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Appunti microeconomia

In sintesiiii

L’offerta è desterminata da variabili diverse dal prezzo come il costo del lavoro, del capitale e delle materie
prime. Questi cambiamenti dell’offerta sono rappresentati da spostamenti dell’intera curva di offerta.
Cambiamenti della quantità offerta causati da cambiamenti del prezzo del bene (o servizio) prodotto sono
descritti da spostamenti lungo la curva di offerta.

La curva di domanda

La curva di domanda mostra come varia la quantità di un bene che i consumatori vogliono comprare al
variare del prezzo unitario, fermi restando altri fattori.

Variabili diverse dal prezzo che influiscono sulla domanda; Reddito, Gusti dei consumatori, Prezzi di beni
connessi( 1)Sostituti 2)Complementi)

In sintesi

La domanda è determinata da variabili diverse dal prezzo come il reddito, il prezzo di beni connessi e i gusti.
Tali cambiamenti della domanda sono rappresentati da spostamenti dell’intera curva di domanda. I
cambiamenti della quantità domandata che dipendono dal prezzo sono rappresentati da spostamenti lungo
la curva di domanda

Caratteristiche del prezzo di equilibrio:

QD = Q O

Non c’è scarsità di offerta, Non c’è eccesso di offerta , Non c’è una spinta a modificare il prezzo

Il prezzo di mercato è sopra il prezzo di equilibrio

C’è troppa offerta, I produttori abbassano i prezzi, La quantità domandata aumenta e la quantità offerta si
riduce, Il mercato continua ad ‘aggiustarsi’ fino a quando il prezzo di equilibrio viene raggiunto
Il prezzo di mercato è sotto il prezzo di equilibrio, Non c’è abbastanza offerta, I produttori alzano i prezzi, La
quantità domandata si riduce e la quantità offerta aumenta, Il mercato continua ad ‘aggiustarsi’ fino a
quando il prezzo di equilibrio viene raggiunto

In sintesi

1)Il prezzo di equilibrio è determinato dalla interazione tra offerta e domanda.

2) Fuori dall’equilibrio, il mercato tende ad aggiustare i prezzi e a riportarsi in equilibrio.

3)Perché questo meccanismo funzioni è necessario che il mercato sia competitivo.

I prezzi di equilibrio sono determinati dalle posizioni delle curve di offerta e domanda.

Offerta e domanda sono determinate dai particolari valori assunti dalle variabili che determinano l’offerta e
la domanda. Qualunque cambiamento in una o più di queste variabili può causare un cambiamento del
prezzo e/o della quantità di equilibrio.
Quando domanda e offerta si spostano entrambe, l’impatto sul prezzo e la quantità di equilibrio sono
determinati da:

1) La dimensione relativa e la direzione dei cambiamenti

2)La forma delle curve di domanda e offerta

Osservazione

Per predire in modo accurato il prezzo futuro di un bene o servizio è necessario valutare il cambiamento
potenziale dell’offerta e della domanda.

Le elasticità di domanda e offerta

L’elasticità è una misura della sensibilità di una variabile alle variazioni di un’altra.Essa indica la variazione
percentuale di una variabile in risposta ad una variazione dell’uno per cento dell’altra variabile.Misura la
sensibilità della quantità domandata a cambiamenti del prezzo.E’ la variazione percentuale della quantità
domandata che risulta da una variazione del prezzo dell’uno per cento.

La variazione percentuale di una variabile è la variazione del suo livello divisa per il suo livello iniziale.
Come interpretare la elasticità della domanda al prezzo

1) EP è negativa per via della relazione inversa tra la quantità Q e il prezzo P.

2)Se | EP | > 1, la variazione percentuale della quantità è maggiore della variazione percentuale del prezzo.
In questo caso diciamo che la domanda è elastica al prezzo.

3)Se | EP | < 1 la variazione percentuale della quantità è minore della variazione percentuale del prezzo. In
questo caso diciamo che la domanda è anelastica o rigida al prezzo.

4)Se | EP | = 1 le variazioni percentuali di quantità e prezzo sono uguali. La spesa totale rimane inalterata,
poiché le variazioni di quantità e prezzo si compensano a vicenda.

La determinante più importante della elasticità della domanda al prezzo è la disponibilità di sostituti. Se ci
sono stretti sostituti la domanda è elastica al prezzo. Se non ci sono stretti sostituti la domanda è anelastica
al prezzo
La elasticità della domanda al reddito misura la variazione percentuale della quantità domandata relativa
ad una variazione del reddito dell’uno per cento. L’elaticità della domanda al reddito è:

ER = (ΔQ /Q)/(ΔR/R) = (R/Q)(ΔQ / ΔR)

L’elasticità incrociata della domanda misura la variazione percentuale della quantità domandata di un bene
che risulta dalla variazione dell’uno per cento del prezzo di un altro bene.

L’elasticità incrociata della domanda è:

Per beni sostituti, l’elasticità incrociata è positiva, mentre per beni complementari è negativa.

L’elasticità dell’offerta al prezzo misura la variazione percentuale della quantità che risulta da una
variazione dell’uno per cento del prezzo. L’elasticità dell’offerta è normalmente positiva poichè la quantità
offerta dipende positivamente dal prezzo. Possiamo parlare di elasticità dell’offerta rispetto ai ai tassi di
interesse, ai salari, al costo delle materie prime.

La curva di offerta del grano del 1981

QO = 1800 + 240P

La curva di domanda del grano del 1981

QD = 3550 - 266P

Equilibrio: Q O = Q D

1800 + 240 P = 3550 – 266 P

506 P = 1750

P = 3,46/bushel

Q = 1800 + (240)(3,46) = 2630 m. bushels

EPD = (P/Q)(ΔQD /ΔP) =

= (3,46/2630) (-266) = - 0,35

EPO = (P/Q)(ΔQO /ΔP) =

= (3,46/2630) 240 = 0,32

Sia la domanda che l’offerta sono rigide

Assumete che il prezzo del grano sia $4,00/bushel

QD = 3550 – (266)(4,00) = 2486

EPD = (-266) 4,00/2486 = -0,43


L’elasticità di prezzo della domanda varia con la quantità di tempo che i consumatori hanno a disposizione
per rispondere al prezzo.

Per la maggior parte dei beni e servizi: La elasticità di breve periodo è inferiore a quella di lungo periodo (ad
es. la benzina)

Per alcuni beni (i durevoli): La elasticità di breve è maggiore di quella di lungo (ad es. le automobili)

Anche l’elasticità al reddito varia con la quantità di tempo che i consumatori hanno a disposizione per
rispondere al prezzo.
Per la maggior parte dei beni e servizi:

La elasticità al reddito è maggiore nel lungo periodo. Un maggior reddito non provocherà subito un grande
aumento del consumo di benzina, ma col tempo i consumatori acquisteranno auto più potenti, che
consumano di più.

Per alcuni beni (i durevoli):

La elasticità al reddito è inferiore nel lungo periodo. Inizialmente, i consumatori vorranno avere più
automobili, e la domanda crescerà molto per adeguare il parco auto alle nuove esigenze.Nel lungo periodo,
la domanda aumenterà solo per rimpiazzare le vecchie auto. Benzina e automobili sono beni
complementari.

Benzina

Le elasticità della domanda al prezzo e al reddito sono maggiori nel lungo periodo.

Automobili

Le elasticità della domanda al prezzo e al reddito sono maggiori nel breve periodo.

Per la maggior parte dei beni e servizi: L’elasticità dell’offerta al prezzo è maggiore nel lungo periodo.

Per alcuni beni (riciclabili): L’elasticità dell’offerta al prezzo è maggiore nel breve periodo.

Per il rame

I principali fattori che hanno ridotto la domanda di rame sono:


1) la riduzione del tasso di crescita della generazione di energia elettrica

2)l’affermazione di importanti sostituti: le fibre ottiche e l’alluminio

Cerchiamo di stimare l’impatto di una riduzione del 20% della domanda di rame.

Usiamo la curva di domanda:

Q = 13,5 - 8P

Moltiplichiamo per 0,80 per ottenere la nuova equazione:

Q = (0,80)(13,5 – 8 P)

Q = 10,8 – 6,4 P

L’equazione dell’offerta rimane fissa:

Q = - 4,5 + 16 P

Il nuovo prezzo di equilibrio è:

- 4,5 + 16 P = 10,8 – 6,4 P

16 P + 6,4 P = 10,8 + 4,5

P = 15,3/22,4

P = 68,3 cents per libbra

La riduzione del 20% della domanda produce una riduzione del prezzo di equilibrio da 75 centesimi a 68,3
centesimi, cioè una riduzione del 10 per cento.

Per il petrolio
Possiamo prevedere l’entità dell’impatto di una riduzione nell’offerta di pertrolio OPEC.

Nel 1995:

P* = $18 al barile

Domanda e offerta di equilibrio = 23 mb/anno.

Offerta OPEC = 10 mb/anno.

Offerta non-OPEC = 13 mb/anno

Stime elasticità

L’impatto di breve periodo di una riduzione dell’offerta OPEC di 3 miliardi di barili all’anno (mb/anno).

Domanda di breve

D = 24,08 – 0,06 P

Offerta competitiva di breve

OC = 11,74 + 0,07 P

Nuovo prezzo dopo la riduzione

Domanda = Offerta

24,08 – 0,06 P = 18,74 + 0,07 P

P = 41,08
L’impatto di lungo periodo di una riduzione dell’offerta Saudita di 3 miliardi di barili all’anno (mb/anno).

Domanda di lungo

D = 32,18 – 0,51 P

Offerta totale di lungo

S = 17,78 + 0,29 P

Il nuovo prezzo di equilibrio di lungo periodo:

32,18 – 0,51 P = 14,78 + 0,29 P

P = 21,75

Se il Governo decide che il prezzo di equilibrio è troppo alto, può stabilire un prezzo massimo.

L’analisi della domanda e dell’offerta è uno strumento fondamentale della microeconomia.


Il meccanismo del mercato è la tendenza della domanda e dell’offerta ad equilibrarsi, in modo tale da
eliminare eccessi di domanda e di offerta. Le elasticità descrivono la reattività delle curve di domanda e di
offerta a cambiamenti dei prezzi, del reddito e di altre variabili. Le elasticità variano al variare del periodo di
riferimento. Se riusciamo a stimare le curve di offerta e di domanda di un particolare mercato, possiamo
calcolare il prezzo di equilibrio. Spesso è possibile fare una semplice analisi numerica usando curve lineari e
dati di mercato sui prezzi, le quantità e le elasticità.

CAP 3

Il comportamento del consumatore

Due applicazioni che illustrano l’importanza della teoria economica del consumatore sono:

1)Apple-Cinnamon Cheerios

2) Il programma dei buoni pasto

La General Mills doveva determinare il prezzo di Apple-Cinnamon Cheerios prima di lanciare il prodotto sul
mercato. Quando il programma dei buoni pasto fu deciso (primi anni ’60), gli ideatori si trovarono di fronte
a questo problema: i buoni pasto sarebbero stati spesi davvero per beni alimentari? Non sarebbero serviti
invece almeno in parte per altri acquisti? E, in quest’ultimo caso, in quale misura?

Questi due problemi richiedono la comprensione della teoria economica del comportamento del
consumatore

Ci sono tre passaggi fondamentali nella teoria

1) le preferenze del consumatore

Descrivono come e perché gli individui preferiscono un bene ad un altro

2) Il vincolo di bilancio

Gli individui hanno redditi limitati.

3) La combinazione di preferenze e vincolo di bilancio dà origine alle scelte del consumatore.

Panieri di mercato

Un paniere di mercato è un insieme di uno o più beni. Un paniere di mercato può essere preferito ad un
altro contenente una diversa combinazione di beni.

Tre assunzioni di base

1) Le preferenze sono complete (completezza)

2) Le preferenze sono transitive (transitività)

3) I consumatori preferiscono sempre una quantità maggiore di ciascun bene (monotonia)


Curve di indifferenza

Le curve di indifferenza di una persona rappresentano tutte le combinazioni di beni, cioè tutti i panieri di
mercato che danno lo stesso grado di ‘soddisfazione’ a quella persona.

Mappa di indifferenza

Una mappa di indifferenza è un insieme di curve di indifferenza che descrive le preferenze di una persona
per tutte le combinazioni di beni.

Curve di indifferenza

Le curve di indifferenza sono inclinate negativamente. Se così non fosse, sarebbe violata l’ipotesi che il
consumatore preferisce sempre quantità maggiori. Un paniere che sta sopra e a destra di una curva di
indifferenza è preferito ad ogni paniere che sta sulla curva di indifferenza. Infine, le curve di indifferenza
non possono incrociarsi. Questo violerebbe l’assunzione che quantità maggiori sono sempre preferite
Saggio marginale di sostituzione

Il saggio marginale di sostituzione (SMS) indica la quantità di un bene che il consumatore è disposto a
cedere in cambio di una unità dell’altro bene. Esso è la inclinazione della curva di indifferenza. Aggungiamo
una quarta assunzione sulle preferenze del consumatore:

Lungo le curve di indifferenza c’è un saggio marginale di sostituzione non crescente.

Le curve di indifferenza sono convesse, perché quando aumenta la quantità consumata di un bene, il
consumatore è disposto a cedere sempre meno del secondo per avere unità addizionali del primo.

I consumatori preferiscono un paniere ‘bilanciato’

Perfetti sostituti e perfetti complementi

Due beni sono perfetti sostituti quando il saggio marginale di sostituzione è costante. Due beni sono
perfetti complementi quando le curve di indifferenza sono ad angolo retto.

MALI

Cose delle quali è preferibile avere una quantità inferiore

Esempi

Inquinamento dell’aria
Amianto nelle coibentazioni

Spazzatura

La progettazione di nuove automobili (I)

I produttori di auto devono continuamente decidere quando introdurre nuovi modelli e quanto investire
nel restyling. L’analisi delle preferenze dei consumatori può dare utili indicazioni.

Uno studio sulla domanda di auto negli Stati Uniti mostra che negli ultimi due decenni la maggior parte dei
consumatori ha dato grande importanza all’estetica.

La crescita delle importazioni giapponesi

Negli anni ’70 e ’80

Ogni anno, il 15% dei modelli USA ha subito un restyling

Contro il 23% dei modelli importati

Utilità: punteggio numerico che rappresenta il grado di ‘soddisfazione’ che un consumatore ricava da un
certo paniere di beni.

Utilità ordinale e utilità cardinale

Funzione di utilità ordinale: ordina i panieri dal migliore al peggiore, ma non dice di quanto un paniere è
preferito ad un altro. Funzione di utilità cardinale: dice anche in quale misura un paniere è preferito ad un
altro.

Graduatorie ordinali contro graduatorie cardinali

L’unità di misura dell’utilità non è importante. Una graduatoria ordinale è sufficiente a spiegare come
vengono prese le decisioni. Le preferenze, da sole, non possono spiegare il comportamento dei
consumatori. Il vincolo di bilancio pone un limite alla possibilità di una persona di consumare, tendo conto
dei prezzi che è necessario pagare per beni e servizi.
La linea di bilancio

La linea di bilancio indica tutte le combinazioni di merci per le quali la spesa totale è uguale al reddito
totale. Se PC indica il prezzo del cibo, PV il prezzo del vestiario e R il reddito, la linea di bilancio può essere
scritta:

PCC + PVV = R

La linea di bilancio

Muovendosi lungo la linea di bilancio, il consumatore spende di meno per un bene e di più per l’altro. La
pendenza della linea misura il costo relativo del cibo e del vestiario. La pendenza è il rapporto tra i prezzi,
col segno meno davanti. La pendenza indica il tasso al quale i due beni possono essere sostituiti
mantenendo invariata la spesa totale (potremmo dire il ‘tasso di sostituzione del mercato’) L’intercetta
verticale (R/PV) indica la quantità massima di V che può essere acquistata con il reddito R. L’intercetta
orizzontale (R/PC) indica la quantità massima di C che può essere acquistata con il reddito R.

Gli effetti dei cambiamenti del reddito e dei prezzi

Cambiamenti del reddito

Un aumento del reddito sposta la linea di bilancio verso l’esterno, lasciandone inalterata l’inclinazione. Una
riduzione del reddito sposta la linea di bilancio verso l’origine, lasciandone inalterata l’inclinazione.

Variazioni dei prezzi

Se il prezzo di un bene aumenta, la linea di bilancio ruota verso l’interno, con perno sull’intercetta dell’altro
bene. Se il prezzo di un bene cala, la linea di bilancio ruota verso l’esterno, ferma restando l’intercetta
dell’altro bene.
Cambiamenti di prezzo

Se entrambi i prezzi calano, ma il rapporto tra essi resta invariato, l’inclinazione non cambia. La linea si
sposta verso l’esterno parallelamente a se stessa. Assumiamo che i consumatori scelgano una
combinazione di beni che massimizza la loro soddisfazione, dato il vincolo di bilancio. Il paniere prescelto
deve perciò soddisfare due condizioni:

1) Deve stare sulla linea di bilancio.

2) Deve stare sulla curva di indifferenza più esterna possibile.

Queste condizioni sono soddisfatte quando la curva di indifferenza e la linea di bilancio hanno la stessa
inclinazione, cioè sono tangenti.
La progettazione di nuove automobili (II)

Consideriamo due gruppi di consumatori, ciascuno disposto a spendere $10000 nell’estetica e nelle
prestazioni delle auto. Ciascun gruppo ha preferenze differenti. Trovando il punto di tangenza tra la curva di
indifferenza di ciascun gruppo e il vincolo di bilancio i produttori di auto possono disegnare un piano di
mercato.

Decisioni e politiche pubbliche

Scelta tra un sussidio incondizionato e un sussidio condizionato a finanziare la spesa per il risparmio
energetico
Soluzioni d’angolo

Se un consumatore spende tutto il suo reddito per un tipo di beni e nulla per un altro, abbiamo una
soluzione d’angolo. In questo caso il SMS non è necessariamente uguale a PA/PB

Una soluzione d’angolo

Nel punto B, il SMS del gelato rispetto allo yogurt è maggiore della inclinazione della linea di bilancio. Se il
consumatore potesse, cederebbe ancora yogurt in cambio di gelato. Tuttavia, non c’è più yogurt da cedere!
Se il SMS è maggiore della inclinazione della linea di bilancio (il rapporto tra i prezzi) una piccola riduzione
del prezzo dello yogurt non modificherà il paniere acquistato dal consumatore. L’utilità marginale misura la
soddisfazione addizionale ricavata dal consumo di una unità aggiuntiva di un bene.

Esempio

L’utilità addizionale relativa ad un incremento di consumo di beni alimentari da 0 ad 1 è 9

Per un incremento da 1 a 2 è 7

Per un incremento da 2 a 3 è 5
Il principio della utilità marginale decrescente dice che man mano che la quantità consumata di un bene
aumenta, unità addizionali arrecano incrementi di utilità via via inferiori.

Utilità marginale e curva di indifferenza

Spostandoci lungo una curva di indifferenza, l’utilità aggiuntiva derivante dal maggior consumo di un bene
(ad es. i beni alimentari) deve compensare la perdita di utilità derivante dalla riduzione del consumo
dell’altro bene (ad es. l’abbigliamento).

Formalmente:

0 = U’C ΔC + U’V ΔV

Cioè

- ΔV / ΔC = U’C / U’V

Poiché:

- ΔV / ΔC = SMS di C rispetto a V

abbiamo

SMS = U’C / U’V

Dove il consumatore massimizza l’utilità:

SMS = PC/PV

Dato che il SMS è uguale al rapporto fra le utilità marginali, dev’essere:

U’C / U’V = PC/PV

Un altro modo di scrivere questa condizione è:

U’C / PC = U’V /PV

L’utilità è massimizzata quando l’utilità marginale per ogni euro speso è la stessa per tutti i beni.

Questa condizione prende il nome di principio di uguaglianza marginale.

Il razionamento della benzina

Nel 1974 e di nuovo nel 1979, il governo impose dei controlli di prezzo sulla benzina.Questo causò un
eccesso di domanda e la benzina venne quindi razionata.La benzina venne razionata con lunghe file alle
pompe.Sono possibili razionamenti basati sul prezzo e razionamenti non basati sul prezzo.Il razionamento
danneggia qualcuno impedendogli di acquistare ciò che vuole e può acquistare.Ciò può essere visto con il
seguente esempio. Un consumatore ha reddito annuale di $20000.Sull’asse orizzontale indichiamo il suo
consumo di benzina annuale al prezzo di $1 al gallone.Sull’asse verticale indichiamo il reddito rimanente
dopo l’acquisto di benzina.
I consumatori confrontano panieri di beni e/o servizi. Le curve di indifferenza sono inclinate negativamente
e non si possono intersecare. Le preferenze dei consumatori possono essere interamente descritte da una
mappa di indifferenza. Il saggio marginale di sostituzione di C rispetto a V è l’ammontare di C che una
persona è disposta a cedere in cambio di una unità aggiuntiva di V. La linea di bilancio rappresenta tutte le
combinazioni di beni per le quali il consumatore spende tutto il suo reddito. I consumatori massimizzano la
loro utilità sotto il vincolo di bilancio. Ciò avviene nel punto di tangenza tra la linea di bilancio e una curva di
indifferenza, cioè in un punto nel quale il saggio marginale di sostituzione è uguale al rapporto tra i prezzi.

CAP 4

La domanda individuale:

Cambiamenti dei prezzi,Gli effetti di un cambiamento del prezzo dei beni alimentari (C) possono essere
illustrati usando le curve di indifferenza.

La curva di domanda individuale

Due importanti proprietà della curva di domanda


1)Il livello di utilità raggiunto cambia lungo la curva.

2) In ogni punto, il consumatore massimizza l’utilità, soddisfacendo alla condizione che il SMS è uguale al
rapporto tra i prezzi.

Cambiamenti del reddito

Gli effetti di un cambiamento del reddito possono anch’essi essere illustrati usando le curve di indifferenza.

La curva reddito-consumo indica le combinazioni di alimentari e abbigliamento (i panieri) di massima utilità


associati ai vari livelli di reddito.

Variazioni di reddito

Un aumento del reddito sposta la linea di bilancio verso destra, aumentando i consumi come indicato dalla
curva reddito-consumo. Un aumento del reddito sposta verso destra anche la curva di domanda di ciascun
bene.

Beni normali e beni inferiori

Variazioni del reddito, Quando la curva reddito-consumo ha una inclinazione positiva: La quantità
domandata aumenta con il reddito. L elasticità della domanda al reddito è positiva e Il bene è un bene
normale.
Quando la curva reddito-consumo ha una inclinazione negativa: La quantità domandata si riduce
all’aumentare del reddito. La elasticità della domanda al reddito è negativa e Il bene è un bene inferiore.

Curve di Engel

Le curve di Engel mettono in relazione la quantità consumata al reddito. Se un bene è normale, la curva di
Engel è inclinata positivamente. Se un bene è inferiore, la curva di Engel è inclinata negativamente.

Sos
tituti e complementi

1) Due beni sono sostituti se un aumento (riduzione) del prezzo di uno di essi induce un aumento
(riduzione) nella quantità domandata dell’altro. Ad es. Biglietti del cinema e affitti di DVD

2) Due beni sono complementi se un aumento (riduzione) del prezzo di uno di essi induce una riduzione
(aumento) nella quantità domandata dell’altro. Ad es. auto e olio per il motore

3) Due beni sono indipendenti se un aumento del prezzo di uno di essi non ha alcun effetto sulla quantità
domandata dell’altro.

Se la curva prezzo consumo è inclinata negativamente, i beni sono sostituti. Se la curva prezzo-consumo è
inclinata positivamente, i beni sono complementi. Essi possono essere sia complementi che sostituti su
porzioni diverse della prezzo-consumo La riduzione del prezzo di un bene ha due effetti: Sostituzione e
reddito

Effetto di sostituzione I consumatori tenderanno a consumare di più del bene che è diventato meno caro e
meno del bene che è diventato più caro.

Effetto reddito I consumatori accrescono il proprio potere d’acquisto reale quando il prezzo di un bene si
riduce. Questo li induce ad acquistare una quantità maggiore (dei beni normali)

Effetto di sostituzione L’effetto di sostituzione è la variazione del consumo che si avrebbe se il consumatore
fosse tassato in modo da lasciare inalterata l’utilità. Quando il prezzo di un bene si riduce, l’effetto di
sostituzione conduce sempre ad un aumento della quantità domandata.
Effetto reddito L’effetto reddito è la variazione del consumo che si avrebbe restituendo al consumatore tale
tassa. Quando il reddito di una persona aumenta, la quantità domandata può aumentare o ridursi. Anche
per i beni inferiori, l’effetto reddito è raramente abbastanza grande da controbilanciare l’effetto di
sostituzione.

Un caso speciale—il bene di Giffen

L’effetto di reddito può essere in teoria abbastanza grande da far sì che la curva di domanda sia inclinata
positivamente. Questo in pratica difficilmente accade.

Assumiamo

Ped = -0,5

Reddito = $9000

Prezzo della benzina = $1

Domanda individuale e domanda di mercato

Curva di domanda del mercato

E’ una curva che mette in relazione la quantità totale di un bene che i consumatori, tutti assieme, vogliono
acquistare con il prezzo di quel bene.
D
ue punti importanti

1)Se nuovi consumatori entrano nel mercato la curva di domanda si sposta verso destra.

2) Fattori che influenzano la domanda di molti consumatori influenzano anche la domanda del mercato.

Elasticità della domanda

Ricordate: la elasticità della domanda al prezzo misura la variazione percentuale della quantità domandata
che risulta da una variazione dell’uno per cento del prezzo.

ESEMPIO

La domanda aggregata di grano

La domanda di grano USA è la somma della domanda interna e della domanda estera. La domanda interna
è data dalla equazione:

QDI = 1700 - 107P

La domanda estera è data dalla equazione:

QDE = 1544 - 176P

La domanda interna è relativamente anelastica (-0,2), mentre la domanda estera è più elastica (-0,4).
Il surplus (rendita) del consumatore

E’ la differenza fra la massima somma che un consumatore è disposto a pagare per una data quantità di un
bene e la somma effettivamente pagata.

Come appropriarsi del surplus dei consumatori?

Combinando il surplus dei consumatori con i profitti aggregati dei produttori possiamo valutare:

1) Costi e benefici di diverse strutture di mercato

2) Politiche pubbliche che alterano il comportamento dei consumatori e delle imprese

ESEMPIO

Il valore dell’aria pulita, L’aria è gratis, nel senso che non dobbiamo pagare per respirare. Limiti più severi
sulle emissioni delle auto vennero introdotte a partire dal 1970. Problema: i benefici della maggiore pulizia
dell’aria compensavano i costi? La gente paga di più per comprare le case dove l’aria è pulita. I dati dei
prezzi delle case nei dintorni di Boston e Los Angeles vennero confrontati con il grado di concentrazione
degli inquinanti atmosferici per ottenere la seguente curva di domanda

ESTERNALITA’ DI RETE
Finora abbiamo assunto che le domande individuali siano indipendenti l’una dall’altra In realtà, la domanda
di un individuo può essere influenzata da quella degli altri individui. In questo caso, c’è una esternalità di
rete. Le esternalità di rete possono essere positive o negative. Una esternalità di rete positiva si ha quando
la quantità di un bene domandata da un consumatore aumenta in risposta agli acquisti degli altri
consumatori. Una esternalità di rete negativa è l’esatto opposto. L’effetto di traino o di emulazione E’ il
desiderio di essere alla moda, di avere un bene perché quasi tutti ce l’hanno. Questo è il principale obiettivo
delle campagne di pubblicità e marketing (ad es. giocattoli, abbigliamento). Esempi di esternalità di rete
positive Word, Excel , Sistema operativo Microsoft Windows PC, Android ,Facebook, Twitter, Linkedin,
WhatsApp

L’Offerta di lavoro

Il consumatore acquista beni e servizi sul mercato . Allo stesso tempo però può agire sul mercato come
offerente: può vendere il proprio lavoro alle imprese, L'offerta di lavoro è la disponibilità a vendere tempo
alle imprese contro un salario, L’offerta di lavoro è l'offerta di un male dal punto di vista del
consumatore.La domanda di tempo libero, che è un bene, è l'altra faccia della medaglia dell'offerta di
lavoro.

La scelta fra lavoro e tempo libero

Le fonti di reddito dell’individuo sono:

Rendita giornaliera di € 30
Lavoro retribuito € 5 per ogni ora lavorata

La dotazione di ore disponibili è 14(da allocare fra lavoro e tempo libero)

Tutto il denaro è speso per il cibo. La decisione di quanto tempo libero consumare (e quindi quanto lavoro
offrire) dipende dalle preferenze individuali del soggetto
Una variazione del salario orario come influenza la retta di bilancio del consumatore? Come una variazione
di prezzo, non di reddito! Induce una rotazione del vincolo di bilancio: se il salario aumenta (diminuisce) la
retta diventa più (meno) inclinata Anche in questo caso i punti di tangenza fra le curve di indifferenza e il
vincolo di bilancio ai diversi livelli di salario definiscono la curva prezzo-consumo

La domanda di tempo libero (o offerta di lavoro) “ubbidisce” alla legge di domanda? Alcuni individui
possono avere una curva di offerta di lavoro di tipo backward bending. E' possibile che un aumento del
salario induca una riduzione dell’offerta di lavoro dovuta al prevalere dell’effetto reddito: L’incremento del
salario il loro potere di acquisto a parità di ore lavorate. Il consumatore può scegliere un incremento del
tempo libero
Le curve di domanda individuali dipendono dai gusti e dai vincoli di bilancio. Le curve di Engel descrivono la
relazione tra la quantità di un bene consumata e il reddito. Due beni sono sostituti se l’aumento del prezzo
di uno di essi causa un aumento della domanda dell’altro. Sono complementi se la quantità domandata si
riduce. L’effetto di un aumento del prezzo sulla quantità domandata può essere scomposto in un effetto di
prezzo e un effetto di sostituzione. La curva di domanda del mercato è la somma orizzontale delle curve di
domanda individuali. La variazione percentuale della quantità domandata che risulta da una variazione
dell’uno per cento del prezzo è la elasticità della domanda. Il surplus del consumatore è la differenza tra il
prezzo massimo che è disposto a pagare per una data quantità di un bene e la somma che egli paga
effettivamente. C’è una esternalità di rete quando la domanda di un consumatore è influenzata dalla
domanda complessiva del mercato. La teoria del consumatore si puo’ applicare all’offerta di lavoro.

CAP 6

La teoria dell’impresa studia:

Come una impresa minimizza i costi di produzione,Come tali costi variano con la quantità prodotta, Le
caratteristiche della offerta di mercato, Problemi di regolazione della attività produttiva

Il processo produttivo

Combinare inputs o fattori di produzione per ottenere un output o prodotto,Categorie di inputs (fattori di
produzione); Lavoro,Materie prime,Capitale
Funzione di produzione:

Indica il massimo output che un’impresa può produrre per ogni data combinazone di inputs dato lo stato
della tecnologia. Mostra ciò che è tecnicamente fattibile quando l’impresa opera in modo efficiente. La
funzione di produzione con due inputs:

Q = F(K,L)

Q = Output, K = Capitale, L = Lavoro

Per una data tecnologia

Assunzione

I produttori di generi alimentari hanno due fattori di produzione ,Lavoro (L) e capitale (K)

Osservazioni:

1) Per ogni livello di K, l’output aumenta con L.

2) Per ogni livello di L, l’output aumenta con K.

3)Varie combinazioni di inputs producono lo stesso output.

Isoquanti

Curve che mostrano tutte le possibili combinazioni di inputs che danno lo stesso output

Flessibi
lità degli inputs

Gli isoquanti mostrano come diverse combinazioni degli inputs possono essere usate per produrre lo stesso
output. Questa informazione aiuta i produttori a rispondere in modo efficiente alle variazioni nei mercati
degli inputs.

Lungo periodo e breve periodo

Breve periodo: Periodo di tempo nel quale le quantità di uno o più fattori di produzione non possono essere
cambiate. Questi inputs sono detti inputs fissi.

Lungo periodo: Periodo di tempo necessario per rendere tutti gli inputs variabili.
Osservazioni:

1) Con lavoratori addizionali, l’output (Q) aumenta, raggiunge un massimo e poi non aumenta piu’.

2) Il prodotto medio del lavoro (PML), o output per lavoratore, prima aumenta e poi diminuisce

3) Il prodotto marginale del lavoro (P’L) o output per lavoratore addizionale, aumenta all’inizio e poi

decresce

Quando P’L = 0, PT è massimo

Quando P’L > PML, PML è crescente

Quando P’L < PML, PML è decrescente

Quando P’L = PML, PML è massimo


La legge dei rendimenti decrescenti

Oltre ad un certo punto, aumenti successivi nell’impiego di un input producono aumenti sempre minori
dell’output (cioè P’L si riduce). Quando l’impiego di lavoro è piccolo, al crescere di L, P’L cresce per un effetto
di specializzazione. Quando l’impiego di lavoro è grande, al crescere di L, P’L cala per un effetto di
inefficienza. Assume che la qualità dell’input variabile sia costante. Dice che il prodotto marginale è
decrescente, non che è negativo

Assume tecnologia costante

MALTHUS E LA CRESCITA

Malthus predisse la fame di massa e la carestia dato che i rendimenti decrescenti limitavano la crescita
dell’output in agricultura e la popolazione continuava a crescere.Perché la previsione di Malthus si rivelò
errata?

I dati mostrano che l’aumento della produzione è stato maggiore della crescita della popolazione. Malthus
non prese in considerazione il miglioramento tecnologico che ha consentito all’offerta di cibo di crescere
più della domanda. La tecnologia ha creato eccedenze di cibo e spinto in basso il prezzo.
Problema

Se c’è eccedenza di cibo, perché ci sono paesi in cui la gente muore di fame? Il costo di distribuire il cibo
dalle regioni poco produttive a quelle produttive e il basso livello del reddito delle regioni non produttive.
Produttività del lavoro e standard di vita

Il consumo può crescere solo se cresce la produttività.

La produttività dipende;Dallo stock di capitale,Dal cambiamento tecnologico

Il trend della produttività

La crescita della produttività nei Paesi sviluppati si è ridotta negli anni ’70 e ’80.

Spiegazioni del rallentamento della produttività

1)Rallentamento della crescita dello stock di capitale. 2) Riduzione delle riserve di risorse naturali e
regolazioni ambientali. 3) Minore innovazione tecnologica

Osservazione La produttività nei Paesi avanzati è cresciuta molto negli ultimi anni

Problema

Si tratta di un fenomeno di breve periodo o di un nuovo trend di lungo periodo? Nel lungo periodo sia K che
L sono variabili. Gli isoquanti descrivono le diverse possibili combinazioni di K, L e output
Rendimenti decrescenti

Leggiamo la mappa degli isoquanti

1)Assumiamo che il capitale sia 3 e il lavoro cresca da 0 a 1 a 2 a 3.

Si noti che l’output aumenta ad un tasso decrescente (55, 20, 15) per via dei rendimenti decrescenti del
lavoro

2)Assumiamo che il lavoro sia 3 e il capitale cresca da 0 a 1 a 2 a 3.

Si noti che l’output di nuovo aumenta ad un tasso decrescente (55, 20, 15) per via dei rendimenti
decrescenti del capitale

Sostituzione tra gli inputs

I manager vogliono determinare quale combinazione di inputs usare. Essi devono fare i conti con il trade-off
tra gli inputs.

Sostituzione tra gli inputs

Tale trade-off è descritto dalla pendenza di ciascun isoquanto. Tale pendenza indica in che misura devo
aumentare un input a fronte di una riduzione unitaria dell’altro per mantenere costante il prodotto totale.

Sostituzione tra gli inputs

Il saggio marginale di sostituzione tecnica è:

SMST = - ΔK/ΔL

(Per un dato livello di Q)

1)Incrementi unitari del lavoro da 1 a 5 corrispondono a SMST decrescenti da 2 a 1/3.

2) Il SMST è decrescente per via dei rendimenti decrescenti. Un SMST decrescente corrisponde a isoquanti
convessi

3)SMTS e Produttività marginale

Il cambiamento dell’output che risulta da un cambiamento del lavoro pari a ΔL è

ΔQ = P’L ΔL

Il cambiamento dell’output che risulta da un cambiamento del capitale pari a ΔK è


ΔQ = P’K ΔK

Se l’output è costante e il lavoro aumenta,

P’K ΔK + P’L ΔL = 0

P’L/ P’K = - ΔK / ΔL = SMST

Perfetti Sostituti

Il SMST è costante in tutti i punti dell’isoquanto (es. Strumenti musicali)

Funzione di produzione con proporzioni fisse

1)Nessuna sostituzione è possible. Ogni livello di produzione richiede un specifica quantità di ciascun input
(ad es. un lavoratore per ogni martello pneumatico).2) Per aumentare l’output è necessario aumentare sia
il lavoro che il capitale.

APPLICATA AL GRANO

Gli agricoltori devono scegliere fra tecniche ad alta intensità di lavoro e tecniche ad alta intensità di capitale
1) Operando in A:

L = 500 ore e K = 100 ore- macchina.

2)Operando in B

L aumenta a 760 e K si riduce a 90

SMST = -ΔK/ΔL = 10/260 = 0,04

3)SMST < 1, perciò il costo del lavoro deve essere inferiore al costo del capitale perché per l’azienda sia
conveniente sostituire lavoro a capitale.

4)Se il costo del lavoro è alto, le imprese usano più capitale (Paesi sviluppati), se è basso usano più lavoro
(Paesi in via di sviluppo)

I rendimenti di scala, misurano la relazione tra la scala (dimensione) di una impresa e la produzione

1)Rendimenti crescenti di scala: raddoppiando tutti gli inputs l’output più che raddoppia

Una produzione maggiore comporta costi minori (auto)

Una sola impresa è più efficiente di tante (energia elettrica)

Per uguali incrementi di produzione gli isoquanti diventano via via più vicini
2)Rendimenti costanti di scala: quando tutti gli inputs raddoppiano l’output raddoppia

La dimensione non ha influenza sulla produttività

Ci può essere un grande numero di produttori

Per uguali incrementi di produzione gli isoquanti sono equidistanti

3)Rendimenti decrescenti di scala: raddoppiando tutti gli inputs il prodotto meno che raddoppia

Le imprese più piccole sono più efficienti

Gli isoquanti sono via via più lontani per uguali incrementi del prodotto

FUNZIONE COBB_DOUGLAS
Grandi imprese

Sono aumentati sia il capitale che che il lavoro. Aumentare gli inputs ha aumentato l’output più che
proporzionalmente. Per i grandi produttori vi sono economie di scala

Piccole imprese

Piccoli incrementi di scala non hanno grandi effetti sull’output, Incrementi proporzionali degli inputs
generano incrementi proporzionali dell’output, Per i piccoli produttori ci sono incrementi costanti di scala

La funzione di produzione indica il massimo output che che una impresa può produrre con una data
combinazione degli inputs. Un isoquanto è una curva che mostra tutte le combinazioni degli inputs che
danno lo stesso livello del prodotto. La produttività media del lavoro è il prodotto diviso la quantità di
lavoro, mentre il prodotto marginale del lavoro misura il prodotto aggiuntivo che si ottiene aggiungendo
una unità di lavoro. La legge dei rendimenti decrescenti spiega che il prodotto marginale di un input oltre ad
un dato punto si riduce all’aumentare della quantità prodotta. Gli isoquanti sono inclinati negativamente
perché il prodotto marginale di tutti gli inputs è positivo.Il livello di vita che un Paese può raggiungere è
strettamente legato al suo livello di produttività. Nel lungo periodo, una impresa deve decidere la propria
scala di produzione. E’ dunque importante considerare i rendimenti di scala

CAP 7

Costi economici e costi contabili

Costo contabile,Spese effettive più spese di ammortamento dei beni capitali

Costo economico, Costo inclusivo del costo opportunità

Costo opportunità, Costo associato con le possibilità di guadagno cui l’impresa rinuncia non destinando le
proprie risorse al migliore impiego alternativo.

Esempio

Una impresa possiede l’edificio dove risiede e dunque non paga alcun affitto

Costi irrecuperabili, Spese che sono state sostenute e che non possono essere recuperate. Queste spese
non dovrebbero influenzare le decisioni dell’impresa.

Un esempio

Un’impresa paga $500000 di caparra per l’acquisto di un edificio. L’edificio costa in totale $5,5 milioni.
L’impresa trova un altro edificio per $5,25 milioni.

ESEMPIO

Un nuovo edificio per la facoltà di legge, La facoltà di legge della Northwestern University

1) è collocata nella downtown di Chicago

2) Una collocazione alternativa è Evanston, assieme al campus principale

3) Scelta del sito

Possiede il terreno a Chicago,Deve comprare il terreno a Evanston,Il sito di Chicago è preferibile se non si
considera il costo opportunità del terreno ,La collocazione a Chicago è molto costosa . Si giustifica solo se
c’è un valore intrinseco nello stare a Chicago,Altrimenti conviene vendere i terreni a Chicago e acquistare a
Evanston
Costi fissi e variabili Il prodotto totale è funzione di inputs fissi e variabili. Perciò il costo totale di
produzione è la somma di costi fissi e costi variabiliCT = CF + CV

Costo fisso Non varia con il livello dell’output

Costo variabile Varia al variare dell’output

I costi nel breve periodo Il costo marginale (C’) è il costo di aumentare l’output di una unità. Dato che i
costi fissi non hanno impatto sul costo marginale, esso può essere scritto come:

C’ = ΔCV/ΔQ = ΔCT/ΔQ

Il costo medio totale (CMT) è il costo per unità di output, o il costo medio fisso (CMF) più il costo medio
variabile (CMV):

CMT = CMF + CMV

= CFT/Q + CVT/Q

Le determinanti del costo di breve periodo I costi si comportano diversamente a seconda che vi siano
rendimenti crescenti o rendimenti decrescenti.

Rendimenti crescenti L’output cresce relativamente all’input (o agli inputs); perciò i costi variabili e totali si
riducono rispetto all’output.

Rendimenti decrescenti L’output si riduce relativamente all’input (o agli inputs); perciò i costi variabili e
totali crescono rispetto all’output.

Esempio: supponiamo che il saggio di salario (w) non cambi all’aumentare dei lavoratori assunti. Quindi:

CV = wL

C’= ΔCV/ΔQ

= wΔL/ΔQ

= w/P’L

In conclusione: un basso prodotto marginale implica un alto costo marginale e viceversa.

Le curve di costo
Costi unitari

C’ = CMV e CMT al minimo CMV e CMT. Il minimo CMV si ha in corrispondenza di un output inferiore a
causa del costo medio fisso

Il costo di uso del capitale, Costo d’uso del capitale = Deprezza- mento + Tasso di interesse × Valore del
capitale

Esempio

Delta compra per 150 milioni di $ un Boeing 737 con una vita attesa di 30 anni, Deprezzamento economico
annuale = $150 milioni /30 = $5 milioni, Tasso di interesse = 10%Costo d’uso del capitale = $5 milioni +
(0,10)($150 milioni – deprezzamento)

1o anno = $5 milioni + (0,10)($150 milioni) = $20 milioni

10o = $5 milioni + (0,10)($100 milioni) = $15 milioni

Tasso per dollaro di capitale

r = Tasso di deprezzamento + tasso di interesse

Esempio

Tasso di deprezzamento = 1/30 = 3,33% annuo

Tasso di rendimento = 10% annuo

Costo di utilizzo del capitale

r = 3,33 + 10 = 13,33% annuo

La scelta della combinazione ottima dei fattori

Assunzioni

Due inputs: lavoro (L) e capitale (K), Prezzo del lavoro: tasso di salario (w),Prezzo del capitale

r = tasso di deprezzamento + tasso di interesse

La curva di isocosto

C = wL + rK

Isocosto: è il ‘luogo’ di tutte le combinazoni di L e K che possono essere acquistate con lo stesso costo
complessivo, Riscriviamo l’equazione della curva esprimendo K in funzione di L:

K = C/r - (w/r)L

Pendenza dell’isocosto: Rapporto fra tasso di salario e costo di utilizzo del capitale.
Esprime il tasso al quale è possibile sostituire capitale a lavoro senza cambiare il costo. Come possiamo
minimizzare il costo per un dato livello dell’output? Possiamo risolvere il problema combinando le curve di
isocosto con gli isoquanti

Isoqu
anti, isocosti e funzione di produzione

SMST = - ΔK / ΔL = P’L / P’K

ΔK / ΔL = - w / r

P’L / P’K = w / r

La condizione di minimizzazione può anche essere scritta come

P’L / w = P’K / r

Un euro aggiuntivo speso nel fattore lavoro deve accrescere l’output come un euro aggiuntivo speso in
capitale.

L’effetto di una tassa sugli effluenti

Gli effluenti sono sottoprodotti inquinanti del processo produttivo. Una tassa sugli effluenti è una tassa
proporzionale alla quantità di effluenti prodotta.

Lo scenario: produzione di acciaio

1)Collocata su un fiume: basso costo per lo smaltimento degli scarti di produzione (effluenti).

2)L’EPA impone una tassa per ridurre l’inquinamento.

Osservazioni:

Più sostituibili sono i fattori, maggiore è l’effetto della tassa nel ridurre la produzione di effluenti. Più
sostituibili sono i fattori, meno l’impresa dovrà pagare

Minimizzazione dei costi al variare dell’output

Il sentiero di espansione di un’impresa mostra le combinazioni di lavoro e capitale di minimo costo per ogni
livello dell’output.
Cosa accade al costo medio quando entrambi gli inputs sono variabili (lungo periodo) rispetto alla
situazione in cui un solo input è variabile?

Costo medio di lungo periodo (CMLP)

Rendimenti costanti di scala, Se gli inputs raddoppiano l’output (massimo) raddoppia e dunque il costo
medio è costante per tutti i livelli di output.

Rendimenti crescenti di scala, Se gli inputs raddoppiano l’output più che raddoppia e dunque il costo medio
è decrescente per tutti i livelli di output.

Rendimenti decrescenti di scala, Se gli inputs raddoppiano l’output meno che raddoppia e dunque il costo
medio è crescente per tutti i livelli di output.

Nel lungo periodo le imprese spesso sperimentano dapprima rendimenti crescenti e oltre un certo output
rendimenti decrescenti di scala. Perciò la curva di costo medio ha la forma di una “U”. Il costo marginale di
lungo periodo guida il costo medio di lungo periodo

Se C’LP < CMLP, CMLP scende

Se C’LP > CMLP, CMLP sale

Perciò, se C’LP = CMLP , CMLP ha raggiunto il suo minimo


Economie e diseconomie di scala

Economie di scala,L’output aumenta più degli inputs.

Diseconomie di scala, L’output aumenta meno degli inputs.

Misurare le economie di scala

EC = elasticità del costo rispetto all’output

= (ΔC / ΔQ) / (C / Q)

= C’ / CM

Perciò:

EC < 1: C’ < CM

Ci sono economie di scala

EC = 1: C’ = CM

Ci sono rendimenti costanti di scala

EC > 1: C’ > CM

Ci sono diseconomie di scala, La relazione tra curve di costo di breve periodo e di lungo periodo, Useremo il
lungo periodo per determinare la dimensione ottima degli impianti.

Osservazione

La dimensione ottima dell’impianto dipende dalla produzione attesa (ad es. se ci aspettiamo di produrre Q 1
scegliamo CMBP1).La curva di costo medio di lungo periodo è l’inviluppo delle curve di costo medio di breve.
Osservazioni

La curva di lungo non include i punti di minimo delle curve di breve. Il costo marginale di lungo periodo non
è l’inviluppo delle curve di costo marginale di breve. La curva di apprendimento misura l’impatto della
esperienza dei lavoratori sui costi di produzione. Essa descrive la relazione tra la produzione ‘cumulativa’ e
l’ammontare di inputs necessaria a produrre una unità di output.

L’asse orizzontale misura il numero di macchine che l’impresa ha prodotto nella sua vita, L’asse verticale
misura misura il numero di ore di lavoro necessarie per produrre una macchina. La curva di apprendimento
della figura corrisponde alla relazione

L = A + BN-β

N = unità cumulative di output prodotto

L = lavoro per unità di prodotto

A, B, β sono costanti

A, B > 0; 0 < β < 1

Se N = 1, L è uguale ad A + B e questo misura l’input di lavoro necessario per produrre la prima unità di
output

Se β = 0, L’input di lavoro rimane costante al crescere di N, per cui non c’è apprendimento

Se β > 0 e N aumenta, L si avvicina ad A, e A rappresenta il minimo rapporto lavoro/output dopo che tutto
l’apprendimento ha avuto luogo.

Maggiore è β, Più importante è l’effetto dell’apprendimento

Osservazioni

1) Nuove imprese possono sperimentare una curva di apprendimento (connessa all’output cumulativo), da
non confondere con economie di scala (connesse all’output annuo).

2)Le vecchie imprese hanno poco da guadagnare dall’apprendimento.


La curva di apprendimento implica:

1) Il lavoro necessario per unità prodotta si riduce.

2)I costi sono più alti all’inizio dell’attività e in seguito si riducono.

3)Dopo 8 anni il lavoro necessario per unità di output è 0.51 e il costo unitario è la metà di quello
necessario il primo anno.

Scenario

Una nuova impresa entra nell’industria chimica, Deve:

1) Produrre poco e vendere a prezzi alti?

2) Produrre molto e vendere a prezzi bassi?

Empiricamente si è verificato che,In base ad uno studio su 37 prodotti chimici. Il costo medio si riduce del
5.5% annuo, Per un raddoppio della dimensione degli impianti, il costo medio di produzione scende
dell’11%, Un raddoppio dell’output cumulativo comporta una riduzione del costo medio del 27%

Altri risultati di stime empiriche

Nella industria dei semiconduttori uno studio su sette generazioni di semiconduttori DRAM tra il 1974 e il
1992 ha trovato tassi medi di apprendimento del 20% per un aumento del 100% dell’output cumulativo.
Nella industria areonautica sono stati stimati tassi di apprendimento del 40%., E’ necessario tener conto
della curva di apprendimento

1) per valutare se è profittevole entrare in una industria;

2) per valutare quando si inizia a fare profitti con riferimento all’output cumulativo.

I manager, gli imprenditori e gli economisti devono tener conto del costo opportunità associato all’uso delle
risorse dell’impresa. Le imprese nel breve periodo hanno costi fissi e costi variabili. Nel breve periodo, con
un solo input variabile, la presenza di rendimenti marginali decrescenti determina la forma delle curve di
costo. Nel lungo periodo, tutti gli inputs sono variabili, e l’impresa deve combinare gli inputs in modo da
minimizzare i costi. Il sentiero di espansione dell’impresa descrive la combinazione degli inputs di minimo
costo al variare della scala di produzione. La curva di costo medio di lungo periodo è l’inviluppo delle curve
di costo medio di breve periodo. Un’impresa gode di economie di scala quando può raddoppiare l’output
senza raddoppiare i costi. Il costo di produzione di un’impresa si riduce nel tempo se l’impresa impara come
produrre in modo più efficiente.

CAP 8

Le imprese massimizzano il profitto? Possibilità di perseguire altri obiettivi,Massimizzazione del


ricavo,Massimizzazione dei dividendi,Ottica di breve periodo, Implicazioni di obiettivi non massimizzanti.
Nel lungo periodo gli investitori non premieranno l’impresa.Senza profitti, la sopravvivenza è improbabile.
La massimizzazione del profitto di lungo periodo non è necessariamente in contrasto con comportamenti
apparentemente altruistici.

Determinazione del livello di produzione

Profitto π = Ricavo totale – Costo totale

Ricavo totale: R(q)

Costo totale: C(q)

Π(q) = R(q) – C(q)

Il ricavo marginale è il ricavo addizionale che deriva dalla produzione di una unità aggiuntiva di output. Il
costo marginale è il costo aggiuntivo derivante dalla produzione di una unità addizionale di output.

Livello di output: q0 - q*

R(q) > C(q)

R’ > C’

Indica profitti più alti per output maggiori,Il profitto è crescente

Livello di output: q*

R(q)= C(q) R’ = C’ Il profitto è massimo

Livelli di output oltre q*:

R(q)> C(q) C’ > R’ Il profitto è decrescente, Perciò: Il Profitto è massimo quando C’ = R’

Π=R–C C’ = ΔC/Δq R’ = ΔR/Δq Π’ = ΔΠ/Δq = R’ – C’ = ΔR/Δq - ΔC/Δq


Cioè Il profitto è massimo quando

Π’ = R’ – C’ = 0, cioè il costo marginale è uguale al ricavo marginale:

R’(q) = C’ (q)

Caratteristiche dei mercati perfettamente concorrenziali

1)‘Price taking’

2)Omogeneità del prodotto

3)Libertà di entrata e uscita

‘Price Taking’ La singola impresa offre una quota molto piccola della offerta totale del mercato e perciò non
può influenzare il prezzo di mercato. Il singolo consumatore domanda una quota molto piccola della
domanda totale del mercato e perciò non può influenzare il prezzo.

Omogeneità del prodotto I prodotti di tutte le imprese sono identici o sono perfetti sostituti.

Libera entrata e uscita. Gli acquirenti possono spostarsi da un produttore all’altro senza costi. I produttori
possono entrare e uscire dal mercato senza costi.

L’impresa concorrenziale

Price taker

Domanda di mercato (D) e domanda dell’impresa (d) R(Q) è lineare

La domanda dell’impresa, Il produttore può vendere per $4, indipendentemente dalla quantità prodotta. Se
fissa un prezzo più alto, non vende nulla.

P = D = R’ = RM

Massimizzazione del profitto

C’(q) = R’ = P
Riassu
mendo

Il profitto è massimo quando C’ = R’

Se P > CMT l’impresa fa profitti.

Se CMV < P < CMT l’impresa produce in perdita.

Se P < CMV < CMT l’impresa dovrebbe chiudere l’attività.

Tre linee guida per stimare il costo marginale:

1)Il costo variabile medio non dovrebbe essere usato come sostituto del costo marginale

2)Il costo marginale potrebbe essere diverso in riduzione e in aumento (cassa integrazione, ecc.)

3)Tutti i costi-opportunità dovrebbero essere inseriti nella determinazione del costo marginale

Osservazioni:

P = R’

R’ = C’

P = C’

L’offerta è la produzione per ogni possibile prezzo. Perciò:

Se P = P1, q = q1

Se P = P2, q = q2
Osservazioni:

L’offerta è inclinata positivamente per via dei rendimenti decrescenti. Un prezzo più alto induce l’impresa a
produrre di più, compensandola per il costo dell’output aggiuntivo. Il profitto aumenta perché il maggior
prezzo si applica a tutte le unità. La risposta ad una variazione del prezzo dei fattori

Un costo marginale di breve a gradini indica un diverso processo di produzione ai vari livelli di output.

Osservazione: Con una funzione di costo marginale a gradini, piccoli cambiamenti di prezzo potrebbero non
avere effetto sull’output. La curva di offerta del mercato di breve periodo mostra l’output complessivo
prodotto dall’industria nel breve periodo ad ogni livello del prezzo.

Si consideri per semplicità un mercato concorrenziale con tre imprese:


Elasticità dell’offerta di mercato

Eo = (ΔQ/Q)/ (ΔP/P)

Abbiamo una curva di offerta di breve perfettamente anelastica quando non è possibile aumentare la
produzione senza costruire nuovi impianti.Abbiamo una curva di offerta di breve perfettamente elastica
quando i costi marginali sono costanti.

Il surplus del produttore nel breve periodo

L’impresa guadagna una rendita su tutte le unità vendute, tranne l’ultima,La rendita o surplus del
produttore è la somma, su tutte le unità prodotte, della differenza tra prezzo e costo marginale.

La rendita del produttore nel breve periodo

Rendita del produttore = RP = R - CV

Profitto = Π = R – CV - CF

Breve periodo con costo fisso positivo

RP > Π

Nel lungo periodo, l’mpresa può cambiare tutti gli inputs, inclusi gli impianti. Assumiamo completa libertà di
entrata e uscita dal mercato.
Equilibrio concorrenziale di lungo periodo

Profitto nullo

Se R > wL + rK, il profitto economico è positivo

Se R = wL + rK, il profitto economico è nullo

Se R < wL + rK, l’impresa deve chiudere l’attività

Entrata e uscita

Profitti positivi attraggono altri produttori. L’offerta di mercato si sposta verso destra e il prezzo di equilibrio
si riduce.

Equilibrio concorrenziale di lungo periodo

1)C’ = R’

2)P = CMLP

Nessun incentivo a entrare o uscire, Profitto = 0

3) Prezzo di mercato di equilibrio

La rendita economica La rendita economica è la differenza tra ciò che le imprese sono disposte a pagare
per un fattore e il minimo necessario per ottenerlo.
Un esempio

Due imprese A e B, Entrambe possiedono il terreno, A è collocata sulla riva di un fiume e questo riduce il
costo di trasporto di $10000 rispetto a B. La domanda per il terreno di A aumenterà il prezzo di affitto del
terreno di A di $10000

Rendita economica = $10000

$10000 – costo zero per la terra

La rendita economica aumenta

Profitto economico di A = 0

Con un input fisso come la localizzazione, la differenza tra il costo di produzione (CMLP = 7) e il prezzo ($10)
è il valore o il costo opportunità dell’input (localizzazione) e rappresenta la rendita economica dell’input. Se
non si tiene conto del costo opportunità del fattore (rendita) può sembrare che vi sia un profitto economico
nel lungo periodo La forma della curva di offerta di lungo periodo del mercato dipende dalla misura in cui
cambiamenti dell’output dell’industria influenzano i prezzi che le imprese devono pagare per gli inputs. Per
determinare la forma della curva di domanda, assumiamo: Tutte le imprese hanno accesso alla stessa
tecnologia di produzione. La produzione aumenta usando più inputs, non per miglioramenti della
tecnologia. Il mercato degli inputs non cambia con le espansioni e le contrazioni dell’industria.

In una industria a costi costanti, l’offerta di lungo periodo è una linea orizzontale con prezzo uguale al
minimo costo medio.
In una industria a costi crescenti, la curva di offerta di lungo periodo è inclinata positivamente

In una industria a costi decrescenti, l’offerta di lungo periodo è inclinata negativamente.

Gli effetti di una tassa

Supponiamo che l’autorità di politica economica imponga una tassa sul prodotto

L’elas
ticità dell’offerta di lungo periodo

1)Industria a costi costanti

L’offerta di lungo periodo è orizzontale,Un piccolo aumento del prezzo provocherebbe un aumento infinito
della produzione (elasticità infinita)

2)Industria a costi crescenti,La curva di offerta è inclinata positivamente.L’elasticità dipende da quanto


rapidamente crescono i prezzi dei fattori,L’elasticità di lungo periodo sarà generalmente maggiore della
elasticità di breve.

I manager delle imprese possono seguire diversi obiettivi. In prima approssimazione, possiamo supporre
che cerchino di massimizzare il profitto di lungo periodo.Le imprese massimizzano il profitto quando
scelgono un livello di produzione tale che il costo marginale è uguale al ricavo marginale.In un mercato
concorrenziale, le imprese sono price taker, cioè assumono che la domanda che si rivolge al loro prodotto
sia orizzontale. Il ricavo marginale è costante e uguale al prezzo.L’impresa concorrenziale sceglie di
produrre una quantità di output in corrispondenza della quake il costo marginale è uguale al prezzo.La
curva di offerta dell’impresa concorrenziale è la parte della curva di costo marginale che sta sopra la curva
del costo variabile medio.L’offerta di mercato di breve periodo è la somma orizzontale delle curve di offerta
delle singole imprese.La rendita o surplus del produttore è la differenza tra il ricavo di un’impresa e il costo
(variabile) necessario per produrre l’output di massimo profitto. Nel lungo periodo, le imprese
concorrenziali scelgono l’output al quale il prezzo è uguale al costo marginale di lungo periodo. Se nel
mercato c’è piena libertà di entrata e uscita, il profitto di lungo periodo è nullo. La rendita economica è la
differenza tra il valore di un input e ciò che l’impresa ha dovuto pagare per ottenerlo. La curva di offerta di
lungo periodo di un’industria può essere orizzontale, inclinata positivamente o inclinata negativamente.

CAP 9

Ricordiamo che; Il surplus del consumatore è il beneficio o valore totale che egli riceve in più rispetto a ciò
che ha dovuto pagare. Il surplus del produttore è il beneficio o valore totale che egli riceve in più rispetto al
costo che ha dovuto sostenere per produrlo.

Per determinare l’effetto di benessere di una politica pubblica possiamo misurare guadagni e perdite di
surplus dei consumatori e dei produttori.

Effetti di benessere Guadagni e perdite causati dall’intervento pubblico nel mercato.

Osservazioni:

La perdita secca è uguale alla somma delle aree B e C. Infatti la variazione totale del surplus è =

(A - B) + (-A - C) = -B - C
La perdita secca deriva dal fatto che la perdita di surplus da parte dei produttori è maggiore del guadagno di
surplus da parte dei consumatori.

Osservazione

I consumatori possono sperimentare una riduzione del loro surplus se la domanda è molto rigida al prezzo

Controlli di prezzo e razionamento del


gas naturale

Dati 1975

Offerta: QO = 14 + 2PG + 0,25PP

Quantità offerta in miliardi di piedi cubici (Tcf)

Domanda: QD = -5PG + 3,75PP

Quantità domandata (Tcf)

PG = prezzo del gas naturale in $/mcf e PP = prezzo del petrolio in $/b.

PP= $8/b

Equilibrio PG = $2/mcf e Q = 20 Tcf

Prezzo massimo fissato a $1

Graficamente:

Misuriamo l’impatto dei controlli di prezzo


1 Tcf = 1 miliardo di mcf

Se QD = 18, allora P = $2,40

[18 = -5PG + 3,75(8)]

A = (18 miliardi mcf) x ($1/mcf) = $18 miliardi

B = (1/2) x (2 m. mcf) x ($0,40/mcf) = $0,4 miliardi

C = (1/2) x (2 m. mcf) x ($1/mcf) = $1 miliardo

1975

Cambiamento del surplus dei consumatori

= A - B = 18 – 0,04 = $17,6 miliardi

Cambiamento del surplus dei produttori

= -A - C = -18-1 = -$19,0 miliardi

Perdita secca in dollari 1975

= -B - C = -0,4 - 1 = -$1,4 miliardi

In dollari 2000, la perdita secca è oltre 4 miliardi di dollari l’anno.

Quando i mercati concorrenziali genrano una allocazione inefficiente delle risorse o un fallimento del
mercato?

1)Esternalità, Costi o benefici che non emergono come parte del prezzo di mercato (ad esempio
l’inquinamento)

2)Mancanza di informazione;L’informazione imperfetta impedisce ai consumatori di massimizzare la


propria utilità. Gli interventi di regolazione in questi mercati possono generare un beneficio netto. Gli
interventi di regolazione nel caso in cui non vi siano fallimenti del mercato generano inefficienze o perdite
nette.

Nel 1984 la legge federale sul trapianto di organi proibisce la vendita di organi per i trapianti.

Analizziamo l’effetto della legge

Offerta: QO = 8000 + 0,2P

Se P = $20000, Q = 12000

Domanda: QD = 16000 – 0,2P


La legge limita la quantità offerta (donazioni) a 8000.

La perdita per gli offerenti è:

A+C=

(8000)($20000) + (1/2)(4000)($20000) = $200 milioni.

Guadagno per i consumatori:

A-B=

(8000)($20000) - (1/2)(4000)($20000) = $120 milioni.

Perdita secca:

B+C=

$200 milioni - $120 milioni = $80 milioni

Altri costi

Alcuni potrebbero avere la disponibilità per pagare. I proventi potrebbero favorire i piani sanitari pubblici.

Argomenti in favore della proibizione:

1)Informazione imperfetta sulla salute dei donatori. Se i donatori vengono pagati, anche chi ha i reni malati
può avere incentivo a donarli.

2)E’ ingiusto allocare in base alla disponibilità di pagare

Tenere i prezzi sotto l’equilibrio crea razionamento della domanda

Organi umani e artificiali

Spesso i governi cercano di portare o mantenere i prezzi al di sopra del loro livello di equilibrio. In
particolare consideriamo l’imposizione di salari minimi e tariffe aeree minime.
Durante il periodo 1976-1981 l’industria aerea negli U.S.A è cambiata drasticamente. La deregulation ha
generato grandi cambiamenti. Alcune compagnie aeree si fusero, altre fallirono e nuove compagnie
entrarono nell’industria.

Dati sui trasporti aerie

I dati sull’industria areonautica mostrano:

1)C’è stato un aggiustamento di lungo periodo man mano che i vettori sono aumentati e i prezzi si sono
ridotti

2)I fattori di carico più alti indicano maggiore efficienza

I dati sull’industria areonautica mostrano:

3)Tariffe decrescenti

4)Costi reali aumentati di poco

5) Grande guadagno di benessere


Gran parte della politica agricola è basata su sistemi di sostegno dei prezzi. Il prezzo viene tenuto sopra il
livello di equilibrio e il governo si impegna a comprare la produzione eccedente. Questo è spesso
combinato con incentivi a ridurre la produzione

Livelli massimi di produzione

Il governo può anche sostenere il prezzo riducendo l’offerta.

Sostegno del prezzo del grano

1981

Offerta: QO = 1800 + 240P

Domanda: QD = 3550 - 266P

Equilibrio: prezzo $3,46 ; quantità 2630 milioni di bushels

Il prezzo di sostegno è $3,70

QD + QG = QDT = 3440 -266P + QG


QO = Q D

1800 + 240P = 3550 - 266P + QG

QG = 506P -1750

QG = (506)(3,70) -175=122 milioni di bushels

1981

Cambiamento RC = (-A -B)

A = (3,70 – 3,46)(2566) = $616 milioni

B = (1/2)(3,70-3,46)(2630-2566) = $8 milioni

Cambiamento del surplus del consumatore: -$624 milioni.

Costo per il governo:

$3,70 x 122 milioni di bushels = $452 milioni

Costo totale = $624 + 452 = $1076 milioni

Guadagno totale = A + B + C = $638 milioni

Il governo ha anche pagato 30 cents/bushel = $806 milioni

Nel 1985, la domanda estera di grano cadde e il prezzo di equilibrio si ridusse a $1,80 a bushel.

1985 Offerta: QO = 1800 + 240P

1986 Domanda: QD = 2580 - 194P

QO = QD a $1,80 and 2232 milioni di bushels

PO = $3,20

Per mantenere $3,20 a bushel venne imposto un livello di produzione di 2425 bushels

Acquisti del governo:

2425 = 2580 - 194P + QG

QG = -155 + 194P

P = $3,20 – prezzo di sostegno

QG = -155 + 194($3,20) = 466 milioni di bushels


Costo del governo = $3,20 x 466 = $1491milioni

Sussidio di 80 cents = 0,80 x 2425 = $1940 milioni

Costo totale = $3,5 miliardi

1998 mercato del grano

P = $2,65

QD = 3244 - 283P

QO = 1944 + 207P

Q = 2493

Sussidio governativo di 0,66 dollari per bushel o $1,6 miliardi. Molti paesi usano quote di importazione e
dazi doganali per mantenere il prezzo interno di un bene al di sopra del livello mondiale

Se si usa un dazio doganale il governo guadagna D, per cui la perdita secca nazionale è B + C. Se invece si
usa un contingente, il rettangolo D diventa parte dei profitti dei produttori stranieri, e la perdita secca
nazionale è B + C + D. Il prezzo mondiale dello zucchero è raggiunto un livello minimo di 4 cents la libbra,
mentre negli U.S. si è mantenuto sui 20-25 cents la libbra.

L’effetto delle restrizioni (1997)

Produzione U.S.A. = 15,6 miliardi di libbre

Consumo U.S.A. = 21,1 miliardi di libbre

Prezzo U.S.A. = 22 cents la libbra

Prezzo mondiale = 11 cents la libbra

U.S.A.: QO = -7,83+ 1,07P


U.S.A.: QD = 27,45 – 0,29P

P = 0,23 e Q = 13,7 milioni di libbre

Il rettangolo D fu il guadagno, per i produttori esteri che ottennero quote del contingente di importazione
($600 miliardi). I triangoli B e C rappresentano la perdita secca di $800 milioni. L’onere di una imposta (o il
beneficio di un sussidio) grava in parte sul produttore e in parte sul consumatore. Considereremo una tassa
specifica che è costituita da un certo ammontare di denaro per unità venduta.

Dopo l’applicazione dell’imposta devono essere soddisfatte quattro condizioni:

1)La quantità venduta al prezzo Pb deve essere sulla curva di domanda: QD = QD(Pb )

2)La quantità venduta al prezzo Ps deve essere sulla curva di offerta: QO = QO(Ps )

3)QD = QO

4)Pb - Ps = t
Frazione dell’imposta traslata sui compratori EO/(EO - ED) .Per esempio, quando la domanda è
perfettamente anelastica (ED = 0), la frazione traslata è 1, e tutto l’onere grava sui consumatori. Un sussidio
può essere analizzato nello stesso modo di una tassa. Esso può essere trattato come una tassa negativa. Il
prezzo dei venditori è superiore al prezzo dei compratori di un ammontare pari al sussidio s : PS – Pb = s.

Il beneficio del sussidio dipende da ED /EO. Se il rapporto è piccolo, la maggior parte andrà ai consumatori.
Se il rapporto è grande, la maggior parte andrà ai produttori. Misuriamo l’impatto di una tassa sulla benzina
di 50 Cents

Elasticità domanda medio periodo = -0,5

QD = 150 - 50P

Elasticità offerta = 0,4

QO = 60 + 40P

QO = QD a $1 e 100 miliardi di galloni l’anno

QD = 150 - 50Pb = 60 + 40PS = QO

150 - 50(PS+ 0,50) = 60 + 40PS

PS = 0,72

Pb = 0,5 + PS

Pb = $1,22

Q = 150 -(50)(1,22) = 89 mg/anno

Q si riduce dell’ 11%


Deadweight loss = $2.75 billion. Modelli semplici di domanda e offerta possono essere usati per valutare
molte politiche pubbliche. Il surplus dei consumatori e dei produttori viene usato per valutare guadagni e
perdite dei consumatori e dei produttori. L’intervento pubblico in un mercato concorrenziale non
caratterizzato da esternalità o informazione imperfetta comporta una perdita secca. Quando il governo
impone una tassa (o un sussidio), in genere il prezzo non aumenta (o cala) dell’intero ammontare della
tassa o del sussidio.

CAP 10

Concorrenza perfetta

P = C’LP = CMLP

Profitto economico zero nel lungo periodo,Grande numero di compratori e venditori,Prodotto omogeneo

Informazione perfetta; L’impresa è price taker

Monopolio

1)Un venditore – molti compratori

2)Un prodotto (senza stretti sostituti)

3)Barriere all’entrata

Il monopolista ha il controllo completo dell’offerta. I profitti sono massimizzati al livello di produzione al


quale il ricavo marginale è uguale al costo marginale.

Trovare il ricavo marginale


Come unico produttore, il monopolista si trova a fronteggiare la curva di domanda dell’intero mercato.
Consideriamo un’impresa monopolista la cui curva di domanda è: P = 6 - Q

Osserv
azioni

1)Per aumentare le vendite dobbiamo ridurre il prezzo

2)R’ < P

3)Rispetto alla concorrenza perfetta

Nessuna variazione del prezzo per aumentare le vendite R’ = P

La decisione del monopolista

1)I profitti sono massimizzati laddove R’ = C’

2)Le funzioni di costo sono le stesse

Π(Q) = R(Q) – C(Q) ΔΠ/ΔQ = ΔR/ΔQ - ΔC/ΔQ = R’-C’ = 0 e dunque C’ = R’

La decisione di produzione del monopolista, A livelli di output sotto R’ = C’ la riduzione del reddito è
maggiore della riduzione del costo (R’ > C’). A livelli di output sopra R’ = C’ la riduzione del reddito è minore
della riduzione del costo (R’ < C’).

La decisione di produzione del monopolista

Un esempio

Costo = C(Q) = 50 + Q2

C’ = ΔC/ΔQ = 2Q

Domanda = P(Q) = 40 – Q

R(Q) = P(Q)Q = 40Q – Q2

R’ = ΔR/ΔQ = 40 –2Q
R’ = C’ implica

40 –2Q = 2Q

Q = 10

e dunque

P = 30Fissando ricavo marginale uguale a costo marginale, si trova che il profitto è massimo per P = $30 e Q
= 10.

Questo può essere illustrato graficamente:

Osservazioni

CM = $15, Q = 10, C = CM x Q = 150

Profitto = R - C = $300 - $150 = $150 o Profitto = (P - CM) x Q = ($30 - $15)(10) = $150

Una regola per fissare il prezzo Vogliamo tradurre la condizione costo marginale uguale ricavo marginale in
una regola più semplice da applicare in pratica.

Facciamo i seguenti passaggi:

R’ = ΔR/ΔQ = Δ(PQ)/ΔQ

R’ = (P ΔQ + Q ΔP)/ΔQ = P + Q (ΔP/ΔQ)

= P + P (ΔP/ΔQ) (Q/P)

R’ = P + P (1 / ED)

= P ( 1 + 1/ ED )

Condizione di massimo profitto: R’ = C’

P (1 + 1/ED) = C’

(P - C’)/P = - 1/ED

P = C’ / (1 + 1/ED)

Confronto tra prezzo di monopolio e prezzo di concorrenza:

Monopolio P > C’

Concorrenza perfetta P = C’

Più elastica è la domanda, più vicino è il prezzo al costo marginale.


Spostamenti della domanda

In concorrenza pefetta, la curva di offerta del mercato è determinata dal costo marginale. Per un
monopolio, la curva di offerta non esiste. L’offerta è determinata dal costo marginale e dalla forma della
curva di domanda.

Osservazioni

Spostamenti della domanda in genere causano variazioni sia del prezzo che della quantità. Un mercato
monopolistico non ha una curva di offerta. In base alle variazioni della curva di domanda, un monopolista
potrebbe offrire diverse quantità per lo stesso prezzo, o anche la stessa quantità per prezzi diversi. Questo
non può accadere in concorrenza perfetta.

L’effetto di una tassa

In monopolio il prezzo può crescere di più dell’ammontare della tassa.

Per determinare l’effetto di una tassa:

t = tassa specifica

R’ = C’ + t : produzione ottima

Il monopolio è raro. Tuttavia, l’analisi del monopolio si applica anche ad un mercato con diverse imprese,
tutte aventi una curva di domanda inclinata negativamente.

Scenario:
Quattro imprese tutte con un quarto della domanda (5000) di un mercato di 20000 spazzolini da denti del
prezzo di $1,50.

Misuriamo il potere di mercato

In concorrenza perfetta: P = R’ = C’

Potere di mercato: P > C’

L’indice di Lerner del potere di mercato

L = (P – C’)/P

Maggiore è L (tra 0 e 1) maggiore è il potere monopolistico.

L può essere espresso in termini di Ed

L = (P – C’)/P = -1/Ed

Qui Ed rappresenta l’elasticità della domanda dell’impresa, non quella del mercato. Il potere di mercato non
garantisce profitti. I profitti dipendono da quanto è grande il costo medio relativamente al prezzo.

La regola di prezzo è

P = C’/(1+1/E D)

Dunque se Ed è grande, il markup è piccolo, e se Ed è piccolo, il markup è grande

Supermercati
Diverse imprese, prodotti simili, ED = - 10 per i singoli punti vendita

P = C’/(1-1/10) = 10/9 C’ , Il markup è di circa l’11%

Negozi al dettaglio

Prezzi più alti dei supermercati, La localizzazione li rende diversi

ED = - 5 , P = C’/(1-1/5) = 5/4 C’ , Il markup è del 25%

I negozi al dettaglio hanno più potere di mercato.

Fonti del potere di monopolio

Perché alcune imprese hanno potere di mercato e altre non ne hanno affatto? Il potere di mercato è
determinato dalla elasticità della domanda. L’elasticità della domanda di un’impresa è determinata da:

1)Elasticità della domanda di mercato

2)Numero delle imprese e differenziazione del prodotto tra le imprese

3) Interazione tra le imprese

Il potere monopolistico comporta alti prezzi e basse quantità. Ma in termini di benessere, nel senso del
surplus aggregato, il monopolio comporta una perdita o un beneficio?

Ricerca di una rendita

Una impresa può spendere per assicurarsi potere di mercato. Pressione per ottenere regolamentazioni
pubbliche favorevoli

Pubblicità Installare capacità produttiva in eccesso

Regolazione del prezzo, Nei mercati concorrenziali, la regolazione del prezzo genera una perdita secca.
Monopolio naturale

Una impresa che può produrre tutto l’output di una industria ad un costo più basso di quello che ci sarebbe
se ci fossero diverse imprese.I monopoli naturali ci sono quando ci sono Importanti economie di scala.

La regolazione in pratica

E’ molto difficile stimare i costi dell’impresa e la funzione di domanda perché cambiano con le condizioni
del mercato. Una tecnica di ‘pricing’ alternativa---la regolazione basata sul tasso di rendimento---consente
all’impresa di fissare un prezzo massimo basato sul tasso di rendimento sul capitale che si giudica ‘equo’ o
‘concorrenziale’.

P = CVM + (D + T + sK)/Q, dove P = prezzo, CVM = costo variabile medio, D = deprezzamento, T = tasse, s =
tasso di rendimento consentito, K = stock di capitale dell’impresa. Questa tecnica richiede lunghi e costosi
accordi per arrivare a determinare i numeri rilevanti. Ciò genera ritardi di adeguamento di fronte a
cambiamenti del mercato che possono favorire I produttori (anni ’50 e ’60) o i consumatori (anni ’70 e ’80).
Negli anni ’90 ci si è resi conto che, a causa di importanti cambiamenti tecnologici, alcuni monopoli naturali
(elettricità, telefoni) non erano più tali. Un monopsonio è un mercato in cui c’è un solo acquirente. Un
oligopsonio è un mercato in cui ci sono pochi compratori. Il potere di monopsonio è la capacità del
compratore di ‘fare’ il prezzo del bene, tenendo tale prezzo al di sotto del prezzo di equilibrio
concorrenziale (componenti delle auto).

Leggi antitrust:

Promuovere una economia concorrenziale tramite; Proibizione di intese restrittive della concorrenza,
Proibizione di concentrazioni che portino alla formazione di posizioni dominanti, Proibizione degli abusi di
posizione dominante.

Sherman Act (1890)

Sezione 1

Proibizione di contratti, alleanze o accordi finalizzati alla restrizioni degli scambi commerciali, Accordi
espliciti per ridurre la produzione o fissare i prezzi.Collusione implicita costituita da condotte parallele

Sezione 2

Rende illegale monopolizzare o cercare di monopolizzare un mercato.

Clayton Act (1914)

1)Rende illegale richiedere ad un compratore o un locatore di non comprare da un’impresa concorrente

2)Proibisce i prezzi predatori


3)Proibisce fusioni o acquisizioni che abbiano l’effetto di ridurre in modo sostanziale la concorrenza o che
tendano a creare un monopolio

In Italia: Legge n.287/90

Proibisce le intese restrittive della concorrenza, le concentrazioni che portano alla formazione di posizioni
dominanti, gli abusi di posizione dominante. Istituisce l’AGCM e ne definisce i poteri.

In Europa: Trattato istitutivo della CE

Il potere di mercato è la abilità dei venditori o dei compratori di influenzare o fissare il prezzo, imponendo
un prezzo significativamente diverso da quello concorrenziale.Ci può essere un potere monopolistico e un
potere monopsonistico.Il potere monopolistico è tanto maggiore quanto più rigida è la domandaIl
monopolio impone un costo alla società. Solo in alcuni casi, le economie di scala possono rendere il
monopolio desiderabile. Le leggi antitrust hanno lo scopo di limitare e impedire la formazione di un potere
di mercato.

CAP 11

Catturare il surplus del consumatore

La discriminazione di prezzo consiste nel praticare prezzi diversi per lo stesso bene (o beni molto simili) a
consumatori diversi. Discriminazione perfetta o di primo grado. Praticare un prezzo diverso per ogni singolo
consumatore: il massimo prezzo che egli è disposto a pagare (il prezzo di riserva).

Discriminazione perfetta

Il modello mostra il massimo profitto potenziale della discriminazione di prezzo. Esempi in cui il venditore è
in grado di praticare prezzi diversi entro certi limiti: Avvocati, medici, commercialisti, Concessionario auto
Discriminazione di terzo grado

1) Il mercato viene diviso in due gruppi.

2)Ogni gruppo ha la propria funazione di domanda.

3) è il tipo più comune di discriminazione.

Esempi: linee aeree, liquori, ortaggi, sconti agli studenti e agli anziani.

4) E’ necessario separare tra loro due gruppi di consumatori con diverse elasticità della domanda (ad es. chi
viaggia per affari e chi lo fa per vacanza) Prezzi relativi:

P1 / P2 = (1+1/E2) / (1+1/E1)

Dunque il prezzo più alto va fatto pagare al gruppo con minore elasticità

Non è sempre conveniente vendere ad entrambi i gruppi di consumatori


Discriminazione di prezzo

I consumatori più sensibili al prezzo tenderanno ad usare tagliandi e rimborsi più spesso. Tagliandi e
rimborsi consentono alle imprese di fare discriminazione di prezzo. Differenze tra le elasticità al prezzo
comportano differenze nelle tariffe pagate da consumatori diversi. Coloro che viaggiano per affari hanno
meno scelta e la loro domanda è meno elastica. Coloro che viaggiano per altre ragioni hanno più scelta e
sono più sensibili al prezzo. Le linee aeree segmentano il mercato imponendo diverse restrizioni sui biglietti
Economici: fermarsi durante il weekend, niente rimborso, Più cari: nessuna restrizione

Discriminazione intertemporale

Dividere i mercati in base al tempo , La domanda per alcuni prodotti appena usciti è più rigida; Libri, Film,
Telefoni . Quando i consumatori della ‘primizia’ sono soddisfatti, i prezzi calano , Libri in edizione
paperback, Film di seconda visione, Computer discount

Il carico di punta

La domanda per alcuni prodotti è massima in certi momenti. La domanda di strade e servizi di trasporto ha
periodi e ore di punta

L’elettricità

Gli impianti di risalita nelle piste da sci, Qui abbiamo una motivazione di efficienza. Periodi diversi sono
associati a costi marginali diversi, L’acquisto di alcuni prodotti e servizi può essere separato in due decisioni,
e quindi due prezzi.

Esempi

1)Parco divertimenti; Pagare per entrare,Pagare per i singoli divertimenti e il cibo

2)Tennis Club;Pagare per iscriversi,Pagare per giocare

Bisogna fissare la tariffa di entrata (T) e quella di uso dei servizi (P).

C’è un trade-off tra ingresso gratuito e alti prezzi dei servizi o alta tariffa di ingresso e uso gratuito dei
servizi.
Regola del pollice

Domande simili: P vicino a C’ e alto T (Disneyland),Domande diverse: alto P e basso T.

Le imprese con potere di mercato possono cercare di accrescere il proprio profitto attraverso una
differenziazione di prezzo. In questo modo è possibile catturare una parte del surplus dei consumatori.
Idealmente la cosa migliore per l’impresa è la discriminazione perfetta. In pratica, le imprese praticano
prezzi non lineari, o dividono i consumatori in gruppi con diverse elasticità. Importanti esempi di questo
tipo sono i buoni sconto e le tariffe aeree. Altri importanti strategie di differenziazione sono la
discriminazione intertemporale e la tariffa in due parti.

CAP 12

Concorrenza monopolistica

Caratteristiche

1)Molte imprese

2)Libertà di entrata e uscita

3)Prodotto differenziato

L’entità del potere monopolistico dipende dal grado di differenziazione. Esempi di questa struttura di
mercato molto comune: Pasta dentifricia, Sapone, Farmaci contro il raffreddore, Dentifrici.

Crest e il potere monopolistico

Procter & Gamble è il solo produttore di Crest

I consumatori possono avere una preferenza per Crest---gusto, reputazione, ecc. Maggiore questa
preferenza, maggiore sarà il prezzo.
Osservazioni (breve periodo)

Domanda inclinata negativamente, Domanda relativamente elastica, R’ < P. Condizione di massimo profitto
R’ = C’, L’impresa può fare profitti economici positivi

Osservazioni (lungo periodo)

I profitti attraggono nuove imprese nell’industria (nessuna barriera all’entrata), La domanda che si rivolge a
ciascuna impresa si riduce. L’output e il prezzo dell’impresa si riducono, L’output dell’industria cresce. Non
c’è profitto economico (P = CM), P > C’ – c’è un certo potere di mercato

Concorrenza monopolistica ed efficienza economica

Il potere di mercato si risolve in un prezzo più alto e una quantità inferiore che in concorrenza perfetta. Ciò
provoca una perdita secca. C’è capacità produttiva inutilizzata. Il costo medio è al di sopra del minimo.
Tuttavia c’è un beneficio connesso con la differenziazione del prodotto

Oligopolio, Caratteristiche

Piccolo numero di imprese, La differenziazione di prodotto può esserci o no, Ci sono barriere all’entrata

Esempi; Automobili, Acciaio, Alluminio, Petrolchimico, Apparecchi elettrici, Computers

Le barriere sono: Economie di scala, Brevetti, Tecnologia, Marchio e reputazione

Sfide aziendali;Agire strategico, Reazioni dei rivali

L’equilibrio in un mercato oligopolistico

In concorrenza perfetta, monopolio, e concorrenza monopolistica i produttori non devono considerare la


risposta dei concorrenti nelle loro decisioni di prezzo e output. In oligopolio le imprese devono tenere
conto della risposta dei concorrenti.

Definizione di equilibrio Le imprese non hanno incentivi a modificare il proprio comportamento

L’equilibrio di Nash
Ogni impresa sta dando la propria miglior risposta alla strategia dei concorrenti, La variabile strategica può
essere il prezzo anziché la quantità. Il modello di Bertrand è usato per illustrare la concorrenza di prezzo in
una industria oligopolistica con prodotti omogenei

Modello di Bertrand

Un esempio, Beni omogenei

La domanda di mercato è P = 30 - Q dove Q = Q 1 + Q2 C’ = $3 per entrambe le imprese

Come risponderanno i consumatori di fronte ad una differenza di prezzo? (Traccia: si consideri la


omogeneità)

Equilibrio di Nash:

P = C’; P1 = P2 = $3 Q = 27; Q1 = Q2 = 13,5 Π=0

Concorrenza di prezzo con prodotti differenziati, Le quote di mercato non sono determinate soltanto dai
prezzi ma anche da differenze nel design, nelle prestazioni, nella durata del prodotto di ciascuna impresa.

Prodotti differenziati

Un esempio, Duopolio

CF = $20 CV = 0

La domanda dell’impresa 1 è Q1 = 12 - 2P1 + P2, La domanda dell’impresa 2 è Q2 = 12 - 2P2 + P1

Determinazione dei prezzi e dell’output

Ciascuna impresa suppone dato il prezzo dell’altra

Impresa 1: Π1 = P1Q1- 20

= P1 (12-2P1+P2) - 20

= 12P1 - 2P12 + P1P2 - 20

Π1’ = 12 - 4P1+ P2 = 0

P1 = 3 +1/4 P2

(Curva di reazione dell’impresa 1)

Per simmetria: P2 = 3 +1/4 P1

(Curva di reazione dell’impresa 2)

Π1’ = 12 - 4P1+ P2 = 0

P1 = 3 +1/4 P2

(Curva di reazione dell’impresa 1)

Per simmetria: P2 = 3 +1/4 P1

(CuPer simmetria

P2 = P 1

P1 = 3 +1/4 P1
4 P1 = 12 + P1

3 P1 = 12

P1 = 4 P2 = 4

Π1 = Π2 = 12rva di reazione dell’impresa 2)

Il modello di Cournot

Duopolio, Prodotti omogenei

La variabile strategica è la quantità prodotta , La quantità prodotta dell’altra impresa è assunta fissa

Il vantaggio della prima mossa-- Il modello di Stackelberg

L’impresa 1 fissa l’output per prima e l’impresa 2 prende la sua decisione soltanto dopo. L’impresa 1 deve
tener conto della reazione dell’impresa 2, L’impresa 2 considera data la decisione dell’impresa 1

Collusione

Prodotti differenziati

Profitti congiunti:

Π = Π1 + Π2 = P1Q1 + P2Q2 - 40

= 12P1 + 12P2 - 2P12 - 2P22 + 2P1P2 - 40

Π’ = 12 - 4P1 + 2P2 = 0

P1 = 3 +1/2 P2

Per simmetria

P1 = 3 +1/2 P1

2P1 = 6 + P1

P1 = 6

P2 = 6

Π1 = Π2 = 16

Queste imprese giocano un gioco non cooperativo. Ogni impresa indipendentemente fa il meglio che può
tenendo conto delle possibili stategie dell’avversario.

Un problema di fissazione del prezzo per Procter & Gamble


Scenario

1)Procter & Gamble, Kao Soap, Ltd., e Unilever, Ltd stavano entrando nel mercato Gypsy Moth Tape.

2)Tutti e tre dovevano scegliere il prezzo allo stesso tempo

Concorrenza e collusione: il dilemma del prigioniero

Scenario

Due prigionieri sono accusati di aver commesso un crimine assieme. Sono in celle separate e non possono
comunicare. A ciascuno di essi è stato chiesto di confessare.

1)La collusione genera profitti maggiori

2)In un gioco ripetuto, la collusione esplicita o implicita è possibile

3)In una situazione di collusione, l’incentivo a scartellare e abbassare il prezzo è forte


Le imprese potrebbero essere riluttanti a modificare il prezzo per il timore di scatenare una guerra dei
prezzi. In questo caso i prezzi potrebbero essere relativamente rigidi.

Segnalazione di prezzo

Collusione implicita nella quale un’impresa annuncia l’intenzione di voler aumentare il prezzo nella
speranza che le altre la seguano.

Leadership di prezzo

Schema di fissazione del prezzo nel quale regolarmente un’impresa (sempre la stessa) annuncia
cambiamenti di prezzo che vengono seguiti dalle altre imprese. In un mercato di concorrenza monopolistica
le imprese vendono prodotti differenziati ma altamente sostituibili. Si produce a costi più alti dei costi
minimi, ma c’è più varietà di prodotti offerti. In un mercato oligopolistico ci sono poche imprese che
interagiscono strategicamente. Il concetto di equilibrio rilevante è quello di Nash. Nell’equilibrio di Bertrand
le imprese realizzano profitti bassi o nulli. Le imprese potrebbero guadagnare di più agendo in modo
collusivo, ma ci sono forti incentivi a non colludere. La leadership di prezzo è una forma di coordinamento
che può aggirare il dilemma del prigioniero

CAP 16

Equilibrio generale
L’analisi di equilibrio parziale presuppone che i mercati siano indipendenti. L’analisi di equilibrio generale
determina prezzi e quantità in modo simultaneo in tutti i mercati tenendo conto degli effetti di ritorno
(feedback). Il feedback è l’aggiustamento del prezzo o della quantità in um mercato causato dalle variazioni
dei prezzi e delle quantità nei mercati legati ad esso.

Due mercati interdipendenti

Scenario, I mercati concorrenziali di: Noleggio di DVD, Biglietti di sale cinematografiche

Osser
vazione

Senza considerare il feedback effect, l’impatto della tassa viene sottostimato,Questo è importante per
l’autorità di politica economica.

L’efficienza nello scambio

Lo scambio può migliorare la situazione di entrambe le parti. Una allocazione delle risorse migliore di
un’altra per almeno un individuo e non peggiore per nessun individuo è superiore nel senso di Pareto . Una
allocazione è Pareto efficiente se nessun’altra allocazione possibile è Pareto superiore

Assunzioni

Due consumatori (o Paesi), Due beni, Assenza di costi di transazione. James e Karen hanno, assieme, un
totale di 10 unità di cibo e 6 unità di abbigliamento.

La scatola di Edgeworth

Tutto ciò può essere illustrato da un diagramma chiamato scatola di Edgeworth.


Allocazioni efficienti

Se i SMS sono gli stessi in B la allocazione è efficiente. Questo dipende dalla forma delle curve di
indifferenza.

La
curva dei contratti

Per trovare tutte le possibili allocazioni efficienti di cibo e vestiario tra Karen e James, dobbiamo trovare
tutti i punti di tangenza fra le loro curve di indifferenza.

Osservazioni

1)Tutti i punti di tangenza sono Pareto efficienti.

2) La curva dei contratti mostra tutte le allocazioni Pareto efficienti.

Si ha una allocazione Pareto efficiente quando qualunque scambio peggiorerebbe la situazione di qualcuno.
Applicazione: Rimozione delle quote di importazione:

1)La rimozione provoca; Un guadagno per i consumatori, Una perdita per alcuni lavoratori

2)Si possono sussidiare i lavoratori con parte dei guadagni dei consumatori
L’equilibrio in un mercato competitivo

Nei mercati competitivi ci sono molti compratori e venditori, per cui se qualcuno non è soddisfatto dei
termini di scambio, può cercare un altro venditore che fa un’offerta migliore. Ci sono molti James e Karen
Essi sono price takers

Il prezzo del cibo è uguale a quello del vestiario

L’equilibrio concorrenziale

Con un prezzo più basso del cibo, Karen vorrebbe comprare più cibo di quello che vuole offrire James, e il
mercato non sarebbe in equilibrio. Con un prezzo più basso del vestiario, James vorrebbe comprare più
vestiario di quello che vuole vendere Karen, e il mercato non sarebbe in equilibrio. L’equilibrio in un
mercato competitivo . Si può vedere che il punto C è Pareto efficiente. La allocazione di equilibrio
concorrenziale è sempre efficiente nel senso di Pareto.

Osservazioni sul punto C:

1)dato che le curve di indifferenza sono tangenti, siamo sulla curva dei contratti.
2)Il SMSVC è uguale al rapporto tra I prezzi: SMS JCV = PV/PC = SMSKCV.

3)Se le curve di indifferenza non fossero tangenti, ci sarebbe uno scambio.

4)L’equilibrio concorrenziale viene raggiunto senza intervento pubblico.

5)In un mercato concorrenziale, tutti gli scambi mutualmente vantaggiosi verranno effettuati e la risultante
allocazione delle risorse sarà economicamente efficiente (Il primo teorema del benessere sociale)

Equità ed efficienza

Una allocazione efficiente è anche una allocazione equa? Non c’è unanimità su come definire e quantificare
l’equità.

La Frontiera delle possibilità di utilità (o frontiera delle utilità)

Indica il livello di soddisfazione che ciascuna delle due persone raggiunge in tutti i punti della curva dei
contratti.

E & F sono efficienti. Rispetto ad H, E & F migliorano la posizione di uno dei due senza peggiorare quella
dell’altro. H è equo? Assumiamo che le sole alternative siano H & G, G è più equo? Dipende dalla
prospettiva.

In G la utilità di James è > di quella di Karen, H potrebbe essere più equo perché la distribuzione delle
risorse è più uniforme. Perciò, una distribuzione inefficiente potrebbe essere più equa.

Funzione del benessere sociale

Si usa per descrivere i “pesi” da applicare alla utilità di ciascun individuo per determinare ciò che è
socialmente desiderabile

Egualitaria Tutti i membri della società devono ricevere un uguale ammontare di beni

Rawlsiana Occorre massimizzare l’utilità della persona che sta peggio

Utilitarista Occorre massimizzare l’utilità totale di tutti membri della collettività

Market-oriented

L’esito del mercato è il più equo, Funzione del benessere sociale ed equità. L’equità dipende dai diversi
ordini di priorità, che possono variare da quello ugualitario a quello Market-oriented. Equità ed equilibrio
concorrenziale. Un mercato competitivo conduce ad un esito Pareto efficiente che non è necessariamente
equo. Le analisi di equilibrio parziale assumono che gli altri mercati non siano influenzati, mentre le analisi
di equilibrio generale esaminano tutti I mercati simultaneamente. Una allocazione e` effiente se nessun
consumatore puo` stare meglio senza che altri stiano peggio. Un equilibrio competitivo e` un insieme di
prezzi (e quantita`) tali che domanda e offerta siano uguali in tutti i mercati. Un equilibrio competitivo e`
Pareto efficiente (primo teorema del benessere) . La frontiera delle utilita` rapperesenta le allocazioni
efficienti in termini delle utilita` raggiunte da ciascun individuo. Le allocazioni efficienti non sono
necessariamente eque. Esistono diversi concetti di equita`. Una funzione del benessere sociale aggrega le
utilita` individuali.

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