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Nel 1974 Nintendo ottiene i diritti di distribuzione in Giappone della console Magnavox Odyssey, poi lavora insieme alla Mitsubishi Electric e nel 1977 commercializza una propria console, il
Color TV Game.[13] Sempre nel 1977 Nintendo assume lo sviluppatore di videogiochi Shigeru Miyamoto, creatore di Donkey Kong,[17] che sarebbe uscito nel 1981 diventando il più grande
successo della Nintendo.[13]
Nel 1980 nasce Nintendo of America (con sede a New York) e debutta sul mercato la serie di giochi elettronici portatili Game & Watch.[13] La creazione di Gunpei Yokoi è un successo
commerciale.[18]
Negli anni ottanta Nintendo immette nel mercato il Nintendo Entertainment System (NES), noto in Giappone come Famicom.[13] Nonostante la crisi dei videogiochi del 1983, la console vendette
milioni di esemplari.[19] Tra gli oltre cinquecento giochi figurarono The Legend of Zelda e Super Mario Bros..[19] Di quest'ultimo titolo, ideato da Miyamoto e pubblicato nel 1985, sono vendute più
di 40 milioni di copie.[20] Nel 1989 Nintendo entra nel mercato delle console portatili grazie al lancio del Game Boy.[13] Ideato da Yokoi, il Game Boy fu venduto insieme a Tetris.[14][21]
Nel 1990 Nintendo torna all'intrattenimento domestico con il Super Nintendo Entertainment System (SNES), il cui successo oscura le console della rivale SEGA, a cui nel 1995 seguirà il Nintendo Sede Nintendo nel 1889
64; dal punto di vista dei dispositivi portatili, durante quest'ultimo anno Yokoi produce anche il Nintendo Virtual Boy, che tuttavia si rivelerà un fallimento (sarà considerato il motivo
dell'allontanamento di Yokoi).[22]
Il successo della linea Game Boy, anche grazie alla serie Pokémon,[13] porterà negli anni successivi Nintendo a produrne vari aggiornamenti (tra cui il Super Game Boy e il Game Boy Color).[23]
Durante gli anni duemila Nintendo commercializza le console Nintendo GameCube (2001) e Wii (2006), oltre a vari dispositivi portatili tra cui il Game Boy Advance SP (2003), il Nintendo DS
(2004) e il Nintendo DSi (2008).[13] In questo decennio vengono aperte le filiali britanniche, italiane e spagnole della compagnia nipponica.[13]
Nel 2011 Nintendo lancia il Nintendo 3DS e nel 2012 il Wii U, mentre nel settembre 2013 Nintendo risulta essere l'editore di videogiochi di diciassette dei venti titoli più venduti in Giappone nel
ventunesimo secolo, cinque dei quali prodotti dalla The Pokémon Company, sua affiliata.[25]
Targa a Kyoto
Nel 2015 muore Satoru Iwata, quarto presidente della Nintendo che ha ricoperto il ruolo dal 2002; dopo alcuni mesi di CEO ad interim, Genyo Takeda e Shigeru Miyamoto vengono sostituiti da
Tatsumi Kimishima.[14][26]
Nel 2016 Nintendo entra nel mercato delle applicazioni mobili in seguito all'acquisizione di parte della software house giapponese DeNA.[27][28] Nel marzo 2017 Nintendo commercializza la
console Nintendo Switch, ideata dal presidente Iwata.[29] Nel febbraio 2018 annuncia una coproduzione con Illumination per la realizzazione di un film d'animazione che vede Mario come
protagonista.[30]
Nell'aprile 2018 viene annunciato il ritiro del presidente Kimishima e indicato il suo possibile sostituto.[31] Il 28 giugno il consiglio di amministrazione nomina Shuntaro Furukawa come nuovo
presidente.[32] Un Game & Watch.
Lo stesso argomento in dettaglio: Console Nintendo. Logo utilizzato dalla Nintendo fino al
2006[24]
La seguente è una lista delle console da tavolo prodotte da Nintendo:
Nintendo ha lanciato varie serie di videogiochi che hanno consacrato numerosi personaggi dei videogiochi, tra cui si ricordano Mario, The Legend of Zelda, Kirby, Metroid e Pokémon.[33] Alcuni
dei personaggi simbolo della Nintendo sono i seguenti:
Protagonista di Donkey Kong con il nome di Jumpman, l'idraulico di origine italiana vive nel Regno dei Funghi ed è protagonista di numerosi titoli in cui il suo unico obiettivo è quello di salvare la
principessa Peach dalle grinfie di Bowser. È caratterizzato da una tuta blu da idraulico, da un cappello rosso con una M e da un paio di folti baffi neri. Il suo migliore amico è un dinosauro di nome
Yoshi.[34]
Luigi[33]
Fratello di Mario. Appare per la prima volta in Mario Bros. ed è anche lui un idraulico. Più magro e alto del fratello, indossa abiti di colore verde. Nel suo cappello appare la lettera L.
Bowser[33]
È il principale rivale di Mario e Luigi. È un incrocio tra un drago e un Koopa, ma non è l'unico avversario dei due fratelli che possiedono due alter ego cattivi: Wario e Waluigi.[34]
Takashi Tezuka, Shigeru Miyamoto e
Donkey Kong[33] Kōji Kondō in occasione del trentennale
della serie Mario
Gorilla acerrimo nemico di Mario fin dagli esordi. Compare insieme alla sua famiglia (Cranky Kong, Wrinkly Kong e Diddy Kong) in vari spin-off della serie Mario (Mario Golf, Mario Kart, Mario
Tennis, Mario Party e Super Smash Bros.).[34]
Link[33]
Protagonista dei videogiochi della serie The Legend of Zelda. Sebbene il giovane della tuta verde mantenga il suo aspetto in tutti i titoli della saga, quasi ogni episodio presenta un diverso Link
che percorre i passi dell'Eroe del Tempo e riporta la luce nelle tenebre brandendo la sua Master Sword.[34] L'esatto ordine cronologico dei capitoli non è noto.[35] Secondo Shigeru Miyamoto gli
eventi di The Legend of Zelda: Ocarina of Time (1998) precedono i titoli The Legend of Zelda (1986), Zelda II: The Adventure of Link (1987), The Legend of Zelda: A Link to the Past (1991) e The
Legend of Zelda: Link's Awakening (1993).
Principessa Zelda[33]
È il personaggio che dà il nome alla serie. Come Link esistono differenti principesse, che tuttavia differiscono per età e aspetto. Compare in quasi tutti i titoli della collana, ad eccezione di The
Arcade di Ms. Pac-Man e di Donkey
Legend of Zelda: Link's Awakening dove viene solamente nominata da Link.[36] I suoi alter ego sono Sheik e Dazel. Kong
Kirby[33]
Personaggio sferico e rosa, è in grado di inghiottire i nemici, dei quali in tal caso assume le caratteristiche.[34]
Samus Aran[33]
Protagonista della saga Metroid, è una cacciatrice di taglie intergalattica dotata di esoscheletro che combatte contro la razza di alieni Metroid. Il suo antagonista è Mother Brain.[34] È una delle
prime protagoniste femminili apparse in un videogioco.[37]
Captain Falcon[33]
È il personaggio più importante della saga F-Zero.[38] Cacciatore di taglie, appare fin dal primo titolo della serie di corse futuristiche, oltre che nei videogiochi Super Smash Bros.. La sua nemesi si
chiama Black Shadow.[34]
Nintendo DS Lite dedicato a The
Pikachu[33] Legend of Zelda
Grazie all'anime Pokémon, il miglior amico di Ash Ketchum è diventato l'emblema dei Pokémon. È una delle oltre 800 creature immaginarie appartenente alla serie di videogiochi creata da
Satoshi Tajiri. Oltre ai videogiochi (sviluppati principalmente da Game Freak) e all'anime nel corso degli anni sono stati prodotti un gioco di carte collezionabili, vari manga e numerosi gadget. In
Giappone è stato addirittura eretto un parco divertimenti apposito, il PokéPark.
Fox McCloud[33]
Volpe antropomorfa protagonista della serie Star Fox, è a capo di un gruppo di mercenari chiamato Team Star Fox. Insieme all'amico e pilota leggendario Falco Lombardi e ai suoi compagni
combatte contro il malefico Andross.[34]
Pit[33]
È un angelo apparso per la prima volta nel videogioco Kid Icarus (1986) per Famicom Disk System e Nintendo Entertainment System.[34]
La maggior parte dei personaggi sopra elencati sono presenti nella serie Super Smash Bros.. Nei titoli di questa saga appaiono anche Marth e Ike (Fire Emblem), Ness (EarthBound), Olimar
(Pikmin), Popo e Nana (Ice Climber) e i Pokémon Pichu, Jigglypuff, Lucario e Mewtwo. In Super Smash Bros. Brawl e Super Smash Bros. per Nintendo 3DS e Wii U compaiono anche personaggi
non appartenenti a serie Nintendo quali Pac-Man, Solid Snake e Sonic the Hedgehog.[33][39]
Secondo i dati ufficiali forniti dalla società il Nintendo Entertainment System e il Super Nintendo Entertainment System hanno venduto globalmente tra i cinquanta e i sessanta milioni di
esemplari.[41]
L'ingresso di Satoru Iwata in Nintendo ha portato innumerevoli benefici dal punto di vista commerciale.[42] Al 2004 Nintendo ha venduto oltre centodieci milioni di esemplari tra Game Boy e Game
Boy Advance e più di venticinque milioni di Nintendo 64 e circa dieci milioni di Nintendo GameCube.[43]
Grazie all'arrivo del Nintendo DS e del Wii il 2007 è risultato essere un anno molto florido dal punto di vista commerciale.[44] Le vendite delle console nel biennio 2006-2007, unite al buon Poster del periodo Meiji
andamento nel settore dei videogiochi, ha consentito alla società di rivedere al rialzo le previsioni di guadagno alla luce del primato finanziario.[45][46] Nello stesso anno Nintendo diventa l'azienda
principale nel mercato delle console domestiche, superando le rivali Sony e Microsoft,[47] entrando inoltre nella classifica delle dieci aziende più importanti del Giappone, superando la stessa
Sony.[48]
Nel 2008 Nintendo ha continuato a ottenere ottimi risultati, nonostante la crisi economica.[50] Le entrate sono principalmente legate al successo commerciale del Wii.[51] I titoli di punta della
console risultarono essere, anche nel 2009, Wii Sports, Wii Fit, Mario Kart Wii, Wii Play e Super Smash Bros. Brawl.[52] Per Nintendo DS i ricavi si hanno principalmente dai titoli della saga Mario
(New Super Mario Bros. e Mario Kart DS), Brain Training e dalle serie Nintendogs e Pokémon (con Pokémon Diamante e Perla e Pokémon Platino).[52][53]
Dopo sette anni di successi nel 2010 si è registrato un calo di profitti.[54][55][56] La perdita è stata confermata l'anno successivo, nonostante l'arrivo del Nintendo 3DS e l'ampliamento di titoli nel
reparto videogiochi.[57] I risultati finanziari del 2011 hanno spinto Iwata ad anticipare l'uscita del Wii U.[58] Nel 2012 Nintendo ha registrato per la prima volta il bilancio in rosso,[59] mentre nel 2014
ha sofferto la concorrenza delle console Xbox One e PlayStation 4.[60]
Dettaglio del logo di Nintendo sulla
Fatturato [ modifica | modifica wikitesto ] facciata della sede centrale di Kyoto
Satoru Iwata
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