CRISTIANESIMO
Gaia Cividini
01 L’inizio 03 I rapporti con Roma
02 Gesù
La predicazione di
04 Il decollo della
nuova religione
L’INIZIO
Nel 6 d.C. la palestina fu
trasformata nella “provincia di
Giudea”. Il governatore fu
nominato direttamente dal
principe. Tale governatore era
Ponzio Pilato
GESÙ DI
NAZARETH
Gesù è ancora una figura con
una grande influenza su una
buona parte della popolazione
occidentale. Al tempo era uno dei
tanti profeti che predicava
l’arrivo del “regno di Dio”, verso la
fine del regno di Erode.
I RAPPORTI CON
ROMA
L’impero romano è sempre stato
un impero aperto alle nuove
religioni, purchè i membri di esse
rispettassero le regole
dell’impero. Gesù e i suoi seguaci,
visti i tentativi di ribellione che
finirono col sangue, cercarono di
rimanere tranquilli.
I RAPPORTI CON
ROMA
Nonostante tutto, le prediche di
gesù sul “regno di dio” non
andarono d’accordo con il
governo romano, cosí furono
facilmente schiacciati.
PAOLO DI
TARSO
Paolo di tarso, dopo essersi
convertito al cristianesimo nel 40
d.C., decise estendere la
predicazione del cristianesimo
all’esterno della palestina,
viaggiando e formando delle
comunità cristiane in molti
territori tra cui Roma, dove fu
condannato a morte.
LA DIVISIONE TRA
EBRAISMO E
CRISTIANESIMO
La divisione tra ebraismo e
cristianesimo aveva
principalmente a che fare con il
concetto di “popolo eletto”:
Il popolo ebraico credeva di
essere il popolo privilegiato da
dio, mentre paolo predicava che
chiunque credesse nella divinità
di gesù era destinato alla
salvezza.
PAOLO E LA
POLITICA
Da un punto di vista politico,
paolo non voleva andare contro
al governo. Riteneva infatti che le
autorità e le leggi andassero
rispettate.
FINE