Francesca Piazzalunga
Psicologa, Psicoanalista SIPRe
Ps. interpersonale
Relational
Psicologia dell’Io Psicologia del Sé
1988
Anni ’50 Anni ’70 Anni ’80
AMERICA
In questo panorama fa la
sua comparsa quella che
sarebbe stata la
psicoanalisi relazionale
Queste due influenze sono così importanti da far dire a Mitchell che la stessa parola
relazionale è stata espressamente scelta per mettere in evidenza il collegamento tra le relazioni
interpersonali e le relazioni oggettuali interne.
• Osservatore partecipe
2. Le relazioni oggettuali britanniche
• Femminismo
• Post-modernismo
• Costruttivismo
Monopersonale vs. Bipersonale
• la psicologia dell’Io
• la psicologia del Sè
Nella teoria classica è esplicita una visione che considera l’essere umano un sistema
biologico chiuso (apparato) che cerca di scaricare l’energia per mantenere l’omeostasi.
Oggetto di studio è l’individuo e tutto ciò che è interpersonale deve essere riportato alle
vicissitudine delle pulsioni e della difesa (all’intrapsichico).
es. transfert: non nasce dalla relazione tra due persone, ma è un processo che
avviene nella mente del solo paziente e ha per oggetto la figura dell’analista.
Monopersonale vs. Bipersonale
• da un lato pone l’accento sul bisogno che l’analista dia risposte adeguate e
sia empatico, ma dall'altro pone il Sè in una posizione sovraordinata
E la soggettività dell’analista?
es. associazioni: non nascono solo all’interno del paziente, sono anche dei modi di
rispondere all’interazione analitica.
Non stiamo dicendo - scrive Aron (1996) - che gli analisti classici siano ignari del fattore
interpersonale, stiamo affermando che la loro teoria minimizza il fattore interpersonale per poter
mettere in luce il fattore intrapsichico.
Tre periodi nello sviluppo
della svolta relazionale:
1. Tra le fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90:
1978
Inizia a Roma la sua attività l’Istituto di formazione in Psicoanalisi della Relazione.
1985
1988
Inizia la sua attività l’Istituto di Milano.
La Psicoanalisi della Relazione
1) il soggetto è uno
Io ho mal di stomaco. "Mal di stomaco" non è separato da io, mal di stomaco è io (é un esempio per riflettere
sull’unitarietà). Non c’è corpo e mente. Il soggetto è uno e non lo è perché ci riflettiamo o lo facciamo diventare
uno.
E’ il modo che abbiamo per dire che il soggetto è auto ed eco organizzato e lo fa all’occasione del rapporto con
l’esterno (abbiamo bisogno di due parole, ma è la stessa cosa) vd. Oyama L’occhio dell’evoluzione
La Psicoanalisi della Relazione
Quello che ci accade non può dipendere dal contesto (non può essere
spiegato con i dati esterni) altrimenti il soggetto non sarebbe attivo e
sarebbe definito dalle sue relazioni.
La Psicoanalisi della Relazione
• Aron L. (1966), Menti che si incontrano trad. it. Raffaello Cortina, Milano,
2004.
• Greenberg J., Mitchell J. (1983), Le relazioni oggettuali nella teoria
psicoanalitica trad. it., Il Mulino, Bologna, 1986.
• Kohut H. (1977), La guarigione del Sé trad. it. Bollati Boringhieri, Torino,
1976.
• Lingiardi V., Dazzi N. (2011), Il movimento relazionale: ascendenze
teoriche e fecondazioni culturali in La svolta relazionale, Raffaello Cortina,
Milano.
• Minolli M. (2009), Psicoanalisi della relazione, Franco Angeli, Milano.
• Mitchell J. (1988), Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi trad. it. Bollati
Boringhieri, Torino, 1993.
• Oyama S. (1998), L'occhio dell'evoluzione trad. it. Giovanni Fioriti, Roma,
2004.
• Winnicott D. (1945), Lo sviluppo emozionale primario trad. it. in Dalla
pediatria alla psicoanalisi, Martinelli, Firenze, 1975.