:
2, 405 · 3 · 108
νc(TM01 ) = = 45.93 M Hz
2π · 2, 5
Per ν = 38.68 M Hz s si ha:
 ′ 2
ω2 x11 √ rad
β(T E11 ) = 2
− = 0.6563 − 0.5423 = 0.3376
c a m
ed anche
ω m
vf(T E11 ) = = 7, 2 · 108
β s
Se il veicolo si muove verso la sorgente, si utilizza la formula per l’effetto Doppler in
avvicinamento, nel caso non relativistico.
 
′ v v
f = 1+ f =⇒ f ′ − f = f = 1.5 Hz
vf vf
quindi
f ′ = (f + 1.5) Hz
ed anche  vvf  rad
β ′ = 1 + 2 β =⇒ β ′ − β = 7, 5 · 10−8
c m
cioè:
rad
β ′ = (β + 7, 5 · 10−8 )
m

ESCAM93 - 16
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93-13) Esercizio n. 2 del 17/4/1993

Un sistema di antenne Tchebyscheff è costituito da cinque elementi distanziati d =


λ/2. Calcolare le ampiezze delle correnti di eccitazione perchè l’intensità massima dei lobi
secondari sia il 10% (20 dB) del massimo principale. Graficare il diagramma di radiazione.

———————

Siamo nelle condizioni di equidistanza degli elementi costituenti il sistema di antenne


dunque possiamo porre nel caso di cinque elementi:
a
0
|A(ψ)| = 2 + a1 cos α + a2 cos 2α
2

dove si è posto α = −kd cos ψ − γ.


Scriviamo |A(ψ)| nella seguente maniera:
a α α
0
|A(ψ)| = 2 + a1 cos 2 + a2 cos 4
2 2 2

Si ha:
a    
0 2 α 4 α 2 α
|A(ψ)| = 2 + a1 2 cos − 1 + a2 8 cos − 8 cos +1 =
a2 2 2 2
0 2 α 4 α 2 α
= 2 + 2a1 cos − a1 + 8a2 cos − 8a2 cos + a2 =
2 2 2 2
α  α a0
= 2 8a2 cos4 + cos2 (2a1 − 8a2 ) + − a1 + a2
2 2 2

Consideriamo il polinomio di Tchebyscheff di grado 4:

T4 (x) = 2x(4x3 − 3x) − 2x2 + 1 = 8x4 − 8x2 + 1

che si è ottenuto utilizzando la formula ricorrente

Tn+1 (x) = 2xTn (x) − Tn−1 (x)

α
Posto x = x0 cos , si ha:
2
α α
T4 (x) = 8x40 cos4 − 8x20 cos2 + 1
2 2

Imponiamo che
|A(ψ)| = |KT4 (x)|
e cerchiamo di conseguenza i coefficienti a0 , a1 e a2 .

ESCAM93 - 17
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Si ha:


 16a2 = K8x40
4a1 − 16a2 = −8Kx20


a0 − 2a1 + 2a2 = K

Dalla teoria si ha che

 p  14  p  14
1 2
1 2
x0 = b+ b −1 + b− b −1
2 2

Per b = 10 ,cioè lobo principale pari a 10 volte i lobi secondari (questi ultimi aventi tutti
lo stesso livello) =⇒ x0 = 1.2933
Risolvendo il sistema otteniamo:


 a0 = K2.7

a1 = K2.25


a2 = K1.3988

Si ha pure:
a2 a1
= 0.5181 = 0.83̄
a0 a0

λ
Poniamo K = 1, per d = e γ = 0 segue α = −π cos ψ e per θ = π/2 =⇒ α =
2
−π cos ϕ, grafichiamo |A(ϕ)|:

A(ϕ) ϕ A(ϕ) ϕ
0.9976 0 0.9968 50
0.9971 5 0.8348 55
0.9899 10 0.0976 60
0.9595 15 1.3098 65
0.8796 20 3.3139 70
0.72 25 5.6377 75
0.4563 30 7.8380 80
0.0846 35 9.42 85
0.3567 40 9.9976 90
0.77 45

ESCAM93 - 18
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900
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0 .. ... ... 0
120 ... ... .... .. ... ...
... ... 60
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150 0 ... .
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.. 30 0

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5
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10
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1800 00
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210 0 ....
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330 0

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240 0 ... ... ..
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. ... ... ..
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300 0

2700

ESCAM93 - 19
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93-14) Esercizio n. 3 del 17/4/1993

Si vuole stabilire una trasmissione ad onde corte, fra due stazioni terrestri distanti
6000 Km, attraverso la ionosfera mediante tre riflessioni successive, ciascuna delle quali
arriva al suolo ogni 2000 Km. Nell’ipotesi che la riflessione avvenga in una zona in cui
vi è una densità di elettroni di 5 · 1011 elettroni/m3 e assumendo una altezza equivalente
di 250 Km, calcolare l’angolo che il fascio di radiazione deve formare con la verticale e la
frequenza della trasmittente.

———————

La situazione può essere schematizzata come in figura:


.
...
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◦ .
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.. ...
◦ ....
.. ....

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i ..
.........0 ...
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h ... e
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.... .... ..
• .. ..
• • •
.................... ....................
d
................................................................................................................
6000 Km ..............................................................................................................
dove d = 1000 Km.
Si ha:
d 106
tan i0 = = 3
= 4 =⇒ i0 = 75o , 9637
he 250 · 10
La frequenza della trasmittente si può trovare dalla formula:
r
kN (h)
sin i0 = 1−
ω2

elettroni
dove N (h) = 5 · 1011 , mentre k è dato da:
m3

q2
k= = 3182.67
mǫ0

di conseguenza otteniamo:

ω 2 − kN (h)
sin2 i0 =
=⇒ ω 2 (sin2 i0 − 1) = −kN (h)
ω2
−kN (h) ω
ω2 = 2 = 2.705 · 1016 =⇒ ν = = 26.177 M Hz
sin i0 − 1 2π

ESCAM93 - 20
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93-15) Esercizio n. 4 del 17/4/1993

Un’onda elettromagnetica piana di frequenza f = 1 M Hz, polarizzata linearmente,


incide normalmente alla superficie terrestre (supposta piana). Il modulo del campo elettrico
ad essa associato è E = 10−3 V /m. I parametri costitutivi della terra sono: ǫ2 = 9ǫ0 ,
µ2 = µ0 e σ2 = 10−1 S/m. Calcolare:
a) la profondità di penetrazione dell’onda trasmessa nella terra;
b) i coefficienti di riflessione e di trasmissione (relativi alla densità di potenza).

———————

σ22
Calcoliamo il rapporto . Si ha:
ω 2 ǫ22

σ22
= 39891 ≫ 1
ω 2 ǫ22
r
2
Pertanto δ = = 1.59 m
ωµ2 σ2
Per l’onda riflessa si ha:
R⊥ = ρ2⊥ e Rk = ρ2k
Se l’incidenza è normale
R⊥ = Rk = R
σ22
Nel caso ≫ 1 e µ2 = µ0 e θ0 = 0 si ha:
ω 2 ǫ22
 2
β1
1− +1
2 2 β2
ρ⊥ = ρk =  2
β1
1+ +1
β2

dove √ r
β1 = ω ǫ0 µ0 β 2ωǫ0
r 1
ωµσ2 =⇒ β2 = σ2
= 0.033
β2 =
2
Quindi
ρ2⊥ = ρ2k = 0.936
Nell’ipotesi di onda parallela: R = 0.936 e T = 0.064

ESCAM93 - 21
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93-16) Esercizio n. 1 del 10/5/1993

Un’onda elettromagnetica piana, linearmente polarizzata, incide, normalmente, su una


superficie piana perfettamente conduttrice. Se la densità di potenza dell’onda (mediata in
un periodo) è 10 W/m2 , calcolare la pressione meccanica esercitata sul piano.

———————

La pressione di radiazione dovuta ad un’onda elettromagnetica piana è:

1
h~ti = ǫ0 Eo2 zb
2

dove zb è il versore della direzione di propagazione. Se la superficie è perfettamente condut-


trice, bisogna considerare l’onda riflessa la cui pressione di radiazione è la stessa dell’onda
incidente, quindi:

h~ti = ǫ0 E02 zb (superficie perfettamente conduttrice)

Si ha anche che la densità di potenza è:


r
~ 1 ǫ0 2
P = < S > = E
2 µ0 0

Ne segue:
P 2P 20 −8 N
|h~ti| = 2ǫ0 r = = = 6, 7 · 10
ǫ0 c 3 · 108 m2
µ0
Si può anche verificare che la pressione di radiazione è la variazione nell’unità di tempo
della quantità di moto associata all’onda cioè:
Z

F~ = ~g dv
∂t V

1 ~ ~
dove ~g = 2 E × H.
c
Nell’unità di tempo il volume V è V = Sc, quindi nell’unità di tempo:
r   r
~ = 2h~g iV = 2 1
hF~ i = h∆Qi
ǫ0 2
E Sc zb =⇒
F
=
1 ǫ0 2
E zb = ǫ0 E02 zb
2c2 µ0 0 S c µ0 0

ESCAM93 - 22
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93-17) Esercizio n. 2 del 10/5/1993

Un sottomarino, con la sua antenna posta sul livello del mare (ǫr = 72, µr = 1, σ = 4
S/m), riceve un segnale di frequenza f = 1 KHz il cui livello di potenza è 100 volte il
livello di rumore. Calcolare la massima profondità di immersione perchè il sottomarino
possa ancora ricevere il segnale non confuso con il rumore. Se l’antenna ricevente del
sottomarino è un dipolo a mezz’onda, calcolare la lunghezza.

———————

20 dB significa che la potenza sul livello del mare è 100 volte quella di rumore, cioè:

Psegnale
= 100
Prumore

σ2
La quantità è pari a
ǫ2 ω 2

σ2 16
2 2
= −12 2 2 3 2
= 9, 97 · 1011 ≫ 1
ǫ ω (8, 854 · 10 ) (72) (2π · 10 )

Pertanto
r r
ωµσ 2π · 103 · 4π · 10−7 · 4 rad
α=β= = = 0.126 [m−1 ] , [ ]
2 2 m

A questo punto:

∗ 1 ∗
Prumore = Psegnale e−2αz =⇒ e−2αz =
100
ln 100
−2αz ∗ = − ln 100 =⇒ z ∗ = = 18.27 m

Essendo la lunghezza d’onda λ pari a:


λ= = 49.87 m
β

la lunghezza del dipolo risulta


λ
2l = = 24.96 m
2

ESCAM93 - 23
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93-18) Esercizio n. 3 del 10/5/1993

Una guida d’onda rettangolare è riempita d’aria. Le sue dimensioni sono: a = 2.286 cm
e b = 1.016 cm. Se la guida è eccitata nel modo TE10 ad una frequenza f = 9 GHz,
calcolare la massima potenza che può essere sostenuta dal dielettrico. La rigidità dielettrica
dell’aria è 3 · 106 V /m.

———————

Dobbiamo imporre che il massimo campo elettrico nella guida sia uguale al valore
della rigidità dielettrica dell’aria cioè 3 · 106 V /m.
Il modulo del campo elettrico massimo competente al modo TE10 è (vedi Esercizio n
1 del 27/2/1993):
ωµ π π
|Ey |MAX = 2 N h10 =
h10 a a
quindi
ωµa
|Ey |MAX = N = 3 · 106 V /m
π
da cui per N otteniamo:
3 · 106 · π
N= = 5801.8
ωµa
La massima potenza che può sostenere il dielettrico è:

π 2 ωµβ 2 1
PMAX = N ab
2h4 a2 2
q
dove β = ω 2 ǫ0 µ0 − h210 = 129.2 rad/m. In definitiva

PMAX = 950.129 KW

ESCAM93 - 24
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93-19) Esercizio n. 4 del 10/5/1993

In un sistema di riferimento O~x~y~z vi è un campo elettrico di modulo E = 1000 V /m,


giacente nel piano xy e formante un angolo di 300 con l’asse x. Trovare il modulo e la
direzione del campo elettrico in un sistema di riferimento che si muove lungo la direzione
positiva dell’asse x con velocità v = 0.6c, e che ha gli assi paralleli a quelli del sistema di
riferimento O~x~y~z con le origini coincidenti all’istante t = 0.

———————

y
...
.......
..........
..
..
...
..
...
..
..
... ...........
.. .........
... .......
... .
...
.........
..
.. .......
.. .......
... .......
.. ..
...........
.
.
..
... ............. .... 0
O 30
.............................................................................................................................................................. x
..
......
.
.....
.....
....
..
......
.
.....
.....
....
..
......
.
..
.....
.......
.............
......
z

Sia E0 il modulo in S, si ha:


Ex = E0 cos 300 = 866.025 Bx = 0
Ey = E0 sin 300 = 500 By = 0
Ez = 0 Bz = 0

Ex′ = Ex Ex′ = E0 cos 300 = 866.025


Ey′ = γ[Ey − vBz ] Ey′ = γE0 sin 300 = 625
Ez′ = γ[Ez + vBy ] Ez′ = 0
Il modulo di E0′ è:
q
E0′ = E02 cos2 300 + γ 2 E02 sin2 300 = 1068 V /m
1
dove γ = p = 1.25. In definitiva:
1 − (0.6)2
Ey′
Ey′ = Ex′ tan α′ =⇒ tan α′ = = 0.721688
Ex′
La direzione del campo elettrico è data da:
α′ = 350 , 81

ESCAM93 - 25
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93-20) Esercizio n. 1 del 26/6/1993

Un largo ed uniforme fascio di microonde linearmente polarizzato, viaggiante in aria,


avente la densità di potenza di 1 KW/m2 e la frequenza ν = 1 GHz, incide normalmente
su un metro quadrato di lastra di rame (ǫr = 1, µr = 1, σ = 5, 7 · 107 S/m) di 10µ di
spessore. Calcolare la potenza emergente dalla lastra.

———————

σ
Calcoliamo, al solito, la quantità :
ǫω
σ 5, 7 · 107
= ≫1
ǫω 8, 854 · 10−12 · 2π · 109
Supponiamo che la radiazione incidente sia polarizzata parallelamente al piano di
incidenza (o indifferentemente ortogonale).
La potenza incidente sulla lastra è Pi = 1 KW .
σ
Poichè ≫ 1, il coefficiente di riflessione per la potenza si scrive:
ǫω
Rk = ρ2k ≃ 1 − 2x
dove r (
µ2 β1 2ωǫ1 µ2 1 1o mezzo (aria)
x= =
µ1 β2 µ1 σ2 2 2o mezzo (rame)

s
2 · 2π · 109 · 8, 854 · 10−12
x=
5, 7 · 107
Sostituendo nella precedente ricaviamo Rk :
Rk = 1 − 2 · 4, 418 · 10−5 = 0.9999116

Pr = 999.9116 W Pi − Pr = 88.4 mW
La potenza emergente è data da:
Pe = (Pi − Pr )e−2αs
dove s è lo spessore della lastra e α è il coefficiente di attenuazione dato da:
r r
ωµσ 2π · 109 · 4π · 10−7 · 5, 7 · 107
α= = = 4, 74 · 105 N p/m
2 2
Per s = 10 · 10−6 m si ha:
Pe = 6.75 µW

ESCAM93 - 26
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93-21) Esercizio n. 2 del 26/6/1993

Un’onda elettromagnetica TEM si propaga in un cavo coassiale. Ricavare l’espressione


della densità di carica indotta sulla superficie del conduttore interno e verificare esplicita-
mente la validità dell’equazione di continuità.

———————

.................................................
.. .... .....
....
.
. ...
..... .
. ... ........ b .....
......
...
..... ..........
....
.......
......

. . ... ... ......


..

..... .....
.......
.......
......
... ...
.
.
... ê .....
...
.......
......
... ... .

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... ...
... .... a ...
... . r ... ... .....
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........... ...........
... .............
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.........

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....
..... . ...
....... ..
...
.....
......................................

In un cavo coassiale si ha:

~ t = −êr V0 1 e−iβz eiωt


E a
ln r
b

Per le condizioni al contorno si ha:

V0 1 −iβz iωt
η = Dn = −ǫ a e e (r = a)
ln a
b

D’altra parte sappiamo che:


r
ǫ V0 ẑ −iβz iωt
J~s = − e e (r = a)
µ ln a a
b

∂η V0 1
= −iωǫ a e−iβz eiωt
∂t ln a
b
r
~ · J~ = iβ ǫ V0 1 e−iβz eiωt

µ ln a a
b

ESCAM93 - 27
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r
√ ǫ
Ma β = ω ǫµ e quindi β = ωǫ. Ne segue:
µ

~ · J~ + ∂η = 0

∂t

93-22) Esercizio n. 3 del 26/6/1993

Due dipoli a mezz’onda, paralleli e distanti λ/2, sono alimentati con correnti uguali
in modulo. Graficare i diagrammi di radiazione nel piano ortogonale alla direzione delle
correnti e dare una spiegazione fisica dei risultati ottenuti nei seguenti due casi:
a) le correnti sono in fase;
b) le correnti sono opposte in fase; Calcolare, altresı̀, la direttività del sistema in
entrambe le situazioni.

———————

Correnti opposte in fase (γ = ±π kd = π)

Il diagramma di radiazione è del tipo “bilateral end-fire array” ed è graficato negli


appunti.

P

O O′ P′
... ...•
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...•
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...•
... ...

........................................ λ .......................................
2

Siano le direzioni dei dipoli ortogonali al piano della pagina. E’ chiaro che in un
punto P in direzione ortogonale alla direzione che congiunge i centri dei dipoli, le due onde

ESCAM93 - 28
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percorrono uguale cammino, ma sono sfasate di π, pertanto il campo è nullo:

900
. ... ... ........... ... ... ... ... ...
...... ... .. ... ... .
1200...... ............... ...
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.. ...
... ...60 .....
0
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.. ... .
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0 ... . .. .... 0
150 .
...... ... ... .
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...30
............................ ..............................
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1
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1.5
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180 .
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....... ........
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0.5
0 ....... ... ... ... ... ... ... ... ........ ... ... ... ... ... ... ... ........ ... ... ... ... ... .............................. ... ... ... ... ... ... ..... ... ... ... ... ... ... ... ... ....... ... ... ... ... ... ... ... .....
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. .. 00
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.... ... .. .... ........
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0 ..... .... ..
.... . .. .. 0
210 ..
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.. ...... ...
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. .. ... ... ....
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.. 330
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. ... ... ... .. . .. ... ... ... . . ..
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...... ... .....
... ... .
. . .. .....
0 ... ... ... ... ... ... . .. .. ... ..
. ... 0
240 .. ... ... ... ......... ... ... ... ... ... ... . 300
2700

Viceversa in un punto P ′ sulla retta OO′ , l’onda emessa da O raggiunge O′ dopo avere
percorso un cammino uguale a λ/2, cioè con un ritardo di π, quindi nel punto P ′ le due
onde giungono in fase e si sommano; pertanto in P ′ si ha un massimo.
Ovviamente succede il contrario se le due sorgenti sono in fase.
Grafico antenne in fase (γ = 0, kd = π)
(Broadside array) cos ψ = sin θ cos φ per θ = 900 =⇒ cos ψ = cos φ.

1 sin[n(kd cos φ + γ)/2]
K(φ) =
n sin[kd cos φ + γ]/2

per n = 2, kd = π, γ = 0 si ha:

K(φ) φ K(φ) φ
0 0 0.532 50
0.02386 10 0.707 60
0.09459 20 0.859 70
0.20889 30 0.963 80
0.359 40 1 90

ESCAM93 - 29
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900
.. ... ... ... ........... ... ... ... ... ... ...
0 ... ... ... ... ... ... . ... ... ... 0
120 ... ..
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... ... 60
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0 ... .
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. .. . .... 0
150 . .... ...
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. .. .. ...
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. 30
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..... .. .. .. ...... .. .. ..

..................
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. .. .... .. .. . .....
............ 0.5
..
0 ....... ... ... ... ... ... ... ... ........ ... ... ... ... ... ... ... ........ ... ... ... ... ... ........................... ... ... ... ... ... ... .... ... ... ... ... ... ... ... ... ....... ... ... ... ... ... ... ... .....
. 1 ..
. 1.5 ..
180 .
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. ... .
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.. 00
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0 .....
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. .... . .
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..... .. . .. .. ..... . ..
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0
.................
.... .. ..
210 ..
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.. ..... ... .
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. . . ... ... ....
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.. 330
... . .. ... ... ... ... . ... ... ... . . .. . ..
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..... ... .....
...... ..
. . .. .....
0 ... ... ... ... ... ... . .. .. ... ..
. ... 0
240 .. ... ... ... ........ ... ... ... ... ...... . 300
0
270
In definitiva la situazione è la seguente, in cui tratteggiata è la sovrapposizione del
diagramma per γ = 0:
900
.. ... ... ... ........... ... ... ... ... ... ...
0 ... ... ... ... ... ... . . ... ... 0
120 .. . ... ...
.
... ...
.....60 ....
.. ...... .
.... ... ... .. .......
.... .. ....
.. . .. .. .. ...
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. .. ...
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... .. .. ... ... ... ... ...... ... ... ... ... . ...

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. .. ... ... ... . . ... ... .
.. . ...... .
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. . ... . ..
150 0 ...
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. ......
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.. 30 0
......
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. ......
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. . ..... .. ..
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.. ..... ...... .... ..
. . ..... .
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.... ... .. ... ........ ...
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180
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. ................
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... ............
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..... .. . .. ....
1 ...
....... .......
.
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0 ....... ... ... ... ... ... ... ... ......... ... ... ... ... ... ... ... ......... ... ... ... ... ... .................................. ... ... ... ...0.5
. .
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.
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. 1.5
... ... ..... ... ... ... ... ... ... ... ... ........ ... ... ... ... ... ... ... .....
..
00
.. . . ..

... ..................
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.. .. .. ..... ... ... ......... ... ...... ... ....... ..
.. . ....... .. . .. . . .... .
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.. ..... ... ... .. . ... ....
..... ...
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.... .. ...
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... ... ... ........
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0 ..... .... . . .. ....... ..
.....................
.... .. .. 0
210 ..
.. .
....
.. .... ... ... ...
. .. ..
.
....
..... ... .
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.. 330
... . . ... ... ... .. . .. ... ... ... . .. ..
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... . ... ....... . .. ...
... .. .. .. ...
... .. .. .. ...
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.... ... .
. .. ..
. ...
.... .. .. .. ...
.... ... .. .. ......
.
......
...... ..
. .. ......
..
0 ... ... ... ... ... ... . .. . ... .
. .. ... .. 0
240 .. ... ... ... ......... ... ... ... ... ... ... . 300
2700

ESCAM93 - 30
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Calcolo delle direttività

a) Correnti in fase (γ = 0): Utilizziamo la formula:

4πn2
D= n−1  
8πn X sin u sin u cos u
+ 8π (n − q) cos(qγ) − 3 + 2
3 q=1
u u u

dove u = qkd.
Per n = 2, γ = 0, kd = π e q = 1 si ha:

16π
D=   = 3.537
16π 1
+ 8π − 2
3 π

b) Correnti in opposizione di fase (γ = ±π):

16π
D=   = 2.6
16π 1
− 8π − 2
3 π

ESCAM93 - 31
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93-23) Esercizio n. 4 del 26/6/1993

Una guida d’onda rettangolare riempita d’aria, eccitata nel modo TE10 , ha dimensioni
a = 10 cm e b = 5 cm. Fissata l’ampiezza massima del campo elettrico, calcolare e graficare
l’espressione della potenza trasmessa nella guida in funzione della frequenza, nell’intervallo
compreso fra la frequenza di cutoff del modo considerato e quella di cutoff nel modo
successivo.

———————

Calcolo delle frequenze di cutoff

c c
νc10 = = 1, 5 · 109 Hz ; νc01 = = 3 · 109 Hz
2a 2b
L’espressione della potenza (vedi compito 27/2/1993) è:
r
ω2 π2

P10 = |Et |2MAX ab c2 a2
4ωµ0

La funzione da calcolare e graficare è:


s 2 s 2
2πν π2 2ν 1
− 2 − 2
c a c a
= = f (ν)
2πν 2ν

ν/109 f (ν) ν/109 f (ν)


1.5 0 2.3 2.526 · 10−9
1.6 1.16 · 10−9 2.4 2.6 · 10−9
1.7 1.56 · 10−9 2.5 2.67 · 10−9
1.8 1.84 · 10−9 2.6 2.72 · 10−9
1.9 2.04 · 10−9 2.7 2.77 · 10−9
2 2.205 · 10−9 2.8 2.815 · 10−9
2.1 2.33 · 10−9 2.9 2.85 · 10−9
2.2 2.44 · 10−9 3 2.88 · 10−9

ESCAM93 - 32
——————– S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici ——————–

f (ν)/10−9 ................
....
...
..
...
..
3 ...
..
... .......
........
... ......
..
.. ..
..
.......
... .....
....
..
... ....
... .....
...
2 ..
..
...
...
...
.. .
.
... ...
.. ...
... ..
... .....
.. .
.. ...
... ..
1 ..
...
...
.
... ...
.. ...
.. ..
.
... .
.. ..
... ..
.. ...
................................................................................................................................................................................................................................
...

1 2 3 4
ν/109

ESCAM93 - 33
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93-24) Esercizio n. 1 del 17/7/1993

Una fibra ottica eccitata con radiazione infrarossa di lunghezza d’onda λ = 1.2µ (nel
vuoto) è costituita da un nucleo con indice di rifrazione n1 = 1.53 e da un rivestimento
con indice di rifrazione n2 = 1.52. Trovare la dimensione massima del diametro del nucleo
perchè si abbia un singolo modo di propagazione.

———————

L’intervallo di frequenza per operazione a singolo modo è dato da:

2.405
0<f < p
2πa (ǫ1 − ǫ2 )µ0

Nel nostro caso si conosce f che è:

c 3 · 108
f= = = 2, 5 · 1014 Hz radiazione infrarossa
λ 1, 2 · 10−6

Pertanto perchè si propaghi singolo modo, si deve avere:

2.405
a< p
2π2, 5 · 1014 (n21 − n22 )ǫ0 µ0

essendo n1 = 1.53 e n2 = 1.52.


Quindi:
4, 5932 · 10−7
a< p 2 = 2.63µ
(n1 − n22 )

d = 2a < 5.26µ

ESCAM93 - 34
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93-25) Esercizio n. 2 del 17/7/1993

Un’onda elettromagnetica piana, viaggiante in acqua (ǫr = 81, µr = 1, σ = 0), è


incidente sulla superficie di separazione acqua-aria con un angolo di 450 . Calcolare il
rapporto fra i moduli del campo elettrico, in aria, sulla superficie di separazione e ad una
distanza di λ4 da essa.

———————

Poichè l’onda passa da un mezzo più rifrangente ad un mezzo meno rifrangente, veri-
fichiamo se l’angolo di incidenza è maggiore o minore dell’angolo limite.
Si ha:
n2 n2
sin θL = =⇒ θL = arcsin
n1 n1

Poichè n2 = 1 ed n1 = 81 = 9 si ha θL = 60 , 38.
Nel nostro caso θi = 450 pertanto siamo in presenza di riflessione totale e nel secondo
mezzo (aria) avremo “onde evanescenti”.

x..
.
........
..... .........
..... .... .....
..... .....
..... .. .....
..... ..
. ..
......
.
..... .... ..........
..... ... n̂ .......
..... ..... 1
.....
...... ..
.....
.
n̂ 0 .................
.
....
. .
......
.
.
...
..... ... ....
..... .....
..... ... .....
..... .. ....
...........
.....
..... θ0 .... .
.....
.
.....
.
..
.
.... ...... .....
..... ....................... .....
..... 1 ... ..... ............ ... ............ ........
..... ..... ...... .... ..
...... ..... .....
..... . .....
..... ... .........
..... .. .....
..... .. ....
........................................................................................................................................................................................................................................................ z
..
onda ..
..
...
evanescente
... ..
.. .......... ...
.. ..
.... ..
2
.... .....
..........
..
...
..
..
..
...
..
...
...
..
..
...
..
...

Nel secondo mezzo si ha, quindi:

E~t = E ~ 2 eβ1 x eiαz


~ t | = |E2 |eβ1 x
|E
s  2
√ 2 n2
dove β1 = ω ǫ1 µ1 sin θ0 − .
n1

ESCAM93 - 35
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Indicando con λ la lunghezza d’onda in aria si ha:

c 1
ω = 2π con c= √
λ0 ǫ0 µ0

Pertanto s  2
n1 2 n2 39.49
β1 = 2π sin θ0 − = Np /m
λ0 n1 λ0
Ne segue che:
~ t |x=0 = |E
|E ~ 2|

39.49

~ t|
|E λ
~ 2 |e
= |E 4
x=− 0 4

Il rapporto fra i due campi è:


|E~ t |x=0
= 19390
~ t|
|E λ0
x=− 4

ESCAM93 - 36
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93-26) Esercizio n. 3 del 17/7/1993

Sia dato un sistema piano di antenne molto largo (rectangular array), dotato di
riflettore, che abbia un valore di direttività D = 1000. La frequenza di eccitazione è
f = 600 M Hz. Calcolare:
a) l’area della superficie dell’antenna;
b) la lunghezza di ciascuna dimensione, nell’ipotesi che il sistema sia quadrato;
c) il numero di dipoli contenuti nel sistema se i loro centri distano l’un l’altro mezza
lunghezza d’onda in entrambe le dimensioni.

———————

Poichè il sistema di antenne è molto largo, possiamo usare la formula (con riflettore)

A λ2 D c2 D
D = 4π =⇒ A = = = 19.89 m2
λ2 4π f 2 4π

Se il sistema è quadrato Lx = Lz = 4.46 m.


Il numero di dipoli è dato da n · m.
Si ha ndx mdz = Lx Lz .
Nel nostro caso
λ2 4L2
nm = L2 =⇒ nm = 2 ≃ 318 (∗)
4 λ
In realtà la (∗) si dovrebbe scrivere:

4L2
(n − 1)(m − 1) =
λ2
e poichè n = m dalla precedente ottengo:

4L2
(n − 1)2 = = 318 =⇒ n − 1 ≃ 18
λ2
da cui
n = 19 ed n2 = 361 (numero di dipoli)

ESCAM93 - 37
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93-27) Esercizio n. 4 del 17/7/1993

Graficare il diagramma di radiazione del sistema di antenne, descritto dal precedente


problema, in un piano ortogonale al piano dell’array.

———————

Consideriamo n = m = 18; per θ = π/2 si ha:

π  sin[n(π cos φ)/2]


U ,φ = m
2 sin[(π cos φ)/2]

λ
avendo posto d = e I0 = 1. Normalizzando a 1 si ha:
2

π  1 sin(9π cos φ)
U ,φ =  
2 18 sin π cos φ
2

Poiché il sistema é dotato di riflettore, tutto il diagramma é proiettato in avanti


ed il fattore di forma deve essere moltiplicato  per 2. Essendo interessati al diagramma
π
normalizzato, grafichiamo la funzione U 2 , φ

φ U (φ) φ U (φ)
0 0 50 0.04
5 0.005 55 0.034
10 0.02 60 0.08
15 0.045 65 0.05
20 0.05 70 0.026
25 0.026 75 0.12
30 0.034 80 0.2
35 0.05 85 0.25
40 0.019 90 1
45 0.056

ESCAM93 - 38
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900
. ...... ... ... ... ..... ... ... ... ... ... ... ... ... ..
.... ... ..
1200 .................... ...
.
. ... ...
... ...
... ... 60
.....
0
. ... .
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... ... . .. ........
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. ....... .. ..
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0 .. . . .. .. .. 0
150 .. .
.. . 30 .
. . .... ..

..... ....
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. . ... .
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. ..... .
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..... .. .. .. ..... .. .. ..

0 ......................................................................................................................................................................
.. .. ..
... .
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. 1 1.5 .... .. . .. .....
............... 0.5
..
.
..
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00
.
. ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... .... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ........ ... ... ... ... ... ... ... ......................... ... ... ... ... ... ... ... ... ........ ... ... ... ... ... ... ... ... ... ....... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ....
180 ..
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... . .. .... ...
... .. . .. ...... .
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.. ........ ... .. .
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.... .. ...
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.... .. .. .. ... .
0 ....
. .... ... .. .. ...... ..
..
0
210 ..
..
......
. ..... ..
. . ... .
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. ... ... ..
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. .... .
.. .
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.. 330
... .. .. ... ... .
. ... . .. ..
... .. ... ... ... ... ..... ... ... ... ... ... ... ..
.. ...
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.... .. .. ....
.... ... .
. .. ......
.....
.... ... ....
. ...
...... .. .....
... ...
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. ... ... ...
0 .. ... .. . 0
240 . ... ... . . .. ... .. 300
.. ... ... ... ... ... ..... ... ... ... ... ... ... ... ....

2700

ESCAM93 - 39
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93-28) Esercizio n. 1 del 25/9/1993

Un’onda piana polarizzata ellitticamente, in aria, ha le seguenti componenti del campo


elettrico:

Ex = E0 cos(ωt − βz), Ey = 2E0 cos(ωt − βz − π/4), Ez = 0

Determinare il vettore campo magnetico e l’equazione dell’ellisse di polarizzazione. Grafi-


~
care l’ellisse per punti e determinare il verso di rotazione del vettore E.

———————

Il vettore campo magnetico ha le seguenti componenti:

r √ 
ǫ π
Hx = − 2E0 cos ωt − βz −
µ 4
r
ǫ
Hy = E0 cos(ωt − βz)
µ

Hz = 0

L’equazione dell’ellisse di polarizzazione è:

Ex2 Ey2 2Ex Ey π π


2 + 2 − √ 2 cos = sin2
E0 2E0 2E0 4 4

Ex2 Ey2 Ex Ey 1
2 + 2 − 2 =
E0 2E0 E0 2

  

 t

 Ex = E0 cos(ωt − βz) = E0 cos 2π − βz
 T
~
Grafico di E .
   



√ π √ t π
 Ey = 2E0 cos ωt − βz − = 2E0 cos 2π − βz −
4 T 4

ESCAM93 - 40
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Nel piano z = 0 poniamo E0 = 4 unità

t/T Ex Ey t/T Ex Ey
0 4 4 0.55 -3.8 -5.04
0.05 3.8 5.04 0.6 -3.23 -5.58
0.1 3.236 5.587 0.65 -2.35 -5.587
0.15 2.35 5.58 0.7 -1.23 -5.040
0.2 1.236 5.04 0.75 0 -4
0.25 0 4 0.8 1.23 -2.568
0.3 -1.236 2.568 0.85 2.35 -0.885
0.35 -2.35 0.88 0.9 3.23 0.88
0.4 -3.23 -0.88 0.95 3.80 2.57
0.45 -3.80 -2.57 1 4 4
0.5 -4 -4 ⋄ ⋄ ⋄ ⋄ ⋄ ⋄

Ellisse di polarizzazione

E.y
..
........ .....................
......... ............ ......
... ........
... ..
.......... ....
...
.. .
...... ...
... ....
. .. ...
.. ....... ...
.. ......... ...
.... ....... ...
....... ...
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.. ...
..
...... ~ •t = 0
E .
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.. . ....
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.....
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.. ..
..... ... ..... ...
.... ..... ..
.... ... ..... ..
..... .. .....
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. .. .
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.. ... ..... ..
~ ... ..... ...
verso vettore E .. .....
.. ..... ...
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......... ..... ..... ...
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...... .. ..... ...
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... ... ..... ...
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... ... ......... ...
.... .. ......
. ....
.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
. . . .
Ex
..
... .... ...
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.. ... ...
....
. ..
. ....
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. .... .
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.. .. .....
... ... ....
.... .. ........
. .. .....
T ...
.....
... .....
t= • ... ..
.. .. .
.. ....
. ....

2 ...
...
... .....
.....
.. .
... ...
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... ...... ...
... .
..
.......
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...
... ..
...... .
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..... ..
.......... .............. ...
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ESCAM93 - 41
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93-29) Esercizio n. 2 del 25/9/1993

Una guida d’onda costituita da due lastre conduttrici parallele (x = 0 e x = 10 cm) è


eccitata nel modo TE1 alla frequenza f = 2 GHz. Se il dielettrico interno è aria, calcolare
il valore massimo del campo elettrico se la potenza di eccitazione è 100 W e la larghezza b
lungo la direzione ŷ è 50 cm.

———————

La situazione è quella schematizzata in figura:

..... .....
..... ..... .
..... .. ........
.
..
......... .
..
..........
. ... ............
..... . . . ...... . . .
..... . . . . ..... . . . . .
..... ......... .....................
..
................ ...
.
.
...
........
................. a
.............................................................. ................................................................
.................
................ .................
.... .... . . . . . . ... . . . . . . .
................ .................
.... ................. .................
... . . . . . . ..
..
.....................
...................
z ..................
.....................
b... ............ ....
... . . . ...... .
. ..
.
.........
.. .... . . . . ......
..................
.................
... ................ ..
... ............. .
.. ..............
... ... . ..... ..
. ....... .....
........... . ... . ......
......... .... .... ....
. ..........
.... ....... .
. ....
......................................................................................................................................
.
x
...
...
...
...
.
..........
....
y
I campi trasversali competenti al modo TE sono:

~ t = −i ωµ ŷD pπ sin pπ xe−iβz


E
h2 a a
β
~ t = i x̂D pπ pπ
H sin xe−iβz
h2 a a
La potenza trasportata nella direzione dell’asse z e confinata fra le lastre è:
Z   Z
1 ~ ~ ∗ 1 ωµβ p2 π 2 2 2 pπ
P = Re Et × Ht · ẑ da = Re 4
D sin x da
2 S 2 S h a2 a

π2
Nel nostro caso h21 = e p = 1, quindi:
a2
Z Z
1 b a ωµβa2 2 2 πx
P = D sin dx dy
2 0 0 π2 a
r
π2
dove β = ω 2 ǫµ − , ne segue:
a2
Z a
1 ωµβa2 b 2 π
P = D sin2 x dx
2 π2 0 a

ESCAM93 - 42
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Dal momento che Z a


π 1
sin2 x dx = a
0 a 2
ne segue:
1 ωµβa3 b 2 2 4π 2 P
P = D =⇒ D =
4 π2 ωµβa3 b
Il valore massimo del campo elettrico è:
√ √
ωµ π ωµ π 2π P ωµa2 2π 2 P
|E|MAX = 2D = 2 p = 2 2√ =
h a h a ωµβa3 b π a ωµβab
√ s
2ωµ P ωµP
=√ =2
ωµβab βab

Il valore di β è:
r r
π2 ω2 π2 rad
β= ω 2 ǫµ − 2 = 2
− 2
= 27.706
a c a m

In definitiva il valore richiesto è:


V
|E|MAX = 2135.3
m

ESCAM93 - 43
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93-30) Esercizio n. 3 del 25/9/1993

La lunghezza di una antenna rettilinea è un numero intero di mezze lunghezze d’onda.


Scrivere l’espressione della resistenza di radiazione e calcolare il valore massimo della cor-
rente di eccitazione perchè la potenza irradiata sia 50 W nel caso di n = 1, 2, 3. Calcolare,
altresı̀, la direttività dell’antenna nei tre casi.

———————

La resistenza di radiazione è definita da:


2Pr
Ra =
|I|2
dove Pr è la potenza irradiata dall’antenna.
Sostituendo l’espressione di Pr si ha:
r 
1 µ sin 2kl  
Ra = C + ln 2kl − Ci 2kl + Si 4kl − 2Si 2kl +
2π ǫ 2
cos 2kl  
+ C + ln kl + Ci 4kl − 2Ci 2kl
2
Poichè 2l = nλ si ha:
/2π λ/
kl = n = nπ (n = 1, 2, 3)
λ/ /2
Essendo quindi sin 2kl = sin 2nπ = 0 si ha:
r  
1 µ 1
Ra = C + ln 2kl − Ci 2kl + C + ln kl + Ci 4kl − 2Ci 2kl =
2π ǫ 2
r  
1 µ 3 3 1 1
= C + ln 2kl − 2Ci 2kl + Ci 4kl − ln 2
2π ǫ 2 2 2 2
r  
1 µ 3 3 1 1
Ra(n=1) = C + ln 2π − 2Ci 2π + Ci 4π − ln 2
2π ǫ 2 2 2 2
r  
1 µ 3 3 1 1
Ra(n=2) = C + ln 4π − 2Ci 4π + Ci 8π − ln 2
2π ǫ 2 2 2 2
r  
1 µ 3 3 1 1
Ra(n=3) = C + ln 6π − 2Ci 6π + Ci 12π − ln 2
2π ǫ 2 2 2 2
dove C = 0.577216.
Ci 2π = C + ln π + ln 2 − 2.43765 = 1.72194 + ln 2 − 2.43765 = −0.02256
Ci 4π = C + ln π + ln 4 − 3.11435 = 1.72194 + ln 4 − 3.11435 = −0.00611
Ci 6π = C + ln π + ln 6 − 3.51647 = 1.72194 + ln 6 − 3.51647 = −0.00277
Ci 8π = C + ln π + ln 8 − 3.80295 = 1.72194 + ln 8 − 3.80295 = −0.001568
Ci 12π = non c’é nelle tavole, quindi escludiamo n = 3.

ESCAM93 - 44
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Quindi nei due casi (n = 1, 2) otteniamo per la resistenza di radiazione e per le


correnti: r n
1 µ o
Ra(n=1) = 3.3181 = 198.93Ω
2π ǫ
r n o
1 µ
Ra(n=2) = 4.3272 = 259.43Ω
2π ǫ
2Pr 100
(n = 1) −→|I|2 = = = 0.3854 =⇒ I(n=1) = 0.62 A
Ra 259.43
2Pr 100
(n = 2) −→|I|2 = = = 0.50268 =⇒ I(n=2) = 0.71 A
Ra 198.93

Quanto sopra è stato eseguito, per errore, per il caso 2l = nλ. Lasciamo il calcolo già
λ
fatto e deriviamo le formule nel caso dell’esercizio cioè 2l = n .
2
λ 2π λ/ π
2l = n =⇒ kl = n =n (n = 1, 2, 3)
2 λ/ 4 2
Poichè, quindi:
sin 2kl = sin nπ = 0

( −1 per n = 1
cos 2kl = cos nπ = +1 per n = 2
−1 per n = 3
si ha:
r
1 µn cos nπ h  π io
Ra = C + ln(nπ) − Ci nπ + C + ln n + Ci 2nπ − 2Ci nπ
2π ǫ 2 2
r  
1 µ 1 1 1 1
Ra(n=1) = C + ln π + ln 2 − Ci 2π
2π ǫ 2 2 2 2
r  
1 µ 3 3 1 1
Ra(n=2) = C + ln 2π − ln 2 − 2Ci 2π + Ci 4π
2π ǫ 2 2 2 2
r  
1 µ 1 1 1 1
Ra(n=3) = C + ln 3π + ln 2 − Ci 6π
2π ǫ 2 2 2 2
Ci 3π = 1.72194 + ln 3 − 2.80993 = 0.010622
Quindi: r n
1 µ o
Ra(n=1) = 1.2188 = 73.07Ω
2π ǫ
r n o
1 µ
Ra(n=2) = 3.3181 = 198.93Ω
2π ǫ
r n o
1 µ
Ra(n=3) = 1.7582 = 105.41Ω
2π ǫ

ESCAM93 - 45
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2Pr 100
(n = 1) −→|I|2 = = = 1.368 =⇒ I(n=1) = 1.17 A
Ra 73.07
2Pr 100
(n = 2) −→|I|2 = = = 0.5 =⇒ I(n=2) = 0.7 A
Ra 198.93
2Pr 100
(n = 3) −→|I|2 = = = 0.95 =⇒ I(n=3) = 0.97 A
Ra 105.41
La direttività nei tre casi è:

4πr2 Sr max
D=
P
  r r
 n = 1π  µ I02 µ I02
Sr = ; P = 1.2188 =⇒ D = 1.64
kl = MAX ǫ 8π 2 r2 ǫ 4π
2
  r r
n=2 µ I02 µ I02
Sr = 4; P = 3.3181 =⇒ D = 2.41
(kl = π) MAX ǫ 8π 2 r2 ǫ 4π
  r r
 n = 3π  µ I02 µ I02
Sr = 1.957 ; P = 1.7582 =⇒ D = 2.226
kl = 3 MAX ǫ 8π 2 r2 ǫ 4π
2

ESCAM93 - 46
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93-31) Esercizio n. 4 del 25/9/1993

La densità superficiale di potenza, mediata in un periodo, della luce solare sulla su-
perficie terrestre è approssimativamente 1.4 · 103 W/m2 . In approssimazione di onda piana
calcolare i moduli del campo elettrico e del campo magnetico nonchè la pressione di radi-
azione esercitata sulla superficie terrestre assumendola perfettamente assorbente.

———————

Si ha:
1r ǫ r
~ 0 2 2 µ0
P = < S · n̂ > = E0 =⇒ E0 = 2P = 2 · 1, 4 · 103 · 376, 7 = 1054760
2 µ0 ǫ0

|E0 | = 1027 V /m
ed anche
E0
H0 = = 2.7 A/m
Z
Infine

~t = 1 ǫ0 E02 n
b (pressione di radiazione, mediata in un periodo,
2
anche se l’onda non è polarizzata)

Ne segue:
P
< t >= = 4.67 · 10−6 N/m2
c

ESCAM93 - 47
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93-32) Esercizio n. 1 del 4/12/1993

Un’onda elettromagnetica piana di frequenza f = 1.5 M Hz si propaga in un gas


ionizzato caratterizzato da una frequenza di plasma ωp = 2π · 1.4 M Hz. La frequenza
delle collisioni è ωef f = 2π · 104 Hz. Descrivendo il mezzo come dielettrico con perdite,
calcolare la conducibilità, la costante dielettrica, il coefficiente di attenuazione e la costante
di propagazione dell’onda elettromagnetica. Calcolare la frequenza al di sotto della quale
l’onda elettromagnetica non si propaga.

———————

Il plasma (ionosfera) è equivalente ad un mezzo con:


!
ǫ0 ωef f ωp2 ωp2
σ= 2 2 ǫr = 1− 2 2
ω + ωef f ω + ωef f

f = 1.5 M Hz

σ = 4.8459 · 10−7 S/m ǫr = 0.128927


σ
Poichè = 0.045042 ≪ 1 si ha:
ǫω
r
σ µ0
α= = 2.5422 · 10−4 Np /m
2 ǫ0 ǫr

β = ω µ0 ǫ = 0.011288 rad/m

f = 2 M Hz

σ = 2.72586 · 10−7 S/m ǫr = 0.51

α = 7.19 · 10−5 Np /m
β = 0.0299 rad/m
L’onda non si propaga se β = 0 cioè
2
ǫr = 0 =⇒ ω 2 = ωp2 − ωef f = 7.7373 · 10
13
=⇒ fc = 1.399964 M Hz

ciò dalla formule generale.

ESCAM93 - 48
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93-33) Esercizio n. 2 del 4/12/1993

Un piccolo avvolgimento costituito da N = 10 spire di raggio r0 = 5 cm viene utilizzato


come antenna ricevente. Esso dista 10 Km da un dipolo hertziano ed è orientato in modo
tale che il flusso del campo magnetico, generato dal dipolo, attraverso la sua superficie
risulti massimo. Calcolare la f.e.m. massima indotta nell’avvolgimento quando la potenza
di eccitazione del dipolo è 5 W e la frequenza è f = 27 M Hz.

———————

..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
.. π
θ= ...... ...
.. .....
.... 2
................. ...
.................. ..
.................... ..
................... .. ......................
................... .. .... ...
.................. ... ...
....................... ... ... ... ... ... .... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...... spira .
.....................
...............
...
.... ....
.
.................. ......................
...................
..............
.......

IL campo elettromagnetico generato da un dipolo hertziano è:


ikr
~ = −êθ iωµIl e sin θe−iωt
E
4πr
ikr
~ = −êφ ikIl e sin θe−iωt
H
4πr
dove êφ è uscente dalla pagina. La potenza emessa è
 2
4 kIl
P = πZ
3 4π
π ~ è
Per essere il flusso massimo deve essere θ = . La parte reale di H
2

~ = −êφ kIl 1
Re(H) sin θ sin(ωt − kr)
4πr

~ = −êφ kIl µ0 sin θ sin(ωt − kr)


~ = µH
B
4π r

ESCAM93 - 49
——————– S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici ——————–
π
Per θ = si ha:
2

~ = N BS = N kIl πr02
Φ(B) µ0 sin(ωt − kr)
4π r
ed anche
∂Φ kIl πr02 ω
f.e.m = − = −N µ0 cos(ωt − kr)
∂t 4π r
La formula del flusso è stata ottenuta considerando la spira piccola (r0 ≪ r) cioè
ritenendo B costante su S.

kIl πr02 ω
|f.e.m.MAX | = N µ0
4π r
Ma r
kIl 3Pr
=
4π 4πZ
ne segue in definitiva:
r
3Pr πr2 ω
|f.e.m.MAX | = N µ0 0 = 9.42 · 10−5 V = 0.094 mV
4πZ r

Fine Esercizi Campi e.m. - 1993

ESCAM93 - 50
ESERCIZIO P1

Un ponte radio a 100 MHz con lunghezza di tratta 2 Km utilizza una antenna a
parabola per la emissione ed una antenna omnidirezionale avente guadagno 3 dB per
la ricezione. La potenza emessa è di 10 W. A distanza 10 Km dalla antenna ricevente
del ponte radio una emittente radio diffonde segnali alla stessa frequenza utilizzando
una antenna omnidirezionale con guadagno 2.5 dB e potenza 100 W.
a) Se in ricezione è necessario garantire un rapporto segnale/interferente di 12 dB,
quale deve essere il diametro della parabola usata in emissione?
b) Se, a causa della presenza di vegetazione ed ostacoli vari, la potenza si
attenuasse con la terza potenza della distanza (anziché col quadrato) come
varierebbe il valore del diametro di cui al punto a?
Si supponga per semplicità adattamento al carico e coefficiente di polarizzazione
unitario (τ =1, AD=1)

RISOLUZIONE P1

f = 100 MHz ⇒ λ = 3 m

Pi=100 W Ri = 100 W

Pu=10 W

Ru= 2km

Poiché (C/I)dB = 12 dB ⇒ CdBW = 12 + IdBW

Poiché la tratta interferente è nota, dall’equazione della tratta è immediato ottenere


⎛ λ ⎞
I dBW = PidBW + g dB + g dB
+ 20 log 10 ⎜⎜ ⎟⎟ =
T R
⎝ 4 πR i⎠
⎛ 3 ⎞
= 20 + 2.5 + 3 + 20 log10 ⎜ ⎟ ≈ −66.94 dBW
⎝ 4π ⋅ 10000 ⎠

Pertanto (Cmin)dB = -54.94 dBW


Applicando una seconda volta l’equazione della tratta

2 2 2
⎛ λ ⎞ 4π ⎛ λ ⎞ A ⎛ 1 ⎞
C = Pu ⋅ g T ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟ = Pu ⋅ 2 ⋅ A ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟ = Pu ⋅ ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟
⎝ 4πRu ⎠ λ ⎝ 4πRu ⎠ 4π ⎝ Ru ⎠
⎛A⎞
10 log10 ⎜ ⎟ = CdBW − PudBW − g dB R + 20 log10 (R u ) = −54.94 − 10 − 3 + 66 = −1,94
⎝ 4π ⎠

E pertanto

A = π/R 2 = 4π/ ⋅ 10 −0.194 ⇒ R ≈ 1,6m ⇒ D = 2R = 3.2m

Se la potenza decade con la terza potenza della distanza occorre ri-calcolare la


potenza interferente e quindi il raggio della parabola.
Si può osservare che l’equazione della tratta in generale può essere riscritta come

2 2
⎛ λ ⎞ ⎛ c ⎞
PR = Pg ⋅ g T ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟ = Pg ⋅ g T ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟
⎝ 4πR ⎠ ⎝ f ⋅ 4π ⋅ R ⎠

T + g R − 32.44 − 20 log10 (f MHz ) − 2


PRdBW = PgdBW + g dB N ⋅ 10 log10 (R Km )
dB
α

Tale equazione vale, come noto, in condizioni di spazio libero, ovvero quando le
antenne sono immerse in uno spazio lineare, omogeneo, isotropo e tempo invariante.
Tali condizioni non sono evidentemente mai rigorosamente verificate in pratica,
poiché la presenza del terreno e di tutti gli “oggetti” dell’ambiente di propagazione
(vegetazione, edifici, colline, ecc) altera lo scenario rispetto alle condizioni di spazio
libero.
Pertanto, in condizioni reali si usa considerare modelli più appropriati della
semplice formula di spazio libero; alcuni di tali modelli sono ricavati in realtà dalla
formula di spazio libero con l’aggiunta e/o la modifica di opportuni termini, non
sempre motivati da rigorosi procedimenti formali, ma più spesso suggeriti da
ragionamenti empirico-euristici.
In questo caso, ad esempio, si suggerisce di modificare la formula di spazio libero
semplicemente prendendo α = 3.
T + g R − 32.44 − 20 log10 (f MHz ) − 30 log10 (R Km ) ≈ −76.94
I dBW = PidBW + g dB dB

Pertanto

T + g R − 32.44 − 20 log10 (f MHz ) − 30 log10 (R Km )


− 76.94 + 12 = PudBW + g dB dB

T + 3 − 32.44 − 20 log10 (100 ) − 30 log10 (2 ) ⇒ g T = 3.5 dB


− 76.94 + 12 = 10 + g dB dB

λ2 9
A = πR 2 = g= ⋅ 10 0.35 = 1.6 ⇒ R ≈ 0.71 m ⇒ D = 1.42 m
4π 4π
ESERCIZIO P2

Un’antenna ideale isotropa deve trasmettere verso un’antenna ricevente costituita da


una parabola di 1 m di diametro posta a 10 km di distanza.
a) Supponendo condizioni ideali, si determini la potenza ricevuta, qualora la
potenza di alimentazione in trasmissione sia pari a 23 dBm.
b) Supponiamo di sostituire l’antenna isotropa con una parabola di diametro 0.5
m. Si determini la frequenza di lavoro che consente di ricevere almeno -50
dBm. Tale frequenza è quella minima o quella massima richiesta?
c) L’attenuazione del collegamento è ora data dal prodotto dell’attenuazione di
spazio libero Asl per un termine di attenuazione supplementare dato
dall’espressione f/r2, in cui f indica la frequenza di lavoro mentre r rappresenta
la distanza fra le antenne. Assumendo gli stessi dati del punto b, si determini la
frequenza di lavoro in questo caso.

Risoluzione Esercizio P2

Domanda a
Dall’equazione della tratta

2 2
⎛ λ ⎞ ⎛ λ ⎞ 4/ π/ λ/2
PR = Pg ⋅ g T ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟ = Pg ⋅ g T ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟ = Pg ⋅ g T ⋅ 2 ⋅ A ⋅
⎝ 4πR ⎠ ⎝ 4π ⋅ R ⎠ λ/ (4π)2/ ⋅ R 2
π/ ⋅ 1
2,3
PR = 10 ⋅ 1 ⋅ 4 ≈ 200 ⋅ 10 −8 = 12.5 ⋅ 10 −8 mW = −69dBm
4π/ ⋅ 10 8 16

Domanda b
In questo caso
2 2 2
⎛ λ ⎞ ⎛ λ ⎞ 4/ π/ 4/ π/ ⎛ λ/ ⎞
PR = Pg ⋅ g T ⋅ g R ⋅ ⎜ ⎟ = Pg ⋅ g T ⋅ g R ⋅⎜ ⎟ = Pg ⋅ ⋅ A T ⋅ ⋅ A R ⋅⎜ ⎟
⎝ 4 πR ⎠ ⎝ 4π ⋅ R ⎠ λ2 λ/2 ⎝ 4/ π/ ⋅ R ⎠
π2 ⋅ 1 ⋅ 1 ⎛ π2 ⎞
PR = Pg ⋅ 4 16 dBm
⇒ PR dBm
= Pg + 10 log10 ⎜ ⎟ − 20 log10 (R ) − 20 log10 (λ ) ≥ −50
2
λ ⋅R 2 ⎜ ⎟
⎝ 64 ⎠
⎛ π2 ⎞
20 log10 (λ ) ≤ PgdBm + 50 + 10 log10 ⎜ ⎟ − 20 log (R ) = −15.12
⎜ 64 ⎟ 10
⎝ ⎠
Pertanto

λ ≤ 0.175 m = 17.5 cm ⇒ f ≥ 1.7 GHz


La frequenza trovata è ovviamente la minima
Domanda c
2
4π 4π ⎛ λ ⎞ f AT ⋅AR 1 π2 f 3
PR = Pg ⋅ ⋅ A T ⋅ ⋅ A R ⋅ ⎜ ⎟ ⋅ = Pg ⋅ ⋅ ⋅ f = Pg ⋅
λ 2
λ2 ⎝ 4 π ⋅ R ⎠ R 2
( )c
f
2
R 4 64c R 4

⎛ π2 ⎞
PRdBm = PgdBm + 10 ⋅ log10 ⎜ ⎟ − 40 log10 R + 30 log10 f ≥ −50
⎜ 64c ⎟
⎝ ⎠
⎛ π2 ⎞
30 log10 f ≥ −50 − PgdBm
− 10 ⋅ log10 ⎜ ⎟ + 40 log R = 179,89 ⇒ f ≥ 1 MHz
⎜ 64c ⎟ 10
⎝ ⎠
ESERCIZIO P3

Sia dato un generico collegamento radio tra due antenne. L’antenna di trasmissione è
una parabola di diametro pari a 90 cm e rendimento ηR = 0.72, mentre il terminale di
ricezione è dotato di una antenna a λ/2 avente guadagno pari a 2 dB e la sua
sensibilità è pari a –44 dBm.

1) Si determini la minima potenza che si deve trasmettere in modo da garantire il


collegamento fino ad una distanza pari R= 600m.

Si supponga ora che nell’apparato trasmittente, pur continuando a trasmettere la


potenza individuata al punto precedente, l’antenna a parabola venga sostituita da una
generica antenna avente guadagno GT= 25 dB. Si consideri inoltre che, per gli effetti
dell’interferenza e del fading, si debba ora tener conto rispettivamente dei margini
aggiuntivi MI = 3 dB e MF = 5 dB e

2) Si calcoli quale deve essere la frequenza di lavoro per poter ancora garantire il
collegamento alla distanza R.
3) Se il massimo livello di campo elettrico consentito dalle norme di tutela della
salute è di 20 V/m, qual è la minima distanza dal trasmettitore che garantisce il
rispetto di tali norme?
N.B. Si trascurino a tal fine i margini aggiuntivi MF ed MI

Risoluzione Esercizio P3

Trattandosi di una parabola di diametro D, il guadagno dell’antenna in trasmissione si


può esprimere come:

2
4π ⎛ πD ⎞
G T = ηR A eff = η R ⎜ ⎟
λ2
⎝ λ ⎠

PT G T G R
L’equazione del collegamento PR = , tenendo conto dell’espressione di AI0,
A I0
assume la forma:
2
⎛ D ⎞
PR = PT G R η R ⎜ ⎟
⎝ 4R ⎠

Passando quindi alle unità logaritmiche si ottiene:

⎛ 16 ⋅ 36 ⋅ 10 4 ⎞
PT = PR − G R + 10 log10 ⎜ ⎟ = −44 − 2 + 70 = 24dBm
⎜ 0.72 ⋅ 0.81 ⎟
⎝ ⎠
Poiché si deve tener conto dei margini aggiuntivi MF e MI l’equazione del
collegamento si modifica in questo caso in:

PT G T G R
PR =
M F M I A I0

Esplicitando la dipendenza dalla frequenza si può scrivere:

2
P G G ⎛ c ⎞ 1
PR = T T R ⎜ ⎟
M F M I ⎝ 4πR ⎠ f 2

dalla quale, passando alle unità logaritmiche, si ricava facilmente:

⎛ 3 ⋅ 10 8 ⎞
20 log10 f = PT - PR + GT + GR – MF - MI + 20 log10 ⎜⎜ ⎟ = 179

⎝ 4 π ⋅ R ⎠

179
f = 10 20 ≅ 890MHz

Si considera l’espressione della densità di potenza S:

g T PT
S max =
4πr 2

Poiché è anche:

2
E max
S max =

è facile ricavare :

PT g T 120π ⋅ 250 ⋅ 10 −3 ⋅ 316


2
rmin =η = = 11.85m 2 ⇒ rmin = 3.44m
2π E max
2 2π ⋅ 400
ESERCIZIO P4

Si consideri un collegamento radiomobile operante in un'area rurale priva di rilievi


del terreno.

(1) - Calcolo dell'orizzonte radio


Se i tralicci che sostengono le antenne sono alti 15 m si calcoli il valore della
massima distanza di collegamento (corrispondente all'orizzonte radio), cioè la
massima distanza per cui il collegamento non è oscurato a causa della curvatura
terrestre. Per svolgere il calcolo si ricordi che la curvatura equivalente della
superficie terrestre, vale
Req = k Ro ,
dove k = 4/3 è l'indice troposferico e Ro è il raggio terrestre (6370 km).

(2) - Dimensionamento degli apparati


Si supponga che la attenuazione media segua la formula
A (dB) = 2.5 + 10 * 3.18 log d (km) ,
e che la potenza trasmessa valga Pt = 10W; si determini il raggio delle parabole
(identiche) da utilizzare in trasmissione e ricezione perche’ la potenza ricevuta Pr
valga 1 dBm.
L’efficienza delle antenne vale δ = 0.6 e la frequenza di lavoro e’ 300 MHz.

Risoluzione esercizio P4

(1) - Calcolo dell'orizzonte radio

dMAX

h h

REQ
REQ = 6370 * 4/3 = 8493 km

Dal disegno si evince facilmente che

d MAX = 2 ⋅ (R EQ + h )2 − R 2EQ = 2 ⋅ 2hR EQ + h 2 ≈ 31924m ≈ 32km

(2) – Dimensionamento degli apparati


Si ha
Pt = Pr –Gt -Gr + A = Pr –2G +A
dove A= 50.36 dB è la attenuazione media calcolata per d = dmax , Pt = 40 dBm e’
la potenza trasmessa e G e’ il guadagno in potenza delle antenne.
Per un paraboloide di diametro d come noto vale

G = δ*D
2
⎛d⋅π⎞
D=⎜ ⎟
⎝ λ ⎠

Quindi

⎛ ⎛ d ⋅ π ⎞2 ⎞
G dB = 10 ⋅ log⎜ δ ⋅ ⎜ ⎟ ⎟
⎜ ⎝ λ ⎠ ⎟
⎝ ⎠

2GdB = Pr +A – Pt = 11.36 ⇒ GdB = 5.68

λ 10 0.568 1 10 0.568
d= ⋅ = ⋅ ≈ 0 .8 m ⇒ r ≈ 40 cm
π δ π 0.6
ESERCIZIO P5

In un collegamento radio, operante a 300MHz, l’antenna trasmittente e l’antenna


ricevente sono ad un’altezza h1 = 25.5m e h2 = 255m dal suolo, rispettivamente e
distano l’una dall’altra una distanza pari a d.
Considerando la distanza dell’antenna trasmittente dall’orizzonte dT = (2aeh1)1/2 =
21.4km, e supponendo, per motivi logistici, di dover rispettare il vincolo 20km < d <
50km:
a) Determinare cosa succede, rispetto alle condizioni di spazio libero, se d =
42.8km
b) Determinare i valori di d per i quali la presenza del terreno è vantaggiosa e
quelli per cui è svantaggiosa, motivando le risposte
a) Valutare la potenza ricevuta dall’antenna ricevente nell’ipotesi in cui:
i) la distanza tra le antenna sia d=34.24km;
ii) la direzione del collegamento coincida con la direzione di massimo per
entrambe le antenne e i guadagni delle due antenne siano pari a 8dB;
iii) la potenza irradiata dall’antenna trasmittente PI=70dBm
ESERCIZIO P6
a) In un collegamento a 60 GHz tra la terra ed un satellite geostazionario (orbita
distante dalla terra circa 36000 Km) è richiesto di progettare l’antenna ricevente
della stazione di terra (un’antenna a riflettore parabolico) nelle ipotesi in cui:
- il sistema a bordo del satellite sia costituito da un paraboloide di rendimento totale
δT = 70% e di direttività DT = 62dB e sia in grado di irradiare potenza PI = 100W
- le risorse economiche a disposizione consentano di ottenere un rendimento totale
massimo del paraboloide della stazione di terra δR = 80%
- la potenza ricevuta dal paraboloide di terra sia almeno 1.71 μW.

b) Se le stesse antenne vengono sfruttate, alla medesima frequenza, per collegare la


stazione base ad una stazione distaccata in una zona desertica (a bassissima
piovosità) e montagnosa (a 1000 metri di altitudine), in maniera tale che le
antenne risultino in visibilità l’una dell’altra, qual è il fenomeno che altera
maggiormente le condizioni del collegamento rispetto al caso di spazio libero?

c) Valutare la potenza ricevuta in questo secondo caso, supponendo pari a 10Km la


distanza del collegamento
ESERCIZIO P7
Due antenne paraboliche con diametro 40cm e rendimento paria al 65% distano 16km
l’una dall’altra e sono orientate in maniera tale che la direzione del collegamento
coincide con la loro direzione di massimo irraggiamento. Si vuole garantire una
potenza minima ricevuta pari a 1nW. Nell’ipotesi in cui siano soddisfatte le
condizioni di adattamento (AD=AP=1) e supponendo la frequenza di funzionamento
del collegamento uguale a 100GHz, determinare:

a) La potenza irradiata necessaria in condizioni di spazio libero


b) La potenza irradiata necessaria nell’ipotesi in cui valgano entrambe le seguenti
condizioni:
i) la zona sede del campo sia frequentemente soggetta a piogge di intensità
attorno a 10 mm/h (si veda Fig. 1)
ii) si voglia mettere in conto l’assorbimento dovuto ai gas atmosferici
inevitabilmente presenti (si veda Fig. 2)
c) Se, nel caso in cui siano valide le condizioni del punto precedente, è
conveniente abbassare la frequenza del collegamento a 60GHz e perchè
ESERCIZIO P8
Occorre dimensionare un ponte radio numerico a 6 GHz la cui tratta presenta il
profilo illustrato in figura. Il numero riportato al di sotto di ciascuna collina ne indica
l'altezza e l'ascissa sull'asse orizzontale indica la posizione della cima lungo la tratta. Il
traliccio di trasmissione è alto 50 m, quello di ricezione 20 m. Entrambi sono posizionati
su delle alture. La distanza totale di tratta è di 10 km. Le antenne utilizzate sono parabole
senza perdite del diametro di 1m. Si suppone che l'attenuazione sia quella di spazio
libero più i contributi supplementari dovuti alla presenza delle colline che provocano
diffrazione.

Tx Rx

20 m
50 m
250 268
230
200 190 220

2.5 km 4 6.5 8.5 10

10 km
Profilo altimetrico del collegamento

Supponendo che la perdita dei cavi in trasmissione sia di 12 dB, quella dei cavi in
ricezione di 7 dB, la sensibilità del ricevitore valga -100 dBm e si debbano considerare
un margine di interferenza di 3 dB ed un margine di fading di 5 dB si calcoli la minima
potenza di trasmissione che permette al ponte radio di funzionare correttamente. A tal
fine si semplifichi il profilo altimetrico nella maniera che si giudica più opportuna e si
utilizzi il metodo di Epstein-Peterson sfruttando le formule approssimate di Lee per la
attenuazione dovuta al singolo knife-edge sotto riportate:
⎧ 0 per ν < 0
⎪ − 20 log(0.5 − 0.62 ⋅ ν ) per - 1 < ν < 0
A s (ν ) = ⎨
dB ⎪

(
− 20 log 0.5 ⋅ e − 0.95
)
⋅ ν
per 0 < ν < 1
⎪− 20 log⎛⎜ 0.4 − 0.1184 − (− 0.1 ⋅ ν + 0.38)2 ⎞⎟ per 1 < ν < 2.4
⎩ ⎝ ⎠

dove ν è il parametro di Fresnel.


Risoluzione esercizio P8 1

Applicando il metodo della corda tesa si vede facilmente che gli ostacoli
corrispondenti alle colline di altezza 250, 190 e 220 metri possono essere trascurati. Per
l'ostacolo rimanente si ha:
2 a+b 2 10 4
a=6500 m, b=3500 m, h=18 m -> ν = h⋅ ⋅ = 18 ⋅ ⋅ = 2.3868
λ a⋅b 0.05 22.75 ⋅ 10 6

da cui, dalle formule di Lee si ha As=21.283 dB.


A questo punto basta applicare l'equazione di Friis per ricavare la potenza da trasmettere
affinché le specifiche siano rispettate:
Pt = Pr − G t − G r + A I0 + A s + A ct + A cr + M f + M i

dove evidentemente

4π ⋅ R ⎞ ⎛ 4π ⋅ 10000 ⎞
• A I0 = 20 log⎛⎜ ⎟ = 20 log⎜ ⎟ = 128 dB
⎝ λ ⎠ ⎝ 0.05 ⎠
⎛ 4π ⋅ A EFF ⎞ ⎛ π⋅d⎞
• G t = G r = 10 log⎜⎜ ⎟⎟ = 20 log⎜ ⎟ ≈ 36 dB (G = D essendo η = 1)
⎝ λ2
⎠ ⎝ λ ⎠

Pertanto

Pt = -100 –36 –36 +128 +21.3 +12 +7 +5 +3 = 4.3 dBm ( = -25.7 dBW)
ESERCIZIO P9

Si consideri un ponte radio a 13 GHz a cui corrisponde il profilo altimetrico di tratta


schematizzato in figura 1. Oltre alla attenuazione dovuta agli ostacoli, il collegamento subisce
un fading dovuto alla presenza di disomogenità della atmosfera che impone un margine di
fading di 5 dB.
Si calcoli la minima potenza in trasmissione necessaria ad assicurare una potenza ai morsetti
della antenna di ricezione uguale a 1 dBm. A tal fine, si calcoli la attenuazione supplementare
dovuta agli ostacoli con il metodo di Epstein-Peterson sfruttando l'andamento della
attenuazione supplementare dovuta al singolo knife-edge riportato in figura 2 e si consideri
che entrambe le antenne sono parabole del diametro di 3 metri e rendimento δ=0.8.

3m 2m
-1 m
T R
1 km 1 km 1 km 2 km

Figura 1

As (dB) = 20 log (E0/ E )

ν0

Figura 2
RISOLUZIONE ESERCIZIO P9
L'equazione della tratta è, in questo caso:
(1) Pt (dBm) = Pr (dBm) - Gt - Gr +20 log (4πR/λ) + As +Mf

dove
Gt,r sono i guadagni delle antenne
As è l'attenuazione supplementare dovuta agli ostacoli
Mf è il margine di fading

Calcolo di As
Applicando l’algoritmo della corda tesa e’ evidente che il primo ostacolo deve essere
considerato mentre il secondo puo’ essere trascurato.
Per quanto riguarda il terzo si puo’ osservare che:

3m 2m
T α R
1 km 1 km 2 km

α = arctg(3/4000)=0.043°
d = 2000 tg(α) = 1.5 m < 2 m ⇒ corda tesa intercetta terzo ostacolo.
Si ha allora per il primo ostacolo
a= 1 km;
b= 2km;
⎛ 2 ⎞
h = 3 − 1000 ⋅ tg (β ) con β = arctg⎜
7
⎟ ⇒ h = ≈ 2.33
⎝ 3000 ⎠ 3
Quindi ν1= 0.36 ⇒ As1≈9.5 dB.
Per il terzo ostacolo
a= 2 km;
b= 2km;
h = 2 − d = 0 .5 m
Quindi ν3= 0.147 ⇒ As3≈7.5 dB.
perciò:
As ≈ 17 dB

Calcolo di Gt e Gr
Dalle note relazioni
λ2
⋅ D = A EFF

π ⋅ d2
A EFF = A ge om etrica = (d = diametro parabola)
4
si puo’ ricavare
2 ⎛ 2
⎛d⋅π⎞ 3 ⋅ 13 ⋅ 10 9 ⋅ π ⎞⎟
D=⎜ ⎟ = ⎜⎜ ⎟
≈ 166796
⎝ λ ⎠ ⎝ 3 ⋅ 10 8

E quindi
G = δ*D ≈ 133437 ⇒ GdB = 51.25 dB

Calcolo della minima potenza trasmessa


Risolvendo la (1) si ottiene:
Pt = 1 – 51.25 – 51.25 +128.73 +17 + 5 = 49.23 dBm ( = 83.75 W = 19.23 dBW)
ESERCIZIO P10

Due antenne paraboliche con diametro 40cm e rendimento paria al 65% distano 16km
l’una dall’altra, sono montate su tralicci alti 20m e sono orientate in maniera tale che
la direzione del collegamento coincida con le rispettive direzioni di massimo
irraggiamento. Si suppongano trascurabili sia la curvatura del raggio sia la curvatura
della terra. Si vuole garantire una potenza minima ricevuta pari a 1nW. Nell’ipotesi in
cui siano soddisfatte le condizioni di adattamento (AD=AP=1) e supponendo la
frequenza di funzionamento del collegamento uguale a 100GHz, determinare:
a) La potenza irradiata necessaria in condizioni di spazio libero. (punti 6)
b) La potenza irradiata necessaria nell’ipotesi in cui si voglia mettere in conto
l’assorbimento dovuto ai gas atmosferici (vapor d’acqua e ossigeno)
inevitabilmente presenti (si veda Fig. 2, dove sono riportate separatamente le
due attenuaz. specifiche). (punti 6)
c) La potenza irradiata nel caso in cui si tenga conto del raggio riflesso dal terreno
(punti 9)

Soluzione Esercizio P10


c 3 ⋅ 10 8
λ= = = 3 ⋅ 10 −3 m
f 1011
Dall’equazione della tratta

P ⋅ GT ⋅ GR
PR = irr ⇒ PRdBW = Pirr
dBW
+ G dB
T + G dB
R − A dB
I0
A I0

AI0 rappresenta l’attenuazione isotropa di spazio libero


2
⎛ 4π ⋅ d ⎞
=⎜ ⎟ ⇒ A I0 = 32.4 + 20 log10 (f MHz ) + 20 log10 (d km )
dB
A I0
⎝ λ ⎠
A dB 5
( )
I 0 = 32.4 + 20 log10 10 + 20 log10 (16 ) = 156.48dB

4π 4π 2
GT = GR = ⋅ πR ⋅ η =
2
⋅ 4 ⋅ 10 − 2 ⋅ 0.65 = 114.048 ⇒ G dB = 50.57dB
λ2 λ2
E quindi
dBW
Pirr = − PRdBW − G dB dB dB
T − G R + A I0 = −90 − 50.57 − 50.57 + 156.48 = −34.66dBW
Pirr = 0.342mW

Qualora si considerino gli effetti dell’atmosfera, occorre valutare l’attenuazione


supplementare dovuta ai gas atmosferici.
Dal grafico si può stimare

A s _ gas = (α o + α w ) ⋅ 16 ≈ (0.5 + 1) ⋅ 16 = 24 dB

Pertanto

dBW
Pirr [
= Pirr
dBW
]
caso _ a + A s _ gas = −10.66 dBW ⇒ Pirr = 85mW

Considerando la riflessione del suolo, occorre considerare la nota formula per cui
⎛ 2π h1h 2 ⎞
E = E o 2 sin ⎜ ⎟
⎝ λ d ⎠
Di conseguenza
⎧ ⎛ 2π h1h 2 ⎞ ⎫
A suolo = −20Log⎨2 sin ⎜ ⎟ ⎬ = −4dB
⎩ ⎝ λ d ⎠⎭
Quindi è chiaro che ci si trova in un picco della figura di interferenza. In tal caso si ha
perciò un guadagno rispetto al caso di spazio libero.
Si ottiene quindi:
dBW
Pirr [
= Pirr
dBW
]
caso _ a + A s _ gas + A suolo = −14.66 dBW ⇒ Pirr = 34mW
ESERCIZIO P11

Si consideri un collegamento radiomobile operante in un'area rurale priva di rilievi


del terreno. Se i tralicci che sostengono le stazioni base sono alti 15 m, l'altezza del
mobile e' supposta di 1.7 m e si può considerare che l'atmosfera sia in condizioni
standard, si calcoli il massimo raggio della cella corrispondente all'orizzonte radio,
cioè la massima distanza per cui il collegamento non è oscurato a causa della
curvatura terrestre. (punti 10)

Soluzione Esercizio P11


Ponendo un sistema di riferimento cartesiano ortogonale con l'origine nel punto in cui
il cammino radio è tangente alla superficie terrestre (vedi figura 1) si ricava
facilmente che che la equazione della traiettoria del cammino radio, approssimata con
un arco di circonferenza è:
x2 + y2 -2 y Req = 0
La massima distanza di tratta richiesta dmax =a+b . Occorre quindi scrivere:
(-a)2 + h12 -2 h1 Req = 0
(b)2 + h22 -2 h2 Req = 0

da cui

dmax = a+b = 2h1R eq − h1 + 2h 2 R eq − h 2 = 5.4+16=21.4 km


2 2

Req

h2
h1

a b x

figura 1
Esercizio P12
La cella di un sistema radiomobile operante in area aperta con suolo pianeggiante ed ideale copre
un’area di raggio R=2km. Supponendo che le altezze dal suolo del trasmettitore (stazione base) sia
di 20 m e del ricevitore (mobile) di 2 m si calcoli esattamente la potenza ricevuta da un mobile
posto a bordo cella (R = 2 km), tenendo conto della riflessione del suolo, nel caso le antenne
abbiano un guadagno di 2 dB e la potenza trasmessa sia di 10W. Si sfrutti la teoria della riflessione
da suolo ideale vista a lezione.

Soluzione Esercizio P12

La distanza di breakpoint risulta pari a:


4h h
d BP = 1 2 ≈ 960m
λ
quindi a bordo cella ( 2Km) il campo elettrico si può esprimere con la seguente formula
approssimata:
E 4π h1h2
= *
E0 λ d
e quindi di conseguenza la potenza ricevuta rispetto alla potenza in situazione di spazio libero si può
calcolare con la seguente espressione:

2 2
P ⎛ 4π ⎞ ⎛ h1h2 ⎞ ⎛ 4π ⎞ ⎛ h1 h2 ⎞
2 2

=⎜ ⎟ *⎜ ⎟ Æ P=⎜ ⎟ *⎜ ⎟ P0
P0 ⎝ λ ⎠ ⎝ d ⎠ ⎝ λ ⎠ ⎝ d ⎠

Con:
2 2
⎛ λ ⎞ 2 ⎛ 0.166 ⎞
⎟ = 10 * (1.58) * ⎜
−9
P0 = PT * GT * G R ⎜ ⎟ = 1.09 * 10
⎝ 4πR ⎠ ⎝ 4π 2000 ⎠
E perciò
2 2
⎛ 4π ⎞ ⎛ 20 * 2 ⎞
P = 1.09 x10 − 9 * ⎜ ⎟ *⎜
−9
⎟ ≅ 2.5 x10 = −56dBm
⎝ 0.166 ⎠ ⎝ 2000 ⎠
ESERCIZIO P13

La II Facoltà di Ingegneria intende realizzare un collegamento fra le reti dati di via


Venezia e di via Rasi tramite ponte radio utilizzando l’hardware di sistemi di tipo
Wi-Fi a 2.4 GHz ed antenne paraboliche standard per la ricezione satellitare del
diametro di 60 cm, di rendimento δ=0.5 e dotate di opportuno illuminatore.
Se la sensibilità del ricevitore è di -80 dBm e si devono soddisfare le specifiche
FCC sull’ EIRP (vedi appendice, dove EIRP = Pt Gt [W]), si determini se è possibile
realizzare il collegamento. Si consideri che sulla congiungente Tx-Rx sono presenti 2
edifici il cui tetto lambisce la linea di vista e di cui occorre considerare l’attenuazione
aggiuntiva. La distanza di tratta è di 0.9 km.

Soluzione Esercizio P13


Occorre applicare l’equazione della tratta, opportunamente modificata per
includere le attenuazioni aggiuntive dovute ai due ostacoli. Si verifica facilmente che
la lunghezza d’onda alle frequenze di interesse vale 0.125 m.
Si calcolano innanzitutto i guadagni in potenza delle antenne.
4π D 2π 4π
G ≈ Ag 2 δ = 0.5 ≅ 113 = 20.5 dB
λ 4 λ 2

Rispetto ai 6 dB indicati nelle specifiche FCC il guadagno è qui perciò di 14.5 dB


più elevato. Per stare nel sicuro supponiamo che si tratti di 15 dB, allora occorre
diminuire la potenza trasmessa rispetto a 1W (corrispondente ad un guadagno di 6
dB) di 15/3=5dB. LA massima potenza trasmessa sarà perciò
0 – 5 = -5 dbW = 25 dBm
Per quanto riguarda l’attenuazione supplementare da ostacoli si hanno 2 ostacoli
sulla linea di vista. Quindi applicando Epstein-Peterson si verifica immediatamente
che per ogni ostacolo si perdono 6 dB. L’equazione della tratta sarà perciò:
⎛ λ ⎞
Pr = Pt + 2 G + 20 Log ⎜ ⎟ − 12 = 25 + 20.5 x 2 − 99.13 − 12 = −45.13dBm
⎝ 4πR ⎠
Si può quindi affermare che la potenza ricevuta è di almeno 34 dB superiore alla
sensibilità del ricevitore. Di conseguenza il collegamento è certamente fattibile.
Appendice: regolamentazioni sull’EIRP in sistemi Wi-Fi

From “EIRP Limitations for 802.11 WLANs” By Jim Geier


Wi-Fi Planet, July 18, 2002

The FCC makes the rules


In the U.S., the FCC (Federal Communications Commission) defines power limitations for wireless
LANs in FCC Part 15.247. Manufacturers of 802.11 products must comply with Part 15 to qualify
for selling their products within the U.S. Regulatory bodies in other countries have similar rules.
Part 15.247 provides details on limitations of EIRP (equivalent isotropically radiated power). EIRP
represents the total effective transmit power of the radio, including gains that the antenna provides
and losses from the antenna cable. You must take all of these into account when calculating the
EIRP for a specific radio.
The gain of an antenna represents how well it increases effective signal power in a particular
direction, with dBi (decibels relative to an isotropic radiator) as the unit of measure. dBi represents
the gain of an antenna as compared to an isotropic radiator, which transmits RF signals in all
directions equally. More precisely, dBi equals 10 times the logarithm (base 10) of the
electromagnet field intensity of the antenna’s favored direction divided by the electromagnetic field
intensity of an isotropic antenna (with measurements taken at the same distance).
Manufacturers determine the antenna's dBi value, so it's a relief we don't have to calculate it. What
we do need to know, however, is that every three dBi doubles the power of an RF signal. As a
result, higher values of dBi extend the range of a wireless LAN.
FCC tighter on mobile WLANs
A typical indoor WLAN consists of enough access points to cover the facility to enable wireless
mobility for users. Radio NICs in user devices and access points generally have omni-directional
antennas that propagate RF energy in most directions, which maximizes connectivity for mobile
applications. When using omni-directional antennas having less than 6 dB gain in this scenario, the
FCC rules require EIRP to be 1 watt (1,000 milliwatts) or less.
In most cases, you'll be within regulations using omni-directional antennas supplied by the vendor
of your radio NICs and access points. For example, you can set the transmit power in an 802.11b
access point or client to its highest level (generally 100 milliwatts) and use a typical 3 dB omni-
directional antenna. This combination results in only 200 milliwatts EIRP, which is well within
FCC regulations.

FCC loosens up
The FCC eases EIRP limitations for fixed, point-to-point systems that use higher gain directive
antennas. If the antenna gain is at least 6 dBi, the FCC allows operation up to 4 watts EIRP. This is
1 watt (the earlier limitation) plus 6 dB of gain.
The higher gain antennas have greater directivity, which propagate RF energy more in one
direction than others. This reduces the possibility of causing RF interference with other nearby
systems. Thus, the use of higher gain antennas, even if they result in higher EIRP, is acceptable.
The users benefit by having greater range, and neighboring systems are much less likely to
encounter RF interference.
For antennas having gain greater than 6 dBi, the FCC requires you to reduce the transmitter output
power if the transmitter is already at the maximum of 1 watt. The reduction, however, is only 1 dB
for every 3 dB of additional antenna gain beyond the 6 dBi mentioned above. This means that as
antenna gain goes up, you decrease the transmitter power by a smaller amount. As a result, the
FCC allows EIRP greater than 4 watts for antennas having gains higher than 6 dBi.

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