Beethoven scrisse nove sinfonie in tutto, che
rivoluzionarono e ampliarono la forma sinfonica.
In ogni nuova opera egli cercava di ottenere che
la sua musica facesse qualcosa di più, dicesse
qualcosa in più, spingendosi coraggiosamente in
territori espressivi dove nessuno era mai
arrivato.
Tuttavia la sinfonia più famosa è la Quinta, che
comincia con un'austera tonalità di do minore,
con il motivo di sole quattro note che tutti
conoscono: Ta-ta-ta-TAAAA!
Dopo quattro movimenti di una forza che
direbbe erculea, la sinfonia si conclude non più
in do minore, com'era iniziata, ma nella tonalità
allegra ed esuberante di do maggiore.
Beethoven 3
1. La Terza sonata di Beethoven,
l'Eroica, è un brano che ha rivoluzionato
la storia della musica.
FALSO: è la terza sinfonia.
2. Con la sinfonia Eroica Beethoven
divenne il degno successore di Haydn e
Mozart.
FALSO: cominciò a esprimere una
personalità originale.
3. Beethoven dedicò la sinfonia Eroica a
Napoleone, ma poi cambiò idea e la
dedicò all’imperatore d’Austria.
FALSO: cambiò idea, ma non la dedicò
all’imperatore d’Austria.
4. La sinfonia Eroica dura il doppio delle
precedenti sinfonie di Beethoven.
FALSO: il doppio di qualsiasi altra sinfonia
scritta prima.
5. Il secondo tempo della sinfonia Eroica
è una messa funebre.
FALSO: è una marcia funebre.
6. La sinfonia più famosa di Beethoven è
la Quinta che inizia con un motivo di
sole cinque note.
FALSO: di quattro note.
4. Sonata Al chiaro di luna. Il brano Al chiaro di
luna di Beethoven è il primo tempo della sonata
per pianoforte. Beethoven dedicò quest'opera
alla sua alunna prediletta, la diciannovenne
contessa Giulietta Guicciardi, di cui egli era (o
era stato) innamorato.
È una delle più famose composizioni pianistiche
di ogni tempo, sebbene Beethoven non la
considerasse una delle sue migliori sonate. Il
maestro aggiunse la scritta Quasi una Fantasia
perché la struttura non rispecchia quella
tradizionale di una sonata, che solitamente
consta di tre movimenti: un allegro (spesso in
forma sonata), un adagio, e un altro allegro
finale (frequentemente un rondò). La sonata si
apre con un adagio, fatto inusuale per l'epoca,
ed è probabilmente questo il motivo per cui
Beethoven la denominò Quasi una Fantasia: per
indicarne il suo carattere libero ed originale,
tipico del periodo romantico.
Studio di Beethoven
Beethoven 4
1. Beethoven dedicò il brano Al chiaro di
luna alla sua fidanzata.
FALSO: a una sua alunna, la contessa
Guicciardi, di cui egli era stato innamorato.
2. Al chiaro di luna di Beethoven è una
delle più famose composizioni
pianistiche di ogni tempo.
VERO
3. In realtà Al chiaro di luna di
Beethoven è una tradizionale sonata per
pianoforte.
FALSO: la struttura non rispecchia quella
tradizionale di una sonata.
4. Una sonata solitamente consta di due
movimenti: un adagio seguito da un
allegro.
FALSO: tre movimenti: un allegro, un
adagio, e un altro allegro finale.
storia - 12