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Summary
In the last years much attention has been paid to target organ protection offered by antihypertensive drugs.
This review describes data coming from both experimental and clinical trials on the end organ protection
observed with the administration of the new calcium antagonists. Calcium-channel blockers lower blood pres-
sure, improve left ventricular function and ameliorate renal perfusion, so preserving kidney function. New
dihydropyridine derivatives, such as barnidipine, displays a good safety profile, with longer half life and less
sympathetic reflex response. Calcium channel blockers, alone or in combination with other antihypertensive
drugs, could improve prognosis in hypertensive people and allow more patients to reach the therapeutic goal.
Trimarco B. Calcium channel blockers between blood pressure lowering and target organ damage protection.
Focus on barnidipine. Trends Med 2006; 6(4):325-338.
Figura 1. Andamento dell’end-point primario e della differenza di pressione sistolica nei due gruppi
dello studio VALUE: mentre al termine dello studio i benefici osservati sono apparsi sostanzialmente
sovrapponibili, nei primi 6-9 mesi di trattamento si osserva un netto vantaggio dell’amlodipina. (Modi-
ficata da Julius S et al. 20041).
rischio cardiovascolare e con tando in primo piano quei far- La prima considerazione è che
una corrispondente riduzione maci che, come i calcio anta- la caratteristica emodinamica
dei valori pressori: in questa gonisti, sono in grado di of- costante del paziente iperteso,
popolazione non è stato pos- frire un tipo di risposta più l’aumento delle resistenze pe-
sibile individuare differenze si- rapida è possibile prevenire un riferiche, potrebbe risultare
gnificative nei benefici offerti importante numero di eventi da un alterato equilibrio del
dai due diversi trattamenti an- già nei primi mesi di tratta- calcio intracellulare. Infatti un
tiipertensivi. Per contro, nel- mento. eccesso di questo ione nelle
la popolazione generale inclu- cellule muscolari liscie della
sa è stato possibile individua- parete arteriosa induce la loro
Calcioantagonsti ed
re un periodo iniziale (circa 9 contrazione e la loro crescita.
mesi), in cui la differenza tra i ipertensione arteriosa L’eccesso di calcio intracellu-
valori pressori nel gruppo trat- L’ipertensione arteriosa rap- lare può derivare da meccani-
tato con amlodipina ed in presenta sicuramente un insie- smi diversi, dando così ulterio-
quello trattato con valsartan me di patologie eterogenee, re supporto alla eterogeneità
era sensibilmente maggiore (4 tant’è che si parla di più ma- della patogenesi dell’iperten-
mmHg per la PAS e 2 mmHg lattie che hanno come deno- sione. Come si colloca questo
per la PAD); a questo perio- minatore comune l’aumento dato con il beneficio ottenuto
do è seguita una lunga fase in dei valori pressori. E’ difficile dal loro impiego clinico?
cui tale differenza si è ridotta pertanto immaginare un’uni-
notevolmente, pur senza mai ca classe di farmaci che possa Ruolo dell’endotelina-1
annullarsi. La novità fornita risolvere le varie componenti Recentemente è stata dimo-
da questo studio è relativa pro- presenti in tutti i pazienti iper- strata un’ulteriore possibile
prio ai benefici osservati nella tesi. Esistono tuttavia conside- relazione tra calcioantagonisti
prima fase, durante la quale è razioni di carattere sia fisiopa- e fisiopatologia dell’iperten-
stata registrata una differenza tologico sia etiopatogenetico sione: essa è rappresentata dal-
statisticamente significativa su cui si basa l’impiego dei cal- la capacità di questi farmaci di
degli eventi cerebro e cardio- cioantagonisti che, insieme antagonizzare l’endotelina,
vascolari a favore del gruppo all’elevata efficacia antiiper- una sostanza prodotta dalle
trattato con amlodipina (figu- tensiva dimostrata da questi cellule endoteliali e dotata di
ra 1). Da questa osservazione farmaci, spiegano il pluride- un duraturo effetto vasocotrit-
si può desumere quindi che cennale successo che essi han- tore sia in vitro che in esperi-
modificando la strategia tera- no avuto nel trattamento del- menti animali. Oltre all’effet-
peutica tradizionale e ripor- la malattia ipertensiva. to vasocostrittore questo pep-
Figura 2. Valori basali e finali di noradrenalina plasmatica in soggetti ipertesi trattati con successo con
due diversi calcioantagonisti diidropiridinici. (Da Argenziano L et al. 19988).
A B
Basale
Dopo 16 settimane di trattamento
Noradrenalina in posizione
Noradrenalina in posizione
300 600
supina (pg/mL)
500
eretta (pg/mL)
200 400
300
100 200
100
0 0
Nitrendipina Barnidipina Nitrendipina Barnidipina
cio di tipo L, con un legame in numerosi studi randomiz- centuale di segmenti orari con
recettoriale caratterizzato da zati, in doppio cieco e di varia valori normali di PAS nelle 24
alta affinità e specificità 9. La durata. ore dopo somministrazione di
molecola della barnidipina ha barnidipina risulta superiore a
due centri chirali, per cui sono Barnidipina vs placebo quella conseguente alla som-
possibili quattro enantiomeri. Allo scopo di valutare il pro- ministrazione di placebo
L’isomero impiegato in clini- filo delle variazioni pressorie (33,7% vs 18,7% rispettiva-
ca è quello S1S1 che, grazie indotte da barnidipina, in uno mente).
all’elevata lipofilia, ha maggio- studio randomizzato in dop- In un altro studio randomiz-
re efficacia e durata di azione10. pio cieco, controllato con pla- zato, in doppio cieco, control-
La barnidipina è assorbita cebo (barnidipina 20 mg/die lato con placebo, effettuato su
dopo somministrazione orale o placebo per 6 settimane) è 20 pazienti con ipertensione
con una biodisponibilità stato eseguito il monitoraggio arteriosa lieve-moderata che
dell’11-18%, dato che suggeri- ambulatorio della pressione avevano già precedentemente
sce un’importante metaboliz- arteriosa (MAPA) nelle ultime risposto ad una monoterapia
zazione durante il primo pas- 24 ore di trattamento18. I pa- a lungo termine con 20 mg di
saggio epatico. Il farmaco rag- rametri di efficacia utilizzati barnidpina, è stato valutato
giunge rapidamente la sua con- sono stati: 1) la pressione ar- l’effetto del farmaco sulle va-
centrazione plasmatica teriosa diastolica (PAD) e si- riazioni circadiane della pres-
massima (1-1.6 h nel soggetto stolica (PAS) registrate duran- sione arteriosa valutate sem-
normale) ed è eliminato prin- te la visita ambulatoriale; 2) i pre con il MAPA. Il tratta-
cipalmente attraverso il fega- valori medi di PAD e PAS mento per 6 settimane a do-
to, con un’emivita di 7.6 h11-13. delle 24 ore; 3) la percentuale saggio costante ha determina-
In vitro è stata riscontrata una di registrazioni in cui il valo- to un adeguato controllo del-
correlazione significativa tra i re di PAD ambulatoria è risul- la pressione arteriosa nelle 24
valori di ED50 e le costanti di tato inferiore a 90 mmHg nel- ore, sia durante il giorno che
dissociazione (Kd) con il recet- le ore diurne e a 80 mmHg in durante la notte, senza procu-
tore; questa caratteristica sem- quelle notturne; 4) la percen- rare ipotensione notturna e
bra indicare che l’effetto pro- tuale di registrazioni in cui i con un ottimo rapporto val-
lungato della barnidipina è valori ambulatori di PAS sono le-picco; questo dato dimostra
dovuto alla sua maggiore affi- risultati inferiori a 140 mmHg la presenza di un effetto antii-
nità per i canali del calcio di durante le ore diurne e a 120 pertensivo bilanciato e dura-
tipo L. mmHg in quelle notturne. turo 19 .
La formulazione di barnidipi- Sia le misurazioni della pres-
na a rilascio controllato dimo- sione arteriosa durante le visi- Barnidipina vs altri
stra una curva di concentra- te mediche effettuate prima diidropiridinici
zione plasmatica a doppio pic- del MAPA sia le medie del La potenza antiipertensiva
co: uno iniziale dopo 1-2 ore monitoraggio hanno mostra- della barnidipina è stata con-
ed uno più tardivo dopo circa to che i valori pressori, nell’in- frontata con quella di altri cal-
6 ore14. Nel trattamento pro- tervallo tra le somministrazio- cio-antagonisti quali nitrendi-
lungato, l’emivita del farma- ni, sono significativamente pina e amlodipina. Utilizzan-
co è di circa 10 ore in assenza inferiori durante il trattamen- do come parametro di effica-
di fenomeni di accumulo e to con barnidipina rispetto cia la variazione rispetto al
senza rilevanti interferenze alla terapia con placebo, ciò basale dei valori di pressione
con altri farmaci12, 15-17. senza modificazioni della fre- arteriosa diastolica, la barnidi-
quenza cardiaca. Durante il pina è stata confrontata sia
Efficacia trattamento con barnidipina, con amlodipina (106 pazien-
la percentuale di segmenti ora- ti) sia con nitrendipina (142
antiipertensiva di
ri con valori normali di PAD, pazienti). In ciascun trial una
barnidipina valutata con il MAPA delle 24 fase di run-in con placebo ha
L’efficacia del trattamento con ore, è significativamente supe- preceduto il trattamento atti-
barnidipina in pazienti con riore a quella ottenuta con il vo fissato in 12 settimane.
ipertensione essenziale lieve o placebo (55,7% vs 37,7%, ri- Ambedue gli studi hanno di-
moderata è ben documentata spettivamente). Anche la per- mostrato che l’efficacia antii-
mento a queste dosi, ai pazien- pio cieco 25 : la monoterapia questi trial infatti, tutti carat-
ti ancora non responders è sta- con ciascuno dei tre farmaci terizzati da un disegno di lun-
to aggiunto enalapril, con dosi ha mostrato efficacia sostan- ga durata, si è registrata una
crescenti fino a 10 mg/die. zialmente sovrapponibile, ma ridotta incidenza di nuovi casi
Nel gruppo trattato con bar- la combinazione di barnidipi- di diabete mellito. Se si consi-
nidipina i valori medi di PAD na con atenololo o con enala- dera che la base patogenetica
si sono ridotti da 99,9 mmHg pril ha consentito di ottenere del diabete mellito non-insu-
a 86,6 mmHg; nel gruppo di una maggiore percentuale di lino dipendente, la forma più
pazienti in monoterapia con responder rispetto alla mono- frequente nei pazienti iperte-
HCTZ i valori medi di PAD terapia. si, è rappresentata dall’insuli-
sono passati da 100,1 mmHg a no resistenza, e che quest’ul-
85,6 mmHg. Dopo 18 settima- tima è molto più frequente nei
Effetti metabolici della
ne di trattamento in doppio soggetti con ipertensione arte-
cieco, l’84% dei pazienti arruo- barnidipina riosa rispetto ai normotesi, si
lati nei due gruppi ha mostra- La capacità di ridurre adegua- comprende appieno l’utilità di
to una risposta alla terapia: tamente la pressione arteriosa un possibile effetto ancillare di
118/140 pazienti per barnidi- ed una buona tollerabilità rap- un antiipertensivo sull’insuli-
pina (84,2%) e 117/139 pazien- presentano condizioni neces- noresistenza.
ti per HCTZ (84,1%). Pertan- sarie di qualunque trattamen- Se inoltre l’insulinoresistenza
to, nei pazienti anziani affetti to antipertensivo. Tuttavia, dovesse apparire (anche in
da ipertensione essenziale, la alla luce del concetto di rischio parte) associata ad una anoma-
barnidipina e l’HCTZ, sommi- cardiovascolare globale, que- la risposta del sistema nervo-
nistrati in monoterapia, sono ste due qualità non sono più so simpatico a stimoli fisiolo-
farmaci ben tollerati con effi- sufficienti. E’ infatti evidente gici, la riduzione del tono sim-
cacia equivalente nel tratta- che, se l’atteggiamento tera- patergico risulterebbe un ef-
mento a lungo termine. peutico nel paziente iperteso fetto secondario particolar-
deve basarsi in primo luogo mente favorevole in questa
Barnidipina in terapia sulla riduzione dei valori pres- classe di pazienti. In questa
combinata sori, non possono essere tra- ottica, la capacità della barni-
L’esperienza clinica suggerisce scurati gli effetti potenzial- dipina di attenuare la risposta
che spesso la monoterapia non mente benefici ed auspicabili adrenergica potrebbe essere di
consente la normalizzazione dei farmaci antiipertensivi su- grande utilità8. In tal senso è
dei valori pressori e, per que- gli altri fattori di rischio car- stato osservato che la barnidi-
sto motivo, le Linee Guida diovascolare presenti in corso pina, impiegata per 12 settima-
della ESH/ESC23 e quelle del- di ipertensione. ne, migliora la sensibilità al-
l’OMS e della Società Interna- l’insulina, come dimostrato
zionale dell’Ipertensione Ar- Metabolismo glucidico ed dalla necessità di aumentare la
teriosa raccomandano l’asso- insulinoresistenza velocità di infusione del glu-
ciazione di un secondo farma- In generale alla classe dei cal- cosio necessaria a mantenere
co 24; l’intento del trattamen- cioantagonisti, sia pure etero- costante la glicemia durante il
to combinato è anche quello genea dal punto di vista chi- clamp iperinsulinemico eugli-
di non raggiungere dosaggi mico, viene attribuito un ef- cemico rispetto al basale28. Per
particolarmente elevati del fetto neutro sul metabolismo altro, né in questo studio né
primo farmaco. E’ quindi op- glucidico. Se fino ad ora que- in altri condotti anche in pa-
portuno valutare non solo l’ef- sto comportamento poteva zienti ipertesi diabetici, il trat-
ficacia e la tollerabilità delle essere considerato positiva- tamento con barnidipina ha
singole molecole, ma anche mente, le recenti osservazioni indotto modifiche della glice-
delle loro possibili combina- fornite prima dallo studio mia a digiuno e della emoglo-
zioni. A questo proposito è HOPE26 per gli ACE-inibito- bina glicosilata29,30.
interessante ricordare i risul- ri e poi confermate dagli studi
tati della somministrazione di SCOPE27, LIFE2, e VALUE1 Metabolismo lipidico e
barnidipina in associazione per gli antagonisti recettoriali proteico
con atenololo o enalapril in dell’angiotensina II, hanno Il trattamento con barnidipi-
studi randomizzati ed in dop- aperto nuove prospettive. In na, al pari di quello con altri
calcio-antagonisti, non si è mai sono noti come danno d’orga- partecipano al controllo dello
accompagnato ad un aumen- no, e sono direttamente cor- sviluppo dell’ipertrofia ventri-
to delle concentrazioni pla- relati allo stato ipertensivo. colare. Tra questi, un elemen-
smatiche del colesterolo tota- to non secondario è rappre-
le o LDL e dei trigliceridi 31. Ipertrofia ventricolare sentato della distensibilità del-
Per contro esso è stato talvol- Molti studi clinici hanno di- le grandi arterie. E’ stato in-
ta associato ad un significati- mostrato che la riduzione del- fatti dimostrato che la disten-
vo aumento del colesterolo la pressione arteriosa è misu- sibilità delle grandi arterie è un
HDL che, come è noto, costi- ra necessaria nell’indurre la importante fattore per lo svi-
tuisce un fattore protettivo in regressione dell’ipertrofia ven- luppo di ipertrofia ventricola-
grado di ridurre la velocità di tricolare, per quanto anche re, in quanto essa è inversa-
progressione dell’aterosclero- altri fattori siano coinvolti nel mente correlata con il rappor-
si. In nessuno degli studi cli- determinismo di questo even- to tra la massa del ventricolo
nici in cui è stata impiegata, to33-35. In studi che hanno com- sinistro ed il volume della stes-
barnidipina ha indotto modi- parato differenti trattamenti sa camera ventricolare39.
fiche in senso negativo delle antiipertensivi, alcuni farma- Pertanto, un miglioramento
concentrazioni plasmatiche di ci sono risultati meno efficaci della distensibilità delle gran-
acido urico, altro ben noto di altri nel far regredire l’iper- di arterie, che è alterata nei
fattore di rischio cardiovasco- trofia ventricolare anche in pazienti ipertesi, potrebbe aiu-
lare 32. presenza di un pari effetto tare a ridurre il carico di lavo-
antiipertensivo 36 . In questo ro sul ventricolo sinistro in-
contesto i calcioantagonisti dipendentemente dall’effetto
Effetti sul danno d’or-
hanno dimostrato un’efficacia pressorio e, quindi, permette-
gano re una più marcata regressio-
molto elevata.
Come precedentemente ac- Per spiegare l’effetto differen- ne dell’ipertrofia ventricolare.
cennato, il trattamento del- ziato dei farmaci antiiperten- Safar e collaboratori hanno
l’ipertensione non risolve il sivi sull’ipertrofia ventricola- osservato che nel trattamento
suo scopo nel solo controllo re è necessario ricordare che a breve termine i calcioanta-
dei valori pressori, ma piutto- il carico emodinamico impo- gonisti sono efficaci nel mi-
sto nella riduzione della mor- sto sul ventricolo sinistro rap- gliorare la compliance delle
talità e della morbilità cardio- presenta il determinante prin- grandi arterie in pazienti con
vascolare, eventi che sembra- cipale di questo fenomeno, ipertensione essenziale e ridot-
no associati soprattutto alla come dimostrato dall’osserva- ta distensibilità arteriosa 40 .
presenza delle numerose alte- zione di Evans37 di una stretta Successivamente è stato dimo-
razioni strutturali dell’appara- correlazione tra il peso del strato che il trattamento cro-
to cardiovascolare indotte dal- ventricolo sinistro valutato nico con calcioantagonisti 41
l’ipertensione medesima. Un all’autopsia e la pressione ar- induce un significativo miglio-
esempio evidente di tali mec- teriosa sistolica durante la ramento della distensibilità
canismi è l’ipertrofia cardiaca. vita; l’eccessivo carico ventri- arteriosa, un effetto che persi-
La capacità del cuore di iper- colare non è però l’unico de- ste anche dopo la sospensione
trofizzarsi in risposta ad un terminante. Studi successivi del trattamento stesso. Questa
aumento protratto del carico hanno confermato anche l’esi- osservazione suggerisce l’ipo-
lavorativo è un importante stenza di una correlazione tra tesi che l’effetto antiipertensi-
meccanismo di adattamento; pressione arteriosa media nel- vo a lungo termine ottenuto
tuttavia, questo meccanismo le 24 ore e massa ventricolare con calcioantagonisti possa
compensatorio, seppur neces- sinistra valutata con metodi- determinare regressione delle
sario al mantenimento del- ca ecocardiografica 38; questo alterazioni strutturali a livel-
l’omeostasi cardiovascolare tipo di correlazione tuttavia lo delle grandi arterie. L’im-
nel breve-medio termine, si non può spiegare più del 60% portanza di questo effetto è
associa nell’ipertensione cro- dell’aumento della massa del notevole in quanto, consen-
nica ad aumentata mortalità e ventricolo sinistro osservato tendo una regressione armo-
morbilità cardiovascolare. in pazienti con ipertensione nica delle alterazioni struttu-
Tali effetti, alcuni dei quali arteriosa. Devono quindi es- rali, evita che la normalizza-
sono di seguito esaminati, sere ricercati altri fattori che zione della situazione cardia-
ca e dei piccoli vasi possa ri- migliorare la distensibilità del- Tuttavia, questa maggiore sen-
sentire negativamente di un le grandi arterie, per cui in sibilità non corrisponde al
mancato effetto sulla distensi- presenza di un brusco aumen- peggioramento osservato nel
bilità arteriosa dei grandi vasi. to della pressione arteriosa, ratto trattato con a-metildo-
Questa preoccupazione è mo- arterie poco elastiche potreb- pa e, soprattutto, non può es-
tivata dai risultati di uno stu- bero determinare un carico di sere considerata un peggiora-
dio condotto nell’animale da lavoro per il cuore superiore mento. In queste condizioni
esperimento da Ferrario e a quello che il ventricolo non infatti, la contrattilità intrin-
collaboratori, i quali hanno più ipertrofico è in grado di seca corrisponde a quella ri-
valutato la gittata cardiaca tollerare. Una tale conclusio- scontrabile nei pazienti iper-
massima in ratti normotesi, ne sembra sostenuta, nell’uo- tesi prima dello sviluppo del-
spontaneamente ipertesi mai mo, dai risultati di uno studio l’ipertrofia ventricolare. Sem-
trattati e in ratti spontanea- con antiipertensivi in grado di bra, quindi, che effettivamen-
mente ipertesi in cui è stata migliorare anche la distensibi- te il trattamento con calcioan-
ottenuta la regressione del- lità delle grandi arterie. tagonisti, o comunque con far-
l’ipertrofia ventricolare me- In particolare, in uno studio maci che sono in grado di agi-
diante trattamento con a-me- condotto in soggetti ipertesi re contemporaneamente su
tildopa42. La gittata cardiaca è con ipertrofia ventricolare si- tutti i segmenti dell’apparato
stata valutata in condizioni nistra, in soggetti ipertesi sen- cardiovascolare, possa essere
basali e durante aumento del- za ipertrofia ventricolare sini- in grado di fornire una com-
la pressione sistemica indotto stra ed in soggetti normotesi, pleta “restitutio ad integrum”
dalla somministrazione di un è stata valutata la contrattilità dell’apparato stesso. Un altro
farmaco vasocostrittore. Nel intrinseca del ventricolo sini- elemento importante del dan-
ratto normoteso, l’aumento stro, vale a dire il rapporto tra no cardiaco indotto dall’iper-
della pressione arteriosa si ac- stress sistolico e percentuale di tensione arteriosa è l’alterazio-
compagnava ad una modesta accorciamento del ventricolo ne della funzione diastolica44.
caduta della funzione sistoli- sinistro misurata con metodi-
ca. Al contrario, nell’animale ca ecocardiografica43. In con- Alterazioni della funzione
spontaneamente iperteso e dizioni basali, la contrattilità diastolica
mai trattato, l’aumento della intrinseca è risultata maggio- Le alterazioni diastoliche sono
pressione arteriosa non com- re nel paziente iperteso con state misurate per anni con
portava alcuna variazione del- ipertrofia ventricolare rispet- radionuclidi; solo recentemen-
la gittata cardiaca, conferman- to al paziente iperteso senza te è entrata nella pratica clini-
do così che l’ipertrofia ventri- ipertrofia ventricolare e al sog- ca la valutazione con ecocar-
colare rappresenta inizialmen- getto normoteso. In sintesi, la diografia e flussimetria Dop-
te un meccanismo adeguato regressione dell’ipertrofia ven- pler transmitralica durante la
per compensare l’aumento del tricolare rende la contrattilità diastole, una tecnica più age-
carico cardiaco ipertensione- intrinseca più sensibile alle vole e meno invasiva. In par-
dipendente. Infine, nell’ani- variazioni del post-carico, fa- ticolare è stato ben definito il
male spontaneamente iperte- cendo aumentare la percentua- rapporto tra flusso transmitra-
so, in cui è stata ottenuta la le d’accorciamento più di le durante la fase precoce del-
regressione dell’ipertrofia ven- quanto avvenisse prima della la diastole, la cosiddetta onda
tricolare, un aumento della regressione; per contro, un au- E, e quello durante la sistole
pressione arteriosa di entità mento del post-carico la fa ri- atriale (onda A), un valore
pari a quello indotto negli al- durre di più rispetto alle con- oggi considerato indice atten-
tri gruppi sperimentali com- dizioni di base. La pendenza dibile della funzione diastoli-
porta la brusca e drammatica di questa retta di correlazione ca. Queste metodiche hanno
caduta della funzione cardia- si mantiene invariata anche dimostrato in modo evidente
ca, come testimoniato dalla dopo la sospensione del trat- l’esistenza di una disfunzione
riduzione della gittata cardia- tamento farmacologico, testi- diastolica del ventricolo sini-
ca massima. Questo tipo di moniando quindi che si tratta stro nel paziente iperteso an-
comportamento potrebbe es- di un effetto strutturale piut- cor prima dell’aumento della
sere attribuito al fatto che l’a- tosto che di un effetto farma- massa cardiaca. D’altra parte
metildopa non è in grado di cologico a breve termine. è interessante ricordare il dato
inverso, che cioè non sempre con calcioantagonisti è in gra- stolica isolata e sisto-diastoli-
la regressione dell’ipertrofia do di determinare, in pazienti ca). In tal modo la barnidipi-
ventricolare si associa ad uno con ipertensione arteriosa ed na sfrutterebbe l’azione posi-
stabile miglioramento della ipertrofia ventricolare, un mi- tiva sulla funzione diastolica
funzione diastolica45. glioramento della funzione del calo pressorio e della ridu-
Gli effetti a breve termine dei diastolica, che compare imme- zione del tono simpatico sen-
calcioantagonisti sulla funzio- diatamente dopo la normaliz- za quella negativa sull’inotro-
ne diastolica sono stati valuta- zazione dei valori pressori e si pismo.
ti inizialmente in pazienti con accentua dopo regressione del-
cardiopatia ipertrofica ed è sta- l’ipertrofia ventricolare. Inol- Barnidipina e nefropatia
to dimostrato che la sommi- tre, il rapporto E/A rimane Effetti particolarmente rile-
nistrazione di verapamil è par- significativamente maggiore vanti nell’ambito di qualun-
ticolarmente utile nel miglio- rispetto al valore basale anche que trattamento antiipertensi-
rare la velocità massima di un mese dopo la sospensione vo sono quelli a carico della
riempimento ventricolare in del farmaco, quando i valori funzione renale. Infatti, da un
pazienti con valori basali al di pressori sono ritornati a livel- lato l’ipertensione arteriosa
sotto della norma46. E’ possi- li simili a quelli precedenti il determina danno renale, dal-
bile quindi che oltre a ridurre trattamento farmacologico. l’altro essa complica la storia
il post-carico, i calcioantago- Tuttavia, proprio l’effetto sul naturale di molti pazienti con
nisti possano esercitare effetti metabolismo del calcio a livel- insufficienza renale e può ac-
benefici sulla funzione diasto- lo cardiaco, se da una parte celerarne il deterioramento50.
lica alterata, interferendo con induce effetti favorevoli, dal- Studi sperimentali hanno di-
l’eccessivo contenuto di calcio l’altra può interferire con la mostrato che la riduzione di
citoplasmatico. Questa ipote- contrazione cardiaca, eserci- elevati valori pressori ritarda
si è sostenuta dai risultati di tando quegli effetti inotropi la progressione dell’insuffi-
uno studio in cui nitroprussia- negativi spesso fonti di per- cienza renale cronica51-52. Nel-
to e verapamil sono stati som- plessità, soprattutto in alcuni l’uomo i risultati di studi epi-
ministrati in dosi equipotenti tipi di paziente. Questo dato demiologici53-55 e di molti stu-
nel ridurre la pressione arte- ha portato allo sviluppo di di clinici 56-58 indicano che il
riosa in pazienti ipertesi, ma nuove molecole che sono in trattamento dell’ipertensione
solo il secondo farmaco ha grado di interferire egualmen- arteriosa può anche arrestare
migliorato la funzione diasto- te con il metabolismo cellula- il declino della funzione re-
lica 47 . re del calcio, ma che hanno nale in pazienti con insuffi-
La possibilità di migliorare la una spiccata selettività per la cienza renale. Studi rando-
funzione diastolica è stata a parete vascolare così da evita- mizzati prospettici non sono
lungo considerata un effetto di re, almeno ai dosaggi normal- ancora disponibili nè sono
difficile interpretazione clini- mente necessari, le interferen- chiari i meccanismi attaverso
ca. Da un punto di vista fisio- ze con la funzione del musco- cui l’ipertensione induce dan-
patologico, molti dati indica- lo cardiaco. Ad esempio, l’ele- no glomerulare e aumenta la
no che le anomalie del riem- vato tropismo per le fibrocel- velocità di progressione del-
pimento diastolico a riposo lule muscolari vasali conferi- l’insufficienza renale.
possono essere responsabili sce alla barnidipina una spic- Studi sperimentali 51-52 hanno
della disfunzione sistolica du- cata vasoselettività49. Tale pro- dimostrato che l’aumento pro-
rante l’esercizio. Ad esempio, prietà, dimostrata dall’assenza tratto della pressione nei ca-
è stato osservato mediante di effetto inotropo negativo a pillari glomerulari, determina-
angiografia con radionuclidi livello cardiaco, consente di to dalla perdita di tessuto re-
in pazienti con ipertensione normalizzare, o controllare in nale, produce glomeruloscle-
essenziale, che l’alterazione termini clinicamente rilevan- rosi. La somministrazione di
durante sforzo correla con la ti, i valori di pressione arterio- ACE-inibitori riduce la pres-
presenza di alterazione della sa di un’ampia quota di pa- sione nei capillari glomerula-
fase diastolica a riposo48. Per- zienti con ipertensione arte- ri con conseguente riduzione
tanto, riveste particolare inte- riosa di differente grado (lie- della sclerosi glomerulare 51 .
resse l’osservazione 41 che il ve/moderata/severa o resi- Questa osservazione suggeri-
trattamento antiipertensivo stente) e natura (diastolica, si- sce che la terapia con questa
30 30
25 25
NAG (U/g • creatinina)
20 20
15 15
10 10
5 5
0 0
Basale Mese 3 Mese 6 Basale Mese 3 Mese 6
European Society of Hyperten- on uric acid metabolism in pa- Simposia Series; 9:159-165.
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