Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
globale
Geography
Università degli Studi di Messina
11 pag.
Il tempo libero si contrappone al tempo vincolato. Comprende da un lato i loisirs, ossia le attività che
possono essere svolte senza spostarsi da casa, e il turismo, che comporta una mobilità di persone, mezzi e
denaro. Quando parliamo di prototurismo, ci riferiamo ad attività svolte durante il tempo non vincolato che si
sono svolte in un arco plurimillenario, dall’epoca Egizia fino al Grand Tour (fino al Settecento). L’avvento
del turismo moderno, da fine Settecento al primo Novecento, è favorito dall’espansione di vie d’acqua e
linee ferroviarie e dalla nascita di luoghi e professioni legate al movimento turistico. A partire dagli anni
Trenta del Novecento si assiste al diffondersi del turismo neoindustriale favorito dall’uso dell’automobile e
che determina una forte partecipazione della popolazione alla pratica turistica. Nel Novecento la vacanza
diventa un bisogno richiesto dalla quasi totalità della popolazione: si assiste all’avvento del turismo globale.
Le forme di prototurismo e di tempo libero nel corso del tempo. Anche se già nell’antico Egitto il
pellegrinaggio verso luoghi sacri rappresentava una pratica comune, le prime testimonianze provengono dal
mondo Greco. Uno dei motivi fondamentali che stava alla base dei viaggi era rappresentato dalla religione:
molto diffusa era la pratica di recarsi in pellegrinaggio nei luoghi sacri o per assistere agli oracoli o per
ottenere benefici (ad esempio la guarigione) dalle divinità. Le forme di mobilità territoriale, però, non erano
dovute solamente a motivi religiosi e termali, ma anche sportivi (come le Olimpiadi) e culturali (la scarsità di
materiale per leggere e studiare spingeva gli individui, tra i quali ricordiamo Erodoto, a compiere dei viaggi
per documentarsi). Riguardo agli alloggi, nonostante fossero presenti alberghi e locande nelle quali
risiedevano generalmente i commercianti, una pratica molto diffusa era l’ospitalità privata, considerata un
dovere sacro in quanto l’ospite era protetto da Zeus Xenios.
Le tradizioni legate al viaggio per scopi religiosi, culturali, ecc., si irrobustirono in epoca romana grazie
anche all’importante rete viaria e alle rinascenti condizioni economiche. Tale mobilità impose la costruzione
di alberghi, lo sviluppo di mezzi per il trasporto di persone o cose sia di giorno che di notte, e la nascita di
figure con funzione di guida nel corso dei viaggi. Tutto ciò dimostra l’esistenza, in quel periodo, di una sorta
di organizzazione turistica, seppur in forma embrionale. Anche i viaggi per motivi culturali continuavano ad
assumere un forte rilievo: si sviluppò infatti un forte movimento verso la Grecia, formato da studiosi, letterati
e politici, così come a Roma iniziarono ad affluire i figli delle nobili famiglie germaniche e dei governatori
delle lontane province romane. Nella stessa epoca si diffuse la moda del viaggio per andare a vedere le sette
meraviglie del mondo tanto che le compagnie di navigazione organizzavano vere e proprie crociere. Nel
mondo romano decolla il fenomeno della villeggiatura in particolare fra le classi sociali più alte che amavano
spendere il loro tempo libero, specialmente in estate, lontano dal caos delle città. Un altro fenomeno
importante riguardava il termalismo. Le terme si configuravano non solo come luoghi di incontro e per stare
in comunità ma rivestivano anche una funzione curativa. Le strutture termali erano costituite da un
calidarium, un tepidarium, un frigidarium.
Il periodo altomedievale si caratterizza per la quasi totale assenza della pratica del viaggio a causa dei
disordini provocati dalle guerre e dalle pestilenze. Il disordine morale, inoltre, fu una delle cause che portò
all’ affievolirsi del fenomeno del termalismo, considerato dalla Chiesa come un atto pagano basato sulla
libertà dei costumi. Una svolta nell’uso del tempo libero si ebbe a partire dal 738 quando un editto di Carlo
Magno stabilì che la domenica e altri giorni di festività sarebbero state dedicate, da quel momento in poi,
solo al culto. Nel periodo altomedievale anche il viaggio culturale è destinato a scomparire ma, tra XII e XIII
secolo, la nascita delle Università iniziò a mobilitare molti studenti che si trasferirono per motivi di studio. A
partire dal IX secolo anche il pellegrinaggio iniziò a riacquistare importanza come momento di rinascita
spirituale e di indulgenza. Successivamente, nella fase che registrò il passaggio tra alto e basso medioevo,
anche il termalismo riprese la sua importanza e portò alla costruzione di importanti edifici balneari. Anche la
religione, dapprima contraria a questa pratica, iniziò a considerarla lecita in quanto assimilabile alla
purificazione del corpo. Roma era la meta più importante del pellegrinaggio penitenziale, dopo che era
divenuta competenza dei papi l’assoluzione dei peccati più gravi, in precedenza prerogativa dei singoli
vescovi.
A partire dal Cinquecento l’abitudine di compiere viaggi non soltanto a fini commerciali e militari ma anche
culturali si intensificò. Accanto ai viaggi di mercanti, militari e uomini di governano, si affiancarono i viaggi
a fini di conoscenza, di riposo e arricchimento culturale. L’accrescersi del flusso di viaggiatori determinò lo
svilupparsi di strutture ricettive come alberghi ma anche di camere e locande per studiosi e artisti.
1
11