svegliati per i adulti. Questa volta i adulti urlavano molto molto forte, piú del normale. Allora,
si apre la porta, michele vede l’ombra della sua mamma, lei chiede si erano svegli, e i ragazzi
rispondono di si. Lei accende le luce e gli da un piato con pane e formaggio. Lei era stanca, e
parlava a sottovoce. Maria le chiede alla mamma cosa succede... e lei quando comincia a
parlare crolla in pianto. Michele le ha chiesto si lui era morto. La mamma lo ha guardato e gli
ha datto uno schiaffo sulla guancia mentre diceva “nessuno é morto, nessuno é morto, hai
capito?” ma ha fatto una smorfia di dolore e ha preso michele contro il suo petto e ha detto
“tu sei troppo piccolo..” tutte e 3 piangevano. La mamma aveva ai suoi figli nascosti sul suo
petto, e lei gli abbracciaba molto forte, per loro non era facile respirare ma lei non voleva che
loro ascoltarono tutti il rumore da fuori.
Michele ha fatto finta di essere dormito, e anche Maria. Ancora, la mamma ha lasciato la
stanza e chiude la porta. Quando chiude la porta, michele cerca di ascoltare cosa parlavano
fuori. Ma non era possibile di nessun modo, per quello decide di aprire un po la porta. C’erano
il vecchio e felice. Il vecchio diceva a felice che lui era un frocio, e felice si ha incazzato fino a
che ha dato un colpo al vecchio, el vecchio si é caduto della sedia e ha finito per terra, il padre
di michele ha cercato di fermare felice con il padre di barbara, pero lui continuava a litigare
con il vecchio, fino a che il vecchio prende la sua pistola e gli e gli punta la pistola alla testa.
Il padre di michele calma a tutti e una volta che si erano seduti tutti, proporre il gioco del
soldato, con i fammiferi, chi perde doveva ammazare filippo. Michele conosce il gioco e ha
chiuso la porta. Michele si e vestito nel buio e se ne va a vedere a filippo. Per la finestra ha
saltato michele sopra il telone del camion del padre, senza farsi nessuno danno, adesso doveva
andare sulla fattoria di Melichetti; aveva paura ma pensava a tiger jack per farsi coraggio. Ha
pedalato nel buio fino alla fattoria, pensando su la sua paura dei mostri, ma anche aveva paura
di una cosa reale: i maiali di Melichetti. Secondo salvatore, filippo era nella gravina peró non
c’era una forma sicura di entrare lá perché c’era tutto buoioso. Adesso michele pensa cosa
farebbe tiger jack. Tiger jack di sicuro si mimetizza. Allora il migliore piano era mimetizzarsi,
con fango e merda, cosi i maiali non erano capaci di trovarlo. Ancora in mutande ha entrato
sulla terra insupata di piscia. Avanza e supera il bordo della gravina, si é caduto nel vuoto ma
per fortuna c’era un albero, un ulivo che l’ha salvato. Michele si ha mosso per il albero fino a
toccare la roccia della gravina. La gravina era grande e profonda, filippo poteva essere
dovunque. Ma lui ha trovato una corda per scendere e cosí l’ha fatto. C’erano 3 caprette e una
capra piú grandi, e anche una civetta ha cercato di attaccarlo ma michele continuo a
camminare tastando con le mani gli ostacoli. Ma niente. Convinto che ha perso il tempo, che
filipo non si lascia trovare, pensa en tornare, mentre ascolta la voce di maria che lo chiama a
casa. Mentre pasava sopra il terrapieno, la civetta cerca di attaccarlo di nuovo, e lui non
capisce perché. Dopo pensare, si é reso conto che c’era il suo nido lí, perché le civette fanno
nidi in buchi. Il buco! Adesso michele comincia a ripulire la roccia, e trova un buco. La civetta
entra nel buco. Dopo chiamare filippo un paio di volte, ha ascoltato una risposta, un rumore,
un mmm. Ha cercato una corda per scendere. Camminando, michele se inciampa e cade sopra
un fascino pieno di spine, con dolore continua a camminare per trovare filippo, era sotto le
fascine, era steso a terra, nudo, e con lo scotch: sulla bocca e bracci e gambe. Michele l’ha
liberato e dovevano scappare velocemente ma filippo era molto debole. Michele comincia a
piangere, in disperazione. Filippo con la sua ultima forza dice “non ce la faccio” e michele gli da
un abbraccio forte. Michele era stanco, tremato e in dolore, ha chiuso gli occhi e se ne é
addormentato. Si ha svegliato dopo, nel buio. Prima ha pensato era nel suo letto, ma presto ha
sentito il cane di Melichetti e voci. Erano arrivati. Michele ha aiutato a filipo a fare il suo
cammino fuori il buco, ma quando filippo era fuori, la sua gamba smette di rispondere, e il
dolore era piú forte e era crollato giú. Michele non era capace di uscire dal bucco e filippo non
voleva andarsene senza di lui, e ha cominciato a piangere. Attraverso al bucco, michele ha visto
al suo padre, con una pistola in mano e una pila elettrica, di solito aveva perso... michele ha
cercato di dire che era lui, ma c’era il bianco... dolore nell’altra gamba, ma un dolore
fortissimo, rampicante, travolgente. C’era un elicottero, c’era il suo padre, che gli parlava, ma
michele non era capace di ascoltare, era tra le bracci del suo padre. Una figura scura si
avvicinaba, il gli ha pregato per aiuto. “é il mio figlio, non l’ho reconosciuto, é ferito”.. ma c’era
il buio di nuovo. E c’era papa, e c’era michele.