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LA NOBILTÀ ROMANA
NEL MEDIOEVO
EXTRAIT
ROMANORUM CONSULES
1969, p. 720-725; per i suoi soggiorni romani, ivi, p. 720 e 721, e P. Garbini, I Mi-
rabilia urbis Romae ... cit., p. 14. Per i rapporti tra <<le forme istituzionali e le pra-
tiche della comunicazione» e «tra gli intellettuali e la politica», con specifico rife-
rimento a Boncompagno e la sua opera, v. il recente saggio di E. Artifoni, Bon-
compagno da Signa, i maestri di retorica e le città comunali nella prima metà del
Duecento, in Il pensiero e l'opera di Boncompagno da Signa, a cura di M. Baldini,
Signa, 2002, p. 23-36.
4 V. Pini, Boncompagno da Signa ... cit., p. 720 e 722; A. Bartoli Langeli, Ag-
giunte al Codice diplomatico del Comune di Perugia, in Bollettino della Deputazione
di storia patria per l'Umbia, 10111, 2004, p. 249-263, a p. 250.
5 Questi testi, insieme a un'ulteriore richiesta leggermente posteriore e alle
relative risposte date dal comune capitolino, si possono consultare nell'edizione
recentemente datane da A. Bartoli Langeli, Aggiunte al Codice diplomatico ... cit.,
p. 250-253, con fondata proposta di datazione delle lettere al 1200 e al 1205 e rife-
rimenti bibliografici.
6 Ysagoge [1.36 e 1.37]; anche per l'Ysagoge mi baso sull'edizione digitale del-
se tra il 1177 e la morte, avvenuta nell'anno 1200, mi limito in questa sede a rin-
viare a quelle indicate da P. Brezzi, Roma e Z'Impero medioevale (774-1252), Bolo-
gna, 1947 (Storia di Roma, lO), p. 369-371; H. Tillmann, Ricerche sull'origine dei
membri del collegio cardinalizio nel XII secolo, in Rivista di storia della Chiesa in
Italia, [I] 24, 1970, p. 441-464; [II] 26, 1972, p. 313-353; [III] 29, 1975, p. 363-402 :
[III], p. 374-376; N. Kamp, Kirche und Monarchie im Staufischen Konigreich Sizi-
lien, I, Prosopographische Grundlegung: Bistumer und Bischofe des Konigreichs
1194-1266, 4 voll., Monaco, 1972-1975, p. 162, 742, 944-945; W. Maleczek, Papst
und Kardinalskolleg von 1191 bis 1216. Die Kardiniile unter Coelestin III. und Inno-
cenz III., Wienna, 1984, p. 80-83; M. Thumser, Rom und der romische Adel in der
spiiten Stauferzeit, Tubinga, 1995, p. 132-135.
11 Nel 1171-1172 Alessandro III concedeva a Malabranca il castrum di Ariccia
quale pegno per la concessione in prestito di consistenti somme di denaro alla
Curia papale (P. F. Kehr, Papsturkunden in Italien. Reiseberichte zur Italia Ponti-
ficia, 6 voli., Città del Vaticano, 1977, II, p. 358; per la datazione Id., Italia Pontifi-
cia, l, Roma, Berlino, 1906, p. 196). Pochi anni dopo (1178-1179) la concessione
feudale verrà rinnovata ai figli di Malabranca, Corrado, Gregorio e Pietro
(A. Theiner, Codex diplomaticus dominii temporalis S. Sedis. Recueil de docu-
ments pour servir à Z'histoire du gouvernement temporel des États du Saint-Siège,
extraits des archives du Vatican, I, Roma, 1861, p. 24), e i suoi più lontani discen-
denti terranno il castrum fino al 1223, quando lo rivenderanno alla Chiesa (Le Li-
ber censuum de Z'Église romaine, a cura di P. Fabre, L. Duchesne e G. Mollat, 3
voli., Parigi, 1889-1952, I, p. 455-456).
RIFLESSIONI SU UN PASSO DI BONCOMPAGNO DA SIGNA 215
12 Così E. Dupré Theseider, Roma dal comune di popolo alla signoria pontifi-
cia (1252-1377), Bologna, 1952 (Storia di Roma, 11), p. 72, senza alcun riferimento
al passo di Boncompagno qui analizzato.
13 In tal modo era stato nell'alto medioevo, quando il titolo di consul accom-
romano. Dopo quasi mezzo secolo nel corso del quale a capo del-
l'organismo comunale vi era stato un collegio di senatori, composto
(almeno teoricamente) da cinquantasei membri, nel 1191 si impose
per un biennio sulla scena politica capitolina Benedetto Carushomo,
che assunse la carica di senatore unico; dopo la caduta di Benedetto,
il collegio senatoriale fu ripristinato per qualche anno (1193-1194),
per essere, però, rapidamente e definitivamente (tranne che per bre-
vissimi periodi) soppiantato da un senatore o da una coppia di sena-
tori 14 •
Boncompagno ricorda il consilium generale del comune romano
quando riporta due lettere del senato romano in risposta ad altret-
tante richieste del comune di Perugia di assegnargli un cittadino ro-
mano come podestà. Le due lettere sono databili al 1200 e al 1205 e
in esse si fa esplicito riferimento alle delibere emanate al riguardo
dal consilium generale riunito in Campidoglio 15 •
Non si hanno altre testimonianze del consiglio grande (magnum
consilium) ricordato nelle due lettere appena citate e nel passo del
Boncompagnus che stiamo analizzando 16 ; i primi espliciti ricordi di
14 F. Bartoloni, Per la storia del senato romano nei secoli XII e XIII, in Bulletti-
no dell'Istituto storico italiano per il Medio Evo e Archivio Muratoriano, 60, 1946,
p. 1-108; P. Brezzi, Roma e l'Impero medioevale ... cit., p. 395-401; L. Moscati, Be-
nedetto «Carushomo» summus senator a Roma, in Miscellanea in onore di Rugge-
ro Moscati, Napoli, 1985, p. 73-87; S. Carocci, Baroni di Roma. Dominazioni si-
gnorili e lignaggi aristocratici nel Duecento e primo Trecento, Roma, 1993 (Nuovi
studi storici, 23), p. 19-21; J.-C. Maire Vigueur, Il Comune romano, in Storia di
Roma dall'antichità a oggi. Roma medievale, a cura di A. Vauchez, Roma-Bari,
2001, p. 117-157, a p. 125; G. Barone, Innocenzo III e il Comune di Roma, in Inno-
cenzo III. Urbs et Orbis, Atti del Congresso internazionale, Roma, 9-15 settembre
1998, a cura di A. Sommerlechner, 2 volI., Roma, 2003 (Miscellanea della Società
romana di storia patria, 45 - Nuovi studi storici, 55), p. 642-667.
15 I testi sono editi in A. Bartoli Langeli, Aggiunte al Codice diplomatico ... cit.,
17
220 MARCO VENDITTELLI
Recueil des historiens des Gaules et de la France, XVI, Parigi, 1878, p. 32-34
28
29 Cfr. Appendice.
30 Un buon esempio per mostrare come l'uso del titolo Romanorum consul o
proconsul possa essere stato condizionato dagli apparati retorici e formali delle
varie tipologie documentarie lo si può ricavare dall'analisi delle testimonianze
documentarie relative alla podesteria senese di Trasmondo di Pietro Annibaldi
del 1234. L'archivio del comune di Siena conserva undici atti nei quale è ricorda-
to !'intervento di Trasmondo. Solamente in quattro di essi il suo nome è associato
al titolo di Romanorum consul o proconsul, si tratta di tre documenti del comune
di Siena in forma di instrumentum, dotati un certo grado di formalismo, e di una
lettera, altrettanto formale, inviatagli dal suo omologo alla guida del comune di
Grosseto. Negli altri sette atti il nome non è accompagnato dal titolo, e ciò si spie-
ga facilmente considerando il loro carattere di 'atti d'ufficio', senza alcuna solen-
nità nelle forme. F. Schneider, Regestum Senense, I, Roma, 1911 (Regesta Charta-
rum Italiae, 8), docc. 955, 957, 960, 961, 963, 964, 965, 966, 967, 968, 970, 972,
compresi tra il 23 marzo e il 7 settembre 1234.
Si tratta, tuttavia, come ho detto, di una tendenza e non di una regola. Ad
esempio, nell'ambito delle scritture del comune di Perugia della prima metà del
Duecento, se prendiamo in esame i registri dei bandi per malefici, quindi 'atti
d'ufficio' privi di formalismi, notiamo che in quelli del periodo 4 maggio 1243-23
aprile 1244 il podestà Pietro Parenzi è menzionato nove volte senza che alcun ti-
tolo accompagni il suo nome, mentre in due occasioni è definito Romanorum
consul, in modo del tutto casuale; negli analoghi registri del periodo 5 gennaio-24
dicembre 1254 il podestà Giacomo de Ponte è ricordato, invece, con il titolo di Ro-
manorum consul entrambe le volte che viene menzionato. I registri citati sono
editi in A. Bartoli Langeli, Codice diplomatico ... cit., docc. 195 e 262.
222 MARCO VENDITTELLI
conda metà del secolo XII nell'ambito delle città comunali italiane in G. Milani, I
comuni italiani ... cit., p. 51.
32 Grazie al recente e importantissimo studio di Jean-Claude Maire Vigueur
(Cavalieri e cittadini ... cit.), ora è possibile usare con sicurezza il termine militia
per indicare lo strato superiore della società urbana dell'Italia comunale dei seco-
li XII e XIII senza il timore di essere equivocati.
RIFLESSIONI SU UN PASSO DI BONCOMPAGNO DA SIGNA 223
39, 41, 43, 51, 55, 61, 69, 75, 77; per la datazione del Necrologio, ivi, p. 5.
RIFLESSIONI SU UN PASSO DI BONCOMPAGNO DA SIGNA 225
mente, e che questo è dipeso, a mio avviso, dal fatto che all'interno
del comune capitolino si decise di individuare con tale titolo gli
esponenti dell'aristocrazia cittadina che partecipavano di diritto al
consilium generale in funzione della loro posizione sociale. I manua-
li di retorica allora in uso, come il Boncompagnus, recepiscono que-
sta circostanza e indicano a scrittori di cancelleria e notai, ai quali
tali testi erano indirizzati, e specialmente a quelli che non avevano
troppa dimestichezza con la realtà municipale di Roma, con quali ti-
toli dovevano rivolgersi agli esponenti dell' élite cittadina romana.
Due lettere della cancelleria di Federico II del settembre 1237 e
del febbraio 1240 appaiono ancora decisamente indicare un valore
istituzionale del titolo in tali anni. Con la prima il sovrano si rivolge-
va a senatores, consules et populus romanus 37 ; con la seconda (feb-
braio 1240) richiedeva al comune e al popolo di Roma di inviargli
suoi proconsules : ... universitatem vestram monemus, sollicitamus et
hortamur attentius quatenus proconsules vestros, Neapoleonem 10-
hannis Gaetani, comitem lohannem de Polo, Ottonem Frangepanem
et Angelum Malabrancam, dilectos nostros, absque difficultate more
ad nostram presentiam trasmittatis ... 38.
Successivamente - forse a seguito di un'ulteriore modifica isti-
tuzionale dell'organismo comunale romano (che possiamo, però, so-
lo intuire) - il titolo andò perdendo la sua acquisita valenza istitu-
zionale, ossia venne meno quello stretto rapporto tra titolo e funzio-
ne pubblica, che mi sembra si evinca dal passo di Boncompagno;
tuttavia il titolo continuò ad essere impiegato, in associazione o in
alternativa ad altri, come quelli di nobilis vir o di magnificus vir, an-
cora per molto decenni, fino a cadere totalmente in disuso al princi-
pio del Trecento.
Marco VENDITTELLI
37 E. Winkelmann, Acta Imperii inedita secuii XIII. Urkunden und Briefe zur
Geschichte des Kaiserreichs und des Konigreichs Sizilien in den Jahren 1198 bis
1273, I, Innsbruck, 1880, p. 300-301, n. 341.
38 J. L. A. Huillard-Bréholles, Historia diplomatica Friderici secundi, sive con-
stitutiones, privilegia, mandata, instrumenta quae supersunt istius imperatoris et
filiorum eius, 6 volI., in 12 tomi, Parigi, 1859-1861, V/2, p. 760-762.
APPENDICE
vio della Società romana di storia patria, 24, 1901, p. 253-259, alle p. 258-259, 28
gennaio 1134. Alla data dell'emanazione del privilegio in cui è menzionato come
Romanorum consul, Pietro era ormai defunto.
2 A. Bartola, Il regesto del monastero dei SS. Andrea e Gregorio ad Clivum
Scauri, 2 volI., Roma, 2003 (Codice diplomatico di Roma e della Regione Romana
della Società romana di storia patria, 7), doc. 7 (p. 38-39), 4 aprile 1139-post 8
marzo 1144.
3 Le Liber censuum de Z'Église romaine ... cit., p. 380-382,29 maggio 1153.
4 P. Fedele, Tabularium S. Praxedis, in Archivio della Società romana di storia
patria, 27, 1904, p. 27-78; 28 (1905), p. 41-114, doc. 26,29 agosto 1153.
5 C. Carbonetti Vendittelli, Le più antiche carte del convento di S. Sisto in Ro-
ma (905-1300), Roma, 1987 (Codice diplomatico di Roma e della Regione Romana
della Società romana di storiapatria, 4), doc. 22, 18 marzo 1155.
6 Le Liber censuum de l'Eglise romaine ... cit., I, p. 396-397, 7 aprile 1159.
della Società romana di storia patria, 23,1900, p. 171-237; 24,1901, p. 159-196; 25,
1902, p. 169-209; 26, 1903, p. 21-141, doc. 87,4 maggio 1162.
8 Recueil des historiens des Gaules ... cit., XVI, p. 32-33.
9lvi, p. 33.
lO Ivi, p. 33-34.
11 Ivi, p. 77.
20 Die Mittelalterlichen Grabmiiler in Rom und Latium vom 13. bis zum 15.
Jahrundert, Roma-Vienna, 1981 (Publikationen des Dsterrechischen Kulturinstituts
in Rom, Il. Abteilung: Quellen, 5. Reihe), p. 329-330, n. 75 : HIC REQUIESCIT COR-
pus DOMNI LEONIS CONSULIS ROMANORUM.
21 A. Bartoli Langeli, Codice diplomatico ... cit., doc. 26, 10 aprile 1201. Cfr.
anche A. Bartoli Langeli, Aggiunte al Codice diplomatico ... cit., p. 252, gennaio-
aprile 1200. V. Giorgetti, Podestà, capitani del popolo e loro ufficiali a Perugia
(1195-1500), Spoleto, 1993, p. 63.
22 C. Carbonetti Vendittelli, Le più antiche carte ... cit., doc. 22, 27 gennaio
1204.
23 A. Bartoli Langeli, Codice diplomatico ... cit., docc. 39 e 40,31 agosto 1205.
Cfr. anche A. Bartoli Langeli, Aggiunte al Codice diplomatico ... cit., p. 252, gen-
naio-aprile 1205. V. Giorgetti, Podestà ... cit., p. 64.
24 D. Contatore, De historia Terracinensi ... cit., p. 178-181, 18 marzo 1207.
25 Viterbo, Biblioteca comunale «degli Ardenti», Fondo dell'Archivio storico
del Comune di Viterbo, perg. 1007,24 febbraio 1207; Roma, Archivio del capitolo
dei canonici di San Giovanni in Laterano (presso l'Archivio storico del Vicariato
di Roma), perg. Q.4.E.24 (inserto in un documento del 7 febbraio 1265), 24 giu-
gno 1207; N. Kamp, Istituzioni comunali in Viterbo nel Medioevo, I, Consoli; Pode-
stà, Balivi e Capitani nei secoli XII e XIII, Viterbo, 1963, p. 74.
26 A. Bartoli Langeli, Codice diplomatico ... cit., doc. 43, 23 giugno 1208.
27Ivi, doc. 48, 7 dicembre 1209. V. Giorgetti, Podestà ... cit., p. 65.
28 Viterbo, Biblioteca comunale «degli Ardenti», Fondo dell'Archivio storico
del Comune di Viterbo, perg. 2543, 13 giugno 1212; N. Kamp, Istituzioni comuna-
li ... cit., p. 75.
29 P. Santini, Documenti dell'antica costituzione del Comune di Firenze, Firen-
gio, 13 e 31 luglio 1214; v. pure la lettera di Onorio III del 4 ottobre 1223, ehe lo ri-
corda come già podestà, P. Pressutti, Regesta Bonorii papae III, 2 volI., Roma,
1888-1895, n. 4513. V. Giorgetti, Podestà ... cit., p. 67.
31 P. Santini, Documenti... cit., p. LII e p. 376-378, doc. 123, 27 novembre
1214.
32 Roma, Archivio di Stato, Collezione pergamene, pergamene del monastero
dei Santi Cosma e Damiano in Trastevere, casso 16, perg. 210 (2 atto della perga-
0
bre, 10 e 14 dicembre 1234, 18 gennaio 1235; Fumi, Codice diplomatico ... cit.,
p. 140, 141, 6 e 26 marzo 1234; F. Schneider, Regestum senese ... cit., doc. 956, 26
marzo 1234; Id., Regestum Volaterranum. Regesten der Urkunden von Volterra
(778-1303), Roma, 1907 (Regesta Chartarum Italiae, 1), p. 177-178, doc. 509,25 e
26 settembre 1234.
55 L. Fumi, Codice diplomatico ... cit., p. 140, 142, 143, 6 marzo e 15 agosto
1234, 8 gennaio 1235.
S6 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica, Archivio del capitolo di S. Maria
in via Lata, casso 317, perg. 4, marzo 1235; regesto in I. Baumgartner, Regesten
aus dem Kapitelarchiv con S. Maria in Via Lata (1201-1259), in Quellen und For-
schungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, 74, 1994, p.42-171; 75
(1995), p. 32-177, n° 161.
57 C. Carbonetti Vendittelli, Le più antiche carte ... cit., doc. 83, 3 febbario
1238.
ss G. Terrenzi, Il Comune di Narni ... cit., I, Appendice, doc. IV, 13 ottobre
1238.
S9 F. Contelori, Genealogia familiae Comitum romanorum ... , Roma, 1650,
p. 5-6 (con indicazioni cronologiche discordanti), 15 dicembre 1238.
60 C. Bussi, Il Liber quatuor clavium del Comune di Viterbo, 2 volI., Roma,
1998 (Fonti per la storia dell'Italia medievale, Regesta chartarum, 46), p. 1, 13 apri-
le 1238; N. Kamp, Istituzioni comunali ... cit., p. 79.
61 L. Fumi, Codice diplomatico ... cit., p. 157-158, 23 maggio 1238.
1239.
63 Serie dei podestà di Siena, in Miscellanea storica senese, 5, 1898, p. 31.
64 J. L. A. Huillard-Bréholles, Historia diplomatica Friderici secundi ... cit.,
V/2, p. 760-762, febbraio 1240.
6S C. Carbonetti Vendittelli, Le più antiche carte ... cit., doc. 89, 3 febbraio
1240.
66 A. Bartoli Langeli, Codice diplomatico ... cit., doc. 195, 4 aprile 1243-23
aprile 1244 (a p. 424 la menzione della doppia podesteria di Pietro Parenzi a Pe-
rugia e Assisi). V. Giorgetti, Podestà ... cit., p. 77.
232 MARCO VENDITTELLI
67 G. Ceci, Podestà, capitani e giudici di Todi nel secolo XIII, in Bollettino della
Iohannes Frigia Pennates tunc puer, postea Romanorum proconsul et sacri palatii
comes, quod illo tempore cum matre suis oculis vidit et manibus attrectavit libere
hoc ipsum iurat, dubiis omnibus confitetur, a proposito della morte di san France-
sco, 3 ottobre 1226. Colloco, ovviamente, la testimonianza offerta dal primo bio-
grafo di san Francesco al 1250-1253, ovvero al periodo di composizione del Trac-
tatus, e non all'anno della morte del santo, al quale si riferisce il passo.
72 L. Fumi, Codice diplomatico ... cit., p. 189-190, 192-194, 196, 24 febbario,
266,267, 268, 270, 271, 272,274, 5 gennaio-24 dicembre 1254. V. Giorgetti, Pode-
stà ... cit., p. 82.
77 F. Bartoloni, Codice diplomatico del Senato romano ... cit., doc. 125, ante 23
aprile 1254; Documenti dei secoli XIII e XIV riguardanti il Comune di Roma con-
servati nel R. Archivio di Stato di Siena, in Miscellanea storica senese, 3, 1895,
p. 123-167, doc. 6, 23 aprile 1254; Serie dei podestà di Siena, in Miscellanea storica
senese, 5, 1897, p. 103-104.
78 Viterbo, Biblioteca comunale «degli Ardenti», Fondo dell'Archivio storico
RIFLESSIONI SU UN PASSO DI BONCOMPAGNO DA SIGNA 233
86 G. Falco, Studi sulla storia del Lazio nel Medioevo, 2 voli., Roma, 1988 (Mi-
scellanea della Società romana di storia patria, 24), II, p. 506, nota 623, 27 agosto
1260.
87 N. Kamp, Istituzioni comunali ... cit., p. 83.
88 V. Giorgetti, Podestà ... cit., p. 86.
89 [Saba Malaspina] di Die Chronik ... cit., p. 139.
tani, I-VI, Perugia-San Casciano Val di Pesa, 1922-1932, I, p. 67, 14 luglio 1293.
112 I registri della cancelleria angioina ... cit., XLVII, n. 47, p. 13-14,28 ottobre
1293.
113 Pergamene dell'Archivio Sforza-Cesarini, A.I, 33, 21 gennaio 1295 (ora nel-
l'Archivio di Stato di Roma); G. Caetani, Regesta Chartarum ... cit., I, p. 89; 19
marzo 1295.
114 A. Bartola, Il regesto del monastero dei S5. Andrea e Gregorio ... cit., doc. 43
(p. 175),6 maggio 1296, alla data del documento in cui è menzionato come con-
sul, Giovanni era ormai defunto.
115 Caetani, Regesta Chartarum ... cit., I, p. 161, 16 aprile 1299.
116 P. Egidi, Necrologio dei S5. Ciriaco e Nicola nella via Lata ... cit., p. 19.
117 Ivi, p. 35.
18
236 MARCO VENDITTELLI
scellanea della Società romana di storia patria, 33), doc. 177 (a p. 395),3 dicembre
1324; questo documento indica Poncello come defunto, ed effettvamente era
morto il 22 marzo dell'anno precedente, cfr. Die Mittelalterlichen Grabmiiler in
Rom ... cit., p. 78-79.