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1.

Descriva con le tue parole la definizione dell’educazione di Emile Durkeim


Educazione (Durkheim)
L’azione esercitata dagli adulti sopra e con il ragazzi per integrarli nella loro comunità a per
trasmettere loro cultura cioè l’insieme del saperi necesari per l’esistenza di detta comunità.
L’educacione (C. Nanni in dizionari)
È la promozione, strutturazione e consolidamento delle capacità personali fondamentali per viviere
la vita in modo conciente, libero, responsabile e solidale, nel mondo e con gli altri, nel fluire del
tempo e delle età, nell’intreccio delle relazioni interpersonali e nella vita sociale storicamente
organizzata, tra interiorità e trascendenza
La pedagogia
Indaga sulla natura dell’educazione e sui proessi educativi e formativi per guidarli, illuminarli,
aiutarli e eccorre per colmare le lecune.

2. L’educazione è una opera di socializzazione il rischio dell’oblio e la risposta linguistica


idonea a trasmettere nomos, ethos e mores
In una comunità ad oralità primaria:
a. La memoria è la modalità di trasmisione del patrimonio culturale da una generazione
all’altra.
b. La educazione è la maniera con la quale quel patrimonio viene trasmesso da una
generazione all’altra, e como tale, è stretamente cononesso alla memoria. Il reschio
dell’oblio è la condizione costante che incombe su una qualsiasi cultura ad oralità
primaria.
c. Il mezzo adoperato per trasmettere è il linguaggio.
In una società della scrittura
a. Le condizioni in cui esiste e funziona una cultura ad oralità primaria sono
strettamente acustiche.
Il rischio dell’oblio è una componente psico-sociale fondamentalmente in una
comunità orale, che comporta il rischio di crisi della presenza di sé al mondo, come

❖ Rischio di oblio, si punta sulla memoria ORALE; il mezzo adoperato


per trasmettere il proprio patrimonio culturale e per educare è il
linguaggio. Un altro carattere della lingua è cristallizzare le
esperienze, i fatti, i dati. Questo carattere si definisce come la
memorabili della lingua. Ordinare il mondo significa poterlo
riportare alla memorizza nei suoi contenuti concettuali e di

grupo sociale.

d. Nella Grecia antica se imparava attraverso di:


La filosofia =
o indicazione semantica, sia come
o contenuto concettuale

3. Il paradigma dell´arete o l´aneragatos questi sono modelli della formazione greca


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o Areté = l’educazione si pone come fine priviligiato la guida verso la perfezione morale.
o Formazione dell’ uomo per un intento di armonia ed equilibrio (paideia). Formare l’anèr
agnatòs:
o Ginnastica (cultura del corpo)
o Musica (ambito culturale)
o Bello ( belleza fisica e interiore)
o Buono

Anèr aghatòs si è manifestato in diversi paradigmi di paideia:


o Omero: eroe
o Esiodo: contadino ( l’arete del lavoro)
o Tirteo: soldato
o Pindaro: sportivo
o Sofisti: retore
o Socrate – Platone: Filosofo
4. Il modelo eroico di Omero

1. ATENE. Grazie all’opera dei legislatori e dei tiranni (Draconte, Solone,


Pinistrato, Clistene), ha avuto un percorso storico-politico democratico e ha
originato una intensissima vita culturale, che raggiunse il suo culmine nell’età
di Pericle. Le origini. Avviene l’accorpamento politico di stati dove la polis di
Atene diviene centro. E’ un stato ancora di debole costituzione, governato da

Comprende: nobile origine, qualità fisiche, successo e fama irreprensibile


Ileade Odiessea Educazione della
donna
- Forza fisica - Le difficoltà della vita= superata La donna aristocratica
- Coraggio con il coraggio, con l’ azione rivece un’ educazione
- Aspirazione alla accorta e l’astuzia. che le consente di
gloria e all’ onore - Il fine formativo è l’acquisto della r e a g i r e i n m o d o
- Desiderio di fama. adeguato di fronte a
e m u l a z i o n e , d i - Consquista col : farsi conoscere, col situazioni impreviste,
primeggiare, di presentarsi agli amici del padre, ed per cua sa sempre
eternarsi nel gesto insieme a casa propria. come comportarse e
eroico. come parlare.

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come parlare.
Perfetto cavaliere: - Il valore guerrierro rimane la
- oratore e guerriero, massima espressione della
- capace di servire il personalità dell’ eroe, ma ad esso
suo sovrano nelle viene aggiunto il riconoscimento dei
assemblee e sul meriti intellettuali e sociale.
campo di battaglia

Il modelo contadino di Esiodo

o Lavoro quotidiano nella vita agreste e dall’ onestà


o La vita contadina: dignita morale più alta= sacrificio di ogni giorno
o La quotidiana fatica senza premio
o Il lavoro contiene proecetti, massine e sentenze
o Lavoro e giustizia sono il fondamento della morale, sostenuta da una profonda
religiosità
o Aretè: la valentia personale quanto ciò che essa produce: prosperità, successo,
considerazione

Sparta Atene

Politiche Oligarchica Democratica


Politico- militari della città, coltivò
Modello L’educazione ha cessato d’ essere
sia la pratica sportiva, arti, cultura
educativo essenzialemente militare
musicale.

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Solone
Nell’ Elegia alle Muse
Tirdeo
- Refflessioni sui principi
Epoca Arcaica :
morali
- Soldato
- Le peripezie dell’ umana
- L’aretè eroico di Omero si
esistenza
trasforma nell’ eroismo dell’
- La giustizia
amor patrio.
- Chiede la prospertà e la
Epoca classica
buena fama
- Rivoluzione politico – sociale
Aretè
dell’ aristocrazia
Nell’ eligia detta Eunomia
- Consolidazione del potere
nelle mani di una casta di
El boungoverno, la guistizia e la
guerrierri
pace non possono essere privilegio
- I valori di riferimento: virtù
di una parte o di una classe.
guerresche e militari, forza,
Buon governo (Giusto, la pene è per
abilitò guerresca,
impedire la disonestità)
sopravvivere.
(l’avidità e la superbia sono cause
dell’odio)
Il pasaggio dall’ aristocrazia alla democrazia

Non cambia: l’ideal, valore, emulazione, azione


Cambia il soggetto
- Dai cavalieri ai soldati
- Da una classe al popolo
- Dall’ eroe ai soldati
- Dalle competizione sportive all’atletismo

La nascita della scuola


7 a 14 anni Scuola primaria
15 a 18 anni Periodo di vuoto

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- Educazione fisica e musicale
- Ginnastica per il corpo: Atletismo: corsa, lancio del disco e del
giavellotto, salto in lunghezza, lotta e pugilato.
- Maestro: pedrotiba Terreno di sport: la palestra
- Musica per l’anima: Vocale e strumentale
- Maestro: citarista
- Educazione e teatro
- Teatro:
- Luogo di educazione colletiva, di dibattito etico e politico, di
riflessione religiosa e divertemento.
- Participazione emotiva, representazione scenica dei vizi e virtù, dei
problemi e dei valori morali
- * è una forma di riflessione e di participazione collettiva alla vita
culturale e politica di Atene.
- Maestro
- Eschilo : problema religioso e morale
- Sofocle: destino dell’ uomo
- Euripide: l’uomo dai contrasti insanabili
- Aristofane: vita di Atene
- Educazione litteraria:
- Insegnamento delle lettere
- Maestro: grammatistès Per essere utilizata nella vita quotidiana
- Doveva dar prova di intemerata onestà
- Insegnare le lettere e il calcolo
L’efebia attica
- Adecuamento ai costumi e dell’ abblita
- Sistema di formazione civica e militare del soldato – cittadino
- Preparazione morale e religiosa al pieno esercizio dei diritti e dei doveri del
cittadino

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L’ ideale della Kalokagathìa

- Bello e buono: per indicare la prodonda simbiosi tra la belleza e l’aspetto morale
nell’educazione
- L’ideale è realizzato prima di tutto dallo sportivo, la educazioen è sempre presente
l’aspetto morale e quello della belleza del corpo.
- Catarella: la vera missione e gloria di Atene che era di aver creato una nuova
dignita umana, una nuova misura di valori.
- Platone: sottolinea l’aspetto pedagogico dell’ educazione, indicandone i maestri e i
luoghi; l’aspetto pedagogico della polis attraverso le leggi

5. Protagoras e la sua idea:


- “l’uomo è la misura di tutte le cose”, cioè soggetto di giudizio, della realtà o irrealtà delle cose
questo vuol dire che la verità dipenda dall’uomo.
- La posizione di Protagora è considerata una forma:
o di umanismo (l’uomo giudice),
o fenomenismo (non la realtà, ma come ci appare),
o relativismo conoscitivo e morale (non verità assoluta).
- E’ un’atteggiamento “pragmatico”: se l’uomo è misura di tutte le cose il bene e il male, sono
rispettivamente utile e dannoso.
- Protagora muove dal relativismo e su di esso impianta il suo metodo dell'antilogia (la
controversia, l'opposizione delle varie tesi)

6. Gorgia e sua affermazione:


o Promuove da una posizione di “nichilismo”. Egli sosteneva queste tre tesi ben concatenate:
o 1) non esiste l’essere,
o 2)se anche l’esistesse non sarebbe conoscibile,
o 3) e anche se fosse comprensibile non sarebbe comunicabile. Non esiste la verità e tutto è
falso.
o Acquista la sua autonomia, invece la parola e in particolare l’aspetto del quale è portatrice la
parola – l’arte del persuadere. Egli ammette i valori morali e mette la sua retorica al servizio di
essi.
7. Socrate e sua affermazione: L´anima è l´interiore umano
-C h e
L’aretè politica cos'è
o Il sofista si assume l'incarico di istruire i figli dell'aristocrazia, che governa la città nella
grammatica, letteratura, filosofia, religione, arte politica.
o Cambia la finalità dell’educazione: educare gli uomini, membri di un nuovo stato
democratico, all’aretè politica, in quanto conoscenza dei mezzi con i quali individuo può
acquistare successo negli affari e potenza presso il popolo, anche indirizzandolo alla
scelta del giusto.
Il pragmatismo pedagogico
o Il programma pedagogico dei sofisti non consiste nella ricerca della verità, ma nella
ricerca di acquisire opinioni utili per affrontare la vita, indipendentemente dalla verità o
della falsità. Qui la retorica assume un ruolo importante per la sua possibilità di

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l'uomo?
o Socrate riuscì a dare una risposta del tutto nuova alla domanda che cos'è l’uomo? La sua
risposta è: l'uomo e la sua anima. L'anima viene fatta coincidere con la nostra coscienza
pensante e operante. Per Socrate l'anima è l'io consapevole, è la personalità intellettuale
e morale.
o Tutta la dottrina di Socrate può riassumersi: «conoscere se stessi» e «avere cura di se
stessi». In segnare agli uomini a conoscere e a curare se stessi è il compito supremo di
cui Socrate ritenne di essere stato investito dal Dio
- l'areté umana: essa non può essere se non ciò che permette all'anima di essere buona.
o Per cui coltivare l'areté è far essere l'anima buona, raggiungere il fine proprio
dell'uomo interiore. La risposta di Socrate è: la virtù è scienza o conoscenza, e il
contrario della virtù, cioè il vizio, è privazione di scienza e di conoscenza, vale a dire
ignoranza.
o Socrate rivoluziona i valori tradizionali: erano principalmente quelli legati al corpo:
la vita, la salute, la vigoria fisica, la bellezza, oppure i beni esteriori o legati
all'esteriorità dell'uomo, quali la ricchezza, la potenza, la fama e simili.

La metodologia socratica: la maieutica


- Cura dell’anima attraverso il DIALOGO. (domanda e risposta)

o Primera parte: di non sapere -> utiliza l’ ironia per metterlo di fronte alla
contradeizione del suo sapere. –> ammtteva la propria igniranza
giungecano alla purificazione dell’anima.

o Seconda parte: l’anima può raggiungere la verità e comunicare agli altri un


sapere costituito da determinati contenuti.

8. Platone - qualcosa...
Egli distingue la conoscenza sensitiva (opinione) e conoscenza intellettiva (vera, autentica).
Nella Repubblica Platone distingue quattro gradi di conoscenza:
o alle imitazioni corrisponde la rappresentazione immaginaria (eikasia);
o alle cose sensibili l'opinione (pistis);
o alle realtà matematiche la conoscenza raziocinativa (dianoia);
o alle etiche e metafisiche la conoscenza intuitiva (noesis).
Dualismo metafisico
Sensibile Intelligibile
Anima dell’uomo
Irascibile Concupiscibile Razionale
Virtù: Forteza Templanza Prudenza

Clasi dello stato: Clasi dello stato: Clasi dello stato:


Guerrieri Produttori Reggitori

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Educazione Consentito il proceso dei Educazione
Ginnastica: corpo. Musica: beni Matematica, Geometria,
alma. Contadini, artigiani, mercanti Astronimia, Scienza della
Non beni come possesso armonia, Ginnastica e
Musica.

Il percorso educativo degli studi


L’educazione prenatale Grembo della madre
Pedagogia del corpo e dell’ anima
Fino a 3 anni Nutrici
Crescono sereni
3 a 6 anni Giardino d’ infanzia, disciplina
6 a 10 anni : Educazione primaria Ginnastica e Musica
10 – 18 anni : Educazione secondaria
10 – 13 anni Apprendimento della lettere ( leggere e
scrivere)
13-16 anni Studio della lira e della cetra
17-18 anni Apprendimento della matematiche
18-20 anni L’ e f e b i a , f o r m a z i o n e d e l c a r a t t e r e ,
preparazione allo scontro bellico
20 – 30 anni Educazione superiore Studi intellettuali
30 – 35 anni Studio della dialettica
35- 50 anni Completa la formazione teoretica
Tirocinio pratico nello stato: admministrative
e militare
50 anni Termina la paideia

9. Panegirico: il nome di Greci non indica più la razza, ma la cultura


Contro i Sofisti: manifesto programmatico
- Si distanzia dai maestri d’oratoria professionisti: eloquenza è prima di tutto un dono naturale e
l’insegnante può solo perfezionare la natura; ed anche lo studio del discorso politico possa aiutare a
forgiare il carattere.
Antìdosi: la scuola
Cerca di spiegarsi sul fraintendimento che regnava nel pubblico sulla sua scuola e sul suo
insegnamento e sull’idea che essa costituisse per lui una ricca fonte di entroiti. La retorica viene
insegnata soprattutto per imitazione. Ammette l’esistenza di arti diverse per corpo (forma atleti) e

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per l’anima (forma oratori). La filosofia la inserisce nella sfera dell’opinabile, non nel sapere
scientifico.
La filosofia significa retorica perché serve per plasmare oratori.
Nicocle; inno al Logos, alla aprola civilizzatrice
Il logos – la parola vera, conforme alla legge e alla giustizia, è l’immagine di un’anima sana e leale.
Ma la paideia ora si allarga ad ogni uomo, purchè colto, dedito alla riflessione per la scoperta di ciò
che è bene in circostanze date.

Panatenaico; la formazione degli uomini


Egli ritiene la filosofia e le scienze speculative come strumenti preparatori, ma non di per se
sufficienti per una completa formazione umana. Obiettivi del suo metodo sono: praticità, equilibrio
nel rapporto con il prossimo, equlibrio interiore, saggezza e modestia.
Panegirico: il nome di Greci non indica più la razza, ma la cultura
Egli rivendica con un discorso immaginario le glorie politici, culturali e spirituali di Atene. Egli
cerca di costruire una certa unità nel periodo di crisi sulla base di valori spirituali.
Essa ha fatto si che il nome di Greci non idichi più la razza, ma la cultura, e siano
chiamati Elleni gli uomini che partecipano della nostra tradizione culturale più de
quelli che condividono la nostra stessa origene etnica

10. Civilta Romana


CIVILTA’ ROMANA ED EDUCAZIONE NEI PRIMI SECOLI DELLA REPUBBLICA
Il mos maiorum:
- L’educazione romana si basa sul rispetto per i costumi degli antenati.
o Attraverso la virtù: serietà, onestà, lealtà. Sobrietà e laboriosità.
o Il compito dell’educatore consiste nel rivelare alla gioventù questi costumi, nel farli
rispettare come un ideale indiscusso, come la norma di ogni azione e di ogni
pensiero.
+ Gli elementi essenziali della civiltà romana: il bene della patria, la pietas, la fides, la
gravitas e la constatia.
- La virtù è mettere al primo posto il bene della patria – la sottomissione del
romano allo Stato è assoluta; la libertà va intesa come partecipazione alla vita dello Stato, che è
il bene supremo.
- Le virtù caratteristiche del romano antico:
o PIETAS è la devozione verso gli dei, la patria, i genitori;
o FIDES significa la lealtà, mantenere la parola data; mantenere gli impegni assunti con
parole e con patti;
o GRAVITAS è il comportamento grave, severo, ponderato, autorevole, è indispensabile
per condurre gli affari (negocios) politici;
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o CONSTANTIA è la coerenza con se stessi, accettazione dello stile di vita romano.

Il pater familias: L’agricoltura e la famiglia appaiono come due basi su cui si regge la società
romana del V secolo. La famiglia – fulcro della compagine sociale di Roma antica, ove la
saldezza della famiglia poggia sull’autorità, quasi illimitata (pieno diritto di vita, morte, di
cessione o di vendita) che il pater esercita sulla moglie, sui figli, sugli schiavi. La legislazione
corregeva le norme troppo crudeli come la uccisione dei neonati (recém-nascidos) anche nel
matrimonio (doveva essere consensuale e non a moglie come potestà del marito).

Vita sociale e vita religiosa: Compenetrazione a vicenda fra il rituale religioso e la vita
concreta. Vita civile, vita militare e vita economica erano sentite religiosamente, pero, la
religione consisteva nel venerare gli dei solo in quanto capaci di intervenire nelle cose degli
uomini.
Di tutte le religioni pagane nessuna rimase come quella romana così priva di contenuti etici e
spirituali. Veramente tutta la vita romana era sentita religiosamente, ma solo per il fatto che gli
dei erano capaci di intervenire nelle cose degli uomini. Da qui il carattere utilitaristico della
religione romana.

Educazione romana
0-7 anni Educatora: madre
Educazione: lavori domestici e amministrazione della casa
7- 17 anni Educatore: padre
Educazione: imparare nelle occupazioni quotidiane, amministrazione
della faglia e buon conttadino
17 – 18 anni Vestizione della toga virile
Inizia la vita civile
Tirocinio, primo al servizio militare, vita politica e giudiziaria e
religiosa
17- 45 anni Dopo addestramento all’ esercizio delle armi per il servizio militare
Giovanne
46 – 60 anni Sedentario

11. Quintiliano nella sua l’opera Institutio oratoria dice di 5...


1. Eloquenza: Primi elementi dell’instruzione
2. Inventio: prima parte dell’ arte retorica, e cosisteva ner rinvenire idee e argomenti che
potessero dar peso alla cuasa da trattare
3. Dispositio; ordine in cui vanno esporti gli argomenti raccolti
4. Elocutio, il modo d’ esprimersi
5. Memoria, imprimere nella mente la forma data al discorso.

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12. Elementi della formazione dell’oratore di Quintiliano
- Formare l’oratore completo
- La educazione debe iniziare fin dalla prima infanzia: cultura enciclopedica
- Fiducia nell’ educabilità di tutti gli uomini: Non tutti hanno la stessa intelligenza,
importante è l’impegno.
- La qualità dell’ educazione familiare: Il padre deve aver cura di circondare il bambino di
persone moralmente sane e colte; le nutrici moralmente sane, genitori colti e prudenti,
pedagoghi umili.
- L’educazione prescolastica: “si faccia in modo che per il bambino lo studio sia un
gioco”.
- Oratore: huomo onesto, esperto nell’ eloquenza., deve essere perfetto anche
culturalmente e stilisticamente e deve tendere all’ eccellenza.

13. JAN AMOS KOMENSKY Comenius gli spazi per riempire


Organizzazione scolastica (Didatica Magna)
Scuola materna ( scuola dell’ infanzia):esercitare i sensi esterni per conoscere gli
oggetti ( fino a 6 anni)
Vernacolare (scuola della fianciulleza): esercitare i sensi interni: la creatività e la
matematica (7 a 12 anni)
Latino o ginnasio: attraverso i sensi, si formeràa l’inteligenza e la capacità di
guidare le nozioni raccolte attraverso i sensi. Dialettica, grammatica, retorica (13 a 18 anni)
Academia: foramare la volontà, teologia per il alma, filosofia per la mente.(19 a 24
anni)

Differenze:
- Nel primo ciclo di formazione si devono insegnare le cose in maniera generale e
elementare.
- Scuola inferiore: materna e vernacolare: giovanni di entrambi i sessi,
- Scuola latina: giovani dei lavori manuali

Pampaedia
-Geniturae, scuola prenatale, obiettivo: fornire ai genitori consigli utili sul piano morale e
igienico- sanitario
- virilitatis, attraverso il timore di Dio e l’impegno professionale
- senectutis, preparazione alla morte
- mortis
14. Gentleman di Locke
La formazione del gentleman
- È colui che è idoneo ad obbedirer alla mente e ad eseguirne gli ordini, dando a la sua
conscienza un retto indirrizo
- È capace di rinunciare ai propi desideri e di seguire unicamente ciò che la ragione gli
addita come megliore.
- Prova un sentimenti di umanità, sviluppate attraverso la correttezza del linguaggio e la
cortesia del comportamento, e che possiede precise abitudini di buona educazione legate
all’ osservanza rigorosa di un fondamento precetto: non aver mai un concetto troppo
basso degli altri.
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Motivi ispiratori della pedagogia
- L’educazione plastico in direzione etica
- Il bambino ed il fanciullo osservati e compresi nella loro struttura psicologica
- I genitori devono controllare il loro affeto
- I rapportii fra l’alunno ed il suo precettore: docezza e comprensione
- La cura del corpo: necessario per il disciplinamento morale

15. 5 tape di Rosseaux (Emilio)

Infanzia 1-2 anni Maestri: la natura, gli uomini, le cose


Obiettivo: l’arte del vivere
Principi
fondamentali e inizio
dell’ educazione
Fanciulezza 3-12 anni Obiettivo: è la fortificazione del corpo e il
Pre-morale e pre- corretto uso dei sensi, alcuni elementi di tipo
razionale scolastico, disegno e giometria

Preadolescenza 13-15 anni Finalità formativa, attraverso l’abitudine all’


Il sapere e il fare esercizio fisico e al lavoro delle mani, infondere il
gusto della riflessione e della meditazione

Adolescenza 16-20 anni Si interessarà ai problemi della religiones in


Educazione morale quando il processo naturale della mente orientarà
e religiosa le su ricerche in tale direzione.

16. Nel pensiero di Rousseau si trovano dell’innovazione e i limiti prova di identificare:


a) l’innovazione di Rousseau
• La scoperta dell’autonomia dell’infanzia,
• Il legame tra la motivazione e l’apprendimento che esige di partire nell’insegnamento
di una nozione dalla sua utilità per il fanciullo e dal riferimento all’esperienza concreta.
• L’attenzione rivolta alla dialettica tra la libertà e l’autorità nell’atto educativo (non
c’è esclusione).

b) Il limite del pensiero di Rousseau


L’insistente richiamo e la chiusura entro i confini della natura sono il significato storico e il
limite della sua pedagogia:
• ingenuo e acritico ottimismo naturalistico che esalta la bontà della natura e
misconosce le conseguenze della colpa originaria.

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• incondizionato abbandono alla spontaneità della natura, ignaro delle finalità
estrinseche e trascendenti orientatrici della formazione umana,
• la pratica vanificazione dell’autorità dell’educatore. La distinzione delle età appare più
come il frutto di vedute proprie dell’autore che di osservazione obiettiva della psicologia
infantile: rigidamente separate invece contengono i germi della continuità.

17. Nel pensiero educativo di Pestalozzi e Rousseau si trovano somiglianze e differenze


prova di identificare:
Pestalozzi Rousseau
Differemza
Concepisce l’ educazione come fatto di L’educazione poporae è sconosciuta.
viva esperienza, inerente alla società
familiare e civile. Prende la educazione
popolare
È educatore, per lui l’opera educativa è Ragiona sull’educazione, propone soluzione e
una esperienza drammatica, dove sucessi metodi, ma non esercita la educazione
e insuccesi si alternano. Si conquista
l’anime con amore
Somiglianze
Attinse un fondamentale ottimismo, moderato, sulla natura umana e il conceppto d’una
educazione al servizio dell’autonomo sviluppo della persona umana.
Ottimismo fondamental sulla bontà della natura

Per suo merito emergono 5 fattori per la riflessione sulla prassi educativa:
1. *il diritto di tutta l’umanità di emergere e emanciparsi,
2. *importanza dell’educazione popolare nella famiglia, scuola, società,
3. *il ruolo della donna,
4. *necessità che l’educazione abracci tutti i momenti dell’infanzia,
5. *figura dell’educatore vista nella sua missione alle classi popolari.

Inoltre, Pestalozzi da un nuovo senso antropologico al lavoro e all’educazione professionale:


come un’educazione nella quale si incentra la stessa formazione integrale dell’uomo; essa si pone
all’origine di relazioni positive che permettono all’uomo di integrarsi nel tessuto sociale e di
realizzarsi nel mondo morale.

18. Frobell

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- Unico processo all’ umanità come spirituale realtà divina: Il gioco, lavora e cretività
- Educazione:
o Prima infanzia ( fino a 2 a 3 anni) Luogo la famiglia / figura dominante la
madre
o Seconda infanzia ( 3 a 6 anni) Luogo il giardino/ figura dominante giardiniera
o Fianciullezza ( fino a 10 o 12 anni) Luogo la scuola/ figura dominante:
l’insegnante
- Kindergarten
o I bambini si sarebbero potuti liberamente esplicare e svolgere da sé, in
spontaneità, nella serenità del gioco e della vita di natura.
o Gioco(imitazione della vita dell’adulti) lavoro (preparazione al futuro), i bambini
si può esprimersi in libertà.

19. Montessori qual é la perspettiva educativa nel quadrivium Le parole sottolineate


mancheranno nel testo per riempire

Per Montessori la quadriga rappresenta IL LIMITE E IL COMPIMENTO DELL


´ISTRUZIONE alla quale si giunge nella CASA DEI BAMBINI e insieme, e soprattutto, l
´aggancio con la SCUOLA ELEMENTARE.
I bambini nelle CASE DEI BAMINI hanno iniziato quattro rami di coltura il DISEGNO,
LA SCRITURA, LA LETTURA E L´ARITIMETICA che si continueranno
insensibilmente nelle scuole ELEMENTARI.
Caracteristiche dell’insegnant

- Preparazione spirituale - umiltà


- Formazione allo Spirito scientifico
- Normalizzazione
- Conoscenza del materiale di sviluppo
- Educazione: dilatatrice

20. Scegliere due opere di Dewey e fare comenti degli elementi importante in rapporto alla
educazione.

1. Il mio credo pedagogico (1897). Idea centrale è la convinzione che la educazione non è
tanto una preparazione per il futuro che nella società di oggi è difficile da prevedere, ma un
processo dove alunno vive l’esperienze che gli permettono di assimilare il patrimonio
culturale della società e diventare il padrone di se stesso. La scuola deve basarsi su reali
interessi di alunno, che orienta e semplifica la sua vita sociale esterna.

2. Come pensiamo. Presenta la funzione strumentale e operativa della logica e del metodo di
indagine utilizzato dalle scienze. L’apprendimento non è altro che una conoscenza per
problemi: la capacità di organizzare i dati, pianificare le ipotesi e verificare le soluzioni e il
pensiero rappresenta lo strumento con cui modifichiamo l’ambiente. Lo strumentalismo - in
quanto i concetti, le definizioni possiedono una funzione pratica nell’attività dell’individuo.

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21. Descriva le 7 errori importante de Jack Maritam sulla educazione che si trova nel
suo libro educazione del bivio
1. Minisconoscimento dei fini, consiste nell’ aver dimenticato i fini da raggiungere per
dedicarsi esclusivamente ai mezzi.
2. Idee false o incomplete riguardo al fine, non si possono stabilire i fini s non si
risponde ad una domanda preliminare, che cosa è l’uomo?
3. Il pragmatismo, rifiuto della visione scientifica dell’uomo, che lo intepreta como un
essere determinato dalle condizioni esterne, è critica alla teoria pragmatistica dell’
educazione, che coscepisce l’attività intellettuale dell’ uomo come suscitata dai bisogni
pratici e finalizzata all’ azione.
4. Il sociologismo, si rovescia il vero rapporto tra l’uomo e la società, la quale è non una
realtà per sè, ma è un insieme di libertà umane personali, che accettano l’obbedienza ad
una legge comune, instaurata con il propio libero e spirituale consenso.
5. L’ intellettualismo, non come esercizio dell’intelligenza per la conquista della verità,
ma come conoscenza sempre più limitata e specializzata.
6. Il volontarismo, la formazione di doti utili alla vita sociale,
7. Ogni cosa può essere appresa mediante insegnamento,

22. Don Milani : Quale era la preoccupazione educatrice di Barbiana.


- Non sia possibile condurre le persone all’accettazione della Parola senza averle istruite e
dotate della possibilità di accedere all’infinita riserva di valori e sentimenti che
giacciono nel lenguaggio.
- La scuola cerca di dare quegli strumenti intellettuali cho sono indispensabile per essere
cittadini
- Non poù esistere una scuola uguale per tutti.
- Non è una scuola facile, ammisccante, disimpegnata, solo formalistica, non ha né
recreazione né giochi.
- La conccientizzazione da raggiungere viene giudicato molto importante
- L’esperienza diretta della classe o dell’ambiente è il punto di partenza.

23. - Riassuma con poche parole il contenuto della carta a una professoressa.
- Perché il sogno dell’aguaglianza non resti un sogno vi proponiamo tre riforme:
o Non bocchare
o A quelli che sembrano cretini dargli la scuola a peno tempo
o Agli svogliati gasta dargli un scopo

- Per realizzare questa scuola alternativa, esige l’impegno sia dello Stato, sia dei sindacato
ed intende che essa assuma un fine: onesto.
- Che non presupponga nel ragazzo null’ altro che d’ essere uomo
- Il fine giusto è dedicarsi al prossimo, fundada sulla giustizia.
- Contenuti
o Sociale e politico
o Conferire chiarezza al pensiero ed efficacia logica e comunicativa all’
esposizione verbale o scritta.

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