Sei sulla pagina 1di 45

Dr.

ssa Paola Palmero 10/10/2011


Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Sostenibilità di processi e prodotti

nei materiali per l’Architettura

Parte 1: INTRODUZIONE

L’impatto dei materiali costruttivi

Gli edifici hanno un rilevante impatto sull’ambiente:

- circa il 10% dell’economia mondiale dedicata agli edifici


(costruzione, funzionamento,
(costruzione funzionamento arredamento…)
arredamento )
- ogni anno, 3 miliardi di ton di materie prime vengono
trasformate in fondazioni, pareti, condutture e finiture;

Æ enorme consumo di risorse: 1/6 del prelievo di acque dolci


mondiale; ¼ del raccolto globale di legname; 2/5 del flusso
totale di materiali ed energia
Æ Consumo di energia
Æ Inquinamento di aria e acqua
Æ Ridotta disponibilità di materie prime (granito e marmo) ne
aumenta il costo;
Æ Necessità di manutenzione e/o sostituzione; alla demolizione,
spesso i materiali in discarica.

1
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’impatto dei materiali costruttivi

Costruzione “sostenibile”: con materiali che minimizzano l’uso delle


risorse naturali, durevoli e riutilizzabili.

Alcuni criteri di selezione:

- RIUSO dei materiali/componenti: prodotti durevoli RECUPERATI e


RIUTILIZZATIÆ VUOTO A RENDERE!
- Impiego di materiali con contenuto RICICLATO: evita che
vengano inclusi nel processo di trattamento dei rifiuti solidi e limita
il consumo di materie prime;
- Impiego di materiali RINNOVABILI: legno, fibre vegetali, lana.
Sostituibili nell’arco di alcune decine di anni dopo il raccolto.
- Impiego di materiali AUTOCTONI: a ridotta energia incorporata,
per ridotti costi di trasporto;
- Impiego di materiali localmente ADEGUATI: es. materiali a
massa termica elevata in località con gradienti termici giornalieri
elevati

Impiego di materiali RICICLABILI:


L’impatto dei materiali costruttivi
1) METALLI: riciclabili se separati (es. acciaio, Al, Cu).
Æ Riciclo dell’acciaio riduce del 50-70% l’energia e l’inquinamento
derivanti dalla produzione di acciaio.
Æ Rifusione AlÆ riduzione dell’85% dell’Energia. Oggi il 48% dell’Al
proviene dal riciclo

Æ Con 37 lattine Æ 1 caffettiera


Æ Con 70 lattine Æ 1 padella
Æ Con 800 lattine Æ 1 bicicletta

2
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Impiego di materiali RICICLABILI:


L’impatto dei materiali costruttivi
2) MATERIE PLASTICHE: riciclabili nella maggior parte, ma
limitazioni per difficoltà di separazione delle tipologie. Inoltre,
additivi, rivestimenti e coloranti ne rendono difficile il riciclo.

Modalità di riciclo
delle materie plastiche:

a) Uso del materiale plastico come materia prima secondaria per


ottenere profilati, tubi, vasi, telai, innaffiatoi..;

b) Uso del materiale come materia prima, scomponendola nei sui


componenti gassosi per produrre metanolo o gas di sintesi;

c) Bruciati negli inceneritoriÆ reazione esotermica che permette


recupero del potenziale termico, risparmiando petrolio o altro
combustibile fossile

RICICLO L’impatto
di MATERIE PLASTICHE:
dei materiali costruttivi
Dai POLIMERI TERMOPLASTICI macinati Æ granuli o scaglie da
utilizzare nella produzione di nuovi manufatti;

Dai POLIMERI TERMOINDURENTI macinati Æ cariche inerti nella


lavorazione di polimeri termoindurenti/termoplastici vergini, o
riempitivi
i i i i per altri
l i prodotti
d i (non
( possono essere rilavorati
il i essendo
d
infusibili)

Fasi del processo:


- Raccolta
- Separazione
- Triturazione
- Lavaggio
- Macinazione
- Essiccamento e stoccaggio in silos
- Granulazione (estrusore con piastra
forata, con fori di 2-4 mm di diametro.
“Spaghetti” (fili estrusi) fusi in uscita,
tagliati da lame trasversali dopo
raffreddamento

3
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’impatto dei materiali costruttivi


Impiego di materiali RICICLABILI:

3) VETRO: riciclabile se separato ed incontaminato. Riduzioni


marginali di consumo di energia (rifuso a 1600°C!!), ma
sa agua d a de
salvaguardia delle
e materie
ate e pprime.
e

4) LEGNO MASSICCIO: riciclabile se recuperato e sottoposto a nuove


operazioni di segatura. Prodotti ideali: componenti multistrato,
pannelli, infissi, battiscopa, infissi (se facilmente rimuovibili)

5) CLS, ARGILLA e prodotti per la muratura: difficilmente riciclabili.


Se ridotti in frammenti, usati come riempitivi granulari (es.
sottofondi stradali)

6) PIETRA: riciclabile se frantumata in ghiaia

categoria descrizione esempi

1 m. riutilizzabili (stesso Mattoni pieni, lastre in


uso) pietra, tubi di Cu, finestre
2 m. riciclabili o Legno,
g , tavolame,, canna
biodegradabili palustre, canapa, lana,
paglia, pietre naturali,
argilla, mattoni crudi
3 m. riciclabili solo tramite Laterizio, CLS, derivati del
altri pr. di trasformazione legno non trattati
4 m. riciclabili solo in Materie plastiche, m.
processi problematici composti non separabili
5 m. non riciclabili (da Pitture sintetiche, collanti,
distruggere) mastici, schiume

4
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Gli “Edifici verdi”

Strutture progettate, costruite, ristrutturate ed usate in


maniera ecocompatibile ed energeticamente efficiente.

CRITERI:

-Impiego di risorse naturali e conservazione dei materiali


(minimizzazione delle risorse non rinnovabili e usando materiali a
basso impatto ambientale)

- Controllo della qualità dell’aria interna e dell’ambiente

-Efficienza energetica (uso di fonti rinnovabili di energia)

-Riduzione e gestione dei rifiuti

-Ottimizzazione delle fasi di costruzione e manutenzione

Il benessere abitativo

Æ CLIMA INTERNO

Æ QUALITA’ DELL’ARIA

Il benessere IGROTERMICO

Æ TEMPERATURA

Æ UMIDITA’

5
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

IAQ = Indoor Air Quality


IEQ = Indoor Environmenal Quality

INQUINAMENTO
Q INDOOR:

“Qualsiasi alterazione delle caratteristiche chimico, fisiche e


biologiche dell’aria, determinata sia da variazioni di
concentrazione dei suoi normali costituenti sia, e
soprattutto, dalla presenza di sostanze estranee alla sua
composizione, in gradi di produrre effetti di danno/molestia
all’uomo.

Presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti


fisici, chimici e biologici, naturalmente non presenti
nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”

ARIA INTERNA 10 VOLTE più inquinata di quella esterna!!

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

IAQ : rilevanza significativa per il benessere degli occupanti


degli ambienti confinati.

Comuni SORGENTI di inquinamento:


q

- PERSONE/ATTIVITA’ UMANE (respirazione, sudore, odori,


tabacco…)
- IMPIANTI RISCADAMENTO/CLIMATIZZAZIONE
- APPARECCHIATURE/MACCHINARI (fotocopiatrici, stampanti laser)
- STUFE a gas, kerosene, legna Æ NO, NOx, CO
- ARIA ESTERNA
- MATERIALI DA COSTRUZIONE/ARREDO/ELEMENTI PER LA
FINITURA

Tabacco: combustione produce 4700 composti chimici, come gas e


particolato (nicotina, idroc. Aromatici, formaldeide, NOx, SO2, CO,
As, HCN, etc.)

6
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

Aria fresca: 79% N2, 21% O2, 0,03% CO2

Processi metabolici ((respirazione):


p ) consumo di O2 rilascio di CO2
Æ Nel sonno, ↓ dell’O2 al 16% ed ↑ della CO2 tra 3-4.5% Æ cattivi
odori, sonnolenza, cefalea
Æ Valore di Pettenkofer = CO2 > 0,1%: ARIA CONSUMATA!

Necessità di ricambio frequente dell’aria Æ Norma europea prEN


13779 definisce 4 categorie di aria:

Tasso di aria esterna (m3/h) necessario secondo prEN 13779
Categoria aria Zona non fumatori Zona fumatori 
Ambienti  1  > 54  >108 
abitativi 2  36‐54  72‐108 
3  22‐36  43‐72 
4  <21  <43 

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

VOC: composti organici volatili (HC alifatici, aromatici,


clorurati, cicloalcano, aldeidi, terpeni, olefine, alcoli esteri e
chetoni)

- Emessi da alcuni materiali costruttivi


- FINITURE tra i principali emettitori, per > esposizione a ricambi
d’aria e a variazioni di T e umidità
- Possibilità di reazione con VOC derivanti da altri materiali, con
formazione di sostanze tossiche

- Nocivi per inalazione ed esposizione


- Effetti di tipo acuto e cronico Æ narcotici e depressivi;
i it ti per lla pelle,
irritanti ll occhi,
hi apparato
t respiratorio.
i t i

- In talune condizioni di T ed umidità Æ sostanze nutritive per


muffe e batteriÆ produzione di MVOC (VOC di origine
microbica)Ænocivi per inalazione di spore fungine contenenti
micotossine.

7
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

Valori di concentrazione dei VOC in relazione ai possibili


effetti sulla salute

Range di concentrazione
R di t i Eff tti
Effetti
3
(μg/m ) 
< 200  Comfort 
200‐3.000  Possibile insorgenza di varie 
patologie 
3.000‐25.000  Discomfort 
>25.ooo  Tossicità

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

VOC Æ formaldeide

-Gas incolore con caratteristico odore


pungente e con un forte potere irritante.
irritante
-Comune VOC e possibile cancerogeno
-Contenuta in molti solventi e collanti

- Se reagisce con UREA, a T ambiente può sviluppare VOC tossici.

Elementi a rischio di emissione: PANNELLI COMPENSATI (armadietti


cucine, piani di lavori, scaffalature e mobili, fabbricati da pannelli
tamburati tenuti insieme da adesivi a base di formaldeide), ),
TRUCIOLARI, SCHIUME TECNICHE, TAPPETI, TENDAGGI

Emissione continua all’interno delle abitazioni per anni dopo


l’applicazione dei prodotti, con effetti nocivi sulla salute.

Assorbite da tappeti e tessuti e successivamente rilasciate.

8
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

DECRETO del 10 ottobre 2008 del Ministro Lavoro, Salute e Politiche


Sociali stabilisce le “disposizioni atte a regolare l’emissione di aldeide
formica da pannelli a base di legno e manufatti con essi realizzati in
ambienti di vita e soggiorno”

Æ VIETA la commercializzazione di prodotti finiti con conc. di


formaldeide > di 0,1 ppm (o a 0,124 mg/m3)

Contenuto di formaldeide determinabile con BIOSENSORI

Norma europea EN 120 prevede 3 classi distinte: E1, E2, o E3 (con la


classe E1 che identifica i pannelli legnosi con la minore emissione).

Marcatura CQA-Formaldehyde E1Æ rilasciato a prodotti (pannelli in


legno e derivati) che rispettano i limiti previsti dalle normative
internazionali (0,12 mg/m3).

Certificazione subordinata a monitoraggio continuo del processo di


produzione

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

VOC Æ pentaclorofenolo (e suoi sali Æ pentaclorofenolato di K)

Biocida di sintesi, conservanti del legno nella realizzazione di pali,


palificazioni recinzioni e rivestimenti
palificazioni, rivestimenti.
Conferiscono completa impermeabilità al legno Æ usati nella
produzione di pavimenti e superfici esposte all’acqua e vapore

In fase di produzione può sintetizzare prodotti secondari tra cui


diossine.

Effetti diversi in funzione del tipo di esposizione.


Per INALAZIONEÆ tosse,, vertigini,
g , sonnolenza,, febbre,, problemi
p
respiratori
Per CONTATTO CUTANEO Æ arrossamenti e vesciche
Per INGESTIONE Æ crampi addominali, diarrea, nausea, vomito

9
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

VOC Æ pentaclorofenolo (e suoi sali Æ pentaclorofenolato di K)

Æ DM del 26 febbraio 2006 Æ fissa il limite di esposizione


professionale a 64 sostanze, tra cui il fenolo (7.15 mg/m3, a
20°C e 101,3 kPa.
Non dà limiti per il pentaclorofenolo

Æ Etichettatura ECOLABEL, con < a 0,05 ppm

ÆMarchiatura CE per pavimenti in legno Æ se PCF > di 5


ppm, da riportare tale dicitura sull’etichetta

Prodotti contenenti PCF da trattare/smaltire come RIFIUTI


SPECIALI

Qualità dell’aria negli ambienti confinati


Classi di composto a cui associare le sostanze emesse che si possono trovare in un a.c.

CLASSI DI COMPOSTO  PRINCIPALI  PRINCIPALI FONTI 


SOSTANZE 
Id
Idrocarburi aromatici
b i ti i B
Benzene Vernici
V i i
Toluene  Pitture 
Xilene  Colle 
Smalti 
Lacche 
Idrocarburi alogenati  Pentaclorofenolo Trattamento 
protezione legno
protezione legno 
Alcoli  Etanolo  Vernici 
Metanolo  Diluenti 
Aldeidi  Formaldeide  Fungicidi 
Acetaldeide  Isolanti 
Resine 

10
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

LIVELLI DI EMISSIONE:

I controlli riguardano i prodotti da costruzione nelle fasi:


1)) INSTALLAZIONE Æ p per operai
p e occupanti
p edificio. I
costruttori devono fornire le schede tecniche di sicurezza
dei materiali
2) OCCUPAZIONE EDIFICIO
3) MANUTENZIONE E SMANTELLAMENTO

EFFETTI CORRELATI:
- ASSORBIMENTO da parte di materiali rugosi e porosi
- UMIDITA’ E TEMPERATURA Æ accelerano il deterioramento
dei materiali; la T favorisce l’emissione degli inquinanti,
l’umidità la crescita microbica;
- PULIZIA Æ se inadeguate possono provocare alterazione
della pavimentazione e contatto con le sost. chimiche dei
prodotti per la pulizia

Valori guida
P lle
Per
concentrazioni
di sostanze
pericolose
nell’aria interna

11
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Valori di VOC in a.c. per diversi prodotti ed in relazione al


periodo temporale di misurazione

PRODOTTO  DESCRIZIONE VOC g/m2‐h MODALITA’ DI 


MISURA 
Pannello in  64  Misura sul 
silicato di Ca  prodotto pronto 
per la posa in 
opera 
cartongesso 
Pannello in  26  Misura sul 
gesso prodotto pronto
prodotto pronto 
per la posa in 
opera 

PRODOTTO  DESCRIZIONE  VOC g/m2‐h  MODALITA’ DI 


MISURA 
Mattonella in  73  Misura sul 
CLS  prodotto pronto 
per la posa in 
opera 
Pavimento  22.280  “ 
vinilico 
Pavimento PVC 7034  “ 
P i
Pavimento  2000 “
gomma 
sintetica 
Pavimento  220  Misura dopo 1 
linoleum  mese dalla posa 
in opera 
pavimentazione
Pavimento  682  “ 
legno pino 
Pavimento  216  “ 
legno pino non 
trattato
sughero  805  Misura sul 
prodotto pronto 
per la posa in 
opera 
Moquette fibre  83  “ 
naturali 
Moquette fibre  120  “ 
artificiali 

12
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

PRODOTTO  DESCRIZIONE  VOC g/m2‐h  MODALITA’ DI 


MISURA 
Colla per  271.000  Misura dopo 24 
pavimenti  ore dalla posa in 
(generica)  opera 
Adesivo per
Adesivo per  220.000 “
pavimenti 
(generico) 
Adesivo per  90.000  “ 
moquette 
adesivo  (generico) 
Adesivo per  698  “ 
moquette a 
bassa 
concentrazione 
di VOC 
Primer adesivo 6,1  Misura dopo 7 
giorni dalla posa 
in opera 

PRODOTTO  DESCRIZIONE  VOC g/m2‐h  MODALITA’ DI 


MISURA 
Pittura acrilica 430  Misura sul 
prodotto pronto 
per la posa in 
opera 
idropittura  239  “ 
idropittura 3,2 Misura a 7
Misura a 7 
giorni dalla posa 
in opera 
Colorante  10.000  Misura sul 
(mordente) per  prodotto pronto 
vernici  legno  per la posa in 
opera 
Colorante  100  Misura dopo 24 
((mordente) per 
)p ore dalla posa in 
p
legno  opera 
Finitura  9.000  Misura dopo 10 
poliuretanica  ore dalla posa in 
per legno  opera 
Finitura  100  Misura dopo 76 
poliuretanica  giorni dalla posa 
per legno  in opera 

13
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

PRODOTTO  DESCRIZIONE  VOC g/m2‐h  MODALITA’ DI 


MISURA 
Composti di  72.000  Misura sul 
origine plastica prodotto pronto 
per la posa in 
opera 
Composti di  26.000  “ 
sigillanti 
origine 
siliconica 
Sigillante  0,13  “ 
contenente 
uretano 
Pannelli legno  2.000  Misura sul 
truciolare  prodotto pronto 
contenente  per la posa in 
formaldeide  opera 
Pannelli legno  952  Misura dopo 24 
truciolare  ore dalla posa in 
contenente  opera 
formaldeide 
Pannelli legno  837  Misura dopo 
truciolare  144 ore dalla 
pannelli
contenente  posa in opera
formaldeide 
Pannelli legno  200  Misura dopo 2 
truciolare  anni dalla posa 
contenente  in opera 
formaldeide 
compensato  900  Misura sul 
prodotto pronto 
per la posa in 
opera 

Qualità dell’aria negli ambienti confinati


RADON (Rn):

GAS NATURALE che si origina continuamente dal Radio per


decadimento radioattivo, accompagnato dall’emissione di
radiazione ionizzante ((IR Æ rad. Elettromagnetiche
g epparticelle
atomiche ad alta E in grado di strappare e- agli atomi o di
dissociare molecole formando ioni).

Gravi effetti BIOLOGICI, poiché possono modificare la struttura dei


composti chimici che regolano l’attività cellulare e alterano il DNA
inducendo mutazioni genetiche.

Esposizione a IR può causare tumori e leucemie (effetto non dipende


d ll d
dalla durata di esposizione,
i i ma solo
l ddalla
ll ddose).
)
Requisiti di schermaggio
Radiazione Potere penetrante relativo Schermo necessario
Alfa 1 Carta, pelle
Beta 100 Foglio Al 3 mm
Gamma 1000 Calcestruzzo, Pb

14
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

RADON (Rn):

Pericolosità legata ai prodotti di decadimento del gas,


trattenuti nelle vie respiratorie
p e accumulati in bronchi e
polmoni)

Studi sui lavoratori di miniere sotterranee mostrano una


correlazione tra l’esposizione al Rn e l’elevata incidenza di
tumore bronchiale

IN EDILIZIAÆ pericolosità legata al Rn che esala dal suolo e


da alcuni materiali da costruzione.
costruzione
Concentrazioni di Rn variano in funzione della struttura
dell’edificio e della natura del terreno

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

Tipologia architettonica più a rischio Æ edifici a pochi piani, a


diretto contatto con il suolo, con scarsa ventilazione. Rn
penetra e si diffonde negli edifici attraverso fessure, giunti,
interstizi,, canali,, tubature

15
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

Concentrazione
di Rn nelle case
italiane

Bq Æ Becquerel
1 Bq Æ 1 disintegrazione al secondo
Es. 100 Bq/m3 Æ 100 atomi si disintegrano
ogni secondo in 1 m3 di materiale o ambiente

Qualità dell’aria negli ambienti confinati

Concentrazione di Rn misurate in Italia

Luogo Bq/m3

All’aria aperta 5‐20

All’aria, in momenti di particolare inq. atmosferico Fino a 80

Cantine in Lombardia 7‐1130

Soggiorni in Lombardia 15‐500

Cantine del Lazio settentrionale 130‐6500

Soggiorni del Lazio settentrionale 10‐1100

16
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Emissione di Rn da alcuni materiali da costruzione

MATERIALE Bq/m3/m2 *
Marmo bianco di Carrara 1
Travertino di Tivoli 1-2
Calcare sabbioso 2
Mattone cotto senese 2
Argille
g padane
p 2-5
Travertini vari 3-5
Piastrella rossa senese 4
Graniti delle Alpi 5-25
Tufo del Monferrato 5-10
pozzolane 19-320
Ignimbriti 25-318
Cemento pozzolanico 29-36
Lave varie (pietrisco, basaltico) 50-139
Sabbia di origine vulcanica 60 100
60-100

*Becquerel nel metro cubo d’aria sovrastante


a un metro quadrato di superficie di materiale

MISURE ANTIRADON

- costruzione di una piastra continua di CLS armato sotto l’edificio;


- costruzione di scantinati interamente in CLS armato
- prevenzione e sigillamento di fessure;
- Pozzi d’ispezione (fognature, acqua, gas) esterni all’edificio;
- Rinuncia ad aperture (finestre) a poca distanza dal suolo
- p
Copertura di materiali radioattivi ((tufo)) con adeguati
g intonaci;;
- Sufficiente ventilazione
- Rialzamento del primo piano abitato dalla terra

17
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Il benessere igrotermico

TEMPERATURA + UMIDITA’Æ benessere fisiologico

Umidità Æ sensazioni di caldo e freddo

Organismo umano composto da liquidi per l’80% ed ha una


temperatura di circa 37°C.

Per mantenere tale T, il corpo elimina l’eccesso di calore tramite 3


processi:
- Respirazione
- Irradiazione (70% del calore emesso, in cond. normali)
- Evaporazione/traspirazione Æ perdita d’acqua

Benessere termico in un edificio Æ funzione della T dell


dell’aria
aria e
delle superfici circostanti

Sensazione di freddo/caldo dipendono da:


1) T della parete Æ Es: se fredda, corpo umano irradia caloreÆ
sensazione di freddo
2) Materiale della parete

IL CALORE AL TATTO:

Un materiale trasmette una sensazione di “freddo” al tatto se è in


grado di asportare velocemente il calore dalle dita; e viceversa.

Il calore fluisce dalle dita (36°C!!) alla superficie in modo tale che, dopo
un certo tempo t, uno spessore X del materiale è stato
scaldato
ld t iin modod significativo,
i ifi ti mentre
t gli li strati
t ti sottostanti
tt t ti
non lo sono.

La quantità Q di calore che lascia il dito nel tempo t è data da:

Q = (δλCp)1/2 (t) ½

δ = densità, λ = conduttività termica; Cp = calore specifico (quantità di


calore necessaria ad innalzare di 1
1°C
C 1g di
materiale)

Se Q è PICCOLO, il materiale trasmette una sensazione di CALDO


Se Q è GRANDE, il materiale trasmette una sensazione di FREDDO

ES Æ LASTRA IN PIETRA dà sensazione di freddo, perché assorbe calore


rapidamente; LEGNO di caldo perché cattivo cond. di calore

18
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Il benessere igrotermico
Umidità Æ influenza le sensazioni di caldo e freddo, poiché
limita le emissioni di calore per traspirazione e
respirazione.
• Eccessiva umidità Æ sensazione di afa

• Umidità relativa troppo bassa Æ fa accelerare la


traspirazione, provocando una sensazione di freddo anche
a T relativamente alte

19
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’umidità dell’aria interna


Umidità introdotta negli interni attraverso le attività umane
(respirazione/traspirazione, cottura cibi, uso bagno/doccia,
lavaggio pavimenti, etc.)
Vapor acqueo Æ condensa sulle superfici fredde Æ muffe

Si definisce umidità assoluta (U.A.)


(U A ) la massa di vapore acqueo
contenuta nell’unità di volume di aria (g vapore/m3 aria). A
pressione costante, aumentando la temperatura dell'aria,
aumenta la quantità di vapore che in essa può essere contenuta

Con umidità relativa (U.R.) s’intende il rapporto percentuale:

UR% = (M/Mo).100

tra la massa M di vapore esistente in un certo volume e la massa M0


che dovrebbe esservi per renderlo saturo

L’umidità dell’aria interna


Se in un ambiente con una certa U.R, si fa diminuire la temperatura,
l’U.R. aumenta fino a raggiungere il valore di saturazione (100%):
=> CONDENSA (TEMPERATURA DI CONDENSA o DI RUGIADA)

variazione delle
condizioni di
saturazione
in funzione della
temperatura

20
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’umidità dell’aria interna


La “TEMPERATURA DI CONDENSA” può essere ricavata da un
diagramma di MOLLIER conoscendo la temperatura interna
dell'aria e l’U.R. in essa contenuta

Diagramma di Mollier

L’umidità dell’aria interna


Raffreddamento dell’aria (°C) per pervenire alla saturazione, in funzione della
temperatura e dell’umidità relativa

Temperatura Massimo contenuto di Raffreddamento dell’aria(°C)


(°C) umidità nell’aria (g/m3)
U.R. 50%  U.R. 70%  U.R.90% 
-10 2.17 8.6 4.4 1.4
-5 3.27 8.9 4.6 1.4
0 4.84 9.3 4.9 1.5
5 7.26 9.7 5.1 1.5
10 9.40 10.0 5.2 1.6
20 17.29 10.8 5.7 1.7
30 30.40 11.6 6.1 1.8
40 50.70 12.4 6.5 2.0

La Tabella consente di stabilire se su di una superficie può verificarsi


condensa.

Esempio:ambiente a 20°C con U.R. del 70% Æ se una superficie di


tale ambiente presenta una temperatura di 5,7°C inferiore a quella
dell’ambiente (presenta cioè una temperatura di 14,3°C) su di essa il
vapore potrà condensarsi.

21
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’umidità dell’aria interna


fenomeni di condensa sulle pareti degli edifici dovuti a:

1) raggiungimento di elevati valori di UR dell'aria interna che creano, in


prossimità dei muri, il verificarsi delle condizioni di rugiada;

2) crearsi, all'interno della parete, delle condizioni di temperatura e pressioni


tali da raggiungere le condizioni di rugiada: condensazione interstiziale

Il fenomeno della condensa


provoca la riduzione del
grado di isolamento della
parete a causa dalla umidità
in essa contenuta

Æ Protezione da uno strato


di materiale resistente alla
diffusione del vapore:
BARRIERA AL VAPORE

Ti > Te

L’umidità dell’aria interna

Scambio di umidità in un muro esterno

22
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’umidità dell’aria interna


Parametri che intervengono nei fenomeni di condensa:

− COEFFICIENTE DI CONDUCIBILITÀ' DEL VAPORE O PERMEABILITÀ' (δ)


quantità di vapore (in Kg) che attraversa lo spessore di 1 metro di un certo
materiale su una superficie di 1 m2 e per una differenza unitaria di pressione
di vapore.

− COEFFICIENTE DI RESISTENZA AL PASSAGGIO DEL VAPORE (μ): indica


quanto la resistenza al passaggio del vapore di un certo materiale è
superiore a quella dell'aria a parità di spessore e di temperatura.

Il coefficiente μ rappresenta una caratteristica dei materiali da costruzione e


come tale va determinato mediante prove sperimentali di laboratorio.

Per l'aria, μ = 1.
Un valore µ pari a 5 significa che la resistenza alla diffusione del vapore è cinque
volte superiore a quella relativa all'aria

L’umidità dell’aria interna


Valore µ Classificazione

1 diffusione pari a quella dell’aria (massima)

fino a 10 diffusione elevata

10-50 diffusione media

50-500 diffusione limitata

infinito nessuna diffusione = barriera al vapore

23
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’umidità dell’aria interna

L’umidità dell’aria può essere asportata tramite opportuna


ventilazione; una parte può essere assorbita da materiali permeabili
al vapore.

Funzione dell’IGROSCOPICITA’ dei materiali Æ materiale igroscopico


assorbe umidità e la mantiene fino a che l’UR dell’aria non si abbassa.
Esercitano un ruolo positivo sul clima interno delle abitazioni

L’isolamento termico
LA TRASMISSIONE DEL CALORE

Il calore è una forma d'energia che passa dai corpi a temperatura


maggiore a quelli a temperatura minore e viene espresso in calorie
(cal) o in Joule (J); tra caloria e Joule intercorre la seguente
relazione: 1 cal = 4.166
4 166 J.
J

La caloria è la quantità di calore necessaria per riscaldare di 1°C (da


14,5 a 15,5°C) un grammo d’acqua distillata.

La temperatura è una grandezza fisica, espressa in gradi centigradi (°C),


che misura quanto un corpo sia caldo o freddo

24
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’isolamento termico
I MECCANISMI DI TRASPORTO DEL CALORE:

trasporto del calore dai corpi più caldi a quelli più freddi tramite:
conduzione, la convezione, l’irraggiamento.

Conduzione Æ propagazione del calore attraverso il materiale senza


movimento macroscopico delle particelle dalle quali è costituito
(tipica dei solidi)

Convezione Æ caratterizzata dal trasporto di massa (fluidi). Movimento


macroscopico di alcune parti di una massa fluida rispetto ad altre. Si
ha trasporto di materia.

Irraggiamento Æ tramite radiazioni, indipendentemente dalla presenza


di molecole. Non è pertanto necessaria la presenza di un mezzo
materiale, anzi, la trasmissione ottimale avviene nel vuoto.

L’isolamento termico

Parete solida a facce piane e parallele, soggette a T differenti: passaggio


di calore per CONDUZIONE:

F = quantità di calore scambiata (Kcal)


λ = coefficiente di conduttività termica (Kcal/mh°C)
t1= temperatura faccia più calda (°C)
t2 = temperatura faccia più fredda ((°C)
C)
s = spessore parete (m)
A = superficie parete (m2)
τ = tempo in cui si verifica lo scambio (h)

25
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’isolamento termico

La quantità di calore che passa (F) è direttamente proporzionale alla


superficie interessata, alla differenza di T tra le due facce, al tempo
ed inversamente proporzionale allo spessore della parete, secondo
un COEFFICIENTE DI PROPORZIONALITA’ λ:
λ COEFFICIENTE DI
CONDUTTIVITA’ TERMICA

λ = F*s/ (T1-T2)*A*τ λ = Kcal/°C *m*h oppure


W/mK
Il calore, in un materiale, viene trasportato sia attraverso le onde
generate dalle vibrazioni del reticolo (fononi, quantitativi discreti
d’energia) sia dagli elettroni liberi. La conduttività totale è espressa
dalla somma dei due contributi:
λ = λr + λe
(λr e λe Æ conduttività dovuta alle vibrazioni reticolari ed agli elettroni
liberi)

L’isolamento termico
Materiale λ(kcal/m⋅°C⋅h)
Rame 320
Alluminio 200
Acciaio  45
Marmo 2.5
Muratura in pietra 1.9
Malta 1.2
Calcestruzzo 1.2
Vetro 1.0
Mattone pieno 0.8
Mattone forato 0.4
Gesso 0,35
Polistirolo espanso 0.03
Aria immobile 0.02

• Metalli λe = 100 λr.


• Ceramici e polimeri: isolanti termici ( fononi i principali responsabili
della conducibilità termica).
• Vetri: conduttività termica inferiore a quella dei ceramici cristallini in
quanto la disposizione degli atomi in un materiale vetroso è altamente
irregolare
• Materiali porosi: isolanti perché il trasferimento di calore attraverso i
pori è difficile (l’aria ha una bassa conduttività termica)

26
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’isolamento termico

ISOLAMENTO TERMICO degli edifici Æ misura di risparmio energetico


più efficace ed economica:

-risparmi energetici ottenuti compensano in pochi anni i costi di


investimento;
-1 kWh risparmiata tramite adeguato I.T. vale più di 1 kWh prodotta
dalla più efficiente caldaia, perché tempo di vita dei materiali
termoisolanti > di quella degli impianti
-Buona coibentazione termicaÆ installazione di caldaie meno potenti

Tanto minore è il coefficiente λ, tanto migliore è la sua pr.


termoisolante.

Involucro di un edificio composto da veri strati: λ globale dipende dallo


spessore e conducibilità dei singoli strati

L’isolamento termico

CONDUCIBILITA’ TERMICA GLOBALE Æ espressa dal

coefficiente di trasmissione termica globale U (W/m2k): QUANTITA’ DI


CALORE CHE PASSA NELL’UNITA’ DI TEMPO (h) ATRAVERSO 1 m2 DI UN
ELEMENTO COSTRUTTIVO QUANDO LA DIFFERENZA DI T DELL DELL’ARIA
ARIA
ADERENTE ALLA DUE FACCE E’ DI 1K.

Tiene conto dell’adduzione del calore dall’aria all’elemento e viceversa:


U = 1/(1/αi+ Σsx/λx+1/αe)

αi/αe= coeff. adduzione interna/esterna (W/m2k)


sx= spessore del materiale (m)
λx= coeff. conduc. termica del materiale ((W/mk)
/ )

U richiesta per muro con idonee proprietà termoisolanti: 0,3-0,4 W/m2k

27
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

L’isolamento termico

Esempio di calcolo di U di un muro esterno:

1/ae= 0.125 (m2K/W)


1/a1= 0,043 (m2K/W)
Materiale Spessore (m) λ(W/mK) S/λ (m2K/W)
Intonaco 0,02 0,870 0,023
esterno
Mattoni 0,12 0,580 0,207
semipieni
Fiocchi di 0,06 0,045 1,333
cellulosa
Blocchi porizzati 0,25 0,290 0,862
Intonaco 0,02 0,870 0,023
interno

Σ(sx/λx) = 2.448 (m2K/W)


U= 1/ (0,125 + 0.043 + 2.448) = 0,38 W/m2K

L’isolamento termico

Valori di U per differenti spessori di materiali


termoisolanti

Materiale λ(W/mK) U U U U
(W/m2K) (W/m2K) (W/m2K) (W/m2K)
per per per per
m=8cm m=12cm m=16cm m=20cm
Polistirolo 0,036 0,42 0,28 0,22 0,17
Lana di 0,040 0,46 0,31 0,24 0,19
roccia
Materassino 0,050 0,56 0,38 0,29 0,24
di canapa
p
Granulato 0,060 0,66 0,46 0,35 0,29
di sughero

28
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti

Materiali isolanti: λ minore di 0.1 Kcal/mh°C

Conduttività di un materiale
ISOLANTE dovuta a:

1) aria o il gas immagazzinati


nelle celle trasmettono
calore per CONVEZIONE
2) lo scheletro solido determina
il trasporto per
CONDUZIONE
3)) tra le p parti solide che
compongono lo scheletro vi
è scambio di energia termica
per IRRAGGIAMENTO

I materiali isolanti

Materiali isolanti: λ minore di 0.1 Kcal/mh°C

La conduttività apparente è funzione di:

· dalla natura del materiale coibente;


· dalla dimensione e distribuzione delle celle e dalla loro
resistenza alla diffusione nell’aria;
· dallo spessore e gradiente termico dello strato coibente

29
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine minerale

Fibre di roccia e di vetro

Origine/produzione Da rocce vulcaniche (basalto,


diabase); massa fusa a 1600°C
trasformata in fibre

Applicazioni Materassini, pannelli e feltri (con 1-


10% di resine sintetiche)

Ininfiammabili, incombustibili
Fibre chimicamente inerti e resistenti
a agenti chimici e biologici
Resine
R i sintetiche
i t ti h ad d alta
lt T emettono
tt
gas tossici
Assorbono umidità
Non riutilizzabili
Necessità di rivestimento (carta, vetro,
cartone) per evitare dispersione fibre

I materiali isolanti d’origine minerale

30
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine minerale

Perlite espansa

Origine/produzione Da rocce vulcaniche ridotte in


granuli; cottura a 1000°CÆ
evaporazione acqua che
espande, dando granuli
alveolari
Applicazioni Intercapedini; per alleggerire
malte, CLS, intonaci, etc.

Imputrescibile, incombustibile
No problemi alla salute
Riutilizzabile, riciclabile,
smaltibile in discariche per
inerti
Non degradabile
Protezione con carta o teli per
evitare dispersione

I materiali isolanti d’origine minerale

31
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine minerale

Argilla espansa

Origine/produzione Argilla + olio Æ 1200°C (gas


espandono il materiale che
assume sembianze di sfere
lisce)
Applicazioni λ=0.12-0.25 ma poco
igroscopica
Massetti vicini alla terra
Materiale inerte per alleggerire
CLS
Incombustibile
No problemi alla salute
Inerte
Riutilizzabile, e smaltibile in
discariche per inerti
Cottura oliÆ emissioni da
abbattere con filtri

I materiali isolanti d’origine minerale

32
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine minerale

Vetro cellulare

Origine/produzione Vetro polverizzato + polvere di


CÆ 1000°C Æ gas che
espande la massaÆ struttura
alveolare
Applicazioni Blocchi di schiuma rigida, da
cui si tagliano pannelli

No pericoli in caso di incendio

Produzione richiede molta E


Incollaggio pannelli con collanti
bituminosi o sintetici che
contengono solventi
Difficile riciclaggio

I materiali isolanti d’origine minerale

33
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine minerale

Vetro cellulare

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

Sughero naturale

Origine/produzione Corteccia di quercia da


sughero frantumata e
macinata. Granuli in forno a
380°C e PÆ suberina che salda
i granuliÆ compressione
Applicazioni Pannelli

Nessun additivo/legante
Brucia lentamente ma non
propaga fiamma
Riciclabile
No problemi di smaltimento
Muffe in ambiente umido

34
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

35
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

36
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

37
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

Trucioli di legno mineralizzati

Origine/produzione Trucioli legati con magnesite,


gesso o cemento

Applicazioni Pannelli (saldati, inchiodati,


avvitati o incollati)

Fonoisolanti
No effetti nocivi sulla salute
Smaltiti in discarica
M ff in
Muffe i ambiente
bi t umido
id
Combustibile
Non riutilizzabili

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

38
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

Fiocchi di cellulosa

Origine/produzione Carta di recupero (80%)


macinata e compressa Æ Sali
borici

Applicazioni Intercapedini
orizzontali/verticali

Fonoisolanti
Poca E nella produzione
Materiale carbonizza, non
brucia
Riutilizzabile, smaltibile in
discarica
Polveri Æ mascherine ù
groscopico

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

39
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

Lana di pecora

Origine/produzione Lana di pecora e di recupero

Applicazioni Materassini e feltri; isolamento


giunti tra muratura e infissi

Materia prima rigenerabile e


disponibile
Non brucia, non emette gas
tossici
Riciclabile, compostabile
/

I materiali isolanti d’origine vegetale/animale

40
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti sintetici

PS Da stirolo, un derivato del petrolio


polistirolo StriroloÆ veleno cerebrale,
cerebrale
mutageno, embriotossico
PSÆ innocuo e consentito per usi
alimentari
Combustione di PSÆ gas non tossici
PUR Da polioli e isociantati, derivati del
poliuretano petrolio
Combustione di PURÆ g gas tossici
Non riciclabileÆ rifiuto SPECIALE

I materiali isolanti sintetici

41
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

I materiali isolanti sintetici

Prestazioni a confronto

42
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Prestazioni a confronto

Prestazioni a confronto

43
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

Contenuto di energia primaria di alcuni isolanti

Compatibilità
Tipo di isolante Ecologica
(CEP kWh/m3)
PVC NO (426)
EPS espanso NO (600)
PUR (esp) NO (1237)
Argilla espansa
SI (368)
(granuli)
Lana di roccia NO (400)
Vetro cellulare SI (975)
Lana di vetro NO (400)
Fibra di cellulosa SI (13,5)
Fibra di cocco SI (95)
Fibra di legno (pan) SI (785)
Legno mineraliz. SI (167)
Sughero (granuli) SI (40)

44
Dr.ssa Paola Palmero 10/10/2011
Sostenibilità di processi e prodotti nei
materiali per l’Architettura

45

Potrebbero piacerti anche