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LA RIVOLUZIONE AMERICANA: lo scontro tra le colonie e la madrepatria

PREMESSE

La Gran Bretagna aveva il monopolio assoluto su tutte le attività economiche delle


colonie. Infatti, con una serie di leggi commerciali dette Atti di navigazione
(Navigation Acts), la Gran Bretagna intervenne pesantemente nella gestione dei
traffici:
• solo le navi britanniche avevano il permesso di sbarcare nei porti
nordamericani e quindi le merci dirette in America dovevano passare dalla
madrepatria;
• tutti i prodotti coloniali ( legname, pesce, olio di balena, tabacco, rum,
pellicce, ….) potevano essere esportate solo in madrepatria.
• ogni attività produttiva in concorrenza con la madrepatria è vietata. L’unica
industria accettata dalla Gran Bretagna è quella cantieristica in quanto serve
all’armamento della flotta inglese.

LE CAUSE DEL CONFLITTO

Le cause del conflitto sono:


a) politiche.
• Dopo la vittoria sui francesi i coloni americani miravano ad espandersi ad
ovest ma ciò fu impedito dal Royal Proclamation del 1763 con cui il
parlamento inglese vieta la colonizzazione dei territori al di là dei Monti
Appalachi.
• La situazione già tesa si esaspera quando il re Giorgio III (1760-1801) decide di
far pagare le spese belliche della guerra dei Sette anni alle colonie con la
motivazione che le colonie erano diventate un peso per il bilancio statale.
b) economiche.
La Gran Bretagna varò una serie di provvedimenti economici e fiscali fortemente
restrittivi:
• Il Revenue act del 1764 con il quale gli inglesi aumentano i controlli e le
sanzioni contro il contrabbando che danneggiava il monopolio britannico
• Lo Sugar act del 1764 con il quale gli inglesi aumentano le tasse doganali sui
prodotti importati da Paesi diversi dall’Inghilterra. Come appunto lo zucchero
che serviva in grandi quantità per la distillazione del rum.
• Il Currency act del 1764 con il quale il Parlamento inglese vieta alle colonie l’
emissione di carta moneta.
• Lo Stamp act (legge sul Bollo) del 1765 con il quale l’Inghilterra impone una
tassazione indiretta: per ogni contratto commerciale o atto giudiziario è
necessario pagare una carta bollata.

LE CONSEGUENZE

I rappresentanti di nove colonie si riuniscono a New York e, appellandosi alla


Costituzione britannica per la quale nessuna tassazione può essere imposta senza
l’approvazione dei rappresentanti del popolo, si rifiutano di accettare le nuove tasse
perché non hanno una rappresentanza nel Parlamento inglese. Di qui lo slogan No
taxation without representation ovvero Nessuna tassazione senza rappresentanza.
Questa legittima rivendicazione provoca un vasto movimento di opinione che
coinvolge tutti gli strati sociali delle colonie ma anche gli intellettuali e i politici
europei. Si fa strada l’idea indipendentista e cominciano i primi boicottaggi delle
merci inglesi. Quando il boicottaggio diventa totale, nel senso che vengono bloccate
tutte le importazioni dalla madrepatria, la Gran Bretagna revoca la legge sul bollo.
Ma per l’Inghilterra si tratta di un modo per prendere tempo. Infatti emana delle
leggi quali:
• Mutiny Act: si impone alle colonie di procurare alloggi alle truppe inglesi e di
provvedere ai loro rifornimenti
• Declaratory act: la madrepatria ribadisce il proprio diritto di legiferare nelle
colonie. Cioè di fare le leggi che devono essere osservate in America.
• Le leggi Townshend: la madrepatria vuole rafforzare la sua politica
monopolistica imponendo nuove tasse su piombo, vetro, colori, te’ e carta.

I coloni presero malissimo questi nuovi provvedimenti e si prepararono alla rivolta


contro la madrepatria.

GLI EVENTI

Il casus belli ( evento scatenante) fu il Boston Tea Party del 1773. L’Inghilterra, nel
tentativo di salvare dalla bancarotta la Compagnia delle Indie orientali, emana il
decreto del North’s Tea Act con il quale concede il monopolio del te’. Questo avrebbe
permesso alla Compagnia di esportare il te’ direttamente nelle colonie e di venderlo
al dettaglio ma di fatto danneggiava i commercianti delle colonie e il contrabbando.
Così il 16 dicembre del 1773 i coloni travestiti da nativi americani assaltarono nel
porto di Boston tre navi della Compagnia delle Indie e rovesciarono in mare il loro
carico di te’.
L’Inghilterra risponde molto duramente con i Coercitive Acts ribattezzate Intolerable
Acts (leggi intollerabili) dai coloni. Questa legge prevedeva:
• la chiusura del porto di Boston;
• il potere dei governatori di requisire alloggi privati per le truppe inglesi;
• l’assegnazione dei territori a nord del fiume Ohio agli abitanti del Canada di
nazionalità francese.

A questo punto nella società Americana si delineano varie posizioni che rispecchiano
gli interessi politici ed economici delle varie colonie e della loro classe dirigente.

Gli indipendentisti (yankees o patrioti) sono i portavoce della borghesia mercantile e


manifatturiera e sostengono la piena indipendenza dalla madrepatria.
I lealisti (tories: perché fedeli alla Corona) sono i portavoce dei grandi proprietari
terrieri spesso legati alla monarchia e ai governatori monarchici e rivendicano
maggiori autonomie ma senza rompere i rapporti con la monarchia inglese.
I moderati ricercano un accordo con la Corona.

Eventi: il Primo Congresso continentale (1774)


I rappresentanti delle colonie si riunirono a Philadelphia dando vita al Primo
Congresso continentale che come primo atto rigettò gli Intolerable Acts. Dopo un
anno istituì un esercito continentale unitario (Continental Act) che affidò a George
Washington, un ricco possidente della Virginia che aveva partecipato con successo
alla Guerra dei Sette anni.

Eventi: la battaglia di Lexington (1775).


Nel frattempo la madrepatria aveva inviato in America molte truppe militari. Lo
scoppio del conflitto ,imitare si ha quando i coloni fermarono le truppe inglesi che si
apprestavano a distruggere una fabbrica di munizioni e di armi a Concord. L’esercito
britannico era più organizzato e numeroso ma bene sconfitto. La battaglia di
Lexington fu sicuramente il primo evento militare.

Eventi: la Dichiarazione di Indipendenza (1776).


Il 4 luglio del 1776 si riunisce a Philadelphia il secondo Congresso continentale che
sottoscrisse la Dichiarazione di indipendenza delle colonie americane di cui parleremo
approfonditamente in una lezione successiva. Per ora basta sapere che la
Dichiarazione viene considerata come l’atto di nascita degli U.S.A.

Eventi: svolgimento militare


L’esercito delle colonie, inizialmente, pati’ la superiorità tecnica inglese ma poi, con il
passare degli anni la situazione si capovolse. Da un lato l’Inghilterra comincia ad
essere in difficoltà perché le spese di sostentamento di un esercito sono elevate e la
sua economia comincia a risentirne. Dall’altro lato le colonie possono godere del
l’appoggio di altri Stati, come la Francia, la Spagna e l’Olanda.
La vittoria di Yorktown, nel 1781, costituì il punto di svolta decisivo, ma la guerra
terminerà solo nel 1783 con la resa dell’Inghilterra che riconosce l’indipendenza delle
colonie americane nel Trattato di Versailles.

Durante gli anni di guerra la popolazione delle colonie patì fame, inflazione e miseria.
Inoltre si verificò un cambiamento nei tradizionali ruoli sessuali visto che è la donna a
mandare avanti da sola le fattorie, le attività economiche, ad organizzare
manifestazioni di protesta contro il carovita e l’inflazione.
Al conflitto poi parteciparono anche i nativi americani (indios) che si schierarono in
entrambi gli schieramenti apportando nello scontro un maggiore tasso di violenza che
non si esprimeva solo sul campo di battaglia ma anche contro la popolazione civile.

Gli Stati Uniti dopo il trattato di Versailles


Compiti:studiare la dispensa per il 28 marzo.

trovate l’argomento nel vostro libro di testo:

4E/4D: da pag.300 a pag.303


4A/4B: da pag.145 a pag.148

Ragazzi non vi do compiti scritti ma vi consiglio vivamente la visione di un film,


attualmente presente su Netflix, sulla guerra di indipendenza americana.
Si chiama IL PATRIOTA con Mel Gibson. Vi farà capire il clima del periodo vivificando
il vostro studio. Se vi andrà potrete fare una breve recensione del film con le vostre
osservazioni. Ma non è obbligatorio!

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