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Titolo della trascrizione:

Tonalità della trascrizione:


Struttura:
Indicazione Tempo/Carattere:
Indicazioni dinamiche e agogiche:
Cambiamenti sostanziali:

Di legatura fraseggio
Di attacco
Di posizione

Chopin-Tárrega
Mazurka, op.33 n.1 in Sol# minore
Titolo della trascrizione: Mazurka - de Chopin n.22.
Tonalità della trascrizione: Fa# minore.
Struttura: A (bb.1-12) - B (bb.13-36) - A (bb.37-48).
Indicazione Tempo/Carattere: Mesto (riportato ugualmente nella trascrizione).
Indicazioni dinamiche e agogiche: riportate uguali.
Cambiamenti sostanziali:
 gli abbellimenti vengono mantenuti tutti e vengono scritti per esteso, senza i simboli del mordente
superiore,
 bb.13, 14, e 15: aggiunte di arpeggiati sui primi tempi.

 Aggiunte di portamenti alle bb.5 (nel soprano) e 6 (nel basso).

 Le bb.8 e 9 differiscono dall’originale, ma molto probabilmente si tratta di un errore di stampa


(corretto nella registrazione chitarristica). L’aspetto interessante è il portamento presente che,
come si può ascoltare nella registrazione di Giulio Tampalini, viene giustamente inteso come un
collegamento (portamento lento senza il ribattere della nota finale) tra l’ultima nota della b.8 e la
nota puntata di b.9.

Mazurka, op.33 n.4 in Si minore


Titolo della trascrizione: Mazurka de Chopin.
Tonalità della trascrizione: Re minore.
Struttura: A (bb. 1-47) - B (bb.48-63) - A (bb.64-101) - B (bb.102-117) - C (bb.118-149) - D (bb.150-181) - A
(bb.182-213).
Indicazione Tempo/Carattere: Mesto (analogo alla prima Mazurka, non viene riportato nell’edizione a
stampa della trascrizione).
Indicazioni dinamiche e agogiche: la maggior parte sono rispettate, ma alcune sono omesse (o sottointese a
seconda del contesto);
 B.12: mf.
 B.21, 62 e 116: dim (b.62: anche la forcella è omessa).
 B.23: pesante (sottointeso dovuto alla diteggiatura scelta, ovvero in V posizione con le corde
tastate, per il frammento melodico).
 B.24: p (sottointeso come all’inizio).
 B.54: sf.
 B.56: più f.
 Bb.118-119: p - cresc. (a forcella) – f.
 B.126: dolcissimo.
 Bb.130-131: poco cresc.
 Bb.206-208: sempre più p.
 B.212: risvegliato.
Cambiamenti sostanziali:
 gli abbellimenti vengono mantenuti tutti e vengono scritti per esteso, senza i simboli del mordente
superiore,
 aggiunta di portamento tra due note senza legatura, molto spesso tra due note ad intervallo di
terza o sesta; la nota di arrivo è sempre il culmine o più alto dell’inciso melodico: bb.8 (ripetuto
uguale a b.32), 120-121 (ripetizione a bb. 129-30), 126 (ripetizione a b.132), 151, 153-154, 154-155,
155-156.

 Sostituzione di alcune note con armonici artificiali; il primo caso è funzionale ad un salto melodico
di ottava, come alla b.12 (ripetuta uguale alle bb.35, 75, 99), mentre il secondo caso, bb.170-172, è
di tipo melodico, affidando al soprano gli armonici con l’accompagnamento puntato (quest’ultima
tipologia permette non soltanto di rispettare la durata delle note al soprano, ma anche di
differenziarle timbricamente dall’accompagnamento).

 Omissione di ottavazioni melodiche b.150 (ripetuta uguale alle bb.152, 158 160).

 Aggiunta di ottavazioni a b.50 (per coerenza con quella analoga di b.54) e alle bb.206-211.
 Una modifica interessante è quella del passaggio delle bb.32-35, in cui c’è la sostituzione al basso di
un armonico e questo non inizia sul battere assieme all’inciso per terze come in Chopin, ma è
sfasato di una croma in avanti, così da ottenere quel classico effetto di accordo spezzato.

Va notato inoltre che, a queste quattro battute, Tárrega aggiunge una dinamica di mf, facendo
quindi intendere che va suonato meno forte delle due battute precedenti, ma senza ancora fare il
vero e proprio diminuendo che arriva a b. 34 (nell’originale vi è f al levare di b.30, poi c’è la forcella
di diminuendo nella b.32 che culmina al più p di b.34 dove c’è la ripetizione dell’inciso).

Mazurka, op.67 n.4 in La minore1


Titolo della trascrizione: dall’edizione Bèrben viene riportato Mazurka op.67 n.4.
Tonalità della trascrizione: Mi minore.
Struttura: A (bb.1-16) – B (bb.17-48) – C (bb.49-80) – A (bb.81-96) – B (bb.97-112)
Indicazione Tempo/Carattere: l’indicazione sulla trascrizione è Moderato animato, l’originale invece riporta
Allegretto. ♩=138.
Indicazioni dinamiche e agogiche: molto simili;
 B.9: aggiunta di f.
 B.17: omissione di dolce.
 B.49: aggiunta di dolce.
 Bb.55-57: omissione di un crescendo a forcella.
 B.58: aggiunta di rit.
 B.60: omissione di un crescendo a forcella.
 B.61: aggiunta di cresc.
 B.62: aggiunta di f e conseguente omissione del diminuendo a forcella.

Cambiamenti sostanziali:
 Tutte le legature di fraseggio sono state omesse nella trascrizione.
 Tutti i mordenti, nella trascrizione, sono scritti per esteso come acciaccature .

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La trascrizione non è stata pubblicata a stampa da Chanterelle; l’unica esistente è quella pubblicata da Bèrben, la
quale non cita la fonte manoscritta, né la sua provenienza, su cui è basata la revisione. La registrazione di riferimento
rimane quella a cura di Giulio Tampalini (Brilliant classics).
 B.1: nella trascrizione la prima nota è raddoppiata all’ottava sotto, però nella registrazione
Tampalini la adatta come al levare di b.9.

 B.8, 16: aggiunta di un arpeggio (basso spezzato).

 B.17: basso omesso sul primo tempo.

 B.20: sostituzione delle note sull’ultimo tempo con degli armonici naturali.

 Bb.29-30: il Sol# (Si nella trascrizione), ultima nota della b.29 e la prima della b.30, non viene
ribattuto nella trascrizione, bensì legato; inoltre vengono aggiunti basso e accompagnamento alla
b.30, assenti nell’originale.
 B.31, 48: nella trascrizione il ritornello è privo della casella 1. ͣe questa battuta risulta quindi essere
uniformata alla casella 2. ͣ dell’originale.

 B.58: l’acciaccatura viene omessa nella trascrizione.

 Per i portamenti scritti vale lo stesso discorso del Preludio op.28 n.4; tutti quelli che indicano il
mantenimento dello stesso dito trascinato ad una distanza inferiore di una terza sono quasi
sicuramente aggiunti dal curatore dell’edizione Bèrben, poiché Tárrega non li marca. In questo
brano sono assenti sia le acciaccature con portamenti, enfatizzanti l’attacco della nota, sia i
portamenti/glissati tra due note a distanza di terza, quarta e sesta già incontrati nei brani
precedenti.

Notturno, op.9 n.2 in Mib maggiore


Titolo della trascrizione: Nocturno “Chopin” – N.2 Ob.9.
Tonalità della trascrizione: in Mi maggiore.
Struttura: A (bb.1-13) – A’ (bb.20-36).
Indicazione Tempo/Carattere: Andante (riportato uguale nella trascrizione).
Indicazioni dinamiche e agogiche: la maggior parte è omessa o sottointesa;
 B.1: espress. dolce (sostituito con p).
 B.4: f.
 B.5: p.
 B.10: poco ritard.
 B.12: crescendo (a forcella) aggiunto al poco rallent.
 B.13: Tempo 1° sostituito con a tempo e omissione fzp.
 B.16: aggiunta di p sulla nota sol al soprano sul secondo tempo.
 B.19: f.
 B.21: Tempo 1° non menzionato nuovamente (sottointeso).
 B.25: P.
 B.26: pp e poco rubato.
 B.27: sempre pp e dolciss.
 B.29: p.
 B.30: con forza.
 B.30: stretto.
 B.32: ff.
 B.33: Tempo 1° e pp.
 B.34: ppp.
Cambiamenti sostanziali:
 gli abbellimenti vengono mantenuti tutti e vengono scritti per esteso, senza i simboli del mordente
superiore, né del gruppetto. I trilli invece vengono indicati come nell’originale (tr).
 L’armonia dell’accompagnamento, dovuta soprattutto alla natura idiomatica della chitarra, viene
quasi sempre ridotta all’osso (come si può vedere già a b.1);

in altri casi invece, prima di una fioritura scritta al soprano per diminuire il tema, Tárrega scrive
l’armonia iniziale della battuta o dell’inciso (vd. bb.2, 6, 10, 13-14, 16, 22, 24, 30) (per quanto ci sia
soltanto l’illusione dell’accompagnamento durante le ornamentazioni, l’effetto all’ascolto è efficace
e i due aspetti non appaiono disuniti).

 Aggiunta di portamenti; alle bb. 2, 8, 14 e 24,


alle bb. 5, 10, 13, 18, 27, e 31. I portamenti qui partono da una terza sotto rispetto alla nota
tematica ed enfatizzano quindi l’attacco di quest’ultima conferendogli un valore espressivo;

infine ci sono quelli alle bb. 9 e 16 che servono a collegare in maniera fluida un cambio di posizione,
trascinando un dito sulla stessa corda.

 Sostituzione di alcune note con armonici naturali alle bb. 16 (ripetuto ab.28), 25, 29 e artificiali
(quelli il cui capotasto di riferimento non sono più le corde vuote, ma a partire dalla nota tastata)
alla b.32. I primi, non tematici, servono a simulare l’effetto prolungato del pedale (Ped.) scritto
nell’originale sugli ultimi due tempi delle battute.

Gli altri, invece, sono situati sull’arpeggio in cadenza finale per appunto completare quest’ultimo in
maniera timbricamente interessante e comoda.

 I passaggi dalle bb.17-20, 21-24 e 29-30 il tema è trascritto ad un’ottava inferiore, come quando sul
pianoforte la melodia si trova al basso e si incrociano le mani. Questa soluzione potrebbe sembrare
una banale semplificazione, in realtà non è così; se fosse per comodità idiomatica allora anche la
cadenza finale sarebbe trasportata di un’ottava inferiore, invece Tárrega crea varietà timbrica in un
tema che, seppur variato, viene esposto tre volte.

 Alla b. 16 la piccola cadenza è trascritta in maniera diversa, come anche quella finale, che non solo
viene riscritta, ma anche rielaborata e sviluppata su più battute.
Notturno, op. 32 n.1 in Si maggiore2
Titolo della trascrizione: dall’edizione Bèrbern viene riportato Notturno op.32 n.1.
Tonalità della trascrizione: Sol maggiore.
Struttura: A (bb.1-19) - B (bb.20-61) - Coda (bb.62-65).
Indicazione Tempo/Carattere: Andante sostenuto (riportato ugualmente nella trascrizione).
Indicazioni dinamiche e agogiche: pressoché identiche;
 B.1: aggiunta di p dolce.
 B.5: omissione di un crescendo a forcella.
 B.6: omissione della dinamica f.
 B.12: aggiunta di un diminuendo a forcella.
 B.16: omissione di pp delicatissimo.
 B.17: omissione di un crescendo a forcella.
 B.19: omissione di p.
 B.21: aggiunta di un crescendo a forcella sulla prima metà.
 B.23: omissione del crescendo a forcella sulla prima metà.
 B.27, 29: aggiunta di un decrescendo a forcella sul primo tempo.
 B.30: omissione di pp.
 B.37: aggiunta di a tempo.
 B.40: aggiunta di rit. e dim.
 B.60: aggiunta di p.
 B.61: aggiunta di dim.
 B.62: sostituzione di pp con p.
 B.63: omissione di f, sostituzione di sf con f e aggiunta di a piacere.
 B.64: i due sf sull’ultimo sistema vengono sostituiti con un f.

Cambiamenti sostanziali:
 Tutte le legature di fraseggio sono state omesse nella trascrizione.
 B.6: aggiunta di un arpeggiato sull’accordo, risultante dell’armonia sovrapposta dell’arpeggio per
crome, al terzo tempo.

 B.8: riempitura dell’armonia sui primi due tempi.

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La trascrizione non è stata pubblicata a stampa da Chanterelle; l’unica esistente è quella pubblicata da Bèrben, la
quale non cita la fonte manoscritta, né la sua provenienza, su cui è basata la revisione. La registrazione è a cura di
Timo Korhonen (Ondine, 1997).
 Bb.8-11: il pedale di Re (sesta corda scordata), nell’originale Fa#, è scritto all’ottava bassa rispetto
all’originale, tranne sugli ultimi due tempi di b.9.

 B.13: aggiunta di un arpeggio che risulta essere la naturale conseguenze della scrittura pianistica
originale.

 B.14: aggiunta di un abbellimento sul primo tempo.

 B.16: gli abbellimenti scritti nella trascrizione differiscono, dovuto soprattutto al punto di arrivo che
risulta così allineato sulla stessa ottava.

 B.23: aggiunta di un abbellimento sulla prima croma della terzina sull’ultimo tempo.
 Bb.25-26: la legatura, tra le due crome a cavallo delle due battute, è omessa nella trascrizione (la
croma Si viene ribattuta).

 B.28: aggiunta di un abbellimento sull’ultimo tempo.

 Bb.30-31: la legatura, sulla nota accentuata a cavallo tra le due battute, è omessa.

 B.37: la prima nota del soprano nella trascrizione viene puntata e ribattuta sui primi due tempi.

 B.38: analogo al soprano della battuta precedente, anche qui il tema è puntato sugli ultimi due
tempi.
 B.39: Tárrega preferisce inserire un’altra terzina sul secondo tempo; in questo modo la semiminima
puntata diventa una croma.

 B.60: la cadenza variata all’ottava sopra viene qui mantenuta alla stessa ottava della b.39.

 B.62: curiosamente Tárrega qui non scrive l’arpeggiato sul primo accordo, come aveva fatto invece
a b.13.
 Per i portamenti dell’edizione Bèrben vale lo stesso discorso fatto sia per il Preludio op.28 n.4, sia
per la Mazurka op.67 n.4.

Preludio, op.28 n.4 in Mi minore3


Titolo della trascrizione: dall’edizione Bèrben viene riportato Preludio op.28 n.4.
Tonalità della trascrizione: La minore.
Struttura: A (bb.1-12) – B (bb.13-25).
Indicazione Tempo/Carattere: Largo (riportato identico nella trascrizione).
Indicazioni dinamiche e agogiche:
 B.1: omissione dell’espress. sul levare.
 B.8: omissione del decrescendo a forcella sul Sol# (Do# nella trascrizione).
 B.12: omissione del decrescendo a forcella sulle crome Do-Si (Fa-Mi nella trascrizione).
 Bb.16-19: omissione dello stretto.

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La trascrizione non è stata pubblicata a stampa da Chanterelle; l’unica esistente è quella pubblicata da Bèrben, la
quale non cita la fonte manoscritta, né la sua provenienza, su cui è basata la revisione. La registrazione di riferimento
rimane quella di Giulio Tampalini (Brilliant classics).
 B.17: omissione della dinamica f ad inizio battuta.
 B.19: omissione della dinamica p ad inizio battuta.
 B.22: omissione dello smorzando e sua sostituzione con un diminuendo a forcella.
Cambiamenti sostanziali:
 La differenza più importante tra l’originale e la trascrizione è che Tárrega affida il tema al registro
grave (quarta, quinta e sesta corda affidata al pollice) e l’accompagnamento a quello acuto.

 Anche qui, come già visto in esempi precedenti, tutte le legature di fraseggio sono omesse nella
trascrizione.
 Bb.9-10: nella trascrizione sugli ultimi due temi della b.9 l’accompagnamento viene omesso (pausa
di minima); tuttavia l’armonia viene fatta sentire in blocco ad inizio battuta, stesso stratagemma già
visto per esempio nel Notturno op.9, n.2. Inoltre c’è l’aggiunta di un portamento tra l’ultima nota di
b.9 e la prima di b.10 sulla quinta corda.

 Bb.10-11, 13-14, 16, 18, 19-20, 23: Tárrega aggiunge un arpeggio ogni volta che il tema ha un basso,
ad eccezione della b.23 in cui l’arpeggio è applicato su tutto il blocco accordale prima della fermata.
 B.16: il gruppetto viene riportato per esteso.
 Per quanto riguarda tutti i portamenti scritti, che indicano il trascinamento di uno stesso dito
mantenuto sulla stessa corda a distanza di uno o due tasti (ovvero uno o due semitoni), quasi
sicuramente non sono stati scritti da Tárrega; come si può vedere dalla b.16 del Preludio op. 28 n.6
e dalla b.3 del Preludio op.28 n.7 il compositore spagnola non li marca col portamento. Di altra
natura sono i portamenti alle bb.9-10 e 18-19, in cui, a distanza di terza, è solito aggiungerne uno.
Nessuno di questi ha l’acciaccatura con nota finale e non viene enfatizzato l’attacco della nota.

Preludio, op.28 n.6 in Si minore


Titolo della trascrizione: Preludio N.6 de Chopin (op.28).
Tonalità della trascrizione: Sol# minore
Struttura: A (bb.1-14) – B (bb.15-26).
Indicazione Tempo/Carattere: Lento assai – Assai lento. (riportata uguale).
Indicazioni dinamiche e agogiche: pressoché uguali;
 B.6: forcella di diminuendo omessa,
 B.15: aggiunta di p nella trascrizione,
 B.23: aggiunta di pp nella trascrizione,
 B.26: sostituzione di pp con ppp.
Cambiamenti sostanziali:
 Da notare che le legature di fraseggio sono tutte riportate identiche all’originale, caso diverso
invece con le mazurke e il notturno precedentemente trattati.
 B.7: l’accompagnamento viene semplificato e l’armonia viene fatta sentire in blocco sul primo
tempo, per poi lasciare spazio alla melodia nel basso.

 Bb.5, 13: l’arpeggio nel basso differisce dall’originale.


 Bb.16-18: al secondo tempo della b.16 fino alla fine di b.17, la melodia nel basso viene trascritta
un’ottava sopra; questo è dovuto all’estensione limitata che non permetterebbe di suonare le
semicrome Si e Do# al basso di b.17 (la stessa accade alle bb.20-21). La cosa curiosa è che alla b.18
il sesto grado al basso, della cadenza d’inganno ritardata, non è scritto un’ottava sopra in continuità
con le due battute precedenti, bensì all’ottava identica all’originale; questo permette di riallineare
all’ottava reale la melodia al basso per ripetere l’inciso delle bb.15-17 alle bb.19-21.

Preludio, op.28 n.7 in La maggiore


Titolo della trascrizione: Preludio N.7 Chopin.
Tonalità della trascrizione: Re maggiore
Struttura: tutto il brano è un’unica forma tematica (A) di 16 battute.
Indicazione Tempo/Carattere: Andantino (riportato uguale nella trascrizione)
Indicazioni dinamiche e agogiche: pressoché uguali;
 Bb.12-16; le due legature di fraseggio sono omesse.
 B.12: aggiunta di f.
 B.15: aggiunta di rit.
Cambiamenti sostanziali:
 B.1: aggiunta di un’acciaccatura portamento allo scopo di marcare la nota puntata.

 B.3: aggiunta di un’acciaccatura con portamento che sottolinea l’attacco, specificato con tanto di
diteggiatura e note iniziali da cui partire, dell’intervallo di sesta.
 B.4: aggiunta di una semiminima ottavata di basso (Re: quarta corda vuota) sul secondo tempo che
nell’originale non si trova. Inoltre, tra le bb.4-5, Tárrega aggiunge un portamento discendente.

 B.5: aggiunta di un portamento sul secondo tempo, analogo a quello di b.3.


 B.8: aggiunta un’acciaccatura simile a quella di b.1.
 B.10: aggiunta di un armonico che funge da riempimento di basso analogo alle bb.4 e 8.
 B.14: aggiunta di basso riempitivo come le bb.4, 8 e 10, e anche di un portamento ascendente,
analogo a quello discendente di b.4, per collegare meglio il fraseggio con la battuta finale.
 B.15: aggiunta di acciaccatura con portamento sul terzo tempo.

Preludio, op.28 n.11 in Si maggiore


Titolo della trascrizione: PRELUDIO - N.11 de Chopin.
Tonalità della trascrizione: Mi maggiore.
Struttura: A (bb.1-8) – B (bb.9-16) – A’ (bb.17-26).
Indicazione Tempo/Carattere: Vivace (riportato uguale).
Indicazioni dinamiche e agogiche:
 Tutte le legature di fraseggio sono omesse nella trascrizione.
 B.1: aggiunta di mf.
 B.2: aggiunta di p dopo il diminuendo a forcella.
 B.10: aggiunta di mf dopo il crescendo a forcella.
 B.12: omissione delle due forcelle di diminuendo prima e poi di crescendo.
 B.13: aggiunta di poco riten.
 B.14: aggiunta di p.
 B.19: aggiunta di dim.
 B.20: aggiunta di p.
 B.23: aggiunta di ritard. in concomitanza al diminuendo a forcella.
 B.24: aggiunta di p.
Cambiamenti sostanziali:
 B.1: ottavazione aggiunta.
 B.2: il secondo la non è bequadro; è chiaramente un errore di stampa.
 B.3: aggiunta di un armonico sul secondo tempo e semplificazione dell’accompagnamento.

 B.4: aggiunta di un portamento, con acciaccatura che ribatte la nota d’arrivo.

 B.5: semplificazione dell’accompagnamento facendo sentire sul primo e sul secondo tempo
l’armonia totale (già visto precedentemente come nel notturno op.9 n.2 dello stesso compositore);
inoltre anche qui c’è l’aggiunta di portamento, con acciaccatura che ribatte la nota d’arrivo.

 Bb.8-9: aggiunto di un portamento, con acciaccatura che ribatte la nota d’arrivo, che collega il Sol#
al Fa# (curiosamente la prima volta, bb.3-4, il portamento con acciaccatura è assente).

 Bb.12-15: aggiunta di un portamento, sempre con acciaccatura con la nota finale ribattuta, tra le
bb.12-13, 13-14 e 14-15; poi c’è un portamento a battuta 14 sul secondo tempo tra le note Mi e
Do# sulla terza corda.
 B.17: aggiunta sia della stessa tipologia di portamento con acciaccatura, sia di un armonico;
quest’ultimo è curioso perché, se si guarda l’originale, le note dell’ultima croma differiscono
dall’originale. Se entrambi fossero armonici al settimo tasto, sulla quarta e la terza corda,
risulterebbe invertiti il basso e il soprano (la nota più grave dovrebbe essere l’armonico Mi non Si).

 B.21: l’acciaccatura è omessa nella trascrizione.

 B.22: l’attacco della prima croma è enfatizzato da un portamento, con acciaccatura che ribatte la
nota d’arrivo, il quale parte da una terza sotto (Fa#-La).

 B.24: collegamento tra la terza e la quarta croma con la stessa tipologia di acciaccatura con
portamento.

Preludio, op.28 n.15 in Reb maggiore


Titolo della trascrizione: Preludio Chopin – n.15.
Tonalità della trascrizione: La maggiore.
Struttura: A (bb.1-27) – B (bb.28-75) – A’ (bb.76-89).
Indicazione Tempo/Carattere: SOSTENUTO con espressione (Nell’originale è soltanto Sostenuto)
Indicazioni dinamiche e agogiche: sostanzialmente uguali;
 B.2: aggiunta di un crescendo a forcella.
 B.8: aggiunta di p sull’ultimo tempo.
 Bb.13-14 (come alle bb.18-19, 25-26 e 77-78): aggiunta di crescendo (b.13) e diminuendo (b.14),
entrambi a forcella.
 B.22: crescendo a forcella.
 B.28: aggiunta di POCO PIÙ ANIMATO.
 Bb.31-33: aggiunta di un diminuendo a forcella specchiato con il crescendo delle bb.28-30.
 B.35, 64, 68 e 84: aggiunta di p.
 B.38: aggiunta di un diminuendo a forcella.
 B.59 (corrispondente alla casella 2. ͣ): omissione di fz e susseguente aggiunta di dim.
 B.60: aggiunta di un diminuendo a forcella, espressamente sugli ultimi due tempi.
 B.70: Tárrega fa partire f con cresc. una battuta prima rispetto che all’originale.

 B.72: omissione di un crescendo a forcella.


 B.79: al smorzando c’è scritto smorrand., sicuramente un errore di stampa.
 B.81-82: f sostituito con un ff nella trascrizione.
 B.88: al posto del ritenuto viene riportato un sostenuto, anche qui è molto probabile che si tratti di
une errore di stampa.

Cambiamenti sostanziali:
 Tutte le legature di fraseggio sono omesse nella trascrizione, eccetto alla b.4.
 B.2: il basso non mantiene la stessa nota fino all’ultimo tempo ma alterna al Mi un Fa#, differendo
così dall’originale. Si può vedere però che alla b.6 è effettivamente così il basso; Tárrega uniforma
sicuramente la b.2 alla 6.

 B.4: nella trascrizione viene aggiunta una pausa di un ottavo, rendendo più fluido il cambio di
posizione sulla nota puntata (il punto scritto è stato aggiunto posteriormente all’edizione a stampa,
lo si può notare perché a b.8 la situazione è identica, infatti è assente).
 B.8: aggiunta di un armonico naturale al basso (lo stesso succede anche a b.12, solo sul primo
tempo).

 B.10 (identico a b.14): aggiunta di un portamento di un portamento con acciaccatura sul salto di
terza.

 Bb.15-16: aggiunta di un portamento con acciaccatura che collega l’ultima di b.15 con la prima di
b.16 (analogo tra le bb.17-18).

 B.18: aggiunta di un portamento che collega il Do al Sol sulla terza corda.

 B.19: il soprano viene ribattuto sul terzo tempo.


 Bb.27-28: aggiunta di un portamento tra l’ultimo tempo della b.27 e il primo tempo della b.28.
Inoltre in quest’ultima battuta i primi tre Mi al basso sono scritti un’ottava sotto rispetto
all’originale.

 Bb.:28-34: l’ostinato per crome sul quale viene costruito l’accompagnamento non rimane sempre al
soprano come nell’originale.

 Bb.82-84: aggiunta di due portamenti con acciaccature tra le bb.82-83 e le bb.83-84.


Preludio, op.28 n.20 in Do minore
Titolo della trascrizione: Preludio N.20 Chopin.
Tonalità della trascrizione: Do# minore.
Struttura: monotematica (bb.1-8), le bb.9-12 sono la ripetizione delle bb.5-8.
Indicazione Tempo/Carattere: Lento, riportato uguale nella trascrizione.
Indicazioni dinamiche e agogiche: pressoché uguali;
 B.9: sostituzione della dinamica p con pp.
Cambiamenti sostanziali:
 Tutte le legature di fraseggio sono omesse.
 B.1-4: è singolare il fatto che la biscroma, a seguito della nota puntata di b.1 così come per le altre
battute, non contenga soltanto due o una nota; di fatto la nota non puntata è carica di tutta
l’armonia. Un’ipotesi può essere il fatto che, per rendere al meglio il ff, Tárrega preferisce rafforzare
di quantità sonora quella biscroma.

 B.4: aggiunta di quattro arpeggiati, uno per ogni tempo della battuta; molto probabilmente serve
da rinforzo dinamico per il crescendo che culmina sulla dominante.

Waltz, op.34 n.2 in La minore


Titolo della trascrizione: Vals de Chopin.
Tonalità della trascrizione: Mi minore.
Struttura: A – (1-52) B (53-68) – C (69-120) – B (121-136) – C (137-) – A ()
Indicazione Tempo/Carattere: Lento (omesso nella trascrizione).
Indicazioni dinamiche e agogiche: sostanzialmente identiche;
 B.8: aggiunta di un diminuendo (a forcella).
 B.81: omissione pp.
 B.120: aggiunta ritar.
 B.169 (la prima nell’appendice dopo il segno): aggiunta di dolce.
 B.187: omissione del diminuendo (a forcella)
Cambiamenti sostanziali:
 Tutte le legature di fraseggio sono omesse.
 Bb.5-6: aggiunta di un portamento.

 B.15: nell’edizione a stampa della trascrizione, a questa battuta, che corrisponde alla prima della
casella 2. ͣ, non vi è il segno ɸ (probabilmente un errore di stampa); quest’ultimo permette di
collegarsi alle battute in appendice dell’ultima pagina.
 B.16: aggiunta di un arpeggiato.

 B.17: aggiunta di un portamento al soprano tra la prima e la seconda nota.

 B.19: aggiunta di un portamento al soprano tra la prima e la seconda nota.


 B.22: armonia omessa sul secondo e terzo tempo, inoltre aggiunge un portamento segnato fra i due
4 (diteggiatura per il mignolo della mano sinistra); la stessa cosa accade alle bb.23 (diteggiatura con
3 per l’anulare della mano sinistra), 25 (sia 4 che 1), 36 (con l’1 per l’indice), 41, 55 (con il dito 3),
63, 71, 79. In tutti questi casi è possibile ricondurlo ad un motivo, ovvero aiutare a legare
maggiormente il fraseggio.

 B.24: mordente omesso sul primo tempo e inoltre vi è l’omissione del La# (Re# nell’originale); in
questo modo non c’è la settina, ma soltanto due terzine.

 B.25: l’accompagnamento è omesso.


 B.37: il trillo è scritto per esteso come i mordenti (a terzina), contrariamente al tr di b.5; in più c’è
anche un’acciaccatura con portamento che anticipa il Mi di b.38.

 I mordenti delle bb.37, (uguale a b.45), 39 (uguale a b.47), 41 (uguale a b.49), sono scritti a terzina
di crome sul tempo, invece quello a b.43 (uguale a b.51) è scritto come un’acciaccatura di due
semicrome.

 Bb.84-85: il rimando al segno di Tárrega non è alla b.16, come nell’originale a b.84, bensì dall’inizio.

 B.177 e b.181: nella trascrizione coincidono (dovuto al ritornello), ma nell’originale differiscono.

 Bb.187-188, 205: vi è l’aggiunta di due armonici a due note di queste battute, come anche
sull’ultima battuta del brano.

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