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GESU’ DI NAZARETH

1. SITUAZIONE POLITICA
63 a.C. romani occupano la Palestina. Imperatori del “tempo di Gesù”:
Ottaviano Augusto (27 a.C. – 14 d.C.) Tiberio Giulio Cesare (14 d.C. – 37 d.C.).
Libertà religiosa… Imposizione di tasse….Regnava la Palestina (sotto il
“protettorato” romano) Erode il Grande (Edomita) (37 a.C. – 4 a.C.). Da Giuseppe
Flavio è descritto come un uomo privo di scrupoli, astuto, sospettoso, immorale, crudele e
sanguinario. Come suo padre, era un abile diplomatico e un opportunista. Probabilmente la
sua dote migliore era quella di essere un esperto costruttore edile.
(Tempio di Gerusalemme, teatri, anfiteatri, ippodromi, cittadelle, fortezze, palazzi, giardini,
templi in onore di Cesare, acquedotti, monumenti e persino città).
Tempio di Gerusalemme Resti del palazzo di Erode
( Data di nascita di Gesù: tra il 7-6 a.C. dato che per certezza Erode, morto il 4 a.C. ordinò la
a) strage degli innocenti… e Gesù era già nato da 1 o 2 anni…b) Annuncio della nascita di Giovanni
Battista a Zaccaria nei “giorni del re Erode”…

Success.: Erode Antipa (Galilea – 4 a.C. 39 d.C) Procuratore Ponzio Pilato (26 – 36 d.C.).
Geografia al tempo di Gesù
Istituzione più importante, per gli Ebrei, era il SINEDRIO: (Assemblea-Consiglio:
71 membri…) con a capo il SOMMO SACERDOTE (Caifa 18-36 d.C.). Il
Sinedrio ha il compito di amministrare: la religione – la giustizia – l’economia.
(ha anche un proprio corpo di polizia). Può emettere sentenze di morte, ma possono
solo eseguirle i romani.
Anthony Quinn

2. ATTESA DI UN LIBERATORE
a) Attesa di un Messia (ebraico: Masiah – Greco: Christòs – “Unto” – “Cristiani”).
Restauratore politico… Realizzatore delle promesse di JaHWèH: regno di pace e di
giustizia (profeta Isaia…).
b) Movimenti che si proponevano per un “risveglio” religioso: Gv. il Battista:
(cugino di Gesù), prepara la via e predica un battesimo di “penitenza” (ucciso da
Erode Antipa …Erodiade… Salomè…).

Giambattista Tiepolo (1700)


3. SOCIETA’ GIUDAICA – GRUPPI RELIGIOSI E POLITICI (“sette” religiose…)
a) FARISEI:“separati” (nell’invasione macedone si erano mantenuti fedeli alla
Legge antica e alle Tradizioni)
6.000 membri – custodi e interpreti della Legge (Torah: pentateuco). Molto
religiosi… curano soprattutto gli aspetti esteriori della Legge (osservanza del
sabato, delle norme di purità, delle imposte per il Tempio…)

b) SADDUCEI: Ricche famiglie patrizie e sacerdotali. (Sinedrio + sommo sac.).


Interpretano la Legge alla “lettera”, rifiutano le tradizioni orali e le credenze del
popolo. Negano la risurrezione…
c) SCRIBI: erano gli “uomini del Libro”, specialisti e interpreti delle Sacre
Scritture, sia a livello religioso che giuridico.
d) SACERDOTI: i soli che officiavano nel Tempio. Il sommo Sacerdote viene scelto da
questa tribù (Leviti).Il loro compito: immolare gli animali offerti al Tempio.
1.“olocausto" la vittima sacrificale viene sgozzata dall'offerente se un quadrupede, dal
sacerdote se un volatile, e interamente bruciata a favore di Dio; tesi a sancire un rinnovo
dell' alleanza tra Dio e il suo popolo Israele. (shoah: in riferimento alla distruzione degli
ebrei polacchi… non sinonimo di olocausto).
2."sacrifici di comunione" come l'olocausto, ma della vittima sacrificale vengono bruciate
solo alcune parti, che vengono quindi offerte a Dio, il restante viene riservato al sacerdote o
all'offerente e consumato sul posto;
3."sacrifici espiatori" l'offerente non consuma nulla, la vittima sacrificale è destinata ai
sacerdoti che comunque la bruciano fuori dal santuario, il sacrificio di espiazione implica
un trattamento particolare del sangue (aspersione) della vittima sacrificale.
e) ESSENI: setta dei “puri”. “I Figli della Luce” Si erano rifugiati a QUMRAN.
(scoperta archeologica: i “manoscritti”) Vivono in comunità e in povertà, con una
vita ascetica nell’attesa del Messia e osservando scrupolosamente la Legge.

f) ZELOTI: membri di una fazione politica fortemente antiromana. Organizzazione


clandestina… Nel 68 d. C. riescono a governare Gerusalemme, ma nel 70 Tito la
conquista e la distrugge (Tempio). Gli zeloti si rifugiano a Masada (residenza di
Erode il Grande)… 4 anni di resistenza… poi suicidio di massa…
g) ERODIANI – SAMARITANI – PROSELITI…
h) le “DONNE” ebraiche: no vita politica, no vita religiosa.(settore separato nelle sinagoghe)
4. COSA SAPPIAMO DI LUI - FONTI
A) NON CRISTIANE:
1. Giudaiche: Giuseppe Flavio (37 – 97 d.C.) Storico Ebreo (Gesù = ”uomo saggio”)
Talmud Babilonese (V-VI sec). Gesù pratica le “arti magiche”
Mara Bar Serapion (73 d.C.) storico siriano. Parla della “diaspora” a
seguito dell’uccisione del loro “re saggio”
1) “Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere
straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti
dei greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, non
cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo,
avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d’altre meraviglie riguardo a lui. Ancor oggi non è
venuta meno la tribù di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani” (Ant. XVIII, 63-64)
2) «Ci viene raccontato che, alla vigilia della Pasqua, venne appeso Gesù di Nazareth. Un
messaggero andò per le strade e le piazze, per 40 giorni, gridando: — Gesù sta per essere
lapidato perché ha praticato le arti magiche, ha sobillato e fatto deviare il popolo di
Israele…
3) …O i Giudei, per il loro saggio re?...

2. Romane: Plinio il Giovane (61–113 d.C.) governatore della Bitinia… Traiano…


Tacito (55-120 d.C.) Storico romano degli “annali”: incendio di Roma…
Svetonio (70-140 d.C.) Claudio… espulsione da Roma di Ebrei… di cui
si parla anche negli Atti degli Apostoli
…Non ho mai preso parte ad istruttorie a carico dei Cristiani; …Affermavano inoltre che tutta la loro
colpa o errore consisteva nell’esser soliti riunirsi prima dell’alba e intonare a cori alterni un inno a
Cristo come se fosse un dio…
“Perciò, per far cessare tale diceria, Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime
coloro che la plebaglia, detestandoli a causa delle loro nefandezze, denominava cristiani. Origine di
questo nome era Cristo, il quale sotto l'impero di Tiberio era stato condannato al supplizio dal
procuratore Ponzio Pilato;
“Espulse da Roma i Giudei che per istigazione di Cresto erano continua causa di disordine…”
Dopo di ciò, partito da Atene [Paolo] andò a Corinto. E trovato un giudeo di nome Aquila, pontico
di nascita, da poco giunto dall’Italia, e la moglie sua Priscilla, per il fatto che Claudio aveva
ordinato che tutti i Giudei partissero da Roma, andò da loro” (At. 18, 1-2)

Conclusione: 1. Il nome dei “cristiani” risale a Gesù Cristo


2. Gesù visse in Palestina; fu condannato a morte e crocifisso sotto
l’Imperatore Tiberio, dal procuratore romano Ponzio Pilato.
3. I cristiani erano presenti in vari territori dell’Impero e non solo a
Roma. I cristiani erano “distinti” dagli Ebrei e facevano comunità
tra di loro. I cristiani si radunavano in giorni stabiliti per il loro
culto (il primo giorno dopo il “sabato”, cioè la Domenica).

B) FONTI CRISTIANE:
1. Fonti “canoniche”: libri del N.T. (27 libri): non fanno una cronaca “storica”, ma
servono per l’annuncio della Fede. Per i cristiani Gesù è vero Dio e vero uomo.
2. Fonti non canoniche: gli Apocrifi (nascosto, non ispirato), confermano, indiretta-
mente, l’esistenza di Gesù nella fede popolare…

5) CHI E’ GESU’ PER I CRISTIANI?


(Vangeli: Mt.Mc.Lc.:”sinottici” = ”leggere con un colpo d’occhio” + Gv)
A) I VANGELI ………
M Simbolo Angelo alato/uomo alato: inizio del Vg.: genealogia di Gesù…Umanità!
A Autore Ricco esattore delle tasse: pubblicano… “Seguimi” (Mt. 9,9)
T Data 80 – 85 d.C.
T Lingua e stile Greco, con stile molto elegante.
E Destinatari Ebrei: vocaboli, espressioni, usanze ebree senza spiegarle
O Messaggio Gesù è il Messia atteso dal popolo ebreo…
Struttura Vangelo dell’infanzia ; Battesimo; parte centrale in 5 grandi discorsi: discorso della montagna;
missionario; parabole del Regno; sulla chiesa (Pietro); escatologia; Passione/resurrezione.

Donatello (1450)
Simbolo Leone: Giovanni che vive nel deserto… “forza e regalità di Gesù”
M Autore Nasce a Gerusalemme; discepolo di Paolo e Pietro.
A Data Il primo!: intorno al 60 d.C.
R Lingua e stile In greco, con stile vivace e sintetico…
C Destinatari Scrive quando è a Roma con Pietro… si rivolge ai pagani convertiti...
O Messaggio Gesù è il Messia, il Figlio di Dio…
Struttura In 2 grandi parti: la prima finisce con la confessione di Pietro: tu sei il Cristo (8, 29); la
seconda con quella del centurione: Veramente quest’uomo era Figlio di Dio (15,39)
Simbolo Vitello: Zaccaria sacerdote del tempio…”dolcezza e umiltà di Gesù”
L Autore Nasce ad Antiochia, medico. Discepolo di Paolo. (atti degli Apostoli)
U Data Scrive a Corinto intorno all’ 80 d.C.
C Lingua e stile In greco, con stile molto elegante…
A Destinatari Pagani convertiti al cristianesimo…
Messaggio Sottolinea la misericordia e la bontà di Dio, che manda suo Figlio
Gesù come salvatore di tutti… Parabole…
Struttura Prologo; racconti dell’infanzia; preparazione al ministero; Gesù in Galilea;
viaggio verso Gerusalemme; passione e glorificazione.

Simbolo Aquila: …vola più in alto…vicino al “sole”… Teologia “alta”


G
I Autore Fratello di Giacomo e figlio di Zebedeo. Discepolo di Gv. Battista. Chiamato
insieme al fratello. Il più giovane… Sotto la croce… “ebbe” madre Maria!
O
V Data Intorno al 100 d.C. nell’isola di Patmos…
A Lingua e stile In greco, con uno stile complesso e colto.
N Destinatari Ai cristiani dell’Asia Minore.
N Messaggio Gesù è il Logos,(Parola), il Figlio di Dio che si è fatto uomo per portare
I la parola e l’amore di Dio a tutti. Lui è la via, la verità e la vita.
Struttura Prologo; il libro dei segni (7 miracoli fatti da Gesù); libro della gloria
(l’ora della morte di Gesù è anche l’ora della sua glorificazione)…

B) SAN PAOLO: parla di Gesù crocifisso, risuscitato dai morti che libera gli
uomini dal potere del peccato, della Legge, della morte e dona
loro la libertà di Figli di Dio.

Conclusione: 1. Gesù è veramente uomo, pienamente inserito nella storia umana e


coinvolto nelle vicende degli uomini (= “rivelazione”!!!).
2. In Gesù, Dio si è manifestato in pienezza e per mezzo suo ha agito
in modo definitivo per la salvezza di ogni uomo. Gesù è il
Salvatore, il Figlio di Dio.

6) GLI “APPELLATIVI” (titoli-qualificazioni) CRISTOLOGICI


1. Profeta 2. Servo di Dio 3. Agnello di Dio 4. Signore 5. Figlio di Davide
6. Figlio dell’uomo 7. Figlio di Dio 8. Messia-Cristo

7) LA VITA DI GESU’: “DETTI” E “FATTI”


A) Dell’infanzia di Gesù, abbiamo poche notizie (nascita, presentazione al Tempio, Gesù tra
i “dottori”…)
B) Gesù è riconosciuto come il “Rabbi” (Maestro), diverso dagli altri! Chiama lui i
discepoli; non spiega la Legge, ma annuncia la venuta del “Regno di Dio”, con parole
semplici e con le sue opere.

* Gesù chiede una rivoluzione interiore che è aperta a tutti gli uomini.
* Gesù viene per stabilire un Regno di giustizia, di pace; l’uomo risponde con la
Fede (seguire Cristo).
* Gesù insegna con Parabole: è un racconto simbolico, preso dalla vita quotidiana, che
trasmette un insegnamento religioso profondo. Scopo: non quello di far “capire” qualcosa,
ma quello di far “decidere” le persone a fare una scelta decisiva per la propria vita…

Lc. 10, 25-37 Mt. 13, 1-23 Mt. 18, 12-14


* Gesù opera attraverso “prodigi e segni” (miracoli….). Scopo: Gesù annuncia il
Regno di Dio e lo rende “presente” e “visibile” tra gli uomini. I miracoli testimoniano che Gesù porta
la salvezza di Dio all’uomo che ha bisogni concreti. Giovanni li chiama “segni”, perché danno
credito alla missione di Gesù e rivelano la sua gloria di Figlio di Dio fatto uomo (Gv. 2,11- Cana…).
Sono anche appelli alla conversione e alla Fede (Lc. 7, 1-10 il servo del centurione…).
8) LA “RIVOLUZIONE DI GESU’”
Entra in contrasto con il mondo ebraico nell’interpretazione della Legge (Torah): non puro
“formalismo…(Sabato – divorzio – pratiche di purità – digiuno…). Frequenta Samaritani,
pubblicani, prostitute…
Culto del tempio: cacciata dei “mercanti”… oggi: gadget “religiosi”…. Egli non voleva
“imporre” una nuova Legge, ma una nuova interpretazione, che rendesse meno formale e
più spirituale, più autentico il rapporto con Dio.
N.B. Scribi, Farisei, Sac. Sono disorientati-preoccupati di fronte a queste “novità”….
ALCUNI TEMI DELL’INSEGNAMENTO DI GESU’
Il Regno Indica: la presenza amorevole di Dio nella storia dell’uomo; la salvezza di Dio: “libera”
di Dio l’uomo dal male, dal peccato, dalla sofferenza, dalla morte; Gesù con la sua vita
(gesti-parole) inaugura e realizza. Non si attua con la forza, ma cresce piano, nel
silenzio, come un seme… Tutti sono in cammino verso il Regno e tutti sono chiamati a
contribuire per realizzarlo…
Dio è Gesù ci dice che Dio è un Padre amorevole che si prende cura dei piccoli e degli
Padre indifesi…
Cap. 15 di Lc.: le parabole: il buon pastore…, il Padre misericordioso…
L’amore E’ al centro del messaggio di Gesù: verso Dio e verso il prossimo… Amerai il Signore
Dio tuo…
Il Amare significa anche rinunciare a qualsiasi offesa: saper chiedere e dare perdono;
perdono rinunciare alla vendetta; rispondere al male con il bene; non giudicare nessuno; (la
regola d’oro…)
9) IL SENSO DELLA VENUTA DI GESU’
Gli ultimi giorni della vita di Gesù: i Vangeli vi dedicano molte pagine…
TAPPE: 1. Celebrazione della Pasqua.

2.Istituzione dell’Eucaristia.
(identifica il pane col suo corpo e il vino con il suo sangue per la Nuova ed Eterna Alleanza)
3. Getsemani. 4.Arresto.
5. Processo
(condanna del Sinedrio = religiosa. - Ponzio Pilato: politica!). flagellazione-via crucis…
6. RESURREZIONE:
non viene raccontata come è avvenuta, ma come un fatto compiuto! Gli Apostoli (Maria!),
sono solo testimoni di:
a) ritrovamento della tomba vuota. b) le apparizioni del Risorto!
“Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione
ed è vana anche la nostra fede” (1 Cor. 15,14)… ancora oggi!!!

Ma Dio l'ha risuscitato


Ma che cosa significa risurrezione?
Innanzitutto, nessun Vangelo canonico ci racconta la risurrezione di Cristo. I Vangeli
annotano che le donne, il mattino del giorno dopo il sabato, si recano al sepolcro. Il loro
intento è quello di completare le pratiche per la definitiva sepoltura del corpo di Gesù e per
questo portano con sé gli aromi per la sepoltura (Mt 28, 1-10; Mc 16, 1-8; Lc 24, 1-12; Gv
20, 1-10). Giunte alla tomba scoprono con sorpresa e preoccupazione che il corpo di Gesù
non c'è più: la tomba è aperta, il sepolcro è vuoto.
I Vangeli descrivono manifestazioni di angeli (Mt 28, 1-8; Mc 16, 1-8; Lc 24, 1-8) e
soprattutto di Gesù stesso (Mt 28, 9-10; Mt 28, 16-20; Mc 16, 9-20; Lc 24, 13-53; Gv 20,
11-29; Gv 21, 1-23): tutte queste apparizioni (non “visioni”) vogliono confermare il fatto
della risurrezione e specificarne il significato.
La risurrezione di Gesù non è né una forma di reincarnazione né il «ritorno a questa
vita». Gesù è risorto non come uno spirito che ritorna alla vita sotto altra forma
(reincarnazione), ma con la sua anima e con il suo corpo. È la sua persona, è Lui, con
la sua piena identità spirituale e corporea che vince la morte ed entra nella vita eterna.
Anche la sua realtà umana, il suo corpo, vengono glorificati ed Egli è costituito in
maniera definitiva come Signore e Messia (At 2, 32-36).
La risurrezione di Gesù non è la semplice rianimazione di un corpo o il ritornare alla stessa
vita di prima: la risurrezione è il passaggio nella vita di Dio che conferma in questo
modo tutto il messaggio e la testimonianza resa da Cristo durante la sua vita terrena.
La sua vita e il suo messaggio non sono finiti nel nulla della morte; anzi, in Gesù la vita
dell'uomo può unirsi alla vita di Dio ed entrare a farne parte perché risorge in maniera
totale, con la sua realtà umana e corporea. La nuova ed eterna Alleanza, conclusa nella
morte e risurrezione di Gesù, è quest'unione tra uomo e Dio, senza che si annulli la
specificità della vita personale di ciascuno.
La risurrezione di Cristo è il nucleo centrale della fede cristiana. Senza di essa l'uomo non
sarebbe salvato totalmente, non sarebbero perdonati i peccati e non sarebbe stato superato il
divario tra Dio e uomo, che invece Gesù ha superato. Per questo motivo la risurrezione è il
fondamento del cristianesimo, come scrive Paolo.
Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la
vostra fede. [...] se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri
peccati. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da
compiangere più di tutti gli uomini.
Gesù è risorto, i discepoli fanno esperienza che Gesù è risorto e da questo momento prende
inizio ogni reinterpretazione della vita e del messaggio di Cristo che, diversamente,
resterebbe solamente un messaggio morale, una dottrina teologica, un'esperienza umana.
Senza la risurrezione il cristianesimo si svuota; senza questa possibilità di passaggio
nell'eternità di Dio, ogni speranza svanisce. L'agnello sacrificato per la cena pasquale
ebraica era immagine di Cristo:
È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo ha distrutto la
morte e risorgendo ha ridato a noi la vita.

Il mistero della tomba vuota


La risurrezione di Gesù è allo stesso tempo un fatto reale, storico e anche un mistero.
Alcuni negano la risurrezione di Gesù e propongono altre spiegazioni per giustificare la
tomba vuota e i fatti seguiti alla sua scoperta. Ecco le principali.
•II furto del corpo di Gesù: i discepoli avrebbero trafugato il corpo di Gesù e poi diffuso la
falsa notizia della sua risurrezione. Secondo i Vangeli, però, i capi dei sacerdoti fanno
custodire la tomba di Gesù chiedendo a Filato un picchetto di soldati per garantirne
l'inviolabilità (Mt 27, 62-66} e i discepoli, inoltre, sono spaventati: nessuno, eccetto
Giovanni, ha seguito Gesù sotto la croce.
“Se Gesù non fosse risuscitato, e i discepoli ne avessero trafugato il cadavere, sarebbe stato
impossibile per loro, da un punto di vista psicologico, avere la motivazione, la resistenza e la
costanza necessarie per andare avanti a diffondere la fede in Gesù, in non pochi casi al prezzo
della vita”.

•La sottrazione del cadavere: in questo caso la sparizione del corpo di Gesù sarebbe dovuta
al trafugamento fatto dagli ebrei oppure al trasferimento della salma da parte
di Giuseppe di Arimatea: i discepoli, non trovando più il corpo di Gesù e non
sapendosene dare una spiegazione, avrebbero elaborato la fede nella risurrezione.
Come già notava Giovanni Crisostomo nel IV secolo, chiunque avesse rubato o spostato il
corpo di Gesù, non lo avrebbe tolto dalle bende e dal lenzuolo funebre e non si sarebbe
preoccupato di arrotolare il sudario in un luogo a parte, per portar via un corpo rigido e
nudo.
•La rianimazione del cadavere: Gesù non sarebbe realmente morto in croce, ma
sarebbe caduto in uno stato di catalessi e morte apparente. Staccato dalla croce e de-
posto nel sepolcro si sarebbe rianimato grazie alle particolari condizioni ambientali
e, uscito dalla tomba, si sarebbe presentato vivo ai suoi discepoli. Quest'ipotesi è
improbabile perché i romani eseguivano le condanne a morte con scrupolosa
precisione: si accertavano del decesso e provocavano la morte se l'agonia si
allungava troppo (ad esempio, spezzando le gambe e favorendo l'asfissia del
morente; nel caso di Gesù vi fu un colpo di lancia al cuore, Gv 19, 32-34). Cristo,
inoltre, prima della morte, aveva subito pesanti forme di estenuazione fisica (una
notte insonne, la flagellazione a cui pochi condannati resistevano, la coronazione di
spine, la sospensione in croce). Per questo:
«Filato si meravigliò che Gesù fosse già morto e, chiamato il centurione, concesse
la salma a Giuseppe» (Me 15, 44-45). Questa notizia, molto attendibile
storicamente considerando la prassi giudiziaria romana, spazza via tutte le
fantasie su un Gesù deposto dalla croce solo svenuto, rianimatosi nel sepolcro,
liberatosi dalle bende funerarie e magari fuggito in Kashmir con Maria
Maddalena, come ogni tanto qualche giornale in secca di notizie cerca di
vaneggiare. (G. Ravasi)

• Lo scambio di tomba: i discepoli avrebbero confuso la tomba di Gesù con un'altra vuota
e, reinterpretando le parole del Maestro sulla sua morte e risurrezione, avrebbero formulato
la fede nel Risorto. 1 Vangeli annotano però che le donne erano presenti nel luogo della
sepoltura di Gesù (Mt 27, 61; Mc 15,47; LC 23,55) se vi fosse stato uno scambio di tomba,
perché non cercare quella vera?
• Non vi è stata alcuna risurrezione: Cristo sarebbe realmente morto ma, dopo l'iniziale
disorientamento e scoraggiamento, gli apostoli non vollero che il messaggio di Gesù finisse
con Lui e continuarono a predicare, sostenendo che l'insegnamento di Gesù era ancora vivo
e vero. Da qui l'affermazione «Gesù è vivo», passata poi a significare la risurrezione della
persona di Cristo.
• La teoria delle visioni: la risurrezione di Gesù è frutto di visioni avute da singole
persone. I Vangeli raccontano però anche di apparizioni «di gruppo»: ai due discepoli di
Emmaus, agli apostoli riuniti insieme nel cenacolo, sulle rive del lago di Genezaret durante
la pesca. Non è poi verosimile che la prima comunità dei cristiani fosse composta da estatici
e sognatori, tanto presi dai loro stati d'animo da essere indifferenti a ciò che realmente
accadeva.
• La risurrezione è un mito: non importa che Gesù sia realmente risorto oppure no. Ciò che
conta è la fede nella risurrezione che consente all'uomo di soddisfare una delle sue esigenze
più profonde: il bisogno di immortalità.

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