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Nintendo
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Sportello informazioni
Nintendo Co. Ltd. (任天堂株式会社 Nintendō kabushiki-gaisha ? , Nintendō società per azioni) è un'azienda giapponese specializzata nella produzione di videogiochi e console.[5] Nintendo
Comunità
Considerata come una delle più grandi compagnie del Giappone, la Nintendo fu fondata il 23 settembre 1889 da Yamauchi Fusajirō come produttore e distributore di giochi di carte. Nel
Portale Comunità
Bar corso della sua storia, Nintendo ha realizzato diversi giochi meccanici ed elettronici, entrando nel mondo dei videogiochi nel 1975 come distributore della console Magnavox Odyssey.[6] Nel
Il Wikipediano 1977 Nintendo lanciò con successo la propria linea di console denominata Color TV Game.
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Dagli anni ottanta Nintendo ha prodotto numerose console da tavolo e portatili che hanno venduto oltre 750 milioni di unità. Tra le console che hanno venduto più di 10 milioni figurano il
Contatti
Nintendo Entertainment System, il Super Nintendo Entertainment System, il Nintendo 64, il Nintendo GameCube, il Wii, il Nintendo Switch, il Game Boy, il Game Boy Advance, il Nintendo
Strumenti DS e il Nintendo 3DS. L'azienda ha realizzato inoltre la serie Game & Watch e il Virtual Boy.[7]
Puntano qui Nintendo ha pubblicato oltre cinquecento giochi, spesso avvalendosi della collaborazione di altre aziende per quanto riguarda lo sviluppo.[8] In trent'anni ha venduto oltre 577 milioni di
Modifiche correlate
console e 3,5 miliardi di copie dei videogiochi direttamente sviluppati.[9] Il 23 settembre 2019 Nintendo ha festeggiato il suo 130º anno di vita.[10][11]
Carica su Commons
Pagine speciali L'amministratore delegato e presidente della società è Shuntaro Furukawa, mentre la mascotte di Nintendo è Mario, personaggio creato nel 1981 da Shigeru Miyamoto per il videogioco
Link permanente arcade Donkey Kong[6]. Nintendo è quotata sulla borsa di Tokyo sin dal 1983.[12]
Informazioni pagina
Cita questa voce Indice [nascondi] Sede di Nintendo a Kyoto
Elemento Wikidata 1 Storia Stato Giappone
1.1 La creazione Forma Società per azioni
Stampa/esporta
1.2 La Nintendo Co. Ltd. e l'espansione societaria
Crea un libro Borse Borsa di Tokyo: 7974
1.3 L'ingresso e il successo nel mercato dei videogiochi
Scarica come PDF valori
1.4 Il XXI secolo
Versione stampabile ISIN JP3756600007
2 Prodotti
Fondazione 23 settembre 1889
In altri progetti 2.1 Console
2.2 Videogiochi Fondata da Yamauchi Fusajirō
Wikimedia Commons
Wikiquote 2.3 Altri prodotti Sede Kyoto
principale
3 Risultati commerciali
In altre lingue Controllate Nintendo of America a
3.1 Fatturato
Redmond (Stati Uniti
Català 4 Note
d'America)[1]
Deutsch 5 Bibliografia
Ελληνικά Nintendo of Europe a
6 Voci correlate
English Francoforte sul Meno
7 Altri progetti (Germania)[2]
Français
Lombard 8 Collegamenti esterni
Persone Shuntaro Furukawa (CEO e
Sardu
chiave presidente)
Sicilianu
Slovenščina Storia [ modifica | modifica wikitesto ]
Doug Bowser (COO
Nintendo of America)
Altre 82 Satoru Shibata (COO
La creazione [ modifica | modifica wikitesto ]
Nintendo of Europe)
Modifica Shigeyuki Takahashi (CFO)
collegamenti Nintendo viene fondata da Fusajiro Yamauchi il 23 settembre 1889 a Kyoto con il nome di Nintendo Koppai. Produce carte da gioco per Hanafuda.[13][14] Nel 1951 cambia nome in Nintendo
Shigeru Miyamoto (direttore
Playing Card Co. Ltd.[13] Il nome Nintendo significa "lasciare la sorte al cielo".[15]
creativo)
Nel 1959 Nintendo stringe un partenariato con The Walt Disney Company per commercializzare carte raffiguranti i personaggi Disney.[13][14] Il successo porta l'azienda a entrare in borsa Genyo Takeda (direttore
nel 1962.[13][14] informatico)
Settore informatica
La Nintendo Co. Ltd. e l'espansione [ modifica | modifica wikitesto ] Prodotti Console, videogiochi, giochi di
carte.
Nel 1963 Hiroshi Yamauchi, terzo presidente di Nintendo e nipote di Fusajiro Yamauchi, modifica la ragione sociale dell'impresa trasformando la compagnia in Nintendo Co., Ltd.[13] Negli
Fatturato 1 758 910 milioni ¥[3] (2021)
anni sessanta Yamauchi avvia una compagnia di taxi, una catena di love hotel e una emittente televisiva; così inizia a commercializzare vari oggetti, compresi elettrodomestici (tra cui un
Utile netto 480 420 milioni ¥[3] (2021)
aspirapolvere, il Chiritorie).[16] Quasi tutti i tentativi falliscono e gli unici successi si riscontrano nel mondo dei giocattoli, con la produzione dell'Ultra Hand, dell'Ultra Machine, del Love Tester
e nel 1973 della serie di pistole laser Laser Clay Shooting System.[13] Dipendenti 6 574[4] (2021)
Sito web www.nintendo.com/countrysel
L'ingresso e il successo nel mercato dei videogiochi [ modifica | modifica wikitesto ] ector/ e www.nintendo.co.jp
/
Lo stesso argomento in dettaglio: Famicom, Game & Watch e Super Famicom.
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Nel 1974 Nintendo ottiene i diritti di distribuzione in Giappone della console Magnavox Odyssey, poi lavora insieme alla Mitsubishi Electric e nel 1977 commercializza una propria console, il
Color TV Game.[13] Sempre nel 1977 Nintendo assume lo sviluppatore di videogiochi Shigeru Miyamoto, creatore di Donkey Kong,[17] che sarebbe uscito nel 1981 diventando il più grande
successo della Nintendo.[13]

Nel 1980 nasce Nintendo of America (con sede a New York) e debutta sul mercato la serie di giochi elettronici portatili Game & Watch.[13] La creazione di Gunpei Yokoi è un successo
commerciale.[18]

Negli anni ottanta Nintendo immette nel mercato il Nintendo Entertainment System (NES), noto in Giappone come Famicom.[13] Nonostante la crisi dei videogiochi del 1983, la console vendette
milioni di esemplari.[19] Tra gli oltre cinquecento giochi figurarono The Legend of Zelda e Super Mario Bros..[19] Di quest'ultimo titolo, ideato da Miyamoto e pubblicato nel 1985, sono vendute più
di 40 milioni di copie.[20] Nel 1989 Nintendo entra nel mercato delle console portatili grazie al lancio del Game Boy.[13] Ideato da Yokoi, il Game Boy fu venduto insieme a Tetris.[14][21]

Nel 1990 Nintendo torna all'intrattenimento domestico con il Super Nintendo Entertainment System (SNES), il cui successo oscura le console della rivale SEGA, a cui nel 1995 seguirà il Nintendo Sede Nintendo nel 1889

64; dal punto di vista dei dispositivi portatili, durante quest'ultimo anno Yokoi produce anche il Nintendo Virtual Boy, che tuttavia si rivelerà un fallimento (sarà considerato il motivo
dell'allontanamento di Yokoi).[22]

Il successo della linea Game Boy, anche grazie alla serie Pokémon,[13] porterà negli anni successivi Nintendo a produrne vari aggiornamenti (tra cui il Super Game Boy e il Game Boy Color).[23]

Il XXI secolo [ modifica | modifica wikitesto ]

Durante gli anni duemila Nintendo commercializza le console Nintendo GameCube (2001) e Wii (2006), oltre a vari dispositivi portatili tra cui il Game Boy Advance SP (2003), il Nintendo DS
(2004) e il Nintendo DSi (2008).[13] In questo decennio vengono aperte le filiali britanniche, italiane e spagnole della compagnia nipponica.[13]

Nel 2011 Nintendo lancia il Nintendo 3DS e nel 2012 il Wii U, mentre nel settembre 2013 Nintendo risulta essere l'editore di videogiochi di diciassette dei venti titoli più venduti in Giappone nel
ventunesimo secolo, cinque dei quali prodotti dalla The Pokémon Company, sua affiliata.[25]
Targa a Kyoto
Nel 2015 muore Satoru Iwata, quarto presidente della Nintendo che ha ricoperto il ruolo dal 2002; dopo alcuni mesi di CEO ad interim, Genyo Takeda e Shigeru Miyamoto vengono sostituiti da
Tatsumi Kimishima.[14][26]

Nel 2016 Nintendo entra nel mercato delle applicazioni mobili in seguito all'acquisizione di parte della software house giapponese DeNA.[27][28] Nel marzo 2017 Nintendo commercializza la
console Nintendo Switch, ideata dal presidente Iwata.[29] Nel febbraio 2018 annuncia una coproduzione con Illumination per la realizzazione di un film d'animazione che vede Mario come
protagonista.[30]

Nell'aprile 2018 viene annunciato il ritiro del presidente Kimishima e indicato il suo possibile sostituto.[31] Il 28 giugno il consiglio di amministrazione nomina Shuntaro Furukawa come nuovo
presidente.[32] Un Game & Watch.

Prodotti [ modifica | modifica wikitesto ]

Console [ modifica | modifica wikitesto ]

Lo stesso argomento in dettaglio: Console Nintendo. Logo utilizzato dalla Nintendo fino al
2006[24]
La seguente è una lista delle console da tavolo prodotte da Nintendo:

Color TV Game (1977)


Nintendo Entertainment System (1983)
Nintendo Entertainment System Control Deck (1993)
Super Nintendo Entertainment System (1990)
Nintendo 64 (1996)
Nintendo 64DD (1999)
Nintendo GameCube (2001)
Panasonic Q (2001)
Wii (2006)
Wii Mini (2012)
Wii U (2012)
Nintendo Switch (2017)
Nintendo Switch Lite (2019)

Di seguito invece la lista delle console portatili di Nintendo:


Dal basso verso l'alto: NES, SNES,
Game & Watch (1980)
Nintendo 64, GameCube, Wii e Wii U
Game Boy (1989)
Game Boy Pocket (1996)
Game Boy Light (1998)
Game Boy Color (1998)
Game Boy Advance (2001)
Game Boy Advance SP (2003)
Nintendo Switch in modalità portatile
Game Boy Micro (2005)
Nintendo DS (2004)
Nintendo DS Lite (2006)
Nintendo DSi (2008)
Nintendo DSi XL (2009)
Nintendo 3DS (2011)
Nintendo 3DS XL (2012) Da sinistra a destra: Game Boy,
Nintendo 2DS (2013) Game Boy Pocket, Game Boy Color,
Game Boy Advance, Game Boy
New Nintendo 3DS (2014) Advance SP e Game Boy Micro
New Nintendo 3DS XL (2014)
New Nintendo 2DS XL (2017)

Altri dispositivi prodotti da Nintendo:

Virtual Boy (1995)


Nintendo Mini Classics (1999)
Pokémon mini (2001)
iQue Player (2003)
amiibo (2014)

Videogiochi [ modifica | modifica wikitesto ]

Nintendo ha lanciato varie serie di videogiochi che hanno consacrato numerosi personaggi dei videogiochi, tra cui si ricordano Mario, The Legend of Zelda, Kirby, Metroid e Pokémon.[33] Alcuni
dei personaggi simbolo della Nintendo sono i seguenti:

Mario[33] Virtual Boy e Nintendo 3DS

Protagonista di Donkey Kong con il nome di Jumpman, l'idraulico di origine italiana vive nel Regno dei Funghi ed è protagonista di numerosi titoli in cui il suo unico obiettivo è quello di salvare la
principessa Peach dalle grinfie di Bowser. È caratterizzato da una tuta blu da idraulico, da un cappello rosso con una M e da un paio di folti baffi neri. Il suo migliore amico è un dinosauro di nome
Yoshi.[34]

Luigi[33]

Fratello di Mario. Appare per la prima volta in Mario Bros. ed è anche lui un idraulico. Più magro e alto del fratello, indossa abiti di colore verde. Nel suo cappello appare la lettera L.

Bowser[33]

È il principale rivale di Mario e Luigi. È un incrocio tra un drago e un Koopa, ma non è l'unico avversario dei due fratelli che possiedono due alter ego cattivi: Wario e Waluigi.[34]
Takashi Tezuka, Shigeru Miyamoto e
Donkey Kong[33] Kōji Kondō in occasione del trentennale
della serie Mario
Gorilla acerrimo nemico di Mario fin dagli esordi. Compare insieme alla sua famiglia (Cranky Kong, Wrinkly Kong e Diddy Kong) in vari spin-off della serie Mario (Mario Golf, Mario Kart, Mario
Tennis, Mario Party e Super Smash Bros.).[34]

Link[33]

Protagonista dei videogiochi della serie The Legend of Zelda. Sebbene il giovane della tuta verde mantenga il suo aspetto in tutti i titoli della saga, quasi ogni episodio presenta un diverso Link
che percorre i passi dell'Eroe del Tempo e riporta la luce nelle tenebre brandendo la sua Master Sword.[34] L'esatto ordine cronologico dei capitoli non è noto.[35] Secondo Shigeru Miyamoto gli
eventi di The Legend of Zelda: Ocarina of Time (1998) precedono i titoli The Legend of Zelda (1986), Zelda II: The Adventure of Link (1987), The Legend of Zelda: A Link to the Past (1991) e The
Legend of Zelda: Link's Awakening (1993).

Principessa Zelda[33]

È il personaggio che dà il nome alla serie. Come Link esistono differenti principesse, che tuttavia differiscono per età e aspetto. Compare in quasi tutti i titoli della collana, ad eccezione di The
Arcade di Ms. Pac-Man e di Donkey
Legend of Zelda: Link's Awakening dove viene solamente nominata da Link.[36] I suoi alter ego sono Sheik e Dazel. Kong

Kirby[33]

Personaggio sferico e rosa, è in grado di inghiottire i nemici, dei quali in tal caso assume le caratteristiche.[34]

Samus Aran[33]

Protagonista della saga Metroid, è una cacciatrice di taglie intergalattica dotata di esoscheletro che combatte contro la razza di alieni Metroid. Il suo antagonista è Mother Brain.[34] È una delle
prime protagoniste femminili apparse in un videogioco.[37]

Captain Falcon[33]

È il personaggio più importante della saga F-Zero.[38] Cacciatore di taglie, appare fin dal primo titolo della serie di corse futuristiche, oltre che nei videogiochi Super Smash Bros.. La sua nemesi si
chiama Black Shadow.[34]
Nintendo DS Lite dedicato a The
Pikachu[33] Legend of Zelda

Grazie all'anime Pokémon, il miglior amico di Ash Ketchum è diventato l'emblema dei Pokémon. È una delle oltre 800 creature immaginarie appartenente alla serie di videogiochi creata da
Satoshi Tajiri. Oltre ai videogiochi (sviluppati principalmente da Game Freak) e all'anime nel corso degli anni sono stati prodotti un gioco di carte collezionabili, vari manga e numerosi gadget. In
Giappone è stato addirittura eretto un parco divertimenti apposito, il PokéPark.

Fox McCloud[33]

Volpe antropomorfa protagonista della serie Star Fox, è a capo di un gruppo di mercenari chiamato Team Star Fox. Insieme all'amico e pilota leggendario Falco Lombardi e ai suoi compagni
combatte contro il malefico Andross.[34]

Pit[33]

È un angelo apparso per la prima volta nel videogioco Kid Icarus (1986) per Famicom Disk System e Nintendo Entertainment System.[34]

La maggior parte dei personaggi sopra elencati sono presenti nella serie Super Smash Bros.. Nei titoli di questa saga appaiono anche Marth e Ike (Fire Emblem), Ness (EarthBound), Olimar
(Pikmin), Popo e Nana (Ice Climber) e i Pokémon Pichu, Jigglypuff, Lucario e Mewtwo. In Super Smash Bros. Brawl e Super Smash Bros. per Nintendo 3DS e Wii U compaiono anche personaggi
non appartenenti a serie Nintendo quali Pac-Man, Solid Snake e Sonic the Hedgehog.[33][39]

Altri prodotti [ modifica | modifica wikitesto ]


Game Boy Color a tema Pokémon
Oltre a console e videogiochi, Nintendo continua a produrre alcuni giochi da tavolo. Tra i prodotti commercializzati nel mercato giapponese figurano carte da gioco, tra cui quelle di hanafuda, set
di mahjong, tavoliere per shōgi e goban.[40]

Risultati commerciali [ modifica | modifica wikitesto ]

Secondo i dati ufficiali forniti dalla società il Nintendo Entertainment System e il Super Nintendo Entertainment System hanno venduto globalmente tra i cinquanta e i sessanta milioni di
esemplari.[41]

L'ingresso di Satoru Iwata in Nintendo ha portato innumerevoli benefici dal punto di vista commerciale.[42] Al 2004 Nintendo ha venduto oltre centodieci milioni di esemplari tra Game Boy e Game
Boy Advance e più di venticinque milioni di Nintendo 64 e circa dieci milioni di Nintendo GameCube.[43]

Grazie all'arrivo del Nintendo DS e del Wii il 2007 è risultato essere un anno molto florido dal punto di vista commerciale.[44] Le vendite delle console nel biennio 2006-2007, unite al buon Poster del periodo Meiji
andamento nel settore dei videogiochi, ha consentito alla società di rivedere al rialzo le previsioni di guadagno alla luce del primato finanziario.[45][46] Nello stesso anno Nintendo diventa l'azienda
principale nel mercato delle console domestiche, superando le rivali Sony e Microsoft,[47] entrando inoltre nella classifica delle dieci aziende più importanti del Giappone, superando la stessa
Sony.[48]

Nel 2008 Nintendo ha continuato a ottenere ottimi risultati, nonostante la crisi economica.[50] Le entrate sono principalmente legate al successo commerciale del Wii.[51] I titoli di punta della
console risultarono essere, anche nel 2009, Wii Sports, Wii Fit, Mario Kart Wii, Wii Play e Super Smash Bros. Brawl.[52] Per Nintendo DS i ricavi si hanno principalmente dai titoli della saga Mario
(New Super Mario Bros. e Mario Kart DS), Brain Training e dalle serie Nintendogs e Pokémon (con Pokémon Diamante e Perla e Pokémon Platino).[52][53]

Dopo sette anni di successi nel 2010 si è registrato un calo di profitti.[54][55][56] La perdita è stata confermata l'anno successivo, nonostante l'arrivo del Nintendo 3DS e l'ampliamento di titoli nel
reparto videogiochi.[57] I risultati finanziari del 2011 hanno spinto Iwata ad anticipare l'uscita del Wii U.[58] Nel 2012 Nintendo ha registrato per la prima volta il bilancio in rosso,[59] mentre nel 2014
ha sofferto la concorrenza delle console Xbox One e PlayStation 4.[60]
Dettaglio del logo di Nintendo sulla
Fatturato [ modifica | modifica wikitesto ] facciata della sede centrale di Kyoto

Fatturato della Nintendo dal 1981 al 2021, espresso in milioni di yen:[61][62]

Satoru Iwata

Note [ modifica | modifica wikitesto ] Logo utilizzato durante la presidenza


Iwata[49]
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Bibliografia [ modifica | modifica wikitesto ]

(EN) Mary Firestone, Nintendo: The Company and Its Founders , Essential Library, gennaio 2011, ISBN 978-1-61714-809-5.

Voci correlate [ modifica | modifica wikitesto ]

Console Nintendo
Divisioni di Nintendo
Nintendo Entertainment Planning & Development
Nintendo la Rivista Ufficiale
Nintendo Power
Nintendo World

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Collegamenti esterni [ modifica | modifica wikitesto ]

(EN) Sito ufficiale , su nintendo.com.


(JA) Sito ufficiale , su nintendo.co.jp.
Nintendo 公式チャンネル (canale), su YouTube.
Nintendo , su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
(EN) Nintendo , su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN) Nintendo , su MobyGames, Blue Flame Labs.
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(EN) Nintendo (musica per videogiochi e anime), su VGMdb.net.
(EN) Nintendo , su Discogs, Zink Media.
(EN) Nintendo / Nintendo (altra versione) , su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Nintendo , su Anime News Network.
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