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UMBRIA

Descrizione della Regione


L'Umbria è una regione dell'Italia centrale di 891.195 abitanti, posta nel cuore
della penisola.  È l'unica regione non situata ai confini politici o marittimi dello Stato
Italiano. È anche l'unica regione non bagnata dal mare.
I sui confini sono: ad est e nord-est con le Marche, ad ovest e nord-ovest con la
Toscana, a sud e sud-ovest con il Lazio.
Le province sono due: Perugia (capoluogo) e Terni.
Origine del nome
Umbria deriva dal nome dell'antico popolo degli Umbri (etimologia incerta) che si
insediarono nella zona. Umbria pertanto significa "paese degli umbri".
Originalmente in questa regione vivevano due popoli italiani antichissimi: gli Umbri e
gli Etruschi. All’epoca romana dell’imperatore Augusto, che determinò i confino,
questa regione si esrendeva fini alla costa adriatica delle Marche e a occidente lasciava
all’Etruria la zona del Lago Trasimeno. Dopo la caduta dell’imperio Romano la regione
su sparita tra i Longobardi e i Bizantini.
Stemma
Costituito con legge regionale del 18 ottobre 1973, lo stemma della regione dell’Umbria
si referisce alla manifestazione della Festa dei Ceri, tra le più antriche della regione. Il
simbolo è stato scelto a rappresentate l’intera regione che comprende vari valori
caratteristici della sua storia e cultura, religioso e civile, precristiano e cristiano, antico e
moderno, agrario e urbano. Nello stemma i tre ceri sono di colore rosso delimitati da
strisce bianche, in campo argento di forma rettangolate.
Suddivisione Amministrativa
Ci sono solo due province:
 Perugia: con 59 comuni. Città di Castello, Gubbio Foligno e Todi sone le
principali cittadine di questa provincia. In particolare va ricordate per la sua
storia la citta di Spoleto, che per alcuni secoli fu la sede di un importanti ducato
longobardo.
 Terni: con 33 comuni. In questa provincia vanno ricordate anche Narni e
Orvieto.
Popolazione
In Umbria il rapporto tra territorio-abitanti è sotto la media nazionale. Non ci sono
grossi agglomerati urbani; le zone popolate sono quelle delle Valle Umbra e della
Conca di Terno. Le città in queste zone non superano i 160 mila abitanti. Como in
quiasi tutte le regione a carattere montuoso c’è la tipica tendenza di abbandorane le zone
alte montuose e collinari per trasferirsi nelle città in pianura o emigrare nelle altre
regioni.
Orografia
Il territorio è prevalentemente collinare (per il 63%) e montuoso (per il 31%) e presenta
un’esigua porzione di territorio pianeggiante (6%). Le regione offre una grande varietà
ddi caratteri morfologici e paesaggistici attraverso il susseguirsi di vallete, catene
montuose, altipiani e pianure, che costituiscono la caratteristica geografica dominante.
La maggior catena montuosa dell’Umbria è data dall’Appenino Umbro-Marchigiano,
situato al confine con le Marche. La distesa dell’Appenino si estende dal valico della
Bocca Trabaria a Forca Capine fino al salire ai Monti Sibilini, nei qualli si trova la vetta
più alta che è il Monte Vettore con i suoi 2478 metri.
Oltre il Tevere, parallele ai monti dell’Antiappennino tosco e laziale, si trovano altre
catene montuosemeno importanti e non molto alte che limitano il confine di sud e sud-
est.
Tra le alture appenniniche e antiappenniniche, troviamo numerosi bacini più o meno
grandi e quasi pianeggianti. Le principali zone pianeggianti sono la valle del Tevere
chiamata Val Tiberina e la Valle Umbra. Le altre zone pianeggianti sono le conche di
Cascia, Norcia, Gubbio, Terni e Gualdo Tadino. Queste zone sono molto fertili e sono
circondate da colline. Nell passato queste conche erano dei laghi.
Immerso nelle montagne dell’Appennino Umbro-Marchigiano troviamo il territorio
prevalentemente collinoso e verdeggiante dell’Umbria. Tutta la zona si presenta con un
susseguirsi di larghe valli irregolari che compongono un verde panorama ondulato; per
questomotivo viene chiamata “Umbria verde”. Nel territorio umbro scorre il fuime
Tevere con i suoi affluenti disposti sia a destra che a sinistra; gli affluenti sono
alimentati da torrenti e sorgenti, che affiorano ai piedi delle montagne e che grazie alla
composizione calcarea lasciano filtrare l’acqua che scende dal sottosuolo, prima di
riaffiorare in superficie. La straordinaria vegetazione é data dall’abbondante acqua del
sottosuolo.
Fiumi
I fiumi umbri sono tra i più lunghi del centro Italia, essendo la regione situata al centro
della penisola; non a caso, vi scorre il terzo fiume più lungo d'Italia, il Tevere, del quale
sono presenti importanti affluenti quali:
 Il Paglia, che scorre per 86 km e vi sfocia presso il comune di Orvieto.
 Il Chiascio, che bagna l'Umbria settentrionale per 82 km.
 Il Nera che nasce nelle Marche e sfocia nel Tevere presso Orte dopo 116 km di
percorso.
 Il Nestore, che bagna l'Umbria centrale per 64 km e raccoglie le acque
incontaminate del torrente Fersinone, lungo cui sono stati rinvenuti resti del
Neolitico; vi è poi uno dei fiumi più puliti al mondo.
 Il Clitunno, che dopo 60 km di percorso si getta nel Topino, lungo 77 km e tocca
la città di Foligno per gettarsi infine nel Chiascio.
Il piú importanti sono il Tevere, il Nera e il Paglia.
Parchi Nazionali
I parchi regionali in Umbria sono sei, dei quali cinque in provincia di Perugia ed un in
provincia di Terni.
 Parco del Monte Cucco.
 Parco del Monte Subasio.
 Parco del Lago Trasimeno.
 Parco di Colfiorito.
 Parco Fluviale del Tevere.
 Parco Fluviale del Nera.
A questi va aggiunto il Parco Nazionale dei Monti Sibilini che é condiviso con la
regione delle Marche.
Clima
La regione essendo rinchiusa dai rilievi montuosi non beneficia dell’influenza del mare.
Il clima é continentale con inverni freddi ed estati calde. Le precipitazione sono
abbondanti specialmente nei pressi delle catene appenniniche. Spesso nelle conche e nei
tratti pianeggianti, d’estate non c’é vento e l’aria é afosa. In generale l’Umbria gode di
un ottimo clima dovuto alla ricca vegetazione.
Risorse economiche
Questa regione ha un solo esempio di industria pesante, le acciaierie di Terni, che
producono prodotti all’avanguardia tecnologica, ma che oggi sono in crisi, a causa della
globalizzazione; pero il resto l’economia è basata sull’industria leggera: pelli, tessuti,
mobili, artigianato di qualità.
L'attività agricola rende poco, soprattutto perché il suolo è ridotto e frazionato in tanti
piccoli poderi. Nei fondi valle si sono però sviluppati sistemi di coltivazione moderni e
redditizi.
Il grano è la coltura piu diffusa. Si producono inoltre ortaggi, barbabietole da zucchero,
tabacco. Gli ulivi e i vigneti forniscono olio e vino, in quantità non grande ma di qualità
eccellente. Una specialità della Regione sono i tartufi (rinomati quelli neri di Norcia).
L'allevamento è abbastanza sviluppato, in particolare quello dei suini. Un tempo, in
montagna, erano molto numerose le greggi di pecore, che oggi sono invece in
diminuzione.
I boschi forniscono una consistente quantità di legname.
Questo tipo di sviluppo ha consentito al turismo di diventare una delle voci economiche
più importante della regione: c’è quello linguistico (a Perugia troviamo l’Università per
stranieri e molte scuole di italiano) e anche molto turismo religioso, sopratutto a Assisi
dove è vissuto San Francesco, una delle figure più importante ed affascinanti della
cristianità, sìmbolo dei movimenti pacifisti anche di altre religioni.
Manifestazione culturali
Manifestazini teatrali e musicali hanno un grande spessore nell’ambito della cultura
dell’Umbria. Alcune risalenti ai primi del novecento, altre piú recenti, hanno la capacità
di attrarre numerosi turisti proveninenti da tutto il mondo.
 Festival dei Due Mondi a Spoleto l’ultima settimana di giugno e le due prime di
luglio.
 Umbria jazz, a Perugia.
 Manifestazioni Valentiniani, a Terni.
 Humorfest, a Foligno.
 Festival delle Nazioni, alla Città del Castello.
 Segni Barocchi Festival, anche a Foligno.
 Sagra Musicale Umbra, anche a Perugia.
 I Primi d’Italia, a Foligno.
 Festival Internazionale di Claviorgano, a Foligno.
Manifestazione folcloristiche
Numerosissime sono le manifestazioni che si svolgono, soprattutto in estate, in molti
centri dell'Umbria. Questi appuntamenti, alcuni noti anche a livello internazionale,
fanno convergere nella regione turisti da tutto il mondo. Il folklore fornisce le chiavi per
decifrare i frammenti del retaggio storico tramandato dalla memoria popolare e questo
passato si esprime, oggi, anche con manifestazioni, mostre, rappresentazioni teatrali,
festival e spettacoli musicali.
La più celebre manifestazione folkloristica è sicuramente La Festa dei Ceri di Gubbio.
Lingua
Quando si deve spiegare che lingua è l’italiano spesso si dice che è il dialetto della
Toscana che si è diffuso ed imposto su tutta l’italia a causa della potenza economica e
culturale di Firenze e Siena. In realtà l’italiano è la lingua tosco-umbra, in quanto si
tratta della stessa parlata, sebbene con accenti leggeramente diversi.
Non solo la lingua, ma anche la letteratura italiana ha produtto in Umbria nel duecento,
quindi prima dello sviluppo letterario in Toscana.
Questa tradizione letteraria e linguistica spiega perchè in Umbria si trovino moltissime
scuele di italiano per stranieri, compresa una delle due Università italiane per straniere,
e troviamo anche aziende editoriale che si occupano della produzione di materiali
didattici per stranieri che studiano la lingua.
Questa tradizione di insegnamento dell’italiano fa si che in città come Perugia ed Assisi.
Piatti tipici
L'Umbria presenta una ricca varietà di piatti e prodotti tipici, ascrivibili alla cucina di
terra. Elementi imprescindibili sono l'olio, in particolare dalla zona di Trevi e Spoleto e
dalle aree collinari che circondano il lago Trasimeno; ed il vino, dai bianchi
dell'orvietano e dei monti Martani ai rossi di Montefalco, Bastardo e dell'amerino.
Procedendo ad una rapida panoramica sugli altri prodotti e sui piatti, possiamo partire
dal pane "sciapo" e dalle varie focacce (la "torta al testo" perugina, la "crescia" di
Gubbio, la "pizza sotto lu focu" ternana) passando per i vari piatti a base
di cacciagione (gnocchi al sugo di lepre, faraona alla "leccarda", "uccelletti" allo
spiedo, pappardelle al cinghiale) tipici della zona di Marsciano e San Venanzo per
arrivare ai salumi di Norcia ed al suo celebre tartufo nero.
Fontana dei matti

Fontana dei matti. È a Gubbio. Si trova poco prima di entrare nella pensile piazza dei
Consoli. Soltanto girando tre volte attorno a questa fontana si acquista la cittadinanza
onoraria di Gubbio, cioè la patente da matto. La fontana non ha particolari
caratteristiche estetiche. Ma il rito di girare tre volte richiama le tre birate dei ceri, e, più
anticamente, le lustrazioni precristiane delle case eugubine, con un braciere acceso, il
loculo, che girava tre volte attorno alla casa.

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