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I. Il Romanticismo
1. Il Preromanticismo
· Da Young a Gray
Il preromanticismo copre gli ultimi tre decenni del '700, ma il gusto per una poesia
elegiaca che rispecchia gli stati d'animo del poeta nella natura sono presenti già nelle
Seasons (1730) di Thomson, ispirate alle Georgiche virgiliane, e nei rappresentanti
della scuola sepolcrale, che influenzano Foscolo ad es.
- Edward Young: Night Thoughts on Life, Death, and Immortality (1742-46) è un
poema religioso di ambientazione notturna basato sul rifiuto del poeta di ogni lusinga
terrena e sull'aspirazione alla consolazione eterna; la morte dà un senso ai tumulti
dell'animo, alle speranze, alle virtù e ai dolori ed è la sua consapevolezza che
permette di sopportare i tormenti terreni. Con lui si diffondono scenari poetici (gotici)
quali i cimiteri, le tombe, le rovine, i cieli scuri, e ha inizio il processo di
coinvolgimento dell'io del poeta nella scrittura in versi (→autobiografismo
fondamentale in epoca romantica); il poeta vuole mostrare contraddizioni e contrasti.
Ad alimentare il nuovo gusto poetico fu anche l'espansione del movimento metodista,
che rafforzò la reazione contro la moderazione e il buon senso → si diffuse una
corrente di irrazionalismo a contrastare i principi dell'Illuminismo. Wesley, vescovo
di Exeter e teorico del movimento parla di "entusiasmo".
- William Collins: Odes on Several Descriptive and Allegorical Subjects (1746), in
Ode to Fear dichiara di voler suscitare nel lettore un calore selvaggio ed entusiasta
mentre altre odi sono dedicate alla pietà, alla sera, alla musica e alle superstizioni.
- Thomas Gray: influenza il gusto romantico con Elegy Written in a Country
Curchyard (1750), in cui descrive la desolata esistenza di una comunità rurale;
nell'incipit, quando tutti lasciano i campi, lasciano il mondo all'oscurità e al poeta, a
sottolineare il bisogno di solitudine, la necessità per l'uomo di meditare in silenzio
per ritrovare se stesso; notevole è l'intonazione poetica, malinconica e misteriosa. La
polemica sembra contro la spersonalizzazione causata dall'industrializzazione, ma in
realtà è rivolta contro la gente abbiente che abita in città e deride i contadini: tra loro
potrebbe esserci un grande uomo, ma non avrebbe i mezzi per diventarlo perché la
sua condizione lo condannerrebbe all'oscurità e all'anonimato; in quel cimitero
potrebbe esserci un Milton ad es. La contrapposizione è fra la moralità della vita
semplice contadina e la frivolezza delle classi nobiliari e borghesi. Ci sono molteplici
letture quindi per questa poesia, da quella politica a quella autobiografica.
· Blake
· Walter Scott
Esordì nel 1802-3 con tre volumi di ballate della antica tradizione scozzese, The
Minstrelsy of the Scottish Border e il successo arrivò con The Lay of the Last
Minstrel, Marmion e The Lady of the Lake. Il suo destino venne però interrotto nel
1812 dall'apparizione dei primi due canti del Childe Harold's Pilgrimage di Lord
Byron, con più fantasia e successo, che lo costrinsero a chiudere con la poesia per
dedicarsi al romanzo storico, diventando il più grande narratore in inglese. Ciclo di
Waverly: l'ambientazione storica dei tre romanzi è consequenziale; esordio con
Waverly, or 'tis Sixty Years Since, che colpì per la favolistica credibilità, infatti il
passato era recente, vissuto dall'autore attraverso persone che avevano parlato dei
propri racconti, e i luoghi erano quelli dove aveva vissuto; ambientato al tempo dei
"nostri" padri (cioè prima di Scott); Guy Mannering (1815) incentrato sul tempo della
"nostra" giovinezza, e The Antiquary (1816) sugli ultimi anni del '700. A tale
impostazione cronologica replica un calo di tensione eroica a mano a mano che gli
eventi si fanno vicini, così l'autore ricorre a un espediente narrativo: il protagonista
giunge dall'esterno, nel cuore arcaico della Scozia, le Highlands. Una casata è priva
di erede e devono indagare in loco, venendo in contatto con tradizioni, costume,
mentalità, così lo scrittore si dilunga a raccontare ciò che conosce. → descrizione
storico – intimistica. E' un royalist e si mostra compiaciuto per la prosperità e la pace
civile garantita dagli Hanoverians in Scozia (ex regno indipendente di Edimburgo,
annessione 1707); il messaggio finale è che le avventure del passato sono esaltanti,
ma compito del presente è di pianificare un futuro di pace e di prosperità per le
generazioni. Dal punto di vista critico non compone però un'opera memorabile,
perché, nonostante influenzi ad es. Manzoni nella concezione del romanzo moderno,
non riesce a contenersi nella scrittura e continua a pubblicare invece di ritornare su
· John Keats
E' affascinato da Byron, e scrive il sonetto To Lord Byron, ma solo per poco, perché è
un giovane dotato di spirito critico, anche in politica, dove si avvicina alla sinistra
radicale. Sulla sua crescita estetica influisce Wordsworth, ma rimane scosso
dall'incontro con questo perché si rivela un insofferente acido. Trova l'ideale punto di
riferimento letterario e umano nella redazione di The Examiner, il periodico di Leigh
Hunt, figura chiave del secondo decennio che trasforma la sua casa nel più
importante luogo di ritrovo per giovani letterati e artisti. La sua prima poesia
capolavoro è On First Looking Into Chapman's Homer: Keats conoscevva Omero
solo dalla traduzione neoclassica di Pope e solo in quel momento conosce la rozza
versione di Chapman che lo porta a comporre un sonetto basato sulla descrizione
della sorpresa attraverso due similitudini: quella dell'astronomo e quella del
conquistatore. Nel 1817 inizia la composizione di Endymion, dopo una scommessa
con Shelley; intanto illustra il concetto di negative capability, che è il cardine della
sua filosofia esistenziale: è la capacità di vivere senza certezze assolute o credenze
metafisiche, praticando una semplice religione dell'umanità. Dalla pubblicazione di
Endymion però tutto prende una brutta piega: peggiorano le condizioni finanziarie e
ottiene solo recensioni negative, ma è nel dolore che nascerà la sua poesia più grande.
Keats è un intellettuale ambizioso che vuole riformare il mondo e per questo sente di
dover produrre poesia, con i grandi poemi epico-mitologici (Edymion e Hyperion) e
con il progetto poetico romantico in Sleep and Poetry. Ma questa posizione non lo
avrebbe consegnato alla storia della poesia se non avesse ricevuto l' "aiuto degli dei",
come accade in La belle dame sans merci, che senza volerlo lo fa diventare il maestro
dei preraffaeliti. Piccoli doni degli dei si ritrovano anche nei grandi poemi a volte,
come il canto della fanciulla indiana in Endymion o la metafora del cigno dal becco
d'ebano (= vera poesia romantica) in Sleep and Poetry. Ma appunto, le composizioni
grazie alle quali Keats verrà ricordato, non sono quelle programmate ma quelle che
gli giunsero spontaneamente. Nel 1818 dopo il tour in Scozia aveva in mente le
onde e i monumenti di pietra e così progettava di cantare in versi il rovesciamento dei
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· Hemans e Clare
Felicia Hemans è stata famosissima ma in seguito il suo pathos poetico venne
riconosciuto più sentimentale e superficiale invece che profondo e consapevole. Nelle
sue opere si ritrova la fede religiosa cristiana anglicana. Non riesce a dare spessore
speculativo e filosofico alla proprie composizioni. Famosa è la ballata Casabianca
(1829), dedicata a un fanciullo, figlio del capitano della nave in fiamme, che si
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IV. La saggistica
Questa produzione presenta autori importanti sia in ambito filosofico-politico sia in
ambito estetico-creativo. In questo periodo è importante The Wealth of Nations
(1776) di Adam Smith, che diffonde la dottrina economica del laissez-faire, padre
delle teorie economiche liberiste. Da segnalare anche Jeremy Bentham, teorico
dell'utilitarismo: l'interesse sociale è dato dalla somma degli interessi individuali;
influenza poi il capitalismo. Contribuisce alla riforma del parlamento in senso
liberale e perfeziona le dottrine di David Hume per un moderno Stato di diritto.
Parlando di saggistica politica menzioniamo David Ricardo, che propugna il
concetto di libero scambio anche tra nazioni diverse; Thomas Robert Malthus con la
sua dottrina del controllo della crescita demografica (malthusianismo); John Stuart
Mill, che individua nella natura umana anche l'esistenza di un sentimento morale
disinteressato capace di apportare rivolgimenti sociali; nei suoi scritti troviamo
l'affermazione della necessità di conciliare i diritti dell'individuo con gli interessi
della collettività e di favorire la separazione tra potere legislativo, esecutivo e
giudiziario, fondamentale per un moderno Stato di diritto. Per l'influenza sui
rivolgimenti del costume, è esemplare Vindication of the Rights of Women (1792) di
Mary Wollstonecraft (moglie di Godwin e madre di Mary Shelley), antesignana del
movimento femminista. Per quanto riguarda la saggistica letteraria: Charles Lamb
prende a modello Montaigne e ha due differenti maniere di scrittura e di approccio:
un modo è quello letterario e di critica teatrale (antesignano della moderna critica
shakespeariana) in cui rivela il gusto per gli arcaismi e la ricercatezza stilistica, come
nell'antologia Specimens of English Dramatic Poets Who Lived About the Time of
Shakespeare (1808) e la raccolta di articoli On the Tragedies of Shakespeare (1811).
Poi sul London Magazine appare un articolo, Recollections of the South-Sea House,
firmato Elia e basato su onirici ricordi infantili, esposti in uno stile semplice; ha così
successo che esce un secondo volume e una seconda serie. Lo stile più leggero e
umoristico e gli argomenti apparentemente frivoli sono speculari alla firma che Lamb
sceglie per il suo alter ego pubblico, Elia, anagramma di a lie. Vive sempre
artisticamente per dimenticare la dimensione privata, come la convivenza con la
sorella pazza, con la quale però scrive fiabe e Tales from Shakespeare, raccontato ai
bambini. È quindi famoso per la sua necessità di svagarsi; racconta debolezze e
capricci, preferenze umorali e paradossi, come si nota nella raccolta Old Familiar
Faces e nell'energia On a Infant Dying as Soon as Born. In confronto, lo stile di
William Hazlitt è semplice, lineare e moderno e da lui definito a familiar style,
sottolineando come la sua scrittura sia basata sul ritmo della conversazione, ad es.
negli scritti d'arte, come nel reportage Notes on a Journey Through France and Italy
(1826). La sua produzione si divide in tre: critica d'arte, letteraria e varia. Per
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2. Il romanzo
- Caratteristiche del novel
Il romanzo è la forma letteraria più adatta all'epoca vittoriana e afferma, attraverso
l'impostazione realistico-didascalica, la sua importanza come strumento di
intrattenimento ed educazione dei ceti borghesi che costituiscono lo Stato
industriale. I romanzieri non sono conformisti, e così scatenano polemiche e ostilità
in nome di valori moralistici, come l'idealismo, la difesa della famiglia e il rispetto
per le istituzioni nazionali, ad es Dickens viene attaccato con l'accusa di calunniare la
sua patria. Si pensa che, paragonati alle passioni eterne suscitate dalla poesia, i
romanzieri moderni, che dipendono dal pubblico, siano da guardare con sospetto, e
che il romanzo abbia breve vita. Effettivamente il romanzo intrattiene sempre un
dialogo con i lettori, rivendicando il peso sociale, la funzione morale e pedagogica.
George Eliot aderisce al realismo della vita quotidiana, rifiutando il fantastico, come
in "Middlemarch", in cui indaga la crisi di una comunità in provincia, cogliendo i
mutamenti dati da nuove forme di produzione → tutta la letteratura inglese ruota
attorno all'antinomia tra città e campagna. Tutti i romanzieri vittoriani utilizzano il
narratore onnisciente, che esprime il suo giudizio etico, si disperde in digressioni su
politica, morale, storia, e si rivolge al lettore. Lo scrittore del '700 più apprezzato è
Henry Fielding ("Tom Jones") Un altro romanzo ammirato è "Robinson Crusoe" di
Defoe, riprodotto o riscritto in chiave di solidarietà e coraggio.
I romanzieri sono tutelati dalle circulating libraries, biblioteche private che
garantiscono l'acquisto di un certo numero di copie, e che portano lettori ai triple-
deckers (tre volumi della regola editoriale vittoriana), favorendo la diffusione della
letteratura nel ceto medio e piccoloborghese, ma condizionano anche la cultura,
essendo espressione di una ideologia conservatrice. Biblioteche circolanti e vendita di
giornali e libri economici si accompagnano alla tecnologia, perché nelle stazioni
ferroviarie ci sono spazi adatti al prestito e alla venditi. Oltre al romanzo in tre
volumi si sviluppa la pubblicazione a puntate, in fascicoli, un sistema che porta a
una tecnica narrativa basata sulla complessità dell'intreccio, sulla varietà, sulla
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- Charles Dickens
Esordisce nel 1832 con i bozzetti urbani "Sketches by Boz" (nomignolo derivato da
Moses), in cui emerge la vita della grande metropoli londinese, con storie buffe o
bizzare, tragiche o patetiche, viene celebrata la multiforme esistenza della città
moderna, viene individuata la precarietà e la mancanza di di radici, mentre l'occhio
del cronista scruta i processi di metamorfosi. E' uno scrittore tragicomico che esplora
la miseria più squallida e coglie il rozzo, il tumultuoso e il vitale nella ascesa di un
ceto piccolo e medioborghese di impiegati, commercianti ecc., una massa indistinta
da cui l'individuo emerge trasformato in tipo, in maschera, alla ricerca di forme
semplici e popolari di svago. Il narratore è onnipresente, simile a una voce corale.
"The Pickwick Papers" viene pubblicato a puntate dal 1836; ha struttura episodica e
riguarda le comiche imprese di Samuel Pickwick e dei soci del suo club; un'arpia
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3. Il Romance
- Romance e novel: il caso delle sorelle Brontë
Nel 1842 George Moir pubblica il saggio Modern Romance and Novel, in cui
distingue fra romance, in cui l'interesse della narrativa è per il meraviglioso e gli
incidenti inconsueti, e novel, in cui gli avvenimenti sono adattati al normale corso
degli eventi umani, e alla società. Il romance dell'epoca vittoriana non si presenta
come genere compatto e definito; rifiuta la centralità del novel, il valore sociale dato
alla rappresentazione fedele e veritiera della vita quotidiana, il controllo etico affidato
al narratore onnisciente. La narrativa delle sorelle Bronte ha punti in contatto con il
novel vittoriano ma l'intensità delle vicende individuali, che si collocano fuori da un
contesto sociale preciso, lasciano pensare i 7 romanzi come appartenenti al romance.
Nel 1847 vanno in stampa Jane Eyre di Currer Bell, Wuthering Heights di Ellis Bell e
Agnes Grey di Acton Bell; il successo spingerà questi tre autori a recarsi a Londra per
rivelare la propria identità e rivendicare la maternità dei romanzi: Charlotte, Emily e
Anne Bronte. Le tre opere esemplificano alcune caratteristiche della scrittura delle
donne: l'affermazione della centralità dell'eroina in cerca di identità e una voce
autonoma, uno sguardo attento allo spazio della domesticità, il ricorso
all'autobiografia, l'intreccio di motivi favolistici, gotici, sensazionalistici e un esame
attento dei desideri delle donne. Wuthering Heights ha un'architettura narrativa
basata su incastri e simmetrie e colloca al centro la passione tra Catherine Earnshaw e
Heathcliff, vicenda filtrata da voci molteplici che spezzano l'io narrante, Mr
Lockwood e Mrs Dean, la domestica vissuta sia a Wuthering Heights sia a
Thrushcross Grange. Il romanzo si apre simbolicamente nel 1801, in bilico tra due
secoli, tra l'ordine, rapppresentato da Trhushcross, nella vallata con abitanti borghesi
e Linton, e il caos di Wuthering, sulla brughiera, con venti irrequieti, come i
componenti della famiglia Earnshaw, e l'intruso Heatcliff, che stravolge le regole
sociali. Catherine si riconosce con la parte selvaggia di Heathcliff, anche se sposa
Linton. Heathcliff preparerà una vendetta nei confronti delle due famiglie. Il romanzo
si chiude con l'apparizione di due fantasmi. Le avventure di Jane Eyre attingono a
motivi gotici (richiamo di Rochester nella brughiera) e motivi favolistici (riscrittura
della Bella e la Bestia), oltre a eventi sensazionalistici che riguardano parenti
ritrovati, lettere nascoste, inganni; la voce narrante conduce attraverso i dieci anni di
formazione di un'orfana, che passa da ospite indesiderata e maltrattata a alunna di una
scuola per poveri fino a insegnante e moglie del proprietario terriero. La parte tra le
mura di Thornfield Hall tratteggia il ruolo ambiguo e misterioso di Edward
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4. La poesia
- Caratteristiche della poesia vittoriana. Le voci rappresentative.
Molti poeti vittoriani ereditano la concezione romantica della poesia, ma sono
diversi: i romantici cominciano con la sensazione che nella natura sia nascosta una
forza spirituale e il problema è quello di raggiungerla; invece per i vittoriani il potere
spirituale è al di là del mondo. A questa interpretazione del passaggio tra poesia
romantica e vittoriana, data da J. Hillis Miller (1963), efficace anche riguardo al
pessimismo dei vittoriani, segnato dalla consapevolezza dell'assenza di Dio, si
aggiunge l'approccio innovativo di Isobel Armstrong che, in Victorian Poetry (1993),
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5. La prosa
- Da Carlyle ad Arnold: il ruolo critico dell'intellettuale
La prosa saggistica è fondamentale per la coscenza letteraria vittoriana, è una forma
di scrittura che tende all'elaborazione di concetti e riflessioni intellettuali; lo scambio
tr linguaggio saggistico e creativo è fondamentale nell'epoca della prosa, dove ogni
aspetto della realtà tende a essere narrativizzato e a costruirsi come sequenza
cronologica, racconto di crescita, di fase storica o di scoperta scientifica.
L'intellettuale vittoriano così sente la responsabilità di farsi interprete dei tempi, con
un atteggiamento duplice, di chi cerca di capire il presente e di chi guarda con
nostalgia al passato rurale e artigianale. Il senso del cambiamento è nella
trasformazione del significato dei termini industria, democrazia, classe, arte e cultura,
come indica Raymond Williams.
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- La prosa scientifica
T. H. Huxley, divulgatore delle teorie darwiniane, propone la supremazia delle
scienze naturali. Le sue conferenze degli anni '70, raccolte in Science and Culture
(1881), sostengono un nuovo modello di istruzione scientifica e identifica i valori
letterari nelle loro espressioni moderne, ovvero le tre più grandi letterature: inglese,
francese e tedesca. La prosa scientifica ottocentesca punta verso modelli di chiarezza
espositiva, che si accentuano nell'approfondimento delle scoperte e delle teorie
rivoluzionarie. Darwin cerca un equilibrio tra il rigore dell'osservazione della natura e
dell'elaborazione teorica e la volontà di comunicare una testimonianza personale. Il
linguaggio scientifico si diversifica via via che esso diventa funzionale ai progetti
della madrepatria; Murchison (The Silurian System 1839) studia la conformazione
geologica della terra come prova dell'antichità dell'Inghilterra, e quindi della sua
supremazia; mentre lo sviluppo degli studi antropologici vogliono dimostrare la
superiorità intellettuale della razza bianca, anche se è l'antropologia che consente di
arrivare a una definizione di cultura più estesa.
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- L'autobiografia
L'epoca vittoriana è un periodo contrassegnato da un'attività di indagine interiore,
che viene portata a conoscenza del pubbico attraverso scritti autobiografici. Lo
schema è questo: si parte dal momento decisivo della formazione giovanile e si segue
il percorso che culmina nel seuccesso nella comunità; permette così di esplorare
problematiche morali, intellettuali, estetiche. A volte l'autobiografia è confessione
pubblica delle proprie scelte, come in Apologia pro vita sua (1864) del cardinale
Newman. Spesso nell'autobiografia si nasconde la presenza della malattia e della
morte vicina, come in Autobiography di Harriet Martineau, impegnata nella lotta per
l'emancipazione femminile. L'Autobiography di Darwin invece è antieroica, gli
eventi privati e pubblici sono riepilogati con distacco e accettazione del proprio
decadimento intellettuale. Per le autobiografie degli artisti citiamo Ruskin, nel cui
Praeterita prevale la storia dell'educazione artistica e della formazione critica, anche
se si trovano figure femminili, cronaca di viaggi, contatto con la natura, con opere
pittoriche e architettoniche, il desiderio di occuparsi della bellezza come fonte di
piacere e purificazione. Le Confessions di George Moore uniscono giudizi letterari e
percorso di artista anticonformista. Una espressione più diretta di sincerità o di
tensione interiore si trova però negli epistolari e nei diari privati.
- La riflessione estetica
La riflessione sull'arte si accentua in funzione antindustriale e antiutilitaristica. La
cultura arriva alla definizione dell'arte per l'arte, art for art's sake, cruciale nel
decennio dei decadenti. Ruskin inizia l'attività saggistica difendendo l'attività
antiaccademica di Turner con Modern Painters (1843), poi si occupa di architettura e
illustra la sua esigenza di recuperare la dimensione spirituale dell'arte; è stato definito
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6. Il teatro
La cultura degli anni '90 tende alla spettacolarizzazione e il teatro diventa lo
strumento espressivo più importante, in grado di restituire identità nazionale. Il
recupero del tetro non riguarda solo la scena inglese ma coinvolge anche la cultura
irlandese del Celtic Revival, nel cui ambito il tentativo di Yeats è quello di rivalutare
la parola poetica in opposizione al naturalismo di Ibsen. Yeats fonda nel 1899 l'Irish
Literary Theatre, che intende recuperare il retaggio folklorico. Nell'ultima parte del
secolo si afferma un genere inglese di operetta, con Gilbert e Sullivan e nel frattempo
acquista importanza sociale la figura dell'attore: Irving, il ruolo di new woman
ricoperto ad es da Elizabeth Robins, importanza degli attori che dirigono la loro
compagnia come Benson. Molti partecipano al revival del teatro di Shakespeare,
come testimonia il potenziamento della Royal Shakespeare Company e il recupero
degli history plays. Importanti sulla scena inglese sono Jones e Pinero, artefici del
society drama, ambientato nell'alta società, categoria a cui appartiene
superficialmente anche Wilde con The Importance of Being Earnest (1894) ad es.
Wilde usa un impianto ottocentesco ma lo trasforma attraverso il dialogo, che si
muove tra ironia, dissacrazione delle convenzioni sociali e una dimensione ludica. Il
linguaggio dei personaggi è finzione, senza contenuti etici; è un mondo spregiudicato
pronto ad adattarsi a ogni circostanza e il meccanismo dell'agnizione è solo uno
strumento di assestamento etico e di compromesso sentimentale.
- George Bernard Shaw
Su di lui influisce il teatro naturalistico di Ibsen (polemiche sull'immoralità della sua
arte) e le sue sono opere sovversive; Widowers' Houses (1892) attacca direttamente
l'ipocrisia dei benestanti; Mrs Warren's Profession presenta con ironia il conflitto tra
morale pubblica e morale privata nelle figure di Mrs Warren, una tenutaria di
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1. Il Modernismo
- Modernismo: la modernità come programma e movimento
Nel primo Novecento irrompe il fenomeno delle avanguardie, il cui obiettivo è il
rinnovamento delle forme; l'esigenza di modernità che già si era presentata, diventa
ora programma di gruppi e movimenti, espressi in manifesti → modernismo:
fondazione del nuovo. Ci sono due tempi del modernismo inglese, uno prebellico che
inizia con la Image School di T. E. Hulme (1907) e con gli sviluppi nell'imagismo di
Ezra Pound fino alla fase radicale del vorticismo (1914-15); uno postbellico che
culmina nell'annus mirabilis 1922, in cui vengono pubblicati The Waste Land e
Ulysses; il 1939, anno di Finnegans Wake, potrebbe essere il terminus ad quem. E' la
guerra che fa da spartiacque. Gli anni che precedono la IGM vedono elaborate le
premesse per il grande rinnovamento, si procede alla pars destruens (es. BLAST è la
rivista del vorticismo e rimanda a questo concetto), si attua un'opera di negazione e
distruzione delle convenzioni. Dopo i toni accesi iniziali con cui era avvenuta la
protesta, nel periodo postbellico si delineavano i risultati acquisiti, in una fase
chiamata rappel à l'ordre, anticipata in Inghilterra dal classic revival auspicato da
Hulme. Ma questa fase non significa rifiuto degli stilemi eversivi dell'anteguerra,
bensì una loro rielaborazione in un clima cambiato, che punta al recupero della forma
e della tradizione dopo le trasgressioni.
- Tradizione e discontinuità
Anche nella fase prebellica di rottura, il modernismo inglese non interrompe mai un
dialogo con la tradizione; non proclama tabula rasa. Tuttavia c'è stata comunque una
frattura, un oltrepassamento, come si nota dalle poetiche dell'imagismo e del
vorticismo. La cultura tardosimbolista, che è quella della formazione dei protagonisti
del modernismo, riaffiora anche in autori legati a un antipassatismo programmatico.
La discontinuità è testimoniata anche dal modo nuovo in cui i modernisti si
confrontano con l'esperienza urbana; un'altra conferma vine dall'intensità con cui i
modernisti avvertono che il loro è uno sconvolgimento epocale, sentono la crisi del
storico. C'è poi la rivoluzione interpretativa di Eliot, che mette in discussione una
continuità dell'esperienza modernista con la cultura che la precede → tesi della non
continuità. La condizione di outsiders degli esponenti del movimento sottolinea che
nell'avanguardia coesistono sia l'interrogazione del passato sia la tensione verso il
futuro e che è semplicistico ridurre tutto a cesura; gli espatriati Eliot e Pound hanno
l'esigenza di stabilire un dialogo con la cultura della tradizione; è paradossale che è
proprio l'appello alla tradizione a garantire la massima apertura alla rivoluzione;
quando invece il confronto con i modelli del passato viene respinto, gli
sconvolgimenti apparentemente più radicali si rivelano effimeri.
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2. La poesia
- L'imagismo
A inizio secolo la poesia è ancora imperniata su stilemi realistici tardoottocenteschi;
poeti edoardiani quali Kipling e Chesterton non si adeguano alla modernità, così
come i succesivi georgiani, che coltivano ideali pastorali in forme tradizionali, infatti
le raccolte della poesia georgiana rifiutano di pubblicare le espressioni più tragiche e
destabilizzanti dei poeti di guerra, come Graves e Sassoon. L'esperienza decadente-
estetizzante del Rhymers' Club (Yeats, Dowson, Johnson), suggestionato dal
simbolismo francese, è avvertita come punto di partenza per rinnovare radicalmente
la poesia. Una prima proposta di rinnovamento del linguaggio poetico viene
dall'imagismo, propugnato da Ezra Pound nel 1912-13, basato sull'insofferenza verso
la tradizione tardoromantica, già anticipata dalla School of Images di Hulme; rigetta
la dimensione poetica di carattere moralistico o didascalico ed esalta la centralità
dell'immagine; il linguaggio è duro e asciutto per il trattamento diretto della cosa;
punta alla concretezza e alla precisione; ha vocazione internazionalistica e ha per
modelli la poesia provenzale, di Dante, ma anche il componimento conciso delle
brevi poesie giapponesi haiku. La modernità della poetica consiste nella
consapevolezza che la realtà è fenomenologia di una discontinuità; caduta la linearità,
l'esperienza può essere rappresentata solo mediante frammenti (ricorso all'immagine);
alla diacronia si sostuisce la sincronia. L'imagismo è aperto verso la realtà impoetica.
Con l'adozione del verso libero annulla la distinzione tra poesia e prosa, avvicinando
il verso al linguaggio della quotidianità. Infine menzioniamo iil dialogo con le arti a
ribadire la vocazione modernista. La prima fase finisce nel 1916, ma ha effetti
sull'opera successiva di Pound e Eliot.
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- Auden e i trentisti
E' una personalità brillante degli anni '30; le poesie dell'esordio in Poems (1928 e
1930) annunciano una ripresa dei modelli premodernisti, ma con sperimentazione
formale estesa oltre le indicazioni moderniste, recuperando modalità espressive, dalle
forme allitterative dell'Old e Middle English, alla tradizione popolare delle ballate,
del light verse, delle nursery rhymes, fino alle cadenze del music hall. The Orators
(1932) mescola prosa e poesia, alternando forme allegoriche, riflessioni sociologiche
e modalità parodistiche; è una diagnosi di una società scisssa, attraverso
testimonianze e denunce. Nasce da qui la novità della poesia trentista: una forte
propensione per il j'accuse, un interesse per l'intervento-azione e per l'impegno
ideologico e sociale. Esempi sono Day-lewis, MacNeice e Spender. I trentisti sperano
di poter trasformare la società, con urgenza morale invocano una concreta rivoluzione
politica. Da qui l'appello verso una poesia impura, capace di fronteggiare meglio il
reale, e l'apertura verso altri generi, come il film documentario e il teatro di gruppo.
Auden, in risposta alle emergenze storico-politiche, coniuga passione civile e
distacco intellettuale. Il primo Auden è caratterizzato dalla lettura della psicologia del
profondo (Freud) e dall'interesse per la rivendicazione degli istinti e per i valori
vitalistici predicata da D. H. Lawrence in rivolta contro la cultura repressiva della
civiltà industriale. La personalità sessuale poi motiva sia la ribellione contro le
ipocrisie e la sua tensione verso un'alternativa sociale, sia gli sbocchi conflittuali
della sua ricerca. Le sue diversità e la sua omosessualità si sono espresse solo
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- Dylan Thomas
La sua personalità emerge con i Twenty-Five Poems (1936). La sua produzione è
flusso di contrasti, movimento, conflitto di immagini e suoni di parole rese a
inseguire l'inesausta energia creativa e distruttiva di un cosmo multiforme e
contraddittorio. Questo universo, interrogato sui temi della nascita, dell'infanzia,
dell'amore, della morte, è sostanziato dalla presenza del corpo che si riversa in un
linguaggio associativo e metaforico, ricco di simboli religiosi. La tensione verso una
fusione panica dell'uomo con i processi organici della natura si trova nelle liriche
come Fern Hill. La sua poesia richiama per la qualità intellettuale delle immagini, per
la complessa strategia verbale e sintattica e per l'oscurità che spesso ne consegue, la
tradizione metafisica, come in Vision and Prayer. Oltre all'originalità, il successo
della sua poesia si spiega storicamente anche per aver riportato in auge la forza delle
emozioni, attinte al paesaggio e alle memorie della cultura gallese. Thomas esercita
un influsso sul movimento dei neoromantici degli anni '40, i poeti inglesi della New
Apocalypse, insofferenti verso la poesia trentista politicamente impegnata, fautori di
un revival del mito, riconobbero nella scrittura visionaria di Thomas un caposcuola.
Scrive anche prose come Portrait of the Artist as a Young Dog, allusione a Joyce,
autobiografico e collabora con la BBC con una pièce radiofonica in prosa, Under
Milkwood.
3. La narrativa
L'intenso dibattito sulla sostanza e la forma del romanzo si approfondisce; la
sperimentazione narrativa rimprovera al romanzo tardovittoriano di perpetuare un
realismo anacronistico, inadeguato ad affrontare la sfida della modernità, come
emerge dalle polemiche tra Henry James e Wells o tra Woolf e Bennett. Le
convenzioni correnti della narrativa inglese vengono contestate quando il romanzo
aspira a ridiventare presso i modernisti veicolo di esplorazione, indagine della realtà,
testimonianza superiore a ogni altro genere. In polemica con le istanze moralistiche,
Moore aveva già contrapposto al modello etico-pedagogico il modello di un romanzo
estetico e il decadentismo aveva aperto il romanzo alle suggestioni del simbolismo
ma lo aveva anche elevato alla categoria di autonomo prodotto artistico. Henry James
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- Joseph Conrad
Nasce in Ucraina. Intraprende la carriera marinara, esperienza che coincilia con la
scrittura, ma nel 1895 si stabilisce in Inghilterra e si dedica interamente alla scrittura.
Giunge tardi alla lingua inglese e i suoi maestri sono Maupassant e Flaubert, punto di
riferimento per il modernismo. Il dato biografico induce a collocarlo ai margini
rispetto alla letteratura inglese, ma in realtà vi occupa una posizione centrale.
L'esperienza marinara ha importanza sulla sua opera, che ne ripropone gli incontri, le
atmosfere, gli insegnamenti: sul piano del racconto, per il fascino che esercitava sul
lettore la componente avventurosa e che si sposava con il momento dell'espansione
coloniale; sul piano ideologico la visione della vita come un misurarsi con le
avversità, il senso di comunità e la necessità di un ordine. Quello che vale per
l'equipaggio di una nave, microcosmo esemplare, vale per tutta la società. Il suo è un
universo maschile e la figura femminile è idealizzata: un uomo, dopo il lavoro in
mare, in cui ha affrontato fatiche e pericoli, vuole tornare a casa e trovarvi una
presenza affettuosa, consolatrice, per ignorare le brutture della realtà; è l'idea del
vittoriano angelo del focolare.
Molte storie si svolgono nei territori coloniali e sui mari, ma l'atteggiamento è di
riflessione critica; egli è consapevole della gradiosità dell'impresa coloniale, è un
lavoro che deve essere fatto bene, portatore di valori di benefica efficienza, di
sviluppo, di progresso tecnologico, ma è consapevole dell'insostenibilità della
presenza dei colonizzatori nei luoghi altri.
Heart of Darkness (1899): Congo, Kurtz è mandato nella colonia africana come
portatore di civiltà, si perde. Il cuore di tenebra è quello dell'uomo europeo,
civilizzato, che lasciato solo in quel mondo primitivo si abbandona alla parte più
istintiva e selvaggia, ma la tenebra può essere anche interpretata come l'impresa
coloniale in genere. La descrizione degli schiavi africani che vengono lasciati morire
vicino al cantiere della ferrovia e dei cannoni hanno valore di denuncia.
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- Wyndham Lewis (anche pittore, a differenza dei men of 1914, Pound, Eliot, Joyce)
L'esperienza del soggiorno a Parigi lo rende il più cosmopolita degli intellettuali del
modernismo e lo espone ai fermenti culturali della ville lumière. I racconti tra il 1909
e il 1911 sono sketches tematicamente e ideologicamente importanti: ambientati in
Bretagna in una società primitiva, i personaggi sono emarginati, vagabondi e
saltimbanchi. Non vagheggia nessun ideale regressivo, è affascinato dall'energia
primitiva e anarchica di questi disadattati. Tarr (1918): a Parigi, rapporti all'interno di
un gruppo di bourgeois-bohémiens nella società artistica di Montmartre. Introduce
un'innovazione: la caratterizzazione esterna. In polemica con l'opzione di una
narrativa dell'interiorità (Joyce, Woolf) fa usoo di una parolazione violenta, dinamica,
dura, che rifugge dalla psicologia. La dimensione ludica si fa laughter in action. Nella
produzione narrativa post bellica abbandona gli sperimentalismi formali più arditi. Lo
stile esterno oggettivo, esito di una poetica che punta sul Great Without, la totalità
dell'esterno, si esprime nelle descrizioni di The Apes of God (1930), un romanzo
satirico a chiave in cui viene attaccato Bloomsbury. La sua apertura verso il nazismo
esaspera un isolamento che la sua professione di nemico dell'establishment gli aveva
già procurato.
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- James Joyce
E' insofferente verso il provincialismo e il nazionalismo reazionario della cultura
irlandese; il suo modello estetico e civile è Ibsen. A Dublino inizia il suo romanzo di
formazione Stephen Hero, (postumo nel 1944) che verrà alla luce nel 1916 con il
titolo di A Portrait of the Artist as a Young Man. Lascia poi Dublino nel 1904 per
Trieste, dove inizia un sodalizio con Svevo, ma allo scoppio della guerra si rifugia a
Zurigo. Nel 1920 si trasferisce a Parigi dove completa il capolavoro Ulysess;
Finnegans Wake nel 1932 è la sua ultima grande impresa narrativa.
Dubliners (1914) è un capitolo della storia morale del suo paese; la città scelta è
Dublino perché è il centro della paralisi. Anche se sono autonomi i raccontti sono
concepiti come parti di un più vasto progetto e rappresentano in sequenza infanzia,
adolescenza, maturità e vita pubblica. L'epifania, breve notazione per registrare
attimi evanescenti d un'improvvisa manifestazione spirituale, diventa la forma
narrativa in grado di raccontare l'improvvisa rivelazione dell'essenza di una cosa. Lo
stile è oggettivo, neutro, improntato alla massima economia espressiva, con dettagli
precisi. I racconti evocano un mondo di frustrazioni e fallimenti, di stagnazione.
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- Virginia Woolf
Esordisce dal 1904 nell'ambito della critica. Sostiene l'inattualità delle convenzioni di
Bennett, Wells e Galasworthy. Il realismo per lei è totalmente inadeguato sia a
cogliere la complessità e la mobilità di un contesto trasformato sia a fronteggiare la
problematicità dell'esperienza modernista. Due fenomeni sono determinanti nella
svolta sperimentale: la riflessione sulla crisi e sulla rivoluzione delle forme
dell'avanguardia e la rivoluzione delle tecniche narrative. In Mrs Dalloway (1925) è
l'esperienza complessa e ambigua della città che viene presentata in una sola giornata.
Da Jacob's Room inizia la fase innovativa, che continua ad es in To the Lighthouse
(1927); in questa fase, al narratore sicuro di sé, onnisciente, si sostituisce una
coscienza frammentaria, ai dati oggettivi si sostituisce il primato della coscienza, la
concatenazione degli eventi cede spazio ai momenti soggettivi, epifanici, i moments
of being, garanzia dell'autenticità con cui si può far luce sull'enigmaticità del reale.
La sua tecnica narrativa più importante è il monologo interiore: la materia della
visione si scioglie in echi e suoni, in immagini, fino a radicalizzarsi, in una astrazione
dei dati reali, nel movimento di The Waves (1931), in cui i personaggi si riducono a
voci indistinguibili; il monologo esprime la posizione indifesa o la vulnerabilità della
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4. Il teatro
Shaw, che pure aveva migliorato il teatro tra la fin de siècle e i primi del '900, rimase
ancorato a una concezione drammatturgica e a una visione del mondo incapaci di
confrontarsi con le radicali trasformazioni. Il perdurante tradizionalismo è
confermato dal fatto che Gordon Craig ebbe il riconoscimento di pochi e dovette
rifugiarsi nel continente per sperimentare le sue proposte innovative (On the Art of
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- Il poetic drama
I poeti devono rinnovare le convenzioni drammaturgiche ancora vincolate ai dettami
del well-made play; gli esiti sono modesti e fallimentari, in quanto incapaci di
superare la natura sostanzialmente letteraria e non teatrale dei loro testi. Yeats si fa
promotore della rinascita del teatro irlandese e inaugura il revival del poetic drama;
ha la volontà di creare un genere a sé, distinto e autonomo rispetto alla sua attività
poetica. E' un teatro a forte simbolicità, evocativo, visionario, estraneo all'impianto
naturalistico di Ibsen o a Shaw o Wilde. Inizialmente i suoi drammi hanno come tema
il vasto repertorio dei miti e delle leggende irlandesi e sono caratterizzati dalla qualità
elegiaca, crepuscolare, come The Land of Heart's Desire. Ci sono però anche drammi
politici come Where There is Nothing (1902). The Words upon the Window-Pane
(1934) coniuga i suoi interessi per l'occultismo a uno dei suoi temi, il contrasto tra il
presente urbano degradato e il passato eroico. La sua ultima pièce, l'atto unico
Purgatory (1939) è una ricerca sperimentale in cui l'azione è ridotta al minimo.
Yeats trasporta nei suoi drammi anche le componenti antimimetiche, ritualistiche,
astratte, del teatro arcaico giapponese del No; impiega suono, canto e danza, come in
Four Plays for Dancers (1921).
La rottura più netta con le convenzioni del teatro tradizionale è quella del più radicale
dei modernisti, Wyndham Lewis, il cui Enemy of the Stars è stato pubblicato su
BLAST, che, nel clima delle contaminazioni tra le diverse arti, tenta di applicare alla
scrittura la rivoluzione astratta introdotta dal modernismo pittorico (Lewis è il
leader), in sintonia con i futuristi e i cubofuturisti. Ma l'abolizione dell'azione,
sostituita da situazioni statiche e da una struttura frammentaria e onirica, e il primato
delle parole immagini la rende irrapresentabile, anche se rimane lo straordinario
esperimento linguistico vorticista.
I drammi poetici di Auden sono scritti con Isherwood, comeThe Dog Beneath the
Skin (1935). E' un teatro sorto nel clima della decade rossa e delle pressioni
ideologiche, è un teatro politico che si avvale anche delle tecniche del teatro
espressionista per dare risalto all'analisi sociale. Ma la struttura drammatica mana di
coerenza e il messaggio, che vorrebbe essere engagé, non ha efficacia. Rimangono i
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- Noel Coward
Commedia leggera; primo dramma The Vortex (1924) ma la fama riguarda le
commedie, imbastite su trame eleganti e spregiudicate che riconoscono nella
frivolezza il supremo valore; lo dice anche Elyot, alter ego dell'autore in Private
Lives (1930). Citiamo anche Blithe Spirit (1941) scritta nella Londra devastata dai
bombardamenti. Dopo un'assenza dovuta al diverso percorso preso dalla scena
inglese negli anni '50 (la coscienza sociale deinuovi drammaturghi era opposta al suo
universo mondano) riprende le commedie. Produce anche musical come On with the
Dance (1925). Si muove all'interno dell'upper middle class ma è critico e ironico nei
riguardi dei valori convenzionali dell'establishment.
- Samuel Beckett
Il suo teatro è conosciuto grazie a En Attendant Godot (1952-53). Ha profondi legami
con il radicale rinnovamento della sensibilità e delle forme; partecipa alle
avanguardie e trae profitto da tutti gli "-ismi" ma si prende la massima libertà. A
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1. Il romanzo
- I nuovi scrittori degli anni Cinquanta e le facce del realismo
La forma narrativa nella seconda metà del '900 sembra rinascere, ricevendo impulso
dall'imitazione e riproposta dei generi della tradizione, dalla ripresa di miti o di
favole, dalla appopriazione dei linguaggi giornalistici e dei media. Negli anni '40-'50
prevale un senso di continuità con il romanzo anteguerrra, per sottogeneri come la
commedia sociale o il romanzo provinciale; negli anni '60 la riscoperta del passato e
la ccontaminazione dei linguaggi e dei generi producono forme ibride. Gli scrittori
ripropongono forme collaudate di realismo, con tratti tardosimbolisti e
tardomodernisti. Aspetti comuni della produzione sono il legame con la tradizione di
romanzo sociale e di impegno morale e un'ottica che predilige ambienti e caratteri
locali e che sembra rifuggire tecniche innovative. Si afferma il realismo eclettico, che
interagisce con la scrittura sperimentale mostrando una straordinaria capacità di
rinnovamento. Quasi tutti hanno provato a ripensare il realismo, offrendo una
versione problematica della relazione tra reale e fittizio, mostrando come sia possibile
conciliare il realismo con la favola, la fantascienza, la satira, l'allegoria, il
metaromanzo.
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- Esperimenti e pastiches
Un'altra linea di sviluppo oltre al filone realistico, è quella che si incentra sul
linguaggio e sulla forma narrativa; la trilogia di Beckett segnala la crisi del modello
di rappresentazione mimetico. Lawrence Durrell pubblica il "quartetto di
Alessandria", una serie di romanzi in cui la parola letteraria è raffinata ed evocatrice
di un immaginario ricco ed espressivo, qualcosa di più di un semplice strumento
formale. Nei romanzi si tenta la presentazione di un universo relativizzato rispetto a
coordinate temporali e spaziali che mutano e il cui narratore autoriflessivo, centro di
una narrazione che si frantuma in una molteplicità di prospettive, rinuncia all'utopia
del realismo di fornire un quadro oggettivo. Negli anni '70 la tensione tra i moduli
realistici tradizionali e una forma di scrittura che li utilizza mettendoli in discussione
e che ne denuncia i limiti diventa sempre più rilevante. Ma l'interesse per una
scrittura più sperimentale si presenta in scrittori che concepiscono il proprio lavoro
come ricerca sulle forme e sul linguaggio, spinti dalla volontà di trovare
un'alternativa al realismo sociale. Sono influenzati dal nouveau roman francese, in
cui oggetto dellanarrazione diventano i procedimenti della scrittura e l'artificio della
costruzione.
Brooke-Rose: la sua opera è una riflessione sulla natura autoriflessiva e pluralistica
del linguaggio; il rapporto donna, scrittura e civiltà della macchina è oggetto di
complessi giochi linguistici.
B. S. Johnson: romanzi sperimentali in cui l'affermazione della funzione autoriale e il
richiamo autoreferenziali sono sintomo dell'insicurezza dell'autore postmoderno.
Strument della riflessione testuale è la figura del narratore, un elemento funzionale
che era nei primi decenni del secolo scomparso, ora è incerto sulla propria funzione e
statuto, come il narratore di The French Lieutenant's Woman (1969) di J. Fowles: la
storia, raccontata da una prospettiva onnisciente, ha un'interruzione in cui un'altra
voce, interna alla prospettiva dello scrittore, dichiara l'impraticabilità delle vecchie
convenzioni. The Collector (1963): lo scrittore impiega situazioni tipiche del romance
gotico allo scopo di criticare il romanzo realistico contemporaneo per la sua assenza
di responsabilità morale. Fowles indaga la possibilità di sopravvivenza dell'individuo
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3. La poesia
- Il Movement e Larkin
Raccolti nell'antologia di Enright, Poets of the 1950's (1955), i poeti degli anni '50
possono essere considerati una generazione grazie all'antipatia per la poesia delle
generazioni precedenti, infatti l'obiettivo comune è dimenticare Eliot, Pound ecc e
andare oltre gli sperimentalismi. I poeti ufficiali del Movement sono 8 o 9 se si
include Gunn, fra i quali Philip Larkin, Wain, Holloway, ecc e bibliotecari e
accademici, personalità unite nella formazione, nella provenienza dalla provincia e
nel collegamento con le red brick universities. Si propongono di escludere dai versi
l'inconscio e il surreale per far posto al privto e al quotidiano e di bandire i grandi
temi e la memoria della guerra. Davie ha provveduto alla sistemazione teorica del
gruppo: una base di conservatorismo e di razionalità su cui si innestano il
provincialismo, il romanticismo, l'ironia. Il nuovo eroe appartiene alla lower-middle
class. Nei loro versi si trova l'elemento di denuncia; si allontanano dal Bloomsbury,
dai modernisti e dalle ufficialità.
Larkin dedica alla figlia di Amis Born Yesterday (1954), quasi un manifesto che
enuncia i principi di una scelta di vita antieroica: a pochi è concesso coltivare il mito
della grandezza e dell'eccezionalità; vuole indicare una strada con questi versi: la
cattura della felicità è fragile. Pubblica 4 raccolte: 1) rappresentazione di una
squallida realtà provinciale e presenza di temi come l'impotenza dei sentimenti e
l'impossibilità di realizzare qualcosa che nasca dall'impulso personale. 2 e 3)
sviluppano il tema delle periferie industriali e della gente anonima. 4) il registro è
quotidiano fino a includere nuovi oggetti poetici come la pillola o la biancheria di
nylon. La sua è una poesia del qui e ora che consiste nel fissare l'unicità dell'evento.
La convinzione che non esistea vita ultraterrena genera forme di pessimismo. E'
evidente la sua ricerca di qualcosa di duraturo da sostituire alla religione e che egli
pare identificare nei rituali della natura, in quelli sociali e familiari, e in quelli della
vita culturale.
- Thom Gunn
Pur esprimendo forti tratti personali lontani dalla poetica del Movement, si trova
associato al suo esordio ai poeti del gruppo. Protagonisti della sua poesia sono il
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- Hughes e Hill
Riportano il discorso poetico all'irriducibilità del male, inventano una loro mitologia,
un linguaggio poetico che li sottrae alla poesia impegnata; nei versi si trovano orrore
e vigore, lacrime e sangue, i morti, la morte e il dolore sono temi costanti in Geoffrey
Hill; la sua raccolta For the Unfallen: Poems 1952-1958 (1959) ospita figure mitiche
di immaginari eroi e fantasmi di Ebrei morti, cadaveri cui il poeta ventriloquo presta
voce, senza svelarne però il mistero, con un registro misto. La violenza, che per Hill
sembra essere iscritta nel codice genetico dell'umanità, per Ted Hughes è la cifra di
tutto l'universo e la sua mitologia è fatta di belve, animali carichi di valenze
simboliche, guidati dall'istinto di sopraffazione. The Hawk in the Rain (1957) è una
delle sue raccolte; nei suoi versi si trovano animali, dai quali l'uomo può apprendere
una lezione impossibile, quella dell'istinto, di un essere naturale nel mondo governato
da leggi primordiali. Materialità dell'animale e pensiero del poeta si scontrano e
incontrano nell'immagine del "Pensiero-volpe", manifestazione del linguaggio e della
scrittura poetica. Le raccolte Crow (1970), Gaudete (1977) e Cave Birds (1978)
segnano una sintesi mitica in cui confluiscono tradizioni mistico-religiose esotiche ed
esoteriche dove si incontrano sciamani e alchimia, mitologia egiziana, mistero e
irrazionale. Dopo il buio e il vuoto di queste raccolte, l'autore arriva con Remains od
Elmet e Moortown (1979) e River (1983) a una scrittura della luce, un reportage
poetico intorno a luoghi geograficamente riconoscibili, in cui la scrittura del
paesaggio si accompagna all'immagine fotografica. Birthday Letters (1998) sono
poesie dedicate a Sylvia Plath in seguito al suicidio; parla del loro rapporto in un
colloquio postume in cui rivive dolore e rancori, nostalgie e gelosie, intimità e
distanze.
- Seamus Heaney
Problematica identità di irlandese e cattolico. Le esperienze dell'infanzia, il senso di
appartenenza a un luogo e a una cultura, quella contadina, sono la materia della sua
poesia cui attinge come una riserva di ricordi, sensazioni e immagini. La raccolta
Death of a Naturalist (1966) segna l'inizio della Northern Irish Renaissance ed è la
metafora di un intento poetico: liberare e portare alla luce gli strati di una civiltà,
quella irlandese, in qualche modo sotterrata dalla storia; per raccontare le cose come
stanno, identificare nel legame con la terra il nucleo di memorie e tradizioni. La
poesia The Tollund Man evoca i Vichinghi, primi colonizzatori dell'irlanda, mettendo
in relazione i resti delle vittime di antichi sacrifici tribali di fertilizzazione, ritrovati
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- Tony Harrison
Gli elementi biografici connotano il suo linguaggio poetico, in cui le inflessioni
dialettali si fondono con forme linguistiche alte e colte. The Loiners (1970), dal nome
degli abitanti di Leeds, ha temi sociali e politici legati alla liberazione sessuale e alla
politica degli anni '60, dalla bomba atomica alla guerra al colonialismo. Ma a
distinguerlo dalla poesia impegnata è la molteplicità dei registri, in cui prevalgono i
toni comici e grotteschi; utilizza la rima baciata e l'humour nero. Nei sonetti anomali
(quattro quartine) From The School of Eloquence and Other Poems (1978)
approfondisce i temi dello sradicamento dalla famiglia e della sofferenza strorica
della classe operaia. Il titolo allude a una società rivoluzionaria nata alla fine del '700
che rinvia a Blake e a Shelley, ma anche al collegamento tra parola e potere. Opera
didattica diretta a un vasto pubblico è v. (1985), che sta per versus, poemetto sulla
visita alla tomba dei genitori, trovata imbrattata da scritte oscene e dai graffiti degli
skinheads; v. include l'omofono verses ma indica anche il segno di vittoria di
Churchill.
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- Voci di donne
Nelle ultime generazioni troviamo poeti con un background misto, che si manifesta
nella scelta di motivi tematici legati all'identità, all'alienazione linguistica e alla
nostalgia del paese perduto, ma anche nell'introduzione di elementi linguistici
dialettali o delle lingue di origine Interessanti sono le voci femminili di McGuckian
nordirlandese, Lochhead scozzese, Bhatt indiana e Kay afroscozzese.
La poesia di Mebdh Mcguckian va da uno spazio geografico, Belfast e l'Irlanda, a
quello definito dall'identità di genere. Interessata all'inconscio femminile, esplora
territori presidiati dall'autorità maschile ma aperti alla trasgressione femminista, sia
nel tessuto grammaticale e sintattico, sia nelle immagini, infatti adotta periodi lunghi,
antiche etimologie, elementi di lessico straniero, immagini e metafore della
domesticità, della maternità, del giardinaggio. Scrive cinque raccolte: in Venus and
the Rain (1984) è frequente l'uso del monologo drammatico, e presenta donne del
passato intente a lavori di ago o di pennello, accostate a immagini di sensualità, e del
motivo tematico della lettera, figura di desiderio e di assenza.
Liz Lochhead: raccolta Memo for Spring (1972) mostra la consapevolezza di
introdurre una voce femminile nel mondo maschile. Il gusto per la ripresa di antiche
ballate e di fiabe popolari per riscriverle da una prospettiva moderna è alla base di
The Grimm Sisters (1981); sono testi che mostrano come la costruzione del sé
femminnnile passi attraverso la disanima critica dei ruoli che la società patriarcale
assegna tradizionalmente alla donna. La lingua è lo Scots English.
Sujata Bhatt: poesia della memoria e della confessione autobiografica con temi
dell'esilio e della nostalgia; raccolta Brunizem (1988) in cui è importante il poemetto
bilingue Search for My Tongue, trascritto dal gujarati con effetto onomatopeico. Se
l'inglese è diventata lingua di adozione per tutto quanto concerne il presente, il
sentimento della memoria si esprime in gujarati, come nostalgia di suoni e di segni
scritti. Il tradizionale conflitto alienazione/ritorno alle radici si trasforma così in un
confronto tra esperienze linguistiche diverse. In Monkey Shadows (1991) simboli e
miti della mitologia greca si trovano accostati all'induismo, alle tradizioni nordiche,
alla scienza.
Jackie Kay: senso di isolamento dell'essere scozzese e nera e il desiderio di crearsi un
mondo di immagini in cui ritrovare un senso di identità. Nella vicenda autobiografica
The Adoption Papers (1990) si alternano tre voci narranti: la figlia, la madre adottiva,
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3. Il teatro
- Il nuovo teatro: Osborne, Wesker, Arden, Bond, Pinter
Il rinnovamento del teatro inglese negli anni '50 e '60 ha all'origine l'insoddisfazione
per la produzione del dopoguerra e l'esigenza di riancorare il teatro al presente. Gli
autori portano in scena problematiche sociali e politiche in un linguaggio parlato,
autentico → maggiore politicizzazione del teatro e atteggiamento iconoclasta nei
confronti di una tradizione obsoleta. Decisiva è l'influenza di Brecht: nel 1956 il
Berliner Ensemble compie una tournée a Londra e presenta le sue opere; ma un altro
apporto viene anche dal teatro non commerciale, da compagnie come il Theatre
Workshop, fondato nel 1945 da Littlewood e McCall, e dalla English Stage Company.
Il teatro inglese offre una rilettura non accademica dei classici e propone nuovi testi
inglesi scelti con un criterio estraneo alla logica commerciale.
Il primo successo importante è Look Back in Anger (1956) di John Osborne, in cui la
novità riguarda ambienti e linguaggio: la scena è una mansarda, il protagonista un
giovane che vende dolci al mercato, nel dialogo ci sono urli e imprecazioni e la forma
è tradizionale secondo lo schema del well made play: un dramma-conversazione
ambientato in una soffitta. La rabbia priva di ideali del protagonista contro
l'establishment sembra riflettere l'insoddisfazione di tutta una generazione, facendone
il prototipo dei ribelli senza causa. Altro aspetto è il senso di rimpianto per il passato
glorioso dell'Inghilterra edoardiana e per il teatro popolare.
Arnold Wesker: scrive una trilogia di drammi sulle vicende della famiglia Kahn, ebrei
comunisti dell'East End di Londra (trama pag 301). The Kitchen (1959) mette in
scena una giornata di lavoro in cui gesti e parole si sovrappongono a esprimere il
senso di frustrazione e il vuoto delle loro vite; importanti sono la dimensione
collettiva dell'opera e la presentazione della cucina come microcosmo sociale. In
Chips with Everything (1962) Pip, che rappresenta la responsabilità degli intellettuali
nei confronti del popolo, chiede all'orchestra di suonare un vecchio canto di protesta,
che i soldati canteranno come gruppo compatto di proletari. L'autore cercò di attuare
una forma di responsabilità con la fondazione di un organismo appoggiato dai
sindacati, il Centre 42 che intendeva portare a teatro il pubblico popolare. Negli anni
'80 con i One-woman Plays propone ritratti femminili in cui si mescolano sogno e
realtà, ricordo e fantasia. La tecnica, definita da lui stesso naturalismo stilizzato, è
una mescolanza di poesia e dati reali, ironia e indagine psicologica, che permette allo
spettatore di immergersi nell'esperienza femminile.
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V. Le letterature in inglese
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2. Africa
- Le letterature africane
Gli scrittori africani di lingua inglese sono originari di luoghi lontani e appartengono a etnie, spesso
nemiche, di lingua,, tradizioni e credenze diversissime. L'elemento unificante è dato dall'inglese. Un
dato comune è la diglossia, la duplice competenza linguistica, che emerge nell'opera attraverso il
ricorso a parole ed espressioni della lingua dell'etnia a cui lo scrittore appartiene. Può essere
l'inglese standard quanto il pigdin ad es. Fra i tratti comuni dobbiamo sottolineare due aspetti, uno
espressivo e uno ideologico; il primo è dato dalla tradizione orale, un patrimonio di materiali
immaginativi e comunicativi; tale tradizione si manifesta nella scelta di un narratore che è voce
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4. Canada
- I caratteri e gli inizi
Il Canada è collegato all'immagine del mosaico; è forse il paese più civile del mondo, uno dei più
rispettosi dei basilari diritti umani e uno dei più avanzati sul piano sociale. Questa sua civiltà si
manifesta anche nel modo in cui si è posto nei confronti delle comunità sul suo territorio. E' difficile
parlare di Canada senza far riferimento agli Stati Uniti, infatti il confronto/distinzione appare subito
nella primissima letteratura canadese e si presenta come problema. La questione dell'idenità in
Canada doveva fare i conti con il pericolo statunitense; da un lato era considerato l'appendice
settentrionale degli Stati Uniti, dall'altro, c'era un export culturale degli Stati Uniti che rischiava di
sommergere le espressioni originali locali. La Massey Commission, dal 1951, individuava nella
cultura di masssa statunitense la principale minaccia all'identità canadese. Ne nacque la decisione di
destinare risorse al sostegno dell'editoria di libri canadesi e a una rivista di Canadian Literature;
risorse furono destinate anche alla promozione della propria immagine culturale all'estero,
attraverso borse di studio, assegni, ricerca, mirati a evidenziarre i caratteri di originalità e
autonomia. Haliburton: The Clockmaker; or, the Sayings and Doings of Samuel Slick (1835) sono
episodi di un venditore di orologi statunitense, accompagnato nei suoi giri a cavallo dal narratore, lo
Squire, che è canadese; si tratta di due mentalità lontanissime: lo Squire è prudente e poosato, Slick
è sicuro di sé e dinamico. Per contrasto con l'individualismo e la brama di successo degli
statunitensi, si delineava un possibile carattere nazionale canadese, cauto, conservatore e
appartenente a una collettività. In Roughing It in the Bush (1852) di Susanna Moodie emerge il
contrasto tra i canadesi e i barbari statunitensi e la diffidenza si mescola al rifiuto. Alle diverse
colonie canadesi, nel 1867 si sostituì una Confederazione del Canada, completata nel 1871.
L'accordo politico portò una vivacità culturale, più significativa però a livello critico (università e
riviste) che letterario. Per la poesia citiamo solo Robert, Carman, Lampman, poeti della natura, e
Campell Scott, poeta degli Indiani del Nordamerica. Infine Valency Crawford, apprezzata dalla
critica femminista.
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5. I Caraibi
- Una definizione di identità
I Caraibi sono il luogo dell'ingiustizia, dello sradicamento e dello sfruttamento di intee popolazioni,
quindi la letteratura si nutre di una realtà fatta di discriminazione, di pregiudizio, di isolamento, di
identità confuse, di povertà, di emigrazione. Gli anglosassoni parlano di West Indies; da un lato c'è
stata la tendenza dei caraibici a pensarsi come distinti – giamaicani, dominicani ecc -, dall'altro di
scoprirsi tutti caraibici nel momento dell'emigrazione, e il senso di appartenenza a uno stesso
mondo è dato da elementi oggettivi che, nell'elaborazione letteraria, proclamano una comune
identità. Le isole caraibiche hanno un'ultima eredità comune: gli schiavi africani; i mulatti, fisico
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- La poesia
Brathwaite: trilogia The Arrivants, in cui il concetto centrale è quello dell'importanza fondamentale
della great tradition africana. Le liriche degli anni '70 rappresentano il passo successivo, con la
scoperta e la valorizzazione di una originale cultura creola dei Caraibi. Nella raccolta X/Self (1987)
la denuncia dell'imperialismo va di pari passo con l'amarezza per le rivoluzioni caraibiche fallite o
mancate. Heaney e Walcott: nella loro poesia l'inglese si rinnova e si ricostituisce, con l'apporto
della lingua dei dominati; la loro visione dichiara la disumanità del dominio. Alla base del suo
mondo Walcott individua una divisione profonda, fisica, psicollogica, geografica e razziale, ma
sente la necessità di superarla in nome dell'unicità dell'uomo e grazie alla poesia che tale unicità sa
cogliere. Molte liriche sono incentrate sul rapporto e sul contrasto tra neri e bianchi e prevale però
un superamento del conflitto mediante l'umanesimo della poesia. Si può pensare alla poesia europea
come a un crepuscolo e a quella caraibica come a un mattino, due momenti opposti del giorno. La
riflessione sugli strumenti con cui trasformare in parole il suo sentire, ritorna spesso nell'opera di
Walcott. E la ricerca investe anche l'aspetto linguistico, quello dell'uso delle forme dialettali
6. India
- La letteratura indiana in inglese
History of Indian English Literature di Nail è dedicata alle opere e agli autori indiani in inglese
dalle origini al 1930, ma l'interesse di questa produzione è solo di carattere storico e non presenta
originalità. Verso la metà degli anni '30 si assiste alla sua fioritura, con ad es Anand, con
Untouchable (1935) e Coolie (1936): dal pensiero di Gandhi fa proprio l'aspetto più rivoluzionario,
la proclamazione dell'ingiustizia della divisione in caste e della piena dignità di uomini degli
intoccabili. E' un intoccabile lo spazzino Bakha, o Munoo, un povero orfanello. In entrambi i
romanzi c'è la denuncia sociale, che discende da una vicenda personale. Rao: Kanthapura (1938)
dipinge l'effetto e le conseguenze della predicazione gandhiana in un villaggio dell'India
meridionale; il libro ha valore di testimonianza politica e sceglie l'inglese come lingua della
comunicazione, inserendo vocaboli, ritrmi e registri della tradizione sanscrita della bassa parlata
popolare. The Serpent and the Rope (1960) è una meditazione filosofica che si interroga sul senso
dell'esistenza umana e che cerca di conciliare categorie concettuali orientali e occidentali. I simboli
rimandano ai modelli indiani delle Upanisad per il dialogo filosofico e ai testi puranici per la
mescolanza di religione, mito e storia. Narayan ha attraversato con la sua produzione letteraria tute
le fasi dell'India moderna; citiamo la raccolta di tre novelle The Grandmother's Tale (1993). Egli è
l'inventore dellimmaginaria città di Malgudi, in cui si muovono figurine di un'India tradizionale che
però anche si apre alla modernità. A partire dal settore sociale di cui fa parte (medioborghese)
costruisce un universo letterario che ci comunica il senso di tutta la società nel suo complesso. I
suoi protagonisti, non ricchi ma senza problemi, sono dediti a una modesta attività commerciale ma
sono consapevoli di un ruolo rispettabile, religiosi ma lontani dall'adesione totalizzante dei più
poveri che hanno l'unico conforto nella religione, e sono quelli che meglio riescono a trovare un
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