I. Le notizie sulla questione del nostro studio desumibili dalla «Vita di Pio
tino» e la configurazione del nostro tema nelle «Enneadi»
1 V. Cilento, PJyché, in <<La pumla del passato», 16 (1961), pp. 190-2 1 1 e in Saggi su
Platino, Milano 1973, pp. 63 -81, in particolare p. 64 .
2 Anche se, eccettuato il primo trattato, è tematizzata precipuamente in prospettiva etica;
ma disgiungere quest'ultima da quella metafisica sarebbe un grave errore, dato che in Platino
tutte le discipline filosofiche trovano il proprio fondamento nella metafisica.
8 MATfEO ANDOLFO
mente dedicata, tuttavia è altrettanto vero che questa, lettri da sola, non ·
permette di conseguire tutti gli elementi per delinearne la struttura metafi
sica.
Anche nella Vita di Platino appare chiaro il profondo valore che il no
stro filosofo attribuisce al ruolo ed all'essenza dell'Anima3 ed in più sono
esplicitamente elencate le principali fonti filosofiche da Platino utilizzate
anche riguat·do al tema in esame. Ci viene detto4 che Platino s i serviva
nelle sue lezioni dei testi di Platone (soprattutto i dialoghi dialettici e della
maturità) e di Aristotele (specialmente la Meta/isica5) e dei commentari dei
Medioplatonici6, dei NeopitagoricF e di alcuni Neoaristotelici, come Ales
sandro di Afro clisia6•
Porfirio stesso conferma la conoscenza, da parte del maestro, degli Stoici
e di Numenio, che Platino fu anche accusato di plagiare, nonché di alcune
sette gnostiche, che convivevano nella sua stessa scuola9. Ancora dalla Vita
sappiamo che notevole rimase nel nostro filosofo l'influenza dell'insegna
mento di Ammonio Sacca, che gli aveva disvelato la filosofia che egli già da
tempo ricercava senza esito. Inoltre, dalle Enn eadi appare chiara la cono
scenza che Platino aveva dei Presocratici, soprattutto di Parmenide, di Era
clito, dei Pitagorici, di Empedocle e degli Atomisti.
3 Per la metafisica, per l'antropologia, per l'etica e per la stessa salvezza individuale. Por
firio, Vita di Plotino 13, tra l'altro, ci racconta come egli stesso abbia una volta interrogato Pio ·
tino sull'Anima per ben tre giorni interi di seguito.
4 Vita di Plotino 14-17.
flussi del De anima di Alessandro c di un altro De anima, che forse rappresenta il mero resi
duo di un'opera immatura di Alessandro stesso (le tesi dei due trattati, infatti, non coincidono,
tanto che qualcuno ha negato la paternità afrodisicnse del secondo trattato).
9 Queste fonti sono p rettamcnte oggetto della critica plotiniana, come mostreremo parzial
mente nel seguito.
LA PSYCHE IN PLOTINO
9
1 0 Di Ammonio, perciò, rileviamo soltanto tre elementi: essendo stato educato in t na fa1_ni ·
�
glia cristiana, doveva conoscere la dottrina della creazione, almeno nella sua formulazwne filo ·
niana (Reale, Storia . . . , vol. IV, p. 468); in secondo luogo, se accettiamo la testimonia � za ? i Ne
mesio, De Nat. Hom. , 2, p. 29, dobbiamo ammettere una concordanza con Numento c1rca la
concezione della natura dell'anima (su ciò si veda: I-1.-Ch. Puech, Nmm!nius d'Apamrfe et !es
thr!ologies orienta /es au second siècle in <<Annuaire de l'Institut de philologie et d'histoire orien ·
tales et slaves>>, t. II (Mrflanges J. Bidez), Bruxelles 1934, pp. 745-778; edizione italiana: N r� m �
nio di Apamea e le teologie orienttrli nel secondo secolo , in Sulle tracce della Gnost._ I. La Gnosr t!
;
tempo. II. Sul Vangelo secondo Tommaso , a cura di F. Zambon, Milano 1985, p. 58; quest ul
timo studio non è poi che la versione italiana di: Puech, En quete de la Gno;e. !· La G1� ose �t le
temps et autres essais. II. Sur l'Évangile se!on Thomas. Esquisse d'eme interpretatton system� tt que,
2 voli., Paris 1978); in terzo luogo, ancora seguendo Nemesio, bisogna ammettere che 1l rap _
porto anima-corpo secondo Ammonio (l'anima non è nel corpo, ma agisce nel corpo) ha molu
punti di concordanza con quello che vedremo essere il punto di vi� ta di Pl � tino. Tut� avi � ,
E. R. Dodds, Numenit1s and Ammonius , in AA.VV., Les Sources de Plottn , Entretlens sur l An � l
quité Classique, tome V, Fondation Hardt, Vandoeuvres-Genève 1960, pp. 25-27, pone m
dubbio la validità di questa testimonianza, che ritiene influenzata da Porfirio c relativizza an
che la portata dell'educazione cristiana di Ammonio per la costituzione del suo pensiero filoso
fico, pur non proponendo alcuna propria ipotesi intcrpretativa.
1 1 In particolare, terremo conto, per i motivi che in seguito evidenzieremo, della rielabora ·
zione della cosmologia platonica in Filone, che ha introdotto, per la prima volta nella storia
della filosofia, il concetto di «potenza infinita», il quale, secondo noi, riveste un ruolo in sosti ·
tuibile nella concezione plotiniana dell'Anima. Per ulteriori notizie rinviamo a: G. Reale-R.
Radice, La gmesi e la natura della <<Filosofia mosaica». Struttura, metodo e fondamenti del pen
siero filosofico e teologico di Filone di Alessandria. Monografia introduttiva ai diciannove trattati
del Commentario allegorico alla Bibbia , in Pilone di Alessandria, La Filosofia mosaica. La crea
zione di!! mondo secondo Mosé, Traduzione di C. Kraus Reggi ani, Le allegorie delle Leggi, Tra .
duzione di R. Radice, Prefazioni, apparati e commentari di R. Radice, Monografia introduttiva
di G. Reale e R. Radice, Milano 1987, pp. VII-CXLI.
lO MAITEO ANDOLFO
tevole sulla strada del superamento dell'opposizione tra soggettività ed oggettività, intrapresa
da Platone e da Aristotele. Bergson, invece, come rileva M. de Gandillac, Le Plotùl de Bergson,
in «Revue de Théologic et de Philosophie», 23 (1973), pp. 173 -183, ritiene che, av�ndo Pl�tino.
posto l'Anima del Mondo al centro del proprio sistema, demitologizzandola, abb1a megho d1
tutti i suoi predecessori colto ,<J'unité de la nature», intuendo ancora ambiguamente come
nella sua terza ipostasi l'idea divenga forza, élan vita!, operando contro una resistenza che ì:
nello stesso tempo la sua estenuazione.
1J E. Zcller, Die Philosophie . . , III,2 ..
.
linguaggio che è poi molto simile a quello gnostico, sia l'introduzio ne del
movimento verso il basso (oltre all'epistrophe), che per Jonas costitui � c�
un'aggiunta teoretica gratuita, segno di una contraddizione tra i prin ctpl
metafisici sistematici generali di Platino e la sua concezione dell'Anim a. �n
fine, il fatto che l'ascesa delle anime individuali possa anche non avvemre
significa, secondo lo studioso, che entra in crisi lo stesso concetto di «con
versione»19.
lazioni tra le varie Anime. Se, poi, per lo studioso, è chiara la tripartizione
dell'Anima in Anima-ipostasi, Anima del Mondo ed anime individuali, ciò
che non regge è la p retesa omogeneità di essenza tra le ultime due nella
sua altrettanto p retesa compatibilità con le differenze tra loro. Platino ten
terebbe di spiegare queste ultime in ragione dei differenti corpi in cui le
Anime «sono», tentativo che rende tutto ancor più aporetico, poiché lascia
che sia il corpo a determinare il tipo di Anima che il vivente deve ricevere,
ma ciò è assurdo, d al momento che è la sola Anima del Mondo a preparare
i corpi per le anime individuali alle quali appunto è omogenea.
In sintesi, Anima del Mondo ed anime individuali sono entrambe bipar
tite e sono unite sia al livello più alto, dove sono unificate alla stessa Anima
ipostasi, sia al livello più basso, ove le anime individuali «confluiscono»,
per cosl dire, come anime dei corpi singoli, nell'Anima del corpo totale,
mentre l'unità è completamente persa a livello della sensazione e della ra
gione. La m ancata risoluzione di tale inconsistenze da parte di Platino mi
naccia, per Blumenthal, la validità dell'intera struttura dell'Anima.
Beierwaltes, p u r occupandosi dell'essenza dell'Anima sempre «a mar
gine» di studi su temi più circoscritti22 , ha ritenuto di scorgere un'inade
guata fon d azione della distinzione dell'Anima-ipostasi sia dal N o tt s che
dall'Anima del Mondo. Come immagine del Nous la ,/ianoia psichica è l'e
spressione d el fatto che l'Anima non rimane Nous, ma le si aggiunge l'ai
�thesis come componente non-pensante. Il pe�s �ero raziocinante d�
l� ' Anima
e connesso alla generazione ed alla temporaltta del mondo senstb!le, che
diventa motivo dell'auto-alienazione (Selbstent/remdung) dell'Anima, con la
con segu ente perdita dell'unità originaria.
.
Lo studioso m ostra di sottolineare molto la processione dell'Anima dal
N_ o us come una vera e propria «caduta», con . accenti che r ! cor� ano par
Zialme nte Jonas. Tuttavia, più recentemente Beterwaltes ha rtbadtto che il
No u s costituisce la diathesis fondamentale dell'Anima, attenuando, a nostro
p arere, l' influenza di Jonas suddetta.
22 W. Bcierwultes, Denken des Eitren. Studien llllll Neuplatonismtts und dessen \Virkungsge
schichte , Frunkfurt am Main 1985; edizione italiana: Pensare l'Uno. Swdi sulla filoso/ra neoplato
nica e sulla storia dei st/01. in/lmsi, Introduzione di G. Reale, traduzio�e di M.L. Gatti, Milano
1 99 1 , pp. 8 1 -82; Id., Plotin. Ober EuJt'gkeit tmd Zeit (Emreade Il!J) , Ubersetzt, eingeleitet und
kommentiert, Frankfurt 1967, 1981 3 ; edizione ituliana: Eternità e Tempo. Plotino, Enneade III 7 ,
Saggio introduttivo, testo con traduzione e commentario, Introduzione di G. Reule, traduzione
<,!i A. Trottu, Milano 1995; Id., Selbsterkenntnis und Er/ahrung der Einheit. Plotin Enneade V J ,
Ubersetzung, Interpretation, Erliiuterungen, Frankfurt 1991 ; edizione italiana: Atttoconoscenxa
ed esperienza dell'Unità. Plotino, Enneade V J, Saggio interpretativo, testo con traduzione e note
esplicative, Introduzione di G. Reale, traduzione di A. Trotta, Milano 1995; Id., Plotilw . Un
cammino di liberazione verso l'interiorità, lo Spirito e l'Uno , Introduzione di G. Reale' tradu -
zione di E. Peroli, Milano 1993.
14 MATTEO ANDOLFO
23 Come Donini, Le scuole . . . , pp. 272-288 e M. Isnardi Parente, Introduzione a Platino, Bari
1984, 1994 3 •
24 Come A.H. Armstrong, Plotinm. From Intellect lo Matter: The Return to the One. A) Soul
and tbe materia/ world , in AA.VV., Tbe Cambridge History o/ Later Greek and Early Medieva/
Philowphy, edited by A.I-1. Armstrong, Cambridge 1967, 1970 2 , pp. 250-258.
25 I-1.-Ch. Puech, Position spirituelle et signi/ication de Plotin , in «Bulletin de l'Association
Guillaume 13udé>>, 61 (1938), pp. 3 -36; edizione italiana: Posilio11e spirituale e sigmficato di
Platino , in Sulle tracce . . . , pp. 85- 1 1 1 .
2 6 W. Helleman-Elgersma, Soul-Sisters. A Commentary o n «Emteads» I V 3 (27), 1-8 o/ Ploti
nus, Amsterdam 1980.
27 All'interno di questa categoria si possono anche collocare coloro che sottolineano all'e
stremo l'unità dell'Anima, sino al punto di non tematizzarc o di considerare addirittura con
traddittoria la molteplicità e la partizione ,delle c nelle Anime, come ]. Trouillard, La proces
sion plotinienne, Paris 1955, pp. 12-1 3 , e E. Bréhier, La philosophie de P/otin , Paris 1928. A sé
sono, invece, da porre S. Carumella, La filosofia di Platino e il Neoplatonismo , Catania 1940,
che rilegge la struttura dell'Anima plotiniana secondo la propria concezione idealistica, e
Ph.V. Pistorius, Plotinus and Neoplatonism. An Introductory Study, Cambridge 1952, che conte
sta la tradizionale traduzione del termine Psyche con «Anima>>, poiché il vero significato è più
LA PSYCHE IN PLOTINO 15
ampio e spazia dal potere anivo emanante dall'Intelleno, al Logos creativo e demiurgico, alla
vira nei suoi gradi accrescitivo, discorsivo, suprarazionale.
28
Per questo includiamo in questa categoria anche Hadot, Porphyre. . . , passim, e Id., �lo
tin. Traité 38; VI 7 , Introduction, traduction, commentaire et notes, Paris 1988, c J.M. RJSt,
Integration and the Undescended Soul in Plotinus, in «American Journal of Philology>>, 88 (1967),
pp. 410-422, in particolare p. 416; Id., Metaphysics and Psychology in Plotinus' Treatment o/ the
Soul, in AA.VV., Grace/ul Reason: Essays in Ancient and Medieval Philosophy Preu�tted t� Joseph
_
Owens, sopra cit., pp. 135-151; Id., The Road. . . , passim; Id., Platino, Fici11o e 1101 stem: �lcum
riflessi etici, in «Rivista di Filosofia Neoscolastica>>, LXXXVI ( 1994), pp. 448-467. Questi du e
_
studiosi non valorizzano il con ceno della contemplazione in tutte le sue implicanze, ma sot.toh ·
neano la nozione del duplice atto ipostatico, che scandisce i passaggi della contemp! az!O ? e
creatrice. In particolare Hadot sottolinea come le anime particolari ed inferiori siano nflesst e
atti derivati dell'anima universale, cosl come questa è atto derivato e riflesso dell'Intellet t':' ,. ed
�mm_erte quanro Anime: l'ipostasi, l'Anima del Mondo, l'Anima ragionevole � quell_a sensmva
lrraziOnale, derivata dall'Anima del Mondo. Rist, invece, tende, secondo noi, a m1sconoscere
l'autonomia dell'Anima-ipostasi, riducendola alla fase più alta dell'Anima d d Mondo, affian
cata dalla <<parte>> non discesa dell'anima individuale.
29 Cilento, Psyché, in Saggi. . . , pp. 63-81, nonostante egli affermi che Plotin� ha v?l �to rap
presentare neli' Anima u n «processo dialenico i n cui giocano eterna mente un1tiì e d1stmz10ne _
senza che l'una assorbisca mai l'altra in un ritmo eterno, perché eterno è lo Spirito che n'è la
fonte. (. .. ) Di qui segue che le anime nell'anima e le facoltà nelle anime non sono altro che
gradi ai quali sale (o dai quali scende) la vita spirituralc. Le anime sono unite e non confuse>>
(Ibid., pp. 77·78).
30 Arnou, ITPAS/1'. . . , pasrim.
J 1 J.N. Deck, Nature, Contemplation, and the One. A Study iJ1 the Philosophy o/ Plotinus , To
ronto 1967.
16 MATIEO ANDOLFO
5. Conclusioni
32 Reale, Storia , vol. IV, pp. 543-605. Per l'illustrazione del nuovo asse teoretico suddetto
...
177; A. Pazzi, Alcuni aspetti della da/trina dell'anima in Platino, in «Rivista di Filosofia Neosco
lastica», LXXI (1979), pp. 29 0-3 05.
J� Irriducibile a tutte le categorie presentante appare essere la lettura di Ch. Rutten, Les
catégan'es du mande sensible dans !es Ennéades de Platin , Paris 1 96 1 , che, leggendo il Jllotinismo
in chiave nominalistica, lo considera non una metafisica dell'essere, bensl una filosofia dd co
noscere. Nella sua ottica, la discorsività dell'Anima è incapace di operare la mediazione tra i
due mondi ontologici che per natura dovrebbe compiere, sicché si risolve in un'ipostasi che
abbassa l'intelligibile, frantumandolo, ed innalza il sensibile, unificandolo. In altri termini,
come dice V. Cilento, Categorie del sensibile , in Saggi. . . , pp. 83 -96, Rutten legge la dianaia psi
chica, che è il tratto essenziale dell'Anima, nei termini del lektan stoico.