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Esame di Storia Della Psicologia

1 - Qual'è stato il ruolo di De Sanctis nell'affermazione della disciplina


psicologica in italia?
S. De Sanctis ha avuto un ruolo determinante nella fondazione e nell?affermazione
della disciplina psicologica in Italia creandole
un nuovo statuto e organizzandone l?autonomia istituzionale.
.Sottolinea l?indipendenza epistemologica della psicologia dalla filosofia
.Fonda un laboratorio nonchè un istituto di psicologia sperimentale e riviste
dedicate a studi psicologici e psichiatrici
.Si occupa di vari ambiti della psicologia dalla Psicologia Generale a quella
Sperimentale fino a quella applicata in ambiti come
quello Giudiziario e Criminale
.Elabora una concezione sperimentale della psicologia che si rapporta organicamente
alla ricerca di base e che, nello stesso tempo,
può dare fondamento obiettivo alle applicazioni in altri contesti disciplinari
Grazie a questo S.D.S si allontana dalla concezione sperimentale wundtiana e si
inserisce nella categoria degli psicologi di seconda
generazione come Binet, Kulpe, Munsterberg, Stern, Claparéde ed Ebbinghaus, che
ampliano il concetto classico di
sperimentalismo di laboratorio.
2 - Come si inseriro gli psicologi "di seconda generazione" nel panorama
scientifico italiano?
Nel primo decennio del Novecento - le cattedre, i laoratori, le riviste e i
congressi - è possibile affermare che la seconda
generazione di psicologi era riuscita ad ottenre "il riconoscimento sociale" della
nuova scenza psicologica; ma oltre a questo
risultato aveva anche affrontato, in modo più sistematico e approfondito, da un
lato il problema di una fondazione epistemiologica
della disciplina, dall'altro lato l'avvio di programmi di ricerca sperimentali e la
costruzione di adeguate teorie psicologiche.
Questi obiettivi furono perseguiti e realizzati soprattutto da De Sanctis, cui si
affiancarono altri studiosi tra i quali, pur se con
impostazioni diverse: Ferrai, Kiesow e De Sarlo.
[Occorre mensionare il cambiamento in tutta Europa in cui era in atto una critica e
un superamnto della filosofia e del modo di
pensare positivista con la nascita di correnti come: Spiritualismo, Neotomismo,
Idealismo, Fenomenologismo, Pragmatismo.]
Proprio in questo ambiente di abbandono delle origini che si svolsero alcuni passi
per identificare l'epistemilogia della Psicologia,
non senza scontri:
1) Da un lato De Sanctis -> Voleva separare la psicologia dalla Filosofia
distinguendo uno statuto che l'allontanasse anche dalla
Fisiologia.
2)Dall'altro lato la reazione di chi, diventati filosofi di professione come De
Sarlo e Aliotta, pur riconoscendo un'utilità e un certo
spazio della psicologia empirica e spetimentale, ritenevano che i suoi principali
temi e problemi derivassero dalla filosofia e che
quindi le due materie non potessero essere separate.
3 - Personaggi che hanno contribuito alla multidisciplinarità di De Sanctis
PEDAGOGISTI: Montessori, Montesano
[A riguardo bisogna ricordare che De Sanctis è stato insieme a questi il fondatore
della Psichiatria Infantile Italiana]
NATURALISTI e PSICHIATRI: MORSELLI e LOMBROSO
ANTROPOLOGI: SERGI
UOMINI DI LEGGE: FERRI e OTTOLENGHI
PSICOLOGI ITALIANI ed EUROPEI:
BENUSSI, FERRARI e GEMELLI
+
FREUD, JAMES, BINET, JANET
[Nel 1896 pubblicò ?I sogni e il sonno nell'isterismo e nell'epilessia? seguito
da ?I sogni: studi clinici e psicologici di un alineista?
(1899) citato nel trattato ?L'intepretazione dei sogni?da Sigmund Freud, nonché da
Théodule Ribot e Carl Gustav Jung.]
4 - critica vetero-marxista alla legge 56
in storia e critica (pag 60)
in storia e modelli (postfazione)
5 - il sogno in de sanctis e la sua formazione clinica
cap 5 le origini della psi
ultimo degli articoli reperibili nella sua pag dal titolo "le categorie
storiografiche nella storia della psi italiana. sante de sanctis tra
psichiatria e psicologia
6 - Lighter e withmer
non ho la più pallida idea di dove trovarla ma essendo domande di appelli
precedenti potrebbe essere riferita ad un testo che non è
più nel programma

7 - le maggiori opposizioni alla legge professione psicologo


credo si riferisca alla legge 56
in tal caso le opposizioni sono:
- POLITICO-ISTITUZIONALE (O VETERO-MAERXISTA
- MILITANTE (O DELLA PSICHIATRIA DEMOCRATICA)
- VETEROACCADEMICA
- ANALITICA E PSICOTERAPEUTICA
8 - LA METODOLOGIA CLINICO-DIFFERENZIALE DI DE SANCTIS
CAP 5 E ARTICOLO NELLA SUA PAG (LE CATEGORIE STORIOGRAFICHE NELLA STORIA DELLA PSI
ITALIANA.SANTE DE
SANCTIS TRA PSICHIATRIA E PSICOLOGIA)
9 - Quali sono i presupposti filosofici della psichiatria fenomenologica?
Il movimento fenomenologico prima e l?esistenzialismo dopo, compreso l?ontologismo
di Heidgerr, furono le correnti filosofiche
che cercarono di uscire dal dominio del positivismo.
Jasper è stato il primo psichiatra ad utilizzare un approccio fenomenologico nella
sua prima opera del 1913 ?Psicopatologia
Generale? sebbene la nascita formale della Psichiatria Fenomenologica si deve però
a Binswanger ed al suo scritto ?Sulla
Fenomenologia? del 1923.
La psichiatria fenomenologica nasce da alcuni presupposti filosofici:
Critica al positivismo
Reazione idealista contro la scienza
Uomo come oggetto di natura

Superamento del quadro scientifico newtoniano


1. Con l’inizio del novecento svariati movimenti filosofico-culturali evidenziano i
limiti del Positivismo considerandola una scienza
astratta, schematica e lontana dalle problematiche umanistiche. Sarà soprattutto la
prima guerra mondiale a favorire la
consapevolezza della crisi del modello culturale borghese fondato sul positivismo
(Fiducia assoluta verso scienza, tecnologia,
capitalismo e organizzazione razionale della società).
La critica all?ottica positivista si afferma nella convinzione che il pensiero
filosofico produce una conoscenza superiore ed unifica
ciò che la scienza può studiare solo in modo parcellizzato, viene quindi presentato
un quadro dicotomico che vede da un lato
l?intelletto e dall?altro la ragione: il primo [Scienza] separa e frammenta il
sapere conducendo ad una conoscenza del particolare
ed il secondo [Filosofia] unifica e dà una visione generale.
2. A causa del positivismo molti campi più propriamente umani furono invasi dalla
schematizzazione e dal passaggio alla tecnica,
ragion per cui si sentì l?esingenza di mettere in crisi questi presupposti che non
sapevano cogliere l’originalità dell’esistenza
umana nella sua individualità e libertà.
3. L' uomo come oggetto natura appartiene alla filosofia naturalistica la quale e'
l'applicazione diretta del pensiero positivistico.
Intendere l' uomo come oggetto natura vuol dire considerarlo al pari degli altri
oggetti della natura e che quindi va studiato con gli
stessi metodi, ossia quelli della scienza.
Dilthey differenzia le scienze della Natura dalle scienze dello Spirito dalla quale
si evidenzia che le scienze naturali hanno come
oggetto di studio un oggetto ESTERNO rispetto al soggetto che compie lo studio
(l'uomo) e ogni oggetto esterno può essere messo in
relazione con altri oggetti tramite nessi CAUSALI. Invece le scienze dello spirito
si occupano di fenomeni interni al soggetto stesso
e per questo non oggettivabili. Le scienze naturali possono quindi fornire una
SPIEGAZIONE dei fenomeni, mente le scienze dello
spirito possono COMPRENDERE i fenomeni ma non spiegarli alla luce di leggi
causalistiche.
4. Queste critiche porteranno ad una maggiore consapevolezza riguardo la verità,
riuscendo a concepirla non solo come assoluta
ma anche come relativa, dando così uno spazio all?esigenza di una visione
filosofica che unifichi ciò che l?intelletto separa. Ci sarà
quindi un superamento del quadro scientifico newtoniano che si dimostrerà
insufficiente sia a livello metodologico che concettuale
nel cogliere la complessità dei nuovi problemi che si pongono.
10 - Il modello della psichiatria fenomenologica e analisi psicopatologica di
Binswanger
Nel suo scritto ?Sulla fenomenologia? ,del 1923, B. introduce l?approccio
fenomenologico nella prassi psichiatrica tentando di
superarne i limiti naturalistici (spiegare i fenomeni, ma non comprenderli).
Partendo dalle critiche al riduzionismo delle scienze naturali B. non contrappone i
due metodi ma li affianca localizzando nel
metodo fenomenologico la possibilità di una maggior comprensione della psicologia
umana.
Riprende il concetto di intenzionalità di Brentano e Husserl affermando che nel
fenomeno della percezione è impossibile distinguere
il soggetto che percepisce e oggetto della percezione (Così facendo supera la
divisione Oggetto-Soggetto).
Il metodo fenomenologico si pone quindi come metodo descrittivo dei vissuti della
coscienza al fine di ritrovarne il carattere
universale, eidetico (Così facendo supera la ricerca della causa-effetto).
Oggetto e metodo della psichiatria fenomenologica:
Visione globale dell?uomo, unione di soggetto e oggetto
Visione delle essenze e dei contenuti di coscienza
Metodo fenomenologico come descrizione dei vissuti intenzionali della coscienza
Comprendere i significati generali dell?esistenza umana attraverso la comprensione
e, per immedesimazione, entrare dentro il malato.

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