Wikimedia-logo.svg Libera la cultura. Dona il tuo 5×1000 a Wikimedia Italia. Scrivi 94039910156.
Wikimedia-logo.svg
Regno Unito
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jump to navigation
Jump to search
Nota disambigua.svg Disambiguazione – Se stai cercando Uk e UK, vedi UK (disambigua).
Nota disambigua.svg Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Regno Unito
(disambigua).
Regno Unito
Regno Unito – Bandiera Regno Unito - Stemma
(dettagli) (dettagli)
(FR) Dieu et mon droit
(IT) Dio e il mio diritto[1]
Regno Unito - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
Nome ufficiale United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland
Lingue ufficiali Inglese (de facto)
Altre lingue Scots, gallese, gaelico scozzese, gaelico irlandese
Capitale Coat of Arms of The City of London.svg Londra (8 615 246 ab. / 2015)
Politica
Forma di governo Monarchia parlamentare costitutiva
Regina Elisabetta II
Primo ministro Boris Johnson
Proclamazione 1º gennaio 1801[2]
Ingresso nell'ONU 24 ottobre 1945
È membro permanente del Consiglio di Sicurezza[3]
Superficie
Totale 242 521 km² (76º)
% delle acque 1,3%
Popolazione
Totale 68.168.033 ab. (17-04-2021) (21º)
Densità 281 ab./km²
Tasso di crescita 0,53% (2020)
Nome degli abitanti Britannici (erroneamente "inglesi" per indicare l'intera popolazione)
Geografia
Continente Europa
Confini Irlanda,
Spagna (Gibilterra),
Cipro (Akrotiri e Dhekelia),
Francia (Tunnel della Manica)
Fuso orario UTC (UTC+1 in ora legale)
Economia
Valuta Sterlina britannica
PIL (nominale) 3 212 000[4] milioni di $ (2021) (5º)
PIL pro capite (nominale) 46,344[5] $ (2021) (19º)
PIL (PPA) 47,089[5] milioni di $ (2021) (10º)
PIL pro capite (PPA) 43,620 $ (2021) (26º)
ISU (2016) 0,909 (molto alto) (16º)
Fecondità 1,8 (2017)[6]
Varie
Codici ISO 3166 GB, GBR, 826
TLD .uk, (.gb, inutilizzato)
Prefisso tel. +44
Sigla autom. GB (vedi targhe automobilistiche britanniche)
Inno nazionale God Save The Queen
Menu
0:00
Festa nazionale Trooping the Colour (festeggiamento ufficiale del compleanno del sovrano)
Regno Unito - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Regno Unito Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Il Regno Unito, ufficialmente Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (in inglese United
Kingdom of Great Britain and Northern Ireland; abbreviato in UK, /juːˈkeɪ/; sigla italiana RU[7][8]
[9]), è uno Stato insulare dell'Europa occidentale con una popolazione di circa 68 milioni di
abitanti[10]. Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda nacque con l'Atto di Unione del 1800 che
univa il Regno di Gran Bretagna e il Regno d'Irlanda. Gran parte dell'Irlanda si separò poi nel 1922
costituendo lo Stato Libero d'Irlanda (l'attuale Repubblica d'Irlanda).
Stato unitario, attualmente composto da quattro nazioni costitutive (Home Nations: Inghilterra,
Scozia, Galles e Irlanda del Nord[11][12]), è governato da un sistema parlamentare, con Londra
come capitale e sede del governo. Spesso viene impropriamente chiamato Gran Bretagna o
Inghilterra, quando in realtà con il termine Gran Bretagna si indica un territorio geografico (l'isola
maggiore) e con il termine Inghilterra si indica solo una delle quattro nazioni che compongono il
regno.[12]
Situato al largo delle coste occidentali dell'Europa settentrionale circondato a est dal mare del Nord,
a sud dal Canale della Manica e ad ovest dall'oceano Atlantico e dal mare d'Irlanda, le Isole del
Canale e l'Isola di Man sono dipendenze della Corona britannica, ma non fanno parte del Regno
Unito.[13] La Gran Bretagna è l'isola comprendente la maggior parte del territorio dell'Inghilterra,
del Galles e della Scozia. Le isole britanniche invece sono l'arcipelago comprendente la Gran
Bretagna, l'Irlanda, l'Isola di Man, l'Isola di Wight, le isole Orcadi, le isole Ebridi, le isole Shetland,
le Isole del Canale e altre isole minori.
Si compone anche di quattordici territori d'oltremare che costituiscono i resti dell'Impero britannico,
quali Anguilla, Bermuda, il Territorio Antartico Britannico, il Territorio britannico dell'Oceano
Indiano, le Isole Vergini britanniche, le Isole Cayman, le Isole Falkland, Gibilterra, Montserrat, le
Isole Pitcairn, Sant'Elena, Ascensione e Tristan da Cunha, Georgia del Sud e Isole Sandwich
Meridionali, Akrotiri e Dhekelia e Turks e Caicos. Il Regno Unito è una monarchia parlamentare e
la regina Elisabetta II è anche il capo di Stato di 16 paesi membri del Commonwealth delle nazioni
(cui il Regno Unito aderisce dal 1931), detti reami del Commonwealth (tra i quali il Canada,
l'Australia, la Nuova Zelanda e la Giamaica).
È stato il primo Stato del mondo ad essere industrializzato,[14] e ha costituito storicamente (dagli
inizi del XVIII secolo) il modello di democrazia parlamentare moderna al quale si sono poi rifatti
quelli delle altre nascenti democrazie europee occidentali. Fu una potenza di prim'ordine,
soprattutto durante il XVIII, il XIX e la prima metà del XX secolo,[15] ma il costo economico delle
due guerre mondiali e il declino del suo grande impero coloniale, nella seconda metà del XX secolo,
segnarono un chiaro ridimensionamento della sua influenza nel mondo. Malgrado ciò, e in virtù
della tenacia con la quale combatté nella Seconda guerra mondiale sino alla vittoria contro le
potenze dell'Asse, cosa che gli valse l'attribuzione del seggio permanente con diritto di veto nel
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, esso continua ad esercitare, a livello internazionale, una
considerevole influenza in campo politico e militare oltre che scientifico e finanziario. Il Regno
Unito è in oltre provvisto di armi nucleari.
Con un PIL nominale stimato sui 3000 miliardi di dollari secondo il Fondo monetario
internazionale, è la quinta potenza economica mondiale, dopo Stati Uniti, Cina, Giappone, e
Germania, e la seconda in Europa (dopo la Germania).[4] Il Regno Unito è uno Stato con uno degli
indici di sviluppo umano più elevati del mondo. È membro fondatore dell'ONU, della NATO e
membro del G8 e del G7.
Il Regno Unito era inoltre un membro dell'Unione Europea dal 1º gennaio 1973 al 31 gennaio 2020,
ma non ha mai fatto parte dell'unione economica e monetaria dell'Unione europea, ossia non ha mai
adottato la moneta unica, l'euro, sottoscrivendo durante la firma del trattato di Maastricht, una
deroga che rendeva facoltativo l'adozione di questa moneta abbandonando la sterlina.
Indice
1 Etimologia e terminologia
2 Storia
3 Geografia
3.1 Effetti del cambiamento climatico
4 Popolazione
4.1 Demografia
4.2 Etnie
4.3 Religione
5 Ordinamento dello Stato
5.1 Suddivisioni amministrative
6 Ordinamento scolastico
6.1 Università
7 Politica
7.1 Costituzione
7.2 Governo
7.3 Devolution ed amministrazioni locali
7.4 Giustizia
7.5 Relazioni internazionali
7.6 Forze armate
8 Economia
8.1 Storia
8.2 Materie prime
8.3 Settore secondario
8.4 Il terziario
8.4.1 Il turismo
8.5 Moneta
9 Cultura
9.1 Contributi culturali
9.2 Scienza
9.2.1 La teoria newtoniana
9.2.2 Il Darwinismo
9.2.3 Chimica
9.2.4 Medicina
9.2.5 Matematica
9.2.6 Astronomia
9.3 Tecnologia
9.3.1 Aviazione
9.3.2 La Gran Bretagna nello spazio
9.4 Le grandi scoperte e esplorazioni
9.5 Filosofia
9.6 Letteratura
9.7 Musica
10 Arte
10.1 Arti visive
10.2 Architettura
10.3 Musei
11 Cinema
12 Televisione
13 Gastronomia
14 Sport
14.1 Calcio
14.1.1 La nascita del gioco del calcio moderno
14.2 Rugby
14.3 Automobilismo
14.4 Tennis
14.5 Altri sport
14.6 Giochi olimpici
14.7 I Giochi del Commonwealth
15 Ricorrenze nazionali
16 Note
17 Voci correlate
18 Altri progetti
19 Collegamenti esterni
Etimologia e terminologia
L'Atto di Unione del 1707 dichiarò che i regni d'Inghilterra e Scozia fossero "uniti sotto l'unico
nome di regno di Gran Bretagna" e pertanto in tutti gli atti che riguardarono il regno da quel
momento in poi il dominio britannico venne identificato come "Regno di Gran Bretagna", "Regno
Unito di Gran Bretagna" e "Regno Unito".[16][17][nb 1] Ad ogni modo, sebbene il termine "Regno
Unito" sia trovato in uso corrente solo a partire dal XVIII secolo, raramente esso viene indicato per
esteso ma molto più facilmente viene definito veramente Gran Bretagna in forma breve.[18][19]
[20][21][22] L'Atto di Unione del 1800 unì il Regno di Gran Bretagna ed il Regno d'Irlanda nel
1801, formando così il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Il nome di "Regno Unito di Gran
Bretagna e Irlanda del Nord" venne adottato in seguito all'indipendenza acquisita dalla Repubblica
d'Irlanda nel 1922 che lasciò appunto solo la parte settentrionale del paese alla Gran Bretagna.[23]
Anche se il Regno Unito, come Stato sovrano, rappresenta una nazione, Inghilterra, Scozia, Galles
ed Irlanda del Nord sono indicati come paesi, pur non essendo più Stati sovrani a sé stanti.[24][25]
Scozia, Galles ed Irlanda del Nord hanno sviluppato dei governi autonomi.[26][27] Il primo
ministro britannico sul suo sito ha utilizzato la frase "paesi in una nazione" per descrivere appunto il
Regno Unito.[28] Alcuni risultati statistici hanno interpellato la popolazione inglese sui termini da
attribuire a Scozia, Galles ed Irlanda del Nord col risultato di apparire come "regioni" del Regno
Unito.[29][30] L'Irlanda del Nord è talvolta definita come "provincia".[31][32] Riguardo all'Irlanda
del Nord, il nome descrittivo utilizzato "può essere controverso, dal momento che la scelta spesso
rivela le preferenze politiche o le tendenze partitiche del singolo."[33]
Il termine Britannia è utilizzato solitamente come sinonimo per il Regno Unito. Il termine Gran
Bretagna, per contrasto, fa riferimento convenzionalmente alle isole della Gran Bretagna, o
politicamente alla combinazione di Inghilterra, Scozia e Galles.[34][35][36] Ad ogni modo, esso è
utilizzato talvolta come sinonimo per l'intero Regno Unito.[37][38] GB e GBR sono i codici
standard internazionali per il Regno Unito (vedi ISO 3166-2 e ISO 3166-1 alpha-3) e quindi sono
utilizzati dalle organizzazioni internazionali per indicare il Regno Unito. Inoltre, la squadra
olimpica del Regno Unito compete sotto il nome di "Gran Bretagna" o "Team GB".[39][40]
L'aggettivo britannico è comunemente utilizzato per qualcosa che si riferisce al Regno Unito. Il
termine non ha una connotazione legale definita, ma è utilizzato nel linguaggio legislativo del
Regno Unito per definire la cittadinanza nazionale.[41] La popolazione del Regno Unito utilizza
solitamente molti termini tra loro differenti per descrivere la propria identità nazionale:
singolarmente si possono definire inglesi, scozzesi, gallesi, irlandesi del nord o irlandesi.[42][43]
Nel 2006 è stato introdotto un nuovo disegno per un passaporto britannico. La prima pagina indica
il nome dello Stato per esteso scritto in lingua inglese, gallese, gaelico scozzese e scots.[44] In
gallese il nome completo dello Stato è "Teyrnas Unedig Prydain Fawr a Gogledd Iwerddon" con il
termine "Teyrnas Unedig" utilizzato come nome breve sul sito del governo.[45] (Ad ogni modo esso
è solitamente abbreviato in "DU" per la forma mutata da "Y Deyrnas Unedig"). In gaelico scozzese,
la forma estesa è "Rìoghachd Aonaichte Bhreatainn is Èireann a Tuath" e la forma breve di
"Rìoghachd Aonaichte". In scots è invece "Unitit Kinrick o Great Breetain an Northren Ireland",
"Unitit Kinrick" nella forma abbreviata.
Storia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Regno Unito.
La Scozia e l'Inghilterra esistevano come entità separate già a partire dal X secolo. Il Galles passò
sotto il controllo dell'Inghilterra dal 1284, ed entrò a far parte del regno di Inghilterra tramite l'atto
di Unione del 1536. Il XVII secolo fu piuttosto movimentato per la monarchia, con l'ideazione di un
complotto ai danni della monarchia passato alla storia come la "congiura delle polveri" nel 1605, le
"guerre dei tre regni" e la "gloriosa rivoluzione" alla fine del secolo.
Il 1º maggio 1707 venne creato il Regno di Gran Bretagna,[46][47] dall'unione politica del Regno
d'Inghilterra (che comprendeva il Galles) e il Regno di Scozia, con l'emanazione dell'Atto di
Unione, che era stato concordato il 22 luglio 1706, e successivamente ratificato dal Parlamento
d'Inghilterra e dal Parlamento di Scozia,[48] Quasi un secolo più tardi, con l'Atto di Unione del
1800, il Regno d'Irlanda, che era stato messo sotto controllo inglese tra il 1541 e 1691, entrò a far
parte del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.[49] L'Inghilterra e la Scozia sebbene separate
prima del 1707, avevano già sperimentato l'Unione delle Corone nel 1603, quando Giacomo VI, Re
di Scozia aveva ereditato il trono del Regno d'Inghilterra e aveva trasferito la sua corte da
Edimburgo a Londra.[50][51] Era l'inizio della dinastia Stuart, che terminerà nel 1714.
Con l'emanazione del Representation of the People Act 1918, ovvero il riconoscimento del diritto di
voto alle donne, approvato dal Parlamento del Regno Unito il 6 febbraio 1918. L'immediato primo
dopoguerra vide l'istituzione del Welfare State britannico, tra cui uno dei primi e più completi
sistemi sanitari pubblici, mentre l'economia della ricostruzione richiamò persone da tutto il
Commonwealth of nations, che contribuì a creare una società multietnica. Sebbene il nuovo
dopoguerra avesse posto in chiaro i limiti del ruolo politico della Gran Bretagna, confermati dalla
crisi di Suez del 1956, la diffusione internazionale della lingua inglese assecondò l'influenza della
sua letteratura e della sua cultura.
Dopo un periodo di rallentamento economico mondiale e le lotte operaie degli anni ‘70, gli anni ‘80
videro un periodo di crescita, aiutato dalle entrate derivanti dalle estrazioni petrolifere del Mare del
Nord. Il governo di Margaret Thatcher segnò un significativo cambiamento di direzione nella
politica e nell'economia del periodo post-bellico; un percorso che continuò sotto il nuovo governo
laburista di Tony Blair e Gordon Brown dal 1997. Il Regno Unito fu uno dei 12 membri fondatori
dell'Unione europea al suo lancio nel 1992 con la firma del Trattato di Maastricht.
In precedenza, era stato un membro della Comunità economica europea (CEE), a partire dal 1973 e
la sua permanenza fu confermata da un referendum due anni dopo con il 67% dei britannici
favorevoli alla permanenza.
Il 23 giugno 2016 nel Regno Unito si è svolto un referendum consultivo sulla permanenza del
Regno Unito nell'Unione Europea; a differenza di 41 anni prima, questa volta il 51,9% dei votanti
britannici si è espresso a favore dell'uscita dall'Unione.
L'accordo ha avuto poi luce il 30 dicembre dello stesso anno ed è entrato in applicazione
provvisoria a partire dal 1º gennaio 2021, da questa data in poi, il Regno Unito cessa di essere anche
un membro del Mercato europeo comune e non è più soggetto al diritto UE, diventando a tutti gli
effetti un paese terzo all'Unione ma, provvisto di un accordo che disciplina le relazioni fra le due
entità.
Il Regno Unito è uno Stato insulare dell'Europa Occidentale, che si sviluppa sull'intera isola di Gran
Bretagna e su un sesto dell'isola d'Irlanda. È diviso in quattro nazioni, conosciute in patria come
Home Nations, ossia "nazioni interne". Il Regno Unito è bagnato a sud ovest dall'Oceano Atlantico,
a nord dal Mar di Norvegia mentre a est si affaccia sul mare del nord e a sud sul Canale della
Manica.
La maggior parte del territorio d'Inghilterra è caratterizzato da colline e pianure divise da est a ovest
da alcune catene collinari. I fiumi principali sono il Tamigi, il Severn, il Trent, l'Humber e il Tyne.
Città principali sono Londra, Birmingham, Manchester, Sheffield, Liverpool, Nottingham, Leeds,
Bristol e Newcastle upon Tyne.
L'Irlanda del Nord, situata nella parte nord-orientale dell'isola irlandese, è principalmente collinare.
Il suo capoluogo è Belfast.
Nel Regno Unito non si parla un'unica lingua. Sebbene la più parlata, di fatto, sia l'inglese, tuttavia
la Carta Europea delle lingue regionali ha ufficialmente riconosciuto come lingue autoctone e
regionali il gallese, il gaelico scozzese, il gaelico irlandese, il cornico, lo scots e lo Ulster Scots.
Effetti del cambiamento climatico
Nel Regno Unito, a causa dei cambiamenti climatici, vi è una tendenza verso inverni più caldi ed
estati più calde, il livello del mare della costa britannica aumenta di circa 3 mm ogni anno e vi sono
segni di un cambiamento nei modelli di precipitazioni.[53] Gli scienziati del clima si aspettano che
ondate di calore, come quelle del 2003, diventino la norma negli anni '40 a causa della crisi
climatica.[53] I calcoli modello del 2019 mostrano che Londra sarebbe stata trasferita in un'altra
zona climatica se si verificasse lo scenario RCP4.5.[54] Il clima a Londra nel 2050 ricorda quindi il
clima precedente a Barcellona (Spagna) più del clima precedente a Londra.[54] Anche gli eventi
meteorologici estremi stanno diventando più frequenti e intensi.[55] È stato dimostrato che le
alluvioni in Inghilterra 2013-2014 possono essere ricondotte al cambiamento climatico causato
dall'uomo.[55]
Popolazione
Evoluzione demografica del Regno Unito (1961-2003).
Un censimento della popolazione viene svolto ogni dieci anni in ogni parte del Regno Unito.[56]
L'Office for National Statistics è responsabile per la raccolta dei dati in Inghilterra e Galles con il
General Register Office for Scotland e il Northern Ireland Statistics and Research Agency
responsabili per i censimenti nei rispettivi paesi.[57]
Demografia
Al censimento del 2001 la popolazione totale del Regno Unito ammontava a 58 789 194 abitanti, il
terzo paese più popolato dell'Unione europea (dopo la Germania e la Francia), il quinto del
Commonwealth e il 22º del mondo. A metà del 2007 la stima era cresciuta fino a 60 975 000 di
abitanti.[58] L'attuale crescita della popolazione è dovuta principalmente al saldo migratorio netto,
ma anche a un aumento del tasso di natalità e all'aumento della speranza di vita.[59] Il 2007 ha
segnato anche il sorpasso del numero di persone in età pensionabile sul numero di abitanti al di
sotto dei 16 anni.[60]
A metà 2007 l'Inghilterra contava una popolazione stimata a 51,1 milioni di persone.[61]
Rappresenta una delle aree più densamente popolate del mondo con 383 persone residenti per
chilometro quadrato a metà del 2003, con una particolare concentrazione nella regione di Londra e
nel Sud-Est del paese.[62] Sempre nel 2007 le stime rivelavano come la Scozia possedesse una
popolazione di 5,1 milioni di abitanti, il Galles 3 milioni e l'Irlanda del Nord 1,8 milioni di abitanti,
[61] tutte con una densità di popolazione di gran lunga più bassa rispetto all'Inghilterra. Si contano
142 abitanti/km² in Galles, 125 abitanti/km² nell'Irlanda del Nord e solo 65 abitanti/km² in Scozia (a
metà del 2003).[62]
Nel 2007, il tasso di fecondità medio nel Regno Unito era di 1,90 figli per donna.[63] Si stima che
nel 2008 la fertilità nel Regno Unito sia salita a 1,91 figli per donna,[64] cifra che rimane comunque
al di sotto del tasso di sostituzione che è di 2,1, ma comunque superiore al minimo registrato nel
2001 di 1,63. Inghilterra e Galles hanno tassi di natalità rispettivamente di 1,92 e 1,90. La Scozia
presenta la più bassa fertilità, con soli 1,73 figli per donna, mentre l'Irlanda del Nord il tasso più
elevato, con 2,02 figli.[63] I tassi di fertilità più elevati si rilevarono negli anni sessanta durante il
'baby-boom', con un massimo di 2,95 figli per donna nel 1964.[63] Il tasso di natalità è più elevato
tra le donne straniere, rispetto a quelle nate in Gran Bretagna.[63]
Acquisto di cittadinanza per paese d'origine (2006)
Cittadini nati all'estero e residenti nel Regno Unito (periodo aprile 2007-marzo 2008)
Tuttavia la percentuale di popolazione nata da cittadini stranieri nel Regno Unito resta leggermente
inferiore rispetto a quella di altri Paesi europei.[76] Si stima che la popolazione immigrata in Gran
Bretagna raddoppierà nei prossimi due decenni, raggiungendo i 9,1 milioni di cittadini.[77]
Nel 2004 il numero di persone che sono diventate cittadini britannici ha toccato la cifra record di
140 795, un aumento del 12% rispetto all'anno precedente. Questo numero è salito drasticamente
dal 2000. La grande maggioranza dei nuovi cittadini proviene da Africa (32%) e Asia (40%), e i
principali paesi sono Pakistan, India e Somalia. Nel 2006, ci sono state 149 035 domande di
cittadinanza, il 32% in meno rispetto al 2005. Il numero di persone a cui è stata concessa la
cittadinanza nel corso del 2006 è stato 154 095, il 5% in meno rispetto al 2005. Il gruppo più
numeroso a cui è stata concessa la cittadinanza britannica sono i cittadini provenienti da India,
Pakistan, Somalia e Filippine.[78]
Il 21,9% dei bambini nati in Inghilterra e in Galles nel 2006 sono nati da madri che sono nate al di
fuori del Regno Unito, (146 956 dei 669 601 bambini nati) in base alle statistiche ufficiali
pubblicate nel 2007, che mostrano anche i più alti tassi di natalità da 26 anni.[79]
Etnie
La popolazione del Regno Unito discende da diversi popoli, Precelti (conosciuti come Pitti), Celti
(nella parti di estremo occidente del paese), Anglosassoni (ceppo prevalente), e Normanni. Dei 58
791 177 abitanti, 54 153 898 (92,1%) sono bianchi, 677 117 (1,2%) sono di etnia mista, 1 055 411
(1,8%) sono indiani, 747 285 (1,3%) pakistani, 283 063 (0,8%) bengalesi, 247 644 (0,4%) altri
asiatici, 565 876 (1,0%) caraibici, 485 277 (0,8%) africani, 97 588 (0,2%) altri neri, 247 403 (0,4%)
cinesi, e il restante 230 615 (0,4%) appartengono ad altre etnie.
Gli oriundi italo-britannici sono circa mezzo milione, concentrati soprattutto nell'area centro-
meridionale del Regno Unito (i cittadini italiani erano 170 927 nel 2007, secondo l'Anagrafe degli
italiani residenti all'estero).[80]
La seguente tabella riporta la composizione etnica del Regno Unito (censimento del 2001):[81]
Gruppo etnico Popolazione % del totale*
Bianchi 54 153 898 92,1%
Etnia mista 677 117 1,2%
Indiani 1 053 411 1,8%
Pakistani 747 285 1,3%
Bengalesi 283 063 0,5%
Altri asiatici 247 644 0,4%
africani 485 277 0,8%
97 585 0,2%
Cinesi 247 403 0,4%
* % sulla popolazione totale del Regno Unito
[senza fonte]
Religione
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa anglicana, Chiesa
cattolica nel Regno Unito e Cattedrali nel Regno Unito.
La libertà religiosa è largamente garantita dallo Stato, sebbene la Chiesa anglicana sia considerata
culto ufficiale. Essa è divisa in due arcidiocesi (York e Canterbury) e 43 diocesi. Con il Moment Act
of Union del 1707 in Scozia è considerata religione ufficiale quella della Chiesa di Scozia
(presbiteriana). Questa e gli altri gruppi protestanti rappresentano il 10% della popolazione. Al
cattolicesimo aderisce circa il 9% dei britannici, nonostante la conversione di massa avvenuta nel
Cinquecento con la Riforma Anglicana. Dopo essere stato bandito, fu restaurato in Inghilterra e
Galles nel 1850 e in Scozia nel 1878 ed è da sempre molto forte nell'Irlanda del Nord. Tra le
numerose comunità straniere prevalgono le religioni di origine: soprattutto l'Islam con il 4,5%,
Induismo, Buddhismo, Sikhismo, eccetera. Gli ebrei sono circa 267 000 e rappresentano la
maggiore comunità dell'Europa occidentale subito dopo quella francese.
Le statistiche rivelano una crescita dell'ateismo e dell'agnosticismo a scapito soprattutto della chiesa
anglicana. Secondo i censimenti del 2001 e del 2011 i dati sulle religioni nel Paese sono i seguenti:
Religione 2001[82][83][84][85] 2011[86][87][88][89]
Numero % Numero %
Cristiani 42 079 417 71,58% 37 583 962 59,49%
Musulmani 1 591 126 2,71% 2 786 635 4,41%
Induisti 558 810 0,95% 835 394 1,32%
Sikh 336 149 0,57% 432 429 0,68%
Ebrei 266 740 0,45% 269 568 0,43%
Buddisti 151 816 0,26% 261 584 0,41%
Altre religioni 178 837 0,30% 262 774 0,42%
Irreligiosi 16 221 509 25,67%
Religione non dichiarata 4 528 323 7,17%
(Nessuna religione o non dichiarata) 13 626 299 23,18% 20 749 832 32,84%
Popolazione totale 58 789 194 100,00% 63 182 178 100,00%
Ordinamento dello Stato
Suddivisioni amministrative
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni del Regno
Unito e Terminologia delle Isole britanniche.
Mappa del Regno Unito.
Il Regno Unito è una monarchia parlamentare retta dalla casa dei Windsor. Il parlamento è diviso in
due Camere (Houses): la Camera dei lord (House of Lords), non elettiva e di fatto senza alcun
potere, e la Camera dei Comuni (House of Commons), a cui spetta il potere legislativo. In entrambi
i rami del parlamento vi sono i rappresentanti delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito. Le
due camere si ritrovano insieme solo durante un'occasione speciale: lo "State Opening of
Parliament".
Inghilterra Inghilterra
Irlanda del Nord[90]
Galles Galles
Scozia Scozia
Il Regno Unito comprende inoltre alcune dipendenze d'oltremare, talvolta in regime post coloniale:
Anguilla
Bermuda
Territorio Antartico Britannico
Territorio britannico dell'Oceano Indiano
Isole Cayman
Isole Falkland (dette anche Isole Malvine o Isole Malvinas)
Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi
Gibilterra
Montserrat (isola)
Isole Pitcairn
Sant'Elena, Ascensione e Tristan da Cunha
Isole Turks e Caicos
Isole Vergini britanniche
Basi militari di Akrotiri e Dhekelia a Cipro
L'isola di Man, a dispetto di quanto credono molte persone, non fa parte del Regno Unito ma è una
Dipendenza della Corona britannica, mentre le Isole del Canale (Isole Anglo-Normanne) hanno uno
status simile appartenendo al sovrano di Gran Bretagna in qualità di duca di Normandia (sebbene
anche lì egli mantenga la sua dignità regale, essendo il titolo di duca di Normandia da molto tempo
desueto). Le Isole Orcadi e Shetland, invece, fanno semplicemente parte della Scozia.
Ordinamento scolastico
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Istruzione nel Regno Unito.
L'istruzione nel Regno Unito è regolata dal National Curriculum per quanto riguarda l'Inghilterra, il
Galles e l'Irlanda del Nord. Invece l'istruzione in Scozia ha un proprio regolamento. In tutto il
Regno Unito l'obbligo scolastico dura dai 5 ai 16 anni.
Università
La più antica università inglese e di tutto il mondo anglosassone è l'Università di Oxford, tuttora tra
le più prestigiose università esistenti, fondata circa nell'anno 1096. Quando, nel 1167, Enrico II
d'Inghilterra proibì agli studenti inglesi di studiare all'Università di Parigi, indusse molte personalità
inglesi a tornare in patria, dando così slancio al rapido sviluppo dell'Università stessa.
Politica
La regina Elisabetta II è il capo di Stato del Regno Unito.
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Politica del Regno Unito.
Il Regno Unito ha rapporti politici e commerciali con numerose altre nazioni del Commonwealth.
Esso si presenta come uno Stato unitario sotto la reggenza di una monarchia parlamentare.
Elisabetta II è il capo di Stato del Regno Unito così come il monarca degli altri 15 paesi componenti
il Commonwealth. Il sovrano ha "il diritto di essere consultato, di incoraggiare e di avvertire [i
rappresentanti della politica nazionale]".[91]
Costituzione
La Costituzione del Regno Unito non è codificata e consiste in gran parte in una collezione di
risorse scritte disparate, tra cui statuti, giudizi legislativi oltre alle diverse convenzioni
costituzionali.[92] Pur non essendoci alcuna differenza tecnica tra statuti ordinari e "legge
costituzionale", il parlamento del Regno Unito può creare una "riforma costituzionale"
semplicemente approvando un Act of Parliament (decisione parlamentare), conservandosi quindi il
potere di abolire praticamente quasi tutti gli elementi scritti e non scritti della costituzione. Di
conseguenza, nessun parlamento potrà mai varare una legge che un futuro parlamento non possa
cambiare un domani.[93]
Governo
Il Regno Unito ha un governo parlamentare basato sul Sistema Westminster, che è stato anche
emulato da altri governi, talvolta come eredità diretta dell'Impero britannico. Il parlamento del
Regno Unito si riunisce nel Palazzo di Westminster e dispone di due camere: l'elettiva Camera dei
Comuni e la nominata Camera dei Lords. Tutte le leggi devono avere l'assenso regio prima di
divenire legge.
Il Primo ministro,[nb 2] il capo del governo del Regno Unito,[94] appartiene quasi sempre alla
Camera dei Comuni, di cui è una persona di rilievo (solitamente il capo di un partito o di una
coalizione di partiti). Il Primo ministro sceglie un gabinetto di ministri che poi vengono
formalmente nominati dal monarca per formare il "Governo di Sua Maestà". Per convenzione, il
sovrano rispetta le decisioni del Primo ministro in materia di scelta dei ministri.[95]
Large sand-coloured building of Gothic design beside brown river and road bridge. The building
has several large towers, including large clock tower.
Il Palazzo di Westminster, sede di entrambe le camere del Parlamento del Regno Unito
Il gabinetto dei ministri è tradizionalmente prescelto tra i membri del partito del Primo ministro o
della coalizione a cui esso appartiene, e tutti sono solitamente membri della camera dei comuni
anche se possono esservi ammessi anche membri della Camera dei Lords. Il potere esecutivo è
esercitato dal Primo ministro e dal suo gabinetto di ministri, i quali sono tutti membri di diritto del
Consiglio Privato del Regno Unito e divengono pertanto "ministri della corona". L'attuale Primo
ministro è Boris Johnson, entrato in carica il 24 luglio 2019.[96] Johnson è il leader del Partito
Conservatore. Per le elezioni alla Camera dei Comuni il Regno Unito è suddiviso in 650 costituenti,
[97] ciascuna con la facoltà di eleggere un membro del parlamento (abbreviato in MP) con sistema
di pluralità semplice. Le elezioni generali vengono convocate dal monarca alla scadenza del
mandato del Primo ministro. Sulla base degli atti parlamentari del 2011, le elezioni devono essere
convocate non più tardi del termine di cinque anni.[98]
Scozia, Galles ed Irlanda del Nord dispongono ciascuna di un proprio governo o esecutivo, guidato
da un primo ministro (o, nel caso dell'Irlanda del Nord, da una diarchia composta dal primo
ministro e dal suo vice). L'Inghilterra, il più grande paese per estensione del Regno Unito, non
dispone di un proprio parlamento e le sue esigenze sono discusse direttamente dal parlamento del
Regno Unito. Questa situazione ha nel tempo dato origine alla cosiddetta Questione del West
Lothian, secondo la quale i membri dei parlamenti di Scozia, Galles e Irlanda del Nord possono
votare, talvolta in maniera decisiva,[101] su materie che prettamente riguardano l'Inghilterra.[102]
La commissione McKay ha segnalato questo problema già dal marzo 2013, richiedendo che le leggi
che abbiano effetto solo in Inghilterra necessitino della maggioranza dei membri inglesi del
parlamento del Regno Unito per essere approvate.[103]
Il governo ed il parlamento scozzesi hanno poteri notevoli per tutto quanto non concerne la
legislazione del Regno Unito ma riguarda prettamente la Scozia, come nel caso dell'educazione,
della sanità, della legge, e del governo locale.[104] Alle elezioni del 2011 in Scozia lo Scottish
National Party è stato rieletto ottenendo la maggioranza al parlamento scozzese, col suo leader,
Alex Salmond, nominato Primo ministro della Scozia.[105][106] Nel 2012, il governo scozzese e
quello del Regno Unito hanno siglato l'Accordo di Edimburgo per stabilire i termini di un
referendum sull'indipendenza della Scozia votato poi nel 2014 e dove l'ideale indipendentista uscì
sconfitto al 45% contro il 55% a favore degli unionisti.
Il governo gallese e l'Assemblea Nazionale del Galles hanno poteri molto più limitati di quanti non
abbiano la loro controparte scozzese.[107] L'Assemblea è in grado di legiferare su materie locali
senza chiedere prima il consenso alle camere di Westminster. Alle elezioni del 2011 la vittoria è
stata assegnata al laburista Carwyn Jones.[108]
L'esecutivo e l'Assemblea dell'Irlanda del Nord hanno poteri simili a quelli in Scozia. Il potere
esecutivo è però qui guidato da una diarchia rappresentata da membri dell'Assemblea appartenenti
uno agli unionisti ed uno ai nazionalisti. Dal settembre 2015 Arlene Foster (Democratic Unionist
Party)[109] e Martin McGuinness (Sinn Féin) sono rispettivamente primo ministro e vice primo
ministro in Irlanda del Nord.[110] Il governo dell'Irlanda del Nord coopera il più possibile con
quello della Repubblica d'Irlanda in materia di politiche nazionali, interessando queste
geograficamente anche l'Irlanda del Nord, ma non in materia di governo locale per cui l'Irlanda del
Nord è dipendente dal Regno Unito.
Come si è già detto, il Regno Unito non ha una costituzione codificata, (anche se ci si può riferire a
una serie di leggi e principi: Costituzione del Regno Unito) e come tale i poteri costituzionali sono
devoluti tra Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Sotto la dottrina della sovranità
parlamentare, il Parlamento del Regno Unito, in teoria, potrebbe abolire sia il parlamento scozzese
che l'assemblea gallese o quella irlandese.[111][112] Nel 1972, il Parlamento del Regno Unito
unilateralmente decise di prorogare il Parlamento dell'Irlanda del Nord, creando un precedente
rilevante nelle attuali istituzioni parlamentari inglesi.[113] In pratica, ad ogni modo, oggi sarebbe
impossibile per il Parlamento del Regno Unito abolire i parlamenti di Scozia, Galles ed Irlanda del
Nord senza prima un referendum popolare.[114] Ovviamente i contrasti politici sull'influenza del
parlamento inglese su quelli locali risultano accentuati nel caso di quello dell'Irlanda del Nord,
rendendo quindi necessaria una cooperazione col governo irlandese.[115]
Giustizia
La Royal Courts of Justice d'Inghilterra e Galles
Il Regno Unito non ha un sistema legale singolo, come il Treaty of Union del 1706 testimonia
all'articolo 19 dove si stabilisce la continuazione del sistema legale separato per la Scozia.[116]
Attualmente il Regno Unito dispone di tre distinti sistemi legislativi: la legge inglese, la legge
nordirlandese e la legge scozzese. Una nuova Corte suprema del Regno Unito è stata costituita
nell'ottobre del 2009 per rimpiazzare l'Appellate Committee of the House of Lords, una prerogativa
un tempo spettante alla Camera dei Lords.[117][118] La Judicial Committee of the Privy Council,
che include i medesimi membri della Suprema Corte, è il più alto tribunale d'appello per molti dei
paesi che ancora oggi compongono il Commonwealth e le dipendenze territoriali inglesi.[119]
Sia la legge inglese, che viene applicata in Inghilterra ed in Galles, che quella dell'Irlanda del Nord
sono basate sui principi della common law.[120] L'essenza della common law è che, soggetta a
statuto, la legge è sviluppata dai giudici nei tribunali i quali, applicando le normative di stato,
creano essi stessi i principi di legge sulla base delle sentenze emesse (stare decisis).[121] I tribunali
di Inghilterra e Galles sono capeggiati dalle Senior Courts of England and Wales, che consistono in
una corte d'appello, nella High Court of Justice (per casi civili) e la Crown Court (per casi
criminali). La Suprema Corte è il più alto tribunale sia in ambito civile che penale in Inghilterra,
Galles e Irlanda del Nord, con valore globale delle proprie decisioni.[122]
La High Court of Justiciary — il supremo tribunale criminale della Scozia.
Le leggi scozzesi provengono invece da un sistema ibrido basato sia sulla common law sia sui
principi della civil law. I tribunali supremi sono la Court of Session, per cause civili,[123] e la High
Court of Justiciary, per cause penali.[124] La Suprema Corte del Regno Unito è sempre la sovrana
corte d'appello anche in Scozia per cause civili e penali.[125] Le cosiddette Sheriff courts sono
invece i tribunali locali civili e penali che si basano sull'uso di una giuria.[126] Il sistema legale
scozzese ha tre possibilità di verdetto per una causa penale: colpevole, non colpevole, non provato.
Sia non colpevole che non provato hanno come risultato la non condanna dell'imputato.[127]
I crimini in Inghilterra e Galles sono aumentati in maniera vertiginosa tra il 1981 ed il 1995
giungendo al 48% rispetto al passato[128] secondo quanto riportato dalle statistiche di stato. La
popolazione carceraria nel medesimo periodo è raddoppiata giungendo a 80 000 detenuti dando così
a Inghilterra e Galles il più alto tasso di incarcerati dell'Europa occidentale, con un valore di 147
detenuti ogni 100 000 abitanti.[129] Il Her Majesty's Prison Service, che gestisce gran parte delle
prigioni d'Inghilterra e Galles. ha riportato che nel 2009/10 la Scozia ha invece raggiunto il 10% di
criminalità, il tasso più basso degli ultimi 32 anni.[130] Al momento la popolazione carceraria
scozzese è pari a 8 000 detenuti,[131] Lo Scottish Prison Service gestisce tutte le carceri della
Scozia.[132]
Relazioni internazionali
Il Regno Unito è membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nonché
membro della Nato, del Commonwealth, del G7 (già G8), del G20, dell'OCSE, dell'OSCE e
dell'OMC, e fino al 31 gennaio 2020 anche del Parlamento europeo e dell'Unione europea. Il Regno
Unito è ritenuto avere "relazioni speciali" con gli Stati Uniti ed una stretta collaborazione con la
Francia — la cosiddetta "Entente cordiale" — e condivide le tecnologie nucleari con entrambi i
paesi.[133][134] Il Regno Unito è anche strettamente collegato alla Repubblica d'Irlanda; i due
paesi hanno definito un'Area di viaggio comune e cooperano attraverso la Conferenza
intergovernativa britannico-irlandese ed il Consiglio britannico-irlandese. La presenza globale del
Regno Unito è legata alle sue relazioni commerciali, all'assistenza allo sviluppo ed ai
coinvolgimenti militari in campo internazionale.[135]
Forze armate
Truppe a cavallo dei Blues and Royals durante la cerimonia del Trooping the Colour nel 2007
Le forze armate del Regno Unito - ufficialmente Her Majesty's Armed Forces— consistono in tre
branche di servizio professionale: la Royal Navy ed i Royal Marines (che formano il Naval
Service), il British Army e la Royal Air Force.[136] Le forze sono guidate dal Ministero della
Difesa e controllate dal Defence Council, presieduto dal Segretario di Stato per la Difesa. Il
comandante in capo è il sovrano inglese, attualmente Elisabetta II, a cui le forze militari giurano
fedeltà.[137] Le forze armate sono incaricate di proteggere il Regno Unito ed i suoi territori
oltremare, promuovendo la sicurezza del Regno Unito nell'interesse globale e supportando le
missioni pacificatrici internazionali. Esse sono partecipanti regolari ed attivi della NATO, tra cui il
Allied Rapid Reaction Corps, così come il Five Power Defence Arrangements, RIMPAC ed altre
coalizioni internazionali. Punti di appoggio delle forze armate britanniche oltremare si trovano
nell'Isola di Ascensione, in Belize, nel Brunei, in Canada, a Cipro, a Diego Garcia, nelle Falkland,
in Germania, a Gibilterra, in Kenya, nel Qatar ed a Singapore.[138][139]
Le forze armate britanniche hanno avuto un ruolo chiave nella costituzione dell'Impero britannico
come potenza dominante dall'inizio del XVIII secolo all'inizio del XX secolo. Attraverso la loro
storia unica, le forze armate britanniche hanno conosciuto azioni di guerra nei principali conflitti del
mondo, dalla Guerra dei Sette anni alle Guerre napoleoniche, alla Guerra di Crimea sino alla prima
e seconda guerra mondiale, oltre che in molti conflitti coloniali. Risultando vittoriose in molti di
questi conflitti, gli inglesi furono spesso in grado di influenzare eventi mondiali. Dalla fine
dell'Impero britannico, il Regno Unito è rimasta comunque una delle principali potenze militari al
mondo. Con la fine della Guerra Fredda, la politica di difesa ha previsto l'entrata in azione in
collaborazione con altre forze internazionali.[140] Ad eccezione dell'intervento militare in Sierra
Leone, tutte le operazioni di guerra recenti del Regno Unito in Bosnia, Kosovo, Afghanistan, Iraq e,
ultimamente, in Libia, hanno seguito questo approccio. L'ultima volta nella quale le forze armate
inglesi hanno combattuto sole è stato nel 1982 nella Guerra delle Falkland.
Secondo varie fonti tra cui l'Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma, il Regno
Unito è il quinto paese al mondo per spese militari nel mondo. La spesa militare assorbe
attualmente ogni anno il 2.4% del prodotto interno lordo del paese.[141][142]
Economia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Economia del Regno Unito.
Londra è il principale centro finanziario d'Europa, e il terzo del mondo dopo New York e Tokyo.
[143][144]
L'economia del Regno Unito è costituita, in ordine decrescente di grandezza, delle economie di
Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. L'aggregato, sulla base dei tassi di cambio, fa sì che
quella del Regno Unito sia la sesta più grande economia del mondo e la seconda più grande in
Europa dopo la Germania. Nel 2021 il PIL a prezzi correnti ammonta a circa 3 212 miliardi di
$[145]. Il Regno Unito risente molto dell'attuale crisi.
Il Regno Unito ha un ruolo trainante fra le economie occidentali sia sotto l'aspetto finanziario sia
sotto quello commerciale. Negli ultimi due decenni il paese ha fatto fronte a un intenso processo di
privatizzazione. L'agricoltura è di tipo estensivo e altamente meccanizzata e la produzione copre
circa il 60% del fabbisogno interno.
Il Regno Unito è ricco di riserve di carbone, gas e petrolio. La maggior parte del Prodotto Interno
Lordo viene dal terziario; banche, assicurazioni e servizi finanziari mentre la parte di PIL
dell'industria è in costante declino. Con oltre 9 milioni di visitatori all'anno il turismo è uno dei
settori più importanti: il Regno Unito è il sesto paese più visitato al mondo.
Il Regno Unito è tra i paesi più industrializzati del mondo. In termini di prodotto nazionale lordo
(PNL) è il quinto paese – seguito da Francia, Italia, Russia e Brasile – dopo Stati Uniti, Cina,
Giappone, Germania. Nel 2018 il prodotto interno lordo nominale del paese è stato di 2 828 644
milioni di dollari USA, pari a un PIL pro capite di 42 558 dollari.
A partire dal secondo dopoguerra il paese ha dovuto affrontare numerosi problemi economici quali
la pressione valutaria, il deficit della bilancia totale dei pagamenti, l'inflazione e, fino a poco tempo
fa, una scarsa capacità produttiva. Durante la recessione verificatasi nel 1974, la situazione si fece
ancor più critica: il numero di disoccupati superò il milione, vi fu un declino della produttività, i
salari aumentarono e la moneta toccò minimi storici. Nel luglio 1975 il governo adottò severe
misure anti-inflazione, con l'appoggio del mondo economico e dei sindacati, in modo da contenere
gli aumenti salariali e l'inflazione.
Verso la fine degli anni settanta la scoperta di giacimenti di petrolio nel Mare del Nord consentì
un'importante riduzione del deficit nella bilancia dei pagamenti. A partire dal 1979 la politica
economica del paese ha promosso una maggior delega al settore privato, mettendo un freno alla
spesa pubblica e ai servizi statali. Obiettivo prioritario rimaneva il contenimento dell'inflazione, a
costo però di un tasso di disoccupazione storicamente elevato. Intorno alla metà degli anni ottanta vi
erano nel paese oltre tre milioni di lavoratori senza impiego e dieci anni dopo ne rimanevano ancora
circa 2,6 milioni. Il deficit di bilancio annuo all'inizio degli anni novanta era pari a circa l'1,1% del
prodotto interno lordo. Nel gennaio del 1973 il Regno Unito aderì alla Comunità Europea (ora
Unione europea), per poi uscirne nel 2020.
La struttura del lavoro è oggi significativamente cambiata. Nel 2002 la forza lavoro ammontava
complessivamente a 29 602 654 lavoratori. Nel settore dei servizi è attualmente impiegato l'82% dei
lavoratori, mentre nel 1955 lo era solo un terzo della forza lavoro. L'industria, che rappresentava un
tempo il settore principale in termini di occupazione (42% della forza lavoro nel 1955), assorbe
oggi solo il 17% della popolazione attiva. Il problema della disoccupazione è oggi meno grave che
in passato: il tasso di disoccupazione del paese ha raggiunto infatti il 5,1% (2002), mentre nel
dicembre 2018 è sceso ulteriormente al 3,8%.[146]
Storia
La rivoluzione industriale iniziò proprio nel Regno Unito concentrata inizialmente su industrie
pesanti come la cantieristica, l'estrazione del carbone, la produzione di acciaio e fibre tessili.
L'esistenza di un impero coloniale contribuì alla creazione di un mercato di sbocco oltremare dei
prodotti britannici, permettendo al Regno Unito di dominare il commercio internazionale nel XIX
secolo. Tuttavia, come per altri paesi industrializzati, il periodo compreso fra le due guerre mondiali
segnò un'epoca caratterizzata dal declino economico, in cui il paese perse progressivamente il
proprio vantaggio competitivo e l'apporto dell'industria pesante andò diminuendo lungo tutto il
corso del XX secolo. Il settore manifatturiero rimase una parte significativa dell'economia, ma nel
2003 contribuiva solamente ad un sesto della produzione nazionale.
Materie prime
Il paese possiede materie prime energetiche fondamentali per la sua economia, quali carbone e
riserve di gas naturale e petrolio, sebbene in continuo declino. Sono stimate oltre 400 milioni di
tonnellate di riserve di carbone, e nel 2004 il consumo totale (comprese le importazioni) è stato di
61 milioni di tonnellate.
Settore secondario
L'industria automobilistica britannica era una parte significativa di questo settore, anche se la sua
importanza è andata diminuendo con il crollo del MG Rover Group e il passaggio in mano straniera
di una parte cospicua del settore. La produzione di aeromobili ad uso civile e militare è guidata
dalla più grande azienda aerospaziale del Regno Unito, la BAE Systems, e dalla ditta europea
EADS, proprietaria dell'Airbus. Rolls-Royce detiene la principale quota del mercato dei motori
aerospaziali. L'industria chimica e farmaceutica è forte nel Regno Unito, con la seconda e la sesta
più grande azienda farmaceutica (GlaxoSmithKline e AstraZeneca).
La Banca d'Inghilterra, la banca centrale del Regno Unito, con sede a Londra.
Il terziario
Il settore dei servizi è cresciuto notevolmente, e rappresenta circa il 73% del contributo al PIL. Il
settore dei servizi è dominato da servizi finanziari, in particolare dal settore bancario e
assicurazione. Londra è il più grande centro finanziario con il London Stock Exchange, il London
International Financial Futures and Options Exchange, la Lloyd's of London che hanno base in
questa città. Londra è un importante centro per il commercio internazionale ed è tra i leader
direzionali dell'economia mondiale (insieme a New York e Tokyo). Possiede la più grande
concentrazione di filiali di banche estere di tutto il mondo. Molte società multinazionali hanno
aperto una loro filiale a Londra. La capitale scozzese, Edimburgo, è al contempo uno dei grandi
centri finanziari d'Europa ed è sede della Royal Bank of Scotland Group, una delle più grandi
banche del mondo. Nel 2007 il debito pubblico del Regno Unito era pari al 44% del PIL. L'industria
legata alla creatività ha rappresentato il 7% del PIL nel 2005, con una crescita media del 6% su base
annua tra il 1997 e il 2005. Per contro il settore agricolo rappresenta solo lo 0,9% del PIL del paese.
Il turismo
Il turismo è un settore molto importante per l'economia britannica. Con oltre 27 milioni di turisti
arrivati nel 2004, il Regno Unito è classificato come il sesto polo di destinazione turistica del
mondo. Londra, con un margine considerevole, è la città più visitata al mondo con 15,6 milioni di
visitatori nel 2006, precedendo Bangkok (10,4) e Parigi (9,7 milioni).
Moneta
La moneta del Regno Unito è la sterlina britannica, rappresentata dal simbolo £. La Banca
d'Inghilterra è la banca centrale, responsabile per il rilascio di valuta. Durante il periodo di adesione
all'Unione Europea, il Regno Unito ha scelto di non adottare l'euro.
Cultura
La cultura del Regno Unito è stata influenzata da diversi fattori tra i quali spicca lo status di isola
della nazione; la sua storia democratica liberale occidentale e una delle maggiori potenze, nonché
dall'essere un'unione politica di quattro paesi ciascuno con elementi diversi e tradizioni
indipendenti. L'Impero britannico e l'influenza che gli inglesi hanno esercitato nel mondo si può
osservare nella lingua, nella cultura e nel sistema legale di molte delle ex colonie tra cui gli Stati
Uniti, l'Australia, il Canada, l'India, l'Irlanda, la Nuova Zelanda, il Pakistan e il Sudafrica.
L'influenza culturale del Regno Unito è stata descritta "superpotenza culturale".[147][148]
Contributi culturali
Scienza
Il Regno Unito è la patria di importanti scienziati e matematici quali Isaac Newton, Robert Hooke,
George Atwood, Nepero, Colin Maclaurin, Oliver Heaviside, Edmond Halley, Henry Cavendish,
Charles Darwin, Michael Faraday, John Dalton, Ada Lovelace, Charles Babbage, Isaac Barrow,
John David Barrow, Thomas Bayes, James Clerk Maxwell, James Prescott Joule, Paul Dirac, Lewis
Carroll, Hubert Cecil Booth (inventore dell'aspirapolvere, nel 1901), Elizabeth Blackwell (prima
donna a laurearsi in medicina), Thomas Young, William Henry Bragg, William Lawrence Bragg,
James Chadwick, Alan Turing, Stephen Hawking, Roger Penrose, Peter Higgs, Alexander Fleming,
Edward Jenner.
La teoria newtoniana
5 luglio 1687: la Legge di gravitazione universale, i Principi della dinamica, proposti nel trattato
Philosophiae Naturalis Principia Mathematica di Isaac Newton
Il Darwinismo
24 novembre 1859: viene introdotto il concetto di selezione naturale e l'evoluzione, nell'opera del
naturalista britannico Charles Darwin, con la pubblicazione de L'origine delle specie
Chimica
scoperta dell'idrogeno (1766) da parte del chimico inglese Henry Cavendish, che inizialmente lo
chiamerà aria infiammabile
vengono scoperti gli elementi chimici dell'argon (1894), elio (1895), neon (1898), Kripton
(1898), xeno (1898), dal chimico scozzese William Ramsay (1852-1916)
Medicina
1928: viene scoperta la penicillina dal medico e farmacologo britannico Alexander Fleming, che
diede ufficialmente inizio alla nascita degli antibiotici [149].
Matematica
Astronomia
Le importanti scoperte di Edmond Halley (1656-1742): è chiamata in suo onore la nota Cometa
di Halley
13 marzo 1781: la scoperta del pianeta Urano, da parte dell'astronomo britannico di origine
tedesca William Herschel
Tecnologia
11 settembre 1795: nasce la prima ferrovia tramviaria, (il tram), inventato da Benjamin Outram
1823: viene realizzato il primo impermeabile, dallo scozzese Charles Macintosh
1º maggio 1840: viene inventato il francobollo: il Penny Black ideato da Rowland Hill
10 gennaio 1863: inaugurazione della Metropolitana di Londra, la metropolitana più antica del
mondo.[150]
26 gennaio 1926: nasce la televisione,[151] inventata dallo scozzese John Logie Baird.
Aviazione
14 - 15 Giugno 1919: primo volo transatlantico senza scalo effettuato dagli aviatori britannici
Alcock e Brown sul velivolo Vickers Vimy, da St.John's, Newfoundland, a Clifden, Connemara, in
Irlanda
Filosofia
Notevole anche la tradizione filosofica: nel XIII secolo si afferma il pensiero di Ruggero Bacone,
anche noto scienziato, filosofo della scolastica e tra i padri dell'empirismo; nel XIV secolo Duns
Scoto, importante esponente della scolastica francescana e Guglielmo di Occam, esponente della
scolastica medievale; e, in ambito teologico in particolare, spicca la figura di John Wyclif,
considerato spesso forse il più importante riformatore religioso prima di Lutero.[154] Nel XVI
secolo si afferma Tommaso Moro che coniò il termine utopia e scrisse il romanzo L'Utopia (1516);
tra il XVI e il XVII secolo si affermò il metodo induttivo fondato sull'esperienza di Francesco
Bacone che scrisse il Novum Organum (1620). Nel XVII secolo si afferma il giusnaturalismo con
Thomas Hobbes, autore dell'opera di filosofia politica Leviatano (1651); tra il XVII e il XVIII
secolo l'empirismo con John Locke, importante esponente del liberalismo classico e autore della
Lettera sulla tolleranza (1685) e del Saggio sull'intelletto umano (1690), George Berkeley e David
Hume autore del Trattato sulla natura umana (1739); e ancora nel XVIII secolo si afferma la figura
di Adam Smith, fondatore dell'economia politica[155] e del liberismo e autore del celebre saggio La
ricchezza delle nazioni (1776). Tra il XVIII e il XIX secolo ricordiamo la figura di Thomas Robert
Malthus e la dottrina economica del malthusianesimo. Nel XIX secolo si distinsero John Stuart
Mill, esponente del liberalismo e dell'utilitarismo e autore del Saggio sulla libertà (1859), David
Ricardo, con Adam Smith massimo esponente della scuola classica dell'economia, e Herbert
Spencer, liberale e teorico del darwinismo sociale. Nel XX secolo si affermano John Maynard
Keynes, padre della macroeconomia, ramo dell'economia politica che viene fatta risalire al 1936
con la pubblicazione della Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, Bertrand
Russell, tra i fondatori della filosofia analitica, e Gregory Bateson, che coniò verso gli anni trenta la
definizione di schismogenesi.
Letteratura
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura inglese.
Il Ritratto Chandos, che si ritiene rappresenti William Shakespeare
Col termine "letteratura inglese" ci si riferisce appunto alla letteratura associata al Regno Unito,
all'Isola di Man ed alle Isole del Canale. Gran parte della letteratura inglese è in lingua inglese. Nel
2005 circa 206.000 libri sono stati pubblicati nel Regno Unito e pertanto lo Stato si è aggiudicato il
primato di maggior pubblicista nel mondo.[156]
Lo scrittore e poeta inglese William Shakespeare è ritenuto uno dei maggiori drammaturghi di tutti i
tempi,[157][158][159] e i suoi contemporanei Christopher Marlowe e Ben Jonson hanno continuato
l'opera nel solco da lui creato. Altri personaggi di spicco della letteratura inglese di epoche più
recenti sono Alan Ayckbourn, Harold Pinter, Michael Frayn, Tom Stoppard e David Edgar che
hanno combinato elementi surreali, realistici e radicali.
Tra gli scrittori inglesi di maggiore rilievo nell'epoca pre moderna e moderna troviamo Geoffrey
Chaucer (XIV secolo), Thomas Malory (XV secolo), Sir Thomas More (XVII secolo), John Bunyan
(XVII secolo) e John Milton (XVII secolo). Nel XVIII secolo Daniel Defoe (autore di Robinson
Crusoe) e Samuel Richardson furono i pionieri della novella moderna. Nel XIX secolo ulteriori
innovazioni vennero introdotte da Jane Austen, dalla scrittrice neogotica Mary Shelley, dallo
scrittore per bambini Lewis Carroll, dalle sorelle Brontë, da Charles Dickens, noto scrittore dell'età
vittoriana, importante esponente del romanzo sociale e autore di David Copperfield (1849-1850), e
del celebre Canto di Natale (1843), dal naturalista Thomas Hardy, dal realista George Eliot, dal
poeta visionario William Blake e dal romantico William Wordsworth. Tra gli scrittori di maggior
rilievo del XX secolo in Inghilterra citiamo H. G. Wells; gli scrittori per bambini Rudyard Kipling,
A. A. Milne (il creatore di Winnie-the-Pooh), Roald Dahl e Enid Blyton, noti, in particolare, per i
loro romanzi per ragazzi; il controverso D. H. Lawrence; la modernista Virginia Woolf; il satirico
Evelyn Waugh; il profetico George Orwell; W. Somerset Maugham e Graham Greene; la scrittrice
di gialli Agatha Christie (una delle maggiori scrittrici di best seller di tutti i tempi);[160] Ian
Fleming (il creatore di James Bond); i poeti T.S. Eliot, Philip Larkin e Ted Hughes; i fantasisti J. R.
R. Tolkien, C. S. Lewis e J. K. Rowling; la scrittrice e illustratrice di libri per bambini Beatrix
Potter, autrice di The Tale of Peter Rabbit (1902), John le Carré, noto esponente della letteratura di
spionaggio, i fumettisti Alan Moore e Neil Gaiman.
Una fotografia di epoca vittoriana dello scrittore Charles Dickens
Per i contributi scozzesi citiamo Arthur Conan Doyle (il creatore di Sherlock Holmes), il romantico
Sir Walter Scott, lo scrittore per bambini J. M. Barrie, creatore del celebre personaggio di Peter Pan,
l'epico Robert Louis Stevenson, autore de L'isola del tesoro. ed il poeta Robert Burns. Tra gli
scrittore più recenti citiamo Hugh MacDiarmid e Neil M. Gunn che hanno contribuito al cosiddetto
Rinascimento scozzese. Nel campo horror e thriller citiamo Ian Rankin e Iain Banks. La capitale
della Scozia, Edimburgo, fu la prima Città della Letteratura prescelta dell'UNESCO.[161]
Il più antico componimento poetico in inglese giunto sino a noi, Y Gododdin, venne composto in Yr
Hen Ogledd (The Old North), attorno al VI secolo. Esso venne scritto in cumbrico o antico gallese e
contiene i primi riferimenti noti a Re Artù.[162] A partire dal VII secolo la leggenda arturiana
conobbe un notevole sviluppo grazie anche all'opera di Goffredo di Monmouth.[163] Il poeta
medievale gallese più celebrato è indubbiamente Dafydd ap Gwilym (fl.1320–1370) che incentrò i
suoi temi letterari sulla natura, sulla religione e soprattutto sull'amore. È riconosciuto come uno dei
più grandi poeti europei della sua epoca.[164] Sino alla fine del XIX secolo la letteratura gallese fu
essenzialmente in lingua gallese e di carattere religioso. Daniel Owen è riconosciuto uno dei primi
moderni scrittori in gallese, col suo Rhys Lewis del 1885. Noto fu anche Dylan Thomas che
divenne famoso a metà del XX secolo per la poesia "Do not go gentle into that good night, oltre al
nazionalista R. S. Thomas che fu in nomination per il Premio Nobel della letteratura nel 1996. Tra
gli scrittori gallesi del XX secolo citiamo Richard Llewellyn e Kate Roberts.[165][166]
Autori di altre nazionalità, provenienti in particolare dal Commonwealth, dall'Irlanda e dagli Stati
Uniti, hanno vissuto e lavorato nel Regno Unito. Tra questi citiamo Jonathan Swift, Oscar Wilde,
Bram Stoker, George Bernard Shaw, Joseph Conrad, T.S. Eliot, Ezra Pound, Kazuo Ishiguro e Sir
Salman Rushdie.[167][168]
Musica
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Popular music britannica.
The Beatles furono la band inglese più acclamata commercialmente e dalla critica, con vendite che
superarono i miliardi di copie.[169][170][171]
Molti e vari sono gli stili musicali popolari nel Regno Unito, dalla musica folcloristica indigena
inglese, scozzese, gallese e irlandese sino all'heavy metal. Tra i musicisti classici nati e vissuti in
terra inglese citiamo William Byrd, Henry Purcell, George Alexander Macfarren, Sir Edward Elgar,
Gustav Holst, Sir Arthur Sullivan (famoso per aver lavorato col librettista Sir W. S. Gilbert), Ralph
Vaughan Williams e Benjamin Britten, pioniere dell'opera moderna in inglese. Sir Peter Maxwell
Davies è uno dei maggiori compositori viventi. Il Regno Unito è inoltre rinomato a livello
internazionale per le sue orchestre sinfoniche e per i suoi cori tra cui la BBC Symphony Orchestra
ed il London Symphony Chorus. Tra i maggiori direttori d'orchestra citiamo Sir Simon Rattle, John
Barbirolli e Sir Malcolm Sargent. Tra i maggiori compositori di colonne sonore per film citiamo
John Barry, Clint Mansell, Mike Oldfield, John Powell, Craig Armstrong, David Arnold, John
Murphy, Monty Norman ed Harry Gregson-Williams. Georg Friedrich Händel fu naturalizzato
cittadino inglese e per lo Stato scrisse l'inno per le incoronazioni, noto come il Messiah (1741), che
fu appunto scritto in lingua inglese.[172][173] Andrew Lloyd Webber è un prolifico compositore di
musica da teatro. I suoi lavori hanno dominato l'ultima parte del XX secolo e sono divenuti successi
internazionali.[174] E ancora, nel XX secolo, da ricordare il compositore e direttore d'orchestra
Gustav Holst, Edward Elgar e Karl Jenkins.
The Beatles sono la band che più in assoluto ha rappresentato l'emergere della cultura inglese in
campo musicale, con vendite di dischi sopra ogni aspettativa ed una diffusione globale dei loro
successi.[169][170][171][175] Tra gli altri gruppi e solisti di rilievo nel panorama musicale inglese
si ricordano The Rolling Stones, Queen, Pink Floyd, i One Direction, Led Zeppelin, Deep Purple,
Bee Gees, Genesis, Sex Pistols, The Clash, Jethro Tull, Dire Straits, Iron Maiden, Depeche Mode,
Simply Red, Muse, Skunk Anansie, Eurythmics, John Lennon, Elton John, Freddie Mercury,
George Michael, Phil Collins, Sting, Brian Eno, e Peter Gabriel.[176][177][178][179][180][181] I
Brit Awards sono dei premi annuali concessi dalle industrie discografiche britanniche e sono stati
vinti nel corso degli anni dai personaggi che maggiormente hanno rappresentato il panorama
musicale inglese tra cui The Who, David Bowie, Eric Clapton, Rod Stewart e The Police.[182] Tra i
musicisti più recenti citiamo i Radiohead, Pet Shop Boys, gli Oasis, i Blur, gli Arctic Monkeys, i
Kaiser Chiefs, i Kasabian, Robbie Williams, Dido, Coldplay, Amy Winehouse, Ed Sheeran, Harry
Styles, Adele e i The Vamps.[183]
Un gran numero di città del Regno Unito sono conosciute per la loro musica. Liverpool è la città
che vanta il primato del maggior numero di canzoni scritte in loco.[184] Il contributo di Glasgow
alla musica venne riconosciuto nel 2008 quando venne nominata dall'UNESCO Città della Musica,
una delle tre città nel mondo ad aver ottenuto questo onore.[185]
Arte
Arti visive
Autoritratto di J. M. W. Turner, olio su tela, c. 1799
La storia delle arti visuali inglesi è parte della storia dell'arte occidentale. Tra gli artisti britannici di
maggior successo citiamo i romantici William Blake, John Constable, Samuel Palmer e J.M.W.
Turner; i ritrattisti Sir Joshua Reynolds e Lucian Freud; i paesaggisti Thomas Gainsborough e L. S.
Lowry; il pioniere dell'Arts and Crafts Movement William Morris; il figurativo Francis Bacon; gli
artisti della pop culture Peter Blake, Richard Hamilton e David Hockney; il duo Gilbert & George;
l'astrattista Howard Hodgkin; e gli scultori Antony Gormley, Anish Kapoor e Henry Moore. Tra il
XIX e il XX secolo si distinse la figura dello scozzese Charles Rennie Mackintosh, esponente
dell'Art Nouveau e del Glasgow movement.Tra gli anni ottanta e novanta del XX secolo la Galleria
Saatchi di Londra ha posto l'attenzione del pubblico londinese su un nuovo genere multiforme di
artisti noti come "Young British Artists": Damien Hirst, Chris Ofili, Rachel Whiteread, Tracey
Emin, Mark Wallinger, Steve McQueen, Sam Taylor-Wood e i fratelli Chapman.
La Royal Academy of Arts a Londra è una delle organizzazioni chiave per la promozione delle arti
visuali nel Regno Unito. Tra le principali scuole artistiche il Regno Unito vanta sei scuole alla
University of the Arts London, tra cui il Central Saint Martins College of Art and Design ed il
Chelsea College of Art and Design; la Goldsmiths, University of London; la Slade School of Fine
Art (parte dell'University College London); la Glasgow School of Art; il Royal College of Art e la
The Ruskin School of Drawing and Fine Art (parte dell'University of Oxford). Il Courtauld Institute
of Art è uno dei centri principali per l'insegnamento della storia dell'arte. Importanti gallerie d'arte
come la National Gallery, la National Portrait Gallery, la Tate Britain e la Tate Modern (le più
visitate gallerie d'arte al mondo, con circa 4,7 milioni di visitatori all'anno) hanno sede nel Regno
Unito.[186]
Architettura
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Architettura britannica.
Riguardo in particolare all'architettura del Regno Unito possiamo distinguere vari periodi artistici
che comprendono, tra l'altro, il periodo dell'Architettura elisabettiana, l'architettura giacobiana e
l'architettura vittoriana (di cui figura di rilievo fu quella di George Gilbert Scott).
Musei
Per quanto concerne i musei ricordiamo, in particolare, il British Museum, di fama internazionale,
fondato nel 1753 da sir Hans Sloane e aperto al pubblico il 15 gennaio 1759.
Cinema
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Cinema britannico.
Alfred Hitchcock è presentato spesso come il maggiore tra i registi britannici di tutti i tempi.[187]
Il Regno Unito ha avuto una considerevole influenza nella storia del cinema. Registi come Alfred
Hitchcock, il cui film Vertigo è considerato da alcuni critici come il miglior film di tutti i tempi,
[188] e David Lean sono acclamati dalla critica di tutti i tempi.[189] Altri importanti registi sono
Charlie Chaplin,[190] Michael Powell,[191] Carol Reed,[192] Ridley Scott[193] e Stanley Kubrick
(naturalizzato). Molti attori britannici hanno avuto successi internazionali tra cui Julie Andrews,
[194] Richard Burton,[195] Michael Caine,[196] Charlie Chaplin,[197] Sean Connery,[198] Vivien
Leigh,[199] David Niven,[200] Laurence Olivier,[201] Peter Sellers,[202] Kate Winslet,[203]
Anthony Hopkins,[204] e Daniel Day-Lewis.[205] Molti successi commerciali di film sono stati
girati nel Regno Unito (come la serie di Harry Potter e James Bond).[206] Gli Ealing Studios sono
gli studi di produzione di film più antichi al mondo.[207]
Malgrado i molti successi, la critica è da tempo impegnata a riscoprire nella filmografia inglese
influenze ora europee ora americane dal momento che molti attori tra l'altro sono compartecipi di
produzioni internazionali. I film ispirati a storie scritte da autori inglesi includono Titanic, Il Signore
degli Anelli, Pirati dei Caraibi.
Televisione
Uno dei piatti tipici e caratteristici della cucina britannica è il Fish and chips, caratterizzato da filetti
di pesce bianco.
Sport
Calcio
La nascita del gioco del calcio moderno
La nascita del gioco del calcio moderno si fa risalire a una precisa data storica: 26 ottobre 1863,
dove, alla Freemason's Tavern di Great Queen Street, nel rione di Holborn, si riunirono 11 club
della zona di Londra. La Federazione calcistica dell'Inghilterra, o The Football Association (The
FA), è la più antica federazione calcistica del mondo: sorta, appunto, il 26 ottobre 1863: padre della
Federazione calcistica dell'Inghilterra e del calcio moderno viene considerato il dirigente sportivo
inglese Ebenezer Cobb Morley.
Wembley, lo stadio dove si giocano le partite della nazionale di calcio
Oggi lo sport più seguito nel Regno Unito è il calcio. Non esiste un campionato calcistico unico per
tutte le quattro nazioni del Regno poiché ognuna di esse ne possiede uno separato. Il campionato
calcistico più importante è la Premier League (il campionato inglese, conosciuto fino alla stagione
2015/2016 come Barclays Premier League per ragioni di sponsorizzazione).
La Nazionale di calcio del Regno Unito partecipa unicamente alle Olimpiadi (dove ha conquistato
l'oro nel Torneo Olimpico del 1908 e del 1912) mentre nei tornei ufficiali organizzati dalla UEFA e
dalla FIFA, prendono atto singolarmente le singole nazioni d'Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del
Nord. Il Regno Unito (in Inghilterra) ha anche ospitato il Campionato Mondiale di Calcio 1966
dove ad aggiudicarsi la Coppa Rimet, fu proprio l'Inghilterra, battendo 4-2 la Germania dell'Ovest,
ma attualmente rimane ancora l'unica volta in cui la nazionale inglese portò a casa la vittoria.
Rugby
Il rugby è uno degli sport più seguiti, la nazionale inglese ha vinto il mondiale nel 2003. Il
campionato nazionale, la English Premiership, è uno dei tornei rugbistici più importanti al mondo.
Fu proprio un presbitero britannico, William Webb Ellis, a inventare nel 1823 il gioco del rugby.
[208]
Automobilismo
Per quanto riguarda gli sport automobilistici, il Regno Unito è stato la patria di moltissimi dei
principali campionati e scuderie a partire dal Secondo Dopoguerra e ancora oggi per molti giovani
piloti è una tappa obbligata nel percorso formativo automobilistico. In particolare la Formula 1 è
molto seguita dagli appassionati britannici. Attualmente solo un pilota britannico iridato corre
ancora in F1, ovvero Lewis Hamilton, campione nel 2008 con la McLaren e nel 2014, 2015, 2017,
2018, 2019 e 2020 con Mercedes). Altri campioni britannici della F1 sono: Jenson Button,
campione nel 2009 con la Brawn GP, Sir Stirling Moss soprannominato "il campione senza corona"
(a causa di essere arrivato in seconda posizione per 4 volte nella storia del mondiale); Mike
Hawthorn, mondiale con la Ferrari 246 nel 1958; Jim Clark, considerato uno dei più veloci piloti di
sempre, bicampione con la Lotus nel 1963 e 1965; John Surtees, primo ed unico campione sia sulle
due (7 volte) che con le quattro ruote (1 volta, nel 1964, con la Ferrari 158 F1); Graham Hill,
campione con la British Racing Motors, nota come BRM, nel '62 e nel '68 con la Lotus; Jackie
Stewart, 3 volte campione del mondo, nel 1969 con la Matra ee nel 1971 e nel 1973 con la Tyrrell;
James Hunt campione nel 1976 con la McLaren M23; Nigel Mansell, soprannominato "Il Leone
d'Inghilterra" per la sua aggressività al volante, campione su Williams nel '92 e Damon Hill,
mondiale nel 1996, sempre su Williams, figlio di Graham. Molto seguito è anche il locale
campionato per auto da turismo (BTCC) che è tra i più importanti del mondo anche considerando
quelli internazionali.
Tennis
Nell'ambito sportivo ricordiamo anche cricket, ippica, polo e ciclismo su pista. Fa parte della
cultura inglese anche la famosa caccia alla volpe.
Giochi olimpici
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Gran Bretagna ai Giochi
olimpici.
Il primo campione olimpico britannico fu Launceston Elliot, nel sollevamento pesi, ai Giochi
olimpici di Atene 1896
La prima donna campionessa olimpica fu l'inglese Charlotte Cooper, nel tennis, ai Giochi
olimpici di Parigi 1900.
Gli atleti britannici più medagliati dei Giochi olimpici moderni sono Chris Hoy, nel ciclismo su
pista, con 6 ori e un argento, alla pari con Jason Kenny, anch'egli nel ciclismo su pista
Da menzionare anche l'evento sportivo che coinvolge i paesi del Commonwealth: i Giochi del
Commonwealth
Ricorrenze nazionali
Data Nome Significato
12 febbraio Darwin Day celebrazioni in onore alla nascita del naturalista britannico Charles
Darwin
21 aprile Giorno del compleanno di Sua Maestà Regina Elisabetta II celebra il
compleanno della Regina Elisabetta II
secondo sabato di giugno Trooping the Colour varie ricorrenze
23 aprile Giornata della lingua inglese nelle Nazioni Unite celebra la lingua inglese nel
mondo
21 ottobre Trafalgar Day commemorazione della battaglia di Trafalgar, del 1805
5 novembre Bonfire Night o Guy Fawkes Night celebra il fallimento della congiura delle
Polveri, nel 1605
Note
^ British Royal Coat of Arms and Motto Archiviato il 19 luglio 2016 in Internet Archive.
^ Il Regno Unito esisteva già di fatto quando il Regno d'Irlanda e il Regno di Gran Bretagna,
quest'ultimo composto nel 1707 dal Regno di Scozia e dal Regno d'Inghilterra (compreso il
principato del Galles), erano sotto la stessa corona. Nel 1801 fu formalmente creato uno Stato unico
che comprendeva tutti i territori elencati. L'attuale Stato, inoltre, è il risultato dell'indipendenza del
1922 dello Stato Libero d'Irlanda.
^ È uno dei 51 Stati membri che nel 1945 diedero vita all'ONU.
Most Successful Group The Guinness Book of Records 1999, p. 230. Consultato il 19 marzo
2011.
^ British Citizen by Act of Parliament: George Frideric Handel, UK Parliament, 20 luglio 2009.
URL consultato il 9 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2010).
^ John Andrews, Handel all'inglese, in Playbill, New York, 14 aprile 2006. URL consultato l'11
settembre 2009 (archiviato il 16 maggio 2008).
^ Citron, Stephen, Sondheim and Lloyd-Webber: The new musical, London, Chatto & Windus,
2001, ISBN 978-1-85619-273-6.
^ Beatles a big hit with downloads, in Belfast Telegraph, 25 novembre 2010. URL consultato il
16 maggio 2011 (archiviato il 26 giugno 2012).
^ British rock legends get their own music title for PlayStation3 and PlayStation2, EMI, 2
febbraio 2009. URL consultato il 9 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2014).
^ Urmee Khan, Sir Elton John honoured in Ben and Jerry ice cream, in The Daily Telegraph,
London, 17 luglio 2008. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato il 1º agosto 2008).
^ Richard Alleyne, Rock group Led Zeppelin to reunite, in The Daily Telegraph, London, 19
aprile 2008. URL consultato il 31 marzo 2010 (archiviato il 23 maggio 2010).
^ Floyd 'true to Barrett's legacy', in BBC News, 11 luglio 2006. URL consultato il 14 settembre
2015 (archiviato il 13 marzo 2012).
^ Kate Holton, Rolling Stones sign Universal album deal, in Reuters, 17 gennaio 2008. URL
consultato il 26 ottobre 2008 (archiviato il 7 dicembre 2008).
^ Tim Walker, Jive talkin': Why Robin Gibb wants more respect for the Bee Gees, in The
Independent, London, 12 maggio 2008. URL consultato il 26 ottobre 2008 (archiviato il 13 ottobre
2011).
^ "Brit awards winners list 2012: every winner since 1977" Archiviato il 27 luglio 2013 in
Internet Archive.. The Guardian (London). Retrieved 28 February 2012.
^ Corner, Lewis, Adele, Coldplay biggest-selling UK artists worldwide in 2011, in Digital Spy,
16 febbraio 2012. URL consultato il 22 marzo 2012 (archiviato il 20 marzo 2012).
^ Mark Hughes, A tale of two cities of culture: Liverpool vs Stavanger, in The Independent,
London, 14 gennaio 2008. URL consultato il 2 agosto 2009 (archiviato il 13 maggio 2011).
^ Glasgow gets city of music honour, in BBC News, 20 agosto 2008. URL consultato il 2 agosto
2009 (archiviato il 7 febbraio 2020).
^ Stephen Bayley, The startling success of Tate Modern, in The Times, London, 24 aprile 2010,
richiesta iscrizione. URL consultato il 19 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 aprile
2011).
^ "The top 21 British directors of all time" Archiviato il 28 marzo 2016 in Internet Archive.. The
Daily Telegraph. Retrieved 19 June 2015
^ Vertigo is named 'greatest film of all time', in BBC News, 2 agosto 2012. URL consultato il 18
agosto 2012 (archiviato il 15 agosto 2012).
^ The Directors' Top Ten Directors, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 27
maggio 2012).
^ Chaplin, Charles (1889–1977), British Film Institute. URL consultato il 25 gennaio 2011
(archiviato il 27 maggio 2012).
^ Powell, Michael (1905–1990), British Film Institute. URL consultato il 25 gennaio 2011
(archiviato il 27 maggio 2012).
^ Reed, Carol (1906–1976), British Film Institute. URL consultato il 25 gennaio 2011 (archiviato
il 27 maggio 2012).
^ Scott, Sir Ridley (1937–), British Film Institute. URL consultato il 25 gennaio 2011 (archiviato
il 27 maggio 2012).
^ Andrews, Julie (1935–), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010 (archiviato il
6 gennaio 2011).
^ Burton, Richard (1925–1984), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010
(archiviato il 6 gennaio 2011).
^ Caine, Michael (1933–), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010 (archiviato
il 6 gennaio 2011).
^ Chaplin, Charles (1889–1977), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010
(archiviato il 27 maggio 2012).
^ Connery, Sean (1930–), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010 (archiviato il
6 gennaio 2011).
^ Leigh, Vivien (1913–1967), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010
(archiviato il 6 gennaio 2011).
^ Niven, David (1910–1983), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010
(archiviato il 6 gennaio 2011).
^ Olivier, Laurence (1907–1989), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010
(archiviato il 6 gennaio 2011).
^ Sellers, Peter (1925–1980), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010
(archiviato il 9 luglio 2012).
^ Winslet, Kate (1975–), British Film Institute. URL consultato l'11 dicembre 2010 (archiviato il
6 gennaio 2011).
^ Anthony Hopkins, in The Guardian, UK. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato il 4
ottobre 2013).
^ "Daniel Day-Lewis makes Oscar history with third award" Archiviato l'8 aprile 2019 in Internet
Archive.'. BBC News. Retrieved 15 August 2013
^ Harry Potter becomes highest-grossing film franchise, in The Guardian, London, 11 settembre
2007. URL consultato il 2 novembre 2010 (archiviato il 1º maggio 2011).
^ History of Ealing Studios, Ealing Studios. URL consultato il 9 marzo 2015 (archiviato dall'url
originale il 26 luglio 2013).
^ https://metropolitanmagazine.it/william-webb-ellis-leroe-della-palla-ovale/
^ https://ilmondodeltennis.com/tag/walter-clopton-wingfield/
^ Si veda la sez. 1 anche dell'Act of Union del 1800 dove si legge: iRegni di Gran Bretagna e
Irlanda dovranno... essere uniti in un unico regno, ed avrà nome di "Regno Unito di Gran Bretagna
e Irlanda"
^ Dal momento che dall'inizio del XX secolo il Primo ministro ha avuto anche l'incarico di Primo
Lord del Tesoro, negli anni recenti ha avuto anche l'incarico di Ministro per il Servizio civile.
Voci correlate
Anglicanesimo
Bandiera del Regno Unito
Città postali del Regno Unito
Commonwealth delle nazioni
Cinema britannico
Congiura delle polveri
Economia del Regno Unito
Forze armate del Regno Unito
Gioielli della Corona inglese
Geografia del Regno Unito
Guerra dei tre regni
Guerra civile inglese
Governo del Regno Unito
Gloriosa rivoluzione
Guerra anglo-americana
Impero britannico
Istruzione nel Regno Unito
Letteratura inglese
Linea di successione al trono britannico
Monarchia del Regno Unito
Paesi anglosassoni
Politica del Regno Unito
Polizia del Regno Unito
Reame del Commonwealth
Regno Unito all'Eurovision Song Contest
Storia del Regno Unito
Terminologia delle Isole britanniche
Territori d'oltremare britannici
Simboli del Regno Unito, delle Isole del Canale dell'Isola di Man
Sovrani del Regno Unito
Altri progetti
Collegamenti esterni
Regno Unito
[altre]
Menu di navigazione
Voce
Discussione
Leggi
Modifica
Modifica wikitesto
Cronologia
Ricerca
Pagina principale
Ultime modifiche
Una voce a caso
Nelle vicinanze
Vetrina
Aiuto
Sportello informazioni
Comunità
Portale Comunità
Bar
Il Wikipediano
Fai una donazione
Contatti
Strumenti
Puntano qui
Modifiche correlate
Carica su Commons
Pagine speciali
Link permanente
Informazioni pagina
Cita questa voce
Elemento Wikidata
Stampa/esporta
Crea un libro
Scarica come PDF
Versione stampabile
In altri progetti
Wikimedia Commons
Wikinotizie
Wikiquote
Wikivoyage
In altre lingue
Afrikaans
Deutsch
English
Español
Suomi
Gaelg
日本語
한국어
Português
Modifica collegamenti
Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 30 giu 2021 alle 22:18.
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso
modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli.
Wikimedia Foundation
Powered by MediaWiki