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VENEZUELA

TERRITORIO E GEOGRAFIA
GINEVRA GALLO & VALENTINA LUCES


VENEZUELA 1
VENEZUELA

TERRITORIO E CLIMA
Il Venezuela ha superficie di più di 900.000 kmq ed è situato nella parte settentrionale
dell’America Latina. Confina con il Mar dei Carabi a nord, con la Colombia a ovest, con
il Brasile a sud-est e con la Guyana a est. Il paese è ricco di petrolio e di bellezze
naturali, ma nonostante questo, fatica ad uscire da un sottosviluppo in cui pochi
ricchissimi contrastano con la maggior parte della popolazione che, seppur in maniera
dignitosa, vive nella povertà.

Il paese è un vero paradiso per ciò che riguarda le bellezze naturali, possiede infatti
foreste, sterminate pianure, numerose isole, tra cui spiccano sicuramente Los Roques, la
Tortuga e la Isla de Margarita, splendidi laghi (i maggiori sono il Lago de
Maracaibo e il Lago de Valencia), deserti, molti fiumi (il più lungo è il Rio Orinoco),
le montagne delle Ande, tra cui il Pico Bolivar, che con oltre 5.000 mt. è la maggiore
vetta del Venezuela, e le cascate più alte del mondo, quelle di Salto Angel.

Il Venezuela può vantare una flora ricca composta prevalentemente dalle foreste della
regione pluviale e da immensi boschi della zona montuosa. Tra tutte le piante spiccano
sicuramente l’araguaney e i fiori, tra cui meritano una particolare citazione le orchidee,
che grazie ad un clima favorevole, raggiungono dimensioni grandissime ed hanno dei
colori strepitosi.

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Per ciò che riguarda la fauna il Venezuela può vantare una varietà di specie che
pochi altri paesi al mondo possono vantare, con uccelli tropicali come i pappagalli e
i colibrì, serpenti, alligatori, molte specie di felini (tra cui il puma e il
giaguaro), per non parlare dello spettacolo che si presenta a chi fa snorkeling nelle
acque caraibiche, dove, in una barriera corallina ancora incontaminata, vivono pesci
coloratissimi, mante e tartarughe marine.

In Venezuela, a causa della posizione geografica, vi sono vari tipi di clima. Lungo la zona
costiera e nelle isole è generalmente sempre caldo e secco, con una stagione più asciutta
che va da dicembre a maggio, e una più umida cha va da maggio ad ottobre. La zona della
foresta tropicale è caratterizzata da piogge abbondanti e distribuite durante tutto l’arco
dell’anno, mentre nella zona montuosa il clima è caratterizzato da forti escursioni tra il
giorno e la notte, soprattutto a quote elevate.

Il territorio del continente può essere suddiviso in tre regioni fisiche: la cordigliera delle
Ande, le pianure centrali e gli altipiani orientali. Le Ande s'innalzano bruscamente dalle
coste nordoccidentali e occidentali del continente e formano un'unica catena nel
Venezuela settentrionale e lungo gran parte del Cile e dell'Argentina meridionale, mentre
al centro si dividono in due o tre catene parallele chiamate cordigliere
(spagnolocordilleras). Fra le numerose vette che superano i 5000 m d'altitudine vi sono
molti vulcani attivi situati nel Cile centromeridionale, in Perù, nella Bolivia meridionale
e in Ecuador.I vasti altipiani della Guyana a nord-est e del Brasile a est presentano aree
collinari, ampi tavolati e alte mesas. I tavolati sono più elevati e meno estesi negli
altipiani della Guyana, mentre l'altopiano del Brasile raggiunge le massime altitudini nei
rilievi situati lungo la costa orientale. I suoli di questi altipiani sono generalmente
poveri, ma in molte valli il terreno è reso fertile dalla presenza di rocce basaltiche.
L'altopiano della Patagonia è meno elevato e relativamente piatto; qui lo sfruttamento dei
suoli fertili è ostacolato dalle difficili condizioni climatiche.A nord del continente si
estende l'area pianeggiante del bacino dell'Orinoco, che comprende i llanos – una regione
di pianure alluvionali e basse mesas – e un vasto sistema di valli convergente verso

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l'Amazzonia tra i fiumi Caquetá e Madeira. Lo stesso bacino amazzonico presenta un
territorio dolcemente collinare. Più a sud si trovano le valli poco profonde e le pianure del
Gran Chaco e della Pampa che si fondono nelle pianure alluvionali e acquitrinose dei
fiumi Paraguay e Paraná.

Il Venezuela fisico si divide in tre regioni: una montuosa, una pianeggiante e un esteso
penepiano. La zona montuosa si estende a ovest e a nord-ovest, la pianura alluvionale dei
Ilanos al centro e il penepiano a sud-est.A occidente del paese si trovano due importanti
catene montuose: la Sierra de Parija e la Cordigliera de Merida che comprende il Pico
Bolivar (la vetta più elevata del paese, 5.007m.). Le due catene sono divise da una
depressione in cui si trova il lago Maracaibo. La maggior parte dei fiumi sono affluenti
dell’Orinoco. I maggiori sono il Rio Negro, il Meta e l’Apure.Le isole appartengono alle
Isole Sottovento delle Piccole Antille. Se ne contano più di 300, appartenenti per lo più
allo Stato di Nueva Esparta e alle Dipendenze Federali. La più grande e popolosa è
Margarita mentre tra gli altri è Los Roques l'arcipelago più popolato. Tra le altre isole o
gruppi di isole si segnalano: Aves, La Blanquilla, Patos, La Orchila, La Sola, La Tortuga,
l'Arcipelago di Las Aves, Los Frailes, Los Hermanos, l'Arcipelago di Los Monjes, Los
Testigos.

BANDIERA
La bandiera del Venezuela è un tricolore blu, giallo e rosso (colori della Grande
Colombia) a bande orizzontali di uguali dimensioni. L'ordine dei colori prevede il giallo
in alto, il blu al centro e il rosso in basso. Nella banda centrale sono riprodotte otto stelle
a cinque punte, bianche, disposte a semicerchio. Una stella è stata aggiunta nel marzo
2006 su iniziativa del presidente Hugo Chávez.[1] La precedente versione a sette stelle
risaliva al 1863 ed era stata adottata l'ultima volta il 17 febbraio 1954.[2]

LINGUA
La lingua ufficiale del Venezuela è lo Spagnolo.

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Secondo la nuova costituzione, edita nel 1999 dal Presidente Hugo Chávez, alcune lingue
indigene, parlate da circa 170.000 venezuelani, appartenenti alle etnie indios, hanno la
co-ufficialità con lo spagnolo.

Tali lingue sono:

Arawako, Caribe, Chibcha,Guahibana,Makú,Sáliva,Tupí,Yanomama

TURISMO
Il turismo in Venezuela è fiorente ed è favorito dalla vasta gamma di ambienti naturali
che il paese possiede. L'aumento della ricezione aeroportuale ha favorito l'arrivo di turisti
stranieri, per lo più provenienti dall'Europa, che rappresentano un flusso di 301.579
visitatori nel 2008, seguita dai turisti sudamericani (227 105), nordamericani (130.257),
caraibici (39.480), asiatici (15.912), dell'America centrale (11.377) e del Medio Oriente
(10.100). L'industria turistica ha subito un grave declino a causa dell'instabilità politica
in questi ultimi anni. Secondo il Ministero del Potere Popolare per il Turismo (MPPT),
nel 2003 arrivarono in Venezuela 435.421 turisti, il 47% in meno rispetto al 1998.
Tuttavia, questo tasso ha mostrato una ripresa nel 2008, con 856.810 turisti stranieri in
visita nel paese[57]. Probabilmente a causa della crisi economica mondiale, il numero di
turisti stranieri provenienti dall'Europa è drasticamente cambiato negli ultimi anni
rispetto ai turisti dei paesi vicini, avvantaggiati dai costi del viaggio nettamente più
bassi; nel 2012, su un totale di 782.000 turisti, la maggioranza proveniva da altri stati
sudamericani (428.211), gli europei furono 198.922, i nordamericani 76.633, i caraibici
34.704, gli asiatici 20.336, i centroamericani e i mediorientali circa 10.000. In
particolare, i colombiani sono di gran lunga i visitatori più numerosi del Venezuela
(283.788), 5 volte tanto i turisti brasiliani e statunitensi, mentre spagnoli, argentini,
italiani e tedeschi sono stati dai 32.000 ai 37.000[58].

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L'Isla Margarita è la destinazione per eccellenza per i turisti che amano le spiagge
tropicali, così come pure l'arcipelago de Los Roques e il Parque Nacional Morrocoy.
L'Amazzonia invece offre la presenza di numerose tribù indigene e luoghi di particolare
interesse naturale, dal Salto Angel, al Tepui o al Gran Sabana.

La Farnesina considera pericolose[59] per il turista alcune aree del Paese, comprese zone
della capitale Caracas, per rapine, episodi di microcriminalità, terrorismo legato al
traffico degli stupefacenti e sequestri di persona a scopo estorsivo.

CENNI STORICI

Le prime tribù indigene sonó state quelle dei Caribes,Arawak e dei Timoto-Cuican la cui
economia era basata sulla caccia ,pesca e agricoltura .

Il processo conquista è pari a quello di colonizzazione. La prima colonia spagnola é stata


nel XVI(16) sull’Isola Cubagua all’epoca famosa per le perle .Nel 1521 ,Gonzalo de
Ocampo fonda lo stato Sucre oggi l’attuale città di Cuman battezzandola Nueva Toledo
in onore della madre patria .Oggi numerose cittadine venezuelane portano nomi illustri
delle cittá spagnole .

La prima capitale Venezuelana è stata Santa Ana De Coro , dopo Coro sono state fondate
le città El Tocuyo ,Valencia,Barquisimeto ,Trujillo ,San Cristobal e nel 1567 Santiago
León de Caracas in seguito capitale della Provincia di Venezuela

Dopo Caracas ci sono state altre 2 Città importanti : Maracaibo e Carora .

Il primo tentativo d’indipendenza risale al 1797 per mano di Manuel Gual e Maria José
España.Il più rilevante fu quello di Francisco de Miranda che riuscì a trovare in Europa
dei finanziamenti e degli uomini per liberare il Venezuela , una curiosità su Miranda è
stato generale durante la rivoluzione francese del 1792 ed il suo nome si può leggere
sull’Arco Di Trionfo a parigi.il 19 Aprile del 1810 è stato il giorno che ha dato una svolta
al processo d’indipendenza , modo per inaugurare la dichiarazione di Indipendenza fu il

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2 marzo 1811 ,la Prima Repubblica ,non tarda a farsi sentire la prima reazione degli
spagnoli che disperdono l’esercito è mettono a capo del governo venezuelano lo spagnolo
Monteverde inizio cosi un periodo di persecuzioni e morte ,i patriotti nn si danno x vinti
e capitanati da Bolívar viaggiano in lungo e in largo per il paese collezionando vittorie
sugli spagnoli ,la battaglia decisiva è quella di Carabobo nel 1821 con la quale si decreta
una volta x tutte l’indipendenza del Venezuela

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