Sei sulla pagina 1di 108

Antoni Gaudi (1852-1926)

Nasce a Reus, nella provincia catalana di Tarragona, è il


maggior esponente dell’architettura Art Nouveau catalana,
denominata Modernismo.
Tutte le sue opere si contraddistinguono per la fantasia nella
modellazione delle superfici.
Si forma all’Accademia di Madrid, rivolgendo inizialmente il
proprio interesse all’architettura gotica e alla tradizione araba,
delle quali ammira le caratteristiche costruttive.
Nelle sue opere studia il funzionamento statico delle
strutture, effettua la scelta dei materiali sperimentandone la
decoratività, supera ogni eredità classicistica, elabora un
linguaggio del tutto personale che ha lasciato una traccia
indelebile sul paesaggio urbano di Barcellona.
Casa Milà, Antoni Gaudì, 1905-1910, Barcellona
Casa Milà
Edificio residenziale nel
cuore di Barcellona.
Concepita come una
grande roccia
naturale scavata dal
vento e dalla
atmosfera.
Gaudì fonde la
progettazione
strutturale con una
serie di stravaganti
invenzioni plastiche,
dagli effetti decorativi.

Casa Milà, Antoni Gaudì,


1905-1910, Barcellona
L'edificio occupa un lotto
angolare, è composto da 6
piani, con 8 appartamenti su
ognuno e 2 cortili interni.
Gaudì adotta la linea curva,
che richiama le onde del
mare, sia in facciata che
negli interni e nei mobili.
La facciata esterna
dell'edificio è rivestita di
Casa Milà, 1905-1910, Antoni pietra grezza; particolarità
Gaudì, Barcellona che le avvalse l'appellativo
di La Pedrera.
L'edificio ha l'aspetto di una
parete rocciosa, ondulata,
sembra plasmata dalle forze
naturali.
La facciata di pietra, presenta
una successione di profili
ondulati sovrapposti, appare
come una sagoma scolpita.
Il colore uniforme della pietra
mette in evidenza le ringhiere,
Casa Milà, 1905-1910, Antoni Gaudì, un groviglio di ferri, come le
Barcellona alghe marine alla deriva.
Gaudì anticipa l'intuizione
del “plan libre” di Le
Corbusier.
La struttura, è infatti
costituita da una griglia
irregolare di travi
metalliche e di pilastri di
materiali e dimensioni
variabili.
Le tradizionali volte
catalane in laterizio,
Casa Milà, 1905-1910, Antoni permettono una
Gaudì, Barcellona
disposizione libera delle
divisioni interne.
Al di sopra il tetto è
praticabile e coperto da
piastrelle, intere o spezzate,
ed è popolato da una serie
di camini e volumi tecnici
con sagome fantastiche,
come guardiani della città.

Casa Milà, 1905-1910, Antoni


Gaudì, Barcellona
I camini, sagome fantastiche, come guardiani della città, sono
sculture dall'aspetto surreale e fantastico

Le ringhiere formate da un groviglio di


ferri, come alghe marine alla deriva

Casa Milà, Antoni


Gaudì, 1905-1910,
Barcellona
Importante innovazione tecnica fu l'utilizzo del vetro armato che
costituisce la pavimentazione trasparente di diversi balconi.
Nel sottotetto è allestito un museo sulle tecniche costruttive di
Antonì Gaudí.
Nel sottotetto la copertura è sostenuta da un gran numero di
archi in laterizio a sezione catenaria.
Pianta di casa Milà con i due cortili interni
Materiale fondamentale per Casa Milà è il ferro battuto,
utilizzato nelle porte, nei balconi, nel cancello di ingresso e
nella struttura dell'abitazione.
Cancello d’ingresso di casa Milà
Casa Batllò
Josep Batlló, industriale del
settore tessile, affida a Gaudí
l'incarico di rimettere a nuovo
una palazzina sul Passeig de
Gràcia, l'arteria principale del
quartiere modernista
dell’Eixample, zona abitativa
della borghesia catalana
dell'epoca.

Casa Batllò, Antoni Gaudì, 1904


-1907, Barcellona
Il primo piano, il piano
nobile, è destinato ad
abitazione della famiglia
Batlló, mentre negli altri 4
piani sono ricavati 8
appartamenti destinati ad
affittuari.
Nella facciata principale è
cancellata ogni traccia del
precedente edificio, pur
mantenendo la originaria
disposizione delle finestre.

Casa Batllò, Antoni Gaudì,


1904-1907, Barcellona
La parte bassa della facciata è in pietra arenaria dalle forme sinuose
ed è concepita con dei corpi aggettanti dall’aspetto zoomorfo e
fantastico, con motivi ossei.
Motivi dalle forme ossee
Una serie di balconi ricordano la foggia di una maschera
veneziana con il fondo di pietra a forma di conchiglia e la
ringhiera con nastri in ferro battuto. Al sesto piano si apre un
unico balcone centrale a forma di tulipano.
Balcone centrale
a forma di
tulipano.
L’intervento di Gaudí
modifica notevolmente
l'edificio:
•  rivoluziona la facciata
principale,
•  amplia il cortile centrale
•  eleva di 2 piani la
costruzione originale.
Il cortile centrale è rivestito di
ceramiche di diverse
sfumature di azzurro, chiuso
in alto da un grande
lucernario.
La parte alta è interamente ricoperta da tegole in ceramica colorata
vetrificata, come le squame di un rettile.
Meno spettacolare è la facciata
posteriore anche se richiama le
linee sinuose di quella anteriore,
nei quattro balconi continui, in
cui si alternano rientranze e
sporgenze, e con ringhiere di
rete in ferro.
Nel piano nobile si apre il patio
dell'appartamento della famiglia
Batlló.
Alla sommità della facciata, in
corrispondenza del parapetto della
terrazza, ritroviamo un trencadís a
motivi floreali e geometrici.

Facciata posteriore, Casa Batllò, Antoni


Gaudì, 1904-1907, Barcellona
Trencadís
Tecnica decorativa che consiste nell’applicare su una
superficie frammenti di ceramica o pezzi di vetro tagliati.
La tecnica, adoperata di frequente dagli architetti modernisti,
raggiunge l’apice nelle opere di Antoni Gaudí.
È considerata una rielaborazione del mosaico ceramico
arabo.
Particolare del tetto di Casa
Batlló.
Salone di Casa Batllò, Antoni Gaudì, 1904-1907, Barcellona
L'appartamento del piano
nobile, è di 400 m2 ed è
suddiviso in tre zone:
•  la prima affaccia sul
Passeig de Gràcia, è
costituita da un grande
salone con tre locali
comunicanti.
•  Una parte centrale
disposta intorno al
cavedio, con vestibolo,
cucina, bagni ed altri
locali di servizio;
•  una parte posteriore con le camere da letto e la stanza da pranzo
da cui si accede ad una ampia terrazza, 200 m2, con patio.
Il soffitto del salone sembra arenaria modellata dalle onde del mare.
Ceramica, marmo,
Ferro battuto e
legno si alternano in
sequenze sinuose
modellando i diversi
ambienti.
Gaudì si sofferma nella
cura dei dettagli: porte,
maniglie, campanelli,

Camino, Casa Batllò, Antoni Gaudì, 1904-1907, Barcellona


La scala curva e rivestita
in legno è bordata da un
sinuoso serpentone lobato
che la movimenta.
Nella soffitta Gaudí adotta
una ingegnosa soluzione
architettonica basata
sull’arco catenario o arco
equilibrato, che permette
una omogenea
distribuzione dei carichi,
eliminando la necessità di
colonne, muri e contrafforti.
L’ambiente sembra
richiamare una caverna.
In passato c’era la
lavanderia dei condomini,
oggi ospita un piccolo
museo dedicato
all'architetto catalano.
Due scale a chiocciola
collegano i locali della
soffitta alla terrazza.
Il tetto ha forma zoomorfo -
fantastica, somiglia al dorso
di un drago, rivestito da
maioliche a squame. Una
torretta dalla forma circolare
irregolare è coronata da
una croce a quattro bulbi.

Vari elementi fantastici


verticali affiancati
sormontano i locali di
servizio della terrazza,
e sembrano innalzarsi
a guardia dell’edificio.
Tempio Espiatorio
della Sacra Famiglia
La Sagrada Família a
Barcellona è una grande
basilica tuttora in
costruzione,
dell'architetto Gaudí.
La grandiosità del
progetto e il suo stile
caratteristico ne hanno
fatto il simbolo della
città.
I lavori iniziano nel
1882.
L'edificio è iniziato in
stile neogotico, ma
quando subentra Gaudí,
nel 1883, l'opera è
completamente
ridisegnata.
Dovrebbe essere
completata nel 2026, a 144
anni dalla posa della prima
pietra.
Il procedere dei lavori è
discontinuo e dipende
dall'afflusso delle
donazioni.

Facciata della Natività


La chiesa è stata
consacrata non ancora
conclusa, nel 2010,
da papa Benedetto XVI.
L'idea di realizzare una
chiesa dedicata
alla Sacra Famiglia è
stata del libraio Josep
Maria Bocabella che
raccoglierà fondi per la
costruzione del tempio.

Facciata della Natività


Gaudí modifica
interamente il progetto
iniziale neogotico di
Francisco de Paula del
Villar y Lozano,
mantenendo la parte
costruita della cripta.
Lavorerà al progetto per
40 anni e dedicandosi
completamente per gli
ultimi 15 anni della
propria vita.

Progetto per la Sagrada Familia, del 1877 di


Francisco de Paula del Villar y Lozano.
Facciata della Natività

Gaudí definisce i dettagli man mano che la costruzione avanza;


per cui la sua presenza in cantiere diventa fondamentale.
Considera quest'opera come quella della propria vita.
Con l’avanzamento dei lavori lo stile diviene sempre più
fantastico. Le quattro torri affusolate ricordano i termitai o i
gocciolanti castelli di sabbia dei bambini.
Si tratta di forme che, se pur
ereditate dall'architettura
neogotica secondo i cui canoni la
chiesa era stata inizialmente
concepita, traggono la loro
ispirazione dalle forme
naturali.
Le torri sono coronate
da cuspidi alte 115 m, rivestite
di ceramiche.
Un gran numero di decorazioni
elaborate nello stile dell'Art
Nouveau.

Un elaborato del progetto in corso.


La torre più alta non è ancora stata
edificata.
Portico della Fede
Portico della Speranza
Portico della Carità
Albero della Vita
Morte dei Santi Innocenti
Fuga in Egitto
Adorazione dei Magi
Coronazione di Maria
Nel giugno 1926, Gaudí muore
travolto da un tram mentre
passeggia per Barcellona.
Durante la sua vita Gaudí realizza
soltanto la facciata della Natività,
completando solamente una delle
4 torri.

Alla sua morte il suo


assistente Domènec
Sugrañes assume la
responsabilità dell'opera, dal 1926
al 1936, portando a compimento le
tre torri incomplete della facciata
della Natività.
La Chiesa della Sagrada Familia nel
1928, come potè vederla Gaudí prima di
morire.
Il 20 luglio del 1936, durante la rivolta militare che porterà
alla guerra civile spagnola, gruppi anticlericali incendiano la
cripta, distruggendo gran parte del laboratorio di Gaudí dove si
trovavano schizzi, appunti e modelli in scala.
I lavori della chiesa proseguono in modo sporadico per
numerosi anni.
Solo in seguito al recupero e al restauro dei modelli originali e
grazie a foto dell'epoca, è stato possibile ricostruire il progetto
originale.
Dal 1944 altri architetti hanno assunto la direzione dell’opera.
Le sculture che decorano le facciate della Natività Jaume
Busquets e della Passione il controverso Josep Subirachs.
La costruzione della chiesa dipende dai finanziamenti
provenienti dalle donazioni ed i lavori procedono lentamente.
Il progetto di Gaudì prevedeva
intorno alla chiesa un giardino
a forma di stella a otto punte,
in modo da fornire una
prospettiva ottimale attraverso
Passione Natività cui poterla osservare da tutta
l'area circostante.

Visto l'eccessivo costo del


terreno si opterà per una stella
a quattro punte, che permetta
Facciata della Gloria una visione in tutti i suoi vertici.

Pianta della Sagrada Familia.


Nel 1975 si pensa di realizzare
quattro piazze con giardini in
corrispondenza delle facciate del
tempio, in modo da formare una
Passione Natività croce, anche questo progetto resterà
incompleto perché per realizzare le
due piazze mancanti dovrebbero
essere abbattuti diversi edifici.
Per il momento due sono le piazze
con il giardino, quella su cui affaccia
la facciata della Natività e quella su
cui affaccia quella della Passione.

Facciata della Gloria


Diversi edifici dovranno essere
abbattuti per far posto alla scalinata
principale davanti alla facciata della
Pianta della Sagrada Familia. Gloria.
Gaudì modifica il progetto della
chiesa ma non stravolge quello
che già era stato costruito.
La cripta infatti è stata
mantenuta in stile neogotico,
egli ne modifica solo
i capitelli, trasformandoli dallo
stile corinzio ad uno ispirato
alle forme vegetali.
Il progetto di Gaudí evolve così
da uno stile neogotico ad uno
naturalista, organico.

Modello della Sagrada Familia completata.


Gaudí concepisce la struttura
mediante l'arco parabolico o
catenario, elemento strutturale
più appropriato a sopportare le
pressioni.
Mediante un metodo
sperimentale, le simulazioni
polifunicolari, Gaudì
determina la forma migliore
degli archi e delle volte per
poter meglio resistere alle
pressioni.
La simulazione consiste
nella costruzione di un
modello in scala
costituito da corde
intrecciate con piccoli
sacchi di juta sospesi
che simulano i pesi; in tal
modo si possono
determinare le forze
funicolari e quindi la
forma che deve assumere
la struttura.
Partendo quindi dai carichi simulati con i sacchi di juta, egli
determinerà sperimentalmente la forma idonea della
struttura che chiamerà "stereostatica“. Essa riproduce la
struttura ideale per lavorare a trazione ma, ribaltandola, anche
quella più adatta per lavorare a compressione.
Gaudí progetta l'interno della Sagrada Familia come un bosco,
con colonne a forma di alberi il cui tronco si divide in modo da
formare dei rami che sostengono le volte a iperboloidi
intrecciati.
Le colonne sono inclinate di modo che la pressione
determinata dai carichi sia perpendicolare alla loro sezione,
così come avviene nei rami e nei tronchi degli alberi.
Gli accorgimenti impiegati nella forma delle colonne,
inclinazione, forma elicoidale, ramificazione in colonne più
piccole, permette di sostenere il peso delle volte senza
utilizzare i contrafforti esterni.
La pianta della chiesa è a croce
latina immissa, con l’altare maggiore
sopra la cripta circondato da 7
Portale Potale cappelle absidali radiali, un
della della
Passione Natività transetto a 3 navate con i portali
della Natività e della Passione.
Il corpo centrale di 5 navate con il
portale della Gloria che diverrà
l’ingresso principale.
Portale della Gloria Un chiostro circonderà la chiesa,
permettendo lo svolgimento
delle processioni e isolando il tempio
dall'esterno.
Ai lati del presbiterio sorgeranno
le sacrestie e, fra queste, la
cappella dell'Assunzione.
Ai lati dell'ingresso principale le
cappelle circolari del Battesimo e
della Penitenza.
Portale Portale All'interno, la chiesa disporrà di trifori,
della
Passione
della
Natività
o gallerie per i cantori.
Il tempio avrà 18 torri: quattro per
ciascuna delle tre facciate per un
totale di 12 che rappresentano
gli apostoli, al centro del transetto la
torre-cupola dedicata a Gesù, alta
170 metri, con altre 4 torri dedicate
agli evangelisti, un'ulteriore torre-
cupola al centro dell'abside dedicata
alla Vergine.
Le torri hanno un profilo parabolico,
ed una scala a chiocciola all’interno.
Torre-cupola dedicata
alla Vergine

Torre-cupola dedicata
a Gesù

Torri dedicati ai
4 Evangelisti

Sono ancora tutte da costruire 10 delle 18 cupole….


Le guglie degli evangelisti saranno sormontate da sculture con
i simboli tradizionali del tetramorfo: angelo (Matteo), bue (Luca),
aquila (Giovanni), leone (Marco).
La guglia della Madonna sarà sormontata da una stella a
dodici punte, la guglia del Cristo, sarà sormontata da una
croce a 6 bracci.
I pinnacoli della navata sono sormontati da sculture raffiguranti
fasci di spighe di grano su cui si erge un'ostia, o grappoli
d'uva su cui si erge un calice, a rappresentare l'Eucaristia.
La chiesa avrà tre facciate, due già realizzate:
•  La facciata della Natività, presenta un aspetto neogotico ma
con forme naturalistiche proprie dell’Art Noveau, ha sculture
previste da Gaudí e realizzate da Jaume Busquets.
•  La facciata della Passione presenta personaggi emaciati,
tormentati, con forme inquietanti e spigolose, opere
controverse dello scultore contemporaneo Josep Subirachs.
Su questa facciata sono scolpiti dei numeri che sommati
danno come risultato "33", gli anni di Cristo.
•  La facciata della Gloria, non ancora realizzata.
Gaudí disegna personalmente molte delle sculture della Sagrada
Familia.
Per studiare l'anatomia delle figure e per provarne la postura,
Gaudì si serve di bambole confezionate con fili metallici,
realizzando fotografie delle loro immagini riflesse da specchi per
simularne le molteplici prospettive e realizzando poi i
calchi di gesso delle statue.
Sugli stampi realizza delle correzioni alle proporzioni al fine di
ottenere una perfetta visione della scultura in base alla sua
ubicazione.
Cripta
della
Sagrada Familia

Gaudì trasforma i pilastri della cripta aggiungendo capitelli


con motivi naturalisti alle colonne ad essi addossati, eleva la
volta e circonda la cripta di un fossato per ottenere
illuminazione e ventilazione diretta.
Cappella di Nostra Signora del
Carmelo, nella cripta, con la tomba
di Gaudí.
L'abside occupa la testa della
Chiesa, tra la facciata della
Natività e della Passione.
Al centro dell’abside è situata
la cappella dell'Assunta e ai
lati le 2 sagrestie
interconnesse dal chiostro,
che circonda l'intero edificio.
D'ispirazione gotica l’abside
è situata sopra la cripta.

Passione Natività

Abside
La facciata della Natività è dedicata all'evento della nascita di
Gesù e presenta decorazioni che evocano la vita.
Orientata a levante (nord-est), è divisa in tre portali, dedicati
alle virtù teologali: speranza a sinistra, fede a destra e carità al
centro, con la Porta di Gesù sovrastata dall'Albero della Vita.
La facciata culmina con le 4 torri campanarie.
La facciata della Passione, è
iniziata nel 1954 secondo i
disegni di Gaudí.
Dedicata alla passione di
Gesù, vuole riflettere la
sofferenza di Cristo nella
crocifissione.

Facciata della Passione


Abbozzo di
Gaudí della
Facciata della
Passione

Gaudí concepì una facciata più semplice, senza ornamenti, di


nuda pietra, somigliante alle ossa di uno scheletro.
Vi sono le sculture del ciclo
della Passione di Gesù
di Josep Maria Subirachs,
una serie di sculture
semplici e schematiche, con
forme spigolose con forte
effetto drammatico.
Subirachs realizza le sue
opere tra il 1987 e il 2009.

Facciata della Passione


Orientata verso ponente
(sud-ovest), la facciata della
passione è costituita da 6
pilastri obliqui su cui è posto
un frontone piramidale
composto da 18 colonne a
forma di osso, ancora in
costruzione, sarà sormontata
da una croce con una corona
di spine.
Anche la facciata della
Passione, come quello
della Natività, presenta tre
portali dedicati alla Fede,
alla Speranza e alla Carità,
con porte in bronzo create
da Subirachs.
Facciata della Passione
Ultima cena

Il ciclo scultoreo della Passione è distribuito su 3 livelli


ascendenti a forma di S, riproduce il Calvario di Gesù.
•  Livello inferiore con le scene della notte precedente la
crocifissione di Gesù.
•  Livello Medio: rappresenta il Calvario di Gesù.
•  Livello superiore: morte e sepoltura di Gesù.
La somma dei numeri in
orizzontale e verticale fa
33

Il bacio di Giuda, uno dei 12 Apostoli che tradì Gesù per 30 denari,
mediante il bacio lo indicò alla folla inferocita che lo portò via affinchè
fosse processato.
Ecce Homo, Ecco l’Uomo, è la frase che Ponzio Pilato, allora governatore
romano della Giudea, rivolge ai Giudei mostrando loro Gesù flagellato.
La Veronica, il velo della Veronica è una reliquia cristiana costituita da un panno di
lino, nel quale è impresso il volto di Gesù.
La salita al Golgota
La crocifissione
Il giudizio di Gesù
Il processo subito da Gesù
di fronte alle autorità
ebraiche che ne
stabiliscono la colpevolezza
per essersi riconosciuto re
dei Giudei. Per questo
Pilato lo condannerà per il
reato di lesa maestà alla
morte tramite crocifissione.
Colonna della flagellazione
Il soldato Longino
Il soldato romano che
trafisse con la propria lancia
il costato di Gesù crocifisso
per accertarsi della sua
morte.
La facciata della Gloria è la
principale della chiesa, e darà
accesso alla navata centrale.
È dedicata alla gloria di
Gesù, rappresenta il suo
cammino verso Dio.
Gaudí abbozza soltanto le
linee generali di questa
facciata, perché è cosciente
che non l'avrebbe mai potuta
realizzare, per questo lascia
libertà di esecuzione agli
architetti che avrebbero
continuato la sua opera.

Modello della facciata della Gloria.


Per accedere al Portico della
Gloria ci sarà una grande
scalinata con una terrazza,
dove si collocherà il
Monumento al Fuoco e
all'Acqua, un grande
sostegno per torce, a
rappresentare la colonna di
fuoco che guidò il popolo
eletto, e un dispensatore di
acqua con un getto da 20
metri di altezza che si
dividerà in quattro cascate,
per simboleggiare i fiumi del
paradiso terrestre e le sorgenti
di acqua dell'Apocalisse.

Opere della facciata della Gloria (febbraio 2012)


La scalinata creerà un
sottopasso in via Mallorca, che
rappresenta l'Inferno, e sarà
decorato con demoni, idoli, falsi
Dèi, scismi, eresie.

Statua di bronzo rappresentante San Giorgio, di Subirachs, posta sulla balaustra


del lato interno della facciata della Gloria
Presbiterio e organo
Finita
la Sagrada Familia
sarà così

Edifici da abbattere per la


realizzazione della
gradinata e della terrazza
con il monumento al fuoco
e all’acqua
Parco Güell

È una delle realizzazioni di Gaudí a Barcellona.


Progettato agli inizi del Novecento, sarebbe dovuto diventare
una città-giardino sul modello inglese.
Commissionato a Gaudí dall'industriale Eusebi Güell, che aveva
comprato una collina (El Carmel) a nord della città.
Il progetto prevedeva 60 abitazioni, studi, una cappella ed un parco,
ma furono completate solo 2 abitazioni.
In una delle due abitazioni abiterà per molti anni Gaudí, con il
padre e la nipote, fino al suo trasloco nel cantiere della Sagrada
Família.
Gaudí cerca di conservare l'andamento naturale del terreno,
lasciando libero sfogo alla sua fantasia.
Impiega variopinte ceramiche di recupero e pezzi di vetro,
utilizzati come tessere di mosaici colorati, su sculture
in calcestruzzo, che rappresentano animali.
In cima alla scalinata principale con fontana a forma
di salamandra si trova la sala ipostila, realizzata come
un tempio classico greco. Chiamata sala delle 100 colonne,
benché siano soltanto 85, si trova sotto la piazza centrale del
parco.
La fontana con la salamandra all'entrata del parco.
Colonnato obliquo all'interno del parco
Gaudí crea un’opera che si
integra nella natura e la
riproduce: tra gli esempi la
passeggiata coperta con
colonne che hanno le forme
dei tronchi degli alberi.

Colonnato obliquo all'interno del parco


Colonnato all'interno del parco
Colonnato all'interno del parco
Terrazza

La terrazza è delimitata da un sedile sinuoso come un lungo


serpente di 150 m di lunghezza.
Nelle altre zone del parco Gaudí crea spazi fantastici, dove
ponti in cemento armato sembrano strutture ottenute scolpendo
la roccia.

Potrebbero piacerti anche