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La prima edizione, pubblicata nel 2000 dall’API1, fornisce le linee guida per
condurre una FFS di componenti danneggiati con riferimento alla sola industria
petrolifera. In particolare tali componenti sono identificabili e classificabili come
recipienti in pressione, piping e serbatoi di stoccaggio.
Una seconda edizione pubblicata nel 2007 in collaborazione con l’ASME2, con il
codice “API 579-1/ASME FFS-1”, estende il campo di applicazione della
procedura a altri settori industriali (Ref. /5/).
1.1. Generale
1
American Petroleum Institute
2
American Society for Mechanical Engineers
3
Per semplicità ogni volta che è menzionata la API 579, si fa riferimento a quella del (Ref. /5/)
4
Vedi paragrafo 1.2.2 per il dettaglio delle classi di danneggiamento
CORPO CENTRALE
Procedura generale di FFS e casi particolari Altre appendici….
suddivisi per la classe di danneggiamento
Estratto della tesi di laurea svolta da Virgilio Santonicola, presentata il 20/11/2011 alla commissione No.7 delle Tesi di Laurea in Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo. Per richiedere l’intero elaborato: virgilio.santonicola@libero.it
APPENDICE G:
APENDICE A: APPENDICE C:
Meccanismi di
Equazioni dello Fattori di
danneggiamento
spessore e del intensità dello
MAWP per la FFS sforzo (K, J)
(formule codici di
design)
APPENDICE F:
APPENDICE B: Proprietà
Formule per meccaniche e
l’analisi dello fisiche dei
stato di stress materiali
5
Figura 1.1: Struttura generale della norma API 579
5
Diagramma riportato nella figura 4 del (Ref. /6/)
6
Vedi la sezione 5 del (Ref. /5/)
caso in cui il danno è dovuto a fenomeni corrosivi, sia nel caso di danni per
incendio, sia nel caso di un danneggiamento di natura meccanica.
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7
Figura 1.2: Procedure di assessment da utilizzare in funzione del tipo di danneggiamento
7
Schema a blocchi della figura 2.1 del (Ref. /5/)
8
National Board Inspection Code
Essa può essere impiegata per l’assessment e il “rerating” di tutti i componenti
progettati e realizzati secondo i seguenti codici9:
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Oltre i dati pregressi del materiale, elencati sopra, è opportuno un excursus del
piano di manutenzione e dello storico di esercizio, attraverso:
pressione ed altri carichi allo spessore di parete richiesto. Inoltre non hanno una
procedura di progettazione codificata per determinare gli stress locali. Ad
esempio:
14
Vedi il paragrafo 1.8, in cui si riportano i passi della procedura di valutazione, in cui si evince
l’importanza dei dati ottenuti dalle ispezioni
15
La covarianza (COV) è definita come il rapporto tra la deviazione standard e la media del
campione in esame (vedi figura 1.3).
Come mostrato nella figura 1.3, un piccolo valore della covarianza del
campione di dati è collegato a una minima variabilità dello spessore di parete
del componente. Quindi, corrisponde al caso di perdita di materiale
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Se si utilizza una lettura dello spessore per punti, come indicato al par. 1.3.3.2
del (Ref. /5/), si deve verificare che il nostro componente rientri nella casistica di
corrosione uniforme, attraverso le seguenti procedure:
4.1 0.36 ;2
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Figura 1.5: Griglia di misure nel piano di ispezione e calcolo del CTP (Ref. /5/)
Nella figura 1.5 è riportato un esempio di calcolo del CTP nel caso di una
superficie cilindrica. Si evidenzia anche come si possa determinare il CTP nella
direzione longitudinale (Mi) e circonferenziale (Ci), individuando dalla griglia di
misure a disposizione i valori minimi dello spessore lungo queste direzioni.
Inoltre, nel caso in cui vi siano più regioni confinanti/vicine fra loro caratterizzate
da una perdita di materiale, per determinare s e c si ricorre alla metodologia
indicata nella figura 1.7 e 1.8. Si procede assimilando le aree dei difetti ad
un’area unica definita scegliendo la lunghezza massima longitudinale e
circonferenziale tra quelle delle aree confrontate.
16
Può essere sia la media degli spessori tam, sia lo spessore caratteristico tc che lo spessore
minimo di parete tmin calcolato secondo il paragrafo A2 all’Appendice A del (Ref. /5/)
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Figura 1.6: Metodo per determinare i CTP longitudinale (b) e circonferenziale (c) (Ref. /5/)
17
Vedi la figura 1.8 – step 3: i valori di s e c definiti allo step 2, vengono ampliati in modo da
contenere anche l’area B.
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in vicinanza.
Figura 1.8: Esempio di procedura per ricavare le dimensioni s e c, nel caso di aree confinanti o
1.3. Struttura dell’assessment
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il grado di conservatività;
la quantità di informazioni necessarie per la procedura;
l’abilità del personale che deve eseguirlo;
il grado di complessità dell’analisi.
Al crescere del livello, aumentano il dettaglio dei dati richiesti per l’analisi, i
requisiti minimi del personale, il costo e diminuisce la conservatività, come
riportato in maniera esemplificata nello schema di figura 1.9.
Livello 3:
analisi agli elementi finiti, curve
nominali dei materilai Fine dell’analisi
Livello 2: Livello
carichi effettivi, T effettive, crescente di
formule elastoplastiche accuratezza,
know-how e
costi
Percorso 1 Percorso 2
Riassumendo:
Esecuzione
2° e 3° Livello
dell’Assessment
Reimpiego del
SI componente
Fit for SI
Aumenta il service
livello di Riduzione dei
Assessment parametri di design
NO
NO NO SI
Rerate
Ripara/ Documentare
Sostituisci i risultati
Esso si basa sul calcolo degli sforzi risultanti da diverse condizioni di carico e
sul successivo confronto con i valori ammissibili classificati a seconda del
componente, del carico all’origine dello stato di stress e della specifica del
materiale18. Inoltre, nel caso di FFS la sua applicazione è limitata a causa della
difficoltà di stabilire lo stress limite per i componenti danneggiati.
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Permette una stima più accurata della capacità di carico del componente,
attraverso un’analisi non lineare degli sforzi, valutando i limiti di carico elastico e
plastico, le deformazioni caratteristiche del componente e l’influenza dei
fenomeni di fatica e di creep.
4.2
4.3
18
L’appendice B.1 della API 579 riporta una panoramica dell’analisi degli sforzi, classificata in
funzione della tipologia del difetto.
La Rlife nel caso di corrosione generalizzata è calcolata come rapporto fra il
“future corrosion allowance” (FCA) e il Crate stimato dai modelli predittivi della
velocità di corrosione oppure sulla base dei dati progressivi di spessore resi
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Si evidenziano due criteri di massima per la valutazione della Rlife: quello basato
sul calcolo dello spessore di parete minimo “Thickness Approach” e quello
basato sul calcolo della massima pressione operativa “MAWP Approach”.
Tale metodo basa il calcolo della Rlife sullo spessore minimo richiesto per le
condizioni di esercizio (tmin)19, sulla media degli spessori misurati con l’ispezione
(tam) e sulla stima della velocità di corrosione (Crate) (vedi paragrafo 3.2.1).
4.4
step 1 – calcolare tloss, sottraendo la media degli spessori misurati tam alla
precedente ispezione allo spessore nominale tnom:
4.5
19
Calcolato secondo quanto indicato al paragrafo A2 dell’appendice A del (Ref./5/).
20
Definiti al paragrafo 1.2.3.1.
21
Definiti al paragrafo 1.2.3.1.
step 2 – calcolare il MAWP, collegandolo all’incremento temporale della
vita di servizio del componente, utilizzando un “corrosion allowance”
effettivo (CAe)22 e lo spessore nominale per la sua valutazione;
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1.6. Rimedi
Al termine della procedura di FFS non sempre è possibile valutare la Rlife del
componente esaminato, oppure il suo valore così determinato è talmente ridotto
da escludere un impiego futuro alle condizioni di esercizio predefinite. In questi
casi è opportuno considerare la possibilità di intervenire sulle condizioni di
esercizio future implementando metodi atti a mitigare la velocità di corrosione
(per esempio attraverso il trattamento con inibitori di corrosione) al fine di
valutare la possibilità di contenere la progressione del danneggiamento futuro
entro valori praticabili.
22
“Corrosion Allowance” effettivo: ∙ .
23
Erosione, corrosione da CO2, corrosione in fessura, ecc
1.6.2. Rivestimenti protettivi
Viene riportata di seguito una sintesi delle procedure di FFS assessment nei
casi di corrosione generalizzata e localizzata. Nella norma API 579 tali casi
fanno entrambi riferimento al meccanismo di corrosione da CO2 che può avere
un carattere più o meno localizzato a seconda dell’uniformità dello spessore di
parete nell’area corrosa. In particolare all’aumentare della disomogeneità dello
spessore si passa dal caso generalizzato a quello localizzato.
seguenti condizioni:
il componente in esame:
Caso (a) – lettura dei dati con “Point Thickness Reading” (PTR)
24
.Vedi la sequenza delle operazioni riportate nel “flow chart” di pag. 4-22 del (Ref. /5/).
25
Vedi paragrafo 1.3
26
Il calcolo di tmin è effettuato con le modalità riportate al par. A.2 dell’annex A del (Ref. /5/),
nella quale sono anche evidenziate le relazioni di calcolo di alcuni componenti secondo i codici
di design originali (ASME e API).
di spessimetrie, la deviazione standard (STD) e il coefficiente di
covarianza (COV)27:
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4.6 ∑ ,
4.7 ∑ ,
,
4.8
step 3 – verificare che il valore della COV sia inferiore al 10%, per le
ragioni indicate al paragrafo 1.3.1;
step 4 – verificare l’accettabilità del difetto al 1° livello di assessment
utilizzando le relazioni riportate nella tabella 1.1, in funzione del parametro
utilizzato per l’assessment.
Tabella 1.1: Relazioni per la verifica dell’accettabilità del difetto al 1° livello di assessment nel
caso generalizzato con lettura dei dati PTR
Caso (b) – lettura dei dati con “Critical Tickness Profile” (CTP)
27
Nelle relazioni 1.5, 1.6 e 1.7 – N corrisponde al numero di campioni, trd,i all’i-esimo spessore.
28
La 1.9 può essere utilizzata per superfici cilindriche, coniche, sferiche, Tanks atmosferici e di
bassa pressione.
29
La 1.10 è utilizzata per superfici cilindriche, coniche, sferiche ed il calcolo del MAWPr è
effettuato considerando come spessore la quantità (tam-FCA) con le relazioni riportate al par.
A.2 dell’annex A del (Ref. /5/).
La 1.11 è utilizzata nel caso di Tank atmosferici e di bassa pressione ed il calcolo del MFHr è
basato sullo spessore (tam-FCA) con le relazioni riportate al par. A.2 dell’annex A del (Ref. /5/).
L’utilizzo di questo metodo di acquisizione di dati è connesso ad una verifica
geometrica dell’area corrosa, che ci permette di stabilire se tale area rientra nel
caso di corrosione generalizzata o localizzata. Tale verifica confronta le
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4.14 R
4.15 L Q Dt
Numericamente tsam e tcam, sono determinate con una procedura grafica basata
sugli spessori letti agli estremi della lunghezza L, rispettivamente nelle direzioni
s e c, posizionando il centro della lunghezza L in corrispondenza dello spessore
minimo misurato tmm. Tali spessori saranno utilizzati per calcolare le aree A1 e
A2 evidenziate in figura 1.11.
30
L’utilizzo della 1.12 o della 1.13, dipende dai dati a disposizione. Se abbiamo possibilità di
misurare lo spessore lontano dalla zona di corrosione e quindi valutare trd utilizziamo la 1.13.
,
31
Se → 1.123 ⁄
1 ;se → 50.Vedi tab.4.5 (Ref. /5/).
Seguendo lo schema a blocchi32 riportato nella figura 1.12, si evince come dal
confronto di s e L si effettuano delle scelte da cui dipende la corretta tipologia di
procedura di assessment da utilizzare.
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Figura 1.11: Esempio di calcolo di tam, valido sia per la direzione longitudinale s che
circonferenziale c.
Caso (b.1) – s ≤ L
In questo caso la verifica di accettabilità delle dimensioni del difetto può essere
eseguita con diverse modalità a seconda del grado di conservatività, in funzione
del quale si utilizzano valori dello spessore diversi per l’assessment:
Approccio conservativo
32
Tale schema è ripreso in parte dallo schema logico di figura 4.2 del (Ref./5/).
LETTURA DEI DATI CON (CTP) – APPROCCIO CONSERVATIVO
PARAMETRO DELL’ASSESSMENT VERIFICA DI ACCETTABILITA’
1°
L [1.16]
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33
I tmm : [1.17]
V [1.18]
E
; [1.19]
L
L 34
MAWP o MFH [1.20]
O [1.21]
Tabella 1.2: Relazioni per la verifica dell’accettabilità del difetto al 1° livello nel caso
generalizzato con lettura dei dati CTP – approccio conservativo
33
La 1.16 e la 1.17 sono utilizzate nel caso di superfici cilindriche o coniche; la 1.18 è impiegata
per le superfici sferiche e per i componenti dei recipienti di bassa pressione.
34
La 1.19 è utilizzata per le superfici coniche e cilindriche, e MAWPCr e MAWPLr sono ottenuti
rispettivamente utilizzando come spessore le quantità (tmm-FCA); la 1.20 è riferita alle superfici
sferiche e il calcolo di MAWPr è fatto considerando come spessore (tmm-FCA); la 1.21 è
utilizzata per i serbatoi atmosferici e in bassa pressione ed il calcolo del MFHr è basato sullo
spessore (tmm-FCA).
35
La 1.22 e la 1.23 sono utilizzate nel caso di superfici cilindriche e coniche, per le quali è
necessario una verifica del difetto nella direzione longitudinale e in quella circonferenziale; la
1.24 per le superfici sferiche, la 1.25 per i serbatoi atmosferici e di bassa pressione.
36
La 1.26 è utilizzata per le superfici coniche e cilindriche, e MAWPCr e MAWPLr sono ottenuti
rispettivamente utilizzando come spessore le quantità (tsam-FCA) e (tcam-FCA), per le verifiche
del difetto nella direzione longitudinale e circonferenziale; la 1.27 è riferita alle superfici sferiche
e il calcolo di MAWPr è fatto considerando come spessore ( min[ tsam; tcam]-FCA).
Assessment
completo
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NO
Valutare
Superficie SI l’estensione
cilindrica, circonferenziale del
conica difetto – 1° livello
caso localizzato
L’estensione
longitudinale
del difetto è
accettabile
SI
L’acquisizione
dei dati è
s≤L
effettuata
mediante CTP
NO
Valutare le seguenti
possibilità
Verifica utilizzando
1° e 2° livello del
caso localizzato
Verifica utilizzando
1° e 2° livello del
caso generalizzato
SI Il componente NO
è accettabile
Figura 1.12: schema logico per la scelta del caso di assessment in funzione di s e L.
1.7.1.2. 2° livello di FFS assessment
Caso (a) – lettura dei dati con “Point Tickness Reading” (PTR):
Valgono ancora i punti 1, 2 e 3 visti al caso (a) del paragrafo 1.7.1.1. del 1°
livello. Le relazioni per la verifica di accettabilità del difetto sono riportate invece
nella tabella 1.4.
Tabella 1.4: Relazioni per la verifica dell’accettabilità del difetto al 2° livello nel caso
generalizzato con lettura dei dati PTR
Caso (b) – lettura dei dati con “Critical Tickness Profile” (CTP)
37
La 1.31 è valida per le superfici coniche e cilindriche. Per il calcolo di MAWPCr si utilizza come
spessore (tam-FCA)/RSFa; per il calcolo di MAWPLr si utilizza come spessore (tam-tsl-FCA)/RSFa
nella quale per il calcolo di tsl si rimanda alla appendice A.7 del (Ref. /5/). La 1.32 è impiegata
per le superfici sferiche. Il calcolo di MAWPr si basa sullo spessore (tam-FCA)/RSFa. Mentre la
1.33 è riferita ai serbatoi atmosferici e per il calcolo di MFHr si usa lo spessore (tam-FCA).
Approccio conservativo
O [1.38]
[1.39]
Tabella 1.5: Relazioni per la verifica dell’accettabilità del difetto al 2° livello nel caso
generalizzato con lettura dei dati CTP – approccio conservativo
2° ∙ [1.41]
L s c
t am et am ;
I [1.42]
V ∙
E [1.43]
L
L ;
[1.44]
O
MAWP o il MFH39
[1.45]
[1.46]
Tabella 1.6: Relazioni per la verifica dell’accettabilità del difetto al 2° livello nel caso
generalizzato con lettura dei dati CTP – media degli spessori
38
Le relazioni 1.37, 1.38 e 1.39 hanno gli stessi campi di applicazione del 1° livello con la
differenza che la MAWP e il MFH sono calcolati utilizzando come spessore la quantità (tmm-
FCA)/RSFa.
39
Nella 1.44 utilizziamo come spessore le quantità (tsam-FCA)/RSFa per MAWPCr e (tcam-tsl-
FCA)/RSFa per MAWPLr; nella 1.45 il calcolo di MAWPr è fatto considerando come spessore il
(min[ tsam; tcam]-FCA)/RSFa; la 1.46 è identica alla 1.28.
seguendo il diagramma logico di figura 1.12, si valuta il componente
passando al caso localizzato sviluppato al paragrafo 1.7.2;
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40
Vedi i rimedi riportati al paragrafo 1.7.
l’assessment e l’accettabilità dei livelli sono basate sul concetto di media degli
spessori misurati, mentre nel caso seguente si basano sul “RSF”.
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Per quanto riguarda i difetti che rientrano nella categoria di perdita localizzata
del metallo, essi si suddividono in due principali categorie:
“Local Thin Area” (LTA): Difetti localizzati sulla superficie del componente e
per i quali la lunghezza dell’area danneggiata è dello stesso ordine di
grandezza della larghezza. Le grandezze rilevanti per l’assessment saranno
ancora le dimensioni s e c del difetto, viste al paragrafo 1.2.2;
Figura 1.12: Dimensioni caratteristiche dei difetti di groove per il caso particolare di una
superficie cilindrica (Ref ./5/)
Nella figura 1.12 si distinguono la lunghezza assiale gl, la larghezza gw, la
lunghezza radiale gr e l’orientazione β per il caso particolare di un componente
cilindrico. Il calcolo delle grandezze caratteristiche s e c, nel caso di difetto di
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4.47
4.48
Le condizioni da verificare per procedere con questo livello sono le stesse viste
nel caso di corrosione generalizzata al paragrafo 1.7.1.1. Inoltre, i dati a
disposizione devono permettere di: valutare la resistenza meccanica residua
del componente e di verificare i limiti dei parametri operativi. Altrimenti è
necessario ricorrere all’impiego del 3° livello. Per confermare l’utilizzo del 1°
livello, occorre anche verificare le seguenti relazioni42:
4.49 0.20
4.50 2.5
4.51 1.8
41
Vedi i casi di disposizione assiale e circonferenziale del difetto, riportati nella figura 1.12.
42
Per il calcolo di Rt utilizziamo la 1.14. Nella 1.51 viene calcolato la distanza minima che deve
esserci tra il difetto considerato e una discontinuità geometrica. D è il diametro interno del
componente. Per lo spessore tc si utilizzano la 1.12 e la 1.13 a seconda dei dati a disposizione.
l’assessment si deve verificare la relazione 1.52. Diversamente, per
l’assessment del difetto si dovrà ricorrere alla sezione 9 del (Ref./5/).
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4.52 1
. ∙
4.53
Figura 1.13: diagramma utilizzato allo STEP 4 per stabilire l’accettabilità del difetto.
Se il punto individuato si trova sulla curva o oltre, allora l’estensione del difetto è
accettabile per operare alla MAWP calcolata allo step 3. In caso contrario si
deve procedere al calcolo del “RSF” secondo la 1.5444.
4.54
43
Per le relazioni di calcolo del MAWP vedere il paragrafo A2 dell’appendice A (Ref ./5/).
44
Nella 1.54 Mt è il “Folias factor” definito al paragrafo D.2.3 dell’appendice D (Ref. /5/).
Se RSF ≥ RSFa il difetto è accettabile per operare alla MAWP calcolata
allo step 3.
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. ∙
4.55
4.56 9
4.57 20
step 5.3 – in seguito alle verifiche dello step 5.2, si calcola il fattore di
resistenza alla trazione “TSF” del componente, definito dalla 1.61:
4.61 1
∙
Figura 1.14: diagramma utilizzato per stabilire l’accettabilità del difetto allo STEP 5.4.
A differenza del precedente è basato su una stima più accurata del “RSF”
attraverso la procedura riportata di seguito:
47
Nella 1.51, Ai è l’area della perdita di metallo associata alla lunghezza si e può essere
valutata utilizzando una tecnica di integrazione numerica. Mentre Ai0 = si·tc è l’area originaria
associata ad si, cioè quella che comprende sia la parte di spessore persa che quella rimanente.
Infine si dovrà scegliere il “RSFi” minimo tra tutti quelli misurati per
caratterizzare il punto considerato;
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4.62
step 3 – ripetere la procedura allo step 2 per tutti i punti, seguendo l’ordine
indicato allo step 1 e infine confrontare tutti i valori minimi del “RSFi” per i
punti analizzati. Si sceglierà tra questi il minore, che sarà utilizzato per
l’assessment.
A meno che siano presenti carichi supplementari non trascurabili, per la verifica
di accettabilità del livello si fa riferimento agli step 4 e 5 esaminati al paragrafo
1.7.2.2, utilizzando il “RSF” calcolato secondo la procedura riportata per il 2°
livello di assessment.
Invece, nel caso in cui siano presenti carichi supplementari48 non trascurabili –
vedi figura 1.16 – rispetto alla pressione interna del componente, si procede
48
I carichi supplementari possono essere dovuti all’azione di momenti flettenti o di torsione,
forze assiali e forze di taglio.
calcolando le tensioni principali σcm e σlm rispettivamente nella direzione
circonferenziale e longitudinale e a ricavare la tensione tangenziale 49.
Estratto della tesi di laurea svolta da Virgilio Santonicola, presentata il 20/11/2011 alla commissione No.7 delle Tesi di Laurea in Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo. Per richiedere l’intero elaborato: virgilio.santonicola@libero.it
Figura 1.16: Esempio di sezione cilindrica, caratterizzata da una perdita di metallo localizzata e
soggetta alla pressione interna e carichi supplementari.
4.63 3
4.64 3
4.65 ;
49
Per le relazioni di calcolo di σcm, σlm e si rimanda alla 5.26, 5.27, 5.28, 5.29 del (Ref./5/).
50
Nella 1.54: Hf è il fattore del carico ammissibile – Hf = 1 in tutti i casi e Hf = 3 quando ci sono
anche i carichi termici – Sa è il valore del carico ammissibile del componente determinato in
fase di design.
Al termine della verifica di accettabilità, come indicato per ogni livello di
assessment, nel caso di responso negativo si procede a valutare se riparare il
difetto, sostituire il componente oppure declassarlo. Altrimenti, passare al livello
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successivo di assessment.
51
Ultrasonic Thickness Measurement
2.1.1. Informazioni utili per l’assessment del componente
è un componente di tipo A;
è costruito secondo il codice ASME B&PV Section VIII – Division 1;
non è caratterizzato da condizioni cicliche di esercizio. Quindi si esclude la
presenza di eventuali fenomeni di fatica;
tutti i carichi supplementari risultano trascurabili rispetto al carico
principale esercitato dalla pressione interna;
la temperatura e la pressione di esercizio riportate nella tabella 2.1
escludono fenomeni di creep per il materiale del componente;
la zona corrosa cerchiata nella figura 2.1 è lontana da discontinuità
strutturali – valvole, ugelli, superfici coniche, gomiti, etc.
DATI DI PROGETTO
52
Il valore limite del carico di snervamento è riportato in funzione della tipologia di materiale e
della temperatura di esercizio nella tabella 1A del codice ASME BPVC 2007 Section II – Part D
pag.12
53
Il valore dell’efficienza dei giunti saldati è calcolato secondo i valori riportati nella tabella UW-
12 del codice ASME BPVC Section VIII – Division 1.
2.2. Dati d’ispezione
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L’analisi ispettiva del Vessel è stata eseguita mediante il metodo di misura dello
spessore di parete ad ultrasuoni (UTM). I risultati di tale ispezione sono stati
sufficienti per consentire lo sviluppo della valutazione di “fitness for service”.
Nella figura 2.1 sono indicati i punti di ispezione del vessel e l’area cerchiata in
verde è quella valutata in questo esempio pratico.
A N
H B
G Vessel C
F D
Figura 22.1: Indicazione dei punti del Vessel ispezionati. L’area cerchiata in verde è quella
presa in considerazione per l’assessment.
Per l’area cerchiata in figura 2.1 è stata fornita una griglia di misurazioni lungo i
piani longitudinale e circonferenziale del Vessel, tipo quelle indicate al
paragrafo 1.2.2.
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M1 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25
M2 25 22.0 19.0 18.7 18.7 21.0 19.0 19.0 25 18.7
M3 25 19.0 21.0 18.2 18.1 18.7 18.8 22.0 25 18.1
M4 25 19.5 20.5 19.2 20.0 19.0 21.0 19.0 25 19
M5 25 21.0 20.0 19.0 17.2 19.0 17.8 18.7 25 17.2
M6 25 19.1 19.1 20 19 19.1 18.1 21 25 18.1
M7 25 18.8 17.4 21 18.5 19 18.1 19.2 25 17.4
M8 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25
CTP
25 18.8 17.4 18.2 17.2 18.7 17.8 18.7 25
Longitudinale
Dalla lettura dei dati lungo i piani d’ispezione longitudinali Mi e lungo quelli
circonferenziali Ci, si ricavano i valori degli spessori riportati nella tabella 2.2.
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Figura 2.3: Vista tridimensionale dell’area corrosa del Vessel 1st V-10
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Figura 2.4: Vista tridimensionale laterale dell’area corrosa del Vessel 1st V-10
2.2.1. CTP – “Critical Thickness Profile”
Dai valori misurati dello spessore di parete e dai CTP ricavati, si evidenzia che nell’area
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Di conseguenza vi è la necessità di avviare una verifica di “fitness for service” per valutare
se il componente può restare in esercizio e per quanto tempo ancora, oppure occorre
sostituirlo. Per tutte le valutazioni si farà riferimento alla data di Gennaio 2011 in cui è
stata eseguita l’ispezione.
Seguendo lo schema logico di figura 1.2 del (Ref./5/), prima di iniziare la procedura per
l’assessment del componente, si devono valutare alcuni parametri caratteristici.
54
Il raggio R utilizzato per il calcolo del tmin meccanico è pari: ⁄2
55
Il raggio R=Rfuture riportato nelle relazioni di tabella 2.4: ⁄2 1373.75
# FORMULA VALORE
FCA ∙ 2.25mm
56 22.75mm
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20.68
0.6
; 20.68
10.22
2 0.4
15.05
0.6 ;
15.05
2
30.61
0.4
Minimo spessore dai dati di tabella 2.2 17.2mm
0.657
2
57. .
1 220.07
1.123 1 0.88
1 ⁄
Tabella 2.4: Valori e ralzioni dei parametri utili per l’assessment
Per la validità delle relazioni utilizzate per il calcolo di tmin e MAWP occorre verificare la
2.1, 2.2 e la 2.3.
In funzione dei parametri riportati alla tabella 2.4, le relazioni sono tutte verificate.
56
Nella quale il LOSS corrisponde alla quantità di metallo persa lontana dalla zona corrosa, che come si
evince dalla tabella 2.2 è pari a zero. Infatti, ai limiti dell’area corrosa si è rilevato il valore dello spessore
nominale del componente.
57
RSFa=0.9 essendo il Vessel 20-V-210 progettato secondo il codice ASME Section VIII – Division 1, come
indicato nella tabella 2.3 del (Ref./5/). Q è calcolato considerando che 0.5868 0.9
Calcolo degli spessori incogniti t1 e t2, individuati sul CTP longitudinale (Fig. 2.7)
.
17.4 18.8 17.4 17.68mm
.
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.
2.4 17.90
.
.
17.4 25 17.4 18.92mm
19 17.2⁄2 50 905
2.5 18.02
.
Sulla base di quanto riportato nel paragrafo 1.2.2, le dimensioni s e c sono date
dall’intersezione dei rispettivi CTP con il valore dello spessore critico utilizzato per
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l’assessment tc. Facendo riferimento alla figura 2.5 e ricordando la spaziatura della griglia
è di 50mm, la lunghezza s è pari a:
2.6 364mm
2.7 317,14
364 220.07
Si procede alla verifica di accettabilità del difetto a partire a partire dal caso con grado di
conservatività maggiore.
APPROCCIO CONSERVATIVO
# VERIFICA FFS
1° 14.95 20.68
tmm NO
L 14.95 10.22
I
V
E 9.92 ;
L
0.6
L MAWP NO
O
2 20.07 9.92 15.05
0.4
Tabella 2.7: Risultati FFS al 1° livello – Approccio conservativo
APPROCCIO CONSERVATIVO
# VERIFICA FFS
2° ∙ 14.95 18.61
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tmm NO
L
I ∙ 14.95 9.20
V
E
L / 11.02 ;
L 0.6 /
O MAWP NO
2 / 22.30 11.02 15.05
0.4 /
Tabella 2.8: Risultati FFS al 2° livello – Approccio conservativo
2° ∙ 15.65 18.61
tams e
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NO
L tamc
I ∙ 15.77 9.20
V
E
L / 11.53 ;
L 0.6 /
O
MAWP NO
2 / 23.54 11.53 15.05
0.4 /
Tabella 2.10: Risultati FFS al 2° livello – Media degli spessori
Seguendo l’indicazione del diagramma logico di figura 1.12, in alternativa alla mancata
verifica del difetto come caso generalizzato, si può valutare l’area nel caso di s>L secondo
la procedura di attacco localizzato.
L’area danneggiata può essere classificata come una “LTA”, poiché le dimensioni
longitudinale e trasversale, ricavate rispettivamente dalle relazioni 2.6 e 2.7, sono simili:
2.9 0.20
2.10 2.5
2.11 1.8
Considerando i valori calcolati, riportati nella tabella 2.4, tutte e tre le condizioni di validità
sono verificate.
Noto il rapporto caratteristico dello spessore rimanente Rt, si valuta anche il parametro
caratteristico della lunghezza longitudinale del difetto λ, espresso dalla relazione 4.53. Noti
Rt e λ si verifica l’accettabilità del difetto in questa direzione, utilizzando il diagramma di
figura 2.9.
. ∙
2.12 1.87
Verifica longitudinale del difetto
1
0.9
0.8
0.7
0.6
Rt
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
λ
Figura 2.9: Diagramma per la verifica di accettabilità dell’estensione longitudinale del difetto
58
Nella 2.33 Mt è il “Folias Factor” definito al paragrafo D.2.3 dell’appendice D del (Ref./5). Per l’espressione
parametrica di Mt in funzione di λ, si fa riferimento all’espressione riportata nella tabella 5.2 del (Ref./5/).
2.13 1
Di conseguenza è necessario calcolare un valore della MAWPr ridotto definito dalla 2.14.
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.
2.14 15.05 14.08
.
2.15 0.842
Il valore così ottenuto soddisfa il criterio di verifica dell’estensione longitudinale del difetto
Per la geometria cilindrica del vessel, occorre procedere alla verifica della dimensione del
difetto nella direzione circonferenziale. Si valuta, quindi, il parametro caratteristico λc della
dimensione del difetto in questa direzione, la cui conoscenza è alla base di questa verifica.
.
2.17 1.63
L’utilizzo del 1° livello di assessment deve essere verificato per mezzo delle relazioni 2.18,
2.19, 2.20, 2.21 e 2.22
2.18 9 → 1.63 9
2.19 ⁄ 20 → 120.77 20
Sulla base dei valori riportati nella tabella 2.4, questi criteri sono tutti verificati.
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1.187
Figura 2.10: Diagramma per la verifica della dimensione circonferenziale del difetto.
Accertata l’applicabilità del 1°livello, si procede alla stima del fattore di resistenza alla
trazione (TSF) del componente
2.23 1 1.187
noto RSF dalla relazione 2.15 e considerando i parametri Ec e EL pari a 0.85, ossia uguali
all’efficienza dei giunti saldati riportata nella tabella 2.1.
Nella figura 2.10 sono riportate le curve di accettabilità λc - Rt, parametrizzate al valore di
TSF, in accordo alle relazioni riportate nella tabella 5.4 della norma API 579 (Ref./5/). Su
questo diagramma, il punto di coordinate λc=1.63 e Rt=0.657 si posiziona sopra la curva
limite di accettabilità individuata dal parametro TSF=1.187. Risulta così verificata
l’accettabilità del difetto anche in direzione circonferenziale.